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Lunedì 27 luglio 7.30 Intenzioni offeren Martedì 28 luglio San Massimo , vescovo 7.30 Per le anime del purgatorio Mercoledì 29 luglio Santa Marta 7.30 Anniv, Valpulicella Grazia Giovedì 30 luglio 7.30 Adorazione Eucaristica dalle ore 16.00 alle 18.00 Venerdì 31 luglio Sant’Ignazio di Loyola, sacerdote 7.30 Suor Rosea Pegoraro Sabato 1 agosto Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo 7.30 18.00 (Cimitero ) tu i defun, Speroo Elena Fesva Busin Ignazio, Bassan Francesco, Monica, Casa e Doriana, DallIgna Rodolfo, Gianfranco, Mario e genitori, Sanson Francesco ordi. Dalla classe 1938, Sterchele Orlando Tonkli Carla, Pegoraro Mario Costabeber Regina ed Eore, Villa Maria e Aldo Iniziano in questa domenica i CAMPI SCUOLA parrocchiali con i ragazzi di 5a elementare 1a e 2a media a Passo Vezzena, Don Luigi non sarà presente in parrocchia in questa settimana. Per urgenze chiamare al cellulare Grazie a tutti e a quanti ci accompagneranno con la preghiera. Mercoledì 29 luglio ore 20.30 in sala rossa Riunione per i partecipanti alla gita pellegrinaggio Dubrovnik Medjugorie Pag. dal 7 al 12 settembre 2015. Parrocchia 0445 363046 Cell. don Luigi 3470308629 e mail. [email protected] Scuola dell’Infanzia 0445 361166 www.parrocchiazane.it LA CONDIVISIONE è IL VERO MIRACOLO Parola di vita: vangelo di Giovanni 6,1-15 In quel tempo, Gesù passò allaltra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzà gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per meerlo alla prova; egli infa sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficien neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «Cè qui un ragazzo che ha cinque pani dorzo e due pesci; ma che cosè questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». Cera molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano sedu, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono sazia, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanza, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani dorzo, avanza a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Ques è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si rirò di nuovo sul monte, lui da solo. La vita pubblica di Cristo comincia con la tentazione del pane nel deserto e termi- na con il pane: «Prendete questo pane: è il mio corpo». Dalla fame di pane alla fame di Dio. Ma chi di noi ha davvero fame di Dio? Gesù si fa pane perché in noi c’è una fame che non è solo quella che ci sazia. A quest’altra fame si rivolge Ge- sù, in questo racconto pieno di simboli: è piena estate, c’è l’erba che richiama i pascoli e il pastore, c’è il ragazzo, ci sono i dodici canestri. In questa corsa della vita, in questa furia di vivere che ci prende tutti, ci preoccupiamo di moltiplicare dentro di noi le sorgenti interiori che ogni giorno rinnovano la gioia di vivere e il desiderio di comunicare la vita? Abbiamo soltanto fame oppure abbiamo fame di amore per noi e per gli altri, fame di Dio per noi e per gli altri, fame di felicità per noi e per gli altri? Perché noi siamo fatti per la felicità, ma non ci preoccupia- mo di moltiplicare dentro di noi le sorgenti interiori che sole danno la felicità. Ermes M. Ronchi

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Lunedì 27 luglio

7.30 Intenzioni offerenti

Martedì 28 luglio San Massimo , vescovo

7.30

Per le anime del purgatorio

Mercoledì 29 luglio Santa Marta

7.30

Anniv, Valpulicella Grazia

Giovedì 30 luglio

7.30

Adorazione Eucaristica dalle ore 16.00 alle 18.00

Venerdì 31 luglio Sant’Ignazio di Loyola, sacerdote

7.30

Suor Rosetta Pegoraro

Sabato 1 agosto Sant’ Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo

7.30

18.00

(Cimitero ) tutti i defunti, Sperotto Elena

Festiva Busin Ignazio, Bassan Francesco, Monica, Casa e Doriana, Dall’Igna Rodolfo, Gianfranco, Mario e genitori, Sanson Francesco ordi. Dalla classe 1938, Sterchele Orlando Tonkli Carla, Pegoraro Mario

Costabeber Regina ed Ettore, Villa Maria e Aldo

Iniziano in questa domenica i CAMPI SCUOLA parrocchiali con i ragazzi di 5a elementare 1a e 2a media a Passo Vezzena, Don Luigi non sarà presente in parrocchia in questa settimana. Per urgenze chiamare al cellulare Grazie a tutti e a quanti ci accompagneranno con la preghiera.

Mercoledì 29 luglio ore 20.30 in sala rossa Riunione per i partecipanti alla gita pellegrinaggio Dubrovnik Medjugorie Pag. dal 7 al 12 settembre 2015.

Parrocchia 0445 363046 Cell. don Luigi 3470308629 e mail. [email protected] Scuola dell’Infanzia 0445 361166 www.parrocchiazane.it

LA CONDIVISIONE è IL VERO MIRACOLO

Parola di vita: vangelo di Giovanni 6,1-15

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

La vita pubblica di Cristo comincia con la tentazione del pane nel deserto e termi-na con il pane: «Prendete questo pane: è il mio corpo». Dalla fame di pane alla fame di Dio. Ma chi di noi ha davvero fame di Dio? Gesù si fa pane perché in noi c’è una fame che non è solo quella che ci sazia. A quest’altra fame si rivolge Ge-sù, in questo racconto pieno di simboli: è piena estate, c’è l’erba che richiama i pascoli e il pastore, c’è il ragazzo, ci sono i dodici canestri. In questa corsa della vita, in questa furia di vivere che ci prende tutti, ci preoccupiamo di moltiplicare dentro di noi le sorgenti interiori che ogni giorno rinnovano la gioia di vivere e il desiderio di comunicare la vita? Abbiamo soltanto fame oppure abbiamo fame di amore per noi e per gli altri, fame di Dio per noi e per gli altri, fame di felicità per noi e per gli altri? Perché noi siamo fatti per la felicità, ma non ci preoccupia-mo di moltiplicare dentro di noi le sorgenti interiori che sole danno la felicità.

Ermes M. Ronchi

Il vescovo Claudio ci scrive Sorelle e fratelli carissimi, il Santo Padre Francesco, imprevedibilmente come sempre, ha scelto di inviarmi da voi come Vescovo. Penso si sia attenuto alla sua sensibilità di scegliere gli ultimi. Vengo tra voi con la consapevolezza di non essere all’altezza del Ministero episcopale e di una Dio-cesi bella e grande come quella di Padova. Spero che questo sentimento umano di preoccupazione, che immagino comprendiate, possa trasformarsi in umiltà cristiana, in invocazione di sostegno ed aiuto rivolto a Dio e a ciascuno di voi. Mi stanno accompagnando le parole di Gesù che dalla Croce dice: “Donna, ecco tuo Figlio”. Accoglietemi come un figlio che vi viene consegnato da Gesù. So che il Signore mi vuole bene e si preoccupa per me. E per questo mi affida alla Chiesa di Pado-va, come un figlio a una Madre. Vi prego di accogliermi nella vostra vita, nella vostra gloriosa storia, nella comunione dei vostri santi. Busso alla vostra porta da povero: non ho pretese. E al discepolo Gesù dice: “Ecco tua Madre!”. Invoco dal Signore la capacità di rispettare tutti e di servirvi nelle vostre necessità. Sarò Vescovo per la vostra crescita spirituale, per servire la vostra gioia, per dare armonia ai vostri carismi. Il Vangelo dice: “Da quel momento la prese nella sua casa”. Discepolo e madre vivono insieme, nella stessa casa e diventano un “noi”: pranzano, si affaticano, gioiscono e piangono insieme: faremo così anche noi! Ascolteremo insieme il Vangelo e i poveri, ci aiuteremo reciprocamente, con generosità; serviremo in-sieme la gente che abita accanto a noi, spesso troppo affaticata; collaboreremo onestamente con le istituzioni sociali e civili e con tutti gli uomini e le donne che cercano il bene, l’amicizia, la giustizia e la pace. Insieme: cammi-neremo insieme! Sarà mio compito di Vescovo essere attento a chi ha il passo più debole e a non dimenticare gli ultimi, come ci insegna Gesù nel Vangelo e come ci testimonia Papa Francesco. Un abbraccio, sincero, affettuoso, colmo di speranza a tutti i parroci e a tutti i presbiteri e diaconi della diocesi: con loro soprattutto voglio abitare perché co-nosco bene la bellezza della vocazione pastorale, ma conosco anche le fatiche della quotidianità. Spero di poter sostenere, con vera dedizione paterna, il nostro seminario. Un saluto alle persone di vita consacrata che, con la preghiera e con la testimo-nianza di una vita totalmente ed esclusivamente dedicata a Dio, richiamano ognuno di noi alla radicalità della vocazione battesimale e il primato del Regno dei cieli.

Carissimi sorelle e fratelli nel sacerdozio battesimale, mi impegno ad essere tra voi come colui che dà coraggio, che rialza, che conduce da Gesù. E questo sarà il mio motto episcopale: “Coraggio, alzati, ti chiama”. E’ la misericordia di Gesù che sa percepire le grida dei poveri. Io mi riconosco, al vostro fianco, nei discepo-li che hanno il compito di portare la misericordia di Gesù al cieco, seduto lungo la strada a mendicare e di portare Bartimeo all’incontro liberante con Gesù. Esprimendogli la vostra riconoscenza domando in particolare la benedizione del Vescovo Antonio. Pregate fin da ora per me. Chiedete anche l’intercessione dei santi che imparerò a conoscere e a sentire come fratelli e che fanno parte della “nostra” Chiesa: Prosdocimo, Giustina, Gregorio Barbarigo, Pio X, Leopoldo, Antonio e tutti i Santi e Beati della Chiesa di Padova. Il Signore volga il suo sguardo su di noi, ci benedica e ci doni la sua pace.

Don Claudio sabato 18 luglio 2015

Il vescovo eletto di Padova, mons. Claudio Cipolla, dopo l’ordinazione episcopa-le prevista per domenica 27 settembre alle ore 16.30 nella Chiesa di Sant’An-drea, basilica concattedrale di Mantova, farà il suo ingresso in Diocesi nel pome-riggio di domenica 18 ottobre 2015

PERDON D’ASSISI

Da mezzogiorno dell’1 agosto a tutto il 2 agosto, nelle chiese parrocchiali e francescane, si può godere dell’indulgenza della Porziuncola. Come ge-sti di conversione sono richiesti la visita alla chiesa, la celebrazione del sacramento del Perdono e la partecipazione all’Eucaristia, la preghiera del Padre nostro, la recita del Credo e la preghiera secondo le intenzioni del Papa. Non si tratta di un gesto automatico o superstizioso, ma è l’ac-coglienza della misericordia di Dio e il desiderio di rinnovare dal profondo la nostra vita, come ci ha testimoniato san Francesco.

PADRE LINO FACCIN sta concludendo il per iodo di r ientro in Italia. Pa-

dre Lino desidera ringraziare tutti con l’eucaristia che celebrerà domenica 2

agosto alla sera ore 18.

TORNADO DELL’8 LUGLIO IN RIVIERA DEL BRENTA. COLLETTA STRAORDINARIA . Grazie alla generosita dei parrocchiani do-menica 19 luglio sono stati raccolti € 870