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Paola Paolini - Renato Oselladore La Guerra di Chioggia Chioggia nel Medioevo Gli alunni delle classi 4 A-B a.s. 2000/2001 Collaborazione degli insegnanti:Fiordirosa Boscolo - OrfeoMazzeo Progettazione e documentazione storica:PaolaPaolini Realizzazione tecnica:Renato Oselladore Direzione Didattica V Circolo - Chioggia Viale Tirreno - 30019 Sottomarina (VE) tel 041493264 fax 0415542834 LA STORIA DI CHIOGGIA Le origini leggendarie.

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Paola Paolini - Renato Oselladore

La Guerra di Chioggia

Chioggia nel Medioevo

Gli alunni delle classi 4 A-B

a.s. 2000/2001

Collaborazione degli insegnanti:Fiordirosa Boscolo - OrfeoMazzeo

Progettazione e documentazione storica:PaolaPaolini

Realizzazione tecnica:Renato Oselladore

Direzione Didattica V Circolo - Chioggia

Viale Tirreno - 30019 Sottomarina (VE)

tel 041493264 fax 0415542834

LA STORIA DI CHIOGGIA

Le origini leggendarie.

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I troiani CLODIO, ANTENORE e AQUILIO, compagni di ENEA, sarebbero fuggiti dopo la distruzione di TROIA e sarebbero approdati nei lidi dell’ALTO ADRIATICO . ANTENORE avrebbe fondato la città di PADOVA , AQUILIO la città di AQUILEIA e CLODIO la città di CHIOGGIA (“CLODIA”).

Le origini di Chioggia sono antichissime. Secondo la leggenda fu fondata dal troiano CLODIO sbarcato in Italia con Enea. Probabilmente nel 2000 a.C. fu abitata da genti ELLENICHE, provenienti dalla TESSAGLIA, una regione della GRECIA. In seguito vi si insediarono popolazioni ETRUSCHE e PALEOVENETE. Fu stazione marittima in epoca ROMANA. PLINIO IL VECCHIO, nel primo secolo dopo Cristo, la cita chiamandola FOSSA CLODIA e descrive anche BRUNDULUM (oggi Brondolo).

CLODIO alzò in CLODIA l’arma troiana , un leone rampante rosso, a memoria delle sue lontane origini. Più attendibile storicamente è invece la descrizione secondo cui CHIOGGIA sarebbe stata fondata da colonie di Pelasgi (“abitanti della pianura”) provenienti dalla Tessaglia, una regione pianeggiante della Grecia , in particolare dalla Pelasgiotide. I nomi di alcune zone dell’attuale CHIOGGIA rivelano sicuramente le loro radici greche: LUSENZO, BEBE, PEROTOLO… Inoltre nel canale Lusenzo, longitudinalmente, a circa due metri di profondità, sono stati ritrovati i resti di una grossa muraglia lunga 150 metri , formata da blocchi di trachite, molto simile alla struttura tipica delle costruzioni pelasgiche . Forse era il basamento di una cittadella inabissatasi in periodi successivi. Resti di mura pelasgiche sono stati ritrovati anche a Brondolo (nel 1600) e poi, nel 1899, nei pressi della torre di Bebe fu ritrovata una lapide (conservata ora nel museo civico "Sabbadino") che cita la gente Arria, insediata in questa zona.

I Paleoveneti (popolazione indoeuropea, proveniente dall’Illiria) si sarebbero insediati in queste zone e sarebbero stati, in seguito, invasi e dominati dagli Etruschi tra il IV e il V secolo a.C.

Gli Etruschi costruirono canali, bonificarono i territori, introdussero coltivazioni e i Veneti trassero quindi alcuni vantaggi da questa dominazione. Gli Etruschi sperimentarono inoltre nuove norme di urbanistica, che furono fatte proprie in seguito dai Romani: le città (e quindi anche Chioggia) si svilupparono attorno al cardine e al decumano. Essi tracciarono probabilmente l’impronta dell’attuale Corso del Popolo, che si sviluppa da Nord a Sud con una declinazione Est di 15 gradi, con il preciso intento di proteggere gli edifici dall’impeto diretto dei venti. Le strade parallele alle due vie principali sono state in seguito chiamate “limiti”, “contrade”, "calli". La dominazione Etrusca in questa zona durò circa 1 secolo, finchè i Galli conquistarono questi territori e costituirono la Gallia Cisalpina.

I Veneti riuscirono a resistere all' invasione dei Galli, ma dovettero subire l’occupazione Romana tra il II e il I secolo a.C. (la zona divenne provincia romana ).

I Romani dominarono la zona di Chioggia a partire dal I secolo a.C.

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Plinio il vecchio (23 - 79 d.C.) nella sua : "Naturalis Historia" descrive il litorale Adriatico e menziona il "Vicus" chiamato "Clodia" con il suo porto "Evrone" ( l’attuale Vigo, da "Vicus"). Afferma che Clodia è una stazione marittima, cioè una stazione di posta tra Ravenna ed Altino. Plinio il vecchio cita anche Brundulum (l’attuale Brondolo), che si trova a Sud della “Fossa Clodia” ( zona di Canale Lombardo).

Molti reperti di Epoca Romana (monete, bronzi, lapidi) sono stati ritrovati in seguito.

La colonna di Vigo (non il capitello, che invece è del X secolo ) è una colonna romana; fu ritrovata a Chioggia nel 1700. Su di essa è stato posto il leone alato della Serenissima.

Chioggia e il Veneto fecero parte della “X Regio”, provincia romana di “Venetiae et Histriae”, al tempo dell’Imperatore Ottaviano Augusto. Durante le invasioni BARBARICHE, le popolazioni in fuga dall'entroterra ( da ESTE, MONSELICE, PADOVA…) trovarono rifugio proprio in questa zona isolata e protetta…

Nel 751 dopo Cristo, la città riuscì a respingere l'invasione dei LONGOBARDI, ma nell'810 dopo Cristo fu conquistata e distrutta da PIPINO, re dei Franchi, figlio di Carlo Magno, incagliatosi poi in

laguna con le sue grosse navi.

Chioggia inizialmente fu salvaguardata dalle invasioni dei popoli " barbari" ( Visigoti, Goti, Unni …), soprattutto per merito della sua posizione geografica decentrata ed isolata. Le genti dell’entroterra cercarono spesso rifugio nelle lagune, dopo le devastazioni barbariche e si insediarono nel territorio tra le foci dell’Adige e dell’ Isonzo. In particolare gli abitanti di Monselice ed Este si rifugiarono a Chioggia e, col tempo, si integrarono con la popolazione presente, insediandosi definitivamente. Contribuirono ad incrementare l’agricoltura ( essendo di origine contadina) e a migliorare le condizioni dell’ambiente; costruirono nuove case e diedero nuovo sviluppo ai commerci.

Nel 569 i Longobardi si spinsero oltre il Po e si insediarono anche nel territorio Veneto-Bizantino: Adria e Piove di Sacco entrarono a far parte della Longobardia, mentre Chioggia, Cavarzere e Loreo rimasero sotto il dominio Bizantino.

Il Doge di Venezia, per difendere il territorio della Confederazione Lagunare dai continui attacchi delle popolazioni Barbariche, fece costruire il castello fortificato di Brondolo a difesa della città di Chioggia.

I Longobardi vennero sconfitti a Chioggia per terra e per mare e dovettero rifugiarsi a Ravenna.

La Confederazione Lagunare divenne un Ducato autonomo e Chioggia entrò subito a far parte del nuovo Ducato.

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Nel 781 Pipino fu nominato Re d’Italia dal padre Carlo Magno e nell’ 810, con la sua potente flotta, attaccò le popolazioni della laguna veneta che immediatamente organizzarono le difese, togliendo perfino la segnaletica che indicava la profondità delle acque: le grosse e pesanti navi di Pipino inevitabilmente si incagliarono.

Pipino riuscì tuttavia a conquistare Iesolo, Caorle ed Eraclea. Poi cercò di arrivare a Chioggia, attaccandola per terra e per mare con ripetuti assalti. Chioggia fu invasa e rasa al suolo; i superstiti fuggirono.

Pipino era riuscito quindi suo intento, ma aveva subito gravosissime perdite; si ritirò a Milano, ove morì.

Nell' 898, gli Ungheri invasero il territorio lagunare; provenivano dalle regioni del basso Danubio e si insediarono nella zona del Brenta. Dopo aver saccheggiato Padova,Vicenza e Treviso, assediarono Chioggia che tentò di resistere disperatamente. Gli Ungheri bruciarono la città. Per la seconda volta, dopo la distruzione subita a causa di Pipino, Chioggia fu rasa al suolo. Gli Ungheri furono poi sconfitti dai Veneziani ad Albiola e si ritirarono.

Ebbero termine così le invasioni barbariche nella zona lagunare.

I chioggiotti superstiti e fuggiaschi rientrarono in città e cominciarono la ricostruzione.

Venne subito ricostruita, ma nel 900 d.C. circa fu distrutta nuovamente dagli UNGHERI.

Fece parte della CONFEDERAZIONE LAGUNARE delle DODICI isole venete con un proprio Tribuno e con un TRATTATO che la legò per lungo tempo a Venezia, la Serenissima.

Nel 466 si stabilì che ogni isola della laguna avesse un Tribuno con incarichi civili e giudiziari.

Tutti i Tribuni si dovevano riunire periodicamente per deliberare su situazioni di interesse comune.

Si formò così una confederazione di 12 Tribuni che governavano le 12 isole dalla laguna:

Clugia minor era l’ XI isola e Clugia maior la XII.

In seguito Chioggia ebbe 4 Tribuni, che furono sostituiti successivamente da un Gastaldo, unico per tutto il comune, sia per Clugia maior che per Clugia minor.

Il Gastaldo era nominato direttamente dal Doge.

Non aveva funzioni giudiziarie.

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Con il “ Pactum Clugiae “ dell’ 862 , Chioggia definì con Venezia i termini del reciproco rapporto: furono stabiliti gli esatti confini del comune, vennero riconosciute alcune tradizioni locali e venne sancita la proprietà esclusiva dei beni del comune.

Le vicende di Chioggia furono sempre legate alle sorti dalla Serenissima.

Dovette contribuire nelle guerre di Venezia contro i Turchi e pagò tutte le conseguenze degli scontri.

I Turchi combatterono per difendere la loro supremazia sul Mediterraneo; Venezia fu naturalmente la più importante contendente.

I danni subiti da Venezia ebbero ripercussioni notevoli su Chioggia soprattutto per le perdite economiche e commerciali.

Ebbe il periodo del suo massimo splendore e ricchezza nel MEDIOEVO. Rimase però desolata e distrutta dopo la terribile guerra di Chioggia del 1378 - 1381.

Da ricca città mercantile divenne una piccola città peschereccia, sempre sottomessa a Venezia e iniziò inevitabilmente il suo lento declino.

L’economia di Chioggia ormai privata dei proventi delle saline e ridimensionata nel commercio marittimo subì gravi conseguenze.

Chioggia sperò di diventare “porto franco”, mentre Bonaparte faceva il suo ingresso vittorioso in Venezia, senza trovare resistenza .

I Francesi entrarono in Chioggia il 16 Maggio 1797. L’occupazione francese determinò la costituzione di una municipalità democratica, che però fu solo formale, dato che la trattativa di Campoformio, portò alla cessione del Veneto all’Austria. Il 14 Gennaio 1798 gli Austriaci entrarono in Chioggia come dominatori. Al grido di “Morte agli Austriaci, viva la repubblica di San Marco”, il 20 Aprile 1800 ci fu una rivolta ( nota come “la sollevazione del Cristo”) che portò ad

una sanguinosa rissa tra le due parti con molti morti e feriti.

Nei secoli XV, XVI e XVII conobbe povertà, pestilenze, inondazioni, carestie…Dovette lottare contro i TURCHI… La sua grande cattedrale fu incendiata…La popolazione fu contagiata dalla terribile peste portata dai Lanzichenecchi…

Alla fine del '700, Chioggia fu conquistata dai FRANCESI e poi fu ceduta all' AUSTRIA…

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L'800 e il '900 furono secoli di miseria, di guerre e di declino. Chioggia comincerà la sua ripresa solo negli ultimi decenni del Ventesimo secolo.

La rivolta fu sedata e Chioggia fu considerata “città infedele e pericolosa”.

Dopo gli Austriaci in Chioggia ritornarono i Francesi.

Nel 1814 iniziò la seconda dominazione austriaca con un podestà e un consiglio di 40 membri.

Nel 1848 furono cacciati gli Austriaci e a Chioggia si formò un governo provvisorio.

Per la liberazione definitiva dagli Austriaci, Chioggia dovrà attendere la fine della 3^ Guerra d'Indipendenza.

Il 24 maggio 1866 il Veneto e Chioggia furono annessi all'Italia.

Il 15 ottobre 1866 gli Italiani entrarono, finalmente, in Chioggia.

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Chioggia nel Medioevo

IL TERRITORIO

Chioggia nel Medioevo è stata una città ricca ed importante, un centro di produzione del sale ("l'oro bianco") e di prosperosi commerci; nel Dogado, era seconda solo a Venezia.

Nel Trecento era molto popolata ed era difesa da opere murarie e da canali naturali. Le zone di maggior concentrazione abitativa erano l'area della "Tombola" e l'area oltre il canale della Lombardia ( o Lombardo) chiamata "ULTRA CANALEM" (Saloni), dove esistevano molti cantieri e molti magazzini del sale.

La città di Chioggia ebbe il periodo del suo massimo splendore nel Medioevo, quando divenne la

"capitale del sale", ammirata ed invidiata dalle popolazioni dell'entroterra.

Nel DOGADO veneziano era seconda per importanza solo a Venezia.

Il centro urbano di più antico insediamento era compreso tra il CANALIS MAIOR (Lombardo) e il Canal Vena con una PLATHEA (piazza)

longitudinale che proseguiva nella CALLIS MAIOR che arrivava fino a Brondolo.

Appartenente alla Confederazione Lagunare e allo Stato Veneto, Chioggia ebbe comunque una sua autonomia amministrativa che fu sancita nell'862 ( poi ribadita nel 920, nel 1255 e nel 1293) con il PACTUM CLUGIAE che definiva, tra l'altro, i confini del suo territorio: dal fiume Adige a sud, da S.Pietro di Cavarzere a Civè ad ovest, dai cordoni litoranei ad est, al porto di Malamocco a nord. Il

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territorio era molto boschivo; vi erano valli da pesca, piccole zone lacustri, terre coltivate, saline, pascoli, vegetazione spontanea e terre incolte…

Nel Trecento aveva circa dodicimila abitanti; era divisa in CLODIA MAIOR ( o CLUGIA MAIOR cioè maggiore, l'attuale centro storico) e in CLODIA MINOR ( o CLUGIA MINOR, cioè piccola, l'attuale Sottomarina); le DUE CHIOGGE erano unite da un lungo ponte fortificato con torri e ponti levatoi che attraversava l'isola del Buon Castello fino a S. DOMENICO.

Due zone boschive molto estese si trovavano tra Chioggia minore e

Brondolo : erano le selve di CLOZISCA e di SURIGALE. A sud di Brondolo si estendeva il bosco CEREDO (o FORESTO), poi divenuto zona valliva; verso ovest il bosco continuava nell'AGGER CARRARIE.

Al tempo di Augusto, alcuni documenti di Vitruvio e Strabone descrivono la zona tra Ravenna ed Aquileia come una "PULCHERRIMA SILVA".

Il litorale di Clugia minor era molto più stretto ed arretrato di quello attuale.

La maggiore isola era quella di Brundulum (Brondolo) e la laguna comunicava direttamente con il mare aperto attraverso il porto di Brondolo (Evrone).

La più grande via di comunicazione terrestre costruita nel 132 d.C. che costeggiava l'Adriatico fino ad Altino, era la via Popilia successivamente chiamata “ strada Romea “ perché usata dai pellegrini per recarsi a Roma.

Dalla via Popilia partiva la via Carriera che arrivava a Chioggia.

TUTTI I NOMI DI CHIOGGIA :

CLODIA (in latino)

FOSSA CLODIA (Plinio il vecchio)

CLUIA (1100) CLUZA (1200) CLUGIA (1300) CHIOZZA (1500) CHIOGGIA (1800)

I chioggiotti ora la chiamano

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"Ciosa" (in dialetto) oppure "Chioggia" pronunciate con la "o" molto stretta. In italiano è "Chiòggia".

L’ECONOMIA CHIOGGIOTTA

Nel Medioevo l'economia chioggiotta fu legata alla commercializzazione del sale, che era la principale ricchezza della città.

Nella laguna vi era una forte salinità, la più alta di tutta la zona lagunare.

Il sale era usato oltre che per la conservazione dei cibi, anche come mezzo di scambio per procurarsi derrate alimentari .

Nel comune esistevano molti fondamenti di saline di dimensioni notevoli: tra il 1175 e il 1230 circa se ne contarono fino a 119.

Il comune di Chioggia controllava tutte le attività connesse alla produzione e al commercio del sale attraverso molti capitoli degli Statuti e di riformagioni del Maggior Consiglio.

Esistevano 2 qualità di sale:il sale albo (puro) e il sale nigro (impuro) .

L’ECONOMIA MARITTIMA

L’espansione dei commerci verso l’oriente favorì i cantieri navali e le attività connesse, che furono regolamentate negli Statuti.Si formarono associazioni e consorzi,come la scuola dei calafati con la sua "Mariegola" (Statuto) del 1211.

I chioggiotti furono anche esperti navigatori (si ricordino i famosi Niccolò De Conti e Giovanni Caboto di origini chioggiotte ). I commerci con l’oriente fornivano l’approvvigionamento di seta, filati d’oro, spezie, lino, cuoio, zucchero, profumi, vini in cambio di sale, legna, miele, pellicce, canapa, corallo, ambra, ferro.

La Marciliana (o Marsiliana o Marziliana ) fu l’imbarcazione commerciale più agevole e diffusa.

LA VITA NELLA CHIOGGIA DEL TRECENTO

Il nucleo abitativo comprendeva diversi tipi di case: la casa piana di legno con tetto di canne che ospitava una sola famiglia; la casa solarata a due piani, di pietra, con cucina e magazzino a piano terra, soggiorno camera da letto al primo piano.

Le abitazioni in CLUGIA MAIOR erano in pietra e legno, ciascuna con un

piccolo cortile o orto.

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Numerose in città erano le stalle con cavalli e asini che servivano per il trasporto del sale.

Era soprattutto una città MERCANTILE, non peschereccia.

Spesso le case avevano un cortile con un orto e con l’allevamento di suini e galline; spesso avevano stalle per asini e cavalli.

Lungo la contrada maggiore si affacciavano le belle case con portico e facciata merlata e decorata. Avevano un cortile interno con un pozzo, il magazzino, l’orto. Il legname era molto usato nelle costruzioni ( per le pareti interne, i balconi, i soffitti, i pavimenti …) e gli incendi erano molto frequenti.

Per legge, il fuoco doveva essere spento ogni sera e il padrone di casa doveva coricarsi per ultimo dopo aver controllato che tutti i lumi di casa fossero spenti.

Le finestre in genere erano protette da inferriate o da imposte : il vetro era poco usato perché costosissimo. Spesso si mettevano alle finestre pelli di pecora o fogli di carta oleata.

L'acqua per uso domestico poteva essere attinta nei pozzi pubblici, mentre l'acqua potabile veniva comperata da appositi rivenditori ( 5 secchi costavano un denaro). I servizi igienici nelle case erano molto rudimentali; spesso i contenitori venivano svuotati nei canali.

Il mobilio era semplice : cassapanche, panche, sgabelli, un letto basso e largo pieno di fieno e con un cuscino di paglia su cui dormivano più persone.

Presso i nobili il letto aveva un pagliericcio con un cuscino di piume.

In genere il tavolo era un'asse montata su cavalletti solo al momento del pasto e poi rimossa per fare spazio. La tovaglia, quando c'era, serviva anche da tovagliolo.

Il cassone ( o cassapanca) era usato come armadio per la biancheria, gli abiti, il corredo, i documenti importanti…

Nella cucina si usavano paioli, orci, setacci, teglie, catini per lavarsi…

Per illuminare le stanze si utilizzavano lucerne e lumi ad olio.

Alla fine del 1200 la zona di Chioggia era ancora molto boscosa.

Chioggia era una penisola, non un'isola : infatti non era separata dall'attuale zona della stazione ferroviaria. Furono i Veneziani a scavare il largo canale della FOSSA, per motivi di difesa.

BRUNDULUM (Brondolo) era invece un'isola ed aveva un porto.

Il pranzo era consumato fuori casa, mentre per la cena la famiglia si riuniva verso le 20.

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Il capo famiglia si sedeva a capotavola.

In genere si mangiavano (con le mani) carne salata, formaggi, pane (bollato dal sigillo del comune), pesce, fave, cavoli, carne di maiale con molte spezie e aromi…

La donna era sottoposta all’autorità maschile e viveva soprattutto tra le pareti domestiche, uscendo per partecipare alle feste civili o religiose.

Tutti gli eventi di una famiglia erano festeggiati (nascite, matrimoni, battesimi…).

Le ragazze venivano promesse in sposa molto giovani.

I matrimoni erano contratti tra famiglie e talvolta (anche se proibito) anche tra consanguinei.

Il matrimonio avveniva in 3 fasi: trattative tra le famiglie, il fidanzamento ufficiale in pubblico con la firma del contratto davanti ad un notaio e la cerimonia religiosa. Tutto era regolamentato negli Statuti.

Il "SAL CLUGIAE" (sale di Chioggia) era venduto a caro prezzo alle popolazioni vicine (Padovani, Vicentini, Trevigiani, Veronesi…). Le acque di Chioggia avevano una forte salinità, pertanto in questa zona vi fu la più alta concentrazione di saline di tutta la laguna veneta. I funerali avvenivano il giorno stesso del decesso; la salma era portata a spalla con una processione. Erano regolamentati anche i lamenti delle donne “ piangenti.

Le cerimonie religiose a S. Maria Assunta ( cattedrale ), a S. Andrea e a

S. Giacomo ( allora in stile romanico ) erano molto fastose ed erano motivo di aggregazione per la comunità.

Anche l'ingresso annuale in Chioggia del nuovo Podestà era una grande festa con le imbarcazioni addobbate e le insegne cittadine.

Altri "divertimenti" erano i balli a Tondo e i Saltarelli eseguiti nelle contrade da uomini e donne ( e ripetutamente censurati dalla chiesa ).

Si suonavano cembali, tamburelli, flauti. Molti erano i suonatori di strada.

Il Palio delle Balestre venne effettuato fin dal 1200 e diventò famosissimo nel XIV secolo: i forestieri potevano partecipare, ma non "vincere".

Il Carnevale era fortemente regolamentato.

Due volte l'anno ( il 15 agosto e l'8 settembre ) si svolgevano due grandi fiere (mercati).

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L'osteria era molto frequentata per il gioco dei dadi (regolamentato).

Purtroppo erano frequenti le bestemmie ( anche se severamente punite ), l'usura e il gioco d'azzardo. Molto praticato era anche il contrabbando.

Nelle saline lavoravano intere famiglie, compresi i bambini.

I FONDAMENTI erano formati da molte vasche di raccolta del sale, avevano forma rettangolare ed erano molto grandi (anche 400 metri per 300 metri).

Venivano preparati e restaurati in primavera per la raccolta del sale che avveniva da GIUGNO a SETTEMBRE.

Gli argini esterni dei fondamenti erano fatti di pali, canne. fango, sassi… Nella laguna i

fondamenti con le saline erano moltissimi : arrivarono fino a 72!

Le monete usate erano: la Lira di Piccoli (20 soldi) e la Lira di Grossi (26 denari), 1 Ducato d'oro ( o 1 Zecchino ) valevano 18 Grossi.

Gli abiti femminili erano regolamentati (vietate le "zoie" e le perle, i ricami in oro e argento), le vesti erano più strette di quelle del passato e cucite; sotto la tunica, fermata con una cintura, c'era la "camisa" o sotto-veste lunga fino ai piedi.

Solo i ricchi avevano mantelli di pelliccia.

La "gamurra" era la tipica veste femminile. In testa si portava una benda con i capelli raccolti o con reticelle, i sandali ai piedi, oppure calze colorate con suola.

Era apprezzata la pelle candida con le sopracciglia sottili. Ci si depilava con schegge di vetro. Il dentifricio era "vino bianco" o allume di rocca.

La pesca non era l'attività principale; si allevavano soprattutto orate, anguille e ostriche…

Si pescava in laguna con piccole imbarcazioni per due o tre persone, usando reti di vario tipo; si pescava anche di notte con un fuoco acceso sulla prua.

La Marciliana era un'imbarcazione commerciale molto diffusa.

Per gli uomini l'abbigliamento era

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costituito da pantaloni molto aderenti con gonnella fino al ginocchio, un farsetto di panno, una sopravveste stretta ai fianchi oppure una "guarnacca" (sopravveste lunga fino ai piedi con maniche larghe e cappuccio, spesso foderata di pelliccia ...).

Il "lucco" era una veste estiva con grandi aperture laterali, chiusa con lacci o nastri.

I "roboni" erano vesti per giudici, notai ecc. molto lunghe, di color rosso e nero con cappuccio, foderate di pelliccia. Il "tabarro" era portato dagli ecclesiastici.

C'erano sandali, stivali e calze con suola.

I più ricchi avevano vesti di broccato pesante o di seta con calze a rombi, a strisce o di colore diverso. Come "borsa" si usava la "scarsella" appesa alla cintura.

CLODIA MINOR (Sottomarina) era una sottile striscia di terra che si estendeva dal porto di BRUNDULUM (Brondolo) fino al porto di San Felice, dove si trovava una torre di legno, detta della LUPA.

Le abitazioni erano rivolte verso la "palude" (laguna del LUSENZO) ed erano protette da una cinta di mura con torri; il litorale verso la laguna si chiamava RIVA.

Il francese allora era la lingua straniera più usata.

Le scuole erano di grado primario (leggere e scrivere), secondario (grammatica),

terziario (letteratura latina), quaternario (composizione latina).

Il Maestro, sempre "forestiero" era pagato sia dal comune sia dagli stessi studenti.

Il calcolo e l'aritmetica erano molto importanti (uso dell'abbaco).

A Chioggia erano molto curate le arti figurative, ma poco la letteratura.

Pochi sapevano leggere e scrivere.

Solo i più ricchi potevano intraprendere gli studi universitari; gli altri diventavano apprendisti nelle botteghe oppure marinai nelle navi mercantili.

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Nel 1300 Clodia minor era un sottile SCANNO; il mare arrivava dove ora scorre la strada Romea e il fiume Adige sfociava direttamente a Cavanella.

Il terreno di Clodia minor non era adatto per coltivare i cereali, per cui si svilupparono l'orticoltura e la viticolura. I terreni erano rettangolari, paralleli tra di loro e assomigliavano…ai fondamenti.

Molti lavoratori dei campi lavoravano anche nelle saline. Si produceva molto vino.

Le classi sociali erano rappresentate da :

i Maiores ( i ricchi proprietari di saline), i Mediocres e i Minores .

C’erano molti schiavi che tuttavia potevano diventare liberti.

Provenivano dal Medio Oriente e venivano utilizzati come servi e balie.

Si accettava l'immigrazione di stranieri in città, ma non di Ebrei.

Si curava molto il decoro della città e c'erano dei regolamenti per la tutela dell'ambiente.

IL GOVERNO

DELLA CITTA’

Fino alla dominazione Longobarda, la città era retta da

Tribuni, sostituti in seguito dai Gastaldi.

Clugia maior e minor avevano un unico Gastaldo che amministrava i beni della comunità, aiutato da “Boni Homines”, ”Vocatores”, “ Procuratores” e “Judices”.

Dopo il 1200 comparve la figura del Podestà eletto dal Maggior Consiglio di Venezia a scrutinio segreto. Durava in carica 12/16 mesi.

Aveva compiti di sorveglianza amministrativa, divulgazione e pubblicazione delle ordinanze del Doge, di controllo della condotta degli ufficiali, di vigilanza sulle finanze del comune annotate su appositi registri, di amministrazione della giustizia criminale…

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Il Governo della città.Prima del 1200 la città era governata da un Gastaldo, che amministrava i beni del Comune, aiutato da giuristi e contabili.

In seguito fu governata da un Podestà che restava in carica 12/16 mesi, veniva eletto da Venezia e nominava il Minor Consiglio della città, scegliendo una o due persone per ogni sestiere.

La città era divisa in sei sestieri: S.Maria - S. Giacomo - Palazzo - S. Nicolò - S. Andrea - Vigo.

Ogni consigliere del Minor Consiglio poteva eleggere i consiglieri che formavano il Maggior

Consiglio.

Il popolo giurava fedeltà al Doge e al Podestà

( sacramentum obedienciae ) e il Podestà giurava fedeltà al Doge ( iuramentum regiminis ).

Tutti i cittadini da 16 a 70 anni dovevano giurare fedeltà al PODESTA' e al DOGE di Venezia.

Chioggia aveva i suoi STATUTI scritti; pur avendo un unico Podestà Clugia minor e Clugia maior erano due comuni distinti.

Il giuramento veniva effettuato nel Maggior Consiglio e chi non partecipava doveva pagare

un’ammenda di 3 lire di piccoli.

Dagli antichi documenti appare l'immagine di un popolo molto VIVACE, talvolta IRRUENTE, con un forte SENSO della PROPRIETÀ, CALOROSO e …RISSOSO.

Vivendo a stretto contatto nelle contrade, le persone chiacchieravano tra loro, si divertivano, si aiutavano … ma spesso cominciavano a litigare, a calunniarsi, ad attaccarsi (gli uomini per motivi di lavoro, le donne spesso per motivi sentimentali …).

Si arrivava perfino a sfregiarsi il viso o si compivano dei delitti …

Gli insulti più usati erano:

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"TE VEGNA EL MAL DE SAN LAZARO!"

"TE NASCA LE FISTOLE!"

"VA A LE FORCHE!"

"SCHIAVI!"

Tutti i cittadini dai 16 ai 70 anni erano iscritti nella “rotula” ( fogli di matricola ) ed erano tenuti a pronunciare il giuramento.

Il numero dei consiglieri del Maggior Consiglio variò secondo i periodi ( erano circa 200).

Le sedute erano effettuate nella sala maggiore del palazzo del comune; gli assenti venivano multati. Si discutevano le proposte del podestà e del Minor Consiglio.

Quest'ultimo era nominato dagli elettori del Maggior Consiglio: prima del 1381 era costituito da 12 consiglieri, dopo la guerra da 6.

Assieme al Podestà, il Minor Consiglio metteva in esecuzione le delibere del Maggior Consiglio, soprattutto in materia di ordine pubblico e di finanze. I consiglieri duravano in carica 6 mesi ; ricevevano un salario e dei doni per le attività svolte (honoreficentiae).

L'Arma di Chioggia.

Il più antico stemma conosciuto risale al 1332: si tratta di un leone rampante scolpito su tre misure di grano che si possono vedere al Museo Civico di Chioggia.

Lo stemma come "scudo sannitico d'argento al leone di rosso" è stato concesso definitivamente alla città di Chioggia solo nel 1988, insieme al Gonfalone della città.

Il leone rampante era il simbolo dei troiani che, secondo la leggenda, fondarono Chioggia per mano di Clodio. Il leone è rimasto quindi come ricordo di queste origini leggendarie.

ALTRI FUNZIONARI

IL CANCELLIERE DEL COMUNE : doveva leggere tutte le ordinanze pubbliche.

I PRECONI erano i "corrieri" del Comune; convocavano i Consigli suonando a distesa la campana grande del Palazzo.

I MASSARI erano tre e si occupavano delle tasse e delle finanze.

I SALINARI erano inviati da Venezia per sorvegliare le saline e per far pagare i dazi sul sale.

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I SAZIATORI DEL SALE erano 9 e venivano eletti ogni anno; dovevano assaggiare e pesare il sale.

LE SOVRAGUARDIE erano le guardie alle porte della città.

I PROVVEDITORI ALLE BIADE cercavano il frumento, lo portavano nei granai e poi lo vendevano ai fornai.

I SOVRASTANTI DEL VINO erano 4 e ogni domenica daziavano il vino.

I GIUSTIZIERI erano 3 ufficiali di polizia che sorvegliavano i negozianti.

I PROCURATORI DEL DUOMO erano 2 e amministravano le entrate della cattedrale.

I GIUDICI DEL PROPRIO erano 3 e giudicavano nelle controversie civili.

I CANCELLIERI DEI GIUDICI DEL POPOLO erano 2, leggevano e trascrivevano i documenti.

I GIUDICI ESAMINATORI erano 4 e firmavano tutti i documenti.

GLI AVOGADORI erano 4 e discutevano sulle richieste inoltrate al Podestà.

Gli STIMATORI DELLE DOTI valutavano i beni alla presenza di un notaio.

I SIGNORI DELLA NOTTE erano divisi per sestieri e sorvegliavano la città contro furti o reati; multavano chi non chiudeva dopo il suono della campana, chi sporcava, chi giocava a dadi…

I GIURATI ALLE ARMI erano le guardie del Comune; arrestavano, sequestravano, denunciavano, cacciavano i banditi…

L'ARTIGIANATO - C'erano SQUERARIOLI, CERAMISTI, VASAI, CESTAI, FABBRI, REMAI,

FALEGNAMI, MURATORI, FORNAI, PESCATORI, CORDAI, SARTI, CALZOLAI, ORAFI, SCALPELLINI….

Chioggia fu coinvolta nella guerra tra Genovesi e Veneziani (1378-1381) che le costò migliaia di morti e la distruzione di case, chiese, monasteri, saline, orti e vigneti…

Clugia minor rimase desolata e distrutta e per Clugia maior cominciò un periodo di isolamento e di miseria…Del suo antico splendore medioevale purtroppo rimase ben poco…