La comunicazione in oncologia Enzo Veltri Centro Oncologico Ettore M.S. Conti di Terracina e di...
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La comunicazione La comunicazione in oncologiain oncologia
Enzo VeltriEnzo Veltri
Centro Oncologico “ Ettore Centro Oncologico “ Ettore M.S. Conti” di Terracina e di M.S. Conti” di Terracina e di
GaetaGaeta
INTERVENTO PSICOLOGICOINTERVENTO PSICOLOGICO in oncologia
Paziente valutazione-terapia
Famiglia consulenza-sostegno
OperatoriFormazione teorica–esperenziale
INTERVENTO PSICOLOGICOINTERVENTO PSICOLOGICO in oncologia
Gestire e alleviare il disagio
psicologico correlato alla diagnosi e
alla progressione di malattia,
per evitare che tale sofferenza
diventi
a sua volta un fattore di nuovi
problemi
INTERVENTO PSICOLOGICOINTERVENTO PSICOLOGICOè caratterizzato
- dall’ascolto empatico della storia di
vita e di malattia
- dal riconoscere la sofferenza del
paziente
INTERVENTO PSICOLOGICOINTERVENTO PSICOLOGICOè caratterizzato
- dal sostenere strategie
e difese adattive
- attivare, promuovere e rinforzare
le possibili risorse del paziente
e della famiglia
INTERVENTO PSICOLOGICO INTERVENTO PSICOLOGICO
attraverso la comunicazione verbale e
non ha lo scopo di stabilire la relazione
per favorire
lo sviluppo di una compliance positiva
e strategie di coping efficaci
COPINGCOPING
TO COPE - CAVARSELA
Ogni paziente
ha un suo modo
di affrontare e gestire la malattia
mediante strategie operative e
psicologiche
ALLEANZA
Reattività del paziente
nella proposta terapeutica
COMPLIANCE positiva
favorisce partecipazione ed accettazione
delle scelte terapeutiche
COMPLIANCE - ADATTABILITA’COMPLIANCE - ADATTABILITA’
VISSUTI e DIFESE del MALATOVISSUTI e DIFESE del MALATO
NEGAZIONE
Atteggiamento frequente
può avere funzione adattiva temporanea
e deve essere rispettato
COLPA E RABBIA
Cosa ho fatto di male per meritare questo? Perché proprio a me, perché proprio adesso?
VISSUTI E DIFESE DEL MALATOVISSUTI E DIFESE DEL MALATO
INCERTEZZA E PAURAINCERTEZZA E PAURA
La malattia minaccia la progettualità, lo stato sociale, l’importanza del
ruolo nella famiglia e nella società, suscita la paura del
dolore fisico ed evoca la morte
VISSUTI e DIFESE del MALATO VISSUTI e DIFESE del MALATO ISOLAMENTOISOLAMENTO
può esprimere
- bisogno di stare soli per prendere contatto con la propria situazione, per elaborare i propri sentimenti
- o diventare sintomo di depressione conseguente la malattia
RICERCHERICERCHE
evidenziano
che stili e modalità di risposta
attiva sono più efficaci
e promuovono
un migliore adattamento alla
malattia
Come comunicare le cattive notizie
dire o non dire
• Non comunicazione
• Comunicazione completa
• Comunicazione personalizzata
Comunicazione
Fattori facilitanti: focus sulla persona, empatia
Fattori inibenti: gergo medico, emozioni
FAMIGLIAFAMIGLIA
“Siamo nati in famiglia…
luogo e tramite delle prime relazioni
della prima esperienza di gruppo
e della prima esperienza del mondo.
Lo … sviluppo, la crescita… e la morte
hanno luogo all’interno del contesto
familiare” McGoldrick, Heiman e Carter
FAMIGLIA FAMIGLIA
subisce un cambiamento dall’intrusione della malattia e dalla
minaccia della morte
REAZIONIREAZIONI
- maggiore unione che rafforza i legami- disgregazione che rompe i legami- attuazione di modelli relazionali adeguati o disfunzionali
FAMIGLIAFAMIGLIAPazienti e familiari
hanno bisogno di attenzione e supporto
due ruoli:
- e’ con il paziente un’unica unità
- agisce come primo supporto
FAMIGLIAFAMIGLIA
è il contesto dove il paziente vive la sua esperienza di malattia
reazioni dei familiari
hanno un ruolo fondamentale
nel facilitare od ostacolare
il processo di adattamento psicosociale
del paziente
FAMIGLIA FAMIGLIA
fattori prognostici positividi adattamento
- Coesione nel legame emotivo
- Assenza di conflittualità
- Adattabilità
- Espressività e plasticità emotiva
FAMIGLIAFAMIGLIA
altre variabili che influenzano la famiglia
- lo stadio di sviluppo
- l’organizzazione
- la storia familiare
- la cultura familiare
- il supporto sociale
TERAPIA TERAPIA
necessaria una compliance positiva
*che nasce dal colloquio informativo
tra medico-psicologo e paziente
* in una relazione empatica
che assicura fiducia e continuità
all’iter diagnostico terapeutico
TERAPIATERAPIA
esperienza
dimostra l’efficacia terapeutica
- dell’informazione e della sua modalità
- della conoscenza degli effetti
collaterali e delle misure per
contenerli
OPERATORIOPERATORIattività di formazione e sostegnoattività di formazione e sostegno
- migliora la qualità della relazione con il paziente
- permette con i colleghi una produttiva collaborazione e condivisione
- eleva l’efficacia e l’efficienza degli interventi
- riduce i rischi di burn-aut
OPERATORIOPERATORIlavoro d’equipelavoro d’equipe
• definizione dei contenuti e degli obiettivi
• accettazione, collaborazione,
rispetto, riconoscimento ed autonomia
delle diverse competenze
• assunzione di responsabilità in solido
LAVORO DI ÉQUIPELAVORO DI ÉQUIPE
il pazienteil paziente
- analisi pluridimensionale
- comprensione della situazione
- programmazione degli interventi
- verifica e riprogrammazione degli
interventi
LAVORO DI ÉQUIPELAVORO DI ÉQUIPE
i familiarii familiari
- informazione adeguata
- contenimento dei vissuti disforici
- promozione di autentica
collaborazione
SALUTE SALUTE statuto dell'OMS del 1948statuto dell'OMS del 1948
stato di completo benessere fisico,
mentale, sociale e non semplicemente
assenza dello stato di malattia o di infermità
SALUTE SALUTE GADAMERGADAMER
non è un sentirsi, ma un esserci nel mondo,
un essere insieme ad altri uomini, un essere occupati
attivamente positivamente dai compiti particolari della vita
SALUTE SALUTE GADAMERGADAMER
non coincide con “l’assenza di malattia”,
ma ha a che fare con la “vitalità”, con la capacità
che ognuno ha di integrare l’esperienza di malattia e sofferenza
che sono presenti nella vita
GrazieGrazie