La Mente e l’Inconscio
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La mente e l’inconscio (del Maestro
Hilarion)
E’ opinione generale tra gli esseri umani che la mente sia formata
da una parte conscia e da una parte più ampia, chiamata inconscio o
subconscio.
In linea di massima questa divisione
corrisponde alla realtà, ma non in modo
completo come si potrebbe
sperare.La mente[1] conscia può essere
paragonata alla punta di un iceberg, alla
parte che emerge al di sopra del livello
dell’acqua. L’inconscio è come la parte sommersa, che il più
delle volte è più grande della parte conscia o
emergente. L’acqua, in questo paragone, rappresenta ciò che qualche
famoso autore ha chiamato “inconscio collettivo”, ossia un mare di
“sostanza mentale”, con cui tutte le menti individuali della razza umana
possono entrare in contatto. Questo mare è il mare dello Spirito.
Ciò che la maggior parte delle persone non sa, è che la capacità di
ragionare e di pensare, è la cosa più vicina allo Spirito Puro che
l’essere fisico possegga. Questo mare di materiale spirituale, che
tutto pervade, si estende di gran lunga al di là del limite dello spazio
tridimensionale. I poteri mentali sono quindi tra le qualità più elevate
che l’uomo possieda in termini spirituali; essi lo conducono lungo tutto il
viaggio che lo attende verso i regni superiori, fino a quando non avrà
più bisogno di rinascere sul piano fisico. Alla fine anche la mente sarà
trascesa.
Ritorniamo al paragone con l’iceberg. La cima che si erge sull’acqua,
è saldamente connessa con l’altra parte più profonda. Allo stesso
modo, la mente conscia è connessa con una grande parte della
capacità mentale, di cui normalmente non siamo consapevoli.
Questa parte più ampia o subconscia, sotto molti aspetti è simile
ad un computer che può immagazzinare informazioni e risolvere
problemi semplici.Ha anche la capacità di ripetere infinite volte
ciò che le perviene dalla mente conscia.Inoltre è importante
ricordare che essa “segue e non guida”,segue sempre i
suggerimenti della mente conscia.In molte persone, però, agisce
anche il processo[2] inverso, che permette alla capacità ripetitiva del
subconscio, di influenzare enormemente i pensieri della mente
conscia, il che produce gravi danni, e persino malattie fisiche.
Analizziamo ora ulteriormente questo concetto. Per spiegarlo è utile
ricordare quando da piccoli ci divertivamo a imparare e ripetere le
filastrocche che la mamma ci insegnava. Forse riuscite ancora a
ricordare l’eccitazione della scoperta della rima, la quale segna
il primo reale risveglio nel bambino, del subconscio
assopito. Fino a quella scoperta, il subconscio ha poco da immettere
nella mente conscia, e raccoglie semplicemente dati e ricordi. Ma la
scoperta della rima, conduce il subconscio nel proprio
elemento.Infatti il suo compito principale è quello di aiutare a
ricordare, e ricordare qualcosa in rima è semprepiù facile.
Ora, un altro fattore importante nelle funzioni del subconscio
è l’idea della ripetizione. Anche senza l’aiuto di una rima, il
subconscio riesce a ricordare meglio le cose se sono ripetute
molte volte. Ecco perché quando si insegna ai bambini, si dà tanta
importanza all’uso della ripetizione. Ovviamente, un bambino ricorda
meglio qualcosa, quando la ripete un sufficiente numero di volte. Si
tratta di un concetto estremamente importante, perché quello
che è un vantaggio nell’apprendimento scolastico, diventa
decisamente uno svantaggio nei casi ditraumi[3] emotivi; per
esempio, quando ad un bambino vengono continuamente ripetute delle
cose che lo inducono a pensare male di sé stesso.
ll danno, in questi casi, è quasi sempre
causato dai genitori. Molti genitori
ritengono che l’unico modo per far
diventare “buono” un bambino, sia quello
di dirgli che è “cattivo”, o almeno di
sottolineare tutte le volte in cui sono
scontenti di lui, senza mai dare rilievo alle
volte in cui si comporta bene. Se i genitori
non dicono mai al bambino che sono soddisfatti di lui, e mettono in
evidenza soltanto le volte in cui non si comporta bene, gli trasmettono,
a livello inconscio, il messaggio di essere soltanto cattivo.
Il danno è più grave quando l’esperienza della critica
negativa si ripete spesso. Se i messaggi dannosi vengono
frequentemente inviati al bambino, allora essi diventano un
modello ripetitivo nel suo subconscio. Nello stesso identico modo in
cui il bambino impara le tabelline, impara anche ad accettare in
maniera inconscia ciò che i genitori gli dicono. Se un bambino non si
sente amato a causa del modo di comportarsi dei genitori, il dolore e la
solitudine diventano un modello ripetitivo nel suo subconscio, che
tenderà a ripetersi all’infinito, come un disco incantato.
Potete anche ritenere di non udire con la mente conscia ciò che la
mente inconscia ripete a sé stessa, ma questa non è la verità. La parte
conscia sente sempre, anche se spesso si rifiuta di prestare
attenzione. Ma nei momenti in cui la guardia è abbassata, come
quando si sogna ad occhi aperti o ci si sta addormentando, la mente
conscia riceve con molta chiarezza i messaggi subconsci. Vi siete mai
chiesti da dove vengano quei frammenti di canzoni che vi tornano
continuamente alla mente e di cui non riuscite a liberarvi? E’
semplicemente il vostro subconscio che canticchia tra sé e sé.
Ora, il danno provocato da queste idee nocive inculcate nel
subconscio può essere riparato. L’approccio più facile è costituito,
per prima cosa, dal riconoscere con precisione la natura del pensiero
negativo che l’inconscio ripete a sé stesso, dando inizio ad un
programma di affermazioni positive, con le quali auto inculcarsi
il pensiero contrario. In questo modo è possibile persuadere il proprio
subconscio a ripetere cose positive e benefiche, piuttosto che cose
nocive e scoraggianti. Il metodo più efficace per realizzare questo
obbiettivo è quello di utilizzare la rima. Una volta scoperta la
natura del pensiero che si desidera cambiare, si possono ideare
due versi in rima, che esprimano ciò che si vuol far registrare al
proprio inconscio.
Ripetendosi questi versi in rima, venti volte prima di andare a letto
la sera e venti volte al mattino, dopo una settimana l’inconscio inizierà a
ripetere “a pappagallo” lo stesso pensiero alla mente conscia e, da quel
momento, non sarà più necessario continuare a ripetere l’affermazione
consapevolmente. Se questo procedimento potesse essere adottato da
tutta l’umanità[4], si potrebbe evitare gran parte della tensione, del
dolore, del dubbio e della vergogna, che affliggono la Terra.
Se la mente conscia quindi proietta
ripetutamente un pensiero o un’immagine,
il subconscio alla fine lo registrerà e lo
ripeterà all’infinito. Se per esempio,
l’immagine è quella della vecchiaia, del sentirsi
vecchi, e se questa viene ripetuta abbastanza
frequentemente, il subconscio alla fine la
registrerà e il corpo eterico o corpo
energetico si indebolirà e invecchierà di
conseguenza. Quando ciò avviene, è solo
questione di tempo prima che anche il corpo fisico si conformi
alla propria matrice eterica.
Questa è di fatto la causa dell’invecchiamento e del
decadimento del corpo fisico, per una buona metà degli esseri
umani che vivono sulla Terra. Il processo di invecchiamento per
l’altra metà è, invece, dovuto a cause più complesse e implica
problemi legati alla dieta e all’esistenza di stati emotivi dannosi
in modo persistente.Le emozioni di tipo negativo, infatti,
generano forme-pensiero nocive che alla fine danneggiano il
corpo fisico. Esistono poi alcuni tipi di cibo, che causano
l’invecchiamento e lamorte[5] prematura del corpo umano.
Dieta e salute:
Il cibo di cui il corpo si nutre è di estrema importanza per la
salute, l’equilibrio mentale e il benessere emotivo. Quando
mangiamo un determinato cibo, non assimiliamo semplicemente le
molecole e gli atomi fisici che lo compongono, ma anche le loro
controparti astrali ed eteriche. Se la parte astrale è piena di veleni,
questi passano nel corpo astrale. Se la parte eterica è contaminata, il
corpo eterico ne sarà danneggiato.
Il corpo fisico è la sede dei piaceri e delle sensazioni fisiche, mentre
quello eterico risponde principalmente al pensiero. Anche se i pensieri
sono alimentati dalle emozioni, è comunque il pensiero che imprime la
sua forma sull’etere. Per quanto riguarda le emozioni, si può affermare
che anch’esse posseggono un loro corpo separato, chiamato corpo
astrale, il quale costituisce la loro sede naturale.
Bisogna dire che qualsiasi emozione diversa dall’amore[6] o
dall’amicizia, tende a indebolire il corpo astrale, e coloro i quali
permettono a sé stessi di essere governati da emozioni come
l’odio, il risentimento, la paura o l’ansia, lo danneggiano
gravemente.Questo è un punto di estrema importanza perché il corpo
astrale sopravvive alla morte fisica, ed è in esso che la coscienza si
trasferisce dopo aver abbandonato il veicolo fisico. Questo significa che
quanti nutrono emozioni negative in modo persistente, finiscono per
avere un corpo astrale debole o deforme e che, dopo la morte,
dovranno abitare in un veicolo deteriorato.
Parliamo ora della dieta. Per prima
cosa, è necessario considerare le due
tipologie di cibo che gli uomini consumano
attualmente: animale e vegetale. Nella
prima categoria sono inclusi carne, uova, latte e
derivati. La seconda comprende tutti i tipi di
frutta, i cereali e le verdure.
Quando un frutto viene raccolto o una verdura tolta dalla pianta o
dal terreno, essi “sentono”, in un certo senso, ciò che potrebbe essere
chiamata una specie di “resistenza”. Questa è una sorta di emozione,
ma di tipo così diverso dalle emozioni degli uomini, per vibrazione e per
intensità, che la lieve contaminazione che ne risulta nel corpo astrale del
frutto o dell’ortaggio, non colpisce in modo consistente il corrispondente
corpo dell’essere umano che li consuma.
Invece, il corpo astrale di un animale ucciso, raccoglie una
enorme quantità di emozione negativa, che agisce come un
veleno per l’animale e, naturalmente, per l’essere umano che ne
mangia la carne.Il veleno deriva dalla paura che l’animale sente
prima di morire. Molte persone pensano che una mucca o un agnello
non sappiano di essere condotti al macello o alla morte, ma non è così.
Gli animali sono dotati di sensitività preveggente, e sanno benissimo
quando sono destinati a morire. Questo suscita in loro molta paura e
disperazione e come prima conseguenza si ha la contaminazione del loro
corpo astrale e successivamente di quello della persona che mangia la
loro carne.
Dopo aver consumato per anni grandi quantità di carne,
contenente questo veleno astrale, il corpo fisico inizia quindi a
subire dei danni.Ciò è dovuto al deterioramento e alla rovina
avvenuta precedentemente nel corpo astrale. Visto che il corpo
fisico si adegua alle infermità del corpo astrale, come risultato si
hanno invecchiamento e morte prematura. Per “morte prematura”
intendiamo la morte che avviene prima di quando sarebbe avvenuta
senza questi veleni.
C’è un’espressione familiare a molte persone, e cioè che “l’uomo è
ciò che mangia”. Quello che non è ben compreso è che, se l’uomo è ciò
che mangia, allora certamente mangiare la morte sotto forma di carne
deve condurre più vicini ad essa. Ed è precisamente quello che avviene,
come abbiamo appena spiegato.
Inoltre, il dolore e la paura causati agli animali, si accumula,
sotto forma di una gran quantità di karma negativo, sulla razza
umana nel suo insieme.Questo viene distribuito fra tutti gli
esseri umani, ma, in particolare e in misura ben maggiore, su
coloro che mangiano carne. Quindi chi alleva animali oppure lavora
nei macelli, dove gli animali vengono uccisi, contrae un enorme debito
karmico che prima o poi dovrà pagare.
Nel caso in cui ci si limiti soltanto a mangiare la carne, senza
partecipare attivamente alla carneficina, il karma di solito viene
eliminato attraverso quelle malattie che la maggior parte delle
persone contrae, e che sono provocate proprio dalla debolezza
causata da questo tipo di alimentazione. Ci sono, naturalmente, alcuni
che mangiano carne e che sembrano non ammalarsi mai. Ma questo è
dovuto ad una forte costituzione ereditata geneticamente. In questi casi
il karma viene in genere saldato con una morte prematura.
Il fatto interessante, per quanto riguarda il danno procurato al corpo
astrale dal continuo consumo di carne, è che – se questo consumo viene
interrotto per un periodo di almeno nove mesi – il corpo astrale è
capace di rigenerarsi, riportandosi ad uno stato quasi perfetto. I suoi
poteri rigenerativi sono infatti notevoli, se non vengono
continuamente minati dall’assunzione del veleno astrale,
generato dalla paura che gli animali provano prima di essere
uccisi.
In sintesi, ci sono fondamentalmente soltanto tre cose che
possono fare ammalare un uomo: ciò che egli pensa, ciò che
sente e ciò che mangia. Tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno per
poter rimanere in perfetta salute, fino alla fine dei suoi giorni, è
“una mente felice, un cuore che ama e una dieta
pura”. Purtroppo molte persone hanno delle abitudini negative così
radicate che non ci si può aspettare che cambino da un momento
all’altro. Tuttavia, lo scopo di quanto qui affermato è proprio quello di
indurre molti a pensare di cambiare le proprie abitudini mentali,
emotive ed alimentari.
Un aspetto da sottolineare riguardo al problema del mangiar
carne, riguarda la differenza tra gli animali a sangue caldo e
quelli a sangue freddo. Il sangue caldo corrisponde ad una natura
emotiva relativamente ben sviluppata. Così mucche, agnelli e maiali
hanno una natura emotiva più sensibile dei pesci, per esempio, che sono
animali a sangue freddo. Quindi, proprio per il fatto che i pesci sono
animali a sangue freddo, i loro corpi astrali sono, dal punto di
vista vibratorio, molto dissimili da quelli degli esseri umani.
Perciò i i veleni astrali in essi contenuti, risultano meno dannosi
per il corpo astrale dell’uomo.Una certa contaminazione c’è,
naturalmente, ma è decisamente minore.
Qualsiasi persona che decidesse di cambiare la propria dieta nella
direzione suggerita qui, farebbe bene per prima cosa ad eliminare la
carne rossa, e a preferire il pesce e il pollame. Quindi dopo quattro o
cinque mesi, al pesce e al pollame si sostituiscono prodotti proteici come
uova, formaggi, latte e simili. Dopo un periodo di circa otto mesi la
persona potrà notare di non voler ingerire più tante proteine, e che un
loro eccessivo consumo la fa sentire “piena”, come se avesse mangiato
troppo. Questo è il segnale che la quantità di proteina può essere
ridotta.
Molte persone non si rendono conto che il loro bisogno di
proteine è in gran parte dovuto all’abitudine. Il corpo
(particolarmente il fegato) è infatti capace di riciclare virtualmente tutte
le proprie proteine, senza richiedere nessun supplemento addizionale
dall’esterno, ma l’abitudine di introdurre continuamente proteine, rende
il fegato pigro e incapace di riciclare quelle già presenti nel corpo.
Il piano terreno è uno specchio dello stato interiore degli esseri
umani. Ora, se il piano fisico è programmato, per così dire, per
riflettere il mondo interiore degli esseri umani, non risulta chiaramente
che fino a quando l’uomo continuerà a mettere la morte dentro sé
stesso (mangiando i cadaveri degli animali) non potrà mai arrestare la
morte e le uccisioni che avvengono intorno a lui? Questa “legge
universale dello specchio”, rende inevitabile che la carneficina degli
animali e quella degli esseri umani continuino di pari passo, e che l’una
non potrà finire se non finirà anche l’altra.