Audizione del Ministro dell’economia e delle finanze sulle società partecipate dallo Stato
La fusione è il passaggio dallo stato solido allo stato liquido e avviene mediante assorbimento di...
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La fusioneè il passaggio dallo
stato solido allo stato liquido e avviene mediante assorbimento di calore
la solidificazioneè il passaggio dallo
stato liquido allo stato solidoe avviene mediante cessione di calore
Un solido riscaldato aumenta la energia cineticadelle sue particelle(aumento di temperatura)
che rimangono tuttavia ancora aggregate stabilmente:ad una temperatura caratteristica per ogni sostanza pura
l’energia fornita (calore di fusione)non produce più aumento di temperatura
ma favorisce la disaggregazione delle particelle del solido(lavoro di disaggregazione:fusione)
che possono muoversi liberamente pur rimanendo ancorastrettamente ravvicinate e reciprocamente attratte
Calore fornito
temperatura
Temperatura fusione
Riscaldamento del solido e temperatura in aumento
solido
fusione a temperatura costante
Solido+liquido
Riscaldamento del liquido e temperatura in aumento
liquido
Calore fornito
Temperatura fusionesolido
Solido+liquido
liquido
La temperatura rimane costante durante la fusione
Ogni sostanza pura presenta una specifica temperaturadi fusione
La temperatura di fusione varia con la pressione
Calore fornito
temperatura
Temperatura fusione solido A
Temperatura fusione solido B
solidi diversi presentano puntidi fusione diversi
Calore fornito
temperatura
T.fusione:pressione 10 at
T. fusione 1 atmosfera
Lo stesso solido presenta puntidi fusione diversi in funzione
della pressione esercitata
Calore ceduto
temperatura
Temperatura solidificazione
Raffreddamento del solido e temperatura in diminuzione
solidificazione a temperatura costante
Raffreddamento del liquido e temperatura in diminuzione
solidificazione
Un liquido cedendo calore diminuisce la sua energiacinetica e quindi la sua temperatura
Ad una temperatura caratteristica per ogni sostanza purail liquido pur continuando a cedere energia non mostra
abbassamento di temperatura:in questa faseavviene la solidificazione
terminata la solidificazione il solido perdendo energiaabbassa anche la sua temperatura
Leggi della solidificazione:per sostanza puraogni sostanza pura presenta una
specifica temperatura di solidificazionedurante la solidificazione
la temperatura rimane costantela temperatura di solidificazione equivale a quella di fusione
Interpretazione:mediante la cessione di energia da parte del liquidocominciano a prevalere le attrazioni intermolecolari
che gradualmente trasformano in solido il liquidoessendo diverse le intensità delle attrazioni infunzione della natura diversa delle sostanze
anche la temperatura alla quale si verifica laprevalenza della attrazione sulla energia cinetica
risulta specifica per ogni sostanzadurante la solidificazione,pur cedendo calore la
temperatura non diminuisce perché viene nello stessotempo liberato il calore di solidificazione
solido
liquido solido
liquido
Liquido+solido
Calore di fusione
Liquido+solido
Calore di solidificazione
solido
liquido
Liquido+solido
Calore di fusione
Sostanze diverse presentanolo stesso tipo di variazionicambiano i valori che sonospecifici per ogni sostanza
solido
liquido vapore
Liquido+solido
fusione
Liquido+vapore
ebollizione
processo di fusione e solidificazione e
processo di ebollizione e condensazionemostrano un andamento simile
i calori di fusione e solidificazione per la unità di massasono equivalenti:variano con la natura delle sostanze
i calori di ebollizione e condensazione per la unità di massasono equivalenti:variano con la natura delle sostanze
i calori implicati nella fusione,solidificazione,ebollizione,condensazione sono proporzionali anche
alla massa della sostanza da trasformare
Per una determinata massa gassosaindipendentemente dalla sua natura
rimane costante il valore del rapportotra il prodotto della pressione per il volume
e la temperatura assolutaP V / T = K
i tre parametri variano in modo che i nuovi valori mantengono costante il
valore del rapporto inizialeP1.V1/T1 = P2.V2/T2 = P3.V3/T3 = K
P V T K10 10 100 120 20 400 15 30 150 120 5 100 130 5 150 1
Pressione*volume/temperatura=costante
La legge generale può essere scritta anche comePV=KT
e indicando la massa gassosa con il numero di moli nPV=nKT
e indicando con il nuovo simbolo R la costante KPV=nRT
e ponendo n = grammi/peso molecolarePV=gRT/M
e introducendo la densità d=g/VP=gRT/MV = dRT/M
e ponendo M costante per un certo tipo di gas K=R/MP=KdT
la pressione del gas è proporzionale alla suadensità e alla temperatura assoluta
Dalla PV=KT si possono ricavare le precedenti leggi:ISOTERMA :se T=costante segue KT = k
PV=k ISOCORA :se V=costante segue che K/V = k
P =KT/V ……P = kTISOBARA :se P=costante segue che K/P =k
V=KT/P……V=kTnota:nel caso dei gas reali si deve usare
una formula modificata da Van Der Waalsche considera anche il volume proprio del gase le deboli interazioni tra le particelle gassose
Dalla formula PV=nRT considerata nelle condizioni standardsi può calcolare il valore della costante generale dei gas R
R = PV/nT
R = 1 atmosfera*22,4 litri= 0.082 at.litro 1 mole*273°K moli.kelvin
nota:il volume molare in c.n =22,4 litridalla formula PV=gRT/M
si può calcolare il peso molecolareM=gRT/PV
Legge di Dalton o delle pressioni parzialiIn una miscela gassosa ideale con assenza direazioni chimiche tra i costituenti la miscela
la pressione esercitata da un singolo componente è ugualealla pressione che quel gas eserciterebbe se alla
stessa temperatura occupasse tutto il volume disponibilePressione parziale del singolo gas costituente
P1=n1.R.T/VP2=n2.R.T/VP3=n3.R.T/V
la pressione totale si calcola conP=P1+P2+P3... Oppure P=(n1+n2+n3..)RT/V
P1 PtP2 P3
Volume costante con tre diversi gas da soli o in miscela
Legge di Gay-Lussac o delle combinazioniad una data pressione e temperatura i volumi di due gas
che si combinano stanno tra loro in un rapportoesprimibile con numeri interi e semplici(1,2,3..)
e se il prodotto ottenuto nella reazione è pure gassosoanche il suo volume sta in rapporto semplice e intero
con i volumi dei gas reagentiVg1 : Vg2 = 1 : 1Vg1 : Vg2 = 2 : 1Vg1 : Vg2 = 2 : 3
1 litro H 2 litri HCl1 litro Cl
+
1 litro H : 1 litro di Cl = 1 : 1
1 litro H :2 litri di HCl = 1 : 2
1 litro Cl : 2 litri di HCl = 1 : 2
2 litri H2O1 litro O
+
2 litri H : 1 litro di O = 2 : 1
2 litro H :2 litri di H2O = 2 : 2
1 litro O : 2 litri di H2O = 1 : 2
2 litri H
2 litri NH3
3 litri H :1 litro di N = 3 : 1
3 litri H :2 litri di NH3 = 3 : 2
1 litri N : 2 litri di NH3 = 1 : 2
3 litri H 1 litro N
+
Per spiegare il fatto che nella combinazione tra i gastutti gli atomi venivano utilizzati(nessuno atomo restavalibero) nel rapporto indicato dalla analisi del prodotto:
in HCl il rapporto richiede 1 atomo di H e 1 atomo di Clin H2O il rapporto richiede 2 atomi di H e 1 atomo di Oin NH3 il rapporto richiede 3 atomi di H e 1 atomo di N
Avogadro ritenne che in volumi uguali di gas diversi
nelle stesse condizioni di pressione e temperaturadovevano essere presenti un uguale numero di
particelle gassose dei reagentie che tali particelle dovevano essere allo stato
biatomico(molecole biatomiche e non monoatomiche)
H2..Cl2..O2..N2… e non H..Cl..O..N
Se le particelle fossero monoatomiche non si potrebberoverificare i rapporti interi e semplici sperimentati:
esempio:1 litro contiene sempre 100 particelle,quindi100 particelle occupano sempre 1 litro:
100 H + 100 Cl ----> 100 HCl (1 litro e non 2 litri..)200 H + 100 O ----> 100 H2O(1 litro e non 2 litri..)300 H + 100 N ---->100 NH3(1 litro e non 2 litri)
se fossero invece biatomiche si avrebbe:100 H2 + 100 Cl2 -->200 H + 200 Cl--> 200 HCl(2 litri)200 H2 + 100 O2 --> 400 H + 200 O -->200 H2O (2 litri)
300 H2 +100 N2-->600 H + 200 N -->200 NH3(2 litri)come sperimentalmente si trova
1 litro H 1 litro HCl1 litro Cl
+
+
1 litro H2 2 litri HCl1 litro C2l
In un litro sonopresenti nparticelle:n particelle
occupano sempreun litro
n n n
N->2n
N->2n
2n
2 litri H2O1 litro O
+
2 litri H
2 litri H2O1 litro O2
+
2 litri H2
1 litro NH33 litri H 1 litro N
+
2 litri NH33 litri H2 1 litro N2
+
La vaporizzazione è il passaggio dallo
stato liquido allo stato di vapore e avviene mediante assorbimento di calore
può verificarsi in due modi diversi: evaporazione
ebollizione
Liquido + calore
evaporazione
ebollizione
La evaporazione avviene secondo particolari modalità:solo alla superficie del liquido evaporante
ad ogni temperatura superiore al punto di congelamentoin modo impercettibile
La ebollizione avviene con altre particolarità:avviene in tutta la massa del liquido
ad una temperatura caratteristica per ogni liquido puroin modo tumultuoso,evidente
fine evaporazione
Ponendo lo stesso tipo di liquido in due recipienti condiversa superficie,alla stessa temperatura,si osserva che
la quantità di vapore prodotto varia in funzione dellasuperficie evaporante disponibile,a parità di tempo
Inizio evaporazione
Ponendo lo stesso tipo di liquido in due recipienti conuguale superficie,con diversa temperatura,si osserva che
la quantità di vapore prodotto varia in funzione dellasuperficie evaporante disponibile a parità di tempo
T1=T2 inizio riscaldamento T1<T2 riscaldamento
Ponendo due liquidi diversi in due recipienti conuguale superficie,con uguale temperatura,si osserva che
la quantità di vapore prodotto varia in funzione dellanatura del liquido a parità di tempo
Liquido A e liquido B Liquido A e liquido B
Ponendo due liquidi uguali in due recipienti conuguale superficie,con uguale temperatura,si osserva che
la quantità di vapore prodotto varia in funzione dellaventilazione(aperto o chiuso) a parità di tempo
Con coperchio e senza Con coperchio e senza
Leggi della evaporazione:
elementi considerati come variabili importanti per il fenomeno:superficie evaporante,temperatura,natura,ventilazione
Velocità di evaporazione:quantità di vapore prodotto nella unità di tempo
1-la velocità a parità di condizione varia con la superficie2-la velocità a parità di condizioni varia con la temperatura
3-la velocità a parità di condizioni varia con la natura 4-la velocità a parità di condizioni varia con la ventilazione
V = f(S,T,N,V)
Velocità evaporazione
Liquido A
Liquido A
Superficie,temperatura,ventilazione
Velocità proporzionale allasuperficie,temperatura,ventilazione
e alla natura del liquido
Ipotesi sul meccanismo che produce la evaporazionee interpretazione delle leggi sperimentali osservate
le molecole del liquido sono in continuo movimento casualeessendo dotate di energia cinetica proporzionale alla temperatura
le molecole risentono di attrazioni reciproche (dipolo-dipolo..legame idrogeno..forze deboli)in funzione della loro diversa natura chimica
le molecole presentano energie cinetiche varie se presesingolarmente:il valore medio della energia è
proporzionale alla temperatura misuratale molecole che si trovano alla superficie libera del liquidopossono passare nello spazio sovrastante se la loro energiacinetica supera la forza di attrazione da parte delle altre
molecole del liquido
Forza attrattiva
Molecole con bassa energia Molecole con alta energia
Molecole con Energia maggiore della forza attrattivaabbandonano il liquido se si trovano alla superficie
evidentemente il numero di molecole che possono liberarsi dal liquido dipende dalla superficie disponibile
Più elevata è la temperatura,più numerose sono lemolecole con energia adeguata per vincere la attrazione
A parità di temperatura ed energia cinetica,se cambia lanatura dei liquidi,cambiano le attrazioni da vincere per evaporare
Se il recipiente è coperto la evaporazione entra in equilibrio conla condensazione:apparentemente non avviene più
La evaporazione avviene quindi con velocità variabilein funzione di superficie evaporante,temperatura,natura,
ventilazione:come conseguenza dell’allontanamento dal liquidodelle molecole più ricche di energia,la energia media
delle molecole nel liquido si riduce:tale fenomenoviene rivelato da un abbassamento di temperatura