la moto borgomeo COME LA RIEDIZIONE DELLA FORTUNATA...

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la classifica 18 DICEMBRE 2009 IL VENERDI DI REPUBBLICA 18 DICEMBRE 2009 137 136 1 TOYOTA RAV4 1.138 2 AUDI Q5 946 3 FORD KUGA 752 4 VOLKSWAGEN TIGUAN 672 5 BMW X1 626 6 FIAT SEDICI 592 7 SUZUKI JIMNY 439 8 NISSAN QASHQAI 412 9 DAIHATSU TERIOS 401 10 LAND ROVER FREELANDER 387 NO AI VENDITORI DI FUMO TOP TEN I fuoristrada più venduti in Italia, nel mese di novembre 2009 la curiosità la novità Un altro siluro per chi cerca ancora di classificare le moto secondo la vecchia suddivisione enduro, sportive, custom e da viaggio. La Ducati fa saltare di nuovo le regole presentando un’evoluzione in chiave sportiva della sua Hypermotard 1100, ancora più leggera e potente. Si chiama Evo e, come se non bastasse, è anche affiancata da una versione da gara battezzata SP. Due moto che vanno forte come una supersportiva pur regalando una seduta in sella simile a quella di una moto da cross. Lo spirito, teoricamente, sarebbe quello delle supermotard, ma con un nuovo peso a secco di 172 chili e un incremento di potenza fino a 95Cv il discorso cambia, perché questa Hypermotard 1100 non ha bisogno di andare a caccia di percorsi misti per mettere le sue ruote davanti a quelle di una sportiva: con questa Ducati si va forte in ogni condizione. E ci sono poi tante novità anche sul fronte della ciclistica: il telaio, per esempio, vede l’eliminazione della quasi totalità degli elementi forgiati, usati nel precedente modello, e le sospensioni sono tutte nuove. Anche i freni sono stati potenziati, mentre le gomme ora sono solo Pirelli Diablo Rosso: «Frenare» spiegano alla Ducati «diventa emozionante quanto dare gas». Sarà, di sicuro qui frenare diventa fondamentale visto i quasi 100 cavalli del motore e la sua nuova erogazione resa, se possibile, ancora più rabbiosa. La nuova Hypermotard Evo costa 11.700 euro, la Sp 14 mila. L’ideale per chi vuole mettere le sue due ruote davanti a tutto VERSATILE La nuova Evo Ducati garantisce prestazioni da gara su qualsiasi terreno, e non solo su percorsi misti SICURI ALLA META La Ducati di ultima generazione ha freni potenziati. Dal telaio sono stati eliminati gli elementi forgiati usati nel precedente modello Grandi novità sul sito bmw www.bmw.it che, dietro un’immagine sempre uguale a se stessa, propone una maxi presentazione della nuova Serie 5 e, incredibilmente, un grande spazio dedicato al gruppo di fedelissimi su Facebook. BMW MODELLO FACEBOOK il sito LA DUCATI EVO, IN DUE VERSIONI (DA STRADA E DA GARA), SEMINA LE CONCORRENTI SPORTIVE SU QUALSIASI TERRENO la moto di vincenzo borgomeo I venditori di auto usate avvertono chi fuma in auto. Secondo una stima di CarNext le vetture nelle quali si è fumato parecchio si deprezzerebbero, e anche molto. Secondo la società che si occupa della commercializzazione di oltre 35 mila autoveicoli usati l’anno, provenienti dalle flotte aziendali del gruppo LeasePlan, il deprezzamento sarebbe di circa 600 euro. GUIDA E PARLA (IN FRANCESE) Parlare con il cellulare al volante potrebbe non essere più vietato in Francia. Su iniziativa del governo di Parigi è stato lanciato uno studio che partirà dal prossimo febbraio e durerà 17 mesi, per cambiare la regolamentazione in vigore. Lo studio, realizzato dall’Istituto nazionale di ricerche sui trasporti e sulla loro sicurezza (Inrets) si propone di valutare i rischi reali dell’uso del telefonino in auto. IL VENERDI DI REPUBBLICA R icorda un po’ la storia della nuova Panda, uscita nel 2003, quella della nuova Giulietta che l’Alfa ha appena presentato. La piccola Fiat, infatti, avrebbe dovu- to chiamarsi Gingo e solo all’ultimo momento, a causa dell’opposizione dei francesi della Renault (avevano minacciato azioni legali perché il nome era troppo simile a quello della loro Twingo), gli uomini di Torino optarono per mantenere il più sicuro nome di Panda. Come è andata lo sappiamo tutti. A comin- ciare dal successo immediato della piccola torinese, prima in tutte le classifiche in Italia e in Europa. DI VALERIO BERRUTI automotori dolce vita Fiat Bravo e della Lancia. Anche gli interni riprendono l’imposta- zione della vecchia Giulietta, con li- nee tese ma leggere e una plancia a sviluppo orizzontale. Infine i motori. Tutti Euro 5, natu- ralmente, e dotati di serie del siste- ma Start&Stop. Al lancio le versio- ni disponibili saranno quattro: due turbo benzina, un 1.4 da 120 Cv e un 1.4 MultiAir da 170, e due diesel, il 1.6 Jtdm da 105 Cv e il 2.0 Jtdm da 170. A questi si aggiungerà anche il brillante 1750 TBi da 235 cavalli, abbinato all’esclusivo allestimento Quadrifoglio Verde, orientato alla sportività e alla tecnologia. COME LA RIEDIZIONE DELLA FORTUNATA UTILITARIA, L’EREDE DELLA 147 PRENDE IL NOME DI UN’AUTO STORICA. E, CON LA GRINTA DELL’ALFA SIMBOLO DEGLI ANNI SESSANTA, PUNTA A RIPETERE IL SUCCESSO DELLA PICCOLA FIAT Giulietta è pronta a tornare. E spera di imitare la Panda lano, quindi, niente presentazione alla Scala. Si cambia tutto per un ritorno al sicuro. Al successo di un tempo, alla vecchia Giulietta. Quella di oggi (debutterà il 4 mar- zo al prossimo Salone di Ginevra), almeno a prima vista, ha tutta l’aria di voler ereditare fascino e stile della sorella degli anni Cinquanta. La Giu- lietta è infatti un vero e proprio tributo a una leggenda delle quattro ruote, la capo- Merito del nome? Chissà? Forse al Lingotto qualcuno spera nello stesso destino anche per la nuova Giulietta. Ma una cosa è sicura: il primo passo è molto simile. L’erede della fortunata 147, infatti, avrebbe dovuto chiamarsi Milano, ma all’ultimo momento – per via del definitivo abbandono della fab- brica di Arese con le conseguenti proteste – l’amministratore dele- gato Sergio Marchionne in persona ha rivol- tato la frittata, mandando in cantina il nome scelto. Niente Mi- stipite delle medie Alfa Romeo: una sportiva per la prima volta al- la portata di tutti, o quasi, negli an- ni del dopoguerra. Christopher Reitz, il responsabile del Centro Stile Alfa Romeo, che ha tenuto a battesimo il progetto, è partito proprio da queste caratte- ristiche per resuscitare la Giuliet- ta. Sintesi di sportività ed elegan- za, come impone la tradizione del Biscione, il nuovo modello (è lungo 4 metri e 35 centimetri) sviluppa le linee della MiTo, ma anche della MODELLI In alto, la nuova Giulietta e, sotto, la Giulietta Berlina, in produzione dal 1955 al 1964

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la classifica

1 8 D I C E M B R E 2 0 0 9I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A 1 8 D I C E M B R E 2 0 0 9 137136

1 TOYOTA RAV4 1.138 2 AUDI Q5 9463 FORD KUGA 7524 VOLKSWAGEN TIGUAN 6725 BMW X1 6266 FIAT SEDICI 5927 SUZUKI JIMNY 4398 NISSAN QASHQAI 4129 DAIHATSU TERIOS 40110 LAND ROVER FREELANDER 387

NO AI VENDITORI DI FUMO

TOP TEN I fuoristrada più venduti in Italia,nel mese di novembre 2009

la curiosità la novità

Un altro siluro per chi cerca ancora di classificare le moto secondo la vecchia suddivisione enduro,sportive, custom e da viaggio. La Ducati fa saltare di nuovo le regole presentando un’evoluzione in chiavesportiva della sua Hypermotard 1100, ancora piùleggera e potente. Si chiama Evo e, come se nonbastasse, è anche affiancata da una versione da garabattezzata SP. Due moto che vanno forte come una supersportiva pur regalando una seduta in sella simile a quella di una moto da cross. Lo spirito, teoricamente, sarebbe quello delle supermotard, ma con un nuovo peso a secco di 172 chili e un incremento di potenza fino a 95Cv il discorso cambia, perché questa Hypermotard 1100

non ha bisogno di andare a caccia di percorsi misti per mettere le sue ruotedavanti a quelle di una sportiva: con questaDucati si va forte in ogni condizione.E ci sono poi tante novitàanche sul fronte della ciclistica: il telaio, per esempio, vedel’eliminazione della quasitotalità degli elementiforgiati, usati nel precedentemodello, e le sospensioni sono tutte nuove. Anche

i freni sono stati potenziati, mentre le gomme ora sonosolo Pirelli Diablo Rosso: «Frenare» spiegano alla Ducati«diventa emozionante quanto dare gas». Sarà, di sicuroqui frenare diventa fondamentale visto i quasi 100cavalli del motore e la sua nuova erogazione resa, se possibile, ancora più rabbiosa. La nuova HypermotardEvo costa 11.700 euro, la Sp 14 mila.

L’ideale per chi vuole metterele sue due ruote davanti a tutto

VERSATILELa nuova Evo Ducati garantisce prestazioni da gara su qualsiasiterreno, e non solo su percorsi misti

SICURI ALLA METALa Ducati di ultimagenerazione ha frenipotenziati. Dal telaiosono stati eliminati glielementi forgiati usati nel precedente modello

Grandi novità sul sito bmwwww.bmw.itche, dietroun’immaginesempre uguale a se stessa,

propone una maxi presentazione della nuova Serie 5 e,incredibilmente, un grande spaziodedicato al gruppo di fedelissimi su Facebook.

BMW MODELLO FACEBOOKil sito

n LA DUCATI EVO, IN DUE VERSIONI (DA STRADA E DA GARA),SEMINA LE CONCORRENTI SPORTIVE SU QUALSIASI TERRENO

la moto di vincenzo borgomeo

I venditori di auto usate avvertonochi fuma in auto. Secondo una stima di CarNext le vetturenelle quali si è fumato parecchiosi deprezzerebbero, e anche molto.Secondo la società che si occupadella commercializzazione di oltre35 mila autoveicoli usati l’anno,provenienti dalle flotte aziendali del gruppo LeasePlan, il deprezzamento sarebbe di circa 600 euro.

GUIDA E PARLA (IN FRANCESE)Parlare con il cellulare al volantepotrebbe non essere più vietato in Francia. Su iniziativa del governo di Parigi è stato lanciato uno studioche partirà dal prossimo febbraio e durerà 17 mesi, per cambiarela regolamentazione in vigore. Lo studio, realizzato dall’Istitutonazionale di ricerche sui trasporti e sulla loro sicurezza (Inrets) si propone di valutare i rischi realidell’uso del telefonino in auto.

I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A

R icorda un po’ la storia dellanuova Panda, uscita nel

2003, quella della nuova Giuliettache l’Alfa ha appena presentato. Lapiccola Fiat, infatti, avrebbe dovu-to chiamarsi Gingo e solo all’ultimomomento, a causa dell’opposizionedei francesi della Renault (avevanominacciato azioni legali perché ilnome era troppo simile a quellodella loro Twingo), gli uomini diTorino optarono per mantenere ilpiù sicuro nome di Panda. Come èandata lo sappiamo tutti. A comin-ciare dal successo immediato dellapiccola torinese, prima in tutte leclassifiche in Italia e in Europa.

DI VALERIO BERRUTIautomotori

dolcevita

Fiat Bravo e della Lancia. Anchegli interni riprendono l’imposta-zione della vecchia Giulietta, con li-nee tese ma leggere e una plancia asviluppo orizzontale. Infine i motori. Tutti Euro 5, natu-ralmente, e dotati di serie del siste-ma Start&Stop. Al lancio le versio-ni disponibili saranno quattro: dueturbo benzina, un 1.4 da 120 Cv e un1.4 MultiAir da 170, e due diesel, il1.6 Jtdm da 105 Cv e il 2.0 Jtdm da170. A questi si aggiungerà anche ilbrillante 1750 TBi da 235 cavalli,abbinato all’esclusivo allestimentoQuadrifoglio Verde, orientato allasportività e alla tecnologia.

n COME LA RIEDIZIONE DELLA FORTUNATA UTILITARIA, L’EREDE DELLA 147 PRENDE IL NOME DI UN’AUTO STORICA. E, CON LA GRINTA DELL’ALFA SIMBOLO DEGLI ANNI SESSANTA, PUNTA A RIPETERE IL SUCCESSO DELLA PICCOLA FIAT

Giulietta è pronta a tornare. E spera di imitare la Panda

lano, quindi, niente presentazionealla Scala. Si cambia tutto per unritorno al sicuro. Al successo di untempo, alla vecchia Giulietta.Quella di oggi (debutterà il 4 mar-zo al prossimo Salone di Ginevra),almeno a prima vista, ha tutta

l’aria di voler ereditare fascino estile della sorella degli anni

Cinquanta. La Giu-lietta è infatti un veroe proprio tributo auna leggenda delle

quattro ruote, la capo-

Merito del nome? Chissà? Forse alLingotto qualcuno spera nellostesso destino anche per la nuovaGiulietta. Ma una cosa è sicura: ilprimo passo è molto simile.L’erede della fortunata 147, infatti,avrebbe dovuto chiamarsi Milano,ma all’ultimo momento – per viadel definitivo abbandono della fab-brica di Arese con le conseguentiproteste – l’amministratore dele-gato Sergio Marchionne inpersona ha rivol-tato la frittata,mandando incantina il nomescelto. Niente Mi-

stipite delle medie Alfa Romeo:una sportiva per la prima volta al-la portata di tutti, o quasi, negli an-ni del dopoguerra. Christopher Reitz, il responsabiledel Centro Stile Alfa Romeo, cheha tenuto a battesimo il progetto, èpartito proprio da queste caratte-ristiche per resuscitare la Giuliet-ta. Sintesi di sportività ed elegan-za, come impone la tradizione delBiscione, il nuovo modello (è lungo4 metri e 35 centimetri) sviluppa lelinee della MiTo, ma anche della 6

MODELLI In alto,la nuova Giulietta e, sotto, la GiuliettaBerlina, in produzione dal 1955 al 1964