La Meditazione Come Viaggio Al Centro Di Se Stessi

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    LA MEDITAZIONE COME VIAGGIO AL CENTRO DI SE STESSIRESPIRARE IL TAO

    Alberto Lomuscio

    Scuola di Medicina Naturale SO WEN - Milano

    SUMMARY

    Meditation has been defined as: "self regulation of attention, in the service of self-inquiry, in thehere and now." The various techniques of meditation can be classified according to their focus.Some focus on the field or background perception and experience, referred to by some as"mindfulness"; others focus on a preselected specific object, and are called "concentrative"meditation. There are also techniques that shift between the field and the object.In mindfulnessmeditation, the meditator sits comfortably and silently, centering attention by focusing awareness

    on an object or process (such as the breath; a sound like a mantra, koan or riddle-like question; avisualization; or an exercise).Concentration meditation is used in many religions and spiritualpractices. Whereas in mindfulness meditation there is an open focus, in concentration meditationthe meditator holds attention on a particular object (e.g., a repetitive prayer) while minimizingdistractions.

    KEY WORDS

    Meditation, Krishnamurti, Taoism

    RIASSUNTO

    La meditazione stata definita come una autoregolazione dellattenzione, al servizio dellauto-

    conoscenza, nel qui ed ora. Le varie tecniche di meditazione possono essere classificate inaccordo con la loro focalizazione. In alcuni casi ci si focaliza sul campo delle percezioni o delleesperienze passate, come nel caso della meditazione consapevole; in altri casi ci si concentra su unoggetto preciso e specifico, come nella meditazione concentrativa. Ci sono anche tecniche chepassano da un campo a un oggetto: nella meditazione consapevole, il soggetto siede comodamente ein silenzio, centrando lattenzione in modo da focalizzare la propria consapevolezza su un oggetto oun processo (come il respiro, o un suono come un mantra, un koan o un indovinello, unavisualizzazione o un esercizio). La meditazione concentrativa viene usata in molte religioni epratiche spirituali. Se nella prima vi una focalizazione aperta e libera, nella concentrativa ilmeditante tiene fissa latenzione su un oggetto particolare, come una preghiera ripetitiva, cercandodi eliminare ogni distrazione.

    PAROLE CHIAVE

    Meditazione, Krishnamurti, Taoismo

    LA MEDITAZIONE

    Anche il pi lungo viaggio inizia con un piccolo passo afferma un vecchio proverbio taoista. E seio voglio andare in un luogo lontano, poco importa che mi sieda sul sellino di una bicicletta o sulsedile di un treno, quello che conta che brilli nel mio cuore la Volont di andare. La Volont che madre dellIntenzione. E dallIntenzione nasce la Realizzazione Cos, allo stesso modo, nel lungomeraviglioso viaggio che si chiama Vita, la Realizzazione che figlia dellIntenzione che figlia

    della Volont siedono tutte e tre su un sellino che non di cuoio, su un sedile che non di stoffa, eil cui tessuto la Consapevolezza. Consapevolezza che figlia del Ricordo di S [1]. E il Ricordodi S figlio della Meditazione, intesa come un tuffo nel S pi profondo, quello che trascende lIo,

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    quello che ci distacca dalle catene di un Ego zavorrato alla materia per librarci nelle sfere rarefattedellEssere. Che cos dunque la Meditazione? Forse opportuno, prima di riflettere su cosa sia lameditazione, cercare di individuare cosa non la meditazione. Krishnamurti dice che Lameditazione non la semplice esperienza di qualcosa al di l dei pensieri e dei sentimenti di ognigiorno, n la ricerca di visioni e beatitudini[2].Essa, che la cessazione del pensiero, apre la porta

    a una vastit che trascende ogni immaginazione o congettura: comprensione del mondo e delle suevie. Tutto ci che il pensiero formula ha in s il limite dei suoi confini, il pensiero ha sempre unorizzonte, la mente meditativa non ne ha, luno deve cessare perch laltro possa esistere. E se vera la frase Non accontentarti dellorizzonte: oltre, c linfinito [3], anche vero cheNon c posto per lInfinitoin un Universo finitoIl vero Infinito al di quadel tuo OrizzonteLa vera Trascendenza immanente [4]nel senso che linfinito che si invita a cercare non in un mitico Altrove, oltre lUltima Thule o al

    di l di tutti i confini, ma nellinfinitamente interiore, nelle sconvolgenti inimmaginabiliprofondit del nostro cuore.C' una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all'angoscia, ai conflitti e alle frustrazioniin cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con unaradicale trasformazione della nostra mente [5].La Meditazione non dunque una continuazione o unespansione dellesperienza: al contrario, lacompleta inazione, che totale cessazione dellesperienza, lo svuotarsi del conosciuto. Senza lameditazione, anche se si immersi in un meraviglioso giardino pieno di luci e di colori, si comeun miope che abbia perso gli occhiali: gli giunge solo una confusa caricatura della realt, che spessoviene da lui completata con la fantasia o limmaginazione, deformando ulteriormente il tutto.Meditare non ripetere parole, sperimentare visioni o coltivare il silenzio: queste sono modalit di

    lavoro psichico di tutto rispetto, ma si rimane comunque dentro lesperienza. Meditare vedere,osservare, ascoltare senza la parola, senza commento, senza opinione attentamente, con lapresenza di tutto il poprio S, costantemente, come fosse unabitudine naturale il movimento dellavita in ogni suo rapporto: solo allora sopraggiunge un silenzio che superamento del pensiero, unsilenzio che losservatore non pu richiamare in seguito, perch il silenzio di quel precisomomento, unico e irripetibile [6].Scrive Romano Battaglia: C un silenzio del cielo prima del temporale, delle foreste prima che silevi il vento, del mare calmo della sera, di quelli che si amano, della nostra anima, poi c unsilenzio che chiede soltanto di essere ascoltato.Se ne facesse esperienza, riconoscendolo, non sarebbe pi quel silenzio. Per molte disciplineorientali, se si ha intenzione di meditare, quella non sar meditazione, e se si assumedeliberatamente un atteggiamento o una posizione per meditare, allora la meditazione diventa ungiocattolo, un trastullo della mente [7]. Se si desidera che la meditazione ci aiuti a districarci dallaconfusione e dallinfelicit della vita, allora diventa unesperienza dellimmaginazione, e ancorauna volta non meditazione. N la mente conscia n la mente inconscia devono avere ruolo nellameditazione: non devono neppure essere consapevoli dellestensione e della bellezza dellameditazione stessa. Nella totale attenzione della meditazione non c alcuna conoscenza, alcunriconoscimento, n il ricordo di qualcosa che sia gi avvenuta [8]. Il tempo e il pensiero sonototalmente cessati, poich sono il centro che limita la propria visione. La meditazione non fuga dalmondo; non un isolarsi e chiudersi in s, ma piuttosto la comprensione del mondo e delle sue vie.Probabilmente per noi pi facile pi facile definire uno dei traguardi della meditazione: la

    Consapevolezza. A mio avviso lo scopo della pratica meditativa orientale proprio quello difavorire la percezione naturale della realt ed ha fra gli obiettivi quello di ottenere la correttacomprensione del funzionamento di ogni cosa. Questa importantissima pratica vuole essere

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    un'investigazione continua della Verit, un esame microscopico del nostro processo di percezioni,ed ha come fine quello di sollevare lo schermo di ingannevoli falsit e convinzioni errate attraversoil quale normalmente l'uomo vede il mondo, un mondo illusorio e artificioso. Gli antichi Induistiben conoscevano questa deformazione della realt, da loro definita Maya, oltre il cui velo di falsepercezioni si celava la realt ultima, la verit intrinseca; e anche in Occidente, il nostro Platone ha

    espresso lo stesso concetto col mito della caverna. A ben pensarci non sappiamo chi siamo ncomprendiamo i motivi ultimi della nostra esistenza [9,10]. Non ci conosciamo affatto e troppospesso arriviamo al punto di mentire a noi stessi, incoerentemente, sia sulle nostre debolezze chesulle motivazioni che le generano. Questo atteggiamento si rivela un vero e proprio rifiuto dellaConoscenza ed ha come risultato quello di legarci con un nodo sempre pi stretto alla ruotadell'illusione. La meditazione non , come molti pensano, un tentativo di dimenticare se stessi o dioccultare i propri problemi; tramite essa possiamo imparare a vedere nel profondo di noi stessi,esattamente come siamo, possiamo finalmente vedere cosa alberga dentro di noi, comprendernel'essenza ed accettarla pienamente. Essa favorisce la vera intuizione che peraltro pu essere ottenutasolo se ci si libera di quei giri logici a cui abbiamo permesso nel tempo di disorientare la nostramente, solo evacuando dal nostro s quei circuiti ingannevoli che ci hanno fatto perdere di vista il

    nostro nucleo. Svincolandosi da essi potremo permettere alla nostra realt superiore di produrre legiuste 'soluzioni' e successivamente alla mente cosciente di 'aprirsi' ad essa. La meditazione comeun'attivit vivente, che utilizza la concentrazione come strumento in virt del quale laconsapevolezza pu avere ragione di quel muro di confusione che normalmente ci separa dallavivida luce della realt; questo naturale processo consiste in un costante aumento dellaconsapevolezza applicata ai meccanismi della realt stessa. Lo scopo che il meditante si propone perci quello di purificare la mente. La persona che entra nell'esperienza meditativa non la stessache ne esce. Il meditante cambia progressivamente il proprio modo di relazionarsi, migliorandodecisamente il proprio carattere e la propria personalit attraverso un profondo processo disensibilizzazione. La meditazione rende profondamente coscienti dei propri pensieri, delle parole edelle azioni... affina mano a mano la concentrazione e la capacit logica. Un po' alla volta rendechiari i processi ed i meccanismi del subconscio, acuisce la capacit di intuizione accrescendo laprecisione del pensiero e conducendo gradualmente ad una diretta conoscenza delle cose,rivelandole proprio come esse sono, senza pregiudizi n abbagliamenti. La persona che entranell'esperienza meditativa non la stessa che ne esce. Il meditante cambia progressivamente ilproprio modo di relazionarsi, migliorando decisamente il proprio carattere e la propria personalitattraverso un profondo processo di sensibilizzazione. Come stato scritto a proposito delle diverseforme di meditazione orientale (yoga, meditazione taoista, ecc.), ogni tecnica persegue lo scopo diraggiungere lestasi, lo stato di ebbrezza divina [11]. La meditazione la morte della mente;naturalmente, la mente si oppone ad ogni sforzo teso verso la meditazione. Quindi, l'osservazione la chiave della meditazione. Osserva la tua mente. Non fare nulla. Limitati a osservare qualsiasi

    cosa faccia la mente. Non disturbarla, non prevenirla, non reprimerla; non fare assolutamente nientein prima persona. Limitati a essere un osservatore. E il miracolo dell'osservare, meditazione.Allorch ti limiti a osservare, pian piano la mente si svuota di pensieri. Ma non ti addormenti, alcontrario divieni pi sveglio, pi consapevole. E con lo svuotarsi della mente, la tua energia divieneuna fiamma di risveglio. Allorch la mente assolutamente assente - se n' andata del tutto, e non lariesci pi a trovare da nessuna parte - per la prima volta, diventi consapevole di te stesso, perch lastessa energia che era assorbita dalla mente, non trovandola pi, si ribalta su se stessa: questo vuoldire ricordare se stessi. Grazie all'osservazione, la mente e i pensieri scompaiono. E il momentopi estatico, si ha quando ti ritrovi pienamente all'erta, senza che esista in te un singolo pensiero...ma solo il cielo silente del tuo essere interiore[12]. Questo il momento in cui l'energia si volgeall'interno: questa inversione improvvisa, repentina! E quando l'energia si volge all'interno, porta

    con s una gioia infinita. Quando la meditazione ritorna alla propria sorgente, esplode in una gioiaimmensa. Questa gioia, nel suo stadio supremo, illuminazione [13]. Per tutte le pratichemeditative orientali sufficiente osservare, e immediatamente si esce dalla mente. Colui che

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    osserva, non mai parte della mente. E via via che l'osservatore mette radici e si rafforza, ladistanza tra chi osserva e la mente diventa sempre pi grande. Ben presto, la mente cos lontanache fai fatica a percepirne l'esistenza: una semplice eco in una valle lontana... e alla fine, persinoquell'eco scompare. Questo "il dissolversi" della mente, senza sforzo alcuno da parte tua, senzausare nessuna forma coercitiva nei confronti della mente: la si lascia semplicemente morire, di

    morte naturale [14]. Veniamo ora a considerazioni pi mediche. La meditazione - che si praticafocalizzando la mente ininterrottamente per un periodo di tempo su un pensiero, una frase o unapreghiera porta naturalmente a una "risposta rilassante". I cambiamenti nel corpo sonoprofondamente rivitalizzanti stimolando il risanamento. Questi cambiamenti comprendono lariduzione della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, della frequenza respiratoria, delconsumo di ossigeno, del flusso di sangue ai muscoli, della traspirazione e della tensione muscolare,cos come un rafforzamento del sistema immunitario. Il rilassamento funziona proprio come un"pulsante di ripristino", permettendo all'organismo di ritornare ad uno stato ottimale di equilibrio.Molti studi hanno dimostrato l'efficacia della meditazione nel trattare un vasto numero di malattie[15]. Sono possibili notevoli benefici per le donne che praticano la meditazione regolarmente. Unostudio ha scoperto che donne con SPM (sindrome premestruale) hanno ridotto i loro sintomi del

    58%. Un altro studio ha trovato che donne nel periodo della menopausa possono ridurresignificativamente l'intensit delle vampate di calore. I ricercatori hanno anche scoperto che lenuove mamme che praticano la meditazione focalizzandosi su immagini di latte che fluisce al senopossono anche raddoppiare la loro produzione di latte. Il cuore stato al centro di centinaia di studisulla meditazione in tutto il mondo. Il praticarla regolarmente ha dimostrato di poter ridurrenotevolmente la pressione negli ipertesi. Questa riduzione pu durare a lungo. In uno studio, lariduzione ottenuta durante un programma di meditazione di otto settimane ha mantenuto i suoieffetti per oltre tre anni. Un altro studio ha focalizzato la meditazione in relazione alle malattiecardiache. Per esempio, dei pazienti con malattie arterio-coronariche che hanno meditato ognigiorno per otto mesi hanno avuto circa il 15% di tolleranza all'esercizio fisico. Pazienti con malattiacardiaca ischemica (il cuore riceve un apporto di sangue insufficiente) che hanno praticato lameditazione per quattro settimane hanno avuto un importante diminuzione della frequenza dellecontrazioni ventricolari irregolari (extrasistole) [16]. Anche pazienti che si sono dovuti sottoporread interventi chirurgici al cuore hanno ottenuto benefici dalla meditazione sotto forma di unadiminuzione dell'ansia, del dolore e del bisogno di medicinali durante e dopo l'operazione. In unaltro studio, dei pazienti operati a cuore aperto, hanno ridotto l'incidenza della tachicardiaventricolare post-operatoria [17]. Ci sono anche delle prove che la meditazione ha propriet dimiglioramento del sistema immunitario. Per esempio, studenti di medicina che hanno meditatodurante gli esami finali hanno riportato una percentuale pi alta di " Linfociti T Helper", le celluleche danno l'avvio all'azione del sistema immunitario. Persone convalescenti, dopo un periodo diaddestramento alla meditazione, hanno avuto un incremento delle "cellule natural-killer", che

    eliminano i batteri e le cellule cancerogene. Essi hanno anche beneficiato della riduzionedell'attivit dei virus e dello stress emotivo. Anche pazienti ammalati di cancro hanno provato ibenefici della meditazione [18-21]. In uno studio, a pazienti con metastasi, dopo un anno dimeditazione regolare stato riscontrato un aumento dell' attivit delle cellule "natural killer [22].Riprendendo la visione globale della Meditazione, si visto come questa non rappresenti unatecnica, o un qualcosa da fare, quasi fosse un esercizio o uno dei mille impegni quotidiani: secompresa nella sua essenza, la meditazione diventa un modo dessere, una modalit di approccionei confronti della nostra vita quotidiana che, come tale, va avanti del tutto indisturbata, comeprima. La meditazione si configura quindi come una forma di luce particolare che pennella etrasfigura il nostro vissuto E ci trasforma. Dentro. Come quando entro in una libreria e vengoscelto da un libro che mi chiama, perch deve essere letto.Adesso. Come quando mi accade una

    coincidenza e io capto il messaggio che lUniverso mi sta mandando tramite la sincronicit di dueeventi che coincidono non perch sono luno causa o effetto dellaltro, ma semplicemente perch siassomigliano, e nel palcoscenico della mia vita dunque si attraggono. Ecco che allora ciascuno di

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    noi trova la propria strada personale, una strada che nessun maestro potr mai insegnare, perch nonsi tratta di un concetto, di una via precostituita da seguire Noi dobbiamo imparare a costruircigiorno per giorno il nostro sentiero di vita, e se qualcuno ci vuole aiutare, pu farlo solo mettendociin mano una bussola, o un machete per tagliare le liane nella giungla, ma non intimandoci: Vai diqua, o Vai di l. Il cattivo maestro informa, il bravo maestro forma, ma solo il maestro eccelso

    stimola. Stimola ad imparare, stimola a cercare, stimola ad ascoltare, osservare, e attenderelilluminazione. Nella mia esperienza, crescendo nella ricerca del mio S, inseguendo laquilonemagico del mio animo errante, inerpicandomi su per le ripide pendici del mio monte interiore, hoconosciuto momenti di profonda gratificazione, accanto a momenti di sgomento e di nostalgia, maho anche sentito, captato, toccato con mano la certezza di entrare nella realt, non diraccontarmela! Sentivo che il mio rapporto con i pazienti diventava pi vero, sentivo che il miorapporto con gli eventi diventava pi reale, sentivo che il mio rapporto con laltro da me diventavapi corpo e sempre meno idea-concetto-regola-sentenza. Stavo entrando, pian piano, non in unmondo nuovo, non in una dimensione nuova Stavo entrando nell infinitamente normale. E misono stupito non poco, in seguito, nel confrontare come si era trasformata perfino la mia firma,negli anni: prima spigolosa e spinosa, in seguito sempre pi rotonda e fluente.

    Daltra parte, questo proprio il comportamento che gli antichi saggi seguirono nel loro percorsodimmortalit[23]. I testi antichi contengono numerosi riferimenti a tecniche di meditazione, direspirazione ed esplicite raccomandazioni sull'atteggiamento mentale del medico. Tali istruzionipossono sembrare ad un primo approccio il solito reflusso magico-religioso tipico di tutte lemedicine primitive, ma possiamo anche riconsiderarle come fossero i criteri per guidarel'osservazione e lo studio del medico, qualcosa di vagamente analogo alle nostre procedure perrendere verificabile una osservazione e ripetibile l'evidenza di un fatto o di una legge.Ad esempio, possiamo rileggere il primo capitolo del SoWen nel quale vengono indicati almenoquattro livelli di "sapienza" ai quali ne corrispondono altrettanti nel controllo della salute e dellavita (vedi fig. 1).

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    Livelli Caratteristich

    e principaliRelazionicon YinYang

    Azioni pratiche Stato di salute personale

    Autentici Padroni del

    cielo e dellaterra

    Tengono

    nellemani loYin e loYang

    Espirano ed inspirano le essenze

    ed i soffi; saldi in loro stessigrazie alla custodia degli Spiriti,nelle loro carni, realizzanol'unit.

    Cos raggiungono la

    stessa longevit delCielo/Terra senzaconoscere altro termine.Essi, vivono della Via.

    Assoluti Candidi nellaloro virt,perfetti nellaloro Via,

    Compon

    gonoarmoniosamente loyin e loyang e siregolano

    infunzionedelleQuattrostagioni

    Rinunciano al mondo edabbandonano la vita della gentecomune, accumulano le essenzeper l'integrit degli Spiriti,vagano liberamente tra Cielo eTerra, percependo con losguardo e con l'udito ci che

    sta al di l degli Otto confinidel mondo.

    Essi, accrescono edintensificano la lorolongevit naturale fino araggiungere lo statodegli uomini Autentici

    Santi Dispongonodi tuttosecondol'animazionearmonizzatadelCielo/Terra

    Si

    conformanoall'ordinenaturaleespressodagli Ottoventi.

    Incontrano le bramosie e lepassioni che agitano il mondo,senza provare irritazione orisentimento; la loro condotta libera da ogni desiderio estaccata dal mondo; le loromaniere seguono laconsuetudine, ed senzaprovare alcun desiderio che essiconsiderano il mondo.All'esterno, non oberano difaccende il loro corpo,all'interno, non si affliggonocon preoccupazioni; lacontentezza serena ci chericevono; si occupano del

    pieno possesso di loro stessi..

    Mantenendo il loroorganismo in perfettostato ed evitando ladissipazione delleEssenze/Spiriti,giungono a diventarecentenari

    Sapienti Promulganole leggi diCielo/Terraraffigurano ilsole e la luna,distinguonoed ordinanopianeti ecostellazioni

    Seguonole correntialternedelloyin/yang,

    Separano e differenziano le 4stagioni, descrivono ci che,dall'antichit, unisce la Via.

    Riescono cos a portarela loro longevit almassimo ed araggiungere il limite delloro tempo.

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    Sembra rilevante il fatto che il primo e pi importante testo dell'agopuntura nel suo primo capitoloindichi un programma di formazione per coloro che vogliono migliorare la vita e fare i medici.Vengono descritte le tappe principali dell'acquisizione del saper fare, ma anche del saper essere perpoter progredire al livello successivo.

    Si inizia con una specie di laurea, il livello dei Sapienti che conoscono le leggi del Cielo/Terra; ilprimissimo gradino che sembra orientato allo studio delle leggi del mondo.Al secondo livello di formazione, diventa chiaro che l'oggetto della formazione il mondosoggettivo: "si occupano del pieno possesso di loro stessi"; cos il loro saper fare si allarga oltre "ilimiti del loro tempo".Il terzo livello si concentra non tanto nel saper "seguire", o nel conformarsi "all'ordine naturale", manel saper comporre armoniosamente lo yin e lo yang, la capacit di creare la salute. Questo fa si che"accrescono ed intensificano la loro longevit naturale". Anche se non vengono specificati i dettaglidi questo stadio di formazione, ci viene facilmente alla mente quella che anche nel nostro codicedeontologico la massima aspirazione: fatto salvo il "primum non nocere" (che corrispondegrossomodo ai primi due livelli del seguire e conformarsi all'ordine naturale), anche noi

    auspichiamo che il medico intuisca e sia l'operatore di processi di guarigione che trascendono lascienza (in co-scienza).Nel testo antico si precisa quale tipo di studio necessario per questo livello. Se nei precedenti erarichiesto conoscere le leggi del cielo/terra (la nostra scienza) e conoscere se stessi, al terzo livello lostudio avviene quando gli studenti "rinunciano al mondo ed abbandonano la vita della gentecomune" "percependo con lo sguardo e con l'udito ci che sta al di l": sembrano riferimenti aduno studio soggettivo che allena i sensi in stati di coscienza non ordinari. Si abbandonal'elaborazione intelligente delle evidenze che vengono veicolate dai sensi fisici per allenare unapercezione extrasensoriale.Il livello massimo previsto nella formazione descrive succintamente coloro che vengono chiamati"uomini autentici": "padroni del cielo e della terra". La loro attivit pratica fondamentale :"inspirano ed espirano".Riassumendo:nel primo livello lo studio nel separare, differenziare e descrivere il mondo fuori di s;nel secondo lo studio nel possesso di se stessi;nel terzo lo studio esercita i sensi su piani di realt che travalicano il mondo oggettivo;nel livello massimo lo studio sembra avvenire nell'ascolto della respirazione "espiravano edinspiravano le essenze ed i soffi; saldi in loro stessi grazie alla custodia degli Spiriti, nelle lorocarni, realizzano l'unit".

    PSICHE E SINCRONICITA

    Ci che dentro risuona fuori

    Ci che dentro di noi ci circonda, affermava Rainer Maria Rilke. Infatti, come siamo fatti dentrodetermina gli avvenimenti che ci accadono. Richard Willhelm, il primo traduttore occidentale dellIChing (lantichissimo libro di divinazione cinese), raccont un giorno, allamico Carl G. Jung,delluomo della pioggia.

    Wilhelm viveva in Cina e, in quel periodo, si trovava in una regione dove non pioveva damoltissimo tempo e la siccit imperversava. Come riporta Willhelm, si incominciarono a fare delleofferte alle divinit, ma la pioggia non veniva. I Protestanti iniziarono a pregare, ma la pioggia nonveniva. I Cattolici fecero dire delle messe, ma la pioggia non veniva. A questo punto qualcuno parldelluomo della pioggia. Si decise cos di andarlo a prendere. Il viaggio fu lungo e quando infine

    questi arriv, un uomo vecchio tutto raggrinzito, chiese di poter stare da solo da qualche parte. Glifu data una piccola casa dove luomo si ritir. Tutti aspettavano, il primo e il secondo giornopassarono senza che succedesse nulla. Al terzo giorno il cielo si rannuvol e inizi a piovere.

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    Wilhelm, ovviamente, si chiese cosa mai avesse fatto quelluomo per riuscire a far piovere. Lo anda trovare e glielo chiese. Luomo rispose tranquillamente di non aver fatto proprio nulla. Stupito e altempo stesso intrigato da quella risposta Wilhelm prov con unaltra domanda. Questa volta glichiese che cosa avesse fatto da quando si trovava l. Luomo spieg che veniva da una regione dovela popolazione era in armonia con il Tao, ovvero in sintonia con luniverso, mentre la regione dove

    non aveva piovuto per cos tanto tempo, non lo era. Quando luomo era arrivato, anche lui si eratrovato fuori armonia, cos ritirandosi nella casa che gli era stata data era ritornato in sintonia con ilTao, poi, ovviamente, la pioggia era arrivata. Lambiente aveva risposto sincronicamente al suostato di coscienza.

    Jung, il famoso psichiatra svizzero, nella prefazione alledizione inglese del Libro dei Mutamenti,[24] spiega come la mentalit cinese assomigli molto a quella del fisico moderno, che definisce ilmodello delluniverso come una struttura psicofisica. Le situazioni sono, infatti, immagini leggibilie comprensibili, in quanto frutto della sincronicit. Jung spiega, come del resto fa pure la nuovafisica, che linsieme degli accadimenti avviene perch corrispondente allo stato interiore. Se noifotografassimo un attimo del film della nostra esistenza e analizzassimo tutte le situazioni in atto -sia quelle appartenenti alla realt materiale che quelle appartenenti alla realt interiore

    dellindividuo -, la coincidenza che porta quelle situazioni individuate ad accadere tutte nelmedesimo momento e nel medesimo luogo data dal fatto che sono tutti quanti della medesimaqualit, cio gli eventi materiali sono della medesima qualit degli eventi psichici. Chiaramente,limpossibilit di eseguire controlli statistici - impossibili perch a ogni momento corrisponde la suaunica e irripetibile realt - porta la scienza ufficiale a storcere il naso di fronte a tali affermazioni!La dottoressa Giuliana Conforto, fisica e studiosa di antiche dottrine, cos scrive nel suo libro Luh,

    il gioco cosmico delluomo: Luomo il punto focale delluniverso. Il centro tra il mondo realeesterno e quello immaginario interno, tra due mondi che sono luno lo specchio dellaltro e tra iquali luomo opera in entrambi i versi : con losservazione riceve immagini, e con limmaginazionele trasmette - trasforma cio idee e progetti in realt esterna. Non quindi solo uno spettatore

    passivo di uno spettacolo straordinario, ma anche un coautore attivo della sua realt. Gli scienziatihanno coniato un nuovo termine per definire il suo ruolo: in inglese partecipator, per indicarecolui/colei che non solo osserva, ma anche agisce, interpreta, trasforma e genera tutti queglistrumenti culturali, economici, politici, sociali, industriali, etc. con i quali crea la sua realt.

    Luomo la sintesi tra esperimento e teoria, tra filosofia ed esperienza di vita: il tramite tra linfinoe il finito esterno, tra lattimo fuggente del presente e leternit.

    LARTE DI FAR ACCADERE

    Come abbiamo visto, letere, luniverso, intriso di un certo tipo di energia in cui sono contenutetutte le informazioni vitali di ogni tipo. Questa energia mette in grado i sistemi biologici dirigenerarsi, grazie allinnata capacit di assimilare questa stessa energia vitale. Il nostro campoenergetico, quindi il nostro intero organismo e la nostra realt, si equilibrano, si rinforzano e sirigenerano, tendendo al loro meglio.Questo, ovviamente accadrebbe naturalmente se noi essere umani non bloccassimo il libero fluire diquesta energia con tensioni, irrigidimenti e convincimenti limitanti! Tuttavia, alcune persone, inmodo particolare gli uomini sacri di culture lontane dal nostro mondo "civilizzato", individui cioche si dedicano al mantenimento del rapporto con la divinit - ritenuta la fonte inesauribile dienergia vitale - sembrano essere fra i pochi ancora in grado di entrare consapevolmente in contattocon questa fonte e di generare degli accadimenti che a noi occidentali paiono miracolosi.

    La realt osservata solo una piccola porzione di una realt sostanziale, ancora sconosciuta emisteriosa, di cui oggi la fisica definisce la consistenza: bel il 90% della massa totale calcolata

    oscura, inosservabile e solo il 10% invece osservabile attraverso quellarcobaleno infinito che la luce. Luniverso effettivamente osservato, poi, con i suoi miliardi di stelle e galassie, , a suavolta, una minima parte di questo gi misero 10%. Siamo di fronte a una realt infinita ed eterna

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    che non possiamo osservare, ma che oggi calcoliamo e, da sempre, saggi e filosofi hanno intuito esuggerito. Infiniti universi che, ed questa la scoperta straordinaria, non sono lontani negli spazisiderali, ma qui: paralleli, coesistenti, congiunti con la realt che osserviamo. (...) Noi, piccoliuomini, siamo oggi in grado di (...) calcolarla, (...) ignari che potremmo cambiare tutto, ancheluniverso osservato. Luniverso osservato dipende infatti dallosservatore, cio dalluomo: questa

    la scoperta dellultimo secolo, pi strabiliante di tutte, sancita dalla fisica quantica. [25].In sintesi si pu dire che in questa energia primaria tutto presente, ogni singola realt possibile.LEnergia precipita nella materia, si trasforma cio in materia per cos dire "densa", richiamata dallesingole frequenze corrispondenti, con cui entra in risonanza - cio dalla consapevolezza,convinzione, aspettative dellosservatore - dove, per noi esseri umani, non dimentichiamolo, questeconvinzioni sono spesso indotte. Ampliando la consapevolezza noi cominciamo a percepire che tipodi situazioni attiriamo nel nostro universo e, ovviamente, come possiamo richiamare quelle che,effettivamente, rispondono alle nostre reali necessit. La convinzione - o esigenza - ci cheindirizza il precipitare dellenergia nella materia.Ricordiamo per che questo si riferisce primariamente a ci che sta al di sotto della coscienzaumana, quindi ai regni sottostanti. Quando lindividuo si relaziona alla societ umana si rapporta ad

    altri "re" dei loro rispettivi "regni" , quindi linfluenzamento reciproco che avviene si determina inbase alla maggiore o minore genuinit, forza, autorit, convinzione esercitate sullaltro. Quanto pi vero e deciso il messaggio inviato, tanto maggiore sar linflusso determinato.Ricapitolando, possiamo dire che tutto ci che entra in contatto con noi, sia materiale che mentale,lascia unimpronta dentro di noi, determinata dal lavoro di confronto che noi consciamente oinconsciamente facciamo verso questo elemento estraneo entrato nel nostro campo energetico. Selelemento presenta una struttura pi forte e potente della nostra, ci determiner in noi queicambiamenti necessari a integrare l"interferenza" - o perch convinti della sua validit oppureperch troppo deboli per rifiutarla. Se invece il nostro campo energetico sar abbastanza forte econsistente potr eliminare linterferenza e divenire a sua volta interferenza nellaltro campoenergetico.Non bisogna inoltre dimenticare il fattore tempo. Il tempo lelemento indispensabile per nutrire lacoscienza e permetterle di assimilare il nuovo stato. Una bella poesia di Peter Rosegger cos dice:

    Ci che seminai nella furia, crebbe in una notte, rigogliosamente, ma la pioggia lo distrusse.Ci che seminai con amore, germin lentamente, matur tardi, ma in benedetta abbondanza.

    Ci vuole una certa dose di tempo e volont per interferire e forgiare diversamente dal suo statoattuale un qualcosa che gi materializzato nella realt fisica (per es. nel caso della realt/regno diun altro individuo), in quanto la sua tendenza - dettata dalle leggi della natura - quella diriprendere la sua forma solita e abituale. A questo punto entra in gioco la determinazione, la

    costanza nel mantenere la propria attenzione e aspettativa focalizzati sullattualizzazione dellidea.Con uno stato danimo di esigenza, di convincimento, aspettativa certa, quindi di sicurezzadintento ci si sintonizza su quelle determinate frequenze, corrispondenti al proprio intento, e siinforma il proprio campo energetico a materializzare quellaccadimento . Ovviamente bisognanutrire e rinsaldare il proprio campo energetico cos che sia abbastanza forte e potente per realizzarelintento. come se si creasse una specie di "vortice" denergia che, poco alla volta, acquista forzae forma finch non si condensa in materia. Quanto pi energetico il nostro veicolo fisico, tantomaggiore e intense saranno le frequenze da noi emesse nel creare quel "vortice".Si faccia tuttavia attenzione, perch se la nostra intenzione perde il suo "ardore" e la sua fede ediventa mera ossessione, la tensione generata da questo stato compulsivo disturba e/o blocca illibero scorrere dellenergia primaria, ritardando, o addirittura allontanando il risultato. Infatti

    lossessione consuma la nostra energia, di conseguenza, lenergia richiamata, per risonanza, nonpotr essere di consistenza maggiore della nostra - quindi troppo debole per materializzarsi. Si cadenellossessione quando, spesso senza accorgersene, ci si tende cos tanto verso la meta, e lo sforzo

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    consuma la nostra energia vitale. Diventiamo cos deboli, vulnerabili e pi facilmente preda deicampi energetici altrui - e, ovviamente, sempre pi stanchi! Per creare la nostra esistenza dobbiamostare bene, avere abbastanza energia a disposizione e lardore necessario, cos da superare tutti glieventuali ed inevitabili ostacoli sul cammino.

    I GUARDIANI DELLA SOGLIANon bisogna lasciarsi contaminare da sostanze e impressioni negative, bisogna con ferma magentile disciplina esercitarsi ad allontanarli e sviluppare al loro posto il senso di fiducia. Come dissequalcuno, bisogna superare il pessimismo della ragione e sviluppare lottimismo della volont.Attenzione per, se si "scarichi", le negativit, i dubbi, le ansie, i timori avranno la tendenza afarla da padroni. Sono i Guardiani della Soglia che ci impediscono la libera entrata nel livello di unamaggiore felicit e realizzazione. Bisogna qui saper rispondere con determinata volont di fiduciaper non lasciare dilagare a macchia dolio quegli stati subdoli, che in poco tempo ci dilanierebbero.A volte, questo periodo di purificazione dagli stati negativi pu risultare decisamente spiacevole,faticoso e frustrante - occorre riuscire a sviluppare tutta la propria capacit di fiducia, la propriaforza interiore e una grande pazienza per superare questi momenti. La vita di ogni santo e di ogni

    grande maestro costellata da momenti di prova terribili. Si comprende bene come il "Paradiso"non sia per i titubanti, infatti, per poter superare le prove, bisogna proprio credere in ci che si vuoleraggiungere, con tutto lardore del proprio cuore!E, a questo punto, la Provvidenza si muove, come magicamente il passo viene fatto e tutto accadeper rispondere alle nostre esigenze!Paulo Cohelo, nel suo poetico libro LAlchimista, cos descrive questo processo:

    Prima che un sogno si realizzi l'Anima del Mondo mette alla prova tutto ci che hai imparato.Non lo fa perch maligna, ma perch, oltre a realizzare i nostri sogni, possiamo padroneggiaregli insegnamenti ricevuti lungo il cammino. Quello il punto dove la maggior parte rinuncia. il

    punto dove - come dicono nel linguaggio del deserto - 'si muore di sete proprio quando le palmeappaiono all'orizzonte'. Ogni ricerca inizia con la fortuna del principiante. E ogni ricerca terminacon una difficile prova per la vittoria. [26]

    CONCLUSIONI

    E cos, Meditazione ..Niente materia, niente energia [27-30]Non fare niente: realmente, quando trattiamo noi stessi o altri,realmente non facciamo nulla.Muovere il corpo o metterlo in una certa posizione solo un atto simbolico, qualcosa di cui lanostra coscienza ordinaria, la nostra consapevolezza, i nostri sensi hanno bisogno.Non usare nulla: realmente, non usiamo nulla perch non c' nulla che possiamo usare.Nessuna volont: realmente. Non abbiamo assolutamente alcun diritto di volere che qualcosa,anche la guarigione, accada. La volont, l'intenzione sono una sorta di limite, di separazione daltutto. Non possiamo imporre la nostra volont alla libert dei processi dell'universo. Inoltre, nonsiamo mai in grado di conoscere la vera causa della malattia che stiamo trattando, non possiamomai sapere se il processo di guarigione che abbiamo in mente sar la soluzione migliore per lapersona che stiamo trattando, o per noi stessi se stiamo trattando noi stessi.Meditazione solo essereQuello che siamo sempre stati; una configurazione locale non separata dal tutto, un suono inrisonanza con il suono universale. Un puro processo che interagisce con ogni altro processonell'universo. Un neonato che non ha ancora iniziato a costruirsi la propria prigione psico-

    emozionale-culturale.A disposizione di chiunque necessiti Meditazione, noi stessi inclusi, proprio come una ciotola di risoofferta. "Sei hai fame, prendila". La ciotola di riso, o un piatto di spaghetti, se preferite gli spaghetti,

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    sono qui ed ora. Noi, durante la Meditazione, siamo qui ed ora. Tutto qui.Amore: non credo ci sia bisogno di commenti.Meditazione una qualit naturale che stata dimenticata, chiunque desideri imparare e praticarla,pu. Nulla di paranormale, esoterico, o magico. Non ci sono maghi che lanciano non so cosa su unpovero essere tutto acciaccato. Ci sono due esseri umani che iniziano insieme un cammino di

    guarigione, che allargano i loro confini per diventare uno con l'intero universo. E questo, anche senon sempre, funziona.

    Abbi cura di te...

    Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordatiche la prima rivoluzione da fare quella Dentro se stessi, la prima e la pi importante.

    Lottare per un'idea senza avere un'idea di s una delle cose pi pericolose che si possanofare.

    Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo dicrescere.

    Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo divento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.

    Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo cospotrai offrire ombra e riparo, solo cos alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti.

    E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, nonimboccarne una a caso, ma siediti e aspetta.

    Respira con la profondit fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo,senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo

    cuore.Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta.

    (Susanna TAMARO)[31]

    BIBLIOGRAFIA1. Ouspensky PD: La quarta via. Astrolabio ed, Roma 19742. Krishnamurti J: Verso la liberazione interiore. Guanda Ed3. Lomuscio A: Etica dellerranza e ritorno al S. Atti del Convegno della Compagnia del Tao: Il viaggio,

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