LA MODERNA ORGANIZZAZIONE ALBERGHIERA CENNI DI ORGANIZZAZIONE LA GESTIONE AUTONOMA LA GESTIONE A...
-
Upload
vittoria-proietti -
Category
Documents
-
view
237 -
download
0
Transcript of LA MODERNA ORGANIZZAZIONE ALBERGHIERA CENNI DI ORGANIZZAZIONE LA GESTIONE AUTONOMA LA GESTIONE A...
LA MODERNA ORGANIZZAZIONE ALBERGHIERA
CENNI DI ORGANIZZAZIONE LA GESTIONE AUTONOMALA GESTIONE A CATENAI CONSORZI ALBERGHIERI
ORGANIZZAZIONE
Per organizzazione si intende la combinazione delle risorse di uomini e di mezzi disponibili in funzione del raggiungimento di un fine; la combinazione deve essere attuata secondo un preciso schema di rapporti e di relazioni tra i diversi elementi che la costituiscono.
L’organizzazione è pertanto un sistema che consente a più persone di lavorare insieme per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
ELEMENTI DI UNA ORGANIZZAZIONE
la presenza di un obiettivo comune; la presenza combinata di uomini e
mezzi; uno sforzo combinato; un sistema di relazione.
FUNZIONI DELL’ORGANIZZAZIONE
DECISIONALE DIRETTIVA CONTROLLO ESECUTIVA
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La struttura organizzativa è intesa come uno schema formale di rapporti, comunicazioni, processi decisionali, procedure e sistemi nell’ambito di un complesso di persone e di funzioni in vista del conseguimento di un obiettivo.
DIREZIONE
ACCOGLIENZA CUCINA SALA
GLI ORGANI DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA ORGANI DI LINEA sono unità operative
inserite in modo gerarchico nella struttura organizzativa; essi sono addetti all’espletamento dei vari compiti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi.
ORGANO DI LINEA
ORGANO DI LINEA ORGANO DI LINEA ORGANO DI LINEA
GLI ORGANI DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ORGANI DI STAFF svolgono invece prevalentemente attività di consulenza su specifici aspetti inseriti nella struttura organizzativa in modo non gerarchico.
ORGANO DI LINEA
ORGANO DI LINEA ORGANO DI LINEA ORGANO DI LINEA
ORGANO DI STAFF
I VARI MODELLI ORGANIZZATIVI
1 Il modello gerarchico lineare è il modello in cui si sviluppa una linea di autorità che va dal dirigente in posizione più elevata fino agli esecutori attraverso tutti gli altri organi verticalmente inseriti nella linea.
CAPO
INTERMEDIO
ESECUTORE
Imprenditore
esecutori esecutoriesecutoriesecutori
I VARI MODELLI ORGANIZZATIVI
Il modello funzionale è il modello che si sviluppa
quando le funzioni aziendali divengono sempre più
numerose e specialistiche, tanto da rendere necessaria
la loro divisione tra specialisti nei diversi compiti. Si può
considerare una evoluzione del modello gerarchico e
assume la definizione di modello funzionale perché è
appunto basato sulla ripartizione orizzontale delle
funzioni.
I VARI MODELLI ORGANIZZATIVI
STRUTTURA FUNZIONALEDIREZIONE GENERALE
DIREZIONE produzione
DIREZIONE commerciale
esecutori
funzionedi
progettazione
funzionedi
tempi e metodi
funzionedi
controllo
I VARI MODELLI ORGANIZZATIVI
Il modello gerarchico funzionale è costituito da entrambi i modelli organizzativi sovraesposti. Si pone infatti la realizzazione dell’unità di comando e al tempo stesso il raggiungimento di un elevato grado di specializzazione funzionale, eliminando cosi in buona parte interferenze e sovrapposizioni di responsabilità.E’ il modello più in uso nelle moderne aziende e si basa sulla divisione degli organi aziendali in line e staff.
I VARI MODELLI ORGANIZZATIVI
MODELLO GERARCHICO FUNZIONALE
direzione generale
direzione commerciale
responsabilecontrollo
direzione amministrativa
responsabiletempi e metodi
direzione produzione
responsabileprogettazione
esecutori esecutoriesecutori
staff
L’ORGANIGRAMMA
L’organigramma rappresenta graficamente la struttura organizzativa offrendo una visione immediata e sintetica del modo in cui è articolata. Riguardo al tipo d'informazione che deve dare, esso può essere:generale: se illustrano le strutture limitatamente ai primi livelli;dettagliato: se illustrano le strutture in tutte le sue articolazioni. Le forme più diffuse d'organigrammi sono:l’organigramma piramidale, è la forma classica che vediamo di solito in cui è espressa in modo chiaro la gerarchia aziendale.
L’ORGANIGRAMMA
Le forme più diffuse d'organigrammi sono:organigramma piramidale: è la forma classica che vediamo di solito in cui è espressa in modo chiaro la gerarchia aziendale.
L’ORGANIGRAMMA ORIZZONTALE
raffigura su piano orizzontale ciò che è raffigurato verticalmente in quello funzionale. Questo tipo di rappresentazione ha un effetto psicologico buono, in quanto non si evidenzia in modo marcato la subordinazione dell’ordine gerarchico.
L’ORGANIGRAMMA VERTICALE O AD ALBERO
è una raffigurazione alterata del tipo piramidale, in quanto vi è una raffigurazione verticale di parte delle posizioni e orizzontali di altre.
L’ORGANIGRAMMA CIRCOLARE O RADIALE
è il grafico che raffigura, al centro di una serie di cerchi concentrici l’autorità e, tutte le altre posizioni sugli altri cerchi. Questo tipo d'organigramma esalta al massimo il concetto di comando.
L’ORGANIGRAMMA TERRITORIALE
evidenzia l’esistenza di più unità produttive o commerciali poste in aree diverse di quella dell'organizzazione centrale.
Holding in
Milano
Albergo in
ROMA
Albergo in
FIRENZE
Albergo in
TRIESTE
Albergo in
MILANO
Albergo in
TRIESTE
Albergo in
VENEZIA
Albergo in
BOLOGNA
LE MODERNE ORGANIZZAZIONI ALBERGHIERE
L’offerta alberghiera italiana non avendo una propria filosofia organizzativa, si basa generalmente su due sistemi già conosciuti quali: il sistema francese e il sistema americano.L’assenza di una propria filosofia organizzativa alberghiera, è dovuta quasi certamente alla realtà imprenditoriale italiana che è caratterizzata da una moltitudine di alberghi a gestione familiare.
LE MODERNE ORGANIZZAZIONI ALBERGHIERE
Attualmente in Italia troviamo tre principali tipi di gestione ricettiva, quali:
1. la gestione autonoma;2. la gestione a catena3. la gestione di consorzi e società di gestione.
LA GESTIONE AUTONOMA
E’ la forma di gestione più diffusa in Italia tra la miriade di alberghi medio piccoli che rappresentano la prevalente realtà alberghiera, caratterizzata dalla alta difformità delle direttive che variano da albergo ad albergo a secondo delle capacità organizzative - produttive dell’imprenditore o del suo delegato.
LA GESTIONE AUTONOMA
. Nella gestione autonoma il rischio aziendale si rileva più elevato poiché sull’imprenditore grava:
• la formazione del personale;• lo studio e la realizzazione delle attività di sviluppo e di promozione;• la commercializzazione dei servizi offerti;• il coordinamento, l’organizzazione e il controllo dell’azienda e dello staff operativo.
LA GESTIONE AUTONOMAVista la complessa specializzazione delle varie
funzioni all’interno della struttura organizzativa, l’imprenditore autonomo deve tenere conto, per organizzare nel modo migliore la struttura, almeno di tre specializzazioni quali:
1. la funzione di vendita del servizio;2. la funzione di produzione del servizio;3. la funzione di accoglienza;
LA GESTIONE AUTONOMA
Nella fase organizzativa, l’imprenditore deve tener conto anche dei raggruppamenti di reparti che operano nelle aree dove i compiti vengono svolti con gli obiettivi di incrementare la produttività e del contenimento dei costi. Dette aree sono:
1. amministrazione ricevimento e piani (area accoglienza);2. cucina e ristorante (area produzione);3. servizi vari (area vendita).
I VARI SISTEMI ORGANIZZATIVI DELLA GESTIONE AUTONOMA
All’interno della gestione autonoma troviamo diverse tipi di sistemi organizzativi a seconda della grandezza della struttura alberghiera.
1. alberghi di tipo familiare
2. alberghi di piccole dimensioni
3. alberghi di medie dimensioni
4. alberghi di grandi dimensioni
ALBERGHI DI TIPO FAMILIARE
Sono essenzialmente caratterizzati dalla conduzione familiare dell’azienda; i membri della famiglia collaborano attivamente alla produzione e alla vendita dei servizi e, di conseguenza anche alla fase dell’accoglienza. Soltanto in casi particolari e quando la necessità lo richiede si servono di personale extra per soccombere a necessità momentanee che si vengono a determinare di volta in volta. Gli aspetti fiscali e amministrativi di norma sono gestiti da personale esperto esterno alla struttura (consulenti).
ALBERGHI DI TIPO FAMILIARE
MEMBRO DELLA FAMIGLIA
ACCOGLIENZA E PIANI MEMBRO DELLA FAMIGLIA
RISTORANTE E CUCINAMEMBRI DELLA FAMIGLIA
PERSONALE ESTERNO (IN CASO DI BISOGNO)
PERSONALE ESTERNO (IN CASO DI BISOGNO)
ALBERGHI DI PICCOLE DIMENSIONI
Possono avere a capo della struttura organizzativa lo stesso imprenditore o una persona da lui delegata.
Non necessariamente operano membri della famiglia dell’imprenditore ma, normalmente, assumono personale qualificato di solito al di sotto delle 15 unità.
In questo tipo di organizzazione la preparazione professionale del personale deve spaziare tra ruoli diversi all’interno della singola struttura (può succedere che un segretario di ricevimento debba servire in via eccezionale al bar o al ristorante ecc.). Questo tipo di gestione è rischiosa perché, il sovraccarico di lavoro può portare l’azienda ad una involuzione del servizio stesso.
ALBERGHI DI PICCOLE DIMENSIONI
PROPRIETARIOO
DIRETTORE
ADDETTI DI RICEVIMENTO E PIANI
ADDETTI DI SALA E CUCINA
PERSONALE DIAIUTO
PERSONALE DI AIUTO
ALBERGHI DI MEDIE DIMENSIONI
Sono caratterizzati da una struttura organizzativa più completa, qui iniziamo a trovare una divisione specialistica dei singoli reparti con a capo il relativo responsabile. A ogni singolo reparto fanno parte diverse figure che svolgono i vari compiti a loro assegnati.
ALBERGHI DI MEDIE DIMENSIONI
DIRETTORE
CAPO RICEVIMENTO GOVERNANTE AI PIANI CHEF DI CUCINA MÂITRE DI SALA
PRIMO SEGRETARIO 1° PORTIERER
SEGRETARIO
AIUTO DI SEGRETERIA
2° PORTIERE
CAMERIERE E FACCHINI
ALBERGHI DI GRANDI DIMENSIONI
sono strutture alberghiere che escono dalla normale logica dell’organizzazione artigianale del lavoro all’italiana e si rifanno, il più delle volte, ad organizzazioni industriali con al loro interno una struttura complessa suddivisa per aree funzionali normalmente coordinate da un direttore di area; i direttori di area dipendono a loro volta da un direttore generale. I direttori di area a noi più noti sono: il room division manager e il food and beverage manager
ALBERGHI DI GRANDI DIMENSIONI
DIRETTORE GENERALE
FOOD & BEVERAGE MANAGER
MARKETING MANAGER
CAPO RICEVIMENTO
1° PORTIERE1^ GOVERNANTE
SEGRETARIO
AIUTO SEGRETARIO
2° PORTIERE
PORTIERE TURNANTE
CAMERIERE AI PIANI
FACCHINI AI PIANI
LE CATENE ALBERGHIERE
CONRAD HILTON pensava che:
“i clienti sarebbero stati più soddisfatti se cambiando albergo avessero trovato uguale trattamento, stessa disposizione di camere, personale dello stesso livello qualitativo e professionale”.
Ė dal pensiero di quest’uomo che nacque la prima catena alberghiera
LE CATENE ALBERGHIERE
Il successo delle catene alberghiere è dovuto anche ad un fatto prettamente economico;
più grande sono le compagnie e più forte è il loro peso nelle contrattazioni con le controparti (fornitori di beni e servizi)
LE CATENE ALBERGHIERE
Oggi si parla di catena alberghiera per intendere un gruppo di hotel che, sotto lo stesso nome, forniscono in modo coordinato e uniforme il servizio alberghiero in diverse località
CATENE DI PROPRIETÀCATENE INTEGRATECATENE VOLONTARIE
TIPI DI CATENE ALBERGHIERE
TIPI DI CATENE ALBERGHIERE
CATENE DI PROPRIETÀ: si tratta di aziende unitarie che hanno la proprietà e la gestione degli alberghi che ne fanno parte.
TIPI DI CATENE ALBERGHIERE
CATENE INTEGRATE: sono caratterizzate da un unico marchio procedure di servizio identiche parametri strutturali omogenei politiche dei prezzi unitarie coerenza gestionale
TIPI DI CATENE ALBERGHIERE
Le strutture alberghiera che fanno parte di CATENE INTEGRATE possono essere caratterizzate da tre formule gestionali:
1. LA GESTIONE DIRETTA delle strutture (catena di proprietà)
2. IL FRANCHISING (la formula di aggregazione più diffusa)
3. IL MANAGEMENT CONTRACT un contratto che assegna la gestione dell’albergo ad una società di management specializzato
TIPI DI CATENE ALBERGHIERE
CATENE VOLONTARIE: a differenza di quelle precedenti, le aziende che le compongono conservano la propria indipendenza e individualità. Raramente gli standard corrispondono e le procedure vengono imposte
TIPI DI CATENE ALBERGHIERE
Le strutture alberghiere che compongono le catene volontarie hanno altri tipi di modelli associativi:
1. IL GRUPPO DI ACQUISTO, che comporta relazioni occasionali tra affiliati e un minimo livello di partecipazione dei singoli albergatori
2. L’ASSOCIAZIONE, che generalmente si configura come un’aggregazione istituzionale e tutela gli interessi degli associati
3. IL CONSORZIO, un’aggregazione tra aziende che mantengono la propria indipendenza e che nasce per svolgere in gruppo alcune attività specifiche di promozione a acquisizione della clientela.
ORGANIGRAMMA DI UNA CATENA ALBERGHIERA
DIREZIONE GENERALE
DIVISIONE IMMIBILI DIVISIONE ALBERGHI DIVISIONE MARKETING
ALBERGHI MILANO
ALBERGHI ROMA
ALBERGHI FIRENZE
HTL1
HTL2
HTL3
LE AGENZIE DI VIAGGIO