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LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON DEMENZA IN OSPEDALE Dott.ssa Mara AZZALINI La comunicazione con la La comunicazione con la persona affetta da demenza persona affetta da demenza REGIONE DEL VENETO AZIENDA ULSS N. 7 PIEVE DI SOLIGO (TV)

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LA GESTIONE DEL PAZIENTE CON DEMENZA IN OSPEDALE

Dott.ssa Mara AZZALINI

La comunicazione con la La comunicazione con la persona affetta da demenzapersona affetta da demenza

REGIONE DEL VENETOAZIENDA ULSS N. 7

PIEVE DI SOLIGO (TV)

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VIVERE E’ COMUNICAREVIVERE E’ COMUNICARE

La comunicazione è una forma di azione La comunicazione è una forma di azione sociale attraverso la quale l’individuo sociale attraverso la quale l’individuo comunica le sue intenzioni, i suoi pensieri, i comunica le sue intenzioni, i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi bisogni: è un tramite suoi sentimenti, i suoi bisogni: è un tramite tra l’io e il tu, quindi presupposto tra l’io e il tu, quindi presupposto fondamentale di tutte le relazioni umane. fondamentale di tutte le relazioni umane.

L’interazione comunicativa è molto L’interazione comunicativa è molto influenzata dal influenzata dal contestocontesto in cui avviene ed è in cui avviene ed è molto importante che molto importante che emittenteemittente e e riceventericevente condividano lo stesso condividano lo stesso codicecodice, perché solo così , perché solo così può avvenire la comprensione del messaggio. può avvenire la comprensione del messaggio.

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I LIVELLI DELLA COMUNICAZIONE

La comunicazione avviene a tre livelli:

= parole (espr. orale)1) con quello che diciamo : = lessico (vocabolario) Livello VERBALE

= comprensione= scrittura (espr. scritta)= lettura

2) con il modo in cui lo diciamo: = tono di voce= ritmo = volume Livello PARAVERBALE= silenzio

3 ) con ciò che accompagna = mimica facciale le parole: = sguardo

= gesti= postura Livello NON VERBALE= posizione= contatto

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L’efficacia della comunicazione è data L’efficacia della comunicazione è data dalla coerenza tra i tre livellidalla coerenza tra i tre livelli

è per questo che quando si comunica non ci è per questo che quando si comunica non ci si può preoccupare solo di che cosa si dice, si può preoccupare solo di che cosa si dice, ma di come questo qualcosa viene detto e ma di come questo qualcosa viene detto e degli effetti di questo nostro dire sul degli effetti di questo nostro dire sul destinatario. destinatario.

Quando c’è discrepanza tra contenuto del Quando c’è discrepanza tra contenuto del discorso e comunicazione non verbale, il discorso e comunicazione non verbale, il ricevente può provare una sensazione di ricevente può provare una sensazione di confusione e trovarsi nella condizione di confusione e trovarsi nella condizione di dover scegliere quale prevale: solitamente è dover scegliere quale prevale: solitamente è tenuto maggiormente in considerazione il tenuto maggiormente in considerazione il linguaggio non verbale.linguaggio non verbale.

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DISTURBI DEL LINGUAGGIO E DISTURBI DEL LINGUAGGIO E DEMENZADEMENZA

AFASIAAFASIAun’alterazione dell’uso dei simboli verbali un’alterazione dell’uso dei simboli verbali che impedisce di tradurre il pensiero in che impedisce di tradurre il pensiero in parole e viceversa.parole e viceversa.

Il disturbo che ne deriva consiste Il disturbo che ne deriva consiste nella nella difficoltà di produzione e comprensione difficoltà di produzione e comprensione del linguaggio verbaledel linguaggio verbale ed è dovuta a ed è dovuta a lesioni di specifiche aree cerebrali. lesioni di specifiche aree cerebrali.

Tale termine viene usato abitualmente Tale termine viene usato abitualmente anche per indicare i disturbi del linguaggio anche per indicare i disturbi del linguaggio dovuti a processi degenerativi cerebrali.dovuti a processi degenerativi cerebrali.

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DISTURBI DEL LINGUAGGIO E DISTURBI DEL LINGUAGGIO E DEMENZADEMENZA

La produzione e la comprensione di un La produzione e la comprensione di un messaggio sono il risultato di diversi processi messaggio sono il risultato di diversi processi cognitivi: cognitivi: traduzione del pensiero in parola traduzione del pensiero in parola ricerca dei vocaboli nel lessico ricerca dei vocaboli nel lessico costruzione di una frase seguendo regole costruzione di una frase seguendo regole

sintattiche, grammaticali ecc. sintattiche, grammaticali ecc.

vengono gradualmente compromessi nel corso vengono gradualmente compromessi nel corso della malattia, sia pur con relativa variabilità della malattia, sia pur con relativa variabilità tra individui per quanto concerne la comparsa, tra individui per quanto concerne la comparsa, la tipologia e la velocità dell’evoluzione, la tipologia e la velocità dell’evoluzione, tuttavia in letteratura vengono descritti come tuttavia in letteratura vengono descritti come un percorso relativamente standard.un percorso relativamente standard.

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EVOLUZIONE DEI DISTURBI DEL EVOLUZIONE DEI DISTURBI DEL LINGUAGGIOLINGUAGGIO

FASE INIZIALEFASE INIZIALE

difficoltà a concentrarsi nel tenere il filo del discorso difficoltà a concentrarsi nel tenere il filo del discorso (condizione dipendente da un deficit attentivo) (condizione dipendente da un deficit attentivo)

nella conversazione viene avvertita una lieve nella conversazione viene avvertita una lieve difficoltà a trovare le parole giuste al momento difficoltà a trovare le parole giuste al momento giusto, soprattutto quelle di uso non frequente, giusto, soprattutto quelle di uso non frequente, (fenomeno della parola sulla punta della lingua), di (fenomeno della parola sulla punta della lingua), di conseguenza le frasi diventano più brevi, il conseguenza le frasi diventano più brevi, il vocabolario si riduce e diventa più povero vocabolario si riduce e diventa più povero

le latenze e le incertezze nella costruzione sintattica le latenze e le incertezze nella costruzione sintattica della frase possono venire spontaneamente corrette della frase possono venire spontaneamente corrette e adeguatamente compensate e quindi non risultare e adeguatamente compensate e quindi non risultare ancora di impedimento alla comunicazione ancora di impedimento alla comunicazione

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FASE PIU’ AVANZATAFASE PIU’ AVANZATA (II, III anno di malattia) (II, III anno di malattia)

Il linguaggio spontaneo risulta più impoverito per la Il linguaggio spontaneo risulta più impoverito per la difficoltà a tradurre il pensiero in paroledifficoltà a tradurre il pensiero in parole

maggiore difficoltà nella ricerca lessicale, per cui appaiono maggiore difficoltà nella ricerca lessicale, per cui appaiono più numerose le latenze, le ripetizioni e gli inceppipiù numerose le latenze, le ripetizioni e gli inceppi

più frequenti le più frequenti le anomieanomie (difficoltà a produrre una parola) e le (difficoltà a produrre una parola) e le parafasie verbaliparafasie verbali, ossia sostituzione di una parola con , ossia sostituzione di una parola con un’altra della stessa famiglia ma con significato diverso un’altra della stessa famiglia ma con significato diverso (tavolo=sedia). (tavolo=sedia).

Essendo in questa fase ancora consapevole, il malato per Essendo in questa fase ancora consapevole, il malato per compensare i propri difetti ricorre a giri di frase e compensare i propri difetti ricorre a giri di frase e circonlocuzionicirconlocuzioni (penna= serve per scrivere), a frasi fatte, a (penna= serve per scrivere), a frasi fatte, a parole passe-partout (coso, cosa..). parole passe-partout (coso, cosa..).

A causa della difficoltà a tenere a mente quello che intende A causa della difficoltà a tenere a mente quello che intende comunicare il discorso si estrinseca in false partenze comunicare il discorso si estrinseca in false partenze (inizio (inizio senza fine)senza fine), omissioni di informazioni cruciali, intrusioni , omissioni di informazioni cruciali, intrusioni (salta (salta di palo in frasca)di palo in frasca) e perseverazioni. e perseverazioni.

Si può manifestare un lieve deficit di scrittura, specie per Si può manifestare un lieve deficit di scrittura, specie per perseverazioni od omissioni di lettere o di gambe (m, n, u).perseverazioni od omissioni di lettere o di gambe (m, n, u).

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““Non riesco proprio a conversare bene e questo è molto Non riesco proprio a conversare bene e questo è molto limitante. Non riesco a pensare a una cosa da dire prima che limitante. Non riesco a pensare a una cosa da dire prima che qualcun altro l’abbia già detta, anticipando quello che qualcun altro l’abbia già detta, anticipando quello che dovevo dire io. Le parole si confondono facilmente fra loro e dovevo dire io. Le parole si confondono facilmente fra loro e quando non trovo una parola provo un senso di frustrazione. quando non trovo una parola provo un senso di frustrazione. Ogni volta che sto conversando con qualcuno c’è sempre Ogni volta che sto conversando con qualcuno c’è sempre una parola che non riesco a ricordare.”una parola che non riesco a ricordare.”

TESTO DI CARY SMITH HENDERSON

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FASE INTERMEDIAFASE INTERMEDIA (III, V anno di malattia) (III, V anno di malattia)

Il linguaggio è più chiaramente compromesso, spesso per Il linguaggio è più chiaramente compromesso, spesso per inerzia dell’iniziativa verbale. Tende a parlare di meno. inerzia dell’iniziativa verbale. Tende a parlare di meno.

La comunicazione è gravemente ridotta per la povertà di La comunicazione è gravemente ridotta per la povertà di parole a contenuto informativo, parole a contenuto informativo, l’eloquio è vuotol’eloquio è vuoto (empty (empty speech; Benson, 1979). speech; Benson, 1979).

Le anomie diventano sempre più frequenti, mentre le Le anomie diventano sempre più frequenti, mentre le strategie di compenso come le circonlocuzioni meno efficaci, strategie di compenso come le circonlocuzioni meno efficaci, compaiono anche compaiono anche parafasie fonemicheparafasie fonemiche (parole con suono (parole con suono simile, ad es. orologio =orelegio), o parole-frase.simile, ad es. orologio =orelegio), o parole-frase.

Il demente in questa fase non è più in grado di fare uso di Il demente in questa fase non è più in grado di fare uso di una conversazione alternata e si esprime con un una conversazione alternata e si esprime con un linguaggio linguaggio egocentricoegocentrico (Critchley, 1964) tornando in modo ricorrente (Critchley, 1964) tornando in modo ricorrente sui propri problemi e bisogni. sui propri problemi e bisogni.

Progressivamente più gravi diventano anche i disturbi di Progressivamente più gravi diventano anche i disturbi di comprensione e di scrittura. La ripetizione e la lettura ad comprensione e di scrittura. La ripetizione e la lettura ad alta voce possono conservarsi invece più a lungo (ma non la alta voce possono conservarsi invece più a lungo (ma non la comprensione del testo letto). comprensione del testo letto).

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FASE FINALEFASE FINALE (dopo VI anno di malattia)(dopo VI anno di malattia)

Nelle fasi avanzate della malattia la comunicazione Nelle fasi avanzate della malattia la comunicazione in senso stretto risulta in genere impossibile in senso stretto risulta in genere impossibile

le risposte sono spesso stereotipate, dando luogo a le risposte sono spesso stereotipate, dando luogo a perseverazioni, ripetizioni di domande anziché perseverazioni, ripetizioni di domande anziché risposte (risposte (ecolalieecolalie), ripetizione compulsiva di parole ), ripetizione compulsiva di parole sentite nell’ambiente. sentite nell’ambiente.

L’espressione spontanea può essere caratterizzata L’espressione spontanea può essere caratterizzata da una produzione fluente di parole senza senso da una produzione fluente di parole senza senso ((neologismineologismi) e frasi senza alcun significato ) e frasi senza alcun significato comunicativo o da una condizione di mutismo comunicativo o da una condizione di mutismo interrotto da brevi frammenti verbali o sillabe interrotto da brevi frammenti verbali o sillabe ripetuti in modo incontrollato e inesauribile ripetuti in modo incontrollato e inesauribile ((logoclonielogoclonie). ).

La comprensione orale è gravemente compromessa La comprensione orale è gravemente compromessa e la lettura e scrittura non più possibili.e la lettura e scrittura non più possibili.

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Nella demenza mano a mano che il Nella demenza mano a mano che il malato malato perde la capacità di perde la capacità di decodificare le paroledecodificare le parole, ,

si aggrappa sempre più alla si aggrappa sempre più alla comunicazione non verbalecomunicazione non verbale, , modalità che viene mantenuta modalità che viene mantenuta molto più a lungo,molto più a lungo,

per questo è importante che non vi per questo è importante che non vi sia contrasto tra le parole e il sia contrasto tra le parole e il linguaggio non verbale.linguaggio non verbale.

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LINGUAGGIO NON LINGUAGGIO NON VERBALEVERBALE

rappresenta la forma più primitiva di interazione rappresenta la forma più primitiva di interazione sociale, è la prima forma di comunicazione tra sociale, è la prima forma di comunicazione tra madre e bambino, la si impara nelle prime fasi madre e bambino, la si impara nelle prime fasi della vita per mantenersi fino in prossimità della della vita per mantenersi fino in prossimità della morte.morte.

consente l’espressione di emozioni (felicità, consente l’espressione di emozioni (felicità, rabbia, tristezza, paura, disgusto, vergogna, rabbia, tristezza, paura, disgusto, vergogna, sorpresa, ecc.)sorpresa, ecc.)

comunica atteggiamenti interpersonali (simpatia, comunica atteggiamenti interpersonali (simpatia, ostilità, attrazione, sottomissione, ecc.)ostilità, attrazione, sottomissione, ecc.)

accompagna e sostiene il discorso (dà enfasi, accompagna e sostiene il discorso (dà enfasi, esemplifica, dà importanza, attira l’attenzione)esemplifica, dà importanza, attira l’attenzione)

facilita la presentazione di sé. facilita la presentazione di sé.

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LE COMPONENTI DELLA LE COMPONENTI DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALECOMUNICAZIONE NON VERBALE

L’espressione del voltoL’espressione del voltoIl volto rappresenta l’area del corpo più espressiva e Il volto rappresenta l’area del corpo più espressiva e ricca sul piano comunicativo, chiunque provi ricca sul piano comunicativo, chiunque provi un’emozione tende ad esprimerla immediatamente un’emozione tende ad esprimerla immediatamente attraverso il viso prima che con qualsiasi altra parte attraverso il viso prima che con qualsiasi altra parte del corpo.del corpo.

Accentuare le espressioni del viso può aiutare il Accentuare le espressioni del viso può aiutare il malato a capire quello che diciamo.malato a capire quello che diciamo.

SorrisoSorrisoOgni sorriso sincero è fonte di benessere per chi lo Ogni sorriso sincero è fonte di benessere per chi lo riceve e per chi lo offre, in quanto esso è indicatore riceve e per chi lo offre, in quanto esso è indicatore di affetti positivi. Cercare di far sorridere il malato e di affetti positivi. Cercare di far sorridere il malato e scherzare in modo adeguato è importante in quanto scherzare in modo adeguato è importante in quanto aiuta a distendere le tensioni ed aiuta a deviare aiuta a distendere le tensioni ed aiuta a deviare l’attenzione dagli errori commessi dal malato.l’attenzione dagli errori commessi dal malato.

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Contatto oculareContatto oculare

Il comportamento visivo rappresenta un Il comportamento visivo rappresenta un elemento unico e primario delle relazioni elemento unico e primario delle relazioni interpersonali, (specchio dell’anima), interpersonali, (specchio dell’anima), nell’interazione sociale è costituito da: nell’interazione sociale è costituito da: l’occhiata, lo sguardo, il contatto visivo, l’occhiata, lo sguardo, il contatto visivo, l’evitamento dello sguardo.l’evitamento dello sguardo.

E’ importante ricordare che il malato ha un E’ importante ricordare che il malato ha un campo visivo che si va via via restringendo, ha campo visivo che si va via via restringendo, ha inoltre difficoltà a dirigere e mantenere lo inoltre difficoltà a dirigere e mantenere lo sguardo sulla mira, pertanto è necessario sguardo sulla mira, pertanto è necessario muoversi adagio e porsi di fronte all’altezza dei muoversi adagio e porsi di fronte all’altezza dei suoi occhi.suoi occhi.

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I gesti e i movimenti del corpoI gesti e i movimenti del corpo

Un uso mirato ma espressivo del gesto, che descrive e Un uso mirato ma espressivo del gesto, che descrive e sottolinea cose, emozioni e concetti, arricchisce la sottolinea cose, emozioni e concetti, arricchisce la comunicazione, coinvolge l’interesse dell’interlocutore e ne comunicazione, coinvolge l’interesse dell’interlocutore e ne facilita la comprensione. facilita la comprensione.

E’ molto importante che chi interagisce con un malato di E’ molto importante che chi interagisce con un malato di demenza demenza

presti molta attenzione ai movimenti e ai gesti del proprio presti molta attenzione ai movimenti e ai gesti del proprio corpo, facendo anche attenzione però a non eccedere nella corpo, facendo anche attenzione però a non eccedere nella gesticolazione in quanto potrebbe distrarlo compromettendo gesticolazione in quanto potrebbe distrarlo compromettendo la comprensione del messaggio, o addirittura essere la comprensione del messaggio, o addirittura essere interpretata come una minaccia. interpretata come una minaccia.

Allo stesso tempo è necessario prestare attenzione Allo stesso tempo è necessario prestare attenzione all’infinità di messaggi che il malato comunica con il proprio all’infinità di messaggi che il malato comunica con il proprio corpo, se per esempio quando ci avviciniamo per parlargli corpo, se per esempio quando ci avviciniamo per parlargli egli indietreggia con il busto o con la testa significa che lo egli indietreggia con il busto o con la testa significa che lo abbiamo spaventato perché abbiamo violato la sua zona abbiamo spaventato perché abbiamo violato la sua zona intima e di conseguenza si crea una tensione.intima e di conseguenza si crea una tensione.

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La postura (posizione del corpo)La postura (posizione del corpo)

La postura è la posizione che il corpo assume La postura è la posizione che il corpo assume durante l’interazione, è in larga misura durante l’interazione, è in larga misura involontaria e può comunicare messaggi che le involontaria e può comunicare messaggi che le parole non dicono (una persona felice cammina parole non dicono (una persona felice cammina dritta, una triste si affloscia, una arrabbiata dritta, una triste si affloscia, una arrabbiata assume una posizione tesa); spesso l’individuo assume una posizione tesa); spesso l’individuo parla assumendo una postura non coerente con le parla assumendo una postura non coerente con le paroleparole

per esempio quando esprimiamo all’altro per esempio quando esprimiamo all’altro messaggi verbali di simpatia in una posizione di messaggi verbali di simpatia in una posizione di chiusura o isolamento, il nostro interlocutore chiusura o isolamento, il nostro interlocutore riceverà un messaggio contraddittorio e dubiterà riceverà un messaggio contraddittorio e dubiterà della nostra sincerità.della nostra sincerità.

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La distanzaLa distanza

La scelta dello spazio tra noi e gli altri ci informa La scelta dello spazio tra noi e gli altri ci informa del tipo di relazione che intendiamo stabilire.del tipo di relazione che intendiamo stabilire.

Nell’interazione con il malato di demenza la Nell’interazione con il malato di demenza la vicinanza fisica permette di creare un senso di vicinanza fisica permette di creare un senso di calore che facilita il rapporto. Se ci poniamo di calore che facilita il rapporto. Se ci poniamo di fronte a una giusta distanza e gli prendiamo una fronte a una giusta distanza e gli prendiamo una mano, sicuramente gli trasmettiamo un senso di mano, sicuramente gli trasmettiamo un senso di accoglienza. accoglienza.

Se invece gli parliamo mantenendo le distanze e Se invece gli parliamo mantenendo le distanze e non lo sfioriamo nemmeno quasi avessimo paura di non lo sfioriamo nemmeno quasi avessimo paura di “prendere l’Alzheimer”, egli sperimenterà un “prendere l’Alzheimer”, egli sperimenterà un sentimento di disagio, di disprezzo, di paura e si sentimento di disagio, di disprezzo, di paura e si deprimerà ulteriormente. deprimerà ulteriormente.

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Il contatto corporeoIl contatto corporeo

Questa forma di comunicazione è di fondamentale Questa forma di comunicazione è di fondamentale aiuto quando il linguaggio verbale e la aiuto quando il linguaggio verbale e la comprensione sono molto compromesse.comprensione sono molto compromesse.

E’ una modalità particolare di comunicazione che E’ una modalità particolare di comunicazione che può essere più o meno intima ed è molto può essere più o meno intima ed è molto influenzata da fattori culturali, sociali e di influenzata da fattori culturali, sociali e di sensibilità personale, può assumere forme diverse sensibilità personale, può assumere forme diverse (accarezzare, baciare, stringere, colpire) e veicola (accarezzare, baciare, stringere, colpire) e veicola significati diversi (amichevoli, intimi, scherzosi, significati diversi (amichevoli, intimi, scherzosi, ostili). ostili).

Va inoltre ricordato che la persona malata Va inoltre ricordato che la persona malata necessita spesso del contatto fisico in quanto necessita spesso del contatto fisico in quanto deve essere visitata, lavata, vestita, è importante deve essere visitata, lavata, vestita, è importante non essere bruschi e frettolosi e rispettarne il non essere bruschi e frettolosi e rispettarne il pudore e la dignità.pudore e la dignità.

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Volume, tono di voce e ritmoVolume, tono di voce e ritmo

Nell’interazione verbale il “come si dice” produce Nell’interazione verbale il “come si dice” produce effetti al di là del “cosa si dice” per cui la stessa effetti al di là del “cosa si dice” per cui la stessa affermazione detta in modi differenti produce effetti affermazione detta in modi differenti produce effetti diversi.diversi.

La modulazione della voce, il volume e il tono La modulazione della voce, il volume e il tono possono aiutarci a rinforzare le nostre parole. Se si possono aiutarci a rinforzare le nostre parole. Se si vogliono fare delle affermazioni si userà un tono vogliono fare delle affermazioni si userà un tono deciso e omogeneo, se invece si vuole comunicare deciso e omogeneo, se invece si vuole comunicare affetto e calore, si userà un tono calmo e modulato.affetto e calore, si userà un tono calmo e modulato.

Con il malato demente è necessario parlare Con il malato demente è necessario parlare lentamente, usando un tono di voce non troppo alto lentamente, usando un tono di voce non troppo alto per non metterlo in agitazione e facendo spesso delle per non metterlo in agitazione e facendo spesso delle pause per permettergli di intervenire. pause per permettergli di intervenire.

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E’ IMPORTANTE TENER E’ IMPORTANTE TENER PRESENTEPRESENTE

quando si comunica con il malato, quando si comunica con il malato, la comunicazione deve avvenire la comunicazione deve avvenire sempre e comunque a tutti i livelli sempre e comunque a tutti i livelli

(verbale, paraverbale, non verbale)(verbale, paraverbale, non verbale)

ma tra questi deve esserci ma tra questi deve esserci assolutamente coerenza.assolutamente coerenza.

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COME FACILITARE LA COME FACILITARE LA COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

Considerate il demente come persona e Considerate il demente come persona e non come individuo mancantenon come individuo mancante: : favorire la favorire la comunicazione e non parlare al posto della comunicazione e non parlare al posto della personapersona

Chiamatelo per nome e trattatelo Chiamatelo per nome e trattatelo sempre con rispetto e, soprattutto, sempre con rispetto e, soprattutto, evitiamo che chiunque gli parli come se evitiamo che chiunque gli parli come se fosse un bambinofosse un bambino (una recente ricerca (una recente ricerca americana ha riscontrato che quando il personale si americana ha riscontrato che quando il personale si rivolge ai pazienti con un linguaggio infantile, questi rivolge ai pazienti con un linguaggio infantile, questi presentano un rischio maggiore di assumere presentano un rischio maggiore di assumere comportamenti aggressivi durante le cure)comportamenti aggressivi durante le cure)

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• Mettevi di fronte e stabilite un contatto con lo sguardo, guardatelo negli occhi quando lo ascoltate e quando gli parlate (ciò favorisce la lettura delle labbra e l’identificazione della mimica facciale)

• evitate di parlargli da dove non vi può vedere (il campo visivo è molto ristretto e può avere difficoltà a individuare la sorgente dei suoni).

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• E’ fondamentale mantenere un atteggiamento disteso e calmo (l’eccessiva esuberanza può essere interpretata come aggressività e quindi spaventare o provocare resistenza e agitazione)

• Evitare possibilmente la presenza di rumori concomitanti allo scopo di favorire l’attenzione e la concentrazione

(spesso il malato presenta ipersensibilità acustica e sopporta difficilmente i rumori di fondo; radio, TV, conversazione di altre persone aumentano le difficoltà di comprensione e possono suscitare confusione o irritazione)

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• Il malato ha difficoltà a svolgere due attività contemporaneamente (per problemi di distribuzione di risorse attentive), quindi se sta parlando è bene che non abbia da svolgere altri compiti anche semplici come mangiare, vestirsi, lavarsi.

• E’ assolutamente da evitare di parlare del malato con altre persone in sua presenza, convinti che non capisca (egli è in grado di percepire il tono della voce e l’espressione, ciò potrebbe umiliarlo o spaventarlo)

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Come facilitare Come facilitare l’espressione e la l’espressione e la

comprensione del malatocomprensione del malato

Per compensare le difficoltà di attenzione e di Per compensare le difficoltà di attenzione e di memoria è bene:memoria è bene:

usare frasi brevi che prevedano risposte breviusare frasi brevi che prevedano risposte brevi dire o domandare una cosa alla volta, verificando dire o domandare una cosa alla volta, verificando

ogni ogni

volta che il malato abbia capito volta che il malato abbia capito non proporgli lunghi elenchi di cose non proporgli lunghi elenchi di cose evitare di interromperlo mentre parla (si impedisce la evitare di interromperlo mentre parla (si impedisce la

concentrazione)concentrazione)

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Per venire incontro ai disturbi del Per venire incontro ai disturbi del linguaggio veri e propri è indicato linguaggio veri e propri è indicato indirizzarsi a lui con:indirizzarsi a lui con:

un lessico semplice: parole di uso comune e un lessico semplice: parole di uso comune e concrete nella lingua che gli è più familiare concrete nella lingua che gli è più familiare (dialetto) (dialetto)

l’aiuto di oggetti o di gesti legati al tema della l’aiuto di oggetti o di gesti legati al tema della conversazione o delle domande (nel tentativo di conversazione o delle domande (nel tentativo di risvegliare la memoria procedurale)risvegliare la memoria procedurale)

formulare domande dirette che non obbligano il formulare domande dirette che non obbligano il malato a risposte troppo elaborate (ad es., malato a risposte troppo elaborate (ad es., "Come?", "Perché?") ed evitare le metafore"Come?", "Perché?") ed evitare le metafore

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Se il malato pone in continuazione le stesse domandeSe il malato pone in continuazione le stesse domande o ripete le stesse cose, cercate di replicare con molto o ripete le stesse cose, cercate di replicare con molto tatto senza perdere la pazienza.tatto senza perdere la pazienza.

La ripetitività verbale del malato, oltre che essere un La ripetitività verbale del malato, oltre che essere un effetto della perdita di memoria, può essere il suo effetto della perdita di memoria, può essere il suo modo di dire che "qualcosa non va" (malessere, modo di dire che "qualcosa non va" (malessere, ansia, insicurezza, ecc.). ansia, insicurezza, ecc.).

Quindi, è bene anche cercare "la vera domanda nelle Quindi, è bene anche cercare "la vera domanda nelle sue domande" o di individuare le emozioni che si sue domande" o di individuare le emozioni che si nascondono sotto la frase che il malato ripete senza nascondono sotto la frase che il malato ripete senza sosta. sosta.

E’ consigliato non sottolineare gli errori, né E’ consigliato non sottolineare gli errori, né correggerlicorreggerli (non ha la possibilità di ricordare la (non ha la possibilità di ricordare la correzione).correzione).

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Quando non riesce a capire un messaggioQuando non riesce a capire un messaggio, bisogna , bisogna ripeterglielo rispettando i suoi tempi di ripeterglielo rispettando i suoi tempi di decodificazione, o riformularlo magari facendogli decodificazione, o riformularlo magari facendogli vedere come si fa.vedere come si fa.

Pause prolungate nel malatoPause prolungate nel malato potrebbero segnalare la potrebbero segnalare la difficoltà a proseguire il discorso, se non riesce a difficoltà a proseguire il discorso, se non riesce a trovare una parola:trovare una parola: lasciate che tenti di spiegare da solo ciò che vuole lasciate che tenti di spiegare da solo ciò che vuole

dire, evitando di suggerirgli subito la parola o dire, evitando di suggerirgli subito la parola o appena si trova in difficoltà (potrebbe diventare appena si trova in difficoltà (potrebbe diventare un’imposizione)un’imposizione)

se dopo un ragionevole tempo il malato non è se dopo un ragionevole tempo il malato non è riuscito a dire quello che desiderava, tocca riuscito a dire quello che desiderava, tocca all’interlocutore indovinarlo procedendo per all’interlocutore indovinarlo procedendo per eliminazione e chiedendo conferma. eliminazione e chiedendo conferma.

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Se il malato è confusoSe il malato è confuso (situazione frequente (situazione frequente nell’ospedalizzazione)nell’ospedalizzazione)

Non contraddire o deridere ma rassicurare e Non contraddire o deridere ma rassicurare e cercare di comprendere lo stato d’animocercare di comprendere lo stato d’animo

Non fategli credere che abbia ragione, non Non fategli credere che abbia ragione, non rafforzare il deliriorafforzare il delirio

Cercate di distrarre la sua attenzione e di Cercate di distrarre la sua attenzione e di cambiare argomento, altrimenti aumenta lo stato cambiare argomento, altrimenti aumenta lo stato confusionaleconfusionale

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E’ bene osservare il comportamento non E’ bene osservare il comportamento non verbale del malato per comprendere il suo verbale del malato per comprendere il suo malessere o benesseremalessere o benessere

lo sguardo (aggancia lo sguardo o lo sfugge)lo sguardo (aggancia lo sguardo o lo sfugge) la mimica del volto (è disteso, sorride, la mimica del volto (è disteso, sorride,

contrae il volto, ha un’espressione contrae il volto, ha un’espressione spaventata)spaventata)

resistenze, contrazioni muscolari (si ritrae, resistenze, contrazioni muscolari (si ritrae, si irrigidisce, si distende)si irrigidisce, si distende)

scariche emozionali (grida, piange, si scariche emozionali (grida, piange, si arrabbia, si agita)arrabbia, si agita)

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““Ricordo l’ospedale universitario di – non so dove. Mi sono agitato a tal Ricordo l’ospedale universitario di – non so dove. Mi sono agitato a tal punto che hanno dovuto legarmi. Dio mio, che orrore! Ero talmente su punto che hanno dovuto legarmi. Dio mio, che orrore! Ero talmente su di giri e agitato che penso di essermi anche fatto male. E’ dura se sei tu di giri e agitato che penso di essermi anche fatto male. E’ dura se sei tu stesso a fare quest’esperienza, specialmente se le persone non stesso a fare quest’esperienza, specialmente se le persone non comunicano con te. Non si davano molta pena di spiegare cosa loro comunicano con te. Non si davano molta pena di spiegare cosa loro dovevano fare e di farlo con garbo. Insomma mi trattavano solo come un dovevano fare e di farlo con garbo. Insomma mi trattavano solo come un caso clinico. E ricordo quella notte come una delle peggiori in assoluto caso clinico. E ricordo quella notte come una delle peggiori in assoluto della mia vita”della mia vita”

TESTO DI CARY SMITH HENDERSON

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Mantenere aperta la Mantenere aperta la comunicazione con il malato, comunicazione con il malato, adattata secondo le diverse fasi adattata secondo le diverse fasi della malattia, rappresenta un della malattia, rappresenta un modo per stimolarlo e per evitare modo per stimolarlo e per evitare o ridurre molti disturbi o ridurre molti disturbi comportamentali, comportamentali, ma soprattutto contribuisce ma soprattutto contribuisce significativamente a dare una significativamente a dare una qualità di vita dignitosa al qualità di vita dignitosa al malato e a chi gli sta vicinomalato e a chi gli sta vicino

CONCLUDENDOCONCLUDENDO

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Dott.ssa Mara AZZALINI

Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione

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Difficoltà a seguire i dialoghi complessi e Difficoltà a seguire i dialoghi complessi e tenere a mente il pensierotenere a mente il pensiero

Difficoltà a trovare la parola giustaDifficoltà a trovare la parola giusta

Discorsi lasciati a metà o con pezzi Discorsi lasciati a metà o con pezzi importanti mancantiimportanti mancanti

Difficoltà a raccontare gli eventi perché non Difficoltà a raccontare gli eventi perché non riesce a metterli in ordineriesce a metterli in ordine

Ripete più volte le stesse cose, non Ripete più volte le stesse cose, non ricordando di averle già dettericordando di averle già dette

Difficoltà di comprensioneDifficoltà di comprensione

Risposte solo su stimolazione e quindi Risposte solo su stimolazione e quindi mutismo.mutismo.

….QUINDI