La Fondazione della Comunità Salernitana Onlus · Associazione di Fondazioni e di Casse di...

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Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1 Comma 2 D.C.B. Roma - Tassa pagata - Tassa Pergue Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa N asce a Salerno la prima fon- dazione di comunità del Mezzogiorno - la Fondazio- ne della Comunità Salernitana On- lus - grazie a un progetto promosso dalla Fondazione Cassa di Rispar- mio Salernitana, in collaborazione con la Fondazione Cariplo, e realiz- zato con l’importante sostegno fi- nanziario della Fondazione per il Sud. L’iniziativa, avviata nel 2008, rientra in uno specifico piano di azione attivato dalla Fondazione Carisal, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della filantropia comu- nitaria e della società civile attra- verso la costituzione di una infra- struttura sociale - come motore di sviluppo locale - ispirata ai valori di sussidiarietà e di solidarietà. Uno strumento indispensabile per dare risposte concrete alle numerose ri- chieste delle Organizzazioni locali di Terzo Settore a cui la Fondazio- ne non riesce a far fronte con le so- le risorse disponibili. Il contesto provinciale è, difatti, caratterizzato da una considerevole presenza di Organizzazioni del Ter- zo Settore che si sono maggior- mente sviluppate negli ultimi anni, divenendo capaci di stabilire rela- zioni con e fra le persone - anziani, giovani, famiglie, immigrati - e di sostenerle in situazioni di bisogno e di disagio. In particolare, nel terri- torio provinciale operano 213 orga- nizzazioni iscritte al registro regio- nale del volontariato; 250 organiz- zazioni non iscritte al registro re- gionale del volontariato; 17 asso- ciazioni di promozione sociale di secondo livello; 135 cooperative sociali (Fonte: dati 2008 CSV Sa- lerno e Annuario cooperative so- ciali in Campania, 2007). Proprio per la capacità di generare capitale sociale e di mobilitare le migliori risorse presenti in una comunità - attraverso la promozione del dono - la creazione di una fondazione di comunità locale rappresenta una n. 4 luglio-agosto 2009 Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana La Fondazione della Comunità Salernitana Onlus di Gabriella Monetta * Insediamento del Comitato Promotore 19 gennaio 2008 presso la Carisal: primo piano di Giovan- ni Vietri, Giuseppe Guzzetti, sen. Nicola Mancino (vicepresidente CSM), Caterina Miraglia (Univer- sità di Salerno) e Vincenzo De Luca (sindaco di Salerno). Sommario Fondazione Cassa di Risparmio di Cento I 150 anni di CariCento 4 DAL SISTEMA CONVEGNI Fondazione Cassa di Risparmio di San Marino 17 DAL SISTEMA I PROGETTI Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno La Scuola e i Beni culturali e ambientali 12 DAL SISTEMA ARTE E CULTURA Fondazione Cassa di Risparmio di Cento Scelte le due terne di libri finalisti 23 DAL SISTEMA NEWS Fondazione Cassa di Risparmio di Parma Le collezioni di scarabei sigillo 14 DAL SISTEMA ARTE E CULTURA Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona L’airone vola ancora in alto 21 DAL SISTEMA ISTRUZIONE Fondazione Cassamarca New Europe Master in Banking and Entrepreneurship 22 DAL SISTEMA SOCIALE Fondazione Cassa di Risparmio Padova e Rovigo 8 Milioni di Euro per il Sociale 6 DAL SISTEMA SANITÀ Fondazione Cassa di Risparmio di Parma Risonanza Magnetica Tesla e il nuovo Ospedale dei Bambini 7 DAL SISTEMA PUBBLICAZIONI Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila L’Aquila una città da salvare 8 Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste Il colore del benessere sociale 10 Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti Fondalibri. L’editoria a Rieti 15 Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata 19 85ª Giornata Mondiale del Risparmio 24 Fondazione Cassa di Risparmio Invito a palazzo 23

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Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. L. 27/02/04 n. 46) - Art. 1 Comma 2 D.C.B. Roma - Tassa pagata - Tassa Pergue

Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa

Nasce a Salerno la prima fon-dazione di comunità delMezzogiorno - la Fondazio-

ne della Comunità Salernitana On-lus - grazie a un progetto promossodalla Fondazione Cassa di Rispar-mio Salernitana, in collaborazionecon la Fondazione Cariplo, e realiz-zato con l’importante sostegno fi-nanziario della Fondazione per ilSud. L’iniziativa, avviata nel 2008,rientra in uno specifico piano diazione attivato dalla FondazioneCarisal, con l’obiettivo di favorirelo sviluppo della filantropia comu-nitaria e della società civile attra-verso la costituzione di una infra-struttura sociale - come motore disviluppo locale - ispirata ai valoridi sussidiarietà e di solidarietà. Unostrumento indispensabile per darerisposte concrete alle numerose ri-chieste delle Organizzazioni localidi Terzo Settore a cui la Fondazio-ne non riesce a far fronte con le so-le risorse disponibili.

Il contesto provinciale è, difatti,caratterizzato da una considerevolepresenza di Organizzazioni del Ter-zo Settore che si sono maggior-mente sviluppate negli ultimi anni,divenendo capaci di stabilire rela-zioni con e fra le persone - anziani,giovani, famiglie, immigrati - e disostenerle in situazioni di bisogno edi disagio. In particolare, nel terri-torio provinciale operano 213 orga-nizzazioni iscritte al registro regio-nale del volontariato; 250 organiz-zazioni non iscritte al registro re-gionale del volontariato; 17 asso-ciazioni di promozione sociale disecondo livello; 135 cooperativesociali (Fonte: dati 2008 CSV Sa-lerno e Annuario cooperative so-ciali in Campania, 2007). Proprioper la capacità di generare capitalesociale e di mobilitare le miglioririsorse presenti in una comunità -attraverso la promozione del dono -la creazione di una fondazione dicomunità locale rappresenta una

n. 4 luglio-agosto 2009

Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana

La Fondazione della Comunità Salernitana Onlusdi Gabriella Monetta*

Insediamento del Comitato Promotore 19 gennaio 2008 presso la Carisal: primo piano di Giovan-ni Vietri, Giuseppe Guzzetti, sen. Nicola Mancino (vicepresidente CSM), Caterina Miraglia (Univer-sità di Salerno) e Vincenzo De Luca (sindaco di Salerno).

Sommario

Fondazione Cassa di Risparmio di CentoI 150 anni di CariCento 4

DAL SISTEMA CONVEGNI

Fondazione Cassa di Risparmiodi San Marino 17

DAL SISTEMA I PROGETTI

Fondazione Cassa di Risparmi di LivornoLa Scuola e i Beni culturalie ambientali 12

DAL SISTEMA ARTE E CULTURA

Fondazione Cassa di Risparmio di CentoScelte le due terne di libri finalisti 23

DAL SISTEMA NEWS

Fondazione Cassa di Risparmio di ParmaLe collezioni di scarabei sigillo 14

DAL SISTEMA ARTE E CULTURA

Fondazione Cassa di Risparmio di TortonaL’airone vola ancora in alto 21

DAL SISTEMA ISTRUZIONE

Fondazione CassamarcaNew Europe Master in Banking andEntrepreneurship 22

DAL SISTEMA SOCIALE

Fondazione Cassa di RisparmioPadova e Rovigo8 Milioni di Euro per il Sociale 6

DAL SISTEMA SANITÀ

Fondazione Cassa di Risparmio di ParmaRisonanza Magnetica Tesla e il nuovoOspedale dei Bambini 7

DAL SISTEMA PUBBLICAZIONI

Fondazione Cassa di Risparmiodella Provincia dell’AquilaL’Aquila una città da salvare 8

Fondazione Cassa di Risparmio di TriesteIl colore del benessere sociale 10

Fondazione Varrone Cassa di Risparmiodi RietiFondalibri. L’editoria a Rieti 15

Fondazione Cassa di Risparmiodella Provincia di Macerata 19

85ª Giornata Mondiale del Risparmio 24

Fondazione Cassa di RisparmioInvito a palazzo 23

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2 luglio-agosto 2009

FONDAZIONI DI COMUNITÀ

concreta occasione di sviluppo offer-ta alla comunità salernitana per risol-vere in modo solidale i bisogni so-ciali che lo Stato non è più in gradodi soddisfare. La Fondazione Carisal- per il suo ruolo di istituzione di svi-luppo locale e di tecnostruttura alservizio degli enti e delle organizza-zioni operanti sul territorio - ha rap-presentato il punto di riferimento edi dialogo nella creazione della reteiniziale dei Soggetti Promotori. Do-po un’accurata analisi di studio e diapprofondimento del modello statu-nitense delle community foundation,introdotto in Italia dalla FondazioneCariplo, la Fondazione Carisal hasvolto un ruolo di coordinamentodelle diverse fasi di attività oltre chedi catalizzatore di risorse, garanten-do attraverso la propria struttura ilnecessario supporto logistico ed ope-rativo. L’iniziativa ha impegnatol’Ente con la sottoscrizione di unaquota del fondo di dotazione inizialepari a 70 mila euro e con un cofinan-ziamento in beni, personale e spesegenerali di oltre 40 mila euro all’an-no, per il primo triennio di attività. Ilprocesso costitutivo ha avuto inizio

il 19 gennaio 2008 con la creazionedi un Comitato Promotore compostodalle massime autorità amministrati-ve, religiose, civile e militari presen-ti nel territorio. La sua presentazione alla stampa èavvenuta alla presenza del Sen. Ni-cola Mancino e dell’Avv. GiuseppeGuzzetti ed ha riscontrato un notevo-le interesse da parte della collettività. Il Prefetto di Salerno ha accolto l’in-carico di presiedere e guidare il Co-mitato Promotore così costituito: ilSindaco del Comune di Salerno, ilPresidente della Provincia di Saler-no, il Presidente della CCIAA, ilRettore dell’Università degli Studi diSalerno, l’Arcivescovo di SalernoCampagna e Acerno, il Questore diSalerno, il Presidente della Banca diCredito Cooperativo di Sassano - inrappresentanza anche della Federa-zione Campane delle BCC, il Presi-dente del Tribunale AmministrativoRegionale, il Presidente del Tribuna-le per i Minorenni, il ComandanteProvinciale della Guardia di Finan-za, il Comandante Provinciale deiCarabinieri di Salerno, il Presidentedella Fondazione Cassa di Rispar-mio Salernitana e il Rappresentantedella Fondazione Cariplo. Questa fase ha rappresentato il pri-mo importante coinvolgimento dellaComunità nella creazione della Fon-dazione che è proseguito con l’am-pliamento del Comitato Promotoresia a persone fisiche sia ad enti e or-ganismi - comuni, ordini professio-nali, associazioni di categoria, im-

prese, istituti bancari, diocesi, asso-ciazioni, fondazioni e cooperativesociali, istituti scolastici e agenzie disviluppo locale - che avendo condi-viso le finalità della Fondazione sisono impegnati a sottoscrivere unaquota del fondo di dotazione inizia-le, divenendo di fatto i Fondatoriiniziali. Tale Comitato ha svolto ilproprio compito con il supporto diun Comitato Organizzativo - dallostesso nominato - e composto daprofessionisti che - a titolo personale- hanno reso disponibili gratuitamen-te tempo e competenze per lo svilup-po del progetto. Lo scorso 7 aprile2009, il progetto costitutivo è statoapprovato dalla Fondazione per ilSud - che ha accantonato circa 3 mi-lioni di euro a sostegno dello svilup-po della Fondazione della ComunitàSalernitana. Tali fondi verranno tra-sferiti alla Fondazione mediante ilmeccanismo del raddoppio delle ri-sorse che la stessa sarà in grado dimobilitare e raccogliere sul territorioallo scopo di accrescerne il patrimo-nio, di finanziare progetti d’utilitàsociale ed a copertura dei costi ge-stionali di raccolta fondi.La prima sfida di 500 mila euro lan-ciata dalla Fondazione per il Sud èstata - fin da subito - vinta con unaraccolta di oltre 535 mila euro per lacostituzione del fondo di dotazioneiniziale. Grazie a questo primo im-portante risultato, la Fondazione del-la Comunità Salernitana può contareal suo avvio su un patrimonio ini-ziale di 1.035 mila euro, di cui 535

DAL SISTEMA

COMITATO EDITORIALEMarco Cammelli, Antonio Miglio,

Giuseppe Ghisolfi, Linda Di Bartolomeo

DIRETTOREStefano Marchettini

DIRETTORE RESPONSABILEElisabetta Boccia

REDAZIONEAssociazione di Fondazioni edi Casse di Risparmio SpA

Piazza Mattei, 10 - 00186 RomaTel. 06.68.18.43.87

[email protected]@acri.it

AUTORIZZAZIONEin a.p. D.L. 353/2003 (Conv. L. 27/02/04 n. 46)

Art. 1 Comma 2 - D.C.B. Roma

PROGETTO GRAFICO E STAMPAVarigrafica Alto Lazio

Zona Ind.le Settevene - 01036 NEPI (VT)Tel. 0761.527254 - Fax 0761.527783

CODICE ISSN 1720-2531

Gli articoli firmati riflettono esclusivamentel’opinione dei loro Autori e non necessariamente

quella della Rivista o dell’ACRI

Il Comitato promotore.

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3luglio-agosto 2009

mila euro sottoscritti da 63 soggettiFondatori e 500 mila euro erogatidalla Fondazione per il Sud comecontributo a patrimonio.La Fondazione di Comunità è statacostituita il 27 aprile 2009 ed ha giàottenuto il riconoscimento giuridicodella Prefettura di Salerno e l’iscri-zione all’anagrafe delle onlus pressola Direzione Regionale dell’Agenziadelle Entrate. La sua prima presenta-zione alla stampa si è svolta lo scor-so 3 settembre 2009, presso la sededella Fondazione Carisal, con la par-tecipazione del Presidente della Fon-dazione per il Sud, Carlo Alfiero, delSegretario Generale di Assifero -As-sociazione Italiana Fondazioni diErogazione, Bernardino Casadei, delDirettore della Fondazione Cannava-ro Ferrara, Vincenzo Ferrara, dellagiornalista e curatrice della rubricadel TG1 “Fa la cosa giusta”, Giovan-na Rossiello e del caporedattore de“il Mattino”, Marco Esposito, oltreche del Presidente della FondazioneCarisal e della Fondazione della Co-munità Salernitana, Giovanni Vietri.La Fondazione della Comunità Sa-lernitana si pone lo scopo di pro-muovere la cultura del dono intesocome opportunità di partecipare atti-vamente allo sviluppo sociale, cultu-rale ed etico del territorio in cui si vi-ve e si opera. A tal fine, promuove lacreazione di un patrimonio perma-nente i cui frutti possano sostenerenel tempo le iniziative di utilità so-ciale realizzate dagli enti senza fina-lità di lucro garantendo benefici co-stanti alla comunità.La Fondazione della Comunità Sa-lernitana vuole, dunque, essere ilpunto di incontro e di scambio tral’esigenza di donare e la richiesta diaiuto che viene dal territorio.I principali obiettivi che intende per-seguire per migliorare la qualità del-la vita della propria comunità sono:accrescere la propensione al dononella propria comunità mobilitandotutte le risorse positive presenti sulterritorio che diversamente finireb-bero per giacere inutilizzate; svilup-pare capitale sociale sostenendo lacrescita di “reti di solidarietà” nonsoltanto fra le organizzazioni delTerzo Settore che operano sul territo-

rio, ma fra queste, i singoli cittadinie gli altri soggetti territoriali; pro-muovere ampi progetti di collabora-zione favorendo lo sviluppo di unamaggiore consapevolezza dei biso-gni e delle potenzialità del territorio;favorire la crescita del terzo settoregarantendo la sua sostenibilità. La sua attività si realizza con il finan-ziamento di iniziative e progetti disolidarietà sociale, di beneficenza edi pubblica utilità nei seguenti setto-ri di intervento: assistenza sociale esocio sanitaria, assistenza sanitaria,cultura, istruzione, formazione, conparticolare riferimento alla promo-zione dello sviluppo di capitale uma-no di eccellenza; sport dilettantistico;imprenditoria sociale; solidarietà in-ternazionale; tutela e valorizzazionedi attività ed iniziative culturali e diquanto di interesse artistico e storico;tutela e valorizzazione della natura edell’ambiente; ricerca scientifica.La Fondazione non si limita a finan-ziare progetti di utilità sociale, ma sipone soprattutto come stimolo per lacrescita progettuale di tutte quelleorganizzazioni non profit e di volon-tariato che si rivolgono alla stessa.L’ambito territoriale di intervento èprevalentemente quello della provin-cia di Salerno che - con i suoi 4.918Kmq - rappresenta il 36,2% di tuttoil territorio campano e comprende158 comuni, con una popolazione re-sidente pari a 1.106.099 abitanti(Fonte: DEMO ISTAT 31/12/2008).

Il Presidente della Fondazione dellaComunità Salernitana è GiovanniVietri, Presidente anche della Fonda-zione Cassa di Risparmio Salernita-na. Gli altri componenti del Consigliodi Amministrazione che lo affianche-ranno in questa importante impresasono: Giuseppe Cavaliere ed Erman-no Guerra, Vice Presidenti, AntoniaAutuori, Antonio Calandriello, Vin-cenzo Cesareo, Francesco Chirico,Anna Nunziante, Rev. don VincenzoFederico, Maddalena Pezzotti, MariaPatrizia Stasi, Consiglieri. La sua se-de istituzionale è presso la Fondazio-ne Carisal che ne ha concesso alcunilocali in comodato d’uso gratuito.La sfida che attende la Fondazionedella Comunità Salernitana è di ri-uscire a generare capitale sociale epatrimonio di fiducia nella propriacomunità senza i quali nessuno svi-luppo locale potrà realizzarsi.Proprio con questo modus operandi,la Fondazione Carisal rappresentauna efficace modalità di interventodi una fondazione bancaria - che nonvuole essere soltanto un tradizionalesoggetto erogatore - ma assume unruolo attivo divenendo tecnostrutturacapace di individuare percorsi utiliallo sviluppo di una comunità e di at-tivare processi di indirizzo concreti esussidiari. ■

* Responsabile di progettoFondazione Cassa di

Risparmio Salernitana

FONDAZIONI DI COMUNITÀDAL SISTEMA

La presentazione alla stampa lo scorso 3 settembre. Giovanni Vietri Presidente della Fondazione Ca-risal e della Fondazione della Comunità Salernitana, alla sua sinistra Giovanna Rossiello giornalista ecuratrice della rubrica del TG1 “Fa la cosa giusta” e Marco Esposito caporedattore de “il Mattino”.Alla sua destra Carlo Alfiero, Presidente della Fondazione per il Sud, Bernardino Casadei SegretarioGenerale di Assifero e Vincenzo Ferrara Direttore della Fondazione Cannavaro Ferrara.

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4 luglio-agosto 2009

CONVEGNIDAL SISTEMA

Un grande convegno su etica e fi-nanza per il secolo e mezzo dellaCassa emiliana

Festa di compleanno, il 18 set-tembre scorso, per la Cassa diRisparmio di Cento che ha ta-

gliato il prestigioso traguardo dei150 anni. Un grande convegno suetica, finanza ed economia con lapartecipazione del presidente dellaCamera Gianfranco Fini ha suggel-lato l’avvenimento cui hanno aderi-to banchieri di tutta Italia ed espo-nenti del mondo dell’economia e dellavoro.La Cassa centese è fra le poche (unadozzina in tutto su novanta) ad esse-re rimaste autonome, cioè controlla-te dalle rispettive Fondazioni. Orgo-glio e responsabilità, dunque, per i“vertici” della due realtà gemelle chehanno come presidenti Milena Ca-riani per la Fondazione (è una dellepochissime donne-banchiere italia-ne) e Vilmo Ferioli per la CariCentospa, oggi attiva con 47 filiali nelleprovince di Ferrara, Bologna e Mo-dena.Il convegno ha rappresentato il mo-

do forse migliore per sottolinearel’evento: si è fatto il punto della si-tuazione economica (si uscirà dallacrisi ma sarà dura), si è sottolineatal’efficacia delle “banche del territo-rio” non coinvolte nella devastante“finanza creativa” e si è infine riba-dito il ruolo di primo piano delle fon-dazioni bancarie.

Il richiamo ai principi etici nell’atti-vità finanziaria ed economica è statooggetto dell’atteso discorso di Fini.La terza carica dello Stato ha sceltocon cura la sede e l’occasione per ap-profondire i “suoi” temi, quelli acontenuto sociale e, nello specifico,l’economia sociale. I centocinquan-t’anni della Cassa di Risparmio diCento sono stati insomma la vetrinagiusta per Fini, che si è presentatocon un discorso molto sentito, medi-tato e non formale lamentando, stig-matizzandola, “un’economia che ne-gli ultimi anni si è andata finanzia-rizzando”, senza peraltro occuparsidegli effetti spesso negativi. Il pro-blema, ha aggiunto Fini, non è ov-viamente la finanza in sé né il merca-to, unico luogo deputato ad accoglie-re la funzione economica, quantopiuttosto i mancati controlli da partedelle istituzioni internazionali. Èquesto, in definitiva, l’autentico veronodo, che mette a nudo il deficit piùsignificativo del capitalismo con-temporaneo; un capitalismo che nonpuò certo essere combattuto da unassurdo quanto anacronistico statali-smo. Vero è, invece, che il liberismospinto e deleterio è finalmente in

Fondazione Cassa di Risparmio di Cento

I 150 anni di CariCento

di Alberto Lazzarini*

Teatro Borgatti: il tavolo di Presidenza. L’intervento della Presidente Cariani.

Il corteo delle autorità, guidato dal presidente della Camera Fini, scende lo scalone della Cassa di Ri-sparmio di Cento per recarsi al convegno in teatro.

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5luglio-agosto 2009

controtendenza: Obama, in America,si sta fortemente adoperando in que-sta direzione. Ma c’è un altro aspet-to, ha concluso Fini, che va affronta-to una volta per tutte: è quello delrapporto fra economia e politica.“Fra i due mondi, ha sottolineato,occorre un’interazione; ma l’econo-mia non dovrà mai imporsi sulla po-litica alla quale spetta il primato per-ché rappresenta la polis, la comuni-tà”. Dunque l’interesse generale.Nel saluto inaugurale la presidenteCariani ha sottolineato la rilevanzadel ruolo di sussidiarietà svolto dalleFondazioni, attive sul territorio, vici-ne alle popolazioni con progetti einiziative legati alla difesa della sa-lute e dell’ambiente, a sostegno diformazione e cultura. “Credo che trale fondazioni - ha aggiunto - nellepur sostanziali differenze ci sianouna radice e uno spirito comune,condiviso e perseguito, che è quellodel bene delle comunità di nostro ri-ferimento, comunità che sempre piùhanno toccato con mano in questi ul-timi anni quale sia il ruolo delle Fon-dazioni, il loro valore aggiunto, ilcontributo fattivo che da esse derivaper un welfare realmente condiviso emirato ad un miglioramento dellaqualità della vita, promotrici di svi-luppo, di innovazione e motori del-l’economia”.Anche il presidente di CariCento spa

Ferioli ha ribadito che “Si impongo-no nuove regole internazionali, rego-le stringenti; da far rispettare. Manon basta: ogni attività imprendito-riale, manageriale o lavorativa in ge-nere non può più prescindere da rife-rimenti di contenuto etico. Nel casospecifico delle banche, il rapportocon la clientela - sia essa costituitadalle imprese come dai privati o da-gli enti pubblici - richiede trasparen-za e lealtà. È quello che ha contrad-distinto l’operato della nostra Cassain questi 150 anni, condotto fra lagente e con la gente: sempre con l’o-

biettivo di produrre profitti, comepretende un’azienda sana”.Di etica e di economia si è largamen-te occupato, applauditissimo, ancheil presidente dell’Acri GiuseppeGuzzetti che ha ricordato quanto sia-no importanti le fondazioni anche“quale fattore di consolidamentodella democrazia”. La globalizzazio-ne, ha aggiunto “non distruggerà l’i-dentità dei territori se si punterà nonsolo alla salvaguardia di arte e cultu-ra ma anche alla valorizzazione di ri-cerca e innovazione: in questa dire-zione opereranno le Fondazioni”.La difesa delle Casse di Risparmio edunque delle banche del territorio haavuto come grandi paladini i vice-presidenti di Acri e Abi, Antonio Mi-glio e Antonio Patuelli che hanno ri-cordato come le banche italiane fos-sero state criticate, fino a due anni fa,per quella che veniva definita“un’eccessiva prudenza” rispetto al-le consorelle americane. Quella poli-tica prudente ha invece pagato. Inol-tre, nostre banche sono ben patrimo-nializzate e incrementano il creditoverso le imprese.Di grande rilievo anche la tavola ro-tonda tecnica del pomeriggio guida-ta dall’economista Fabrizio Onida edal direttore generale di CariCentoIvan Damiano. ■

* Responsabile Comunicazione,Relazioni Esterne e Stampa

L’intervento del Presidente Guzzetti.

CONVEGNIDAL SISTEMA

L’intervento del Presidente Fini.

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6 luglio-agosto 2009

SOCIALEDAL SISTEMA

Al via 3 bandi su disabilità, emar-ginazione e socializzazione

Lo scorso luglio sono stati pre-sentati i 3 “progetti sociali”promossi dalla Fondazione

Cassa di Risparmio di Padova e Ro-vigo sui temi: “disabilità fisica e psi-chica”, “emarginazione e dipenden-ze”, “socializzazione ed aggregazio-ne”. Ai 3 bandi, per i quali vengonomessi a disposizione complessiva-mente 8 milioni di euro, sono am-messi progetti per i territori delleprovince di Padova e Rovigo. È inol-tre in fase di studio un’iniziativa ri-volta alle Case di Riposo delle dueprovince, che stimolerà tali strutturea proporre idee per aumentare la pro-pria capacità ricettiva e migliorare ilservizio offerto agli anziani.Nello specifico, il bando “disabilitàfisica e psichica” intende sostenereprogetti volti al miglioramento deiservizi di assistenza, accoglienza edinserimento socio-lavorativo di per-sone affette da disabilità fisica, psi-chica o sensoriale; essi dovranno ri-guardare la realizzazione di opereedili, l’acquisto di beni o l’attivazio-ne di nuovi servizi.Il bando “emarginazione e dipenden-ze” ha l’obiettivo di favorire l’inte-grazione e la coesione sociale, attra-

verso il sostegno a pro-getti che migliorino i ser-vizi di assistenza, acco-glienza e inserimento so-cio-lavorativo di personein condizioni di disagio oa rischio emarginazione;le tipologie in cui potran-no rientrare sono: realizzazione diopere edili, acquisto di beni, attiva-zione di nuovi servizi. Gli enti e le as-sociazioni del territorio, che parteci-peranno a questi due bandi, sarannostimolati ad avviare nuovi servizispecialistici, quali ad esempio: la per-sonalizzazione del servizio a secondadell’età, della tipologia e della gravi-tà del bisogno, percorsi di assistenzache prevedano la partecipazione diutenti e familiari alla loro definizio-ne, la domiciliarità delle prestazioni,la messa in rete di competenze pro-fessionali diverse nella presa in cari-co del soggetto assistito, l’integrazio-ne delle tradizionali prestazioni di as-sistenza socio-sanitaria con altre pra-tiche come ad esempio la riabilitazio-ne attraverso la musica, il teatro, ecc.Il bando “socializzazione ed aggre-gazione” vuole favorire invece il re-cupero e la realizzazione di struttureadibite a luogo di aggregazione, so-cializzazione e ricreazione per mino-

ri ed anziani. I progetti presentati do-vranno realizzare opere edili o ri-guardare l’acquisto di beni.La partecipazione ai 3 bandi è riser-vata ad enti ed istituzioni di naturapubblica o privata non profit, com-presi enti religiosi, associazioni efondazioni, che siano proprietari ogestiscano senza finalità di lucrostrutture o servizi le cui attività rica-dano nell’oggetto indicato dal ban-do. L’assegnazione dei contributi ela relativa quantificazione avverran-no a giudizio della Fondazione, sullabase di un’analisi comparativa dellerichieste pervenute. Il termine ultimodi presentazione delle domande è il30 ottobre 2009.“La finalità di questi 3 bandi” ha di-chiarato il presidente della Fonda-zione Antonio Finotti “è di fornireuna risposta efficace e concreta agravi problematiche di natura socia-le presenti sul nostro territorio di ri-ferimento. Nel triennio 2006-2008abbiamo ricevuto complessivamenteoltre 1.000 richieste di contributi nelsettore sociale, che ci hanno indottoa programmare uno stanziamento di40 milioni di euro nel triennio 2007-2009, di cui 15 milioni circa nel2009. Riteniamo quindi prioritariodare risposte concrete a questi biso-gni, utilizzando anche la modalitàdel bando, che garantisce una distri-buzione più efficiente delle risorse inquanto offre la possibilità di compa-rare diversi progetti e di sostenereanche quelle realtà non profit, ope-ranti nel sociale, meno note ma al-trettanto preziose per i servizi che of-frono alla nostra comunità”.Tutte le informazioni sui bandi sa-ranno reperibili sul sito www.fon-dazionecariparo.it. ■

Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

8 Milioni di Euro per il Socialea cura dell’Area Comunicazione e Relazioni Esterne della Fondazione

Palazzo Monte di Pietà, sede della Fondazione.

Da sinistra: il Segretario Generale, Roberto Saro e il Presidentedella Fondazione, Antonio Finotti.

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7luglio-agosto 2009

SANITÀDAL SISTEMA

Al pari di altri ambiti rilevanti,l’impegno della FondazioneCariparma nel settore della

Salute Pubblica si traduce nel fattivosostegno all’intera rete dei servizisanitari presenti sul territorio par-mense: un’articolata summa di inter-venti che va ora ampliandosi con ilrecente acquisto della nuova Riso-nanza Magnetica per l’AziendaOspedaliero-Universitaria di Parmae la realizzazione del nuovo Ospeda-le dei Bambini.La nuova apparecchiatura Tesla adalta intensità di campo - integral-mente finanziata dalla FondazioneCariparma per 3 milioni di Euro e dicui l’Ospedale di Parma è la primastruttura europea a farne uso - si di-stingue per prestazioni incompara-bilmente migliori in termini di rapi-dità e accuratezza dell’esame dia-gnostico, garantendo un sostegno dialtissimo livello all’intera rete deiservizi sanitari di Parma e provincia.Il macchinario - inaugurato lo scorsoaprile - oltre che per gli usi clinici sa-rà utilizzato anche dall’Università diParma, realizzando un ideale connu-bio tra assistenza avanzata e ricercainnovativa, anche in settori non me-dici quali la fisica, l’ingegneria e labiochimica. Il nuovo Ospedale deiBambini sta ormai diventando unarealtà e l’apertura della struttura èprevista nella primavera del 2011. Ilprogetto, frutto di un eccezionale ac-cordo tra enti pubblici e soggetti pri-vati - tra cui la Fondazione Caripar-ma che alla realizzazione della nuo-va struttura ha destinato 6,5 milionidi Euro - si colloca nell’ambito delpiù generale programma di ristruttu-razione e ampliamento dell’Ospeda-le di Parma e, in particolare, di rior-ganizzazione e sviluppo del compar-to materno-infantile che, al terminedei lavori, sarà completamente mo-dificato, diventando così una struttu-ra all’avanguardia a livello naziona-le. Le soluzioni adottate per il nuovo

ospedale pediatrico sca-turiscono infatti da unostudio di fattibilità cheha compreso una rico-gnizione sulle iniziativeanaloghe già realizzate oin fase di realizzazionein Italia, con il risultatodi definire un “modellosanitario di riferimento”,garantendo una rispostadefinitiva e di qualitàelevata all’utenza pedia-trica.Il nuovo Ospedale deiBambini di Parma permetterà di au-mentare l’offerta dagli 88 posti lettoesistenti ad una disponibilità di 99posti, estendibili a 110; caratteristicapeculiare della struttura sarà inoltreun innovativo rivestimento architet-tonico, a doppia facciata, che intera-gendo con la struttura dell’edificiopotrà garantire migliori prestazioniambientali dei locali interni, oltre acontenimenti energetici, nelle diffe-renti stagioni. Infine Il progetto del nuovo ospeda-le contempla la possibilità di un am-pliamento, successivo, a tutte le altrefunzioni del Dipartimento Materno-

Infantile quali ambulatori e day ho-spital pediatrici e i servizi di Ostetri-cia e Ginecologia. «Per la Fondazione Cariparma -spiega il Presidente Carlo Gabbi - èmotivo di grande soddisfazioneaver sostenuto questi due importan-ti progetti: oggi il ruolo dinamicodella sanità va infatti interpretatonon più come costo ma come fatto-re di sviluppo sociale, non dimenti-cando la centralità del paziente, latutela della salute e del benesseredei cittadini». ■

* Ufficio stampa della Fondazione

Fondazione CARIPARMARisonanza Magnetica Tesla e ilnuovo Ospedale dei Bambinidi Giovanni Fontechiari*

Il Presidente della Fondazione Cariparma, Carlo Gobbi.

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8 luglio-agosto 20098

PUBBLICAZIONIDAL SISTEMA

Sono bastati 37 secondi a di-struggere gran parte di unacittà, e di un territorio, che

vantavano uno dei patrimoni stori-co-artistici più consistenti dell’Ita-lia centrale. Con impegno, capacitàe i fondi necessari, si può recupe-rarli. Dipende anche dalla nostrasensibilità”.

Si apre con questo grido di dolore esperanza il volume “L’Aquila unacittà d’arte da salvare - saving an artcity” promosso dalla FondazioneCassa di Risparmio della Provinciadell’Aquila e realizzato dalla CarsaSpa con lo scopo di mostrare in tuttala loro gravità le profonde ferite cheil terremoto ha inferto al patrimonioculturale e al tessuto sociale dell’A-quila nell’auspicio che, con l’aiuto ela solidarietà di tutti, la Città possaessere restituita alle generazioni pre-senti e future più bella e più forte.Il libro realizzato e diffuso in occa-sione del Forum del G8 dell’Aquilaè curato dal Prof. Francesco Sabati-ni, Presidente Onorario dell’Accade-mia della Crusca. Dopo una comple-ta introduzione, affidata proprio aSabatini, sulla gloriosa storia dell’A-quila e del suo territorio, da interpre-tare come sfida alla rinascita, il libropropone una parte, affidata all’urba-nista Pierluigi Properzi, dedicata allaparticolare storia urbana di una città,una delle poche italiane, che nascenon dalla crisi del mondo classicoma dalla volontà stessa degli abitan-ti dei castelli di una vallata dell’Ap-pennino Centrale; a questo interven-to fa seguito un saggio su “L’Aquilacittà di Piazze” di Claudia Conforti euna sezione dedicata ai 45 monu-menti da salvare con schede di Mau-rizio D’Antonio, Marialuce Latini eElpidio Valeri.Il volume, con traduzione in inglesea fronte, è arricchito da un ampio esplendido corredo fotografico chemostra la città e i suoi monumentiprima e dopo l’evento drammatico

del 6 aprile scor-so. Proprio questoraffronto intendemettere l’accentosu come era laCittà dell’Aquilae come, anche conl’aiuto di unapubblicazione co-me questa, tuttivorremmo chetornasse ad esse-re. “Lo scopo diquesta pubblica-zione - ha dichia-rato il Presidentedella FondazioneCarispaq RobertoMarotta - realiz-zata e distribuitain occasione delG8, è quello di farconoscere al mon-do la qualità e laquantità di opered’arte custodite in centro piccolo co-me L’Aquila, ponendo l’accento sucome era la città prima del catastro-fico evento sismico con la speranzache comunicando questo si possaaiutare nell’opera di sensibilizzazio-ne e quindi di recupero dei nostrimonumenti”. Dello stesso parere ilCapo Dipartimento della ProtezioneCivile Guido Bertolaso per il qualeiniziative come questa della Fonda-zione Carispaq servono anche a farcapire la determinazione a ricostrui-re tutto quello che è stato distruttodal terremoto. “Anche perché - ag-giunge il curatore dell’opera il Prof.Francesco Sabatini - L’Aquila, comel’ha definita con una frase illuminan-te un grande scrittore come Gadda, èla Polis della montagna italiana, èquesto spiega anche la passione chetutto il paese ha dimostrato attraver-so un grande anelito di solidarietà aduna città piegata dalla furia della na-tura”.«L’Aquila ha una storia straor-dinaria, che sorprende chi ne viene aconoscenza per la prima volta. Di

questa sua storia la città è semprestata orgogliosissima e su di essa hafondato le ragioni per rivendicare eottenere il primato istituzionale nellaregione. […] Ma L’Aquila ha in real-tà donato nel tempo i titoli della suanobiltà all’intera popolazione abruz-zese, che si è riconosciuta e celebra-ta nelle glorie dell’antica “secondacittà del Regno”, alleata di Firenze,gareggiante in arte e cultura con im-portanti città dell’Italia centrale. Ilgrido di dolore che si è levato da tan-te parti d’Italia e del mondo la matti-na del tragico 6 aprile 2009, l’accor-rere di volontari di ogni provenienzae il moltiplicarsi delle più diverseiniziative che vogliono concorrerealla rinascita della città sfigurata eprostrata ci hanno detto ora, con sor-presa i noi tutti, che L’Aquila negliultimi tempi aveva donato molta par-te di sé anche a un popolo più vastodi quello abruzzese: era penetrata,quasi in silenzio, ma fortemente, nelcuore di tanti Italiani, Europei e cit-tadini del mondo, specialmente di

Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila

L’Aquila una città da salvare

a cura dell’Ufficio stampa della Fondazione

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9luglio-agosto 2009 9

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tanti giovani attivi nei cam-pi della scienza, delle arti,dello sport. […] Quando lecieche forze sprigionate dalprofondo di queste monta-gne hanno gettato d’un col-po fuori dalle case l’interapopolazione della città e deipaesi che le fanno corona,L’Aquila in quel momentoha dichiarato al mondo, conle immagini dal vivo e lemille testimonianze, il capi-tale dei suoi beni culturali:non solo le stupende faccia-te delle chiese e dei palazzi,i tesori del suo Museo Na-zionale, le grandi raccolte dimanoscritti e di libri dellesue biblioteche, ma il valoredi tante intelligenze e facol-tà creative accolte recente-mente nel suo seno e il si-gnificato intero della suastoria affidato alla memoriadel suo popolo. La rispostavenuta dal mondo esterno,unanime e pronta, è stata dirichiamo a tutti perché tuttosi recuperi e si riattivi, neimodi voluti dalla storia diquesta città.». Le parole diFrancesco Sabatini, Presidente del-l’Accademia della Crusca, tratte dalsuo saggio contenuto all’interno delvolume, sono la migliore sintesi diquanto è possibile trovare tra le pagi-

ne di questo tributo alla città di L’A-quila voluto da CARSA Edizioni,un’iniziativa editoriale spontanea-mente nata dalla necessità, quasi dal-l’urgenza di esprimere nella migliore

tradizione della Casa Edi-trice lo stato d’animo di chi,da abruzzese e da cittadinodel mondo, ha vissuto il do-lore di quei giorni. Insiemea Francesco Sabatini, gliautori Claudia Conforti,Maurizio D’Antonio, Ma-rialuce Latini, PierluigiProperzi ed Elpidio Valeridonano al lettore il ritrattodi una città dalla storia mil-lenaria, vitale, dinamica,dalla bellezza ineguagliabi-le. Il volume si avvale, in-fatti, di testi di alta divulga-zione appositamente redattidai citati autori, tra i mag-giori storici dell’arte e del-l’architettura abruzzesi.L’obiettivo del volume èsemplice, diretto: presenta-re e riassumere il valoredella città e del suo patri-monio attraverso le emer-genze più compromesse.Grazie al vastissimo archi-vio fotografico e documen-tale di CARSA Edizioni(che in trent’anni di attivitàeditoriale ha studiato, docu-mentato, pubblicato e valo-

rizzato tutto il patrimonio storico-ar-tistico della città e del territorio aqui-lano), il volume permette di compie-re un viaggio di grande sintesi spet-tacolare in ciò che questa città era, eche dovrà ridiventare. Le pagine illu-strate da immagini tutte a colori re-stituiscono infatti, accanto alla bel-lezza del tessuto urbano, piccoli bra-ni di vita quotidiana, sospesi tra laserenità del prima e il dolore del do-po. L’apporto del materiale fotogra-fico fornito da Ministero dell’Interno- Ufficio Comunicazione Istituziona-le, Corpo Nazionale dei Vigili delFuoco - Centri Video Documentazio-ne, una serie selezionata di fotogra-fie del dopo terremoto, rende il volu-me un documento unico. È questa di-fatti un’opera capace di raccontare laricchezza e la bellezza di un patrimo-nio, come quello aquilano, che non èassolutamente possibile perdere, rac-contato nello splendore dei suoigiorni migliori e così come vuoletornare a essere. ■

L’Immagine del crollo disastroso del palazzo della Prefettura è divenutal’icona del sisma aquilano del 6 aprile 2009.

L’edificio come appariva prima del sisma.

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10 luglio-agosto 200910

Il colore del benessere sociale” èil titolo dell’agile volume pubbli-cato dalla Fondazione CRTrieste:

l’opera riunisce e illustra i numerosiinterventi con cui la Fondazione sipropone di offrire un sostegno co-stante alla comunità di riferimentoche permetta di ottenere beneficiconcreti nella vita quotidiana di cia-scuno.“La Fondazione CRTrieste ha rispo-sto nel 2008 alla crisi economicaraggiungendo con i propri interventiil traguardo dei 120 milioni di euro.In un momento difficile in cui si ri-flette sulla necessità di conciliare lelogiche del mercato con gli interessisociali” sostenendo “iniziative chespaziano dalla ricerca scientifica aglieventi per l’arte e la cultura, allestrutture sociali, al tempo libero, alleiniziative per i giovani”.Così Massimo Paniccia, il Presiden-te della Fondazione, ha aperto il vo-lume dedicato all’attività istituziona-le dell’Ente.Oltre a dedicare sempre maggiori ri-sorse alla diretta realizzazione diprogetti, la Fondazione, intendendomantenere e rafforzare i particolarilegami con Trieste, il suo territorio e

le sue istituzioni, favorisce ed inco-raggia lo sviluppo economico delterritorio di riferimento con inter-

venti anche a sostegno di programmie progetti di enti e associazioni loca-li e tutto ciò in funzione di un mi-glioramento dell’assetto territoriale,della qualità della vita della sua co-munità.Dunque, l’obiettivo di fondo è quel-lo di destinare risorse, integrandoquelle già presenti sul territorio, percontribuire al soddisfacimento di bi-sogni di interesse comune a gruppipiù o meno ampi di soggetti.Nel volume l’intervento di MassimoPaniccia è seguito da un interventodel Segretario generale della Fonda-zione, Paolo Santangelo, sull’acqui-sto da parte della Fondazione dellacollezione ‘Arte e industria’ Stock.Si tratta di un insieme di dodici ope-re che, alla fine degli anni ’60, laStock commissionò ai più noti pitto-ri figurativi italiani dell’epoca e chesarebbero state messe in vendita dal-la proprietà dell’Azienda a seguito

Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste

Il colore del benessere sociale

di Maria Maresca

Attività ludiche e didattiche al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino

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del trasferimento della sede com-merciale da Trieste a Milano. L’o-biettivo della Fondazione era quellodi mantenere a Trieste i quadri dellacollezione a beneficio di tutta la co-munità. Alcune pagine del volume,poi, sono dedicate al “Bilancio diMissione 2008” cherappresenta uno stru-mento importante inquanto il sistema infor-mativo-contabile che locaratterizza oltre a svol-gere un’azione di guidae di indirizzo all’attivitàdella Fondazione, assol-ve anche un’importantefunzione di analisi co-noscitiva documentan-do in che modo la Fon-dazione ha creato un va-lore sociale per la co-munità. Tutto ciò garan-tisce trasparenza all’a-zione della Fondazioneche, in cambio, ottieneuna crescente legittima-zione e coagula un im-portante consenso. Nona caso il bilancio di mis-sione è uno strumentodalle potenzialità straor-dinarie rappresentandodi fatto la certificazionedi un profilo etico, l’ele-mento di legittimazionedel ruolo di un’istituzio-ne, in termini strutturalima anche, forse soprat-tutto, morali. È la matrice per presen-tarsi alla comunità di ri-ferimento nella manierapiù chiara e completa edanche per stabilire conessa un interscambio di informazioninecessarie per entrambe le parti.Questa sezione del volume contieneanche pagine dedicate alla storia del-la Fondazione, al contesto di riferi-mento, alla “Missione e alla Strate-gia” dell’Ente: i frutti che, di anno in

anno, maturano sul patrimonio in do-tazione garantiscono l’attuazione diinterventi considerevoli. Tanto più sele principali risorse vengono impie-gate nella realizzazione di progetti digrande rilievo come quelli fino adoggi promossi.

Alcune pagine sono dedicate, inve-ce, al rapporto tra la Fondazione e lacomunità di riferimento.La Fondazione, consapevole dellapropria responsabilità etico-sociale,crede fortemente nel dialogo con lacomunità per progettare e realizzare

nuovi modelli di sviluppo economi-co sostenibili. Ciò anche attraversola pubblicazione di questo volume,inteso come un documento con cui laFondazione si pone l’obiettivo difornire una visione completa e tra-sparente della sua attività.

Altre sezioni del volu-me sono dedicate ai“Progetti 2008” di cuila Fondazione si fapromotrice, seguonopoi le sezioni dedicateall’attività più propria-mente erogativa.Un’ulteriore sezione è

stata dedicata a “Patri-monio e redditività”della Fondazione.Patrimonio che è total-mente vincolato al per-seguimento degliobiettivi statuari ed ègestito in modo co-erente con la naturadelle Fondazioni qualiEnti senza scopo di lu-cro che operano secon-do i principi di traspa-renza e moralità.Il volume si conclude,infine, con il “Bilanciodi esercizio”, ritenutouno strumento fonda-mentale per la valuta-zione e la divulgazionedei dati relativi all’atti-vità svolta.È questo un modo effi-cace per spiegare dadove vengono e dovevanno le risorse di unacomunità che deveavere a disposizionetutti gli elementi per

valutare se le scelte fatte hanno por-tato o meno dei miglioramenti con-creti. Testi, numeri e foto servono,quindi, per presentarsi di fronte aicittadini e rendere conto degli obiet-tivi raggiunti, delle cose fatte, del ri-spetto dei programmi deliberati. ■

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12 luglio-agosto 200912

La Settimana dei Beni culturalied ambientali è una manifesta-zione promossa dalla Fonda-

zione Cassa dei Risparmi di Livornoper favorire un più stretto rapportotra gli studenti delle scuole elemen-tari, medie e superiori della Provin-cia di Livorno e il territorio nel qua-le vivono. I ragazzi sono, infatti,chiamati a scegliere, stu-diare, esaminare un beneculturale e/o ambientaledel loro circondario ed aproporne il recupero, ilrestauro, la valorizzazio-ne o soluzioni alternati-ve di utilizzo; il progettoviene poi tradotto in di-segni, scritti, fotografie,cartelloni, materialemultimediale ed altro,senza limitazione alcu-na.Celebrata per la primavolta nell’aprile del2005, la manifestazione,giunta quest’anno allaquinta edizione, conti-nua ad essere di grandeattualità ed interesse peril mondo scolastico.L’evento non si esauri-sce con le mostre con-clusive (a Livorno, Ca-stiglioncello, Piombinoe isola d’Elba) degli ela-borati prodotti dagli stu-denti; la Fondazione pre-mia, infatti, tutti gli isti-tuti partecipanti con uncontributo di € 1.000 daspendere tassativamenteper l’acquisto di mate-riale didattico o per lo svolgimentodelle attività didattiche; incentiva glistudenti a partecipare con passioneall’iniziativa con un ulteriore premiorivolto ai lavori più interessanti, so-stenendo economicamente il proget-to di recupero e/o di valorizzazionedel Bene culturale e/o ambientale daloro proposto (come, per esempio, la

Fontana del Parco di Villa Uzielli aCastiglioncello, la Fonte dei Canalidi Marina a Piombino, il Ponte diPietrabianca nell’omonima Oasi aVada, ecc.); infine, gratifica tutti i ra-gazzi partecipanti con la realizzazio-ne di una pubblicazione che racco-glie i lavori realizzati, con il nome edil cognome di tutti i partecipanti.

Tra le numerose iniziative a cui han-no partecipato ben 25 scuole, prota-gonista di questa quinta edizionedella manifestazione è stata la Fontedei Canali di Marina; un antico mo-numento di Piombino, conosciutoanche come Fonte delle serpi inamore, di cui i ragazzi della ScuolaMedia A. Guardi di Piombino, in

occasione della Seconda Settimanadei Beni culturali ed ambientali(2006) avevano segnalato il degradoe avevano proposto il restauro.Il monumento, gioiello dell’arte ita-liana che molti attribuiscono al gran-de scultore del Duecento Nicola Pi-sano era in pessimo stato di conser-vazione; in particolare le teste zoo-

morfe dalle quali sgor-gava l’acqua potabile(un tempo se ne approv-vigionavano le imbarca-zioni). Dalla fine del-l’Ottocento mancavauna testa zoomorfa e lequattro rimaste (3 dimolossi ed una di caval-lo) necessitavano unaradicale ripulitura. Ilprogetto degli studenti èstato accolto dalla Fon-dazione Cassa di Ri-sparmi di Livorno checon il suo finanziamen-to ha permesso al Co-mune di Piombino diprocedere al restaurodel monumento affidatoad esperti restauratoridiretti dalla dottoressaMaria Teresa Lazzarinidella Soprintendenza diPisa.La fonte, rimessa a nuo-vo sia nella strutturamuraria che nell’im-pianto idraulico, è statarestituita alla collettivi-tà. Le teste sono state ri-strutturate e sono stateconservate ed esposte alpubblico nel Museo del

Castello e della Città di Piombino.Al loro posto, sulla fonte, sono statiappositamente realizzati fedelissimi.Sempre durante la manifestazione,alcuni alunni della scuola media Mi-cali hanno illustrato a che punto so-no i lavori per installare sulla sco-gliera di Calafuria una nuova segna-letica ideata dai ragazzi. La zona,

Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno

La scuola e i Beni culturali e ambientalidi Ida Ferraro

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prossimamente, sarà interessata allacostituzione di un parco marino.In occasione della Terza Settimanadei Beni culturali ed ambientali, glistudenti avevano presentato un pro-getto intitolato i “Tesori di Calafu-ria” con il quale avevano descritto lebellezze della scogliera livornese eavevano avanzato alla Fondazione larichiesta di renderla più accessibile edotata di cartelli con informazionisui percorsi, sulla fauna e sulla floradell’ambiente. Dopo aver ottenuto lenecessarie autorizzazioni e indica-zioni tecniche da parte del Comunedi Livorno, i ragazzi hanno disegna-to i pannelli per la segnaletica, rea-lizzati con il finanziamento dellaFondazione e collocati lungo i sen-tieri secondo le disposizioni dettatedall’Amministrazione Comunale. Come ha scritto il Presidente dellaFondazione, Avv. Luciano Barsotti,

nell’introduzione alla pubblicazionededicata alla manifestazione, “al dilà della realizzazione delle singoleproposte, dettata spesso da esigenzedi fattibilità piuttosto che da criterimeritori, riteniamo che anche in que-st’anno scolastico 2008/2009 i pro-getti presentati da tutti gli istitutiscolastici partecipanti siano stati al-l’altezza delle aspettative e in sinto-nia con lo spirito della manifestazio-ne. Per questo stiamo pensando di ri-durre il numero di interventi da rea-lizzare, sempre molto difficili daportare avanti nel loro iter ammini-strativo, a favore di una - riteniamoutile e gradita - integrazione del con-tributo perl’acquisto dimateriale di-dattico”.Che dire? Pro-muovere la co-

noscenza e la valorizzazione del ter-ritorio è oggi azione indispensabileper l’Italia, incarnata visibilmente esignificativamente nel suo splendidopatrimonio culturale e ambientaletroppo spesso offeso e martoriato,ma capace di parlare ancora all’uo-mo.Dunque, ben vengano iniziative co-me quelle promosse dalla Fondazio-ne Cassa dei Risparmi di Livornoche puntano soprattutto sulla sensi-bilizzazione delle nuove generazioniper sviluppare e diffondere valorifondamentali. ■

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14 luglio-agosto 2009

ARTE E CULTURADAL SISTEMA

Grazie a un comodato venten-nale concesso da FondazioneCariparma al museo archeo-

logico nazionale di Parma una dellepiù importanti collezioni di scarabeisigillo d’europa 429 scarabei-sigilloarricchiscono la sezione egizia delmuseo

Piccoli, formidabili amuleti, simbolodi rinascita Keperi e immagine deldio creatore, accompa-gnavano il proprietarioin vita e in morte. Gliscarabei egizi eranominuscole sculture cheriproducevano l’inset-to. Sul dorso, la testa,le elitre e le zampe; sulventre, talvolta, un de-coro, il marchio concui imprimere l’argillaumida. Erano questi gliscarabei sigillo, porta-fortuna e al tempo stes-so suggelli con cuichiudere casse, cofa-netti, giare o papiri. Dal 22 settembre ilMuseo ArcheologicoNazionale di Parmapotrà esporre una dellepiù prestigiose colle-zioni di scarabei sigilloattualmente esistenti,la Collezione Magnari-ni, 429 esemplari, dicui 80 reali, datati dal2100 al 525 a.C.Grazie ad una conven-zione tra Ministero peri Beni e le Attività Cul-turali e Fondazione Ca-riparma, che l’avevaacquistata da FrancoMagnarini nel 2008, lapreziosa collezionetroverà posto nella sezione egizia, difianco alla ventina di scarabei (di cuisette “del cuore” e almeno due “rea-li”) già presenti nel museo. Con l’ar-rivo di questi esemplari, il Museo di

Parma potrà mostrare al pubblicouna delle più ampie collezioni di sca-rabei sigillo a livello nazionale e trale più importanti d’Europa.La collezione comprende esemplaridi dimensione variabile dai 5 ai 30millimetri, per lo più ottimamenteconservati. Gli scarabei più antichirisalgono alla metà del Primo Perio-do Intermedio (2100 a.C. circa), i piùrecenti all’Epoca Tarda (728-525

a.C.) Sono realizzati con diversi ma-teriali (lapislazzulo, corniola, steati-te, paste colorate e invetriate) e pre-sentano sulla base piatta un ampioventaglio di decorazioni, elementi li-

neari, geometrici, animali, figureumane, vegetali, motti, cartigli. Ap-passionato studioso di questi oggetti,Franco Magnarini aveva compostonegli anni la ragguardevole collezio-ne, partendo da un primo nucleo diuna sessantina di esemplari, proprie-tà di famiglia; la collezione è statapubblicata nel 2004 in un “Catalogoragionato” edito da BAR, Oxford.Per numero, ampiezza dell’arco cro-

nologico, materiali etecniche di produzio-ne, varietà iconografi-ca e rarità di alcuniesemplari, la collezio-ne Magnarini di scara-bei-sigillo è stata di-chiarata dal Ministerodi “eccezionale inte-resse artistico archeo-logico” nel 2000. Ac-quistata da Fondazio-ne Cariparma, è stataconcessa al Ministeroin comodato venten-nale rinnovabile, conla precisa finalità difavorirne al massimola fruizione da partedel pubblico.A questo scopo è statopredisposto uno scher-mo a navigazione di-gitale touchscreen ingrado di mostrare a vi-deo ogni singoloesemplare nei minimidettagli, fornendo altempo stesso diversechiavi di lettura degliscarabei e dell’interasezione egizia. Il siste-ma consente diversi li-velli di approfondi-mento, da quello piùtecnico che riporta in-

tegralmente il testo del Catalogo, alpiù divulgativo, a quello nettamentedidattico, studiato apposta per leclassi elementari che frequentano as-siduamente la sezione egizia. ■

Fondazione Cassa di Risparmio di Parma

Le collezioni di scarabei sigilloa cura dell’Ufficio Stampa della Fondazione

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15luglio-agosto 2009

Si è svolta con successo laseconda edizione dellarassegna nazionale del-

l’editoria delle fondazionibancarie. nelle sale espositivedi palazzo Potenziani, oltre300 preziosi volumi sono ri-masti in mostra dal 7 al 24maggio. La Fondazione Varro-ne ancora una volta promotri-ce dell’evento nazionale pa-trocinato dall’Acri.

Dopo il successo ottenuto nel-la I Edizione della Rassegnaeditoriale, la Fondazione Var-rone, con il patrocinio dell’A-CRI, ha voluto riproporre que-sta manifestazione culturale,unica in Italia nata con l’obiet-tivo di far circolare i preziosivolumi editi dalle Fondazioniitaliane, che altrimenti rimar-rebbero nel luogo di appartenenza. La Rassegna dell’Editoria delle Fon-dazioni bancarie, inaugurata lo scor-so 7 Maggio presso le sale espositivedi Palazzo Potenziani, è rimastaaperta fino al 24 Maggio. All’apertura della Esposizione, era-no presenti molte autorità locali,esponenti del mondo culturale dellacittà ed è stata significativa anche lapartecipazione di autorevoli Presi-denti di alcune Fondazioni aderentialla Rassegna. Accolto con entusia-smo l’intervento del Presidente dellaCassa di Risparmio di Firenze, Aure-liano Benedetti, membro del CdAdell’A.B.I. e dell. ACRI, e del Con-siglio Direttivo del Censis. “Ci sia-mo resi conto che le Fondazioni pos-siedono un vero patrimonio editoria-le che rischiava però di avere una li-mitata diffusione - ha commentato ilPresidente della Fondazione Varro-ne, Innocenzo de Sanctis, alla vigiliadell’inaugurazione della manifesta-zione - La Rassegna invece offrel’occasione di divulgare ampiamentetesti che sono espressione di luoghidiversi. È indubbio che il “libro” è

sinonimo di cultura assumendo, neirispettivi contenuti, un valore decisi-vo per dare concretezza alle repenti-ne trasformazioni di un mondo“ostaggio consapevole” della globa-lizzazione. L’esposizione di oltre300 volumi può diventare, permette-temi il paragone, un viaggio alla sco-perta del paese Italia. Questi libriracchiudono la storia, la cultura, l’ar-te di tanti luoghi del nostro meravi-glioso territorio”.La Rassegna Nazionale dell’Editoria2009 ha registrato la partecipazionedi 57 Fondazioni bancarie prove-nienti da tutto il territorio nazionaleche hanno messo a disposizionecomplessivamente 332 volumi. Lepubblicazioni pervenute hanno of-ferto un affascinante spaccato sul pa-trimonio storico, letterario, artisticoitaliano. È stato possibile ammirarenella sale di Palazzo Potenziani,molti volumi tra cui la preziosa e ac-curata Collezione della FondazioneBanco di Sardegna, su tutti i prodot-ti artigianali, gioielli, costumi dellaterra sarda, la meticolosa riproduzio-ne anastatica della”Storia del Regno

di Napoli” edita dalla Fondazionedella Provincia de l’Aquila, il volu-me sullo storico Palazzo della Ra-gione di Padova elaborato dalla Fon-dazione Cassa di Risparmio Padovae Rovigo, la Collezione di S. Gimi-gnano curata dalla Fondazione Mon-te Paschi di Siena.Sono rimasti in esposizione anche ivolumi della Fondazione Varrone, inparticolare l’ultimo dedicato ai Re-stauri. È stato possibile sfogliare an-che molti cataloghi di mostre orga-nizzate dalle stesse Fondazioni ban-carie. Ogni libro realizzato con parti-colare accuratezza nelle immagini enella documentazione, rappresentaanche uno strumento di lavoro e diricerca per gli esperti e gli studiosi.La Rassegna rivolta in particolareagli amanti della Letteratura, dellaCultura storica, dell’Arte, già nella IEdizione ha attirato significativa-mente l’attenzione, proprio su Rieti,di personaggi illustri.“Credo che per far crescere una co-munità, bisogna uscire dai propriconfini territoriali e questo ulterioreevento di respiro nazionale promos-

Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti

Fondalibri. L’editoria a Rietia cura dell’Ufficio stampa della Fondazione

Inaugurazione rassegna: al nastro il Presidente della Fondazione, Innocenzo de Sanctis.

ARTE E CULTURADAL SISTEMA

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16 luglio-agosto 2009

ARTE E CULTURADAL SISTEMA

so dalla Fondazione Varrone, mi au-guro che contribuisca non solo ad unproficuo scambio di idee, di infor-mazioni culturali, storiche, artisti-che, urbanistiche, letterarie,ma anche a dare la giusta visi-bilità al territorio reatino - hasottolineato il Presidente Inno-cenzo de Sanctis”.Molte Fondazioni aderenti al-l’iniziativa, sono nuove rispet-to alla I Edizione della Rasse-gna.Una presenza significativa,come rileva la Dott.ssa ShantiScopigno delegata dalla Fon-dazione Varrone all’organizza-zione della Rassegna, che con-sente la circolazione di volumisempre più eterogenei e nuovi.“Nei momenti attuali, in cui siparla di innovazioni repentine,ci piace pensare a Fondalibri e,quindi, alla attività editorialedelle Fondazioni bancarie co-me indiscutibile esempio diuna realtà che privilegia una

promozione culturale, determinanteper far conoscere la storia degli uo-mini e degli avvenimenti del nostroPaese - ha evidenziato il presidente

de Sanctis - Particolarmentelieti che l’ACRI abbia conces-so il patrocinio alla nostra ma-nifestazione vorrei ringraziaresentitamente il Presidente avv.Giuseppe Guzzetti, il DirettoreGenerale, dr. Stefano Marchet-tini ed il suo Vice, dr. Alessan-dro Del Castello, unendo nelringraziamento le numeroseFondazioni che, di buon gra-do, hanno accettato di collabo-rare per la riuscita della Rasse-gna Editoriale. Sono rimastoparticolarmente contento dellapositiva risposta della città,che ha dimostrato di esseresempre più attenta e sensibileverso le attività culturali dellaFondazione Varrone. Signifi-cativo anche il dato inerente ivisitatori proveniente da fuoriRegione che confermano uno

degli obiettivi di questa RassegnaNazionale di offrire la giusta visibili-tà a Rieti centro non solo d’Italia, maanche di cultura”. ■

Da sinistra: Il presidente della Cassa di Risparmio Aureliano Benedetti, il Presidente Innocenzo de Sanctis e ilPrefetto Riccio.

Una sala durante l’inaugurazione della rassegna.

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17luglio-agosto 2009

a cura di Francesca Cigna

La rubrica presenta alcune delle iniziative delle Fondazioni bancarie contenute nel database “Pro-getti” nell’area riservata alle associate del sito ACRI. Si tratta di interventi che per modalità innova-tiva e complessità di realizzazione o per la loro particolare tipologia appaiono di rilevante interesse.

DAL SISTEMAI PROGETTI

Con il patrocinio della Segreteria di Stato per l’ Istruzione e la Cultura, l’ Università e le Politi-che Giovanili, la Fondazione San Marino - nel quadro del settore operativo dedicato alla promo-zione dell’istruzione, della ricerca scientifica, tecnologica e della cultura- nell’ intento di soste-nere il mondo della formazione scolastica e con lo scopo di promuovere una gestione degli stu-denti maggiormente attenta alla crescita globale dell’individuo ed alla cultura della responsabi-lità e del merito, ha istituito il PREMIO FONDAZIONE SAN MARINO “MERITAMENTE”indirizzato agli studenti ed agli Istituti Scolastici di appartenenza. Il concorso, vuole sondare, le

cognizioni culturali di competenzadella fascia di età, l’apertura menta-le, la capacità di decisione in autono-mia, la creatività, l’indole altruista edi responsabilità civile, sociale, am-bientale e culturale, nonché la consa-pevolezza e dedizione agli ideali dipace e giustizia, comprensione e co-operazione, La Fondazione San Ma-rino da sempre attenta alle proble-matiche dell’universo giovanile, conl’istituzione del concorso “MERI-TAMENTE” intende confermare eribadire il proprio sostegno al mondodella scuola, nella convinzione cheinvestire in formazione delle nuovegenerazioni, significhi investire nelfuturo del Paese.

GENESI DEL PROGETTO

Fondazione Cassa di Risparmio

di San Marino

DENOMINAZIONE PROGETTO PREMIO FONDAZIONE SAN MARINO “MERITA-MENTE”

Descrizione Sintetica Concorso indirizzato agli studenti di cittadinanza o residen-za sammarinese iscritti presso il triennio delle scuole secon-darie superiori ed agli istitituti scolastici di appartenenza,con borse di studio per gli studenti e per gli istituti presso iquali sono iscritti

Settore IstruzioneDurata Progetto annualeImporto Circa 40.000 euro/annoAnno prima delibera 2008-2009Natura giuridica del soggetto beneficiario PrivatiOrigine del Progetto Origine interna della FondazioneLocalizzazione San Marino

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18 luglio-agosto 2009

I PROGETTIDAL SISTEMA

“MERITAMENTE”, il concorso che premia gli studenti sammarinesi o residenti a San Marinopiù promettenti assieme alle loro Scuole, è entrato nel vivo della sua realizzazione. Febbraio scorso è scaduto il termine ultimo per l’iscrizione degli Istituti Scolastici e sono stateben venti le candidature presentate, gli Istituti si impegneranno a segnalare i nostri migliori stu-denti che frequentano gli ultimi tre anni di corso. Essi potranno accedere a prove e colloqui at-titudinali ed a conclusione, il Comitato Scientifico, stilerà una graduatoria suddivisa per anno difrequenza dalla quale emergeranno in totale nove premiati, tre per ogni anno.

IMPATTO,RISULTATI EPROSPETTIVEFUTURE

I destinatari del Premio sono le Scuole e gli Studenti: gli studenti di cittadinanza o residenzasammarinese che frequentano il triennio della Scuola Secondaria Superiore, in territorio o fuoriterritorio, nell’anno scolastico 2008-2009 e gli Istituti Scolastici presso i quali sono iscritti.L’Istituto Scolastico, che sceglierà di partecipare al concorso, segnalerà fino a n° 3 studenti perognuno degli anni di corso III; IV e V per ogni indirizzo scolastico e che risultino tra i migliorialunni dell’Istituto.Gli studenti designati dagli Istituti potranno accedere ad un concorso condotto da una Commis-sione Esaminatrice, composta da docenti qualificati, con la supervisione di un Comitato Scien-tifico.Il concorso, è articolato in due fasi: una batteria di test valutativi per una prima selezione e suc-cessivamente da un colloquio conoscitivo/attitudinale. I premi della I° Edizione del concorso“MERITAMENTE” saranno assegnati agli studenti qualificati rispettivamente ai primi tre postidelle graduatorie di pertinenza ed agli Istituti Scolastici frequentati dagli alunni che risulteran-no primi nelle graduatorie di pertinenza stilate dalla Commissione Scientifica.Più precisamente il PREMIO FONDAZIONE SAN MARINO consiste in borse di studio per glistudenti ed in finanziamenti per gli Istituti Scolastici:• Borse di studio di complessivi €. 3.800,00 per gli studenti che risulteranno ai primi tre posti diciascuna delle graduatorie finali di pertinenza. Le borse sono spendibili per soggiorni di studioall’estero (primi nelle graduatorie), per l’acquisto di libri e/o per l’iscrizione scolastica o a cor-so di formazione (secondo e terzo delle graduatorie).• Erogazione di € 5.000,00 agli Istituti Scolastici frequentati dagli alunni che risulteranno al 1°posto delle graduatorie finali per il finanziamento di un progetto d’Istituto. Il progetto sarà scel-to dal Comitato Scientifico del PREMIO FONDAZIONE SAN MARINO su una rosa di tre pro-getti che gli Istituti Scolastici beneficiari della borsa di studio proporranno.

DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO

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19luglio-agosto 2009

DAL SISTEMA

Il progetto risponde alle linee guida contenute nella programmazione pluriennale, che si prefig-gevano di privilegiare la realizzazione di progetti propri, nonché di iniziative in grado di coin-volgere, anche finanziariamente, enti ed organizzazioni operanti sul territorio di riferimento, alfine di stimolare sinergie e collaborazioni, soprattutto con le realtà appartenenti al mondo delvolontariato, del pronto intervento sanitario e della protezione civile. Consapevole dell’impor-tanza di fornire a tali soggetti gli strumenti per poter svolgere in modo efficiente la propria at-tività, con questo progetto la Fondazione Carima si è posta l’obiettivo di supportare il periodi-co rinnovo del parco macchine degli enti, sia pubblici che “non profit” di matrice privata, cheoperano a beneficio dei soggetti svantaggiati. Nel realizzare tale obiettivo è stato riproposto unmodello operativo, precedentemente sperimentato con esiti fortemente positivi, che consente diconiugare la tradizionale veste di ente erogatore di “grants” con quella di soggetto che intervie-ne in modo attivo e dinamico a beneficio della comunità di riferimento. L’acquisto di ambulan-ze e mezzi di trasporto ha infatti visto la Fondazione Carima agire in modo diretto sia in fun-zione di coordinamento delle esigenze manifestate dai singoli richiedenti, traducendole in unprogramma di intervento unitario e mirato, sia in funzione di interlocutore unico nei confrontidei fornitori, acquisendo un elevato potere contrattuale nell’interesse dell’intera collettività. Ta-le approccio ha mostrato come un’efficace collaborazione permetta la realizzazione di iniziati-ve concertate che, sotto il coordinamento della Fondazione Carima, riescono a soddisfare le esi-genze di tutti gli enti interessati a condizioni estremamente favorevoli, massimizzando i risul-tati ottenibili con l’impiego delle risorse disponibili.

GENESI DEL PROGETTO

Fondazione Cassa di Risparmio

della Provincia di Macerata

DENOMINAZIONE PROGETTO “SULLE STRADE DELLA SOLIDARIETÀ”Descrizione Sintetica Acquisto di ambulanze e mezzi per il trasporto sociale e di

protezione civile destinati ad enti pubblici ed organizzazionidi volontariato operanti in provincia di Macerata.

Settore Volontariato, filantropia e beneficenzaDurata Progetto pluriennale (esercizi 2006, 2007, 2008)Importo Circa € 1.765.000 euro complessiviAnno prima delibera 2006Natura giuridica del soggetto beneficiario Enti pubblici, enti religiosi, associazioni di volontariato, so-

cietà cooperative sociali ex L. 381/91.Origine del Progetto Progetto di origine interna alla Fondazione, ma sulla base

delle richieste di contributo presentate da terzi.Localizzazione Intero territorio della provincia di Macerata.

Una suggestiva veduta dall’alto di Piazza del Popolo a San SeverinoMarche il giorno della manifestazione.

La gremita platea.

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20 luglio-agosto 2009

I PROGETTIDAL SISTEMA

La selezione dei mezzi da assegnare è avvenuta in base alle richieste di contributo presentate daterzi a valere sui Bandi 2006 e 2007, nei quali era previsto il finanziamento in via prioritaria del-le domande per l’acquisto di mezzi di trasporto sociale e di protezione civile. Analogamente, perle ambulanze abilitate al 118 la selezione è avvenuta sulla base delle richieste presentate in re-lazione al Bando 2008. Dopo aver definito il programma delle assegnazioni, la Fondazione Ca-rima ha innanzitutto individuato alcune tipologie standard di mezzi rispetto alle quali uniforma-re, e soddisfare in modo più omogeneo, le molteplici esigenze manifestate dai soggetti richie-denti. Allo stesso modo, le ambulanze sono state realizzate prendendo come riferimento un “al-lestimento base” per poter svolgere il servizio di 118. La Fondazione Carima ha poi coordinatoe gestito tutte le operazioni di acquisto, definendo direttamente con i fornitori i prezzi e le con-dizioni di vendita. Il grosso quantitativo di mezzi trattati ha conferito un elevato potere contrat-tuale che ha permesso di ottenere forti sconti, generando in tal modo consistenti risparmi di spe-sa che hanno permesso l’acquisto di un maggior numero di veicoli. Inoltre, circa i mezzi di tra-

sporto, a comuni e comunità montane la Fonda-zione Carima ha erogato un contributo pariall’80% del prezzo di vendita, mentre le organiz-zazioni di volontariato hanno ricevuto un contri-buto pari all’intero costo di acquisto. Per le am-bulanze, invece, la modalità operativa è stata du-plice: gli enti già assegnatari di un veicolo disoccorso nel 2006 hanno beneficiato di un finan-ziamento bancario agevolato per l’intero costodel mezzo, e di cui la Fondazione ha pagato glioneri finanziari; gli altri enti hanno usufruito diun contributo pari a circa 2/3 del costo dell’am-bulanza e, per la quota residua, di un analogo fi-nanziamento bancario. Il progetto si è conclusocon la cerimonia pubblica di consegna dei mez-zi, che si è svolta in piazza del Popolo a San Se-verino Marche nel 12 settembre 2008, alla pre-senza delle autorità civili, militari e religiose,del Sottosegretario Guido Bertolaso e di tutti ivolontari appartenenti agli enti assegnatari.

IMPATTO,RISULTATI EPROSPETTIVEFUTURE

La selezione dei mezzi da assegnare è avvenuta in base alle richieste di contributo presentate daterzi a valere sui Bandi 2006 e 2007, nei quali era previsto il finanziamento in via prioritaria del-le domande per l’acquisto di mezzi di trasporto sociale e di protezione civile. Analogamente, perle ambulanze abilitate al 118 la selezione è avvenuta sulla base delle richieste presentate in re-lazione al Bando 2008. Dopo aver definito il programma delle assegnazioni, la Fondazione Ca-rima ha innanzitutto individuato alcune tipologie standard di mezzi rispetto alle quali uniforma-re, e soddisfare in modo più omogeneo, le molteplici esigenze manifestate dai soggetti richie-denti. Allo stesso modo, le ambulanze sono state realizzate prendendo come riferimento un “al-lestimento base” per poter svolgere il servizio di 118. La Fondazione Carima ha poi coordinatoe gestito tutte le operazioni di acquisto, definendo direttamente con i fornitori i prezzi e le con-dizioni di vendita. Il grosso quantitativo di mezzi trattati ha conferito un elevato potere contrat-tuale che ha permesso di ottenere forti sconti, generando in tal modo consistenti risparmi di spe-sa che hanno permesso l’acquisto di un maggior numero di veicoli. Inoltre, circa i mezzi di tra-sporto, a comuni e comunità montane la Fondazione Carima ha erogato un contributo pariall’80% del prezzo di vendita, mentre le organizzazioni di volontariato hanno ricevuto un con-tributo pari all’intero costo di acquisto. Per le ambulanze, invece, la modalità operativa è stataduplice: gli enti già assegnatari di un veicolo di soccorso nel 2006 hanno beneficiato di un fi-nanziamento bancario agevolato per l’intero costo del mezzo, e di cui la Fondazione ha pagatogli oneri finanziari; gli altri enti hanno usufruito di un contributo pari a circa 2/3 del costo del-l’ambulanza e, per la quota residua, di un analogo finanziamento bancario. Il progetto si è con-cluso con la cerimonia pubblica di consegna dei mezzi, che si è svolta in piazza del Popolo aSan Severino Marche nel 12 settembre 2008, alla presenza delle autorità civili, militari e religio-se, del Sottosegretario Guido Bertolaso e di tutti i volontari appartenenti agli enti assegnatari.

DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO

Sul palco: il Vicepresidente della Fondazione Carima Roberto Massi Gentiloni Silverj, ilSindaco di San Severino Marche Cesare Martini, il Presidente della Fondazione CarimaFranco Gazzani, il Presidente della Provincia di Macerata Giulio Silenzi, il Sottosegre-tario di Stato alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso.

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21luglio-agosto 2009

Per celebrare il novantesimo an-niversario della nascita ed ilcinquantesimo anniversario

della morte di Fausto Coppi, miticafigura del ciclismo di tutti i tempi, laFondazione Cassa di Risparmio diTortona, l’Associazione Fausto eSerse Coppi, i Comunidi Castellania e di Tor-tona, con il patrociniodella Comunità Monta-na Valli Curone-Grue-Ossona, della Provinciadi Alessandria e dellaRegione Piemonte,hanno promosso, soste-nuto e realizzato il pro-getto “L’Airone alto nelnostro cielo” che sisvolgerà tra settembre2009 e gennaio 2010,nelle località di Castel-lania e di Tortona.L’evento prevede comeprincipali iniziative, lapresentazione di unamostra fotografica, unaesposizione di dipintidi Claudio Pesci e laproiezione di un filma-to, dal titolo L’Aironealto nel nostro cielo ilcui sottotitolo, I Torto-nesi raccontano diFausto, sottolinea il ca-rattere del lavoro con-dotto da Amilcare Fos-sati, che attraverso laricostruzione del perio-do tortonese di Coppi,ne riafferma la tortone-sità a tutto tondo delCampionissimo.

L’iniziativa si svolgerà in due perio-di: 12 settembre - 2 novembre 2009a Castellania luogo natale di Coppi,nei locali della Vecchia scuola, pres-so il Centro di documentazione, ineffetti tutto il Paese sarà interessatocol progetto “Le case di Castellania

raccontano il Campionissimo”; men-tre nel periodo 14 novembre 2009 -10 gennaio 2010 gli eventi celebrati-vi si svilupperanno a Tortona pressoPalazzo Guidobono.L’avvio delle manifestazioni in Ca-stellania, avverrà sabato 12 settem-

bre alle ore 16,00 - ri-trovo nel cortile di ca-sa Coppi - con l’inau-gurazione della mo-stra fotografica e laproiezione del filmatostorico, mentre, mar-tedì 15 alle ore 17,00presso la Cappellettadel Mausoleo, saràcelebrata la S. Messain suffragio del Cam-pionissimo, in occa-sione appunto dellaricorrenza del novan-tesimo anniversariodella sua nascita.A ricordo degli eventicelebrativi che avran-no luogo a Castella-nia ed a Tortona, laFondazione Cassa diRisparmio di Tortona,metterà gratuitamentea disposizione dei vi-sitatori, un certo nu-mero di copie del fil-mato in DVD e unaserie di immagini fo-tografiche della vitasportiva del Campio-nissimo.Per tutti, dunque, pri-mo appuntamento aCastellania, sabato 12settembre. ■

Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona

L’airone vola ancora in alto

a cura dell’Ufficio stampa della Fondazione

llttoo nneellnnoossttrroo cciieelloo

L’uomo e la leggenda: immagini

CASTELLANIA12 settembre - 2 novembre 2009

PROGRAMMA DEGLI EVENTI

Sabato 12 settembre - ore 16,00Inaugurazione mostra fotografica

Proiezione filmato storicoLe case di Castellania raccontano il Campionissimo

Esposizione acquerelli di Claudio Pesci

Domenica 13 settembre - Lunedì 14 settembreTutti in bicicletta: vi aspettiamo da Fausto

Martedì 15 settembre - ore 17,0090° ANNIVERSARIO

DELLA NASCITA DI FAUSTO COPPICelebrazione S. Messa presso la Cappelletta del Mausoleo

Per informazioni: 0131 822965

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

COMUNE DITORTONA

ASSOCIAZIONEFAUSTO E SERSE COPPI

A CASTELLANIA

Con il patrocinio di

REGIONEPIEMONTE

COMUNITÀ MONTANA VALLICURONE GRUE OSSONA

ARTE E CULTURADAL SISTEMA

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22 luglio-agosto 2009

ISTRUZIONEDAL SISTEMA

Lunedì 21 settembre, presso ilConvento di S. Francesco aConegliano, alla presenza del

presidente di Fondazione CassamarcaDino De Poli, si è svolta la cerimoniadi conga dei diplomi, della VI edizio-ne del corso post-universitario NEWEUROPE MASTER IN BANKINGAND ENTREPRENEURSHIP.Il Corso, organizzato da FondazioneCassamarca, tramite la società stru-mentale Umanesimo Latino Spa, edal Gruppo UniCredit, ha visto lapartecipazione di 24 studenti prove-nienti da Azerbaijan, Bulgaria, Croa-zia, Germania, Kazakhstan,Kyrgyzstan, Italia, Polonia, Russia,Serbia, Turchia, Ucraina e Uzbeki-stan, vale a dire i Paesi dell’Est Euro-pa nei quali il Gruppo Unicredit èmaggiormente presente. Il Master hasino ad ora visto la partecipazione di142 studenti provenienti da 21 diver-si Paesi europei (Azerbaijan, Arme-nia, Bulgaria, Bosnia, Croazia, Esto-nia, Germania, Italia, Kazakhstan,Kyrgyzstan, Montenegro, Polonia,Rep. Ceca, Romania, Russia, Serbia,

Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucrai-na, Uzbekistan). Gli studenti sonostati impegnati in 1000 ore di forma-zione in aula, durante le quali hannoavuto la possibilità di acquisire la co-noscenza della lingua italiana e di ap-profondire molteplici aspetti dellemateria in tema di Banca, Finanza eImprenditorialità, e in un periodo distage di almeno 3 mesi presso unadelle società appartenenti al GruppoUnicredit o presenti sul territorio. Nell’edizione appena conclusa le cit-tà sedi degli stage sono state: Milano,Monaco (Germania), Roma, Torino,Verona, Vienna (Austria). Attraversoqueste esperienze il Master punta acreare un’integrazione culturale, dan-do agli studenti la possibilità di entra-re in contatto con persone di lingua ecultura diversa facilitando la creazio-ne di ponti di collegamento, basi peruna futura cooperazione internazio-nale che rappresenta la linea di svi-luppo seguita oggi dal Gruppo.La percentuale di impiego degli stu-denti a 6 mesi dall’ottenimento deldiploma è del 98%. Il Corso ha an-

che ottenuto l’accreditamento qualeMaster Specialistico da parte del piùimportante ente italiano nel settore,l’ASFOR, che annovera tra i CorsiMaster già accreditati quelli dellascuola SDA Bocconi di Milano, MIPPolitecnico di Milano, MIB Schoolof Management di Trieste, ENI Cor-porate University, ed altri ancora. Al-la cerimonia conclusiva hanno parte-cipato il Presidente di FondazioneCassamarca On. Avv. Dino De Poli,il dott. Francesco Giacomin, consi-gliere di amministrazione UnicreditoItaliano SpA, il dott. Markus Vor-beck, responsabile del Group Em-ployer Branding.La VII edizione del Corso prenderàil via il 5 ottobre prossimo e vedrà lapartecipazione di studenti prove-nienti da 16 diversi Paesi e, per laprima volta, anche dalla Lettonia. Lasede del Corso è presso l’Ex Con-vento di S. Francesco a Conegliano,edificio ristrutturato da FondazioneCassamarca. ■

* Ufficio stampa della Fondazione

Fondazione Cassamarca

New Europe Master in Banking and Entrepreneurship

di Antonella Stelitano*

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23luglio-agosto 2009

DAL SISTEMA

Sotto l’Alto Patronato del Presiden-te della Repubblica Italiana con iPatrocini del Ministero per i Beni ele Attività Culturali e del Ministerodell’Istruzione, dell’Università edella Ricerca

Ipalazzi storici delle banche ita-liane, solitamente chiusi al pub-blico perché luogo di lavoro, sa-

ranno aperti gratuitamente su tutto ilterritorio nazionale. È Invito a Pa-lazzo, la giornata nazionale d’aper-tura al pubblico dei palazzi storicidelle banche, giunta alla sua ottavaedizione.In 93 palazzi di 52 banche in 47 cit-tà (con due novità: Abbiategrasso eModena), cittadini, appassionati eturisti che partecipano a quest’edi-zione della manifestazione promos-sa dall’Abi, potranno ammirare unostraordinario scorcio di patrimonioarchitettonico, artistico e paesaggi-stico, oltre che arredi, opere d’artedi ogni epoca, giardini, cantine, ar-chivi e biblioteche, che le bancheitaliane conservano e tutelano. Lom-bardia ed Emilia Romagna le regio-ni con il maggior numero di palazzida visitare (rispettivamente 19 e 16),

mentre Roma si conferma la cittàcon più dimore storiche aperte alpubblico di cittadini e appassionati(11). Tra le novità di quest’anno 21sedi “in mostra” per la prima volta.Nelle precedenti edizioni, Invito aPalazzo ha già attirato oltre 600 mi-la visitatori e anche quest’anno lamanifestazione offre al pubblico lapossibilità di ammirare un’ampiascelta di capolavori nascosti, leespressioni più variegate di oltremille anni di civiltà, fino alla più re-cente creatività: palazzi storici e vil-le, collezioni d’arte e giardini, anti-chi simboli di storia urbana e inno-vative opere architettoniche del No-vecento. I 93 palazzi aperti al pub-blico rappresentano infatti un’anto-logia ricca e completa di stili, ten-denze e gusti artistici ed architetto-nici italiani di ogni epoca. Dallapossente architettura rinascimentale,alle forme del barocco, alle elegantidimore settecentesche immerse inparchi secolari, alle atmosfere neo-classiche, fino ai palazzi che più direcente le banche stesse hanno com-missionato ai più affermati architetticontemporanei. Oltre ad ambienti digrande suggestione, che in molti ca-

si conservano ancora arredi origina-li e oggetti d’epoca, i visitatori po-tranno accedere anche a mostre ap-positamente allestite per l’occasio-ne, dedicate al collezionismo d’arte,a nuove acquisizioni o alla storiadelle singole banche o a momenti si-gnificativi di vita culturale e civile.L’elenco completo dei palazzi chepartecipano all’iniziativa è disponi-bile sul sito http://palazzi.abi.it ■

VIII Edizione

Invito a Palazzo

Ora tocca ai giovanissimi. Frapochi giorni i diecimila, eforse più, scolari e studenti

che fanno parte della Giuria popola-re del Premio “Fondazione Cassa diRisparmio di Cento” di letteraturaper i ragazzi inizieranno a leggere ilibri finalisti della trentunesima edi-zione. La Giuria tecnica ha infattiscelto la terna per le scuole elemen-tari e la terna per le scuole medie frai 119 libri iscritti al concorso.Nella sezione Scuola Primaria laterna è composta, dopo molti anni,da libri di soli autori italiani: “Ti sal-verò, Canaglia”, edito da Giunti, diAquilino; “Kiroi e la Grande Migra-zione” (Piemme) di Maria Vago e“Le memorie di Alessandro” (Nuo-

ve Edizioni Romane) di FedericoAppel al suo primo romanzo.Per la sezione Scuola Media, la ter-na è composta da “L’uomo che cor-re”, edito da Giunti, dello scrittoreaustraliano Michael Gerard Bauer,al suo esordio; “Storia di Ismael cheha attraversato il mare” (De Agosti-ni) di Francesco d’Adamo e “Il se-greto di Lydia” (Salani) dell’autoresvedese Finn Zetterholm.I lavori finalisti saranno ora valutatida due giurie popolari composte daoltre 500 classi, elementari e medie,di molte regioni italiane e di comu-nità italiane all’estero (Slovenia,Croazia, San Marino, Svizzera, Ger-mania) che con il voto determine-ranno le graduatorie conclusive. Nel

complesso saranno, presumibilmen-te, oltre 10.000 i ragazzi coinvolti.La selezione delle opere è stata ef-fettuata dalla Giuria tecnica compo-sta dalle giornaliste Tiziana Ferrarioe Fulvia Sisti, dagli scrittori GuidoClericetti, Folco Quilici e MarioSchiavato, dai docenti Franco Frab-boni, Giovanni Genovesi, Pina Ron-delli e Paolo Valentini. Il Premio èpromosso e organizzato da Fonda-zione Carice, Cassa di Risparmio diCento, Università di Ferrara e Uffi-cio provinciale scolastico di Ferrara.Si stanno intanto chiudendo le iscri-zioni alla Giuria popolare; gli inse-gnanti che vogliano far parteciparele proprie classi possono telefonarealla segreteria. ■

Letteratura per i ragazzi

Premio Fondazione Cassa di Risparmio di CentoScelte le due terne di libri finalisti

Ora la lettura ed il voto dei 10.000 giovanissimi della Giuria popolare

Roma, Palazzo Altieri.

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24 luglio-agosto 2009

DAL SISTEMA