LA BOTTEGA DELLE DONNE TESSITRICI DI AMELIA · 2016-07-03 · LA BOTTEGA DELLE DONNE TESSITRICI DI...

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LA BOTTEGA DELLE DONNE TESSITRICI DI AMELIA Siamo un laboratorio artigianale tessile interculturale. Siamo aperte dal gennaio del 2013. Il laboratorio è il risultato di un’azione concreta, voluta e sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Sociali e di Genere del Comune di Amelia a favore dell’integrazione sociale e di formazione. Il nostro progetto è nato, infatti, grazie all’applicazione di una legge (n.286 del 1998), che promuove iniziative volte a facilitare l’integrazione di genere per le donne straniere. Promuovere, però, non vuol dire farsi carico a tempo indeterminato dell’esperienza, è un avvio, un aiuto a iniziare. Riuscire a continuare ad esistere, crescere e trasformarsi dipende dall’impegno e dalla capacità progettuale, che tutto il gruppo del laboratorio saprà spendere e mettere in campo. Siamo ospiti in due locali, nel centro storico, di propriet à della Curia, concessi in comodato d’uso al Comune che ha provveduto, usufruendo del piccolo fondo della L. 286/98, alla loro necessaria ristrutturazione. L’arredamento, il materiale per iniziare a lavorare sono stati il risultato di prestiti, donazioni generose di vari sostenitori dell’iniziativa. Lo spirito con cui è partito il progetto è stato analogo, al mutuo soccorso, all'auto-mutuo aiuto: donne competenti in aiuto a donne alla ricerca di una propria competenza professionale, strumento primo e necessario sulla via dell'emancipazione e indipendenza individuale ed economica.

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LA BOTTEGA DELLE DONNE TESSITRICI DI AMELIA

Siamo un laboratorio artigianale tessile interculturale.

Siamo aperte dal gennaio del 2013. Il laboratorio è il risultato di un’azione concreta, voluta e sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Sociali e di Genere del Comune di Amelia a favore dell’integrazione sociale e di formazione.

Il nostro progetto è nato, infatti, grazie all’applicazione di una legge (n.286 del 1998), che promuove iniziative volte a facilitare l’integrazione di genere per le donne straniere. Promuovere, però, non vuol dire farsi carico a tempo indeterminato dell’esperienza, è un avvio, un aiuto a iniziare. Riuscire a continuare ad esistere, crescere e trasformarsi dipende dall’impegno e dalla capacità progettuale, che tutto il gruppo del laboratorio saprà spendere e mettere in campo.

Siamo ospiti in due locali, nel centro storico, di proprietà della Curia, concessi in comodato d’uso al Comune che ha provveduto, usufruendo del piccolo fondo della L. 286/98, alla loro necessaria ristrutturazione. L’arredamento, il materiale per iniziare a lavorare sono stati il risultato di prestiti, donazioni generose di vari sostenitori dell’iniziativa.

Lo spirito con cui è partito il progetto è stato analogo, al mutuo soccorso, all'auto-mutuo aiuto: donne competenti in aiuto a donne alla ricerca di una propria competenza professionale, strumento primo e necessario sulla via dell'emancipazione e indipendenza individuale ed economica.

Nel Laboratorio operano, volontariamente, artigiane del luogo che trasmettono, sotto forma di corsi d'insegnamento, la loro arte al gruppo delle partecipanti straniere e italiane. In questo primo anno di attività, il laboratorio, nel suo obiettivo di offerta formativa, ha risentito della natura d’adesione e partecipazione esclusivamente volontaria che, nei tempi lunghi, penalizza pesantemente la continuità e assiduità dell’attività didattica delle formatrici, contemporaneamente costrette a mantenere altri impegni lavorativi necessari al loro sostentamento. Nonostante questo e altri limiti di natura strutturale, il gruppo, inizialmente formato da cinque donne e, ad oggi, arrivato a dodici partecipanti, ha lavorato molto, producendo articoli accessoriali di qualità, apprezzati in ogni occasione d’esposizione al pubblico.

Questa fase volontaria e solidaristica sta, fisiologicamente, evolvendo nell’intento della nascita e affermazione a diventare un soggetto sociale e giuridico gradualmente autonomo e riconosciuto. Il primo passo, formale, importante, in tal senso, è già avvenuto, nel corso del 2013, con l’annessione del Laboratorio all’Associazione di promozione sociale e culturale “Forum Donne Amelia”. Divenire un’impresa sociale, seppur piccola e locale, nel campo dell’artigianato tessile è il nostro maggiore e indispensabile obiettivo da perseguire per riuscire a vivere, non solo sopravvivere.

La consapevolezza, avvertita e dichiarata fin dall’inizio, di voler rispondere ai bisogni non solo e unicamente di socializzazione e integrazione ma, voler intraprendere un’esperienza formativa e produttiva nel campo dell’artigianato tessile si è imposta “naturalmente” e “necessariamente” essenzialmente per due motivi: il primo è imputabile al bisogno di voler “fare sul serio”, di credere alla possibilità che, un gruppo di donne, data loro l’opportunità di mettersi insieme, fosse in grado di sviluppare un progetto di lavoro complesso, creativo, significativo e duraturo. L’altro, è da ricercare nelle oggettive e costringenti condizioni sociali in cui versa la maggior parte delle partecipanti che vedono, nello sviluppo e perfezionamento delle loro competenze tecniche artigianali, un’opportunità per affrancarsi dalle attuali condizioni di disoccupazione e/o sottoccupazione precaria con un impegno lavorativo espressivamente più gratificante e in grado di garantire loro autonomia e indipendenza economica.

Attività e collaborazioni esterne.

Il Laboratorio, nel corso di questo primo anno d’attività, ha dato più spazio e attenzione alla cura della conoscenza reciproca, alla nascita di uno spirito, identità di gruppo, alla crescita delle competenze tecniche di ciascuna partecipante e alla ricerca di una visione progettuale per il futuro. L’aspetto commerciale e di marketing è, ad oggi, il nostro maggior punto di debolezza.

Tuttavia, pur non sconfinando di molto dal nostro territorio, non sono mancate occasioni di partecipazioni a eventi, mostre, mercati, primi tentativi di lavorare e confrontarsi in rete con altre realtà dell’associazionismo, collaborazioni con le scuole elementari. Tra tutte, ne ricordiamo alcune:

8-9 marzo 2013. Esposizione dei primi prodotti della Bottega all’interno delle manifestazioni organizzate dal Comune di Amelia - Assessorato alle politiche sociali e di genere in occasione della Giornata delle Donne.

23-24 agosto 2013. Amelia Estate 2013: “Mélange” in p.zza Marconi. Incontro-scambio interculturale a cura delle associazioni Forum Donne, Arcobaleno e la Consulta per l’integrazione.

Dal 27 al 29 giugno 2013. Terni CESVOL festival “Ci siamo. Giornate del volontariato”.

6 ottobre 2013. Al Chiostro Boccarini. Fiera-Mercato dell’artigianato artistico e “Handmade Market” vintage in collaborazione con l’Assessorato Comunale al Commercio di Amelia.

2013-2014. Partecipazione al programma di iniziative della Rete interistituzionale “Prendiamoci per mano”. Progetto CreatTivi e Volontari, percorso educativo e sociale. Collaborazione della Bottega delle Donne Tessitrici con le scuole primarie di Amelia e Fornole con Laboratori tessili e di riciclo per cinque classi delle elementari.