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1 Giuseppe Albertini Giuseppe Albertini Giuseppe Albertini Giuseppe Albertini Giuseppe Albertini Giuseppe Albertini Giuseppe Albertini Giuseppe Albertini Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Reggio Emilia Reggio Emilia Reggio Emilia Reggio Emilia Reggio Emilia Reggio Emilia Reggio Emilia Reggio Emilia 8 settembre 2010 8 settembre 2010 8 settembre 2010 8 settembre 2010 8 settembre 2010 8 settembre 2010 8 settembre 2010 8 settembre 2010 La Medicina ambientale La Medicina ambientale Il cancro era una malattia rara prima dell'era industriale Tony Tweedale - R.I.S.K. Consultancy (Rebutting Industry Science with Knowledge), Edinburgh, Scotland. Oltre all'aumento del Ca polmonare da fumo di sigaretta, si sia registrata un'esplosione d’incidenza del cancro in seguito alla esposizione universale a tossine industriali aumentate in atmosfera e catene alimentari. Incidenza dei tumori infantili in USA aumentata del 31% in meno di 30 anni (1973 standardizzaz. incidenza del Ca fino al 2000):da 130 a 170/100.000; aumento del 56,5% dei tumori cerebrali infantili e del 69% per i tumori del sangue/sistema immunitario. Incremento complessivo 1973-2000 è del 22% tra i giovani >19 anni. In tutte le età il Ca ai testicoli è aumentato del 66% (1975-2002); Ca della prostata: incidenza quasi triplicata in meno di 20 anni (1973-1992). Ca al seno aumentato del 25,3%, in 20 anni (1975-1996): colpisce (compre- so Ca duttale in situ), almeno 1 su 6 donne (!) in USA (nel 1960 era 1:14). Pare corretto dire che "circa la metà" degli americani di oggi andrà incontro ad un Ca invasivo: cifra che risente certamente di qualche approssimazione, a causa del recente calo di autopsie. In sintesi: i tumori sembrano essere circa raddoppiati dall'inizio del 20°secolo . La Medicina ambientale La Medicina ambientale Reggio Emilia, 8.9.2010 Reggio Emilia, 8.9.2010

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Giuseppe AlbertiniGiuseppe AlbertiniGiuseppe AlbertiniGiuseppe AlbertiniGiuseppe AlbertiniGiuseppe AlbertiniGiuseppe AlbertiniGiuseppe AlbertiniStruttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia Struttura Complessa di Dermatologia

Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova” Azienda Arcispedale “S Maria Nuova”

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Il cancro era una malattia rara prima dell'era indu striale Tony Tweedale - R.I.S.K. Consultancy (Rebutting Industry Science with Knowledge), Edinburgh, Scotland.Oltre all'aumento del Ca polmonare da fumo di sigaretta, si sia registrata un'esplosione d’incidenza del cancro in seguito alla esposizione universale a tossine industriali aumentate in atmosfera e catene alimentari.Incidenza dei tumori infantili in USA aumentata del 31% in meno di 30 anni (1973 standardizzaz. incidenza del Ca fino al 2000):da 130 a 170/100.000; aumento del 56,5% dei tumori cerebrali infantili e del 69% per i tumori del sangue/sistema immunitario. Incremento complessivo 1973-2000 è del 22% tra i giovani >19 anni.In tutte le età il Ca ai testicoli è aumentato del 66% (1975-2002); Ca della prostata: incidenza quasi triplicata in meno di 20 anni (1973-1992). Ca al seno aumentato del 25,3%, in 20 anni (1975-1996): colpisce (compre-so Ca duttale in situ), almeno 1 su 6 donne (!) in USA (nel 1960 era 1:14).Pare corretto dire che "circa la metà" degli americani di oggi andrà incontro ad un Ca invasivo: cifra che risente certamente di qualche approssimazione, a causa del recente calo di autopsie.In sintesi: i tumori sembrano essere circa raddoppiati dall'inizio del 20°secolo .

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Transplancental benzene exposure increases tumor in cidence in mouse ....Helen J. Badham et al. – Ontario, Canada

Il benzene è un sospetto agente cancerogeno transpla centare: l’esposizione materna professionale, a fumo di siga retta, a strade ad alta densità di traffico o officine di rip arazione auto èstata associata a un’aumentata incidenza di leucemi a infantile. Pertanto, la comprensione degli effetti dell’esposi zione al benzene in corso di gravidanza dovrebbe essere cons iderata una priorità per la ricerca. In questo studio si dimostra come l'esposizione tra nsplacenta-re al benzene aumenti l’incidenza di neoplasie epat iche ed ematopoietiche nei topi, possibilmente a causa del particolare metabolismo fetale del benzene.Il cancro era una malattia rara prima dell'era indu striale

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Adattarsi al clima: una vongola si salverà?Panorama 12 agosto 2010

«Le mutazioni genetiche sono un normale fenomeno ev olutivo di adattamento all’ambiente. L’eccezionalità sta nel fatto che, almeno per alcune specie analizzate, ciò è avvenuto in tempi rapidissimi. Se ne potrebbe dedurre che un simile meccanismo adattativo non sia frutto di mutazioni casuali, bensì di mutazioni specifiche, mi rate ed ereditabili» …«Tanto più che esempi analoghi non mancano neppure t ra gli organismi più complessi. Ci sono insetti (soprattutt o zanzare e moscerini) che stanno modificando il loro patrimoni o genetico ogni 5 anni, ma anche gli scoiattoli ogni 10 anni e uccelli, come le cince ogni 30. È una questione di vita o di morte: o si adattano ra pidamente o altrettanto rapidamente soccombono»

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Original Message ----- From: Ernesto BurgioTo: ENSSER Members ; ISDE InternationalSent: Monday, August 16, 2010 7:30 PM Subject:PLoS ONE:The Biodiversity of the Mediterranean Sea: Estimates,Patterns,Threats

http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0011842

The Mediterranean Sea is a marine biodiversity hot spot. Here we combined an extensive literature analysis w ith expert opinions to update publicly available estimates of major taxa i n this marine ecosystem and to revise and update several species lists. We also assessed overall spatial and temporal patterns of species diversity and identified major changes and threats. Our results listed approximate ly 17,000 marine species occurring in the Mediterranean Sea. However, our estimates of marine diversity are still incomplete as yet—undesc ribed species will be added in the future. Diversity for microbes is subs tantially underestimated, and the deep-sea areas and portions of the southern and eastern region are still poorly known.... In addition, the in vasion of alien species is a crucial factor that will continue to change the bio diversity of the Mediter-ranean, mainly in its eastern basin that can spread rapidly northwards and westwards due to the warming of the Mediterranean Se a. .

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Spatial patterns showed a general decrease in biodiv ersity from north-western to southeastern regions following a gradien t of production, with some exceptions and caution due to gaps in our know ledge of the biota along the southern and eastern rims. Biodiversity w as also generally higher in coastal areas and continental shelves, an d decreases with depth. Temporal trends indicated that overexploitation and habitat loss have been the main human drivers of historical changes i n biodiversity. At present, habitat loss and degradation, followed by fishing impacts, pollution, climate change, eutrophication, and the establishment of alien species are the most important threats and affect t he greatest number of taxonomic groups. All these impacts are expected to grow in importance in the future, especially climate change and habita t degradation. The spatial identification of hot spots highlighted the ecological importance of most of the western Mediterranean shelves (and in p articular, the Strait of Gibraltar and the adjacent Alboran Sea), western Afr ican coast, the Adriatic, and the Aegean Sea, which show high concen trations of endangered, threatened, or vulnerable species. The Levantine Basin, severely impacted by the invasion of species, is en dangered as well...

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INQUINAMENTO ATMOSFERICO E DANNI ALLA SALUTE

L'Associazione Medici per l'Ambiente (ISDE Italia) in relazione a temi di grande attualità - riportati con ampio risalto sulla stampa, ma spesso dibattuti in modo superficiale e o addirittura fuorviante - valuta che considerare trascurabile il rischio da inquinamento atmosferico sia un'operazione scientificamente infondata ed eticamente scorretta e ritiene di dovere rendere di pubblico dominio le seguenti considerazioni.

1) Vi è da tempo l'incontrovertibile evidenza delruolo causale dell'inquinamento dell'aria nell'aumentare la frequenza di danni acuti, subacuti e cronici alla salute, nonché di effetti nocivi a lungo termine particolarmente preoccupanti in quanto riguardano i bambini e le generazioni a venire. Lo spettro di patologie la cui frequenza risulta aumentata in relazione al grado di inquinamento atmosferico va dalle malattie cardiocircolatorie alle affezioni respiratorie, ai tumori.

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2) Vi è un sostanziale consenso da parte dei ricercatori scientifici sulruolo rilevante dei fattori ambientali nella genesi del cancro ed in questo contesto è innegabile il ruolo che anche l'inquinamento atmosferico comporta.

3) I principali studi condotti in Europa ed U.S.A. sulla correlazione fra inquinamento atmosferico e cancro al polmonesono concordi nel valutare che per ogni 10 µg/m3 di PM 2.5 si registra un incremento tra l'8% ed il 14% di neoplasie polmonari. Si ricorda che l'OMS ha stimato la quota di decessi attribuibili a valori di PM10 oltre 20µg/m3 in 13 città italiane con oltre 200.000 abitanti sulla base dei valori di PM10 registrati negli anni 2002-04. La stima è di 8220 morti/anno di cui 742 morti/anno per cancro del polmone. Si stima che in Europa le morti premature/anno per polveri sottili ( PM2.5) siano 348.000.

4) Non può non destare allarme ildrammatico aumento di tumori che si prevede nei Paesi in via di sviluppo e l'incremento che si registra nel nostro continente specie nel sesso femminile e, soprattutto, in bambini ed

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adolescenti: in Europa negli ultimi 30 anni si è registrato un incremento dell'1,2 % annuo dei tumori fra 0 e 14 anni e dell'1,4% tra i 14-19 anni.

5) L'enfasi data alla riduzione della mortalità per cancro specie nel sesso maschile -quale segnale di una inversione di tendenza nei confronti delle patologie neopla-stiche - può essere fuorviante e indurre a sottostimarel'aumento dell'incidenza dei nuovi casi di cancro e di patologie associate all'inquinamento. I miglioramenti registrati in campo oncologico sono da ascriversi alle migliori procedure diagno-stiche e terapeutiche e al prolungamento della sopravvivenza che si ha nelle fasi avanzate della malattia. Tali risultati, sicuramente importanti, sono tuttavia spesso ottenuti con terapie molto costose che solo raramente permettono di raggiungere una completa e definitiva guarigione e che comportano un percorso di sofferenze e di difficile vita. Non dimentichiamo che la Medicina ha regi-strato i suoi più grandi successi (es. nelle malattie infettive) quando, per una corretta prassi di prevenzione primaria e secondaria (miglioramento delle condizioni igienico/ambientali, vaccina-zioni, ecc.), l'incidenza di alcune malattie si è drasticamente ridotta.

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6) Troppo spesso viene identificata laprevenzionedel cancro con la sua diagnosi precoce, ( possibile tramite screening solo per alcune forme di tumore ): questa confusione dei termini distrae dal concetto che lavera prevenzione del cancro, e di molte altre malattie cronico-degenerative, consiste nella Prevenzione Primaria, ossia nella riduzione dell’esposizio-ne di tutta la popolazione agli agenti cancerogeni, mutageni e teratogeni, con particolare riferimento alla protezione dei soggetti più vulnerabili e suscettibili.

7) Una seria politica ditutela sui luoghi di lavoro ha ridotto una parte del-le neoplasie professionali, ma spesso ci si dimentica che le sostanze tossiche e nocive non cessano di essere tali una volta uscite dalle fabbriche: i gravi danni prodotti sull'ambiente e sulla salute di intere popolazioni da grandi insediamenti industriali presenti in numerose località italiane dovrebbero essere di monito per chi ancora cerca di imporre programmi di sviluppo industriale "selvaggio".

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8) Può essere fuorviante attribuire la maggior incidenza di cancro principalmenteallo stile di vita (dieta-attività fisica-fumo): nessuno di noi mette in discussione il ruolo del fumo di tabacco, ma appareassurdo continuare a sottovalutare gli effetti dell'inquinamento a cui l'intera popolazione è esposta(da catena alimentare, traffico veicolare, impianti industriali, smaltimento dei rifiuti, sostanze chimiche e farmacologiche utilizzate in agricoltura - zootecnia etc).

9) Se davvero si vuol cercare di invertire il trend degli ultimi decenni, le ingenti risorse oggi impiegate sul versante della diagnosi e della terapia, dovrebbero essere investite anche inPrevenzione Primaria, che appare come l'unica in grado di ridurre gli enormi costi umani ed economici che queste malattie comportano.

10) È assolutamente necessario che ad affrontare una tematica tanto delicata sia-no persone per le quali possano essere totalmenteesclusi possibili conflitti di interessi.

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• 3 persone su 4 muoiono per malattie legate agli stili di vita e all’inquinamento.

• Centinaia di milioni di persone soffrono di malattie per lo più respiratorie, causate o aggravate da agenti chimici e biologici presenti nell’aria. Sono oltre 70.000 le sostanze immesse quotidianamente nell’aria, nell’acqua e nel suolo e solo di alcune di queste sono state studiati gli effetti nocivi.

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International Society of Doctors for the Environmen t

E’ un’ONG internazionale di Medici, altri operatori della salute e dell’ambiente e chiunque si riconosca nei suoi fini

E’ stata fondata il 25 novembre 1990

ISDE ha un Ufficio Scientifico, che coordina le attività di ricerca, formazione e informazione.

E’ formalmente riconosciuta da Nazioni Unite, OMS, GEF, WONCA, ecc.

Linking Human Health and the Environment

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•Climate Action Network (CAN)

(website: www.climatenetwork.org)

•International POPs Elimination Network (IPEN)

(website: http://ipen.ecn.cz)

•International Network on Children's Health, Environment, and Safety (INCHES)

(website: www.inchesnetwork.net)

•Health Care Without Harm (website: www.noharm.org)

•Pan European Eco-Forum (website: www.eco-forum.org)

•EPHA Environment Network (EEN)

(website: www.env-health.org)

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•Si è costituita nel 1989 con l'obiettivo prioritario di inte-grare le politiche di promozione della salute con quelle della sostenibilità ambientale.

•E’ costituita prevalentemente da medici di medicina ge-nerale ma anche da pediatri, epidemiologi, specialisti in tutte le branche, altri operatori nei settori della salute e dell'ambiente e chiunque ne condivida scopi e strategie;

•E’ diffusa in tutto il territorio nazionale con sezioni costituite a livello comunale, provinciale, e regionale;

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•Recuperare il ruolo etico della professione medica.

•Privilegiare le politiche di prevenzione e le iniziative volte a modificare gli stili di vita

•Informare la popolazione sui rischi dell’inquinamento e sul modo per contribuire a prevenirlo

•Sottoporre ogni prodotto a prove adeguate di innocuità e privilegiare tecnologie capaci di consentire uno sviluppo sostenibile

•Ridurre l’attuale pressione sull’ambiente stesso

•Promuovere la salute come priorità nelle scelte politiche delle amministrazioni

•Svolgere sulle tematiche "Ambiente e Salute" un ruolo di interfaccia tra agenzie governative e non a livello locale, nazionale e internazionale e la popolazione

Obiettivi

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•Promuovere la difesa dell’ambiente sia localmente che globalmente al fine di prevenire numerose patologie, garantire le condizioni necessarie per la salute e migliorare la qualitàdella vita.

•Essere strumento per l’educazione e l’aggiornamento dei medici e della popolazione, per l’accrescimento della consapevolezza e lo sviluppo di iniziative pubbliche e private, in particolare da parte delle agenzie governative (NU, OMS, UNICEF, UNESCO, EU, ecc.)

Scopi dell’ISDE

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Punti di forza:

•Presenza in tutti gli ambiti di intervento del Modello Inte-grato per la Salute l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile

•Credibilità dei medici

•unica organizzazione internazionale per ambiente e salute

Punti deboli:

•Fondi economici

•Carenza di struttura: membri operativi e portavoce

•Scarso raccordo con popolazione e media

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Medici per l’Ambiente – ISDE Italia e Modello Integr ato per la Salute, l’Ambiente e la Sostenibilità - MISAS

-Portare il metodo e la cultura dell’integrazionenei vari settori, discipline e livelli territoriali

-Favorire la costituzione di Reti interdisciplinari-interistituzionali e di reti interterritoriali

-Promuovere interventi (azioni per modificare i comportamenti e le scelte degli operatori, dei citta-dini e delle Amministrazioni) basati su evidenze epidemiologiche attraverso attività formative

-Favorire l’integrazione tra attività di ricerca, formazione e comunicazione

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ISDE Italia ha promosso le seguenti Reti:

- Rete Italiana per la Salute dei Bambini e l’Ambiente - RISBA

- Rete Italiana MMG per l’Ambiente - RIMFA

-La Scuola per una Città Sana e Sostenibile

-Gruppi di lavoro tematici (es. Rifiuti)

-Supporto alla Rete Italiana Città Sane

-Rete di Centri Integrati per la Promozione della Salute - CIPS

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-- il medico come informatore/educatore

- il medico come esempio di comportamento

- i medici come ricercatori

- il medico come partecipante e/o promotore di interventio Sessioni dedicate a fattori di rischio ambiente-correlati all’interno di Congressi organizzati da Società Scientifiche o di iniziative culturali

- il medico come promotore di iniziative volte a stimolarei politici e le istituzioni

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ISDE-Italia Affiliata all’ ISDE

International Society of Doctors for

the Environment www.isde.org

Tutti gli uomini sono responsabili dell'Ambiente.

I Medici lo sono due volte.Fino a quando un medico può rimanere passivo?

Per continuare a garantire la salute di ciascuno, no i medici dobbiamo occuparci della salute dell’ambiente in cui viviamo

Via della Fioraia, 17/19 - 52100 Arezzo - Tel. 0575-22256 Fax. 0575-28676

E-mail: [email protected] - www.isde.it

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Radon : gas che si forma nel sottosuolo continuamente-spontaneamente: penetra, in dosi non trascurabili, negli ambienti domestici –inquinamento indoor- attraverso microfratture (pavimenti, muri, condotte, ecc.). Radon (Rn): gas cancerogeno presente ovunque nell’aria; all’interno degli edifici (vani chiusi, interrati, seminterrati, piani terra poco arieggiati) si accumula, aumentando il rischio di tumore polmonare. OMC (=organizzazione mondiale della Sanità) attraverso IARC(=Agenzia Internaz. Ricerca sul Cancro) ha classificato Rn / prodotti di decadimento (=figli del Radon) come sostanze cancerogene del Gruppo 1, (sostanze che provocano il tumore ai polmoni, dopo il fumo di sigarette e prima di benzene, amianto e altre sostanze cancerogene). Rn: tra i 75 agenti con accertata cancerogenecità per l’uomo. Rn: si misura in Bq/mc (Bequerel/m3).Media in Italia è di circa 80 Bq/mc(media mondiale di 40 Bq/mc ). Italia = a rischio poiché in diverse aree nazionali si riscontrano spesso valori tra 200 e 400 Bq/mc con punte anche di 1000 Bq/mc. (es: in Val Padana valori di 400 Bq/mc e oltre con una frequenza molto elevata e maggiore più di quanto si possa immaginare).

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Azioni che un singolo medico o uno studio possono adottare

* Uso di mezzi di trasporto a risparmio energetico

* Acquisto di prodotti carta ecologica

* Acquisto di prodotti che portano l’etichetta di prodotto ecologico

* Riduzione della quantità di rifiuti e riciclaggio degli stessi quando possibile

* Riduzione dei consumi

* Trattamento dei rifiuti biomedici in base a regolamenti appropriati

* Massima riduzione dell’uso di agenti chimici tossici nel posto di lavoro

* Acquisto di prodotti medici da compagnie che hanno un codice di corretta pratica ambientale

* Fermare la posta insignificante

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1 - Il Medico per l'Ambiente (MA) e` conscio del suo ruolo, in qualita` di Medico di Famiglia, nell'orientare il comportamento sociale e lo stile di vi-ta del paziente e della comunitain cui opera. E` anche consapevole della necessita` di una conoscenza delle tecniche della comunicazione e di una propria formazione permanente sulle specifiche tematiche ambientali.

Coglie le occasioni offerte dalla propria attivita professionale per diffon-dere utili e precise informazioni su questioni ambientali e di comporta-mento nell'ambito della comunita`.

2 - Il MA si comporta coerentemente, secondo i canoni dell'orientamento ambientale che egli raccomanda alla comunita`.

Infatti, adotta come prima regola l'uso dell'esempio come metodo principa-le di comunicazione personale, in quanto consapevole di rappresentare un"modello di comportamento" rilevante per cio` che puo` investire diretta-mente o indirettamente la salute. Il suo metodo educativo nei confronti del-la popolazione e` attentamente orientato adevitare lo sviluppo di inappro-priati sensi di colpa a livello individuale.

RACCOMANDAZIONIRACCOMANDAZIONI

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3 - Il MA agisce localmente,promuovendo la partecipazione dei colleghi alle decisioni sociali sulle questioni ambientali. Questa partecipazione rappresenta, oltre che un diritto, un preciso dovere, poiché la loro competenza e` determi-nante per indicare la rilevanza degli interventi di protezione ambientale per la salvaguardia della salute umana.

4 - Il MA utilizza la sua competenza suifattori di rischio ambientale per la va-lutazione dei sintomi dei singoli pazienti e per orientare le diagnosi. A questo proposito, prende in considerazione l'appropriatezza dell'uso corrente di una Cartella Medica Orientata per Problemi Ambientali.

5 - Il MA sviluppa una competenza per unavalutazione epidemiologica di ma-lattie correlate all'ambiente a livello comunitario ed e` attivamente impegnato nella raccolta di dati e di informazioni su questo argomento.

6 - L'Associazione dei Medici per l'Ambiente (ISDE) promuove attività di for-mazione permanente dei medici nel campo della salute ambientale, tecniche di comunicazione e metodi epidemiologici.

RACCOMANDAZIONIRACCOMANDAZIONI

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Ricerca e documentazione su problemi ambientali

1) Selezionare un argomento locale e dargli priorità: evitare che troppi sforzi si disperdano su troppi argomenti

2) Usare le tecniche di ricerca e database disponibili a livello locale

3) Collaborare e condividere informazioni con altre Organizzazioni, incluse quelle mediche, non governative con dati attendibili e gruppi di cittadini che possono definire ed evidenziare il problema

4) Sviluppare una position paper ben documentata prima di uscireallo scoperto, per appoggiare le dichiarazioni e per evitare la conti-nua ripetizione dei fatti conosciuti

5) Enfatizzare la salute della comunità, specialmente quella dei bambini

6) Condividere ricerca e documentazione con i policy makers

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Sette giorni di smog modificano il Dna» Armando Stella 06.07.2010

Le polveri sottili «riprogrammano i geni». In aumento il rischio di trombosi, ictus e infarti

MILANO – 7 giorni di smog guastano il DNA. «Gli effetti dell’inquinamento atmo-sferico non si fermano all’apparato respiratorio - sostiene A. Baccarelli, respons. Centro epidemiol.molecol./genetica Policlinico e adjunct professor all’Harvard Sch. Public Health (Boston) - ma coinvolgono altri distretti dell’organismo, tra cui il sist.c.circol.». 1 settimana, è sufficiente: aumentato rischio di trombosi,ictus,infarti. 7 giorni di polveri sottili oltre la soglia d’allarme (indagini sui vigili urbani) fanno sfarfallare la doppia elica del codice, riprogrammano i geni, danneggiano le cellule, ne accelerano l’invecchiamento: lo studio guidato da Baccarelli stima che per ogni aumento di 10 mcg di Pm10 per mc d’aria cresce del 70% il rischio di trombosi. Medici e ricercatori esamineranno dati/nuove ipotesi di lavoro al 21° Congr. Intern. sulla trombosi, presieduto dal prof. P.M. Mannucci, che viene inaugurato oggi in città. «Abbiamo scoperto-continua Baccarelli-che in cellule di persone esposte allo smog il livello di metilazione del Dna cambia rispetto a chi non lo è. L’aria inquinata può mettere i geni a soqquadro». Non per sempre, però: «I cambiamenti sono reversibili. Quindi: se troviamo un modo per invertirne la rotta, possiamo pensare di ridurre gli effetti nocivi dell’aria avvelenata».

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Ricerca e documentazione su problemi ambientali

1) Selezionare un argomento locale e dargli priorità: evitare che troppi sforzi si disperdano su troppi argomenti

2) Usare le tecniche di ricerca e database disponibili a livello locale

3) Collaborare e condividere informazioni con altre Organizzazio-ni, incluse quelle mediche, non governative con dati attendibili e gruppi di cittadini che possono definire ed evidenziare il problema

4) Sviluppare una position paper ben documentata prima di uscireallo scoperto, per appoggiare le dichiarazioni e per evitare la con-tinua ripetizione dei fatti conosciuti

5) Enfatizzare la salute della comunità, specialmente quella dei bambini

6) Condividere ricerca e documentazione con i policy makers

� Se vogliamo capire cosa stia realmente succedendo nel nostro pianeta non soltanto sul piano ambientale e climatico- rapido esaurimento delle risorse energetiche, materiali, idriche.. e susseguente trasformazione chimico-fisica delle matrici ambientali (atmosfera, oceani, terreni) -

� ma anche sul piano biologico(bio-genosfera ) e -per ciò che concerne più specificamente l’uomo- sanitario

� non possiamo prescindere dall’utilizzo di coordinate di lungo periodo.

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� Non bisogna infatti dimenticare che l’attuale assetto della bio-genosfera - networkestremamente complesso, costituito da miliardi di organismi e genomi in intima e continua relazione – é frutto di 3-4 miliardi di anni di co-evoluzione adattativa

� e che solo negli ultimi 10mila anni(in scala: circa un minuto dell’Anno di Reisse), ma soprattutto negli ultimi 150 anni(meno di un secondo dell’Anno di Reisse),Homo Sapiens Sapiens ha cambiato le regole stesse del gioco :

� e, sottraendosi alla Legge biologicafondamentale della co-evoluzione adattativa, ha trasformato in modo radicale e drammatico l’ambiente(e quindi l’intera bio-genosfera).

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� In particolare le migliaia di molecole di sintesi NON COEVOLUTE con noi e quindi con i nostri recettori cellulari , possono entrare in contattocon le suddette proteine, modificandone la conformazione tridimensionale e/o determi-nandone l'attivazione (es. per fosforilazione), innescando complesse cascate biochimicheche, in ultima analisi, modulano l'espressione genica cellulare e lo stesso assetto epigenetico

Chemical Fall-Out

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Direttiva 2004/107/CEDirettiva 2004/107/CE

�� Direttiva 2004/107/CE del parlamento europeo Direttiva 2004/107/CE del parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2004 concernentee del Consiglio del 15 dicembre 2004 concernentell ’’arsenico il cadmio, il mercurio, il nickel e gli arsenico il cadmio, il mercurio, il nickel e gli idrocarburi policiclici aromaticiidrocarburi policiclici aromatici nellnell’’aria ambiente aria ambiente

�� ““ Dai dati scientifici disponibili risulta cheDai dati scientifici disponibili risulta chell’’arsenicoarsenico ,, il il cadmiocadmio , , il il nickelnickel e alcunie alcuni IPA IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici)(Idrocarburi Policiclici Aromatici) sono sono agenti genotossici e cancerogeni per lagenti genotossici e cancerogeni per l’’uomo uomo e e cheche non esiste una soglia identificabilenon esiste una soglia identificabileal di sotto della qualeal di sotto della quale queste sostanze non queste sostanze non comportino un rischio per la salute umanacomportino un rischio per la salute umana……

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� nell’interpretazione e valutazione della repentina trasformazione-rivoluzione epidemica , manifestatasi negli ultimi decenni nei paesi più industrializzati, ma in rapida estensione all’intero pianeta

� sintetizzabile nei termini di una drammatica riduzione delle patologie acute da causa esogena

� e di un incremento speculare della patologia cronico-degenerativa, immuno-mediata e neoplastica da cause endogene (epi-genomiche) …

� da interpretare, in questo ambito concettuale, come sintomatica di una crisi epocale , concernente non soltanto l’uomo , ma anche gli ecosistemi microbico-virali e, più in generale, l’intera biosfera

Ma è soprattutto nostra convinzione che non si possa prescindere dall’utilizzo di un tale paradigma di lungo periodo

Malattie Acuteda cause esogene

Rivoluzione Epidemica XX Secolo Malattie Cronicheda cause endogene

Nel mondo “occidentalizzato ”

� L’aumento drammatico della patologia immunomediata e, in particolare, di specifiche reazioni di I°tipo sec. Gell e Coombs * è un dato inconfutabile

� che ha raggiunto negli ultimi decenni dimensioni “epidemiche ”: le allergiesensu stricto* sarebbero passate da 1-2% di prevalenza dell’inizio del secolo scorso a 25-40% delle società avanzate

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� Le cause di tale continuo incremento sono certamente molteplici e legate essenzialmente

� a trasformazioni ambientali (un incremento così notevole in un così breve arco di tempo non può essere certo spiegato su basi genetiche ...)

� o, comunque, a un’alterata relazione uomo /ambiente , e più specificamente tra sistema immunocompetente (umano) e antigeni/allergeni (+ eventuali co-fattori):

nature

nurture

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tra i tra i (co)(co)--fattorifattori pipiùù frequentemente frequentemente chiamati in causa:chiamati in causa:

�� fattori ambientali in senso stretto: fattori ambientali in senso stretto: outdoor(inquinamento atmosferico.. Ozono e gas irritanti.. particolato atmosferico.. trasformazioni a carico degli allergeni *) e e indoor (“polluzione” domestica da sostanze chimiche.. fumo passivo… allergeni domestici..)

� fattori di ordine socioeconomico(stili di vita… status sociale e condizione familiare… nutrizione… infezioni ricorrenti).

* esempi: pollini e.. glutineReggio Emilia, 8.9.2010Reggio Emilia, 8.9.2010

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Per quanto concerne lPer quanto concerne l’’aumento delle aumento delle allergieallergie , , i suddetti fattori possono agire in vari modi:i suddetti fattori possono agire in vari modi:

�� Esempio 1: nelle famiglie numerose si Esempio 1: nelle famiglie numerose si registra un minore tasso di allergici registra un minore tasso di allergici (in particolare (in particolare gli ultimogeniti gli ultimogeniti sembrerebbero essere protettisembrerebbero essere protetti ……probabilmente per il probabilmente per il ruolo protettivo ruolo protettivo delle infezionidelle infezioni trasmessetrasmesse dai fratelli)dai fratelli)

cfr. Hygiene Hypotesis

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�� Esempio 2: ancora per ciò che concerne i Esempio 2: ancora per ciò che concerne i fattori socioeconomicifattori socioeconomici èè stata dimostrata stata dimostrata una una diretta correlazione tra diretta correlazione tra alto tenore alto tenore di vita e prevalenza di allergiedi vita e prevalenza di allergie (anche in (anche in questo caso: questo caso: scadenti condizioni igieniscadenti condizioni igieni --coco --alimentari e infezionialimentari e infezioni proteggerebbeproteggerebbe--ro dallo sviluppo di allergie) ro dallo sviluppo di allergie)

cfr . Hygiene Hypotesis

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� Esempio 3: Inquinamento atmosferico : la presenza continua nell’atmosfera delle nostre città e delle zone a più alto tasso di inquinamento industriale di gas e agenti irritanti (ozono, H2S, NOx), metalli pesantie particolato (ultra)fine (PM10�2,5�0,1) determina iperreattività e flogosi cronica(con infiltrato neutrofilo e rilascio di leucotrieni) a carico delle vie aeree … che potrebbe aprire la strada a sensibilizzazione e asma

i bambini che abitano in ambienti rurali sono meno soggetti ad allergie.

cfr. Hygiene Hypotesis

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� Esempio 4: vari fattori nutrizionali- allattamento artificiale, impiego di formule inadeguate, assunzione di cibi manipolati, additivi, scarso consumo di vitamine, acidi grassi insaturi – sembrano poter favorire lo sviluppo di allergie

���� NUTRIGENOMICA !

���� EPIGENOMICA !

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� Furthermore, an association has been reported between maternal exposure during pregnancy and paternal exposure before conception to a series of chemicalsand Ras proto-oncogene mutations in children who later develop lymphocytic leukaemia

� while prenatal and early postnatal exposure to atmospheric pollutants has also been reported to be associated with an increased risk for childhood cancer

Shu XO, Perentesis JP, Wen W, Buckley JD et al. 2004. Parental exposure to medications and hydrocarbons and ras mutations in children with ALL: a report from the Children’s Oncology Group . Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 13:1230–5.

Knox,E.G. 2005. Oil combustion and childhood cancers . J.Epidemiol. Community. 59:755–60.

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� Possiamo a questo punto ragionevolmente sostenere che parlare di ambiente/salute significa essenzialmente interpretare la rivoluzione epidemica che caratterizza il mondo post-industriale

� riduzione delle patologie acute da cause esogene e aumento delle patologie croniche da cause endogene � immunomediate, neoplastiche, flogistiche croniche in senso lato, tutte in ultima analisi caratterizzate da alterazioni o comunque da trasformazioni adattative dell'epigenoma e quindi della cinetica cellulare e della sintesi proteica(� secrezione di enzimi e mediatori biochimici:ormoni, citochine e chemochine ecc..)

� come segno/sintomo di un’alterazione complessiva della bio-genosfera e, in particolare, di uno stato di flogosi cronica collettiva ?

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Alla luce di quanto sopra esposto, ci sembra di poter affermare che chiunque voglia affrontare e trattare con la dovuta serietà la grande tematica Ambiente/Salute (sintetizzabile anche nei binomi Non Self /Self , ma soprattutto Nurture /Nature : binomio “classico” che ha il merito di mettere in risalto il continuo dialogo/confronto dialettico train-formazione centripeta , proveniente dall’ambiente, e centrifuga , codificata ed espressa a livello genetico-biochimico e quindi immunologico e neuro-endocrino), non possa prescindere da un simile contesto, privilegiando le seguenti linee-guida:

naturenurture

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- Indagini approfondite sulle sempre più rapide trasformazioni genetiche (genomiche ed epi-genomiche) e fenotipiche (biochimiche e morfo-funzionali/comportamentali) a carico di microrganismi e virus(con particolare riferimento a quei batteri, parassiti e virus che sono legati in modo più stretto e funzionale al nostro equilibrio genomico, biochimico, fisiopatologico e persino bio-evolutivo );

Pressione selettiva ++

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22- Indagini sulle drammatiche interferenze che alcuni fattori ambientali[biologici, fisici e chimici: con particolare riferimento alle oltre 100mila molecole di sintesie alla enorme quantità di ioni metallici che sono i sottoprodotti dei processi di combustione ,veicolati all’interno dei nostri organi-tessuti-cellule-nuclei cellulari dal particolato (ultra)fine]hanno sui nostri recettori cellulari , sullecascate biochimiche intracellulari , suirecettori nucleari e sull’assetto (epi)genomico(metilazione Dna, modifiche post-traduzionali degli istoni, assetto cromatinico) e quindi sull’espressione genica.. e sullo stesso assetto (epi)genomico delle future generazioni;

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� privilegiare le valutazioni eco-tossicologiche e tossico-genomiche ispirate alla biologia ed epi-genomica sistemica ,

� rispetto a valutazioni di rischio ed impatto basate su criteri e metodi propri dell’epidemiologia tradizionale , che si limitanoa confrontare popolazioni più o meno direttamente esposte a fonti di inquinamento, ma che non possono esserci di aiutonella comprensione e valutazione degli effetti di una trasformazione chimico-fisica e biologico-sanitaria, riguardante non solo tutta la popolazione, ma la stessa specie umanae l’intera geno/bio-sfera .

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In pratica sono spesso paragonate due popolazioni

�� ll ’’altra un poaltra un po ’’ menomeno ……((id estid est pipi ùù distante distante dalldall ’’ impiantoimpianto …… ma ma comunque comunque esposta agli esposta agli stessi inquinantistessi inquinanti (per via (per via diretta o da fonti diffuse, diretta o da fonti diffuse, in primisin primis il traffico il traffico veicolareveicolare …… o per via o per via indiretta attraverso laindiretta attraverso lacatena alimentare)catena alimentare)

�� una molto espostauna molto esposta ....((id estid est direttamente direttamente espostaesposta alle emissioni alle emissioni delldell ’’ impianto)impianto)

.. il discorso non cambia di molto paragonando sul piano quantitativo l’incidenza locale di una o più patologie (prevalentemente neoplastiche).. alle cosiddette patologie attese , che sono a loro volta il frutto di una esposizione massiccia e progressiva agli stessi inq uinanti(e la cui incidenza aumenta nel tempo di pari passo all’inquinamento);

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�� tutto questo tutto questo nonnon significa che significa che le indagini le indagini epidemiologiche perdono di valoreepidemiologiche perdono di valore

�� al contrario significa al contrario significa che i dati che i dati significativi registrati significativi registrati nonostante nonostante ll ’’evidente difetto di impostazioneevidente difetto di impostazione delle delle indagini stesseindagini stesse dovrebbero essere valutati dovrebbero essere valutati come come prove drammatiche schiacciantiprove drammatiche schiaccianti(cfr.: i (cfr.: i clustercluster di neoplasie rare come i di neoplasie rare come i sarcomi sarcomi dei tessuti mollidei tessuti molli -- anche in etanche in etàà pediatricapediatrica-- nelle nelle zone adiacenti a inceneritori di RSU)zone adiacenti a inceneritori di RSU)

!

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.. e che .. e che ll ’’ incremento generalizzatoincremento generalizzato di di patologie neoplastichepatologie neoplastiche (specie in et(specie in etààpediatrica) pediatrica) e e flogisticoflogistico --degenerative a carico degenerative a carico del sistema cardiocircolatoriodel sistema cardiocircolatorio ((aterosclerosiaterosclerosi , , infarti, strokes, infarti, strokes, immunovasculitiimmunovasculiti ), ), sistemiche sistemiche e de d’’organo (Alzheimer !)organo (Alzheimer !) dovrebbe esser vistodovrebbe esser visto

come come effetto di uneffetto di un ’’esposizione collettiva esposizione collettiva cronica e massiva a fattori e sostanze cronica e massiva a fattori e sostanze (geno)tossiche(geno)tossiche prodotte, in massima parte, prodotte, in massima parte, dai processi di dai processi di combustione incompleta (traffico combustione incompleta (traffico veicolare, industrie, inceneritoriveicolare, industrie, inceneritori););

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Mi pare che il problema non possa che essere affrontato in due modi, diametralmente opposti:

A) chi legge (acriticamente) in positivo i dati dell’aumento dell’attesa di vita per le popolazioni ricche del I mondotende a pensare e a sostenere che l’inquinamento e le patologie conseguenti sono un prezzo da pagare per lo sviluppo/progresso

Per concludere:Per concludere:La Medicina ambientaleLa Medicina ambientale

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(B) Chi mette nel computo� il rapido esaurimento delle risorse energetiche

e materiali , la trasformazione chimico-climatica dell’atmosfera e la deriva biochimica della biosfera e della genosfera (alterazione della co-evoluzione genomica !)

� vedrà in questo modello/sistema di sviluppo incentrato sulla combustione (e sulla guerra)la strada che può condurci al disastro

� e nell’aumento delle patologie e delle alterazioni a carico degli ecosistemi (micro)bici e virali i segni/sintomi di una deriva potenzialmente auto-distruttiva.

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Adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche

� accettare il dovere di informare

� impedire l'occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute

� evitare che si continui a considerare l'intera specie umana come un insieme di cavie sulle quali saggiare tutto quanto è capace di inventare il progresso tecnologico (L.Tomatis)

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