Bergamo, 20 febbraio 2009 Luogo di effettuazione delle operazioni ai fini IVA Stefano Setti.
La costruzione del piano di azione energetico della città Dipartimento di Chimica Industriale e dei...
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La costruzione del piano di azione energetico della città
Dipartimento di Chimica Industriale e dei Materiali
UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
Leonardo SettiPolo di Rimini - Università di Bologna
Laboratorio a Rete ENVIREN
I comuni, l'energia, l’ambiente e la tutela del cittadino:
esperienze, innovazioni e finanziamentiMercoledì 5 Maggio 2010 – IMOLA (BO)
Evoluzione del fabbisogno energetico italianoEvoluzione del fabbisogno energetico italiano(Fonte: Ministero Attività Produttive, 2005).(Fonte: Ministero Attività Produttive, 2005).
Consumi lordi + import al 2020: 254MtepConsumi finali + import al 2020: 155 Mtep
Evoluzione del fabbisogno energetico italiano dopo la crisi 2008-2009Evoluzione del fabbisogno energetico italiano dopo la crisi 2008-2009(Fonte: .(Fonte: .
Consumi lordi + import al 2020 = Consumi finali lordi + import al 2007
PACCHETTO CLIMA-ENERGIAPACCHETTO CLIMA-ENERGIA
DIRETTIVA 2009/29/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 In cui i paesi industrializzati dovrebbero impegnarsi a ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra almeno del 30 % entro il 2020 e dal 60 all’80 % entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990..
DIRETTIVA 2009/30/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 in cui si prende atto che il 20 % circa delle emissioni di gas a effetto serra della Comunità è prodotto dalla combustione dei carburanti utilizzati nei trasporti su strada. Una possibile soluzione per diminuire tali emissioni è rappresentata dall’abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra prodotte durante il ciclo di vita dei combustibili.
DIRETTIVA 2009/31/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 relativa allo stoccaggio geologico di biossido di carbonio (CCS) quale una tecnologia ponte che contribuirà a mitigare i cambiamenti climatici. Il biossido di carbonio (CO2) è catturato dagli impianti industriali, trasportato in un sito di stoccaggio e successivamente iniettato in una formazione geologica sotterranea adatta per lo stoccaggio definitivo. Tale tecnologia non dovrebbe servire da incentivo per aumentare la quota di centrali a combustibili fossili. Il suo sviluppo non dovrebbe portare ad una riduzione degli sforzi volti a sostenere le politiche di risparmio energetico, le energie rinnovabili e altre tecnologie sicure e sostenibili a basse emissioni di carbonio, in termini sia di ricerca sia finanziari.DIRETTIVA 2009/28/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE. Questa direttiva rappresenta la parte prettamente energetica del Pacchetto Clima-Energia ed impone obiettivi obbligatori per ogni Stato membro della Comunità Europea riguardo allo sviluppo dell’uso delle fonti rinnovabili..
17% del consumo finale di energia da fonti rinnovabili
10% del consumo finale di energia nei trasporti da fonti rinnovabili
Obiettivo 2020: ITALIA
Consumi lordi al 2020: 254,4 MtepConsumi finali al 2020 (BAU): 155 Mtep
Energia da fonte rinnovabile al 2020: 26,3 Mtep
Energia da fonte rinnovabile al 2005: 8 Mtep
Quota di energia da colmare al 2020: +18,3 MTep
Traiettoria indicativa per centrare l’obiettivo
S2012 = 0,20 (S2020-S2005) = 3,7 MTepS2014 = 0,30 (S2020-S2005) = 5,5 MtepS2016 = 0,45 (S2020-S2005) = 8,2 MTepS2018 = 0,65 (S2020-S2005) = 11,9 MTep
DIRETTIVA 2009/28/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIOdel 23 aprile 2009
La Germania per esempio ha un obiettivo simile ma ha una capacità di performance che è palese nei numeri del 2007/2008 (dati espressi in milioni di TEP sul consumo finale):
Germania MTep Italia MTep
Fotovoltaico +1860 MW 0,2 +338 MW 0,036
Eolico +1665,1 MW 0,23 +1010,4 MW 0,139
Solare termico(2007) +637 MWt 0,055 +173 MWt 0,015
Biomassa (2007) +1303 Ktep 1,303 +134 Ktep 0,134
Totale +1,8 +0,3
La Germania per esempio ha un obiettivo simile ma ha una capacità di performance che è palese nei numeri del 2008/2009 (dati espressi in milioni di TEP sul consumo finale):
Germania MTep Italia MTep
Fotovoltaico +3600 MW 0,4 +900 MW 0,1
Eolico +1916 MW 0,26 +1112 MW 0,15
Solare termico(2007) +637 MWt 0,055 +173 MWt 0,015
Biomassa (2007) +1303 Ktep 1,303 +134 Ktep 0,134
Totale +2,0 +0,4
L’obiettivo potrebbe essere difficilmente raggiungibile se non inneschiamo una nuova marcia
Dobbiamo passare da +0,3 Mtep/anno ad almeno 1,8 Mtep/annooppure dobbiamo fare una saggia riduzione dei consumi al fine di ridurre lo scalino che dobbiamo colmare.L’altra alternativa sarà pagare sanzioni pesanti a partire dal 2014
Traiettoria indicativa
0
5
10
15
20
25
30
2004 2008 2012 2016 2020
anno
MTe
prichiesto UE (Mtep)
marcia tedesca (Mtep)
marcia italiana (Mtep)
La direttiva 2003/87/CE “Emissions Trading” ha istituito un sistema europeo per lo scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra. La direttiva si applica a tutte le installazioni dei settori industriali a maggiori emissioni di CO2: produzione di energia elettrica,
raffinazione, siderurgia, cemento, calce, vetro, laterizi, carta e ad impianti di combustione con potenza superiore ai 20 MWt.
QUADRO NORMATIVO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO
Le direttive 2003/87/CE “Emissions Trading” e 2009/28/CE “energia rinnovabile” sono quindi strettamente integrate tra loro e l’una supporta l’altra. Tuttavia, ad oggi sono previste sanzioni per il non rispetto della prima mentre non è ancora stato riportato un criterio per la seconda. Mutatis mutandis si può pensare che il modello sanzionatorio per il non rispetto della copertura delle quote di energia da fonte rinnovabile assegnate ad ogni Stato Membro seguirà una struttura analoga a quella dell’emissions trading.
ITALIAdeficit sanzioni
2009 37 milioni ton di CO2 555 milioni euro/anno
2012 56 milioni ton di CO2 840 milioni euro/anno
Traiettoria indicativa su scenari possibili
1400 MW/anno di fotovoltaico1100 MW/anno di eolico0,8 Mtep/anno biomasse solide0,134 Mtep/anno biogas
1400 MW/anno di fotovoltaico1100 MW/anno di eolico0,8 Mtep/anno biomasse solide0,54 Mtep/anno biogas
5
10
15
20
25
30
2000 2005 2010 2015 2020
anno
MTe
p
richiesto UE (BAU)
marcia italiana probabile
marcia italiana attuale
Marcia italiana auspicabile
Per centrare l’obiettivo dobbiamo ridurre i consumi finali previsti nel 2020 riportandoli a quelli del 2005
SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE DELL’ENERGIA
Obiettivo: riduzione delle emissioni di anidride carbonica
PREVENZIONE FONTI RINNOVABILI
ACQUISTIVERDI
Informazione, orientamento e sensibilizzazione
SISTEMA DI MONITORAGGIOIndice di autosufficienza energetica
Consumi finali energetici italiani rispetto (anno 2005)
(Fonte: Rapporto Energia e Ambiente 2006, ENEA
Trasporti44,3 MTep
Elettricità28,3 MTep
Riscaldamento62,6 MTep
Settore elettrico (-3,2 Mtep)60% risparmio energetico30% industriale10% residenziale
Stima sulla riduzione dei consumi finali energetici italiani rispetto all’anno 2005
Settore termico (-7 Mtep)Certificazione energetica degli edifici
Settore trasporti (-6,3 Mtep)
La partita sulla riduzione dei consumi finali si vince sul riscaldamento
Obiettivo per mantenere i consumi finali costanti: -9,6% al 2016-12,9% al 2020
(Fonte: Piano d’Azione Italiano sull’efficienza energetica (2007) – Ministero Attività Produttive, ENEA, CESI Ricerca)
Trasporti44,3 MTep
Elettricità28,3 MTep
Riscaldamento62,6 MTep
Quota nazionale di FER su consumo finale
Obiettivo europeo FER su consumo finale Direttiva 28/2009/CE(34) Per ottenere un modello energetico incentrato sull’energia da fonti rinnovabili è necessario promuovere una cooperazione strategica tra Stati membri cui partecipino, se del caso, le regioni e gli enti locali
regione regione regione regione
Burden sharing
comune comune comune comune
Burden sharing locale
2020
CoperturaFER2005
0,107 MTEPDato stimato
0
500000
1000000
1500000
2000000
2500000
3000000
3500000
4000000
TEP
agricoltura Industria Residenziale Terziario
Termico
agricoltura4%
Industria32%
Trasporti29%
Residenziale22%
Terziario13%
0
500000
1000000
1500000
2000000
2500000
3000000
TEP
Gasolio Benzina Metano
Trasporti
Consumi finali lordi Regione Emilia-Romagna
(2005)
Trasporti29%
Elettrico16%
Termico55%
0
500000
1000000
1500000
2000000
2500000
3000000
3500000
TEP
agricoltura Industria Residenziale Terziario
Elettricità
14.400.000 TEP(Tonnellate Equivalenti di Petrolio)
Abitanti: 5.379.822
Traiettoria indicativa della Regione Emilia-Romagna a valle del Piano Energetico Regionale per il triennio 2007-2010
0
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
1800
2000
2004 2008 2012 2016 2020
anno
KT
ep
richiesto UE (ktep)
richiesto UE mitigato PER (Ktep)
marcia regionale (ktep)
Energy Network – Modello di rete di Energy Network – Modello di rete di monitoraggiomonitoraggio
Regione - Centro di Raccolta Dati (CDR) preposto al monitoraggio del PER sul territorio regionaleProvince - Unità Energetiche Locali (UEL), ovvero i nodi della rete, hanno il compito di raccordare e coordinare i Piani Energetici Comunali, sulla base del proprio Piano Energetico Provinciale e in accordo con il PERComuni - Energy Point Locali (EPL), ovvero le terminazioni territoriali della Rete, hanno il compito di sviluppare i propri Piani Energetici Comunali in accordo con le peculiarità del territorio e le indicazioni della Regione e delle Province
Energy Network – funzionamento della reteEnergy Network – funzionamento della reteIndividuazione di un linguaggio comune con lo sviluppo di FORMAT per la realizzazione e l’interpretazione delle pianificazioni energetiche locali
Regione Emilia-Romagna
Centro Raccolta Dati
Provincia Provincia
Comune Comune Comune Comune
OBIETTIVIPiano
Energetico regionale
CoordinamentoEnergy Network
FORMATPiano
Energetico Provinciale
FORMATPiano
Energetico Comunale
top
down
up
bottom
MONITORAGGIO
STRUMENTO INTEGRATO DI
ANALISI
DATI
DATI
Fasce Percentuali di auto-sufficienza energetica AE
Tresigallo (Area)
Monticelli d’Ongina (Enia)
Caorso (Enia)
Rubiera (Enia)
Nonantola (Geovest) Formignana (Area)Villanova sull’Arda (Enia)
2006
RD < 35%35% < RD < 40%40% < RD < 50%50% < RD < 60%RD > 60%
N
35-45%n. comuni =74
%RD>65%n. comuni = 455-65%
n. comuni = 15
15-25%n. comuni=74
0-15%n. comuni = 34
45-55%n.comuni =58
25-35%n comuni= 85
Realizzazione di un dashboard quale cruscotto Realizzazione di un dashboard quale cruscotto cartografico riportante tutti gli indici di performance cartografico riportante tutti gli indici di performance per ogni punto del networkper ogni punto del network
AE < 1%1% < AE < 5%
5% < AE < 10%
10% < AE < 20%20% < AE < 30%
L’immagine costituisce un esempio non reale
Abitanti: 30.065
trasporti30%
elettrico33%
termici37%
69.564 TEP(Tonnellate Equivalenti di Petrolio)
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
18000
TEP
Industriale terziario Residenziale pubb. Amm.
Termico0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
9000
TEP
Industriale terziario Residenziale pubb. Amm.
Elettricità
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
TEP
Benzina Gasolio metano+GPL
Trasporti
Consumi energetici San Lazzaro di Savena (2007)
Distribuzione dei consumi elettriciFrigocongelatore = 650-700 KWh/aa
Lavatrice = 230-300 KWh/aa
Lavastoviglie = 460-500 KWh/aa
Condizionatore = 220-300 KWh/aa
Televisore = 200 KWh/aa
Forno = 240-300 KWh/aa
Phon =100 KWh/aa
Stili di vitaAttività produttiveTipologia di edifici
Distribuzione dei consumi termici
Stili di vitaTipologia di edifici
Quadro sinottico dei consumi e delle emissioni (2007)
Conclusioni - 1
Il Piano Energetico Regionale (2007-2010) ha Il Piano Energetico Regionale (2007-2010) ha “acceso i motori”“acceso i motori” della qualificazione energetica dell’Emilia Romagna.della qualificazione energetica dell’Emilia Romagna.
Occorre “spingere sull’acceleratore” per il decennio a venire
Occorre avviare un puntuale sistema di monitoraggio bottom-up che permetta un costante aggiornamento dell’energy network.
Occorre estendere gli strumenti di pianificazione a livello locale
Sono stati sviluppati Sono stati sviluppati strumenti semplici per monitorare il strumenti semplici per monitorare il territorioterritorio attraverso il coinvolgimento degli enti locali attraverso il coinvolgimento degli enti locali
E’ stato sviluppato un E’ stato sviluppato un FORMAT semplificatoFORMAT semplificato di pianificazione di pianificazione energetica localeenergetica locale
Conclusioni – 2 – limiti da superare
Occorre uniformare il sistema autorizzativo sulla gestione delle Occorre uniformare il sistema autorizzativo sulla gestione delle tecnologie da fonte rinnovabiletecnologie da fonte rinnovabile
Occorre deliberare in merito all’utilizzo delle biomasse e dei Occorre deliberare in merito all’utilizzo delle biomasse e dei terreni agricoli ad uso energeticoterreni agricoli ad uso energetico
Occorrono linee di azioni di governo a livello locale per gestire Occorrono linee di azioni di governo a livello locale per gestire nel migliore dei modi la transizione energeticanel migliore dei modi la transizione energetica
Occorre legiferare in merito all’utilizzo del biometano nella rete di Occorre legiferare in merito all’utilizzo del biometano nella rete di distribuzione del gas naturale come avviene in tutta Europa.distribuzione del gas naturale come avviene in tutta Europa.Questo oggi danneggia la Regione Emilia-Romagna che avrebbe Questo oggi danneggia la Regione Emilia-Romagna che avrebbe un enorme disponibilità di questa risorsa attraverso la gestione un enorme disponibilità di questa risorsa attraverso la gestione degli scarti della filiera agro-alimentare e della frazione umida degli scarti della filiera agro-alimentare e della frazione umida degli RSUdegli RSU
Conclusioni – 3 – effetto NIMBY sulle rinnovabili
Le tecnologie rinnovabili possono diventare un Le tecnologie rinnovabili possono diventare un boomerangboomerang se se vengono mal gestite a livello locale.vengono mal gestite a livello locale.La sostenibilità passa anche da un’accettabilità quando il La sostenibilità passa anche da un’accettabilità quando il cittadino è culturalmente preparatocittadino è culturalmente preparato
Impianti contestati a livello nazionale per la produzione di energia elettrica (2009)
133
Centrali a biomasse 70 (52 nel 2008)Parchi eolici 20 (5 nel 2008)Parchi fotovoltaici 3 (0 nel 2008)