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La diagnosi della demenza di Alzheimer
La Demenza è tradizionalmente considerata una entità sindromica (irreversibile, reversibile) clinico-patologica
SINTOMI PSICOLOGICI/PSICHIATRICI
SINTOMI COMPORTAMENTALI
Amnesia AprassiaAgnosiaAfasia
STATO FUNZIONALE
SINTOMI NEUROPSICOLOGICI
SINTOMI NON COGNITIVI
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
SINDROMICADELLA DEMENZA
SINDROMI CONFUSIONALI
SINDROME DISESECUTIVA
SINDROME DEPRESSIVA
SINDROMI AMNESICHE
SINDROMI AFASICHE
Etc….
etc
La sindrome della demenza deve essere distinta da altre sindromi
Stato confusionale (“delirium”)
un disturbo cognitivo-comportamentale a esordio acuto e decorso oscillante il cui sintomo preminente è rappresentato da un grave deficit dell’attenzione.
L’attenzione è una funzione “di controllo”
Lo stato confusionale dipende:dalle lesioni strutturali dei substrati neurali dell’attenzione
dalle modificazioni dei neurotrasmettitori, soprattutto l’acetilcolina, localizzati nei nuclei troncoencefalici, che modulano lo stato di una vasta gamma di funzioni corticali, cognitive ed emozionali,
Attenzione diffusa
Attenzione selettiva
L’attenzione assicura la perseveranza nell’esecuzione di un compito, protegge dall’interferenza degli stimoli esterni, permette di “shiftare” il focus attentivo, quando è necessario, da uno stimolo a un altro.
Il paziente confuso riflette nel suo comportamento le conseguenze clinichedi un deficit attentivo, mostrandosi impersistente, distraibile o perseverativo.
l’attenzione attiva i magazzini della memoria a breve e lungo termine,per cui il paziente confuso avrà un accorciamento del suo span attentivo, presenterà difficoltà mnestiche e potrà essere disorientato.
La compromissione attentiva altera a sua volta lo “stato” di molte funzioni strumentali (linguaggio, prassia, memoria, percezioni).
I COMPITI DELL’ATTENZIONE
Il paziente confuso non riesce a mantenere un coerente flusso di pensiero o una coerente sequenza di azioni programmate per raggiungere un determinato obiettivo.
Ha difficoltà nell’afferrare il “succo” di un discorso, o il “senso” di una situazione così da rispondere in modo appropriato. Le risposte del paziente confuso sono infatti molto spesso incoerenti o “tangenziali”.
Sono presenti deficit cognitivi “strumentali” tra cui emergono i deficit di ragionamento astratto, i disturbi della memoria, le alterazioni del linguaggio (in particolare l’anomia e i disturbi della scrittura), la discalculia, l’aprassia costruttiva, i disturbi visuo-spaziali
L’esame neuropsicologico evidenzierà una compromissione diffusa (secondaria) delle funzioni cognitive. (attenzione a non considerare come primari questi disturbi).
Lo stato confusionale è oscillante e si esacerba la notte
Valutazione dello stato confusionale
Patologie sistemichePatologie internistiche Disturbi metabolici:uremia, encefalopatia epatica,encefalopatia pancreatica,iponatremia, porfiria, ipercalcemia,ipoglicemia, ipossiaDisfunzioni endocrine:ipotiroidismo, ipertiroidismo,ipoparatiroidismo, iperparatiroidismo,panipopituitarismoDisturbi carenziali:da vit. B1 (encefalopatiadi Wernicke), da carenza di B12,folati, niacina
Eziologie multiple alla base dello stato confusionale
IrreversibleIrreversible
Under-arousedUnder-aroused
Over-arousedOver-aroused
Prodromal &Subclinical
Prodromal &Subclinical
DeliriumDelirium
InattentiveFluctuating AlertnessAgitation or RetardationNear Normal EEG activity
InattentiveHyper-alertPsychomotor AgitationFast EEG activity
InattentiveHypo-alert
Psychomotor RetardationSlow EEG activity
InattentiveDisturbed ConsciousnessAgitation or RetardationAbnormal EEG activity
Delirium, typesDelirium, types
Core Features
• Acute onset, short and
fluctuant course • Variable attention /
consciousness
• Hallucination and
illusions
• Reduced orientation
• Disturbed behaviour and
arousal
• Altered mood => irritable,
angry, disinhibited
• Disordered sleep-wake
cycle
• Global cognitive
impairment
• Evidence of organic
disease
• Neurological signs
(tremor, ataxia and
apraxia)
Overlooked Syndromes – Delirium, Causes
• 1. Post-Operative – (10% of major elective procedures)
• 2. Occult Systemic Disease– Infection– Hypoxia– Metabolic Disorder– Cardiovascular Disorder
• 3. Alcohol Withdrawal• 4. Dementia• 5. Prescribed Drug Side Effect• 6. New Vascular Lesion• 7. New Fracture• 8. Illicit Drug Intoxication/ Withdrawal• 9. Terminal Illness• 10. Unknown cause(s)
Occult Infections ThatPresent with Delirium
Chest InfectionDental AbscessEndocarditisMeningitisOsteomyelitisSinusitisTuberculosisUrinary Tract Infection
Farmaci anticolinergici Anticolinergici, antidepressivi,Astinenza da sostanze Alcool, sedativi, ipnotici, oppiacei
Patologie multifocali o diffuse del sistema nervosoTrauma cranico, encefaliti, epilessia, vasculiti, emicrania(soprattutto basilare), tumori, sindromi demielizzanti,malattie cerebrovascolari, idrocefalo, ematoma sottodurale
Lesioni focali del sistema nervosoLesioni vascolari dell’emisfero destro localizzate in:giro frontale inferiore; lobulo parietale inferiore;regione mediale temporaleLesioni vascolari bilaterali del giro paraippocampalefusiforme- lingualeInfarti del talamo, del ginocchio della capsula interna,del nucleo caudato, del mesencefalo rostrale
Nonostante la diagnosi di delirium sia relativamentesemplice, si possono verificare situazioni in cui è necessarioeffettuare una diagnosi differenziale con altre sindromiche con lo stato confusionale condividono uno o piùsintomi.
La demenza è forse la condizione morbosa da cuipiù frequentemente deve venire distinto uno stato confusionale.
uno stato confusionale cronico può essere scambiato per una demenza.In questi casi è importante osservare se alcunio tutti i sintomi si attenuano o scompaiono con il passaredel tempo e se vi sono fluttuazioni giornaliere della sintomatologia,dati, questi ultimi, più indicativi di uno stato confusionale che non di una demenza.
Pazienti con disturbi del linguaggio con le caratteristichedell’afasia di Wernicke possono sembrare confusi, maun accurato esame della produzione verbale potrà differenziare il linguaggio parafasico di questi pazienti dall’eloquio incoerente proprio del confuso (frutto della suadisorganizzazione del pensiero) insieme alla possibilità– conservata negli afasici – di eseguire con attenzione ordini
LE VARIE DEMENZE SONO CARATTERIZZATE DA SPECIFICI PROFILI CLINICI CHE IDENTIFICANO DIFFERENTI FORME
NOSOGRAFICHE
Percorso diagnostico “dual-step”:1.Iniziale identificazione di una sindrome dementigena2. Criteri clinici specifici per ogni fenotipo di demenza
LA DIAGNOSI DI DEMENZA Criteri diagnostici DSM IV
A) Deficit di memoria + almeno uno dei seguenti deficit: afasia, aprassia, agnosia, disfunzione esecutiva
B) Questi deficit devono interferire sulle attività sociali e lavorative del soggetto
C) I deficit non si manifestano esclusivamente durante uno stato confusionale
La diagnosi di malattia di Alzheimer in fase sintomatica Una diagnosi su criteri sindromici
La demenza è una entità clinico patologica ma poiché le indagini neuropatologiche non possono essere effettuate in vivo la diagnosi di demenza è essenzialmente probabilistica o possibilistica
I criteri clinici NINCDS-ADRDA del 1984 per la diagnosi di Malattia di Alzheimer, distinguono malattia di Alzheimer probabile, possibile e definita (quest'ultima diagnosticabile solo post-mortem)"
La diagnosi di malattia di Alzheimer in fase sintomaticaUna diagnosi su criteri clinici specifici
disfunzione cognitiva progressiva disfunzione cognitiva progressiva amnesica -apratto-agnosico-afasicaamnesica -apratto-agnosico-afasica CRITERI DIAGNOSTICI CRITERI DIAGNOSTICI
SINDROMICISINDROMICI
CRITERI DIAGNOSTICI CRITERI DIAGNOSTICI ANATOMICIANATOMICI
Atrofia delle aree Atrofia delle aree Temporo- parietaliTemporo- parietali
DIAGNOSI NOSOGRAFICAdi
Demenza di Alzheimer
[
IL PERCORSO DIAGNOSTICO NELLA DEMENZA
I criteri diagnostici NINCDS-ADRDA e DSM IV sono poco specifici per la DA , utilizzabili solo nella fase sintomatica, non considerano che neuropatologicamente la malattia di Alzheimer può svilupparsi molti anni prima della comparsa dei sintomi, sono basati prevalentemente
solo su criteri sindromici-clinici , non prendono in esame i
marcatori neuroradiologici e biologici, i test genetici .
Nuovo concetto: AD entità clinico-biologica
I NUOVI CRITERI DIAGNOSTICI DELLA DEMENZA DI ALZHEIMER Dubois et al. 2007
I NUOVI CRITERI DIAGNOSTICI DELLA DEMENZA DI ALZHEIMER Dubois et al. 2007
Frisoni: La diagnosi precoce di DA,2010
Frisoni: La diagnosi precoce di DA,2010
Frisoni: La diagnosi precoce di DA,2010
disfunzione cognitiva progressiva disfunzione cognitiva progressiva amnesicaamnesica
CRITERIO DIAGNOSTICO CRITERIO DIAGNOSTICO SINDROMICOSINDROMICO
CRITERI DIAGNOSTICI CRITERI DIAGNOSTICI ANATOMICIANATOMICI
CRITERI DIAGNOSTICI CRITERI DIAGNOSTICI EZIOPATOGENETICIEZIOPATOGENETICI
Ipometabolismo aree Ipometabolismo aree temporo parietalitemporo parietali
ddo
DIAGNOSI NOSOGRAFICAdi
Demenza di Alzheimer
[
Atrofia ippocampale
Riduzione proteina beta amiloideaumento proteina tau nel liquor
IL PERCORSO DIAGNOSTICO NELLA DEMENZA DI ALZHEIMER
Alterazioni neuropatologiche iniziali della corteccia cerebrale nella malattia di Alzheimer si riscontrano nella regione entorinale, localizzata nelle porzioni anteriori del giro paraippocampale del lobo temporale, numerosi anni (anche 30-40, secondo le stime) prima che siano evidenti i primi sintomi di malattia. Queste modificazioni interessano poi progressivamente altre aree della corteccia cerebrale
e specifici gruppi di nuclei sottocorticali.
periodoasintomatico
Fase preclinica
■ Soggetti con deficit isolato di memoria (MCI amnesico)
■ Soggetti con deficit di una o più funzioni cognitive senza disturbo di memoria (MCI-non amnesico)
■ Soggetti con lieve deficit di memoria e deficit in più aree cognitive
Mild Cognitive Impairment
Possibile fase di transizione tra l’invecchiamento normale e la demenza di Alzheimer in cui i soggetti mostrano disturbi di memoria o deficit in altre funzioni cognitive senza impatto sulle funzioni strumentali né di base
DIAGNOSI, PREVENZIONE,TRATTAMENTO DELLA DEMENZA
PREVENZIONE
PRIMARIA
PREVENZIONE
ESORDIO AD
TERAPIA CON FARMACI
ANTI -AD
AGING NORMALE
ASINTOMATICO
STADIO DI AGING ASINTOMATICO
O PRESINTOMATICO
STADIO DI AGING
SINTOMATICO
DEMENZA
NESSUN SINTOMO COGNITIVO
ASSENZA DI
ALTERAZIONI
NEUROPATOLOGICHE
BIOMARKERS NEGATIVI
NESSUN SINTOMO
COGNITIVO
INIZIALI ALTERAZIONI
NEUROPATOLOGICHE
DEFICIT DI MEMORIA
ALTERAZIONI
NEURO
PATOLOGICHE
DETERIORAMENTO
EVIDENTE IN PIU’
DOMINI COGNITIVI
DIFFUSE ALTERAZIONI
NEUROPATOLOGICHE
BIOMARKERS POSITIVI BIOMARKERS POSITIVI
sviluppo sicuro di ADMutazioni monogeniche autosomiche dominanti
MC I non DA
BIOMARKERS POSITIVI
(basso) rischio di AD
Fase preclinicaFase
prodromica Demenza di Alzheimer
(MCI) –ADprodromica
Nessun rischio di AD
BIOMARKERSNEGATIVI
Assenza di alterazioni neuropatologiche
Storia naturale della DA
Adattata da Gauthier S. ed. Clinical Diagnosis and Management of Alzheimer’s Disease. 1996.
00
55
1010
1717
2525
00 22 44 66 88 1010
AnniAnni
Sintomi cognitiviSintomi cognitiviSintomi cognitiviSintomi cognitivi
Perdita Perdita dell’autosufficienzadell’autosufficienza
Perdita Perdita dell’autosufficienzadell’autosufficienza
Disturbi del comportamentoDisturbi del comportamentoDisturbi del comportamentoDisturbi del comportamento
Ricovero in strutture sanitarieRicovero in strutture sanitarieRicovero in strutture sanitarieRicovero in strutture sanitarie
MorteMorteMorteMorte
DecadiDecadi
Pre-DAPre-DA Lieve-ModerataLieve-Moderata IntermediaIntermedia GraveGrave
MM
SE
MM
SE
I marcatori neurobiologici consentono di supportare la diagnosi clinica.
Nella fase preclinica maggiore è la necessità di ricorrere al supporto dei marker neurobiologici e neuroradiologici;
La diagnosi di demenza in fase precoce o addirittura preclinica sarà sempre più importante via via che si scopriranno nuovi strumenti terapeutici di prevenzione e cura
Il futuro della diagnosi è orientato verso l’identificazione di markers biologici e/o di neuroimaging sensibili e specifici per ciascuna delle varie forme di demenza
I FUTURI SVILUPPI DEI NUOVI CRITERI DIAGNOSTICI