LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

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A cura di Marco Magrini 1 LA CONTABILITA‟ ECONOMICA PATRIMONIALE NEGLI ENTI PARCO REGIONALI della REGIONE TOSCANA introduzione della contabilità generale

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Page 1: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

A cura di Marco Magrini 1

LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

PATRIMONIALE

NEGLI ENTI PARCO REGIONALI

della REGIONE TOSCANA

introduzione della contabilità generale

Page 2: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.

Il sistema di rilevazione contabile degli enti pubblici

rappresenta un argomento di particolare interesse da tempo

al centro di un costante dibattito e legislazione dedicata.

Nel concetto economico – aziendalistico privato il sistema

delle rilevazioni contabili è indirizzato alle finalità di

conoscenza al fine di ottenere il massimo livello di

espressione delle reali caratteristiche della gestione.

Fino a poco tempo fa nella pubblica amministrazione il

contenuto economico – aziendale dei sistemi contabili ha

avuto carattere sicuramente marginale.

A cura di Marco

MAGRINI2

Page 3: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.

La cosiddetta “Funzione Autorizzativa” del sistema contabile

prevaleva al fine porre un rigido vincolo “Ex Ante” delle decisioni di

spesa.

Tale condizione di gestione della realtà contabile degli enti è

gradualmente progredita coerentemente con il cosiddetto processo

di

“aziendalizzazione della pubblica amministrazione”.

E‟ di attualità la questione dell‟opportunità di sostituire

l‟orientamento del sistema di rilevazione degli enti pubblici

ottenendo l‟osservazione “Ex Post” della gestione, ovvero di

provvedere al perseguimento contemporaneo sia delle finalità ex

ante che delle finalità ex post della gestione medesima.

A cura di Marco

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Page 4: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.

Normativa e prassi di riferimento prevede sistemi con rilevazioni

contabili:

• tradizionali, con prevalente finalità autorizzativa, unicamente attraverso

la contabilità finanziaria (c.d. pubblica), come sistema fondamentale;

• analoghe a quelle delle aziende private con particolare attenzione alla

gestione economica attraverso la contabilità generale (c.d. economico –

patrimoniale);

• miste che associano la tecnica della contabilità pubblica ad un

sistema “analitico” di valutazione del risultato attraverso la creazione di

reports gestionali sul dato di estrazione “finanziaria”;

• miste che associano la tecnica della contabilità economico –

patrimoniale ad un sistema di contabilità analitica per il controllo della

gestione in assenza dell‟impianto autorizzativo della contabilità

finanziaria. A cura di Marco

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Page 5: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.

I sistemi di rilevazione di contabilità finanziaria

ed economico – patrimoniale possono definirsi

indipendenti anche se non completamente

alternativi l‟uno rispetto all‟altro.

Nella realtà della pubblica amministrazione sono

fra di loro complementari e comunque più

efficaci se associati ad un ulteriore sistema di

rilevazione analitica.

A cura di Marco

MAGRINI5

Page 6: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

Evoluzione dei sistemi contabili nella P.A.

Le P.A. sono oggi interessate all‟introduzione del sistema

di rilevazione di contabilità generale con associato un

sistema di controllo di gestione supportato da una

contabilità analitica, per molteplici motivi:

• specifico obbligo imposto dalla Legge;

• esigenza interna degli amministratori di sviluppare

un‟attività contabile adeguata, anche per accedere

gradualmente al controllo di gestione;

• esigenza di informativa esterna ed interna, chiarezza

della lettura dei risultati, utilizzo di un linguaggio

contabile internazionale comunemente conosciuto ed

applicato.

A cura di Marco

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Page 7: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

SINTESI DIFFERENZE FRA

CONTABILITA‟ FINANZIARIA E GENERALE

Aspetti Contabilità Generale

(Economico Patrimoniale)

Contabilità Pubblica

(Finanziaria)

FINALITA’

PRINCIPALE

Osservazione gestione e

valutazione risultato (ex-post)

Funzione autorizzativa

(ex-ante)

METODO E TECNICA

DI RILEVAZIONE Partita Doppia Partita Semplice

MOMENTO

RILEVAZIONE

Variazione della moneta e del

credito

Fasi decisionali processi di

entrata e di spesa

TECNICA DI

COSTRUZIONE

DELLE SINTESI

Ricorso a stime/congetture Nessun ricorso a stime e

congetture

A cura di Marco

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Page 8: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

SINTESI DIFFERENZE FRA

CONTABILITA‟ FINANZIARIA E GENERALE

Rilevazioni Contabilità Generale

(Economico Patrimoniale)

Contabilità Pubblica

(Finanziaria)

CARATTERISTICHE

DELLE

RILEVAZIONI

Contabili

Monetarie

Concomitanti e consuntive in

prevalenza

Con finalità di informativa

interna ed esterna

Obbligatorie e facoltative

Cronologiche e Sistematiche

(sulla base della dottrina e

standard nazionali e

internazionali)

Contabili

Monetarie

Preventive in prevalenza

Con finalità’ di informativa

esterna

Obbligatorie in prevalenza

Cronologiche

Sistematiche (sulla base della

prassi)

A cura di Marco

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Page 9: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ASPETTI DISTINTIVI IMPATTO CONTABILE COFI E COGE

DI OPERAZIONE ACQUISTO

Fase Acquisto Contabilità Generale

(Economico Patrimoniale)

Contabilità Pubblica

(Finanziaria)

ANALISI E VALUTAZIONE

ACQUISTO

Nessuna rilevazione Nessuna rilevazione

DECISIONE PROCEDERE

ALL’ACQUISTO

Nessuna rilevazione Nessuna rilevazione

(salvo prenotaz.

impegno)

TRATTATIVA FORNITORE

BENE O SERVIZIO

Nessuna rilevazione Nessuna rilevazione

(salvo prenotaz.

impegno)

ORDINE E/O STIPULA

CONTRATTO FORNITORE

Nessuna rilevazione Iscrizione definitiva

impegno

A cura di Marco

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Page 10: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ASPETTI DISTINTIVI IMPATTO CONTABILE COFI E COGE

DI OPERAZIONE ACQUISTO

Fase Acquisto Contabilità Generale

(Economico Patrimoniale)

Contabilità Pubblica

(Finanziaria)

RICEVIMENTO DEL BENE

E/O ULTIMAZIONE DEL

SERVIZIO ACQUISTATI

Nessuna rilevazione

(salvo in occasione chiusura

bilancio)

Nessuna rilevazione

RICEVIMENTO DELLA

FATTURA DI ACQUISTO

Rilevazione P.D.

Dare: Acquisti (CE)

Avere: Fornitori (SP)

Liquidazione fattura

PAGAMENTO DELLA

FATTURA

Rilevazione P.D.

Dare: Fornitori (SP)

Avere: Istituto Tesoriere

(SP)

Emissione mandato

A cura di Marco

MAGRINI10

Page 11: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

INTRODUZIONE CONTABILITA‟ ECONOMICO PATRIMONIALE

NECESSITA‟

- Predisposizione di articolato progetto di avvio che, con

progressivi controlli sulla reale attuazione, permetta di

addivenire alla implementazione della nuova “cultura”

contabile ed al sistema di rilevazione

- Impostazione progetto in base ad ogni singola realtà in

riferimento alla struttura organizzativa, competenze del

personale e delle dotazioni informatiche

- Avvalersi di una “check-list”, appositamente realizzata

in ogni singola realtà, che consenta a coloro i quali sono

chiamati a sviluppare l‟indagine statistica iniziale di

addivenire ad una visione omogenea delle varie

situazioni

A cura di Marco

MAGRINI11

Page 12: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

INTRODUZIONE CONTABILITA‟ ECONOMICO PATRIMONIALE

AUTORILEVAZIONE SITUAZIONE ESISTENTE

Il progetto di avvio ed implementazione, tenderà ad

evidenziare:

- la rispondenza della/e struttura/e rispetto ai requisiti

minimi necessari per l‟introduzione del nuovo sistema

contabile;

- la criticità in termini di risorse, procedure, informazioni

disponibili e carenze di collegamenti;

- gli interventi necessari per eliminare o minimizzare le

predette criticità tracciando un „apposita “ipotesi di lavoro”;

- le aree organizzative d‟intervento che saranno chiamate a

svolgere un ruolo nel sistema di gestione della nuova

contabilità.

A cura di Marco

MAGRINI12

Page 13: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

INTRODUZIONE CONTABILITA‟ ECONOMICO PATRIMONIALE

PIANO OPERATIVO DI AVVIO

• nella sua struttura essenziale dovrebbe essere molto

vicino alla organizzazione finale che s‟intende dare

compreso i compiti ai vari attori

• è opportuno evitare sconvolgimenti organizzativi, salvo

evidenti incompatibilità od elementi di eccessivo

contrasto, facendo riferimento e modellando i flussi di

governo della contabilità finanziaria esistenti

• deve essere oggetto di attenta valutazione la tempistica

e le modalità d‟implementazione in considerazione del

fatto che l‟organizzazione tradizionale COFI delle varie

aree amministrative non garantisce la regolarità dei flussi

e necessita di una specifica “rivisitazione” allo scopo.A cura di Marco

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Page 14: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

INTRODUZIONE CONTABILITA‟ ECONOMICO PATRIMONIALE

L‟accertamento dei requisiti minimi si effettua

attraverso l‟analisi :

• del ciclo passivo ordinario;

• del ciclo passivo gestione cespiti;

• del ciclo attivo ordinario;

• del ciclo attivo gestione cespiti;

• della struttura informazioni connessa al

trattamento economico del personale;

• degli altri aspetti generali.

A cura di Marco

MAGRINI14

Page 15: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

I PRINCIPI GENERALI

PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICA

E‟ il criterio con il quale

sono imputati gli effetti delle operazioni svolte dall‟ente

mediante il quale si evidenziano le «utilità economiche»

acquisite/cedute, anche se ad esse non corrispondono

movimenti finanziari

15A cura di Marco Magrini

Page 16: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

CONCETTO DI COSTO - SPESA

CONTABILITA‟ ECONOMICA

IL SISTEMA ASSUME QUALE RIFERIMENTO IL COSTO, VALE A DIRE IL

VALORE DELLE RISORSE UMANE E STRUMENTALI (BENI E SERVIZI)

EFFETTIVAMENTE UTILIZZATE

CONTABILITA‟ FINANZIARIA

IL RIFERIMENTO E‟ LA SPESA, CHE RAPPRESENTA L‟ESBORSO MONETARIO

LEGATO ALL‟ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

DISALLINEAMENTI

NEI CASI IN CUI IL PERIODO DI UTILIZZO E‟ DIVERSO DA QUELLO

DELL‟ESBORSO MONETARIO PER L‟ACQUISIZIONE DEI BENI E DEI SERVIZI

16A cura di Marco Magrini

Page 17: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

IL BILANCIO D’ESERCIZIO

SECONDO LE NORME CIVILISTICHE

Il bilancio d’esercizio è un documento di consuntivazione che si compone di

tre parti inscindibili:

CONTO ECONOMICOHa lo scopo di mostrare il

risultato economico

dell‟esercizio mettendo in

evidenza i relativi componenti

positivi e negativi di reddito

STATO PATRIMONIALEEsprime la situazione

patrimoniale e finanziaria

dell‟impresa mostrando la

composizione e valutazione

del patrimonio aziendale.

NOTA INTEGRATIVAHa lo scopo di integrare i

precedenti prospetti, fornisce

tutte le informazioni

complementari indispensabili

per una più chiara lettura del

bilancio.

17A cura di Marco Magrini

Page 18: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

SCHEMA DI STATO PATRIMONIALE DA C.C.

ATTIVO PASSIVO

• A- CREDITI V/SOCI

• B- IMMOBILIZZAZIONI

• C- ATTIVO CIRCOLANTE

• D- RATEI E RISCONTI

•A- PATRIMONIO NETTO

•B- FONDI RISCHI E ONERI

•C- TRATTAMENTO DI FINE

RAPPORTO

•D- DEBITI

•E - RATEI E RISCONTI

18A cura di Marco Magrini

Page 19: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

CONTO ECONOMICO

A) VALORE DELLA PRODUZIONE

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

DIFFERENZA A-B

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B±C±D±E)

IMPOSTE DELL’ESERCIZIO

UTILE / PERDITA D’ESERCIZIO19A cura di Marco Magrini

Page 20: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

L’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere

rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale

tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in

cui si concretizzano i relativi incassi e pagamenti. La

determinazione dei risultati d’esercizio implica un

procedimento di identificazione, di misurazione e di

correlazione di ricavi e costi relativi ad un esercizio.

20A cura di Marco Magrini

Page 21: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

I ricavi, come regola generale, devono essere

riconosciuti quando si verificano le seguenti condizioni:

1) il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato

completato;

2) lo scambio è già avvenuto, si è cioè verificato il

passaggio sostanziale e non formale del titolo di

proprietà. Questa fase è rappresentata dalla spedizione o

dal momento in cui i servizi sono resi e sono fatturabili.

21A cura di Marco Magrini

Page 22: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

I costi devono essere correlati con i ricavi d‟esercizio.

Tale correlazione si realizza:

1) per associazione di causa ad effetto tra costi e ricavi;

2) per ripartizione dell‟utilità pluriennale su base razionale e

sistematica (esempio tipico: ammortamento)

3) per imputazione diretta dei costi al conto economico

dell‟esercizio quando:

a) i costi sostenuti nell‟esercizio esauriscono la loro utilità

già nell‟esercizio stesso;

b) viene meno o non è valutabile l‟utilità futura di costi che

erano stati sospesi in esercizi precedenti;

c) l‟associazione di causa ad effetto o la ripartizione

dell‟utilità pluriennale su base sistematica non sono di

sostanziale utilità.

22A cura di Marco Magrini

Page 23: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

COMPETENZA DEI COSTI : ASPETTI OPERATIVI

MATURAZIONE ECONOMICO TEMPORALE

PER GLI EVENTI CON MATURAZIONE PROPORZIONALE AL TEMPO, UN

COSTO E‟ DI COMPETENZA NELLA MISURA IN CUI E‟ MATURATO,

PROPRIO IN RELAZIONE AL TEMPO.

ESEMPI : ASSICURAZIONI, INTERESSI, FITTI

RILEVAZIONI CONTABILI : RATEI E RISCONTI (ANCHE PLURIENNALI,

COME NEL CASO DEI LEASING)

UTILITA‟ FORNITA AL PROCESSO PRODUTTIVO

IL COSTO E‟ DI COMPETENZA NELLA MISURA IN CUI HA FORNITO

UTILITA‟ AL PROCESSO PRODUTTIVO

ESEMPIO : CESPITI E AMMORTAMENTO. LA QUOTA DI AMM.TO

RAPPRESENTA L‟UTILITA‟ FORNITA (ED E‟ COSTO DI COMPETENZA) E SI

VA A STRATIFICARE NEL FONDO AMM.TO PER SIGNIFICARE MINOR

UTILITA‟ FUTURA

23A cura di Marco Magrini

Page 24: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

RELAZIONI CONTABILITA‟ ECONOMICA - FINANZIARIA

PAGAMENTO PREMIO ASSICURAZIONE ANNUO 31.10.13 € 1.200CONTABILITA‟ ECONOMICA

CONTO ECONOMICO 2013 : 200 €C.ECON. 2014 : 1.000 €

ST.PATRIM. 31.12.13 : DIMINUZ. DI CASSA 1.200, RISCONTO ATTIVO 1.000

VARIAZIONE DI PATR. NETTO : -200

CONTABILITA‟ FINANZIARIA

COMPETENZA FINANZIARIA 2013 : 1.200

CONCILIAZIONE 2013 :

IMPEGNI 1200

- RISCONTI ATT. FINALI 1000

COMPET.ECONOMICA 200

CONCILIAZIONE 2014

IMPEGNI 0

+ RISC. ATT. INIZIALI 1000

COMPETENZA ECON. 1000

24A cura di Marco Magrini

Page 25: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

COMPETENZA DEI COSTI : ASPETTI OPERATIVI

CORRELAZIONE CON I RICAVI

UN COSTO E‟ DI COMPETENZA SE HA TROVATO COPERTURA

NEL CORRELATIVO RICAVO.

ESEMPIO RIMANENZE MERCI :

- COSTO DI COMPETENZA = COSTO DEL VENDUTO = R.I. +

COSTI ACQUISTO-R.F.

25A cura di Marco Magrini

Page 26: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

COMPETENZA FINANZIARIA ED ECONOMICA:

La competenza finanziaria è il criterio con il quale, in base

alla data dell’accertamento o dell’impegno vengono

imputate le entrate e le uscite ad un esercizio piuttosto

che ad un altro;

La competenza economica imputa gli effetti delle

operazioni all’esercizio nel quale è rinvenibile l’utilità

economica ceduta o acquisita, anche se diverso da quello

in cui si concretizzano i relativi movimenti finanziari;

( l’introduzione della contabilità economica patrimoniale richiede la determinazione dei costi e dei ricavi secondo logiche aziendali.)

26A cura di Marco Magrini

Page 27: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

RILEVAZIONI CONCOMITANTI E RETTIFICHE

LETTURA DEI FATTI DI GESTIONE

CIASCUN FATTO DI GESTIONE DEVE ESSERE LETTO NELLA PROPRIA

COMPONENTE NUMERARIA (SORGERE DEL DEBITO/ CREDITO OVVERO

PAGAMENTO/INCASSO) LA QUALE PUO‟ :

- MISURARE UNA COMPONENTE ECONOMICA (COSTO/RICAVO)

- ESSERE COMPENSATA DA COMPONENTE NUMERARIA DI SEGNO

OPPOSTO

PRINCIPIO DELLA COMPETENZA ECONOMICO-TEMPORALE

PER I FATTI DI GESTIONE CHE SI SVOLGONO A CAVALLO DI DUE O PIU‟

PERIODI AMMINISTRATIVI, I COSTI ED I RICAVI RILEVATI/NON RILEVATI IN

CORSO D‟ANNO DEVONO ESSERE RETTIFICATI/INTEGRATI AL FINE DI

ESSERE OMOGENEI E CONFRONTABILI PER DETERMINARE IL RISULTATO

ECONOMICO SECONDO I PRINCIPI CIVILISTICI

27A cura di Marco Magrini

Page 28: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

RELAZIONI CONTO ECONOMICO - STATO PATRIMONIALE

CONTO ECONOMICO

DIMOSTRA IL RISULTATO ECONOMICO PER CAUSE CONTRAPPONENDO

COSTI E RICAVI DI COMPETENZA, A PRESCINDERE DALL‟EPOCA DELLA

LORO MANIFESTAZIONE NUMERARIA/CONTABILIZZAZIONE

STATO PATRIMONIALE

- RAPPRESENTA IL CAPITALE, COME VARIATO PER EFFETTO DELLA

GESTIONE (RISULTATO D‟ESERCIZIO = VARIAZIONE DI PATR. NETTO)

- GLI ELEMENTI DEL CAPITALE SONO VALORI NUMERARI (DENARO,

CREDITI, DEBITI) E ECONOMICI (COSTI E RICAVI SOSPESI)

- CESPITI, RIMANENZE, RISCONTI ATTIVI DEVONO ESSERE LETTI COME

COSTI CHE DARANNO UTILITA‟ AL PROCESSO NEGLI ESERCIZI SUCCESSIVI

28A cura di Marco Magrini

Page 29: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

POSTULATI DI BILANCIO

Il costo come criterio base delle valutazioni di bilancio di un ente in

funzionamento

Il costo costituisce il criterio base delle valutazioni delle poste di

bilancio.

Il costo va inteso come complesso degli oneri che sono stati

sostenuti per procurarsi un dato bene/servizio compresi gli oneri di

diretta imputazione (ad esempio, iva non deducibile, spese di

spedizione, interessi passivi pagati per la realizzazione di quel bene

maturati prima della sua entrata in funzione,etc.).

Equilibrio del bilancio di esercizio a preventivo

Il bilancio di esercizio a preventivo deve essere approvato in equilibrio.

Si possono utilizzare riserve patrimoniali e utili derivanti

dall‟esercizio in corso al momento di predisposizione del bilancio per

assorbire eventuali disequilibri di competenza.

29A cura di Marco Magrini

Page 30: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

PRINCIPI CONTABILI

La gestione contabile e la predisposizione delle sintesi deve essere

conforme ai principi contabiliDi seguito si analizzano alcuni aspetti peculiari e caratteristici dei

Principi Generali

- stabiliti dalle professioni e dalla Dottrina (Organismo

Italiano di Contabilità – OIC)

– stabiliti dalle norme che governano il funzionamento e la

contabilità delle PA

Viene rinviata al seguito l‟analisi dei

Principi Speciali

- stabiliti dalla Regione Toscana per gli Enti parco Regionali

(che sono tuttavia in gran parte coerenti con quelli OIC)

30A cura di Marco Magrini

Page 31: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

PRINCIPI DI VALUTAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI

Le immobilizzazioni materiali sono beni durevoli, facenti parte dell‟organizzazione

dell‟ente, acquisiti per la realizzazione delle proprie attività e servizi e per questo

durevolmente impiegati.

Rientrano in questa categoria anche le immobilizzazioni utilizzate per la

realizzazione di progetti di ricerca finanziati con risorse esterne.

I beni messi a disposizione da terzi non rientrano, invece, in questa

categoria, bensì sono indicati nei Conti d‟Ordine.

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione,

comprensivo degli oneri accessori.

Il costo delle immobilizzazioni materiali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo,

deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio, in proporzione al

periodo di utilizzo ed in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione.

L‟ente esplicita in Nota Integrativa le percentuali di ammortamento adottate.

Le immobilizzazioni materiali qualificate come “beni di valore culturale, storico,

artistico, museale” non vengono assoggettate ad ammortamento perché tendono a

non perdere valore nel corso del tempo.31A cura di Marco Magrini

Page 32: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

PRINCIPI DI VALUTAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI

I costi di manutenzione ordinaria delle immobilizzazioni sono

addebitati, interamente, all‟esercizio in cui sono sostenuti.

I costi di manutenzione straordinaria, cui è connesso un

potenziamento della capacità produttiva del bene o del

prolungamento della vita utile, sono portati ad incremento del

valore del bene cui ineriscono e poi ammortizzati.

L‟immobilizzazione che, alla data di chiusura dell‟esercizio,

risulti durevolmente di valore inferiore, deve essere iscritta a

tale minor valore e tale svalutazione deve essere motivata in

Nota Integrativa.

Se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della

svalutazione, si ripristina il valore originario.

32A cura di Marco Magrini

Page 33: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

RILEVAZIONE IMMOB.NI MATERIALI

COSTO STORICO

COSTO DI RIACQUISTO O DI

RIPRODUZIONE, in caso di apporto;

COSTO DI ACQUISTO, in caso di acquisizione da

terzi;

.

COSTO DI PRODUZIONE, nel caso di

costruzione in economia.

33A cura di Marco Magrini

Page 34: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

AMMORTAMENTO ART. 2426 COD. CIV.

Bisogna predisporre un piano di ammortamento sulla base di:

• Valore da ammortizzare;

• Vita utile del bene;

• Criterio di ripartizione, che può essere:

• a quote costanti: uguali in tutti gli esercizi di vita utile del bene;

• a quote decrescenti: via via minori in ogni esercizio;

• a quote variabili: calcolate in relazione all’utilità apportata dal bene

nell’esercizio.

L’ammortamento viene rilevato con procedimento indiretto, cioè la quota

viene fatta affluire in un apposito fondo ammortamento, che in bilancio verrà

portato in diminuzione del valore del relativo cespite indicato fra le

immobilizzazioni materiali (o immateriali).

N.B.: I TERRENI NON SI AMMORTIZZANO34A cura di Marco Magrini

Page 35: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

I COEFFICIENTI DI AMMORTAMENTO

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI TABELLA PRINCIPIO CONTABILE N. 2:

Costi di impianto e di ampliamento 20%

Diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell‟ingegno

20%

Altre immobilizzazioni immateriali 20%

Costi di ricerca e sviluppo 20%

Immobilizzazioni in corso ed acconti 0%

35A cura di Marco Magrini

Page 36: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

I COEFFICIENTI DI AMMORTAMENTO

UN RIFERIMENTO E‟ COSTITUITO DAL D.M. 31.12.1988 , NORMALMENTE

ASSUNTO IN QUANTO DETTA I LIMITI MASSIMI FISCALMENTE

RICONOSCIUTI

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI TABELLA PRINCIPIO CONTABILE N. 3:

Terreni 0%

Fabbricati 3%

Fabbricati destinati alla vendita 0%

Impianti inseriti stabilmente nel fabbricato 3%

Impianti e macchinari 12,5%

Attrezzature alta tecnologia 20 %

Attrezzature ordinarie 12,5 %

Mobili ed arredi 10 %

Automezzi 20 %

Informatica audiovisivi e macchine da ufficio 20 %

Beni economali 12,5 %

36A cura di Marco Magrini

Page 37: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

PRINCIPI DI VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO LIBRARIO

Per la valutazione del patrimonio librario degli enti bisogna distinguere tra:

- Libri e collezioni nella fase di impianto questi sono iscritti tra le

immobilizzazioni di Stato Patrimoniale e non vengono ammortizzate in quanto

iscritte con valore cespite = a fondo

- libri e collezioni acquistate dopo l‟impianto della COGE, per cui gli enti

possono considerare alternativamente due approcci:

- «patrimonializzazione» degli acquisti. In questo caso, il valore dei volumi

acquistati (definito in termini di risorse per l‟acquisto) deve essere iscritto

tra le immobilizzazioni ed ammortizzato al 100%.

- iscrizione interamente a costo del valore annuale degli acquisti di

volumi.

In ogni caso, l‟adozione di un approccio in luogo dell‟altro deve essere

debitamente descritto e giustificato in Nota Integrativa.

37A cura di Marco Magrini

Page 38: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

PRINCIPI DI VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO LIBRARIO

«Patrimonializzazione» degli acquisti.

Seguendo questo approccio, tuttavia, si pongono tre problemi:

- l‟ammortamento annuale dei volumi e la loro gestione come cespite;

- la registrazione della perdita di valore connessa allo smarrimento e al

deterioramento dei volumi;

- la valutazione del valore iniziale della biblioteca, nel primo anno di passaggio

dalla contabilità finanziaria a quella economico-patrimoniale. Tale valutazione

può essere molto difficile in ragione della presenza di volumi il cui valore è

difficilmente riconducibile al costo di acquisto o al «valore di realizzo»

Iscrizione interamente a costo del valore annuale degli acquisti di volumi.

Adottando questo approccio, ovviamente, viene meno qualunque

rappresentazione della consistenza patrimoniale del patrimonio librario, ma

vengono superati tutti i problemi legati a tale processo di «patrimonializzazione»:

valutazione della consistenza iniziale, registrazione di eventuali perdite di valore,

ammortamento annuale.

38A cura di Marco Magrini

Page 39: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Le immobilizzazioni immateriali sono beni, caratterizzati dalla

natura immateriale e dalla mancanza di tangibilità che

manifestano i benefici economici lungo un arco temporale di

più esercizi e non solo in quello di sostenimento dei costi.

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di

acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori.

Il costo delle immobilizzazioni immateriali, la cui utilizzazione

è limitata nel tempo, deve essere sistematicamente

ammortizzato in ogni esercizio, in proporzione ai mesi di

utilizzo ed in relazione con la loro residua possibilità di

utilizzazione.

39A cura di Marco Magrini

Page 40: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

L‟ente esplicita in Nota Integrativa le percentuali di ammortamento

adottate.

Nel caso di diritti di brevetto industriale e utilizzazione di opere

dell‟ingegno, in via prudenziale, i costi vanno iscritti a Conto

Economico. Comunque, posta la titolarità del diritto di utilizzo da

parte dell‟ente, se è possibile provare oggettivamente l‟utilità futura

di tali diritti si può procedere alla loro capitalizzazione, fornendone

le indicazioni in Nota Integrativa.

I costi sostenuti per le migliorie e spese incrementative su beni a

disposizione dell‟ente (affitto, leasing, uso, godimento, diritti di

superficie, ecc.) sono capitalizzabili ed iscrivibili in questa voce se

le migliorie e le spese incrementative non sono separabili dai beni

stessi (ossia non possono avere una loro autonoma funzionalità).

Diversamente, essi sono iscrivibili tra le immobilizzazioni materiali

nella specifica categoria di appartenenza.

40A cura di Marco Magrini

Page 41: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

Rientrano in questa categoria titoli e partecipazioni destinate

ad investimento durevole.

Nella valutazione si considera il costo sostenuto per

l‟acquisizione dei titoli e delle partecipazioni

comprensivo degli oneri accessori, rettificato in

diminuzione in presenza di perdite durevoli di valore.

Si ritiene che anche i depositi cauzionali durevoli

debbano essere rilevati nella categoria (es. enel, telecom,

altre utenze)

41A cura di Marco Magrini

Page 42: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

PRINCIPI DI VALUTAZIONE DELLE RIMANENZE

Tra le rimanenze di magazzino si includono i beni destinati

alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella

normale attività dell‟ente.

La valutazione delle rimanenze di magazzino avviene al

costo di acquisto o di produzione, ovvero al valore di

realizzazione desumibile dall‟andamento del mercato, se

minore.

42A cura di Marco Magrini

Page 43: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

PRINCIPI DI VALUTAZIONE DEI CREDITI

I crediti vanno esposti in bilancio al valore di presunto realizzo.

Il valore nominale dei crediti in bilancio deve essere rettificato, tramite un

fondo di svalutazione appositamente stanziato, per le perdite per

inesigibilità che possono ragionevolmente essere previste e che sono

inerenti ai saldi dei crediti esposti in bilancio.

Detto fondo deve essere sufficiente (adeguato, ma non eccessivo) per

coprire, nel rispetto del principio di competenza, sia le perdite per

situazioni di inesigibilità già manifestatasi, sia quelle temute o latenti.

Il fondo non deve essere separatamente evidenziato nel «passivo» ma

deve essere portato in diretta diminuzione del valore nominale dei crediti

cui si riferisce

43A cura di Marco Magrini

Page 44: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE DISPONIBILITA‟ LIQUIDE

Per disponibilità liquide si fa riferimento a :

- depositi bancari (anche nel sistema di Tesoreria

Unica),

- depositi postali,

- assegni,

- Denaro, valori bollati e altri valori.

Nel caso di poste in valuta esse sono valutate al

cambio di fine esercizio.

44A cura di Marco Magrini

Page 45: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

CONTABILITA’ ECONOMICA : RATEI ATTIVI E PASSIVI

Sono quote di entrate e di uscite che si riferiscono ,

rispettivamente, a ricavi e costi che hanno avuto la loro

manifestazione economica nell’esercizio in chiusura ma

che avranno la loro manifestazione finanziaria

nell’esercizio successivo ( sono posticipati- calcolati in

funzione del tempo- maturati ma non liquidati).

Si dovrà procedere all’individuazione di quella quota di

ricavo da porre a favore dell’esercizio o della quota di

costo da porre a carico dello stesso.

45A cura di Marco Magrini

Page 46: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

CONTABILITA’ ECONOMICA : I RISCONTI

I risconti attivi e passivi sono, rispettivamente, costi o

ricavi la cui manifestazione finanziaria è avvenuta

nell’esercizio in chiusura ma che devono ancora

manifestarsi economicamente nell’esercizio successivo

(sono anticipati, calcolati in proporzione al tempo, sono

liquidati ma non ancora maturati).

Nel bilancio Finanziario risulta scritturato interamente

l’impegno (accertato). Si dovrà individuare la quota di

costo (ricavo) da rinviare nell’esercizio successivo, da

stornare dall’impegno (accertamento).

46A cura di Marco Magrini

Page 47: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

L’ente concede in locazione un immobile in data 1/9/n

all’impresa BETA per un anno, con la pattuizione che il

canone sarà pagato posticipatamente

Al 31/12/n si calcola un RATEO ATTIVO per la quota di fitti che

è già maturata, ovvero quella calcolata dal 1/9/n al 31/12/n e che

è di COMPETENZA dell’esercizio “n”. Il rateo è, in questo caso,

ATTIVO, perchè corrisponde al credito per fitti già maturati.

47A cura di Marco Magrini

Page 48: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPIO RATEO ATTIVO L‟impresa ALFA concede in locazione annuale in

data 1/9/n all‟ente BETA. Il canone, di 12.000 €

deve essere pagato dopo un anno, l‟1/9/n+1,

1/09/n 31/12/n 1/09/n+1

Il rateo calcolato dall’ 1/09/n al 31/12/n è:

12.000/12* 4 (mesi) = 4000 € (RATEO ATTIVO)

48A cura di Marco Magrini

Page 49: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPIO RISCONTO ATTIVO

30/11/n 31/12/n 30/11/n1

La quota di competenza anno n è pari a 1/12 e cioè a 100, mentre per 11/12

occorre rinviare il costo alla competenza dell’anno n+1 mediante l’iscrizione

di un risconto attivo:

L‟ente ALFA ha stipulato in data 30/11/n polizza

assicurativa di 1200 € per un anno, con copertura fino

al 29.11.n+1

12 : 1200 = 11 : X

X = 1100 € (RISCONTO ATTIVO)

49A cura di Marco Magrini

Page 50: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

L’ente ottiene un mutuo quinquennale in data 1/6/n della

banca CARISA con interessi pagabili semestralmente in

via posticipata.

Al 31/12/n si calcola un RATEO PASSIVO per la quota di

interessi che sono già maturati, ovvero quelli calcolati dal

1/12/n al 31/12/n (perchè gli interessi si pagano

semestralmente) e che sono di COMPETENZA dell’esercizio

“n”. Il rateo è, in questo caso, PASSIVO, perchè corrisponde al

debito potenziale per gli interessi già maturati.

50A cura di Marco Magrini

Page 51: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPIO RATEO PASSIVO

1/12/n 31/12/n 1/6/n1

Il rateo calcolato dall’ 1/12/n al 31/12/n è:

66000 * 5 * 1 (mesi)

1200

= 275 (RATEO PASSIVO)

L‟ente ALFA ottiene un mutuo quinquennale per 66.000 €

in data 1/6/n dalla banca CARISA con interessi pagabili

semestralmente in via posticipata al tasso 5%.

51A cura di Marco Magrini

Page 52: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

L’ente ALFA ha stipulato in data 15/10/n un contratto di affitto

annuo di un fabbricato non strumentale ricevendo il

versamento anticipato del canone quadrimestrale.

Al 31/12/n si calcola un RISCONTO PASSIVO per la parte di

fitto attivo relativo al periodo 1/01/n+1 al 15/02/n+1 e che è di

COMPETENZA dell’esercizio n+1,cioè quello successivo. Tale

quota va quindi stornata dai ricavi di esercizio e deve affluire al

patrimonio di funzionamento come risconto passivo. PASSIVO

proprio perchè obbliga a fornire una prestazione.

52A cura di Marco Magrini

Page 53: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPIO RISCONTO PASSIVO

15/10/n 31/12/n 15/02/n1

Il risconto calcolato dall’ 1/01/n1 al 15/02/n1 (perchè il canone è

quadrimestrale) in giorni (45) è:

120 : 4600 = 45 : X

X = 1725 € (RISCONTO PASSIVO)

L‟ente ALFA ha stipulato in data 15/10/n un contratto di

affitto annuo di un fabbricato non strumentale ricevendo il

versamento anticipato del canone quadrimestrale di

4600€.

53A cura di Marco Magrini

Page 54: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

L’ente ALFA ha ottenuto in data 30/11/n una sovvenzione dalla

banca per un anno, con interessi calcolati anticipatamente.

Al 31/12/n si calcola un RISCONTO ATTIVO per la quota di

interessi passivi relativa al periodo che va dal 1/01/n+1 al

30/11/n+1 e che è di COMPETENZA dell’esercizio n+1,cioè

quello successivo. Tale quota va quindi stornata dai costi di

esercizio e deve affluire al patrimonio di funzionamento come

risconto attivo. ATTIVO perchè è il diritto a fruire di una

prestazione.

54A cura di Marco Magrini

Page 55: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

FONDI PER RISCHI ED ONERI

I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti destinati a coprire perdite

o rischi aventi le seguenti caratteristiche:

- natura determinata,

- esistenza certa o probabile,

- ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla chiusura dell‟esercizio.

I fondi del passivo non possono essere utilizzati per rettificare i valori dell‟attivo

(fatta eccezione per il fondo svalutazione crediti) oppure per attuare politiche di

bilancio tramite la costituzione di fondi rischi ed oneri privi di giustificazione

economica.

Non sono dettati criteri di valutazione specifici per gli accantonamenti ai fondi per

rischi ed oneri.

Nella valutazione degli stessi occorre tenere presente i principi generali del

bilancio, in particolare i postulati della competenza e della prudenza.

55A cura di Marco Magrini

Page 56: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

CONTO ECONOMICO

Di seguito si illustrano alcuni aspetti con riserva di

riprendere casi specifici nell‟analisi dei principi

regionali

56A cura di Marco Magrini

Page 57: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO

I contributi in conto esercizio sono invece le somme erogate da terzi

per sostenere il funzionamento dell‟ente o comunque per realizzare attività

non classificabili tra gli investimenti.

I contributi in conto esercizio, posta particolarmente significativa per il

contesto, devono essere iscritti come voci di proventi nel Conto

Economico.

Anche la competenza dei contributi in conto esercizio può essere

rimandata nel tempo nel caso si riferiscano ad iniziative specifiche la cui

realizzazione si protrae oltre l‟esercizio contabile.

57A cura di Marco Magrini

Page 58: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

OPERAZIONI IN MONETA ESTERA

I costi e gli oneri relativi a operazioni in valuta sono

determinati al cambio corrente alla data nella quale la

relativa operazione è avvenuta (ordine/entrata merce).

Eventuali utili e perdite su cambi che dovessero manifestarsi

al momento del pagamento vanno iscritte nelle apposite voci

di Conto Economico nella sezione dei Proventi e degli Oneri

Finanziari (Perdite su cambi o Utili su cambi), quindi non

vanno in rettifica degli importi originari e nel caso delle

immobilizzazioni non vanno considerati quali oneri accessori

all‟acquisizione del bene.

58A cura di Marco Magrini

Page 59: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

OPERAZIONI IN MONETA ESTERA

Al termine di ogni esercizio nel rispetto del principio

della competenza economica, è inoltre necessario

valutare e iscrivere a Conto Economico l‟emergere di

eventuali perdite/utili su cambi di tutte le operazioni in valuta

estera aperte;

nel caso emerga un utile questo viene accantonato in una

riserva non utilizzabile fino al momento dell‟effettivo realizzo

della perdita/utile.

59A cura di Marco Magrini

Page 60: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

SCRITTURE DI AMMORTAMENTO

Attribuiscono all’esercizio le quote di costi e ricavi

pluriennali considerate di competenza.

• AMMORTAMENTO IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

• AMMORTAMENTO IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

60A cura di Marco Magrini

Page 61: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

N N+1 N+2 N+3 N+4

QUOTA AMMORTAMENTO

61A cura di Marco Magrini

Page 62: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

AMMORTAMENTO: logiche differenti nella contabilità finanziaria e

nella contabilità economica.

Ipotizzando un’attività resa possibile dall’acquisizione di una

attrezzatura specifica:

Costo d’acquisto: € 35.000.00 durata presunta 5 anni

Ricavi annui derivanti dall’attività di laboratorio € 8400,00

ANNO

n

ANN

O n+1

ANNO

n+2

ANNO

n+3

ANNO

n+4

TOTALE

RICAVI 8400 8400 8400 8400 8400 42000

COSTI 7000 7000 7000 7000 7000 35000

RISULTATO 1400 1400 1400 1400 1400 7000

CONTABILITA’ ECONOMICA

62A cura di Marco Magrini

Page 63: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ANNO n ANNO

n+1

ANNO

n+2

ANNO

n+3

ANNO

n+4

TOTALE

ACCERTAMENTI 8400 8400 8400 8400 8400 42000

IMPEGNI 35000 / / / / 35000

RISULTATO (26600) 8400 8400 8400 8400 7000

SECONDO LA LOGICA DELLA CONTABILITA’ FINANZIARIA

63A cura di Marco Magrini

Page 64: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

INIZIALE : CRITERI GENERALI

Patrimonio immobiliare e terreni di proprietà:

è necessario procedere ad una stima a valori di mercato o

comunque al costo di ricostruzione.

Successivamente occorre determinare il fondo

ammortamento cumulato nel tempo, tenendo conto del

momento iniziale in cui il cespite ha iniziato ad essere

utilizzato in ente e della vita utile media per la specifica

tipologia di bene.

64A cura di Marco Magrini

Page 65: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

INIZIALE : CRITERI GENERALI

Immobili e terreni di terzi a disposizione:

il relativo valore va imputato nei conti d‟ordine, salvo i casi

in cui l‟ente non abbia diritti reali perpetui su tali beni.

In quest‟ultimo caso anche il valore di tali immobili va

imputato tra le immobilizzazioni

65A cura di Marco Magrini

Page 66: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

INIZIALE : CRITERI GENERALI

Beni mobili:

è necessario procedere ad una ricognizione inventariale dell‟ente.

Successivamente occorre determinare il fondo ammortamento

cumulato nel tempo, tenendo conto del momento iniziale in cui il

cespite ha iniziato ad essere utilizzato nell‟ente e della vita utile

media per la specifica tipologia di bene.

Eventuali contributi in conto capitale ricevuti per il finanziamento delle

immobilizzazioni vanno inseriti nella voce risconti passivi di stato

patrimoniale solo per la parte a copertura del residuo valore da

ammortizzare del cespite.

66A cura di Marco Magrini

Page 67: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

INIZIALE : CRITERI GENERALI

Immobilizzazioni finanziarie:

sono iscritte al valore di acquisizione, corretto di eventuali perdite durevoli

di valore.

Residui attivi e passivi di contabilità finanziaria:

preliminare è la verifica della loro effettiva sussistenza.

I residui riconducibili, secondo i principi della contabilità economico

patrimoniale, a crediti e debiti vanno classificati nelle relative poste;

altrimenti vanno classificati negli “altri fondi per oneri” del passivo di stato

patrimoniale (ad esempio fondi accantonati per il pagamento del fondo

accessorio al personale) o nelle diverse riserve di patrimonio netto.

Nel tempo poi tali voci verranno utilizzate a copertura dei relativi costi.

Ordini e contratti che al 31/12 dell‟ultimo esercizio in contabilità finanziaria

risultano non ancora legati ad una fattura o ad un compenso:

vanno migrati nel nuovo esercizio in competenza, aumentando

corrispondentemente l‟avanzo libero o l‟avanzo vincolato.

67A cura di Marco Magrini

Page 68: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

INIZIALE : CRITERI GENERALI

Crediti e debiti tributari

Nelle voci di credito e debito è necessario inserire anche eventuali crediti

e debiti tributari emersi dal modello Unico dell‟esercizio precedente a

quello di introduzione della contabilità economico patrimoniale.

Idem per l‟Iva o per le ritenute su lavoro dipendente o autonomo operate

ma non ancora versate al 31.12

Mutui:

devono essere imputati alle voci di debito a medio lungo-termine, tenendo

traccia degli importi in scadenza

- entro i dodici mesi,

- entro i tre anni,

- entro i cinque anni

- oltre i cinque anni.

68A cura di Marco Magrini

Page 69: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

INIZIALE : CRITERI GENERALI

Progetti finanziati:

Occorre determinare il loro stato avanzamento al 31/12

dell‟ultimo esercizio in contabilità finanziaria.

A tal fine è necessario confrontare i ricavi registrati fino a quel

momento a partire dall‟avvio del progetto con i costi: nel caso

in cui i ricavi siano maggiori si procede alla valorizzazione dei

risconti.

Nel caso di passaggio dalla contabilità finanziaria per cassa

alla contabilità economico patrimoniale è possibile sostituire i

dati di costo e ricavo con i dati di pagato e incassato.

69A cura di Marco Magrini

Page 70: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LA PREDISPOSIZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE

INIZIALE : CRITERI GENERALI

Avanzo libero:

deve essere imputato in una riserva utilizzabile denominata

“riserva derivante da avanzo libero esercizi precedenti”.

Avanzo vincolato:

deve essere suddiviso tra le diverse poste di riserva, di fondo

o di risconto del passivo di Stato Patrimoniale, attraverso

un‟analisi puntuale delle differenti determinanti.

Patrimonio netto iniziale

L‟eventuale differenza che dovesse emerge tra attivo e

passivo patrimoniale va imputata ad una voce indisponibile di

Patrimonio Netto “Patrimonio Netto di Apertura indisponibile”.

70A cura di Marco Magrini

Page 71: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

A cura di Marco Magrini 71

LA TECNICA DI

RILEVAZIONE DEI FATTI

DI GESTIONE E LE

SCRITTURE CONTABILI

Page 72: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

CHIAVE DI LETTURA DEI FATTI DI GESTIONE

compensazione o permutazione num.

Settore numerario V.N+ VN-

+denaro - denaro

E = +crediti U = - crediti

-debiti + debiti

misuraz. misur.

Settore economico V.E.+ V.E -

Ricavi compensazione o permutazione econ. Costi

72A cura di Marco Magrini

Page 73: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

REGOLE BASE DELLA P.D.

Ogni operazione aziendale viene esaminata secondo due criteri

diversi e si attua una costante eguaglianza fra addebitamenti e

accreditamenti effettuati in due serie di conti, coordinati a sistema,

nel rispetto delle seguenti regole fondamentali, in ragione delle

quali ogni operazione viene :

- annotata due volte,

- in conti diversi fra loro,

- in opposte sezioni,

- rispettando l’uguaglianza tra il totale degli importi scritti in «Dare»

ed il totale degli importi in «Avere»,

- senza segni negativi.

73A cura di Marco Magrini

Page 74: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

REGOLE DI FUNZIONAMENTO DEI CONTI

CONTI NUMERARI

V.N + V.N. –

Entrate di denaro Uscite di denaro

+ crediti - crediti

- debiti + debiti

CONTI ECONOMICI

CONTI ECONOMICI DI REDDITO CONTI ECONOMICI DI CAPITALE

VE- VE+ VE- VE+

Costi Ricavi Costi pluriennali (Imm.) F.di amm.to

Rettifiche ricavi Rettifiche costi Risconti attivi Risconti pass.

Perdita d‟esercizio Utile d‟esercizio

Dimin. di capitale/PN Aumenti di capit.

74A cura di Marco Magrini

Page 75: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

Acquisto di beni di consumo con Iva indetraibile (100+21):

Beni di consumo (c/econ di reddito) @ Debiti vs. fornitore 121

X(c/numerario)

Acquisto prestazione servizi con Iva detraibile (100+21):

Diversi @ Debiti vs. fornitore X 121

Prestazioni di servizi (c/econ. Reddito) 100

Iva c/acquisti (c/num.) 21

Pagamento fattura fornitore :

Fornitore X @ Tesoreria (c/num.) 121

75A cura di Marco Magrini

Page 76: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

Incasso tasse su servizi

Tesoreria (num. BIV1) @ Proventi per servizi (c/econ.di reddito A I)

Emissione fattura per servizi resi (100+21)

Crediti vs. cliente X (c/num.) @ Diversi 121

Proventi per servizi (c/econ.reddito) 100

Iva c/vendite (c/num.) 21

Incasso fattura

Tesoreria @ Crediti vs. cliente X 121

76A cura di Marco Magrini

Page 77: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

Acquisto cespite con Iva indetraibile

(per gli ammortamenti e le dismissioni si veda infra)

Attrezz. scientifiche (c/econ. di cap. A I) @ Debiti vs. forni. X (c/num D7)

Fatture di professionisti con Iva indetraibile (100+4+21,84).

Al ricevimento :

Prestazioni professionali (c/ec reddito) @ Debiti (c/num) 125,84

Al pagamento del professionista :

Debiti @ Diversi 125,84

Tesoreria (c/num) 105,84

Debiti vs. erario per ritenuta (num) 20,00

Al pagamento della ritenuta:

Debiti vs. erario per ritenuta @ Tesoreria 20,00

77A cura di Marco Magrini

Page 78: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

Contrazione mutuo

Diversi @ Mutui passivi verso Istituto X (num.) 1000

Tesoreria 990

Commissione e spese (c/econ. di reddito) 10

Pagamento rate

(quota capitale 10, quota interessi 60; i problemi della competenza

verranno affrontati trattando delle scritture di assestamento)

Diversi @ Tesoreria 70

Mutui passivi 10

Interessi passivi (c/econ di reddito) 60

78A cura di Marco Magrini

Page 79: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

CONTRATTO - CO.CO.CO.

Dati ipotizzati

Compenso: 1000; Inps 18% (di cui 2/3 a carico Ente)

Inail 0,6% (di cui 2/3 a carico Ente) rit fisc : 200

A fine mese :

Diversi @ Diversi

Cococo (c/ec h4c) 1000

Inps (c/ec h4c) 120

Inail (c/ec h4c) 4

Debito verso Inps (c/num d10) 180

Debito verso Inail (c/num d 10) 6

Debito veso Erario (c/num d 10) 200

Debito vs. cococo (d 10) 738

79A cura di Marco Magrini

Page 80: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

ACQUISTO COLLEZIONI LIBRARIE

Acquisti libri (c/econ di reddito B.1) @ Debiti verso fornitori (D 7)

Non soggetto ad ammortamento, ma occorre monitorare perdite di valore

per deterioramenti/smarrimenti/furti (vedasi infra)

ACQUISTO BENI DI CARATTERE MUSEALE, CULTURALE, STORICO

Opere d‟arte/museali (A I 4) @ Debiti verso fornitori (c/num D 7)

Soggetto ad ammortamento

80A cura di Marco Magrini

Page 81: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

FINALITA‟

Integrare e rettificare le operazioni rilevate in corso d‟anno per

- cogliere la competenza economica di tutti i fatti di gestione,

- determinare il risultato economico di periodo (concetto di flusso)

- rappresentare il capitale al 31.12 (concetto di stock).

SCRITTURE DI RETTIFICA

- Risconti

- Rimanenze

- Lavori in corso

SCRITTURE DI INTEGRAZIONE

- Fatture da emettere

- Fatture da ricevere

- Ratei

- Fondi spese

- Fondi rischi

SCRITTURE DI AMMORTAMENTO

81A cura di Marco Magrini

Page 82: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I RATEI

Operazioni passive :

rilevazione al 31/12 :

fitti passivi @ ratei passivi

per la parte di competenza

Alla chiusura conti :

conto economico @ fitti passivi

ratei passivi @ stato patrimoniale

Alla riapertura conti

stato patrimoniale @ ratei passivi

All‟epoca di manifestazione numeraria

diversi @ debiti

ratei passivi

fitti passivi 82A cura di Marco Magrini

Page 83: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I RATEI

Operazioni attive :

rilevazione al 31/12 :

ratei attivi @ fitti attivi

per la parte di competenza

Alla chiusura conti :

fitti attivi @ conto economico

stato patrimoniale @ ratei attivi

Alla riapertura conti

ratei attivi @ stato patrimoniale

Alla manifestazione numeraria

crediti @ diversi

ratei attivi

fitti attivi

83A cura di Marco Magrini

Page 84: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I RISCONTI

Operazioni passive :

rilevazione in corso d‟anno

Premi di assicurazione @ Tesoreria

rilevazione al 31/12 :

risconti attivi @ premi di assicurazione

per la parte non di competenza

Alla chiusura conti : conto economico @ premi assicuraz.

stato patrimoniale @ risconti attivi

Alla riapertura conti

risconti attivi @ stato patrimoniale

Premi assicurazione @ risconti attivi

84A cura di Marco Magrini

Page 85: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I CESPITI

Acquisto cespite :

diversi @ debiti

Cespite (c/ec.di capitale da epilogare a stato patr.)

Iva a credito (se detraibile)

Quota annua di ammortamento :

Ammortamento (c/econ. di reddito da epilogare a c/econ.)

@ fondo amm.to (c/econ. di capitale da epilogare a stato

patrimoniale)

85A cura di Marco Magrini

Page 86: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : I CESPITI FINANZIATI CON

CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE

ASPETTO SOSTANZIALE

Il contributo deve affluire a conto economico con la stessa cadenza

temporale con cui affluisce a conto economico l‟ammortamento

dell‟investimento effettuato

RAPPRESENTAZIONE CONTABILE

ESISTONO TRE METODI, fra i quali i principi contabili regionali privilegia

il primo:

1) Utilizzo della tecnica dei risconti passivi

2) Capitalizzazione del cespite al netto del contributo

3) Movimentazione di posta specifica all‟interno del patrimonio netto

86A cura di Marco Magrini

Page 87: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D. : CESPITI FINANZIATI CON

CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE

DATI DI RIFERIMENTO

Investimento: 1000 Contributo 80% Aliquota ammortamento 20%

A conto economico, ogni anno, dobbiamo avere un impatto netto per -40

TECNICA DEI RISCONTI PASSIVI

Al decreto di erogazione del contributo:

Credito v/Regione (c/num BII1) @ Contributi Regione (c/ec reddito A5A)

800

Alla realizzazione dell‟investimento

Impianti (c/ec capitale AI2) @ Debiti vs. fornitori (c/num D7) 1000

Al 31 dicembre del 1° anno

Ammort.to (cec redd. L) @ F.do amm.to impianti (c/ec capit. – AI2) 200

Contributi Regione (c/ec reddito) @ Risconti passivi (c ec capitale) 640

e così per i successivi finchè la voce del risconto passivo non si

azzera 87A cura di Marco Magrini

Page 88: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

CESSIONE/DISMISSIONE CESPITI

Occorre confrontare prezzo di cessione e valore contabile (dove:

Valore contabile = costo storico meno fondo ammortamento)

PREZZO DI CESSIONE > VALORE CONTABILE = PLUSVALENZA

PREZZO DI CESSIONE < VALORE CONTABILE = MINUSVALENZA

Plus e minusvalenze devono essere indicati nel conto economico in parte

ordinaria o straordinaria a seconda che derivino o meno da una normale

attività di sostituzione cespiti obsoleti

88A cura di Marco Magrini

Page 89: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

CESSIONE/DISMISSIONE CESPITI

1 . prezzo di vendita > valore contabile: si genera una plusvalenza

(componente economica positiva) per la differenza (nell‟esempio che

segue : pr. vendita 8.000 –valore contabile 7.000)

diversi @ diversi

f.do amm.to 3.000

crediti 8.000

cespite 10.000

plusvalenza 1.000

2. prezzo di vendita < valore contabile: si genera una minusvalenza

(componente economica negativa) per la differenza (nell‟esempio che

segue : pr. vendita 5.000 – valore contabile 7.000)

diversi @ cespite 10.000

f.do amm.to 3.000

crediti 5.000

minusvalenza 2.00089A cura di Marco Magrini

Page 90: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE IN P.D.

Nel caso in cui l‟ente realizzi beni (materiali ed immateriali, quali ad

esempio brevetti) con proprio personale e proprie strutture, si genera la

situazione degli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni.

I costi sostenuti (per personale, materiali, servizi esterni) rimangono

imputati a conto economico, ma sono sterilizzati dalla voce «Incrementi di

immobilizzazioni per lavori interni» (A4A nei principi regionali)

Impianti (c/econ di capitale) @ Incrementi di immobilizzazioni per lavori

interni (c/econ di reddito)

L‟impianto formerà poi oggetto di ammortamento

90A cura di Marco Magrini

Page 91: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO:

Normalmente affluiscono interamente a conto economico, voce A.5

Se però sono destinati a finanziare attività che non si sono completate

nell‟anno ed i cui costi saranno in parte sostenuti nell‟anno successivo,

occorre iscrivere un risconto passivo per il principio della competenza.

La misura del risconto sarà data dalla percentualizzazione dei costi non

ancora imputati a conto economico ed il totale dei costi stimati per lo

specifico progetto

Al decreto di erogazione :

Crediti v/Regione per contributi (c/num) @ Contributi Regione (c/econ di

reddito)

Al 31.12 Contributi Miur @ risconti passivi

91A cura di Marco Magrini

Page 92: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

Occorre distinguere fra :

- Rimanenze di lavori in corso per commesse pluriennali

- Rimanenze di materie prime, materiali, merci

COMMESSE PLURIENNALI

Se gli importi che l‟ente fattura non sono trattati come acconti ma come

ricavi, la tecnica da assumere per ricondurli alla competenza è quella dei

ratei e risconti (si veda la parte relativa ai principi).

Potrebbero comunque essere valorizzate rimanenze con riferimento alla

parte di commessa eseguita dopo l‟ultimo SAL

In tale evenienza, l‟esposizione deve avvenire .

- a conto economico la variazione rispetto al 31.12. dell‟esercizio

precedente

- a stato patrimoniale : l‟intera consistenza al 31 dicembre

92A cura di Marco Magrini

Page 93: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

LE RIMANENZE DI MATERIE PRIME, DI LABORATORIO, MERCI NELLE ATTIVITA‟

COMMERCIALI DI VENDITA :

I principi contabili prevedono una voce specifica di conto economico per la

variazione delle rimanenze, come anche il codice civile.

Esempio di tecnica utilizzabile per la rilevazione:

In apertura dei conti rilevazione delle rimanenze iniziali in contropartita del conto “

stato patrimoniale iniziale”Rimanenze iniziali a Stato Patrimoniale iniziale 4

immediato epilogo di “Rimanenze iniziali “ (c/ec.cap) a“ Variazione delle rimanenze “(c/econ):

Variazione delle rimanenze a Rimanenze iniziali 4

a fine esercizio si valutano le “ Rimanenze finali “(c/econ. di capitale) e si imputano

alla sezione avere del conto “Variazioni delle rimanenze “:Rimanenze finali a Variazioni delle rimanenze 5

chiusura del conto “ Variazioni delle rimanenze “ al “ Conto economico “:

Variazioni delle rimanenze a Conto economico 1

93A cura di Marco Magrini

Page 94: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

LE RIMANENZE DI MATERIE PRIME, DI LABORATORIO, MERCI NELLE ATTIVITA‟

COMMERCIALI DI VENDITA :

Nel caso, invece, di un decremento delle rimanenze, la scrittura di

chiusura del conto “Variazioni delle rimanenze “ al “ Conto economico “

sarà la seguente:Conto economico a Variazioni delle rimanenze

Il conto “ Rimanenze finali “ sarà epilogato al conto stato patrimoniale

finale con la scrittura di chiusura dei conti accesi agli elementi attivi del

patrimonio:

Stato patrimoniale finale a Rimanenze finali

94A cura di Marco Magrini

Page 95: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

MUTUO PASSIVO :

1.000.000 erogato 1.11.12 (spese 1.000)

Rate semestrali posticipate; I rata : 7.000 di cui quota capitale 1.000

All‟erogazione:

Diversi @ mutui passivi 1.000.000

Tesoreria 999.000

Spese bancarie 1.000

Al 31.12.2012

Interessi passivi (c/ec di reddito comp. „12) @ ratei passivi 2.000

Al 30.04.2013

Diversi @ tesoreria 7.000

Ratei passivi 2.000

Interessi passivi (c/ec di reddito comp. ‟13) 4.000

Mutui passivi 1.000

95A cura di Marco Magrini

Page 96: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

FATTURE DA EMETTERE

Per le prestazioni nell‟attività conto terzi, si possono verificare due casi :

- Prestazioni già eseguite e ultimate ma fatture non ancora emesse : al

31.12 occorre rilevare il credito per fatture da emettere (stato

patrimoniale) con contropartita il ricavo (conto economico);

- Prestazioni in corso : rilevare la rimanenza o il rateo attivo

PROVENTI SERVIZI

Per i corrispettivi dovuti da terzi sui servizi maturati fino al 31.12 e non

ancora incassati, occorre iscrivere il credito verso i beneficiari (BII3) con

contropartita il provento di conto economico (A1B o A1A)

CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO

A fronte di costi sostenuti, occorre iscrivere la quota di contributo maturata

fra i proventi e fra i crediti, semprechè esista la certezza dell‟erogazione

96A cura di Marco Magrini

Page 97: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

FATTURE DA RICEVERE : IMPEGNI E PRENOTAZIONI DI IMPEGNO

In chiave esemplificativa, possiamo affermare che esistono due tipi di

impegni in contabilità finanziaria

1) quelli aventi necessità di ulteriori atti oltre l‟approvazione del bilancio

2) quelli non aventi necessità di ulteriori atti oltre l‟approvazione del

bilancio (ad esempio per il trattamento economico del personale e relativi

oneri sociali, per le rate di ammortamento dei mutui, per le somme dovute

in base a disposizioni di legge).

Le determinazioni non costituiscono “impegni” bensì “prenotazioni” di

impegno sull‟intervento di bilancio; al termine dell‟esercizio, qualora non

sia stata assunta obbligazione verso terzi (stipula contratto, convenzione,

ordine, ecc.) le prenotazioni decadono e costituiscono economia di

bilancio.

A tale ultima affermazione costituisce eccezione la fattispecie delle

prenotazioni relative alle gare bandite prima della fine dell‟esercizio ma

non concluse entro il 31 dicembre.

97A cura di Marco Magrini

Page 98: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

FATTURE DA RICEVERE : IMPEGNI E PRENOTAZIONI DI IMPEGNO

Sulla base di tali premesse, occorre ragionare in termini di contabilità

generale economico-patrimoniale ai fini del primo impianto della

contabilità generale:

per gli impegni sub 1), occorre operare la seguente distinzione :

- impegno a fronte di gare solo bandite : nessuna rilevazione di debito e

costo/cespite ma quota di patrimonio netto – avanzo vincolato

- impegno a fronte di contratto stipulato ma fornitura/prestazione da

eseguire : nessuna rilevazione di debito e costo/cespite ma quota di

patrimonio netto – avanzo vincolato

- impegno a fronte di fornitura/prestazione eseguita e spesa liquidata

ovvero da liquidare: rilevazione di debito (per fattura ricevuta e/o da

ricevere) e costo/cespite

98A cura di Marco Magrini

Page 99: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

FONDI SPESE

Trattasi di fattispecie afferenti eventi che avranno manifestazione

numeraria futura, certa nell‟”an” ma ignota nell‟epoca e, talora, nel

“quantum”.

E‟ il caso, ad esempio, del TFR ovvero di fondi per manutenzione ciclica

ovvero ancora di fondi per il recupero ambientale.

Rilevazione a ciascun 31/12 :

accantonamento (c/econ.di reddito) @ fondo (c/patr.)

Alla manifestazione numeraria :

diversi @ debiti

Costo (quota ultimo esercizio o comunque non precedentemente

imputata)

Fondo

99A cura di Marco Magrini

Page 100: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

ESEMPI DI SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

FONDI RISCHI

Trattasi di fattispecie afferenti eventi la cui manifestazione numeraria

futura è incerta sia nell‟”an” che nel “quantum”.

E‟ il caso, ad esempio, del fondo svalutazione crediti nonché dei fondi per

rischi di diversa natura.

Rilevazione a ciascun 31/12 :

accantonamento(c/econ.di reddito) @ fondo (c/patr.)

Alla manifestazione numeraria :

diversi @ credito

Costo (quota non già imputata a c/ec.)

fondo

100A cura di Marco Magrini

Page 101: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE SCRITTURE DI CHIUSURA

Dopo le scritture di assestamento, occorre procedere alle

scritture di epilogo;

dapprima

vengono epilogati i conti economici di reddito al Profitti e

Perdite con rilevazione del risultato economico

successivamente

i conti numerari ed i conti economici di capitale (ivi compreso

il conto, appena rilevato, acceso al risultato d‟esercizio)

sono epilogati a Stato Patrimoniale.

101A cura di Marco Magrini

Page 102: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE SCRITTURE DI CHIUSURA

Epilogo dei componenti negativi di reddito al “ Conto Economico “:

Conto economico @ diversi

B1) Acquisti di beni

B2) Acquisti di servizi

B3) manutenzioni e riparazioni

B4) Godimento beni di terzi

B5) Personale

B6) Ammortamenti e svalutazioni

B7) Variazione rimanenze materie prime, sussidiarie di

consumo merci

B8) Accantonamenti per rischi e oneri

B9) Oneri diversi di gestione

C3) Interessi passivi

C4) Altri oneri finanziari

D2) Svalutazioni

E2) Oneri straordinari

Imposte sul reddito dell‟esercizio

102A cura di Marco Magrini

Page 103: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE SCRITTURE DI CHIUSURA

Epilogo dei componenti positivi di reddito al “ Conto Economico “:

Diversi @ conto economico

A Valore della produzione

C. PROVENTI finanziari

D. RIVALUTAZIONI

E. PROVENTI STRORDINARI

103A cura di Marco Magrini

Page 104: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE SCRITTURE DI CHIUSURA

Rilevazione del risultato economico d‟esercizio :

Risultato positivo d‟esercizio:

Conto economico a Utile di esercizio

Risultato negativo d‟esercizio:

Perdita d‟esercizio a Conto economico

104A cura di Marco Magrini

Page 105: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE SCRITTURE DI CHIUSURA

Epilogo a Stato patrimoniale dei conti il cui saldo ha segno “ dare”

(attività di bilancio):

Stato patrimoniale finale @ Diversi

Tutte le voci dell‟ATTIVO

Diversi @ Stato patrimoniale finale

Tutte le voci del PASSIVO

105A cura di Marco Magrini

Page 106: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE SCRITTURE DI RIAPERTURA

All‟inizio del periodo d‟imposta successivo,

occorre riaprire i conti,

con articolo speculare a quello di chiusura generale

a Stato patrimoniale finale.

Normalmente, tutti i conti vengono riaperti mediante

utilizzo del conto transitorio Stato patrimoniale

iniziale.

I conti che vengono riaperti sono dunque tutti i conti

numerari e quelli economici di capitale

106A cura di Marco Magrini

Page 107: LA CONTABILITA‟ ECONOMICA

LE SCRITTURE DI APERTURA

In sede di primo impianto della contabilità economico-

patrimoniale, occorre :

1) Predisporre un piano dei conti in cui i singoli conti siano

agganciati alle linee di bilancio d‟esercizio obbligatorie

2) Aprire le due serie di conti, come mostrato per le scritture

di riapertura a regime e cioè conti numerari e conti

economici di capitale (accesi al patrimonio netto ed ai

costi e ricavi sospesi)

3) Per valorizzare le singole grandezze, ricordare i principi di

impostazione della contabilità

107A cura di Marco Magrini