La fede che preferisco di Charles Péguy 14 e 21 agosto 2016 · viglie e il corpo dell'uomo, che è...

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14 e 21 agosto 2016 www.compastlentate.it Comunità pastorale Lentate - 12/08/16 LM calendario per i battesimi in ogni parrocchia della Comunità Pastorale - sempre alle ore 16.30 BIRAGO nella prima domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre CAMNAGO nella seconda domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre CIMNAGO nella prima domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre COPRENO nella seconda domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre S. VITO ogni ultima domenica di tutti i 12 mesi ————————————————————————————————— Le prenotazioni necessariamente in segreteria di p.za s. Vito 27 o direttamente dal parroco (320.2244053) AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE SACERDOTI PER LE CONFESSIONI sabato 20 agosto nelle chiese parrocchiali dalle 16.30 BIRAGO don Angelo, CAMNAGO don Ambrogio, CIMNAGO don Mario A., S. VITO don Italo, COPRENO (dalle 16) p. Pierre sabato 27 agosto nelle chiese parrocchiali dalle 16.30 BIRAGO don Mario A., CAMNAGO p. Pierre, CIMNAGO don Italo, S. VITO don Angelo, COPRENO (dalle 16) don Ambrogio inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali s.te messe della Comunità Pastorale BIRAGO prefestiva 20.30 festive 8 - 10.30 martedì, giovedì, venerdì 9 CAMNAGO prefestiva 18 festive 10 - 20.30 martedì, giovedì, venerdì 8.30 CIMNAGO prefestiva 20 festiva 10 lunedì, mercoledì, venerdì 18 COPRENO prefestiva 17 festive 9 - 11 lunedì, mercoledì, venerdì 8 S.VITO prefestiva 18 festive 8 - 11 - 18 da lunedì a venerdì 7 e 8.30 sabato 8.30 sabati di maggio e ottobre 7 e 8.30 MOCCHIROLO mercoledì 20.30 (escluso maggio e luglio-agosto) * a S. Vito ogni sabato 16.30 - 17.30 esposizione eucaristica * a BIRAGO, CAMNAGO, CIMNAGO, COPRENO in caso di funerale la s. Messa d'orario di quel giorno viene sostituita dal funerale APPUNTAMENTI COMUNITARI 1 - 28 agosto: sospesa a s.Vito la s.messa feriale delle 7 Rosario e messa nei cimiteri concluso con il 12 agosto Tutte le SEGRETERIE PARROCCHIALI e il CENTRO D’ASCOLTO CARITAS sono chiusi fino al 29 agosto. Per qualsiasi necessità rivolgersi direttamente ai sacerdoti. INFORMAZIONE : prossimo numero 27 e 28 agosto NUMERI UTILI IN COMUNITÀ PASTORALE don Italo 320.2244053, don Andrea 333.9142493 don Mario 339.2042262, don Ambrogio 0362.525275 don Angelo 334.1837553, Mariella (religiosa) 339.8838012 Natelli diacono G.Paolo (resp. Caritas) 346.8225985 SEGRETERIA della Comunità Pastorale p.za s. Vito 27, 0362.560210 (anche fax) apertura: lunedì, giovedì, sabato 17-19 - martedì, mercoledì, venerdì 9-11 il parroco, don Italo, è a disposizione nelle case parrocchiali 17-18.30 lunedì a Cimnago giovedì a S. Vito martedì a Camnago venerdì a Copreno mercoledì a Birago CENTRO ASCOLTO CARITAS interparrocchiale Copreno - via Montenero 13, 0362.565858 oppure 346.8225985 ogni lunedì 15 - 18 e giovedì 17.30 - 19.30 sito della comunità pastorale di Lentate www.compastlentate.it 15 agosto 2016 - festa dell’ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO Lettura del Vangelo secondo Luca 1,39-56 In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabet- ta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”. Allora Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai tro- ni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”. Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. Anello d'oro, dove il tempo e l'eternità si innestano l'uno nell'altra, dove si passano le frontiere: carne di donna in pa- radiso, carne di Dio sulla terra. L'assunzione di Maria intona oggi il canto del valore del corpo. Dio non spreca le sue mera- viglie e il corpo dell'uomo, che è un tessuto di prodigi, avrà, trasfigurato, lo stesso destino dell'anima, e Dio occuperà cuo- re e corpo e "sarà tutto in tutti" (lettera di Paolo ai Colossesi 3,11). Questo corpo così fragile, così sublime, così caro, così dolente, sacramento d'amore e talvolta di violenza, in cui sentiamo la densità della gioia, in cui soffriamo la profondità del dolore, diventerà, nell'ultimo giorno, porta aperta, soglia spalancata alla comunione, trasparenza di cristallo, sacra- mento dell'incontro perfetto. Maria è la sorella che è andata avanti, il suo destino è il nostro, e già da ora. "Vidi una donna vestita di sole, era incinta e gridava per le doglie del par- to" (Apocalisse 12,2). Immagine bellissima della Chiesa, dell'umanità, di Maria, di me, piccolo cuore ancora vestito d'ombre. Che rivela la nostra comune vocazione: essere nella vita, datori di vita. Essere creature solari, generanti vita, e in lotta. Contro il male, il grande drago rosso che divora la luce, che mangia i frutti del- la vita. Avere un cuore di luce, mandare solo segnali di vita attorno a sé, e non arrendersi mai. Perché il futuro del mondo non è gravido di morte, ma di vita. Il vangelo racconta che "Maria si mise in viaggio, in fretta, verso la montagna". Lei è la donna del viaggio compiuto in fretta, perché l'amore ha sempre fretta, non sopporta ritardi; va', portata dal futuro che prende carne e calore in lei. Donna in viaggio, che è sem- La fede che preferisco di Charles Péguy La fede che preferisco, dice Dio, è la speranza. La fede non mi stupisce. Non è stupefacente. Risplendo talmente nella mia creazione. [...] Che per non vedermi veramente ci vorrebbe che quella povera gente fosse cieca. La carità, dice Dio, non mi stupisce. Non è stupefacente. Quelle povere creature sono così infelici che a meno di avere un cuore di pietra, come non avrebbero carità le une per le altre. Come non avrebbero carità per i loro fratelli. Come non si toglierebbero il pane di bocca, il pane quotidiano, per darlo a dei bambini disgraziati che passano. E mio figlio ha avuto per loro una tale carità. [...] Ma la speranza, dice Dio, ecco quello che mi stupisce. Me stesso. Questo è stupefacente. Che quei poveri figli vedano come vanno le cose e che credano che andrà meglio domattina. [...] Questo è stupefacente ed è proprio la più grande meraviglia della nostra grazia. E io stesso ne sono stupito. E bisogna che la mia grazia sia in effetti di una forza incredibile. E che sgorghi da una fonte e come un fiume inesauribile. [...] Quello che mi stupisce, dice Dio, è la speranza. Non me ne capacito. Questa piccola speranza che ha l'aria di non essere nulla. Questa bambina speranza. Immortale. Vergine, anello d'oro del tempo e dell'eterno, tu porti la nostra carne in paradiso e Dio nella nostra carne (D. M. Turoldo).

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14 e 21 agosto 2016 www.compastlentate.it

Comunità pastorale Lentate - 12/08/16 LM

calendario per i battesimi in ogni parrocchia della Comunità Pastorale - sempre alle ore 16.30

BIRAGO nella prima domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre

CAMNAGO nella seconda domenica di gennaio - marzo - maggio - luglio - ottobre - dicembre

CIMNAGO nella prima domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre

COPRENO nella seconda domenica di febbraio - aprile - giugno - settembre - novembre

S. VITO ogni ultima domenica di tutti i 12 mesi —————————————————————————————————

Le prenotazioni necessariamente in segreteria di p.za s. Vito 27 o direttamente dal parroco (320.2244053)

AVVISI DELLA COMUNITÀ PASTORALE SACERDOTI PER LE CONFESSIONI

sabato 20 agosto nelle chiese parrocchiali dalle 16.30 BIRAGO don Angelo, CAMNAGO don Ambrogio, CIMNAGO don Mario A.,

S. VITO don Italo, COPRENO (dalle 16) p. Pierre

sabato 27 agosto nelle chiese parrocchiali dalle 16.30 BIRAGO don Mario A., CAMNAGO p. Pierre, CIMNAGO don Italo,

S. VITO don Angelo, COPRENO (dalle 16) don Ambrogio inoltre 20 minuti prima di ogni s. Messa, compresi i funerali

s.te messe della Comunità Pastorale BIRAGO prefestiva 20.30 festive 8 - 10.30 martedì, giovedì, venerdì 9

CAMNAGO prefestiva 18 festive 10 - 20.30 martedì, giovedì, venerdì 8.30

CIMNAGO prefestiva 20 festiva 10 lunedì, mercoledì, venerdì 18

COPRENO prefestiva 17 festive 9 - 11 lunedì, mercoledì, venerdì 8

S.VITO prefestiva 18 festive 8 - 11 - 18 da lunedì a venerdì 7 e 8.30

sabato 8.30 sabati di maggio e ottobre 7 e 8.30

MOCCHIROLO mercoledì 20.30 (escluso maggio e luglio-agosto)

* a S. Vito ogni sabato 16.30 - 17.30 esposizione eucaristica

* a BIRAGO, CAMNAGO, CIMNAGO, COPRENO in caso di funerale la s. Messa d'orario di quel giorno viene sostituita dal funerale

APPUNTAMENTI COMUNITARI

1 - 28 agosto: sospesa a s.Vito la s.messa feriale delle 7

Rosario e messa nei cimiteri concluso con il 12 agosto

Tutte le SEGRETERIE PARROCCHIALI e il CENTRO D’ASCOLTO CARITAS sono chiusi fino al 29 agosto.

Per qualsiasi necessità rivolgersi direttamente ai sacerdoti.

INFORMAZIONE : prossimo numero 27 e 28 agosto

NUMERI UTILI IN COMUNITÀ PASTORALE don Italo 320.2244053, don Andrea 333.9142493 don Mario 339.2042262, don Ambrogio 0362.525275 don Angelo 334.1837553, Mariella (religiosa) 339.8838012

Natelli diacono G.Paolo (resp. Caritas) 346.8225985 SEGRETERIA della Comunità Pastorale

p.za s. Vito 27, 0362.560210 (anche fax) apertura: lunedì, giovedì, sabato 17-19 - martedì, mercoledì, venerdì 9-11 il parroco, don Italo, è a disposizione nelle case parrocchiali 17-18.30

lunedì a Cimnago giovedì a S. Vito martedì a Camnago venerdì a Copreno mercoledì a Birago

CENTRO ASCOLTO CARITAS interparrocchiale Copreno - via Montenero 13, 0362.565858 oppure 346.8225985

ogni lunedì 15 - 18 e giovedì 17.30 - 19.30 sito della comunità pastorale di Lentate www.compastlentate.it

15 agosto 2016 - festa dell’ASSUNZIONE DI MARIA AL CIELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 1,39-56 In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabet-ta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”. Allora Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai tro-ni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”. Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Anello d'oro, dove il tempo e l'eternità si innestano l'uno nell'altra, dove si passano le frontiere: carne di donna in pa-radiso, carne di Dio sulla terra. L'assunzione di Maria intona oggi il canto del valore del corpo. Dio non spreca le sue mera-viglie e il corpo dell'uomo, che è un tessuto di prodigi, avrà, trasfigurato, lo stesso destino dell'anima, e Dio occuperà cuo-re e corpo e "sarà tutto in tutti" (lettera di Paolo ai Colossesi 3,11). Questo corpo così fragile, così sublime, così caro, così dolente, sacramento d'amore e talvolta di violenza, in cui sentiamo la densità della gioia, in cui soffriamo la profondità del dolore, diventerà, nell'ultimo giorno, porta aperta, soglia spalancata alla comunione, trasparenza di cristallo, sacra-mento dell'incontro perfetto. Maria è la sorella che è andata avanti, il suo destino è il nostro, e già da ora. "Vidi una donna vestita di sole, era incinta e gridava per le doglie del par-to" (Apocalisse 12,2).

Immagine bellissima della Chiesa, dell'umanità, di Maria, di me, piccolo cuore ancora vestito d'ombre. Che rivela la nostra comune vocazione: essere nella vita, datori di vita. Essere creature solari, generanti vita, e in lotta. Contro il male, il grande drago rosso che divora la luce, che mangia i frutti del-la vita. Avere un cuore di luce, mandare solo segnali di vita attorno a sé, e non arrendersi mai. Perché il futuro del mondo non è gravido di morte, ma di vita. Il vangelo racconta che "Maria si mise in viaggio, in fretta, verso la montagna". Lei è la donna del viaggio compiuto in fretta, perché l'amore ha sempre fretta, non sopporta ritardi; va', portata dal futuro che prende carne e calore in lei. Donna in viaggio, che è sem-

La fede che preferisco di Charles Péguy

La fede che preferisco, dice Dio, è la speranza.

La fede non mi stupisce.

Non è stupefacente. Risplendo talmente nella mia creazione. [...]

Che per non vedermi veramente

ci vorrebbe che quella povera gente fosse cieca.

La carità, dice Dio, non mi stupisce.

Non è stupefacente.

Quelle povere creature sono così infelici

che a meno di avere un cuore di pietra,

come non avrebbero carità le une per le altre.

Come non avrebbero carità per i loro fratelli.

Come non si toglierebbero il pane di bocca, il pane quotidiano,

per darlo a dei bambini disgraziati che passano.

E mio figlio ha avuto per loro una tale carità. [...]

Ma la speranza, dice Dio,

ecco quello che mi stupisce. Me stesso.

Questo è stupefacente.

Che quei poveri figli vedano come vanno le cose

e che credano che andrà meglio domattina. [...]

Questo è stupefacente

ed è proprio la più grande meraviglia della nostra grazia.

E io stesso ne sono stupito. E bisogna che la mia grazia sia in effetti di una forza incredibile.

E che sgorghi da una fonte e come un fiume inesauribile. [...]

Quello che mi stupisce, dice Dio, è la speranza.

Non me ne capacito.

Questa piccola speranza che ha l'aria di non essere nulla.

Questa bambina speranza. Immortale. Vergine, anello d'oro

del tempo e dell'eterno, tu porti la nostra carne in paradiso

e Dio nella nostra carne (D. M. Turoldo).

Anagrafe della Comunità Pastorale: luglio 2016

Sono nati in Cristo:

BIRAGO: Gatti Riccardo di marco e Adduci Angelina CAMNAGO: Beschi Elia di Nicholas e Cairoli Chiara S. VITO: Zorat Alessandro di Davide e Lettieri Paola

Ci hanno lasciato nella luce della Pasqua:

BIRAGO: Nici Alberto di anni 33 CAMNAGO: Colombo Rosella di anni 62 Tommaselli Annamaria Peccini Amneris di anni 93 Polloni Aide Sandra di anni 91 Porro Rosina di anni 94 COPRENO: Monti Piera di anni 65 Caimi Luigi di anni 83 Buffon Maria di anni 102 S. VITO: Cogliati Elena di anni 87 De Gobbi Ofelia di anni 87 Saia Maria di anni 88 Rorato Antonietta di anni 84 Frigerio Mariantonia di anni 79 Colico Carla di anni 80

Hanno consacrato il loro amore in Cristo:

BIRAGO: Moltrasio Giuseppe con Volontè Lucia COPRENO: Miceli Maurizio con Izzo Mariacristina S. VITO: Ceppi Carlo Attilio con Silvestri Antonella Maria

2016: preghiera natalizia nelle case, con sacerdoti e laici.

L’esperienza nella Comunità Pastorale di Seregno nel 2015.

Don Bruno Molinari (parroco di tutte le parrocchie di Seregno): “Preti e laici bussano alle porte per augurare a tutti la pace del Vangelo” Stanno proseguendo in questi giorni le visite natalizie alle famiglie della città da parte di sacerdoti, religiosi, religiose e laici, un’importante occasione in cui la Chiesa incontra il suo “gregge”. “È la mia quarta visita alle famiglie - ci spiega don Bruno Molinari - e sto vedendo a poco a poco le diverse zone della parrocchia San Giuseppe, ma ci vorranno almeno altri tre o quattro anni per poter completare il giro. Si tratta di 8500 famiglie e inoltre ci sono le diverse attività produttive, artigiane, industriali, i luoghi istituzionali, le scuole, le sedi di associazioni e gruppi, le comunità religiose e di assistenza, e altro anco-ra… L’annuale visita alle famiglie è un momento da molti atteso e gradito. Oggi ha acquisito anche il senso di una Chiesa “in uscita” come spesso dice Papa Francesco. È un andare in “missione” nel nome del Signore nelle famiglie, nelle case, nei luo-ghi di lavoro e di vita sociale. È un bussare ovunque, senza esclusione, per augurare a tutti la pace del Natale di Gesù, l’annuncio del Vangelo di un Dio vicino all’uomo. È un mostrare il volto di una comunità dove non solo i preti annunciano. In questo “pellegrinaggio” di casa in casa si incontrano situazioni di difficoltà e di fatica riguardo alla salute, agli affetti, al lavoro, all’educazione dei fi gli, ma per fortuna anche tante situazioni di serenità e di gioia. Rispetto a qualche decennio fa – sottoline-a Molinari - quando tutta la gente apriva don Bruno Molinari la porta con fede e con gioia, anche questa buona tradizione sta cambiando non poco: c’è maggior presenza di persone e famiglie di religioni diverse dalla cattolica. Ci sono situazioni di indif-ferenza, chiusura, rifiuto, forse anche di sfiducia verso la Chiesa e i suoi rappresentanti. In queste settimane difficili si aggiun-ge poi la paura e il sospetto che fa tener chiuse le porte ed i cuori. Inoltre c’è da dire che non tutti i quartieri della città sono accoglienti allo stesso modo! Tuttavia noi sacerdoti, religiosi e laici, continuiamo a passare e a bussare, a offrire un sorriso, una parola di augurio, un’immagine natalizia, un seme di bene. Certamente sarà il Signore a schiudere i cuori alla pace e alla fede.

“Grazie alle famiglie che ci hanno accolto per pregare” Nella

visita natalizia alle famiglie accanto ai sacerdoti da qualche anno vi è anche un buon gruppo di laici che donano il loro

tempo per essere sempre più testimoni di una Chiesa sempre più “missionaria”. Gianni Brambilla e Antonio Pezzoni della par-

rocchia di Sant’Ambrogio hanno vissuto per la prima volta que-

sta profonda esperienza. “Prima di tutto vogliamo esprimere la nostra gratitudine per averci affidato questo servizio alla Chie-

sa - ci confidano - ma il nostro grazie grande è rivolto a tutte le famiglie che abbiamo visitato, per l’accoglienza che ci hanno

riservato e per aver condiviso insieme la preghiera. Nella mag-gior parte delle famiglie che abbiamo visitato erano presenti i

“preziosi” nonni con gli adorati nipotini, molti i genitori che non

c’erano perché al lavoro. Diversi gli anziani incontrati che pur-troppo vivono nella solitudine o nella sofferenza; altri accuditi

dalla propria badante, altri ancora che chiedevano un aiuto spirituale. Tutti comunque molto accoglienti e felici del nostro

pur breve incontro. Inoltre vogliamo sottolineare che abbiamo

ricevuto accoglienza e pregato anche con famiglie ortodosse. Questa è stata per noi un’esperienza un po’ faticosa, ma bella,

e sicuramente porteremo nella preghiera e nel cuore tutte le persone incontrate.” Un’esperienza comunque più che positiva

e arricchente anche per tutti i laici delle altre parrocchie che si sono resi disponibili in questa forma di nuova evangelizzazione.

La prima volta di due laici

pre figura di una ricerca interiore, di un cammino verso un mondo nuovo sulle tracce di Dio e sulle speranze del cuore. Donna in viaggio verso altri: Maria non è mai da sola nel Van-gelo, non si è mai ritagliata uno spazio per quanto esiguo, da riservare a sé. Va continuamente verso altri, creatura di co-munione, nodo di incontri. Donna in viaggio da casa a casa, che lascia la sua casa di Nazareth, e va da Elisabetta, dagli sposi di Cana, a Cafarnao, alla camera alta a Gerusalemme, quasi la sua casa si fosse dilatata e spalancata e moltiplicato il cerchio del cuore. Donna in viaggio con gioia, gioia e paura insieme, gioia che all'incontro con Elisabetta si fa abbraccio e

poi canto. Perché la gioia, come la pace, come l'amore, si vivono solo condividendoli. L'Assunta è la festa della nostra comune migrazione verso la vita. Siamo umanità dolente, ma incamminata; umanità feri-ta, caduta, eppure incamminata; umanità che ben conosce il tradimento, ma che non si arrende, che ama con la stessa intensità il cielo e la terra.

p. Ermes Ronchi

VACANZE ESTIVE A

SANTA CATERINA

PRIMO TURNO

Dall’11 al 17 luglio abbiamo vissu-

to il primo turno di vacanza co-

munitaria in montagna. Eravamo

in 72 e i bambini partivano dalla

terza elementare alla prima me-

dia. Abbiamo vissuto una bellissi-

ma esperienza che può essere

riassunta con tre semplici parole:

fraternità, preghiera e montagna.

Fraternità perché siamo stati sem-

pre insieme, nelle squadre e durante le attività di gioco e laboratori. I ragazzi oggi fanno fatica a fare nuove amicizie

e quindi aiutare i ragazzi a fare fraternità non è più una aspetto scontato che viene da sé. Gli animatori in questo ci

hanno dato una grande mano perché seguendo le squadre hanno potuto aiutare i bambini da vicino. La preghiera

ha scandito le nostre giornate, la Messa, le riflessioni e i momenti di preghiera ci hanno aiutato a capire che anche il

gioco e il volersi bene centrano con Gesù e con il Vangelo. Montagna, perché l’esperienza delle gite è stata formativa

in tutti i sensi: camminare insieme, raggiungere alte mete, fare fatica, aiutarsi a vicenda. Importante è stata

l’esperienza della gita di due giorni che abbiamo fatto al rifugio Branca.

SECONDO TURNO

Dal 17 al 23 luglio invece 97, tra ragazzi ed animatori

e responsabili, abbiamo vissuto una bellissima espe-

rienza tra preadolescenti e adolescenti insieme. Il te-

ma che ci ha guidato era sul libro di Tolkyen “Lo

Hobbit” e il titolo che non abbiamo dato al percorso

formativo era “IN TE C’E’ DI PIU’”. Abbiamo cercato

di aiutare i ragazzi, partendo dagli sviluppi della sto-

ria, a riconoscere i loro valori, le loro qualità e la

traccia di Dio che c’è in loro per capire che la loro

vita è veramente qualcosa di prezioso, e che Dio vuo-

le costruire con noi un progetto di vita tutto per il

bene. Non dobbiamo farci spaventare dai grandi so-

gni, dai grandi desideri, non dobbiamo appiattirci

sulla mediocrità del normale modo di fare della mas-

sa. Dobbiamo aspirare a cose grandi. In questo ci

hanno aiutato l’educatore Fabio e i due seminaristi

Fabio e Francesco. Loro ci hanno aiutato a trasmette-

re con l’esempio e la testimonianza questi valori im-

portanti e il senso più profondo del tema.

COMINCIANDO DA GERUSALEMME

Mancano meno di cinque giorni alla partenza. Dopo alcuni mesi di

preparazione giunge il momento di fare gli ultimi preparativi e parti-

re. Partiamo non a titolo personale ma a nome della nostra comuni-

tà. Portiamo con noi tutto il desiderio della nostra gente di essere

vicini ai cristiani della Terra Santa. Noi animeremo un gruppo di

bambini cristiani ebreofoni che fanno parte dell’unica parrocchia dei

cittadini israeliani di religione cristiana che sono in tutto poche centi-

naia. Sono una minoranza che purtroppo non riceve tanti aiuti dal

mondo cattolico. La nostra comunità nella colletta quaresimale è sta-

ta molto generosa e porteremo proprio nelle mani del Vicario Padre

David il soldi che abbiamo raccolto. Andiamo anche a nome vostro. Don Andrea