la centralità della lingua per la crescita di ogni individuo e per la formazione del cittadino...
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la centralità della lingua per la crescita di ogni individuo e per la formazione del cittadino (“componente essenziale delle abilita per la vita);
la consapevolezza che gli apprendimenti avvengono in spazi antropologici plurali (situazionali, socio-culturali, geografici, linguistici e comunicativi), con varietà linguistiche e regionali, da cui occorre partire, tenendo conto delle diversità dei retroterra linguistici e comunicativi degli allievi e che in molti di loro “l’italiano rappresenta una seconda lingua”;
la trasversalità della lingua (i docenti delle diverse discipline operino insieme…dare a tutti l’opportunità di inserirsi adeguatamente nell’ambiente scolastico e in percorsi di apprendimento);
la gradualità dell’apprendere (tempi distesi e lunghi, “progressione graduale” per assicurare e stabilizzare quanto l’alunno ha acquisito; traguardi e obiettivi intesi come evoluzione dalla scuola primaria a quella secondaria di I grado e sviluppo progressivo dei vari livelli degli obiettivi, ecc.
Primo ciclo di istruzione Primo ciclo di istruzione
Devono essere aDevono essere acquisiti gli strumenti cquisiti gli strumenti necessari ad una necessari ad una ““alfabetizzazione funzionale”; alfabetizzazione funzionale”;
gli studenti devono ampliare il patrimonio gli studenti devono ampliare il patrimonio orale, imparare a leggere e scrivere orale, imparare a leggere e scrivere correttamente e crescente accrescimento del correttamente e crescente accrescimento del lessico”.lessico”.
Primo ciclo di istruzione Primo ciclo di istruzione
la varietà e la variabilità della lingua, la varietà e la variabilità della lingua, che si esercitano su una pluralità di che si esercitano su una pluralità di testi e di scopi, di situazioni testi e di scopi, di situazioni comunicative e di registri linguistici comunicative e di registri linguistici “nel tempo e nello spazio geografico, “nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo”; la sociale e comunicativo”; la processualità della scrittura, guidando processualità della scrittura, guidando il bambino nei primi anni a “leggere e il bambino nei primi anni a “leggere e a scrivere parole e frasi a scrivere parole e frasi sempresempre legate legate a a bisogni comunicativibisogni comunicativi e inserite in e inserite in contesti motivanti”contesti motivanti”
Primo ciclo di istruzione Primo ciclo di istruzione
la pratica delle la pratica delle abilità linguistiche abilità linguistiche
orali e scritte orali e scritte attraverso attraverso
l’esperienza dei l’esperienza dei diversi usi diversi usi della della
lingualingua
la “predisposizione di la “predisposizione di ambienti sociali di ambienti sociali di
apprendimento apprendimento idonei al dialogo, idonei al dialogo,
all’interazione..”; la all’interazione..”; la rimozione di ostacoli rimozione di ostacoli alla comprensione alla comprensione
dei testi….”.dei testi….”.
Rendono più chiari e puntuali traguardi e obiettivi, li aggiornano Vedi Ascolto e parlato, cl.3a: ob.5; cl.5a obb. 5-7. Lettura,
cl. 5a, obb.5- 8. Scrittura, cl.3a ob.3, cl.5a, obb. 6-7. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua, cl.3a, o.1.
Vedi Ascolto e parlato, cl.5a ob. 2. Lettura, cl. 3a, obb. 2-4;. cl.5a, ob.2. Scrittura, cl.5a ob.3-5-9. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua, cl. 3a, ob. 2; cl.5a, ob. 1.
Lettura, cl.3a, ob. 3, la testualità informativa. Ascolto e parlato, cl.3a, ob 3. Inserimento dei testi
espositivi
positivamente prendendo in esame i testi digitali, i linguaggi multimediali, il quadro di riferimento teorico di Ocse Pisa e Invalsi e l’incidenza del lessico nello sviluppo delle competenze linguistiche oppure li rivedono opportunamente
la rilevanza eccessiva assegnata alla strumentalità della lingua e agli aspetti ortografici, sebbene importanti e tra l’altro adeguatamente sottolineati nelle Indicazioni del
2007Scrivere sotto dettatura curando in modo particolare l’ortografia (cl.3a)
” A scuola si apprende la strumentalità del leggere e si attivano i numerosi processi cognitivi necessari alla comprensione. La lettura va praticata su un’ampia gamma di testi…”
(Lettura);
“Questo indispensabile apprendistato non esaurisce la complessità dell’insegnare e
dell’imparare a leggere e a scrivere, ma ne costituisce il necessario requisito” (Scrittura).
Capacità di ascolto, comprensione globale del
testo, conoscenza del lessico, oltre che della
grafia, capacità di previsione, inferenze
Il dettato è un’attività integrata
Aspetti questi ultimi non sufficientemente approfonditi negli obiettivi della classe 3a.
La comprensione e la produzione linguistica rimandano a operazioni cognitive complesse che se
non sono attivate, presto e gradualmente, il bambino avrà una bella calligrafia e una corretta ortografia, ma
non saprà scrivere, come dimostrano dati recenti.
L’apprendistato strumentale diventa proficuo se correlato alle abilità linguistiche e ai processi sottesi.
L’acquisizione di strumenti “necessari per un’alfabetizzazione funzionale”.
Ma tutto ciò si realizza con pratiche di lettura e scrittura differenziate, con attività di apprendimento su di esse, accompagnate da fasi di osservazione, di
discussione e di riflessione su quanto prodotto.
IntroduzioneIntroduzione
Diversa titolazione della Riflessione sulla lingua: Elementi di grammatica esplicita e Riflessione
sugli usi della lingua.
Versioni precedenti: la Riflessione sulla lingua coincideva
prevalentemente con la grammatica esplicita (grammatica della frase), generando confusioni terminologiche e di conseguenza azioni incoerenti.
1. curare insieme l’uso della lingua e la riflessione su di essa
2. privilegiare il livello lessicale–semantico “che si attua a partire dai testi orali e scritti recepiti e prodotti dagli allievi”.
Relative alla trattazione degli aspetti morfologici,
sintattici, semantici e testuali che dovrebbero
essere affrontati attraverso riflessioni sull’uso.
Sarebbe stato tuttavia auspicabile un diverso ordine, scrivendo prima gli aspetti lessicali, semantici e testuali, poi quelli morfosintattici.
Quest’ordine che conferma il privilegiamento della morfosintassi, ritorna anche nell’8° traguardo.
[1
È la varietà degli usi linguistici (usi comunicativi, interattivi, sociali, cognitivi, rappresentativi, estetici, ecc.) che si esplicano in una varietà di forme (testi orali e scritti, diretti e trasmessi, recepiti e prodotti anche dagli allievi)
Punto di partenza di qualsiasi Punto di partenza di qualsiasi riflessione sulla lingua riflessione sulla lingua
Il bambino può capire i funzionamenti della lingua e coglierne
caratteristiche e regolarità, se ne indaga i significati in contesti
comunicativi e in testi orali e scritti di ogni tipo. Addestramenti morfologici su frasi obsolete e prive di senso sono
infruttuosi
[1
È quello relativo alla descrizione degli oggetti di riflessione proposti:
“..l’insegnante sceglierà il modello grammaticale di riferimento che gli sembra più adeguato ed efficace”.
Punto qualificante Punto qualificante dell’Introduzione dell’Introduzione
Notevole passo in avanti, un’apertura al pluralismogrammaticale e didattico, poiché consente al docente
direperire, all’interno di aggiornati studi linguistici,
contenuti grammaticali funzionali all’apprendimento del
bambino e spendibili in una migliore comunicazione.
[1
La riflessione sulla lingua deve essere condotta seguendo un metodo induttivo, senza un’introduzione troppo precoce della terminologia specifica
Preziose raccomandazioni Preziose raccomandazioni
Essa ricopre un ruolo metacognitivo, concorrendo “a sviluppare le capacità di categorizzare, di connettere, di analizzare, di indurre e dedurre, utilizzando di fatto un metodo scientifico”; lo spazio maggiore da destinare al lessico.
[1
Traguardi e obiettiviTraguardi e obiettiviDisoriDisorientamento e perplessità entamento e perplessità
Trag. 10: Trag. 10: “ “Padroneggiare e applicare in situazioni diverse le Padroneggiare e applicare in situazioni diverse le
conoscenze fondamentali relative all’organizzazione conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del logico-sintattica della frase semplice, alle parti del
discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi”. discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi”. Cl. 5°Cl. 5°
Prematuro inserimento, nell’ambito metalinguistico, Prematuro inserimento, nell’ambito metalinguistico, dell’dell’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, organizzazione logico-sintattica della frase semplice,
della quale un bambino di 10 anni dovrebbe saper della quale un bambino di 10 anni dovrebbe saper padroneggiare e padroneggiare e applicare in situazioni diverse le applicare in situazioni diverse le
conoscenze fondamentali.conoscenze fondamentali.
Con questa richiesta siamo di fronte a una previsione Con questa richiesta siamo di fronte a una previsione di competenza alta, il cui raggiungimento di competenza alta, il cui raggiungimento
può avvenire in tempi lunghi.
Aggiunte e cambiamenti apportati alla Bozza Aggiunte e cambiamenti apportati alla Bozza precedente e in parte alle Indicazioni del 2007. precedente e in parte alle Indicazioni del 2007.
Tra questi segnaliamo l’attenzione rivolta al Tra questi segnaliamo l’attenzione rivolta al plurilinguismo e alla variabilità della lingua nel plurilinguismo e alla variabilità della lingua nel
tempotempoe nello spazio geograficoe nello spazio geografico
[1
Traguardi e obiettivi Traguardi e obiettivi CondivisioniCondivisioni
Trag. 9-“È Trag. 9-“È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti ( plurilinguismo)”.lingua e lingue differenti ( plurilinguismo)”.
Cl.5a-ob.1-“Cl.5a-ob.1-“Relativamente a testi o Relativamente a testi o in situazioni di esperienza diretta riconoscere la in situazioni di esperienza diretta riconoscere la variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e variabilità della lingua nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.” comunicativo.”
Traguardi e obiettiviTraguardi e obiettivi Condivisioni Condivisioni
Cl.3a-ob.1-“Confrontare testi, per coglierne alcune caratteristiche specifiche ( ad es. maggiore o minore efficacia comunicativa, differenze tra testo orale e testo scritto, ecc.”.
Per la classe 3a sono apprezzabili i seguenti punti: 1. il richiamo al confronto tra testi per
coglierne caratteristiche specifiche inerenti all’efficacia comunicativa, alle differenze
tra testo orale e testo scritto, ecc.
Mediante questo richiamo si invita il docente a prendere
in esame un aspetto irrinunciabile della lingua quale la
comunicazione e a considerare l’orale un codice
da investigare come quello scritto
Traguardi e obiettiviTraguardi e obiettivi Condivisioni Condivisioni
Il mutamento di prospettiva dato, dalla riformulazione del secondo obiettivo,
al riconoscimento degli elementi essenziali della frase
per poter formulare frasi complete si sostituisce il riconoscimento della compiutezza della frase,
che si realizza con il ricorso ai suoi “elementi essenziali”. Ciò significa che il bambino si accorgerà
che mancano “pezzi” (elementi essenziali) nei suoi enunciati dalla loro
incomprensibilità e non tanto dall’individuazione del soggetto, predicato e
complemento
[1
Traguardi e obiettiviTraguardi e obiettivi CondivisioniCondivisioni Condivisioni Condivisioni
La non trascurabile scomparsa del corposo riferimento alla morfologia, presente nelle Bozze
e nelle Indicazioni del 2007,
che rappresentava un’improduttiva anticipazione.
Concludendo la stesura definitiva delle Indicazioni,
differentemente dalla Bozza precedente, contiene
molte positività, che possono offrire al docente opportunità
rimarchevoli di cambiamento.
[1
“Conoscere le parti variabili del discorso e gli elementi principali della frase semplice”.
[1
Traguardi e obiettiviTraguardi e obiettivi CondivisioniCondivisioni
Tuttavia permangono accentuazioni, come quelle legate agli elementi espliciti
della grammatica della frase, che destano preoccupazioni per le difficoltà che possono incontrare bambini di 8-10 anni e
gli stessi docenti per la costruzione di un curricolo in verticale, progressivo e
sostenibile.
[1
Tratto da:
Chiavi di lettura delle
Indicazioni nazionali
ItalianoM. Piscitelli
in Passa…. Parole, Chiavi di lettura delle Indicazioni 2012
a c. di G. Cerini, Faenza, Homeless Book, 2012
GrammaticaM. Piscitelli in Passa…. Parole, Chiavi di
lettura delle Indicazioni 2012 , cit.