La centrale I/accord STORI1 oTOR GinevrO a Tra Indocina

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DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE ROMA Via IV No.enbit 149 - Tel HS9 121 63 521 61.460 689.845 - INTERURBANE: Ammirmlitnonr 684 706 - Redazione 670.495 YHV.ÌV.1 O-AHHONÀMÌ-NT" 1 KntùT^ "~ UNITA' ! ; . 62S0" (con «dizione dal lunedi) . j 7.250 RINASCITA I 1200 VIE NUOVE ,800 1000 600 Spedlzlnne In abbinamento postale . Cimi» corrente postale 1/2:1193 PUBBLICITÀ': mm colonna . Commerciale: Cinema L. 150 . Dome- nlcale L. 200 . Echi spettacoli L. 150 - Cronaca L, 160 . Necrologia L. 130 . Finanziarla Banche L znu . Legali U 2110 . Rivolgersi (SPI) Via del Parlamento 9 . Roma - Tel. 6BB.54J 2-3.4*5 e succine, in Italia Trtm. 1.700 1.000 ORC ->EL PARTITO COMUNISTA ITALIANO LE IMPRESSIONI dlSARTBBsull'U.R.S.S. Leggete hi iti pag. il fguarto servizio ANNO XXXI (Nuova Ser-) - N. 200 MARTEDÌ' 20 LUGLIO 1954 Una copia L. 25 - Arretrata L. 30 3f, La centrale e il sottomarino Alcuni {riunii ur -uno un comunicato del Consiglio dei Ministri dell'URSS ha annun- ciato che la prima centrale elettrica azionata da energia atomica, avente una potenza utile di 5000 chilowatt, è en- trata in funzione il 27 giugno 1054 e per lu prima volta nel mondo ha fornito energia elet- trica ricavata da combustibi- le- atomico alle imprese indu- striali e alle aziende agricole delle zone circostanti. Con temporaneamente veniva an- nunciato che gli scienziati e gli ingegneri sovietici stan- no lavorando alla creazione di centrali nucleo - elettriche aventi potenze tra 50.000 e 100.000 chilowatt. Per valutare l'importanza di quel comunicato, è necessario il raffronto con quanto è sta- to fatto negli Stati occidentali. Cominciamo dagli Stati Uni- ti, e serviamoci come docu- mento del recente libro di Cordon Dean, ex presidente della Commissione americana per l'energia atomica. Dal libro di J Deau si può desumere che negli Stati Uni- ti la utilizzazione pratica del- l'energia atomica è uvveuuta sinora solo su piccolissima «cala (poche centinaia di chi- lowatt) e — ciò che è più im- portante — nei limiti di o esperimenti collaterali » ul funzionamento di reattori ato- mici destinati ad altri scopi (situazioni analoghe esistono in Inghilterra). L'unico esem- pio di utilizzazione effettiva di energia atomica in Ameri- ca è dato dal motore del noni- niergibile atomico .Yaufiius. Pur non indicando quale sia hi potenza di questo motore. Cordon Dean afferma che il motore atomico del Nautilus e ha un considerevole signifi- cato storico, poiché esso sarà la prima utilizzazione pratica dell'energia atomica. Si trat- terà di energia' utile in un si- gnificato molto concreto. ìYon sarà energia economicamente conveniente; ma in una que- stione che ha a <?/ie fare coti la sicurezza nazionale, la con- venienza economica non è il fattore determinante... > (il lorsivo è nostro). Questa affermazione del Doan è interessante anzitutto perchè da essa scaturisce net- ta la contrapposizione centra- le sovietica - sommergibile a- mericano. che in modo dav- vero simbolico caratterizza le due politiche opposte. Ma è interessante anche perchè da rssa scaturisce evidente la di- versità sostanziale fra un mo- tore atomico per sommergibi- le e il motore atomico di una centrale nucleo-elettrica (il quale deve essere economica- mente conveniente). A tal pro- posito, ecco come si esprime- va pochi mesi fa il premio Nobel Urcy: « Io dubito che la progettazione e la costru- zione di impianti atomici a -copi militari faccia progre- dire la tecnologia degli im- pianti di pace, perchè questi ultimi devono far fronte alla toncorrenza economica con le altre sorgenti di energia, lad- dove i primi devono .-oildi- >farc a requisiti di tutt'altroìdistacco » i * - da; per quanto oggi s i può giudicare, con tutta probabi- lità gli americani si trovano effettivamente nella posizio- ne di « terzo Paese > per quel che riguarda i progressi nel campo dell'energia atomica per scopi pacifici. L'U.R.S.S. in questo momento ha sen- z'altro il primo posto, in quanto In centrale atomica entrata in finizione costitui- sce un reale vantaggio tecni- co siili'Americu e sull'Inghil- terra. 11 c o m u n i c a t o del Consiglio dei Ministri dell'U.R.S.S. ha un'importanza politica di pri- m'ordine non solo per l'im- menso prestigio che ne viene all'Unione Sovietica, md per- chè è un impulso u indirizza- re in senso pacifico i program- mi atomici di tutti i Paesi. \1 di là del fatto politico, resta il fatto storico di porta- ta mondiale: il 27 giugno 1954, per la prima volta nel mondo, il combustibile atomico, uti- lizzando processi analoghi a quelli che forniscono l'ener- gia solare, ha azionato dei torni, delle ti attrici, degli ap- parecchi radio, dei televisori, dei rasoi elettrici, ha reso più produttiva, più facile e più comoda lu vitu degli uomini. Questa circostanza senz'al- tro al 27 giugno 1954 la ca- ratteristica di una data clic farà epoca. GIULIO CORTINI Docente di Fisica presso l Unaersità di Roma STORI1 TORI A DELLE FORZE DELLA PACE IN TUTTO IL HOYOO I/accordo sulla tregua raggiunto a Ginevra Tra poche ore cesserà il fuoco in Indocina Oggi la seduta conclusiva - La linea d'armistizio verrebbe fissata tra il 17* e il 18* parallelo Il Viet Nam sarà riunificato attraverso libere elezioni entro 18 mesi - // drammatico retroscena delVaccordo - Il testo di un messaggio cifrato di Foster Dulles - Bedell-Smith si mette a letto GINEVRA (Telcfoto) IMBARAZZATI COMMENTI DEI « MINORI » AL DISCORSO DI TOGLIATTI La minaccia dell'autoritarismo clericale ammessa a denti stretti dai partitini Contorta e faziosa replica delV^« Osservatore Romano » — « L'Integralismo . ci fa paura » scrive la « Voce Repubblicana » Disperato e sconclusionato articolo di Saragat Al centro dei commenti de- gli ambienti politici è stato ieri il discorso che Togliatti ha pronunciato domenica mattina davanti al Comitato centrale del Partito comu- nista. L'analisi tracciata dal Se- gretario del PCI sugli ultimi avvenimenti interni della DC. che hanno visto il rovescia- mento del vecchio gruppo di- rigente e l'avvento degli « in- tegralisti » di Fanfani in tutti i posti chiave del partito, ha costretto molti osservatori po- litici, che finora avevano pre- ferito mantenersi « riservati », ad uscire dalla posizione di comoda attesa. Tra i primi a reagire è sta- to l'Osservatore Romano, il quale ha preso spunto dalla critica di Togliatti al modo con cui le attuali gerarchie cattoliche hanno creduto di sfuggire al problema dei rap- porti tra mondo comunista e mondo cattolico, per ripetere fin forma tuttavia più contor- ta che esplicita) concetti ispi- rati a una conclamata necessi- tà dello stato di « non colla- borazione » e di « irreducibile a uomini e paesi prì - alleati, ricavandone un utile netto in termini di raf- forzata egemonia di partito ed una perdita secca per la demqcrazia in generale )•. Do- po aver spiegato, in termini così edificanti, in che consiste dunque il metodo gangsteri- stico-politico che è alla base dei rapporti tra D.C. e suoi alleati. Saragat passa a dire che tutto questo « è colpa di Nenni.. che con la sua pre- senza impedisce lo svolgersi di un vero dialogo <c tra il movimento cattolico democra- tico e il movimento socialista democratico ». ! - . A questo proposito, in luo- go della •< falsa apertura a si- nistra. che tènde 'a servirsi della carta Nenni o dei suoi surrogati per aggirare la so- cialdemocrazia » (!) Saragat chiede, piuttosto vagamente invero, come . tutta pretesa e prospettiva « l'inserimento di sempre più larghe zone della classe lavoratrice nella vita politica dello Stato democra- tico >.. E infine, dopo aver fie- ramente minacciato « contro- misure » nel caso in cui Fan- fani volesse davvero fare dei- posizione si è sprofondata ieri anche la Voce Repubblicana, la quale, dopo aver scritto ri- petutamente che « l'integrali- smo cattolico ci fa paura », e dopo aver parlato continua- mente dell'avvento di Fanfa- ni come del possibile inizio di un periodo dj « totalitarismo cattolico >>, conclude espri- mendo, piuttosto incertamen- te, la tesi secondo cui « gli un. De Caro, Saragat e Pac- ciardi saranno minuscoli, pic- coli o incapaci, ma rappre- sentano la contrapposizione di un'Italia risorgimentale, laica e democratica all'even- tuale integralismo cattolico» Echi di questa posizione, perlomeno presuntuosa, ' se- condo cui i «minori »'sono oggi in Italia Punica garanzia contro l'assalto al potere dello Stato da parte degli «integra- listi », si sono ritrovati anche negli editoriali di giornali che rappresentano larghi strati di opinione, come La Stampa e il Corriere delta Sera. Ora c'è da notare, sia a proposito della Voce che di Satagat e degli altri, che non è certo da oggi, con l'avvento filerò. Esiste dunque una Idei mondo. Singolare differenza netta tra i progrcs M che si conseguono uella co rigidamente settario ed esclu- ... . .... .isivista, la missione di chi pre- sunzione eh impianti militari! tenc je essere alla testa dell'o- (come i motori dei sommer- gibili) e i progressi nel campo degli impianti di pace. Anzi. modo i fre ancora una volta allo stes- davvero di concepire, in modo so Fanfani ««schietta e sincera pera di edifìcazJone della pace nel mondo Ancora più 1*« integralismo ». Saragat of-idi Fanfani, che i partiti «di democrazia laica, dicono, d porsi l'obiettivo di fungere da collaborazione ? In questa davvero ridicola «garanzia>. contro il monopo- lio clericale. Fin dal.1947 i co- siddetti partitini hanno avan- zato questo loro titolo e han- no avuto tutto l'agio di dimo- strare come essi sanno svol- gere questa funzione di « ga- ranzia ». Ma qui è il problema. E' già patrimonio di giudizio sto- rico che i partitini lungi dal « contrapporsi ». come dice la Voce, al totalitarismo clerica- le, lo hanno sempre fiancheg- giato, in tutte le sue imprese e lo hanno sempre coperto, con la loro funzione di « inu- tili idioti ». Questo avvenne nel 1948. all'epoca del 18 apri- le, questo avvenne il 14 luglio dello stesso anno, questo av- venne in occasione di tutti i (Continua in 6. pae. 4. rol.) DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE Malenkov riceve» Urho Kekkonen MOSCA. 19 11 p r i m o M i - nistro sovietico Malenkov ha ricevuto oggi al Cremlino il ministro degli Esteri finlan- dese. Urho Kekkonen. che si era recato nella capitale so- vietica per firmare il nuovo trattato commerciale. Al col- loquio era presente il vice primo ministro sovietico. Vi- scinski. GINEVRA. 19. — Se non stanotte, l'accordo sul « ces- sale il fuoco » iti Indocina sarà firmato domani: ceco la grande uoti:ia clic nessuno, urumi, può più tenere nnsco- sta. Essa è trapelata soltan- to nel pomeriggio: sino alle prime ore di sfamane, in/af- fi, la sitandone era fole da consigliare le più ampie ri- serve, sebbene l'atmosfera generale fosse piena otti- mismo. Ancora in questo mo- mento, sussistono alcune dif- ficoltà, ma esse, saranno sen- za dubbio superate. L'accor- do sul « cessate il fuoco » nel Viet Nam sarà firmato dai rappresenta ufi dei due co- mandi militari a Ginevra: tra coloro, cioè, che tu queste Ultime settimane si sono riu- niti ogni giorno al Palazzo delle Nazioni, riuscendo a cir- condare le loro trattative nel segreto più assoluto, tanto che ancora oggi nessuno è In grado di rivelare con esat- tezza i particolari del docu- mento conclusivo. Sulla base di iudiscretionl di buona fonte, comunque, ri- teniamo di poter dire che la linea di demarcazione tra le forze armate delle due parti sarà stabilita fra il 18. e il 17. parallelo. La città di Hanoi toccherà alla Repubblica de- mocratica del Viet Nam, e così pure il porto di llaifong, che i francesi conserveranno soltanto per il tempo neces- sario alla evacuazione delle loro truppe. Jl Viet Nani sarà riiuii/i- cafo attraverso libere elezio- ni che, secondo le ultime no- tizie di fonte ufficiosa, si terranno diciotto mesi dopo il « cessate il fuoco ». La seduta conclusiva della conferenza avrà luogo doma- ni: l ministri degli Esteri prenderanno atto dell'accordo firmato dai militari ed assiste- ranno alla lettura di una di- chiarazione finale. Vi sarà, poi, un documento concernen- te le questioni politiche, in particolare la composizione della coni missione neutrale di controllo (Canada. India e Po- lonia) e due documenti con- cernenti il Laos e il Cambo- gia. Le difficoltà tuttora esi- stenti riguardano il primo di questi due paesi. Numerosi protocolli aggiuntivi riguar- deranno i rapporti futuri tra la Francia e il Viet Nam. La cronaca di queste ulti- me ore è quanto mai ricca e drammatica. Sino a ieri, come abbiamo detto. Ir più gravi perplessità regnavano ancora in molti ambienti. Es- se erano giustificate, da una parte, dall'interrogativo sullo atteggiamento che avrebbe assunto il delegato america- no, r dall'altra, dal tentativo evidente di Mcndcs-France di imporre un ricatto all'al- tra parte. La dichiarazione resa ieri da Bedell Smith era qualcosa di vago e. in effetti, il delegato americano, sor- preso dalla richiesta di Mo- lotov di tenere una seduta della conferenza domenica, non aveva fatto in tempo a ricevere Ir ultime istruzioni da Washington, sicché si era limitato a ripetere, con altre parole, il contenuto del co- municato di Parigi. Gli altri delegati occiden- tali, però, accettando il bilan- cio tracciato dal Ministro de- gli Esteri dell'URSS, creava- no una situazione tale per cui difficilmente il delegato ame- ricano avrebbe potuto effet- tuare con successo un estre- mo tentativo di sabotaggio. Le istruzioni di Washington so- no (irritiate co» im messag- gio cifrato, a mezzanotte, cir- ca, e poco dopo Bedell Smith indipendenti e, pertanto, es- si Ti possono aderire, se lo vogliono. Ritengo però, che nemmeno per questi governi ciò sarebbe augurabile. Questo è il succo della con- versazione. Un impegno as- sunto ci impedisce di rivela- re il nome dell'autore delle risposte. Possiamo dire, tut- tavia, che si tratta di -una altissima personalità respon- sabile della delegazione fran- cese, che ha parlato in pre- senza di almeno dicci gior- nalisti. Il significato delle risposte è enorme: esse vo- gliono dire, infatti, che oltre a ristabilire la pace tu Indo- cina, la conferenza di Gine- vra avrà impedito agli ame- ricani di organizzare in Asia, contro la Repubblica popola- re cinese, mio schieramento era stato firmato n che stava per essere firmato. La fonti responsabili non smentivano né cou/ermavaiio, ma avver- tivano che ogni minuto, in queste ore, poteva essere. quello decisivo.' Alle 17, Fani Van Dong ri- ceveva nel giardino della sua abitazione i giornalisti fran- cesi: l'incontro era caratteriz- zato dalla più grande cordia- lità. Il capo della delegazione del Viet Nam si prestava vo- lentieri a rispondere a tutte le domande che gli venivano rivolte, la maggior parte del- le quali riguardavano i rap- porti futuri fra la Franciu e la Repubblica democratica del Viet Nam. Nel separarsi, i gtornatisfj francesi stringeva- no la mano a Fani Van Dong, riconoscendo in lui un sincc- contraddittoria nella misura in cui si devejè apparsa d'altra parte la pò scegliere tra le destinazioni di sizione dei «minori». fondi all'uno o all'altro di; Tipico, a questo proposito. questi scopi, esiste addirittura'un articolo disperato e scon- un contrasto. |clusionato scritto da Saragat iper la Giustizia che apparirà oggi, nel quale il Segretario Ecco come il fisico atomico americano R. E. Lapp descrive i risultati di questo contrasto negli Stati Uniti: «...una cosa e certa: oggi noi abbiamo o stiamo per avere la propulsio- ne nucleare (di un sommergi- bile - Xd.r.). Ma occorreranno del PSDI offre abbondante- mente ai suoi lettori la mi sura d: quanto manchi di! oro5pettiva la sua linea poli- tica. fatta ormai soltanto di risentimenti, di paura e di ri- catti. che noi abbiamo un impianto atomico terrestre. Gli inslcs lmcno quattro anni prima JH™ 8 3 ^ 0 ^^^?,!* ;™,;.-,„. „ chiarare che i pericoli denun- "" ' " ciati da Togliatti « sono tut- .. ,. . t'altro che immaginari » e poi d altra parte, mentre non pos- si vanta di aver sempre so- -ono vantare un motore pcrjsienuto. (prima di ogni al- la propulsione nucleare. <c-:tro!) i pericoli insiti nella <ondo ozni indizio ci stanno}posizione dell'integralismo. battendo" nella battazlu per;Per Saragat Fanfani è "Vir- oli impianti atomici di pace, tuaìmente orientato a smi- .>e ci riuniranno. e~i ne trar- £tra » tuttavia il a » arftrjo • -_ ripone il problema di un in- ranno grande prestilo e prò- tegr T<Ì5mo democristiano che labilmente ciò produrrà net nostro Paese un aspro dibat- tito sulla situazione di buoni M'condi in cui ci troveremo. Ciò evidentemente nell'ipote- si che noi saremo secondi e non terzi. Da questo lato del- la cortina di ferro, nessuno sa quali progressi abbia fatto h\ Unione Sovietica nella tecni- teg potrebbe ripetere gli stessi errori del passato >. Qui Sa- ragat non teme- di svelare gli altarini e di dimostrare di quale pasta sia formato Io spirito della tanto decantata » solidarietà democratica >. su cui si fonda l'attuale governo. E spiega che « nell'atto in cui la socialdemocrazia nell'inte- resse superiore del paese ca dei reattori... i sovietici ; a u oa con i a DC. \n un certo hanno dichiarato clic essi si'c^nso resta scoperta alle spal- dedichcranno ajrli usi pacifici j le e non può essere conside- dcllenergia atomica, e sebbe-irata buona regola del gioco ne sia'possibile che questa sia 'democratico valersi di questa unta propasranda. che avvcr-. sua difficile posizione per ag- rebbe se nou lo fosse? ,. W™?^ . A colpirla. E' molto facile, in queste condizioni, L americano Lapp può tran- qiiillizzarsi : evidentemente aoa si trattava di propagali- alle correnti integraliste della d.c. praticare la tattica dello aggiramento sulle ali dei prò- MILIARDI SOTTRATTI Al CONTADINI E AL PROGRESSO DELL'AGRICOLTURA Tre giorni di sciopero dei mezzadri contro le ruberie degli agrari a Siena L'agitazione mezzadrile nell'Aretino si allarga al \ al damo e alla Val di Chiana GINKVKA — Citi F.n-lai e Cliurlot fotografati durante il ricevimento che il Primo Ministro cinese ha offerto in onore ilei grande artista . < " (Telefoto) Da domattina, per tre gior- ni consecutivi, mezzadri e co- loni della provincia di Sie- na scenderanno in sciopero per costringere gli agrari a rispettare le leggi e i con- tratti vigenti. Questo sciope- ro di 72 ore. nella provincia che può essere considerata una delle roccheforti del vec- chio contratto di mezzadria. costituirà una manifestazione di primo piano nella lotta in corso nelle campagne ccntro- settentrionali. All'origine dello sciopero vi è l'appropriazione, da par- te degli agrari, di ingenti somme di danaro che spet- terebbero invece ai mezzadri e a tutta l'economia agrico- la della provincia senese. Ad- debitando arbitrariamente ai mezzadri i contributi unifi- cali, gli agrari si impossessa- no di un miliardo e 150 m i - lioni; oltre 950 milioni ven- gono sottratti- poi ai contadi- ni a causa del coefficiente di svalutazione del bestiame: e ben 5 miliardi, infine, ven- gono illegalmente trattenuti dai proprietari col mancato reinvestimento in opere di miglioria del 4 per cento del- la produzione lorda vendibi- le. Soltanto con l'utilizzazio- ne del 4 per cento, i -13 mila disoccupati del senese po- trebbero trovare un'occupa- zione sufficientemente sta- bile. In 250 aziende agricole del- la provincia di Siena è già stato raggiunto l'accordo tra mezzadri e proprietari, il che porterà all'immissione nel mercato e nella vita econo- mica della provincia di cir- ca un miliardo di lire. Sono però ancora le • aziende più grosse a resistere, ed è ap- punto per piegare l'intransi- genza dei grandi proprietari che è stato proclamato lo «sciopero che avrà inizio do- mani. Anche nell'aretino l'agita- zione mezzadrile si va facen- do ogni giorno più larga. Da sabato è sceso in lotta anche il Valdarno, e in particolare Bucine. Montevarchi, Terra- nova. Cavriglia. In quest'ul- tima località, la fattoria San Pancrazio, comprendete 24 poderi, ha concesso la chiu- sura .-dei conti-colonici senza addebiti arbitrari. Altri tre accordi sono stati raggiunti a Montesansavino. In vaste zone della provin- cia di Arezzo ogni attività è stata soppesa nei campi e le trebbiatrici restano inopero- se. Oggi l'agitazione si esten- derà ancora alla vai di Chia- na. I lavoratori della Difesa per l'acconto e gli aumenti Il comitato esecutivo del Sin- dacato nazionale personale ci- vile del Ministero Difesa ha constatato che il problema de- gli adeguamenti economici desìi statali non ha avuto ancora so- luzione. Preso atto con soddi- sfazione deila lotta condotta de: lavoratori finanziari contro la riduzione del loro tenore di vita mediante l'abolizione dei «diritti casuali », contribuendo cosi al rafforzamento della po- sizione dell'organizzazione uni. tari» relativamente all'allinea- mento- dei settori particolare le comunicava a iWendcs- Frnnce e a Eden. Il caso ci ha permesso, sta- mane, di prendere visione dello straordinario documen- to, della lunghezza di una pagina dattiloscritta: Foster Dulles, che affermava di par- lare anche a nome di Eise- nhuwer, raccomandava a Be- dell Smith di non prendere alcuna iniziativa, ne per fa- vorire, né per impedire un accordo. Non gli vi:tiìvn data nessuna spiegazione •politica: il dispaccio era redatto nello stile secco di un ordine. Il delegato americano poteva considerare esaurito il suo compito. E, infatti, egli se ne andava a letto e. vi restava sino alle due del pomeriggio di oggi. Un appuntamento con Mcndcs-France, fissato per le 13, veniva rinviato. Bedell Smith si faceva scusa- re annunciando di essere am- malato. Il Ministro degli E- steri francese r quello ingle- se infanto si consultavano febbrilmente. Le loro deci- ) sioni fruirono comunicate a, Molotov e a Ciu En-lai, ili quale si era separato poco| prima da Chnrlie Chaplin da lui invitato a cena e tratte- nuto per cinque ore in una conversazione cordiale ed a- michevole. Verso le quattro del mut- I lino, finalmente, un'altissima personalità della delegazione francese riuniva t pochi gior- i ualisfi rimasti .«alla brccriai jc li avvertiva .c^c l'accordoi j pofefa considerarsi rirfual-j 1 mente concluso. i j Nonostante l'ora, tuttavia. j egli veniva assediato da una serie di domande, e così la '• conversazione risultava di e- , stremo interesse. Il centro di essa era costituito dal patto del vud-est asiatico. Trascri- viamo integralmente le do- mande e le risposte giacché esse sono tali da illustrare verno. co» grande efficacia la por- L'E^cutivo ha ritenuto vah-j rala (1clìa confìtta subita dai da e rispondente agli interest \ d aP ? n dcoU Stati Uniti di dei lavoratori la proposta avan- j ' nTAdcrirà la Francia tata .1 governo ed al Sonato M ^ « da; parlamentar: del!a ^^" militare analogo a quello or- ganizzato in Europa contro l'Unione Sovietica. Ciò non vuol dire, evidente- mente, che il pericolo di una aggressione americana in Asia possu considerarsi defini- tivamente scongiurato. E' c- videntc, tuttavia, che mentre in Europa gli americani po- trebbero, in teoria, trascinare altri paesi in una avventura criminale, in virtù del Patto atlantico, in Asia essi dovreb- bero correre il rischio da so- li: in quella parte del mondo. infatti, i dirigenti americani non possono contare che su Ciana Kai Scek e su Si Man Ri. Anche le ore della matti- nata, del pomeriggio e della serata di oggi sono state as- sai agitate. I colloqui a due e ro combattente della causa della pace, un avversario lea- le e generoso. La cronaca registra infine. nella tarda serata, un nuovo colloquio fra Mendès Francc e Fani Van Dong, che si è protratto fino alle 0,40. Se- condo indiscrezioni dell'ulti* m'ora nemmeno in questa in- contro sarebbero state defini- tivamente risolte tutte le que- sioni pendenti. Questo fatto, unitamente al grosso lavoro materiale richiesto dalla pre- parazione dei documenti che dovranno essere firmati, fa ri- tenere che la seduta conclusi*- va della Conferenza non possa aver luogo domani che ad ora inoltrata. Nella Hall della Maison de mente depredi: a quell: meno depressi, j lavoratori della Di- te» sono decisi alla in'.ensifica- zfonc della lotta per ottenere le giuste e moderate rivendi- cazion. economiche poste al go- CGIL per la corresponsione di un ac- conto mensile minimo di 5.000 lire .n attera che venga appro- vata dal!a Camera la proposta di legge presentata dalla CGIL che prevede la soluzione orga- nica del problema economico degli statali. Con l'accoglimen- to dj tale richiesta i lavoratori della Difesa conseguirebbero anche l'allineamento delle laro retribuzioni, ottenendo :r. tal modo giusto riconoscimento delle loro particolari condizio- ni di disagio. I lavora'ori della Difesa sono pronti ad intensificare l'azione sindacale non escludendo, qua lora il governo non accetti le moderate richieste economiche, l'astensione dal lavoro. al R.: Questo patto non si fa- \ rà. nell'avvenire immediato.* In ogni caso, non è auaurabi- j le che la Francia vi aderisca. D.: Questo è soltanto il vo- stro pensiero o anche audio degli altri? • R-: Jl signor Eden la ppnsa allo stesso modo. D.: Ma il governo inglese ha consentito ad iniziare con Olì americani le trattative per la organirra^ione di questo patto. R.: E' fero; gli americani e gli inalcsi discutono. Ma so- no poi d'accordo? lo ne dubì- fo profondamente. D.: I governi del Laos e del Cambogia vi aderiranno in- dipendentemente dalla Fran- cia? , R.; Si tratta di due paesi tre si sono intrecciati senza' soste. Grande rilievo, fra essi, hanno avuto il colloquio a tre Edcn-Mcndès-France- Ciu En Lai, quello fra l tre occiden- tali e quello fra Molotov- Ciu En Lai-Fam Van Dong. Contemporaneamente i fico ministri e gli esperti delle varie delegazioni si incontra- vano allo scopo di superare le ultime divergenze sulle questioni minori. Dirci volte, nei corridoi del Palazzo dell'O.N.U. e degli uffici della Maison de la Presse, si spargeva la nofùia che l'accordo fra i militari la Presse si è cominciato a brindare e a bere. Tale è li atmosfera di queste ore. In- terveranno, all'ultimo minu- to, fatti nuovi? E estrema- mente improbabile, e tutta- via sino a quando non ver- rà l'annuncio ufficiale che lo accordo è siato firmato, tiri velo d'tncerte^a peserà sul cuore di tutti: qui a Gine- vra, in Indocina dove si com- batte ancora, e nel mondo intero che attende la fine dell'ultimo conflitto che in- sanguina la terra, ALBEBTO JACOV1ELLO

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YHV.ÌV.1 O - A H H O N À M Ì - N T " 1 KntùT^ "~ UNITA' ! ; . 62S0" (con «dizione dal lunedi) . j 7.250 RINASCITA I 1200 VIE NUOVE ,800 1000 600 Spedlzlnne In abbinamento postale . Cimi» corrente postale 1/2:1193 PUBBLICITÀ': mm colonna . Commerciale: Cinema L. 150 . Dome-nlcale L. 200 . Echi spettacoli L. 150 - Cronaca L, 160 . Necrologia L. 130 . Finanziarla Banche L znu . Legali U 2110 . Rivolgersi (SPI) Via del Parlamento 9 . Roma - Tel. 6BB.54J 2-3.4*5 e succine, in Italia

Trtm. 1.700 1.000

ORC ->EL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

LE IMPRESSIONI dlSARTBBsull'U.R.S.S.

Leggete hi iti pag. il fguarto servizio

ANNO XXXI (Nuova Ser-) - N. 200 MARTEDÌ' 20 LUGLIO 1954 Una copia L. 25 - Arretrata L. 30 3f,

La centrale e il sottomarino

Alcuni {riunii ur -uno un comunicato del Consiglio dei Ministri dell 'URSS ha annun­ciato che la pr ima centrale elettrica azionata da energia atomica, avente una potenza utile di 5000 chilowatt , è en­trata in funzione il 27 giugno 1054 e per lu pr ima volta nel mondo ha fornito energia elet­trica ricavata da combustibi­le- atomico alle imprese indu­striali e alle aziende agricole delle zone circostanti . Con temporaneamente veniva an­nunciato che gli scienziati e gli ingegneri sovietici s tan­no lavorando alla creazione di centrali nucleo - elettriche aventi potenze tra 50.000 e 100.000 chilowatt.

Per valutare l ' importanza di quel comunicato, è necessario il raffronto con quanto è sta­to fatto negli Stat i occidentali . Cominciamo dagli Stat i Uni­ti, e serviamoci come docu­mento del recente libro di Cordon Dean, ex presidente della Commissione americana per l'energia atomica.

Dal libro di JDeau si può desumere che negli Stati Uni­ti la utilizzazione prat ica del­l'energia atomica è uvveuuta sinora solo su piccolissima «cala (poche cent inaia di chi­lowatt) e — ciò che è più im­portante — nei limiti di o esperimenti collaterali » ul funzionamento di reattori ato­mici destinati ad altr i scopi (situazioni analoghe esistono in Inghilterra). L'unico esem­pio di utilizzazione effettiva di energia atomica in Ameri­ca è dato dal motore del noni-niergibile atomico .Yaufiius. Pur non indicando quale sia hi potenza di questo motore. Cordon Dean afferma che il motore atomico del Nautilus e ha un considerevole signifi­cato storico, poiché esso sarà la prima utilizzazione pratica dell'energia atomica. Si trat­terà di energia' utile in un si­gnificato molto concreto. ìYon sarà energia economicamente conveniente; ma in una que­stione che ha a <?/ie fare coti la sicurezza nazionale, la con-venienza economica non è il fattore determinante... > (il lorsivo è nostro).

Q u e s t a affermazione del Doan è interessante anzi tut to perchè da essa scaturisce net­ta la contrapposizione centra­le sovietica - sommergibile a-mericano. che in modo dav­vero simbolico cara t ter izza le due politiche opposte. Ma è interessante anche perchè da rssa scaturisce evidente la di­versità sostanziale fra un mo­tore atomico per sommergibi­le e il motore atomico di una centrale nuc leo-e le t t r i ca (il quale deve essere economica­mente conveniente). A tal pro­posito, ecco come si esprime­va pochi mesi fa il premio Nobel Urcy : « Io dubi to che la progettazione e la costru­zione di impiant i atomici a -copi militari faccia progre­dire la tecnologia degli im­pianti di pace, perchè questi ultimi devono far fronte alla toncorrenza economica con le al t re sorgenti di energia, lad­dove i primi devono .-oildi-

>farc a requisiti di tu t t ' a l t ro ìd is tacco » i * -

da; per quanto oggi s i può giudicare, con tut ta probabi­lità gli americani si t rovano effet t ivamente nella posizio­ne di « terzo Paese > per quel che r iguarda i progressi nel campo del l 'energia atomica per scopi pacifici. L'U.R.S.S. in questo momento ha sen­z'altro il pr imo posto, in quan to In centrale atomica en t r a t a in finizione costi tui­sce un reale vantaggio tecni­co siili'Americu e sull'Inghil­terra.

11 comunicato del Consiglio dei Ministri dell'U.R.S.S. ha un ' impor tanza politica di pr i -m'ordine non solo per l 'im­menso prestigio che ne viene all 'Unione Sovietica, md per­chè è un impulso u indirizza­re in senso pacifico i program­mi atomici di tutt i i Paesi.

\1 di là del fatto politico, resta il fatto storico di porta­ta mondia le : il 27 giugno 1954, per la prima volta nel mondo, il combustibi le atomico, ut i ­lizzando processi analoghi a quelli che forniscono l 'ener­gia solare, ha azionato dei torni, delle ti at tr ici , degli a p ­parecchi radio, dei televisori, dei rasoi elettrici, ha reso più produt t iva , più facile e più comoda lu vitu degli uomini . Questa circostanza dà senz'al­tro al 27 giugno 1954 la ca­ratterist ica di una data clic farà epoca.

G I U L I O C O R T I N I Docente di Fisica presso l Unaersità di Roma

STORI1 TORI A D E L L E F O R Z E D E L L A P A C E IN TUTTO I L HOYOO

I/accordo sulla tregua raggiunto a Ginevra Tra poche ore cesserà il fuoco in Indocina

Oggi la seduta conclusiva - La linea d'armistizio verrebbe fissata tra il 17* e il 18* parallelo Il Viet Nam sarà riunificato attraverso libere elezioni entro 18 mesi - // drammatico retroscena delVaccordo - Il testo di un messaggio cifrato di Foster Dulles - Bedell-Smith si mette a letto

GINEVRA (Telcfoto)

IMBARAZZATI COMMENTI DEI « MINORI » AL DISCORSO DI TOGLIATTI

La minaccia dell'autoritarismo clericale ammessa a denti stretti dai partitini

Contorta e faziosa replica delV^« Osservatore Romano » — « L'Integralismo . ci fa paura » scrive la « Voce Repubblicana » — Disperato e sconclusionato articolo di Saragat

Al centro dei comment i d e ­gli ambient i politici è s ta to ieri il discorso che Togliat t i ha pronuncia to domenica mat t ina davant i al Comita to cent ra le del Par t i to comu­nis ta .

L'analisi t racciata dal S e ­gre ta r io del PCI sugli u l t imi avveniment i in tern i della DC. che hanno visto il rovescia­mento del vecchio gruppo d i ­r igente e l 'avvento degli « i n ­tegral ist i » di Fanfani in tu t t i i posti chiave del part i to, ha costret to molti osservatori po ­litici, che finora avevano p r e ­ferito manteners i « r iservat i », ad uscire dalla posizione di comoda attesa.

T ra i primi a reagire è s t a ­to l'Osservatore Romano, il qua le ha preso spunto dalla crit ica di Togliatt i al modo con cui le at tual i gerarchie cat tol iche hanno creduto d i sfuggire al problema dei r a p ­porti t r a mondo comunista e mondo cattolico, per r ipetere fin forma tu t tav ia più contor­ta che esplicita) concetti i spi­rat i a una conclamata necessi­tà dello stato di « non colla­borazione » e di « i rreducibile

a uomini e paesi

prì - alleati , r icavandone un uti le net to in termini di raf­forzata egemonia di par t i to ed una perdi ta secca per la demqcrazia in generale )•. D o ­po aver spiegato, in termini così edificanti, in che consiste dunque il metodo gangster i -stico-politico che è alla base dei rapport i tra D.C. e suoi alleati . Sa raga t passa a di re che tut to questo « è colpa di Nenni . . che con la sua p r e ­senza impedisce lo svolgersi di un vero dialogo <c t ra il movimento cattolico democra­tico e il movimento socialista democratico ». ! -. A questo proposito, in luo­go della •< falsa aper tura a s i ­nistra . che tènde ' a servirsi della car ta Nenni o dei suoi surrogat i per aggirare la so­cialdemocrazia » (!) Saragat chiede, piut tosto vagamente invero, come . tu t ta pre tesa e prospett iva « l ' inserimento di sempre più larghe zone della classe lavorat r ice nella • vita politica dello S ta to democra­tico >.. E infine, dopo a v e r fie­ramente minacciato « cont ro­misure » nel caso in cui F a n ­fani volesse davve ro fare de i -

posizione si è sprofondata ieri anche la Voce Repubbl icana, la quale , dopo aver scri t to r i ­pe tu tamente che « l ' integral i­smo cattolico ci fa p a u r a », e dopo aver par la to cont inua­mente del l 'avvento d i Fanfa­ni come del possibile inizio di un periodo dj « total i tar ismo cattolico >>, conclude espr i ­mendo, piut tosto incer tamen­te, la tesi secondo cui « gli un . De Caro, Sa raga t e P a c -ciardi sa ranno minuscoli , pic­coli o incapaci , ma r a p p r e ­sentano la contrapposizione di un ' I ta l ia r isorgimentale, laica e democrat ica a l l 'even­tuale integral ismo cat tol ico»

Echi di questa posizione, per lomeno presuntuosa , ' s e ­condo cui i « m i n o r i » ' s o n o oggi in Italia Punica garanzia contro l 'assalto al potere dello Stato da par te degli «integra­listi », si sono r i t rovat i anche negli editorial i di giornali che rappresen tano larghi s t ra t i di opinione, come La Stampa e il Corriere delta Sera.

Ora c'è da notare , sia a proposito della Voce che di Sa taga t e degli a l t r i , che non è certo da oggi, con l 'avvento

f i l e r ò . Esiste dunque una Idei mondo. Singolare differenza netta t ra i progrcs M che si conseguono uella co r ig idamente se t tar io ed esclu-

. . . . .... . is ivis ta , la missione di chi p r e ­sunz ione eh impianti mi l i t a r i ! t e n c j e essere alla testa del l 'o-(come i motori dei sommer­gibili) e i progressi nel campo degli impianti di pace. Anzi.

modo i fre ancora una volta allo s tes-davvero di concepire, in modo so Fanfani ««schietta e sincera

pera d i edifìcazJone della pace nel mondo

Ancora più

1*« integralismo ». Saragat o f - id i Fanfani , che i part i t i « d i democrazia l a i ca , d icono, d porsi l 'obiettivo di fungere da

collaborazione ? In questa davvero ridicola

«garanzia>. contro il monopo­lio clericale. Fin dal.1947 i co­

siddetti partitini hanno a v a n ­zato questo loro titolo e h a n ­no avuto tu t to l'agio di d i m o ­s t r a re come essi sanno svol­gere questa funzione di « ga­ranzia ».

Ma qui è il problema. E ' già patr imonio di giudizio s to ­rico che i partitini lungi dal « contrapporsi ». come dice la Voce, al totali tarismo cler ica­le, lo hanno sempre fiancheg­giato, in tu t te le sue imprese e lo hanno sempre coperto, con la loro funzione di « inu ­tili idioti ». Questo avvenne nel 1948. all 'epoca del 18 a p r i ­le, questo avvenne il 14 luglio dello stesso anno, questo a v ­venne in occasione di tut t i i

(Continua in 6. pae. 4. rol.)

DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE

Malenkov riceve» Urho Kekkonen

MOSCA. 19 — 11 p r i m o Mi­nis t ro sovietico Malenkov ha r icevuto oggi al Creml ino il min is t ro degli Es ter i f inlan­dese. Urho Kekkonen . che si e ra reca to nella capi ta le so ­vietica per firmare il nuovo t r a t t a to commercia le . Al col ­loquio era presente il vice p r imo minis t ro sovietico. Vi-scinski .

GINEVRA. 19. — Se non stanot te , l'accordo sul « ces­sale il fuoco » iti Indocina sarà firmato domani: ceco la grande uoti:ia clic nessuno, urumi, può più tenere nnsco-sta. Essa è trapelata soltan-to nel pomeriggio: sino alle prime ore di sfamane, in/af­fi, la s i t andone era fole da consigliare le più ampie ri­serve, sebbene l'atmosfera generale fosse piena dì o t t i ­mismo. Ancora in questo mo­mento, sussistono alcune dif­ficoltà, ma esse, saranno sen­za dubbio superate . L 'accor­do sul « cessate il fuoco » nel Viet Nam sarà firmato dai rappresenta ufi dei due co-mandi militari a Ginevra: tra coloro, cioè, che tu queste Ultime set t imane si sono riu­niti ogni giorno al Palazzo delle Nazioni, r iuscendo a c i r ­condare le loro trattative nel segreto più assoluto, tanto che ancora oggi nessuno è In grado di r ive la re con esat­tezza i particolari del docu­mento conclusivo.

Sulla base di iudiscret ionl di buona fonte, comunque, ri­teniamo di poter dire che la linea di demarcazione tra le forze armate delle due parti sarà stabilita fra il 18. e il 17. parallelo. La città di Hanoi toccherà alla Repubblica de­mocratica del Viet Nam, e così pure il porto di llaifong, che i francesi conserveranno soltanto per il tempo neces­sario a l la evacuazione delle loro t ruppe .

Jl Viet Nani sarà r i iui i / i -cafo a t t raverso l ibere elezio­ni che, secondo le ultime no­tizie di fonte ufficiosa, si terranno diciotto mesi dopo il « cessate il fuoco ».

La seduta conclusiva della conferenza avrà luogo doma­ni: l ministri degli Esteri prenderanno atto dell'accordo firmato dai militari ed assiste­ranno alla lettura di una di­chiarazione finale. Vi sarà, poi, un documento concernen­te le questioni politiche, in particolare la composizione della coni missione neutrale di controllo (Canada. India e Po­lonia) e due documenti con­cernenti il Laos e il Cambo­gia. Le difficoltà tuttora esi­stenti riguardano il primo di questi due paesi. Numerosi protocolli aggiuntivi riguar­deranno i rapporti futuri tra la Francia e il Viet Nam.

La cronaca di queste ulti­me ore è quanto mai ricca e drammatica. Sino a ieri, come abbiamo detto. Ir più gravi perplessità r e g n a v a n o ancora in molti ambien t i . Es­se erano giustificate, da una parte, dall'interrogativo sullo atteggiamento che avrebbe assunto il delegato america­no, r dall'altra, dal tentativo evidente di Mcndcs-France di imporre un ricatto all'al­tra parte. La dichiarazione resa ieri da Bedell Smith era qualcosa di vago e. in effetti,

il delegato americano, sor­preso dalla richiesta di Mo­lotov di tenere una seduta della conferenza domenica, non aveva fatto in tempo a ricevere Ir u l t ime istruzioni da Washington, sicché si era l imita to a r ipe tere , con altre parole, il contenuto del co­municato di Parigi.

Gli altri delegati occiden­tali, però, accettando il b i lan­cio tracciato dal Ministro de­gli Esteri dell'URSS, creava­no una situazione tale per cui difficilmente il delegato ame­ricano avrebbe potuto effet­tuare con successo un estre­mo tentativo di sabotaggio. Le istruzioni di Washington so­no (irritiate co» im messag­gio cifrato, a mezzanotte, cir­ca, e poco dopo Bedell Smith

indipendenti e, pertanto, es­si Ti possono aderire, se lo vogliono. Ritengo però, che nemmeno per ques t i governi ciò sarebbe augurabile.

Questo è il succo della con­versazione. Un impegno as­sunto ci impedisce di r ive la ­re il nome de l l ' autore delle risposte. Possiamo dire, tut­tavia, che si tratta di -una altissima personal i tà respon­sabile della delegazione fran­cese, che ha parlato in pre­senza di almeno dicci gior­nalisti. Il significato delle risposte è enorme: esse vo­gliono dire, infatti, che oltre a r i s tab i l i re la pace tu Indo­cina, la conferenza di Gine­vra avrà impedito agli ame­ricani di organizzare in Asia, contro la Repubbl ica popo la ­re cinese, mio schieramento

era stato firmato n che stava per essere firmato. La fonti responsabil i non sment ivano né cou/ermavai io , ma avver-tivano che ogni minuto, in queste ore, poteva essere. quello decisivo.'

Alle 17, Fani Van Dong ri­ceveva nel giardino della sua abitazione i giornalisti fran­cesi: l'incontro era caratteriz­zato dalla più grande cordia­lità. Il capo della delegazione del Viet Nam si prestava vo­lentieri a rispondere a tutte le domande che gli venivano rivolte, la maggior parte del­le quali riguardavano i rap­porti futuri fra la Franciu e la Repubblica democra t ica del Viet Nam. Nel separarsi, i gtornatisfj francesi stringeva­no la mano a Fani Van Dong, riconoscendo in lui un sincc-

contraddi t tor ia nella misura in cui si devejè apparsa d 'a l t ra pa r t e la pò scegliere tra le destinazioni di sizione dei « m i n o r i » . fondi al l 'uno o al l 'a l t ro d i ; Tipico, a questo proposi to. questi scopi, esiste a d d i r i t t u r a ' u n articolo d ispera to e scon-un contrasto. | c lus ionato scri t to da Sa raga t

ipe r la Giustizia che appar i rà oggi, nel qua le il Segre tar io Ecco come il fisico atomico

americano R. E. Lapp descrive i risultati di questo contras to negli Stati Unit i : «...una cosa e ce r t a : oggi noi abb iamo o stiamo per avere la propulsio­ne nucleare (di un sommergi­bile - Xd.r.). Ma occorreranno

del PSDI offre abbondan te ­men te ai suoi lettori la mi sura d: quan to manchi d i ! oro5pettiva la sua linea pol i ­tica. fatta o rmai soltanto di r isent iment i , di paura e d i r i ­cat t i .

che noi abb iamo un impianto atomico terrestre. Gli inslcs

lmcno qua t t ro anni prima J H ™ 8 3 ^ 0 ^ ^ ^ ? , ! * ;™,;.-,„. „ ch ia ra re che i pericoli d e n u n -" " ' " ciati da Togliat t i « sono t u t -

.. , . . t ' a l t ro che immaginar i » e poi d al t ra par te , ment re non pos- s i van ta di ave r sempre s o --ono vantare un motore pcr js ienuto . (p r ima di ogni a l ­la propulsione nucleare. <c-:tro!) i pericoli insiti nel la <ondo ozni indizio ci stanno}posizione d e l l ' i n t e g r a l i s m o . battendo" nella b a t t a z l u p e r ; P e r Saragat Fanfani è " V i r ­oli impianti atomici di pace, tua ìmente or ienta to a s m i -.>e ci r i u n i r a n n o . e~ i ne trar- £ t r a » tu t tavia il a » a r f t r j o

• • -_ t« r ipone il problema di u n i n -ranno g rande p r e s t i l o e prò- t e g rT<Ì5mo democris t iano che lab i lmen te ciò produr rà net nostro Paese un aspro dibat­t i to sulla si tuazione di buoni M'condi in cui ci troveremo. Ciò evidentemente nell 'ipote­si che noi saremo secondi e non terzi. Da questo lato del­la cort ina di ferro, nessuno sa quali progressi abbia fatto h\ Unione Sovietica nella tecni-

teg po t rebbe r ipe te re gli stessi e r ro r i del passato >. Qui S a ­ragat non teme- di svelare gli al tar ini e di d imost rare d i quale pasta sia formato Io spir i to della tan to decanta ta » solidarietà democrat ica >. su cui si fonda l 'a t tuale governo. E spiega che « nel l 'a t to in cui la socialdemocrazia ne l l ' in te ­resse super iore del paese sì

ca dei reattori... i sovietici ; a u o a con i a D C . \n u n cer to hanno dichiarato clic essi s i 'c^nso resta scoperta alle spa l -dedichcranno ajrli usi pacifici j le e non può essere conside-dcl lenergia atomica, e sebbe-i ra ta buona regola del gioco ne sia 'possibile che questa sia 'democrat ico valersi di questa u n t a propasranda. che a v v c r - . s u a difficile posizione per a g -rebbe se nou lo fosse? , . W™?^ .A colpir la . E ' molto

facile, in queste condizioni, L americano Lapp può tran-

qiiillizzarsi : e v i d e n t e m e n t e aoa si trattava di propagali-

alle corrent i integral iste del la d.c. pra t icare la tat t ica dello aggiramento sul le ali de i p r ò -

MILIARDI SOTTRATTI Al CONTADINI E AL PROGRESSO DELL'AGRICOLTURA

Tre giorni di sciopero dei mezzadri contro le ruberie degli agrari a Siena

L'agitazione mezzadrile nell'Aretino si allarga al \ al d a m o e alla Val di Chiana

GINKVKA — Citi F.n-lai e Cliurlot fotografati durante il ricevimento che il Primo Ministro cinese ha offerto in onore ilei grande artista . < " (Telefoto)

Da domat t ina , per t r e g ior ­ni consecutivi, mezzadri e c o ­loni della provincia di S i e ­na scenderanno in sciopero pe r costr ingere gli agrar i a r i spe t ta re le leggi e i con­t ra t t i vigenti . Questo sciope­ro di 72 ore. nella provincia che può essere considerata una delle roccheforti del vec ­chio contra t to di mezzadria . costi tuirà una manifestazione di p r imo piano nella lotta in corso nel le campagne ccn t ro -set tentr ional i .

All 'or igine dello sciopero vi è l 'appropriazione, da p a r ­te degli agrar i , di ingenti somme di danaro che spet ­te rebbero invece ai mezzadri e a tu t t a l 'economia agr ico­la della provincia senese. A d ­debi tando a rb i t r a r i amente ai mezzadri i contr ibut i unif i ­cal i , gli agrar i si impossessa­no di u n mi l ia rdo e 150 m i ­lioni; o l t re 950 milioni v e n ­gono sottratt i- poi ai contadi ­ni a causa del coefficiente di svalutazione del bes t iame: e ben 5 mil iardi , infine, ven ­gono i l legalmente t ra t tenut i dai p ropr ie ta r i col mancato re inves t imento i n opere d i

miglioria del 4 pe r cento de l ­la produzione lorda vend ib i ­le . Sol tanto con l 'utilizzazio­n e del 4 pe r cento, i -13 mila disoccupati del senese p o ­t rebbero t rovare un 'occupa­zione sufficientemente s ta ­bi le .

In 250 aziende agricole de l ­la provincia di Siena è già stato r agg iun to l 'accordo t ra mezzadri e propr ie ta r i , il che porterà al l ' immissione nel merca to e nel la vita econo­mica della provincia di c i r ­ca un mi l ia rdo di lire. Sono però ancora le • aziende più grosse a res is tere , ed è a p ­punto per piegare l ' in t rans i ­genza dei g rand i proprie tar i che è stato proclamato lo «sciopero che av rà inizio d o ­mani .

Anche ne l l ' a re t ino l 'agi ta­zione mezzadri le si va facen­do ogni giorno p iù larga. Da sabato è sceso in lotta anche il Valdarno , e in part icolare Bucine. Montevarchi , T e r r a ­nova. Cavrigl ia . I n quest 'u l ­t ima località, la fattoria San Pancrazio, comprendete 24 poderi, ha concesso la chiu­sura .-dei conti-colonici senza

addebit i a rb i t ra r i . Al t r i t r e accordi sono stat i raggiunt i a Montesansavino.

In vas te zone della p rov in ­cia di Arezzo ogni a t t iv i t à è stata soppesa nei campi e le trebbiatr ici restano inopero­se. Oggi l 'agitazione si e s t en ­derà ancora alla vai di Ch ia ­na.

I lavoratori della Difesa per l'acconto e gli aumenti

Il comitato esecutivo del Sin­dacato nazionale personale ci­vile del Ministero Difesa ha constatato che il problema de ­gli adeguamenti economici desìi statali non ha avuto ancora so­luzione. Preso atto con soddi­sfazione deila lotta condotta de: lavoratori finanziari contro la riduzione del loro tenore di vita mediante l'abolizione dei «diri t t i casuali », contribuendo cosi a l rafforzamento della po­sizione dell'organizzazione uni . tari» relativamente all 'allinea­mento- dei settori particolare

le comunicava a iWendcs-Frnnce e a Eden.

Il caso ci ha permesso, sta­mane, di prendere visione dello straordinario documen­to, della lunghezza di una pagina dattiloscritta: Foster Dulles, che affermava di par­lare anche a nome di Eise-nhuwer, raccomandava a Be­dell Smith di non prendere alcuna iniziativa, ne per fa­vorire, né per impedire un accordo. Non gli vi:tiìvn data nessuna spiegazione •politica: il dispaccio era redatto nello stile secco di un ordine. Il delegato americano poteva considerare esaurito il suo compito. E, infatti, egli se ne andava a letto e. vi restava sino alle due del pomeriggio di oggi. Un appuntamento con Mcndcs-France, • fissato per le 13, veniva rinviato. Bedell Smith si faceva scusa­re annunciando di essere am­malato. Il Ministro degli E-steri francese r quello ingle­se infanto si consul tavano febbr i lmente . Le loro deci- ) sioni f r u i r o n o comunica te a, Molotov e a Ciu En-lai, ili quale si era separato poco | prima da Chnrl ie Chaplin da lui invitato a cena e tratte­nuto per cinque ore in una conversazione cordiale ed a-michevole.

Verso le quattro del mut-

I lino, finalmente, un'altissima personalità della delegazione francese r iuniva t pochi gior-

i ualisfi rimasti .«alla brccriai jc li avvertiva .c^c l'accordoi j pofefa considerarsi r i r fua l - j 1 mente concluso. i j Nonostante l'ora, tuttavia. j egli veniva assediato da una serie di domande, e così la

'• conversazione risultava di e-, stremo interesse. Il centro di essa era costituito dal patto del vud-est asiatico. Trascri­viamo integralmente le do­mande e le risposte giacché esse sono tali da illustrare

verno. co» grande efficacia la por-L'E^cut ivo ha ritenuto v a h - j r a l a (1clìa confìtta subita dai

da e rispondente agli i n t e r e s t \ d j £ a P ? n dcoU S t a t i Uniti di

dei lavoratori la proposta avan- j ' nTAdcrirà la Francia tata .1 governo ed al Sonato M ^ « da; parlamentar: del!a ^^"

militare analogo a quello or­ganizzato in Europa contro l'Unione Sovietica.

Ciò non vuol dire, evidente­mente, che il pericolo di una aggressione americana in Asia possu considerarsi defini­tivamente scongiurato. E' c-videntc, tuttavia, che mentre in Europa gli americani po­trebbero, in teoria, trascinare altri paesi in una avventura criminale, in virtù del Patto atlantico, in Asia essi dovreb­bero correre il rischio da so­li: in quel la p a r t e del mondo. infatti, i dirigenti americani non possono contare che su Ciana Kai Scek e su Si Man Ri.

Anche le ore della matti­nata, del pomeriggio e della serata di oggi sono state as­sai agitate. I colloqui a due e

ro combattente della causa della pace, un avversario lea­le e generoso.

La cronaca registra infine. nella tarda serata, un nuovo colloquio fra Mendès Francc e Fani Van Dong, che si è protratto fino alle 0,40. Se­condo indiscrezioni dell'ulti* m'ora nemmeno in questa i n ­contro sarebbero state defini­tivamente risolte tutte le q u e -sioni pendenti. Questo fatto, unitamente al grosso lavoro materiale richiesto dalla pre­parazione dei documenti che dovranno essere firmati, fa ri­tenere che la seduta conclusi*-va della Conferenza non possa aver luogo domani che ad ora inoltrata.

Nella H a l l della Maison d e

mente depredi: a quell: meno depressi, j lavoratori della Di­t e » sono decisi alla in'.ensifica-zfonc della lotta per ottenere le giuste e moderate rivendi-cazion. economiche poste al go-

CGIL per la corresponsione di un ac­conto mensile minimo di 5.000 lire .n attera che venga appro­vata dal!a Camera la proposta di legge presentata dalla CGIL che prevede la soluzione orga­nica del problema economico degli statali. Con l'accoglimen­to dj tale richiesta i lavoratori della Difesa conseguirebbero anche l'allineamento delle laro retribuzioni, ottenendo :r. tal modo giusto riconoscimento delle loro particolari condizio­ni di disagio.

I lavora'ori della Difesa sono pronti ad intensificare l'azione sindacale non escludendo, qua lora il governo non accetti le moderate richieste economiche, l'astensione dal lavoro.

al

R.: Questo patto non si fa- \ rà. nell'avvenire immediato.* In ogni caso, non è a u a u r a b i - j le che la Francia vi aderisca.

D.: Questo è soltanto il vo­stro pensiero o anche audio degli altri? •

R-: Jl signor Eden la ppnsa allo stesso modo.

D.: Ma il governo inglese ha consentito ad iniziare con Olì americani le trattative per la o rgan i r ra^ ione di questo patto.

R.: E' fero; gli americani e gli inalcsi discutono. Ma so­no poi d'accordo? lo ne dubì-fo profondamente.

D.: I governi del Laos e del Cambogia vi aderiranno in­dipendentemente dalla Fran­cia? , R.; Si tratta di due paesi

tre si sono intrecciati senza' soste. Grande rilievo, fra essi, hanno avuto il colloquio a tre Edcn-Mcndès-France- Ciu En Lai, quello fra l tre occiden­tali e quello fra Molotov-Ciu En Lai-Fam Van Dong. Contemporaneamente i f ico ministr i e gli esperti delle varie delegazioni si incontra­vano allo scopo di superare le ultime divergenze sulle questioni minori.

Dirci vol te , nei corridoi del Palazzo dell'O.N.U. e degli uffici della Maison de la Presse , si spargeva la nofù ia che l'accordo fra i militari

la P r e s s e s i è cominciato a brindare e a bere. Tale è li atmosfera di queste ore. In-terveranno, all'ultimo m i n u ­to, fatti nuovi? E estrema­mente improbabile, e tutta­via sino a quando non ver­rà l'annuncio ufficiale che lo accordo è siato firmato, tiri velo d ' t n c e r t e ^ a peserà sul cuore di tutti: qui a Gine­vra, in Indocina dove si com­batte ancora, e nel mondo intero che attende la fine dell'ultimo conflitto che in­sanguina la terra,

ALBEBTO JACOV1ELLO

Page 2: La centrale I/accord STORI1 oTOR GinevrO a Tra Indocina

Pag. 2 — Martedì 20 luglio 1954 « L'UNITA'

S I ALLARGA LA FRATTURA KEL FROMTE DELLA COÌ\FI]\DI STRIA

Aumenti salariali conquistali con la lotta nelle Centrali del latte e nei Cementine! Marchino

Per l'intransigenza padronale si inasprisce la lotta in corso da sessanta giorni nelle Cartiere Burgo - Oggi sciopero di ventiquattro ore in tutti i Cantieri Navali Piaggio

I lavoratori delle Centrali del latte, da lungo tempo in lotta per ottenere migliora­menti salariali, hanno realiz­zato un primo ed importante successo. Tale successo è si­gnificativo non solo per la ca­tegoria stessa, ma per tutti i lavoratori che in questo mo­mento stanno lottando, sotto la guida della CGIL, per il superamento dell'accordo truffa firmato a Milano Ira scissionisti e Conflndustria.

L'accordo raggiunto dai la­voratori con la Associazione nazionale dei datori di lavoro prevede un aumento delle r e ­tribuzioni del 12 per cento circa sulla paga globale. Nei prossimi giorni verranno de­finite le nuove tabelle sala-ìialj e degli stipendi che an­dranno in vigore dal 1. luglio 1U54. Le parti, inoltre, si sono impegnate ad operare l'accor­ciamento delle distanze tra i salari dei lavoratori e quelli delle lavoratrici, e di con­durre avanti con sollecitudine le trattative per la stipula­zione del contratto nazionale di lavoro.

Ma se da una parte i la •

voratori delle Centrali del latte sono riusciti a conclu­dere un accordo che garanti-fica un effettivo miglioramen­to salariale, dall'altra, in ge­nerale, le aziende monopoli­stiche continuano ad essere le più intransigenti e preferi­scono affrontare gravi perdite piuttosto che discutere ed ac­cordarsi con i lavoratori sulle modeste richieste avanzate. E* il caso delle Cartieie Burgo dove i lavoratori sono in lotta da 60 giorni. Qui gli indu­striali hanno dimostrato chia­ramente come la loro resi­stenza sìa una resistenza po­litica. Infatti essi hanno se­gnalato all 'Ente Nazionale Cellulosa che sono costretti a ridurre le forniture mensili di carta di 25.000 quintali, dei quali una parte in seguito al grave incidente di Corsico che costò la vita a tre lavoratori e la rottura di due macchine, e 15.000 quintali in seguito alla lotta salariale che è in corso in tutto il complesso. Questa diminuzione della for­nitura della carta da giornali potrebbe essere immediata­mente (almeno in gran parte

IL SABOTAGGIO AGLI SCAMBI CON L'IRAN

I Irosi petroliferi conlro la San Giorgio Una delegazione di lavoratori genovesi a Roma

Oggi o domani andrà discussione alla Camera la mozione presentata dal com­pagno Di Vittorio e da altri deputati sindacalisti unitari per la sospensione dei licen­ziamenti alla San Giorgio di Genova. Nell'occasione, una delegazione di lavoratori dei-la San Giorgio esponenti di tutte le correnti sindacali, è venuta a Roma per prendere contatto con le autorità e i parlamentari. La delegazione è stata ricevuta ieri nelle se­di della CGIL, della CISL e dell'UIL, e ovunque è stata data assicurazione ai lavora­tori che le confederazioni so­no unanimi nel sostenere la sospensione dei licenziamenti.

La delegazione si è recata poi alla sede del PSDI, dove è stata ricevuta dal membro della direzione Ippoliti, e al­la sede della DC dove invece non è riuscita a farsi rice­vere. La delegazione geno­vese avrà contatti anche con i vari gruppi parlamentari: essa sarà comunque nelle t r i ­bune di Montecitorio quando

. andrà in discussione la mo­zione Di Vittorio, in modo da poter costatare direttamente e da riferire poi ai lavoratori della San Giorgio sul com­portamento dei deputali dei singoli gruppi.

E ' a Roma in questi giorni, ma con scopi del tutto oppo­sti, anche un alto esponente del cartello internazionale del petrolio Per conferire con le più alte autorità respon­sabili a proposito dei contrat­ti stipulati con l'Iran dall'An­saldo. dalla San Giorgio. dal­l'Uva e da molte altre indu­strie italiane per scambiare merci nostre con petrolio persiano. Il motivo di questo viaggio è dato dalla situazio­ne maturata in seno alla opi­nione pubblica in seguito al « caso San Giorgio » e alle r i ­percussioni che questo orien lamento di opinione va de­terminando anche in ambien ti non della sinistra-

I fatti sono ormai abba stanza noti: i contratti per 22 miliardi di lire stipulati dalle tre aziende IRI e gli altri per 42 miliardi firmati da altre aziende private d i ­sturbano fortemente il mo­nopolio internazionale del pe­trolio. Con questi contratti l 'Iran, infatti, riuscirebbe a vendere per conto proprio, attraverso la sua società na­zionale. il petrolio: turbando assai gli interessi delle po­tenti società anglo-ameri­cane.

Per ostacolare l'accordo tra industrie italiane e società petrolifera persiana la Stan­dard Oil (americana) e __ la Anglo-Iranian (la società in­glese spossessata in Persia) hanno costituito un consor­zio. scopo del quale è ope­rare per l'acquisto diretto del petrolio, iraniano, man­dando all'aria — ovviamente — i contratti stipulati diret­tamente tra industrie italiane e Iran.

Ora lo scandalo è scoppia­to e dilaga: perchè in Italia vi sono le raffinerie in cui è presente l'A.G.I.P. — l'A­zienda Generale Italiana dei petroli di proprietà statale — e si è saputo che 1*A*GJ.P. guidata dall'esponente d.c. Mattei si è accodata alle grandi società straniere e non fa nulla per agevolare la effettuazione dello scambio!

Efrisoit é rfelitfKwa contro f w j e w m e del PCI MILAXO. J9. — Un episodio

di delinquei»* t cut autori 6ono rtnora rimasti al coperto, è av­venuto verso le 3 In via Lario 20 dove esiste la sede rionale del PCI che tre individui han­no tenuto di d*re «!!« fiamme.

La criminosa, azione che for­tunatamente ha solo raggiunto parzialmente lo scopo e etata

jn rapida: l tre delinquenti bcest da una moto dopo aver infranto I vetri di una finestra hanno gettato all'interno una bottiglia infuocata di benzina e un cer­to quantitativo di petrolio; do­po di che sono ripartiti veloce­mente senza lasciare tracce.

Un passante che causalmente transitava nei pressi, il 6lgnor Gianni Pagana provvedeva ad avvertire 1 vigili del fuoco e la questura.

Chiesta per De Toma la libertà provvisoria

MILANO. 10. - - Per Enrico De Toma è slata stamane ri­chiesta la libertà provvisoria. L'avv. Nencionj che è stato ri cevuto nella mattinata dal So­stituto procuratore della Repub. blica dr. Gresil, il quale sta conducendo l'inchiesta sul falso carteggio «Churchill-Mussoli­ni»., ha fatto presente ai magi­strato che l'ordine di carcera­zione per il De Toma fu spicca. to «per ipotesi criminose.» che non prevedono il mandato di cattura obbligatorio.

eliminata) solo che il grosso gruppo monopolistico sì deci ' desse ad accogliere le mode­ste rivendicazioni salariali dei lavoratori che non scalfireb­bero i grossi profitti accumu­lati in questi ultimi anni.

In tutte le fabbriche del gruppo: a Verzuolo, a Cor­sico, a Treviso, a Maslianico, Romagnano Sosio, Mantova, Ferrara, Pavia, In lotta, che tuttora è in corso, ha VÌBIO la partecipazione quasi totale delle maestranze. L'adesione dei lavoratori alla lotta è, in­fine, sensibilmente aumentata dopo che a Milano fu firmato l'accordo truffa. In tutto il complesso la lotta e articolata azienda per azienda con fer­mate giornaliere dei vaii tur­ni di lavoro. Tanto per fare un esempio citiamo lo stabili­mento di Verzuolo dove, nella settimana che va dal 5 al 10 luglio, dalla fermata di 2 oie giornaliere i lavoratori sono passati ad una fermata di 3 oie con la pattecipazione pressoché totale. Come si può costatare, se i monopolisti della Burgo continuano a per­sistere tenacemente nella loro intransigenza, gli operai co­scienti della giustezza delle richieste avanzate, continua­no a battersi con unità e te­nacia

Oggi in un altro gruppo gli operai incroceranno lo brac­cia per 24 ore. I lavoratori dei cantieri navali Piaggio di Palermo, Anconu. Genova e Riva Trigoso effettuano que­sta unitaria manifestazione per rivendicare un effettivo aumento salariale e per pro­testare contro l'accordo truffa.

In pieno sviluppo è la lotta degli edili nella provincia di Catanzaro. Da cinque giorni i cantieri sono fermi e, in que­sto periodo di sciopero a tem­po indeterminato dichiarato dalla categoria, ben undici aziende ' hanno accettato di corrispondere ai lavoratori un aumento di 2.(100 lire mensili. Le speranze degli industriali sono andate completamente deluse. Essi speravano che gli edili di Catanzaro non avreb­bero resistito a lungo andare. invece le parti si sono inver­tite: mentre gli industriali ce­dono i lavoratori continuano. con una percentuale che si aggira intorno al 100 per cen­to. a condurre avanti la loro lotta.

Un'altra importante lotta è in atto in nrovincia di Mace­rata e vede impegnati 1 700 edili dei cantieri elettrici di Belforte sul Chienti. Nono­stante le intimidazioni e gli arbitrari arresti eseguiti dal­la polizia i 700 lavoratori con­tinuano lo sciopero

Sempre nel settore edile un grande successo è stalo con­seguito dai lavoratori del gruppo monopolistico Marchi­no. Come si ricorderà, alla

Cementi Marchino anche re ­centemente i lavoratori ave­vano attuato uno sciopero di 48 ore. A conclusione del duro ciclo di lotte sostenute è stato strappato un soddisfacente accordo. Tale accordo preve­de la corresponsione di un premio di 9.000 lire per 1 mesi di agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre ed è rinnovabile alla sua scadenza qualora entro tale data non siano stati concessi altri mi­glioramenti tramite accordo sindacale generale o at tra­verso II rinnovo del contratto di lavoro. Questi migliora­menti. sommati a quelli ben più modesti dell'accordo truf­fa, portano al lavoratori un aumento complessivo dì sa­lario superiore, in quasi tutte le Provincie, alle 2.000 lire mensili.

Precipitato in mare un aereo militare italiano TARANTO, 1». — Un aeieo mi­

litare tipo « Haitbum » dell'Ae­ronautica Italiana, con H bordo 4 uomini di equipaggio, si era

levato la volo nei pomeriggio di oggi dall'aeroporto di Catania per partecipare alle eseicitazloni aero-navali in coreo nei Medi­terraneo. Verso le ore 16.30 l'ae­reo lanciava l'SOS. pei che un-da\a rapidamente perdendo quo­ta per una improvvisa u\arlu e poco dopo precipitava in mare a 45 miglia da Capo spartivento. Immediatamente si poneva in azione il gruppo sottolio aereo• al contando del col Krcoiani che si trovava u Tnianto in vj.sita Ispettiva Due winoli. facenti parte de; gruppo soccorso aerro partivano da Taranto ed uno da' Augusta. Altri tre '.elivoli aml-soinmergibill prendevano 11 vo­lo tra Orottaglit- e Catania. L'n aeteo inglese partiva eia Malta ed un aereo americano da Til-poli. Nei corso tifila nottata al­ti! duo velivoli lngiOM hanno spiccato il volo da Malta mentre da vane località delia Sicilia to­no partite quattio unità legge­te della Marina the sono già giunte nella ?ona

Le ricerche continuano affan­nosamente ma lino a questo mo­mento sono ancoia infruttuose. Domattina aUaiha alttl 5 aerei dei hoccoreo aerei, parteciperanno alle ricerche

Interrogato il fidanzato di Wilma l'uomo che non crede al "pediluvio,,

<' Me l'hanno ammazzata! » - Il mistero di una corrispondenza e il caso delle macchie sul volto dell'infelice ragazza - Clamoroso ritorno sulla scena di Gennaro Abbatemaggio

11 dottor Sepe ha prosegui­to ieri nella fase degli inter­rogatori che mirano a scru­tare da una parte nell 'inti­mità di Wilma Montesi e dal­l'altra la cosiddetta zona di via Tagliamento, il quartiere abitato dai Montesi. Così ieri è stata la volta dell'agente di P. S. Angelo Giuliani, ex fi­danzato di Wilma e di una giovane donna bionda che si ritiene abiti nel quartiere dei Montesi.

E ' noto che il Giuliani e-scluse fin dal primo momento ^ia la te'si del suicidio sìa quella del pediluvio. « Quan­do ci trovammo all'Obitorio per adempiere alla penosa formalità del riconoscimento del cadavere — dichiarò a suo tempo Giuliani — dissi al signor Rodolfo Montesi che per me Wilma era stata uc­cisa »>. E il dottor Aldo Mor-lacchj che come commissario della Squadra Mobile condus­se di persona, nell'aprile del 1953, le indagini sul mistero di Torvajanica, così descrive quel momento: a II fidanza­to vide sul viso di Wilma delle macchie ipostatiche cho ne deturpavano l'incarnato. Quella vista lo turbò profon­

damente. All'uscita dell'Obi­torio, avvicinato dai cronisti, esclamò quella frase che do­veva avere poi tante conse­guenze: "Me l'hanno ammaz­zata!". La frase venne ripor­tata con grande rilievo dai giornali e ci costrinse ad in­tervenne. Fui incaricato per­sonalmente delle indagini ».

Il particolare delle macchie ipostatiche, che tanto colpi­rono l'ex fidanzato di Wil­ma, è stato oggetto di una curiosa polemica fra il col­lega Fabrizio Menghini. de <' Il Messaggero » e i magi­strati inquirenti, tanto che si giunse, com'è noto, all'incri­minazione per falso del Men­ghini —- il quale sosteneva di aver notato nersonalmente. la presenza di macchie violacee sulla salma della Montesi — estendo risultato ai magistra­ti inquirenti che il Menghi­ni non avrebbe notuto osser­vare quel particolare, non essendo .stato ammesso alcun giornalista, in quella circo­stanza. all'Obitorio. Non co­nosciamo gli sviluppi della polemica, ma rileviamo che in definitiva essa ha sortito un positivo risultato, non fos-

UNA TENACE BATTAGLIA DELL'OPPOSIZIONE AL SENATO

Bìtossi smaschera il contenuto ricattatorio della legge delega verso i dipendenti statali ti fjoverno si sarebbe deciso a, concedere un secondo acconto

Al Senato è proseguita ie­ri pomeriggio la discussione sul disegno di legge di de­lega al governo per il nuovo statuto giuridico degli im­piegati statali. Conclusasi ve­nerdì mattina la discussio­ne generale sulla legge, la seduta di ieri è stata dedicata alle repliche del relatore di maggioranza, il democristiano Zotta. dei due relatori di mi­noranza. compagni Bitossi e Marzola e del ministro Tu-pini.

Per primo ha preso la pa­rola il relatore di maggio­ranza sen. ZOTTA (d.c.) il quale si è sforzato di dimo­strare che questo disegno di legge era ciò che di meglio si poteva fare per dare un nuovo regolamento giuridico agli statali.

E' stata quindi la volta del primo dei due relatori di mi noranza. il compagno socia­lista MARZOLA, che si è particolarmente soffermato su uno dei più significativi a-

I l DIBATTITO A I U CAUTO SUtf ASSISTENZA Al «fMTEUl D'OMBRA»

Di Vittorio chiede per i ciechi i l diritto a un congruo assogno

Numerosi ciechi sono ve­nuti con i loro accompagna­tori ieri a Montecitorio per assistere alla discussione del­la proposta di legge presen­tata dal socialista Pieraccini, dal comunista Barbieri, dal socialdemocratico Chiaramel-lo e da altri deputati di sini­stra per la concessione di una pensione ai ciechi civili.

Le vicende di questa pro­posta di legge sono note. Quando i ciechi, con la mar­cia del dolore da Firenze a Roma richiamarono l 'atten­zione degli italiani sul loro dramma, la proposta fu asse­gnata all'esame della Com­missione Finanze e Tesoro della Camera e questa ap­provò all'unanimità un ordi­ne del giorno che stabiliva di concedere ai ciechi civili un assegno a vita e demandava a un comitato ristretto il com­pito di precisarne le modali­tà. Questo avveniva il d i ­ciannove maggio scorso. Se-nonchè. due giorni dopo, il governo ignorando il voto della Commissione propose un piano assistenziale basato sui seguenti punti: aumento dello stanziamento a favore dei cicchi civili fino a quat­tro miliardi e 200 milioni; rigetto del princìpio dell'as­segno a vita; creazione di un'Opera nazionale per ì cie­chi civili per l 'amministra­zione e l'erogazione dei fondi. La maggioranza della Com­missione, rimangiandosi il precedente voto, fece proprio il piano proposto dal gover­no.

Aperto il dibattito, nume­rosi oratori hanno precisato il punto di vista dei vari gruppi. Il democristiano SE-MERARO ha proposto che. per finanziare l'assistenza ai ciechi, in luogo di una addi­zionale su tutti i biglietti dei pubblici spettacoli, si estenda a tutte le domeniche dell 'an­no il sovraprezzo attualmente applicato per il soccorso in­vernale. I compagni MA­GLIETTA e BARBIERI han­no riaffermato il diritto dei ciechi indigenti ad un assegno fissato dal Parlamento dimo­strando come in tutti i paesi civili, dall'Unione Sovietica agli Stati Uniti, i ciechi di

inoltre contestato l 'opportu­nità di istituire una nuova Opera nazionale ciechi che si sostituisca all'Unione italiana ciechi e che gestisca l'assi­stenza con criteri indetermi­nati e incontrollabili. Il libe­rale DI GIACOMO e il so­cial democratico CHIARA-MELLO, hanno proposto una soluzione transattiva: r i ­manga acquisita l'assistenza generica prevista dal gover­no ma, nei casi in cui l'uni­ca forma di assistenza pos­sibile è quello in danaro, si provveda alla corresponsione al cieco civile dì un assegno mensile variabile da 9 a 15 mila lire a seconda del grado di bisogno dell'interessato.

Il compagno socialista SAN­TI ha notato che il governo non ha alcun fondato motivo di negare il riconoscimento all'assegno perchè questa pro­posta importa praticamente Io stesso onere finanziario del­la creazione di un'Opera per

ciechi. Il missino ANGIOY si è invece riservato di chia­rire in un secondo tempo "«a posizione del suo gruppo.

Infine è intervenuto il com­pagno DI VITTORIO portan­do nella discussione una no­ta di grande umanità e dì buon senso. Dal momento che il governo — egli ha detto — è stato ormai costretto a stan­ziare una somma per l'assi­stenza ai ciechi perchè vuole negare ai ciechi il diritto alla assistenza e limitarsi a consi­derarla una paternalistica concessione dall'alto? Forse si vuol far credere ai ciechi che quello che otterranno lo do­vranno al governo e ai capi elettori della D. C. che sa­ranno posti alla testa di que­sta Opera assistenziale? Ma la Costituzione parla di dirit­to all'assistenza e non di con­cessioni graziose! Se si vuol creare un istituto per conces­sioni graziose lo si crei a ipe-se della D.C, e non a spese dello Stato. Quando l'assi­stenza è pagata dallo Stato essa reppresenta un diritto

E ' possibile che il governo non comprenda cosa signifi­chi per ì ciechi avere un dì-ritto invece di una concessio­ne precaria, revocabile, sta­bilita in base a criteri di di­scriminazione che neppure si

a criteri democratici ma au­toritari: il presidente sarà no­minato dal governo e lo statu­to sarà elaborato dal governo II governo ha dunque applica­to il detto romanesco: « fama come ce pare ». Ma questa concezione burocratica, pater­nalistica e antidemocratica è in contrasto con i princìpi della Costituzione e con la volontà degli stessi interes­sati. Se proprio il governo vuole dar vita ad un ente che organizzi l'assistenza, ebbene trasformi in Opera nazionale l'Unione ciechi che è stata creata dai ciechi slessi ed è retta su basi democratiche e. nel contempo, riconosca il di­ritto dei ciechi ad un assegno

E* finita così la discussione generale. Stamane alle l i co­minceranno le votazioni dei vari emendamenti proposti.

spetti del dibattito in corso a Palazzo Madama; il com­pleto assenteismo del gruppo democristiano. Con tale at­teggiamento infatti la mag­gioranza ha voluto dimostrare l'assoluto rifiuto di parteci­pare al dialogo aperto dalle sinistre per avviare l'impor­tante problema del nuovo .stato giuridico dei dipendenti, ad una soluzione che rispec­chiasse effettivamente le aspirazioni di questa impor­tante categoria.

Il compagno BITOSSI. in­tervenuto subito dopo, ha posto all'assemblea alcuni interrogativi di grande im­portanza che, da soli, delini-scono la portata e il signifi­cato della legge delega e lo atteggiamento preso in pro­posito dai vari gruppi poli­tici. Egli si e chiesto innanzi tutto se sia possibile affidare unicamente al governo il compito dì risolvere il con­trasto esistente tra l'atteg­giamento dello Stato, cioè del governo stesso, e le richieste dei pubblici dipendenti. Ri­spondere affermativamente n un simile interrogativo, cosi come tentano di fare i de­mocristiani, vuol dire solo •che dietro questo presunto arbitrato esìstono altri inten­dimenti: esiste la volontà di risolvere a favore dello Sta­to una questione che tocca argomenti delicatissimi .quali la salvaguardia e l'indipen­denza della pubblica ammi­nistrazione.

Passando ad esaminare un altro aspetto della leggfe-de lega, Bitossi si è chiesto per­chè mai il governo abbia con­dizionato l>deguamento delle retribuzioni agli statali a un non ben definito r iordinamen­to delle carriere. E ' evidente — egli ha detto — che con tale subordinazione il gover­no cerca di esercitare una pressione morale sugli statali per indurli a rinunciare ad una giusta regolamentazione del loro rapporto d'impiego. Del resto la stessa intransi­genza con cui la maggioranza ha respinto la procedura di urgenza per la legge Bitossì-Marzola (la quale si propo­neva appunto di eliminare per i dipendenti statali con l'ac­conto delle 5 mila-10 mila lire, i danni economici della svalutazione monetaria) con­ferma questi intenti gover­nativi.

Ult ima questione toccata da

Bitossi è stata quella degli strani rapporti che corrono tra i gruppi politici democri­stiani. repubblicani e social­democratici e i loro sindacati autonomi, per quanto con­cerne la legge delega. Mentre questi ultimi si son fatti pro­motori di numerosi emenda­menti correttivi della legge, non s'è trovato in assemblea un solo deputato democristia-, no o socialdemocratico che abbia avuto il coraggio di prendere l'iniziativa dì farli propri. Questo compilo lo hanno assolto solo ì socialisti e i comunisti che. in sede di commissione, hanno proposto gli emendamenti formulati dalla CISL. e li hanno visti bocciare dagli stessi demo­cristiani.

Terminati i discorsi dei t re relatori, ha preso la parola il ministro TUPINI che, in uno scialbo discorso, ha cer­cato di difendere soprattutto la legge delega dalle accuse di anticostituzionalità, r ivol­tele dalle sinistre. Unico ac­cento interessante, di tutto il

discorso, è stato quello re la­tivo ai miglioramenti econo­mici e al secondo acconto per i pubblici ' dipendenti. Dopo aver affermato che i .miglio­ramenti saranno « non'-indif­ferenti ». Tupmi ha affrontato il problema del secondo ac­conto richiesto dagli statali. Se il Par lamento — egli ha detto — prima delle prossime ferie potesse concludere la approvazione del disegno di legge in esame, non sarebbe tanto il caso di parlare di nuovi acconti, quanto di pen­sare alla eventuale erogazione mensile delle somme disponi bili. Egli ha assicurato il Se­nato, in ogni caso, che il Go­verno ha già posto allo studio l'argomento della concessione di un secondo acconto agli statali e si riserva di presen­tare proposte concrete prima della chiusura dell 'attuale ci­clo dei lavori parlamentari . Egli, infine, ha ribadito che con le future norme delegate. il governo non procederà ad alcun licenziamento.

In apertura di seduta, i se-

~& s'altro che per aver attirato l'attenzione del dottor Sepe sul particolare, menzionato. Questo crede di sapere lo stesso collega scrivendo sul suo giornale che l'interroga­torio del Giuliani deve esse­re servito, in modo pai lieo-lare, a puntualizzare lo sta­to del volto dell'infelice ra­gazza.

A nostra volta, pensiamo che altri temi di un certo in­teresse devono essere stati al centro di questo importante interrogatorio. Per esempio quello relativo alla corrispo_n-denza fra il Giuliani e la Montesi, che fu sequestrata dal capo della Mobile dottor Magliozzi, in casa della Mon­tesi e, a questo proposito vali­la pena ricordare che poco tempo dopo il sequestro di quelle lettere, la polizia tirò fuori la famosa tesi del <- pe­diluvio». Vi è forse qualche relazione fra le frasi pronun­ciate dal Giuliani — <' Se io dovessi parlare, salterebbero fuori molti grossi nomi ~> — e il contenuto di quelle let­tere?

Il secondo interrogatorio di un certo interesse effettuato ieri da Sepe, è stato come già si è detto di una giovane donna bionda, l'identica sco­nosciuta persona interrogata già sabato scorso dal magi­strato. Qualcuno pratico del­la zona di via Tagliamento assicura che codesta nuova testimone potrebbe rimetterò in discussione l'ora in cui Wilma uscì per l'ultima volta.

Com'è noto. la portinaia dello stabile in cui abitano ì Montesi, assicurò dì aver veduto uscire Wilma alle ore 17,30; ora la signora ieri interrogata sarebbe in grado di affermare che ella vide Wilma attraversare il cortile dello stabile due ore dopo.

natori CORNAGGIA MEDICI alle 19.30, e che il fatto le (DC), BARDELLINI (PSI) , rimase impresso perchè era ANGELINI (DC), BITOSSl | l a prima volta che notava la

Angelo Giuliani

(PCI), TADDEI (PNM), il ministro TUPINI e il Presi­dente MERZAGORA avevano commemorato la figura del sindacalista della CISL ono­revole Morelli, deceduto l 'al­tro ieri.

Il dibattito sulla delega proseguirà stamane alle 10,30.

75 licenziamenti alla Ciavolotta

PALERMO. 19 — La direzione della miniera Ciavolottu, occu­pata da ^ette giorni dai mina­tori l quali i»i battono contro la smobilitazione dell'azienda e per ottenere i salari arretrati di tre mesi, ha oggi notificata 75 licenziamenti.

La decisione padronale è stata respinta dana Lega minatori ed è stata condannata dal consi­glio comunale di Favara.

Nelle /oliare della provincia di Agrigento U ia\oro è stato so­speso per due ore in segno di solidarietà con i minatori

Oggi alle 17 a Busto Àrsizio i funerali dell'oli. Luigi Morelli

Telegrammi di cordoglio di Einaudi, della C.B.I.L, II.I.L, Confindustria e di Vigorelli

I funerali dell'on. Luigi Morelli, Segretario generale aggiunto della CISL, morto ieri l'altro in un tragico in­cidente d'auto, si svolgeran­no oggi alle 17 a Busto Àr­sizio a cura dell'organizza­zione sindacale. Cosi ha de­ciso la segreteria della CISL riunitasi ieri per commemo­rare il suo dirigente scom­parso.

L'improvviso decesso del­l'on. Morelli ha destato com­mozione nel mondo sindacale. La segreteria della CGIL ha inviato alla CISL il seguen­te telegramma: « Improvvisa tragica scomparsa Luigi Mo­relli segretario vostra confe­derazione ci ha profonda­mente e dolorosamente col­piti. Elevando commosso pen­siero alla sua memoria è vivo in noi il ricordo delle lotte condotte insieme contro il fascismo e per assicurare ai

spongano di una pensione. I [conoscono? E poi. quest'Opera due oratori comunisti hanno'sarà organizzata non in base

£' stata identificata fa ragazza morta annegata a Salerno

1 genitori non si som» mai interessati alla vicenda del misterioso cadavere

SALERNO, 19. — Grande emozione ha suscitato in tut­ta la città la notizia diffu­sasi stamane dell'avvenuta identificazione della giovane donna annegata nel golfo. La sventurata sarebbe la tren­tenne Antonietta Belmonte, di Raffaele e di Angela Go-rida, nata a Salerno il 26 febbraio 1924, operaia pres­so il sanatorio «Villa Ma­ria > dì Mercato San Severi­no. E* risultato infatti che la Belmonte si allontanò dal sa­natorio il 27 giugno per t ra­scorrere un breve periodo di riposo a Salerno presso i suoi genitori. Il 30, salutati i suoi, ella ripartiva alla volta di mercato San Severino.

Se l'annegata sarà effetti­vamente riconosciuta dai ge­nitori della Belmonte come la loro Antonietta, resterà anco­ra da stabilire come mai la

cosi tragicamente la notte il 5 luglio nel mare di Salerno, dal momento che da Salerno ella >ì era alontanata 5 gior­ni prima. Quale oscura vicen­da l'ha trattenuta in segreto proprio nella città dei suoi genitori, dove era conosciuta e avrebbe DOtuto essere in­contrata da un momento al­l'altro dai suoi? Ovvero ella si era portata sulla costiera amalfitana, ed è là che, do­po una breve e drammatica storia d'amore, ha cercato la morte gettandosi da qualche scoglio? In tal caso sarebbe stata la corrente a trasportar­la verso levante e cioè in di­rezione di Salerno. Questa ipotesi sarebbe stata avanza­ta dall'operaio che rinvenne il cadavere. Egli ancorò un remo come segnale, prima di recarsi alla capitanerìa di porto a dare l 'allarme e

giovane abbia potuto finire quando il battello della capì- sati al caso?

taneria tornò sul Dosto indi­cato. il cadavere sì era sco­stato in direzione est di pa­recchi metri.

I genitori della giovane si­curi che la loro figliola fosse ritornata al suo lavoro, non avevano motivo di preoccu­parsi, nò si interessarono troppo al caso dell'annegata

Q u e s t ' u l t i m a circostanza, però, appare un po' strana; infatti si deve ammettere che la ragazza doveva essere sconosciuta nel suo quartie­re, altrimenti qualcuno a-vrebbe dovuto trovare alme no una somiglianza con le foto dell'annegata che tutti i giornali napoletani hanno pubblicato e in conseguenza parlarne ai genitori. Si può spiegare il ritardo dell'iden­tificazione affermando che i genitori, che pur vivono a Salerno, non 6i sono interes-

lavoratori italiani migliori condizioni di vita. Anche a nome dei lavoratori tutti la CGIL partecipa vostro lutto con sincero cordoglio «.

La segreteria della CGIL ha inoltre inviato un tele­gramma di cordoglio alla vedova dell'on. Morelli ed ha decìso che una propria r ap ­presentanza parteciperà ai funerali.

Telegrammi di cordoglio sono giunti alla CISL da par­te dell'UIL e della Confindu­stria. Delegazioni delle due organizzazioni parteciperanno alle esequie. Hanno inviato telegrammi di condoglianze oltre al Presidente del Consi­glio e ai Presidenti della Ca­mera e del Senato, numerose personalità politiche.

Il Presidente della Repub­blica ha inviato alla famiglia dell'on. Morelli un telegram­ma di commossa solidarietà.

A Ferrara, per tutta la not­te di ieri l'altro nella camera ardente approntata all 'ospe­dale San Camillo di Comac-chio, la salma dell'on. Luigi Morelli è stata vegliata dai iindacalistì della CISL. Lun­gamente ha sostato accanto al compagno dj lavoro e amico, il segretario generale della CISL on. Pastore che, alle 23.35 ha ricevuto e ac­compagnato a visitare la sal­ma la signora Vittorina Som-mamga, vedova delPon. Mo­relli.

Nel pomeriggio, a Cornac-c h i c è stato celebrato un uf­ficio funebre. La salma è stata poi deposta su un auto­furgone funebre che ha so­stato brevemente a Ferrara per permettere un estremo saluto al sindacalista scom­parso. Successivamente, sem­pre "accompagnato dalla s i­gnora Vittorina e dall'on. P a ­store, l'autofurgone funebre è partito per Castellanza

Tre erfistoli chiesti per la strage i fcelMampo

PALERMO. 19. — All'inizio dell'udienza dì oggi ha deposto l'ultimo teste a carico, il cara­biniere Vito Caffarelli, ferito dalla esplosione della mina sul­la strada di Bellolampo.

Si sono poi susseguiti sulla pedana alcuni testi « discarico.

La difesa he chiesto un so­

praluogo per conoscere l'esatta ubicazione delle località dove avvennero gli attentati, ma la istanza è stata rigettata delle Corte.

Successivamente il P.M. ha pronunciato la sua requisito­ria. Egli ha messo in rilievo lo operato delle forze dell'ordine in Sicilia ed ha sostenuto la spietata premeditazione deli'ec. cidio, che r.sulta altresì anche da una lettera inviata dal ben dito Giuliano ad un quotidiano di Palermo.

Esaminata la posizione dei tre imputati la pubblica accusa ha concluso chiedendo l'affermazio­ne della piena responsabilità e la condanna all'ergastolo per Nunzio Badalamenti, Vito Vita­le e Giuseppe Zito.

Domani continueranno le ar­ringhe difensive.

E' terminato lo sciopero nelle dogane Lo sciopero dei dipendenti

de-i'Amministrazione finanziaria (imposte, tasse e dogane) — ini­ziatasi alle 17.30 ai giovedì scor­so — è termtnato alle 17.30 di ieri. La ripresa del lavoro è av­venuta **nza Incidenti.

la lotta fWOffositioiie contro l 'amato dei fitti Sono proseguiti i lavori del­

la Commissione speciale sena­toriale per Tesarne del progetto di legge sull'aumento dei fitti, presentato dai governo Pella e successivamente ripresentato dal governo Sceiba. Nel corso del dibattito, il compagno Mon­tagna ni e il compagno Minio hanno illustrato un od-g. che sottolineava la continua dimi­nuzione della capacità di acqui­sto dei ceti operosi del paese ed il pericolo di un restringi­mento del mercato — e quindi della produzione — in conse­guenza del passaggio di centi­naia di miliardi da: modesti bilanci dei ceti popolari a quel­li della grande proprietà edi­lizia.

La maggioranza ha bocciato l'o-d.g. anche nella parte ten­dente a riconoscere la giustez­za degli aumenti per I piccoli proprietari edilizi ed il diritto ad un pronto risarcimento dei danni di guerra ai piccoli pro­prietari di immobili. Il dibat­tito continua.

ragazza sola, senza madre né sorella.

Se la nuova testimonianza ha qualche consistenza, sì po­trebbe arrivare a supporre che la Montesi uscì una pr i ­ma volta; ritornò in casa; se ne allontanò definitivamente poco prima che i parenti tor­nassero. In questo spazio di tempo Wilma avrebbe potuto fare o ricevere una telefonata e si sarebbe sbarazzata degli oggetti c h e abitualmente portava con sé, un orologio d'oro, documenti personali, una fotografia del fidanzato che portava sempre nella borsetta.

Perchè Wilma lasciò queste cose nella sua stanza? E so­pratutto — ci sì chiede — «quandoii li lasciò? Al mo­mento d'uscire alle ore 17,.o quando ritornò più tardi, al­lorché la casa era deserta? Il quesito è di un certo in­teresse e può giustificare la insistenza con cui il magi­strato sta indagando su que­sto punto.

Se si eccettuano i due in­terrogatori che a b b i a m o menzionato, la cronaca di ieri non registra altri interrogato­ri di un certo interesse. Alle ore 10, il giudice istruitole D'Aniello, che coadiuva il dottor Sepe, ha ricevuto un giovane del e Baretto » il fa­moso caffè « esistenzialista » di Roma e qualcuno ha voluto inquadrare questo interroga­torio nelle indagini sul traf­fico degli stupefacenti. Il giu­dice D'Aniello ha poi inter­rogato una serie di persone. per merito delle quali il «marchese» Montagna, si sta gratuitamente facendo una piccola fama di vittima, buo­na non foss'altro che ad al­leggerire la pesante atmosfe­ra di condanna che dall'opi­nione pubblica gli è stata già decretata. Si tratterebbe di due coniugi che la polizia avrebbe f e r m a t o perche avrebbero tentato di ricattare il Montagna e dell'ex pugile di Latina, Franco Papa anche egli fermato. Secondo quan­to il Papa afferma, egli sì sa­rebbe incontrato con Ugo Montagna, al quale avrebbe consegnato la somma di 8 milioni e 700 mila lire quale corrispettivo del collocamen­to di un certo quantitativo d: cocaina. Venerdì sera il Papa avvertiva un giornale di ave­re un nuovo appuntamento con Montagna, e infatti fu arrestato proprio in via del Corso, ove si era recato, sem­bra per ricattare il Mon­tagna.

Merita infine di essere se­gnalata la notizia che un quo­tidiano della sera napoletano pubblicava ieri sul conto di Gennaro Abbatemaggio. il fa­moso ex-camorrista le cui vi­cende oscillano fra l'ameno e il romanzesco. Secondo il quotidiano in questione, l 'Ab­batemaggio avrebbe avuto al-lastazìone di Savona dal sin­dago Rago di Battipaglia una lettera, nella quale dopo avei dato rassicurazioni sulla sua salute, il Rago, chiede se il marchese Ugo Montagna ha o no consegnato a sua moglie 8 milioni quale ricavato da una partita di stupefacenti.

L'Abbatemaggio sarebbe en~ trato in possesso della lettera dopo aver fatto indagini nel Salernitano per conto del di­rettore del predetto giornale: egli potè. cosi, vedere il Rago alla stazione dì Savona dove avvenne la consegna della fa­mosa lettera diretta alla si­gnora Rago; invece la lettera fu consegnata al direttore del predetto foglio partenopeo perchè la facesse pervenire alla signora in parola.

Page 3: La centrale I/accord STORI1 oTOR GinevrO a Tra Indocina

Pag. 3 — Martedì 20 luglio 1954 « L'UNITA' i>

5 1 I I O I M KIHCATMVI CI Kit I I A l T

11:1111,111,11 E ninnili: U n i n t e r e s s a n t e d o c u m e n t o

d i p e d a g o g i a c l e r i c a l e è il b o l ­l e t t i n o de l m o v i m e n t o « A m i c i d i G e s ù >, c h e si p u b b l i c a in l i o l o g n a , t l o \ u t a l e m o v i m e n t o è n a t o a l c u n i a n n i fa, ne l 1930, a n c h e se n o n si p u ò d i r e c h e v i p r o s p e r i .

11 m o t i n t e n t o r a f f i n i p p a b a m b i n i e b a m b i n i ' j i a i o a i 13 a n n i . Lu s u a p a r o l a d ' o r d i n e c e n t r a l e , c o m e s a r e b b e » d i r e la s u a l inea p o l i t i c a ed e d u ­c a t i v a , è e s p r e s s a nel m o t t o : * Ripunti e i peccati dei catti­vi, con particoluie riferimen­to ni peccati dei piameli e di chi etìlica al male i fancmili ». < 11 p a r t i c o l a r e r i f e r i m e n t o » fa c h i a r a m e n t e i n t e n d e r e c h e i < c a t t i t i » s a r e m m o noi . i co ­m u n i s t i .

Q u a l e l ' a t t u i l a de i p icco l i e A m i c i d i G e s ù >?

Kssa c o n s i s t e e s s e n z i a l m e n ­te ne l f a r e f io re t t i e p e n i t e n z e s p o n t a n e e , ne l s o t t o p o r r a m o r t i f i c a z i o n i , u m i l i a / i o n i e s a c r i f i c i d i o g n i g e n e r e , a p ­p u n t o p e r < r i p a r a r e i p e c c a t i d e i p i o n i e r i » , l i ceo q u a l c h e e s e m p i o . D a l b o l l e t t i n o de l 20 m a g g i o d i q u e s t ' u n n o : e .Von lio toccato una goccia d'acqua per tre giorni. Ilo tenuto nelle scarpe per tre giorni dei sas­si. Sei caffè ho messo il sale iiwece dello zucchina. Nel let­to ho tenuto dei sassolini per una settimana. Nella minestra ho messo mollo sale per ren­derla disgustosa 1. K cos i v i a .

M a < il m o d e l l o d i t u t t i gli a m i c i d i G e s ù > — la d e f i n i ­z i o n e è u f f i c i a l e — è u n a b i m ­b a . G i a c i n t a M a r i o . Di essa e d e i suo i p i cco l i a m i c i il b o l ­l e t t i n o t o s i n a r r a i f i o r e t t i : e ... Cominciarono a dare la merenda alle pecore, poi ai poverelli che incontravano. Quando sentivano fame rosic­chiavano radici, more, ghian­de... D'estate lu sete li tormen­tava... Riuscirono a passare tutto agosto senza prendere un goccio d'acqua-.

11 b o l l e t t i n o a g g i u n g e c h e G i a c i n t a e i p a s t o r e l l i a m i c i s u o i .si m o r t i f i c a v a n o c o n le o r t i c h e , e si . s o t t o p o n e v a n o a l s a c r i f i c i o d e l l a c o r d a , %.<•/«• tenevano stretta stietta attor­no alla vita v

N o n so cosa p o - s u p e n s a r n e u n m e d i c o , ^ o c h e u n a m a d r e d i b u o n s e n s o p r e n d e r e b b e a s c a ­p a c c i o n i la p r o p r i a b a m b i n a . .se d e s s e la s u a m e r e n d a a l l e p e c o r e : con q u e l c h e c o s t a il p a n e . E a n d r e b b e d a i c o m p i ­l a t o r i d e l b o l l e t t i n o , t e n e n d o l o r o p r e s s a p o c o q u e s t o d i s c o r ­s o : « S e v o l e t e f r u s t a r t i c o n le o r t i c h e , e r o v i n a r v i hi p e l l e e l o s t o m a c o con u n a c o r d a , s i e ­te p a d r o n i d i f a r l o ; m a a i mie i b a m b i n i q u e s t e cose n o n le i n ­g e g n a t e . L a p o v e r a g e n t e d e t e g i à f a r e t a n t i f i o r e t t i , c o n l r o -t o g l ì a . La s a l u t e d e i n o s t r i b a m b i n i ci c o s t a d e n a r o , s u ­d o r e e s ac r i f i c i , e, se si g u a s t a . t o c c a a no i p a g a r e il m e d i c o e le m e d i c i n e . Ma c e r t e c o s e . s c u s a l e , p e r c h è n o n le i n s e ­g n a t e a i r i c c h i e a i p o t e n t i ? C h e b e l l o s a r e b b e , p e r e s e m ­p i o . se S c e i b a f acesse il f io re t ­to d i n o n f a r p i c c h i a r e p e r tu» a n n o i n t e r o d a l l a s u a C e l e r e o p e r a i , c o n l a d i n i , d i - o c c u p a t i . m u t i l a t i , c i e c h i c i t i l i e p e n ­s i o n a t i : se G u g l i e l m o n e r i n u n ­c i a s s e p e r u n i n e - e a i s u o i p r o ­f i t t i a f a t o r e d e l l e c o l o n i e c -.s t ivc; se V a l l e t t a \ i \c-»ae u n mese" d i r a d i c i , d i m o r e e d i g h i a n d e . . . :-.

T u t t a v i a l 'aspet t i» p e g g i o r e d i q u e s t o i n s e g n a m e l i l o ( p r o ­p o r r e a m o d e l l o t a l p u r e i n ­s e g n a r e ) . a ba«c d i - a s s i in l e t ­t o e d i f u s t i g a z i o n i c o n le o r ­t i c h e , n o n e q u e l l o d e l d a n n o f is ico c h e le i n i z i a t i v e s u g g e -r i l e p o s s o n o p r o d u r r e , e c h e . a t te^u. l ' i m p r u d e n z a e l'iiu"-^pe r i en / . a d e i b a m b i n i , p o t r e b ­b e a s s u m e r e i a n i I t e r i p e r i c o ­l o s i : c e r t e cose a i b a m b i n i b i ­s o g n a i m p e d i r l e , p e r c h è n o n ' i f a c c i a n o de l m a l e ; e c o n s i ­g l i a r l e è p e r lo m e n o a n t i e d u ­c a t i v o . Il p e g g i o , si d i c e v a , è u n a l t r o , e s t a ne l m o l i t o , n e l c o l o r e i d e o l o g i c o d i e t t i i s a ­c r i f i c i e s a l t a t i e s u g g e r i t i s i a m m a n t a n o .

C o n t r a r i a m e n t e a d o g n i s p i ­r i t o d i f r a l e r n i t à . c h e p u r s e m ­b r e r e b b e a l l a b a - c de l \ a n g e ­lo . s i i n s e g n a — e a d d i r i t t u r a c o n la v i o l e n / a . a n c h e - e si t r a i l a d i a t i t o t i o l e n / , i — <i v e ­d e r e ne l p i o n i e r e , d i c u i -i v o r ­r e b b e r o ^ c s p i c i r e l e c o l p o . n o n il f r a t e l l o , l a m i c o , n i d g a -r i d a c o n q u i s t a r e . d d p e r s u a ­d e r e . d a c o n v e r t i r e ; m a il r e ­i e t t o . il r e p r o b o , il p e c c a t o r e : il n e m i c o . >i i n - c g n a l ' o d i o .

t I pionieri che offendono Gesù piantano spine nella sua tesla. ma io devo levargliele. Appena andata a casa ho be­vuto Folio di merluzzo per di­fendere Gesù dagli sputi dei pionieri . «Bol le t t ino d e g l i : A -m i c i d i G c - ù - de l -<» m a r / o ) . I n u t i l e p o i c h i e d e r s i d i c h e op l i t i , e d i c h e p e c c a l i s i t r a t ­t i : s o n o le so l i t e i n v e n z i o n i s u i c o m u n i s t i c h e i n s e g n a n o a i b a m b i n i a b e s t e m m i a r e e c o s ì -via ( q u a n d o , p e r e s e m p i o , c i s o n o a d d i r i t t u r a o r g a n i z z a ­z i o n i c o m u n i s t e c h e h a n n o c o n d o t t o c a m p a g n e c o n t r o c e r ­t e b e s t e m m i e a b i t u d i n a r i e , p u ­r o f r u t t o d i f a c i l i t à d i p a r o l a , e a l m a s s i m o s e g n o d i c a t t i v a e d u c a z i o n e : e lo s a n n o a n c h e i p r e d i c a t o r i c a t t o l i c i ) . L n a v o l t a si f a c e v a p a u r a a i b a m ­b i n i con l ' o r c o : a d e s s o si t e n ­t a d i f a r l o r o p a u r a c o n a l t r i b a m b i n i , i n n o c e n t i c o m e l o r o . a l l e g r i o l i t ig ios i c o m e l o r o . c h e n e l l a f a n t a s ì a e c c i t a t a d i ­v e n t a n o i n c a r n a z i o n i d e l d e ­

lio di f e g a t o d i m e r l u z z o . C 'è u n f o n d o d i c a t t i v e r i a , in q u e ­s t a p e d a g o g i a d e l l e o r t i c h e e d e l l ' o d i o p e r i p r o p r i «iniil i . c h e s t u p i s c e e s p a v e n t a , q u a n ­d o si p e n s i a q u e l c h e p o t r e b ­b e s u c c e d e r e se i c l e r i c a l i r i u ­s c i s s e r o . . u n a v o l t a 0 l ' a l t r a . a < f a l u n g i z z a r e » l ' I t a l i a e a i m p o r r e q u e s t e cose n o n so lo ne i b o l l e t t i n i p a r r o c c h i a l i , ma nei t r a t t o t i e fra i b a n c h i d i s c u o l a .

C h e d i s t a u / a . pe i e s e m p i o (ed è u n e s e m p i o d a t a n t i a l q u a l e i c a t t o l i c i d i b u o n senso p o s s o n o r e s p i r a r e di s o d d i s f a ­z ione ) . c h e d i s t a n z a d a l l a se­r e n i t à , d a l | a c o m p r e n s i o n e , d a l l a l a r g h e z z a ili v e d u t e di S a n G i o v a n n i Bosco. I) q u a l e , s p i e g a n d o il s u o < s i s t e m a p r e -v e n t i t o p e r l ' e d u c a z i o n e de l l a g i o v e n t ù >, lo d e s c r i v e v a fon­d a t o * sulla ragione, sulla re­ligione e sopra V amorevole z-id » e ne escludevi» c u ^ n i ca­stigo violento e... gli stessi ,c«-slighi leggeri >. In un altro s c r i t t o (la l e t t e r a su l < m e t o d o r e p r e s s i v o >) lo s t e s so D o n Bo­sco , p a r l a n d o de i c a s t i g h i , s c r i v e v a : < Nelle mancanze più graoi si può acuire ai seguenti castighi: pranzare in piedi al suo pos to , ed a tavola a parte: pranzare diritto in mezzo al refettorio. Ma in tutti i casi sia somministrato al colpe­

vole tutto quello che è dato alla mensa dei compagni. Ca­stigo grave e privarlo della ricreazione, ma non metterlo mai al so/c c</ alle intemperie in modo che ne abbia a putire danno ».

L a n c o r a D o n Bosco , in u n a l t i o passo : « Si dia ampia li­bertà di saltare, correre, schia­mazziti e u piacimento. La gin­nastica. la m u s i c a , fa decla­mazione, il teatrino, le passeg­giate, sono m e z z i efficacissimi per ottenere la disciplina, gio­vare alla moralità ed alla sa­nità... ».

Il g ioco , la g i n n a s t i c a , lu re ­c i t a z i o n e , le p a s s e g g i a l e : s o n o p r o p r i o i « p e c c a t i » d e l l ' A P I , e de i p i o n i e r i ; o p i u t t o s t o s o ­no p e c c a t i d i q u e s t a s o c i e t à , c h e d i s imi l i s e m p l i c i b e n i p r i ­va t a n t a p a r t e d e l l a n o s t r a in ­f a n z i a , 11 g i o c o , le p a s s e g g i a l e , le v a c a n z e s e r e n e : e c c o d i c h e cosa h a n n o b i s o g n o i b a m b i n i , non d i r a d i c i e d i g h i a n d e , e d i o s c u r a n t i s m o m e d i e v a l e . D o n Bosco , p e r a v e r d e t t o e f a t t o q u e s t e cose , è s t u t o d i ­c h i a r a t o S a n t o . C ' è d u n q u e d a s p e r a r e c h e » f o n d a t o r i ed o r ­g a n i z z a t o r i d e g l i « A m i c i d i G e s ù > r a p p r e s e n t i n o so lo u n a e c c e z i o n e . S e m p r e , p e r ò , u n a b r u t t a e c c e z i o n e .

G I A N N I R O D A R I

J a n e t t e Scot t , a t t r i c e inglese Quindicenne il.U f resco s o r ­r i so , è g i u n t a a R o m a per i n t e r p r e t a r e il non l i e t o p e r ­sonaggio eli C a s s a n d r a nel n u o v o film « Elona di T r o i a »

ET I IV I I O N I D I S A R T R E S U L L ' U . R . 3 . 6

L'atteggiamento dei sovietici verso gli altri popoli del mondo

_ _—. -__ - - -Ji >. }

Non esiste un complesso di superiorità ma la coscienza delle proprie conqué­ste storiche e politiche - Lo studio della filosofìa nelle scuole sovietiche

t Impressioni sutl'U.R.S.S. »: certamente egli tornerà più impressioni di un rapido viag gio nel paese del socialismo. Questa è l'indicazione che Jean Paul Sartre ha voluto dare u Jean lìedel come tito­lo generale per Iti serie di in­terviste di cui L i b e r a t i o n e Il'Unità presentano contempo­raneamente il lesto stenogra­fico ai lettori francesi e ita­liani.

Egli stesso ha, dunque, vo­luto fissare i limiti di questa immediata presa di posizione di fronte all'esperienza com­piuta guardando liberamente e direttamente l'umanità so­vietica. Queste < impressioni » sono il primo lesoconto, ese­guito col calore, ma anche con la rapidità, della conver­sazione improvvisa.

Come i nostri lettori hanno rilevato, leggendo le puntate dei giorni scorsi, a Sartre si sono presentati elementi e possibilità di giudizio d'ogni genere. Ma, come sempre ac­cade, sono elementi sui quali

tardi, nella forma più attenta e meditata del suo lavoro pre­cìso di uomo di cultura.

Dalla sua testimonianza e-mergono già osservazioni di notevole valore. Così, fra le tante, riferendoci appunto al­le precedenti puntale di que­ste « impressioni », ne ricor­deremo alcune: la concezione delta libertà e della critica re­cìproca nella democrazìa so­vietica. e 1/ valore effettivo the essa ha nel icgolare i rap­porti fra gli uomini, rispetto alle libertà concesse nella so­lida occidentale; la costru­zione di una civiltà, anche poetica e art is t ica , nell'Usbe-kistart, sulla base strutturale di una costruzione economica determinata dall' ingigantirsi della produzione ilei cotone; l' s orgoglio » dell'uomo sovie­tico nel suo integrarsi sin dal­l'infanzia alla società di tipo nuovo che lo accoglie.

Proprio da quest'ultimo mo­tivo è partito Jean Bedel. m

4 l l l l l l l l t l l l l l l l t l l l l l t l l l l l l l l t l ) l l l l l | l l l t l l l l t l l l t l l l l l l l l l l l l l l l l l l « I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I U I I I I I I I I I t l U I I I I 1 t l l t t Ì l t l l l l i l l l < l l l l l l l l l l < l l l l l l l l l > l * > I I I I I I I I I I I I I M I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I

Ws\ l>OIA>\l\ POPOLAttE COMiPiE MÈtECI ANNi M VETI

Attraverso le vie di Lublino antica e nuovissima città

Al centro delle celebrazioni di giovedì per la festa nazionale - Nel vetusto Castello, un tempo alloggio regale, oggi hanno sede istituzioni culturali, teatri, cinema - L'inaugurazione del primo altoforno a Nowa Huta

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

L U B L I N O , l u g l i o . L u b l i n o s a r à , q u e s t ' a n n o , n(

centro delie grandi manife­stazioni indette per il 22 lu­glio, data in cui ricorrono la festa nazionale del popolo p o l a c c o e il d e c e n n a l e de l l a Polonia popolare.

Quando son g i u n t o , or è q u a l c h e g i o r n o , n e l l a c i t t à , una fra le più i l lus tr i e fra le più belle della Polonia. c'era nell'aria un sentore di festa e di novità, i n s i e m e con un piacevole odor? di calce fresca.

Nuova, intanto, la stazione ferroviaria nella quale d i s c e ­s i , risorta dalle rovine della guerra e adorna di b a n d i e r e , di striscioni e di grandi scrit­te che ricordano le tappe fon­damentali della ricostruzione e d e l l a e d i f i c a z i o n e s o c i a l i s t a nei dieci anni della Polonia popolare. Nuova, per quanto r i c o s t r u i t a f e d e l m e n t e n e l l o i t i l e dì quattrocento anni fa,

dina non molto distante di qui, veniva gettato il seme di una vita nuova, comiticiava a p a l p i t a r e ti c u o r e d e l l a de­mocrazìa popolare polacca. Sono pagine della storia re­cente che vale la pena di ri­cordare.

Nel settembre 1941, in Unione Sovietica, si era co­stituita u n ' a r m a t a p o l a c c a a l comando del generale Anders, m a costui, animato da un cieco a n t i c o m u n i s m o e m a n o ­v r a t o dal governo di Londra, ritirava le sue truppe dal Paese del Socialismo nel mo­mento s t e s s o iu c u i le s o r t i del mondo si d e c i d e v a n o a Stalingrado. Un comitato di patrioti polacchi decideva, al­lora, di organizzare una nuo­va armata, forte 'di tre di v i s i o n i , che nel '44 entrava in Polonia accanto alle trup­pe sovietiche.

Nel frattempo sì era costi­tuito il Comitato polacco di l i b e r a z i o n e net r i o ita l e , il qua­le, allorché il 22 luglio '44

la « Città Vecchia », c h e , co- C h e l i » , la prima città polac-

P C L O X I A — I g igan tesch i s e r b a t o i de l p r i m o a l t o fo rno in funzione I r a b r e v e ne l l e F o n d e r i e L e n i n di X o m H u t a

ine « Srnr<> Miasto •• a V a r s a ­v i a , appare in u n a c o r n i c e scenografica rinascimentale carica di colori e di fantasia, ma dominata da un gusto at­tento e sempre misurato.

Del vecchio Castello rico­struito, dei nuovi quartieri di a b i t a z i o n e sorti alla periferia e delle fabbriche le cui c i m i ­n iere sovrastano, con ardito contrasto, il p a n o r a m a d i questa antica città, vi dirò in seguito. Fermiamoci per il momento i n s i e m e c o n u n g r u p p o di c i t t a d i n i c h e , c o m e m e , vanno a scoprire il nuo­vo volto di Lublino, dinanzi a d u n a m p i o q u a d r o , s o s t e ­n u t o da due pali, al centro di una piazza. In lettere bianche, sullo sfondo di p a n n o rosso, è riprodotto in esso lo stori co manifesto del l u g l i o 1944.

monto, da esorcizzare eoa Io-In quell'anno a Chelmt citta'

ca, renne l iberata dall'eroica Armata Rossa, pubb l i co u n manifesto con cui venivano gettate te fondamenta della n u o r a Po lon i r t . I l documento faceva appello a tutti i po­lacchi, perchè si levassero in massa e si affiancassero allo esercito s o v i e t i c o : •• ... L a p i ù larga partecipazione dei po­lacchi ai combattimenti di­minuirà le sofferenze della popolazione e accelererà la fine della guerra ». Le fron­tiere del n u o r o Stato vengo­no già definite n e l documen­to: « .«Polacchi!v P a r t e c i p a t e a l la lotta per la liberazione della P o l o n i a , p e r t i r i t o r n o de l la Pomerania polacca, del­la Slesia e della Prussia orientale alla madre patria, per un largo accesso al mare Baltico, per le frontiere po­lacche sull'Odcr, Quanto alle

frontiere orientali, il Consi­glio n a z i o n a l e e il Comitato di liberazione nazionale rico­noscono che onesta questione d o v r à e s s e r e eie/i nitri con l'ac­cordo reciproco ».

71 programma di politica estera, enunciato nel mani­festo, prevedeva, inoltre, s t a ­bil i a l l e a n t e con la C e c o s l o ­v a c c h i a , la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e la F r a n c i a , a l / i n e di s c o n g i u r a r e u n ri­torno alla politica dì forza del militarismo tedesco. Circa l'organizzazione d e l nuouo Staio, il manifesto di Chelm dichiarava solennemente lo impegno di realizzare una d e m o c r a z i a s o c i a l e e di pro­cedere immediatamente alla riforma agraria e alla rifor­ma s c o l a s t i c a : « L a terra a coloro che la lavorano, l'in­segnamento gratuito a tutth>.

1 princìpii contenuti nel manifesto di luglio sono stati realizzati dal governo popo­lare e oggi, a distanza di dieci anni, il popolo polacco p a s s a in r a s s e g n a le c o n q u i ­s t e di due lustri di politica di pace e di benessere. E' que­sto il significato, la grande lezione storica delle o d i e r n e c e l e b r n r i o n i .

Lublino, che ho già avuto modo di c o n o s c e r e , n e i t r e a n n i d i permanenza in P o l o ­n i a , n o n è soltanto la città cara per il ricordo dei primi atti compiuti da un governo dì p o p o l o : essa è un esempio magnifico della rinascita del­la terra e della gente polacca i n u n a T e n t o n e c h e s i n o a p o ­c h i anni fa era tra le più ar­retrate del p a e s e .

Cammino serrato ! In quella •• Citta Vecchia »,

un muratore, che si fregia fieramente del d i s t i n t i v o di lavoratore di avanguardia,

salo le fondamenta e la pos­sente s l r u t t u r a in a c c i a i o , ma mi è stato assicurato che, nel b i enn io '55-'56, alcuni dt essi e n t r e r a n n o in f u n r i o n e .

L ' i m p e t u o s o s n i i u p p o indu­striale impresso nella zona ha provocato un afflusso di con­tadini nella città e il c o n s e ­g u e n t e alleggerimento della p r e s s i o n e d e i u o g r a / ì c a n e l l e c a m p a g n e . Ma d o u e a l l o g g i a ­r e in u n a città come L u b l i ­n o , d i s t r u t t a p e r i l 45'f* dal­la guerra, l e d e c i n e d i m i ­g l i a i a di nuoui arrivati? 1 nuoinssimi quartieri di abita­zione di « Zochod », « Ta-try » e « B r o n o t o i c e » accolgo­no già 20.000 persone. Altre migliaia verranno sistemate, e n t r o q u e s t ' a n n o , n e l q u a r ­

zi! p i e d i d ' u n a di queste sta sorgendo , su un'area di cin­quanta ettari, la Città uni­versitaria, poìcìiè anche la p o p o l a z i o n e s t u d e n t e s c a è in c o n t i n u o a u m e n t o . P r i m a d e l ­la guerra a Lublino esisteva soltanto u n i s t i t u t o s u p e r i o r e . la celebre U n i v e r s i t à c a t t o l i ­c a . Ora vi sono l'Università s t a t a l e « M a r i a C u r i e ->. la scuo la di ingegneria e la s c u o l a d i m e d i c i n a . L ' a n n o venturo, non appena saranno ultimati i locali, verrà aperta a n c h e la s c u o l a s u p e r i o r e ; d i agricoltura.

Dai giornali di ieri ho ap p r e s o ti programma delle ce­lebrazioni del 22 l u g l i o . A Lublino saranno presenti i membri del governo e del

tiere « Podzamcze ». ancora in partito, ì m e m b r i del c o r p o cos truz ione . diplomatico e una gran folla

i d i cittadini proveniente da L ' U n i v e r s i t à C u r i e \tutta la Polonia. Sono previ-

\stc feste popolari, esibizioni E s e g u i t e m i , ora, i n un ra- di complessi artistici e gare

puìo giro per la citta. E' i l " - s p o r t i n e di massa con la par­tile dire che ovunque ferve t e c i p a z i o n e d i o l t r e s e i m i l a un l a v o r o v e r t i g i n o s o . Tra le\atìcti selezionati. Sempre a impalcature di ferro si scor- Dubl ino , verrà aperta una gono operai che danno gli ul- Mostra n a z i o n a l e de l l 'apr i -timi ritocchi alle facciate del- coltura le case. Diffìcile. c i r c o l a r e in ^ ^ ft V a r j t a t ? i a fll,rallllo m a c c h i n a p e r c h è si stanno riattando strade e marciapie­di. NeVe v i c inanze d e l Castel­lo. anche li, si rimette a po­sto la strada e siamo costretti a fare un l u n g o g i r o per giungere sulla co l l ina . 71 Ca­stello, nei tempi lontani, fu una sontuosa residenza reale, t r a s f o r m a t a s u c c e s s i v a m e n t e in p r i g i o n e . Ogg i , s u l l a col­lina, sorge il centro ctilturale di L u b l i n o . L ' a l a s e t t e n t r i o ­n a l e d e l C o s t e l l o ospita la Casa centrale della cultura

luogo v a r i e m a n i f e s t a z i o n i ar­tìstiche e una grande parata della gioventù sportiva. Tra l ' a l t r o s a r à i n a u c j u r a l o il quartiere della » Città Nuo­va * e prenderà il via una corsa c ic l i s t ica , cui parteci­peranno ben duemilatrecento atleti.

A JVotca 7 /u ta e n t r e r à in funzione il primo a l to forno d e l l e Fonderie Lenin, la più i m p o n e n t e r e a l i z z a z i o n e del piano di se i « i m i . c h e p e r ­

coli un teatro, due sale c i n e - i metterà di raddoppiare l'at-matogra / ì che . un auditorium.Ituale produzione dell'acciaio. sale dì lettura, una grande i U n a n u o v a m i n i e r a c o m i n c c

un colloquio successiti), per chiedere unii precisazione su quello che tanti ossernatort e propagandisti prezzolati de­finiscono < un complesso di superiorità » dei snntetici, quando non parlano di ben peggio, net confronti dei>lt al­ili popoli. Esiste tpteslo c o m ­plesso?

S A H f R K : - \on mi puro esatto. Non ho atitUo occa­s ione ili sentirlo esprimete. Se si miai dire cito in U.li.S.S. esiste In coscienza, e I>OJ>II'O r//re anche la coscienza polì. tica, delle realizzazioni com­piute, tptesto è un altro di­scorso. Voglio ruorilarm l'a­neddoto che ho già riferito. del ragazzo incontrato nel museo, e ch'era fiero, lui con-tathno, contadino colcosiano. di poter liberamente ammira­re e studiare le meraviglie ar­tistiche, i tesori pittorici d'una grande galleria.

Busta una conversazione co­me quella, a uolte, per guar­dare, attraverso infiniti spi­ragli, su un mondo col quale si entra in contatto, incorde­rete la frase di quel giooane: i Ma fatela presto, allora, la nostra rinotuziotie •». Il senti­mento del loro valore non manca, dunque. Essi l'hanno ben fatta la loro rivoluzione.

Detto questo, non ho notato da itesstina parte un sentimen­to di superiorità. Consideran­do a fondo le cose, il ragazzo es / i r j ineoa a b b a s t a n z a inge­nitamente la sua idea. Ma, sitilo stesso argomento, non ho colto solo questa battuta di una conversazione casuale. Ilo incontrato un'infinità di per­sone annertile e coscienti, le quali pensano che noi non / a e r i a m o la mis t i a rivoluzio­ne pert he non sono esistile e non e s i s tano finora le condi­zioni storiche favorevoli. E poiché essi fintino una totale fiducia nei popoli, essi non affermano mai la superiorità del popolo sovietico come ta­le. sul popolo francese o ita­liano o inglese.

Ma. se proprio si Ditole, il popolo sovietico Ita raggiunto, secondo loro, un grado supe­riore dell'evoluzione politica.

li.: — H a n n o c o s c i e n z a d e l ­le ri-,pellhc d i f f e r e n z e «li r o n ­d i / i o n i s i o r i c h e ?

In un cotonificio •V.; — i\oii c'è dubbio. Ho

notalo, d'altra parte, clic al­cuni sovietici — non certo, però, i lecitici — immagina­no una superiorità tecnica dellUJi.S.S

Mi fumilo mostrato uno stu­pendo cotonificio, organizzato a meraviglia. A visitarlo si ricavava netta l'impressione che lu condizione operaia è mutata: questo è l'aspetto che rilevavo. Ma sapevo che offi­cine di questo genere esistono in Francia e in America.

Con me si trovavano due o tre non-specialisti. Mi dissero: < E" ammirevole, è una cosa eccezionale >. Io osservai su­bito: < Ma ce ne sono anche nell'Europa occidentale >. Sor­presi , vollero verificare la mia affermazione, e ne parlarono-al tecnico che ci serviva di guida. Senz'altro egli confer­mò la cosa.

In fondo, sia in queste che in altre conversazioni, rilevai die i tecnici sono aggiorna­tissimi sul rapporto fra lo

aspetti, quelli che toccano im­mediatamente la vita di tutti, l'impressione è assai diversa. Così, per esempio, non è af­fatto nero che essi i m m a » i -nano di essere* t soli a posse­dere una ferrovia metropoli­tana. Del loro < metrò » sono fiett, ed fiatino ragione perchè è una cosa bellissima, in un cerio senso, anche se con una architettura un po' pesante. Monumento e, insieme, stru­mento della loro quotidiana esistenza, lo guardano con un sentimento di orgoglio e di ri­cottoti enzn.

Ricerca sui "conflitti,, Pensano die il < metrò > sta

proprio loto, gli appartenga, che sia stato costruito con l'e-vtdenie pieoccitpaztoiie di rendere più piacevole e rapi­da la loro oita. Che a Parigi ci sta un < metrò > vecchio e sudicio, ma con l inee più nu­merose e più lunghe che ser­vono l'intera città, questo è un aspetto che non ignorano, e die anzi conoscono assai bene.

Essi posseggono, (putidi, gli elementi necessari di confron­to. Se sono legittimamente or­gogliosi delle loro realizzazio­ni, è per una forma di fierez­za collettiva, giaccfiè queste loro realizzazioni —- il « me­trò > o la fabbrica automati­ca — sono compiute per e dalla collettività.

U.: — l i ' d i f f u s o il d e s i d e r i o d i c o n o s c e r e e d i v i a g g i a r e in p a e s i s t r a n i e r i ?

S.: — Di venirci no. Tranne in alcuni, non Ito osservato un desiderio diffuso di uscir di ca sa . A molti fio cliiesto € perche non verreste in Fran­cia. Spesso noi vi ingannate sul nostro confo >. Ma l'invi­to non li alletta particolar­mente. A o n hanno molta vo­glia di viaggiare in questo momento. Hanno altro da fare.

li.: — Nel c a m p o p a r t i c o l a ­re d e l l a r e c i p r o c a c o n o s c e n z a d e l l e i t lee. h a n n o i s o v i e t i c i c u r i o s i t à eli c o n o s c e r e i v o s t r i l i b r i e d i t r a d u r l i , p e r s t a b i l i ­re u n c o n f r o n t o ?

S.: — La cosa non li inte­ressa. Bisogna capire che i loro problemi filosofici non so­no i nostri. Un loro filosofo imposta il sito studio sulle contraddizioni, la sua medi­tazione aorà sempre una di­rettrice pratica e, nei lo si es­so tempo, offrirà agli scritto­ri il mezzo per appoggiare a tuta base teorica la foro ri­cerca sui e confluii >. Ho co­nosciuto uno studente che preparava la sua tesi. Il suo argomento era questo: « Inte­ressi delle masse, ,,*.>ia cosa bisogna individuare, incorag­giare, sviluppare fra le masse affinchè esse ricavino da se stesse maggiori possibilità di lavoro, rispetto alle attuali. Come far partecipare avelie più la massa alla edificazione w< i,//i<f/,i? Diceva Ehrenburg: E r/a/fa massa iftc bisogna cavar fuori la società, non da una é l i t e che trascina la mas­sa >. Come sì vede, la sua era una tesi d'ordine pratico.

Quando in una conversazio­ne con alcuni giovani appren­disti-filosofi. questi mi tianno ctticsto: < Ma insomma, quale differenza c'è fra la vostra posizione e il marxismo; in che consiste? Dov'è? s. Io ho

mi parla di tante c o s e e c o n - ' s t a t o i s t a l l a t o u n o s s e r v a t o -c l u d e con una frase che ri-rio astronomico, mentre d a l l e marra sempre scolpita nettai spaziose terrazze sottostanti mia memoria: * A guardarci$Ì vede il panorama della cit-dalla sommità di questi d i e - j fa. con le verdi alture che ci anni, mi sembra di avere^e fanno corona. camminato tutta la vita, ma' senza s t a n c a r m i , p i ù leggero, | * » , " , i ' " " » a n z i , e p i ù forte dì p r i m a » . ! _ • 77 cammino serrato, ì m p e t t / o - 1 | %j \o di q u e s t o vecchio operaio* è cominciato soltanto d i e c i ' a n n i fa. Prima, se ne stava disoccupato sei mesi all'anno e n e l l e sue c o n d i z i o n i , n e t r 1933. vi erano nella sola prò--vincia di Lublino 40.000 ope­rai e o l t r e ZÙOJOOO c o n t a d i n i , j Proprio ieri su un q u o t i d i a - ] no locale leggevo un comu­nicato dell'Ufficio p r o v i n c i a l e ] l n e f a s t i d e l l a « I n c o r r i » d e i lavoro, col quale si ri-\ chiedono 5000 spec ia l i s t i per1

l'industria e l'agricoltura. Non > mi ha s t u p i t o q u e l l ' a n n u n c i o che spiccava in neretto tra ' la pubblicità. Da una visita. sia pure affrettala, alle prin­cipali i n d u s t r i e l oca l i , a v e v o r i p o r t a l o l'impressione di una certa carenza di manodopera E il fatto e s p i e g a b i l i s s i m o .

sviluppo industriale del loroìcereato di precisare due o tre paese e quello straniero. Mal * differenze >. .l/,i essi, a brìi-

SSioVecir^'s^: io'rTè ^àVprovare'n^^Slès^e è eerto che i non-specialisti dapelo: W « pratica side di 1 " ' - " " • » " »«»«,v. *- , . , - j - • , - - r n n i o iin »»rti tini r o c l n .in-nriln culla n n i < i i f M l n n*cs>-parecchie decine di migliaia

di n u o v i appartamenti saran­no consegnati ai lavoratori in tutte le città piccole e grandi della P o l o n i a popolare.

VITO S A N S O N E

— c o m e da noi. del resto — hanno una tendenza a gene­ralizzare e a pensare che le proprie realizzazioni sono a nn livello superiore.

Ma, passando poi ad altri

iccordo sulla necessita asso luta della paccY Riconoscete che in Francia esiste una lot­ta di classe? J . E altre que­stioni altrettanto concrete, sulle quali io ero perfettamen­

te d'acconto con loro. < .-Il/o­ra — esclamavano — siamo amici *. Alle dissonanze teo­riche non mostravano di da­re ascolto, t Siete idealista? » chiedevano. r \o, non sono idealista >. Dal momento che noti ero idealista, si poteva stabilire più facilmente un punto di incontro, e non in­sistevano nell'approfondire punti di dissenso. Il loro im­pegno è nella ricerca opposta dei punti atlioi e concreti di convergenza nel pensiero li­mano.

fi.: — Mi p e r m e t t e r e t e a l ­lo ra u n a q u e s t i o n e p e r s o n a l e . ^ i p a r e poss ib i l e c o n c i l i a r e la \ o b t r a d o t t r i n a filosofica c o n la d o t t r i n a m a r x i s t a ?

S.: — Sì, questa concilia­zione è possibile, io penso, ed è appunto in questo senso che lavoro.

fi.: — Si p o t r e b b e c h i e d e r e d ' a l t r a p a r i e se gl i s t u d e n t i sov ie t i c i c o n c e p i s c o n o u n a c e r t a p l u r a l i t à i d e o l o g i c a ?

S.: — Sicuramente. Il mar­xismo è per essi un'ideologia di base, assimilata anche, co­me possono essere da noi le ideologie deli 80. A partire da questa ideologia, che è co­mune, oi possono essere posi­zioni particolari di pensiero, anche divergenze, ma esse non metteranno mai in causa l'in­sieme della dottrina che è dav­vero assimilata. Così è innan­zi tutto per il materialismo, come per la dialettica o per la concezione della natura di Engels, come per la dottrina della conoscenza di Lenin, ad esempio. Così pure per il ma­terialismo storico, e infine per la storia come la vede il mar­xismo. Tutto ciò è assoluta­mente assimilato.

Dibattito teosofico Son convinto che sulla que­

stione degli interessi delle masse o sulla questione del conflitto in una società so­cialista, vi sono state e oi saranno discussioni assai vi­ve fra filosofi e che si sono manifestate e potranno mani­festarsi delle discordanze. Ma quando noi, in occidente, par­liamo di discordanze, non te­niamo conto, mi pare, che crediamo di rimettere in que­stione i nostri prìncipii, men­tre ci muoviamo proprio in­torno ad essi. Ce una certa concezione dell'uomo dell'89, un certo numero di prìncipii che il piccolo borghese radi­cale o l'intellettuale francese non rimettono mai in questio­ne. Su tali premesse, possono scoprirsi poi tutta una serie di disaccordi. Anche nella U.R.S.S. è press'a poco la stes­sa cosa. Dico press'a poco per­chè la situazione è più sensi­bile come ogni situazione più nuova.

B.: — In q t t a l m o d o s t u d i a ­n o l e d o t t r i n e i d e a l i s t i c h e ?

S.: — Nei loro licei o net loro corsi universitari devono studiare press'a poco la filo­sofìa non marxista come si studiano in un istituto reli-Hioso francese Kant o Hegel o Marx. Le dottrine vengono spiegate, e poi si mostrano i loro errori o ciò che si crede sia errore. Son convinto che essi non li studiano come noi studiamo Kant o Hegel.

Non esiste un interesse ma­nifesto o approfondito. A lo­ro modo, per i sovietici, il fi­losofo è un costruttore. E* una filosofia costruttiva e pratica che essi ricercano. E* gente di spirito concreto. Si tratta, per loro, di elaborare una filoso­fia che quadri col socialismo attuale e n e i l l u m i n i i pro­blemi.

G A Z Z E T T 11\ O C U L T U R A L E

NOTIZIE DEL CINEMA t i s iamo occupati tempo fa,

*a queitr colonne, detta Sel-•tmana m^nm. prr denunaa-e. r o n a'tc e {fati prrciSi. jlfi

TO'idnIo.1» profitti realizzati .71 q-uppetlo dei dirigenti di • vr^'o i o - rtn. rr>i senatore de

.iji'rc.'mnnr of.'a *'*«*<l F. Ttl*-zrarrn e.w*' quC'ti p'ofitti i* >'\<PTr, tre} ^zati a *pfs'" dello ? a/o *• rlfij i f-.c/ntoft pa-

Prima d e l l a guerra, i n t u t t a 7™f» la provincia, s i contavano sol- J~rr quanto .'e nostre ainmc tanto due fabbriche di mac-\ r ' fa'1' da no> rTortati t i ­enine agricole, sei zuccheri-1 *<•'» motto grar,, ?a « incom > fìci e una quarantina di1 nr'n fbbe '-' < t>Ta09>o di <wen-aziende artigiane. Nei corso t,Tr' 9«"*o eloaumtc *«en-

ryafica » deforma, secondo un punto »f« ruta rigidamente gorematiro. quaistaii arreni-tnenfo «azionate . Citiamo le esempio più recente: e foise pn'i rlamoroso, quello che «i riferire ai « mondiali » dt gin-na^fiffl

l.a « Inrom » ha òrdicato im tnumcro-% al recente arren,men. to rur non eiiendo noi sp*"-ciahs'i in tale malaria, sape­vamo. rome cqni spettatore

scono non vamitrc artrite ti pubblico, perehè. m fondo. qucllt delta « tncom » sono do-cumentari trattarti. Pensa te un po' che beila figura a fanno fare come nazione ospite dei c a m p i o n a t i /

E' un fatto tntoHCTaoile ene il monopolio dei documentario na:ionalr sia mantenuto da un gruppo di gretti speculatori, i quali, ti nlgcndo una propa­ganda contraria alta maggio-

dell'ultimo decennio il po­tere popolare ha co s t ru i to ot­tanta stabilimenti industriali grandi e medi, che assorbono p i ù d i 65.000 o p e r a i . Perso­nalmente ho visitato la gran­diosa fabbrica di autocrri pesanti « Bierut ». i s ta l la ta q u a t t r o a n n i fa con i l valido aiuto dell'Unione Sovietica, la fabbrica di materiale r o ­tab i l e . l ' i m p o n e n t e c o m p l e s s o per la fabbricazione di b i ­l a n c e e di strumenti di mi­surazione. Di alcuni com­plessi i n d u s t r i a l i e di due centrali elettriche ho vitto

io r ìtato la migliore confer­ma tieiresattezsa delie nostre affermazioni

Ora torniamo a occuparci della e tncom •»: l'appetto scan­daloso Su cui desideriamo por­re questa rotta l'attenzione non r dt carattere finanziario. ma politico

Ogni documentario « /nco*n ». rot lo sapete t>ene, ha come sua mcon/ondibife carattcristu ca quella dt essere noioso e superficiale; ma, come se ciò non bastasse, ogni numero iti questa « a t t u a l i t à c m e m a t o -

chr , campionati rrano Mal,] ranca d « n o w o popolo. imOro-Vtnti dalle due squadre Tor.iC-\ _ . _ _ „ .„„. .„ „, ._ ».,, ficfte mrncn.tr> e femmina '7hann m IJ,andr xl"e P«M»Itco Son solo, ma che i s o n d i c i ! c stato- B necetsano che. nel-arctano sbalordito giudici « ** prossima divulsione dello pubblico con la loro braiura j legge sul emema. it Parlamento Ebbene, su dieci minuti di do-l c i m e n t a r l o , solo pocht secondi sono « a j i dedicat i , dt sfuggita e quasi senza commento, a il­lustrare « n o e due atteggia­menti dt qualche atleta sovie­tico. Abbiamo visto a lungo, per esempio, gli suzzert (ottimi atleti del resto) e tanti altri ginnasti, che però a t e c a n o svolto durante i campionati un ruolo secondar io; ( s o n e t t o , in­vece. non li abbiamo rtstt qua­si mai.

faziosità di questo genere tei­na talmente, meschine che fini-

si occupi anche della « Incc.m • e delle altre case produttrici dt « attualità ». ponendo un or o m e a i loro nefasti.

t. r. Nmoc* fdm di Cor*

Claudio Oor». il regista dt Febbre di rtrere, s ta p :eparan-Co con Alfredo Ange» e Gian­n i Pucc in i un film dal t i to lo Polcerc di stette. Il n im nar­re rà te avven tu re di sedici ra-Kt tze a t t r a i l e da i miraggio de i c inema. I protagonist i della vi­cenda , che descriverà 11 m o n d o

de i io s che rmo da u n p u n t o d i vis ta cr i t ico, s a r a n n o Aldo Fa-brizi. Massimo Giro t t i . A n n a M e n a Fei rero . Marina BertJ. Eva Vanlceìc. Marta P ia Casi­no . Brune l l a Bovo ed a i t r i .

CÒKWUI a w w

A pa r t i r e dal minsero 38 la r ivis ta Cinema nuoio. d i re t ta da G u i d o Ans:a :co. e^cecon u n maggior n u m e r o d i pagn.e •» prezzo invariato. E" annunc i a ­t a la pubblicazione, net pros­s imi numer i , dei «Bol le t t ino dei neorealismo ». u n foglio a q u a t t r o p*gtr.e che vuol essere u n a raccolta essenziale e ra­g ionata d i discussioni, n o t i n e . d o c u m e n t i ; temi d i d iba t t i to . confront i d i opinioni , p ropos te e domande sugli a rgomen t i che interessano p i ù d a v ic ino il c i nema i ta l iano. Cinema nuovo i n t ende i no l t r e pubbl i ­care fotoservizi che . i sp i rando­si al la c ronaca e a l cos tume . possano sugger i re s p u n t i di r acconto a i nos t r i registi .

/ cwti'attai i TI regis ta francese Marc*;

C a r n è di r igerà pross imamen­t e u n film m co-produzior.1» Italo-francese, dai t i t o lo : / co-

Struttort. ispirato al la vicenda delia diga d i Tìgnes e dei vi.-laggio c h e fu evacuato pe r per­met te re la costruzione. Il film. a q u a n t o sembra, n o n sarà par ­lato. ma commenta to con sot to­titoli

jVapo/i mlimtttrm triWa a New Yvth

Dopo il g rande successo ot­t e n u t o r ecen temen te a Mcvsca e >r. a:;rv c i t t à d e u X n t o n e 5s^-v-.etica, .vapofi mi l ionar ia r i ­scuote o ra u n a n i m i c o n s e r t i a n c h e a Kew Tork . La c i l l io* vede r a p p r e s e n t a t a n e i film « '.a d u t t i l e resistenza, del popo:o I ta l iano, che soppor t a p a r l e r t e m e n t e i colpi avversi de . -la f o n u n a in attesa, che es>A gii so r r ida d i nuovo ». « F;i piacere — dice li c r i t ico delia A'eir York Herald Tribune — vedete 1 c ineas t i i ta l iani vo".-gere nuovamen te 1 toro obiet­tivi s u u o m i n i e problemi vivi e reali , abbandonando U falso sensazionale e i sen i scoperti . Xapolt milionaria è u n pas^n c o m p i u t o nel la g r a t a direzio­ne. L 'unico rammarico COT>I-s te net fatto che il pasao co . i sia s t a to p iù due t to , p i ù sicu­ro . p i ù decise t .

Page 4: La centrale I/accord STORI1 oTOR GinevrO a Tra Indocina

P«*. 4 — Martedì 20 luglio 1954 « L'UNITA' »

11 cronista riceve dalle 1? alle 22 Cronaca di Roma Telefono diretto

numero 683.869

«OPERAZIONE REBECCHINl » PER COLPIRE LA CITTADINANZA

Sfacciata manovra della maggioranza per Imporre l'aumento delle tariffe ATAG Cosa nasconde una doppia convocazione del Consiglio comunale — La seduta di ieri man­data deserta dai d.c. per poter approvare, teoricamente, gli aumenti anche con 4 consiglieri!

La farsesca manovra archi­tettata in Campidogl io dalla maggioranza clericale , a l lo sco­po di aprire p iù fac i lmente la .strada al l 'aumento del le tarif­fe del l 'ATAC, è stata posta in atto, come prev is to dalla s tam­pa di sinistra, ne l corso della .seduta di ieri. Il Consigl io co­munale , che era stato chiamato n riunirsi in prima convoca zione al le 21 di ieri e in se­conda convocaz ione alle 21 di domani, tornerà in seduta ap­punto alle 21 di domani sera. La farsa, ignobi le veramente per gli scopi che persegue, ha una spiegazione che deve es­sere ripetuta per essere com­presa in tutto il suo basso si­gnificato.

Riunendo il Consigl io in doppia convocazione, si apre la possibilità teorica per i de­mocrist iani di approvare l'au­mento del le tariffe con la sola presenza di quattro consigl ieri . Cosi stabil isce, infatti , il rego­lamento per la seduta in dop pia convocazione . Lo scopo ap pare evidente.

Per la maggioranza democri­stiana e dei pat t i t i apparentati si trattava di porsi al riparo dalla v ig i le az ione condotta dalla Lista c i t tadina contro l 'aumento de l le tariffe tranvia­rie. Come si ricorderà i consi­gl ieri del la Lista c i t tadina, nel corso di una recente seduta del Consigl io , abbandonarono in parte l'aula e chiesero quin­di la verìf ica del numero le­gale . Il S indaco fu costretto a sospendere la seduta e a rin­viarla non già al giorno dopo c o m e era sua intenzione, ma a due giorni di distanza, occor­rendo, per la nuova convoca­zione del l 'assemblea, non me­no di 24 ore di preavv i so . La richiesta di verif ica del nume­ra legale fu ripetuta nel corso di un'altra seduta e per sole due presenze in p iù la riunio­ne non dovet te essere sospesa e di nuovo r inviata.

La reazione del la maggio­ranza d.c. al l ' intel l igente bat­taglia consi l iare sostenuta con ogni mezzo regolamentare dal­la opposizione di sinistra fu di una violenza rabbiosa. I d.c. gridarono al l 'ostruzionismo e al sabotaggio dei lavori del la assemblea , pur disponendo, in v ir tù del la legge-truffa ammi­nistrat iva di ben 53 consiglieri di maggioranza, e c ioè 13 in p i ù di quanti ne occorrono per raggiungere il numero legale . 11 Sindaco, dal canto suo, non mancò di « deplorare » quei

consigl ier i (del la Lista citta­dina, na tura lmente ) che, al­lontanandosi dall'aula, aveva­no fatto venir meno il numero legale .

Ora, il fa iscsco della mano­vra, suggerita — a quanto si dice — né da un assessore e nepnure da un consigl iere di maggioranza, bensì da un alto funzionario del Comune , sta appunto nel fatto che i demo­cristiani e i paicnt i si servono, per poter dar corso agli au menti del le tariffe, di una ope­razione da loro stessi consi derata come un • atto di sabo­taggio » dei lavori del Con­s ig l io .

E' ben facile comprendere , tuttavia , che m e n t i e l'abban dono del l 'aula da parte del la minoranza del la Lista cittadi­na — ahbandono del resto apertamente dichiarato — ha cost i tuito un mezzo di lotta consi l iare per ev i tare il salas so agli utent i de l l 'ATAC, il l i corso da parte del la maggio ranza ad un m e z / o analogo (doppia convocazione, assenza calcolata dei consigl ieri d.c. e dei parenti alla prima seduta e via l ibera per la seconda riu­n i o n e ) cost i tuisce un atto odio so, in quanto tende ad neccie rare l 'approvazione dell'air mento de l le tariffe. La mano vra stessa, anzi, denuncia il proposito di volere ad ogni co­sto l 'aumento de l le tariffe con una intransigenza che straccia ogni v e l o di pudicizia.

Dopo questa necessaria pre­messa, v e d i a m o come si è giun­ti al compimento del la sconta­ta manovra .

Il S indaco fa il suo ingresso nell'aula del Campidogl io al le 21,15 c h e a e invita il segretario a leggere il testo del la prima interrogazione, che reca la fir­ma del compagno socialista A R C E S E , il quale ch iede di sapere lo stato degli accerta­menti sul la stabil i tà del ponte Garibaldi, impedito al traffico della circolare, della l inea tranviaria 13, del ce lere C e dei veicol i privati pesanti . L'assessore GIANNELLI , in un'aula semivuota , nel la quale sono present i , tuttavia , quasi tutti i consigl ieri del la Lista cittadina, comunica che le in­dagini sono ancora in corso e che occorrerà del t empo prima che s iano u l t imate . E' stato co­munque accertato — informa l'assessore — che il ced imento del la campata verso v ia Are nula misura ben 14 cent imetri .

L'assessore parla con tono

ancor più t imido del solito, con disagio ev ident i s s imo. A testa china sono vic ino a lui gli assessori repubblicani Bar danze l lu e Borruso. Il Sindaco, che alla sua sinistra ha anche l 'assessore L'Eltore e alla sua destra il solo Ange l in i , na­sconde la faccia d ie t io il gros­so microfono con lo sguardo rivolto vor.^o gli squallidi o SP midesert i banchi della mag­gioranza.

Si passa finalmente alla se conda intei legazione , che e sottoscritta dai consiglieri del­la Lista cittadina BUSCHI e CIANCA, ì quali avevano chie­s to al S indaco di intervenire per gli HO licenziati della Per-mol io . Il SINDACO ha un at­t imo di ripresa e legge un te­legramma della direzione del­l'azienda col quale si comuni­ca che la quest ione è « favo­revo lmente risolta ».

S iamo giunti alle 21.5B mi­nuti , nll'incirca all'ora in cui si procede all 'appello. Il segre­tario legge lentamente i nomi dei consigl ieri presenti . I dc-mocr.st iani . fatta qualche ec­cezione, sono quasi tutti as­

senti per p i o v o c a i e il rinvio della seduta alla seconda con vocazione. Ma la presenza qua si completa dei consigl ieri di sinistra fa salire oltre i! pre­vedibile il numero dei presen­t i ; cht risultano essere 36 m tutto.

Il Sindaco, che già d i n a n t e la chiamata d'appello aveva chiuso i fascicoli del le pratiche cons i l iau deposte sul suo ban­co, si aff ietta a convocar»: ì! Consiglio per mei colerti. Da sinistra partono allora freccia­ti ironiche vrr-'o i banchi dò-serti della maggio!anza e ver­so lo scanno pres idenziale ,

« La parola e a te, Libot te ! » dice GIGLIOTTI rivolto al consiglici e censore del gruppo democrist iano, focoso e abitua­le interlocutore della maggio­ranza, che però questa volta tace e incassa il colpo, e Ostru­zionismo, s ignor S i n d a c o ! » di­ce sarcast icamente Natoli ri­volto at banchi semivuot i del­la Giunta, mentre ì democri­stiani si fanno rossi in volto e scappano con la coda fra le gambe.

La inaugurala a Toifajaniea

c o n l'intervento dei piesiUen te delia Provincia compagno Sotglu, degli assessori provin­ciali Bruno, Lordi, Clprlanj, oc­chiuto. Maderchi. Coccopalmerl 3 l u c c i e del consiglieri provin­ciali Poscettl. Mornndi. More. Bonglorno, Auieji. Plnto. Penni­ni. Buschi e Maggi è stato inau­gurato a ' ionalanlca l'edificio delia colonia marina dei figli d d dipendenti dell Amministrazione provinciale di Roma

Il presidente Kìtgiu. u t e \ u t o dali'aiibw-soie detenuto al Comu­ne di Pomezln. dal comandante della locale Stazione de! c e . e da aititi autoiita locali nu pio-ceduto a; iltuaie (agno dei na­stro Ulcolore, quindi. .-Pgulto da tinti «li intervenuti, ha visitato I locali dei mio\ •> edificio che compiende due ampi dormitoli per complet iv i m letti pf'r bam­bini e bamMiit- coi! annessj .->ti-viza igienici, l/aj-ui «• docce; :a cucina, in dlM>ett-4i t'U u" ampio e ridente ìeiettorio ;jiosp!centc II maic

Popò la visita i. clottui Me gii. spgtetatio ijcneiu.e delia Piovlucia, ha l'&jin'rAo <«' presi­dente &ot«lu alla Ciiuu'a e al Consiglio provinciale ì .senti­menti di pioinnda giatuudinc dei dipendenti

Comizio di Donini oggi in piazza Lotario

C«gl allo ore 1B30 il sen Am­brogio Donini parlerà m un pubblico comizio indetto d^Jla sezione comuni-ita del quartiere Itana In Piazza Lotario

TERRIBILE DISGRAZIA FRA PONTE SUBUC10 E PONTE TESTACCIO

Annego miseramente col hatelìino gettandosi in acqua per salvarlo

Si tratta di due rajaizi di 13 e 15 anni — Si etano recati IUI greto del fiume per pescare — Il più piccolo è caduto in acqua per disgrazia — 1 corpi non ancora ripescati — Lo atrazio dei genitori

IERI POMERIGGIO NELLA SUA ABITAZIONE

L 'a t t r ice Alda Mang ia i è morta improvvisamente

LA MANIFESTAZIONE UNITARIA DI SAN LORENZO

"Un diciannove luglio non dovrò più esserci ! „ Le orazioni ufficiali pronunciate da Ada Ales­sandrini e dal segretario locale della D. C.

La commemorazione de l i ra -Rico bombardamento di San Lorenzo d e l 19 lugl io 1943 è stata tenuta ieri, nel l 'ampia piazza Tiburtina, gremiti» di ol tre mi l l e persone. Al le fine­stre erano state esposte n u ­merose lenzuola con ^u scritto: < Pace - Distensione - Mai più un 19 lugl io! -.

La significativa manifestazio­ne unitaria, indetta anche per onorare la memoria dei caduti partigiani d i San Lorenza, è stata p r e c e d u t a d a l conwn. Pie ­tro Carucci. segretario del la -ezione democristiana di San Lorenzo, da Fattorini, «.egre.a-rio del la sezione socialista, ria Domenico Cenci, segretario d e l ­la sezione comunista, dal si­gnor Baratta de l Comitato l o ­ca le de i partigiani del la pace e dal la signora Amalia Tortora. madre del capitano D i o r i t i Tortora, medaglia d'oro alia m e m a n a . partigiano di San Lo­renzo caduto durante la lotta ti: l iberazione. Numerosi «• >m-mcrcianti de l la zona hanno da ­to la loro adesione alta ma­ni fesxazione.

Prima c h e prendessero la pa­rola gl i oratori ufficiai.- lina delegazione d i operai del d e ­posito Locomot ive di San Lo­renzo h a portato una cop ia de l la m o z i o n e approvata al1.;. unanimità dai lavoratori d e l deposito. I / h a le t ta a l l a s ^ m -bìea l 'operaio De Santi.-;, r i ­scuotendo i l c o m m o s s o consen­so d i tutt i i present i quando ha scandito l ' a m m o n i m e n t o c h e la mozione cont iene d i r ichia­marsi al terribi le mart ir io n i San Lorenzo e al Voto unanime del Par lamento per proclamare elta e forte l'aspi­razione d i • tutti a l la pace e alla distensione.

Ha quindi pronunciato l 'ora­zione ufficiale la professore.-^a Ada Alessandrini, dei Consigl io mondiale de l la pace, e il eomm. Carucci, in .«onituztone de l consigl iere comunale Gu-gl iemo Ceroni , assente.

Sono state quindi deposte d u e corone sul la lapr.de d e i cadut i d e l 19 lugl io e sulla la -za. A d iniz iat iva d e l Comune, inoltre , la ricorrenza è .-tata commemorata con un ufficio funebre in suffragio del l? '-it-t i m e n e l l a basil ica dì San Lo­renzo . ^ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Nuovo sciopero alla Stigler-Otis

c o n t i n u a n d o « e l i - loro azio­na p*r unp-dtr» c n e U Direzione _ei}« Stljler.Otta, la nota fab­

brica di ascensori, getti -sui la­strico altri dieci ln\ oratori. le maestranze hanno ieri soppeso 11 lavoro per 24 ore al reparto montaggio. I lavoratori addetti agli altri servizi hanno sciope­rato dalle 8 alle » e dulie 16 alle 24.

Ogi;l n la\oro xcrrA sospeso di n u ò \ o per 24 ore al reparto montaggio e nei pomeriggio le maestranze si riuniranno, come Ieri alla Camera del Lavoro per decidere la lomia ulteriore di pressione sindacale da attuare

Telegramma dai Tabacchi alla presidenza del Consiglio

II perdonale della Manifattura Tabacchi, riunito in assemblea. ha approvato l'azione svolta -Bi­le organizzazioni sindacali \erso :l Governo per la concessione di un acconto sui iuturi migliora­menti economici. Un telegram­ma sottoscritto anche dalla CISt. e daliR CGIL e stato in­vialo a".]» Prr.-irten/a del Con­siglio

Una cìoic-sa/ioi.c unitami M

Un graoe male la insidiava da tempo, ma nessuno immagi­che la fine della noia attrice fosse tanto imminente nava

Un lutto improvviso si è ab­battuto, ieri, sul mondo dei ci­nema, con lo scomparsa della nota attrice Alda Mengini, a l ­l'età di soli quaranta anni.

La morte dell'attrice è a v v e ­nute alle 15,30 in punto, nella sua abitazione di via Fra casci­ni 25, giungendo quasi inaspet­tata, per la rapidità in cui è a v v en u to i l trapasso.

Da un po' di tempo Alda Mongini era stata colpita da un grave male, che, a quanto si dice, era inguaribile e l 'ave­va costretta od interrompere ogni prestazione sui palcosce­nici e ne l cinema. L'attrice, co munqlle, a quanto .si è potuto apprendere nella tarda sera ai ieri, sperava tenacemente d poter liberarsi, con l'aiuto dei medici, della grave malattia e tornare a l lavoro con la pas ­sione che è stata la caratteri­stica dominante della sua lun­ga e fel ice carriera.

Ogni speranza è stata travol­ta, però, dalla fase finale della malattie che per alcuni gior.i: consecutivi ha tenuto l'attrice prigioniera del letto. Gli amici p iù intimi che l'hanno assist i ­to ne l le sue ultime ore, n o n i m ­maginavano, tuttavia, che la fine d i Alda Mengini fosse im­minente.

Sparsasi rapidamente la do­lorosa informazione ha impres­sionato profondamente chi ne è venuto e conoscenza. Aida Mangini. che esordì nel t e e t i o di rivista con Walter Chiar; e Carlo D'Apporto, si era con­quistata una notevole popolari­tà por l e <nie successive pre­stazioni cinematografiche, in terprctondo, con gusto ed i n t e l ligenza, personaggi di ri l ievo nei film .< La provinciale «- ed

Anni facili >..

s\ede.>e. Tuffatosi. l'Ancssi ha trovato una mica ne] fondo ed è scomparso, mentre gli altri duo gridavano Invocando aiuto Malgrado i tentativi dei i a San-stron non è slato possibile sal­vare l'Anessi. il cui cadavere ò stato restituito ogt»i dal mare

Un anello da due milioni dimenticato in una toilette La signora Amalia l.unte della

Rovere per una hemplice distra­zione ha perduto due milioni! Recandosi nella toilette sita al settore sinistro delle Terme di Caracalla. ella ha dimenticato su di un lavabo un anello di platino con un preziosissimo smeraldo « cabouchon » circon­dato da brlllantlni. del valore di due milioni. Quando si e ac­corta dello smarrimento ed è tornata per cercare il prezioso oggetto, la signora Lante delia

Ro\ere. natuiaimente .non ì ha più ti ovato. Sono in coi>,o in­dagini

Continua alla F.A.T.M.E. ià lotta contro gli abusi Ieri le maestranze delia fat­

ine sono di nuovo scese in scio­pero contro un atto di provoca­zione eliettuato dalla Direzione deli Azienda, che ha licenziato il compagno Tuccl. membro deuB e . I.

Il licenziamento \ l ene motHa to dalla Direzione aziendale con il latto che il compagno Tucci. in qualità di rr>pmbro della C. I ha osato difendere l'operaio Mal-di Mario che, comi- noto, alcuni giorni fa nell'Ufficio del capo dei personale, avv. Ghergo. fu malmenato perche sollecitava spiegazioni sui •>";> licenzia­mento.

Identificato il bagnante annegato a Lavinio

Solo oggi è stato possibile identificare il cada\crr dei ba­gnante uerlto nelle acque di La \ i n | o Si tratta deil'ing Giusep­pe Ane^-l. di 32 anni, abitante nella nostra città in \ , a Bru­xelles li poveretto si era recato in gita insieme ai suoi -mici Maxcello Gatta, di Roma Gior­gio Gabrieli, di Rocca di Papa e Veronica san<tron. studentessa

recherà "^gi a! Virginale appoggiare tale richiesta

per

Tittt It u n n i ckt uri ••» kw-*• ritiriti aitrrult sitata fauni amlit i -ntr « funata ia Wtt.

ERA STATO UCEKZIaTO BAI BAH IH GII IAVMAVA

In rayaxio di quindici anni scomparso da quadro qiorni

Bruno Giuliani tra i fratelli

Un ragazzo di quindici anni è scomparso da venerdì scorso. Si tratta di Bruno Giuliani, abi­tante in via dei Banchi N u o ­vi. 49.

Bruno, che prestava servizio come garzone nel bar « Moca-ma ». in Corso Vittorio, era stato licenziato venerdì matti­na ed aveva ricevuto dal pro­prietario mil le lire » titolo di liquidazione. Da quel momento non ha più dato notizie d i se.

Al momento della scomparsa, Bruno indossava una camicia c ianca e dei oantaloni bleu. a sottil i r ighe chiare. Egli è alto m, 1,53 ed ha capelli ed occhi castani. I genitori l o scongiu­rano di tornare a casa, assicu­randolo del loro perdono, e ne l lo stesso tempo pregano chi ne avesse notizia di telefonare al laboratorio del padre, luci -ciRtore di mobili , ai numeri 555445 e 557.586.

CONFERENZA PI INFORMAZIONE ALL'EUR

I lavori per l'aeroporto ancora indietro a Fiumicino

Presenti Solgiu. Romita e Rebecchini

Una conferenza di informa­zione sui lavori in corso per la costruzione del nuovo aero­porto di Fiumicino è stata te­nuta ieri, nel la sede della d i -i ezione generale dell 'aviazione civi le all'EUR. Dopo la confe­renza i presenti si sono recati a Fiumicino.

Al la conferenza che è stata tenuta dal generale Teucci. d i ­rettore generale de l demanio. dal generale Porrulocci . diret­tore generale dell 'aviazione c i ­vile e dal colonnel lo Giuseppe Amici, progettista dei lavori . erano presenti numerose per­sonalità. Il compagno Sctg iu e i membri della giunta provin­ciale, che contribuisce al suc­cesso dell'opera curando in buo­na parte il col legamento stra­dale tra Roma e l'aeroporto in ­tercontinentale in v i a di c o ­struzione. erano presentì alla conferenza. Tra l e autorità g o ­vernative e comunali sono stati notati il ministro Romita e il sindaco Rebecchini.

Si è appreso che il completa­mento dell? costruzione preve ­de una spesa di 18 miliardi. mentre l e due piste di v o l o e le relative pi-te di rullaggio, Hià parzialmente costruite, do­vranno essere lunghe tre chi ­lometri ciascuna e richiedono un trattamento del terreno par­ticolarmente attento e accurato.

Non si è proceduto ancora. però, all'espropriazione di tutti i terreni e la sistemazione dei canali di bonifica, indispensa­bili per via delle particolarità del terreno, non sembra molto inoltrata.

dell'Everest » all'Italia: sters » allo Stadium.

• I eang-

Due ragazzi sono scomparsi tra i flutti del Tevere. Le acque si sono rinchiuse sopra i loro corpi e non li hanno ancora restituiti.

Erano due fratelli, Aldo e Antonio Sannella, l'uno di quindi unni, l'altro di tredici. Dimostravano meno della loro età, sembravano ancora quasi due bambini, soprattutto il mi­nore. Abituali n dividere tutte le ore della loro giornuta, quel­le dello studio, quelle dello svago e quelle del riposo, se ne sono undati insieme, itretti l'uno all'altro.

La tragedia e avvenuta im­provvisamente. Aldo e Antonio, sono usciti dalla loro casa, al numero 3-B di Lungotevere a Ripa, verso le ore 16. Aveva­no una rete da pesca — poco più che un giocattolo — e con quella .si sono recati sulla pro­da del fiume, tra Ponte Subit­elo e Ponte Testacelo. Si sono spogliati — erano vestiti en­trambi allo stesso modo, con magliette di cotone a righe bianche e blu e pantaloncini di tela avana — e si sono tolti le scarpe. Poi Antonio, il più piccolo, si è seduto proprio sul viglio, con le gambe penzolan­ti nell'acqua, e ha spoito la sua rete nel fiume. / minuti sono trascorsi sereni; i due fratelli erano felici, forse senza ren­dersene conto, paghi dell'affet' to che li univa, beati di trovarsi seminudi all'aria «perla, ci so-le. Un bambino, il piccolo Mau­rizio Lumini, di dieci anni, che giocava poco distante, forse li invidiava per quel loro starse­ne isolati, sorfdjs/nttt della compagnia che l'uno faceva al­l'altro.

All'improvviso, tutto è muta­to; e stato come .se un mondo intero fosse crollato. Antonio — per una mossa brusca, for­se perchè un Pesciolino e in­cappato nella rete, chissà? — è precipitato nell'acqua; con or­rore, si è accorto che il fiume in quel punto è profondo, ha cominciato ad annaspare, gri­dando, trascinato dalla corren­te. Aldo si e sporto Per pren­derlo per mano e trarlo a sé: non ri è riuscito. Il fratellino nemva trascinato d» momento in momento p iù al largo. Aldo ha afferrato un bastone e CÒTI quello, spenzolandosi sul Teve­re, ha tentalo dì giungere fino alle manine imploranti di An­tonio; ma nemmeno il bastone è riuscito a riempire la distan­za che li divideva. Allora, si è

Aldo

persone, allora, si sono rese conto della tragedia. L'autista Carmine Volpe, che lauaua la sua auto 'dinanzi a casa sua,' al numero 47 di via Portuense, si è slanciato sul greto' e poi si è titffato m acqua per tentare di trarre in salvo i fratellini. Il suo esempio è stato seguito da un altro passante, Roberto Get~ monelli. Ma inutilmente: la cor­rente, assai forte in quel pun­to, aveva ormai trascinato con sé Aldo e Antonio.

Dalla vicina caserma di Te­stacelo, sono accorsi i Vigili del fuoco con una imbarcazio­ne. Poco dopo, sono giunti an­che gli agenti della polizia flu­viale, con un altro natante. Per ore, fino all'imbrunire. Vigili e agenti hanno scandagliato H fiume, ma sempre invano. Poi, hanno capito che il loro lavoro era inutile.

Dei due fratellini, era rima­sto sul greto soltanto un muc-chietto di cenci variopinti: due magliette, due paia di scarpe, due Paia di calzoncini e un ber­retto di tela, a visiera, il ber­retto che una mamma amorosa aveva raccomarvlato di tenere in testa, per ripararsi dal sole.

Quei pochi indumenti pote­vano servire per dare un nome ai due bambini scomparsi:

ta nel portoncino. L'uomo stringevu u sé un pacco di ne­ttiti: due magliette u righe bianche e blu, due -paia di scar­pe, due pantaloncini e un ber­rettino .. Li stringeva come se [ossero cose vive.

Allora sono entrata nel Com­missariato, per sapere i nomi dei ragazzi scomparsi, il loro indirizzo, qualche informazio­ne sulla loro vita. Il marescial­lo mi ha detto quanto sapeva. come si chiamavano, chi- ave­vano dui- /rateili maggiori di loro, entrambi fuori Roma, uno militare e l'altro in un semi­nano: e mi ha detto anche che aveva sbagliato, che non po­teva lasciare a quei genitori il pacco «egli indumenti dei loro figlioli. Doveva mandare un agente a prendersi quei vesti­li, per metterli u disposinone c/ell'Aittorità giudiziaria. La procedura doveva aver ragione anche del dolore di un babbo e di una mamma: il marescial­lo polevu lasciare che le lagri­me gli inumidissero gli occhi. ma non poteua impedire che quel che doveva essere fritto fosse fatto.

Allora ho seguito l'agente che andava a compiere quel

PÌCCOLA CRONACA

CORSI — Avranno '.111210 domani pres­so i centri di addestramento di via Poggio Nativo 3-A e di via Boito 62, corsi di addestramento professionale per motoristi, mec­canici. elettromeccanici di auto e motoristi diesel. Al corsi, gra­tuiti. possono partecipare coloro che sono muniti del libretto di lavoro.

VENDITA PEONI SCADUTI — Cassa di Risparmio. Sezione pe­gno ip. dei Pellegrini 35». Oggi. domani e venerdì, alie 10, ven­dita oggetti preziosi. Giovedì, alle 16. oggetti non preziosi. VARIE — Pa ossi e per la durata di giorni 10. causa lavori di pavi­mentazione in Via del Muro Tor­to. la corrente di traffico diretta. dal Piazzale Brasile al Piazzale Flaminio, sarà dirottata per t via-l li di Porta Pmciana. dei Leoni a Washington, attraserso Villa Bor­ghese. I

La pietosa - infruttuosa opera di recupero del le salme. Solo nella tarda serata i genitori hanno appreso la notizia della sciaf i l ia

gettato a sua volta nell'acqua e lo ha raggiunto. E' stato un attimo: i due fratellini, abbrac­ciati, sono stati inghiottiti dal­le acque infide.

Maurizio Lumini, l'altro bim­bo. ha assistito trepidando a quanto si svolgerà sotto i suoi occhi. * Ora lo raggiunge, ora to salva », pcnsnrn. E invece no, invece tutti e due j fratelli sono scomparsi, mentre egli ri­maneva sul ciglio, senza poter far niente. Quando lutto volge­va rapidamente al suo termine, Maurizio ha gridato, con tutta la sun race, inorridito. Altre

Un ferroviere folgorato dair energia elettrica Il grave inforta-io è avverato allo Scalo S. Loreazo

IL GIORNO — Oggi, martedì 2» loglio 1301-164ì. S. Gerolamo. 11 sole sorge alle 435 e tramonta alle 20.3. — Bollettino deaiografieo. Nati: maschi 55, femmine 46 MoTti: maschi 16. femmine 17. Matrimo­ni trascritti 38.

Bollettino meteorologico. — Temperatura di ieri: min. 184: mass. 27.6.

V l t i a iLE E A900LTAIIUE — Cinema: «Filomena Martura-no» al Principe; «Linciaggio* al Colombo, Arena Colombo: «La signora vuole il visone» all'Ani-bacciatori; «Gli occhi che non sorrisero > al Faro; « Ombre ros-l e » a] Galleria; «La conquista vex_;4

Un sravo incidente sul la ­voro ha ridotto in condizioni preoccupanti un aiuto-macchi­nista de l l e Ferrovie d e l l o S l a ­to. che presta serviz io presso Io Scalo d: S. Lorenzo. Il po -

ivere l to è stato colpito, « r ; mattina, da una violenta sca­rica elettrica.

Mario Frosoni, d i 52 -*n:i:. abitante in via Prencstma 42. stava effettuando. ver.<o le 6 del matt-.no, il normale c o n ­trollo d-. un locomotore :n par­tenza- Improvvisamente .1 fer­roviere è stato raggiunto da una scarica elettrica ta le che lo ha fatto precipitare d a l ­l'alto del la macchina.

Soccorso immediatamente dai compagni d i lavoro accorsi, Mario Frosoni è stato traspor­tato d'urgenza a l Pol ic l inico, ove i sanitari gl i r iscontravano gravi ustioni a l le mani ed a l ­la regione occipitale sinistra. Per tali rag-.oni è stato r:co-

n osser\ azione.

COA VOCAZIONI

Partito Elettrici. 1>_.;*:J J. <•?.-.-,-jv e-: .vi-

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quateuno ha preso i pantaloni e ha frugato nelle tasche, spe­rando di trovare u à indirizzo, un taccuino, Dflte tasche rove­sciate sono usciti, invece, so lo pochi oggetti, di quelli che un ragazzo porta con sé: u n f o K o -letto. un mazzetto di chiavi, un'esca per la pesca, quattro biglietti ferroviari, che forse rappresentavano una parte di una collezione, preziosa egli occhi di un adolescente.

E le ore sono passate. Dalla redazione dei giornali si tele­fonava ogni tanto al Commis­sariato Monteverde. per sape­re se i due corpicini fossero stati restituiti dal fiume o se t genitori fossero stati rintrac­ciati e avvertiti.

Alle ore 22.45 il telefonista del Commissariato ha risposto ad una mia telefonata: - I ge­nitori de i ragazzi sono q u i * . Sono corsa in automobile an­ch'io, per fare il mio dovere di cronista, un dovere che mi appariva troppo, troppo pe­dante.

Appena scesa dalla macchi. na. sul portone del C o m m u -sanato , ho udito delle grida strazianti, le grida di un pa ­dre e di una madre che ap­prendono in un posto di P.S. che i loro figlioli non li rive­dranno più, che non possono nemmeno cederne i corpi sen­za vita, perchè quei corpi non ci sono.

Non ho avuto il coraggio dt proseguire. Sono tornata nel-. {'automobile e mi sono seduta ad aspettare che quei poveri genitori straniati uscissero; r o ­terò cederl i , ma senza impor­tunarli con la mia presenza superflua, con le mie domande crudeli . Sono passati dei minu­ti eterni, durante i quali le grida hanno lasciato il posto ai singhiozzi, alti singhiozzi d i donna, ai quali facevano eco quell i , forse ancora più commo­venti, di un uomo. Poi, una coppia d i sposi, inaspettata­mente giovani, si è inquadra-

gesto. Pensavo di poter dire qualche parola di giustificazio­ne, di essere meno dura di quanto egli sarebbe stato. In­sieme siamo entrati in casa Sannella, una casa piccola, lin­da, bene ammobiliata. Il bab­bo di Aldo e di Antonio, Elio Sannella, ci ha aperto l'uscio. Dinanzi al suo dolore, io non ho potuto parlare ed egli ha ascoltato le parole dell'agente, ha annuito e ha involtato in un giornale — preso nella ca­mera dei due ragazzi, di cui si intrarrederano i lettini — gli indumenti. Dalla camera matrimoniale, la mamma ha cominciato a singhiozzare più forte, chiccendo perche anche

quelle poclie cole le ueuuaito portate via

lo piangevo; ho balbettato poche parole di condoglianza all 'uomo sconvolto che nu sta­va dinanzi e ho fatto per utri-re di quella casa. Pensavo (he qualche parente o almeno ctuulche amica si trovasse in­sieme alla povera madre, d: lù, nella camera da letto.

Invece, ella era sola. Ha sen­tito la mie voce di donna e mi ha chiamato, nell'istintir"! ricerca di quella solidarietà clic un'altra donna può dare. Un cronista — iccondo quel che si dice — avrebbe dovuto essere lieto dt questa inaspettata or-casione. «ri-ebbe d o l u t o far,-domande e ancora domundL, incasellandosi bene tutte le cir­costanze nellu mente, se, per Pudore, non avesse voluto trar­re di tasca il suo taccuino. Ma non è stato e non poteva essere cosi. Non ho fatto domande. Ho lasciato che quella povera mamma, bionda, graziosa e gio­vane, chiedesse a me che cosa sapevo della fine dei suoi fi­gliuoli, le ho detto alcune pir-tosc parole di conforto, le ha offerto le mie lacrime, sinceri

Drl resto, c'era ben poco da scopr-j - . I ragazzi Sunnella e-rano bravi, giudiziosi, già gran­detti. La loro mamma, che sta­mane avrebbe doouto fare un esame per un concorso, U ave­va lasciati uscire soli, ieri, co­me sempre

Jntautc, Elio Sannella. per te­lefono, dettava con un crudo messaggio telegrafico agli altri figli la notizia. Quelle orrende parole; <- Aldo e Antonio anne­gali » hanno corso sui fili, que­sta notte, e stamane sono giun­te fino a Canio e ad Albino, che. a quest'ora, saranno ormai m tKiaggio verso casa.

Ma ancora quel babbo e quel­la mamma sono soli, soli con il loro tì emendo dolore, in una casa vuota, ora che non ci so­no più 1 due piccoli ad animar­la con le loro grida e con i lo­ro giochi. Quel babbo e quella mamma, nella casu vuota, han­no sentito scorrere interminabi­li tutte le ore della lunga not­te, solL Hanno avuto accanto — certo — il pensiero di tutte le persone, dotate di un po' ili cuore, venute a conoscenza del­la loro sciagura: ma, forse, non l'hanno sentilo, non potevano sentirlo.

LILIANA PANZARANI

RADIO e TV PROGRAMMA NAZIONALE

fc. n . -I. 2-}.:w. zi.'.% rj.l.o — ..:.*>. lìiionj.arao

- Ov 7 (t.irna .Mu-.rn

d*! min n - I r . 3'. t\j.-!a.n ni ) — .*-: l:i--'ijza d-!U i t jmpi - O.-cn N.i*-!'- — .!-"• : Li c i a n i ! . u niiani — I l - \ . ; i pr.vit i a*: v n j S.*.,T.

— 1!.,»0: lampi?.NO IVrrj:. — l l . l ' i . Ma^'.j. .Ji cjtti.-rj — l .M.1. Onb ->l*i J-tjur.n. — l.'.'ló: T O J : "> Y:ÌI-c — . : i : o : .Ululi X J . - C I ' C -—. Tojr i!.i F.-ÌIKP — l l . l . ì : A-;, p ' j -M.ch^ *• f.<jj.-.j;.T; - fri-na-àj ma> — i<>. »0; Le *jp.n.'jEi t!«g". a.".: — l»ì.l>: L>-i-fa. 0. | v - t i jà' . t — 1',: «ì .-riWn Coat*- — l'iJ); • \ . *»-tr. orti.n. < — l s : 0.-fh-,-::i L J ; -U U . — l5.-'i0: Qj<»i» rtiS'.Tj W I J — t\ l">: Ti ni'r-uj » aii--1"!!') — •'9.r>. La \i,-# ih . ì i r i .n : , , : . — :T>: l'--h>-;ra ìc:;i-. — TK'Uì: na­ti ^u:: — 2 ! : « l ! l ijj . iri it . . r. I . l.nM„3. — z;.:3: 0-ij. a! Pi--I ia 'q 'n - La ha tra»:: a. «i i-> — l'I' t ;t.-rw n ''.I.K- - Bannaniiv.

SECONDO PROGRAMMA — Ov 1 V A :"». ;•>: tiorba!: m i — 0 : I' j-orr,"» e .] t. ap» - fì:<-2(*'.:i F:JIJII — IO; ,v :. . i r.-!<.;»-

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TEUTISIttrE — -.'.TA- v-.--y-.-L. tra f- i -iiui*. — : » | V IV!*;.---« ' » — y. - Li «••'••^:i •'.. !*"> -F "-a — C l \ m - 2 i > r» T » r > . - i * * -

SCAMPOLI OGCJI

ULTIMO GIORNO l7f« Balbo, 3 0

Page 5: La centrale I/accord STORI1 oTOR GinevrO a Tra Indocina

Pag. S — Martedì 20 luglio 1954 « L'UNITÀ' »

GLi AVVENMMENWI SPORTMVi ari™ o servi <*0

Professionismo e... copertoni

In un altio angolo della va­gina sportila troverete delle no­t ine su Fausto Coppi* sulla sua attività di atleta, sulle sue coit-riizioni rii jorma e sui suoi al­icnamenti: in questo angolo ro­ghamo, invece, .temere poche righe su un episodio che ha per protagonista Coppi, Un episodio che a prima i ista può sembrare trascurabile, ma che al contra­rio serve perfettamente ad in­quadrare nella sua giusta luce certi aspetti del j,rofcs3iomsmn più deteriore, di quel professio­nismo che 7iot combattiamo

Ecco i fatti: qualche giorno fa Milano e Gismondi. secondo gli accordi stabiliti, si presentarono al luogo di appuntamento fis­sato da Coppi per riprendere gli allenamenti interrotti dopo il noto incidente. I due gregari ebbero però l'amara sorpresa di troiare ti tigrati capitano» in­daffarato nella sistemazione del­la nuora rilta fdcl nuovo «nido* dicono i maligni) e nella messa a punto di una nuova 1100.

E l'allenamento? Tutto riman­dato, ma per i due gregari qual­cosa da fare si trovò lo stesso Intatti ti a gran capitano* co­me se si trattasse di sviluppare una normale tattica di corso. « pregò » i suoi gregari di m-lentariare e sistemare m ma­gazzino una quindicina di gom­me d'automobile giunte con un autocarro per la nuora HOO. Così, tenuti per allenarsi. Mi­lano e Gismondi si miicro ad inventariare, a calalogire «o-perfom.

Una domanda itene sponta­nea: « Perche non rifiutarono? ». Altrettanto facile è la risposta: a Perchè ti pane de'le corse è duro, perchè gli assi nel cicli­smo fanno il bello e il cattivo tempo, perchè se gli assi voglio­no le strade e le piste si chiu­dono e gli ingaggi sfumano ».

La foto che mostra i due ra­gazzi a lavoro non è davvero edificante; guardateli in ma­glietta e scarpini alle prese con le ruote dell'automobile del si­gnor Coppi. In linea di massi­ma siamo contrari a tutte le forme dt gregarismo, ma questa e la più deteriore, la più mor­tificante: Milano e Gismondi dovrebbero essere i compaijni dt squadra di Coppi e non i suoi « domestiques > come dicono i nostri amici di Francia.

Purtroppo, finche il protesilo. msmo impererà in maniera co­si sfacciata e non sarà, se non abolito come noi ci auguriamo, almeno regolato, le co<c non muteranno: i coppi continue­ranno a prendere i milioni e gli altri le briciole, i Coppi conti­nueranno a considerare « dome­stiques » e non compagni di squadra t Gismondi e i Milano. con il profitto e la dignità del­lo sport che tutti possono im­maginare.

ENNIO PALOCCI

SORPRESA NELLA PRIMA TAPPA PIRENAICA PEL GIRO DI FRANCIA

Hugo Koblet in erisi perde 1*54" e Oefcers è primo in volata a Pan

L'olandese Wagtmans conserva la maglia gialla - Splendido ritorno di Kubler che dopo avere atteso e aiutato. Hugo si scatena nel finale e raggiunge il gruppo degli as.si

(Nostro servìzio particolare)

P A U , 19 — La prima tappa dei P i r e n e i , 'u pr ima tappo aci « grimpeurs » ha dato il suo responso: allu ribalta del Tour è tornato un uomo che la fortuna a v e r a re legato a l ruolo di comprimario, Stan Ockers, e i n s i e m e a lui / ia l i ­no p r e s e n t a t o il loro b ig l i e t ­to da r i s i t a i p iù a u t o r e v o l i fra i p r o t a g o n i s t i del Tour. Ma tra essi, e questo è il fatto sensazionale della undicesima tappa, manca d nome di Hu­go Koblet.

/ icore il f ras / erùne i i to dei gradi di c a p i t a n o del la squa­dra svizzera da Hugo a Perdi/.

La m a g l i a g ia l la resta an­cora a Wagtmans: il furbo olandese, ancora una volta, e riuscito ad agganciarsi alla compagnia g i u s t o per «rni>ar<-al traguardo senza ddnni. Bauvin gli ha strappato, con i 30" di nbbwojio del s e c o n ­do posto , la maggior parte del vantaggio c)ie egli aveva in classifica generale, ma la situazione, stando così le co­se, • potrebbe rovesc iars i do­mani in favore del bravo

Tutte le r i s e r i e c h e -si L— Wnut

i r e b b e c o i i / e r m a r e il verdetto del/ 'Mi(bisq»e.

f r a n o in novanta i corr i ­dori c h e q u e s t a m a t t i n a sì sono radunat i , a c o m i n c i a r e dal le otto, per a /Jrontare le fat iche della prima tappa dì montagna del Tour. Rispetto ai partenti della tappa di ieri sono assenti due o landes i AJaeueu e Nick Van Est, giunti oltre il tempo mas­simo.

sal i la , cede n e t t a m e n t e , men­tre Lauredi , Mnleejac, G e m i -niaiii e B a u DÌ n riescono a co­ronare il loro i n s e g u i m e n t o a g g a n c i a n d o s i ai p r i m i ; e poco d o p o fliellr a m ' i e K u ­bler, che ha lasiiato Koblet nelle pes te , riceve ad acco­darsi ai prin i insieme a Ockers. In t?sta sì forma co­sì una pattuglia di dodici u o ­mini con oltre uii minuto di vantaggio sugli immediati inseguitori fra i quali Ko

ratio fatte sulla troppo speri­colata condot ta di gara degli eli-etici , e di Hugo in par t i ­co lare , le prev i s ion i tracciate in s e g u i t o all'infortunio toc­catogli ieri si s o n o r ive la te v a l i d e ogg i , sul la sa l i to del Soulour, l'anticamera del­l'Aubisque.

Il Col de S o u l o r non sem­bra portar fortuna a Koblet: l'anno scorso, nella discesa immediata dalla vet ta , Io svizzero fece quella rovinosa caduta che ne causò il r it iro, quest'anno i n v e c e ha v i s to il real izzars i di quel lu crisi t a n ­to temuta q u a n t o a t te sa dai suoi avversari.

Pedalava faticosamente sul­la rampe del Soulor, K o b l e t , e non è stato n e c e s s a r i o u n attacco a fondo di Bobet e c o m p a g n i a p e r dargl i s c a c c o matto. E' bastata l 'andatura p iu t tos to s o s t e n u t a i m p o s t a dallo spagnolo Bahamontesa •2 dal belga l'ini' Oenechteu. per provocarne il distac­co. Bobet si è trovalo co~ si in v a n t a g g i o sul suo r iva le

C o m u n q u e , la tappa di oggi ha messo in chiaro p a r e c c h i e c o s e ; c h e Ockers non è affat­to l'atleta finito die molti volevano far credere, clic Bo­bet rimane l'uomo da bat tere , c h e a l l o s t a t o a t tua l e de l l e cose Kubler e assai più pe­ricoloso di Kob le t . Ci sembra che basti, p e r la prima tappa di Montagna; là tappa di do­mani con il Tourmalet, lo e s p i l i e il Pepresourdre. do- ch i lometro .

Novanta, il uumeio della ^blet. I dodici sono: Ockers, paura: sono in molti c h e i K o b e r t , Van Genechten, temono le montagne, tut­ti r a s s e g n a t i a sub ire la legge del « grimpeurs ••>, oggi f inalmente c h i a m a t i a oresentarsi alla ribalta del Tour.

Sguardi puntat i su Koblet, questa mattina: l'asso elve­tico si presenta al r a d u n o con una buona dose di cerott i a p ­pl icat i alla testa e al g i n o c ­chio , i punti che ieri hanno subi to la maggior ingiuria in occas ione della caduta al 47.

GLI SPETTACOLI CONCERTI

2° concerto Van Kempen alla Basilica di Massenzio Domani alle 21,30 P. Van Kem­

pen dirigerà per l'Accademia Na­zionale di Santa Cecilia il secon­do concerto (n. 10) con il seguen­te programma: Weber: Oberon, ouverture: Mozart: Sinfonia in sol minore: Beethoven: Terza Sinfonia (Eroica). Biglietti in vendita «ir botteghino del Teatro Argentina dalle ore 10 alle 17

TEATRI « Turando! » e « Carmen »

alle Terme di Caracaila Oggi alle ore 21. replica della

« Turandot » dt Giacomo Puccini i rappr. n. 14). diretta dal mae­stro Oliviero De Fabntlis Inter­preti principali: Maria Pedrint. Giuseppe Vertocti», Gabriella Tucci, Alfredo Colella, Afro Poli. Fernando Delle Fornaci e Adelio Zagonara. Maestro del coro Giu­seppe Conca. Regia di Bruno No-fri. Domani riposo e giovedì al­le ore 21. replica di « Carmen » diretta dal maestro Vincenzo Belle/za

« Partita a quattro » al Teatro Pirandello

Bauvin, Kubler, Schaer, Nol fen , W a g t m a n s , Gatti, Maliejac, Geminiani e -,au-i Domani b 0 r n a u e 21.30 la Com-redi. I pagina degli Spettacoli Estivi «li

.Sono que'ti i corridori c/ielprosa diretta da Lamberto Pi­si presentano sul retti l ineo! c» s ;>» «aiA \a divellente comme-d'arrivn di Pan ed è Ockers d , a * l'jrtita a quattro» Ji N. a a r r i v o ai vn i i , tu t u m e r » M o i v a r l c o n C m a Maino. F.va Va-che riesce a spuntarla n l to l n i L . e k > Leonardo Scnermi. Fihp-spr int su B a u v i n , m e n t r e K u ­bler, b r i l l a n t i s s i m o supera Bobet proprio sulla linea del traguardo.

GIORGIO VANNI

Bobet è tranquillo S i c u r o di s é B o b e t ; non

teme l 'attacco degli svizzeri ha de t to , a n ; i a spet ta i l m o ­m e n t o di potqr affrontare

Koblet e K u b l e r sul t e rreno da loro preferito. Alle U,15' come sempre in orario per­fetto Goddet ha dato il via alla corsa

Per a r r i v a r e a l le pr ime l iev i salite bisognerà percor­rere più di 150 chilometri e sembra che tutti .siano d'ac-

Bau v i u. Va 11 Genechten. . Ockers, Schaer, Gatti e altri. L'andatura e p iut tos to sos t e ­nuta,

A 4 ch i lometr i dalla pr ima vetta della giornata, il fatto s e n s a z i o n a l e : Koblet, che ap­pariva ttffaticato fin dalle prime 'pedalate i n sal i ta ' c e ­de g r a d a t a m e n t e t erreno r i ­s p e t t o a Bobet e agl i altri de l la pat tugl ia di festa. Ne l la d i scesa che preannuncio la salita dellVAubisquc lo svi:

L'ordine d'arrivo 1) OCKEttS (Belgio) che cu

pre i 241 km. della Bavoiiiie Pan in ore 6.5V24";

2) Bauvin ( N . K C ) ; 3) Kubler (Svlz.); 4) Bobet (Fr.); 5) Schaer (Sviz.); 6) Nolteii (Ol.); 7) Wagt. inans (Ol.): 8) Gain (l.uss.-Au.); 9) MaUrJac (Ovest); 10) Van Genechten (Bel.): i l ) Geminiani (Kr.); 12) Lauredi (Fr.) tutti con lo stesso tempo di Ockers; 13) Vantalo (Ovest) a 1M8"; !4) Vlvler (S.O.) a 1*54": 15) Van Ksl (Ol.): 16) Bergaud (N.K.C.); 1?) Vltetta (S.E.); 18) Clerici (Svlz.); 13) Koblet (Svi / . ) ; 20) VoorliiiK (Ol.): 21) Malie (Ovest) 22) Dotto (S.F..) tutti col tempo ili Vi\ier.

La classifica generale »i «n «,u,«iU!l , , .u .->... o . . u . . » - rf d , n f f r o „ U m , la fatica salita dell'Aubisque lo svi:- L a c i a s s i n c a g e n e r a l e P"' temuto senza faticare ei- » darsi bat- zero Però riprende contatto ì , „. , „ „ . , cessivamente. .scura quasi a- { ^ ^ ' ^ ^ ^ a randafura Cl In testa a tur l'andatura r | ' ' « » « " — «>-<•*> '» " v e r l o v o l u t o phltlosto svelta, favorita da

Gli e bastato sostenere luti- una te1nì}eraturu fresca dato datura su un ritmo piatto- r)u. utn) spesso , s / r «fo di mi­sto elevato per impedire « l ; , . o k . fl,,,iebbin il sole . r iva le di ricongiungersi con il gruppetto dei firimi. E a Pau ha lasciato u Ockers e B a u v i n l 'onore di d i sputarc i il primo posto nellu classifi­ca di tappa, disinfcressniido.si anche della volata di Kubler che t e n e v a p a r t i c o l a r m e n t e ad un buon piaz:amento.

Perdi / e s ta to l ' e l emento di magg ior i n t e r e s s e della p a t ­tugl ia rossocroc iafa; rimasto con Koblet nel momento più critico, per dargli appoggio morale e materiale. Ferdy è poi rinvenuto potentemente sui primi ed è r iusc i to a dare un'ampia d i m o s t r a z i o n e • de l suoimagnifico grado di forma.

La <*ua impresa di oggi e il crol lo , s ta p u r e passeggero, di Koblet potrebbero . signi-

NKLLA R I U N I O N E SVOLTASI IERI A MILANO

Jùe società di serie A e Uì chiedono piena autonomia

I M I I • •! I I I • >•! I • • 1 , — ^ — — • • • • » • • — • • - ~ • • ^ ^ — ^ — ^ ^ ^ t — I !

Richiesto il libero acquisto di calciatori stranieri tesserati per spcietà'.'iitaliane da oltre cinque anni

63.28' JB" 2) Bauvin (N.K.C.) a

Bobet (Ir.) F0i": 4) !>"; 3) Srliacr

il belga Va u Cìeitechtcu a v a n g u a r d i a dì Ockers eoa- u^ r r _ d i u v u t o da Buhamoi t t e s , iucii-1 (Svìz!) Voi"; j> koblet rsvù.) tre Bobet segue senza i m p e - n . v ; 6) Kubler (Svi/.) T; ?) guars i a fondo. Nelle r e t r o - p i a n e (ovest) i l 4!>"; 8) Van F.st v ie .si d ibat tono c/li svizzeri J°«-» , r ; a), «»c k e

tr s tBf';> .V*'4?'.';

che hanno mandato in a v a n - ^ ^ " ^ ^ ^ w " vitetJi! (S.E.) 18'26"; 13) I.auredl (Fr.)

Qualche irrequieto non manca, però E' il regionale dell'Ovest Mallejac. che si da fare per conqui s tare un buon v a n t a g g i o prima dt attaccare le salire de l la gior­nata. Alle sue costole si met­te i / u b c r . lo s v i n e r ò di t u r ­no oggi . L 'e lvet ico segue pas­sivamente l 'andatura del b r e - , t o n e . e i due r i e scono a r a g - \ N o l t e n e Dotto a 2 l.i gl i j g i u n g e r e un vantaggio e h e s" ,"sfr i,. r , ' e « " ' ' ' « » " " « ™ » - , ne l la sua punta massima ioc-\P°de«u laccati. ,

' Si scende rapidamente su]

scoperta il solo Scltaer. vetta all'Aubisque (m. 1704) i passaqgi a v v e n g o n o in q u e ­s to ordine: 1) Baliomontes: 2) V a n G e n e c h t e n ; lì) a un m i -

18,34,#: 14) Geminiani (Fr.) 18'51" 15) Deledda (Fr.) 1908"; 16) Mallejac (Ovest) W2i"; l ì ) For­tini (He) 19'26"; 18) Kuiz (Sp.) 19'35"; 1!») De Bruvne (Bel.)

m i t o u n gruppetto compre»»- 2 0 . 2 1 » ; 2 0 ) nrankart (Bei.) 21M1' dente Goni . Bobe t . .Schaer ! —

i 30", l'avventura del tan-l^,*' "*»"<• . . . dem franco-elvetico dura lina\r.aux-Bonnes e le posizioni ca

MILANO. 19. — Come era stato annunciato, presso la sede del l 'Associazione Calcio MHan in corso Venezia, si sono riuniti oggi i dirigenti della società di serie A e B . Hanno fatto gli onori d i ca^a ai convenuti i d i ­rigenti de l sodal iz io rosso-nero che a tutti hanno porto il ben ­venuto. Nel primo pomeriggio, nella sala del le riunioni del cir­colo, si è aperta l 'assemblea dei dirigenti del la società calcisti­che della massima divis ione , mentre i delegati del la div is io­ne cadetti si r iunivano in s e ­parata sede .

Tutto lo stato maggiore del dirigenti d e l l e società ital iane ha preso parte al la r iunione: la squadra campione d'Italia, l 'In­ternazionale. era rappresentata

anche l'avv. Mauro vicepresi­dente del-sodal iz io neroazzurro.

La Juventus era rappresenta­ta dall 'avvocato Canepele; la Udinese da Bruseschi . l'Atalanta dal presidente Mayer e dal v i ­cepresidente Tentorio. la Roma dall'on. Baldassare. la Fiorenti ­na dal segretario Giachetti e da Murray, il Genoa da Bonissone e Falconi, la Sampdoria da Ka-vani e Buttignol. il Napoli dal presidente Cuomo, la Pro Pa­tria dall'avv. Tosi e da Gara-

dro unitario a ella Federa­zione ».

Intanto in altra sala della s e ­de milanista erano riuniti i di­rigenti de l le società di serie B; erano rappresentate tredici so ­cietà: il Marzotto con Griggio. il Brescia con Vailati , il Caglia­ri con Bonell i , il Verona con Cantini, il Lane Rossi con V e n ­tura. l'Alessandria con Taver­na. il Pavia con Fortunati, lo Arsenaltaranto con Ruggieri , il Monza con Ferrazzi. il Como

v e n t i n a di chilometri, poi il gruppo fa giustizia sommaria dei due r ingo iandol i in un soffio.

In testa al plotone gli sviz­zeri fanno sempre buona guardia, e K o b l e t non sì ri­sparmia per ridurre al s i l e t i -zio i pochi che tentano di farsi largo al c o m a n d o . Con il beneplacito dei rossocro-ciati ci riesce il r e g i o n a l e Prii%at poco dopo Pupoo. Con •una- pedalata p i u t t o s t o for­zata, l'uomo della squadra del Sud Ovest r i e s c e a c o n q u i ­s t a r e poco più di J5 secondi di vantaggio, ben poca cosa in verità. Al controllo rifnr-chilometri di corsa, il grup­po passa compatto, essendosi

• c o n v i n t o Privat de l l ' inut i l i tà Ideila sua fatica. 1 Tutti i n s i e m e a l l e 12.43 a • S o u m o u l o ì . a 121 chilome­

tri dalla partenza. Altro inu­tile tentativo di Gilles, cu i si a c c o d a il so l i to H u b c r a r o m ­pere le uova nel vaniere. Tut­to finito in poche centinaia di metri.

A Lourdes secondo riforni­mento della giornata, i corri­dori si presentano tutti i n ­s i e m e - o t t ima l' idea di G o d -

n o n sono mutate rispetto al verdetto dell'Aubisque: sem­pre staccato Koblet che nella discesa non ha saputo osare come ai suoi bei tempi. Poco a poco la situazione evol­ve: B a h a m o u t c s . provatissi-mo dallo sforzo sostenuto in

Silvana Lanarino operata di appendicite

MILANO. 10 Silvana l .a/ /a mio e stata colpita ieri da un improvviso attacco di appendicite ed v Mata felicemente operata stamane

Lu squadra italiana clic parte questa sera da Milano per Hiedil berg. dove arriverà domani inat tuia, sarà completata dalla -ÌRIIO riiia Lucia Mandredi.

vallz: la Spai da Pasquale, ilj con Ronchetti, il Messina con Torino dal segretario Giusti, l a ! D e Natale, la Salernitana con Triestina da Pallucci , il Nova- 1 Somma e il Treviso con Griggi. ra da Gmodei-Zorini . da M a r - , Al termine della riunione è more e dal presidente Spainl. il (stato approvato il seguente or-Catania da Rizzo ed infine il I dine del giorno: •• Le società di Milan da Busini e Radice. (serie 3 . nella loro riunione del

N e l cor?o del la riunione, i n i - ' l ? lugl io 1954: 1> attesa la ne dal presidente Masseroni, dal jz iatas i a l le ore 15. sono state v icepresidente a w . Gatti e dal consigl iere Colombo; era pre ­dente in qualità di osservatore

SECONDO ALCUNI GIORNALI TICINESI,

Forse Coppi correrà il Giro della Svizzera Il «e campionissimo » intanto ha ripreso gli allena­menti sai circuito Novi - Tortona - Serravalle - Novi

TORTONA, 19. — Fausto Co?- intensione di partecipare al Gl-pj. dopo la prima uscita di sa- ; ro della Svizzera, che si svolgerà bato. ha compiuto stamane un [dal 7 al 14 agosto. altro allenamento percorrendo I II segretario generale del Giro una cinquantina di chilometri di Svizzera ha dichiarato che

formulate dai dirigenti de l le massime società italiane l e d i ­verse proposte da pre.-entare, in un pross imo futuro, al consigl io Federale del la Federazione Ita­l iana Gioco Calcio. E* stato for­mulato in lìnea generale un pro­getto per la costituzione del la lega professionale del le società 12 al 19 settembre.

S u questo argomento, in quan­to trattato in l inea generica e senza entrare in dettagli, l'ac-

LA RIUNIONE DEL CD. B1ANCAZZURR0

Giovonnini ò laziale Bassetto ancora no

La Lazio sarebbe in trattative con la mezzala Sivi del River Piate — Amatlei alla Roma 'i

Piccola delusione stanotte per ì j«iorniiliMi »• p*1: : utoM. che € bt\accanito * r.»-i locali della La/lo hanno atie.-o per oitre due ore la fliu- dei laioxi dej Con­siglio Direttivo, infatti, alle ore 0.30 precfc-e. il presidente Tc>> saro'.o ha annunciato che nes--.U'i couuuuc.t'o ulttcìule ."«rel>-j ^etto non »l p o t e w : ragglun-

def di concedere due minut i t e Muto dirimuto per «motivi , 6er© un accordo"»

per il novarese Passarin j prcz-7.i perù w u o altt e dobbiamo proledere con i piedi di piom-l.o In ognt caso vi poiso assi­curare che avremo per la pros­sima .stagione una lumna iiiez.--:'a1a

— K »e per l'usaarin e Bas.-

po Gregorio Regia L Picasso. Biglietti Arpa C'it e al teatro tei. 5(J581G

COl-KK OPPIO: Riposo l»KI COMMEDIANTI: Ore 21.30.

Compagnia Stabile del Teatro di Roma diretta da C. Durante " Vigili Urbani » di Vitali

K.O.U.; Estate romana con t iat-tenimenti vari e grandi attra-7ioni: Limo l'ari: - Gastrono­mia - Tavola calda - Dancing.

COLPOSI: Ore 21.30 Compagina « La Fiaccola > diretta da Ca-sapinta « I più begli occhi del mondo » di J. Sarment.

PIRANDELLO: Riposo: domani ore 21 :«) Compagnia spettacoli estivi di prosa, diretta ria L. Pic.-is.so «= Partenza a quattro >.

LA BARACCA: Ore 21. Compa­gnia Girola Fraschi «Alibi» tre atti di Agata Cristie. novità.

TEATRO ANICIA (Largo Anlcia) Ore 21.30 grandi spettacoli V a -trali organizzati dal comitato trasteverino Festa de Nojantri

CINEMA-VARIETÀ' Alliambra: Totò e le donne con

Totò e rivista. Ambra - lovinelli: I/indiana bian­

ca con F. Luvcjoi e rivista Aurora: I dieci della Legione con

H Lancaster. I.a Fenice: I..i confessione della

signora Doyle e rivista. Principe: Filumcna Marturano

con T. De Filippo e rivista. Ventini Aprile: Barriera a setten­

trione e rivista. Volturno: Il mare intorno a noi

e Cacciatori eschimesi - Com­pagnia riviste G. Bechi.

ARENE l'assassino Appio: Non cercate

con J. Payne Arco: Citta canora con M. Fiore Aurora: Il muro di vetro con V.

Gassinoti Iloccea: Hollywood cavalcade Castello: I falchi di Rangoon Chiesa Nuova: L'uomo in grigio

con J Alason Corallo: L'immagine meravigliosa Colombo: Linciaggio Oelle Terrazze: Vittoria sulle te­

nebre Dei Pini: Madonna delle rose con

E. Nova Esedra: Il grande valzer Felix: Totò e le donne Flora: I 7 peccati capitali Caia: Vecchia S. Francisco Ionio: Destino su Manhattan con

C. Laughton Laurentina: L'uomo dei mici so-

<;ni Livorno: Riposo. Lucciola: Il tesoro dell'Africa con

H. Bogart Lux: Inferno di fuoco Monte verde: Maria Waleska con

G. Garbo Nuovo: Io confesso con A. Bax­

ter Paradiso: Gli sparvieri di fuoco

con G. Ticrney Pineta: Caroline Cherie con M.

Carole Portuense : Via tol vento con

C. Cable. Prenestina: Pelle dt rame con B.

Lancaster Quadraro: II terrore di Londra S. Ippolito: L'uomo venuto dai

•ontano | Trastevere: Riposo Tusrolana: Riposo Vrnus: Ilo paura di lui

CINEMA

di neutralizzazione: c'è i l . tecnic i» I Niente paura: Man.o tu " H a v i | , à n d

A.B.C.: L'isola dei pigmei Acquario: Via Padova -16 con P.

De Filippo Adriano: Avorio nero con O De

t e m p o per guardare in alto.' Ma g iornant i f i;:ost non s'.jc'iitatt* anche con una terzaJAlba: La regina vergine con J f e r s o la ietta delVAubÌsque<,nv.n ravse>;:iatt ed insieme han- mezz'ala, di cui pero non vi pos-j Simmon-c h e ormai si annuncia i n i n i i - j n o .stretto i l f - t d i o il dottor <o taro u nome per motivi fa- ,AI5.^?nf : rìì nenfe . Si riparte e la strada\Te^sar no sottoponendolo nd

cessità di precisare gli intenti e l e caratteristiche dei vari set­tori del calcio italiano anche in armonia con le superiori diret­t ive de l CONI, decidono di prendere contatto con l e società serie A e C onde arrivare al più presto a una valida regola-1 tnentazione professionistica ar- j ticolata in un regolamento c h e ] tenga conto nel l imil i del pò?- ! s ibi le del conservo degli in te - } ressati dal le s ingole società: 2> ! costatato che r loro rappresen-

c o m i n c i a a sa l i re , s ia p u r e ! una .se:i«- di domande di vario con dolcezza. Ad Arrens (km. t ipo Ecco quelle pK» importanti. 169) si attacca la salita r e r a j q u e i i e che riguardano c:o e ja e propria, quella che porterócarnpagna acquati e cessioni ni 1445 metri del Col Du Sou-\ - P.e-uieim- ( . io \»nmni i-lor, anticamera delVAubi-t'•?>*'•£'' sque. In testa si forma subi-ì — Si e verrà » Roma al più to il g r u p p e t t o deo»i s c o l a - ' presto per :a visita medica. tori con Bobet che dà il buoni — t. Bassetto? e s e m p i o . con lo ivnpnolr' — Per Ba.st*Uo :»• trattative Bahamnntc*. Koblet. Kubler.-continuano. co:c.e continuano

cordo è stato presto trovato sai- tanti in s eno al consigl io naz:o-j vo a fissare in seguito ì dettagli j naie d e l l e Leghe non rappre-

sul circuito Novi-Tortona-Serra-valle-Novi. in compagnia dei gregari Milano e Gismondi. Il morale del campione è elevato: al termine dell'allenamento odier­no Coppi ha detto di risentire ancora delle contusioni alle gam­be. specie di quella al ginocchio. riportate nel recente incidente. Probabilmente sarà costretto a sottoporsi ad una cura di fan­ghi o terapia fisica: a questo riRuardo attenderà il responso dei sanitari.

Da Zurigo Intanto, si è appre­so che gli organizzatori del Giro « ichMico dt Svizzera hanno ac­colto con sorpresa la notizia com­parsa su qualche giornale tici­nese. secondo cui Coppi avrebbe

non vi sono trattative con Coppi. avendo questi declinato alla fine di giugno un invito che gli era stato fatto quindici giorni prima da Cari Senn. Tuttavia se Coppi vorrà portare a termine la pre­parazione per f campionati mon­diali ha aggiunto sarà li benve­nuto in Svizzera.

Poiché Coppi si farebbe ac­compagnare da qualche grega­rio. la sua decisione dovrà aver­si nei prossimi giorni, infatti gli organizzatori stanno concluden­do gli accordi con le squadre: delle italiane sarà presente la « Arbos » — capitanata da Mon­ti. — mentre altri corridori Ita­liani. fra cui Astrua. saranno in­corporati nella squadra * Al­legro ».

della proposta. Sì è poi discusso sulla quest ione dei giocatori stranieri: da parte della de lega­zione de l Milan è partita la pro­posta di considerare « n o n stra

sentano più nel la loro t r a i n e i maggioranza l e società di ser ie J B. l ì invitano a dimettersi onde | si possa procedere alla loro so- la

QL'ICSTA SERA A VILLA GLORI

Pronostico incerto nel Premio Formia

ciimeute coinprcu<<.i>ni — Chi e? Chi e» — Niente d a iure.

< nuov o » — Per ie cessioni? — Noi» abbiamo ceduto nessu­

no. .stiamo esaminando le varie proposte giunteci. Comunque vo­glio smentire utfìcialmente le toci di una probabile cessione di Sentimenti V: «Paga ia» reste­rà alia Lazio a dispetto di tutti. Adesso arrivederci: ci vediamo domani sera »

on cercate l'assassino con J. Payne

jAmbasciatori: I,a signora vuole j il visone con D. O' Keefe.

uno!untene: Letto matrimoniale con • L. Palmer. Apollo: Pony Express con J-

Sterline Appio: Non cercate l'assassino

con J. P i y n c Aquila: Li sbornia di Davide Arcobaleno: Chiusura estiva. Arenula : L'agguato degli Apachcs Ariston: I marciapiedi di New-

York Astorla: Il mostro dell'isola con

F. Marzi. Astra: Ad est di Sumatra con

Delle Vittorie: L'indiana bianca con F. Lovejol.

Del Vascello: Nebbia sulla Ma­nica con E. Williams

Del Piccoli: Riposo Diana: Sul sentiero di guerra

con J. Hall. Dorla: Gran V a r i e t à c o n M. Fio­

re e V. De Sica. Edelweiss: La foglia di Eva Eden: Segreto di una donna. Esperla: i falchi di Rangoon Espero: I miei sei forzati Europa: Chiusura estiva. Bxfefòor: Napoleone con Rascel Paknese: Il trono nero con B

Lancester. Faro: Gli occhi che non sorrisero

con L. Olivier. Fiamma: E' mezzanotte dottor

Schweiteer con P. Fresnay. Fiammetta: Briet encounter con

T. Howard. C. Johnson. Spetta­coli ore 17.45, 19.43. 22.

Flaminio: Non cercate l'assassi­no con J. Payne

Fogliano: La saga dei Forsvte con G. Garson

Folgore: Riposo Galleria: Ombre rosse con J.

Wayne Garbateli*: Vendicherò 11 mio

passato fon J. Miles Giovane Trastevere: Ripobo Giulio Cesare: O cangaceiro ton

A. Ruschcl. Golden: Il 13 non risponde con

J. Cagney. Imperiale: K. 2 operazione con­

trospionaggio con M. Toren Impero: L'avventuriero di San

Juan didimo: Cavalca vaquero uor. R.

Taylor Ionio: Sangue indiano Iris: Colpevole di tradimento Italia: La conquista dell'Everest Livorno: Riposo. Lux: Inferno di fuoco Manzoni: Ultimatum a Chicago Massimo: Destinazione Mongolia

con R. Widmark. Mazzini: Contrabbandieri a Ma­

cao con T. Curtis. Metropolitan: Viale del tramonto

con O. swanson Moderno: Il grande valzer Moderno Saletta: K. 2 operazio­

ne controspionaggio con Mar­ta Toren

Modernissimo: Sala A: Viaggio al pianeta Venere con Gianni i-Pinotto. Sala B: C a l m a t e m i madame con G. Sanders

Mondial: Pietà per i giusti con K. Douglas

Nuovo: Io confesso con M. Clift Novoclnc: Le tigri della Birma­

nia con D. Morgan Odeon: Arsenio Lupin Odescalchl: La leggenda di Ro­

bin Hood con E. Flynn Olympia: Kid il pirata Orfeo: Fort Algeri con V. De

Carlo Orione: Riposo. Ottaviano: Amori e canzoni nel­

l'isola del sogno. Palazzo: Lo sconosciuto Palestrina: L'indiana bianca con

F. Lovejol. Parioli: Terrore a Shangai con A.

Gardner. Planetario: Seduzione mortale

con R. Mitchum. Platino: Le tigri della Birmania

con D. Morgan Plaza: Prendeteli vivi o morti

con S Forrest Plinius: Ritratto di un assassino Preneste: Gli avventurieri di San

Juan Pr in» valle: La vergine gitana

con P. Rico Quadraro: Il terrore di Londra Quirinale: Fuoco a Cartagena con

R. Fleming. Quirinetta: Chiusura estiva Reale: Come sposare un milio­

nario con M. Monroe. Rcy: La valanga gialla Rex: Strada senza nome Rialto: Non c'è due senza tre Rivoli: Paradiso perduto (Ore 17

10.15 22) Roma: L'altra bandiera. Rubino: Gran varietà con Ma­

ria Fiore e V. De Sica Salarlo: L'arciere del Continen­

te Nero. Sala Umberto: Una di quelle con

Totò e Fabrlzl Sala VIgnoH: Riposo Salerno: Riposo. Baione Margherita: La scali) a

chiocciola con D. Me Guire S. Felice: Riposo Sant'Ippolito: L'uomo venuto da

lontano. Savola: Non cercate l'assassino

con J. Payne Silver Cine: Capitan Kidd con

C Laughton Smeraldo: I vitelloni con A. Sordi Splendore: Il segreto del Sahara. Stadlum: I gangsters con P>. Lan­

caster Superclnema: Lo straniero ha

sempre una pistola con R. Scott Tirreno: Cavalca vaquero con A.

Gardner Trastevere: Riposo. Trevi: Spettacolo di varietà con

F. Astaire Trianon: Gonne al vento con E.

Williams Trieste: Normandia Tuscolo: Maria Waleuska fon

G. Garbo. Ulpiano: Chiusura estiva Verhano: Nebbia s u l l a manica

con E. Williams. Vittoria: Le tigri della Birmania

con D. Morgan • t l IIMIIMIIiMIIMIIMMIIIIIIIIIIMt

l o Sfato e i problemi (fella pubblicità al Congresso

nazionale <H Venezia In occas ione del IV Con^re.--

so Nazionale del la Pubblici:.». che avrà luogo dal 25 a; 2. se t tembre p.v-, Venez ia osp.tera i Pres ident i de l l e Federaz icr -Nazional i de l la Pubblici*à c e . più importanti Paes i d'Europo e d'America, inoltre parteciperà un folto gruopo d. Delega: . del la U.P.A.

C o m e è noto, il temo generalo del Congres-so: « L a pubb!:c:-."t per Io svi luppo del mercato r a . l:ano --, sarà esaminato :r. *u**. ì suoi aspetti .

Particolare interesse s u ; c . ' - -ranno le r e a z i o n i del Sottoss

La riunione di questa sera]mio Uri (2 div >• Moltrasio,

|

u Villa Glori si imperniai For«««, Fiorentino; Premio Via-sul premio Formia dotato di {dotto- Mursuk. Mazzocchio, Mo-

o .w ._ r__ . „ ... 525 mila lire di premi sulla dr-jvoraio; Premio Itrl (3 Uiv.): società ital iane da oltre c inque jc ietà rappresentino la cate- j « o n a di 1700 metri e che offre | T « M * . Moncardino. Val Fvsta* anni indipendentemente dai lo-1 Koria ... ro passaggi da società a socie- ; tà; anche s u questa questione i si è trovato ben presto Vac- ( cordo. I

Infine è stato deliberato di t proporre al C . F . l o .sposta­mento del la data d'inizio dei campionati nazionali dal 12 al 19 settembre. Al termine degli interventi i convenuti hanno approvato il testo della .se­guente dichiarazione: » Lo so­cietà di serie A affermano la necessità che al più presto venga ad essere riconosciuta la loro indispensabi le piena auto­nomia organizzativa e funzio­nale in ogni settore del'.'atti-

Oggi a Vienna Rapici - Dinamo

V I E N N A , 19 — « L'Unione Sovie t ica partec iperà probabil­mente ai campionat i mondial i di ca lc io de l 1958, che si dispu­teranno in Svez ia ». Cosi han­no dichiarato al la s tampa l'al­lenatore de l la D i n a m o di Mo­sca, Jakuschk in ed il presiden­te del Cons ig l io moscovi ta del­la organizzaz ione Dinamo.

La Dinamo,- g iunta venerdì scorso, giocherà a Vienna d u e partite a m i c h e v o l i : domani

u n buon confronto tra i migliori j r.««ctta i puledri romani. I migliori c i , sembrano Giorno. Cerca ed Or«o-j lo ma nevpure le icftanccs* di Duca delle vallicene e di Casa-I bassa ci sembrano tra-Kurabili . Pronostico incarto quindi in cut t a titolo puramente indicativo', proseremo ad indicare Cerro da-ianti ad Oriolo e Giorno

La riunione avrà inizio alle ore 21. Beco le nostre selezioni: Premio Montargento: Zarina, Fulmina Abbvv, Ortolana; Pre­mio Riviera: Bisonte, Montebel-le. Monta Marano; Premio Siena: Ultra, Oeneina, Baiaci»va; Pre­mio Uri: Diawelo Naro, OUrue»

COPPA DAVIS

contro il Rapid ed il 20 contro vita sportiva sempre ne l qua- l'Austria.

Svezia-Belgio 3-2 r.elia semifinale europea

STOCCOLMA, la — La Svezia ha battuto il Belgio per 3-2 nel* la semifinale di zona europea della Coppa Davis e «t è qualifi­cata per incontrare la Francia nella finale di zona. I due singo­lari odierni hanno dato I -.eguenti risultati:

Btichant (Belgio) batte Sergej in (Svezia) 5-7 6-8 7-5 fi-2 I0-R;

eia, Fenla da •Vinca; Premio For-i Davidson (Svezia) batte Washcr mia: Carva, Oriolo, Giorno; Pre-i (Belgio) 7-5 5-7 8-6 6-2.

gretario di Stato on. dott. Mar: > „ Ferrari Aggradi, sulla « P ; i o -

in patria con ;. j . à servizio de'.'.o Stato Z 'nTnlAu'rVÒrrV.uramen.o dei S iouxI i ta l i ano . , e delFcn. Guido M » .

': w"Uurora: 11 muro di vetro con V. zali. sullo « S t a t o n e m i c o del .a

Fin qui l'interrogatorio. Chti J- Chandler. *arè la terz* mez-teja' F,sclu5o!A!!antf,l A P r i , e , a P a r , R Ì

_„„ . . „ , . " ! Attualità: La femmina contesa nella maniera più assoluta Cic- e o n R w.dmark

t careni (li Napoli ha detto un Au-ustns: Straniero « no » grande come una ca**.| G. Widmark. proprio ieri a Tessarol ? ? * T 2 5 ? " ? , , m * ? * ^ c S S ì a n ^ p u b b l i c i t à -Tiene d a Buenos Aires. L a g g l ù . . A l l J O I l t a : G h a r n o r i d i Carmen l " . - - . . . . - - . . . , . . . , , , , , . , , , , , , , , , . , , , , , infatti, si mormora che la La- Barberini: Ouerazlone A p f e l k e m l " " " " zio è in trattative con ,i River'B«H«mino: Riposo. Il CÌBtt l ì WCCB Piato per lacquis to dell» m M - ' B " " ' A r , « : *'P°«> J J ' " ~T , „ , , ,

*«:a Siv, un iocatore di «ii^jSfti Veh * Ba*dad C°" \ COBSOfe feierale ^H\»Ìè gme italiana artermatosl recen-jeàiogna: La mano dello stranie-temente; però a Buenos Aires si dice rhe contemporaneamente alla Lazio si interessa a j gioca­tore anche il T o n n o Che c' l: di vero'

• • • Anche alla Roma, intanto.

prosegue la caccia affannosa alia mezz'aia, in questi giorni. dopo la sment i ta dell'acquisto di Bassetto, si è ritornati a par­lare di Amadei u quale tra l'al­tro ha ratto delle dichiarazioni dj questo tipo: «sarei contentis­simo di venire. . <«rei felice di tornare a Roma . ecc. > Ma Amadei è proprio i; giocatore che occorre alla Rama? Abbiamo 1 nostri dubbi. Per !» cronaca registriamo tuttavia questa en

Con recente provved imento ro con A. Valli - ' ' Idei Governo del la Repubbl ica

" S S S ^ A. v a m d e " ° ^ - j i ^ n c ^ i l d o t t . . Lorenzo La Capanaelle: Riposo 'Rocca e sta>.o nominato Cor.so.._-Capital: Duello del Rio Grande J Genera le d is iando, a R o m e . Capranica: Chiusura estiva. ; , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , l l l I I I I I 1 M i Capranlchetta: francis contro la

cl£S™l falchi di Rangoon ' ¥ 1 6 6 0 1 . * P I T O B L I C I T A ' Centrale: Cessate il fuoco

COMMKRClAi.1 I - 12 Chiesa Nuova: L'uomo in grigio 11 > con J. Mason ! — ^ ^ — • —

Cine-Star: Chiusura estiva. (A. ARTIGIANI Caotù svendo Clo4io: Sogno di Boheme con K. ,camereletto pranzo ecc. Arreda­

menti granlusso - economici, fa­cilitazioni . Tarsi 32 (dirimpetta Enal). 10

Grayson. Cola di Rienzo: II mare intorno

a noi e Cacciatori esquimesi Colombo: Linciaggio Colonna: L'ultimo duello Colosseo: Il pugnale misterioso Corallo: L'immagine meravigliosa Cono: Chiusura estiva Cristallo: Straniero in patria con

G. Montgomery.

n e s i m . ,oce- Il Njpoil « d e r e U S [ A « « ^ « J f S ; u m . . e m l ««. . Ì _ co Amadei »!1» Roma, in cam j ( U m e c o n G s a n ^ , ^ • S A H B I A T U K A motori molo me-bio di Cello » c n buon a t f a r e ? | i , f n e Terrazze: Vittoria sulle te-(UHI lamieratl ecc. POL.VERO.

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23) ARTIGIANATO U. 10

v

Page 6: La centrale I/accord STORI1 oTOR GinevrO a Tra Indocina

Pag. 6 — Martedì 20 luglio 1954 «L'UNITA»»

l'Unità PRTMI EFFETTI DELLA LEZIONE DI GINEVRA

Adenauer accetta il principio che i l trattato C.E.D. sia emendato

// Cancelliere ha detto che si potrebbero modificare i protocolli ufigiuntioi dell'accordo — Due terroristi anticomunisti sono stati arrestati a

DAL NOST?.: CORRISPONDENTE

P A R I G I , 19 — L a p r i m a r e a z i o n e d e i c i r c o l i c e d i s t i a l l e n o t i z i e d e l l ' i m m i n e n t e a c c o r d o s u l l ' I n d o c i n a , ò s t a t a f o r n i t a o g g i d a l C a n c e l l i e r e A d e n a u e r , i l q u a l e , p a r l a n d o a u n a r i u n i o n e d e l l a s t a m p a e s t e r a , n e l s e t t o r e o c c i d e n t a l e d i B e r l i n o , h a a m m e s s o c h e lo n o t i z i e p r o v e n i e n t i d a G i n e v r a « g i u n g o n o g r a d i t e a l l e o r e c c h i e e u r o p e e ». T a l i n o ­t i z i e , i n o g n i c a s o , lo h a n n o i n d o t t o a d a t t e n u a r e n o t e ­v o l m e n t e il l i n g u a g g i o a d o ­p e r a t o n e l l e s u e u l t i m e d i f h i a r a z i o n i a p r o p o s i t o d e l l a n u o v a l i n e a p o l i t i c a f r a n c e s e E g l i i n f a t t i h a c o n t i n u a t o e s p r i m e n d o la « s p e r a n z a > c h e , u n a v o l t a c o n c l u s a la c o n f e r e n z a d i G i n e v r a , s i p o s -.sa r i u n i r e « u n i c o n f e r e n z a d e i se i P a e s i firmatari d e l l a C E D , e p r e n d e r e c o n o s c e n z a d e i d e s i d e r i f r a n c e s i , c h e a n ­c o r a n o n c o n o s c i a m o ».

P e r la p r i m a v o l t a , A d e n a u e r s i è m o s t r a t o d i s p o s t o a c o n c e s s i o n i , d i c h i a r a n d o c h e a s u o a v v i s o p o t r e b b e r o e s .sere m o d i f i c a t i i p r o t o c o l l i a g g i u n t i v i a l t r a t t a t o C E D T a l i d o c u m e n t i c o m p r e n d o n o ; il p r o t o c o l l o m i l i t a r e , il p r o ­t o c o l l o g i u r i s d i z i o n a l e , il p r o ­t o c o l l o r e l a t i v o a l d i r i t t o p e n a i e m i l i t a r e , il p r o t o c o l l o f i n a n z i a r i o , il p r o t o c o l l o s u l l e r e m u n e r a z i o n i d e l p e r s o n a l e m i l i t a r e o c i v i l e , il p r o t o c o l l o .sul L u s s e m b u r g o , il p r o t o c o l ­lo s u i r a p p o r t i f r a l a OpD e la N A T O . L a l o r o m o d i f i c a ­z i o n e n o n m u t e r e b b e s o s t a n ­z i a l m e n t e la n a t u r a e g l i e f f e t t i d e l t r a t t a t o , m a è c o ­m u n q u e s i g n i f i c a t i v o e h e A d e n a u e r s i s i a i n d o t t o a d a m m e t t e r e c h e e s s i p o s s a n o e s s e r e r i p r e s i in e s a m e .

In p o l i t i c a i n t e r n a t r e a t t e n ­t a t i a n t i c o m u n i s t i , . sop . i .g -g i u n t i a c o n c l u s i o n e d e l l a --coisa s e t t i m a n a , n e t t a n o t t e f ra s a b a t o e d o m e n i c a , s o l l e ­v a n o "oggi in m o d o p i ù e rudi» u n p r o b l e m a c h e si p o n e v a d a t e m p o : p e r c h è m a i le a u ­t o r i t à d i g o v e r n o c o n t i n u a n o a t o l l e r a r e l ' e s i s t e n z a e l ' a t t i ­v i t à o r g a n i z z a t i v a d i g r u p p e t ­t i d i r o t t u r a s o r l i , c o m e a l l a v i g i l i a d e l l ' u l t i m a g u e r r a , c o n i n t e n z i o n i e f ini d i m a r c a s q u a d r i s t i c a ? I l p r o b l e m a i-i e r a g i à p o s t o n e l p e r i o d o cìi L a n i e l . e s i p a r l ò p e r s i n o d i c o r r e s p o n s a b i l i t à d e l l ' a l l o r a P r e f e t t o d i P o l i z i a B a y l o t . L o a l l a r m e l a n c i a t o , n o n so lo (la s i n i s t r a m a a n c h e d a v a r i j , . o i n a l i b o r g h e s i , c a d d e n e l v u o t o p e r la m a n i f e s t a v o l o n t à d i r i g e n t i m i n i s t e r i a l i d i v a l e r ­s i . s p e c i e d o p o D i e n B i e n F u . d e l l ' a z i o n e d i q u e s t i g r u p p i a r m a t i i l l ega l i o s e m i l e g a l i : e r a n o q u e s t i gl i s t r u m e n t i p i ù a d a t t i p e r u n a p o l i t i c a d i p e r ­m a n e n t e r i c a t t o .

Q u e s t a v o l t a , p e i ò . si è f i ­n a l m e n t e a p e r t a u n ' i n c h i ^ t a c o n la c o n s e g u e n z a , p r e s . ; o " h è i m m e d i a t a , d i d u e a r r e s i i f ra i r e s p o n s a b i l i d e l l e u l t i m e v i ­c e n d e d e l g i o r n o .

R i c o s t r u i a m o uli c p i - o . H . V e r s o l e t r e . n e l l a n o t t e d i d o m e n i c a , u n a u t o m e z z o d e l -l 'Hit m u n i t e Dimanchv. c o n ­d o t t o d a l l ' a u t i s t a J e a n D e z o -b r y a s s i s t i t o d a l l o s t u d e n t e P i e r r e D i e t r i c h d ì 19 a n n i , t i f e r m a v a a G c n t i l l y p e r e f f e t ­t u a r e . c o m e a l s o l i t o , lo . c a ­r i co d e l l e c o p i e richie;<le. L o a t t e n d e v a il r e s p o n s a b i l e d e l ­la v e n d i t a , l ' o p e r a i o R e n ò C h a m p e a U . I n q u e l l o ..te =o m o m e n t o , d u e i n d i v ì d u i a r ­m a t i d i p i s t o l a e d i m a n g a n e l ­lo s b u c a v a n o eia u n v i c - n o v e s p a s i a n o - M e n t r e u n o s o r ­v e g l i a v a i t r e c o m p a g n i . T.:l-t r o s a l i v a .-.lilla m a c c h i n a e sì a c c i n g e v a a p a r t i r e , m a lo s t u d e n t e , e l u d e n d o la «-oive-u l i a n z a . b a l z a v a d a u n a p a r t e e p r e n d e v a la fuga ver . -o u n a ca=a i l l u m i n a t a p e r c h i e d e r v i :• o c c o r s o .

I d u e a g g r e s - o r i -i v i d e r o a l l o r a c o s t r e t t i o s i .-,te.-.-i a l i a fuga . M a a l ì o n t a n a n d o M • c a ­n t a r o n o l e l o r o a n n i a l l ' i m ­p a z z a t a f e r e n d o il c o m p a g n o C h a m p e a u . F r a t t a n t o i i n e - '

r i f u g i a v a n o in u n a m a c c h i n a d i g r o s s a c i l i n d r a t a c h e s u b i t o si m e t t e v a i n m o t o . U n ' o r a e d u e o r e d o p o le sez ion i c o m u ­n i s t e a d A r c u e i l e a V i t r y v e n i v a n o d e v a s t a t e . I n u n a d i e s s e f u r o n o t u b a t i a n c h e 80 m i l a f r a n c h i e i n e n t r a m b e f u ­r o n o p r e s e n o t e v o l i q u a n t i t à d i g i o r n a l i s t a m p a t i , r e g i s t r i e d o c u m e n t i v a r i .

D u r a n t e l ' a t t a c c o a G e n t i l i y , D i e t r i c h a v e v a n o t a t o c h e la m a c c h i n a s u l l a q u a l e si e r a n o r i f u g i a t i g l i a g g i e s s o r i p o r ­t a v a u n n u m e m d i t a r g a t u r c o . E ' j t a t o q u e s t o p a r t i c o l a r e a fa r c a d e i e n e l l e m a n i n e l l a po l iz ia u n o I r a gl i o r g a n i z ­z a t o r i d e l l a s p e d i z i o n e , il v e n ­t i t r e e n n e H a r r y D e T a s c h o r , e x - p a r a c a d u t i s t a , a f f i l i a t o a l ­l ' a s s o c i a z i o n e r e a z i o n a r i a « P e r la s a l v a g u a r d i a d e l l ' U n i o n e f r a n c e s e »: « S t a n o t t e - eg l i h a d e t t o — a b b i a m o d e c i s o , io e q u a t t r o a m i c i , d i l i m i t a l e la d i f f u s i o n e de l l 'Hu inc i t t i f é D i -inducili- s e q u e s t r a n d o n e il m a g g i o r n u m e r o d i e s e m p l a l i . S o n o io c h e h o p r e p a r a t o l ' a z i o n e e n e r i v e n d i c o l ' i n ­t e r a r e s p o n s a b i l i t à . P e r ò i g n o ­t o c iuci lo c h e è a v v e n u t o e s a t ­t a m e n t e p e r c h è e r o a l v o l a n t e d e l l a m i a a u t o m o b i l e a » p e l l a n d ò i « c a m e r a t i >». P o s s o d i r .solo c h e t r e v o l t e d i .-e-g t i i t o ess i h a n n o p o r t a t o m o l ­te c o p i e d i g i o r n a l i , c h e a b b i a ­m o c o n v o g l i a t e v e r s o le SÌ-di d e l n o s t r o o r g a n i s m o »•

P o c o d o p o a n c h e il •< d e l e ­g a t o n a z i o n a l e >• d e l l a « U n i o ­n e .. v e n i v a a r i e s t a t o p r e s s o la s e d e , p o s t a in \m l u s s u o s o s t a b i l e d i q u a t t r o p i a n i a l c e n -t i o d i P a i i g i . Eg l i h a conle-»-s a t o eli a v e r " f a t t o s p a t i r e o g n i t r a c c i a d e i s u o i a m i c i » b r u c i a n d o t u t t e le c o p i e ne i g i o r n a l i r u b a t i d u r a n t e la n o t t e . L e a r m i , n a t u r a l m e n t e ,

d e l l ' U n i o n e f r a n c e s e , c h e r e ­c l u t a i s u o i i s c r i t t i in p r e v a ­l e n z a f ra e x - c o m b a t t e n t i de l c o r p o d i s p e d i z i o n e in I n d o c i ­n a , n o n è il so lo a r i c o n t i l i ci a l r i c o r d o p i ù b r u t t o d e l l ' i m ­m e d i a t o a n t e g u e r r a , q u a n d o la d e l u s i o n e d i e x - c o m b a t t e n t i v e n i v a s f r u t t a t a u g u a l m e n t e . e p e r s c o p i e m a n o v r e d i cu i o r a si c o n o s c o n o i i e l r o s ' - e -u a

MICHELI: KAOO

La C. d. I . di Roma ai lavoratori triestini

Un me.ssas;»io Ut solitiuilt-'Ut « s t a to i nv i a to da l l a C d L di Roma ai fi atoll i t i i c M u u : < La Si gioie l la tifila r.'aincia del I.u-W)i<> cu Honia — dice il i n e s a u ­diti — (-spillilo al I ia tc ìh l a \o -ra to i i ti test ini i .sentimenti (11 solidarietà o <u a l l e t to di t u t t i 1 l i ao ra to l i della cap i t ine d'Ita­lia. l a lo t ta che \o i conduce te font io la pio'icltuti», spurti ' / lone

Parigi

di Trieste n - euo te la conipietu appi- 'iva/ione dei la\ oratori ro­mani . c h e \edoi io ne) p i o g e n o di divisione dei Terr i tor io Li te -io ili Trle.ste. h i l su l t a to di u n a politica condot ta in Colazione dei sen t iment i o della volontà non solo (lene mu*-<-c jwpolnrl der . 'n i te io ' i n u m i l o , nm ili tutta. l 'I talia »

Anello 1 feiiovlerj r oman i h a n n o u a u i t o ai loio rompugnl t r ies t in i u n iclegiumilia di s iidtti ul t i

La regina di Libia è giunta a Venezia VKNKZIA. li» — r a t i n a l lo in-

-mn if-'^ina di Li'4u. <• l i m i t a a Vene/la accoinpaRiiuta da! nun l s t i o Munta.s'-en v au unii dama di co i te . Ha pifcso alloggio in un albergo dei cent ro . La visita della consu l t e eli Idi ls t-1 Henous-)i 111» cai.ittcìf. .stietta-men te pvlvato

Testimoni minori) al processo della valuta

D i n a n z i a l l a I V S e z i o n e - b i s d e l T r i b u n a l e è i e r i p r o s e ­g u i t o i l p r o c e s s o d e i m i l i a r d i c o n la a u d i z i o n e d i a l c u n i t e ­s t i m i n o r i c o n v o c a t i p e r e s s e ­r e e s a m i n a t i p r i m a d e l l e f e ­r i e e s t i v e ' c h e i g i u d i c i si p r e n d e r a n n o p r o b a b i l m e n t e ogg i m e n t t e i t e s t i p iù i m ­p o r t a n t i s o n o s t a t i r i n v i a t i

I l t e s t e C a r l o C a p p e l l i , p i o -c u r a t o r e d i u n a g e n t e di c a m ­b i o m i l a n e s e , h a r i v e l a t o c o ­m e u n o d e g h a t t u a l i i m p u t a ­t i p i ù c h e a l la a t t i v i t à a f f a ­r i s t i c a . c h e gli e : a i m p e d i t a d a l l e s u e p i c c a n e c o n d i z i o n i d i s a l u t e , .->; d e d i c a v a a l l e o p e r e p i e p e r le q u a l i s a r e b ­b e e o n o s c i u t h s i n i o a M i l a n o . n o n c h é il f a t t o s i n g o l a r e c h e , i s a c c h i d ' o r o m o n e t a t o , c h e . a t t r a v e r s a v a n o le f ront ierej d i r e t t i ni forz ic i i de i b a n - | c h i e r i m i l a n e s . .

I.K LOTTI-: INTESTINE NEL MONDO CLERICALE

Un'agenzia afferma che Gedda sarebbe stato silurato da Fanfani

Si parla di un assegno di 200 milioni firmato da Montagna - La notizia smentita dal segretario della D.C.

s o t t o la s c o r t a d i m i l i t a r i d e l ­l ' A r m a d e i e a t a b i n i e n .

N e l l a s t e s s a g i o r n a t a h a n ­n o d e p o s t o -ui e : c o s t a n z e m a i g i n a l i i te^t i E -co l e N o -bi.-, i m p i e g a t o de l l a B a n c a c o m m e r c i a l e d i M i l a n o . A l d o C a v a l l i n i , p e r d o n a di f iducia d e g l i i n d u s t i i a l i S a b b i a e S a r t o r i p e r c o n t o elei q u a l i c o n s e g n ò 40 m i l i o n i in a s s e ­g n i c i i c o l a r i a 1 l ' i m p u t a t o Fau. - to P o z z i e L u i g i C a n e p a .

L ' A g e n z i a - N a z i o n a l e » h a d a t o ie r i s e r a n o t i z i a d e l l a s o s t i t u z i o n e d e l prof . G e d d a d a l l ' i n c a r i c o d i P r e s i d e n t e g e n e r a l e d e l l ' A z i o n e C a t t o l i ­ca . L ' a g e n z i a a f f e r m a c h e la s o s t i t u z i o n e s a r e b b e s t a t a .vo l u t a d a P i o X I I in p e r s o n a •«il q u a l e — a g g i u n g e - - l a p r o p o r r à a l C o l l e g i o E p i s c o ­p a l e n e l l a r i u n i o n e d e p r o s ­s i m o o t t o b r e o in q u e l l a d e l g e n n a i o 1952 ...

S e c o n d o l ' a g e n z i a la d e c i ­s i o n e s a r e b b e s t a t a s o l l e c i t a ­t a da l l ' o l i . l e F a n f a n i , « i l

a g g i a v a n o i q u a l e a v i e b b e g i u s t i f i c a t o la r i c h i e s t a c o n " m o t i v i m o r a l i " , e s i b e n d o la r i c e v u t a d i u n a s s e g n o a m m o n t a n t e a 200 m i l i o n i di l i r e , e m e s s o d a l n o t o p r e g i u d i c a t o M o n t a g n a a f a v o r e de l prof . G e d d a n^ l 1952, c o m e c o n t r i b u t o dell- i a l l o r a e r i g e n d a c l i n i c a d e i g e m e l l i " M e n d e l " r e c e n t e ­m e n t e c o s t r u i t a a R o m a , in P i a z z a G a l e n o >.

" I l r i c e v u t a ! i o d e l l ' a s s e g n o — p r o s e g u e l ' a g e n z i a — c h e s a r e b b e s t a t o s e q u e s t r a t o a l

I HA INDITI DI FORMOSA STRUMENTO DKI PROVOCATORI DI GUERRA IN ASIA

Gli americani e Ciang intensificano gli atti di pirateria sulle coste cinesi Incursioni aeree stille provitivie. di Coking o-Fuhieny — Ammissioni anierlciiìic'sulla

partorì pozione della 7" flotta statunitense, alla cattura della petroliera sovietica «Tuupsi-• • »

L ' inch i e s t a De C a r o h a con­f e r m a t o la s t r e t t a amic iz i a di

d e r i d a col M o n t a g n a

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

P I C C H I N O , li). — C i n q u e a e t e i d i C i a n g , d i cu i 4 c a c c i a

n o n .sono s t a t e t r o v a t e . G l i i t i - Jo u n o d a r i c o g n i z i o n e s o n o d e l m o v i i n e n l o | S t a t i a b b a t t u t i o d a n n e g g i a t i

u n i n t o l i e r a o i l e d a l l a d i t e s a c o n t i a e r e a c i n e -e n e l l e p r i m e dui* s e t t i m a n e

t r i d i r i g e n l e m e t t e v a n o c o m u n i c a t o in c u i o - a v a n o « p r o t e s t a l e » c o n i l o gli a r -ì e s t i d i c h i a r a n d o c h e le •> a z i o ­ni a n t i c o m u n i s t e r e s t a n o n e l q u a d i o d e l l a d i f e s a d e l l a N a ­z i o n e e d e l l ' U n i o n e l ranco . -e» .

E ' p r o p r i o s u q u e l l e p a r o l e d i e s t r e m a g r a v i t à , c h e r i v e ­l a n o i f ini i l l ega l i d e l l ' a s s o c i a z i o n e . c h e q u e s t a s e r a i n s i ­s t o n o i g i o r n a l i . L e M o n d e , i n i gli a l t r i , c h i e d e « u n ' i n c h i e s t i » s u l l a p s e u d o u n i o n e d ' c h i a -r a n d o s i c o n v i n t o c h e e s sa « p e r m e t t e r e b b e d i r i p o r t a r e la s u a i m p o r t a n z a a l l e e s a t t e p r o p o r z i o n i , d i s c o p r i r n e gli i s p i r a t o r i e l e r i s o r s e , d i l i s -s a r n e il v e r o s c o p o . Q u e s t o g t u p p o p e r la . s a l v a g u a i d i a

d i q u e s t o m e s e m e n t r e t e n ­t a v a n o d i e f l e t t u a r e d e l l e i n -cur . - ion i s u l l e p r o v i n c e d i C e k i a n g e F u k i e n g . G l i a p ­p a r e c c h i e r a n o d i f a b b r i c a ­z i o n e a m e r i c a n a d e l t i p o F47 d a r i c o g n i z i o n e e F - 3 B . K^si si a g g i u n g o n o a i q u a t t o i d i c i

" I a e r e i d e l K u o m i n t a n g c h e r e ­c e n t e m e n t e le a u t o r i t à c i n e s i a v e v a n o a n n u n c i a t o e s - e r s t a ­ti a b b a t t u t i » d a n n e g g i a t i l u n g o la l 'ascia c o s t i e i a o r i e n ­t a l e t r a m a g g i o e g i u g n o .

La p o l l a t a d i q u e s t a i n t e n ­s i f ica ta a z i o n e a g g r e s s i v a c h e . d a T a i w a n , c o n m e z z i f o r n i ­t i d a g l i U S A e s o t t o la g u i d a a m e r i c a n a , v i e n e c o n d o t t a c o n t r o la t e r i a f e r m a c i n e s e

INQUALIFICABILE ARBITRIO POLIZIESCO

Arrestati a Modena due giornalisti democratici A n c h e un e r o i c o p a r t i g i a n o t r a t t o in a r r e s t o

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

M O D E N A . 19. — I m o d e ­nes i c h e a s c o l t a v a n o iei i ii g i o r n a l e r a d i o h a n n o a p p r e ­so f ra le a l t r e n o t i z i e q u e l l a d i u n a « b r i l l a n t e o p e r a z i o n e » d e l l a po l i z i a d e l l a l o r o c i t t à . In c h e è c o n s i s t i t a la *< b r i l ­l a n t e o p e r a z i o n e ••? N e l l ' a r r e ­s t o d e l g i o r n a l i s t a d e m o c r a t i ­co c o m p a g n o T e r e n z i o A s c a r i e x - d i r e t t o r e d e l s e t t i m a n a l e d e l l a F e d e r a z i o n e c o m u n i s t a . ., L a V e r i t à ,-. d i u n r e d a t t o r e d e l l o s t e s s o fog l io , il c o m p a ­g n o A l f r e d o T o s i , e d i u n e x -p a r t i g i a n o . il c o m p a g n o W a l ­t e r Mas-et t i , u n t e m p o r i c e r ­c a t o p e r u n a d e l l e t a n t e m o n ­t a t u r e c o n t r o la R e s i s t e n z a m o d e n e . - e o r d i t a a l l ' e p o c a d e l n n r e s c i a l l o C a l i .

L e r a g i o n i c h e h a n n o p o r ­t a t o a l l ' a r r e s t o d e i d u e g i o r ­n a l i s t i d e v o n o e s s e r e r i c e r c a ­te in u n a \ i g o i o s a iv .Mpaj .na

a p p a r e , p e r e s e m p i o , d a l f a t ­to c h e . n e l s o l o g i o r n o d e l 2'A m a r / o s c o r s o , t r e d i c i gì o p p i ili a e i e i d e l K u o m i n t a n g h a n ­no a t t a c c a t o la c o s t a d i F u -k i e n ni s e d i c i s o r t i t e . U n a c i r c o s t a n z a a u e o i a p i ù g r a v e : il p r i m o g i u g n o u n i t à d e l l a s e t t i m a 1 l o t t a a m e r i c a n a . c o m p o s t e d a d u e poi t a c i c i . u n i n c r o c i a t o r e e se i c a c c i a -tot p e d i n i e r e h a n n o m v a ~ o le a c q u e te i ì i t o t i a l i d e l l a C i n a p o p o l a t e i n t o r n o a l l ' i s o l a d i T a c i e n d i n a n z i a l l a c o s t a d i C e k i a n g . 49 g r u p p i d i a e r e i s t a t u n i t e n s i in l'.H - o t t i t e h a n n o sol v o l a t o le a i e e v i c i ­n e a l l ' i s o l a .

C o n t e m p o r a n e a m e n t e si s o ­n o m o l t i p l i c a t i g l i a t t i d i p i r a t e r i a d e l K u o m i n t a n g c o n t r o le n a v i d a c a r i c o ili m o l l i p a e s i c h e ' s o l c a n o lo s t i e t t o d i T a i w a n d i r e t t e n e i p o r l i c i n e s i . T a l i a t t i h a n n o a v u t o in ì z io Ini d a l ' ad e d i ess i s o n o s t a t e v i t t i m e n a v i d i p r o p r i e t à i n g l e s e , d a n e s e . n o r v e g e s e , i t a l i a n a , p o r t o g h e --e. o l a n d e s e , p a n a m e s e . t e -d e - c a o c c i d e n t a l e . p o l a c c a . s o v i e t i c a . N e l d i c e m b r e d e ! 1951Ì il c a p i t a n o d i u n a n a v e b r i t a n n i c a v e n n e t r u c i d a t o d u r a n t e u n a b b o r d a g g i o d i b a n d i t i d i C i a n g K a i S c e k . I n q u e s t o u l t i m o , p e r i o d o g l i . a t ­t a c c h i p i r a t e s c h i s o n a d i v e n ­t a t i p i ù f r e q u e n t i : i l 13 m a g ­gio s c o r s o le u n i t à d e l K u o -

| n i i n l a n g h a n n o a g g r e d i t o e j s e q u e s t r a t o u n m e r c a n t i l e p o -

; ! l a cco , il 2 3 - g i u g n o la n a v e d i s t a m p a c o n t r o ' la p o l i t i c a d i j«?vie t ie . i ., T u a p s e >.; p o c h i g u e r r a . Ess i v e n n e r o i n c r i m i - «»••>•» fa h a n n o f e r m a t o e n a t i n e l 15)50 e d e f e r i t i si 11 si|»>*-• «i l i ==it• • la n a v e i n g l e s e C o r t e m a i / t a l e , c o m e n e l c h i - " *,UP«'> ••• m o r o s o c a s o ih R e n z i e d A r i - j L ' i m p u d e n t e p i e t e > a de l starci». E s s e n d o s i d a t i a l l a l a - j g o v e r n o s t a t u n i t e n s e d i c s -t i t a n z a . p e r t u t t o il t e m p o c h e j ^ e i e e s t r a n e o d a q u e s t e a l ­l' . -egui to M>IIO s t a t i b r a c c a t i t i v i t à d i C i a n g K a i S c e k è s e n z a p o - a e la p e r - e i - u / i o n e i - s t a t a s m e n t i t a d a l l o s t e s s o : i è a l f ine c o n c l u s a con l ' a i - ' n o t o c o m m e n t a t o r e a m e r i c a n o r e s t o e f f e t t u a t o m c o n c o m i - l D r e w P e e r s o n il q u a l e h a t a n / a c o n q u e l l o ilei r o m p a - I s c r i t t o s u l AVir York Dailij g n o M a s e t t i . e r o i c o «o rna t i - à / i r r o r c h e . d u r a n t e l ' a t t a c c » d a n t e p a i t i g i a n o . , a l l a •• T u a p s e >, u n i d r o v o -

S u l l a « b r i l l a n t e o p e r a z i o n e ' ! l a u t e d e l l a s e t t i m a f lo t t a v o -d e l l a p o l i z i a n o n l e s t a i l a d i - ( l a v a a l d i s o p r a e •< in d i r e t t o r e i b i - e s s a è s t a t a c o m p i u t a c o n t a t t o c o n i n a z i o n a l i s t i c i -a d i s t a n z a d i t ; e m e s i d a ' . ' n e s i . d a v a l o i o i n d i c a z i o n i Mi r i e n t i o d e i n o s t r i t r e r o m p a - d o v e a b b o r d a r e la n a v e . Ni-g n i in c i t t à , d o v e ess i a v e v a - ( d e l t e s t o l e a g e n z i e d i s t a n i ­n o r i p r e s o l e l o t o n o r m a l i a i - ì p a a m e r i c a n a f a n n o m i s t e r o t i v i t à . P e r c i ò a p p a i e o l t : e - j c h e . p e r m e t t e r e C i a n g in m o d o r i d i c o l o l ' a g g e t t i \ o r n e j s o n d i z i o n e d i e s p a n d e r e s i a la la r a d i o d e l g o v e r n o h a u - a i o | p i r a ; e i ia a l a . s t r e t t o d i T a i -p e r q u a l i f i c a r e la c a t t u r a d i w . m s ia le o p e r a z i o n i a g g r e s ­

s ive c o n t i o la t e r r a f e r m a c i ­n e s e . gi i S t a t i U n i t i s t a n n o p i o v v e d e n d o con n u o v i m e z z i

LA PMTE5TA COXTRO IL PIANO DI SPARTlZlfikE

Sciopero totale al l 'Arrenala ili Tricwtf**

p e r s o n e c h e i la m e s i c i r c o l a ­v a n o n o r m a l m e n t e , t r a n s i t a n ­d o p u r e r i p e t u t a m e n t e d i n a n ­t e le o r e d e l g i o l i t o d i n a n z i

i a l l a s e d e d e l l a Q u e s t u r a . j L a n o t i z i a h a d e s t a t o i n d i - ; i g n a u l o n e n e l l a c ' t t a d i n a n z a . ì a ; [ ana l i - c o n o s c e e s t i m a i t r e i

n a v a l i e a e r e i . D u e c a c c i a t o r ­p e d i n i e r e t r a s f e r i t e a l K u o ­m i n t a n g d a l l a m a i ina U . S . A . s o n o g i u n t e a T s i p h ni q u e ­s t i g i o r n i e il p i m i o c o n t i n ­g e n t e d i c a c c i a a leaz . ione S a b i e F-8(> v r i a c o n g e g n a t o a C i a n g K a i S i e k e n t i o u n m e s e .

N o n p u ò s f u g g i l e t h e l ' i n -te i i s i f ì ca rs i d a pa i te d e l K u o ­m i n t a n g d e l l a p i r a t e r i a e d i a t t i ili a g g i e s M o n e c o n t i o la C i n a h a coincis-o c o n la v i ­s i t a a T a i w a n d i V a n F l e e t . E ' n o l o c h e . d a i l u n g h i c o l ­l o q u i c o n C i a n g . V a n F l e e t h a r i p o i t a t o a W a s h i n g t o n l ' idea d e l p a t t o d i « m u t u a d i -fe.-a •> U S A - K u o m i n t a n g . d e ­s t i n a t o a i l a r e u n a v e s t e f o r ­m a l e p e r m a n e n t e a l l ' o c c u p a ­z i o n e a m e r i c a n a d i T a i w a n . L ' i s o l a m e n t o c h e . d a G i n e v r a è r i s u l t a t o p e r i p i a n i d i g u e r r a d e g l i S t a t i U n i t i in A s i a i n d u c e e v i d e n t e m e n t e il P e n t a g o i o e il D i p a i t i m e n t o

di S t a t o a p u n t a r e p i ù eh m a i su C i a n g p e r i n a i i t e n e r e | s m e n t i t a ­la t e n s i o n e in E s t r e m o O r i e n ­te , o s t a c o l a l e la n o r m a l e r i ­p r e s a d e i c o m m e t ci con !a C i n a e l o m e n t a r e la g u e r r a c o n i l o la R e p u b b l i c a p o p o l a ­l e c i n e s e . M a — a m m o n i s c e il G è » Min Gibuo in u n a l i ­tili e v o l e e d i t o r i a l e s u l l ' a r g o ­m e n t o — « T a i w a n è s a c r o e d i n v i o l a b i l e t e r r i t o r i o d e l l a R e p u b b l i c a p o p o l a t e c i n e s e . Q u a l s i a s i i n c i d e n t e g l i i m p e ­r i a l i s t i e g l i a m e r i c a n i c e r ­c h i n o d i c r e a r e , q u a l s i a s i a t ­t i v i t à a g g r e s s i v a e s s i p o s s a n o s v i l u p p a r e , n u l l a i m i t e r à la s a l d a d e t e r m i n a z i o n e d i s e i ­c e n t o m i l i o n i d i c i t t a d i n i c i ­n e s i . i l i l i b e r a r e il l o r o t e r ­r i t o r i o d i T a i w a n . 1 g o v e r ­n a n t i a m e r i c a n i p o r t e r a n n o le i c s p o n s a b i l i t à p r o l u n g a t e e le g r a v i c o n s e g u e n z e c h e d e r i v i n o d a u n a s i m i l e s i t u a ­z i o n e >•.

FRAN'CO C A L A M A N D R E I

M o n t a g n a d a i . c a r a b i n i e r i , s a ­r e b b e e n t r a t o i n p o s s e s s o d i F a n f a n i n e l n e r i o d o in c u i q u e s t i e r a il t i t o l a r e d e l M i ­n i s t e r o d e s ì i I n t e r n i , d u r a m e

| il g o v e r n o P e l l a >. ; S u b i t o d o p o l ' a g e n z i a ! A N S A d i r a m a v a la s e g u e n t e

N e g l i a m b i e n t i v i c in i a l l ' o n d e F a n f a n i s o n o s t a t e d e f i n i t e s e n z a a l c u n f o n d a m e n t o e g r o s s o l a n a m e n ­t e ì i d i c o l e l e v o c i d i f f u s e c i r c a r i c h i e s t e d i s o s t i t u z i o ­ni c h e s a i e b b e r o s t a t e a v a n ­z a t e d a l l ' o n . l e F a n f a n i n e i c o n f r o n t i d i a l t e c a r i c h e d e l -l ' A C I >.

C o m e si r i c o r d e i à il P iof -G e d d a e b b e r e a l m e n t e r a p p o r t i d ' a m i c i z i a c o n il M o n t a g n a , e fu in u n a c e r t a o c ­c a s i o n e a p r a n z o c o n lu i n e l ­la f a m o s a v i l l a d i F i a n o R o ­m a n o . Q u a n d o i g iorn- i l ì d e t t e r o n o t i z i a d e l l ' o s p i t a l i t à c h e il G e d d a a v e v a r i c e v u t o d a l fa lso m a r c h e s e , il P r e s i d e n t e g e n e r a l e d e l l ' A C I , a t t r a v e r s o u n o s c r i t t o a p n a r s o s u l Quo tidiano, n o n n o t ò n e g a r e la r e a l t à d e l l e c o s e . Eg l i s i l i ­m i t ò a l l o r a a d a f f e r m a r e c'ne la ia g i t a a F i a n o R o m a n o

e d i l s u o i n c o n t r o c o n il M o n t a g n a e r a n o d o v u t i a l ­l ' i n t e r e s s e p o r t a t o a d u e g e ­m e l l i n a t i i n q u e l p i c c o l o p a e s e .

N e l l o s t e s s o t e m p o p e r ò c o m i n c i a r o n o a c o r r e r e voc i s u l l a b e n d i v e r s a n a t u r a d e i r a p p o r t i c h e e r a n o i n t e r ­c o r s i f r a i l p ro f . G e d d a e il M o n t a g n a . F u i l n o s t r o g i o r ­n a l e c h e , q u a l c h e m e s e fa, p u b b l i c ò l a n o t i z i a c h e a l c u ­n i s t u d i o s i d i g e m e l l o g i a , a i q u a l i G e d d a a v e v a a f f i d a t o l ' i n c a r i c o d i s v o l g e r e i m p o r ­t a n t i ì - i c e r che i n q u e s t a b r a n c a s c i e n t i f i c a , e r a n o s t a t i a l l o n t a n a t i b r u s c a m e n t e d a l ­l ' I s t i t u t o M e n d e l , d o p o c h e il P r e s i d e n t e d e l l ' A C I si e r a v a l s o a m p i a m e n t e d e l l a l o r o o p e r a , u t i l i z z a n d o l a , c o m e c o s a p r o p r i a , in u n a s u a p u b ­b l i c a z i o n e .

F u il n o s t r o g i o r n a l e a n -p o r t a r e l a n o t i z i a c h e f ra le a c c u s e m o s s e a l prof . G e d d a n o n c ' e r a s o l t a n t o q u e l l a d e l ­l a s c a r s a c o r r e t t e z z a s c i e n t i ­f ica , m a a n c h e q u e l l a b e n p i ù g r a v e d i a v e r a v u t o r a p ­p o r t i d ' a f f a r i c o n il M o n t a ­g n a , s i a d u r a n t e l ' a n n o s a n t o , c h e n e l c o r s o d e l l a f o n d a z i o ­n e d e l l ' I s t i t u t o M e n d e l .

Q u e s t e r i v e l a z i o n i f e c e r o r i t e n e r e s i n d a a l l o r a i m m i ­n e n t e l a s o s t i t u z i o n e d i G e d ­d a a l l a P r e s i d e n z a g e n e r a l e d e l l ' A C I , e c iò p r o p r i o p e r q u e i « m o t i v i m o r a l i » d i cu i p a r l a o g g i « L ' A g e n z i a N a ­z i o n a l e ».

S o l o II Quotidiano, o r g a n o d e l l ' A C I d e t t e u n a c o n f u s a s m e n t i t a a l l a p r o b a b i l i t à c h e il G e d d a v e n i s s e e s t r o m e s s o d a l l a c a r i c a r i c o p e r t a . L ' O s -servatore Romano, il g i o r n a l e d e l V a t i c a n o e q u i n d i d e l l a C o m m i s s i o n e E p i s c o p a l e d i c o n t r o l l o s u l l ' A C I , t a c q u e con g r a n d e d i s p i a c e r e d e l prof . G e d d a e d e i s u o i s o s t e n i t o r i .

Prima la «Ronde ie l'espoir» al Festival della canzone G E N O V A , 19. — L a < R o n ­

d e d e l ' e s p o i r », u n a t r i s t e c a n z o n e p a r i g i n a h a v i n t o il P r i m o f e s t i v a l d e l l a c a n z o n e f r a n c e s e c h e s i è s v o l t o , p e r t r e s e r e c o n s e c u t i v e , a l n u o ­v o l i d o d i G e n o v a c o n l a p a r ­t e c i p a z i o n e d i M a u r i c e C h e -v a l i e r e d e i c a n t a n t i A n d r é C l a v e a u , A r m a n d o M e s t r a l . M a t h è A l t e r y , R e n é e L e b a » e il d u o d e l l e s o r e l l e E t i e n n e . S u u n a q u i n d i c i n a d i c a n z o ­n i c o n c o r r e n t i a l a •. R o n d e d e l ' e s p o i r » è a n d a t o il p r i m o p r e m i o a s s o l u t a , l a c o p p a de l m i n i s t e r o d e l l o s p e t t a c o l o . E ' u n a c a n z o n e a c c o r a t a c h e r i ­c o r d a , f o r s e u n p o ' t r o p p o , ' L e F e u i l l e s M o r t e s • . < N o n

v i v i a m o a b b a s t a n z a p e r v i v e r t u t t e l e p e n e d e l m o n d o — d i c o n o i s u o i v e r s i — p e r c h è s o n o t a n t e , m a n o n d o b b i a m o e s s e r e in fe l i c i , p o i c h é a t t o r n o a n o i a b b i a m o u n a s e q u e n z a i n f i n i t a d i a l t r e c o s e m e r a v i ­g l i o s e ».

L e s e i c a r a v e l l e d ' o r o pel­l e m i g l i o r i i n t e r p r e t a z i o n i s o ­n o s t a t e a s s e g n a t e a i c a n t a n ­t i f r a n c e s i « A n d r é C l a v e a u p e r « L a c h a n s o n d e c h a r m e », A r m a n d M e s t r a l p e r lo <; C h a n s o n a v o i x », R e n é e L e -b a s p e r l a « C h a n s o n r e a ­l i s t e », M a t h è A l t e r y p e r l a ' C h a n s o n f a n t a i s i s t e » e a l l e s o r e l l e E t i e n n e p e r l a ? C h a n ­s o n r i t m i q u e ».

« Tromba marina » su Riccione

RICCIONE, 19 — Una a t rom­ba marnil i » si è a b b a t t u t a que­siti seni al le 20.30 su l la spiaggia ili Riccione, nei corso in u n tempora le che h a Imper i ersato -su g ian par te \ Emilia. Grosat pini sono fatati comple t amen to sradicaU u a u u violenza deiln « t romba » che h a provocato d a n n i allo a t t r ezza tu re della ^piaggiti

per 165 morti

il ca ldo negl i S.U.

C H I C A G O , 19. — L ' e c c e z i o ­n a l e o n d a t a q u a s i a f r i c a n a c h e h a i m p e r v e r s a t o n e g l i S t a t i U n i t i l a s e t t i m a n a s c o r ­s a h a c a u s a t o la m o r t e d i 165 p e r s o n e i n t u t t i g l i S t a t i . p r o v o c a n d o i n o l t r e g i a v i s s i m i d a n n i a l l ' a g r i c o l t u r a , m o l t i p r o d o t t i e s s e n d o s t a t i l e t t e ­r a l m e n t e <. b r u c i a t i >> d a l s o l e .

I l p u n t o m a g g i o r m e n t e c o l ­p i t o d a l l a c a n i c o l a è s t a t o F o i t S c o t t , n e l K a n s a s , d o v e il m e i c u r i o è s a l i t o a 43 g r a d i .

Ql'AU-: I.A (AL SA DKU.A MISTERIOSA MORTE DKI. DOTI. «OSCO?

I f a m i l i a r i de l medico t o r i n e s e non credono nella tesi del suicidio

l ' j iormc lol la, ai i re. . fidanzale : era

funerali del professionista piemontese — Nessuna delle però pi^seìiìe — Un "telegramma chi Animan

l 'Ik-iKii iNt .KAt, . diret tore

tiiiirKUi ciiiiirni, vice di reti . resp. Stabi l imento Tlpogr. U.E.S.I.S.A..

Via IV Novemnre. 149 • ••••ti i n u n i i I M I I I I i l l i i i i i i i l i i n i

ANNUNCI SANITARI

DISFUNZIONI S E S S U A L I

DI OGNI ORIU1N& Anomalie. Senilità. Cure rapide

prematr imonial i PKOF. DR. DE BEKNARUIS

Ore U-13 - 16-19: test. 19-12 HUMA l»iaz?a indipendenza 5 ( S i a n o n e !

ALFREDO 3 I n l f P l VENE VARICOSE

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CORSO UMBERTO N. 504 (Presso Piazza del Popolo)

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Studio medico ESOUILINO VENEREE cue"plde

DISFUNZIONI prematr imonial i

S E S S U A L I

DALLA REDAZIONE TORINESE

T O R I N O . l!l — L e cau-w d e l l a m o r t e d e l d o t i . G i u ­s e p p e Bosco , il m e d i c o t o r i ­n e s e s u i c i d a c o n u n c o l p o di p i s t o l a ne i p r e s s i d i C a s a l -v o l t m e . n o n v a n n o c e r c a t e a d A m m a n . *.n G i o r d a n i a , m a in I t a l i a . U n • c a b l o - !>iunto d a i r o > p e d a ' . e d i A m m a n , a f u m a d e ! p r i m a r i o p ro f . T e -s;o. d i c e t e s t u a l m e n t e : • D o ­lo r i s s i m a p e r d i t a d o t t . B o s c o g i u n t a c o m p l e t a m e n t e i n a t t e ­s a . S u a i n t e g r i t à p r o f e s s i o n a ­l e e m o i a l e . s u o e q u i l i b i i o s e r e n o i e l i d o n o d i f f i c i l e i m ­m a g i n a l e c a u s e g i u s t i f i c a n t i s u i c i d i o . S a a s c o m p a r s a l a ­s c i a ««lande v u o t o o s p e d a l e d o v e <: p : o d i g ò a m a t o e s t i ­m a t o p e r «.ette a n n i - .

Que>u> :I t e s t o d e l cab ' . o -

p o s s a f a r s u p p o n e u n a c a u s a p i ù o m e n o r e m o t a , c o n o r i ­g i n e n e l l a l o n t a n a c i t t à d i O r i e n t e . I I d o t t . B o s c o si ù to l t a la \ i ta — p a r e n o n vi s i a n o o i n u i i d u b b i in p r o p o ­s i t o — e il m o v e n t e v a r i c e r ­c a t o n e l n o s t r o P a e s e , f o r s e a T o r i n o , fo r se a M i l a n o , f o r s e a R a p a l l o o v e lo s v e n t u r a t o s o g g i o r n ò p e r u n a s e t t i m a n a d u r a n t e la s u a b r e v e v a c a n z a .

I D a i d a t i f i n o r a r a c c o l t i s i p u ò a f f e r r a l e , c o n u n a c e r t a s i c u r e z z a , c h e il g i o v a n e m e ­d i c o d e c i s e il s u o g e s t o a l ­l ' i m p r o v v i s o o q u a s i . Egl i a v e v a c e r t o d e i p r o g e t t i p e r il f u t u r o : a v e v a g i à c o m p r a ­t o il b i g l i e t t o p e r il v i a g g i o d i r i t o r n o a d A m m a n e f o r ­se — m a q u i il c a s o si a m ­m a n t a d i m i s t e r o — s t a v a p e r r i s o l v e r e a n c h e l e Mie q u e

g r a m m a . n u l l a d u n q u e c h e l s t i o n i s e n t i m e n t a l i . II g i o r n o

d i r i g e n t i p o p o l a r i p e r l a I o n i Commenti al discorso di Togliatti

probità «r- i! loro patriottismo, j

Lettera (ti Grotewoh! per l'unità dei lavoratori

! (Con t imumonr dalla 1. pagina)

T R I E S T E . 19. — D o m a n i ;-era il S e g r e t a r i o d e l P a r t i ­t o C o m u n i s t a d e l T . L . T . , V i t ­t o r i o V i d a l i . r iba 'd i rà , n e l c o r -.-<> d i u n ' i m p o r t a n t e c o n f e r e n ­za c u i s o n o s t a t i i n v i t a t i i r a p p r e s e n t a n t i d e l l a s t a m p a , p e r s o n a l i t à d e l l a v i t a p o l i t i c a e d e l e g a z i o n i d e i r i o n i e d e l ­l e f a b b r i c h e d i T r i e s t e , la p o ­s i z i o n e d e i c o m u n i s t i n e i c o n ­f r o n t i d e l l a « p a r t i z i o n e . 11 c o m p a g n o V i d a l i f a r à i l p u n ­t o s u l l a s i t u a z i o n e , s u g l i u l t i ­m i s v i l u p p i fiel p r o b l e m a d e l T . L . T . e s u l l a l o t t a c o n t r o il b a r a t t o .

O g g i h a n n o s c i o p e r a t o p e r m e z z ' o r a i l a v o r a t o r i d e l l ' A r ­s e n a l e t r i e s t i n o i q u a l i , r i u ­n i t i i n a s s e m b l e a , h a n n o i n ­v i a t o u n a v i b r a t a p r o t e s t a a l l ' O N U , r i g e t t a n d o o g n i - p a r t i z i o n e . M a l g r a d o la c a m ­p a g n a d i c a l u n n i e m o n t a t a c o n r i c c h e z z a d i m e z z i d a i d i r i g e n t i d e l l ' o r g a n i z z a z i o n e

s i n d a c a l e M-..->ionist.i. O - M « -q u i e n l i a l l e d i r e t t i v e d i Scv ' . -b a e a l l e s u e t e s i a i i l la « p r o v ­v i s o r i e t à » d e l b a r a t t o , ii 9d p e r c e n t o d e i l a v o r a t o r i h a p a r t e c i p a t o a l l o s c i o p e r o . E ' . q u e s t a , u n a c h i a r a d i m o s t r a ­z i o n e d i q u a n t o v a s t a s i a la o p p o M z i o n e a l l a s p a r t i z i o n e t r a i l a v o r a t o r i t r i e s t i n i , a l d i s o p r a d i q u a l s i a s i d i s t i n z i o n e di a p p a r t e n e n z a s i n d a c a l e o p o l i t i c a .

G r a n d e e c o h a a v u t o i n c i t ­tà la n u o v a p r e s a d i p o s i z i o ­n e d e g l i e s u l i d i t u t t i i c o ­m u n i d e l l a z o n a B c o n t r o q u a l s i a s i s p a r t i z i o n e d e l t e r ­r i t o r i o . S i r i l e v a , i n p a r t i c o ­l a r e , c h e gl i i s t r i a n i h a n n o a n c o r a u n a v o l t a p r e s o u n a t • t e g g i a m e n t o in n e t t o c o n t r a ­s t o c o n la p o s i z i o n e d e i d i r i ­g e n t i d e i p a r t i t i g o v e r n a t i v i . a d e g u a t i s i ' a l l e p o s i z i o n i r i ­n u n c i a t a r i e d e l g o v e r n o d i Roma.

! t e n t a t i v i c l e r i c a l i d i s p e z z a r e l | i«i i HIIIIW WÌ l a t v i a i v i i ; p e r c o m p r e il r e g i m e d i d e -S I n o c c a s i o n e d e l C o n g r e s s o 1 , m o c r a z i a p o l i t i c a . d e l P a r t i t o s o c i a l d c m o c r a M c o j c - p c r i e n z a t e d e s c o , c h e si s t a p e r t e n o r e m e n t o a B e r l i n o , il P r e s i d e n t e d e l ' . i n

C o n s i g l i o d e l l a R e p u b b l i c a D e m o c r a t i c a T e d e s c a e m e m ­b r o d e l P o l i t b u r o d e l C o m i t a ­t o C e n t r a l e d e l P a r t i t o d i U n i t à S o c i a l i s t a . O t t o G r o -tevvoh l , h a i n d i r i z z a t o a l P r e -s i d e r t e d e l P a r t i t o S o c i a l d e ­m o c r a t i c o . E r i c h O l l e n h a u e r . u n a l e t t e r a i n c u i i n s i s t e s u l l a n e c e s s i t à d i r e a l i z z a r e l ' u n i t à d ' a z i o n e d i t u t t i i l a v o r a t o r i t e d e s c h i .

G r o t e w o h l c h i e d e a l P r e s i ­d e n t e d e l P a r t i t o s o c i a l d e m o ­c r a t i c o d i p r o p o r r e a l c o n ­g r e s s o l ' u n i t à d ' a z i o n e d e l l a c l a s s e o p e r a i a c o m e m e z z o p e r l o t t a r e c o n t r o la C E D ; e p r o p o n e i n o l t r e d i e l a b o ­r a r e i n c o m u n e u n a l e g g e e l e t t o r a l e c h e p e r m e t t a d i i n ­d i t e e l e z i o n i p e r u n a a s s e m ­b l e a n a z i o n a l e d i t u t t a l a G e r m a n i a .

L ' u l t i m a d e l l ' - a p p a r e n t a -

t r a c l e r i c a l i e <• l a i c i

s t e rna ' ì e r n o c r a t i c o i t a l i a n o . ! r e s i i n e f f i c i e n t i n e l P a e s e < T u t t a v i a c o n o n t o g h e c h ' e s - J p r i v a t i in P a r l a m e n t o d i o g n si facc i .m> l o s f o r z o d i n a - l f o r z a d e t e r m i n a n t e ^ . s c o n d e r o a n c h e a «è s t e s s i la

. r e a l t à : la q u a l e — c o m e h a jo - - e r \ a :<» T o g l i a t t i — è c h e in [ i t a h . i . n e " > n u o v e c o n d i z i o n i

e d e d i « l e g g e - t r u f f a . ' c h e p o t r a n n o e s s e r e d o t e r m i -h a c o n f e r m a t o c h e . l a . « « a - m a t e d , " p : e c i p i t a r e d e l l i n v o - : „ C o m i t a t o d i r e t t i v o d e i n u m - n - c h e i p a r n i u m of- h u / . i o n e c l e r i c a l e , l ' e l e m e n t o d i ' a r u r m n d e m o c r i s t i a n o d e l l a

l 'on. Priore sospeso dal gruppo dèipocriitiano

m i n o r " e s c o n c l u s i o n a t a e i s t e ­r i c a . e , i n t a l u n i c a s i , b a d a a d d i r i t t u r a a n a s c o n d e r a i la r e a l t à , g o n f i a n d o p o s i t i v a m e n ­t e i «ges t i» f a v o r e v o l i a l « c e n ­t r o ) f a t t i d a l F a n f a n i p e r a d ­d o l c i r e la p i l l o l a a i suo i a v ­v e r s a r i s c o n f i t t i . "' i >

L a s o s t a n z a p u r a m e n t e fo r ­m a l e d i q u e s t i g e s t ì n o n s f u g ­ge p e r ò a g l i s t e s s i i n t e r e s s a t i . i q u a l i s o n o c o s t r e t t i a d a m ­m e t t e r e , c o n T o g l i a t t i , c h e lo a v v e n t o d i F a n f a n i è j n s é u n p e r i c o l o g r a v e p e r l ' i n t i e r o s i ­

r e . a n c h ' e s s i , c e r n e « g a r a n ­z ia . c o m e « p r o t e z i o n e - de l s i s t e m a d e m o c r a t i c o d a i co lp i de l t o t a l i t a r i s m o c l e r i c a l e .

A l d i fuo r i d e l l a . c o m p r e n ­s i o n e d i q u e s t e r e a l t à , n o n c 'è p e r ì p i c c o l i p a r t i t i c o m e d e l r e s t o la s t e s s a S t a m p a a m m e t t e m a l i n c o n i c a m e n t e , a l t r o c h e « u n s e r i o p e r i c o l o d i s o f f o c a m e n t o , s e n o n il r i ­s c h i o c h e e s s i v e n g a n o e l i ­m i n a t i d a l l a l o t t a p o l i t i c a ,

r a t o a l l ' u n a n i m i t à d i s o s p e n ­d e r l o d a l g r u p p o , d e f e r e n d o l o a l l a d i r e z i o n e d e l P a r t i t o .

Decresce il Danubio «lìcite in Ungheria BUDAPEST, 19 — Radio

Budapest ha annunciato que sta sera che il livello delle acque del Danubio, dopo es­sere salito ad una altezza di circa otto metri, ha -comin­ciato a decrescere, . .

d e l l a s u a m o r t e eg l i a n d ò c o n l ' a u t o s u l l a s t r a d a d i C a s a l -v o l o n e , s i f e r m ò a l c roc i f i s so in " f e r r o b a t t u t o , a p o c a d i -strvviza d a u n a c a s c i n a e ii fu v i s t o s o s t a r e p e r o r e , i n i n e q u i v o c a b i l e a t t e g g i a m e n t o di c h i a t t e n d e q u a l c u n o . - Q u a l c u n o > n o n a r r i v ò e il d o t t . B o s c o sì - u c c i s e . Q u a l e t r e m e n d a i m p o r t a n z a a v e v a d u n q u e il s u p p o s t o c o n v e ­g n o ? P e r q u a l e m o t i v o u n u o m o g i o v a n e , r i c c o , c o n p r o ­s p e t t i v e d i o t t i m a c a r r i e r a , si è t o l t a la v i t a p e r u n a p ­p u n t a m e n t o m a n c a t o ? I n t e r ­r o g a t i v i c h e a n c o r a n o n h a n ­n o t r o v a t o r i s p o s t a e f o r s e n o n . l a t r o v e r a n n o mai . -

A n c h e l ' i n d a g i n e r e l a t i v a ni d i l e m m a : s u i c i d i o o d o m i c i ­d i o . è p r a t i c a m e n t e c o n c l u ­s a . I c a r a b i n i e r i h a n n o a c ­c e r t a t o c h e l ' a r m a t r o v a t a

{ne l la m a c c h i n a a p p a r t e n e v a ì a l d o t t . B o s c o f in d a i t e m p i • in c u i eg l i p r e s t a v a s e r v i z i o I s o t t o l e a r m i c o m e u f f i c i a ­l e . I l n u m e r o d i m a t r i c o l a » è s t a t o c o n t r o l l a t o n e i c a r t e g g i d e l d i s t r e t t o . L ' a r m a , u n a B e r e t t a o r i g i n a r i a m e n t e - c a l i ­b r o 9, e r a s t a t a a d a t t a t a a c a l i b r o 7,65. E * . q u e s t o u n ' a l ­t r o ' e l e m é n t o a ' f a v o r e d e l l a tes i d e l s u i c i d i o . O r m a i sol-

{ t a n t o i p a r e n t i , l a m a d r e s o -p r a t u t t ò . c r e d o n o c h e il m e ­d i c o s i a s t a t o v i t t i m a d i u n f e r o c e a s s a s s i n o c h e Io h a a t ­t i r a t o i n u n t r a n e l l o e lo h i u c c i s o , d e r u b a n d o l o p o i d^ : d e n a r i e d e l l ' o r o l o g i o . S t a d i f a t t o , n e z ò . c h e l ' o r o l o g i o e i d e n a r i — c h e a d e t t a d e i f a m i l i a r i il B o s c o p o r t a v a s e m p r e c o n s e — n o n s o n o s t a t i t r o v a t i .

I f u n e r a l i d e l g i o v a n e m e ­d i c o h a n n o a v u t o l u o g o d o ­m e n i c a m a t t i n a p a r t e n d o d a C o r s o C a s a l e 46 . a b i t a z i o n e de l d e f u n t o . U n a e n o r m e fol la h a s e g u i t o il f e r e t r o c h e . p e r m a n e n d o u n l i e v e -«ribbio s u l l e c a u s e d e l l a m o r ­t e . a v e v a r i c e v u t o r i " i s t e n -za d: a l c r n i r e l i g i o s i . T.a s a l ­m a de l d o t t . B o s c o è s t a t a • , . «v% ni.-»!-» ^\.-^.•,.:--,, ;-jp-\cnt^

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