La conservazione della memoria storica - Archivio di Stato ... · presso l’Archivio di Stato di...

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La conservazione della memoria storica Progetti realizzati con i fondi dell’otto per mille dell’IRPEF a gestione statale Fra i complessi documentari conservati presso l’Archivio di Stato di Palermo as- sume una dimensione particolare il Diplomatico (secc. XI-XIX), costituito dal- la raccolta, in unico complesso, di docu- mentazione su supporto membranaceo proveniente da fondi archivistici diversi. Oggi il Diplomatico consta di 6.347 docu- menti e si compone di undici archivi di corporazioni religiose soppresse dell’archivio aggregato Tabulario dell’Ospedale grande di Palermo delle collezioni Pergamene Valenza e Raccol- ta delle pergamene dell’Università degli Studi di Palermo, di tre complessi estratti da archivi privati di famiglia, di altri tre complessi documentari relativi alle fami- glie Landolina, Montalto e Denti di Pirai- no, nonché del Diplomatico dell’Università di Corleone e, infine, della miscellanea Pergamene di diversa pro- venienza. L’Archivio di Stato di Palermo, d’intesa con l’Istituto Centrale per gli Archivi, ha inteso sviluppare un progetto di descri- zione del macro-fondo Diplomatico, ca- pace di evidenziare la tramatura dei complessi documentari originari nell’intento di garantirne la valorizzazio- ne. Si è proceduto alla redazione della “scheda pergamene” preceduta da una attenta fase di verifica per la selezione sia dei campi di descrizione, sia delle modalità espressive dei contenuti infor- mativi in rapporto alle necessità della co- municazione in rete. L’inventario elettronico del Diplomatico, consultabile in web, fornisce le informa- zioni idonee alla identificazione del docu- mento ed agli elementi descrittivi (http:// www.archivi-sias.it/ Scheda_Inventario.asp? FiltraInventario=990010399). Sono inoltre indicizzati i toponimi relativi al luogo di redazione dell’atto e gli antro- ponimi degli autori dei documenti pubblici e semipubblici e di notai e giudici ai con- tratti dei documenti privati. Parallelamente all’attività di schedatura descrittiva, si è avviata la acquisizione su supporto digitale delle immagini del Di- plomatico – in recto ed in verso. Tali im- magini sono disponibili in due formati: quelle in tiff (con risoluzione a 300 dpi e colore a 24 bit) costituiscono la copia di- gitale di sicurezza; quelle in jpeg (con ri- soluzione a 96 dpi e colore a 24 bit) sono predisposte per consentire agli utenti una più rapida e agevole consultazione in web. Le riproduzioni digitali sono diretta- mente collegate alle schede descrittive del materiale documentario: la loro visua- lizzazione avviene dunque contempora- neamente al recupero delle informazioni archivistiche nell’inventario elettronico. Pertanto il fac-simile digitale del docu- mento non si presenta mai in modo isola- to e autoreferenziale, ma è sempre ac- compagnato dalla descrizione del suo contenuto e dall’indicazione del comples- so documentario a cui appartiene. Per ciò che riguarda in particolare i docu- menti in lingua greca e in lingua araba, i- noltre, la scheda descrittiva e la riprodu- zione digitale sono corredate dall’edizione del testo. grafica giancarlobuzzanca Archivio di stato di Palermo. Cortile della sede Le pergamene del fondo Diplomatico Archivio di Stato - Palermo Tabulario Mensa vescovi- le Cefalù, 22 1183 gennaio La dama Margarita, figlia della monaca di Girgenti, compra da Ma- suùd ben Tàmer Alcòresci e dal di lui figlio Abdassàlem la metà, a ciascuno di loro spettante, di una casa si- ta nel sobborgo meridio- nale di Palermo, vicino i grandi Danasìni nella stradella detta una volta vicolo di Ibn Chàtera; pel prezzo di 121 tarì ducati. Tabulario Commenda Magione, 448 1305 novembre 3, [Agrigento] Sergio de Iudice, maestro secorgicus e abitante di Agrigento, dona per l’anima sua e dei genitori alla chiesa di San Giovanni di Agrigento dell’Ordine di Santa Maria dei Teutonici di Gerusalemme, nella persona del precettore Girolamo de Novo Castro, tutti i diritti sui beni ricevuti in eredità dal fratello maestro Nicola de Iudice, consisten- ti in una casa ad Agrigento nella contrada di Porta Mazara, tre buoi dal manto di co- lore diverso, un asino di pelo bruno, un serva nera saracena di nome Musuda insie- me alla figlia e numerosi altri beni mobili. Commento: tra gli altri beni non citati nel regesto compaiono: materassi, lenzuola, federe, abbigliamento femminile e abbigliamento maschile e altra biancheria per uso domestico.. Tabulario San Martino delle Scale, 697. 1409 novembre 18, Catania Il Re Martino e la Regina Bianca, Vicaria, confermano i privilegi e le immunità del Monasteri di S. Martino. Commento: da evidenziare la sottoscrizione probabilmente autografa della Regina.

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Fra i complessi documentari conservati presso l’Archivio di Stato di Palermo as-sume una dimensione particolare il Diplomatico (secc. XI-XIX), costituito dal-la raccolta, in unico complesso, di docu-mentazione su supporto membranaceo proveniente da fondi archivistici diversi.

Oggi il Diplomatico consta di 6.347 docu-menti e si compone di undici archivi di corporazioni religiose soppresse dell’archivio aggregato Tabulario dell’Ospedale grande di Palermo delle collezioni Pergamene Valenza e Raccol-ta delle pergamene dell’Università degli Studi di Palermo, di tre complessi estratti da archivi privati di famiglia, di altri tre complessi documentari relativi alle fami-glie Landolina, Montalto e Denti di Pirai-no, nonché del Diplomatico dell’Università di Corleone e, infine, della miscellanea Pergamene di diversa pro-venienza.

L’Archivio di Stato di Palermo, d’intesa con l’Istituto Centrale per gli Archivi, ha inteso sviluppare un progetto di descri-zione del macro-fondo Diplomatico, ca-pace di evidenziare la tramatura dei complessi documentari originari nell’intento di garantirne la valorizzazio-ne.

Si è proceduto alla redazione della “scheda pergamene” preceduta da una attenta fase di verifica per la selezione sia dei campi di descrizione, sia delle modalità espressive dei contenuti infor-mativi in rapporto alle necessità della co-municazione in rete.

L’inventario elettronico del Diplomatico, consultabile in web, fornisce le informa-zioni idonee alla identificazione del docu-mento ed agli elementi descrittivi (http://www.archivi-sias.it/Scheda_Inventario.asp?FiltraInventario=990010399).

Sono inoltre indicizzati i toponimi relativi al luogo di redazione dell’atto e gli antro-ponimi degli autori dei documenti pubblici e semipubblici e di notai e giudici ai con-tratti dei documenti privati.

Parallelamente all’attività di schedatura descrittiva, si è avviata la acquisizione su supporto digitale delle immagini del Di-plomatico – in recto ed in verso. Tali im-magini sono disponibili in due formati: quelle in tiff (con risoluzione a 300 dpi e colore a 24 bit) costituiscono la copia di-gitale di sicurezza; quelle in jpeg (con ri-soluzione a 96 dpi e colore a 24 bit) sono predisposte per consentire agli utenti una più rapida e agevole consultazione in web. Le riproduzioni digitali sono diretta-mente collegate alle schede descrittive del materiale documentario: la loro visua-lizzazione avviene dunque contempora-neamente al recupero delle informazioni archivistiche nell’inventario elettronico. Pertanto il fac-simile digitale del docu-mento non si presenta mai in modo isola-to e autoreferenziale, ma è sempre ac-compagnato dalla descrizione del suo contenuto e dall’indicazione del comples-so documentario a cui appartiene. Per ciò che riguarda in particolare i docu-menti in lingua greca e in lingua araba, i-noltre, la scheda descrittiva e la riprodu-zione digitale sono corredate dall’edizione del testo.

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Archivio di stato di Palermo. Cortile della sede

Le pergamene del fondo Diplomatico Archivio di Stato - Palermo

Tabulario Mensa vescovi-le Cefalù, 22 1183 gennaio La dama Margarita, figlia della monaca di Girgenti, compra da Ma-suùd ben Tàmer Alcòresci e dal di lui figlio Abdassàlem la metà, a ciascuno di loro spettante, di una casa si-ta nel sobborgo meridio-nale di Palermo, vicino i grandi Danasìni nella stradella detta una volta vicolo di Ibn Chàtera; pel prezzo di 121 tarì ducati.

Tabulario Commenda Magione, 448 1305 novembre 3, [Agrigento] Sergio de Iudice, maestro secorgicus e abitante di Agrigento, dona per l’anima sua e dei genitori alla chiesa di San Giovanni di Agrigento dell’Ordine di Santa Maria dei Teutonici di Gerusalemme, nella persona del precettore Girolamo de Novo Castro, tutti i diritti sui beni ricevuti in eredità dal fratello maestro Nicola de Iudice, consisten-ti in una casa ad Agrigento nella contrada di Porta Mazara, tre buoi dal manto di co-lore diverso, un asino di pelo bruno, un serva nera saracena di nome Musuda insie-me alla figlia e numerosi altri beni mobili. Commento: tra gli altri beni non citati nel regesto compaiono: materassi, lenzuola, federe, abbigliamento femminile e abbigliamento maschile e altra biancheria per uso domestico..

Tabulario San Martino delle Scale, 697. 1409 novembre 18, Catania Il Re Martino e la Regina Bianca, Vicaria, confermano i privilegi e le immunità del Monasteri di S. Martino. Commento: da evidenziare la sottoscrizione probabilmente autografa della Regina.

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Le pergamene del fondo Diplomatico Archivio di Stato - Palermo

Tabulario San Martino delle Scale, 759 1429 dicembre 1, Palermo L’Universitas di Palermo concede al monastero di S. Martino di potere incorporare al giardino dello Spiri-to Santo un pezzo di terreno, dirimpetto alla Chiesa e al dormitorio e nel mezzo del fiume del molino, “dove alcune donne andando a rasciugare la biancheria solean discorrere e praticare disonestamente”.

Tabulario Mensa vescovile Cefalù, 3 1131 settembre 14, Priverno (Latina) Bolla pontificia che contiene la conferma fatta dall’Antipapa Anacleto di tutte le concessioni e privilegi che riguardano la Chiesa di Cefalù.

Tabulario S. Maria Valle Giosafat, 646, 1394 maggio 27, Messina Marino De Guerciis, abate del Monastero di S. Placido di Calonerò, della Diocesi di Messina, e Benedetto di Astasio priore, fanno per pubblica scrittura una storica e statistica informazione delle condizioni del Monastero predetto, da ventiquattro anni prima, sino allora, diretta al papa Bonifacio IX, ed un reclamo perché non si sopprima l'esenzione della porzione canonica all'Arcivescovo, sui beni dei fedeli. Vi sono le firme di 60 testimoni, tra cui sono giudici e notari. Commento: il documento offre uno spaccato della società cittadina, con una testimonianza molto diretta, come quella per l'appunto degli autografi. Tra questi sottoscrivono il secreto della città di Messina, un notaio della curia degli atti di Messina, alcuni giudici della Magna regia curia. Gli altri sottoscrittori non riportano il mestiere accanto alla propria firma.

Tabulario Mensa Vescovile Cefalù, 2 1145, gennaio 7 Il gran Consesso degli Arconti, Vescovi, Conti, Baroni, etc. di Sicilia rinnova a Giocelmo Vescovo Eletto della Chiesa di Cefalù una platea scritta 12 anni innanzi, colla quale venivano assegnati alla Chiesa medesima vari villani. Segue l'elenco dei nomi di questi villani in numero di 188. (particolare)