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Qualità dell’aria e benessere negli ambienti di vita e lavoro

Company Confidential

La Gestione dell’Indoor Air Quality (IAQ)

Di cosa parleremo oggi

1. Presentazione

2. L’approccio all’Indoor Air Quality

3. Cosa intendiamo per Indoor Air Quality

4. I parametri dell’IAQ

5. Da dove possono nascere i problemi

6. Come garantire una buona IAQ

1. Progettazione

2. Gestione

3. Soluzione dei problem

4. Monitoraggio

7. La certificazione della IAQ

8. Non abbiamo parlato di ….

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1. Presentazione






1. Progettazione

2. Gestione


4. Monitoraggio




CV - Ing. Francesco Santi • Laureato nel 1987

• Engineering Manager in PM

• Direttore Manutenzione in DUCATI

• Direttore Manifattura Tabacchi di Bologna

• Direttore Generale di Cartiera

• Socio e Amministratore di Geetit

Attualmente

• Socio e Presidente di LFree SrL


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In AIAS• Responsabile Provincia di Bologna

• Consigliere Nazionale 2016 al 2019

Attualmente

• Presidente di AIAS





1. Presentazione






1. Progettazione

2. Gestione


4. Monitoraggio



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Nella garanzia della gestione dei rischi sul lavoro

Dal 1975 ad oggi

Siamo in cammino

Abbiamo fatto tanta strada

Ma la meta è ancora da raggiungere



Sviluppo della cultura del Risk Management

Sicurezza Antifortunistica

Gestione della Salubrità

Gestione degli infortuni Ambientali

Gestione della compatibilità Ambientale

Gestione della Security

….


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Da «quello della sicurezza» … all’R.S.P.P ... all’HSE Manager


Sviluppo della cultura del Risk Management


Nella garanzia della gestione dei rischi sul lavoro

Dal 1975 ad oggi

Siamo in cammino

Abbiamo fatto tanta strada

Ma la meta è ancora da raggiungere


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Nella miglioramento della qualità dei nostri ambienti di vita e lavoro

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2011 2012 2013 2014 2015

Casi di Tetano in Italia ed in Europa (e.c.d.c. 2015)



Casi di Legionellosi in Europa (e.c.d.c. 2016)


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Quando parliamo di Indoor Air Quality parliamo di

Garanzia del BENESSERE

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1. Presentazione






1. Progettazione

2. Gestione


4. Monitoraggio





Definizioni per la Indoor Air Quality

Ambiente indoor: ambiente di lavoro o di vita all’interno di

edifici ad uso non industriale, dove non avviene alcuna produ-zione industriale che possa giustificare la presenza di agenti osostanze nocive. Si tratta pertanto di ambienti di lavoro non sog-getti alle prescrizioni indirizzate alla tutela dei lavoratori contro glieffetti derivanti dall’esposizione ad agenti fisici e a sostanzenocive (D.Lgs 81/08, Titolo VIII, IX e X).

Inquinamento indoor: la presenza nell’aria di ambienti

confinati di contaminanti fisici, chimici e biologici, non presenti naturalmente nell’aria di sistemi ecologici aperti di elevata qualità(Ministero dell’Ambiente, 1991).

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Qualità accettabile dell’aria indoor: aria nella quale

non ci sono contaminanti in concentrazioni pericolose per la salute e la sostanziale maggioranza delle persone esposte (80% o più) non esprime insoddisfazione (ASHRAE 62.1-2007).

Qualità dell’aria indoor: è un termine con cui si definisce

la qualità dell'aria all'interno e intorno agli edifici e alle strutture tramite la misura la salubrità e il comfort in relazione agli occupanti (Wikipedia).




Qualità dell’aria indoor: si riferisce alla qualità dell’aria

all’interno degli edifici di vita e lavoro come rappresentata dalla concentrazione dei componenti chimici e biologici, inquinanti e non e dalle condizioni termo-igrometriche che influenzano il comfort e il benessere delle persone presenti nell’edificio, modificandone le performance.

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Effetti di una cattiva qualità dell’aria

Sick Building Syndrome (SBS) – Sindrome da edificio malato

Building Related Illness – Malattia dovuta all’edificio

Multiple Chemical Sensitivity – Sensibilità Chimica Multipla




Sick Building Syndrome (SBS) – Sindrome da edificio malato

“sindrome dell’edificio malato”, indica un quadro sintomatologico ben definito, che si manifesta in un elevato numero di occupanti di edifici moderni o recentemente rinnovati, dotati di impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento d'aria adibiti a uffici, scuole, ospedali, case per anziani, abitazioni civili.Le manifestazioni cliniche sono aspecifiche, insorgono dopo alcune ore di permanenza in un determinato edificio e si risolvono in genere rapidamente, nel corso di qualche ora o di qualche giorno (nel caso dei sintomi cutanei) dopo l'uscita dall'edificio. Sebbene i sintomi siano di modesta entità, i casi di SBS che si verificano in ambienti lavorativi possono avere un costo più elevato di alcune malattie gravi e a prognosi peggiore, a causa delsignificativo calo della produttività.L’eziologia è ancora sconosciuta, probabilmente multifattoriale e variabile da caso a caso.Da numerose indagini in edifici in cui sono stati segnalati problemi di salute o di comfort è emerso che il problema prevalente (in quasi la metà dei casi) era costituito da una ventilazione inadeguata.Molti composti chimici presenti nell’aria indoor sono noti o sospettati di causare irritazione o stimolazione dell’apparato sensoriale e possono dare vita a un senso di disagio sensoriale e a altri sintomi comunemente presenti nella cosiddetta SBS.In Italia già da molti anni sono riportati episodi significativi, ma non sono stati eseguiti studi epidemiologici su larga scala che abbiano interessato più edifici. Anche nell’esperienza italiana le alterazioni dei parametri ambientali, sebbene in alcuni casi significative, non sembrano da sole poter giustificare l’elevatissima prevalenza di una sintomatologia così complessa e strettamente correlata con la permanenza negli edifici studiati.

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La Qualità dell’Aria Indoor negli edifici di vita e lavoro influenza le performance dei presenti e sui costi per l’organizzazione:

Considerando gli effetti diretti della IAQ si sono dimostrati i

seguenti dati:

1. Riduzione delle capacità cognitive

2. Aumento dei tempi morti e dei tempi di non lavoro

3. Aumento dell’assenza per malattie brevi e stati di malessere

4. Aumento degli aspetti comportamentali negativi

5. Riduzione del valore degli immobili

Si è stimata in ambito lavorativo una perdita di oltre il 3% della produttività



PERCHÉ OCCUPARSI DELLA QUALITÀ DELL’ARIA INDOOR?

Garantire il miglior ambiente di lavoro PRODUTTIVITÀ

Rispetto delle normative vigenti SICUREZZA

Gestione dell’immagine aziendale MARKETING

Garantire la qualità degli edifici PROPERTY MANAGEMENT

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1. Presentazione






1. Progettazione

2. Gestione


4. Monitoraggio





QUALI SONO QUINDI I PARAMETRI CHE

POSSONO INFLUENZARE LA IAQ?

Parametri Fisici

Parametri Chimici

Parametri Biologici

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Parametri Fisici

Parametri Chimici

Parametri Biologici





Parametri Chimici

Anidride Carbonica CO2

VOC

PM 10 e PM 2,5

IPA, Prodotti di combustione (CO, NOx, SO2, …)

Radon

Amianto

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Parametri Biologici

Batteri

Virus

Muffe

Allergeni





Parametri Fisici

Microclima

Temperatura

HR

Flussi d’aria

Rumore

Illuminazione

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CONDIZIONI MICROCLIMATICHE IDEALI

Standard di benessere estremamente soggettivi

In funzione dell’abbigliamento

In funzione dell’attività da svolgere



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Fonte Ashraee Review 2015





Parametri Chimici

Anidride Carbonica CO2

VOC

PM 10 e PM 2,5

IPA, Prodotti di combustione (CO, NOx, SO2, …)

Radon

Amianto

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CO2

E’ il parametro principe della IAQ

E’ infatti strettamente correlata all’efficienza dei sistemi di ricambio aria

Possiamo dire che avere una misura buona della CO2 comporta già di poter pensare che la IAQ sia buona (50%)





CO2

Se CO2 < 400 ppm Aria Ottima (Montagna)

Se 400 < CO2 < 600 ppm Aria Buona

Se 600 < CO2 < 1.000 ppm Aria Media

Se CO2 > 1.000 ppm Aria Scadente

Rif norme UNI EN ISO 16000-26

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PM 2,5 e PM 10





Parametri Biologici

Batteri

Virus

Muffe

Allergeni

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Fonte Ashraee Review 2015




1. Presentazione






1. Progettazione

2. Gestione


4. Monitoraggio



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QUALI SONO QUINDI LE POSSIBILI CAUSE DI PROBLEMI

ESTERNE

Stagione, Insolazione, Piogge, Umidità Relativa, Temperatura esterna

Condizioni di inquinamento (PM 10 e 2,5, altri inquinanti specifici, …)

Condizioni microbiologiche (Batteri, Pollini, …)

Umidità del terreno

Tipologia del territorio (Radon)

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INTERNE

Produzione di energia (PC, Illuminazione, …)

Animali e piante presenti

Umidità delle pareti (Muffe, …)

Lo stato degli impianti (aeraulico e idraulico)

Pareti e arredamenti ed i macchinari

…. Altri Esseri Umani




COMPORTAMENTI

Fumo, profumi, …

Procedure di Pulizia (detergenti), Pest control, …

Attività produttive svolte (verniciatura, saldobrasatura, trattamenti …)

Attività umane svolte (bambini, anziani, malati, malati infettivi, …)

Attività con utilizzo materiali specifici (alimentari, frutte e verdure, …)

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1. Presentazione






1. Progettazione

2. Gestione


4. Monitoraggio





COME GARANTIRE UNA BUONA IAQ

PROGETTAZIONE AL FINE DELLA IAQ

Edificio (Esterno, Interno)

Dei locali rispetto all’uso e al numero di utenti presenti

Degli impianti (sia aeraulici che idraulici che specifici di processo)

Delle procedure di pulizia e manutenzione

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GESTIONE AL FINE DELLA IAQ

Manutenzione preventiva degli impianti

Manutenzione preventiva dell’edificio

Manutenzione dei macchinari di processo

Gestione dei flussi (sia di materiali che di animali che di esseri umani)




SOLUZIONE DEI PROBLEMI

Audit interni e di terzi

L’utilizzo di indicatori numerici

Esecuzione degli interventi

Documentazione degli interventi e dei risultati

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MONITORAGGIO

Audit di terzi




MONITORAGGIO

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MONITORAGGIO




MONITORAGGIO

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1. Presentazione






1. Progettazione

2. Gestione


4. Monitoraggio





IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE DELLA IAQ DI UN SITO

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1. Presentazione






1. Progettazione

2. Gestione


4. Monitoraggio





NON ABBIAMO PARLATO DI:

PRINCIPALI DIFFERENZE FRA I POSSIBILI SITI

Uffici

Stabilimenti di produzione

Centri commerciali

Edifici pubblici scolastici

Edifici a scopo sanitario

MOLESTIE OLFATTIVE

RAPPORTO FRA IAQ E EFFICIENZA ENERGETICA

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