La multiculturalità in oncologia 1

13
Mario Baruchello – Medico di Medicina Generale Volontario C.R.I. Ambulatorio STP – Consultorio Famigliare USSL n. 3 Distretto 1 – Sede Mons. Negrin - Bassano del Grappa 1 Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011

description

Intervento al Convegno di studio in Ospedale a Bassano del Grappa nel Novembre 2011 per illustrare la attività dell'ambulatorio STP per migranti a cura del medici di mediicna generali volontari CRI presso Consultorio

Transcript of La multiculturalità in oncologia 1

Page 1: La multiculturalità in oncologia 1

Mario Baruchello – Medico di Medicina GeneraleVolontario C.R.I.Ambulatorio STP – Consultorio Famigliare USSL n. 3Distretto 1 – Sede Mons. Negrin - Bassano del Grappa

1Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011

Page 2: La multiculturalità in oncologia 1

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 2

Storia di Vassilika 

V. ha 27 anni. E’ giunta in Italia 2 anni fa con un visto turistico valido tre mesi dalla natia Moldavia.A Bassano è venuta per fare la badante di due anziani non autosufficienti . Nell’appartamento contiguo vive la famiglia di un figlio,operaio.La sua stanza è un terrazzino che è stato trasformato in veranda: gelido in inverno , torrido in estate.La sua paga è di 600 € ( in nero) . E’ la sua piccola ricchezza da cui ricavare una parte importante da inviare al marito disoccupato per le cure del figlio Boris di 4 anni affetto da una mucoviscidosi e spesso ricoverato in Ospedale a Kisinau. Non li ha più visti da 24 mesi . Li sente con un telefono caricato con una scheda da 10 €.Viene per visita all’ambulatorio STP e riferisce dimagrimento di almeno 15 Kg,batticuore,stanchezza.Racconta che per la assistenza dei due anziani è sempre stata sola pur essendo entrambi di corporatura molto pesante; per un anno non ha mai dormito a lungo, per la demenza aggressiva della anziana che poi è mancata a casa;l’occorrente per i pasti – compreso il suo – è sempre stato fornito dal figlio in misura controllata e le è stato impedito di potersi cucinare qualcosa nella piccola cucina degli anziani. Non ha pause giornaliere o riposo settimanale, mai fatto un giorno ferie. Esce di casa solo con permesso dei parenti dell’anziano e non è mai andata fuori dal territorio bassanese.Piange sommessamente e descrive la solitudine,le angosce ,la malinconia,e il dolore per il piccolo lontano.

Con la ostetrica di assistenza chiediamo se possiamo visitarla … alla fine dell’incontro sembra più serena quando con un grazie si congeda .

Page 3: La multiculturalità in oncologia 1

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 3

Chi è il migrante ?

Donne, uomini, giovani, adulti, anziani. Singolarità e pluralità di esseri umani che come tutti gli esseri umani hanno bisogno di uno spazio per la loro esistenza, ma a cui i dispositivi di controllo sui loro spostamenti o sulle loro stanzialità rendono la loro collocazione, per così dire, sospesa.

Per questo, il participio presente del verbo migrare, racchiude il paradosso di rendere duratura un’azione momentanea, quella dello spostamento da uno spazio a un altro e descrive anche situazione sospesa. Sospesa nello spazio, perché un ostacolo, una barriera, un limite, un confine, visibili o invisibili, giuridici, politici, sociali, si frappongono alla piena adesione alla terra di donne, uomini .

E sospesa nel tempo, perché un ostacolo, una barriera, un limite, un confine, bloccano lo spostamento, impedendo che il movimento, come tutti i movimenti, si attui da un luogo a un altro e trovi così un momento finale….

http://www.storiemigranti.org/spip.php?article2

Page 4: La multiculturalità in oncologia 1

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 4

 

8 Novembre 2009 un primo nucleo di 4 medici di famiglia – volontari della C.R.I. - apre presso il Consultorio familiare del Distretto n. 1 di Via Monsignor Negrin nella palazzina F, assieme ad un gruppo di ostetriche, ad una assistente sociale e a qualche mediatore culturale un ambulatorio per pazienti STP. Oggi siamo in 11 medici .

Si tratta di cittadini non ancora in regola con il permesso di soggiorno che possono avere bisogno di assistenza nell’ambito delle cure primarie per problemi di salute di primo livello, come avviene normalmente nella medicina generale italiana.

La tessera STP che viene rilasciata dal SSN immediatamente con una autodichiarazione di indigenza e producendo un documento di identità del paese di origine extracomunità europea da diritto ad alcune prestazioni

 

Chi siamo

Page 5: La multiculturalità in oncologia 1

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 5

Cosa facciamo

L’ambulatorio  per migranti -  cittadini stranieri  in condizionedi  Stranieri temporaneamente presenti  in Italia/   STP – èaperto  presso il consultorio familiare al primo piano della Palazzina F all’interno dell’area di Monsignor Negrin  in Via cereria 14 ,cheospita anche  gli uffici del Distretto 1, il Poliambulatorio , il Sert e il CSM sino dal Novembre 2008. I medici volontari esercitano le cure mediche di  base tipiche dellamedicina di  famiglia in accesso libero.

La attività si svolge  il venerdì  dalle 14  alle 15 – 15.30 con assistenza costante di personale   del Consultorio Ostetrico ginecologico  e  spesso con la con presenza di altre figure professionali ( assistente sociale, psicologa, legale ).

Page 6: La multiculturalità in oncologia 1

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 6

La maggior parte delle persone che abbiamo  visto sono  donne e riferiscono  di  aver  già  fatto uso  del Pronto Soccorso, che è il  luogo ove sono  venuti a conoscenza della  nostra attività I motivi di accesso spesso  sono  patologie complesse  che hanno  richiesto un corretto inquadramento nosografico con il ricorso a ricoveri  e a consulti specialistici.                La relazione di cura si è caratterizzata  con azioni   sinergiche di advocacy ( avvocatura sanitaria ) per  il corretto utilizzo dei servizi e sono  state attivate  i percorsi diagnostico terapeutici con   interventi di ricerca diretta della soluzione adatta.

Cosa facciamo

Page 7: La multiculturalità in oncologia 1

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 7

- Sono sani, forti e giovani: quando approdano in Italia gli immigrati sono stremati dal viaggio, ma di solito non hanno problemi seri di salute. Ma il rischio di ammalarsi aumenta proprio nei primi anni di permanenza. Stando ai dati più recenti sui migranti sbarcati a Lampedusa, da marzo a settembre, su 24.000 persone solo 7 sono risultate positive alla Tbc. Ogni anno però, sui circa 3,5 mln di immigrati presenti in Italia, ne vengono ricoverati oltre 500.000. In tre casi su quattro a portarli in ospedale è un problema acuto come un trauma, una malattia cardiaca, respiratoria o il parto nelle donne. E nei primi tre-quattro anni di permanenza nel nostro Paese gli immigrati hanno una probabilità più elevata di ammalarsi di una patologia infettiva per colpa dello stress psicofisico connesso proprio all'immigrazione. Le malattie infettive risultano comunque meno comuni nei migranti che nella popolazione italiana: gli immigrati non portano malattie e non contagiano quasi mai i nostri connazionali, assicurano gli esperti…..il clima più rigido rispetto alle aree di provenienza, le precarie condizioni igienico-sanitarie, lo stress psicofisico dovuto al viaggio e all'ingresso in una società nuova e sconosciuta indeboliscono il sistema immunitario. “Si tratta della cosiddetta 'immunodepressione da sradicamento', un problema che può portare gli immigrati ad ammalarsi di un gran numero di patologie: oltre a quelle infettive, diventano più probabili anche condizioni come il colon irritabile o i disturbi d'ansia"

X Congresso della Società di malattie infettive e tropicali (Simit),Arsenale Porto della Maddalena. 6 ott. 2011 (Adnkronos Salute)

Chi …non vediamo !

Page 8: La multiculturalità in oncologia 1

Nostalgia

Def.: Struggente desiderio di un luogo, di persone, di cose lontane assenti,di un tempo

Johannes Hofer ,medico svizzero 1687 per primo la definì ...sindrome caratterizzata da astenia, umore depresso, adinamia,insonnia, anoressia,tachicardia, dimagrimento ….

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 8

Page 9: La multiculturalità in oncologia 1

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 9

Signora, io non trovo bene qui …Buon giorno signora…Dormito bene ? Io non dormito bene, dici...ma non domanda mai come dormito io ?Che dici signora? Lo so. Non tieni tempo per ascoltare. Parliamo dopo mi dici. Fai sempre cosi’.E io continuo parlare sola…

Chistiana De Caldas Brito – Janus pag. 32

Zadig Ed. 2009

Il Deserto della solitudine…

Page 10: La multiculturalità in oncologia 1

L’attacco al simbolo della coerenza identitaria interiore : il nome….

Qui mi chiamano oggi Pasqua…ma il nome che mi hanno dato i miei genitori è Parascovia….

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 10

Il nome

Page 11: La multiculturalità in oncologia 1

-

• la mancata informazione sull’esistenza dello stesso specie nei punti di aggregazione degli

stranieri,• una possibile percezione di

pericolo per denunce di clandestinità,

• una paura per un servizio di difficile identificazione ,

• un clima del paese Italia e della città spesso condizionato da una valutazione negativa dello straniero

• il continuo turnover dei migranti che presentino comunque problemi di salute ( intercorrenti o meno ).

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 11

CriticitàUn focus group di un gruppo di persone impegnate nel servizio stesso, ha evidenziato queste criticità sull’afflusso:

Page 12: La multiculturalità in oncologia 1

Volontariato 8 milioni di poveri…e

attorno i poveri nelle relazioni sociali

( emarginati,immigrati,

ex carcerati, anziani, handicappati…malati)

È la solidarietà espressa come prestazione di lavoro gratuito con responsabilità per ricreare fiducia e offrire come dono di carità ciò che sarebbe dovuto a titolo di giustizia

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 12

Page 13: La multiculturalità in oncologia 1

Bassano del Grappa - 11 Novembre 2011 13

Prevedere l’iscrizione obbligatoria al SSN, e quindi al Pediatra di libera

scelta ed al Medico di medicina generale, di tutti i minori stranieri presenti sul territorio nazionale, a prescindere dalla loro condizione giuridica

Potenziare, a livello regionale, il monitoraggio e l’analisi del bisogno di salute degli immigrati con un approccio sia quantitativo (rafforzando questo filone di

ricerca all’interno delle strutture istituzionali già esistenti: Osservatori epidemiologici, Agenzie di sanità pubblica, ...), che qualitativo (collaborando con diversi soggetti istituzionali e non istituzionali con competenza specifica.

Trasversalmente alle raccomandazioni sovra menzionate, la SIMM sottolinea

come la formazione e l’aggiornamento dei professioni e degli operatori sui temi della salute degli stranieri, rappresenti uno strumento strategico che dovrebbe vedere un impegno forte e diretto dei servizi sanitari regionali, delle aziende sanitarie e dei diversi enti locali

Proposte…

19 - 21 Maggio 2011. Raccomandazioni della SIMM a favore di politiche per la salute della famiglia straniera