LA GESTIONE DEL PAZIENTE TRAPIANTATO DI FEGATO
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Prof. R. Troisi Direttore Divisione di Chirurgia Epatobiliare e
Trapianti di FegatoPoliclinico Universitario di Gent
Facoltà di Medicina Università di Gent, Belgio
LA GESTIONE DEL PAZIENTE LA GESTIONE DEL PAZIENTE TRAPIANTATO DI FEGATOTRAPIANTATO DI FEGATO
2nd Infectivologyivology Today, day, Paestum 18-20 Maggio 2006
Il trapianto iI fegato (TF) è una valida opzione terapeutica per il trattamento di malattie epatiche allo stadio terminale sia acute che croniche
Le indicazioni (e le controindicazioni) sono ormai standardizzate
La sopravvivenza ad un anno è attualmente > 85%, mentre quella a 5 anni > 70%: eventuali differenze legate quasi esclusivamente all’impatto a lungo termine della recidiva della malattia d’origine
QL eccellente nella maggior parte dei pazienti
1955 1st Cadaver Kidney Transplant
1963 1st Liver Transplant (Starzl)
1963 1st Lung Transplant (Hardy)
1966 1st Pancreas Transplant (Lillehei)
1967 1st Heart Transplant (Barnard)
LA STORIALA STORIA
PATIENT AND GRAFT SURVIVAL - ELTR 2006PATIENT AND GRAFT SURVIVAL - ELTR 2006
Miglioramento sopravvivenza ad 1 anno: 34% - 85%Exitus a lungo termine: ±18%
RISULTATI DEI RITRAPIANTI DI FEGATORISULTATI DEI RITRAPIANTI DI FEGATO
Eguchi et al: submitted18 Pts da una popolazione di 701Pazienti con un terzo TF
Postma et al. Transpl.Int. 200455 Re Tx nel periodo1979 - 2001.
N= 27
N= 28
Sopravvivenza dopo 3° TF
PATIENT AND GRAFT SURVIVAL - ELTR 2006PATIENT AND GRAFT SURVIVAL - ELTR 2006
Incidenza maggiore di perditadella funzionalità del graft a lungo termine: 17% - 21%!
Infezioni Rigetto cronico Insufficienza renale Malattie cardio-vascolari Tumori maligni “de novo” Recidiva malattia originaria
Complicanze biliari Diabete mellito Osteoporosi Ipertensione Cataratta Eccesso ponderale Non compliance
exitusperdita organomorbiditàqualità di vita
EVENTI NEL FOLLOW-UP A LUNGO TERMINEEVENTI NEL FOLLOW-UP A LUNGO TERMINE
LINEE GUIDA DI GESTIONELINEE GUIDA DI GESTIONE
Migliorare i risultati a medio-lungo termine
Strumento di formazione continua
Ricerca scientifica
Qualità assistenza medica
Analisi di tipo farmaco-economiche
1) Test funzionalità epatica [rigetto]2) Monitoraggio through levels IS3) Profilo renale [nefrotossicità da IS]4) Profilo Cardiovascolare [ipertensione, diabete, iperlipidemia]5) Midollo osseo [eritrocitosi, aplasia midollare]6) Status virologico [CMV, HCV, HBV, EBV ecc]7) ∆ recidiva malattia originale [HCV, HBV, CSP, CBP, HCC ecc]8) Stato nutrizionale [obesità, accrescimento nei bambini]9) Metabolismo osseo [osteoporosi]10) ∆ e prevenzione T de novo e malattie linfoproliferative
DECALOGO AMERICAN TRANSPLANT SOCIETYDECALOGO AMERICAN TRANSPLANT SOCIETYanno 2000anno 2000
- Complicanze chirurgiche- Rigetto acuto- Infezioni
LIVER TRANSPLANTATION TIMELINELIVER TRANSPLANTATION TIMELINE
- Tossicità IS- Tumori M “de novo”- Recidiva malattia originaria
T F 3 – 6 mesi
>1 anno
RR CI (95%) RRLTx
Età/10 y 1.36 (1.34-1.38) 1.29
GFR pre Tx: 60-89 ml/min/1.73m21.38 (1.30-1.46) 1.54 30-59 2.25 (2.12-2.39) 2.54
29 3.41 (3.15-3.70) 3.78IR postop 2.13 (1.99-2.27) 2.11Dialisi pre Tx 1.46 (1.27-1.68) 1.45Maschio 0.74 (0.71-0.77) 0.71Razza caucasica 0.77 (0.66-0.89) 0.79CyA/TAC 1.24 (1.17-1.30) 1.25Infezione HCV 1.15 (1.08-1.23) 1.22Ipertensione pre-Tx 1.18 (1.33-1.51) 1.39Diabete pre-Tx 1.42 (1.33-1.51) 1.39
Ojo, NEJM 2003
FATTORI DI RISCHIO INSUF REN CRONICAFATTORI DI RISCHIO INSUF REN CRONICA
32 eventi CV in 23 (7.4%) pazienti di cui 11 fatali
Incidenza cumulativa di eventi CV e decessi:
@ 10 y 0.1 e 0.03@ 20 y 0.63 e 0.29
Fattori di rischio IMA:Pressione sistolicaTrigliceridemiaCreatinina siericaFumo
Guckelberger 2006:13.2% of PTS, Ciccarelli et al 2005; 24.2%,
MALATTIE CARDIOVASCOLARI POST TFMALATTIE CARDIOVASCOLARI POST TF
Fattori di rischio
Ipercolesterolemia Ipertensione Diabete Età avanzata Problemi cardiologici durante TF
RR di decesso : 2.56 RR per eventi ischemici : 3.07(popolazione trapiantata vs controllo)
Johnston et al. Transplantation 2002
MALATTIE CARDIOVASCOLARI POST TFMALATTIE CARDIOVASCOLARI POST TF
Haagsma, J Hep 2001; Xiol, Liver Tx 2001; Saigal, Liver Tx2002; Papaconstantinou, Dis Col Rect 2004, Herrero, Liver Tx 2005
Fattori di rischio
EtàImmunosoppressioneImmunosoppressioneEsposizione al soleEpatopatie virali cronicheCirrosi alcolicaFumoMalattie infiammatorie croniche intestinali
TUMORI MALIGNI DE NOVO DOPO TFTUMORI MALIGNI DE NOVO DOPO TF
TUMORI MALIGNI DE NOVO DOPO TFTUMORI MALIGNI DE NOVO DOPO TF
n° totale cute linfomi tumori solidi
Haagsma 2001 21/174 12% 12 (52%) 1 (5%) 9 (42%)
Xiol 2001 22/137 16% 14 (64%) 3 (14%) 6 (22%)
Sanchez 2002 125/1421 8.8% 41 (33%) 35 (28%) 50 (40%)
Saigal 2002 30/1140 2.6% 13 (43%) non riportato 15 (50%)
Herrero 2005 49/187 26% 25 (51%) 27 (55%)
Herrera et Al. 2005: Denovo Cancer Death Risk 2.93Herrera et Al. 2005: Denovo Cancer Death Risk 2.93
La popolazione dei trapiantati, se comparata a quella generale di pari età e sesso, ha una piu’ alta incidenza di neoplasie. Il RR totale è di 4.3, per i
tumori solidi: 4.4 e per quelli cutanei: 70!
Haagsma J Hep 2001
TUMORI MALIGNI DE NOVO DOPO TFTUMORI MALIGNI DE NOVO DOPO TF
• Tumori maligni « de novo »Tumori maligni « de novo »
• Infezioni
• Insufficienza renale, Ipertensione, Diabete ecc.
• Costi elevati....
IMMUNOSOPPRESSIONEIMMUNOSOPPRESSIONE
Migliorare sopravvivenza graft Ridurre tossicità IS
Validare nuove indicazioni: Fronteggiare scarsità organiTx per neoplasie (reTx per rigetto cronico)Tx insule, arti, facciaXenotrapianti Riduzione costi
TOLLERANZA IMMUNOLOGICATOLLERANZA IMMUNOLOGICA
LDLT condizionamento CS donatore sospensione IS(CD 34+)
ATG * RAPA RAPAMICINA steroidi
g 0 g 0 – 5 g 7 * ATG : 3.75 mg/kg
Donckier V, Troisi R, Transpl Immunol 2004; Zhou L, Troisi R, Transplantation 2005
Induzione della tolleranza dopo condizionamento del riceventesottoposto a TF da donatore vivente e successiva infusione
di cellule staminali del donatore
0
10
20
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40
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day 100
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40
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day 360
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0
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pre
0
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day 250
Il2 mRNA production against donor APC or third party APC
Pazienti tolleranti Pazienti non tolleranti
0
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pre
donorthird party
05
10152025303540
pre
stim
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x (d
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0
2
4
6
8
10
day 360
1. Praticabilità e sicurezza del protocollo
Assenza di tossicità relativa al condizionamento post LDLT
Assenza di GVH disease dopo soministrazione di CS
2. Nei pazienti tolleranti: evidenza di iporisposta donatore-specifica prolungata in vitro. Nel paziente non tollerante: assenza di modulazione selettiva della reazione anti-
donatore
3. Precondizionamento non mieloablativo ed infusione di CS del donatore ha permesso una tolleranza operativa in 6/7 pazienti
Induzione della tolleranza dopo condizionamento del riceventesottoposto a TF da donatore vivente e successiva infusione
di cellule staminali del donatore
Troisi R, Donckier V, Liver Transplantation 2006 in press
Cirrosi autoimmune: Epat autoimmuni 2- 42%CBP 17-30%
CSP 5-20%
Cirrosi postnecrotica: HBV <25% HCV Universale
Tumori maligni: In relazione al tipo di T, stadiazione clinica e terapie adiuvanti
Malattie metaboliche: Localizzazione del difetto d’origine
NASH 33% recidiva, 12.5% evoluzione cirrogena
Cirrosi alcolica 10 – 50% (mediamente del 25% a 5y)
RECIDIVA DI MALATTIA POST TFRECIDIVA DI MALATTIA POST TF
Fattori: Eziologia, Genetica, Selezione naturale, Ambiente
Cirrosi HCV-relata una delle piu’ comuni indicazioni al TF
- exitus o perdita del graft nel 10% dei trapiantati per recidiva HCV
Il trattamento consiste essenzialmente nell’ IFN peghilato (± ribavirina)
- Pre TF : Child A o HCC (↑ sepsi in B)- Post TF: no timing
SVR 12% (no ACR)Sospensione terapia in almeno il 50% pazienti TF
Ruolo IG anti HCV (globulina monoclonale diretta contro la capsula della proteina E2) in trial
RECIDIVA HCV POST TF (1)RECIDIVA HCV POST TF (1)
FATTORI DI RISCHIO DI RECIDIVA SEVERA HCV POST TFFATTORI DI RISCHIO DI RECIDIVA SEVERA HCV POST TF11
Età donatoreTF da viventeGenotipo 1b
CITFattori genetici donatoreEtà riceventeRazza non caucasicaSeverità malattia
Carica virale pre TFCarica virale post TF
Periodo di recidivaOKT3 / SteroidiInfezione da CMV
+++ (> 50a)? (2)
+
+++++ (pat/graft survival)+++ (pat/graft survival)+++ (pat/graft survival)
++++++
+++ (<3mesi)+++ (+ rigetto= + IS = ↑ HCV)+++
1 M Charlton, Liver Transplantation 2005 2 Van Vlierberghe H, Troisi R, Transplantation 2004
RECIDIVA CARCINOMA EPATOCELLULARE POST TF (1)RECIDIVA CARCINOMA EPATOCELLULARE POST TF (1)
Percentuale complessiva di recidiva tra 11% e 18%: -pazienti nei criteri (patol) standard: incidenza piu’ bassa
(8%)-al di fuori dei criteri: fino a 50% di recidiva dell’ HCC
In presenza di recidiva, solo il 10% dei pazienti si avvantaggiano di sopravvivenza a medio (lungo?) termine (e dopo terapia chirurgica)
Penuria di informazioni in letteratura suggerenti protocolli di screening razionali1
JP Roberts, Liver Transplantation 2005
35-50 %50-75 %75-80 %Sopravvivenza stimata a 5 anni
0123456
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Numero noduli
tumori
M
ilano
San Francis
co
San Francis
co
Pamplona
Pamplona
Barce
lona
B
arcelona
Pitts
burgh
Pitts
burgh
New York
Mt.Sinai
Dallas T
umor
Registry
Mila
no
Japa
n
Multicentric
Paris
RECIDIVA CARCINOMA EPATOCELLULARE POST TF (2)RECIDIVA CARCINOMA EPATOCELLULARE POST TF (2)
Pazienti al di fuori dei criteri di Milano: rischio significativo di recidiva intorno al 50% a 4 anni: screening di routine?
1 Regalia, J Hep Pan Surg, 1998, 2 Schlitt, J Clin Onc 1999, 3 Roayaie, Liver Transplantation 2004
Recidiva = malattia metastatica: -38% les multiple intraepatiche-71% diffusione in piu’ organi
Sopravvivenza limitata: -exitus entro 2 anni dalla Δ
Possibilità di cura: 1% dei trapiantati con recidiva di HCC (1,2,3)
→
→
Immunosoppressione: Su misuraMonitoraggio effetti ?
Induzione TolleranzaInduzione Tolleranza
Identificare fattori di rischio: Studi Coorte/Trials Rand Genomica/ProteomicaGenomica/Proteomica1-21-2
Trattare I fattori di rischio: Stile di vitaFarmaciControlli Selezione del ricevente
NUOVE SFIDE ALL’ ORIZZONTENUOVE SFIDE ALL’ ORIZZONTE
1M.M. Sarwall Imm.Rev.2006, ² Strom, Curr Op Org Transpl 2006