PERIODICO DI INFORMAZIONE CULTURALE POLITICA SINDACALE E SOCIALEFLP NEWS

N.DOPPIO 262/263 - 3 /30 DICEMBRE 2015

FLP NEWSFLP NEWS

LA LEGGE DI STABILITÀ PER IL 2016

DEL GOVERNO RENZI

FLP NEWSIL PERIODICO DELLAFEDERAZIONE LAVORATORI PUBBLICI E FUNZIONI PUBBLICHE

Sito www.flp.it e-mail: flpnews@flp.itredazione: Via Roberto Bracco, 45 – 80133 Napoliredazione romana: ViaPiave, 61 – 00187 Romaeditore: FLP – Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubblicheregistrazione tribunale di Napoli n. 24 del 01.03.2004Iscrizione al R.O.C. n. 12298

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Sommario

PROGRESSIONI ECONOMICHE

LA DIVINA CASTA

AGENZIE FISCALI : ENTRATE

RICICLO CREATIVO

LEGGE DI STABILITÀ

INCONTRO DEL 2 DICEMBRE

PAG.4 PAG.25PUBBLICA AMMINISTRAZIONE MINISTERI: LAVORO

PROGRESSIONI E FONDI

PASSAGGI ECONOMICI

POSIZIONI ORGANIZZATIVE

PAG.6-9

PAG.31-32

MINISTERI: BAC

MINISTERI :AFFARI ESTERI

INCONTRO URGENTE

LA POLITICA DEGLI

ANNUNCI

MINISTERI: DIFESA

ANGOLO DELLE RICETTE

PAG.26-29

PAG.32-33

MINISTERI: INTERNO

NOTIZIE DAL CANILE

PAG.22-24

PAG.38-39

MINISTERI: GIUSTIZIA

RETROSCENA

PAG.10 -15

PAG.16-21

PAG.34-35

PAG.36-37

LEGGE DI STABILITÀ

BUONI PASTO

MINISTRO ORLANDIO

LOTTA UNITARIA

VALUTAZIONE

CHIUSURA PREFETTURE

LA LEGGE DI STABILITÀ PER IL 2016DEL GOVERNO RENZI.Niente soldi e nessun disegno strategico per la pubblica amministrazione. E all’orizzonte un’altra manovra in corso d’anno

I 22 dicembre scorso, con il voto di fiducia ottenuto al Senato, è stata approvata defini-tivamente la Legge di stabilità 2016, piena di mance più che una Finanziaria anni ’80, di tagli

lineari e di regali agli evasori, in cui brilla per assenza qualsiasi disegno strategico.La prima conclusione che possiamo trarre è che ha fatto bene la FLP a proporre il ricorso alla Corte Costituzionale contro il blocco dei contratti. Ricorderete, infatti, che a giugno, all’indomani della sentenza che dichiarava incostituzionale il blocco contrattuale, il Ministro Madia (e purtroppo anche molti sindacati) si affrettava a dire che era una sen-tenza inutile poiché il Governo aveva già deciso di rinnovare i contratti dal 2016. Ebbene, lo stanziamento di circa 200 milioni nella Legge di stabilità, ovvero meno di 5 euro di aumento dopo sei anni di blocco, è la prova che il Governo non ha mai avuto nessuna intenzione di rinnovare i con-tratti e, se non ci fosse stata la sentenza della Corte Costituzionale, avrebbe prorogato il blocco.Solo grazie alla FLP si è riaperto un dibattito che però rischia, anche a causa della timidezza del fronte sindacale, di finire di nuovo dinanzi ai giudici, stavoltaeuropei, giacché la FLP di fronte alle chiusure governative ha già deliberato di rivolgersi alla Corte Europea di Giustizia.Come se non bastasse, altri tagli lineari si abbattono sul lavoro pubblico, a partire da un nuovo blocco del salario accessorio, che nel 2016 non potrà

essere maggiore Mdel 2015, e del turn over, ridotto pesantemente rispetto a quanto previsto nelle norme precedenti.Ma ciò che è peggio è che manca totalmente un pro-getto strategico sulla pubblica amministrazione e non solo sulla valorizzazione del personale. Continua a non essere chiaro quali debbano essere i livelli di servizio ai cittadini o la presenza dello Stato sul territorio mentre la stessa Riforma della Pubblica Amministrazione resta il solito cumulo di deleghe in bianco al quale questo Governo ci ha abituati. Anche in settori strategici come la Sanità, di certo ci sono solo le rassicurazioni del Premier Renzi le quali, come vedremo, sono ampiamente smentite dai fatti.La logica di questa legge di stabilità riguardo al lavoro e ai diritti di cittadinanza è che non ci sono più garan-zie ma solo concessioni del “principe”: anche laddove gli stipendi avranno una minima crescita – ad esem-pio per le forze dell’ordine – non vi è il riconoscimento di un diritto al giusto salario, alla contrattazione, al ruolo di servitori dello Stato ma solo un’elargizione “ad settores” per la quale gli interessati dovrebbero essere grati e ringraziare, semmai nelle urne.Per il resto, c’è tutto l’armamentario di mance e regali, avviati con norme precedenti e che proseguono con la Legge di stabilità: alla decontribuzione, destinata non solo a chi aumenta i posti di lavoro ma anche a chi licenzia lavoratori con diritti per assumerne altri senza diritti, si aggiungono misure direttamente o indirettamente destinate ad aumentare l’evasione

I

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

fiscale o a favore di chi non ha bisogno di ulteriori sconti fiscali.L’abrogazione dell’obbligo di pagamento degli affitti con sistemi tracciabili aumenterà sicuramente il feno-meno dei pagamenti in nero sottraendo fondi alla col-lettività e l’aumento delle soglie d’uso del contante da 1.000 a 3.000 euro di per sé non è detto che produca evasione diretta ma è un segnale forte dell’inversione di tendenza nella lotta ai furbi del fisco. Gli evasori votano e vanno coccolati anche a scapito della parte sana di questo Paese. Stesso discorso vale per l’abolizione delle imposte sulla prima casa, non legata al reddito o al valore dell’immobile, con la conseguenza che l’abolizione non riguarderà solo i ceti medio-bassi ma si regale-ranno soldi a persone anche molto ricche mentre gli stessi miliardi di euro impegnati a tal fine si sarebbero potuti impiegare, ad esempio, per diminuire le tasse sul lavoro, aumentare le pensioni minime o gli inve-stimenti che producono lavoro.Di contro, si peggiorano le condizioni delle fasce deboli della popolazione: basta esaminare ciò che avviene sulla spesa sanitaria, che nelle parole di Renzi non è stata tagliata mentre invece, dai dati uffi-ciali, si è passati dalla spesa prevista di 113,1 miliardi ai 111 stanziati.E badate bene, non si tratta di lottare contro gli sprechi giacché della spending review non si parla più e delle numerose denunce che la stessa FLP ha prodotto nel corso degli anni, nessuna è stata presa in seria considerazione. Parliamo invece del fatto chel’Italia continua a spendere complessivamente meno della media dei Paesi industrializzati e che lo stesso Ufficio Parlamentare di Bilancio nutre molti dubbi sulfatto che con la diminuzione delle risorse prevista in stabilità si riusciranno a mantenere i livelli essenziali di assistenza (LEA), se non attraverso tagli lineari le cui scelte saranno delegate alle regioni e che difficil-mente lasceranno inalterate le prestazioni sanitarie, in un Paese che già oggi conta negli ospedali poco più di 3 posti letto per mille abitanti contro gli oltre 5 della media europea.Ma di questo il Governo non si cura, tutto concentrato a dare messaggi di ottimismo, il quale sembra l’uni-ca strategia per sostenere una crescita affidata alla congiuntura internazionale e che già mostra la pro-pria debolezza. Lo 0,8 per cento di crescita del 2015 sbandierato dal Governo (che in realtà è lo 0,7 se lo depuriamo dai tre giorni in più lavorativi rispetto

all’anno precedente), è in realtà concentrato maggior-mente nei primi due trimestri rispetto agli ultimi due, segno che la ripresa rischia di essere già alle nostre spalle, anche perché ormai la produzione langue e iconsumi leggermente cresciuti si stanno traducendo in un aumento delle importazioni.In conclusione, quella approvata in questi giorni è una manovra che non investe nell’economia reale, non ha strategia di medio periodo, non rinnova i con-tratti pubblici, non combatte gli sprechi e l’evasione fiscale, peggiora le condizioni delle fasce deboli della popolazione. Inoltre, la situazione rischia di aggra-varsi in corso d’anno attraverso una nuova stangata fiscale sotto forma di manovra correttiva, che si ren-derà necessaria se non verrà rispettato l’ambizioso ed immotivatamente ottimista obiettivo che fissa all’u-no virgola sei per cento la crescita del PIL per il 2016.Una Legge di stabilità che non può essere in alcun modo condivisa dalla FLP che, anzi, farà di tutto anche durante il prossimo anno affinché venga abbandonata la politica degli annunci in favore di una nuova svolta economica basata su investimenti e maggiore giustizia sociale.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PAG 5

Progressioni Economiche

MINISTERI : BAC

S iamo stati costretti ad informare pregiudizial-mente la delegazione di parte pubblica che la dif-

fusione della circolare n. 242/2015 (che regolamenta le modalità di applicazione del famigerato D.L. 146/2015: non solo “tutela” ma anche “valorizzazione” come ser-vizio essenziale) con la quale l’Amministrazione, senza averne le prerogative, dispone in ordine ad un diritto costituzionalmente garantito, lo sciopero, non solo presenta profili di illegittimità, ma politicamente rappresenta un pre-cedente inaccettabile, tanto più grave se si considera lo sforzo negoziale messo in campo dalle

OO.SS. per la risoluzione delle pesanti criticità del Mibact delle quali la parte politica è certamente la principale responsabile.La FLP ha già conferito al proprio Ufficio legale l’incarico di impu-gnazione della Circolare in que-stione e della norma di conversio-ne dello stesso D.L. sopra citato. L’intento è quello di arrivare ad ottenere una sentenza della CorteCostituzionale che le dichiari ille-gittime. Per quanto sopra, tutte le OO.SS. hanno proseguito la riunione con l’unico obiettivo di mettere in sicurezza le risorse del Fondo Unico di Amministrazione attraverso due accordi fondamen-tali:il primo, già preannunciato,

Progressioni Economiche

MINISTERI: BAC PAG 7

per nuove “progressioni economiche”; il secondo sui “progetti locali”.PROGRESSIONI ECONOMICHELe risorse disponibili per un accordo entro il corren-te mese di dicembre sono circa 8 milioni di euro. Il direttore del Bilancio, dott. D’Angeli, dopo una serie di controlli e approfondimenti, fornirà l’importo esatto.La sottoscrizione dell’accordo nei tempi evidenziati consentirà l’emanazione di un bando all’inizio del 2016, senza possibili sorprese da parte degli organi di controllo.Attualmente gli sforzi sono concentrati nell’indivi-duazione di nuove risorse perché questo secondo accordo coinvolga tutti i colleghi, lo ripetiamo ancora una volta, “traditi” dal precedente.A tale scopo la delegazione di parte pubblica inizierà accertamenti su larga scala riguardo il corretto uti-lizzo della indennità di turnazione… I dirigenti sono avvisati: possono agire in autotutela prima di essere chiamati a rispondere di somme erogate illegittima-mente ai propri collaboratori attraverso la violazione reiterata e continuata dell’articolo 13 del CCIM.PROGETTI LOCALILe risorse accertate e immediatamente disponibi-li da destinare agli Istituti centrali e periferici per

la contrattazione locale ammonta-no a 7.939.601 euro ai quali

vanno aggiunti i residui del 2014 riassegnati in bilan-

cio per un importo pari ad 3.184.000 euro. Abbiamo sollecitato la delegazione di parte pubblica a predisporre un testo di accordo in

linea con le attività già intraprese in passato ma

che presenti un’importan-te differenza: considerato

il livello di conflittualità con la parte politica, non siamo disponibili

ad accordi che prevedano un aumento dell’of-ferta culturale. Se l’Amministrazione intende svolgere attività di tale specie, dovrà individuare risorse al di fuori del FUA.REGOLARITA’ PAGAMENTIIl primo e più importante ostacolo è stato superato. L’Ufficio Centrale del Bilancio si è espresso favore-

MINISTERI : BAC

volmente sulla nuova procedura amministrativa e, verosimilmente, si dovrebbe ottenere facilmente anche il parere della Funzione Pubblica e dell’IGOP.Le risorse allocate direttamente sui capitoli di spesa consenti-ranno di erogare ai dipenden-ti con regolare cadenza men-sile le indennità accessorie. PASSAGGI ORIZZONTALIL’Ufficio Centrale del Bilancio ha espresso parere favorevole al passaggio orizzontale del 100% delle istanze presentate. Gli interessati verranno inseriti in un apposito Decreto che sarà emanato entro il corrente mese di dicembre.POLITICHE ASSUNZIONALIDisponibili risorse pari a 10 milioni di euro da cui occorre sottrar-re 2,5 milioni, accantonati per il bando riservato al personale delle Province.Individuata anche la possibilità di procedere all’assunzione di 8 Dirigenti, facendo scorrere le gra-duatorie ancora in vigore. L’ipotesi è al vaglio degli organi di control-lo. Forti pressioni da parte della Funzione Pubblica per l’ulteriore assunzione di dipendenti prove-nienti dalle Province (per monito-rare il fenomeno ci si può collega-re a www.mobilita.gov.it) ai quali si aggiungeranno, questa volta in soprannumero, i dipendenti di molte Biblioteche provinciali.Museo nazionale d’Arte Orientale

- Archivio centrale dello Stato: un esempio di sperpero di risorse pubbliche.Vi chiederete cosa c’entra con un Notiziario nazionale, ma lo ripetia-mo: è un esempio di gravissimo sperpero di risorse pubbliche e di iniziative opache, circostanze che impongono una dura opposizione.Ma sintetizziamo con ordine:La proprietaria dell’edificio che ospita attualmente il Museo nazio-nale d’Arte Orientale (Palazzo Brancaccio), circa un anno fa, viene a mancare e lascia in eredi-tà il suddetto palazzo al Comune di Roma; contestualmente vengo-no avviate le procedure per l’in-dividuazione di una sede dema-niale.L’Ente E.U.R (notoriamente in gravi difficoltà economiche) ospita nei propri edifici in affitto, fra gli Istituti del Mibact, anche l’Archivio Centrale dello Stato. Il Ministro Franceschini fa sapere di aver preso contatti con il suo omolo-go del M.E.F, il Ministro Padoan, titolare del dicastero proprietario di una quota rilevante dell’Ente in discorso per ottenere gratuita-mente non solo gli spazi attual-mente occupati, ma anche quel-li necessari al trasferimento del Museo d’Arte Orientale.Nel frattempo filtrano informazioni dagli organi di stampa sulla ces-sione di alcuni edifici dell’Ente E.U.R. e soprattutto dei suoi debiti all’I.N.A.I.L.

MINISTERI: BAC PAG 9

COME PROCEDE NEL FRATTEMPO IL MIBACT?Nel corso di una riunione al tavolo negoziale nazionale il Segretario Generale si impegna a fornirci periodica-mente informazioni sul trasferimento delle nostre sedi ospitate a titolo oneroso in edifici demaniali e soprattut-to riceve il mandato di avviare contatti con il Comune di Roma per la cessione gratuita di Palazzo Brancaccio allo scopo dichiarato di mantenere in un quartiere prossimo al degrado definitivo un importante presidio culturale dello Stato.Ora veniamo a conoscenza che non solo non si hanno certezze sulla “svolta demaniale” promessa da Franceschini, ma che si prevede il trasferimento del Museo d’Arte Orientale in una porzione dell’edificio che ospita l’Archivio Centrale dello Stato, che, è appe-na il caso di sottolineare, dovrà conseguentemente provvedere al trasloco di chilometri di scaffali e docu-

mentazione. La previsione di spesa per dette operazioni ammonta com-

plessivamente a circa 5 milioni di euro. Nel frattempo non

si ha alcuna informazio-ne sulle trattative avviate con il Comune di Roma: un autentico esempio di buona amministrazio-ne!!!

Vi terremo informati sugli sviluppi perchè quei soldi

sono...anche nostri!!!Le numerose e gravi verten-

ze ancora non risolte ci hanno indotto a chiedere un rapido incon-

tro con il Capo di Gabinetto alla presenza del Segretario Generale oltre alla delegazione di parte pubblica. Fra le priorità, come segnalato sopra, c’è il ritiro immediato della Circolare n. 242/2015 e la neces-sità di fare luce sulla vicenda Museo nazionale d’Arte Orientale.

S

AGENZIE FISCALI: ENTRATE

FONDI, PROGRESSIONI, POSIZIONI ORGANIZZATIVE, MOBILITÀ.LA FLP È IMPEGNATA CON TENACIA A SVENTARENUOVI COLPI DI MANO CHE AFFOSSEREBBEROPER SEMPRE OGNI PROSPETTIVA DI SVILUPPOECONOMICO E PROFESSIONALE DEI LAVORATORIDELL’AGENZIA

i è tenuta la trattativa sindacale avente come oggetto numerosi punti di fondamentale importanza per il salario e i diritti del lavora-tori dell’Agenzia delle Entrate e del Territorio. Andiamo con ordine ad elencare i vari punti

di discussione:Integrazione degli uffici del Territorio con le direzioni Provinciale delle Entrate L’Agenzia ci ha comunica-to che a partire dal 1° gennaio 2016 tutti gli Uffici Provinciali del Territorio – salvo quelli ubicati in città metropolitane ove vi sia più di una direzione pro-vinciale delle Entrate (quindi Roma, Torino, Milano e Napoli) - diventeranno articolazioni interne delle direzioni provinciali delle Entrate. Sembra un piccolo cambiamento ma non è affatto così, e lo abbiamo spiegato all’Agenzia. Questa modifica “a freddo” rischia di portare con sé tanti problemi a livello locale e rende irrimandabile il confronto sul nuovo modello organizzativo. Orari di lavoro, graduazione delle posizioni dirigen-ziali, unificazione dei servizi no-core (per esempio le aree di staff) sono problemi che impatteranno imme-diatamente sulla periferia e materie che non intendia-mo in alcun modo lasciare alle determinazioni unila-terali di un’amministrazione che deve comprendere che non esistono solo gli organigrammi ma dietro di essi ci sono sempre persone e dignità.Fondo salario accessorio 2013L’Agenzia ha annunciato che è arrivata ieri una comunicazione degli organi di controllo che sarebbe-ro disposti a certificare l’accordo sul salario acces-sorio 2013 a patto che siano apportate delle piccole modifiche, la cui entità non è nota giacché l’ammini-

strazione ha sostenuto di non aver avuto il tempo di leggere le carte, appena arrivate.È stata comunque fissata per il prossimo venerdì pomeriggio la riunione per la firma definitiva del Fondo 2013 che dovrebbe finalmente sbloccare i pagamenti ai lavoratori per obiettivi raggiunti quasi 3 anni fa. Ciò che è certo è che – oltre al taglio di 55 milioni di euro che ha portato la FLP a non firmare l’accordo - salta definitivamente non già la possibilità di pagare i lavoratori a dicembre, come avevano sostenuto i firmatari dell’accordo, ma anche quella di erogare i soldi a gennaio; e non è certo nemmeno il pagamento a febbraio.Tutta questa vicenda dovrebbe portare a un minimo di riflessione lavoratori e sindacati: che un accordo che taglia così pesantemente e senza alcun pre-cedente nel resto della pubblica amministrazione il salario di produttività non sia stato ancora certificato dopo oltre tre mesi dalla sottoscrizione e che addirit-tura vengano fatti rilievi da parte degli organi di con-trollo, è inaccettabile ed è la dimostrazione plastica di quanto l’Agenzia delle Entrate e i suoi lavoratori siano pesantemente sotto attacco.Di fronte a tale situazione si può continuare a soste-nere, come abbiamo sentito ieri al tavolo e letto oggi in qualche comunicato, che la firma di venerdì è una vittoria, oppure prendere atto che è stata una sconfitta pesante figlia dell’indebolimento del fronte unitario voluto dai tre sindacati firmatari e cambiare finalmente strada. È giusto che i lavoratori prendano una posizione ed è giusto che i sindacati dicano con chiarezza se inten-dono continuare questa corsa folle verso il baratro

AGENZIE FISCALI PAG 11

fatto di cancellazione di diritti e di salario.Progressioni economicheL’Agenzia ha comunicato che a partire da lunedì prossimo sarà possibile la compilazione delle doman-de on-line (o meglio l’aggiornamento dei dati perso-nali) a seguito del rilascio della procedura da parte di SOGEI (e già tremiamo al solo sapere che il destinodei lavoratori è demandato a loro).Siamo soddisfatti per il fatto che finalmente si avvia la procedura anche se permangono le criticità dei pos-sibili contenziosi e della divisione dei lavoratori per lavalutazione di massa da parte di dirigenti che in molti casi neanche ci sono o sono arrivati da pochi giorni.E, soprattutto, segnaliamo l’incredibile freddezza degli attori (altri sindacati e Agenzia) sulla procedura di passaggi economici 2016, le cui risorse necessa-rie, come ribadito dalla Ragioneria, debbono essere individuate in quelle aventi caratteristiche di certezza e stabilità al 31.12.2015. Se vogliamo veramente mettere in campo l’altra gamba del percorso di rico-noscimento professionale, così come discusso nel corso del negoziato apertosi nei primi mesi del 2015, è proprio in questi giorni che le parti debbono indivi-duare gli ambiti e le condizioni per il nuovo accordo.Mobilità nazionale volontariaÈ stata firmata ieri una modifica all’accordo nazionale che si è resa necessaria per un errore formale nel conteggio dell’invalidità civile. Messo riparo all’errore, adesso potrà essere pubblicato il bando di mobilità che la FLP ha fortemente voluto.Posizioni organizzative e ruolo dei ConservatoriUltimo argomento, ma non per importanza, è quello relativo alle posizioni organizzative relative all’ex Agenzia del Territorio, la cui trattativa ha richiesto gran parte della giornata.Al riguardo la posizione della FLP è chiara: rivisi-tazione complessiva delle posizioni organizzative e di responsabilità, che oggi sono troppe e pagate con i fondi fissi e ricorrenti, cosa che impedisce di fare progressioni economiche e che invece per noi vanno pagate con le somme variabili; modalità di copertura trasparenti, proceduralizzate e non unilaterali, immediato riconoscimento anche per le professionalità esistenti al Territorio in un quadro complessivo che deve essere subito ridiscusso, pena il perdere la possibilità di fare passaggi economici nell’anno 2016.Spazio per soluzioni di altro genere non c’è.Ci siamo avviluppati per settimane (o per mesi) in una discussione surreale, con sindacati che non si sa bene chi rappresentano (se non sé stessi).

Abbiamo assistito nell’ordine: ad una proposta unitaria confederale, la cui unitarietà è durata un quarto d’ora, che rivendicava l’aumento delle posizioni se solo l’A-genzia ci avesse messo qualche soldo in più dai fondi propri; un sindacato che addirittura proponeva ancora più posizioni (sempre pagate da tutti i lavoratori) di quelle proposte dal sindacato confederale; l’ammini-strazione che ha fatto una proposta in cui non mette soldi propri, impegna fondi che devono (diciamo noi) essere utilizzati per i passaggi economici 2016, con una graduazione delle posizioni che porterebbe molti lavoratori interessati (in special modo i Conservatori) a percepire meno di quanto oggi percepiscono dal budget di sede senza alcun riconoscimento giuridico per le funzioni svolte, che non hanno equivalente in alcuna altra figura professionale.Insomma, l’ennesimo accordo a perdere per tutti i lavoratori: per quelli non interessati dalle posizioni organizzative perché si sarebbero visti sottrarre altri fondi da destinare ai passaggi; per i lavoratori interessati perché avrebbero avuto una funzione provvisoria, senza alcun riconoscimento tangibile e in molti casi persino con una remunerazione inferiore all’attuale.Sono stati gli stessi rappresentanti dei Conservatori, presenti in alcune delegazioni sindacali (tra cui quella della FLP) a contestare con forza tale soluzione.In un mondo normale, sarebbe bastato l’intervento degli interessati a far tramontare la discussione impo-stata sulle basi che abbiamo esposto.Invece no: siamo ancora andati avanti a discutere, per la pervicacia soprattutto di una sigla sindacale, se si dovessero sottrarre altri fondi ai passaggi econo-mici per destinarli ad un accordo che persino i diretti interessati rifiutavano.Una pazzia, incomprensibile, alla quale la FLP si è opposta con una forza tale da evitare “colpi di mano” dell’ultimo minuto.Quello che però ci chiediamo è quali lavoratori rappresenta chi cerca di togliere fondi di salario accessorio destinati ai passaggi economici per darli a qualcuno che nella forma proposta non li vuole. È questo che ci fa dire che i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate sono sotto attacco non solo dall’esterno ma anche dall’interno, da chi percorre strade tutte sue che indeboliscono i diritti dei lavoratori e impoverisco-no i loro salari.Attacchi ai quali la FLP si contrapporrà in ogni sede e ad ogni costo, con la forza delle proprie idee e dei propri programmi.

olta carne al fuoco nella riunione oltre ad una certezza: abbiamo fatto bene a non sottoscri-vere l’accordo sulla distribuzione del salario accessorio 2013.Infatti, in sede di sottoscrizione definitiva, è

venuto fuori che i rilievi degli organi di controllo erano tutt’altro che formali, tanto che è stato sottratto dal fondo per i lavoratori un altro milione di euro, che si aggiunge al taglio di 55 milioni che una parte del sindacato pur-troppo ha accettato e condiviso.Anche la scelta della voce da decurtare non ci trova d’accordo: non è stata tagliata infatti la quota di produtti-vità d’ufficio – quella, per capirci, distribuita con le griglie e in modo non uniforme – ma la quota di salario che va a tutto il personale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenzia, la cosiddetta produttività collettiva.Un accordo che poteva essere migliore, se si fosse fatta un minimo di vertenza sindacale, e invece si chiude con un taglio di 56 milioni di euro, per noi inaccettabile, e con tempi di pagamento che sono andati al di là di ogni decenza.Nel corso della riunione poi, abbiamo sollecitato un’im-mediata convocazione per definire da subito le risorse certe e stabili da destinare ad una nuova procedura disviluppo economico del personale dell’Agenzia con decorrenza 2016.Come già fatto nella riunione precedente, infatti, abbia-mo chiesto se i fondi che l’Agenzia proponeva a carico del fondo per le ulteriori posizioni organizzative da istituire per l’ex territorio fossero aggiuntivi ai 7 milioni e 200mila euro che l’Agenzia aveva dichiarato essere disponibili ad agosto 2015 per la procedura 2016.

M

LA FLP RIBADISCE LA RICHIESTA DI DEFINIRE UNA NUOVA PROCEDURA DI PASSAGGI ECONOMICI 2016

AGENZIE FISCALI: ENTRATE

L’Agenzia ha detto di si, che erano altri fondi certi e stabili. È a questo punto che la FLP ha chiesto che fossero da subito aggiunti ai fondi per le progressioni portando il totale disponibile a 8 milioni e 800mila euro. Ma c’è di più: abbiamo rilanciato l’esigenza di pagare le posizioni organizzative (almeno quelle ex-articolo 18 del CCNI, che sono la maggior parte) con fondi variabili e non come attualmente avviene adesso con risorse certe e stabili, liberando risorse per fare almeno 10-12 mila passaggi con decorrenza 1° gen-naio 2016.Del resto, lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo, non serve stanziare ulteriori risorse per riconoscere posizioni organizzative e di responsabilità al perso-nale ex Territorio.Le posizioni attuabili sin d’ora, finanziate con lo scia-gurato accordo del 2010 firmato da CISL e SALFI, sono infatti addirittura in esubero rispetto a quelle preesistenti.Basti pensare alle chiusure di Uffici territoriali e alla riduzione di team che si sono avute in questi 5 anni. Del resto proprio in questi giorni alcuni Direttori regionali istituiscono ed assegnano “motu proprio” nuove posizioni organizzative e lo stesso Direttore dell’Agenzia, con la disposizione del 17 dicembre 2015, di soppressione delle aree di staff degli UP ha trasformato in posizione di responsabilità la direzione degli Uffici Provinciali Territorio di Trento e Bolzano.Ecco il perché appare assolutamente incompren-sibile la pervicacia di chi, anche nella riunione di venerdì scorso, ha ancora, questa volta fortunata-mente proprio da solo, riproposto lo stanziamento di somme certe e stabili da destinare alle posizioni area Territorio.Con tale accordo si darebbe ancora di più mano libe-

ra all’Agenzia per gestire ulteriori fondi dei lavoratori a suo piacimento (le posizioni infatti, le individuano, leattivano, scelgono come graduarle e a chi darle da soli) e soprattutto si scipperebbero fondi togliendoli alla possibilità di fare altri passaggi economici.Su una nuova procedura di passaggi economici, finanziati con tutte le risorse certe e stabili disponi-bili, non su accordi di piccolo cabotaggio buoni solo per accrescere il potere dell’Agenzia sui lavoratori, abbiamo chiesto a tutti una nuova unità sindacale per una vertenza che deve essere condotta e portata a termine nell’esclusivo interesse dei lavoratori.Abbiamo infine chiesto, a fronte dell’ennesima ordi-nanza del Consiglio di Stato che l’Agenzia la smetta di mettere i lavoratori (o potenziali tali) gli uni contro gli altri (tirocinanti tra loro e idonei) e assuma final-mente gli idonei al concorso a 220 posti di assistente tributario tranquillizzando al contempo i tirocinanti che nessuna decurtazione di posti verrà applicata loro. I soldi ci sono, i lavoratori servono a partire da subito, è ora che l’Agenzia applichi le norme senza frapporre altri ostacoli.

AGENZIE FISCALI: DOGANE PAG 13

A

LA FLP CHIEDE DI RIDISCUTERE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE, DELLE MODALITA’ DI CONFERIMENTO E DI FINANZIAMENTOLa riduzione drastica del Fondo per i tagli e l’incredibile decurtazione del comma 165 comporta la necessaria rivisitazione degli istituti contrattuali che debbono privilegiare tutti i lavoratori.

bbiamo sempre più la sensazione che l’Agenzia non riesca veramente a percepire quali sono le aspettative del personale e che clima interno si respiri negli Uffici riguardo alle scelte ed alle priorità che di volta in volta l’Agenzia mette in campo sul personale.

Dopo l’incredibile stagione dedicata dal Direttore dell’Agenzia in gran parte agli ex incaricati ed alle soluzioni da trovare per via legislativa per cercare di porre una toppa alla sentenza della Corte, che in questi giorni sta trovando nuove occasioni di forte criticità con l’avvio delle procedure per il conferimento delle POS e in quell’obbrobrio chiamato POT (Posizioni organizzative Temporanee), l’Agenzia nella giornata di ieri ha riproposto al tavoloun accordo stralcio per integrare le posizioni organizzative e di responsabilità con la previsione di circa 200 nuove posizioni da attribuire al personale ex Territorio (151 ai Conservatori, 17 agli Uffici centrali e 23 ai Coordinatori dei reparti Banche dati di alcuniUffici Provinciali.Il costo dell’operazione a carico del Fondo 2015 sarebbe di più di 700.000 euro di cui soltanto 70.000 integrati dall’Agenzia a fronte dei 220.000 euro previsti dal CCNL.Abbiamo più volte avuto modo di ribadire come effettivamente sia necessario garantire anche a molte delle professionalità dell’ex Agenzia del Territorio adeguati riconoscimenti economici e di car-riera.Ma questa pur giusta esigenza non può essere affrontata con

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interventi spot, o parziali e bypassare la forte criti-cità della gestione delle posizioni organizzative e di responsabilità attualmente attivate presso l’Agenzia delle Entrate.Sono anni che denunciamo l’utilizzo distorto di quest’istituto, pagato in gran parte con le risorse del Fondo e oramai divenuto terreno di gestione unilate-rale dei vertici nazionali e regionali dell’Agenzia che istituiscono posizioni, le attribuiscono, ne decidono la remunerazione, ne mutano la durata, le prorogano etc etc. Non solo.Da quando nel 2006 furono attivate e poi implemen-tate con l’istituto delle posizioni di responsabilità (art. 18 del Contratto integrativo) il Fondo è stato anno dopo anno drasticamente ridotto, sono stati definiti per legge tetti massimi limitativi, sono state sottratti milioni di euro alla disponibilità dei lavoratori.Pensare nel 2015 di incrementare ancora dette posi-zioni è per noi cosa assolutamente impensabile …Dopo sei anni di blocco contrattuale e di riduzione del salario la strada maestra è invece quella di difen-dere queste somme da nuovi tagli e di attribuirle ai lavoratori in busta paga mediante l’istituto delle pro-gressioni economiche.Oggi circa 13 milioni di euro “fissi e ricorrenti” sono già utilizzati per dette posizioni. Somme che potrebbero essere utilizzate per garan-tire più di 10.000 nuove progressioni all’interno delle aree.Tra l’altro il processo di unificazione Entrate – Territorio, già avanzato a livello nazionale e regio-nale, a breve dovrà trovare un definitivo approdo anche a livello territoriale, così come confermato dall’Agenzia che, come è noto, a seguito di richiestasindacale ha sospeso il piano di chiusura dei 53 Uffici territoriali proprio per verificare le possibili sinergie operative e professionali.E’ di tutta evidenza quindi come la riorganizzazione dell’Agenzia, la riduzione delle posizioni dirigenziali, l’implementazione delle POS e la contestuale inte-grazione operativa, debbono giocoforza comportare un complessivo ridisegno delle posizioni organizza-tive e di responsabilità.In tale ambito potranno trovare collocazione le professionalità ex Territorio oggetto della proposta stralcio dell’Agenzia.Riteniamo in definitiva la nostra posizione la più equilibrata e corretta in questa fase e quindi fac-

ciamo fatica a capire come si possa sottoscrivere nella giornata del 10 dicembre, data per la quale l’Agenzia ha fissato una nuova riunione, qualcosa di veramente diverso rispetto a quello che non si è potuto definire ieri sera.FONDO DI AMMINISTRAZIONE 2013Dovrebbe arrivare a giorni la certificazione degli organi di controllo del Fondo 2013, che come ricor-derete, la FLP non ha firmato per il mancato inseri-mento di buona parte del comma 165 (circa 50 milio-ni di euro), incredibilmente mandati in economia.Un accordo nato decisamente male, che sta creando non pochi problemi in periferia anche per le “innova-zioni” parte Territorio, e che a seguito dei ritardi nella certificazione e nella predisposizione dei programmi di consuntivazione (??!!), slitterà per i pagamenti almeno a Gennaio 2016.Per i passaggi economici 2015 invece (altro accordo “tormentato” e non sottoscritto da FLP per le motiva-zioni dettagliatamente fornite con i notiziari dei mesi scorsi) dovrebbe essere finalmente in fase di valida-zione, e disponibile a breve, la procedura telematica per l’inserimento dei titoli.STABILIZZAZIONE DISTACCHICome FLP abbiamo denunciato come l’Agenzia, nonostante nel corso della riunione del 19 novem-bre si fosse dichiarata disponibile a ridiscutere della questione dei colleghi distaccati nel corso dell’anno e poi sollevati dal servizio per esigenze dell’Agenzia nei primi giorni dell’anno successivo, ha poi improv-vidamente notificato in questi giorni il diniego alla stabilizzazione. La Dott.ssa Calabrò, nuovo direttore del personale, ha rappresentato che tali dinieghi erano stati pre-disposti prima della riunione del 19 novembre e si è comunque dichiarata disponibile ad affrontare la questione nel corso della riunione già fissata per il 10dicembre. Riunione nella quale dovrà essere risolta anche la questione dei cosiddetti stabilizzati con riserva.

a politica degli annunci, che ha contrad-distinto l’operato del Governo Renzi negli oltre venti mesi di sua attività e che è stata aspramente contestata e contrastata in altre sedi da gran parte del Sindacato, sbar-

ca anche nel Ministero Difesa. E’ questo, in estrema sintesi, il succo conclusivo della riunione odierna, nella quale la sen. Pinotti ha propo-sto la propria narrazione sulle problematiche del per-sonale civile a distanza di 20 mesi già trascorsi dalla sua nomina e illustrato gli “indicatori di lavoro” (così li ha definiti) per il 2016. Il tutto, di fronte ad un uditorio sindacale attento e disposto a crederle, con un’unica e sola voce stonata, la nostra, che per questo è stata visibilmente contrastata dalla stessa Pinotti.L’intervento iniziale della Ministra è stato dedicato ad illustrare i diversi punti della “comunicazione” datata 14.12.2015, qui allegata, inviata a tutte le OO.SS. nazionali: risparmi dai riordini destinati al FUA;protocollo d’intesa in materia di funzioni civili; confer-ma della tabella di equiparazione tra militari e civili;impegni su sviluppi economici e progressioni tra le aree; sessione informativa sul Libro Bianco.E’ poi partito il consueto giro del tavolo sindacale, che ha espresso, nella quasi generalità, un sostanziale apprezzamento per le parole della Ministra ed una

sostanziale fiducia negli impegni 2016. Con un’uni-ca voce dissonante, quella di FLP DIFESA, che ha opposto una diversa narrazione degli accadimenti diquesti venti mesi, accadimenti peraltro documentati e documentabili e che a nostro avviso occorrerebbetenere in debita considerazione per verificare la coe-renza e la fondatezza degli annunci e degli impegni.E questa voce dissonante, nel mare calmo e placido della riunione odierna, non è piaciuta evidentemente molto alla nostra Ministra che, capita l’antifona, ha subito richiamato lo scrivente Coordinatore Generale alla brevità: erano passati meno di 30 secondi dall’inizio dell’intervento…. Ma con che cosa di così dirompente avevamo iniziato il nostro intervento, tale da suscitare la così forte ed immediata reazione della Ministra? Molto semplicemente, avevamo fatto presente alla sen. Pinotti che la riunione odierna era stata preceduta da una riunione separata solo con CGIL-CISL-UIL avvenuta in data 14 dicembre u.s., i cui contenuti e i cui approdi conclusivi erano stati oggetto di ovvia pubblicizzazione da parte di quelle sigle e successivamente oggetto di semplice “comu-nicazione” alle altre OO.SS. .Con quale rispetto per il principio di pari dignità edopportunità di tutte le OO.SS. rappresentative e fir-matarie dei contratti sancito dalle leggi vigenti e degli

CLIMA NATALIZIO E CONCILIANTE

SOLO FLP DIFESA ESPRIME DUBBI E PERPLESSITA’,

E LA COSA NON PIACE….

INCONTRO CON LA MINISTRA.LA POLITICA

DEGLI ANNUNCI SBARCA NEL M.D.

L

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stessi CC.CC.NN.LL., lo lasciamo alla libera valuta-zione dei lavoratori. La nostra Ministra sarà anche renziana doc e andrà anche alla Leopolda, ma in questa circostanza ha rispolverato pratiche da primaRepubblica, che non vedevamo da anni in questo Ministero e che pensavamo appartenessero ad un’epoca ormai superata dalla storia: non è così, evi-dentemente. La denuncia da parte nostra, avvenuta nell’incredibile silenzio delle altre OO.SS. che questa vicenda pure l’ hanno subita come noi, ha sortito la visibilissima reazione negativa della Ministra, che peraltro non ha dedicato una sola parola in sede di replica per spiegare quanto avvenuto. Immaginiamo perché non c’era davvero nulla da spiegare rispetto ad una scelta che oggettivamente appare ingiustificata e ingiustificabile. E che noi, per nostra dignità, non potevamo tacere di fronte alla Ministra, che quella scelta aveva fatto.Ci chiediamo solo se rimarrà un episodio a sé senza seguito, oppure se in epoca Pinotti si riapriranno nelMinistero Difesa tavoli di confronto riservati con le OO.SS., caminetti e sale più o meno verdi. Vedremo!L’intervento di FLP DIFESA è poi entrato nel merito degli annunci della Ministra e degli impegni per il 2016.- FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONEVa bene, ovviamente, l’anticipo al 2016 di destinazio-ne al FUA dei risparmi dai riordini: è stata una nostraprecisa proposta, presentata nella riunione con il Sottosegretario del 12 nov. u.s. (vds Notiziario n. 123 di

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pari data). Il raddoppio delle percentuali (dal 2-5% al 4-10%) ci sta però un po’ stretto, francamente pensavamo a qualcosa di più, atteso che è la base iniziale della nuova forbice è sotto il 5%. Rimangono comunque due problemi insoluti: la dotazione esigua del nostro FUA anche rispetto agli altri Ministeri e la forbice che si allarga nei confronti delle retribuzioni del personale militare, che godranno quest’anno non solo degli 80 € previsti in L. di stabilità “per il riconoscimento dell’impegno profuso al fine di fronteggiare le eccezionali esigenze di sicurezza nazionale” (esclusi i civili: avranno impegnato il loro tempo al mare?) ma anche di un incremento del loro fondo (FESI) di 74 mln. (dichiarazioni COCER).- TABELLA DI CORRISPONDENZA MILITARI CIVILI.La Ministra ha confermato la propria scel-ta sulla tabella convenuta con le OO.SS. il 22.11.2013, e di questo Le siamo grati. Ma non ha sciolto la riserva circa i tempi di emanazione del DPCM di recepimento, per cui è quasi sicuro che i tempi indicati di recente dal Sottosegretario Rossi (entro fine anno) slitteranno. Possibile, abbiamo chiesto alla Ministra, che a oltre due anni questa benedetta tabella non veda la luce? Delle

due, l’una: o la F.P. (che ha emanato tutte le altre tabelle) segue poco le sollecitazioni del M.D., o una manina nascosta ne ostacola l’entrata in vigore. Una manina evidentemen-te interessata, perché nel frattempo i transiti proseguono con la vecchia tabella che porta all’inquadramento in area 3^ di ex marescialli e luogotenenti. Zero risposte al riguardo…- FUNZIONI E COMPITI DEL PERSONALE CIVILEL’annuncio/impegno della Ministra è per un “protocollo d’intesa” da siglare entro il primo trimestre 2016.A oltre due anni dall’entrata in vigore dell’art. 1 del D.Lgs. n. 7/2014 (“attribuzione di fun-zioni e compiti al personale civile” da rece-pire in apposito “Regolamento”), trascorsi invano nonostante le ripetute sollecitazione di FLP DIFESA e ultimamente di tutte le sigle, è di tutta evidenza che il “protocollo”, peraltro tutto ancora da costruire, non può ovviamen-te soddisfarci e pone evidenti interrogativi sulla sua reale efficacia. Inoltre, non va sot-taciuto che in questi due anni in cui non si è fatto nulla, i riordini sono comunque andati avanti nel segno di una marcata militarizza-zione (si pensi solo a quelli di Poli e Arsenali).Zero risposte da parte della Ministra, che di impegni in materia di civilizzazione ne aveva presi e tanti.- PASSAGGI ECONOMICI DENTRO LE AREE E PROGRESSIONI TRA LE AREEIl numero di passaggi complessivi previsto dall’AD è pari a 1095, un numero irricevibile atteso che dalla prima tornata (21.826 pas-saggi realizzati) è stato escluso un terzo del personale, poi bloccato per anni.Il problema nasce dall’organico di fascia poco opportunamente inserito in un DM fir-mato dalla stessaMinistra, ne abbiamo ampiamente riferito nel nostro recente Notiziario n. 134 del 15.u.s. :

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proprio per questo, ci si aspettava un pre-ciso impegno politico anche in sede MEF e FP, volto ad elevare e di molto il numero dei passaggi 2015. Invece ci troviamo di fronte ad un semplice “mandato a PERSOCIV” che non si comprende bene cosa possa fare nel quadro esistente. Zero risposte anche qui.In merito alla progressioni verticali tra le aree, a noi pare che l’effetto annuncio abbia raggiunto in questo caso la vetta massima. Abbiamo rappresentato i non facili ostacoli connessi alla fattibilità dell’operazione all’in-terno del vigente quadro normativo, abbiamo chiesto alla Ministra cosa intende fare per superare quegli ostacoli, ma anche qui zero risposte da parte della sen. Pinotti.- LIBRO BIANCO: la Ministra ha preannun-ciato una sessione informativa sulle que-stioni civili, e ci ha chiesto dei contributi. Ci siamo permessi di ricordarle che i contri-buti sono già stati offerti dalle OO.SS. (per quanto ci riguarda, ben 12 pagine A4 di analisi e proposte – vds. Notiziario n. 130 dell’11.12.2014), e che da quel momento è trascorso invano un anno. Zero risposte anche qui. Va anche detto che la Ministra ha precisato che l’art. 280 (passaggio all’industria privata di strutture

tecnico-industriali del MD) “riguarda Agenzia Industrie Difesa”. Ci si chiede: che significa questo? E come mai lo si dice solo ora?Questi gli esiti della riunione con la Ministra, che ha incontrato le OO.SS. dopo ben 20 mesi dal primo e unico incontro (17.04.2014). Quando la nostra O.S. le ha ricordato que-sto, la Ministra ci ha detto in modo deciso che c’è un Sottosegretario, circostanza però poco valutata ai fini dell’incontro del 14 u.s.La riunione si è chiusa con un appello da libro cuore della Ministra (“rassicurate i lavoratori che ci preoccupiamo di loro”). Lo facciamo davvero molto volentieri, ma ricor-dando al contempo che i lavoratori si senti-ranno rassicurati solo dai fatti e dai risultati concreti.Di parole, ne abbiamo sentite tante,forse troppe.

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PREMIATA LA LOTTA UNITARIAE INTANTO PROSEGUE IL RIORDINO AL BUIO SENZA INFO E COINVOLGIMENTO

menomale che la Ministra Pinotti, nel fuggevolissi-mo incontro avuto con le Rappresentanze del perso-nale civile il 27 luglio u.s. (si

veda il nostro Notiziario n. 82/2015), aveva detto che non c’erano risorse per il completamento del piano Brin dell’Arsenale di Taranto, promettendo per il corrente anno solo 1 milione di euro…. E, invece, arriveranno a Taranto tutti i 37 milioni ancora man-canti: lo ha deciso il CIPE (Comitato Interministeriale Programmazione Economica) che, nella riunione pre-paratoria del 10 u.s., ha deliberato di rendere disponibili le predette risorse per le necessità produttive dell’Arse-nale ionico.Quanto sopra all’interno del “contratto istituzionale di sviluppo per Taranto”, del valore complessivo di 800 mln di € in fase attuale di sottoscrizione, che inizialmente non prevedeva risorse per l’Arsenale. E’ stata la straordi-naria battaglia unitaria delle OO.SS. locali e delle RSU dello Stabilimento

a traguardare questo importantissimo risultato, prima “imponendo” all’atten-zione del Tavolo istituzionale le criti-cità dell’Arsenale, e poi ottenendo, in seno allo stesso, che una parte degli 800 mln. per Taranto fossero destinati all’ulteriore finanziamento del piano Brin e al rilancio produttivo. Una straordinaria battaglia unitaria condotta da OO.SS/RSU, che ha visto la mobilitazione dei lavoratori e il sostegno delle Istituzioni locali, a par-tire dal Comune e dai parlamentari locali. E i risultati continuano ad arri-vare: un emendamento al DDL stabi-lità (comma 261 ter) dell’on. Duranti, già approvato, porterà a Taranto 1,5 mlm di € per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, da destinare ai servizi di pulizie e manovalanza. Unità sindacale, costruzione di un fronte largo e coinvolgimento delle Istituzioni: sono le pietre sulle quali èstato costruito questo straordinario successo. Un esempio davvero, che speriamo non rimanga isolato.A la Spezia ed Augusta, le sedi degli

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altri due Arsenali, non si registrano accadimenti altret-tanto positivi. Non c’è notizia di risorse in arrivo per i due Arsenali, uno dei quali (La Spezia) è situato in terra di Liguria, così cara (anche elettoralmente) alla nostra Ministra Pinotti. Si sperava nella legge di sta-bilità, ma la speranza sembra essere proprio andata vana, e d’altronde i soldi a Taranto sono arrivati via CIPE e non via Ministero Difesa: abbiamo già ricor-dato le parole della Ministra Pinotti a Taranto a luglio scorso….A La Spezia, prosegue la discussione sul ruolo e sul futuro dello Stabilimento locale nel contesto della più generale riorganizzazione degli Arsenali e dei Centri Tecnici della MM, che per la città spezzina, in senso allargato, significa anche il CSSN di San Bartolomeo ed il CIMA di Aulla. In aggiunta, cosa altrettanto impor-tante, è in corso il dibattito relativo alla possibile scelta di Spezia e del suo Arsenale come sede per la demoli-zione delle unita navali della MM una volta dismesse, che intreccia tra di loro le problematiche produttive dello Stabilimento e quelle ambientali, giustamente attenzionate dai cittadini.Una scelta su cui la FLP DIFESA spezzina ha espres-so la propria forte contrarietà, esternandola peraltro in una assemblea del personale, anche in ragione dell’idea a suo tempo prospettate proprio dal Capo di SMM di fare di Spezia e della sua base navale un centro di ricerca, sviluppo e formazione. E in città è oggi in corso una raccolta di firme su una petizione

che chiede lo stop del “progetto demolizioni”.Ad Augusta, invece, l’attenzione è stata attratta dalla notizia che “il bacino GO59, l'unico funzionante, verrà trasferito a MARISTANAV Brindisi”, con le immagina-bili negative ricadute in loco.Il tutto, mentre il riordino dei tre Arsenali e dei Centri Tecnici di MM procede al buio, in assenza di infor-mazioni e di confronto vero con le Parti sociali, come abbiamo avuto modo di denunciare nel nostro Notiziario n. 131 del 9 dic. u.s., che recava in allegato la lettera inviata da FLP DIFESA al Capo di SMM.Una denuncia forte, la nostra, che ha già avuto qual-che seguito, tra cui la nota unitaria di OO.SS./RSU Arsenale di Taranto che conferma la nostra denuncia. Urge un incontro nazionale, lo ripetiamo, per parlare del riordino Arsenali e di quanto annesso e connesso: piani industriali; assunzioni; risorse; etc..

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LEGGE DI STABILITA’LA FLP CI RIPROVA!Presentato un emendamento per la riqualificazione, ricollocazione,progressione in carriera diTUTTO IL PERSONALE.

a FLP oltre ALLE INNUMEREVOLI proposte presentate sia nei tavoli dicontrattazione, sia brevi manu al Ministro della Giustizia sulla temati-ca relativa alla riqualificazione, ricol-

locazione, progressione in carriera di TUTTO IL PERSONALE giudiziario ivi compresi Unep e ruoli tecnici, ha ripresentato nelle aule parlamen-tari un emendamento con lo scopo di modificare la legge 132/2015 nella direzione di un amplia-mento degli aventi diritto. Ampliamento esteso a tutto il personale giudiziario in forza anche del fatto che oltre alle pronunce giurisdizionali sul territorio nazionale per i colleghi cancellieri e uffi-ciali giudiziari, esistono anche giudicati a favoredei ruoli tematici amministrativi e nuove figure professionali.Giungono notizie in questi ultimi giorni che la Commissione Giustizia abbia proposto la modi-fica della legge 132/15 comprendendo anche le altre qualifiche funzionali sempre ex B3.La FLP ritiene che, valutati gli attuali organici insistenti al Ministero della Giustizia, pubblicati nel Bollettino Ufficiale del luglio 2015, e conside-

L rata la possibilità di recuperare le risorse occorrenti in diversi modi come, per esempio, quota parte del contributo unificato, diritti di copia, cambio destina-zione del capitolo di spesa del FUG e, inoltre, anche attraverso le quote stanziate per gli anni 2016/2017 e seguenti, per il Ministero della Giustizia vi è la pos-sibilità della copertura totale per quanto occorrente all’approvazione e successiva attuazione dell’emen-damento in parola.Vedremo adesso quali saranno i gruppi parlamentari che sosterranno l’iniziativa. Per certo è sicuro che gli stessi verranno presentati come sempre dal M5S .Auspichiamo che l’amministrazione faccia propri gliemendamenti in questione al fine di definire questa annosa tematica che ha creato disparità di tratta-mento tra dipendenti di un ministero e l’altro, ma anche soprattutto all’interno dello stesso dicastero.

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opo l’introduzione dei buoni pasto elettro-nici, ora anche i contratti via Consip con società che sembra non possano garan-tire quanto previsto dagli accordi.Come sempre sin dal mese di luglio c.a. si

è provato a creare difficoltà ai lavoratori relativamente alla questione riguardante la fruibilità dei buoni pasto. La FLP ricorda a tutti i colleghi che è nostro diritto avere sui posti di lavoro la mensa e che, quindi, l’erogazione di ticket per il pasto è soltanto una “con-venienza” della nostra amministrazione.Fatta questa premessa, e visto le numerosissime richieste arrivate da parte dei lavoratori sia sulla fruizione sia, soprattutto, sulle convenzioni eseguite dalla Consip alle aziende che producono i ticket, la FLP ha scritto al Ministro Andrea Orlando chiedendo di fare chiarezza e approfondire meglio i termini delle convenzioni in essere, in considerazione del fatto che le convenzioni dei buoni pasto sono in scadenza e che fino al loro rinnovo subentra la convenzione Lotto 7, lotto accessorio, costituito da tutte le regioni presenti sul territorio nazionale di cui il fornitore è lasocietà EP S.p.A..Molti lavoratori ci hanno informato che i ticket emessi dalla Lunch GM sono poco diffusi sul territorio nazio-nale e, soprattutto in alcune regioni, es. il Piemonte e la Liguria, non vi sono locali convenzionati nei pressi degli Uffici Giudiziari. Pertanto il personale ci ha comunicato che è impossibilitato a spendere detti ticket durante la pausa pranzo, anche perché sembrerebbe che non siano rispettati alcuni punti vincolanti della convenzione:-presenza di almeno 1 esercizio convenzionato ogni 15 soggetti aventi diritto al buono pasto (ogni 50 sog-getti nel caso del buono pasto parametrale)-“Ampiezza della rete esercizi: possibilità di usufruire

di una rete di locali numericamente adeguata, nelle vicinanze della sede di lavoro, di tipologie diverse.” -“Definizione dei servizi resi: vincolo di 1 esercizio convenzionato ogni 15 dipendenti in area limitrofa (1 Km), garantendo comunque un numero minimo di 5 esercizi per sede di utilizzo.”Pertanto, la FLP chiede a tutti i colleghi, da Trapani a Torino, che hanno ricevuto i nuovi buoni e che non hanno locali vicino agli uffici, di compilare la scheda allegata di reclamo (predisposta da CONSIP S.P.A.) affinché si ufficializzi la reale situazione presente sulterritorio nazionale e che tali buoni o siano rimborsati o vengano sostituiti con altri buoni effettivamente fruibili.Probabilmente la convenzione è stata fatta senza valutare effettivamente la presenza del fornitore vicino ad ogni ufficio giudiziario ed occorre, quindi, reclamare affinché le nuovi convenzioni non presen-tino lo stesso problema e che quella attuale venga sanata in un modo o in un altro. Infine, la FLP chie-de di inviare la nota di reclamo, per conoscenza, al Direttore Generale al Bilancio Lucio Bedetta, alla mail: ufficio1.dgbilancio.dog@giustizia.it o al fax: 06 68892770, e alla scrivente FLP, alla mail: flpmingiu-stizia@libero.it o al fax: 06 68853024, al fine di avere il dato comparato di tutte le regioni italiane e quindi potere intervenire tempestivamente sulla materia-presso l’Amministrazione e la Consip, nonché pres-so la ditta erogatrice dei ticket in parola

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BUONI PASTODopo il danno la beffa! Presentiamo tutti insieme la nota direclamo(Consip s.p.a.) a tutela dei nostri diritti!

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MINISTERI: GIUSTIZIA

La FLP Giustizia scrive al Ministro Orlando in merito alletematiche ancora in sospeso in attesa di risposte.

i pubblica la lettera del Coordinatore Generale Nazionale, Piero Piazza, prot. n. 225_2015 del 30 Novembre 2015.

Prot. n. 225_2015 Roma, 30 novembre 2015Al Ministro della GiustiziaOn. Andrea Orlando

Oggetto: Tematiche ancora in sospeso in attesa di risposte.Egr. Sig. Ministro,con la presente la scrivente O.S. Le vuole ricordare e sollecitare diverse tematiche del “Pianeta Giustizia” che, ad oggi, non hanno ancora trovato le giuste attenzioni da parte dell’Amministrazione.Certamente al primo posto bisogna risolvere il pro-blema dei problemi e cioè quello della riqualificazio-ne, ricollocazione, progressione in carriera di tutto il personale ivi compreso Unep e personale tecnico, dicui , con la presente, sollecitiamo con urgenza una convocazione.Di seguito elenchiamo alcune tematiche più preoccu-panti e allarmanti che hanno bisogno urgentissimo di essere trattate e risolte.Innanzi tutto, sollecitiamo la richiesta di un interpello straordinario nazionale per tutte le qualifiche funzio-nali per l’ anno 2015, non ancora effettuato, previsto dagli accordi in materia sottoscritti tra amministrazio-ne e OO.SS. e precisamente all’articolo 15 dell’ac-cordo del 2007. (Si allega nostra nota precedente).In vista dell’arrivo del personale da altre ammini-

strazioni, occorre prevedere per gli stessi corsi di formazione ad hoc, considerando anche il fatto che il personale in servizio non può adoperarsi a questoscopo, visto il grosso carico di lavoro pro capite per dipendente.Inoltre, si ricorda che occorre istituire per legge gli Uffici URP, laddove il personale supera il numero di 50 unità al fine di poter espletare all’utenza, quali-ficata e non, un servizio più efficiente ed efficace. Si chiede, inoltre, il rinnovo dei contratti di telefonia mobile per il DOG alle stesse condizioni di quelle del DAP che preveda anche l’accesso alla rete Internet.Per quanto attiene i ticket dei buoni pasto, si ritiene che la nuova convenzione ponte, valida fino al 22 aprile 2016, con LUNCH GM non sia adeguata per i dipendenti di questo dicastero in quanto poche sono, per esempio, le sedi convenzionate per il loro utiliz-zo con una fruibilità bassissima, ma soprattutto non adiacenti agli uffici giudiziari, cosa invece prevista dalla convenzione.In attesa di cortese riscontro e concrete risposte, si porgono cordiali saluti. Il Coordinatore Generale (Piero Piazza)

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l 2 dicembre scorso si è tenuto in via Flavia l’incontro perdecidere il personale di supporto degli applicativi SGIL/ASIL e l’individuazione di personale da impie-gare per le attività di gestione degli stessi applicativi.

La FLP, pur riconoscendo al Dott. Papa la disponibilità ad un costruttivo confronto, si è opposta alla creazione di nuove figureistituzionali che non rientrino in quelle già previste dall’attualecontratto integrativo.Abbiamo, infatti ribadito la necessità di riaprire lecontrattazioni anche per poter aggiornare i profili professionali allaluce della nuova figura giuridica dell’Ispettorato nazionale. Si è quindi deciso che per quanto riguarda il personale disupporto sul territorio, verrà ufficializzato il personale già utilizzatopresso gli uffici tramite una nota da inviare a tutti i dirigenti; perquanto riguarda invece il personale da impiegare per l’attività digestione (massimo 10 persne visto che 4 persone già collaborano volontariamente a livello centrale) bisognerà riaprire i contratti percreare una figura specifica e stabilire i requisiti di accesso. La FLP ha anche ribadito che per figure così specifiche vadavalutata la preparazione e l’esperienza maturata nel campo e neltempo e non il titolo di studio, spesso neanche attinente all’attivitàda svolgere, perché l’amminstr azione ha a disposizione perso-nale preparato che, per meccanismi perversi, non è riuscito ariqualificarsi nelle precedenti riqualificazioni.Ribadiamo comunque la necessità che vengano previsti corsispecifici per tale personale.Restiamo in attesa comunque di altri incontri organizzativi chepermettano di esaminare e concordare tutte le criticità e le novitàche si dovranno affrontare nel passaggio al nuovo assetto degliuffici perché condividiamo l’impostazione del dott. Papa che miraall’ottimizzazione del personale e dei servizi.

INCONTRO DEL2 DICEMBRE.Applicativi SGIL/ASIL

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MINISTERI : LAVORO

on una lettera (prot. 6161/BIS/ORG. M.I. - 2733) inviata quest’oggi alle organizzazio-ni sindacali del Ministero dell’Interno, l’Am-ministrazione ha comunicato che è inten-dimento del Ministro dell’Interno Angelino

Alfano presentare un emendamento governativo, da inserire nella prossima legge di stabilità 20 16 - con la previsione che l’Amministrazione provveda a predisporre il Regolamento di organizzazione, di cui all’art. 2 - comma 7 - del decreto legge 31 ago-sto 2013 n. 101 convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013 n. 125, entro un anno dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo attua-tivo dell’art. 8, comma 1, lett. e) della legge 7 agosto 2015 n. 124, con conseguente riassorbimento, entro il successivo anno, del personale soprannumerario.Tale proposta emendativa (che trovate di seguito) è stata predisposta allo scopo di consentire l’armoniz-zazione del predetto provvedimento di organizzazio-ne con le disposizioni previste dalla Legge 7 agosto 2015 n. 124 (c.d. legge Madia), riguardanti la riforma della presenza dello Stato sul territorio.

Su tale emendamento, in attesa dell’autorizzazione come emendamento del Governo, sono stati già acquisiti gli avvisi favorevoli del Dipartimento della Funzione Pubblica e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.Cio vuol dire che la decisione con la quale si sareb-bero dovute chiudere 23 Prefetture, Questure e Comandi dei Vigili del Fuoco sarà rinviata di almeno un anno e probabilmente anche per un tempo più lungo.

LA DECISIONE DI CHIUDERE 23 PREFETTURE, QUESTURE E COMANDI DEI VIGILI DEL FUOCOSARÀ RINVIATA E PROBABILMENTE ARCHIVIATA

MINISTERI: INTERNO

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4 novità che riguardano la valutazione

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Per quanto riguarda il sistema di sistema di valutazione del personale e la valutazione in generale, annunciamo 4 novità, di natura e di valenza diversa tra loro:La prima novità riguarda una lettera, invia-

taci dall’Amministrazione lo scorso 15 dicembre, con la quale si informa che è stato prorogato al 31 gennaio 2016 il termine per partecipare all’indagine per l’anno in corso sul benessere organizzativo del personale nonché sul grado di condivisione del siste-ma di valutazione e sulla valutazione, da parte del personale, del proprio superiore gerarchico. La seconda novità riguarda la dichiarazione effettuata ieri (29 dicembre) al tavolo sindacale di contrattazione nazionale dal prefetto Claudio Sgaraglia, Vice-capo Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amm.ne Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie del Ministero dell’Interno, il quale si è impegnato a rincontrare le OO.SS. nel corso del mese di gennaio 2016 per ridiscutere l’attuale sistema di valutazione del personale.La terza novità riguarda l’apprezzabile successo che sta raccogliendo l’iniziativa che la FLP ha reso fruibile per i propri iscritti, mettendo loro a disposizione un modello per opporsi alla valutazione individuale (solo adeguata) effettuata nei loro confronti per quanto riguarda la corresponsione del Fondo di Sede 2014. Dalle notizie di ritorno che abbiamo avuto, da parte di coloro che lo hanno compilato e presentato, la mag-gior parte dei dirigenti ai quali le lettere sono state indirizzate ha preferito rivedere le valutazioni prece-dentemente effettuate. modificandole da “adeguate”

a “pienamente adeguate”.La quarta novità riguarda l’inaugurazione di una nostra nuova iniziativa: valutare “sindacalmente” i comportamenti dei vertici burocratici della nostra Amministrazione e di alcuni prefetti in sede e/o diri-genti centrali e periferici, nonché gli altri sindacati che operano nel Ministero dell’Interno. Non si tratterà di valutazioni di carattere personale o che riguarda aspetti delle vite private, né tanto meno saranno valutazioni di carattere generale (le pagelle casomai le compileremo alla fine del 2016). Oggetto delle nostre valutazioni saranno singoli fatti, com-portamenti, decisioni o provvedimenti riconducibili ai “valutati” e che riguarderanno comunque materie che rientrano nell’interesse sindacale.I termini di giudizio che adoreremo saranno i mede-simi che l’Amministrazione adopera per valutare noi dipendenti, ovvero: “pienamente adeguato/a”, “adeguato/a” (senza infamia e senza lode) e “non adeguato/a”.Poiché le “valutazioni” che faremo saranno comun-que rese pubbliche attraverso i notiziari e la pubblica-zione sul nostro sito web, ci sembra giusto garantire ai “valutati”, nei mezzi divulgativi che adopereremo, un adeguato spazio per eventuali contraddittori e/o repliche… e ci sottoporremo, a nostra volta, ad una vostra valutazione.

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er tutelare il personale già in servizio nel nostro ministero che è in atte-sa di trasferimento, le

cui aspettative potrebbero veni-re pregiudicate dal processo di mobilità dall’esterno riguardante il personale delle provincie che si troverà in soprannumero.Alleghiamo la lettera indirizzata al vertice della nostra ammini-strazione. Roma, 27 novembre 2015

Al Capo-Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amm.ne Civile e per le Risorse Strumentali e Finanziarie del Ministero dell’Interno Prefetto Luigi VarrattaAl Vice-capo Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amm.ne Civile e per le

Risorse Strumentali e Finanziarie del Ministero dell’Interno Prefetto Claudio SgaragliaAl Capo dell’Ufficio Relazioni Sindacali del Ministero dell’Inter-no Viceprefetto Vincenza Filippi

Oggetto: Richiesta incontro urgente per mobilità interna.

Con la nota OM. 24105/C 2329 del 28/10/2015 è stata data infor-mazione dell’avvenuto inquadra-mento nei ruoli dell’Amministra-zione Civile dell’Interno di n, 6unità di personale delle province collocato in posizione di comando o distacco o di altri istituti comun-que denominati.Abbiamo appreso dalla stessa nota che esistevano i presupposti per tale inquadramento che è stato effettuato ai sensi dell’ar-ticolo 4, comma 2, del decreto

La FLP chiede all’AmministrazioneUN INCONTRO URGENTE PER LA “MOBILITÀ INTERNA”

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MINISTERI: INTERNO

legge 78 del 19 giugno 2015, convertito nella legge 6 agosto 2015, n.125, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali, che ha previsto che “il per-sonale delle province che alla data di entrata in vigore del presente decreto si trova in posizione di comando o distacco o di altri istituti comunque denominati pres-so altra pubblica amministrazione, è trasferito, previo consenso dell’interessato, presso l’amministrazione dove presta servizio a condizione che ci sia la capien-za nella dotazione organica e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e comun-que ove risulti garantita la sostenibilità finanziaria a regime della relativa spesa”.Siamo però a conoscenza del fatto che entro il 31 ottobre 2015 le aree vaste (ex Province) dovevano fornire i dati sui dipendenti in soprannumero. Sempre per la stessa data le Regioni, in base al DL Enti locali, avrebbero dovuto definire le leggi con cui decidono le funzioni, e quindi i dipendenti, delle Province da assorbire in attuazione della riforma Delrio, che pre-vede il superamento del livello di governo provinciale.Di conseguenza, quanti non avranno trovato una collocazione nel passaggio dovranno essere inseriti in elenchi ad hoc, da spedire al portale dedicato allamobilità (www.mobilita.gov.it).

Poi, tutte le amministrazioni diverse dalle Province, a partire dalle Regioni per arrivare alla P.A. centrale, che al massimo dopo un mese dalla data cardine del 31 ottobre, quindi entro fine novembre, dovranno far sapere al governo quanti e quali posti mettono in palio, sempre nel rispetto dei vincoli di bilancio. Trascorsi poi altri 30 giorni, si arriverò cosi a fine 2015 e il Dipartimento della Funzione Pubblica pubblicherà quelli che saranno i posti a disposizione per ricollo-care le eccedenze di personale e l’elenco nominativo del personale in soprannumero, inclusa la polizia provinciale ed i dipendenti della Croce Rossa (anche loro interessati da processi di riorganizzazione). Tutto personale che a fine gennaio, altra scadenza in pro-gramma, sarà chiamato a esprimere le preferenze in base alla disponibilità di posti.Tenuto conto di quanto sopra esposto, si rammenta che la scrivente O.S. che ha interesse a tutelare il personale già in servizio nella nostra Amministrazione che è in attesa di trasferimento e chiede, pertanto, che i processi di mobilità interna siano avviati e com-pletati prima che gli eventuali posti disponibili venga-no coperti da altro personale in ingresso nella nostra Amministrazione.A tal proposito si fa presente che:1. la “capienza nella dotazione organica di sede” è l’elemento essenziale richiesto per la mobilità interna del personale già in servizio nella nostra Amministrazione;2. la “la percentuale di scopertura nella dotazione organica di sede” è comunque un elemento condi-zionante per la mobilità interna del personale già in servizio nella nostra Amministrazione;3. l’eventuale immissione in servizio, in una determi-nata sede, del personale delle province da ricolloca-re, andrebbe a modificare la dotazione organica e/o la percentuale di scopertura dell’organico di sede e, quindi, a pregiudicare le aspettative di trasferimento (mobilità interna) del personale già in servizio nella nostra Amministrazione che ambisce ad andare a lavorare in un’altra sede.Si chiede quindi un urgente incontro in materia di “mobilità interna” al fine di individuare delle efficaci soluzioni per evitare gli effetti pregiudizievoli sopra rappresentati.Si rimane in attesa di sollecito riscontro.Il Coordinatore Generale FLP-InternoDario Montalbetti

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LA DIVINA CASTACONTINUA LA MARCIA VERSO IL PRECIPIZIO

’ufficio studi della Camera ha sintetizzato così quel concentrato di marchette fatte ovviamente anche alla casta: “In materia di risorse e strumenti per la politica estera, si

segnalano in primo luogo le norme che, in deroga alle vigenti disposizioni (e in disprezzo del denaro pubbli-co, aggiungiamo noi) sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, autorizzano per il triennio 2016-2018 lo svolgimento del concorso di accesso alla carriera diplomatica e l’assunzione di un contingente annuo non superiore a 35 segretari di legazione (comma 131)”. Così, se prima c’era l’intasamento di dipendenti diplomatici alla Farnesina, d’ora in poi ci sarà lo stra-ripamento per i corridoi, ove dovranno essere allestitescrivanie a castello e, ogni 20 metri, biliardini!Dopo ben tre tentativi notturni bloccati dalla FLP (in completa e triste solitudine), alla fine attraverso tutte le lobby di potere, la divina casta l’ha spuntata! Non per niente negli uffici dei dirigenti generalissimi domina una gigantografia del Marchese del Grillo. (Noi comun-que faremo di tutto per trasformarla in una vittoria di Pirro!) E’ in queste esclusive occasioni che viene sfo-derata l’élite e la capacità della diplomazia nostrana nelle trattative di bassa bottega, non quando si tratta di riportare a casa i marò, o quando – p. es. - bisogna difendere l’Italia a Bruxelles! (Lo stesso premier è stato costretto a rimuovere l’ambasciatore Sannino, per – come si vocifera (sarà vero?) in ambienti ben

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MINISTERI: AFFARI ESTERI

informati - manifesta incapacità di tutelare gli interessi italiani in Europa!) FLP – come sopra accennato - ha scovato e bloccato per ben tre volte l’indizione di un nuovo (inutile) concorso diplomatico. Ma l’obiettivo della casta da due anni era quello di ottenere, contro ogni ragionevole considerazione, un nuovo concorso, fortemente voluto dal Signor Valensise Michele (chissà perché?). Ha voluto, forse, lasciare il segno prima di essere costretto a lasciare, suo malgrado, la poltronis-sima? Comunque alla fine, purtroppo l’hanno spuntata infilando il provvedimento nella legge di stabilità tra le assunzioni che riguardavano alcune “eccellenze italia-ne” (da sganasciarsi dalle risate)!FLP ora non mancherà di puntare i fari su questi con-corsi, siamo curiosi di vedere se e quanti (figli d’arte) si posizioneranno (probabilmente, l’elenco sarà lungo e noi, nonostante i cognomi composti e raddoppiati, lo riporteremo per intero con relativo commento spe-cialistico) FLP augura Buone Feste, e vi anticipa che finito un 2015 orgogliosamente e fieramente speso a difesa di tutto il personale di ruolo del MAE, contro ogni sopruso e abuso siamo pronti a passare dalla prima linea al “corpo a corpo” per la difesa dei diritti e della legalità!L’organizzazione sindacale FLP è fiera di annunciare che il suo bilancio 2015 è molto positivo: ve ne faremo dettagliatamente stato nei prossimi giorni. Per il 2016, poi, si prospettano piacevoli sorprese!

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i presentiamo Leo, immaginiamo sia il protagonista di una storia già sentite decine di volte.. abban-donato forse perché non sapeva cacciare.. altrimenti perchè abbandonare un cane così bello e giovane? Qualunque sia stato il motivo ora ci interessa soltanto trovare una famiglia per lui. E siamo sicuri che non sarà difficile visto la sua bellezza!

Leo è taglia media, bianco arancio, sterilizzato, vaccinato e con microchip, nato a gennaio 2012.

Per altre foto http://www.aclonlus.org/adozioni/leo/

Si trova vicino Roma ma per adozione lo portiamo in tutto il centro-nord previo controllo pre-affido e disponi-bilità al post-affido.

Per info e adozioni: Francesca chicca.aclonlus@gmail.com – 3382531016 oppure Tania tania.aclonlus@gmail.com – 3465410033

Se non rispondono lasciare sms o un messaggio whatsapp grazie!

NOTIZIE DAL CANILE

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’aggettivo “dolce” ha decine di sinonimi: buono, affettuoso, tenero, sensibile, gentile, amabile ecc ecc… e si associa a tanti sostantivi.. beh come vengo chiamato IO?!?!? Zuccherino!!!!! Ma vi rendete conto!!! Un nome così banale per un cane speciale come me!!! Va bene ormai non posso ribellarmi a questo nome smielato, ma appena mi sento chiamare mi sale il dia-bete!!! Però capisco i miei amici umani, appena mi hanno conosciuto non hanno resistito

alla mia dolcezza disarmante!!! E sono convinto che al primo umano che mi prende e mi porta via da qui saprò raddoppiare le coccole e i bacetti!! Altro che zuccherino!!! Se poi mi cambiano anche nome li soffocherò di amore!!!

Sono di taglia media, sterilizzato, ho il microchip.Mi trovo vicino Roma ma per amorevole adozione possono portarmi in tutto il centro-nord, previo con-trollo pre-affido e disponibilità per il post-affido.

Per info e adozioni: Francesca chicca.aclonlus@gmail.com - 338.2531016 oppure Tania tania.aclonlus@gmail.com – 346.5410033 —

NOTIZIE DAL CANILE PAG 33

NOTIZIE DAL CANILE

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Riciclo creativo di bottiglie plastica

n’artista ha fatto del riciclo creativo di bottiglie di plastica le sue opere d’arte. Guardate che idee e fantasia e provate a copiarla!La plastica non è un materiale eco-soste-

nibile, ma oltre a gettarla nell’apposito sacco per la differenziata, possiamo anche trasformarla: guardate le incredibili idee di riciclo creativo di bottiglie plastica di questa ragazza, l’artista ceca Veronika Richterová.Riutilizzando le bottiglie in PET di acqua e bevande ha realizzato delle sculture a dir poco bellissime. Centinaia di lampade, piante grasse, animali e fiori, che Richterová produce tagliando, fondendo e modellando la plastica.Il collo, i fondi, il tubo delle bottigliette di plastica, così come i tappi, tutto può generare arte, decorativa, eco-

nomica ed eco-sostenibile. In questo caso è proprio vero che della plastica, come il maiale, non butta via niente!Non tutti i suoi oggetti sono semplici e rapidi da rea-lizzare, ma alcuni sono facilmente riproducibili anche da noi, come ad esempio le piante grasse. Prendete un vaso e riempitelo con una base qualunque, ad esempio una spugna per composizioni floreali. Una o due bottiglie di colore diverso possono essere arran-giate in forme differenti rendendole malleabili con il calore. Basterà scaldarle con cautela sui fornelli o con un accendino.Per trasformare le bottiglie in PET, è possibile model-larle con cautela con un accendinoAlternativamente o successivamente, si può decide-re di toglierne una parte e di usare solo il collo, così

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RICICLO CREATIVO

da creare un bel cactus tondo e succulento. Farne le spine potrebbe essere la parte più difficile: si può decidere di lavorare la pla-stica intagliandola e bucandola, dando vita così ad un effetto ottico, oppure applicare delle fettucce da elettricista bianche con della semplice colla. E per i fiori? Dei tappi intagliati da incollare su una protuberanza, si presteranno benissimo.Anche le foglie di felci e altre grandi piante del sottobosco possono essere ricavate dalla plastica, seghettando i bordi di un tubo della bottiglia privato di fondo e collo e applicando-le sulla spugna da piante per fissarle.

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Ingredienti per 4 personeUNITÀ DI MISURA4 chiodi di garofano1 cucchiaio coriandolo in grani1 pezzo cannella1 limone scorza200 grammi pasta sfoglia4 pera1 uova0.5 bicchieri vino bianco2 decilitri panna montata CREA LISTA DELLA SPESAPere in gabbia con panna al coriandolo: la preparazione

1) Realizza un gustoso dessert a base di frutta con la ricetta delle pere in gabbia con panna al coriandolo. Sbuccia le pere e lasciandole integre cuocile in una piccola casseruola, dove hai già versato 1 bicchiere di acqua e 1/2 di vino.

2) Aromatizza aggiungendo la scorza di limone, la cannella e i chiodi di garofano. Cuoci per 8 minuti, poi scola delicatamente le pere, lasciale raffreddare e asciugare su della carta assorbente.

Pere in gabbia con panna al coriandolo: la cottura in forno

1) Prendi la sfoglia di pasta pronta, tagliala a strisce larghe circa 2-3 centimetri, poi uniscile una dietro l’altra per crearne una unica, con cui poi dovrai avvolgere le pere.

2) Avvolgi le pere con la striscia unica di pasta sfoglia, sbatti un uovo e con l’aiuto di un pennello bagna leggermente la sfoglia. Quindi cuoci la frutta in forno preriscaldato a 220° per circa 5-6 minuti. Estrai le pere dal forno, spennellale ancora con l’uovo poi cuoci di nuovo in forno a 200° per 10 minuti. Estraile di nuovo, bagnale ancora con l’uovo e cuoci un ultima volta per 5-6 minuti a 200°.

3) Quando sono ben dorate sfornale definitivamente, adagiale sul piattino da dessert. Servi le pere in gabbia accompagnate con una cucchiaiata di panna che hai aromatizzato con del coriandolo tritato fine-mente.

PERE IN GABBIA CON PANNA

AL CORIANDOLODifficoltà: Facile.

ANGOLO DELLE RICETTE

I PICCOLI CHEESECAKE CON CREMA

VARIEGATAIngredienti per 4 persone1 bustina vaniglina o vanillina100 grammi biscotto secco100 grammi formaggio cremoso40 grammi zucchero a velo50 grammi zucchero semolato50 grammi burro2 melagrana CREA LISTA DELLA SPESAPreparazione dei piccoli cheesecake con crema variegata

1) Nel bicchiere del mixer sgrana le melagrane, lasciando da parte 4 cucchiai e frullando tutto il resto. Versa il succo in un pentolino, aggiungi lo zucchero semolato e cuoci per 7 minuti fino a quando non appare come uno sciroppo. Continua a realizzare la ricetta dei piccoli cheesecake con crema variegata sciogliendo il burro a bagnomaria, frullando i biscotti e realizzando un mix con entrambi.

2) Prendi 4 stampini da muffin, fodera il fondo con pellicola trasparente, e versa il composto sul fondo. Fai riposare in freezer per 10 minuti.

3) Lavora il formaggio con la crème fraiche, la vaniglina e lo zucchero a velo, usando le fruste elettriche.

4) Sistema i gusci di biscotto nei piatti, versa su di essi la crema e lo sciroppo. Gusta i piccoli cheesecake con crema variegata decorati con i chicchi di melagrana messi da parte.

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rooklyn, 1957. Rudolf Abel, pittore di ritratti e di paesaggi, viene arresta-to con l’accusa di essere una spia sovietica. La democrazia impone che

venga processato, nonostante il regime di guerra fredda ne faccia un nemico certo e terribile. Dovrà essere una processo breve, per ribadire i principi costituzionali americani, e la scelta dell’avvoca-to cade su James B. Donovan, che fino a quel momento si è occupato di assicurazioni. Mentre Donovan prende sul serio la difesa di Abel, attiran-dosi l’incomprensione se non il disprezzo di sua moglie, del giudice e dell’opinione pubblica inte-ra, un aereo spia americano viene abbattuto dai sovietici e il tenente Francis Gary Powers viene fatto prigioniero in Russia. Si profila la possibilità di uno scambio e la CIA incarica Donovan stesso di gestire il delicatissimo negoziato. L’intro hitchcockiano cede man mano il passo ad uno svolgimento sempre più letterario, dove il rac-conto è già leggenda e ancora incertissimo pre-sente, come esemplifica l’immagine tombale del muro di Berlino; e dove il Donovan di Tom Hanks sembra rispondere al paradigma dell’everyman, cappotto cappello ombrello, se non fosse che, nel cinema di Spielberg più che mai, l’apparenza in qualche modo inganna. Donovan è infatti qualcuno che incarna il mestiere che fa, lo onora come una “professione”. Non si occupa di giustizia, è un giusto. Se a lui appare incredibile che il suo assistito non si preoccupi visibilmente del suo destino, all’altro appare ini-zialmente inverosimile che l’avvocato non voglia sapere la verità sulla sua colpevolezza o inno-cenza. “Servirebbe?” No. Per lui, che ha già fatto il proprio dovere in Normandia (salvando il soldato Ryan), ogni uomo è importante, ogni vita. Donovan non vede Abel innanzitutto come una spia, un russo, un nemico: sceglie di guardarlo come una persona. Man mano che lo conosce, gli darà un colore e una profondità, fors’anche

quella dell’amicizia o dell’ammirazione, ma la scelta riguardo allo sguardo da adottare l’ha fatta in partenza. Come il regista. Lo dice bene la prima inquadratura, nella quale Abel sta dipingendo il suo autoritratto, con l’au-silio di uno specchio. L’immagine nello specchio e quella sulla tela sono immagini della stessa persona, ma non sono identiche. La prima riflette una superficiale obiettività, la seconda reca traccia del tempo e dei pensieri intercorsi nelle ore del fare, e soprattutto reca traccia del suo autore. Non conta quello che di te penseranno gli altri, dirà Donovan al soldato Powers, ma “quello che sai tu”. Consegnando all’avvocato il dono del finale, Abel gli sta dunque dicendo: “ti conosco, so chi sei”, ed è questo il riconoscimento che più può soddisfare uno come Donovan; di quello pubbli-co, teletrasmesso, può fare anche a meno, può dormirci su. In un’epoca come la nostra, di sospetti quotidiani, intercettazioni isteriche, identificazioni affrettate di un uomo col suo credo, il suo abito o la sua pro-venienza, Il ponte delle spie è un film di bruciante attualità, profondamente consapevole della digni-tà della professione artistica e della sua funzione sociale.

IL PONTE DELLE SPIE

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RETROSCENA

IL PONTE DELLE SPIE

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csecsecseDipartimento per la Sicurezza nei luoghi di Lavoro

Confederazione Indipendente Sindacati Europei