La gestione ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere ... · fase 1 - Analisi...

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Ente di Formazione Professionale Edile La gestione ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile Indagine conoscitiva, proposte tecniche in merito alla gestione degli scarti da lavorazione del comparto edile. Report di ricerca Sezione 3 Analisi di cantiere luglio 2007

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Ente di Formazione Professionale Edile

La gestione ambientale

dei prodotti di risulta

da attività di cantiere edile

Indagine conoscitiva, proposte tecniche in merito

alla gestione degli scarti da lavorazione

del comparto edile.

Report di ricerca

Sezione 3

Analisi di cantiere

luglio 2007

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 2 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Indice

Sezione 3

Analisi di cantiere

Dall’approccio analitico alla verifica esperienziale .........................pag. 3

• Gli obiettivi dell’analisi .......................................................pag. 3

• Quale metodologia di ricerca ..............................................pag. 3

• Il processo di analisi .........................................................pag. 4

Indagine cantieri .....................................................................pag. 6

• Cantiere 1 - edilizia residenziale in nuovo .............................pag. 7

• Cantiere 2 - edilizia residenziale in ristrutturazione ..............pag. 18

• Cantiere 3 - edilizia terziaria/produttiva in nuovo ................pag. 28

• Cantiere 4 - urbanizzazioni ...............................................pag. 39

Report .................................................................................pag. 50

• Le quantità nel rapporto fra costruito e risulta ....................pag. 50

• Da dove vengono le risulte ...............................................pag. 51

• Cosa produce il cantiere ..................................................pag. 52

• Chi gestisce le risulte ......................................................pag. 52

• Il ‘recuperabile’: cos’è e chi lo gestisce ..............................pag. 54

• Il problema degli imballaggi .............................................pag. 56

• I percorsi virtuosi verso la riduzione del rifiuto ....................pag. 57

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Dall’approccio analitico alla verifica esperienziale Un approccio di tipo analitico richiede una verifica di tipo esperienziale; la sezione tre della ricerca

si pone l’obiettivo di sperimentare ‘al vero’, su cantieri e progetti reali, il modello proposto alla

conclusione della precedente sezione; nel contempo operare un confronto con i tecnici del settore

al fine di commentare in modo circostanziato i volumi di risulta prodotti e rilevare osservazioni,

dubbi, pratiche consolidate che possano essere utili alla comprensione della problematica.

Gli obiettivi dell’analisi

• Sondare l’attendibilità del modello descrittivo dei repertori nel rapporto costruito/risulta

• Comprendere quantità, competenze e flussi gestionali in cantiere

• Identificare le pratiche correnti

• Raccogliere suggestioni, proposte, pratiche.

Quale metodologia di ricerca

• Sono stati identificati quattro cantieri caratterizzati da differenti tipologie di intervento,

rappresentativi delle principali categorie produttive standard del processo di costruzione,

significativi anche dal punto di vista della qualità e della quantità di materiali di risulta

derivati dal processo costruttivo; sono rappresentati:

o edilizia residenziale in nuovo

o edilizia residenziale in ristrutturazione

o edilizia terziaria/produttiva in nuovo

o urbanizzazioni

• sono stati identificati cantieri che per le loro caratteristiche potessero costituire un riferimento

medio del segmento, ovviamente senza aspettative di esaustività o di completa

rappresentatività del segmento oggetto di sondaggio;

• le imprese che intervengono sui cantieri sono inoltre pienamente rappresentative del tessuto

imprenditoriale locale, costituito in parte da aziende cooperative, ma soprattutto da piccole e

medie aziende sia artigiane che industriali. In effetti sono state coinvolte un’impresa

cooperativa, una immobiliare, una industriale ed una artigiana.

• approccio dell’indagine

o analisi documentale: sono stati contattati gli uffici tecnici delle aziende coinvolte, o i

loro titolari, che hanno messo a disposizione la documentazione dell’opera realizzata

o da realizzare, soprattutto disegni e computi metrici;

o valutazione della risulta: il trasferimento delle computazioni sul modello di

rilevazione ha consentito di quantificare i materiali di risulta prevedibili, classificati

secondo le tabelle CER;

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o interviste: i colloqui diretti con i tecnici sono stati finalizzati al confronto sui numeri

identificati, alla rilevazione delle modalità adottate in merito alla gestione dei

materiali di risulta, all’identificazione della responsabilità oggettive nella

produzione/smaltimento da parte dei soggetti interessati, alla rilevazione di pratiche

ed eventuali proposte in merito alla gestione dei materiali.

o report: per ogni cantiere un report costituisce la traccia del mix di imput/output

reciproci fra imprese e ricercatori, completi delle suggestioni che è stato possibile

rilevare;

o le conclusioni, rilevabili dall’intreccio dei dati rilevati, introducono alla sezione

successiva.

Il processo di analisi

Lo schema adottato è in tre fasi:

1. Analisi della quantità del costruito

2. Definizione previsionale della quantità e tipologia dei materiali di risulta

3. Analisi della gestione dei materiali di risulta

fase 1 - Analisi della quantità del costruito

La prima fase è orientata all’inquadramento del cantiere, alla raccolta documentale presso gli uffici

tecnici delle imprese, con particolare riferimento alla documentazione di computo metrico, e al

conseguente ‘travaso’ ragionato dei dati nel modello di rilevazione impostato in precedenza sulla

base del repertorio delle lavorazioni; la sintesi è costituita da una scheda riassuntiva delle quantità

di COSTRUITO articolate sulla base delle lavorazioni-tipo.

fase 2 - Definizione previsionale della quantità e tipologia dei materiali di risulta

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La seconda fase è più tecnica, il modello rileva in modo automatico a caduta le quantità

previsionali dei materiali di risulta dalle attività di cantiere, articolate secondo la classificazione

CER, così come impostate nelle incidenze per ciascuna lavorazione.

La scheda dei materiali di RISULTA, costituisce la base del confronto con l’azienda in termini di

valutazione delle quantità, ma anche di gestione dei materiali stessi nel cantiere.

fase 3 - Analisi della gestione dei materiali di risulta

La terza fase è incentrata sulle indicazioni raccolte dalle interviste dei tecnici, ed è finalizzata alla

definizione di una serie di indicatori che si muovono secondo le seguenti linee:

• ripartizione della contabilità di RISULTA, sulla base delle indicazioni gestionali fornite dai

tecnici, ai fini di definire quali siano le quantità gestite in cantiere rispetto a quelle fuori

dal cantiere; quelle cioè che sono oggetto di forme di gestione – accatastamento, raccolta

differenziata, reimpiego ecc. – all’interno del recinto di cantiere e comunque a diretta

responsabilità dell’impresa, rispetto a quelli che vengono prodotti durante le fasi di montaggio

o installazione e sono gestite direttamente dai fornitori mediante trasporto giornaliero fuori

dal cantiere stesso.

• Con riferimento alle quantità prodotte in cantiere, approcciare una quantificazione fra i

materiali reimpiegabili (miscugli, scorie, detriti di materiali costruzione), rispetto ai

materiali recuperabili e a quelli destinati allo smaltimento.

• Identificare le pratiche gestionali utilizzate dalle imprese e le osservazioni in merito.

Le ripartizioni dei materiali sulla base di competenza nella produzione e gestione sono state

evidenziate sulla base delle pratiche ricorrenti di cantiere; quando presenti le particolarità sono

state evidenziate a parte, in modo da poter considerare le indicazioni rilevate come le più aderenti

ad uno standard ricorrente.

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Indagine cantieri

Per ogni cantiere presentiamo un report riepilogativo di valutazione ex post del cantiere stesso,

sintesi dei materiali, dei colloqui e delle analisi effettuate.

I materiali di dettaglio raccolti quali disegni, computi metrici e altro sono disponibili presso la

Scuola Edile.

Cantiere 1 - edilizia residenziale in nuovo

Cantiere 2 - edilizia residenziale in ristrutturazione

Cantiere 3 - edilizia terziaria/produttiva in nuovo

Cantiere 4 - urbanizzazioni

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Cantiere 1

Edilizia residenziale in nuovo

Valutazioni di sintesi

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SCHEDA RILEVAZIONE MATERIALI DI RISULTA DA ATTIVITÀ EDILIZIA Scheda n. 1

Cantiere Edilizia residenziale Nuova

Committenza ⌧ Privata Pubblica prevalente secondario

Costruzione Costruzione edificio residenziali nuovo ⌧ Costruzione edificio residenziale derivante da ristrutturazione

Costruzione edifici produttivi Costruzione edifici destinati ad attività del terziario

Infrastrutture Sbancamento terre e/o rimozione opere interrate

Scarifica del manto stradale Urbanizzazioni Artigianali

Tipo di intervento

Urbanizzazioni Residenziali Superficie Residenziale : Mq 960,00 Dati rilevanti Superficie a servizi: autorimesse, cantine, gioco bimbi, vano scala

Mq 310,00

Principali caratteristiche dell’intervento analizzato:

L’intervento ha come oggetto la realizzazione di uno nuovo fabbricato residenziale. il progetto prevede la realizzazione di n°9 unità abitative distribuite su quattro piani per complessivi mq 960, con annessi servizi per una superficie coperta di circa mq 300 ulteriori. L’analisi di seguito riportata prende in considerazione le lavorazioni riguardanti solo la costruzione del fabbricato, escludendo le aree esterne e restanti lavorazione non sono analizzate nella seguente scheda.

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Descrizione dell’intervento

sequenze fotografiche

disegni identificativi

2

1

3

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Valutazione opere realizzate/da realizzare Sintesi delle opere come da computo metrico L’intervento edificatorio è sintetizzabile nelle quantità indicate nella seguente tabella, come rilevate dai documenti tecnici di computo metrico e dalle rilevazioni effettuate con i rispettivi uffici tecnici delle aziende interessate Focus: • approvazione quantità rilevate da computo metrico • la realizzazione è stata gestita da impresa o da terzi, eventualmente se mista in quale percentuale (ai fini

della titolarità alla gestione dei materiali di risulta, da calcolare in automatico sui fogli excel)

TITOLARITA’ codice Descrizione lavorazione u.m. Quantità Impresa Subapp. Fornit.

1 opere in c.a. per fondazioni m3 193,47 x 2 opere in c.a. in elevazione m3 291,11 x 3 impermeabilizzazioni mq 213,31 x 4 Massetti/Caldane alleggerite e/o in cls mq 2354.34 x x 5 muratura termo-laterizia tipo tradizionale m3 571,22 x 6 muratura termo-laterizia tipo Rettificato m3 7 muratura in blocchi di cls m3 8 solaio in latero-cemento m2 1.124,72 x 9 copertura in legno - struttura m2 10 copertura in legno - isolamento m2 11 manto di copertura m2 213,31 x 12 lattonerie ml 332,10 x 13 murature divisorie e di tamponamento m2 986,00 x 14 impiantistica interna elettrica n° 1.000,00 x x 15 impiantistica interna termica n° 400,00 x x 16 cartongesso: pareti, controsoffitti m2 17 intonaci interni-esterni m2 4.931,00 x

18 serramenti: a- Interni b- Esterni c- Portoni

n° m2 m2

138,46 x

19 pavimentazioni interne m2 1.033,00 x x 20 pavimentazioni industriali in cls m2 21 rivestimenti interni m2 540,00 x x 22 tinteggiature interne-esterne m2 4.434,00 x 23 demolizione strutture in laterizio m3 24 demolizione strutture in c.a. m3 25 rimozione pavimenti/rivestimenti m2 26 rimozione supperfettazioni n° 27 impiantistica in pvc ml 28 pavimentazioni bituminose mq 29 pavimentazioni in autobloccanti tipo mattoncino mq 30 pavimentazioni in autobloccanti tipo garden mq

31 manufatti prefabbricati: a- pozzetti b- cordoli

n° ml

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Organizzazione della produzione e quantificazione materiali Organizzazione della produzione, con particolare riferimento alle modalità di approvvigionamento. • programma lavori

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Grezzo x x x x x x x x Finiture x x x x x x x x x x

• modalità particolari di approvvigionamento materiali (a riduzione di imballo) La fornitura di materiali a piè d’opera avviene normalmente mediante trasporto con automezzi di proprietà delle impresa, dei subappaltatori e dei fornitori, in relazione alle esigenze organizzative; modalità di imballaggio e di commercializzazione sono quelle descritte nell’ambito delle lavorazioni tipo. Su questo cantiere sono state messe impiegate modalità produttive particolari nei seguenti casi, con conseguente riduzione dei materiali di risulta da imballaggio:

Modalità di fornitura con riduzione di imballaggi Malte per muratura Silos Intonaci Silos Pavimenti alleggeriti Fornitura con betoniera Caldane sottofondo Fornitura con betoniera Caldane autolivellanti Fornitura con betoniera prodotto Modalità di fornitura con riduzione di imballaggi

• modalità tipiche di raccolta e smaltimento rifiuti accatastamento cassoni Deposito localizzato in cantiere

Si No, per mancanza di spazio disponibile

Raccolta differenziata con immagazzinamento in cantiere

Legno e altri materiali recuperabili, in attesa di trasferimento verso soggetti autorizzati.

No

Deposito localizzato in azienda

no

No

Raccolta differenziata con immagazzinamento in azienda

No No

Note

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Quantificazione materiali di risulta dell’attività

Quantità Prodotta Gestione cantiere

Gestione extracantiere

cod. Provenienza Descrizione generale CER lavorazioni Reimpiego Recupero Smaltimento Recupero Smaltimento

Carta e cartone 150101

468,10 68,28

399,82

plastica 150102 3.830,85 3.142,81

688,04

legno 150103 17.289,15 15.101,24

2.187,92

metallici 150104

94,21 94,21 -

compositi 150105 1.467,53 1.010,48

457,05

misti 150106 - - - Imballaggi vetro 150107 - - -

Cemento Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche 170107 93.066,97

93.066,97

L’opera necessiterebbe di un quantitativo doppio al dato di risulta che scaturisce dalle analisi, con il problema della tempistica di impiego

legno 170201

349,85 349,85 -

vetro 170202 - - -

Legno, vetro, plastica plastica 170203

17,00 - 17,00

Bitume Miscele bituminose con catrame 170302

8,53 8,53 -

Rame, bronzo, ottone 170401

58,45 - 58,45

Alluminio 170402 - - -

Metalli Ferro e acciaio 170405

785,09 785,09 -

Terra Terra 170504 - - - Materiali isolanti 170604 - - - Materiali con amianto 170601 - - - Materiali isolanti e

amianto Altri materiali isolanti con mat. pericolosi 170603 - - - Gesso Gesso 170802 - - -

117.435,74 93.066,97 20.560,49 0,00 3.808,28 0,00

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Focus: • area ‘Quantità prodotta’: valutazione delle quantità ipotizzate da nostro calcolo • area ‘Gestione cantiere’: valutare soprattutto le quantità di detriti (170107) direttamente reimpiegati nel

cantiere come riempimento, sottofondo e altro. • Quali modalità di gestione dei materiali da:

Reimpiego Accatastamento in cantiere per il materiale inerte da demolizione, frantumatura e

risulta da muratura (laterizi, malte, inerti ecc.). Recupero Accatastamento differenziato in cantiere per i materiali recuperabili:

legno da imballaggi, carpenteria ecc, Carta da sacchetti e diversa (classificabile come plastica per presenza di pellicole), pezzi e tranci plastici proveniente da lavorazioni di vario genere non appaltate. I materiali recuperabili accatastati sono stati periodicamente trasferiti verso soggetti autorizzati.

Smaltimento Confinamento in cantiere con trasferimento periodico a carico di soggetti autorizzati.

• Rapporti con subappaltatori e fornitori, sotto il profilo della gestione dei materiali di risulta delle opere

affidate Formalizzazione della responsabilità: contrattuale ⌧ verbale non definita Modalità di gestione Deposito in cantiere,

gestione impresa deposito temporaneo in

cantiere, con trasporto episodico

trasporto giornaliero dal cantiere

con propri mezzi area edile Rottami e scarti inerti

Materiali da imballaggio

area finiture Rottami e scarti inerti

Materiali da imballaggio

scarichi Rottami

Plastica, materiali da imballaggio

asfalti

elettrici

Plastica, metalli, materiali da imballaggio

idrici e termici

Plastica, metalli, legno, materiali da imballaggio

.. pavimentazioni e serramenti in legno

Ritagli legno

..

Note

Rapporti con i fornitori Dal punto di vista della gestione delle risulte con i fornitori esistono consuetudini, più che rapporti formali; restano in cantiere rottami e inerti, che si sommano a quelli prodotto direttamente dall’impresa nelle diverse lavorazioni, mentre per plastica, carta, imballaggi e altro è sempre il fornitori che li deve gestire in proprio con il carico sui propri automezzi a fine giornata. Può capitare solo per gli impiantisti un accatastamento temporaneo in ragione della lunghezza dei tempi di intervento, ma sempre con trasferimento dal cantiere a propria cura.

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Anche in assenza di contrattualizzazione diretta l’impresa può far valere questa sua richiesta verso i fornitori in relazione alla continuità dei rapporti nel tempo e su diversi cantieri. Materiali di riempimento Emergono diverse considerazioni relative alla gestione degli inerti da scarto, frantumazione, lavorazioni diverse, che sono costituiti essenzialmente da laterizio, cemento ed altro, normalmente utilizzabili come materiali di riempimento all’interno dello stesso o di altri cantieri. Macinazione dell’inerte – si affronta il problema del trattamento dell’inerte prodotto mediante macinatura, al fine del suo diretto reimpiego nel cantiere; si analizza la differenza organizzativa fra benne con mulino, mulini di macinazione e macinazione al di fuori del cantiere, che producono problemi anche sul profilo della gestione documentale. Tempistica di reimpiego – il materiale inerte di risulta prodotto dal cantiere è sempre largamente insufficiente ai bisogni per riempimenti, livellazioni ecc.; anche in questo cantiere rappresenta meno della metà del necessario. Il problema è nella tempistica del suo reimpiego, perché non sempre si hanno le condizioni e gli spazi sufficienti per l’accatastamento temporaneo all’interno dello stesso cantiere. Molto spesso è necessario trasferirlo temporaneamente per ricollocarlo successivamente in opera, sempre in relazione alle dinamiche di sviluppo della costruzione dei fabbricati.

……………………………………………………………………………………………………………………

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Tabelle di contabilizzazione dei materiali di risulta

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Tabelle di ripartizione delle competenze gestionali

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Valutazione della composizione e provenienza dei materiali

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Cantiere 2

Edilizia residenziale in ristrutturazione

Valutazioni di sintesi

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SCHEDA RILEVAZIONE MATERIALI DI RISULTA DA ATTIVITÀ EDILIZIA Scheda n. 2

Cantiere Ristrutturazione edilizia

Committenza ⌧ Privata Pubblica prevalente secondario

Costruzione Costruzione edifici residenziali ⌧ Costruzione edificio residenziale derivante da ristrutturazione ⌧

Costruzione edifici produttivi Costruzione edifici destinati ad attività del terziario

Infrastrutture Sbancamento terre e/o rimozione opere interrate

Scarifica del manto stradale Urbanizzazioni Artigianali

Tipo di intervento

Urbanizzazioni Residenziali Superficie Residenziale: mq 1.525,00 Dati rilevanti Superficie a Servizi: autorimesse cantine gioco bimbi vani scala

mq 300,00

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Descrizione dell’intervento

sequenze fotografiche

disegni identificativi

Principali caratteristiche dell’intervento analizzato: l’intervento ha come oggetto la ristrutturazione di un ex fabbricato rurale posto in un comune del circondario. Il progetto prevede la demolizione parziale e la successiva ricostruzione del fabbricato esistente per la realizzazione di n°10 alloggi distribuiti su tre piani con annessi servizi. L’analisi di seguito riportata prende in considerazione le lavorazioni riguardanti solo la demolizione/ricostruzione del fabbricato in oggetto, le restanti lavorazione non sono analizzate nella seguente scheda.

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Valutazione opere realizzate/da realizzare Sintesi delle opere come da computo metrico L’intervento edificatorio è sintetizzabile nelle quantità indicate nella seguente tabella, come rilevate dai documenti tecnici di computo metrico e dalle rilevazioni effettuate con i rispettivi uffici tecnici delle aziende interessate Focus: • approvazione quantità rilevate da computo metrico • la realizzazione è stata gestita da impresa o da terzi, eventualmente se mista in quale percentuale

TITOLARITA’

codice Descrizione lavorazione u.m. Quantità Impresa Subapp. Fornit. 1 opere in c.a. per fondazioni m3 81,17 x 2 opere in c.a. in elevazione m3 148,93 x 3 impermeabilizzazioni mq 71,85 x 4 Massetti/Caldane alleggerite e/o in cls mq 3050,00 x x 5 muratura termo-laterizia tipo tradizionale m3 251,63 x 6 muratura termo-laterizia tipo Rettificato m3 7 muratura in blocchi di cls m3 8 solaio in latero-cemento m2 863,77 x 9 copertura in legno - struttura m2 752,56 10 copertura in legno - isolamento m2 11 manto di copertura m2 752,56 x 12 lattonerie ml 441,00 x 13 murature divisorie e di tamponamento m2 557,23 x 14 impiantistica interna elettrica n° 421,00 x x 15 impiantistica interna termica n° 66,00 x x 16 cartongesso: pareti, controsoffitti m2 17 intonaci interni-esterni m2 5838,81 x

18 serramenti: a- Interni b- Esterni c- Portoni

n° m2 m2

141,60 x

19 pavimentazioni interne m2 731,30 x x 20 pavimentazioni industriali in cls m2 21 rivestimenti interni m2 449,25 x x 22 tinteggiature interne-esterne m2 4628,26 x 23 demolizione strutture in laterizio m3 24 demolizione strutture in c.a. m3 25 rimozione pavimenti/rivestimenti m2 26 rimozione supperfettazioni n° 27 impiantistica in pvc ml 28 pavimentazioni bituminose mq 29 pavimentazioni in autobloccanti tipo mattoncino mq 30 pavimentazioni in autobloccanti tipo garden mq

31 manufatti prefabbricati: a- pozzetti b- cordoli

n° ml

TITOLARITA’

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Organizzazione della produzione e quantificazione materiali Organizzazione della produzione, con particolare riferimento alle modalità di approvvigionamento. • programma lavori

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Grezzo x x x x x x x x Finiture x x x x x x x x x x

• modalità particolari di approvvigionamento materiali (a riduzione di imballo) La fornitura di materiali a piè d’opera avviene normalmente mediante trasporto con automezzi di proprietà delle impresa, dei subappaltatori e dei fornitori, in relazione alle esigenze organizzative; modalità di imballaggio e di commercializzazione sono quelle descritte nell’ambito delle lavorazioni tipo. Su questo cantiere sono state messe impiegate modalità produttive particolari nei seguenti casi, con conseguente riduzione dei materiali di risulta da imballaggio:

Modalità di fornitura con riduzione di imballaggi Malte murature

silos

intonaci

silos

Massetti

Prodotti in cantiere

• modalità tipiche di raccolta e smaltimento rifiuti

accatastamento cassoni Deposito localizzato in cantiere Si No

Deposito localizzato in azienda No No

Raccolta differenziata con immagazzinamento in cantiere

Accatastamento differenziato in attesa di trasferimento per legno e plastica

No

Raccolta differenziata con immagazzinamento in azienda

No No

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 23 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Quantificazione materiali di risulta dell’attività

Quantità Prodotta Gestione cantiere

Gestione extracantiere

cod. Provenienza Descrizione generale CER lavorazioni Reimpiego Recupero Smaltimento Recupero Smaltimento

Carta e cartone 150101

359,73 - 359,73

plastica 150102 1.969,14 1.467,15

501,99

legno 150103 9.224,92 7.265,90

1.959,02

metallici 150104

44,99 44,99 -

compositi 150105 935,80 446,48

489,31

misti 150106 - - - Imballaggi vetro 150107 - - -

Cemento Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche 170107 40.342,41

40.342,41

legno 170201

327,80 327,80 -

vetro 170202 - - -

Legno, vetro, plastica plastica 170203

4,09 - 4,09

Bitume Miscele bituminose con catrame 170302

2,87 2,87 -

Rame, bronzo, ottone 170401

77,62 - 77,62

Alluminio 170402 - - -

Metalli Ferro e acciaio 170405

374,94 374,94 -

Terra Terra 170504 - - - Materiali isolanti 170604 - - - Materiali con amianto 170601 - - - Materiali isolanti e

amianto Altri materiali isolanti con mat. pericolosi 170603 - - - Gesso Gesso 170802 - - -

53.664,29 40.342,41 9.930,13 0,00 3.391,76 0,00

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 24 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Focus: • area ‘Quantità prodotta’: valutazione delle quantità ipotizzate da nostro calcolo • area ‘Gestione cantiere’: valutare soprattutto le quantità di detriti (170107) direttamente reimpiegati nel

cantiere come riempimento, sottofondo e altro. • Quali modalità di gestione dei materiali da:

Reimpiego È stato effettuato un accatastamento in cantiere per il materiale inerte da demolizione e

risulta da muratura (laterizi, malte, inerti ecc.). In ogni caso il materiale prodotto è considerevolmente inferiore al fabbisogno dell’opera, nell’ordine del 50% circa. È stato effettuato inoltre l’accatastamento di mattoni e tegole reimpiegati direttamente negli interventi edilizi di ricostruzione muraria e del manto di copertura. Relativamente alla demolizione della struttura lignea, il materiale è stato suddiviso rispettivamente alla qualità, ripiegato in parte e in parte destinato al recupero.

Recupero Accatastamento differenziato in cantiere per i materiali recuperabili: legno da imballaggi, carpenteria ecc, Carta da sacchetti e diversa (classificabile come plastica per presenza di pellicole), pezzi e tranci plastici proveniente da lavorazioni di vario genere non appaltate. I materiali recuperabili accatastati sono stati periodicamente trasferiti verso soggetti autorizzati.

Smaltimento Eccedenze e scarti di lavorazione da impermeabilizzazioni e isolamento sono stati confinati in cantiere, con trasferimento periodico a carico di soggetti autorizzati.

• Rapporti con subappaltatori e fornitori, sotto il profilo della gestione dei materiali di risulta delle opere

affidate Formalizzazione della responsabilità: contrattuale ⌧ verbale non definita Modalità di gestione Deposito in cantiere,

gestione impresa deposito temporaneo in

cantiere, con trasporto episodico

trasporto giornaliero dal cantiere

con propri mezzi area edile Si, rottami

area finiture

Si, eccedenze inerti

scarichi

Si, plastiche

elettrici

Si, plastiche, metalli..

idrici e termici

Si, plastiche, metalli..

..

..

Note La competenza dei materiali di risulta di lavorazioni effettuate da subappaltatori non è formalizzata contrattualmente; sarebbe buona prassi farlo, ma almeno è necessario un capocantiere attento che pretenda la gestione del materiale di risulta, anche per non avere in cantiere un disordine diffuso.

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Tabelle di contabilizzazione dei materiali di risulta

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Tabelle di ripartizione delle competenze gestionali

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Valutazione della composizione e provenienza dei materiali

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Cantiere 3

Edilizia terziaria / produttiva in nuovo

Valutazioni di sintesi

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 29 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

SCHEDA RILEVAZIONE MATERIALI DI RISULTA DA ATTIVITÀ EDILIZIA Scheda n. 3

Cantiere Edilizia terziaria e industriale nuova

Committenza ⌧ Privata Pubblica prevalente secondario

Costruzione Costruzione edifici residenziali Costruzione edifici residenziali derivante da ristrutturazione

Costruzione edifici produttivi ⌧ Costruzione edifici destinati ad attività del terziario

Infrastrutture Sbancamento terre e/o rimozione opere interrate

Scarifica del manto stradale

Tipo di intervento

Urbanizzazione Artigianale Urbanizzazione Residenziale

Dati rilevanti Superficie utile ad uso laboratorio ed uffici realizzata

Mq 1.780,00

L’intervento ha come oggetto la realizzazione di uno nuovo fabbricato ad uso terziario posto in comune capoluogo. il progetto prevede la realizzazione di ambienti ad uso laboratorio al piano terra, uffici amministrativi e di rappresentanza con una superficie coperta vvpp di circa mq 800. La struttura prefabbricata in c.a. è ricoperta esternamente con parete ventilata; tale lavorazione non è stata presa in considerazione, in quanto risulta poco diffusa rispetto ad edifici dello stesso tipo, normalmente realizzati con i soli prefabbricati. Anche le aree esterne non sono analizzate nella seguente scheda.

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Descrizione dell’intervento

sequenze fotografiche

disegni identificativi

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 31 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Principali caratteristiche dell’intervento analizzato: L’intervento ha come oggetto la realizzazione di un nuovo fabbricato ad uso terziario misto con parte di artigianale sito nel comune capoluogo. Il progetto prevede la realizzazione di ambienti adibiti ad uffici con annessi servizi e un ambiente adibito a laboratorio. L’analisi di seguito riportata prende in considerazione le lavorazioni riguardanti solo le opere di costruzione del fabbricato escludendo la struttura prefabbricata e la parete ventilata, le restanti lavorazione sono analizzate nella seguente scheda. Sommariamente le opere sono strutture in ca di fondazione e completamento, divisorie interne, massetti e pavimentazioni, controsoffitti e finiture.

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 32 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Valutazione opere realizzate/da realizzare Sintesi delle opere come da computo metrico L’intervento edificatorio è sintetizzabile nelle quantità indicate nella seguente tabella, come rilevate dai documenti tecnici di computo metrico e dalle rilevazioni effettuate con i rispettivi uffici tecnici delle aziende interessate Focus: • approvazione quantità rilevate da computo metrico • la realizzazione è stata gestita da impresa o da terzi, eventualmente se mista in quale percentuale (ai fini

della titolarità alla gestione dei materiali di risulta, da calcolare in automatico sui fogli excel)

TITOLARITA’ codice Descrizione lavorazione u.m. Quantità Impresa Subapp. Fornit.

1 opere in c.a. per fondazioni m3 489,11 x 2 opere in c.a. in elevazione m3 123,38 x 3 impermeabilizzazioni mq 4 muratura termo-laterizia tipo tradizionale m3 5 muratura termo-laterizia tipo Rettificato m3 59,23 x 6 muratura in blocchi di cls m3 7 solaio in latero-cemento m2 8 copertura in legno - struttura m2 9 copertura in legno - isolamento m2 10 manto di copertura m2 11 lattonerie ml 12 murature divisorie e di tamponamento m2 13 impiantistica interna elettrica n° 1.342,19 x x 14 impiantistica interna termica n° 250,00 x x 15 cartongesso: pareti, controsoffitti m2 16 intonaci interni-esterni m2 1.851,70 x x

17 serramenti: a- Interni b- Esterni c- Portoni

m2 185,47 x

18 pavimentazioni interne m2 1.351,61 x x 19 pavimentazioni industriali in cls m2 398,57 x x 20 rivestimenti interni m2 366,76 x x 21 tinteggiature interne-esterne m2 4.237,74 x 22 demolizione strutture in laterizio m3 23 demolizione strutture in c.a. m3 24 rimozione pavimenti/rivestimenti m2 25 rimozione supperfettazioni n° 26 impiantistica in pvc ml 27 pavimentazioni bituminose mq 28 pavimentazioni in autobloccanti tipo mattoncino mq 29 pavimentazioni in autobloccanti tipo garden mq

30 manufatti prefabbricati: a- pozzetti b- cordoli

n° ml

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 33 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Organizzazione della produzione e quantificazione materiali Organizzazione della produzione, con particolare riferimento alle modalità di approvvigionamento. • programma lavori

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Grezzo x x x x x x x x Finiture x x x x x x x x x x x x x

• modalità particolari di approvvigionamento materiali (a riduzione di imballo) La fornitura di materiali a piè d’opera avviene normalmente mediante trasporto con automezzi di proprietà delle impresa, dei subappaltatori e dei fornitori, in relazione alle esigenze organizzative; modalità di imballaggio e di commercializzazione sono quelle descritte nell’ambito delle lavorazioni tipo. Su questo cantiere sono state messe impiegate modalità produttive particolari nei seguenti casi, con conseguente riduzione dei materiali di risulta da imballaggio:

Modalità di fornitura con riduzione di imballaggi Serramenti

Imballaggi a completo riutilizzo per la serramentistica in alluminio

• modalità tipiche di raccolta e smaltimento rifiuti

accatastamento cassoni Deposito localizzato in cantiere

Si, per inerti reimpiegati nei riempimenti No

Deposito localizzato in azienda No No

Raccolta differenziata con immagazzinamento in cantiere

Accatastamento differenziato in attesa di trasferimento per legno e plastica

No

Raccolta differenziata con immagazzinamento in azienda

No No

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 34 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Quantificazione materiali di risulta dell’attività

Quantità Prodotta Gestione cantiere

Gestione extracantiere

cod. Provenienza Descrizione generale CER lavorazioni Reimpiego Recupero Smaltimento Recupero Smaltimento

Carta e cartone 150101 326,29 - 326,29 plastica 150102 1.067,04 393,02 674,02

legno 150103 3.302,27 2.080,46 1.221,81 metallici 150104 113,21 113,21 -

compositi 150105 358,35 118,42 239,93 misti 150106 - - -

Imballaggi vetro 150107 - - -

Cemento Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle,

ceramiche 170107 42.337,40 42.337,40 legno 170201 211,51 211,51 - vetro 170202 - - -

Legno, vetro, plastica plastica 170203 1,25 - 1,25 Bitume Miscele bituminose con catrame 170302 - - -

Rame, bronzo, ottone 170401 - - - Alluminio 170402 - - -

Metalli Ferro e acciaio 170405 1.248,94 943,41 305,53 Terra Terra 170504 - - -

Materiali isolanti 170604 - - - Materiali con amianto 170601 - - - Materiali isolanti e

amianto Altri materiali isolanti con mat. pericolosi 170603 - - -

Gesso Gesso 170802

4.938,48 - 4.938,48 53.904,75 42.337,40 3.860,02 0,00 7.707,32 0,00

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 35 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Focus: • area ‘Quantità prodotta’: valutazione delle quantità ipotizzate da nostro calcolo • area ‘Gestione cantiere’: valutare soprattutto le quantità di detriti (170107) direttamente reimpiegati nel

cantiere come riempimento, sottofondo e altro. • Quali modalità di gestione dei materiali da:

Reimpiego Il materiale inerte da demolizione e risulta da muratura è stato progressivamente

utilizzato per i riempimenti, di solido in modo diretto; è stato necessario infatti riportare sul cantiere una notevole quantità di inerti ulteriori per soddisfare le esigenze di riempimento.

Recupero Accatastamento differenziato in cantiere per i materiali recuperabili: legno da imballaggi, carpenteria ecc, che sono stati trasferiti periodicamente verso autorizzati.

Smaltimento

• Rapporti con subappaltatori e fornitori, sotto il profilo della gestione dei materiali di risulta delle opere

affidate Formalizzazione della responsabilità: contrattuale ⌧ verbale non definita Modalità di gestione Deposito in cantiere,

gestione impresa deposito temporaneo in

cantiere, con trasporto episodico

trasporto giornaliero dal cantiere

con propri mezzi area edile Si, rottami

Si, carte e plastiche

area finiture Si, rottami

scarichi

Si, plastiche

elettrici

Si, plastiche, metalli..

idrici e termici

Si, plastiche, metalli..

..

..

Note La competenza dei materiali di risulta di lavorazioni effettuate da subappaltatori non è formalizzata contrattualmente; sarebbe buona prassi farlo, ma almeno è necessario un capocantiere attento che pretenda la gestione del materiale di risulta, anche per non avere in cantiere un disordine diffuso. Nell’ambito dello studio della produzione di materiale di risulta sono stati riscontrate poche differenziazioni rispetto agli interventi di edilizia residenziale nuova e/o di ristrutturazione, quasi esclusivamente nelle macrolavorazione di finitura svolta con edilizia a secco, quali pareti in cartongesso e controsoffitti in fibra. Le restanti opere vengono svolte con le stesse tecniche e modalità delle altre tipologie costruttive.

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Tabelle di contabilizzazione dei materiali di risulta

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 37 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Tabelle di ripartizione delle competenze gestionali

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Valutazione della composizione e provenienza dei materiali

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Cantiere 4

urbanizzazioni

Valutazioni di sintesi

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SCHEDA RILEVAZIONE MATERIALI DI RISULTA DA ATTIVITÀ EDILIZIA Scheda n. 4

Cantiere Opere di Urbanizzazione

Committenza ⌧ Privata Pubblica prevalente secondario

Costruzione Costruzione edifici residenziali nuovo Costruzione edifici residenziali derivante da ristrutturazione

Costruzione edifici produttivi Costruzione edifici destinati ad attività del terziario

Infrastrutture Sbancamento terre e/o rimozione opere interrate

Scarifica del manto stradale

Tipo di intervento

Ubanizzazioni Artigianali ⌧ Urbanizzazioni Residenziali ⌧

Superficie Fondiaria Dati rilevanti Superfici pavimentate Mq 16.749,00

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Descrizione dell’intervento

sequenze fotografiche

disegni identificativi

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Principali caratteristiche dell’intervento analizzato: l’intervento ha come oggetto l’urbanizzazione primaria del P.P.I.P. in via del Corno a S.Martino in Rio. Il progetto prevede la realizzazione dell’impiantistica e la sistemazione superficiale dell’area esterna a servizio dei fabbricati che verranno realizzati in seguito sui lotti. L’analisi di seguito riportata prende in considerazione le lavorazioni riguardanti solo le opere di urbanizzazione, le restanti lavorazione non sono analizzate nella seguente scheda.

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La gestione ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile Scuola Edile di Reggio Emilia

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 43 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Valutazione opere realizzate/da realizzare Sintesi delle opere come da computo metrico L’intervento edificatorio è sintetizzabile nelle quantità indicate nella seguente tabella, come rilevate dai documenti tecnici di computo metrico e dalle rilevazioni effettuate con i rispettivi uffici tecnici delle aziende interessate Focus: • approvazione quantità rilevate da computo metrico • la realizzazione è stata gestita da impresa o da terzi, eventualmente se mista in quale percentuale

TITOLARITA’

codice Descrizione lavorazione u.m. Quantità Impresa Subapp. Fornit. 1 opere in c.a. per fondazioni m3 454,11 x 2 opere in c.a. in elevazione m3 498,55 x 3 impermeabilizzazioni mq 4 Massetti/Caldane alleggerite e/o in cls mq 5 muratura termo-laterizia tipo tradizionale m3 6 muratura termo-laterizia tipo Rettificato m3 7 muratura in blocchi di cls m3 8 solaio in latero-cemento m2 9 copertura in legno - struttura m2 10 copertura in legno - isolamento m2 11 manto di copertura m2 12 lattonerie ml 13 murature divisorie e di tamponamento m2 14 impiantistica interna elettrica n° 15 impiantistica interna termica n° 16 cartongesso: pareti, controsoffitti m2 17 intonaci interni-esterni m2

18 serramenti: a- Interni b- Esterni c- Portoni

n° m2 m2

19 pavimentazioni interne m2 20 pavimentazioni industriali in cls m2 21 rivestimenti interni m2 22 tinteggiature interne-esterne m2 23 demolizione strutture in laterizio m3 24 demolizione strutture in c.a. m3 25 rimozione pavimenti/rivestimenti m2 26 rimozione supperfettazioni n° 3.959,07 X 27 impiantistica in pvc ml 15.272,45 X 28 pavimentazioni bituminose mq 29 pavimentazioni in autobloccanti tipo mattoncino mq 1.477,50 X

30 pavimentazioni in autobloccanti tipo garden mq 190,00 2734,37 x

31 manufatti prefabbricati: a- pozzetti b- cordoli

n° ml

TITOLARITA’

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La gestione ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile Scuola Edile di Reggio Emilia

Ente di Formazione Professionale Edile Arpa – sezione provinciale di Reggio Emilia

La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 44 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Organizzazione della produzione e quantificazione materiali Organizzazione della produzione, con particolare riferimento alle modalità di approvvigionamento. • programma lavori

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Grezzo X X X X X X X X X X X X Finiture

• modalità particolari di approvvigionamento materiali (a riduzione di imballo) La fornitura di materiali a piè d’opera avviene normalmente mediante trasporto con automezzi di proprietà delle impresa, dei subappaltatori e dei fornitori, in relazione alle esigenze organizzative; modalità di imballaggio e di commercializzazione sono quelle descritte nell’ambito delle lavorazioni tipo. Su questo cantiere sono state messe impiegate modalità produttive particolari nei seguenti casi, con conseguente riduzione dei materiali di risulta da imballaggio:

prodotto Modalità di fornitura con riduzione di imballaggi Sabbia per pavimentazioni

Con autocarri

Manufatti in cemento Con bancali Impiantistica sotterranea (fognaria ed elettrica) materiali sciolti con autocarro

• modalità tipiche di raccolta e smaltimento rifiuti

accatastamento cassoni Deposito localizzato in cantiere Raccolti in mucchi

Deposito localizzato in azienda

Raccolta differenziata con immagazzinamento in cantiere

Il subappaltatore ha smaltito

Raccolta differenziata con immagazzinamento in azienda

Page 45: La gestione ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere ... · fase 1 - Analisi della quantità del costruito La prima fase è orientata all’inquadramento del cantiere,

La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 45 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Quantificazione materiali di risulta dell’attività

Quantità Prodotta Gestione cantiere

Gestione extracantiere

cod. Provenienza Descrizione generale CER lavorazioni Reimpiego Recupero Smaltimento Recupero Smaltimento

Carta e cartone 150101 - -

plastica 150102 200,36 76,89 123,47

legno 150103 1.815,50 384,43 1.431,07

metallici 150104

183,44 183,44 -

compositi 150105 0,00 - -

misti 150106 - - - Imballaggi vetro 150107 - - -

Cemento Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle,

ceramiche 170107 54.644,48 54.644,48

legno 170201 611,09 611,09 -

vetro 170202 - - - Legno, vetro, plastica plastica 170203 973,93 - 973,93

Bitume Miscele bituminose con catrame 170302 15.272,45 - 15.272,45

Rame, bronzo, ottone 170401 - - -

Alluminio 170402 - - -

Metalli Ferro e acciaio 170405

1.528,70 1.528,70 -

Terra Terra 170504 - - -

Materiali isolanti 170604 - - -

Materiali con amianto 170601 - - - Materiali isolanti e amianto Altri materiali isolanti con mat. pericolosi 170603 - - -

Gesso Gesso 170802 - - - 75.229,95 54.644,48 2.784,55 0,00 17.800,93 0,00

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 46 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Focus: • area ‘Quantità prodotta’: valutazione delle quantità ipotizzate da nostro calcolo • area ‘Gestione cantiere’: valutare soprattutto le quantità di detriti (170107) direttamente reimpiegati nel

cantiere come riempimento, sottofondo e altro. • Quali modalità di gestione dei materiali da:

Reimpiego

Il materiale di risulta frantumato (cod 170107) non può essere reimpiegato nello stesso cantiere per problemi di tempistica nella produzione, in quanto al momento della realizzazione delle pavimentazioni autobloccanti i sottofondi sono già stati realizzati. È stato necessario lo spostamento fuori dal cantiere in altro luogo.

Recupero La possibilità di recupero dei materiali di risulta quali plastica e legno è abbastanza facilitato, perché normalmente quando vengono prodotti non ci sono altre lavorazioni in contemporanea; inoltre lo stoccaggio è facilitato dalla disponibilità di aree libere (lotti e/o aree vuote destinate a verde).

Smaltimento

• Rapporti con subappaltatori e fornitori, sotto il profilo della gestione dei materiali di risulta delle opere

affidate Formalizzazione della responsabilità: contrattuale ⌧ verbale non definita Modalità di gestione Deposito in cantiere,

gestione impresa deposito temporaneo in

cantiere, con trasporto episodico

trasporto giornaliero dal cantiere

con propri mezzi area edile Si, eccedenze di opere di

fondazione

area finiture Si, sfridi in cemento da autobloccanti

scarichi

Si, sfridi in pvc

asfalti

elettrici

idrici e termici

Note La competenza dei materiali di risulta di lavorazioni effettuate da subappaltatori non è formalizzata contrattualmente, risulta solo da gestione diretta del cantiere da parte dei preposti. Nell’ambito dello studio della produzione del materiale di risulta per l’intervento di edilizia di urbanizzazione sia residenziale che artigianale, scaturisce che le macrolavorazioni messe in essere per realizzare l’opera stessa sono al servizio di aree (lotti) di varie misure su cui si interverrà in secondo tempo; la quantità e la qualità di opere di infrastrutture sono dettate da norme urbanistiche, legate alla superficie fondiaria, al tipo di zona ed al tipo di uso dei lotti.

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Tabelle di contabilizzazione dei materiali di risulta

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Tabelle di ripartizione delle competenze gestionali

Valutazione della composizione e provenienza dei materiali

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Report Riepilogo delle indagini

I punti salienti

Le modalità di indagine adottata non consentono – lo ribadiamo – di attribuire un valore

statistico a quanto emerso; consentono però di muoversi agilmente fra i problemi e di isolare

alcuni aspetti che per rilevanza e ricorrenza costituiscono i nodi fondamentali per un approccio

organico alla problematica in questione.

In ogni caso l’approccio analitico che è stato adottato garantisce sul grado di verificabilità dei

risultati.

Queste le nostre valutazioni.

Le quantità nel rapporto fra costruito e risulta

È difficile identificare un preciso rapporto che stabilisca l’indice dei materiali di risulta in un

intervento edilizio di un tipo piuttosto che in un altro; abbiamo valutato di proporre il rapporto

fra la superficie utile costruita (in metri quadri) e il volume di materiali di risulta presunti (in

kilogrammi), così come calcolati.

A titolo indicativo, ma per fornire un’ordine di grandezza che possa essere utile alle

considerazioni successive, nei casi analizzati abbiamo rilevato i seguenti rapporti.

Valore complessivo dei materiali di risulta: cantieri analizzati Risulta in kg SU in mq Rapporto edilizia residenziale in nuovo 117.436 (960+310) 1.270 92,47 edilizia residenziale in ristrutturazione 53.664 (1525+300) 1.825 29,40 edilizia terziaria/produttiva in nuovo 53.905 1.780 30,28 urbanizzazioni 75.230 16.749 4,49 Valore dei rifiuti prodotti, con esclusione degli inerti reimpiegabili (170107): cantieri analizzati Risulta in kg SU in mq Rapporto edilizia residenziale in nuovo 24.369 (960+310) 1.270 19,19 edilizia residenziale in ristrutturazione 13.322 (1525+300) 1.825 7,30 edilizia terziaria/produttiva in nuovo 11.568 1.780 6,50 urbanizzazioni 20.586 16.749 1,23

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Da dove vengono le risulte

Una prima classificazione è relativa all’origine dei materiali rispetto ai processi produttivi; sulla

base di quanto emerso dalle valutazioni abbiamo distinto in tre principali categorie: i rottami

inerti, gli imballaggi e gli sfridi da lavorazioni diverse.

La componente principale è costituita dai rottami inerti di cemento, laterizio ed altro, con

caratteristiche di completa inerzia e per questo normalmente reimpiegati nel ciclo, che

corrispondono ad una quantità tra il 75 e l’80% nelle costruzioni, un po’ meno nelle

urbanizzazioni, ma sempre preponderanti rispetto alla quantità complessiva prodotta.

Una seconda importante componente sono sicuramente gli imballaggi, composti tutti da

materiali recuperabili, che per l’edilizia civile superano il 20% del totale, e hanno importanti

ripercussioni sulle dinamiche di gestione in cantiere.

Più limitati nel terziario, sono poco rilevanti nelle urbanizzazioni, e questo in relazione al

differente peso che ha l’impiego di prodotti finiti in rapporto ai metri quadri costruiti.

Rimangono gli sfridi da altre lavorazioni, che per il civile possono riguardare impiantistica o

altre lavorazioni con l’impiego di materiali consegnati in cantiere senza imballo, e che in questo

caso non sono particolarmente rilevanti.

Al contrario per il terziario e per le urbanizzazioni incidono in modo significativo: soprattutto per

carpenterie di cemento armato nel primo caso, per bitumi e risulte da asfaltature nel secondo.

residenziale in nuovo residenziale in ristrutturazione

terziaria/produttiva urbanizzazioni

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 52 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Cosa produce il cantiere

Dei prodotti direttamente reimpiegabili - gli inerti – abbiamo già parlato: si tratta di materiale

a forte appetibilità, proprio perché sempre più impiegati nei sottofondi e riempimenti in

alternativa agli inerti più nobili (ghiaie intere e frantumate) che a causa delle limitate

disponibilità di mercato stanno raggiungendo costi sempre più elevati.

I problemi nella gestione sono essenzialmente legati al tempo che intercorre fra la loro

produzione e il reimpiego: gli spazi del cantiere sono di solito ridotti e non sempre consentono

l’accatastamento temporaneo delle notevoli masse di inerte prodotto.

Da qui la necessità di stoccarli in altri siti o di impiegare l’inerte‘ a rotazione’ fra i diversi cantieri

dell’impresa; problematiche di trasporto, di autorizzazioni, di procedure, che prestano il fianco a

modalità ‘disinvolte’ di gestione.

I prodotti recuperabili sono i più complessi da gestire, in ragione dell’entità che rappresentano,

ma anche della necessità di diffondere pratiche che migliorino la loro gestione e riducano la loro

quantità.

Nel primo caso si tratta di favorire una cultura della differenziazione e della recuperabilità, di

modalità che premino in termini anche economici chi le pratica.

Nel secondo caso si tratta di favorire le pratiche produttive che possano ridurre la forte presenza

di risulte da imballaggi; queste rappresentano infatti il maggior peso in termini assoluti, e

comprendono anche materiali facilmente separabili quali i legni. Inoltre, stanno prendendo piede

modalità di fornitura di materie prime mediante silos o botti, quindi con forti riduzione di

sacchetti e plastiche; modalità che fra l’altro sono caratterizzate da elementi di economicità in

termini monetari e di organizzazione del lavoro, ma che per ragioni di spazio non sono

applicabili su tutti i cantieri, ad esempio nei centri storici.

Nei casi oggetto d’indagine non abbiamo rilevato materiali destinati allo smaltimento, limitati

però agli isolanti contenenti materiali pericolosi o con amianto. Nel primo caso possiamo

considerare che le quantità siano tendenzialmente limitate, e comunque afferenti a casi di

demolizioni o ristrutturazioni; nel secondo caso gli interventi sono oggetti a specifiche

autorizzazioni e al canale normato degli interventi su amianto, quindi si è ritenuto di non

considerarli ai fini della ricerca in quanto specialistici e gestiti di solito da imprese specificamente

autorizzate.

Chi gestisce le risulte

Le interviste effettuate hanno rilevato una serie di modalità ricorrenti nella gestione delle risulte

prodotte nel processo di costruzione dell’immobile; raramente ci si trova di fronte a modalità

governate da rapporti contrattuali precisi fra imprese e fornitori, ciononostante stanno

prendendo piede forme più o meno consapevoli di responsabilizzazione in merito alla gestione e

smaltimento di ciò che si è materialmente prodotto.

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In altri termini, prendono corpo valutazioni semplicistiche quanto efficaci da parte dell’impresa

titolare del cantiere verso i suoi fornitori:

- posso ricavare un utile dal materiale, perché lo reimpiego o lo rivendo, quindi lo

gestisco io.

- mi dà problemi, quindi alla fine del tuo lavoro non lo voglio vedere in cantiere.

Questa semplificazione, che peraltro è avvallata dalle interpretazioni della normativa secondo la

quale il rifiuto è a carico di chi lo produce, si traduce nella responsabilizzazione dei

subappaltatori e dei fornitori da parte delle imprese più accorte verso i materiali di imballaggio o

altri, che hanno una gestione più difficoltosa; per i metalli non si pone generalmente il

problema, perché di solito vengono direttamente raccolti in relazione al loro valore di mercato.

I rottami, gli sfridi di costruzione, quanto comunque impiegabile come inerte di bassa qualità per

funzioni di sottofondo e riempitive, vengono sempre gestiti dall’impresa; in effetti si tratta di

quantità che in peso rappresentano i tre quarti di quanto prodotto, e che riducono l’onere

dell’acquisto sul mercato o del trasporto da altri siti dei materiali necessari alle opere di

sistemazione delle aree.

È da rilevare peraltro che quanto prodotto dal cantiere rappresenta solitamente meno della metà

del necessario per i riempimenti rispetto a quanto previsto nei capitolati.

A fronte di queste considerazioni proponiamo una prima classificazione fra:

- gestione in cantiere, a diretta responsabilità dell’impresa, che comprende gli inerti

reimpiegabili e i materiali normalmente recuperabili.

- gestione extracantiere, a carico del subappaltatore o del fornitore, che comprende i

materiali normalmente recuperabili.

Cosa emerge:

residenziale in nuovo residenziale in ristrutturazione

terziaria/produttiva urbanizzazioni

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La gestione in cantiere è sempre prioritaria nell’edilizia, sull’ordine del 90-95%; la parte del

leone è riservata però al materiale inerte a reimpiego diretto, che in termini assoluti vale per il

75-80%.

Il differenziale è rappresentato da materiali recuperabili, quindi destinabili a raccolta

differenziata (normalmente mediante accatastamento o raccolta in cassoni, con trasporto in

discariche a carico dell’impresa o terzisti autorizzati, a seconda dei casi): incidono, sempre in

termini assoluti, su valori attorno al 18% nel civile e 7% nel terziario.

Alla gestione extracantiere restano quote attorno al 5% nel civile e al 14% nel terziario,

indicativo di come incidono diversamente le modalità di organizzazione della produzione nei

differenti casi.

Per le urbanizzazioni variano i rapporti, al cantiere il 75%, extracantiere il 25%, in

considerazione della tipologia di materiali utilizzati dai subappaltatori, che in termini di peso

sono considerevolmente diversi.

Il ‘recuperabile’: cos’è e chi lo gestisce

Dalla classificazione CER sono stati estrapolati i materiali che realisticamente possiamo trovare

nel processo produttivo dell’edilizia, e che sono stati utilizzati ai fini delle analisi delle singole

lavorazioni edili (sezione 2) e successivamente dei cantieri (sezione 3); li riportiamo in dettaglio:

Provenienza Descrizione cod.CER Carta e cartone 150101

plastica 150102

legno 150103

metallici 150104

compositi 150105

misti 150106

Imballaggi

vetro 150107

Cemento Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche 170107

legno 170201

vetro 170202 Legno, vetro, plastica

plastica 170203

Bitume Miscele bituminose con catrame 170302

Rame, bronzo, ottone 170401

Alluminio 170402 Metalli

Ferro e acciaio 170405

Terra Terra 170504

Materiali isolanti 170604

Materiali con amianto 170601 Materiali isolanti e

amianto Altri materiali isolanti con materiali pericolosi 170603

Gesso Gesso 170802

Raggruppando, per esigenze di sintesi, rileviamo che fra questi l’incidenza è estremamente

differenziata; se estrapoliamo la voce 17.01.07 Miscugli o scorie……, nella quale sono stati

ricondotti gli inerti da reimpiego, ci troviamo in particolare di fronte a:

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 55 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

• legno, da imballo e da lavorazione, che costituisce la quantità preponderante delle risulte

nel civile;

• plastiche (o carte con pellicola), tipicamente impiegate negli imballaggi e in parte nei

componenti di impiantistica, anche questo rilevante nell’edilizia civile;

• ferro e acciaio, derivante da opere di carpenteria in c.a. e presente soprattutto nel

terziario e nelle urbanizzazioni;

• bitumi, presenti solamente nelle urbanizzazioni.

Nella gestione in cantiere

residenziale in nuovo residenziale in ristrutturazione

terziaria/produttiva urbanizzazioni

Nella gestione a carico dell’impresa il legno costituisce tra il 75 e l’80% del recuperabile nei

cantieri edili, seguito a distanza dalle plastiche per il 15-20% e dal ferro per il 5% circa; restano

quantità di scarti a differente composizione per una entità variabile dal 2 al 5%.

Le quantità si differenziano nell’edilizia terziaria a favore dell’acciaio (24%) e in riduzione per

legno e plastiche in conseguenza, come si è detto, delle differenti lavorazioni presenti.

Ancora più particolari le urbanizzazioni, per le quali il rapporto incide a vantaggio del ferro di

carpenteria (oltre il 50%), rispetto ad un legno fortemente ridotto a causa della tipologia dei

prodotti e delle modalità del tutto differenti di consegna in cantiere.

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 56 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Nella gestione extracantiere

residenziale in nuovo residenziale in ristrutturazione

terziaria/produttiva urbanizzazioni Per quanto riguarda le costruzioni, nella gestione a carico dei subappaltatori e dei fornitori i

materiali provengono essenzialmente da imballaggi, quindi essenzialmente legno, plastica e

compositi.

Del tutto differente il caso delle urbanizzazioni, nelle quali i bitumi da asfaltatura sono

preponderanti, ovviamente in relazione alle tipologie operative del comparto.

Il problema degli imballaggi

Dai dati emersi è evidente che gli imballaggi costituiscono il campo su cui è necessario

concentrare l’attenzione.

Nel breve periodo, nell’ottica di favorire lo sviluppo di pratiche di selezione e recupero effettivo

delle materie prime, legno in particolare; ma nel medio periodo l’obiettivo dovrà essere lo

sviluppo di pratiche edilizie, modalità di fornitura o altro che ne favoriscano la riduzione.

Pratiche che peraltro si stanno già sviluppando e sono emerse anche nel corso delle fasi della

presente ricerca, che sono generate solitamente da considerazioni di carattere economico, e che

per questo possono avere chances di successo e di diffusione.

residenziale in nuovo residenziale in ristrutturazione

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 57 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

terziaria/produttiva urbanizzazioni

Dai dati rilevati possiamo affermare che nelle costruzioni civili dagli imballaggi provengono fra

l’85 e il 90% dei materiali recuperabili, di questi fra il 15 e il 25% (in termini generali) vengono

gestiti dai fornitori.

Nel terziario sono meno della metà, equamente ripartiti fra impresa e fornitori.

Nelle urbanizzazioni la rilevanza è limitata a meno del 10%, e delle motivazioni abbiamo detto in

precedenza.

I percorsi virtuosi verso la riduzione del rifiuto

All’interno dei cantieri si stanno sviluppando diverse pratiche, esperienze, nuovi approcci, che

sono ispirati principalmente a criteri di ottimizzazione delle fasi produttive in un quadro di

economicità degli interventi, ma che producono effetti interessanti anche sotto il profilo della

gestione dei materiali di risulta, nel senso di riduzioni significative dei materiali da imballo e in

particolare dei cellophane, sacchetti ecc.

Si tratta soprattutto di modalità di commercializzazione ‘all’ingrosso’, di consegne con autobotte

e messa in opera diretta, di sistemi di imballaggio riutilizzabili e così via; ne riepiloghiamo

alcune.

• Il più tradizionale è la fornitura di materiale sfuso, ad esempio la sabbia per muratura e

intonaco, che viene condotta a piè d’opera con automezzi; è un ritorno al passato, ed è

utilizzabile solo quando le condizioni del cantiere lo permettono, cioè quando ci sia

sufficiente spazio per lo stoccaggio; è difficile poterla utilizzare nel recupero in centro

storico, nei piccoli cantieri ecc., ma dove sia possibile adottarla vengono completamente

eliminati i sacchetti in plastica.

Sono valutazioni empiriche ma, sulla base delle analisi effettuate, per la sabbia possiamo

considerare una riduzione della plastica di circa 4kg al m3 di muratura realizzata, di circa

1hg per m2 di intonaco. Su di un cantiere di edilizia civile come quello preso in esame

(edificio di 9 unità abitative), possiamo parlare di un’entità di circa 2700kg.

• Si sta diffondendo con rapidità l’utilizzo dei silos per i premiscelati pronti all’uso e alla

stesura meccanica degli intonaci e delle caldane, che consentono una considerevole

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 58 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

rapidità esecutiva; se prescindiamo dalle considerazioni in ordine al controllo di qualità del

costruito (sono normalmente operazioni in subappalto a squadre di cottimisti specializzati),

anche qui l’interesse è nell’eliminazione dei sacchetti di legante e sabbia (dell’intonaco ad

esempio abbiamo detto di 1hg per m2).

Per contro, in queste tecniche è relativamente alta la produzione di scarto di inerte di

risulta (eccedenza di intonaco, di malta ecc.), perché è meno controllabile la stesura

meccanica rispetto a quella manuale; è da rilevare però che questo materiale finisce per

alimentare i cumuli degli inerti destinati ai riempimenti.

• Altra modalità in fase di sviluppo è la consegna con autobotte e autopompa. Con

l’evoluzione delle normative relative all’isolamento termico e acustico stiamo assistendo a

sviluppi della tecnologia edile e della conseguente offerta commerciale: storicamente

limitata alla fornitura del calcestruzzo, l’autobotte è sempre più utilizzata per la fornitura in

opera di caldane in calcestruzzo alleggerito con polistirolo e materiali termoisolanti e

fonoassorbenti.

Dal punto di vista dei rifiuti la pratica è estremamente interessante perché consente

l’eliminazione degli imballi in plastica, ma soprattutto degli sfridi prodotti dalla messa in

opera tradizionale delle lastre di isolamento.

• Sta lentamente prendendo piede inoltre l’utilizzo di sistemi di imballaggio riutilizzabile;

per molto tempo è stato limitato ai pallet pesanti, in particolare quelli del laterizio, che

vengono recuperati per essere impiegati più volte a causa del costo.

Abbiamo però notato casi anche nella fornitura in cantiere di serramenti metallici e in

legno: alcuni fornitori si sono infatti attrezzati con sistemi di impilazione e protezione dei

loro prodotti realizzati appositamente per poter gestire il trasporto dalla produzione in

azienda al piè d’opera di cantiere.

Sono sicuramente più costosi, ma garantiscono il reimpiego esattamente come se fossero

normali attrezzature di lavoro, e quindi vengono ammortizzate nel tempo.

Ma al di là delle pratiche che ne favoriscono la riduzione, il problema degli imballaggi non può

essere liquidato facilmente; per alcune categorie merceologiche stiamo assistendo ad una

tendenza inversa, per esempio nei prodotti ceramici da posa destinati all’edilizia abitativa.

In questi casi ci troviamo di fronte a due aspetti: da un lato il prodotto è avanzato molto dal

punto di vista tecnologico e qualitativo, sul mercato il livello medio del prodotto non è più la

piastrella standard di alcuni anni fa e ci troviamo di fronte a prodotti tipicamente d’arredo.

Dall’altro lato gli ordini per questi materiali sono sempre per quantità magari consistenti, ma

frammentate per scelta per ogni intervento edilizio: ogni appartamento ha le sue scelte, in ogni

abitazione sono presenti tre o quattro differenti tipologie.

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La sostenibilità ambientale dei prodotti di risulta da attività di cantiere edile 59 Scuola Edile, EFPE, ARPA Reggio Emilia Sezione 3 - versione finale del luglio 2007

Il risultato è la moltiplicazione degli imballi, che per garantire la protezione del prodotto sono

per di più molto raffinati (imballi rigidi, protezione della singola piastrella, ecc.) e quindi più

impegnativi dal punto di vista dello smaltimento.

Ridurre il problema non è semplice, molte sono le dinamiche organizzative ed economiche che

incidono; però è inevitabile che le soluzioni possono concretizzarsi nel tempo solo attraverso la

sensibilizzazione dei soggetti interessati, della filiera commerciale, di vendita e dell’utilizzatore

finale e, condizione essenziale, devono essere tecnicamente fattibili ed economicamente

sostenibili.