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LA LOMBARDIA
PER LE IMPRESE
LA LOMBARDIA PER LE IMPRESE
1. Linee guida per il Progetto di legge per il rilancio della
competitività lombarda
2. Aggiornamento dei criteri attuativi di Credito Adesso:
3. Sviluppo dei Cluster Tecnologici Nazionali: Accordo di
Programma multiregionale con il MIUR.
4. Iniziativa per lo sviluppo della Responsabilità
Sociale d’Impresa.
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rilanciare la competitività
promuovere l’attrattività
favorire il credito alle imprese
riorganizzare gli sportelli unici per le attività produttive
semplificare l’azione amministrativa
razionalizzare il sistema dei controlli
Gli obiettivi:
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1. LINEE GUIDA PER IL PROGETTO DI LEGGE PER
IL RILANCIO DELLA COMPETITIVITA’ LOMBARDA
Accordo di localizzazione produttiva (Zero Burocrazia): promuove
l’attrazione di nuovi investimenti su base territoriale attraverso la stipula di
un accordo sostitutivo di tutti i procedimenti amministrativi necessari
all’avvio della nuova impresa, stabilisce reciproci obblighi tra realtà
imprenditoriali e autorità amministrative. Si crea in concreto il contesto
per l’avvio e la sperimentazione di “zone a burocrazia zero”.
Fiscalità di vantaggio: nell’ambito degli accordi negoziali si stabilisce,
anche in accordo con i comuni, il minor carico fiscale per le nuove imprese,
a valere sulle imposte regionali e comunali.
Accesso al credito: differenziazione degli interventi per MPMI e Grandi
imprese, riorientando il credito alla grande impresa sugli strumenti di finanza
innovativa e ottimizzando la filiera lombarda delle garanzie (Confidi), anche
in raccordo con il Fondo Centrale di Garanzia, a sostegno delle MPMI.
Le novità principali 1/2
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Liberalizzazione: con una semplice e unica comunicazione l’imprenditore
può dare avvio alla sua attività, autocertificando il possesso di tutti i requisiti
di legge. In caso di difformità tra quanto dichiarato e quanto riscontrato in
sede di controllo viene concesso un termine per l’adeguamento senza
sanzioni.
Amministrazione unica: concentrazione in capo alle Camere di
Commercio di tutti gli adempimenti connessi all’avvio di nuove imprese.
Sistema integrato dei controlli: strumento di coordinamento tra i controlli
di competenza regionale e quelli di competenza sovraregionale, al fine di
svolgere in maniera coordinata l’azione ispettiva.
Norma finanziaria: istituzione di un fondo dedicato agli accordi di
localizzazione produttiva su cui potranno confluire anche le risorse messe in
campo dalle altre Direzioni Generali che parteciperanno ai progetti
sperimentali. Per il finanziamento della legge nel suo complesso si
provvederà con la legge di bilancio.
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Le novità principali 2/2
In Italia per avviare un'impresa occorrono fino a 32 autorizzazioni.
I costi amministrativi annui per le MPMI italiane generati dalla
burocrazia ammontano a 23 miliardi di euro, pari a circa 5.200 euro
per impresa (e al 2% del PIL).
Il peso della burocrazia fa perdere in media 100 giornate di lavoro.
Alcuni impatti
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Riduzione delle tempistiche amministrative legate all'attività di impresa e,
di conseguenza, riduzione degli oneri (soprattutto a carico delle start up)
e delle barriere all'ingresso del mondo imprenditoriale.
Riduzione del costo della burocrazia e del carico delle sanzioni in
capo alle imprese e rilancio della competitività e attrattività territoriale.
La stretta creditizia rappresenta uno dei principali ostacoli che le
imprese lombarde si trovano ad affrontare.
A febbraio 2013:
Lo stock di finanziamenti concessi al totale delle imprese è il
5% in meno rispetto al febbraio 2012.
Il 13,2% dei finanziamenti è erogato a favore di imprese con
meno di 20 addetti, che costituiscono il 97,4% del totale
delle imprese non agricole lombarde.
La riduzione del credito ha riguardato quasi tutti i comparti di
attività economica.
2. CREDITO ADESSO
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Il Contesto
Finanzia il fabbisogno di
capitale circolante.
È rivolta alle micro piccole
e medie imprese lombarde.
È sostenuta da Regione
Lombardia, Finlombarda e
banche convenzionate.
Cos’è Credito Adesso
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Dotazione 500 milioni €
Erogati 230 milioni € (903 domande su 2.760)
Risorse ancora disponibili
270 milioni €
Le novità di oggi rispondono alle esigenze pervenute
dal mondo produttivo:
Ampliamento del target dei beneficiari
Aumento dell’efficacia della misura
Semplificazione delle procedure di accesso
Ampliamento al settore turismo, alle lavanderie industriali e alle attività di
servizi per edifici e paesaggio.
Incremento della percentuale di finanziamento dal 50 al 60% dell’importo.
Possibilità per l’impresa di richiedere più finanziamenti fino al limite massimo
previsto, anche in sovrapposizione.
Abbassamento della soglia minima di accesso per le micro e piccole imprese
da 100.000 a 30.000 euro di ordini/contratti di fornitura.
Innalzamento del contributo massimo per le medie imprese da 500.000 a
750.000 euro.
Diminuzione dell’onerosità del finanziamento attraverso l’aumento del
contributo in conto interessi dall’1% al 1,25%.
Procedure semplificate di accesso per le richieste di finanziamento fino a
45.000 €.
Le principali novità nel dettaglio
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sviluppare le Reti tra imprese, enti di ricerca e altri soggetti pubblici o
privati
migliorare la competitività e attrattività internazionale del tessuto
economico di riferimento.
allineare le politiche regionali alle procedure e agli strumenti indicati a
livello nazionale e comunitario, facilitando sinergia e addizionalità di
risorse con le azioni messe in campo ai vari livelli di governo
concentrare le risorse disponibili su temi strategici, altamente
innovativi e spesso di forte impatto sociale
introdurre forme di governance trasversale in materia di Ricerca, Sviluppo e Innovazione che coinvolgono l’intera filiera
3. L’ACCORDO CON IL MIUR
Gli obiettivi
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La delibera costituisce una tappa importante nell’evoluzione
dell’azione di governance avviata da Regione Lombardia
Il percorso
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Politiche distrettuali e
metadistrettuali
AdP MIUR per il sostegno alla
ricerca nei settori strategici
Invito per le aggregazioni operative nei
settori strategici
Avviso MIUR 257/2012
verso i cluster tecnologici regionali
Horizon 2020
I 9 CLUSTER
1. chimica verde 2. agrifood 3. tecnologie per gli ambienti di vita 4. scienze della vita 5. tecnologie per le smart communities 6. mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina 7. aerospazio 8. energia 9. fabbrica intelligente.
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Politiche distrettuali e
metadistrettuali
AdP MIUR per il sostegno alla
ricerca nei settori strategici
Invito per le aggregazioni operative nei
settori strategici
Avviso MIUR 257/2012
verso i cluster tecnologici regionali
Horizon 2020
I Cluster Tecnologici Regionali:
sono rappresentativi e inclusivi del maggior
numero possibile di soggetti economici e scientifici
del territorio e caratterizzati da forte leadership nel
settore di riferimento,
sono confluiti, talvolta con ruolo di vertice (Scienze
della Vita) negli Organi di Coordinamento dei
corrispondenti Cluster Tecnologici Nazionali,
hanno avviato un percorso di formalizzazione del
loro status giuridico e di consolidamento delle
proprie attività
La Regione Lombardia è l’unica regione
italiana ad avere un cluster per ogni tematica
del bando nazionale.
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Politiche distrettuali e
metadistrettuali
AdP MIUR per il sostegno alla
ricerca nei settori strategici
Invito per le aggregazioni operative nei
settori strategici
Avviso MIUR 257/2012
verso i cluster tecnologici regionali
Horizon 2020
L’investimento
Sottoscrizione degli Accordi di Programma multiregionali con il MIUR per
dar seguito alle lettere di intenti e attuazione alla politica nazionale.
Consolidamento del processo di Smart Specialisation in atto in sinergia con
Horizon 2020 e COSME, rafforzando e formalizzando, anche a livello
programmatorio, l’interlocuzione e l’impostazione degli strumenti con
questo nuovo imprescindibile “target di riferimento”.
1.000.000 € nel 2014-2015 per lo start up e l’avvio delle attività
dei costituendi Cluster Tecnologici Regionali.
Regione Lombardia partner istituzionale del Salone
della Responsabilità Sociale di Impresa – CRS e
dell’innovazione sociale
Obiettivi:
Portare esperienze di collaborazione fra pubblico e
privato in materia di welfare.
Diffondere una cultura della legalità e della trasparenza
delle organizzazioni.
Presentare opportunità e strumenti a favore delle
imprese.
4. RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA
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