La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito...

14
LA LEGGE DI BILANCIO 2020 E LE NOVITÀ PER L'INDUSTRIA 4.0 Il piano industria 4.0 – impresa 4.0 cambia pelle. Con l’approvazione, ormai scontata, dei nuovi incentivi proposti dal Ministero dello Sviluppo Economico, Super e Iperammortamento lasciano il posto a un nuovo credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, con l’intenzione di dare una rinnovata attrattività al piano e di ampliarne la base dei potenziali utenti. E non è l’unica novità: cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design, con un focus speciale sui progetti green e 4.0. Per fare il punto sulle novità in via di introduzione e capire se e come potranno favorire effettivamente le nostre imprese manifatturiere abbiamo intervistato Rita Pierandrea, amministratore delegato della BE4 INNOVATION, una delle principali realtà che supportano le aziende nella scelta dei migliori strumenti a supporto della competitività. Nel primo comma del nuovo articolo 22, si esplicita l’obiettivo di sostenere “il processo di transizione digitale delle imprese, la spesa privata in ricerca e sviluppo e in innovazione tecnologica, anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità

Transcript of La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito...

Page 1: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

LA LEGGE DI BILANCIO 2020 E LE NOVITÀ PERL'INDUSTRIA 4.0

Il piano industria 4.0 – impresa 4.0 cambia pelle. Con l’approvazione, ormai scontata, dei nuoviincentivi proposti dal Ministero dello Sviluppo Economico, Super e Iperammortamento lasciano ilposto a un nuovo credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, con l’intenzione di dare unarinnovata attrattività al piano e di ampliarne la base dei potenziali utenti. E non è l’unica novità:cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione edesign, con un focus speciale sui progetti green e 4.0.

Per fare il punto sulle novità in via di introduzione e capire se ecome potranno favorire effettivamente le nostre impresemanifatturiere abbiamo intervistato RitaPierandrea, amministratore delegato della BE4 INNOVATION,una delle principali realtà che supportano le aziende nella sceltadei migliori strumenti a supporto della competitività.

Nel primo comma del nuovo articolo 22, si esplicita l’obiettivo disostenere “il processo di transizione digitale delle imprese, laspesa privata in ricerca e sviluppo e in innovazione tecnologica,anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità

Page 2: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

ambientale, l’accrescimento delle competenze nelle materie connesse alle tecnologie abilitanti il processo di transizione tecnologica e digitale, nonché razionalizzare e stabilizzare il quadro agevolativo di riferimento in un orizzonte temporale pluriennale, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica”. C’è insomma un orizzonte pluriennale delle nuove misure, benché poi le norme si limitino, per ragioni di bilancio, a disporre la validità dei nuovi incentivi solo per un anno. Qual è il suo punto di vista?

PIERANDREA – Un Piano così importante per la competitività delle imprese deve necessariamente cambiare nel tempo, per venire incontro ad esigenze nuove e diverse rispetto a quelle di qualche anno fa: è fondamentale analizzare cosa ha funzionato e cosa poteva essere fatto meglio, per incentivare gli imprenditori ad innovare ulteriormente. Noi di BE4 INNOVATION ci occupiamo di incentivi e contributi alle imprese da diverso tempo, toccando con mano le difficoltà delle aziende: per quanto riguarda la nostra esperienza riteniamo che le misure strutturali sono in grado di dare più garanzie agli imprenditori e consentano di programmare per tempo gli investimenti.

A suo avviso i nuovi strumenti consentiranno effettivamente di ampliare la platea delle imprese che hanno accesso agli incentivi, come vorrebbe il Governo?

PIERANDREA – Le modifiche ipotizzate ad oggi non fanno pensare a grandi cambiamenti in quanto a numero di potenziali fruitori del Piano Impresa 4.0: ci sono spunti interessanti, ma fino a quando si ragionerà a breve termine, i miglioramenti non saranno rilevanti. BE4 INNOVATION, dal canto suo, continua nel nord Italia la propria opera di informazione ed “alfabetizzazione 4.0” verso le aziende, specie PMI, che molto spesso non sanno di avere i requisiti per accedere alle agevolazioni pubbliche. Per fare un esempio, i nostri tutor contattano regolarmente le imprese per informarle di ogni nuova opportunità disponibile (che sia una misura emanata dall’Europa, dal Governo italiano, dalle regioni o dalle camere di commercio).In questo modo vengono tempestivamente a conoscenza degli incentivi, senzarischiare che vengano inutilizzati. A breve sarà disponibile un Portale Web riservato ai nostri clienti che potranno verificare in real time tutte le novità in ambito finanza agevolata 4.0 ed avranno a disposizione una libreria virtuale di autoformazione per attivare percorsi formativi specifici sui principali temi di Industria 4.0

Entrando nel dettaglio, quali sono i vantaggi e gli svantaggi del nuovo credito d’imposta per investimenti in beni strumentali rispetto alla maggiorazione degli ammortamenti? Insomma, il nuovo sistema si presenta più o meno conveniente rispetto a quello attuale?

PIERANDREA – In termini meramente economici, gli importi si ridurrebbero leggermente, anche se in maniera non significativa. L’utilizzo in compensazione su 5 anni comporterebbe però una velocizzazione dei tempi di fruizione dell’incentivo. Il punto fondamentale resta comunque l’introduzione di misure strutturali: senza la certezza di una durata almeno triennale il rischio è sempre quello di non consentire un’adeguata pianificazione utile alla crescita delle imprese.

Sarà abbassata a 300 mila euro la soglia degli investimenti per i quali vi è necessità di produrre una perizia (non più giurata) o una attestazione da parte di un Ente accreditato. È un aggravio burocraticoo un’iniziativa giusta?

PIERANDREA – Fino al 2019 la normativa prevedeva una perizia tecnica giurata obbligatoria perinvestimenti superiori a 500 mila euro. Da quanto emerge dalle ultime modifiche approvate negliscorsi giorni al Senato, la soglia si abbasserà a 300 mila euro, ma senza obbligo di perizia giurata:

Page 3: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

basterà infatti una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscrittiai rispettivi albi professionali, oppure un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazioneaccreditato.

Come BE4 Innovation ci siamo occupati da subito di Industria 4.0 e, a fronte della nostra esperienzamaturata nel corso degli anni, abbiamo sempre suggerito agli imprenditori di optare per la periziagiurata: anche quando non obbligatoria, essa mette al riparo da eventuali controlli dell’Agenzia delleEntrate in merito all’ammissibilità del progetto presentato e tutela gli imprenditori sul rispetto deivincoli da seguire per definire un bene iperammortizzabile. Troppo spesso, infatti, ho vistoconsiderare un bene iperammortizzabile solo in virtù della sua predisposizione 4.0, non basta!

Una delle novità previste dalla nuova disciplina sarebbe la possibilità di fruire dell’incentivo sulsoftware indipendentemente dall’acquisto di beni materiali 4.0. Un grande vantaggio per le PMI…

PIERANDREA – A conti fatti, sembrerebbe l’unico vantaggio tangibile tra tutte le proposte sinoraavanzate. Come evidenziato da più parti, gli investimenti in software sono in crescita e sempre piùnecessari per la transizione digitale del tessuto produttivo italiano.

La disciplina del nuovo credito d’imposta per investimenti in beni strumentali prevede, a differenza diquanto previsto per i super e iper-ammortamenti, l’indicazione nella fattura di acquisto del bene diun’apposita dicitura (già dal 1° gennaio 2020).

L’art. 1 comma 195 della L. 160/2019 prevede infatti che “ai fini dei successivi controlli, i soggetti chesi avvalgono del credito d’imposta sono tenuti a conservare, pena la revoca del beneficio, ladocumentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costiagevolabili. A tal fine, le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devonocontenere ‘espresso riferimento alle disposizioni dei commi da 184 a 194”.

Consiglio quindi, in caso di acquisto, di comunicare al fornitore del bene la richiesta di inserire in unodei campi descrittivi della fattura elettronica di acquisto l’espresso riferimento alle disposizioni deicommi da 184 a 194 dell’art. 1 della L. 160/2019.

Altra grande novità è la modifica del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che cambianell’intensità e si allarga anche a innovazione e design. È una modifica che ha senso? Il Governosostiene che in questo modo si ridurranno anche i contenziosi con l’Agenzia delle Entrate, che paresiano numerosi su questo incentivo…

PIERANDREA – Il nuovo credito d’imposta allargato a innovazione e design consentirebbe l’accessoall’agevolazione anche a numerose piccole e medie imprese che, con la precedente normativa, nonavrebbero i requisiti per presentare progetti diricerca e sviluppo. Per quanto riguarda i contenziosi, l’auspicio è quello di avere chiarezza da partedel legislatore in merito agli ambiti di applicazione e alle corrette definizioni di ricerca e sviluppo,innovazione e design: solo così sarà possibile ridurre contenziosi dovuti ad errate interpretazioni dellanormativa.

L’idea di inserire un’agevolazione al 6% anche per il design, con riferimento ad alcuni specifici settoridel made in Italy, vi sembra una buona iniziativa?

PIERANDREA – Il design rappresenta da sempre uno dei fiori all’occhiello del sistema manifatturieroitaliano, che ci rappresenta in tutto il mondo. Ho trovato quindi assolutamente opportuna e d’obbligo

Page 4: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

questa iniziativa se vogliamo continuare a differenziarci in un mondo sempre più globale.

In queste settimane le aziende hanno la possibilità di fare richiesta del nuovo voucher per acquisire iservizi di un innovation manager esterno. Qual è il suo giudizio su questa misura?

PIERANDREA – Considero l’innovazione come un asset assolutamente strategico per la crescitadelle imprese italiane, specie le PMI. L’introduzione di consulenti con una solida esperienza allespalle può portare grande giovamento a realtà spesso poco strutturate per riuscire ad innovare dasole. Auspico che anche questa misura venga riproposta per i prossimi anni divenendo stabile, perfavorire ulteriormente la transizione verso l’industria 4.0. Tra l’altro all’interno della nostraorganizzazione trovano spazio numerosi Innovation Manager che possono mettere a disposizione deinostri clienti la loro esperienza e capacità innovativa.

A supporto della competitività delle imprese non c’è solo il piano Impresa 4.0, ma anche una serie dialtre misure messe in campo dalle Regioni con le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea.Il sistema paese sta sfruttando in maniera adeguata questa opportunità?

PIERANDREA – Stando ai dati della Commissione Europea sull’utilizzo del Fondo di SviluppoRegionale (FESR), al 30/9/2019 in Italia sono stati approvati progetti per un importo pari all’81% deltotale disponibile. Considerando che la dotazione copre anche il 2020, si potrebbe pensare che altermine dei 7 anni sarà utilizzato il 100% o quasi. Il dato preoccupante, però, è che solo il 24% deltotale disponibile è stato già erogato. Questo dimostra, al netto di eventuali intoppi amministrativi, chele aziende fanno davvero fatica ad arrivare in fondo all’iter progettuale, ovvero l’erogazione deicontributi. Il nostro consiglio è di affidarsi a società specializzate, come BE4 INNOVATION, cheaffiancano le imprese in tutte le fasi, aiutandole a superare gli ostacoli burocratici che si possonopresentare nei momenti più delicati.

BE4 INNOVATION, risulta tra le prime realtà del nord Italia in ambito finanza agevolata 4.0 sia per ilvolume di incentivi erogati alle aziende sia per il numero di clienti gestiti . Ci racconta che cosa c’èdietro il successo che state riscontrando sul mercato?

PIERANDREA – C’è un percorso, senza dubbio lungo e faticoso, ma anche ricco di soddisfazioni. Unpercorso fatto di etica, affidabilità e competenza. Abbiamo saputo intercettare e interpretarel’esigenza delle aziende di avere un partner unico in grado di seguire tutte le normative (europee,nazionali, regionali, camerali), diventando un punto di riferimento in grado di proporre soluzioniefficaci. Il mercato apprezza senza dubbio la nostra capacità di seguire ogni tipo di realtà, dalle startup fino alle grandi realtà imprenditoriali. Essere Leader della Crescita 2020 rappresenta per noi l’iniziodi un nuovo cammino, che stiamo già percorrendo con un senso di responsabilità ancora maggiore,se possibile, verso le imprese che in numero sempre maggiore ripongono in noi la loro fiducia.Attualmente gestiamo oltre 150 imprese grazie al costante contributo di oltre 20 professionisti checoprono tutte le aree tecnologiche e finanziarie dell’Industria 4.0. L’anno scorso abbiamo generatoincentivi per oltre 4,5 milioni di euro che hanno permesso ai nostri clienti importanti investimenti intecnologia, innovazione digitale e formazione.

Page 5: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

RICERCA IDC: LE PICCOLE/MEDIE IMPRESEAFFRONTANO LA DIGITAL TRANSFORMATION

Una ricerca condotta da IDC ha messo in luce i principali ostacoli per le PMI italiane nel contesto4.0

Qual è la sfida maggiore per le PMI italiane per abbracciare l’innovazione portata dall’Industria4.0? Investimenti, conoscenze o concorrenza? No stando alla ricerca “Azienda del futuro etrasformazione digitale: sfide e opportunità per sprigionare i talenti” condotta da IDC il problemaprincipale è il cambio culturale.

Insomma la maggior parte delle aziende italiane non sono pronte, psicologicamente, astravolgere dei processi e dei modelli produttivi che usano ormai da anni. Quasi la metàdegli imprenditori intervistati, il 46% per la precisione, ha dichiarato che l’ostacolo più grandeper la propria azienda sarà riuscire a cambiare mentalità e adattarsi a lavorare con nuovetecnologie come Internet of Things, Cloud e Intelligenza Artificiale. Solo per citarne alcune.L’indagine ha coinvolto 1.469 responsabili HR aziendali e manager di linea in PMI Italiane(fatturato tra 1 e 50 milioni di euro e 10/300 dipendenti).

Page 6: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

I dati dell’indagine

Nonostante la paura del cambiamento il 91% delle PMI italiane intervistate ha dichiarato che ilpassaggio, più rapido possibile, al contesto 4.0 significherà una crescita per l’azienda. Purtroppoperò solo il 63% degli imprenditori hanno già attuato dei piani concreti per adattarsi allenuove tecnologie e ai nuovi modelli produttivi. L’indagine ha provato anche a rispondere aquesta carenza. Non si tratta solo di una mancanza di sponsor o di sostegni finanziari che aiutinoin questa fase di cambiamento. Per il 26% delle aziende il problema maggiore è trovare lefigure professionali adatte per traghettare l’impresa in questa fase di rivoluzione.

Il 42% sta anche pensando di ricercare nuove figure per colmare le lacune interne alla PMIin chiave Industria 4.0.

Per molti responsabili delle PMI italiane un nuovo manager in azienda, con particolari conoscenzenel campo della digitalizzazione, permetterebbe all’impresa un salto di qualità in termini dicompetitività e innovazione.

A questa linea strategica principale, si aggiunge la necessità di utilizzare nuove tecniche dimisurazione dei benefici e degli impatti dei progetti di innovazione: le aziende stanno iniziando,infatti, a basare le proprie decisioni e le proprie strategie su nuove metriche e KPI che possonogarantire una migliore quantificazione dei risultati dei progetti di digitalizzazione, come il livello diinnovazione (in termini finanziari, di business e di operatività), i livelli di supporto ai clienti, il livellodi capitalizzazione dei dati, l’aumento delle aspettative dei clienti in merito ai prodotti e ai servizidigitali o l’incremento della produttività in seguito all’implementazione di iniziative digitali.

Un’altra linea strategica rilevante per il 2020 per le aziende italiane è la riorganizzazionedell’impresa per agire nell’economia digitale, ossia prevedere una struttura che sia in grado disupportare l’ideazione, l’esecuzione e la gestione delle iniziative di Trasformazione Digitale. Inuovi modelli possono prevedere, ad esempio, la creazione di “team digitali” trasversali allediverse funzioni aziendali, ossia diversi specialisti che hanno il compito di ideare, progettare,implementare e gestire le iniziative di digitalizzazione.

Page 7: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

Per bilanciare al meglio le necessità di nuove competenze ed i costi necessari per ottenerle le PMIsi rivolgono a strutture altamente specializzate, come BE4 INNOVATION, in grado di mettere adisposizione tutte le competenze tecnologiche e di processo attingendo al proprio network diprofessionisti e Innovation Manager che possono essere utilizzati on demand dalle imprese.Questo modello permette alle aziende di gestire in modo flessibile i costi avendo sempre adisposizione le migliori professionalità necessarie.

Page 8: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

BONUS FORMAZIONE 4.0

La Legge di Bilancio 2020 proroga il Bonus Formazione 4.0 per tutto il 2020, con alcunemodifiche. La misura prevede una semplificazione delle procedure ed una nuova aliquotaagevolativa per la formazione per lavoratori “svantaggiati” o “molto svantaggiati”.

Cos’è il Credito d’imposta Formazione 4.0?

Il Bonus Formazione 4.0, misura prevista dalla Legge di Bilancio 2018 e già prorogata nel 2019, sirivolge a tutte le imprese presenti sul territorio nazionale, che investono in attività di formazioneper acquisire o consolidare le conoscenze tecnologiche previste dal Piano Nazionale Industria 4.0(ora Impresa 4.0).

Quali sono le Attività ammesse al Bonus Formazione 4.0?

Il credito d’imposta è applicabile sulle spese relative al costo aziendale del personale dipendenteimpegnato nelle attività di formazione e del personale che svolge attività di docenza.

Il focus sulla Formazione 4.0 coinvolge le attività rilevanti per la trasformazione e l’innovazionetecnologica e digitale delle imprese, come l’applicazione big data e analisi dei dati, cloud e cybersecurity, robotica avanzata e sistemi di realtà virtuale, IoT, integrazione digitale dei processiaziendali ed altre attività previste dal Piano Industria 4.0.

Sono escluse dalla misura le attività di formazione ordinaria o periodica organizzate per

Page 9: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

conformarsi alle norme in tema di sicurezza, salute, protezione dell’ambiente e qualsiasi altratipologia di formazione obbligatoria.

Quali sono le modifiche introdotte dal Bonus Formazione 4.0 dalla Legge di Bilancio 2020?

La Legge di Bilancio 2020, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, apporta un’importante semplificazionealla procedura del Credito d’imposta Formazione 4.0: il Bonus nel 2020 prevede infattil’eliminazione dell’obbligo di firmare gli accordi sindacali aziendali o territoriali.

Il Bonus Formazione 4.0 consiste in un credito d’imposta in base alla tipologia di intervento, fruibilein compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui si sono sostenute lespese.

Le aliquote già previste dal Bonus Formazione fino al 2019 sono riconfermate per il 2020, conl’aggiunta di un ulteriore incentivo del 60% dedicato alle imprese che svolgono attività formativaalla quale partecipano lavoratori dipendenti “svantaggiati” o “molto svantaggiati” come definiti dalMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel Decreto del 17 ottobre 2017.

Riepilogando, il Bonus Formazione 4.0 prevede un credito d’imposta sulle spese ammissibili, inbase alle seguenti intensità:

– 30% per le grandi imprese, fino ad un credito massimo di 200.000 €

– 40% per le medie imprese, fino ad un credito massimo di 300.000 €

– 50% per le piccole imprese, fino ad un credito massimo di 300.000 €

– 60% per imprese che svolgono attività formativa alla quale partecipano lavoratori dipendenti“svantaggiati” o “molto svantaggiati”

Contattaci per qualsiasi richiesta o chiarimento. I nostri esperti saranno lieti di fornirti tuttele informazioni necessarie.

www.be4innovation.it

Page 10: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

LE BREAKING NEWS DEL MESE

BANDO REGIONALE SCUP:

Il bando regionale a supporto delle start up innovative scade il 31/01/2020 alle ore 12.00.

Il Bando sostiene la realizzazione di programmi di investimento e sviluppo (business plan) da parte distart up innovative di piccola dimensione che abbiano superato la fase di esplorazione iniziale/primoavvio e possiedano il potenziale per effettuare una rapida e significativa penetrazione del mercato.

La misura agisce in sinergia con conferimenti di capitale da parte di investitori di diversa tipologia,funzionali alla realizzazione del business plan e di entità almeno pari al contributo richiesto. La startup deve pertanto presentare un business plan che evidenzi chiaramente:

1. le attività e spese sostenute/da sostenersi con le risorse apportate dagli investitori (“progettoinvestitori”);

2. le attività e spese per le quali viene richiesta l’agevolazione (“progetto ad aiuto regionale”).

Page 11: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

L’agevolazione è concessa ai sensi dell’art. 22 (Aiuti alle imprese in fase di avviamento) delRegolamento (UE) n. 651/2014 e consiste in un contributo a fondo perduto compreso tra 150.000 e500.000 euro, a copertura fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili nell’ambito del “progetto ad aiutoregionale”, parte del business plan.

BANDO REGIONALE per la progettazione e realizzazione di interventi di welfare aziendali.

Il bando regionale scade il 27/02/2020 alle ore 12.00.

Obiettivo della Misura è favorire l’implementazione di esperienze virtuose di welfare aziendale disecondo livello, da parte di aziende private, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vitae di lavoro, sviluppare e/o ottimizzare i servizi per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, deiloro familiari nonché della cittadinanza in generale.

La Misura, che si rivolge prioritariamente alle piccole e medie imprese, anche incoraggiando lacollaborazione inter-aziendale, è finalizzata alla progettazione e implementazione, soprattuttocondivisa, di servizi di welfare aziendale. Le grandi imprese possono presentare proposte progettuali,purché fortemente condivise con il territorio, anche in ATI con PMI del territorio stesso.

La Misura finanzierà, con obbligo di cofinanziamento, progetti di Imprese singole o di AssociazioniTemporanee di Imprese – ATI, che, mediante reti territoriali di soggetti funzionali al raggiungimentodell’obiettivo, sviluppino sistemi di welfare destinati al loro personale dipendente ed, eventualmente,ad altri/e lavoratori o lavoratrici del territorio di riferimento.

In particolare, verranno finanziate le attività inerenti la definizione e l’avvio dei Piani di welfarefinalizzati all’erogazione di servizi nelle macro-aree “conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”,“politiche per le pari opportunità” e “sostegno alla cultura di benessere globale delle lavoratrici e deilavoratori”, nonché azioni di volontariato aziendale e attività organizzative e di raccordo delle retiterritoriali.

Strumento finanziario a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI piemontesi –Empowerment Internazionale

La Regione Piemonte, al fine di dare attuazione al POR FESR 2014-2020, ha inteso rafforzare ilproprio sostegno a favore delle PMI promuovendo politiche volte all’incremento del livello diinternazionalizzazione delle imprese, in particolare attraverso iniziative che permettano loro diproporsi sui mercati esteri con un offerta ed una presenza più competitiva, di conferire maggior valoreaggiunto ai prodotti e servizi proposti, di strutturarsi ed acquisire esperienza sui mercati esteri.

Attraverso il presente bando le aziende interessate possono presentare un progetto diinternazionalizzazione ed ottenere un finanziamento a tasso zero, a copertura di una quota fino al70% del piano di spesa approvato, collegato ad un finanziamento bancario a tassi di mercato acopertura della restante parte del programma di spesa stesso.

Il Bando prevede l’istruttoria delle domande e di selezione dei progetti di tipo valutativo a sportello e

Page 12: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

le agevolazioni vengono concesse sulla base del Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”.

BANDO MISE Brevetti +

Agevolazione in conto capitale per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.

I beneficiari possono essere micro, piccole e medie imprese, comprese le start up innovative, cui è riservato il 15% delle risorse stanziate.

Le domande di concessione devono essere presentate dal 30 Gennaio 2020 e fino ad esaurimento delle risorse.

BANDO MISE Disegni +4

Agevolazione in conto capitale per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla la messa in

produzione di nuovi prodotti correlati ad un disegno/modello registrato (Fase 1 – Produzione) e alla

commercializzazione di un disegno/modello registrato (Fase 2 – Commercializzazione).

I beneficiari possono essere micro, piccole e medie imprese.

Le domande di concessione devono essere presentate a Unioncamere dal 27 Febbraio 2020 e fino ad esaurimento delle risorse

BANDO MISE Marchi +3

Agevolazione in conto capitale per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla registrazione di

marchi europei e marchi internazionali.

I beneficiari possono essere imprese di micro, piccola e media dimensione.

Le domande di concessione devono essere presentate ad Unioncamere dal 30 marzo 2020 e fino a esaurimento delle risorse.

BANDO MISE Poc (Proof of Concept)

Vengono finanziati programmi di valorizzazione di brevetti, attraverso progetti Proof of Concept (PoC), al fine di innalzarne il livello di maturità tecnologica.

I beneficiari possono essere università, enti pubblici di ricerca ed istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).Le domande di concessione devono essere presentate ad Invitalia dal 13 gennaio 2020 al 27 febbraio 2020.

Page 13: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

LA LIBRERIA DI BE4

Edoardo Segantini, giornalista del “Corriere della Sera” esperto di nuove tecnologie ed exmanager delle telecomunicazioni italiane, ha raccolto in un libro 14 biografie lavorative di“personaggi non illustri” della cosiddetta industria 4.0: operai, tecnici, sindacalisti, manager,imprenditori di età, settori e distretti industriali diversi. Il titolo La nuova chiave a stella (Storie dipersone nella fabbrica del futuro), è ispirato a un romanzo di Primo Levi che vinse il PremioStrega nel 1979, La chiave a stella (1978), e che racconta la storia di un operaio montatoregiramondo secondo cui “amare il proprio lavoro (…) costituisce la migliore approssimazioneconcreta alla felicità sulla terra”.

Ed è proprio la rinnovata gratificazione del lavoro e del lavorare nell’industria 4.0 il tema chiavedel libro di Segantini. L’industria 4.0 emerge dalla cosiddetta quarta rivoluzione industriale,quella spinta dalla digitalizzazione, così come le precedenti tre sono state favorite dal vapore,dall’elettricità e dall’informatica. In particolare, la quarta rivoluzione industriale prevede “una‘fabbrica che risponde’, rapidamente e su misura, alle esigenze dei clienti, creando unacollaborazione e un intreccio inediti con i dipendenti e con i fornitori. È il passaggio dallaproduzione per il magazzino all’assemblaggio personalizzato.

Page 14: La legge di Bilancio 2020 e le novità per l’Industria 4.0 ... · cambia anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo che si estende a innovazione e design,

Annalisa Magone, giornalista, è presidente di Torino Nord Ovest, centro di ricerca su lavoro, impresa e innovazione. Esperta di innovazione e comunicazione, è stata responsabile relazioni esterne per diverse istituzioni torinesi, fra cui l’incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino (I3P), il Consorzio per la Ricerca e l’Educazione (COREP), l’agenzia che la realizzato il piano strategico per la trasformazione urbana della città (Torino Internazionale). Attualmente è consulente per la start-up parigina Inwibe, che sviluppa progetti di innovazione digitale e di open innovation per il mondo corporate. È responsabile di LaboraTono, unità di ricerca congiunta fondata con l’Istituto Superiore Mario Boella per sviluppare progetti interdisciplinari, tecnologici e sociali.

Tatiana Mazali, sociologa dei processi culturali e comunicativi, ricercatrice al Politecnico di Torino, docente a Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione, si occupa di cultura digitale, linguaggi dei media e trasformazioni del lavoro. Co-dirige dal 2007 la piattaforma per la creatività digitale Officine Sintetiche. Ha svolto ricerca presso l’École des hautes études en sciences sociales, la University of Plymouth e la Universitat Oberta de Catalunya.

Il mondo delle fabbriche è alla soglia di un cambiamento tanto profondo da essere chiamato‘quarta rivoluzione industriale’. Un cambiamento che travolge prodotti, servizi e metodologie produttive, e ha al cuore una rottura tecnologica senza precedenti: la fusione tra mondo reale degli impianti industriali e mondo virtuale della cosiddetta Internet of Things, un sistema integrato di dispositivi intercomunicanti e intelligenti che mette in contatto, attraverso la rete, oggetti, persone e luoghi. Secondo i teorici di questo paradigma, che è anche un manifesto culturale, in un futuro ormai prossimo la facoltà di comunicazione tra le macchine, nelle fabbriche, apporterà alle linee di produzione la capacità autodiagnostica di rilevare gli errori e correggerli. La flessibilità dagli impianti sarà tale da personalizzare i prodotti in funzione del singolo cliente. I robot lavoreranno a contatto con l’uomo e da esso apprenderanno in modo naturale. Il flusso di lavoro potrà essere riprodotto in modo virtuale, dunque prima di approntarlo fisicamente in officina, per verificarne il comportamento in astratto e potenziarne le performance. La fabbrica saprà approvvigionarsi di energia senza sprechi e al minor costo possibile, in una parola sarà smart.