Metodi Naturali e Meditazione

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    METODI NATURALI E MEDITAZIONE

    GLI EFFETTI DELLA MEDITAZIONE SULLA SALUTE

    INTRODUZIONE

    Da La meditazione come cura Osho

    La parola medicina e la parola meditazione hanno la stessa radice. Medicinaindica ci che guarisce il corpo, mentre meditazione indica ci che guarisce lospirito. Entrambi hanno poteri curativi. Inoltre si deve ricordare unaltra cosa: laparola curativo (healing in inglese) e la parola integro (whole in inglese)vengono anchesse dalla stessa radice: holy ( sacro , santo ) .. healing, whole,

    holy provengono dalla stessa radice semantica. La meditazione guarisce, ti rendeintegro, ed essere integri sign ifica essere santi. La santi t non ha nulla a che vederecon i l tuo appartenere ad una qualsiasi religione, con lessere membro di una chiesaqualsiasi essa sia. Vuol semplicemente dire che, dentro di te sei integro, completo,non manca nulla, sei appagato. Sei ci che lesistenza voleva che fossi. Hairealizzato il tuo potenziale.Dunque salute significa prima di tutto integrit. In contrapposizione la medicina ufficiale ha,in genere, una visione un po riduttiva della salute, in quanto la identifica normalmente conlassenza di malattia del corpo fisico. Non c una visione sufficientemente ampia poich lascienza considera luomo solo in quanto materia.In realt, luomo ununit, una totalit: ununit organica. Per questa ragione non deve

    essere curato solo nella parte fisica malata. Tra laltro il sintomo non deve essererepresso. In questo modo ricacciando un problema da un lato, riapparir da un altro. Lamedicina ufficiale non fa che respingere il sintomo da un punto allaltro dellorganismo. Ilrisultato di questo modo di operare in genere un acuirsi sempre maggiore della malattia,non un processo di guarigione e a volte accade che un male insignificante diventi unamalattia grave. Attraverso il sintomo il corpo sta semplicemente comunicando un disagio ene va ricercata la fonte. La malattia non va vista come un nemico da respingere ma comeun segnale che da qualche parte qualcosa non funziona. Si pu dire che la malattia stadalla tua parte, un amico. Ti sta dicendo di andare alla fonte.La meditazione ti aiuta in questo processo. Semplicemente osservando il sintomo, senzala minima intenzione di fermarlo, senza desiderare che se ne vada, semplicemente

    osservando si pu ricevere un messaggio che ti pu condurre alla fonte del disagio. Aquesto proposito Osho, ad esempio, propone una piccola tecnica di meditazione:Osservare il mal di testa e spiega che quando non reprimi ma osservi, in questo caso ilmal di testa, accadranno tre cose: La prima: pi lo s cruti , pi il mal di t esta si acuisce. Il male aumentasemplicemente perch prima lo stavi evitando. Era presente, ma tu lo evitavi: lostavi reprimendo. Quando lo osservi, ogni repressione scompare. Il mal di testatoccher la sua acutezza naturale. Guardalo. E diventer pi acuto. E questo ilprimo segnale che entrato nella tua visuale.Come seconda cosa, si focalizzer sempre di pi. All inizio pensavi che fosse tut tala testa a farti male. Ora vedrai che non vero, solo un punto molto piccolo.Questo punto tender a rimpicciolirsi sempre di pi, sar estremamente pungente,doloros issimo. Continua a guardare in quel punto.

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    Allora accadr una terza cosa, la pi importante: quando la tua attenzione perfettamente a fuoco su quel punto, il dolore scompare. E quando scomparir,intuirai che cosa lo aveva originato. La tua mente pronta a rivelarti qual era lacausa. Le cause possono essere migliaia.. lallarme sempre lo stesso perch sitratta di un sintomo dallarme elementare. Forse di recente sei andato in collera e

    non lhai manifestata. Allimprovviso vedi la tua rabbia. La situazione diventatainsopportabile e quella rabbia vuole essere scaricata. E necessaria una catarsi eimmediatamente il mal di testa scompare. Non era affatto necessario prenderealcuna aspirina. E quando la rabbia svanisce sorger in te una qualit di benesserecompletamente diversa, quale nessuna aspirina ti potr mai dare. Laspirinareprime, la rabbia rimarr dentro di te. Ti l imit i a spegnere il segnale dallarme.Nullacambia. La rabbia rimane. Quando una quantit eccessiva di pensieri si accumulanellorganismo si hanno cambiamenti qualitativi nei sintomi. Esiste un preciso limitedi tolleranza nellorganismo, superato il quale esso inizia a sentirsi malato.La stessa cosa vale per la mente. Corpo e mente non sono due cose separate.Luomo un corpo-mente: uno psicosoma .

    Tra le diverse tecniche di meditazione proposte da Osho ci sono tre fantastiche tecniche dimeditazione di sua creazione di cui vorrei approfondire la descrizione in questa sede esono:. La Dinamica. La Kundalini. La Mistic Rose.

    La Dinamica

    La Meditazione Dinamica dura unora ed divisa in cinque stadi. Pu essere fatta da soli,ma sar ancora pi potente se fatta con altri. E unesperienza individuale, quindi non sidovrebbe prestare alcuna attenzione a chi intorno e si dovrebbero tenere gli occhi chiusiper tutta la durata, meglio ancora se con una mascherina per gli occhi. E meglio farla astomaco vuoto e indossare abiti larghi e comodi.Questa una meditazione in cui devi essere sveglio, consapevole, cosciente. Qualsiasicosa tu faccia, resta un osservatore. Non perderti. Mentre respiri potresti dimenticare.Potresti diventare tuttuno con il respiro a tal punto da dimenticarti losservatore. Ma allorahai perso loccasione.Respira il pi velocemente possibile, il pi profondamente possibile; mettici tutta la tuaenergia eppure rimani ancora un osservatore. Osserva ci che accade come se tu fossi

    solo uno spettatore, come se tutto stesse accadendo a qualcun altro, come se tutto stesseaccadendo nel corpo mentre la consapevolezza osserva e rimane centrata.Questo osservare deve continuare in tutti e tre i primi stadi. E, quando tutto si ferma, e nelquarto stadio sei diventato assolutamente inattivo, come congelato, allora questaconsapevolezza arriver al culmineOsho

    Primo stadio: 10 minuti

    Respira in modo caotico attraverso il naso concentrandoti sullespirazione. Il corpo siprender cura dellinspirazione. Fallo con quanta pi velocit ti possibile e poi ancoraun po di pi, finch letteralmente diventi il respiro. Usa i movimenti naturali del corpo per

    accumulare energia. Sentila crescere, ma non esprimerla durante il primo stadio.

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    Secondo stadio: 10 minuti

    Esplodi! Butta fuori tutto ci che hai bisogno di esprimere. Impazzisci completamente.Urla, piangi, grida, scuotiti, danza, canta, ridi, rotolati di qua e di l. Non trattenere nulla;lascia che tutto il corpo sia in movimento. Allinizio pu essere utile anche recitare un po.

    Non permettere mai alla mente di interferire con ci che accade. Sii totale, mettici tutto ilcuore.

    Terzo stadio: 10 minuti

    Con le braccia levate, salta su e gi gridando il mantra Hu, Hu, Hu! facendolo nasceredalla pancia, non dalla gola. Ogni volta che ricadi sulle piante dei piedi lascia chequesto suono martelli in profondit il centro sessuale. Dai tutto ci che hai, esaurisciticompletamente.

    Quarto s tadio: 15 minuti

    Stop! Bloccati dovunque ti trovi, in qualsiasi posizione. Non cambiare affatto la posizionedel corpo. Un colpo di tosse, un movimento tutto potrebbe dissipare il flusso dellenergia,e il tuo sforzo andrebbe perso. Sii testimone di tutto ci che ti accade.

    Quinto stadio: 15 minuti

    Celebra con la danza, per esprimere la tua gratitudine verso il tutto. Porta con te questagioia per tutta la giornata.

    Se dove mediti non possibile fare rumore, puoi usare questa alternativa. Invece dibuttare fuori i suoni, lascia che la catarsi nel secondo stadio accada tramite i movimentidel corpo. Nel terzo stadio, il suono Hu! pu essere martellato allinternosilenziosamente.

    La Kundalini

    Questa meditazione dura unora e ha quattro stadi, tre accompagnati da musica e lultimoin silenzio.La kundalini come una doccia di energia, che con dolcezza ti scuote e ti libera da tutti gli

    eventi della giornata, lasciandoti pi fresco e leggero.

    Primo stadio: 15 minuti

    Rimanendo rilassato, lascia che il corpo si scuota e senti lenergia che sale a partire daipiedi. Lascia andare ogni parte di te e diventa lo scuotimento. Gli occhi possono esserechiusi o aperti.Lascia che lo scuotimento accada, non farlo tu. Stai in piedi in silenzio,, senti il movimentoarrivare, e quando comincia a tremare, aiutalo ma non farlo tu. Goditi il movimento,sentine lestasi, permettilo, sii ricettivo e dagli il benvenuto, ma non farne una questione divolont.

    Se lo sforzi, diventa un esercizio fisico, corporeo. Ci sar lo scuotimento ma sar solo allasuperficie, non penetrer dentro di te. Allinterno rimarrai solido, come una roccia. Resterai

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    un manipolatore, uno che fa, e il corpo potr solo seguire. Ma il punto non il corpo, ilpunto sei tu.Quando ti dico di scuoterti, voglio dire che la tua solidit, il tuo essere simile a una rocciadovrebbe essere scosso fino alle fondamenta in modo da diventare liquido, fluido, in mododa sciogliersi e da fluire. E quando il tuo essere, simile a una roccia, diventa fluido, il corpo

    lo seguir. Allora rimane solo lo scuotimento. Allora non c nessuno che lo faccia; accadeda solo. Allora colui che fa non c pi.Osho

    Secondo stadio: 15 minuti

    Danza liberamente, come ti piace, e lascia che il corpo si muova come vuole. Di nuovo, gliocchi possono essere chiusi o aperti.

    Terzo stadio: 15 minuti

    Chiudi gli occhi e rimani fermo e silenzioso, seduto o in piedi, osservando da testimone

    tutto ci che accade dentro e fuori di te.

    Quarto stadio: 15 minuti

    Sdraiati e rimani fermo e silenzioso, a occhi chiusi.

    La Mist ic Rosa

    E un gruppo di meditazione della durata di 21 giorni suddiviso in 3 parti:

    Prima parte:

    Si inizia con il mantra Yahoo tutti insieme a piena voce e poi per tre ore si ride anchesenza motivo. Questo per sette giorni, sempre per tre ore al giorno.

    Seconda parte:

    Si inizia con il mantra Yahoo tutti insieme a piena voce e poi per tre ore si piange anchesenza motivo. Questo per sette giorni, sempre per tre ore al giorno.

    Terza parte:

    Questa parte denominata losservatore sulla collina. In questa terza parte si sta sedutiin silenzio per tre ore, sempre per sette giorni.

    Perch Osho propone del cos dette meditazioni attive

    Le tecniche di meditazione proposte da Osho sono dette tecniche di meditazione attive.Osho infatti sostiene che: Luomo moderno un fenomeno molto recente. Non possibileusare alcun metodo tradizionale esattamente cos com, perch luomo moderno

    assolutamente diverso da quello che lha preceduto. Quindi, in un certo senso, tutti imetodi tradizionali sono diventati irrilevanti.

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    Per esempio, il corpo cambiato moltissimo. E cos pieno di sostanze chimiche chenessun metodo tradizionale pu aiutarlo. Adesso tutto lambiente artificiale: laria,lacqua, la societ, le condizioni di vita. Nulla naturale. Nasci nellartificialit, ti sviluppi alsuo interno. Quindi i metodi tradizionali al giorno doggi si dimostrerebbero dannosi.Dovranno essere trasformati in relazione alla situazione moderna.

    Unaltra cosa: la qualit della mente cambiata in modo radicale. Ai tempi di Pantanjali (ilpi famoso commentatore dello yoga), il centro della personalit umana non era il cervello,ma il cuore. Ancora prima di allora, non era nemmeno il cuore. Il centro era pi in basso,vicino allombelico. Ora si spostato ancora pi lontano dallombelico: il centro ilcervello. Ecco perch gli insegnamenti come quelli di Krishnamurti sono diventati attraenti:non occorre alcun metodo, alcuna tecnica occorre solo comprensione. Ma se si trattasolo di una comprensione verbale, intellettuale, non cambia nulla, nulla si trasforma.Diventa solo un ammucchiare nozioni.Io uso metodi caotici piuttosto che sistematici, perch un metodo caotico di grande aiutonello spostare il centro dal cervello verso il basso. Il centro non pu essere spostato versoil basso grazie ai metodi sistematici, perch la sistemizzazione lavoro mentale. Con un

    metodo sistematico, il cervello verr rafforzato ancora di pi, gli verr data ulterioreenergia. Con i metodi caotici, il cervello viene annullato: non ha nulla da fare. Il metodo cos caotico che il centro viene spostato automaticamente dal cervello al cuore. Se fai ilmio metodo di meditazione Dinamica con vigore, in modo caotico, non sistematico, il tuocentro si sposter al cuore. Allora avviene la catarsi.La catarsi necessaria perch il tuo cuore molto represso, e la causa di questo ilcervello. Il cervello ha conquistato tanta parte del tuo essere che ora ti domina. Non cposto per il cuore, e cos i desideri profondi del cuore vengono repressi. Non hai mai risocon tutto il cuore, non hai mai vissuto con tutto il cuore, non hai mai fatto nulla con tutto ilcuore. Il cervello si intromette sempre per sistemizzare, per rendere tutto matematico, e ilcuore viene represso. Per questo allinizio necessario un metodo caotico per spostare ilcentro della consapevolezza dal cervello verso il cuore.A quel punto ci vuole la catarsi per alleggerire il cuore del suo fardello, per buttar fuori lerepressioni, per far s che il cuore si apra. Se il cuore diventa leggero, se riesce ascaricarsi, il centro della consapevolezza viene spinto ancora pi in basso: arrivaallombelico. Lombelico la fonte della vitalit, la sorgente originaria da cui deriva ognialtra cosa: corpo, mente e tutto quanto.Dietro a questo metodo caotico c grande riflessione. Una metodologia sistematicaadesso non pu essere di aiuto, perch il cervello ne far un altro dei suoi strumenti. Npossono aiutare i canti sacri, i mantra il cuore cos oppresso che non pu fiorire in unvero canto. La consapevolezza deve essere respinta verso la sorgente, verso le radici.

    Solo allora c una possibilit di trasformazione. Quindi uso i metodi caotici per spingere laconsapevolezza dal cervello verso il basso.Quando sei nel caos, il cervello smette di funzionare. Ad esempio, se guidi la macchina eimprovvisamente qualcuno sbuca davanti a te, reagisci in modo cos repentino che nonpu essere opera del cervello. Il cervello ha bisogno di tempo. Deve pensare cosa fare ecosa non fare. Quando c il rischio di un incidente e freni di colpo, provi una sensazionevicino allombelico, come se fosse lo stomaco a reagire. La tua consapevolezza statasospinta verso lombelico a causa dellincidente. Se si potesse prevedere lincidente inanticipo, il cervello sarebbe in grado di rispondere. Ma quando sei in un incidente, accadequalcosa di misterioso: noti che la consapevolezza si spostata verso lombelico.Se chiedi a un monaco Zen: Con che cosa pensi?, lui si mette la mano sulla pancia.

    Quando gli occidentali sono entrati per la prima volta in contatto con i monaci giapponesi,faticavano a capire. Che sciocchezza! Come puoi pensare con la pancia.

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    Ma la risposta Zen significativa. La consapevolezza pu usare qualsiasi centro delcorpo, e il centro che pi vicino alla sua sorgente originaria lombelico. Il cervello ilpi lontano, quindi se lenergia vitale si sposta verso lesterno, il centro dellaconsapevolezza diventa il cervello. Ma se lenergia vitale si sposta verso linterno, alla finelombelico diventer il centro.

    I metodi caotici sono necessari per spostare la consapevolezza verso le sue radici, perchsolo dalle radici la trasformazione possibile. Altrimenti continui solo a verbalizzare, e nonc trasformazione. Non basta sapere cos giusto. Devi trasformare le radici, altrimentinon cambierai.Quando una persona sa qual la cosa giusta ma non pu far niente al riguardo, le suetensioni si raddoppiano. Comprende, ma non pu farci nulla. La comprensione ha sensosolo se arriva dallombelico, dalle radici. La comprensione che viene dal cervello non titrasforma.Ci che supremo non pu essere conosciuto tramite il cervello, perch quando operi conil cervello sei in conflitto con le radici da cui provieni. Tutto il tuo problema che ti seiallontanato dallombelico. Sei arrivato alla vita attraverso lombelico e morirai attraverso di

    esso. E necessario tornare alle radici. Ma il ritorno difficile, arduo.I metodi tradizionali hanno un certo fascino perch sono antichi e ci sono tante personeche nel passato si sono realizzate ad essi. Sono forse diventati irrilevanti per noi, ma nonlo erano per Buddha, Mahavira, Pantanjali o Krishna. Erano significativi, erano di aiuto. Ivecchi metodi possono essere ora privi di senso, ma per il fatto che Buddha si realizzatograzie ad essi, hanno un certo fascino. Il tradizionalista pensa: Se Buddha si realizzatocon questi metodi, perch non posso farlo anchio?.Ma ora ci troviamo in una situazione completamente diversa. Lambiente nel suocomplesso e tutta la sfera dei pensieri, sono cambiati. Ogni metodo in relazionearmonica con una situazione particolare, con una mente particolare, con un particolaretipo di uomo. Il fatto che i vecchi metodi non funzionano, non vuol dire che i metodi sianoinutili. Vuol dire solo che i metodi stessi devono subire un cambiamento.Osho: The Psychology of the Esoteric

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    Cos effettivamente la meditazione?

    Tenendo comunque presente che si tratta di uno stato soggettivo e dalle moltissimesfaccettature e che quindi potrebbe essere descritto in diversi modi, in linea generaledurante la meditazione si ha la sensazione di entrare in contatto con uno spazio di

    silenzio e di tranquillit che non viene turbato dal tempo mentale o emozionale, tantonostro quanto degli altri.E uno stato totalmente soggettivo, come lamore. E come lamore, risiede in uno spazio aldi l della mente e dei confini della logica. Richiede di essere disponibili e aperti, lapropensione alla rinuncia di s per poter accogliere qualcosa di ignoto. Nella meditazionela sensazione di essere separato dal resto si dissolve e a quel punto si percepisce sestessi in modo autentico.E difficile spiegare scientificamente che cosa la meditazione, cos come difficilespiegare scientificamente che cosa lamore, perch qualsiasi spiegazione a parole andra sminuire e a distorcerne il vero significato. La poesia pu dare dei barlumi, il silenzio un espressione ancora pi fedele. Ma il modo migliore di capire innamorarsi o elevarsi in

    meditazione.Comunque la meditazione rispetto allamore che generalmente inteso come uno statoemotivo, va al di l del cuore in uno stato di pura essenza e consapevolezza.

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    Pi che dire che cos la meditazione, a questo punto pi facile dire che cosa non .Prima di tutto necessario comprendere il significato di due parole fondamentali che allevolte vengono usate erroneamente come sinonimi: mente e consapevolezza.La mente lelemento o il complesso di elementi in noi che sente, percepisce, pensa,desidera e ragiona.

    La consapevolezza lo stato o la qualit dellessere consapevoli, tanto della realtinteriore quanto di quella esteriore. La mente una splendida macchina quando vieneusata al nostro servizio. Ma la mente raramente al nostro servizio, pi spesso siamo noial servizio dei suoi capricci. E a questo punto che nasce il caos. La maggior parte di noi,per, ignora che esistano delle alterative alla mente, delle risorse oltre ad essa. E non soloaccade che pensiamo che la mente sia la sola risorsa, ma crediamo di essere la mente.Le tecniche di meditazione ci permettono di accedere a quello che il nostro naturalestato dellessere: la consapevolezza. Quando siamo in uno stato di consapevolezza o dimeditazione, siamo rilassati, interiormente silenti e sereni e la visione di noi stessi e delmondo intorno a noi si espande. Comprendiamo di non essere semplicemente un corpo-mente e sperimentiamo una profonda unione con la vita intera. In tale stato proviamo un

    senso di benessere e quando riemergiamo da esso ci sentiamo rinfrescati in quanto quellostato la nostra sorgente interiore.Questo ci che Buddha definiva anatta, non s, i maestri Zen non-mente, Gurdjieff ils, Cristo il Regno di Dio. Secondo i mistici non siamo confinati alla mente, siamo moltopi vasti: siamo la consapevolezza.Se comprendi questo, capirai perch le seguenti nozioni sulla mediazione sono errate:

    Da Impara a meditare di Maneesha James:. Una pratica per acquisire la pace della mente; pace della mente una contraddizione.La mente un commentatore compulsivo che mette sempre il naso dappertutto, in ci chefai, vedi e senti. Inoltre sempre in continua attivit. Solo quando la mente viene messada parte o quando ci prendiamo il nostro spazio lontano da essa e siamo semplicementeconsapevoli, consci, possiamo essere sereni. La pace non una qualit della mente madella consapevolezza.

    . Una disciplina mentale o uno sforzo per controllare la mente e diventare pi presentimentalmente. Sforzo e controllo implicano tensione e la tensione antitetica allo stato dimeditazione. Non c bisogno di controllare la mente, ma solo di comprenderne ilfunzionamento. Possiamo apprezzare il ruolo della mente come una macchinaefficientissima, ma riconoscere che ha dei limiti. Possiamo capire che ne abbiamo bisogno

    e sapere come non farci dominare da essa, mantenendo una piccola distanza e nonidentificandoci con essa. La mente tenta continuamente di intromettersi, interpretare,giudicare, comparare, analizzare. Ci ci impedisce di vivere in contatto con la realt. Ilmeditatore non ha bisogno di addormentare la mente n di diventare pi presentementalmente, ma di crescere in consapevolezza. Allora, anzich funzionare attraverso latesta comincia a funzionare attraverso il suo essere. Tale stato viene anche definito comelessere testimoni. Un meditatore meno presente mentalmente e pi consapevole.

    . Focalizzarsi, concentrarsi o contemplare. La focalizzazione, come la concentrazione unrestringimento della visione. Ti concentri su qualche cosa ed escludi tutto il resto. Alcontrario la meditazione inclusiva di ogni cosa e la coscienza espansa.

    Nulla escluso, niente una distrazione.

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    . Una fuga verso unaltra realt. La meditazione non ti desensibilizza da questa realt. Alcontrario, il meditatore in contatto con la vita qui e ora pi di chiunque altro.

    . Un lavoro molto serio. Non credere che lessere seri sia la stessa cosa dellesseresinceri! Se sei mortalmente serio riguardo la tua pratica, meditativa, cancelli il fine di

    portare la meditazione nella tua vita, perch la seriet crea tensione e la meditazione pusvilupparsi solo in unatmosfera rilassata e giocosa.

    . Una nuova esperienza. Non necessariamente. La meditazione uno stato naturale equasi certamente lo hai assaporato, anche se forse non conoscevi il nome della fragranza.Per cui la meditazione non n qualcosa che devi imparare n unaltra disciplina dapadroneggiare. E un ritorno consapevole a uno stato insito in ognuno di noi, in cui forse tisei imbattuto accidentalmente.

    . Le tecniche di meditazione. Talvolta, nel linguaggio comune, si usa il terminemeditazione quando si intende una tecnica meditativa. Non possibile fare

    meditazione e nemmeno meditare in quanto la meditazione uno stato e infine, unaqualit dellessere.Le tecniche di meditazione sono modi per prepararci a questo stato, a questa qualit.Nessuna tecnica conduce direttamente alla meditazione, ma pu aiutare a creareunatmosfera che la provochi. Lo stato, la qualit, non-aggressiva, femminile. Non sipossiede a richiesta, ma deve essere invitata, sedotta, persuasa.Esistono tecniche per ogni tipo di situazione e qualsiasi momento della giornata, moltepassive, altre comprendono almeno uno stadio di attivit. Muoversi, guardare, ascoltare,toccare persino gustare e odorare possono essere usati come base per le tecniche.Qualsiasi attivit pu diventare una meditazione. Ci che trasforma unattivit di tutti igiorni in unesperienza meditativa sono tre qualit che gli aggiungi:

    - consapevolezza- totalit- atteggiamento di non giudizio

    Sebbene esistano migliaia di tecniche, tutte hanno come fondamento lo stato diconsapevolezza rilassata chiamata essere testimoni.Di solito, se siamo totalmente rilassati, siamo totalmente inconsci. Oppure se siamoconsapevoli, siamo tesi. In meditazione questi due stati opposti si incontrano, per cui si consapevoli e totalmente rilassati, allerta e completamente privi di tensione.

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    Ma, visto che in questa sede parliamo di salute, che cosa significa essere veramentesani?A questo proposito vorrei ancora citare alcune parole di Osho tratte sempre dal libro Lameditazione che cura: La vera salute dentro di te, da qualche parte nella tua soggettivit, nella tuaconsapevolezza. La consapevolezza non conosce n nascita n morte. E eterna.

    Essere sani nella consapevolezza vuol di re prima di tutto essere svegli, in secondoluogo essere in armonia, terzo essere estatic i, quarto essere compassionevoliE questo il processo attraverso il quale ti porta la meditazione.

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    LA MIA ESPERIENZA PERSONALE

    In questa relazione vorrei anche aprire una parentesi e parlare anche della mia esperienzapersonale, del mio incontro con la meditazione e degli effetti che essa ha avuto prima ditutto su di me.Il mio nome Shanti e ho 52 anni e buona parte della mia vita stata un susseguirsi didisastri o almeno cos lho vissuta a quellepoca.Sin da piccola sono stata una bambina difficile, sempre triste e nervosa e la cosa non migliorata affatto crescendo. Anzi, per molti anni sono passata attraverso crisi depressivee isteriche anche piuttosto gravi. Mi ricordo che mia madre era cos spaventata da ci chemi stava succedendo che spesso mi diceva che forse era meglio portarmi dallesorcista.

    E anche se io verbalmente contrastavo questo pensiero, dentro di me cera il dubbio che ildiavolo si fosse proprio impossessato di me.Dallesorcista non ci sono mai stata, ma da psichiatri e psicologi s, senza molti risultatiper. Non cera diagnosi, ma io continuavo a stare male, vuoi per eventi della vita che miavevano fatto soffrire, ma anche per nessuna motivazione apparente. La mia voglia pigrande era sparire da questo mondo che non amavo affatto, cos come non amavo affattome stessa.Per un periodo ho anche assunto degli psicofarmaci e siccome con landar del tempo nonmi facevano pi effetto, avevo preso labitudine di assumere poi dellalcool. Era come unadroga! In questo stato poi prendevo lauto e correvo allimpazzata, mettendo in pericolo,nella mia incoscienza, non solo la mia vita ma anche quella degli altri. Da un lato cera unagran voglia di farla finita e dallaltro, per, cera una flebile voce che mi teneva attaccata aquesto mondo. Ed forse grazie a questa flebile voce che a circa 35 anni la vita mi hafatto conoscere, attraverso strane coincidenze, quello che sarebbe diventato il mioMaestro e cio Osho.Avevo appena lasciato una terapia con uno psicoterapeuta psichiatra freudiano che eradurata per ben sette anni. Non rinnego questo mio percorso, anche perch in quelmomento mi aveva aiutato ad andare avanti, ma a quel punto sentivo che stavo girandointorno al problema e che in quel modo non avrei trovato una via duscita. Tra laltro oltreal disagio psicologico che mi portavo avanti, anche il mio corpo fisico aveva cominciato arisentirne e mi erano usciti un sacco di disturbi, non gravi, ma piuttosto fastidiosi. Per cui

    decisi di cambiare terapista e mi fu consigliata una dottoressa che faceva un tipo di terapiadetta psicocorporea secondo il metodo dei coniugi americani Brown. Le basi di questatecniche mi erano sembrate interessanti in quanto il lavoro era sia sul corpo che sullamente. Ci che non sapevo affatto, per, era che la mia nuova terapista conoscesseanche la meditazione e in particolare le tecniche di Osho, maestro illuminato che avevapersonalmente conosciuto e di cui era diventata discepola. In realt non fu lei aparlarmene ma fui io a chiederle se conosceva questo maestro perch poco tempo primaera stato nel Centro Osho a Miasto a fare dei corsi e me ne aveva parlato e la cosa miaveva colpita e non poco. Direi che il suo racconto mi aveva sconvolto e proprio perquesto ho sentito il bisogno di parlare con la mia terapista e di chiederle cosa nepensasse. E cos ho scoperto che lei conosceva benissimo questo Maestro e le sue

    tecniche di meditazione.Cos oltre alla terapia psicocorporea (che comunque richiamava alcune tecniche catartichedi Osho) cominciai insieme a lei ad avere le mie prime esperienze di meditazione, prima

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    da sola e poi in un gruppo che avevamo formato per condividere e parlare dellaesperienze che stavamo facendo. Posso dire che si trattato di un vero miracolo perch,dopo tanti anni di buio, nel giro di poco pi di un anno ho ricominciato a vedere la luce,dopo aver toccato il fondo o quasi ho sentito che stavo ritornando a galla. Per la primavolta avevo voglia di godermi la vita!

    Una delle motivazioni che mi ha spinto a scegliere questo tema per la mia tesi di fine corsodella Scuola di Naturopatia stata la mia riconoscenza verso questo grande Maestro chemi ha salvato, che mi ha fatto rinascere a nuova vita, e verso tutte le persone che sonostate da tramite per questo mio percorso di crescita.Da allora la meditazione ha cominciato sempre pi profondamente a far parte della miavita, della mia quotidianit. Poi ho anche incominciato ad interessarmi a vari tipi di terapiaenergetica, prima con il Reiki e poi con lArmonizzazione Energetica Metodo O.P.H.frequentando corsi nei quali per linsegnamento della tecnica non veniva scisso dallapratica della meditazione che trovo di estrema importanza e che d una qualitassolutamente pi elevata alla tecnica stessa. E proprio per questo che poi mi sonoiscritta alla Olos che vanta come metodo didattico che appunto la meditazione.

    Dopo alcuni anni ho cominciato a mettere in pratica le mie conoscenze e a tenere sedutedi terapia con le tecniche che avevo appreso, oltre a dedicarmi allinsegnamento delletecniche stesse e a tenere spazi di meditazione. In genere invitavo le persone chevenivano in terapia con me a frequentare anche le serate o le giornate di meditazione cheio tenevo.Ero convinta che se io ero riuscita ad uscire dal mio buio con questi metodi, forse lepersone che si rivolgevano a me potevano percepire che anche per loro ci poteva esserequesta possibilit e che io potevo trasmettere loro questa fiducia.Man mano che la mia esperienza si approfondiva, notavo sempre di pi che le personeche seguivano il mio consiglio e partecipavano, oltre alla terapia, anche agli spazi dimeditazione avevano risultati molto pi profondi e duraturi rispetto alle altre. Gi le miesessioni erano e sono condotte da uno spazio di meditazione per cui, voglia o no, questavibrazione arriva comunque a tutti, lavorando in modo sottile. In ogni caso, ero sempre piconvinta che dovevo mettere maggiore accento sulla meditazione, sempre con il supportodella terapia sia essa Reiki o Armonizzazione Energetica o altro. La meditazione non picome optional ma come facente parte integrante della terapia stessa. Gi da un bel po lameditazione entrata a far parte della mia sessione. Il solo fatto di iniziare la sedutafacendo chiudere gli occhi alla persona e facendole riportare lattenzione al presente, a ciche c (corpo, respiro, suoni, pensieri che passano ecc.) mette la persona in uno stato dimaggiore rilassatezza e recezione. Spesso le meditazioni sperimentate in sessione(diverse tecniche di Osho o, se la persona pronta anche semplici spazi di silenzio) fanno

    poi parte di un lavoro quotidiano a casa in modo che ci sia una continuit. La persona aquesto punto non solo ha il mio sostegno e quello della terapia, ma pian piano inizia anchea prendersi cura di se stessa, diventa parte attiva attraverso la meditazione, evitando aquesto punto la dipendenza alla terapia.In base agli insegnamenti di Osho la terapia che io propongo, consiste principalmente nelprendere nota del disagio e a quel punto nel mettere a parte lidea del io ti guarisco, nelcreare uno spazio di non rifiuto da parte del cliente di ci che gli sta accadendo e nelportare la persona verso lessere consapevole di ci che c senza necessariamentedover cambiare qualcosa. Laccento non sta nel voler cambiare la situazione o lapersona, ma nel creare uno spazio di non giudizio. E strano ma proprio a questo puntoche, grazie alla semplice osservazione di ci che c, ma da uno spazio di non giudizio e

    di non tensione a cambiare, che accade qualcosa, una trasformazione che non dovutaallo sforzo del fare ma a un rilassamento interiore, come a una naturale alchimia cheaccade da se. Alle volte il disagio scompare oppure si riduce, alle volte accade che, se

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    anche quel disagio permane (ad esempio nel caso di malattie gravi), si trasformacomunque latteggiamento della persona non pi di rifiuto e quindi la situazione vienevissuta con meno stress e con meno effetti collaterali che spesso non sono dovuti allamalattia ma alla tensione prodotta dal fatto che non la si vorrebbe avere.A questo proposito vorrei dire che, nel pensare comune, la parola salute viene spesso

    collegata con lassenza di malattia. Trovo che questo sia un po limitativo, per cui iopreferisco utilizzare la parola benessere che ha un significato pi ampio. In realt,spesso accade che persone cos dette sane perch non soffrono di alcuna malattiafisica, vivano una vita di non benessere: sono tese, scontente, non in pace con sestesse, vivono nei ricordi del passato o nella speranza di un futuro migliore, eppure nonsono affette da alcuna patologia. Dallaltro lato accade invece che persone affette daqualche patologia fisica vivano situazioni di benessere e che la loro malattia interferiscasolo marginalmente nella loro vita. Queste persone hanno sicuramente una visione piampia della vita, riescono ad andare al di l del loro disagio, accettandolo e convivendoci.Pur con il loro disagio riescono magari a gioire anche delle piccole cose che questa vitaoffre e a vedere gli aspetti positivi del loro essere in questo mondo.

    La meditazione ti aiuta sicuramente in questo, ti porta ad aprire gli occhi che invece difissare un solo punto (il tuo problema!) possono spaziare per un raggio di 360 gradi.Allora si possono scoprire cose di noi o degli altri e di questo mondo di cui non ci eravamoaccorti prima, gioire di cose che normalmente diamo per scontate, piccole cose comesemplicemente riempirci della bellezza della natura, stenderci e riposare quando siamostanchi, gustare ci che ci piace o qualsiasi altra cosa. Di solito le persone cercano lafelicit nelle grandi cose e magari quelle cose non si realizzeranno mai, e allora la vitasar un susseguirsi di delusioni. Se cerchiamo la felicit in questo modo sar difficileessere felici. Ma se cominciamo a guardare il mondo con gli occhi diversi noteremo che lafelicit fatta delle piccole cose.

    PICCOLE TESTIMONIANZE DI ALCUNI UTENTI

    Ho capito che la meditazione migliora il mio stato di salute psichico, emotivo e fisico. Orariesco ad accettare ci che mi accade con pi distacco (Ma Shama)

    Mi aiuta a farmi tornare pensieri meno opprimenti e pi speranza (Aura)

    La meditazione mi ha aiutato ad uscire da un circolo vizioso di forte depressione e

    scontentezza in genere della vita, sul lavoro, a casa, con gli amici, ecc. Ho provato anchead assumere psicofarmaci per cercare di uscire da questa apatia, malinconia,insoddisfazione profonda, ma senza risultati rilevanti. Mi sono sempre sentito costretto aseguire delle strade che non mi soddisfacevano, non libero nelle mie scelte, in realtniente mi soddisfaceva della vita, non cera una cosa che potessi dire questa cosa mipiace. Ora che ho cominciato ad avvicinarmi alla meditazione, ho scoperto che ungrosso strumento che mi permette incredibilmente, quando chiudo gli occhi , di rilassarmiin quello spazio e di staccare dai miei problemi quotidiani che perdono di importanza e disentirmi veramente libero (Andrea)

    E molto difficile per me esprimere qualche cosa riguardo alla mia esperienza con la

    meditazione e a ci che essa rappresenta per me, perch quello che sento ha un valoreed un significato immenso. Quello che posso dire che ora mentre la vita, con le sue gioiee i suoi dolori, mi accade, ci sono. Tutto il dolore e lansia che prima provavo secondo me

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    erano provocati dal fatto che la vita mi scorreva accanto ma io non ero l a vivermela.Eogni volta perdevo il treno.Ecco, per me rappresenta questo: coraggio, amore,presenza. (Ma Sohana)

    E sempre un po difficile scrivere e sintetizzare una vita ma ci prover. La mia esistenza

    su questa terra devo ammettere stata un po ardua fin dalla nascita per i pi svariatimotivi: problemi familiari, problemi economici, problemi coniugali, momenti di depressione,di violenza, di povert, gravi lutti concomitanti, di tutto un po. Forse proprio per questomotivo ancora 10 anni fa ho iniziato a frequentare un centro volontario di meditazione edenergia universale (lo S.H.Y.), poi ho conseguito diversi corsi privati di massaggi emedicina cinese e strada facendo ho avuto loccasione di incontrare Shanti e Ninad. Conloro ho fatto il 1 e 2 livello di Reiki, il Reiki Karuna, lOsho Prana Healing e vari incontri dimeditazione. Effetti: sicuramente la meditazione e cos tutto il percorso evolutivo espirituale che ho intrapreso mi ha dato innanzitutto forza interiore. Mi ha messo in unacondizione di analisi e comprensione rispetto a me, alla mia vita e agli altri. In certimomenti mi ha protetto ed aiutato ad affrontare i momenti pi difficili; non sempre

    sufficiente, ci sono dei momenti di ripensamento, di incertezza ed incredulit, ma poi misono rimessa in gioco. Ho trovato un modo per aiutare gli altri sia a livello fisico cheemotivo, ma la meditazione mi ha permesso di avere un equilibrio per poter essere di aiutoagli altri. Anche lultima esperienza che ho avuto in un viaggio di ricerca e meditazionenella valle di Katmandu mi ha dato conforto e solidit; ho avuto conferma che essere con ilcuore aperto verso gli altri prova di amore ed illuminazione. A livello emozionale lameditazione la sento come un grembo materno che ti accoglie, ti conforta, ti rincuora e tiinsegna. Grazie a te per avermi permesso di condividere queste emozioni. (Nalini)

    Per me prima era molto pi difficile comunicare in tutti i sensi. Ora va molto meglio, anchese il percorso ancora lungo affinch tutte le mie tematiche svaniscano, in generale itroppi condizionamenti (Sw. Satlock)

    La meditazione ha introdotto nella mia vita dei significativi cambiamenti, fisici, di relazionecon gli altri e di ricerca di me stesso. Vorrei raccontare in breve la mia storia per spiegarequanto la meditazione abbia poi trasformato la mia vita. A 18 anni, durante il serviziomilitare, a causa della puntura (vaccino) che a quel tempo facevano al petto, ho avuto unanevrassite che ha colpito tutta la parte sinistra del mio corpo per cui io non riuscivo pi acomandare questa parte. Sono rimasto in carrozzina per diverso tempo, ricoverato in unospedale specializzato di Milano. Le conseguenze: fisiche e psicologiche pesanti. Fisiche:allinizio non riuscivo proprio comandare la mia parte sinistra, vedevo doppio, ero

    mentalmente perso, forse non molto consapevole nemmeno di ci che mi era successo.Non stavo in piedi, non riuscivo a mangiare da solo, dovevo essere accudito in tutti i sensi.In seguito alle cure sono migliorato anche se comunque permaneva una notevolemancanza di equilibrio, difficolt nel parlare, problemi agli occhi, debolezza fisica, difficoltanche a muovermi, a coordinare i movimenti ecc. Psicologiche: agitazione, mi sentivogiudicato, non accettato per come ero, alle volte preso in giro, non potevo fare ci che glialtri ragazzi della mia et facevano, per cui frustrazione, anche se cercavo di nasconderetutto questo con il mio carattere gioviale, allegro, il mio atteggiamento comunque positivoverso la vita. Le cure dellospedale, a base soprattutto di cortisone, mi hanno certamenteaiutato in quel momento ad uscire dalla grossa crisi e ho continuato a seguirle per diversianni. Avevo ricominciato a camminare e a fare una vita abbastanza normale. Rimanevano

    per evidenti i danni causati da ci che mi era successo, come ho gi detto: la mancanzadi equilibrio, la difficolt di espressione, gli occhi avevano mantenuto un po di strabismo,la facilit a stancarmi molto di pi rispetto alla norma, oltre ai danni psicologici. Poi ho

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    incontrato la meditazione e le cose sono ulteriormente e notevolmente migliorate. In brevetempo c stato quasi un salto nella guarigione pi profonda a tutti i livelli. Prima di tutto misono sentito pi centrato e presente e questo, tra laltro, mi ha anche aiutato molto amigliorare anche la mia mancanza fisica di equilibrio, anche la mia difficolt di espressione notevolmente diminuita, mi sono accorto che parlavo meglio, con minore difficolt.

    Lenergia fisica di molto migliorata, ora mi stanco molto meno facilmente. A livellopsicologico il mio bisogno cos forte di essere accettato e approvato dagli altri di moltodiminuito. Mi sono sentito meglio e anche i controlli che ho fatto allospedale hannorilevato dei miglioramenti tanto che ho persino smesso di assumere il cortisone. E dadiversi anni ora che faccio solo i miei soliti controlli e anche senza prendere medicine misento bene. E di questo devo dire grazie a me stesso e a chi mi ha condotto in questoviaggio che la meditazione (Sw. Nandin)

    SPERIMENTAZIONI E PROVE SCIENTIFICHE DEGLI EFFETTI BENEFICIDELLA MEDITAZIONE SULLA SALUTE

    Nonostante ci sia ancora parecchia chiusura, incredulit e diffidenza da parte dellamedicina e della societ in genere rispetto alla meditazione, negli ultimi anni si stannocomunque aprendo degli spiragli importanti a questo proposito. Alcuni ricercatori (medici,psicologi, scienziati ecc.) hanno iniziato a sperimentare e a studiare gli effetti che lameditazione ha sulla nostra salute.Le testimonianze sono diverse e infatti nel corso della mia ricerca sono rimastapiacevolmente stupita da quanta documentazione esista su questo argomento (ricerchescientifiche riportate su articoli di giornale, libri, internet ecc.). Le testimonianze sono

    talmente tante che sarebbe troppo lungo in questa sede riportarle tutte ma invito chi interessato a consultare ad esempio internet alla voce meditazione e salute o effettidella meditazione sulla salute dove potr trovare moltissimi articoli riguardanti i beneficiche si possono ottenere meditando.La cosa che ho trovato veramente importante e innovativa soprattutto questo connubiotra scienza e spiritualit. La meditazione non pi relegata a chi vuole intraprendere unpercorso spirituale e proposta dai vari Maestri Illuminati. Ora anche la scienza la consigliaper ottenere un maggiore benessere psicofisico generale.

    Tra tutte queste testimonianze ne ho scelte alcune che ho trovato particolarmenteinteressati e che riporto qui di seguito:

    Dalla Rivista Macchina del Tempo Agosto 2003 n. 8 Anno 4

    MENTE E FEDE BUDDHISTI E CONTENTI

    Pu una religione dare la felicit su questa terra? La neurologia dice di s. Una ricercaamericana lo conferma. Ecco le testimonianze di questa straordinaria scoperta.

    LA SCIENZA HA SCOPERTO PERCHE NOI BUDDISTI SIAMO FELICI

    (Di Valeria Brancolini)

    Dopo 2500 anni, i ricercatori della Wisconsin University, negli Stati Uniti, hannofotografato, con la tomografia a positroni, il cervello di 25 persone addestrate alla

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    meditazione. Il risultato sorprendente: una scarica di ormoni del benessere che rafforzaanche il sistema immunitario.

    Ci sono buone notizie per gli abitanti del Bel Paese che, secondo una recente inchiestadel Censis, sarebbero i pi infelici dEuropa. La meditazione, infatti, potrebbe aiutarli a

    raggiungere la serenit che la vita moderna, con lo stress e il senso di insicurezza eprecariet che impone, sembra mirare. A suggerire la meditazione come una possibilestrada verso il benessere psicofisico non sono pi solo coloro che la praticano nelle suevarie forme, ma ora anche la scienza. Questo almeno a giudicare dai risultati preliminari dialcuni studi presentati sul le pagine del brit annico New Scientist daOwenFlanagan, professore di f ilosofia alla Duke University, in North Carolina.

    In particolare Richard Davidson, psicologo e psichiatra nel Laboratory for AffectiveNeuroscience, negli Stati Uniti, avrebbe osservato che il lobo prefrontale sinistro delcervello dei monaci tibetani dediti alla meditazione continuamente attivato. Un risultatointeressante se si considera che questa attivazione un indice di buon umore e di

    sentimenti positivi.Sulla stessa linea, le ricerche realizzate finora dal gruppo di Paul Ekman della Universityof California San Francisco Medical Centerhanno messo in luce che la meditazionepotrebbe cambiare il modo in cui il cervello risponde agli stimoli: i buddhisti che praticanola meditazione, infatti non sono spaventati dai rumori improvvisi, anche forti , come uncolpo di pistola, come succede normalmente. Ricerche strampalate di qualcheneuroscienziato con la passione per le filosofie orientali?Niente affatto: da tempo ricercatori di tutto il mondo sono impegnati a cercare dicomprendere gli effetti della meditazione, proprio attraverso lo studio dei meditatoriesperti. Poco tempo fa un gruppo di studiosi danesi ha pubblicato su CognitiveBrain Research una ricerca realizzata attraverso luso della tomografia a emissionedi positroni (Pet), una metodologia che permette di visualizzare lattivit dellediverse aree del cervello, su 8 maestri di meditazione mentre eseguivano gli esercizidello Yoga Nidra, il cos detto yoga del sonno.

    E risultato un aumento del neurotrasmettitore dopamina, nelle aree del cervello chevengono attivate quando si ha una esperienza piacevole o anche per effetto di sostanzecome la cocaina e le anfetamine. Daltra parte non sono solo i maestri della meditazione agodere dei benefici di questa pratica. Proprio il laboratorio di Davidson, infatti, harecentemente reso noti i risultati di uno studio appena pubblicato sul numero di luglio2003 del Journal of Phychosomatic Medicine . Quarantuno dipendenti di unazienda

    statunitense sono stati suddivisi in due gruppi: a 25 di questi sono state impartite lezioni dimeditazione per 8 settimane, mentre i restanti 16 non hanno ricevuto alcun insegnamento.Al termine dellesperimento i ricercatori hanno misurato lattivit del cervello deipartecipanti, trovando che quella della regione frontale sinistra, solitamente attiva nellepersone ottimiste e durante periodi di emozioni positive, era aumentata nel primo gruppo.A detta dello stesso Davisdson si tratta di risultati ancora preliminari e su un campionepiuttosto ridotto, ma che stanno gi permettendo di capire meglio gli effetti biologici diquesta antica pratica. Queste ricerche, infatti, suggellano in qualche modo unalleanza traOriente e Occidente. Per secoli i buddhisti hanno creduto che i metodi fi nalizzati a colti vare lacompassione e la comprensione fossero in grado di rendere le persone pi calme,

    pi felici e pi attente al prossimo ha commentato Terzin Gyatso, il 4 Dalai Lama,dalle pagine del New York Times a seguito delle comunicazioni dei risultati diDavidson. La massima autorit spirituale, politica e sociale del Tibet si infatti interessata

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    in prima persona agli esperimenti realizzati sulla meditazione, visitando nel 2001 proprio illaboratorio Davidson.Pu sembrare strano che un leader religioso sia cos interessato alla scienza continua ilDalai Lama ma gli insegnamenti del buddismo danno molta importanza allacomprensione della realt e quindi bisogna prestare molta attenzione a quanto gli

    scienziati hanno imparato sul mondo attraverso gli esperimenti.Dello stesso avviso anche il Lama Thamthog Rimpoce, direttore spirituale del CentroStudi Tibetani Rabten Ghe Pel Ling con sede a Milano e che conta circa 2.600 soci. Nonsono rimasto sorpreso dai risultato di queste ricerche commenta Thamthog Rimpoce, cheuno dei tutori del Dalai Lama riconobbe allet di cinque anni come la reincarnazione del13 Thamthog, fondatore delle tre pi importanti Universit monastiche del Lithang, unaregione del Tibet, perch quello che la scienza moderna scopre oggi era gi statocompreso 2.500 anni fa dal Buddha. Daltra parte i monaci tibetani si considerano un pocome scienziati della mente, termine con cui indicano la coscienza. Fondamentalmente,continua Rimpoce, tra la scienza moderna e il buddismo che studia la mente, cambiasolo loggetto di osservazione, ma il metodo abbastanza simile. La scienza moderna non

    accetta, ma osserva, verifica e sperimenta. Cos anche il buddismo che analizza, verificae sperimenta la mente.

    In queste migliaia di anni di osservazione e verifica i monaci hanno scoperto chelinfelicit delluomo dipende dal suo egoismo e che solo imparando la via della gentilezzae della compassione verso laltro possibile essere felici, privi di qualsiasi preoccupazioneper se stessi. E in questo contesto che la meditazione assume importanza, comestrumento per entrare in contatto con il s pi profondo, trovare le cause e gli effetti di ogniazione e la soluzione a quelle negative per superare la sofferenza.

    COSA SUCCEDE QUANDO MEDITIAMO

    POLMONILa respirazione rallenta ed inspirazione e espirazione si fanno pi profonde

    CUORELe pulsazioni rallentano e la pressione sanguigna scende

    MUSCOLIIl tono muscolare si abbassa e i muscoli sono pi rilassati

    PELLEIl PH della pelle diminuisce e aumenta la sua conduttivit elettrica: gli impulsi sitrasmettono pi rapidamente

    CERVELLOLamigdala una zona profonda del cervello posta sotto il lobo frontale accantoallippocampo ed associata con gli stati emotivi. Attivandosi durante la meditazioneinnesca reazioni nervose e ormonali a cascata nel cervello e nel resto del corpo.

    Raggiunto un certo livello di pratica, una meditazione regolare contribuisce allaregolazione della produzione di cortisolo, il principale ormone collegato alle sensazioni di

    stress; allaumento notturno della melatonina, ormone fondamentale per il sonno confunzioni chiave nella sincronizzazione dei ritmi dellorganismo; la riduzione dellanoradrenalina, neurotrasmettitore prodotto sia dalle ghiandole surrenali che dal cervello

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    sotto stress; laumento della serotonina, neurotrasmettitore di grande rilievo per lumorepoich un efficace antidepressivo, ma anche per la regolazione della fame e dellasaziet; laumento del Dhea (deidropiandrosterone), ormone prodotto sia dalle surrenalisia dal cervello, con ruoli molteplici sullumore e sul sistema immunitario; laumento deltestosterone, lormone maschile per eccellenza che normalmente aumenta la massa

    muscolare, ma che svolge un ruolo importante anche nelle donne, soprattutto inmenopausa, perch pu essere convertito tramite unaromatizzazione in ormoni femminili(estrogeni) che regolano il metabolismo femminile e sono importanti per le ossa.

    ISTRUZIONI PER MEDITARE

    La meditazione una pratica accessibile a tutti osserva lo psicologo Enrico Cheli,professore presso lUniversit di Siena e autore di diversi saggi, e non c nessunproblema a iniziare da soli, con laiuto di un libro. In seguito, ci si pu rivolgere a un centro

    o a un istruttore qualificato.Ecco alcune tecniche con cui si pu fare meditazione consigliate dallo stesso Cheli nel suoOracolo: istruzioni per luso, edizioni MIR : seduto con la schiena eretta, chiudi gli occhi,fai un respiro profondo e poi respira normalmente e ascolta le sensazioni che il corpo timanda. Inizia dai piedi, poi dopo qualche secondo sposta lentamente lattenzione e senti,nellordine, le gambe, la pressione del bacino sulla sedia, il torace e infine il volto.Senti per qualche secondo il tuo volto cos com e poi assumi una espressionesorridente. Lascia che la bocca si allarghi leggermente verso lesterno e che gli occhi sidistendano, proprio come quando sorridi a qualcuno, solo che stavolta non invii questosorriso allesterno, come sei abituato a fare, ma allinterno, a te stesso, e senti che cosa siproduce in te.Mantieni il sorriso per qualche minuto in contatto con le sensazioni ed emozioni interiori,senza interpretarle, semplicemente sentile e lasciale libere di espandersi.Poi, quando vuoi, riapri gli occhi, piano piano, con dolcezza, senza mettere subito a fuocole immagini e restando in contatto ancora per qualche momento con lo spazio interiore chehai sperimentato.La meditazione conferma anche Enrico Cheli rappresenta lo strumento che ci permettedi entrare in contatto con il nostro essere pi profondo, superando le distrazioni del mondoesterno che ci impediscono di prestare attenzione a noi stessi. Rivolgendo laconsapevolezza dallesterno allinterno di noi stessi, la meditazione ci mette nellecondizioni di conoscerci sempre pi a fondo, dove per conoscere non si intende tanto

    interpretare razionalmente ma piuttosto entrare in contatto, mettendosi nelle condizioni disentire i messaggi che il nostro essere invia in ogni momento sotto forma di sensazioni,emozioni e altro.Questo contatto permette di recuperare il nostro istinto trasformandolo in uno strumentopositivo e di attivare tutta una serie di risorse che spesso non sappiamo di avere e chepotrebbero consentirci di affrontare molti problemi allapparenza insuperabili. Sonosoprattutto tre gli obiettivi che possibile raggiungere con la meditazione: un rilassamentomentale e corporeo; una coscienza globale del proprio essere, a cui si arriva grazie alvuoto mentale che la meditazione permette di realizzare; il passaggio dalla solitudineallessere in compagnia con se stessi. Questultimo punto molto importante sottolineaCheli, perch consente di colmare vuoti e lacune che altrimenti ci inducono a cercare

    allesterno quanto invece possibile trovare solo dentro di s. In questo modo miglioranoanche le relazioni con gli altri che non diventano pi solo un sostituto di qualcosa che nonc, come oggi spesso accade. Il legame tra buddismo e psicologia testimoniato anche

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    dallinteresse di alcuni padri della psicologia moderna, tra cui Carl Gustav J ung, per lereligioni orientali.

    Per i monaci tibetani la meditazione ricopre un ruolo fondamentale. Ci sono due tipi dimeditazione per i tibetani, quella cosiddetta concentrativa o ferma e quella analitica o

    attiva chiarisce Thamthog Rimpoce, del Centro per gli Studi Tibetani, la prima consentedi liberare la mente da tutti i pensieri che inevitabilmente la abitano, la seconda invece quella che permette di analizzare e comprendere la realt in tutti i suoi fenomeni, esteriorima anche mentali, e di cambiare di conseguenza quei comportamenti che provocanosofferenza. I buddhisti, infatti, ritengono che la felicit delluomo dipenda dalla sua volontdi cambiare i comportamenti che sono causa di infelicit e la meditazione lo strumentoper analizzare tutti i fenomeni, comprenderne la natura, laddove necessario, per esserefelici.Un principiante che volesse cominciare a fare meditazione non pu improvvisare, madeve trovare un buon maestro che lo guidi fino allilluminazione attraverso tre livelli a cuicorrispondono tre scopi: piccolo, medio e superiore. La meditazione pu essere fatta in

    qualsiasi occasione, mentre si mangia, si guida, si cammina, persino mentre si dorme,oppure si pu scegliere un momento particolare della giornata da dedicarle. Si tratta inpratica di allenare la mente a scegliere sempre le azioni positive. La meditazione ha unruolo fondamentale anche nella medicina tibetana. Tutte le malattie nella medicinatibetana sono causate da tre cause principali: vento, bile e flemma, che dipendono da trestati mentali, attaccamento, odio e ignoranza spiega Lobsang Lungrik, medico tibetano.Finch questi tre elementi sono in equilibrio, la persona in buona salute.Lallenamento mentale che si ottiene grazie alla meditazione consente di tenere la mentelontana dallattaccamento, odio e ignoranza e di conseguenza aiuta a prevenire lemalattie. Ma come si fa la meditazione? Ci sono centinaia di tecniche diverse chiarisceCheli che possiamo raggruppare in base al tipo di meditazione che permettono direalizzare. Il primo gruppo rappresenta le cos dette meditazioni di concentrazione.In questa categoria rientrano le meditazioni analitiche che sono pi vicine alla concezioneoccidentale della riflessione. Poi c la meditazione di consapevolezza globale o coscienzadel s, pi lontana dalla cultura occidentale. Un esempio rappresentato dallaVipassana, il tipo di meditazione che consent a Gautama Buddha di raggiungerelilluminazione e che consiste nella capacit di raggiungere un contatto con il propriorespiro, un atto che permette di sentirsi fusi con luniverso.

    Questo tipo di meditazione viene aiutata dalluso di alcune tecniche specifiche chepermettono di svuotare la mente, condizione primaria per dare ascolto solo alle proprie

    sensazioni. Infine c la meditazione dinamica, di cui sono un esempio le danze Sufi oquelle sciamaniche. Queste si basano sullinduzione di uno stato di trance, attraverso unforte movimento che produce modificazioni nei centri energetici.Dal punto di vista degli effetti sul cervello e sul corpo, alcune ricerche condotte sui monacitibetani hanno testimoniato una diminuzione del consumo di ossigeno del 64% rispettoalla situazione di riposo vigile e una riduzione della frequenza respiratoria da 13-14respiri al minuto fino a 5-6, osservazioni queste che hanno portato a definire lameditazione come uno stato diverso dal sonno e opposto alla reazione di stress.Altre indagini, invece suggeriscono che la meditazione sia in grado di produrre unamigliore comunicazione tra le diverse aree cerebrali. Da pi di dieci anni svolgo ricerchesulla neurofisiologia della meditazione utilizzando una sofisticata strumentazione

    elettroencefalografia (Eeg) computerizzata, capace di analizzare e quantificare lacoerenza cerebrale, ossia la sincronizzazione tra le onde cerebrali delle differenti aree delcervello spiega Nitamo Montecucco, medico esperto in psicosomatica e ricercatore in

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    neuropsicologia degli stati di coscienza, noch docente allUniversit di Siena. Siamorimasti noi stessi sorpresi dai risultati che abbiamo ottenuto ammette Montecucco,perch disegnano unimmagine molto particolare del processo meditativo. In genere leanalisi EEG su persone normali rivelano una coerenza media tra le onde cerebrali di circail 50-70% mentre in meditazione la coerenza sale al 90-100%. Ricordiamo che il cervello

    diviso in tre cervelli: rettile, che governa il corpo, la pancia e gli istinti, mammifero,che governa il cuore e le emozioni, e umano, la corteccia che governa la testa e ilpensiero.La coerenza come dire la comunicazione tra questi tre cervelli ossia tra pancia, torace etesta. Le nostre ricerche hanno dimostrato quindi che la percezione del corpo e dellapsiche normalmente abbastanza frammentata e sconnessa, mentre in meditazione ilcorpo e il cervello sono percepiti come ununit, che noi chiamiamo coscienza globale.

    Se e come queste osservazioni possano essere utilizzate per migliorare la nostrasalute ancora oggi di dibattito. Un articolo pubblicato di recente sulle pagine del BritishMedical J ournal autorevole rivista medica britannica, conclude che le prove scientifiche a

    favore dellefficacia della meditazione in ambito medico sono deboli e che alcuni deglistudi realizzati in questo campo sono scorretti da un punto di vista metodologico. Ildibattito che questo articolo ha provocato sulla stessa rivista di s sufficiente atestimoniare il fermento che circonda questa materia. Proprio il British Medical J ournal,daltra parte, qualche anno fa aveva pubblicato una revisione nella quale si faceva il puntosullefficacia della meditazione e delle tecniche di rilassamento, indicando come campi diapplicazione soprattutto disturbi associati a condizioni di st ress come la depressione,gli attacchi di panico, linsonnia.

    Tecniche di rilassamento e meditazione sono utilizzate anche nella cura di pazientioncologici, per i quali si sono dimostrati efficaci come terapie di sostegno nella gestionedegli effetti collaterali della terapia, come nausea, vomito, dolore concorrendo amigliorare la qualit della vita.Noi utilizziamo diverse tecniche di meditazione soprattutto per i casi di depressione e crisidi panico conferma Montecucco, ma necessario un cambiamento culturale perchquesti metodi si diffondano veramente nella pratica clinica e siano accettati dalla comunitmedita. Soprattutto importante che la meditazione venga separata dallambito religioso,con il quale viene spesso associata.Lo stesso Thamthog Rimpoce concorda su questo punto: Non necessario esserebuddhisti per fare meditazione e trovare in questo modo la strada della felicit.

    MEDITARE PER GUARIRE LO YOGA, AIUTO CONTRO IL CANCRO

    Presso lOspedale San Gerardo di Monza, Paolo Dissoni, medico della divisione diRadioterapia, organizza da tempo sedute di meditazione yoga per i pazienti oncologici,regolarmente tenute da un maestro specializzato.Alla base di tutto ci sono i nostri studi sulla ghiandola pineale spiega Dissoni, che harecentemente visto i suoi risultati riconosciuti dal National cancer institute(www.nci.nih.gov) di Washington, negli Stati Uniti, uno degli istituti pi prestigiosi delmondo nel campo delloncologia.Questa ghiandola, posta alla base del cranio, era stata descritta gi da Cartesio, ma stata per molto tempo trascurata dai medici osserva Dissoni, che continua: Per fortuna lericerche degli ultimi anni hanno dimostrato che ha un ruolo fondamentale nella regolazione

    dellequilibrio ormonale del nostro organismo e contribuisce allintegrit del sistemaimmunitario. Non solo, molto importante perch secernendo melatonina svolge un ruolofondamentale per lequilibrio metabolico giornaliero: di fatto la ghiandola pineale si

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    comporta un po come il regista di una vasta gamma di ormoni nel corso delle quattrodiverse fasi della giornata, seguendo il ritmo del sole.Alcuni di questi si sono dimostrati utilicome antitumorali. Dissoni, che negli ultimi 25 anni ha raccolto una casistica di 2.500pazienti, sostiene che la meditazione yoga possa stimolare lattivit della ghiandolapineale e quindi la secrezione di ormoni aiutando lorganismo a contrastare lavanzata del

    tumore.Non ho mai voluto spaccare il mondo degli oncologi come fece il prof. Di Bella dichiara ildott. Dissoni ma auspico un maggior dialogo tra gli specialisti del settore che potrebbe peresempio integrare le pratiche di meditazione e gli studi sul ruolo della ghiandola pinealecon delle chemioterapie pi accettate ed efficaci. I maggiori risultati li stiamo vedendoproprio in Italia.

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    Ricerche effettuate su vari siti internet, libri, articoli di giornale ecc. a testimonianza deglieffetti psicofisici della meditazione sulla salute Uno sguardo scientifico sugli statimeditativi

    Michael Murphy e Stephen Donovan dellIstituto di Esalen di Sausalito in California hannoraccolto una vasta rassegna di ricerche scientifiche dal 1931 al 1988, sugli effetti dellameditazione sulla salute fisica e psicologica. Qui di seguito ne ho riportate alcune cheriguardano gli effetti della meditazione sui sintomi da stress (ipertensione, riduzione degliormoni da stress, ansiet).

    Gli stress che luomo moderno deve affrontare sono molto diversi da quelli incontratidalluomo primitivo, le sfide della vita quotidiana odierna sono principalmente mentali,nondimeno queste sfide sollecitano gli stessi meccanismi psichici e fisici che le minaccedel mondo naturale producevano nelluomo primitivo. Le reazioni di lotta o fugacomprendono linnalzarsi della pressione sanguigna, del ritmo cardiaco, dei livelli dicatecolamina, laccelerarsi dei meccanismi di coagulazione del sangue e altri. Tali effetti

    sono altres accompagnati da effetti a lungo termine derivanti dal cortisolo e sollecitatidallo stato di vigilanza cronica.

    Sembra che in Germania la ricerca sui vantaggi della meditazione sul terrenodellorganizzazione aziendale, delleducazione e della prevenzione sanitaria abbia econtinui ad avere risultati estremamente interessanti e positivi. Gli insegnamentitradizionali di meditazione hanno sempre sostenuto che i disturbi e la fatica quotidiana sipossono attenuare se non eliminare per mezzo della meditazione. La quiete mentale efisica dovuta alla meditazione crea una maggiore chiarezza della mente e un benessereappagato del corpo.

    Per quanto la meditazione in s non persegua alcuno di questi scopi e anzi sia leggerezza. silenzio . piacere di essere con se stessi . non finalizzato se non al momentopresente . osservazione dei propri processi interiori ., nel respiro, nel corpo e nella

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    mente . con distacco . testimoniare . accettare ., celebrare il proprio esserci, ilproprio esistere . un non fare nulla ., unespansione della coscienza ., nondimenoper consolidarne il valore universale sono utili i lavori di ricerca svolti da molti ricercatori, incondizioni e presupposti molto diversi tra loro, sugli effetti benefici della meditazione. Quidi seguito ne riporto alcuni che ritengo interessanti:

    Chiarezza mentale e circolazione del sangue

    Alcune delle caratteristiche generali dei problemi circolatori sono sicuramente laconfusione mentale, un senso diffuso di malessere e un abbassamento di energia. Lacircolazione del sangue direttamente o indirettamente coinvolta e contribuisce allachiarezza mentale, al senso di benessere, ad una circolazione maggiore di energia. Imaestri tradizionali di meditazione non potevano misurare la circolazione sanguigna conesattezza scientifica ma erano in grado di orientare la pratica meditativa per mezzodellempatia, dellintuizione, delle sensazioni cinestetiche, spesso osservando i messaggicorporei connessi alla circolazione sanguigna come il fluire del sangue al viso e al petto,modificazione del tono della pelle e del colorito. Il quadro degli effetti della meditazione

    sulla circolazione sanguigna fornito da studi contemporanei agli inizi e deriva in granparte dalle ricerche sponsorizzate dalla Ricerca sulla Meditazione Trascendentale inU.S.A.Delmonte (1984) ha esaminato 52 soggetti ed ha scoperto che i meditatori mostravano unaumento significativamente pi alto del volume digitale sanguigno e del metabolismodurante la meditazione rispetto al normale stato di riposo.Wallance e altri (1978) argomentavano che la caduta dellacido lattico (associato a stressed alta pressione) nel sangue durante la meditazione poteva essere dovuta allaumento dicircolazione del sangue nei muscoli immediatamente associati allo scheletro, conconseguente aumento del metabolismo aerobico. J evning e Wilson (1978) hanno scopertoche la circolazione cerebrofrontale aumentava di circa il 65% durante la meditazionetrascendentale in dieci soggetti (che avevano da cinque a otto anni di pratica meditativaregolare) e restava elevata anche successivamente con punte sino a 100% (misurata perpezzo di rheoencefalografia quadripolare).

    Pressione sanguigna e ipertensione

    Esistono prove consolidate che la meditazione aiuta ad abbassare la pressione sanguignain persone normali o moderatamente ipertese.Questo dato sperimentale stato riprodotto in pi di 19 studi, alcuni dei quali hannoevidenziato riduzioni sistoliche, nei soggetti esaminati, di 25 mmHg o pi.

    Diversi studi hanno tuttavia dimostrato che il sollievo allalta pressione diminuisce oscompare totalmente se la meditazione praticata in modo discontinuo. La meditazioneaiuta a rilassare i grandi gruppi di muscoli che premono sul sistema circolatorio in varieparti del corpo. Potrebbe anche aiutare a rilassare i piccoli muscoli che controllano i veicolistessi del sangue, quando ci accade la risultante elasticit dei veicoli stessi aiuterebbe aridurre la pressione allinterno.Nella ricerca svolta da Simon e altri (1977) a 5 ipertesi cronici era stata insegnata latecnica della meditazione trascendentale. Dopo averla appresa e praticata per circa 32settimane la loro pressione del sangue diminuita da 153/101mmHg a 138/92.Nella ricerca di Stone e DeLeo (1976) a 14 soggetti ipertesi era stata insegnata unameditazione buddista che implica lattenzione al respiro in cinque sessioni di venti minuti al

    giorno per sei mesi. Cinque soggetti ipertesi erano stati tenuti come gruppo di controllo.Da supini, i membri del gruppo esaminato hanno avuto riduzioni di 1mmHg sistolico/8mmHg diastolico. In piedi, la riduzione era di 15mmHg sistolico /10mmHg diastolico.

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    Il gruppo di controllo in posizione supina ha avuto una riduzione di 1mmHg sistolico/2mmHg diastolico. In piedi la riduzione nel gruppo di controllo era di 2mmHgsistolico/0mmHg diastolico. Nella ricerca di Patel e North (1975) 32 pazienti ipertesivennero assegnati a caso a sei settimane di cura con metodi di rilassamento yoga conbiofeedback o a terapie placebo (rilassamento generale).

    Entrambi i gruppi mostrarono una riduzione nella pressione sanguigna da 168/100 a142/84mmHg nel gruppo trattato e da 169/100 a 160/96mmHg nel gruppo di controllo. Ladifferenza era altamente significativa. Il gruppo di controllo venne in seguito istruito conmetodi di rilassamento yoga e la pressione sanguigna cadde ai livelli dellaltro gruppo, cheora fu usato come gruppo di controllo.La pressione sanguigna una delle variabili fisiologiche pi facili da misurare. Le ricerchedimostrano che molti pazienti con ipertensione moderata migliorano sensibilmente con lameditazione e che ladozione della meditazione per il trattamento dellipertensione puessere efficace.

    Al tre modi ficazioni cardiovascolari

    Esistono prove sperimentali che dimostrano come la meditazione riduca certe forme didisturbi cardiovascolari. Vi sono anche sperimentazioni che attestano che coloro chemeditano guariscono pi in fretta dagli impatti stressanti presentando anche pochereazioni eccessive allo stress rispetto a quanto non facciano i non meditatori. Tali provesperimentali confermano tutti gli insegnamenti buddhisti, taoisti, ecc. riguardanti la praticadella meditazione.Barr e Benson (1984) e altri hanno sperimentalmente provato che la meditazione di aiutoper la ipercolesterolemia e langina pectoris. Soleva e Schwartz (1976) mostrarono a 30meditatori un film stressante e ne misurarono le risposte per mezzo della conduzioneepidermica, del ritmo cardiaco, della descrizione personale dellesperienza e dei parametridella personalit. Il ritmo cardiaco, sia in meditatori con lunga esperienza che inprincipianti, super gli impatti di stress pi rapidamente che nei soggetti del gruppocontrollo mostrando una configurazione psicologica alle situazioni di stress opposta aquella osservata nelle sindromi da stress. In uno studio di Gluek e Stroebel (1975) imeditatori dimostrarono poche attivazioni croniche o eccessive reazioni in situazioni diemergenza (fuggi o lotta).

    Chimica del sangue

    Le prove sperimentali in alcune ricerche dimostrano che la meditazione abbassa gli

    ormoni adrenalinici, i lattati e il colesterolo confermando che la pratica spirituale riduce lostress e lansiet.

    Ormoni adrenalinici

    La meditazione in generale produce risultati psicologici opposti a quello dello stress, anchese i ricercatori sono perplessi sul fatto che i livelli degli ormoni adrenalinici non si riduconoin modo costante nel sangue dei meditatori.

    Tuttavia Benson (1983) ha studiato 19 soggetti che praticavano tecniche due volte algiorno per 30 giorni, trovando che i livelli accresciuti di norepinefrina non producevanoaumenti nel ritmo cardiaco e nella pressione sanguigna e concluse che le tecniche di

    rilassamento riducevano la reazione del sistema nervoso centrale alla norepinefrina.Ahuja e altri (1981) riportavano che coloro che praticavano MT avevano ridotti livelli dicortisolo e che la riduzione variava in base alla durata della pratica.

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    Aminoacid i, penitalina e lattato

    Esistono prove sperimentali che il metabolismo aminoacido sia associato agli stati mentali,

    visto che lalterazione dei livelli di aminoacido nel plasma stato correlato a diversi tipi dicomportamento.Elevate concentrazioni di lattato nel sangue sono state associate con ansiet e pressionealta, ed stato scoperto che linfusione di lattato nel sangue produce sintomi di ansiet.Molti studi hanno evidenziato riduzioni dei lattati sino al 33% durante la meditazione(Bagga e altri 1981, J evning e altri 1978, Benson 1975, Orme J ohnson 1973, Wallace eBenson 1972).

    Serotonina

    Buratti e Riederer (1976) riportano un eccezionale aumento della serotonina durante lameditazione trascendentale (ormone dellappagamento e del riposo).Leccesso di attivit cronica del sistema nervoso simpatico considerata uno dei fattori ingrado di aumentare e mantenere alti livelli di colesterolo indipendentemente dalla dieta.Bagga e altri (1981) hanno studiato 40 studentesse in medicina che praticavano lameditazione trascendentale riportando che la media di colesterolo diminuiva da 196.3 a164.7 mg/dl.Anche Cooper e Aygen (1979) hanno misurato i livelli di colesterolo allinizio e alla fine diun periodo di undici mesi per 12 soggetti ipocolesterololemici che praticavano meditazionetrascendentale e analoghe misurazioni su 11 soggetti che non la praticavano. I daticomparati dimostravano un calo per il gruppo di meditazione da 254 mg a ml 225mg ml,per il gruppo di controllo 259 allinizio e 254 alla fine del periodo.

    Ansia

    Recenti studi hanno dimostrato che la meditazione riduce lansia sia acuta che cronica. Irisultati sperimentali concordano con le affermazioni di tutti gli insegnamenti tradizionalisecondo cui la contemplazione riduce le paure immotivate.Delmonte e Schwartz (1984) hanno fatto studi su diverse tecniche di meditazione edhanno concluso che forme di meditazione Zen che richiedono che la persona osservi ilrespiro o dica un mantra in sincronia con il respiro sono particolarmente efficaci perch

    attenuano simultaneamente lansia cognitiva o quella somatica.Muskatel e altri (1984) hanno esaminato 52 volontari per tre settimane e mezzoconcludendo, fra le altre cose, che la meditazione riduceva limpazienza e lostilit derivatedalle attese forzate (traffico, code).Carrington e altri (1980) hanno studiato 154 impiegati alla Compagnia Telefonica di New

    York, autoselezionatisi per i sintomi da stress sofferti, che a scelta hanno imparato una ditre tecniche di meditazione sul respiro, rilassamento progressivo, mantra o erano si eranoposti in lista come gruppi di controllo.Dopo 5 mesi e mezzo i gruppi trattati mostravano sensibili miglioramenti clinici ma solo idue gruppi che avevano utilizzato la meditazione mostravano una significativa riduzionedei sintomi rispetto al gruppo di controllo.

    I ricercatori conclusero che la meditazione aveva un considerevole valore per i programmidi gestione dello stress negli ambienti aziendali.

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    Vahia e altri (1973) hanno studiato 99 pazienti diagnosticati psiconeurotici. Tutti nonavevano avuto alcun miglioramento con le cure precedenti. Alla met fu insegnata unameditazione che praticarono per unora al giorno per sei settimane. Allaltra met furonodate delle pseudo-cure consistenti in esercizi che somigliavano alle asana yoga edesercizi respiratori minimi. Ad entrambi i gruppi veniva dato lo stesso sostegno,

    rassicurazione e pastiglie placebo. Dopo la cura il gruppo sperimentale mostrava unariduzione significativa dellansia, misurata con la scala Taylor per lansia manifesta. Ilgruppo di controllo non mostrava alcun cambio significativo. Complessivamente il 74% delgruppo sperimentale venne giudicato clinicamente migliorato dopo la cura.Delmonte e Kenny (1987) considerano la meditazione come un complemento allapsicoterapia e ritengono che la meditazione possa ridurre sintomi quali ansia, insonnia,dipendenza da droghe, migliorando anche lautorealizzazione delle persone. Anche Kuntze i suoi collaboratori (1985) mettono in evidenza i vantaggi sinergici della combinazionedelle due pratiche (psicoterapia e meditazione).Lintensificazione del processo per mezzo di questa disciplina, antica e nuova, non deveessere vista come una rivoluzione in psicoterapia, ma come unevoluzione delle idee dei

    suoi fondatori. Freud e J ung stavano entrambi cercando i modi pi diretti per espandere lacoscienza e lautoconsapevolezza. Oggi, dopo quasi mezzo secolo, si modificata lanostra prospettiva biologica e ci offre un punto di vantaggio unico per sintetizzareelaborazioni diverse in modelli pi comprensivi per lautoesplorazione allo stesso modo incui Freud e J ung usavano i blocchi cognitivi.

    Osho Dynamic Project

    A Monaco di Baviera stato creato un progetto denominato Osho Dynamic Projectinteressato a promuovere la meditazione dinamica nelle organizzazioni aziendali e nellecliniche terapeutiche tedesche.Secondo uninchiesta svolta nellarea di Monaco si scoperto che, particolarmente lameditazione dinamica viene regolarmente utilizzata in cliniche di cura e in organizzazioniaziendali, magari senza che se ne conosca la provenienza.Un gruppo tedesco di ricerca ha inoltre riscontrato che in diverse compagnie diassicurazione e scuole di formazione per adulti si riconosce il fatto che l85% dellemalattie psicosomatica e poich la meditazione cura la mente pu diventare una realealternativa per molti malati. Il direttore di una societ assicurativa per le malattie di Monacoha invitato un membro del Dynamic Project a tenere un corso di meditazione di 10settimane proprio in questa prospettiva.La ricerca dellOsho Dynamic Project si anche articolata nellinvio di questionari a istituti

    e cliniche di cura in merito ai mezzi terapeutici adottati e un gruppo di medici si offerto distudiare gli effetti della meditazione dinamica su alcuni pazienti per un certo periodo ditempo. La meditazione dinamica anche stata sperimentata in alcune prigioni di statotedesche, in cui si dimostrata la riduzione drastica del livello di violenza fra i detenuti.Un membro del gruppo ha sperimentato esercizi di tipo catartico ispirati alla meditazionedinamica a scuola nel programma silenzio in classe. I bambini e i genitori si sonoespressi molto favorevolmente, tanto che il direttore della scuola ha voluto che anche glialtri insegnanti apprendessero le tecniche e le diffondessero nelle loro classi.Osho ha frequentemente parlato della meditazione dinamica come di un potente mezzoper trasformare la nevrosi delluomo moderno in consapevolezza interiore e il team diMonaco ritiene che oggi in Germania ci siano condizioni che creano unatmosfera matura

    per questa comprensione diffusa socialmente.Tutti vivono in uno stato di stress e di competizione e la riunificazione (delle dueGermanie) ha alterato la qualit della vita della gente in termini di frustrazione, rabbia e

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    insoddisfazioni molto pi vaste. La gente sta diventando di giorno in giorno piconsapevole di non poter vivere in uno stato di tensione permanente. C bisogno dirilassarsi, specialmente in Germania, dove lossessione per lordine e la perfezione creauna pressione sullindividuo che colpisce la salute fisica e psichica..Molta pi gente si rende conto delle conseguenze dello stress, come la pressione del

    sangue, i problemi cardiaci, sessuali e di digestione. A seguito di questi problemi si diventaconsapevoli del bisogno di rilassarsi e la dinamica offre una possibilit immediata ditrasformare quelle condizioni.

    Progetto Ornish, anima e cuore Le difficolt emozionali e la separazione daisentimenti sono alla radice delle malattie cardiache

    Presso la facolt di Medicina dellUniversit di California, San Francisco, il prof. DeanOrnish ha sviluppato una cura sperimentale con pazienti affetti da gravi disfunzionicardiache, senza intervento chirurgico e senza medicamenti, ma con uno stile di vita pisano, che comprende una dieta particolare, sostegno psicologico di gruppo e soprattutto

    pratiche di meditazione. La cura ha dato eccellenti risultati. Dato che le malattie di cuoreuccidono pi persone di tutte le altre cause di morte messe insieme, il lavoro del prof.Dean Ornish ha ricevuto forti riconoscimenti in tutto il mondo. Il programma di Ornish Apriil tuo cuore il primo esperimento terapeutico che unisce modificazione dello stile di vita,dieta, esercizio, supporto psicologico e meditazione come soluzione alle pi gravidisfunzioni cardiache: mai prima una ricerca controllata aveva dimostrato che il bloccodelle arterie e altri disturbi cardiaci potevano regredire senza medicine n chirurgia.

    Il cuore non una pompa idraulica

    La medicina occidentale ha fatto grandi progressi contro le malattie di cuore, negandoper una nozione molto diffusa del cuore come centro emozionale. Trattando il cuorecome pompa meccanica, i chirurgi sono stati in grado di creare i pace-makers e faregrandi progressi nella medicina altamente tecnologica del cuore artificiale, ma mentre ciaccadeva altri scienziati sperimentavano medicinali, psicologia e meditazione arrivandoalla conclusione che i disturbi cardiaci emergono spesso da malattie dellanima.Meyer Friedman e Ray Rosemann, due ricercatori che per primi hanno descritto i tipi dicomportamento a rischio per le disfunzioni e gli attacchi cardiaci hanno riscontrato: primoun bisogno spirituale insoddisfatto spesso sottostante le crisi cardiache, secondounansia profonda nelle persone a serio rischio coronario. Kenneth PelletierdellUniversit di California, che ha svolto interviste a funzionari aziendali in condizioni

    lavorative di stress pesante (funzionari della compagnia dei telefoni e funzionari petrolieri),ha riscontrato che la caratteristica particolare di coloro che soffrono di attacchi cardiaci una dimensione spirituale profonda irrealizzata nel lavoro e nella vita quotidiana.Ornish stesso parla della separazione generalizzata dai sentimenti, nel mondocontemporaneo, come di un problema che investe la maggior parte dei suoi malati,costretti a sostenere una personalit fittizia, una persona , una maschera sociale noncorrispondente ai bisogni emotivi del s profondo.Il cardiologo di Harvard, Herbert Benson, autore del libro The Relaxation Reponse hadimostrato che la pratica della preghiera induce forti riduzioni del battito cardiaco e dellapressione sanguigna. La ricerca di Benson andata oltre: la risposta di rilassamentoriduce rabbia e ostilit. Unitamente al ricercatore J ared Kass, Benson punta ora a nuovi

    esperimenti che dimostrino la correlazione fra lespansione spirituale e il miglioramentodella salute.

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    Presso lUniversit del Maryland, J ames Lynch continua ad esplorare gli aspetti psicologicidellalta pressione sanguigna. La pressione sanguigna si alza quando parliamo e siabbassa quando ascoltiamo qualcuno. Lynch ha spesso in cura coppie ipertese che nonsi ascoltano mai. Altri ricercatori hanno scoperto che un coniuge o il capo al lavoropossono essere la miccia della rabbia e dellostilit e del conseguente innalzamento della

    pressione sanguigna.

    Programma Apri il tuo cuore

    I partecipanti alla ricerca di un anno proposta dal prof Dean Ornish, oltre a smettere difumare, seguire una dieta povera di grassi, fare esercizio fisico, praticavano almeno unoraal giorno di meditazione, visualizzazioni guidate ed esercizi respiratori. Inoltre siincontravano due volte alla settimana in un gruppo di sostegno in cui parlavano escambiavano le proprie emozioni.aprivano il loro cuore ad altri!Molta gente soffre emozionalmente e spiritualmente dice Ornish senza affrontare questasofferenza difficile andare avanti. Ma quando tale sofferenza viene affrontata e si

    indicano i modi per gestirla, le trasformazioni in molti casi sono sorprendenti.Un caso particolare ha messo in chiara evidenza ad Ornish il legame fra emozioni edisturbi cardiaci. Nel resoconto il paziente si chiama Sam, un uomo atletico di 49 anni cheaveva aderito al programma Apri il tuo cuore, dopo aver sofferto di dolori al petto aseguito di una corsa a piedi ed aver saputo da un esame angiografico di soffrire di ungrave blocco alle arterie coronariche. Sam fa parte del milione e mezzo di americani cheogni anno hanno attacchi di cuore e forse uno dei cinquecentomila per i quali lattacco dicuore pu essere letale.Prima che entrasse nel programma di Ornish, Sam si era sottoposto a unangioplastica, untrattamento ordinario (ne vengono eseguite pi di 200.000 ogni anno negli USA), in cui uncatetere con alla sommit un palloncino sgonfiato viene inserito nellarteria e gonfiato nelpunto del blocco. Questa tecnica comprime i depositi di grassi sulle pareti dellarteria eamplia il passaggio. Per un certo tempo si sono avuti risultati positivi, ma, come accadeper un terzo delle angioplastiche praticate, dopo alcuni mesi il dolore al petto di Sam siera ripresentato. E a questo punto che Sam entra nel programma di Ornish a SanFrancisco, dove lo stesso dirige listituto di Ricerca per la Medicina Preventiva. Sam nonaveva mai fumato e poich era un atleta da competizione impegnato in esercitazionifaticose, aderire alle regole di esercizio fisico e alla dieta non era per lui un problema.Nondimeno altre parti del programma non suscitavano alcun interesse in Sam, inparticolare gli incontri bisettimanali di gruppo in cui i partecipanti erano sollecitati adesprimere le proprie emozioni. Quando Ornish progett la ricerca, inserendovi il supporto

    psicologico ad aprirsi emozionalmente e spiritualmente, riteneva fosse una componenteutile al programma ma non sapeva ancora quanto fosse essenziale nella inversionedellarteriosclerosi.Cos, quando Sam sceglieva di starsene seduto durante i gruppi, dicendo che non credevache i sentimenti avessero qualcosa a che vedere con il suo disturbo cardiaco, Ornish nonlo sollecit a partecipare attivamente.Nonostante questo particolare, i progressi di Sam erano evidenti. La sua adesionerigorosa alla dieta aveva ridotto il colesterolo da 249 a121, un livello che avrebbe fattopiacere a qualsiasi medico. Il dolore al petto era sparito. Quando era entrato nelprogramma, bastava una breve passeggiata per attivare un senso di oppressione al petto.Dopo nove mesi era tornato a correre e ad andare in bicicletta per oltre 100 miglia alla

    settimana, senza pi provare dolore.Il mese successivo, mentre si esercitava molto, oltre le modalit suggerite da Ornish, Samebbe un collasso cardiaco mortale.

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    Sebbene Ornish sospettasse il ruolo delle emozioni nei disturbi cardiaci, la morte di Samgli conferm che i disturbi cardiaci possono essere molto pi del risultato di tassi alti dicolesterolo o di mancanza di esercizio. Sam aveva ottemperato a questi parametri, ma ilcuore di Sam era mancato per ragioni molto pi profonde che non compaiono negli esamidel sangue o ai raggi X!

    Ornish comprese in seguito che ci che aveva fermato il cuore di Sam era la sua tendenzacoatta a vincere, ad essere il primo in ogni cosa. Sam era la persona pi competitiva cheavessi mai incontrato disse poi Ornish, aggiungendo che una simile attitudine verso di se il mondo pu essere letale per il cuore. Ornish parla figurativamente di un muro che siforma attorno al cuore della persona che isola i sentimenti in questo modo, sostenendoche le emozioni, che sono i mattoni del muro, rilasciano ormoni che inducono lacostrizione delle arterie. La ricerca di Ornish e di altri ricercatori indica che per mantenerele arterie aperte e il cuore sano occorre essere aperti emozionalmente,occorre nontrattenere dentro le emozioni. Sam non aveva mai accettato o era incapace o non volevaaffrontare gli aspetti emotivi che possono condurre a disturbi cardiaci.La ricerca di Ornish, pubblicata anche sulla prestigiosa rivist