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PUBBLICAZIONE SPECIALE PER LA CXXV EDIZIONE DELLA GIOSTRA DEL SARACINO . GIUGNO 2013. La ‘lancia d’oro’ della Giostra di San Donato anno 2013 (125° edizione dell’età contemporanea) è dedicata alla Fraternita dei Laici, nel 750° anniversario dell’appro- vazione dei primi statuti. Nata nel 1262 con l’approvazione del vescovo di Arezzo Guglielmi- no degli Ubertini con il nome ufficiale di Fraternita di Santa Maria della Misericordia, grazie alla volontà di un gruppo di per- sone dirette dai padri domenicani e desiderose di aiutare i poveri e gli infermi. L’istituzione, che ha quindi spic- cato carattere caritativo, dispiega- per secoli la sua attività in favore delle categorie e delle frange più deboli della popolazione (poveri, miserabili, vedove, orfani, amma- lati, ecc.) ed occupandosi della sepoltura dei defunti. Destinataria di ricchi lasciti, nel secolo succes- sivo la Fraternita potenzia ed estende la sua opera ed inizia la costruzione di una nuova, presti- giosa sede in Piazza Grande, alla quale lavoreranno artisti di primo piano, come Bernardo Rossellino e Giorgio Vasari, da un lato, Spi- nello, Parri di Spinello, Bartolo- meo della Gatta, dall’altro, e Feli- ce da Fossato, autore dell’orolo- gio della facciata. Sullo scorcio del Quattrocento la Fraternita sostie- ne la nascita del monte di pietà (“Monte Pio”), per il prestito del denaro su pegno, che sarà attivo fino all’inizio del XIX secolo. Nel 1524 viene devolu- to all’istituzione l’ospedale di sant’Agostino, le cui rendite ecce- denti consenti- ranno di inten- sificare le attivi- tà di assistenza e beneficenza e di ampliare l’intervento in campo cultura- le, con la crea- zione di u n a scuola pubblica ed il so- stegno agli studi dei giova- ni merite- voli, fra i quali Gior- gio Vasari. Nella seconda metà del Cin- quecento, viene costruito l’imponente Palazzo delle Logge destinato a chiudere il lato nord di Piazza Grande. Grazie alla donazione dei libri di Girolamo Turini (1602) si forma la “libreria” della Fraternita, aper- ta al pubblico nel 1680 e primo nucleo della biblioteca civica. Pochi anni prima (1674) l’istitu- zione aveva favorito l’inse- diamento di una tipografia in Arezzo, che ne era sprovvista. Il riformismo leopoldino indirizza la Fraternita verso programmi di carat- tere collettivo, quali industrie manifattu- riere e lavori pub- blici, come il nuo- vo cimitero fuori della cinta muraria (1767). Dal 1882 la sede di Piazza Grande accoglie gli uffici giudiziari della città. A partire dal 2006, la Frater- nita si trasforma in Azienda pubblica di servizi alla persona, en- trando a far parte del sistema integrato di zona per i servizi socio- sanitari; le attività di rilevanza economica ricevono nuovo slancio e vengono formu- late nuove proposte in ambito sociale e culturale (Archivio stori- co, “Annali Aretini”, sezione di- dattica). Recentemente l’ente rien- tra nella sua storica sede di Piazza Grande. La Lancia come consuetudine è stata realizzata da Francesco Con- ti, con la supervisione di Luca Berti, il bozzetto è opera degli artisti Maria Nidini e Giuseppe Tenti vincitori del concorso di idee indetto negli scorsi mesi. Per la prima volta nella storia della manifestazione, la Lancia d’oro di quest’anno non è stata intagliata ma, il maestro Conti ha utilizzato una finissima e laboriosa tecnica: quella dell’intarsio. A tal proposi- to l’intagliatore ha spiegato le difficoltà tecniche nel per la parti- colare modalità della lavorazione. Inutile dire che la Lancia ha ri- scosso grande consenso per la lavorazione inusuale e per la con- sueta Bellezza, tratto distintivo della sapiente mano del Conti. In occasione della presentazione il Rettore Sganappa ha voluto rompere i consueti schermi che prevedono che durante la cerimo- nia nessuno dei Rettori tocchi la Lancia per una questione pura- mente scaramantica. Il nostro Rettore non solo l’ha toccata, ma in occasione della fotto a conclu- sione del cerimoniale l’ha proprio “agguantata” con due mani….. Che sia di buon auspicio? NOI CI CREDIAMO! La Lancia D’oro della 125° edizione della Giostra del Saracino

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PUBBLICAZIONE SPECIALE PER LA CXXV EDIZIONE DELLA GIOSTRA DEL SARACINO . GIUGNO 2013.

La ‘lancia d’oro’ della Giostra di

San Donato anno 2013 (125°

edizione dell’età contemporanea)

è dedicata alla Fraternita dei Laici,

nel 750° anniversario dell’appro-

vazione dei primi statuti.

Nata nel 1262 con l’approvazione

del vescovo di Arezzo Guglielmi-

no degli Ubertini con il nome

ufficiale di Fraternita di Santa

Maria della Misericordia, grazie

alla volontà di un gruppo di per-

sone dirette dai padri domenicani

e desiderose di aiutare i poveri e

gli infermi.

L’istituzione, che ha quindi spic-

cato carattere caritativo, dispiega-

per secoli la sua attività in favore

delle categorie e delle frange più

deboli della popolazione (poveri,

miserabili, vedove, orfani, amma-

lati, ecc.) ed occupandosi della

sepoltura dei defunti. Destinataria

di ricchi lasciti, nel secolo succes-

sivo la Fraternita potenzia ed

estende la sua opera ed inizia la

costruzione di una nuova, presti-

giosa sede in Piazza Grande, alla

quale lavoreranno artisti di primo

piano, come Bernardo Rossellino

e Giorgio Vasari, da un lato, Spi-

nello, Parri di Spinello, Bartolo-

meo della Gatta, dall’altro, e Feli-

ce da Fossato, autore dell’orolo-

gio della facciata. Sullo scorcio del

Quattrocento la Fraternita sostie-

ne la nascita del monte di pietà

(“Monte Pio”), per il prestito del

denaro su pegno, che sarà attivo

fino all’inizio del XIX secolo. Nel

1524 viene devolu-

to all’istituzione

l ’ o s p e d a l e d i

sant’Agostino, le

cui rendite ecce-

denti consenti-

ranno di inten-

sificare le attivi-

tà di assistenza

e beneficenza e

di ampliare

l’intervento in

campo

cultura-

le, con

la crea-

zione di

u n a

s c u o l a

pubblica

ed il so-

s t e g n o

agli studi

dei giova-

ni merite-

voli, fra i

quali Gior-

gio Vasari.

Nella seconda metà del Cin-

quecento, viene costruito

l’imponente Palazzo delle

Logge destinato a chiudere il

lato nord di Piazza Grande.

Grazie alla donazione dei libri di

Girolamo Turini (1602) si forma

la “libreria” della Fraternita, aper-

ta al pubblico nel 1680 e primo

nucleo della biblioteca civica.

Pochi anni prima (1674) l’istitu-

zione aveva favorito l’inse-

diamento di una tipografia

in Arezzo, che ne era

sprovvista. Il riformismo

leopoldino indirizza

la Fraternita verso

programmi di carat-

tere collettivo, quali

industrie manifattu-

riere e lavori pub-

blici, come il nuo-

vo cimitero fuori

della cinta

m u r a r i a

(1767).

Dal 1882

la sede di

P i a z z a

G r a n d e

a c c o g l i e

gli uffici

giudiziari

della città.

A partire

dal 2006,

la Frater-

nita si trasforma

in Azienda pubblica di

servizi alla persona, en-

trando a far parte del

sistema integrato di zona

per i servizi socio-

sanitari; le attività di

rilevanza economica ricevono

nuovo slancio e vengono formu-

late nuove proposte in ambito

sociale e culturale (Archivio stori-

co, “Annali Aretini”, sezione di-

dattica). Recentemente l’ente rien-

tra nella sua storica sede di Piazza

Grande.

La Lancia come consuetudine è

stata realizzata da Francesco Con-

ti, con la supervisione di Luca

Berti, il bozzetto è opera degli

artisti Maria Nidini e Giuseppe

Tenti vincitori del concorso di

idee indetto negli scorsi mesi. Per

la prima volta nella storia della

manifestazione, la Lancia d’oro di

quest’anno non è stata intagliata

ma, il maestro Conti ha utilizzato

una finissima e laboriosa tecnica:

quella dell’intarsio. A tal proposi-

to l’intagliatore ha spiegato le

difficoltà tecniche nel per la parti-

colare modalità della lavorazione.

Inutile dire che la Lancia ha ri-

scosso grande consenso per la

lavorazione inusuale e per la con-

sueta Bellezza, tratto distintivo

della sapiente mano del Conti.

In occasione della presentazione

il Rettore Sganappa ha voluto

rompere i consueti schermi che

prevedono che durante la cerimo-

nia nessuno dei Rettori tocchi la

Lancia per una questione pura-

mente scaramantica. Il nostro

Rettore non solo l’ha toccata, ma

in occasione della fotto a conclu-

sione del cerimoniale l’ha proprio

“agguantata” con due mani…..

Che sia di buon auspicio?

NOI CI CREDIAMO!

La Lancia D’oro della 125° edizione della Giostra del Saracino

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Lancia in Resta . Pubblicazione speciale per la CXXVedizione della Giostra del Saracino—Giugno 2013

II

Visto il periodo particolarmente

prospero di iniziative artistiche

che stanno sbocciando ad Arez-

zo, prima tra tutte la tanto

“chiacchierata” Icastica, anche il

Quartiere ha deciso di mettersi

in moto e promuoverà in occa-

sione della Cena della Giostra di

Venerdì 21 Giu-

gno l’iniziativa

deno-

m i n a t a

“ D I A M O C I

UNA MANO”.

Promossa ed ideata

dal Consigliere Ro-

berto Felici ed approva-

ta con entusiasmo dall’intero

Consiglio Direttivo l’iniziativa

consiste nel rilasciare la propria

impronta (gialla o cremisi) in un

apposito pannello di legno

multistrato che verrà posi-

zionato all’interno della

Piazza durante lo svolgimen-

to della cena.

Una volta decorata

con le impronte di tutti

gli aderenti la nostra “opera

d’arte” verrà posizionata all’in-

terno della nostra sede, dove

rimarrà definitivamente. Tutti

coloro che vorranno lasciare la

propria impronta dovranno

versare al Quartiere un contri-

buto di 5 €. Lo scopo dell’inizia-

tiva, oltre a quello di reperire

fondi in un momento di diffi-

coltà economica è anche quello

di rafforzare simbolicamente l’

unione tra tutti i Quartieristi.

Per cui...

DIAMOCI UNA MANO!!!

Nell’assumere il prestigioso

incarico di rettore del nostro

amatissimo Quartiere insieme

alla grande emozione ho sentito

anche tutto il peso che la

carica comporta.

Usciamo da un periodo

non facile che sicuramente

ha rappresentato il fondo di

una crisi gestionale e tec-

nica.

Le responsabilità sono

di tutti, nessuno

escluso, e da que-

sta considerazio-

ne possiamo

r i p a r t i r e

s e n z a

indulgere nel

fare processi di nes-

sun genere.

Dobbiamo guardare al futuro

con ottimismo e determinazio-

ne nella consapevolezza che

dobbiamo tutti cercare le cose

ed i valori che ci uniscono e che

per tanti anni hanno fatto del

n o s t r o

Quartiere una realtà coesa e

portata ad esempio nella città e

nella gestione della Giostra in

senso lato.

Chiedo amicizia, lealtà e rispetto

tra tutti i Quartieristi e gli organi

che li guideranno

in questi due anni

di mandato.

Di tutto si può

parlare e su tutto ci

si deve confrontare

ma con chiarezza

ed alla luce del sole: guai se non

ci fossero al nostro interno dif-

ferenti opinioni: sarebbe la

testimonianza di un Quartie-

re non vivo e non cosciente

delle proprie potenzialità.

Devo dire che i primi segnali

che ho avuto dai consiglieri, dai

ragazzi del Comitato Giovani-

le, dagli storici quartieristi co-

me il Doro, Aldino Rossi,

il Ciotola, il Viroli, il

Landini, il Fei, dai

tanti soci e simpa-

tizzanti che han-

no frequentato

in maniera

m a s s i c c i a

tutte le no-

stre iniziati-

ve sono molto confortanti ed in

linea con le più rosee aspettati-

ve.

Abbiamo collegialmente distri-

buito le responsabilità gestionali

e di Giostra guardando esclusi-

vamente al bene e all’interesse

del Quartiere apprezzando in

maniera particolare il grande

contributo di coloro che hanno

dato la loro disponibilità senza

chiedere nulla in cambio.

Ogni gruppo, ogni persona,

ogni realtà sociale che torna a

frequentare il Vicolo della Pale-

stra deve avere la sensazione di

un tornare a casa, una nuova

casa da ricostruire insieme.

Cominciamo dalla Giostra dedi-

cata a S. Donato: il Rettore Vi-

cario, il Vice Rettore, il Capita-

no, i giostratori titolari e riserve,

i responsabili della Stalla e del

Campo Prova - che sarà nostro

per venti anni - il Maestro

d’Armi, gli impagabili ragazzi

della cucina hanno lavorato

duramente con impegno assistiti

sempre dai membri del Consi-

glio che hanno fatto sentire il

loro sostegno.

Andiamo in Piazza uniti sicuri

di essere competitivi.

Un abbraccio ideale a tutti: vi

aspetto alla nostra Cena Propi-

ziatoria di venerdì 21.

Il Rettore

Sandro Sganappa

IL RETTORE

“GUARDARE AL FUTURO CON OTTIMISMO”

Le prime impressioni del neo Rettore Sganappa

Diamoci una mano

L’INIZIATIVA

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Lancia in Resta . Pubblicazione speciale per la CXXV edizione della Giostra del Saracino—Giugno 2013

III

I mesi bui del recente passato, si

sono smaterializzati da poco.

Mai mi sarei immaginato che, a

distanza di così poco tem-

po, le cose potessero

cambiare in maniera

così radicale.

Il nostro Quartie-

re insieme

a questo

Diret-

tivo, è

ripar-

t i t o

in sesta

m a r c i a ,

nessuno si

è tirato

indietro

a l

"pronti via" ed i risultati sono

sotto gli occhi di tutti. Il Comita-

to Giovanile ha organizzato una

splendida settimana del Quartie-

rista, i nostri più o meno

"vecchi" sono rientrati dalla

porta principale, i ragazzi delle

scuderie che non sono mai man-

cati, ne con il caldo afoso, ne

con la pioggia ne tanto meno si

son fatti scoraggiare dal freddo

autunnale di qualche settimana

fà. I nostri Giostratori

tutti, si sono allenati fino

alla nausea, con estrema

concentrazione e volontà.

Chiudo que-

sto picco-

lo spa-

z i o ,

ringra-

ziando

a cuo-

re aperto

tutto il

Quartie-

re, il

m i o

C o n -

siglio

ed i giovani che mi hanno rivo-

luto fortemente in questo bellis-

simo ruolo.

Adesso basta parlare, c è rimasta

una so la cosa da f a -

re...VINCERE!!!

LETTERA APERTA DEL CAPITANO

“DOPO IL BUIO LA LUCE”

Il punto di Dario Tamarindi

Arezzo, Via Cavour 125/127

Tel 0575-23857 Fax. 0575-040715

[email protected]

L’INIZIATIVA II

“IL QUARTIERE CHE VORREI”

Negli ultimi mesi, ma più esatta-

mente negli ultimi anni sempre

più spesso si parla di “cambiare

il Quartiere”.

Il consiglio direttivo è ferma-

mente convinto che l’opinione di

ogni singolo Quartierista sia da

prendere in considerazione per

provare a migliorare tutto quello

che necessita di un adeguamen-

to.

A questo proposito è stata creata

una casella di posta elettronica a

cui ciascuno può scrivere quello

che è necessario fare per poter

“migliorare il Quartiere”. Sono

ben accetti suggerimenti per

tutte le attività, siano esse riguar-

danti il Quartiere come punto di

aggregazione sociale, le strutture

del Quartiere, lo Statuto o qual-

siasi altro aspetto. A proposito

dello statuto nella sezione press

del nostro sito internet è scarica-

bile in formato pdf.

L’indirizzo mail a cui inoltrare i

vostri suggerimenti è:

[email protected]

Inoltre, grazie al lavoro eccellen-

te svolto da Mirko e Alessandro

ci potete seguire sempre su i

social più frequentati, quali Fa-

cebook e Twitter e potete segui-

re sempre il nostro sito

www.portadelforo.it nel quale

vengono pubblicate giornalmen-

te tutte le iniziative che vengono

promosse dal Quartiere e dal

nostro Comitato Giovanile.

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IV