La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

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La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva. Argomenti. Cosa sono le implicature scalari La computazione delle implicature scalari: ipotesi a confronto Studi sperimentali La dislessia: L’ipotesi del deficit di memoria di lavoro fonologica ed esecutiva - PowerPoint PPT Presentation

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ARGOMENTIARGOMENTI

Cosa sono le implicature scalari

La computazione delle implicature scalari: ipotesi a

confronto

Studi sperimentali

La dislessia: L’ipotesi del deficit di memoria di lavoro

fonologica ed esecutiva

La memoria di lavoro nei bambini

Protocollo Sperimentale: La computazione delle

implicature scalari nella dislessia evolutiva

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LE IMPLICATURELE IMPLICATUREComprensione del linguaggio: capacità di inferire messaggi che vanno al di là del significato letterale.(1)Marco: Hai voglia di uscire?

Anna: Sta nevicando.

IMPL: non ho voglia di uscire (perché sta nevicando)

IMPLICATURAIMPLICATURA: inferenza che non deriva dal significato letterale della frase, ma dalla sua interazione con il contesto (Grice 1967)

Il significato di un enunciato non dipende esclusivamente dalla computazione delle singole parti che lo compongono: può essere arricchito dal contesto

Teoria delle Implicature Conversazionali Teoria delle Implicature Conversazionali (Grice 1975)

Conversazione = attività cooperativa

Principio di cooperazionePrincipio di cooperazione: “Fornite il vostro contributo alla conversazione al momento opportuno e così come richiesto dagli scopi o dall’orientamento del discorso in cui siete impegnati”

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LE MASSIME LE MASSIME CONVERSAZIONALICONVERSAZIONALI

MASSIME CONVERSAZIONALI: MASSIME CONVERSAZIONALI: 1. Qualità: fornisci un’informazione veritiera

• Non dire ciò che sai essere falso• Non dire ciò per cui non hai adeguate prove o

conoscenze

2. Quantità: fornisci la quantità di informazione necessaria agli scopi della conversazione• Non dire né più né meno di quanto richiesto

3. Relazione: sii pertinente

4. Maniera: sii chiaro• Evita espressioni dal significato oscuro• Evita le ambiguità• Sii breve• Sii ordinato

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VIOLAZIONE DELLE VIOLAZIONE DELLE MASSIMEMASSIME

La violazione delle massime porta alla generazione di implicature conversazionali

(1)Marco: Hai voglia di uscire?

Anna: Sta nevicando.

Anna: violazione della massima della rilevanza IMPL: non ho voglia di uscire (perché sta nevicando)

IMPLICATURE SCALARIIMPLICATURE SCALARI: inferenze dovute alla violazione della massima della quantità

(2) Alcuni dei miei amici sono venuti a salutarmi IMPL: non tutti i miei amici sono venuti a salutarmi

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LE IMPLICATURE SCALARILE IMPLICATURE SCALARISono basate sull’utilizzo di un termine debole facente parte di una scala implicazionale (Horn 1979)

Scala implicazionale: set di alternative ordinate, in cui l’asserzione di un termine più debole implica la negazione del termine più forte Quantificatori (alcuni<molti<la maggior parte<tutti)(3) Alcuni studenti hanno risolto il quesito (IMPL= non tutti) Connettivi (o<e)(4) Marco ha mangiato il primo o il secondo (IMPL= non entrambi) Avverbi (talvolta<spesso<sempre)(5) A volte vado al cinema di domenica (IMPL= non sempre) Modali (potrebbe<dovrebbe<deve; possibile<necessario)(6) È possibile che Anna conosca Marco (IMPL= non è sicuro) Verbi (iniziare<finire; pensare<credere<sapere)(7) Ho iniziato a leggere il libro che mi hai prestato (IMPL= non l’ho

finito) Numerali (uno<due<tre...)(8) Marco ha due figlie (IMPL= non più di due)

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LA COMPUTAZIONE DELLE LA COMPUTAZIONE DELLE IMPLICATURE SCALARIIMPLICATURE SCALARI

APPROCCIO TRADIZIONALE: la frase viene prima interpretata dal punto di vista sintattico e semantico. In un secondo momento, su richiesta del contesto, si calcola l’implicatura (fenomeno pragmatico: Principio di Cooperazione). Per calcolare l’implicatura si deve:

Costruire la frase alternativa con il termine più forteNegare la frase alternativa

(9) Anna ha mangiato alcune delle tue caramelle

Dal punto di vista logico: alcune= più di due e possibilmente tutte

(10) ALT: Anna ha mangiato tutte le tue caramelle

La scelta del parlante di dire (9) invece di (10) ci fa capire che (10) non è vera

(11) IMPL: Anna non ha mangiato tutte le tue caramelle

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LA COMPUTAZIONE DELLE LA COMPUTAZIONE DELLE IMPLICATURE SCALARIIMPLICATURE SCALARI

ALTRI ESEMPI DI IMPLICATURE SCALARIDisgiunzione:(12) Marco ha mangiato il primo o il secondo(13) ALT: Marco ha mangiato il primo e il secondo(14) IMPL: Marco non ha mangiato il primo e il secondo

Avverbi di frequenza:(15) A volte Anna sta sveglia fino a tardi(16) ALT: Anna sta sempre sveglia fino a tardi(17) IMPL: Anna non sta sempre sveglia fino a tardi

• QUINDI: SECONDO L’APPROCCIO TRADIZIONALE, LA COMPUTAZIONE DELLE IMPLICATURE AVVIENE GLOBALMENTE (RIGUARDA LA NEGAZIONE DELL’INTERA FRASE ALTERNATIVA) E IN SEGUITO ALL’INTERAZIONE CON IL CONTESTO

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PROBLEMI DELL’APPROCCIO PROBLEMI DELL’APPROCCIO TRADIZIONALETRADIZIONALE

Problema: la computazione delle implicature non può avvenire a livello globale, perché non spiegherebbe la generazione delle inferenze scalari in alcuni contesti

Frasi incassate

Frasi con numerali

Frasi con interazione fra connettivi e termini scalari

Frasi incassate(18) Anna crede che alcuni studenti abbiano risolto il problema

(cioè: Anna crede che alcuni ma non tutti abbiano risolto il problema)

(19) ALT: Anna crede che tutti gli studenti abbiano risolto il problema

(20) IMPL: Non è vero che Anna crede che tutti gli studenti abbiano risolto il problema

L’implicatura in (20) è più debole : è compatibile con le credenze di Anna anche che nessuno abbia risolto il quesito!

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PROBLEMI DELL’APPROCCIO PROBLEMI DELL’APPROCCIO TRADIZIONALETRADIZIONALE

Frasi con numerali:

(21) Ogni studente ha risolto quattro quesiti.

(Cioè: Ogni studente ha risolto quattro quesiti e non più di quattro)

(22) ALT: Ogni studente ha risolto più di quattro quesiti.

(23) IMPL: Non è vero che ogni studente ha risolto più di quattro quesiti.

(!però qualcuno potrebbe averne risolti più di quattro!)

Interazione fra connettivi e termini scalari

(24) Alice ha letto un libro o svolto alcuni esercizi.

(Cioè: Alice ha letto un libro o svolto alcuni, ma non tutti, gli esercizi)

(25) ALT: Alice ha letto un libro o svolto tutti gli esercizi.

(26) IMPL: Non è vero che [Alice ha letto un libro o svolto tutti gli esercizi].

(!però così neghiamo anche che Alice ha letto il libro!)

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SOLUZIONESOLUZIONE

Le implicature vengono computate localmente, in modo incrementale mentre il significato della frase viene computato e non dopo che la semantica ha consegnato il significato logico al modulo pragmatico (Levinson 1996, Chierchia 2004)

(18) Anna crede che alcuni studenti abbiano risolto il problema

alcuni ma non tutti

(21) Ogni studente ha risolto quattro quesiti esattamente quattro

(24) Anna ha letto un libro o risolto alcuni quesiti alcuni ma non tutti

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I CONTESTI DOWNWARD I CONTESTI DOWNWARD ENTAILINGENTAILING

Le implicature scalari non si presentano in tutti i contesti contesti downward entailing (DE)Un contesto è DE se permette di licenziare inferenze da set a sottoset◦ Contesto Downward-Entailing

(27) Marco non ha comprato una macchina → Marco non ha comprato una macchina rossa

◦ Contesto non-DE (o Upward Entailing)(28) Marco ha comprato una macchina↛ Marco ha comprato una macchina rossa

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I CONTESTI DOWNWARD I CONTESTI DOWNWARD ENTAILING/2ENTAILING/2

I contesti negativi sono DE le implicature non si presentanoFrase negativa:(29) Alice non ha mangiato alcune caramelle.

(cioè: ne ha mangiate o una o nessuna, non più di qualcuna)

(30) ALT: Alice non ha mangiato tutte le caramelle.

(31) IMPL: Non è vero che Alice non ha mangiato tutte le caramelle.

L’implicatura non è corretta, perché porterebbe a dire che(32) Anna ha mangiato tutte le caramelle.

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I CONTESTI DOWNWARD I CONTESTI DOWNWARD ENTAILING/3ENTAILING/3

La restrizione del quantificatore:(33) Ogni bambino ha ricevuto una caramella o un cioccolatino(34) Ogni bambino che ha ricevuto una caramella o un cioccolatino è feliceL’implicatura non si presenta, la disgiunzione è interpretata in modo inclusivo: ogni bambino che ha ricevuto solo la caramella o solo il cioccolatino o entrambi è felice

L’antecedente nelle frasi condizionali:(35) Se Marco o Luca andranno alla festa, Anna si arrabbierà

(interpretazione inclusiva: o Marco, o Luca, o entrambi)(36) Se Marco andrà alla festa, porterà un regalo a Paola o a Lisa

(interpretazione esclusiva: o a Paola, o a Lisa, non a entrambe)

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DUE APPROCCI ALLA DUE APPROCCI ALLA COMPUTAZIONE DELLE COMPUTAZIONE DELLE IMPLICATURE SCALARIIMPLICATURE SCALARI

Approccio strutturale (Chierchia 2004, Levinson 2000)◦ Le implicature sono generate di default, automaticamente◦ Nei contesti DE vengono cancellateApproccio pragmatico (Carston 1998, Recanati 2003, Sperber & Wilson 1995)◦ Le implicature vengono generate solo quando il contesto lo

richiede◦ Nei contesti DE non vengono generatePredizioni

Costi di processing Contesti non-DE Contesti DE

Approccio strutturale non costosa costosa

Approccio pragmatico costosa non costosa

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DATI SPERIMENTALIDATI SPERIMENTALI

Per risolvere il dilemma:Studi condotti su bambini (confronto con gli adulti)Studi condotti su adulti (tempi di reazione)

I risultati hanno dato ragione all’approccio pragmatico: la computazione delle implicature non avviene automaticamente ma è generata solo quando il contesto lo richiede

(37) John was taking a university course and working at the same time. For the

exams he had to study from short and comprehensive sources. Depending on the course, he decided to read the class notes or the summary. (int. inclusiva)

(38) John heard that the textbook for Geophysics was very advanced. Nobody understood it properly. He heard that if he wanted to pass the course he should read the class notes or the summary. (int. esclusiva)

L’interpretazione è determinata esclusivamente dal contesto creato dalle frasi precedenti

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STUDI ACQUISIZIONALI/1STUDI ACQUISIZIONALI/1

I bambini tendono ad interpretare i termini scalari in modo logico, non pragmatico

Smith (1980), Brain and Rumain (1981)Metodo: Statement Evaluation Task

(37) È vero che alcuni elefanti hanno la proboscide?

ADULTI: falso (computano l’implicatura: alcuni↛tutti)BAMBINI: vero (non computano l’implicatura:

alcuni=tutti)

Noveck (2001)Metodo: Truth Value Judgment TaskCONTESTO: un pappagallo viene nascosto in una scatola

(38) There might be a parrot in the box

ADULTI: falso (computano l’implicatura: might↛must)BAMBINI: vero (non computano l’implicatura: might= must)

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STUDI ACQUISIZIONALI/2STUDI ACQUISIZIONALI/2

Chierchia et al. (2001)Metodo: Truth-Value Judgment TaskCONTESTO: ogni bambino sceglie sia la bicicletta che lo skateboard (39) Ogni bambino ha scelto la bici o lo skateboard

ADULTI: falso (computano l’implicatura: o↛e)50% BAMBINI: vero (non computano l’implicatura:

o=e)

CONTESTO: Biancaneve premia con un gioiello ogni nano che mangia cibi sani, come banane e fragole. Ogni nano decide di mangiare sia la banana che la fragola.(40) Ogni nano che ha mangiato la banana o la fragola ha ricevuto un gioiello

ADULTI: verooltre 90% BAMBINI: vero

Limitazione di processing legata alla computazione delle implicature?

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STUDI ACQUISIZIONALI/3STUDI ACQUISIZIONALI/3

Chierchia et al. (2001)Metodo: Felicity Judgment TaskCONTESTO: ogni allevatore ha lavato un cavallo e un coniglio

(41) Ogni allevatore ha lavato il cavallo o il coniglio

(42) Ogni allevatore ha lavato il cavallo e il coniglio

ADULTI: scelgono (42) (computano l’implicatura di (41): o↛e)93% BAMBINI: scelgono (42) (computano l’implicatura di (41): o↛e)

La computazione delle implicature sembra essere un compito difficoltoso in termini di risorse cognitive, compatibilmente con l’approccio pragmatico.

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LA REFERENCE-SET COMPUTATIONLA REFERENCE-SET COMPUTATION

Reinhart (1999, 2006)Frasi con termini scalari: ambigue fra lettura con termine scalare e lettura con termine debolePer risolvere l’ambiguità: Reference-Set Computation

costruire un set di alternativemantenerle attive nella memoria di lavoro confrontare le diverse rappresentazioniscegliere quella più appropriata

È un’operazione che ha un costo:ADULTI: la svolgono senza problemiBAMBINI: difficoltà, le risorse computazionali non sono sufficienti

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LA MEMORIA DI LAVORO UMANALA MEMORIA DI LAVORO UMANA

Memoria di Lavoro: è il sistema cerebrale che consente la memorizzazione temporanea e la manipolazione delle informazioni necessarie per portare a termine compiti cognitivi, come la comprensione linguistica, il ragionamento e l’apprendimento (Baddeley, 1986)

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LA MEMORIA DI LAVORO LA MEMORIA DI LAVORO UMANA/2UMANA/2

Immagizzamento temporaneo di stimoli verbali

Controlla e coordina i sistemi subordinati e l’attenzioneÈ coinvolto nella comprensione del linguaggio

Immagizzamento temporaneo di stimoli visuo-spaziali

Integrazione delle informazioni provenienti dai diversi moduli

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LA MEMORIA DI LAVORO NEI LA MEMORIA DI LAVORO NEI BAMBINIBAMBINI

La Memoria di Lavoro si sviluppa con l’età: la performance migliora proporzionalmente all’etàLe capacità delle componenti del modello di Baddeley aumenta progressivamente dai 4 ai 15 anni (Gathercole et al., 2004)

Con lo sviluppo, i bambini imparano strategie più economiche, in modo da ridurre il carico sulla memoria di lavoro e velocizzare le procedure (Baddeley 1986)

I bambini hanno difficoltà nella computazione delle implicature perché le loro risorse di memoria di lavoro non sono ancora sufficientemente sviluppate

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Compromessi Compromessi nei dislessicinei dislessiciIntatto nei Intatto nei

dislessicidislessici

LA MEMORIA DI LAVORO NEI LA MEMORIA DI LAVORO NEI DISLESSICIDISLESSICI

Studi sperimentali condotti sulla memoria di lavoro nei dislessici (Hulme and Roodneys 1995, Helland and Asbjornsen 2004, Pickering and Gathercole 2001, Beneventi et al. 2010, Jeffrey and Everatt 2004, Vender 2010)

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LA DISLESSIALA DISLESSIA

IPOTESI DEL DEFICITI DI MEMORIA DI LAVORO IPOTESI DEL DEFICITI DI MEMORIA DI LAVORO FONOLOGICA ED ESECUTIVAFONOLOGICA ED ESECUTIVALa dislessia evolutiva è un disturbo dell’apprendimento neurologico ed ereditabile. I dislessici soffrono di un disturbo che colpisce la loro memoria fonologica e le loro funzioni esecutive, e che compromette in particolare la loro performance nei compiti che richiedono una competenza fonologica accurata e che sono particolarmente costosi in termini di processing. Di conseguenza, i dislessici manifestano difficoltà nell’acquisizione della lettura e della scrittura, disturbi dell’attenzione e deficit che colpiscono la loro competenza fonologica, il loro vocabolario e la comprensione di frasi ed istruzioni complesse” (Vender 2010)

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LA COMPUTAZIONE DELLE LA COMPUTAZIONE DELLE IMPLICATURE SCALARI NELLA IMPLICATURE SCALARI NELLA

DISLESSIA EVOLUTIVADISLESSIA EVOLUTIVAPremesse:

La computazione delle implicature scalari è un compito costoso in termini di processing, che richiede notevoli risorse di memoria di lavoro (Esecutivo Centrale)La memoria di lavoro (Esecutivo Centrale) è compromessa nei dislessici

Predizioni:I dislessici hanno difficoltà nella computazione delle implicature a causa della limitazione della loro memoria di lavoro

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PROTOCOLLO SPERIMENTALEPROTOCOLLO SPERIMENTALE

Obiettivi◦ Testare la computazione delle implicature scalari di:

Bambini dislessici Bambini normodotati della stessa età Bambini di età inferiore Adulti

5 Esperimenti◦ Statement Evaluation Task◦ Truth-Value Judgment Task quantificatori◦ Truth-Value Judgment Task avverbi di frequenza◦ Truth-Value Judgment Task disgiunzione◦ Felicity Judgment Task

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ESP. 1: STATEMENT EVALUATION ESP. 1: STATEMENT EVALUATION TASKTASK

Soggetti: 72, divisi in:◦ 18 bambini dislessici (DC, età media, 9;8)◦ 18 bambini normodotati coetanei (AMCC, 9;6)◦ 18 adulti(CA, 27;9)◦ 18 bambini di età prescolare (YC, 4;9)Metodologia: giudicare frasi pragmaticamente infelici (4 per condizione, 16 filler):◦ Condizione A: quantificatore

Alcuni pesci vivono nell’acqua◦ Condizione B: disgiunzione

I bambini hanno le braccia o le gambe

Se vengono accettate, l’implicatura non è stata computata

Predizioni: maggiori difficoltà per DC e YC

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ESP. 1 - RISULTATIESP. 1 - RISULTATI

Page 30: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 1 - DISCUSSIONEESP. 1 - DISCUSSIONE

DC e YC interpretano sia la disgiunzione che il quantificatore in modo inclusivo, non computando l’implicaturaAMCC mostrano un comportamento adulto

La performance dei DC è più simile a quella dei bambini di 5 anni più giovani, rispetto a quella dei coetanei

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ESPERIMENTO 2: TVJT - ESPERIMENTO 2: TVJT - QUANTIFICATORIQUANTIFICATORI

Soggetti: 58, divisi in:◦20 bambini dislessici (DC, età media 9;11)◦20 bambini normodotati coetanei (AMCC, 9;9)◦18 bambini di prima elementare (FCC, 6;9)Metodologia: giudicare frasi contenenti i quantificatori(4 per condizione, 10 filler):◦Condizione A: quantificatore alcuni◦Condizione B: quantificatore la maggior parte

Se le frasi target vengono accettate, l’implicatura non è stata computata

Predizioni: maggiori difficoltà per DC e YC

Page 32: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

Condizione A - alcuni

Sperimentatore: Cos’è successo a questi bambini? Cappuccetto: Alcuni bambini hanno ricevuto le

caramelle

ESPERIMENTO 2: TVJT - ESPERIMENTO 2: TVJT - ESEMPIOESEMPIO

Page 33: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

Condizione B - la maggior parte

Sperimentatore: Cos’è successo ai Sette Nani?Cappuccetto: La maggior parte dei nani ha mangiato un

cioccolatino

ESPERIMENTO 2: ESEMPIO/2ESPERIMENTO 2: ESEMPIO/2

Page 34: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESPERIMENTO 2: RISULTATIESPERIMENTO 2: RISULTATI

Page 35: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

I dislessici tendono ad interpretare i quantificatori in modo logico, come i bambini di prima elementareI bambini di controllo non mostrano problemi

I dislessici non computano le implicature scalari, diversamente dai bambini di controllo

ESPERIMENTO 2 – DISCUSSIONEESPERIMENTO 2 – DISCUSSIONE

Page 36: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 3 – INTERPRETAZIONE DEGLI ESP. 3 – INTERPRETAZIONE DEGLI AVVERBI DI FREQUENZAAVVERBI DI FREQUENZA

Soggetti: 58, divisi in:◦20 bambini dislessici (DC, età media 9;11)◦20 bambini normodotati coetanei (AMCC, 9;9)◦18 bambini di prima elementare (FCC, 6;9)Metodologia: giudicare frasi contenenti i quantificatori(4 per condizione, 10 filler):◦Condizione A: avverbio di frequenza a volte◦Condizione B: avverbio di frequenza spesso

Se le frasi target vengono accettate, l’implicatura non è stata computata

Predizioni: maggiori difficoltà per DC e YC

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ESP. 3 – ESEMPIO/1ESP. 3 – ESEMPIO/1

Condizione A - a volte

Sperimentatore: Cappuccetto, cos’ha fatto Gianni al mattino questa settimana?

Cappuccetto: A volte Gianni si è lavato il viso

Page 38: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 3 – ESEMPIO/2ESP. 3 – ESEMPIO/2

Condizione B - spesso

Sperimentatore: Cappuccetto, cos’ha fatto Gianni nel pomeriggio questa settimana?

Cappuccetto: Spesso Gianni ha fatto merenda

Page 39: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 3 - RISULTATIESP. 3 - RISULTATI

Page 40: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 3 – DISCUSSIONEESP. 3 – DISCUSSIONE

I dislessici e i bambini di prima elementare tendono ad interpretare gli avverbi di frequenza in modo logico, evitando di computare l’implicaturaI bambini di controllo non commettono errori

I dislessici non calcolano le implicature, diversamente dai bambini di controllo

Page 41: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 4: TVJT - DISGIUNZIONEESP. 4: TVJT - DISGIUNZIONE

Soggetti: 72, divisi in:◦ 18 bambini dislessici (DC, età media9;8)◦ 18 bambini normodotati coetanei (AMCC, 9;6)◦ 18 adulti(CA, 27;9)◦ 18 bambini di età prescolare (YC, 4;9)

Metodologia: giudicare frasi contenenti la disgiunzione (5 per condizione, 5 filler):◦ Condizione A: contesto non-DE◦ Condizione B: contesto DE

La computazione delle implicature viene effettuata solo nella condizione A

Predizioni: maggiori difficoltà per DC e YC nella condizione A, nessuna differenza nella Condizione B

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ESP. 4 - ESEMPIO/1ESP. 4 - ESEMPIO/1

Sperimentatore: Cappuccetto, cos’hanno fatto questi bambini?Cappuccetto: Ogni bambino ha mangiato torta o pizza

Condizione A, contesto non-DE

Page 43: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 4 - ESEMPIO/2ESP. 4 - ESEMPIO/2

Sperimentatore: Cappuccetto, cos’è successo a questi bambini?Cappuccetto: Ogni bambino che ha giocato a Forza 4 o a scacchi ha vinto una medaglia

Condizione B, contesto DE

Page 44: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 4 - RISULTATIESP. 4 - RISULTATI

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AMCC e CA hanno un performance corretta in entrambe le condizioniDC e YC commettono molti più errori nella Condizione A, dove la disgiunzione si presenta in un contesto non-DE, ovvero dove l’implicatura va computata

La performance dei dislessici è significativamente più simile a quella di bambini di età prescolare, mentre quella dei coetanei normodotati è sostanzialmente adultaNei contesti DE DC e YC non commettono errori, dimostrando di essere in grado di interpretare correttamente la disgiunzione

Le difficoltà esperite da DC e YC sono legate alla computazione delle implicature ESP. 5

ESP. 4 – DISCUSSIONEESP. 4 – DISCUSSIONE

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ESP. 5 – FELICITY JUDGMENT ESP. 5 – FELICITY JUDGMENT TASK: DISGIUNZIONETASK: DISGIUNZIONE

Soggetti: 72, divisi in:◦ 18 bambini dislessici (DC, età media9;8)◦ 18 bambini normodotati coetanei (AMCC, 9;6)◦ 18 adulti(CA, 27;9)◦ 18 bambini di età prescolare (YC, 4;9)

Metodologia: scegliere la più appropriata fra due frasi contenenti la disgiunzione o la congiunzione (3 item sperimentali, 3 filler)

Se le difficoltà di DC e YC (cfr. esperimenti precedenti) sono dovute a limitazioni di processing, ci si aspetta in questo caso una performance migliore

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ESP. 5 FJT - ESEMPIOESP. 5 FJT - ESEMPIO

Babbo Natale: Ogni bambina ha comprato un orologio e una borsettaBefana: Ogni bambina ha comprato un orologio o una borsetta

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ESP. 5 - RISULTATIESP. 5 - RISULTATI

Page 49: La Computazione delle Implicature Scalari nella Dislessia Evolutiva

ESP. 5 - DISCUSSIONEESP. 5 - DISCUSSIONE

Sia DC che YC mostrano una performance adulta

La presentazione esplicita delle due alternative facilita il compito

Le difficoltà negli esperimenti precedenti è dovuta a limitazioni di processing

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CONCLUSIONICONCLUSIONII dati dei primi 4 esperimenti mostrano che i dislessici hanno maggiori difficoltà dei coetanei normodotati nell’interpretazione di frasi che richiedono la computazione di implicature scalariEsp. 5: i problemi di dislessici e bambini piccoli sono legati a difficoltà di processingIl comportamento dei dislessici è più simile a quello dei bambini di 3 e 5 anni più piccoliI bambini normodotati manifestano una performance adulta in tutte le condizioni

La competenza pragmatica nei dislessici è deficitaria

La difficoltà dei dislessici sono dovute a limitazioni di memoria di lavoro

Ulteriore supporto all’ipotesi del deficit di memoria di lavoro fonologica ed esecutiva

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