LA CONCORRENZA SLEALE

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LA CONCORRENZA SLEALE Presupposti soggettivi: Qualità di imprenditore (sia il soggetto attivo sia il soggetto passivo) eccezione: le associazioni professionali Rapporto concorrenziale concorrenza verticale concorrenza diretta e potenziale

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LA CONCORRENZA SLEALE. Presupposti soggettivi: ● Qualità di imprenditore (sia il soggetto attivo sia il soggetto passivo) eccezione: le associazioni professionali ● Rapporto concorrenziale concorrenza verticale concorrenza diretta e potenziale. LE FATTISPECIE DELL’ART. 2598. - PowerPoint PPT Presentation

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LA CONCORRENZA SLEALEPresupposti soggettivi:

● Qualità di imprenditore(sia il soggetto attivo sia il soggetto passivo)eccezione: le associazioni professionali

● Rapporto concorrenziale

concorrenza verticaleconcorrenza diretta e potenziale

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LE FATTISPECIE DELL’ART. 25981. GLI ATTI CONFUSORI:

Imitazione degli altruisegni distintivi tipici

● Uso di nomi o di segni distintivi confusori

Imitazione degli altruisegni distintivi atipici(marchio di fatto e ditta irregolare)

● Imitazione servile di prodotti altrui

(tutela nella forma esterna e coordinamento con brevetti per modello industriale)

● Gli altri atti di concorrenza confusoria(clausola generale)

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2. DENIGRAZIONE E APPROPRIAZIONE DI PREGI:(falsano gli elementi di valutazione dei consumatori)

Comparazione (pubblicità comparativa)● Denigrazione(veridicità delle informazioni) Magnificazione

(pubblicità iperbolica)

Autoattribuzione di pregi altrui(pubblicità parassitaria)

● Appropriazione di pregiAgganciamento(pubblicità per riferimento)

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3. LE FATTISPECIE TIPIZZATEDELLA CLAUSOLA GENERALE

● Atti che alterano le condizioni di mercato

– Mendacio concorrenziale (pubblicità menzognera)– Vendite sottocosto

● Atti contro un determinato concorrente

– Storno di dipendenti– Sottrazione dei segreti aziendali– Concorrenza dell’ex dipendente– Concorrenza parassitaria– Boicottaggio

“gli altri atti non conformi ai principi di corettezza professionale idonei a danneggiare…”

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Presupposti oggettivi: ● VIOLAZIONE DEI PRINCIPI DI CORRETTEZZA PROFESSIONALE

(correttezza professionale nel senso di morale corrente)

● DANNO CONCORRENZIALE

reale o potenziale

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AZIONE E SANZIONI

•Azione di concorrenza sleale•Tutela cautelare

•Inibitoria (definitiva e provvisoria)•Risarcimento del danno (la colpa è presunta)•Pubblicazione della sentenza•“Opportuni provvedimenti” per la rimozione degli effetti

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LA DISCIPLINA ANTITRUST

Libertà di iniziativa economica dei privati (art. 41 cost.)

libertà di concorrenza

Come viene tutelata la concorrenza?Con una normativa antimonopolistica dettata:

dal Trattato Cee (mercato comunitario)dalla legge antitrust (l. n. 287/1990) (mercato italiano)

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RAPPORTO TRA DISCIPLINA ANTITRUST COMUNITARIA E NAZIONALE

Alla disciplina comunitaria è riconosciuta una posizione sovraordinata rispetto a quella nazionale (principio c.d. della “barriera unica”):competenza residuale dell’AGCM

Interpretazione del diritto antitrustnazionale sulla base dei principi della disciplina antitrust comunitaria

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Le fattispecie anticoncorrenziali disciplinate

intese restrittive della concorrenza(artt. 2 e 4, l. n. 287/1990)

abuso di posizione dominante(art. 3, l. n. 287/1990)

concentrazioni(artt. 5 e 7, l. n. 287/1990)

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LE INTESEverticali

inteseorizzontali

… se rileventi (alterano in maniera consistente il gioco della concorrenza) …

sono NULLE, ma:

sono previste esenzioni temporanee dal divieto di intese anticoncorrenziali

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L’ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE

E’ in posizione dominante l’impresa che possa agire nel mercato in maniera indipendente:

imponendo prezzi o condizioni inique (prezzi c.d. predatori);

imponendo o limitando la produzione, gli sbocchi e accessi al mercato e allo svil. tecnico;

con comportamenti discriminatori;stipulando contratti c.d. “leganti”.

Lo sfruttamento abusivo della posizione dominante è VIETATO e il divieto non ammette eccezioni.

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LE CONCENTRAZIONI

realizzate mediantefusione;acquisto del controllo;costituzione di una impresa comune.

Obbligo di comunicazione preventiva all’AGCM al superamento di determinate soglie di fatturato