La Montaña, 12 gennaio 2016 - L'amore autentico

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La Montaña, 12 gennaio 2016. “L’amore autentico” Miei cari semi, C’è una storia molto bella che condivido con voi, miei cari semi, ancora una volta guardo il cielo e mai mi stancherò di guardare le stelle, di osservarle una ad una, come brillano, come brillano tutte, immaginatevi, voi ancora di più per quella Luce Divina che avete, per quel cammino che avete tracciato tanto bello e soprattutto amore. Parlando dell’Amore, nell’ospedale, il principale di Saragozza, il medico mi ha raccontato qualcosa di curioso che gli era accaduto. Era nata una bimba con una malattia, non so esattamente come si chiama, autoimmune, non lo so, il fatto è che per poter vivere aveva bisogno del sangue di un fratello. Il dottore disse ai genitori: “Il risultato delle analisi è che vostra figlia morirà se non riceve una trasfusione di sangue da un fratello, ha dei fratelli?”. Risposero: “Sì”. “Facciamogli le analisi per vedere se può donarle il sangue, se è RH negativo, come quello di lei potrà, viceversa non potrà”. Fecero le analisi al fratello, caso vuole che fosse compatibile, i genitori dissero: “Figlio mio, abbiamo un problema, la tua sorellina è molto malata ed ha bisogno che tu le dia un po’ del tuo sangue e questo sangue le darà la vita, sei d’accordo?” Il fratello li guardò, ed essendo piccolo disse: “Uy, un pizzicotto mi farà male ed ho molta paura di andare all’ospedale” – rispose ai genitori – “Ci penso, vi posso dare la risposta più tardi?”. I genitori gli dissero con

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La Montaña, 12 gennaio 2016.

“L’amore autentico”

Miei cari semi,

C’è una storia molto bella che condivido con voi, miei cari semi, ancora una volta guardo il cielo e mai mi stancherò di guardare le stelle, di osservarle una ad una, come brillano, come brillano tutte, immaginatevi, voi ancora di più per quella Luce Divina che avete, per quel cammino che avete tracciato tanto bello e soprattutto amore. Parlando dell’Amore, nell’ospedale, il principale di Saragozza, il medico mi ha raccontato qualcosa di curioso che gli era accaduto.

Era nata una bimba con una malattia, non so esattamente come si chiama, autoimmune, non lo so, il fatto è che per poter vivere aveva bisogno del sangue di un fratello. Il dottore disse ai genitori: “Il risultato delle analisi è che vostra figlia morirà se non riceve una trasfusione di sangue da un fratello, ha dei fratelli?”. Risposero: “Sì”. “Facciamogli le analisi per vedere se può donarle il sangue, se è RH negativo, come quello di lei potrà, viceversa non potrà”. Fecero le analisi al fratello, caso vuole che fosse compatibile, i genitori dissero: “Figlio mio, abbiamo un problema, la tua sorellina è molto malata ed ha bisogno che tu le dia un po’ del tuo sangue e questo sangue le darà la vita, sei d’accordo?” Il fratello li guardò, ed essendo piccolo disse: “Uy, un pizzicotto mi farà male ed ho molta paura di andare all’ospedale” – rispose ai genitori – “Ci penso, vi posso dare la risposta più tardi?”. I genitori gli dissero con moltissimo tatto: “Certo, figlio mio,certo”, il bambino si preparò per andare a dormire, dormì felice, tranquillo ed il giorno seguente disse loro: “Ho pensato molto, sono già pronto, andiamo all’ospedale”.

Arrivando all’ospedale, trovarono la sorella nel lettino, tutta pallida e bianca, molto stanca e anemica, ma soprattutto stanchissima, era dimagrita, tanto che i medici non le davano più speranza; nel vedere suo

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fratello e i sui genitori la bimba rimase contenta, sorrise e le spiegarono che solo suo fratello poteva salvarla. Il fratello, con molta paura e coraggio, si mise il pigiama, entrò nel lettino e diede il suo braccio, in quel momento, man mano che gli toglievano il sangue e lo davano alla sua sorellina, il bambino la guardava e il dottore gli disse: “Guarda tua sorella, quando sei arrivato ricordi il colore che aveva, senza vita e guarda adesso, ha le guance rosee, guarda com’è felice, guarda che è già colorita, quel colore rosa è così bello perchè è la vita”. La sorella era contenta, stava bene, stava ricevendo quelle difese di cui tanto necessitava, si addormentò col suo visino roseo, le labbra scure erano già diventate rosa chiaro, e il suo volto era in pace e felice.

Il fratello guardava molto angustiato, il dottore si avvicinò e gli chiese: “Come va coraggioso?” e lui rispose: “Dottore”, allora lo guardarono con molta attenzione e videro che era pallido, bianco e dissero “Non è normale, ma cosa ti senti, cos’hai?”. “Dottore, mi manca molto per morire?”. Ma chi ti ha detto che devi morire?”. “Ieri, quando i miei genitori mi hanno chiesto se potevo dare il sangue alla mia sorellina, avevo capito dottore che le avrei ridato la vita, ma avevo capito che dovevo darle tutto il mio sangue perchè lei potessere vivere. Mi manca molto tempo per morire? Mi sento già debole, sono bianco e pallido”. Il dottore si mise a ridere e gli disse: “Animo ragazzo! Adesso ti togliamo l’ago, ti alzi e ti attende una colazione da re, ti mangi un paio di uova fritte con il bacon, delle patate fritte, un croissant, una tazza di cioccolata e tutti i dolci che ci sono, dei cioccolatini e dei pasticcini, è ciò che ti serve”. “Ma non muoio?”, “Certo che no! Hai solo dato un pochino di sangue che a lei serviva ed un pochino di vita, perchè il suo organismo la aiuterà a fabbricarsi la sua propria vita”.

Il bambino si alzò, andò ad abbracciare sua sorella e voleva solo una cosa, ciò che gli avevano promesso, le sue patate fritte, il suo bacon, i suoi dolci, il suo succo d’arancia, la sua cioccolata, il suo croissant e mentre stava mangiando, perchè

mangiava più con gli occhi che con la bocca, guardandolo tutti pensarono: “Quanto è importante l’Amore! Quel bambino si era sacrificato, nella sua

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testa c’era ‘io muoio per dare la vita a mia sorella’; così che io vado dritto verso il sacrificio”.

Miei semi, è una storia vera, chiaro che è il vocabolario di un bambino, è avvenuto in un ospedale come capita in moltissimi, quel bambino aveva capito che doveva dare la sua vita, miei semi, mie stelle bellissime, non dovete arrivare a dare la vostra vita, solo a pensare di dare a voi stessi 5 minuti di depurazione del sangue, a darlo ai vostri vicini, ai vostri amici, alla gente che sta aspettando, avete già guadagnato il cammino della Nuova Vita, della vostra Nuova Vita, come ci insegnano i bambini. Ci sono molti giovani e adulti che continuano a pensare che siccome hanno fatto quattro studi, ingegnere informatico, un lavoro in un’impresa americana, già sono sopra a tutti, come no, però se avessero chiesto a loro di dare la loro vita, e a quello che vola tanto alto? A cosa serve volare sopra tutti gli umani, se lascia morire i suoi genitori e suo fratello? Per cosa vivono gli altri bambini, studiano Geometria Sacra e poi perdono tutto perchè vogliono erigere un castello?C’è anche una bambina, che si chiama Lucy, che pensava che con il suo chakra 6 dominava il mondo e risulta che dopo aver trascorso delle vacanze meravigliose, ha solo scoperto di avere una grotta più profonda di quella che aveva riempito, l’ha riempita d’amore, però quell’amore, non era l’amore di quel fratello, è una grotta molto diversa, è una grotta nera e non le sarà servito a niente, solo ad aprire la grotta alle tenebre, che peccato perchè avrà perso tutta l’innocenza, adesso è già vecchia, inutile per la società, eccellente.

Per favore, ricordate che potete dare la vita con 5 minuti e salvare qualcuno. Perchè ripeto queste parole? Per la memoria, unicamente per la memoria, perchè siete e sarete sempre Atomi Divini.

Stiamo meditando nella Piramide, è straordinario, perchè è scesa la notte, è straordinario, è buio e si odono i primi gufi o civette, non so come li chiamate, loro stanno chiamando perchè è l’ora della cena, per tutti gli animali che sono qui nella Montaña, ci sono i cerbiatti, i cervi, i cinghiali, le volpi. E’ meraviglioso poter ancora vivere qui ne La Montaña!

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Udirli allo stato puro, c’è un paese dove dicono sempre: Pura Vida! Così qui si vive la pura vita naturale, ci prepariamo per ricevere la primavera, però rimane ancora un po’ d’inverno.

Vi amo tanto miei semi, siate coscienti di questo valore con il vostro chackra 6, chiedete dei desideri, che siano onorabili, che siano buoni, che siano onesti e li riceverete e li avrete. La vita passa molto in fretta, tremendamente rapida, concedetevi di vivere bene, vi meritate il meglio. Con il chackra 6 chiedete ai vostri angeli, chiedete alle vostre guide, all’Universo, accompagnato dal cuore, come quel bambino tanto carino, che nonostante avesse paura di perdere la sua vita la donava a sua sorella.

Con tutto il mio amore,La Jardinera

Che siate Felici!