La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni...

32
Anno XXXIII Nr. 6 Settembre 2007 Fr. 5.– Periodico dell’Associazione Consumatrici della Svizzera italiana La borsa della spesa FIORI A CONFRONTO NELLA SVIZZERA ITALIANA TEST: CROCCANTINI PER CANI SCUOLA GUIDA A CHE PREZZO!

Transcript of La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni...

Page 1: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

Anno XXXIII Nr. 6 Settembre 2007 Fr. 5.–

Periodico dell’Associazione Consumatrici della Svizzera italiana

La borsa della spesa

FIORI A CONFRONTONELLA SVIZZERA ITALIANA

TEST: CROCCANTINI PER CANI

SCUOLA GUIDAA CHE PREZZO!

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 1

Page 2: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

n.6 Settembre 2007

Organo di informazione dell’AssociazioneCon su matrici della Svizzera Italiana

Esce 8 volte all’anno

E-MAIL: [email protected]

EDITORE: ACSI

REDATTRICE RESPONSABILE: Laura Bottani-Villa

IN REDAZIONE: Ivana Caldelari Magaton

CONCETTO GRAFICO:Marcello Coray

HANNO COLLABORATO

A QUESTO NUMERO:Laura Regazzoni Meli Tatiana FerrariSilvano ToppiGiuseppe Valli

STAMPA:TBS, La Buona Stampa sa6963 Pregassona

TIRATURA: 9’500 copie

CARTA:Cyclus Print, riciclatabianca 80gm2

FOTO DI COPERTINA: Negozio di fiori(ACSI)

PRESIDENTE:Mario Jäggli

SEGRETARIA GENERALE:Laura Regazzoni Meli

SEGRETARIA

AMMINISTRATIVA:Fabrizia Sormani

SEDE:Stabile amministrativovia Polar 46, c.p.1656932 Breganzona tel. 091 922 97 55 fax 091 922 04 71 E-MAIL: [email protected]

Associazione consumatrici della Svizzera italiana

La borsa della spesaÈ il periodico d’informazione dell’As so -ciazione Con sumatrici della Sviz zeraItaliana (ACSI). La rivista è indipendente enon contiene nessun tipo di pubblicità,una precisa scelta dell’associazione che halo scopo di garantire la trasparenza,l’obiettività dei giudizi e il rifiuto di ogniforma di condizionamento. La riprodu-zione di articoli per scopi non pubblicitari èautorizzata, con l’indicazione della fonte el’invio di una copia giustificativa all’ACSI.

I test comparativisu beni di consumo, servizi pubblici e pri-vati, prodotti finanziari e assicurativi, ecc.sono l’altro elemento che contraddistin-gue il periodico: le regole e i metodi deitest comparativi svolti a livello europeosono coordinati dall’In ternational Con -sumer Research and Testing, un organi-smo indipendente che raggruppa leprincipali associazioni di consumatori.Sul piano nazionale, i test vengono coor-dinati e svolti in collaborazione con laFederazione romanda dei consumatori(FRC). Per queste ragioni, l’ACSI vietaespressamente la riproduzione ancheparziale degli articoli e dei risultati dei testper fini commerciali o pubblicitari.

L’ACSIè un’associazione senza scopo di lucrofondata nel 1974. L’associazione, in pie-na autonomia e indipendenza, si ponecome scopo l’informazione, la difesa e larappresentanza dei consumatori e delleconsumatrici presso produttori e fornito-ri di beni e servizi, enti o istituzioni pub-bliche.

I servizi dell’ACSI sono:– l’Infoconsumi– la Consulenza alimentare– la Consulenza casse malati– la Consulenza contabilità domestica– i Mercatini dell’usato– lo Scambio dell’usato.

La borsa della spesa

2

La borsa della spesa

Editoriale Condannati a pagare ma non a tacere 3

La Posta Cablecom: diminuisce l’offerta 4ma non i prezziMerce ricevuta e mai ordinata 5

Sotto la lente Fiori, ci vorrebbe più professionalità 6

Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10l’aumento richiestoFare chiarezza dall’ottico 24Posta, quanto tempo perso! 26

Acsi Allergici e “Cassis de Dijon” 12Tariffe notarili, giù il limite massimo 12L’Acsi migliora i servizi ai soci 21Il mercatino Acsi di Locarno 30compie trent’anni

Salute Che aria tira nei supermercati? 13

Test Croccantini per cani 16

Test flash Cellulari ultima generazione 19

Attualità Qualcosa si muove nel roaming 19Giocattoli, 3° ritiro del made in China 21Telefonate invadenti: successo di firme 21

La vostra storia Mai in Ticino ho speso così poco 20FFS al servizio della popolazione? 20Che vagoni indecenti! 20

Soldi Scuola guida, a quale prezzo 22

Energia Stop allo standby 25

Consumatori attenti Per rispondere al quiz spende più 26di mille franchiUn capo su due rovinato in lavanderia 29

Scheda Quali scelte contano davvero 27per l’ambiente - Prodotti e servizi

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 2

Page 3: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

editoriale

Laura Bottani-Villaredattrice responsabile [email protected]

La borsa della spesa

3

Fa male ammetterlo ma le quattro associazioni svizzere di difesa dei consumatori sonostate condannate a pagare complessivamente circa 30’000 franchi, tra spese processuali, ri-sarcimento alla controparte e onorario dell’avvocato. Il Tribunale federale ha infatti respintoil ricorso che avevano inoltrato contro la nuova tassa sui lettori digitali. Peggio, l’istanza giu-diziaria più alta non ha riconosciuto alle quattro organizzazioni la capacità di rappresentare iconsumatori in questa circostanza in quanto non li ritiene necessariamente degli utenti!

L’abbiamo già annunciato nello scorso numero della BdS ma torniamo sull’argomento perfarci ancora qualche considerazione di carattere più generale sul ruolo delle organizzazioniche lavorano in favore dei consumatori e sul riconoscimento che dà loro un paese avanzato.

Un movimento come l’ACSI svolge, infatti, una vasta attività politica nel senso più appro-priato del termine e lavora nell’ambito dei diritti dei cittadini ma solo la possibilità di condurreun’azione di diritto fa del consumatore e di chi lo rappresenta un vero protagonista; per difen-dere i diritti dei cittadini consumatori bisogna poter far capo alla giustizia e, se occorre, arriva-re fino appunto al tribunale federale. E’ questa la class action! Ma ci vogliono tanti soldi, mi-gliaia di franchi con il rischio effettivo, come è successo, di perderli.

E’ chiaro che una spesa del genere può essere sostenuta solo eccezionalmente anche per-ché le associazioni di consumatori in Svizzera, con gli scarsi mezzi di cui dispongono, andreb-bero in rovina in poco tempo; è indubbio che ci penseremo su parecchio prima di correre unrischio simile. Se a questo si aggiunge che alle associazioni non è stata riconosciuta la rappre-sentanza dei consumatori in questo specifico settore (milionario) il nostro margine di mano-vra si riduce alquanto, come dire: fate pure, fate un po’ di informazione, qualche comunicatostampa, pubblicate dei test ma non andate oltre.Tutto ciò è inaccettabile.

In questi giorni in Italia ha suscitato un gran polverone il V-day ideato dal comico BeppeGrillo; non vogliamo in queste poche righe metterci a disquisire se Grillo sia o non sia un po-pulista e demagogo (dibattito tra l’altro oltremodo sterile) ma rilevare che Beppe Grillo ha co-struito il suo successo sulle cause dei consumatori e che sui problemi della quotidianità ha svi-luppato il suo blog che ha dato vita a una enorme comunità virtuale che si è improvvisamen-te e pacificamente materializzata nelle piazze.

Cari consumatori e soci dell’ACSI, fatevi sentire, utilizzate il vostro sito – ricco di politica econtenuti – scrivete al vostro giornale: dipende da voi la forza all’associazione che vi rappre-senta ma non dimenticate che senza soldi non possiamo fare niente!

Leggi la Borsa della Spesa online sul sito www.acsi.ch inserendo il codice di settembre 2007: NP6BG

Condannati a pagarema non a tacere

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 3

Page 4: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

postaLa borsa della spesa

4

Quest’estate, dalla Corsica, dove mi trova-vo in vacanza, ho effettuato diverse telefo-nate verso la Svizzera. Avevo con me il por-tatile con la carta prepagata della Orange.Cosa strana, tutte le chiamate dal mio tele-fonino verso un numero di telefono inSvizzera (sia fisso sia mobile) non sonomai andate a buon fine al primo tentativo.Sono riuscito ad avere la comunicazionenormale sempre e solo al secondo tentati-vo. Non avrei avuto nulla da dire se nonche, ad ogni comunicazione mancata miveniva addebitata la somma di fr. 1.90!Difatti, regolarmente, arrivava il messag-gio SMS con l’avviso di addebito. Semprela stessa cifra. Sulle 10 telefonate che hofatto, il totale fa ben 19 franchi buttati alvento.Visti la sistematicità di quanto mi è acca-duto e la regolarità della cifra addebitataper ogni primo collegamento non riuscito,mi è nato il sospetto che si potesse trattaredi un’operazione voluta dalla compagniafrancese di roaming per acquisire faciliguadagni sui malcapitati turisti.Forte del fatto che sul mio telefonino hoconservato tutti gli SMS di addebito rice-vuti, al mio rientro ho reclamato presso laOrange con una lettera nella quale chiede-vo, alla fine, il rimborso della cifra spesasenza aver avuto alcun servizio.Ebbene, qualche giorno dopo, un operato-re della Orange mi chiama sul telefonino.Non conferma situazioni anomale sul roa-ming con la Francia, ma mi informa che la

Orange intende comunque rimborsarmi econ un accredito di fr. 20.–. Ma nello stesso tempo mi informa anchedella loro intenzione di modificare la miacarta prepagata (che avevo registrato di-versi anni fa) con la più recente PrePayUnlimited, più vantaggiosa. Se con la for-mula precedente di carta prepagata la co-municazione al minuto mi costava fr. 0.90ora, con la PrePay Unlimited, mi costa fr.0.50 il 1° minuto e metà prezzo dal 2° mi-nuto e i primi 10 SMS ora mi costano fr.0.19 l’uno, e poi dall’11° al 300° sono gra-tuiti! Naturalmente non ero informato diquesta evoluzione e, in questi mesi, hospeso soldi inutilmente. Vi scrivo di questa mia esperienza perchépotrebbe essere utile anche ad altri consu-matori.

R.F.-Tenero

Telefonini con carte prepagate: le sorprese di Orangee Swisscom

È da quando ho il telefonino – ormai da pa-recchi anni – che ho carta prepagata diSwisscom, Natel easy. Lo uso poco e credoche la soluzione Prepaid sia la migliore. Misono però reso conto che il costo al minutoè piuttosto costoso: fr 0.99 tariffa normalee fr. 0.90 tariffa ridotta verso la rete fissa omobile di Swisscom, rispettivamente fr.1.29 e fr. 1.03 verso la rete mobile di un al-tro operatore. Ho quindi messo da parte lapigrizia e mi sono data da fare per vederese c’era qualcosa di meno costoso allaSwisscom per il mio caso, magari anche unabbonamento. Ho così scoperto che Nateleasy praticamente non viene più vendutoe che al suo posto esiste Natel easy libertyche costa, udite udite, fr. 0.80 all’ora… Echissà quanti come me non lo sanno anco-ra!

S.M. e-mail

La segnalazione su quanto avvenuto durante le vacanze di R.F. è la riprova che reclamarequando si ha pienamente ragione vale sempre la pena. Una situazione come quella verifi-catasi è del tutto anomala e ci auguriamo che la compagnia che opera in Svizzera abbiaprovveduto alle necessarie verifiche.Per quanto riguarda invece l’evoluzione al ribasso anche dei contratti prepagati sui telefo-ni portatili, i due casi segnalati (sia con Orange che con Swisscom) stanno ad indicare che,per non perdere denaro inutilmente, l’utente della Prepaid deve informarsi regolarmentesu quanto avviene in questo settore. Le tariffe della telefonia mobile in Svizzera sono carerispetto a quelle applicate all’estero, e ciò vale in particolare per le tariffe dei contratti pre-pagati: tuttavia anche in questo settore, la concorrenza e il desiderio di distinzione tra lecompagnie che operano nel settore, hanno portato a una riduzione di prezzi e a una mag-giore varietà di soluzioni. Per poterne beneficiare occorre però esserne informati. Il consi-glio è dunque di verificare regolarmente cosa offre di nuovo questo mercato.

L’offerta di programmi via cavo (non digi-tali) offerti dalla Cablecom si restringe, mail costo dell’abbonamento rimane immu-tato. Non sarebbe il caso di chiedere che gliabbonamenti vengano ridotti di conse-guenza?

A.P.-Arbedo

Ci giungono regolarmente richieste di que-sta natura in riferimento all’offerta via cavodi Cablecom. Comprendiamo e condividia-mo il disappunto che ciascuna di esse contie-ne ma purtroppo non vi è nulla da fare. Effettivamente Cablecom continua a ridurrela sua offerta base, ma i prezzi rimangono in-variati. Purtroppo nel contratto firmato daiclienti è scritto che Cablecom non dà alcunagaranzia né sul numero, né sui canali che ver-

Cablecom: diminuisce l’offerta ma non i prezziranno forniti. Anzi, mette le mani avanti ri-servandosi la libertà di modificare unilateral-mente la sua offerta. A livello giuridico nonc’è quindi molto da fare. Il discorso è più po-litico, tanto che anche il consigliere federaleLeuenberger ha incontrato negli scorsi mesi idirigenti di Cablecom. Anche il ministro nonè tuttavia riuscito a ottenere molto: unica-mente che non possano essere tolti dal pac-chetto di base i primi canali TV pubblici na-zionali dei paesi confinanti (esempio, Rai 1).Quanto alle tariffe la vigilanza spetta alSorvegliante dei prezzi. Il suo parere non ètuttavia vincolante per cui il margine di ma-novra è piuttosto ridotto. Come si può leggere nel sito di Mister prezzi(www.preisueberwacher.admin.ch/themen/00518/00666/index.html?lang=it) nep-

pure lui è riuscito trovare un accordo conCablecom per una riduzione delle tariffe. Per i prossimi due anni c’è quindi poco da fa-re. Ciò non significa che l’ACSI e le altre or-ganizzazioni di consumatori non continue-ranno a restare vigili anche in questo settore.Cablecom opera in una situazione di quasimonopolio, da qui il suo strapotere, contro ilquale è difficile opporsi se non... rinunciandoai suoi servizi. In alcune zone ora esiste un’alternativa cioèBluewin-TV, la TV che passa sulla linea tele-fonica. Se siete interessati valutate questa possibili-tà: ma attenzione questa nuova tecnologianon è ancora disponibile in tutte le regioni(su www.bluewintv.ch potete verificare se èdisponibile nella vostra zona).

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 4

Page 5: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

postaLa borsa della spesa

5

Non sempre i prezzi sono esposti.Segnalateci i casi.Abbiamo bisogno del vostro aiuto: saremo più efficaci nel far rispettare le norme previste.

Senza aver effettuato alcuna ordinazione,mia suocera ha ricevuto a inizio giugno unpacchetto dalla ditta HelvetischesMuenzkontor di Kreuzlingen con due mo-nete da collezione, un cofanetto in omag-gio dove riporre le monete (presenti e futu-re), un orologio in omaggio e... la fattura difr. 115.30. Ora, mia suocera è una personaanziana che francamente non sa che farse-ne di queste monete tanto meno è una col-lezionista di questi oggetti. Ma la cosa es-senziale è che lei afferma di non averle or-dinate. Poiché il termine per il pagamentodella merce era da regolare entro 20 giornidall’emissione, ho subito scritto un e-mailalla ditta in questione sostenendo che si-curamente c’era stato un errore e invitandoa voler ritirare la merce entro il 28 giugnosuccessivo. Ebbene, siamo ormai a set-tembre inoltrato e non ho mai avuto alcunarisposta, nessuno ha reclamto il pagamen-to e nessuno ha ritirato la merce...

F.S. e-mail

Sono sempre frequenti, presso il centroInfoconsumi ACSI, le segnalazioni relativealla vendita di monete da collezione.Evidentemente questa ditta effettua rego-larmente promozioni a tappeto anche nellaSvizzera italiana. I problemi sono di regola

quelli che riguardano molte di queste offer-te che giungono nella bucalettere, indiriz-zate: nelle buste si trovano generalmentesvariati fogli, immagini delle monete fron-te/retro e lato, note certificate da istituti oenti che non si conoscono, elenco di omag-gi per ogni ordinazione, e chi più ne ha piùmetta. Tutto sembra al massimo della cor-rettezza e della trasparenza. Ma nella ma-rea di fogli che si trovano, di solito scritti intedesco (forse in francese, ma raramente initaliano) il potenziale cliente è disorientatoe confuso. Capita anche, come è stato il caso descrittoqui sopra, che le persone ricevano il pac-chetto con le monete senza averle ordinate.Operazione assolutamente non correttache l’ACSI ha sempre denunciato.In questi casi la prassi per il consumatore èchiara: se ricevete una merce che non aveteordinato non siete obbligati a rispedirla almittente e neppure a tenerla (e pagarla)(art. 6a CO). Tuttavia se l’invio è manifestamente dovu-to a un errore (indirizzo sbagliato) siete te-nuri a informare il mittente (art. 6a cpv. 3CO). Attenzione: se ricevete dei richiamiper l’invio che avete ricevuto vi consigliamougualmente di scrivere il mittente per infor-marlo che non avete ordinato niente.

Merce ricevuta e mai ordinata:che fare?

Vorrei esporvi il caso di cui sono stata pro-tagonista poche settimane fa. Sono unagiovane mamma di due bimbi. Il piccolo haquattro mesi e tuttora allatto. Un mese facirca ho avuto una mastite per cui sono sta-ta ricoverata un giorno (poco più di 24 ore)in ospedale poiché avevo febbre alta e hoavuto bisogno di una dose di antibiotico invena. Ora ho ricevuto la fattura dalla cassamalati che mi richiede il pagamento di fr.2’550 (ho la franchigia a 2’500fr). Ho ri-chiesto la copia della fattura dell’ospedalepoiché mi è sembrata una cifra esagerata inquanto ho fatto solo un piccolo esame delsangue e ho avuto la visita di un assistene.Vedo che mi è stato fatturato il forfait di re-parto che ammonta già a più di 2’000 fr. Hofatto due brevi calcoli e credo che la mia de-genza sia costata meno di tale cifra e michiedo se sia giusto dover pagare così tan-to per prestazioni che prese singloarmentemi sarebbero costate meno.

N.J. e-mail

Pur comprendendo l’“amaro in boc-ca” della lettrice, dal profilo giuridico, la fat-turazione è corretta .

La fattura che le è stata inviata derivadall’applicazione del modello tariffale AP-DRG. Questo modello presuppone la fissa-zione, tra l’altro a posteriori, del costo del-l’intervento in base al fattore di gravità del-la situazione. L’importo così stabilito è fisso,indipendentemente dal numero di giornitrascorsi in ospedale (al contrario del mo-dello tariffale dell’importo giornaliero, chenel complesso evidentemente varia a di-pendenza del numero di giornate trascorsein ospedale). Con il modello AP-DRG la du-rata di degenza non diventa più un fattorelegato alla determinazione del costo dell’in-tervento.

Questo modello è certamente piùscientifico rispetto alla “vecchia” tariffaforfettaria giornaliera. Nel caso di ospeda-lizzazioni di corta o cortissima durata (comenel suo caso) può dare tuttavia la sensazio-ne di un costo esagerato. Una sensazioneaggravata per chi, come lei, ha una franchi-gia elevata: una franchigia alta rischia oggidi essere “bruciata” per una ospedalizza-zione di cortissima durata, mentre in passa-to, con il sistema della tariffa forfettaria,l’incidenza era minore. Nel gioco dellecompensazioni il sistema prevede tuttaviafatturazioni che possono apparire contenu-te per degenze prolungate.

Parrucchiere, che prezzi!

Mastite,la fattura è giusta

Vi racconto la mia disavventura a Lugano.Sono andata dal parrucchiere per il taglio eil brushing, in via Nassa, su consiglio diun’amica. Non vi dico la mia sorpresaquando mi ha chiesto 275 franchi e, per dipiù, voleva vendermi due prodotti (già

messi accanto alla cassa) così avrei avutoun conto superiore a 300 fr. Né a Parigi né aLosanna ho mai pagato una cifra simile. Ilmodo di insistere del parrucchiere non la-scia il cliente libero di scegliere: è riuscitoanche a impormi mèches e yogurt in te-sta... Ho vissuto come farmacista a Luganoe sono molto delusa di questo abuso.Queste situazioni non incitano di sicuro ilturista a ritornare in Ticino! Ho protestatocon il parrucchiere il quale mi ha rispostoche era mio dovere chiedere prima i prezzie che comunque la prossima volta miavrebbe fatto... lo yogurt gratuito (questavolta fr. 40!).

C.B.-Losanna

Chiedere prima i prezzi è sempre corretto(anche per non avere sgradite sorprese co-me questa) ma è anche antipatico. I prezzidevono essere bene esposti e ben visibili peril consumatore.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 5

Page 6: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

6

sotto la lente

Nel 2006 sono state importate in Svizzera oltre 15’000 tonnellate di fiori, per un valore complessivo di quasi 208 milioni di franchi.

Fiori, ci vorrebbe più professionalità

Ci accompagnano dalla nascita allamorte, nelle ricorrenze più signifi-cative della nostra vita grazie an-che al calendario commerciale

che propone feste della mamma, del papà,della donna, degli innamorati, ecc. Stiamoparlando dei fiori che negli ultimi anni hannosubito una crescita esponenziale di produ-zione e di vendita. Un mercato milionarioche vede nella sola Svizzera un’importazioneannuale di oltre 15 mila tonnellate di fiori perun valore complessivo di quasi 208 milioni difranchi che va ad aggiungersi a una conside-

Oggi i fiori profumano soprattutto disoldi. Selezionati per colore, dimensione e,più che tutto, deperibilità e resistenza, han-no perduto per strada ogni odore, perquanto la gente si ostini ad avvicinare le na-rici ai boccioli. Per ritrovare antiche fra-granze e visitare i 60 mila ettari di terra de-dicati, nel mondo, alla coltivazione di fiori,Amy Stewart, californiana con la passionedel giardinaggio, ha viaggiato in lungo e inlargo per il pianeta. Da Bangkok a Bogotà,da Miami a Tokyo.

Ne ha ricavato una dettagliata testi-monianza dei meccanismi di funzionamen-to dell’industria globale, frenetica e anoni-ma dei fiori recisi. Ne è nato un libro,

«Flower Confidential» nel quale la Stewartripercorre una filiera un tempo prettamen-te locale, e oggi al contrario animata dagrandi operatori, centri di ricerca, vendito-ri specializzati, aste internazionali e nodi dismistamento. Un traffico influenzato daquotazioni in borsa, fluttuazioni moneta-rie, costo del petrolio, variazioni climati-che, accordi macro-economici, gusti e fe-stività. Un affare da 40 miliardi di dollari.

Dall’America latinaOggi l’Ecuador è un paese che riforni-

sce 22.750 negozi di fiori e 23 mila super-mercati nel mondo, soprattutto americanie russi (dove rappresenta un quarto delle

importazioni floreali). Vediamo il percorsodi una rosa dell’Ecuador: una rosa Impulseraccolta in un serra vicino a Quito il lunedìmattina viene ripulita, controllata, misura-ta, classificata e imballata nel pomeriggio,stoccata in una cella frigorifera nella notte(dove beve una soluzione appositamentedesignata per ritardarne l’appassimento),caricata su un tir, sempre frigorifero, infilatain una scatola di cartone (senz’acqua) econdotta in aeroporto attraverso una tor-tuosa strada di montagna. Da lì passa nellastiva del primo aereo in partenza e pocheore dopo atterra. O ad Amsterdam, inOlanda, diretta a Bloemenveiling Aalsmeero a FloraHolland, i due più grandi centri di

Dal romanticismo al business, milioni di fiori e

revole produzione locale e nazionale. I su-permercati hanno contribuito non poco al-l’espansione del commercio dei fiori sotto-ponendo i commercianti privati a un’agguer-rita e spietata concorrenza.

Di fioristi, tuttavia ce ne sono parecchiin Ticino e La borsa della spesa ha acquista-to dei mazzi di fiori in una dozzina di nego-zi, scelti a caso sul territorio del cantone, perverificare che cosa si può ottenere spenden-do una cifra modica (fr. 25) ma sufficienteper un piccolo e sempre gradito omaggiofloreale.

Per una valutazione del rapporto qua-lità-prezzo ci siamo rivolti a una fiorista pro-fessionista.

Purtroppo l’Associazione Fioristi delTicino (che ha, tra l’altro, il compito di colla-borare, insieme con la Divisione per la for-mazione professionale, alla formazione de-gli apprendisti) non ha accettato di espri-mere un giudizio sui mazzi di fiori da noi ac-quistati. Ci siamo quindi rivolti a una fioristaticinese attiva nel settore da oltre 25 anni,un ambiente dove a quanto pare è molto ri-schioso esporsi.

FOTO

AC

SI

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 6

Page 7: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

7

sotto la lente

circaConservare a lungo i fiori recisi

Bastano pochi accorgimenti per far sì che ifiori rimangano belli e freschi come appe-na tagliati. Ecco le principali regole da se-guire.� Prima di disporre i fiori nel vaso vannoasportate (meglio con un coltello) tutte lefoglie più basse fino a metà dello stelo.� Lo stelo va accorciato con un taglioobliquo, in modo che il fiore possa “bere”più facilmente. � Il vaso va riempito d’acqua per circadue terzi, per evitare che la parte immersadel fiore marcisca in fretta. Ogni fiore haesigenze particolari ma, in linea di massi-ma, si può dire che i tulipani e le gerberevanno messi in poca acqua, le rose in tan-ta acqua.� È importante che l’acqua sia semprepulita. Sarebbe bene cambiarla tutti i gior-ni. � C’è la tendenza oggi ad aggiungere almazzo una bustina di conservanti chimicima non tutti i fioristi concordano sulla suautilità. � Anche i fiori recisi, come le piante, han-no necessità di respirare, quindi vannoaperte le finestre per cambiare aria.

scambio al mondo, che hanno in progettodi fondersi nel 2008 e dove, ogni giorno, sivendono, ordinano e smerciano 20 milionidi fiori, per un totale di 37.360 transazioniquotidiane, prima di finire su un ennesimocamion per la distribuzione all’ingrosso.

Traffici alternativiA un destino non dissimile vanno in-

contro i 60 milioni di orchidee thailandesivendute ogni anno ai quattro angoli delpianeta, gli oltre 5 milioni di gigli-calla neo-zelandesi esportati annualmente (soprat-tutto in Giappone), le rose colombiane (perl’84% dirette nell’America del Nord) e i tu-lipani olandesi (300 milioni di steli venduti

ogni mese). La Polonia è attualmente ilmaggior produttore europeo di fiori recisi:ogni anno esporta fiori per otto milioni didollari. Un terzo dei fiori europei arriva dalKenya.

I nuovi concorrentiMa il settore è evidentemente troppo

appetibile per non solleticare le ambizioni dimercati emergenti. Come la Cina, che, a se-guito dei poderosi investimenti infrastrut-turali nella provincia dello Yunnan, conta diaumentare le esportazioni floreali passandoda 27 a 200 milioni di dollari all’anno entrola fine del decennio.

Dubai e Mumbai, dal canto loro, stan-

no guadagnando terreno: gli Emirati Arabie l’India sono le nuove piazze di scambio.«Per questi Paesi in cui il costo del lavoro èmolto basso - spiega la Stewart - il grosso li-mite rimane il trasporto». Per non parlaredell’insondabile peso della tradizione. Igrossisti, vien da scommettere, non riusci-ranno facilmente a fidarsi e ad abbandona-re le rose colombiane o i tulipani olandesi infavore di un prodotto meno costoso prove-niente dall’India o dalla Cina.

(fonte: La stampa 21. 8. 07, Irene Amodei)Titolo del libro: “Flower Confidential”, Amy Stewart,Algonquin Books 2007

e di dollari da un continente all’altro

Cos’è che trasforma un insieme di fio-ri in un “bouquet”?Un buon mazzo di fiori o una compo-sizione floreale si riconosce dalla fre-schezza della materia prima, da comei colori sono combinati, da come igambi e le foglie sono tagliati. Il tuttodeve essere ben legato in modo taleche il mazzo dovrebbe restare in piedida solo. Poi ci sono elementi decorati-vi come nastri, carta, cestini, frutta,bacche, ecc. Bisognerebbe anche te-ner conto, se possibile, di concetti co-me proporzione, scala, equilibrio e ar-monia.

Le caratteristiche di un bel bouquet

Di fatto, pur con gli ovvi margini sog-gettivi, esprimere un giudizio sui mazzi danoi acquistati è stato molto semplice, an-che perché, come è visibile nella tabelladelle pagine successive, abbiamo adottatosemplici ma chiari criteri di valutazione che,nella sostanza, si possono tradurre in que-sto: vediamo cosa si può avere con 25 fran-chi e quanto dura il mazzo.

La prima osservazione che abbiamopotuto fare, già al momento dell’acquisto,è stata una diffusa uniformità dell’offertache si traduce, se si vuole, in una certa ba-nalità. Predominano gerbere e rose maquesto non significa che con materialeidentico, non si possano realizzare arran-giamenti molto diversi. Particolarmenteapprezzato è stato un piccolo bouquet conzinnie e agerato, fiori semplici, dei giardinidi una volta ma combinati con originalità(nella foto a sin.).

Poca originalitàI nostri fioristi – scelti a caso – non han-

no certo brillato per originalità e per profes-sionalità, a parte qualche eccezione.

“Se si pensa di combattere così la con-correnza dei grandi magazzini, la battaglia èpersa” dichiara la nostra consulente. “Il va-lore della merce c’è in quasi tutti i mazzi, manon vedo la professionalità nel confezionareil mazzo: accostamento di colori sbagliato,taglio dei gambi scorretto, legatura che non“tiene”... “Inoltre – continua l’esperta – so-no mazzi molto semplici, con poca persona-lità e originalità. Per combattere la concor-renza dei grandi magazzini dobbiamo farequalcosa di speciale. Peccato! questi mazzisono tutti uguali perché dipendono ancheda rifornimento uguale e standardizzato”.

Il mazzo, poi, non va valutato solo “so-pra” – sebbene l’impatto visivo sia molto im-portante – ma anche “sotto”, a partire daigambi, quelli che poi verranno immersi nelvaso ma dai quali dipende anche la durata(due mazzi dopo 2 giorni erano già visibil-mente appassiti). I gambi vanno tagliati conl’apposito coltello (6 su 12 non sono stati ta-gliati e legati correttamente) e vanno pareg-giati tenendo conto anche della combina-zione delle varietà. Non si può, per esempio,come è stato fatto per un mazzo lasciare al-le gerbere che hanno bisogno di poca acquaun gambo lungo abbinate con delle rose dalgambo corto e bisognose di molta acqua!

Prezzo rispettato Va detto che tutti i fioristi hanno rispet-

tato la richiesta di spesa di 25 franchi (unmazzo, addirittura, costa 3 franchi di meno)mentre c’è la tendenza a non fornire lo scon-trino di cassa. Poco visibili anche i prezzi,sebbene alcuni (non tutti) li abbiano espostio su un cartellone (di non sempre facile let-

tura) o direttamente sul vaso che li contiene. Ultimamente è diffusa anche la ten-

denza a offrire composizioni già pronte ilche, oltre ad accelerare i tempi di confezio-ne, permette al cliente di vedere subitol’effetto del bouquet. Questo probabilmen-te riduce anche l’assortimento da tenere innegozio dato che si tratta di merce deperibi-le e che ha il suo pregio nella freschezza dacui dovrebbe poi dipendere la durata.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 7

Page 8: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

8

sotto la lente

Provenienza Difficile sapere da dove provengono i

fiori, anche se, su richiesta, i fioristi dichia-rano generalmente che provengonodall’Olanda.

L’Olanda, tuttavia, non è solo paeseproduttore di certe varietà come i famositulipani ma soprattutto il centro di smista-mento per l’Europa di fiori provenienti datutto il mondo. Sulla produzione e la prove-nienza si apre così un enorme capitolo diproblemi sociali e ambientali.

Impatto visivoAbbiamo sottoposto i mazzi, oltre che

all’esperta, anche a 5 consumatori ai qualiabbiamo chiesto di giudicare l’impatto visi-vo: si tratta di una valutazione estrema-mente soggettiva che ha dato solo 5 giudi-zi “buoni”.

DurataInfine, elemento di una certa rilevanza,

la durata. Visto che l’omaggio floreale èestremamente effimero e proprio in questo

starebbe la sua essenza, il fatto che possadurare qualche giorno dà menol’impressione di aver buttato via i soldi perchi ha acquistato e di apprezzare maggior-mente il regalo per chi ha ricevuto il mazzo.

Dei dodici bouquet il record di durata(superamento di 5 giorni) l’hanno avuto in7, ma due mazzi di fiori dopo 2 giorni eranogià appassiti!

In conclusione, sommando i criteri te-nuti in considerazione, come indicano lefaccine, solo 5 mazzi sono promossi.

Da Tosca Bellinzona

buona

dichiarata

BUONO3 gerbere, 3 rose,1 celosia, 1 ipericum statice+ verde: taglio elegatura corretti

buono

buona

10

Il fioraio LeoMendrisio

- 3 fr. ( fr. 22.–)

buona

dichiarata

DISCRETO3 rose, 3 germini*, wax(o fiori di cera) +verde: fiori freschi

buono

sufficiente

7+

Al bel fioreMassagno

buona

dichiarata

BUONO1 rosa, zinnie,ageratum, girasolipiccoli, altri+verde: mazzofatto bene contanti fiori da ¨giardino, moltoromantico, taglioe legatura corretti

buono

buona

10

FrioniChiasso

buona

dichiarata

BUONO5 germini, 3bovardia + verdee velo da sposa:buona la quantità,taglio dei gambieffettuata con leforbici (non colcoltello), la legatu-ra tiene bene

buono

buona

10

Della SantaMendrisio

buona

dichiarata

DISCRETO3 rose, 5 germini*,+ velo da sposa:tagliato correttamente col coltello

buono

sufficiente

7

Dopo 6 giorni1) a parità di pun-teggio il costo inferiore a fr. 25.–avvantaggia il fio-rista; per questo è stato aggiunto il segno + al giudizio finale

☺ � �

��

buono(punti: da 10 a 8)

sufficiente(punti: da 7.9 a 6)

insufficiente(punti: da 5.9 a 0)

Negozio

Prezzo fr. 25.–- eventuale differenza +/- fr. 1

Disponibilità a consigliare

Provenienza dei fiorisu richiesta

Rapporto qualità/prezzoGiudizio dell’esperta

*germini: nome abbreviato per gerbera mini

Impatto visivoGiudizio di 5 volontari/e

Durata - insufficiente (- di 2 giorni)- sufficiente (da 3 a 5 giorni)- buona (+ di 5 giorni)

GIUDIZIO

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 8

Page 9: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

9

sotto la lente

Come abbiamo proceduto

Abbiamo acquistato in 12 negozi scelti a caso un mazzo di fiori,chiedendo una composizione sui 25 franchi, lasciando libera sceltaal venditore. Abbiamo valutato la disponibilità a consigliare e a in-formare sulla provenienza dei fiori. A un fiorista professionista abbiamo chiesto di valutare il rapportoqualità-prezzo anche in relazione alla varietà e originalità del bou-quet. A 5 volontari abbiamo chiesto una valutazione soggettiva,da consumatore, sull’impatto visivo del mazzo di fiori. Infine abbia-mo controllato la durata.I fiori sono stati acquistati giovedì 6 settembre tra le 9 e le 12.

Gioia tra i fioriPregassona

buona

dichiarata

DISCRETO3 gerbere, 3 rose,7 solidago: gerba-re non fresche, lerose che hannobisogno di piùacqua delle gerbe-re sono troppocorte di gambo

insufficiente

sufficiente

5

FlorartLugano

buona

dichiarata

BUONO3 gerbere, 2 germini*, 2 aconitum, 2 statice + verde:buono il contrastodi colori

insufficiente

insufficiente

6

Style FleursGiubiasco

buona

dichiarata

DISCRETO3 rose, 2 germini*,2 astri + verde:colori bene assorti-tit, un po’ piccolo,gambi e fili nonaccorciati corretta-mente

sufficiente

sufficiente

6

buona

dichiarata

INSUFFICIENTE3 alstromeria, 1 giglio, velo da sposa + verde:legatura non corretta, fiori non pareggiati

sufficiente

buono

5

L’anima del fioreGordola

buona

dichiarata

INSUFFICIENTE3 lisiantus, 4 girasoli, 2 ipericum: composizione pocoprofessionale,gambi di lunghezzadiversa e legaturanon corretta

insufficiente

buono

4

CereghettiChiasso

buona

dichiarata

INSUFFICIENTE3 gerbere di 2 colori, 2 crisantemi di 2 colori

insufficiente

buono

4

FlorambienteLocarno

� � ��

ValutazioneNella valutazione, il peso pre-ponderante (40%) è stato datoal giudizio dell’esperto; ai dueparametri, impatto visivo e dura-ta, è stato assegnato un peso pa-ri al 20%, mentre alla disponibili-tà a consigliare e a indicare la pro-venienza della merce, il 10%. L’eventuale differenza di prezzoentra in linea di conto (con un + oun -) a parità di punteggio.

� �

sufficiente

dichiarata

DISCRETO3 gerbere, 3 lisiantus, 3 rose,3 felci: colori maleassortiti, legaturanon corretta

insufficiente

insufficiente

3,5

GaberellCadempino

Da dove provengono ifiori recisi importati inSvizzera?Le oltre 15’000 t. di fiori reci-si importate nel 2006 pro-vengono principalmente da:Ecuador: 1’280 t.Kenya: 1’237 t.Italia: 1’200 t.Olanda: 880 t.Francia: 609 t.Germania. 537 t.Tanzania: 550 t.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 9

Page 10: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

10

servizi e societàe

Canoni d’acquapiù che giustificatol’aumento richiesto

Anche se si dirà che è un confrontofuori di testa, facciamolo ugual-mente, convinti come siamo cheabbia un suo fondamento politico-

economico, attenendoci ai dati dellaSorveglianza dei prezzi, organo federale.Supponiamo, come base di calcolo, unaabitazione di 4 locali, con cucina elettrica,boiler per l’acqua calda da 100 litri, consu-mo 4.500 kwh annui. In quel caso il prezzomedio in Svizzera per kwh consumato è di16.02 centesimi. Il Ticino è nella media,oscillando, a seconda dei distributori, tra il95% (un po’di meno) e il 105% (un po’ dipiù) della media.

Ticino terzo cantone produttoreCiò che può lasciare attoniti o perples-

si è che nel terzo cantone svizzero per pro-duzione di energia idroelettrica (dopoVallese e Grigioni) non si trovi un prezzopiù basso. Perplessità raddoppiata se si pen-sa che nelle regioni in cui si sfrutta la mate-ria prima, l’acqua, per la produzione diquell’energia, lasciando pure qualche in-conveniente paesaggistico tutt’altro chetrascurabile, si trovi un prezzo più elevatoche altrove (17.49 cts. per kwh). Anzi, secon l’acqua della Verzasca l’azienda diLugano riesce a vendere il kwh a 14.40 cts,nei comuni della Verzasca, fornitori dellamateria prima, si devono sborsare 17.49cts. per kwh. Si dirà, in certi ambienti, chequesta è demagogia bella e buona, che nonsi tiene conto degli investimenti, dei costi di

produzione e di distribuzione. Vecchia sto-ria, ma non si può però negare che è pu-re un non senso politico-economico se, inqualche altro modo, chi fornisce la mate-ria prima (l’oro blu) e subisce gli inconve-nienti che ne derivano (ambientali, pae-saggistici) non venga giustamente com-pensato e ripagato. C’è il sentore di qual-cosa di ingiusto.

Come è regolato l’utilizzo delle acque

Ci sono un articolo costituzionale, unalegge federale e una legge cantonale sul-l’utilizzazione delle acque.

La Confederazione “provvede all’uti-lizzazione parsimoniosa e alla protezionedelle risorse idriche”, emana principi “sul-la conservazione e lo sfruttamento delle ri-serve idriche, sull’utilizzazione delle acquea scopi di produzione energetica”, sullaprotezione delle acque, sui deflussi minimi.“I cantoni dispongono delle risorse idri-che“, attraverso le concessioni di sfrutta-mento, e “possono riscuotere canoni perl’utilizzazione delle acque”.

Il canone d’acquaIl canone d’acqua o canone idraulico è

il tributo che si deve pagare per sfruttareun bene che è pubblico. La Confederazionene fissa i limiti massimi, i cantoni si muovo-no entro quei limiti. I cantoni alpini, tra cuiil Ticino, chiedono alla Confederazione unaumento del canone d’acqua. L’ultimo au-

mento da 54 fr. a 80 fr. per chilowatt lordoprodotto è stato approvato dall’Assembleafederale più di dieci anni fa. Si vorrebbeportarlo a 100 franchi. I canoni d’acquafruttano attualmente 400 milioni di franchiall’anno; 270 vanno ai sette cantoni alpini,di cui circa 38 al Ticino. Se si accettassel’aumento si calcola un maggiore costo alkwh di un terzo di centesimo ( 0.3 cts. alkwh).

I motivi della richiesta d’aumentoLe motivazioni per la richiesta soste-

nuta dalla Conferenza dei governi dei can-toni alpini sono sostanzialmente tre: unadeguamento al rincaro sopravvenuto neidieci anni dall’ultimo aumento è legittimo;dal 1999 al 2006 i prezzi dell’elettricità sonoaumentati ma sono soprattutto esplosi iguadagni delle società elettriche che loscorso anno hanno raggiunto i 2.5 miliardidi franchi: è quindi giusto che i fornitoridella materia prima ne pretendano unaparte; nella situazione in cui ci troviamo, ilvalore dell’energia di stoccaggio (in pratica:l’energia potenziale contenuta nei bacinidi accumulazione) è enormemente aumen-tato e bisogna pure tenerne conto.

Quali ambienti si oppongonoContro queste pretese si sono subito

schierati gli ambienti elettrici interessati chevedono una maggiorazione dei loro costi,gli ambienti economici che riprendono il ri-tornello dei costi e della competitività, al-

I cantoni alpini, tra cui il Ticino, chiedono alla Confederazione un aumento del canone d’acqua. L’ultimo aumento da 54 a 80 franchi per chilowatt lordoprodotto è stato approvato dall’Assemblea federale oltre dieci anni fa. I cantoni produttori di energia non sono giustamente compensati, addirittura icomuni della Verzasca, fornitori dell’acqua, pagano più del resto della Svizzera.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:54 Pagina 10

Page 11: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

11

servizi e società

cune associazioni di consumatori (ma, èbene sottolinearlo, non l’Acsi) che vedonosolo un aumento delle tariffe, senza pur-troppo pretendere più trasparenza dei co-sti e minori profitti sull’uso di un bene pub-blico. Sulla stampa c’è chi ha parlato di“insaziabile sete dell’Opec delle Alpi”.Quanto a dire: i cantoni alpini sono esosicome gli emiri del petrolio.

Le giuste richieste dei cantoni alpini

C’è più di un buon motivo per soste-nere la rivendicazione dei cantoni alpini,Ticino compreso, anche da parte dei con-sumatori attenti e responsabili, al di là diquelle già avanzate ufficialmente.

Un primo motivo potrebbe fare il ver-so, un poco malignamente, a chi dice e so-stiene che solo il mercato può esserel’unico giudice mentre la pretesa di un au-mento del canone d’acqua è da irresponsa-bili. La materia prima “acqua” si fa sem-pre più rara, sta crescendo lo squilibrio traofferta e domanda di energia elettrica, siinsiste su questa divaricazione per chiede-re più centrali nucleari. Non è quindi logi-ca del mercato che si tenga conto anchedella materia prima che serve alla produ-zione di energia elettrica, una delle pochericchezze dei cantoni alpini, sempre piùpreziosa? Si è già riusciti in altri tempi asvendere quella ricchezza in nome di unapretesa solidarietà nazionale.

Confondendo però solidarietà con af-farismo e colonizzazione. Ora che con la li-beralizzazione del mercato, bocciata dalpopolo ma ripresa nella nuova legge, si

tenta di svalutare il servizio pubblico, esal-tare la privatizzazione come unica via per-corribile e aprire le porte, in pratica, al domi-nio di grandi oligopoli elettrici internaziona-li, non è il caso di tenersi stretto perlomenoil diritto di far pagare il valore accresciuto,non solo economico, delle nostre acque,bene pubblico? Non è egoismo da satrapidell’oro blu, è intelligenza e giustizia distri-butiva.

Il motivo più consistente per i consu-matori dovrebbe però essere ancora un al-tro. Stiamo rendendoci finalmente conto

che non è con la mitizzazione dei prezzisempre più bassi senza tener conto deglieffetti nefasti che li accompagnano (quan-ti esempi negli ultimi tempi!) né con il giocodelle tariffe sparate per irretirci meglio ocon la solita storiella colpevolizzante del-la competitivtà che si risolvono i problemilegati alla società, all’economia, all’uso ra-zionale e parsimonioso delle risorse, allaprotezione dell’ambiente, alla dipendenzatroppo rischiosa da altri mercati.

Nel caso concreto: c’è un bene che sifa sempre più scarso perché lo consumia-mo quattro volte più del necessario: èl’energia elettrica. Non è quindi promoven-done un maggior consumo che usciamodalla spirale energetica. Se ne esce invececon la sincerità del prezzo, pagandone cioètutte le varie componenti reali: nel nostrocaso l’acqua ma anche i costi cosidettiesterni (gli effetti negativi sull’ambiente,sul paesaggio).

Sarà quel prezzo a motivare il rispar-mio: che lo si voglia o no è la maggior risor-sa energetica di cui disponiamo. In duemodi: rendendosi conto che l’economia ela competitività si trovano nel minor con-sumo di energia per ogni bene o servizioprodotti e non nel contrario; rendendosiconto che solo un costo veritiero, non fal-sato da esclusioni o mitologie, è il solo chepuò indurre il consumatore, non inganna-to, a dare un prezzo anche a ciò che impro-priamente si è portati a ritenere gratuito(come l’acqua o persino l’aria) e a valutaremeglio e responsabilmente ciò e quanto siconsuma.

SILVANO TOPPI, ECONOMISTA

Evoluzione del consumo di energia elettrica in Svizzera per abitante(kwh pro capite)

Produzione e fabbisogno di energia elettrica in Ticinoin GWh dal 1975

5.500

5000

4.500

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

1.000

500

0

1975

1976

1977

1978

1979

1980

1981

1982

1983

1984

1985

1986

1987

1988

1989

1990

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

Fabbisogno Produzione

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 11

Page 12: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

acsi

Si stimano 300 mila gli allergici ali-mentari che vivono nel nostro pae-se e per la loro tutela la legislazio-ne svizzera ha previsto disposizio-

ni rigorose. Ebbene, il Consiglio federalesta per mettere fine a tutto questo. Intendeinfatti sopprimere le indicazioni sulla pre-senza di tracce allergeni nelle derrate ali-mentari e il divieto di utilizzare colorantiazoici pericolosi nel latte e in altre derrate.

Ma le associazioni consumeriste AC-SI, FRC e SKS non ci stanno: insieme alleorganizzazioni per la prevenzione delle al-lergie SSAI e l’Aha! chiedono al Consigliofederale che le disposizioni attuali sianomantenute.

A fine settembre il Consiglio federaledeciderà sull’introduzione del principio del“Cassis de Dijon”. Si valuteranno alloraquali disposizioni svizzere dovranno essereconservate anche se divergono da quelledell’Unione Europea. Nell’interesse deiconsumatori che soffrono di allergie ali-mentari le organizzazioni consumeristesvizzere, la Società svizzera di allergologia eimmunologia e aha!, Centro svizzero per leallergie, la pelle e l’asma, esigono:

� il mantenimento della menzione che

Il “Cassis de Dijon” non deveandare di traverso agli allergiciSecondo le organizzazioni consumeriste svizzere, la dichiarazione degli allergeni deve restare anche conl’introduzione del principio del “Cassis de Dijon”. Il Consiglio federale non ha il diritto di giocare con lasalute di 300’000 allergici agli alimenti.

segnala le contaminazioni involontarie diderrate alimentari con allergeni a partire da1g/kg (“può contenere tracce di xxx”);

� il mantenimento del divieto di colo-ranti azoici pericolosi come la tartrazina (E102), nel latte, nei prodotti sostitutivi dellacarne, negli sciroppi, nelle limonate.

Per il governo federale con l’intro du -zione del principio del “Cassis de Dijon” do-vranno restare unicamente alcune divergen-ze fra Svizzera e UE. L’ACSI chiede che an-che queste norme figurino fra le eccezionipoiché preservano le 300 mila persone chein Svizzera soffrono di allergie alimentari da

rischi sanitari anche importanti. In effetti ilsolo modo per prevenire una reazione aller-gica è di evitare sistematicamente gli alimen-ti allergeni.

Secondo gli allergologi le disposizioniattuali proteggono i soggetti allergici da sin-tomi quali vomito, problemi circolatori e an-che dalla morte. La soppressione delle dispo-sizioni avrebbe quale conseguenza unamaggiore frequenza di contaminazioni invo-lontarie con sostanze allergene, inoltre la tar-trazina, un colorante azoico, potrebbe venirutilizzata in prodotti alimentari consumatispesso da bambini.

La legge sulle derrate alimentari indica una lista di alimenti che possono scatenarereazioni allergiche gravi e per i quali l’etichettatura obbligatoria è particolarmente rigo-rosa. Tutti questi alimenti e i prodotti derivati devono essere sistematicamente segnala-ti in etichetta sia come ingrediente sia come elemento allergenico se la quantità conte-nuta eccede il grammo per chilo. Queste disposizioni valgono in egual misura per lavendita di prodotti sfusi e nella ristorazione.

Questo limite (1g/kg) è stato fissato nella legge del 2002 su indicazione di medicie chimici cantonali. Molti dei soggetti allergici sono infatti bambini e per provocare unareazione allergica basta una quantità infima di prodotto.

Gli allergici restano ben protetti dalla legge

Le tariffe dei notai ticinesi sono fra lepiù alte della Svizzera. È quanto ri-sulta da un´inchiesta effettuata daMister Prezzi. Lo studio della

Sorveglianza dei prezzi ha tuttavia conside-rato la tariffa massima prevista dalla legge.

In Ticino, grazie al voto positivo suun´iniziativa popolare lanciata da GiorgioGhiringhelli e sostenuta dall´ACSI, dal2002 la legge prevede unicamente delletariffe massime. Sono invece state abolitele tariffe minime. Ciò significa che i clientipossono far giocare la concorrenza: chie-dere sconti al notaio o richiedere più offer-te a diversi notai e scegliere quello che ap-plica le tariffe minori. Le tariffe effettiva-mente applicate in Ticino potrebbero (o

Tariffe notarili, giù il limite massimoL’ACSI sostiene la petizione lanciata da Giorgio Ghiringhelli

dovrebbero) quindi essere inferiori a quan-to scaturisce dall´inchiesta di Mister prezzi.

Il livello delle tariffe dipende dal sistemain vigore nei vari cantoni: le tariffe più care siregistrano nei sistemi a notariato libero (co-me il Ticino), le tariffe meno care dove esisteil notariato di stato o dove i due sistemi con-vivono. In Ticino è legittimo pensare che at-tualmente la concorrenza non funziona co-me dovrebbe: molti consumatori non sonoinformati su quanto prescrive la legge.L´ACSI condivide quindi le raccomandazionidi Mister prezzi ai cantoni, ossia:

� procedere a un´attenta analisi delletariffe in vigore;

� ridurre le differenze tariffarie fra icantoni (per il Ticino ciò significa una ridu-

zione delle tariffe massime attualmentepreviste dalla legge).

L’ACSI invita inoltre il cantone,nell´ambito della revisione del diritto notari-le attualmente in corso, a esaminare atten-tamente anche i vantaggi per i cittadini diun sistema di notariato di stato (come av-viene nel liberalissimo canton Zurigo) o dinotariato misto. L´ASCI auspica che nellesue future decisioni il parlamento, dove sie-dono numerosi notai, metta in primo pianol´interesse dei consumatori rispetto a quellidella categoria dei notai.

Infine l’ACSI ha deciso di sostenere lapetizione al Gran Consiglio lanciata daGiorgio Ghiringhelli per la riduzione delletariffe massime dei notai ticinesi.

La borsa della spesa

12

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 12

Page 13: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

13

salute

Durante l’estate quando lacolonnina del mercurio è aimassimi livelli fare la spesadiventa un’impresa da...brivido! Canottierina ecalzoncini, con infradito ai piedi,girovagare nei supermercati èforse piacevole nei primi minuti;dopo la “sbollitura” però lasituazione muta drasticamentee prevale la sensazione difreddo, la pelle abbronzatadiventa pelle... d’oca ecerchiamo di uscire al più prestopossibile per non iniziare astarnutire. Raffreddori ebronchiti estivi sono in granparte causati dagli sbalzi ditemperatura a cui cisottoponiamo in casa, in autoe... nei negozi.

Ma quanto è bassa la temperaturadei negozi? A Milano, un’in-chiesta di Legambiente, realiz-zata nel mese di luglio in 25 siti,

tra cui svariati uffici pubblici della città,grandi magazzini, banche e bus, ha dimo-strato come in troppi luoghi le temperatureregistrate - a fronte di circa 30°C esterni - siaggiravano tra i 20 e i 23 °C (la più bassa èstata rinvenuta al negozio H&M in centroMilano ed era di 19,7°C). Il tutto mentre ilgoverno italiano invitava a mantenere il li-vello dei generatori di aria condizionata al-l’interno dei luoghi frequentati dal pubblicoa livelli tra i 25 e i 27°C, sia per il benesseredell’utenza sia per evitare sprechi energetici.

Col termometro nel carrelloIn Ticino la situazione come si presen-

ta? Per non limitarci a giudicare la situazio-ne dai brividi che ci percorrono quando fac-ciamo la spesa d’estate, abbiamo frequen-tato alcuni grandi magazzini muniti di untermometro-igrometro elettronico in gradodi misurare la temperatura (in °C) el’umidità dell’aria (%) e di determinare an-che i valori minimi e massimi registrati. Cisiamo limitati a quattro grandi superfici divendita a Lugano e nei dintorni poichél’intento era di effettuare i rilevamenti in

modo contemporaneo con temperatureesterne e situazione meteorologica simili. Irisultati sono riassunti nelle tabelle riporta-te alla pagina successiva.

Quali norme esistono?In Svizzera non esiste una legislazione

che indichi dei limiti (in termini di gradi cen-tigradi) per climatizzazione estiva dell’arianei negozi e, rispettivamente, per il riscal-damento d’inverno. Ce lo conferma MarioBriccola, dell’Ufficio cantonale del rispar-mio energetico.

Prendiamo allora, quale punto di riferi-mento per dati di questa natura, le normeSIA (Società Svizzera degli Ingegneri e degliArchitetti). La sensazione di benessere èpercepita in modo individuale e quindi perdeterminare una misura standard occorreagire statisticamente. È dunque su basestatistica che queste norme forniscono itermini delle temperature più convenientiper ambienti di lavoro, compresi, natural-mente, quelli dei supermercati.

Temperature piuttosto bassePer il periodo estivo e fino ad una tem-

peratura esterna di 30°C, le norme SIA in-dicano come ottimale una temperatura in-terna attorno ai 26°C (differenza di -4°C).

E poiché la sensazione di calore dipendemolto anche dalla percentuale di umidità dicui è intrisa l’aria, si indica anche chel’umidità ideale si attesta tra il 40 e il 60%.

Ora, se confrontiamo queste indica-zioni con i dati registrati nei quattro negozivisitati durante una giornata di fine agostoin cui all’esterno vi erano circa 30°C, notia-mo che, a fronte di una percentuale di umi-dità che rientra nei termini indicati, le tem-perature minime registrate sono - diciamo-lo - piuttosto bassine. I brividi che ci perva-dono nei negozi non sono dunque solo unanostra sensazione...

Che brividi...La temperatura più bassa è stata regi-

strata alla Manor, in centro a Lugano: 22°Cal piano sub, nel reparto alimentari e surge-lati con un differenza, rispetto alla tempe-ratura esterna, di -8°C. La maggiore diffe-renza con l’esterno è stata però registrataalla Migros, 9°C in meno: al piano -1 e al 1°piano la temperatura minima segnalata eradi 23°C mentre all’esterno il termometroera giunto fino a 32°. 23°C è la temperatu-ra minima registrata anche al Carrefour e24°C è quella della Coop City.

È presso quest’ultimo supermercatoche si è registrata la differenza più bassa di

Che ariatira nei supermercati?

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 13

Page 14: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

14

salute

Sbalzidi temperatura fino a 9°C

COOP CARREFOUR MANOR MIGROS

Temperaturaminimainterna

Temperaturamassimaesterna

29°28° 30° 32°

23°24° 22° 23°

Differenza -6°-4° -8° -9°

Temperatura

massima32°

minima23°

23°

24°

25°

43 / 65

Come abbiamoproceduto

L’inchiesta si è concentratasu quattro supermercati, 3in centro a Lugano (Manor,Migros e Coop) e uno aCanobbio (Carrefour).Ai nostri volontari è statoconsegnato un termome-tro-igrometro, un apparec-chio elettronico che deter-mina la temperatura (gradicentigradi) e l’umidità del-l’aria (%) e ne stabilisce ivalori minimi e massimi.L’errore massimo di misura-zione dell’apparechio è +/-1°C e +/- 5% di umidità.Dopo aver azzerato i valori,i volontari dovevano atten-dere che i valori di tempe-ratura e di umidità si stabi-lizzassero, e dovevano re-carsi, all’interno dei negozi,nei luoghi indicati dal pro-tocollo prestabilito.Le temperature e i gradi diumidità (minimi e massimi)sono stati registrati dopoessersi aggirati per circa 10minuti nel reparto. Nelletabelle sono indicati solo ivalori massimi (perl’esterno) e i valori minimi(interno).

L’inchiesta si è svoltamartedì 28 agosto trale 14.00 e le 16.30.

Il termometro-igrometro usato per le misurazioni è un apparecchioelettronico per determinare la temperatura e l’umidità dell’aria e valutare i valori minimi e massimi.

MIGROSLuganovia Pretorio

Entrata (esterno)

Piano -1Alimentari e surgelati

Piano 1Abbigliamento

Piano 3Casalinghi

Piano 5Ristorante

Umidità min/max %

Temperatura

massima28°

minima24°

24°

25°

25°

42 / 59

COOPLuganovia Nassa

Entrata (esterno)

Piano -1Alimentari e surgelati

Piano 1Biancheria femminile

Piano 2Casalinghi

Piano 4Ristorante

Umidità min/max %

Temperatura

massima30°

minima22°

24°

25°

25°

38 / 57

Temperatura

massima29°

minima26°

25°

23°

23°

46 / 60

CARREFOURCanobbio

Entrata dal parcheggioesterno

Zona computer

Zona pesce

Zona surgelati e alimentari

Ristorante

Umidità min/max %

MANORLuganoPiazza Dante

Entrata (esterno)

Piano -1Alimentari e surgelati

Piano 2Abbigliamento femminile

Piano 4Biancheria casa

Piano 6Reparto software

Umidità min/max %

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 14

Page 15: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

temperatura tra esterno e interno (4°C),paragonabile alla differenza di temperaturapiù conveniente a cui fa riferimento la nor-ma SIA.

In rapporto a questa condizione, gli al-tri negozi presi in esame risultano, nelletemperature minime registrate, un po’troppo freddi, soprattutto Migros e Manor.

In queste condizioni il cliente non puòfare molto se non tenere a portata di manoun golfino mentre si aggira tra i vari reparti.

Il parere del medicoDi certo forti escursioni termiche e

sbalzi di temperatura frequenti posso-no provocare malattie respiratorie an-che gravi – come ci conferma il dottoreMattia Cassina, di Lugano – come tos-se, rinite, sinusite, bronchite e, in alcu-ni casi, anche polmonite. “Negli ultimianni, dichiara il medico da noi interpel-lato, ci capita spesso, d’ estate, di ri-scontrare irritazioni delle vie repiratoriesuperiori in persone sane el’osservazione clinica ci permette dimettere in relazione con questi malan-ni i frequenti sbalzi di temperatura eumidità insieme, provocati dalla fre-quentazione di grandi magazzini maanche dall’aria condizionata dell’auto-mobile. Non è escluso neppure che laventilazione dei condizionatori mettain circolo dei virus. Le alte temperatureestive, inoltre, possono accrescerel’inquinamento dell’aria quindi, tra in-quinanti vari e condizionatori, risultaun mix che mette a dura prova le nostrevie respiratorie”.

La borsa della spesa

15

salute

Climatizzare e scaldare con energia recuperata

I sistemi di climatizzazione, in partico-lare per le grandi superfici di vendita, fannovenire i brividi anche quando si pensa al-l’energia che consumano per poter funzio-nare. In questi ultimi anni – e non solo inSvizzera – a causa soprattutto della diffu-sione di impianti di questa natura anche a li-vello privato, si consuma più energiad’estate che durante l’inverno.

Ma quanto consumano questi grandiimpianti? Mario Briccola, dell’Ufficio canto-nale del risparmio energetico, non ha cifresui consumi effettivi. Quello che invece sipuò dire è che si sta diffondendo l’idea del-la certificazione Minergie anche per i centricommerciali, uno standard che mira ad otti-mizzare il sistema e tiene conto dei consumienergetici sull’arco di tutto l’anno sia per ilriscaldamento, l’illuminazione e la climatiz-zazione.

In questa direzione, Coop segnala chegli impianti per la produzione del freddocommerciale (in particolare delle vetrine re-frigerate di ultima generazione) installatinei punti vendita ammodernati o costruiti direcente, dispongono di un sistema che per-mette di recuperare e sfruttare in modo ot-timale il freddo prodotto, che viene così de-stinato anche alla gestione della tempera-tura ambiente. Questo sistema consentedunque di raggiungere le temperature ne-cessarie senza fare ricorso ad ulteriori im-pianti di climatizzazione.

Anche alla Manor vi sono dei sistemi direcupero calore che sfruttano l’energia pro-dotta dai compressori per raffreddare i mo-bili frigoriferi del supermercato e fornisconotutta l’acqua calda necessaria per il nego-zio.

Una sensibilità ambientale che va a fa-vore di questi grandi magazzini ma da cuitraggono anche evidenti vantaggi econo-mici. Si potrebbe, tuttavia, anche pensare diregolare meglio gli impianti di climatizza-zione per dare maggiore benessere allaclientela, soprattutto quella anziana.

La relatività della temperatura percepita

Buone intenzioni, ma...Ai negozi interessati abbiamo chiesto

quali criteri adottano per la regolazione dellatemperatura all’interno dei loro spazi, in parti-colare durante i mesi caldi dell’anno. Coop eManor (gli unici che ci hanno risposto) si rifan-no verosimilmente alla norma SIA. Difatti en-trambi confermano che le rispettive disposi-zioni interne fissano, durante l’estate, a 26° latemperatura interna.

Manor aggiunge un margine di +/- 2° al-la temperatura indicata e osserva che “percondizioni confortevoli la differenza di tempe-ratura - estiva - non dovrebbe superare i 6°C.”

Coop indica che, se per tutti i reparti latemperatura estiva è fissata a 26°, nella zonacon i banchi della macelleria e del pesce latemperatura può raggiungere i 25°.

Sulla carta le intenzioni, come si vede, so-no buone, ma non sempre - evidentemente - siriesce a farle collimare con la pratica, visto che lenostre rilevazioni differenziano da quanto di-chiarato dai negozi. Se possiamo comprenderedifferenze minime, come quelle di Coop, nonaltrettanto riusciamo a fare con differenze piùimportanti, come quelle registrate nella sededella Manor in centro città a Lugano.

Durante le caldegiornate estive ilcaldo si fa sentirem a g g i o r m e n t equando è accompa-gnato da livelli diumidità dell’aria.C’è una differenzafra la temperaturareale e quella appa-rente. Per esempio:se la temperaturareale è di 33°C e iltasso di umidità è al60%, noi percepia-mo una temperaturadi 41°C.

(Fonte: ENEA, Enteitaliano per le Nuovetecnologie, l'Energia

e l'Ambiente)

UMIDITÀ RELATIVA %

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 13:14 Pagina 15

Page 16: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

16

test

HILL’SSCIENCEPLANAdulto riccodi pollo

SELECTGOLDAdulto manzo

BIOMILLClassicoCarne dipollame

CASINOLe croquettesfini ricche dicarne e dicereali

CHAPPIDinner Con carnedi pollame

REAL NATUREBlack angus,anatra e men-haden

ASCODinner adultoal pollo, conlegumi ecereali

15

84.60

37.20

80.10

15

74.–

37.–

77

15

47.90

23.95

65.17

15

17.95

10.60

64.33

10

19.90

14.95

64.33

15

95.–

34.20

62.33

10

22.–

15.50

59.17

Molto buono

Buono

Soddisfacente

Poco soddisfacente

Insufficiente

Gli alimenti per cani attualmente incommercio si dividono in due ca-tegorie: i croccantini e i prodottiumidi in scatola. La composizione

è la stessa e, aldilà dell’aspetto, l’unica veradifferenza sta nella percentuale d’acqua. Icroccantini ne contengono dal 5% al 12%,mentre i prodotti in scatola molta di più.Sembra che i padroni mischino spesso glialimenti umidi con quelli secchi, perché ri-tengono che i loro amici a quattro zampeapprezzino di più le scatolette.

Buone per i dentiIn realtà, ci si può benissimo acconten-

tare degli alimenti secchi che sono altret-tanto completi, meno cari e meno ingom-

Croccantiniper cani attenti ai grassi e al sale

branti. Inoltre, i croccantini sono racco-mandati per l’igiene bucco-dentale.

Livelli di materia grassaPartendo da questa constatazione, le

associazioni dei consumatori hanno analiz-zato 22 prodotti alimentari secchi per cani,acquistati sia nei supermercati sia in negozispecializzati. Vista la diversità dei prodotti,abbiamo preso come riferimento le esigen-ze di un cane di taglia media dal peso di cir-ca 15 chilogrammi che svolge un’attività fi-sica normale.

Idealmente, il tasso massimo di mate-ria grassa non dovrebbe superare il 20%.Ma attenzione: alcuni prodotti umidi pos-sono addirittura superare il 30%. Una per-

Hanno la stessa composizione degli alimenti in scatola: unicadifferenza, contengono meno acqua. Per questo possono essereconsiderati un alimento completo e per di più sono migliori per identi. Abbiamo messo sotto la lente 22 marche di alimentisecchi per cani ponendoli in relazione alle necessità di un cane dimedia taglia con un’attività fisica “normale”. Risultato: tre sonorisultati “buoni”, 12 “soddisfacenti” e 7 “poco soddisfacenti”.

Imballaggio 15%

Composizione 25%

Proteine 20%

Materia grassa 20%

Sale 10%

Aggiunte 10%

Peso (kg)

Prezzo (fr.)

Prezzo al mese 1

GIUDIZIO GLOBALE in %

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 16

Page 17: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

17

test

1) In funzione del nume-ro di croccantini necessa-rie a un cane di circa 15 kgcon un’attività normale

BIOPLANPollame ecereali

COOPMenucompletobio almanzo

CARREFOURMulticroc

EUKANUBAAdult Medium,maintenanceNormalActivity

PURINAPro planadulto

ROYALCANINMediumadulto

PERFECTFITActive

PEDIGREECOMPLETEAdult dineral pollo

12.5

54.–

29.15

58.83

10

13.95

7.55

57.50

10

14.85

12.25

56.83

15

82.50

33.85

55

15

85.60

25.70

52

15

86.–

41.30

49

15

66.–

31.70

48.50

10

28.90

21.70

47.50

centuale così altapuò favorire il so-vrappeso, soprattut-to perché ai cani glialimenti grassi piac-ciono.

La maggiorparte del cibo seccocontiene comunquepercentuali di mate-ria grassa vicina al20%, con l’ecce -zione di Denner, Eu-ro e M-Budget, chene contengono me-no dell’8%. Questonon è necessaria-mente un vantag-gio, poiché i canidevono trovare nel-l’alimentazione gliacidi grassi essen-ziali che il loro orga-nismo non riesce aprodurre. Pertanto,se l’alimentazione ètroppo povera di li-pidi, si rischia chel’apporto di acidigrassi essenziali siainsufficiente.

Prima di unacquisto chiedi

i test all’acsi

NovitàAnalogamente a quantofatto dalla FRC(Federazione romanda deiconsumatori) nella suanuova rivista FRC Magazine, ilpunteggio globale delletabelle dei test è espressoin percentuale (non più conl’indicazione generica del“molto buono”, “buono”,“soddisfacente”e così via).I relativi punteggi sono poiraggruppati in fascecolorate, più identificabili: fondo verde:percentualeda 65 a 100%fondo giallo: da 45 a64.9%fondo rosso:da 0 a44.9%.

ProteineOgni alimento deve contenere una

quantità adeguata di proteine, perché il ca-ne ne usa molte, sia per rinnovare i tessuti egli organi, sia per costruirne di nuovi (pelo,gestazione, allattamento, eccetera). Tutti iprodotti analizzati soddisfano questa ne-cessità.

Troppo sale Il cane non sente il sale, poiché non

possiede i necessari recettori sulla lingua. Diconseguenza, i produttori di alimenti percani ne abusano perché, come il grasso,rende l’alimento più appetitoso. Risultato:la percentuale di sodio è spesso superiore aibisogni del cane.

Sette prodotti meritano una buona no-ta perché hanno scelto la trasparenza e indi-cano sull’imballaggio il tasso di sodio conte-nuto nell’alimento.

I meno “salati” sono Hill’s Science Plane Bioplan. Quanto alle marche che non indi-cano la percentuale di sodio contenuta nelprodotto, il loro silenzio non può che essereche sospetto.

TRADUZIONE TF

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 17

Page 18: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

18

test

Consigli ACSI

� Preferite le marche che danno prova di trasparenza sulla composizione dei loroprodotti. Ciò garantisce infatti una ricetta costante nel tempo, che non varia in fun-zione dell’economia e del prezzo delle materie prime.� Real Nature e Asco meritano una menzione speciale per la precisione e la comple-tezza con cui riportano gli ingredienti dei loro prodotti.� Preferite le grandi confezioni. I pacchi di 10–15 kg permettono un notevole rispar-mio, rispetto alle confezioni più piccole.

NUTROCHOICEAdult maintenance

COOPMenucompletoal pollo

FROLIC *Completo,manzo,carote ecereali

PURINAMatzingeractive + 25%di proteine

DENNERWau Wau!pollame eriso

M-BUDGETAlimenti percane conmanzo e pollame

€(Casino)Croquettesper cane

15

79.–

31.60

43

10

13.95

12.35

42.83

4

14.90

33.55

42.50

4

14.90

27.40

39.83

4

5.95

10.50

32

7.5

9.90

8.70

27.33

20

14.90

7.05

27

* La marca Frolic è un alimento semi-umido ma si avvicina alla categoria “secco”

I n Svizzera, il 50% dei cani è soprappesoe le ragioni dell’obesità degli animali so-no le stesse che per gli uomini: scarsa at-

tività fisica e troppe ghiottonerie. Moltiproprietari danno al cane alimenti zucche-rati o, peggio ancora, condividono con lui iloro pasti. Valerìe Grin, medico veterinariodi Losanna, mette in guardia contro il boc-concino facile. “Quello che a noi sembra unpiccolo e gustoso omaggio può essere trop-po calorico per il cane, in relazione alla suataglia. Per mostrare il nostro affetto o ri-compensarlo per qualcosa, è molto meglio

Molto buono

Buono

Soddisfacente

Poco soddisfacente

Insufficiente

Un cane su due è in sovrappesoprodigargli tante carezze.”

Se si vede che ingrassa troppo, è possi-bile trovare molte marche che propongonoprodotti dietetici nei negozi specializzati.Contengono più fibre e meno calorie, marestano comunque degli alimenti completi.“Se siete soliti dare al cane qualche boc-concino extra, bisogna tenerne conto nellerazioni alimentari giornaliere,” continuaValérie Grin . “Inoltre, la pappa va calcola-ta in funzione del peso ideale del cane, nondel suo peso attuale. Se il cane pesa 10 chi-li quando invece dovrebbe pesarne 7, le ra-

zioni vanno calcolate su 7 chili, altrimenticontinuerà a ingrassare. Un altro fattore daconsiderare è l’età, perché un cane vecchiomangia meno di un cane giovane.”

Imballaggio 15%

Composizione 25%

Proteine 20%

Materia grassa 20%

Sale 10%

Aggiunte 10%

Peso (kg)

Prezzo (fr.)

Prezzo al mese 1

GIUDIZIO GLOBALE in %

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 18

Page 19: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

test flashLa borsa della spesa

19

Cellulariultima generazione:MP3, foto, musica e... telefono

L’evoluzione nei telefonini portatili èimpressionante. Una volta servi-vano a telefonare, ora con questiapparecchi si può fare quasi di tut-

to. Come sempre occorre però valutare be-ne quali sono le necessità prima di fare lascelta dell’apparecchio. La FRC in collabo-razione con altre organizzazioni europee hatestato quasi tutti i modelli sul mercati diquesti tempi (vedi FRC Magazine, settem-bre 2007).

UMTS - La terza generazione dei tele-foni portatili (destinata a soppiantare gli at-tuali GSM) è oggi largamente sul mercato. Iprezzi stanno diminuendo mal’investimento non vale ancora la pena, ameno che non si abbia assoluta necessitàdel minischermo televisivo o dell’accessointernet sul cellulare.

Batterie - Le batterie dei telefonini so-no oggi decisamente più performanti diqualche anno fa. Tuttavia questi migliora-menti sono relativi, poiché le nuove funzio-ni (lettore MP3, ecc.) consumano moltaenergia. Infatti le prestazioni migliori deltest le hanno ottenute i modelli che nonhanno lettore MP3 o apparecchio fotogra-fico. Le stesse connessioni in UMTS richie-dono molte risorse energetiche.

Schermo - Attualmente la durata di

un telefono mobile si aggira attorno a unanno. I produttori puntano più sulle novitàtecniche che sul materiale. Il test di resisten-za agli urti è comunque in generale piutto-sto buono per tutti i modelli ad eccezionedegli schermi, che risultano la parte più fra-gile dell’apparecchio. Qualche modello neesce però meglio degli altri: in particolareMotorola Z3 Motorizr.

Fotografie - I test di laboratorio di-mostrano che la qualità globale delle fotofatte con gli apparecchi telefonici che loconsentono, è scarsa.

Musica - Per contro, molti apparecchitestati offrono un’eccellente qualità nellamusica riprodotta. Ma occorre distinguere iveri lettori MP3 dai modelli che consentonodi scaricare musica in formato MP3. Se viinterssa la funzione Musicale verificate chevi sia un accesso diretto all’MP3 ed even-tualmente quello del “flight mode” chepermette di ascoltare musica disconneten-dosi dalla rete.

Il test completo è visibile online sul sitowww.frc.ch (in lingua francese).

FOTO

AR

C S

IEBE

R

Tariffetelefoniche Qualcosa si muove nel roaming

L a petizione lanciata lo scorso giugnoda www.allo.ch, e sostenuta dall’AC-SI, “per tariffe di roaming internazio-

nale più eque”ha dato i suoi primi frutti.Mentre si chiude la raccolta di firme (nesono state raccolte più di 4000) la Swis-scom annuncia una riduzione delle tariffedi roaming internazionale a partire dal 22settembre. Concretamente, telefonare colcellulare all’interno dell’Unione Europea oda un paese dell’UE alla Svizzera, costa ora85 ct al minuto: in precedenza gli abbonatiSwisscom pagavano fr. 1.50 e quelli con

carta prepagata fr. 2 al minuto. Per gli SMSè stata introdotta una tariffa unica, per tuttoil mondo, di 40 ct.

Il sorvegliante dei prezzi, Rudolf Strahm,è soddisfatto: aveva richiesto l’intervento delConsiglio federale in questo settore già nelmese di aprile, sollecitando un adattamentodelle tariffe del roaming internazionale appli-cate dalle compagnie svizzere a quelle del-l’UE, regolamentate di recente e decisamen-te più contenute rispetto a quelle svizzere.

In realtà, stando ad un’analisi diComparis (società specializzata nei confron-

ti online dei prezzi dei servizi) la riduzionedelle tariffe di roaming di Swisscom non ha laportata pubblicizzata poiché è stata modifi-cata la durata degli scatti (da 30 secondi a 1minuto) di fatturazione e l’effetto risparmio,può tramutarsi, in alcuni casi, a un aumentodi costo. Lo stesso vale per gli SMS, il cui co-sto è reso unitario e valido anche laddove fi-nora si pagava meno.

L’auspicio dell’ACSI è comunque che visia una reale diminuzione delle tariffe e cheanche le altre compagnie telefoniche riduca-no i costi del roaming.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 19

Page 20: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

20

la vostra storia

FFSal servizio della popolazione o viceversa?

H o letto l’articolo sul servizio delle no-stre ferrovie comparso sull’ultimonumero della BdS e condivido piena-

mente quanto scritto, soprattutto le lamen-tele riguardo le multe inflitte ai passeggeri.

Vorrei dire alla signora Esther Stella,salita sul treno senza biglietto, che non saràfacile averla vinta. Ho subito situazioni simi-li e non sono mai riuscita a far valere le mieragioni. Innanzitutto le FFS si avvalgono delfatto che “l’ignoranza non costituisce scu-sante”, in poche parole se si vuole usufruiredel loro servizio bisogna essere in grado diutilizzare le biglietterie automatiche e so-prattutto non ci si può permettere di sba-gliare.

Certo ci si domanda se le ferrovie sianoal servizio della popolazione o viceversa. Sìperché ormai moltissime stazioni ferroviarienon dispongono più di sportelli e quando cisono, spesso hanno orari piuttosto ridotti,la biglietteria automatica non è per tutti co-sì evidente e soprattutto dove trovare chipuò spiegarne il funzionamento? Tempo fami sono recata alla stazione di Giubiascoper andare a Lugano, ho preso il biglietto e

S ono titolare di un abbonamento an-nuale “Arcobaleno” e mi sposto gior-nalmente sulla tratta del San

Gottardo tra Faido e Bellinzona, per recarmial lavoro.

Sono convinta che il treno è un ottimomezzo di trasporto comune e favorisce unamobilità nel rispetto dell’ambiente ed èquindi opportuno incentivarne l’uso. Vi in-dirizzo questa lettera per comunicarvi tuttoil mio malcontento (e non solo mio) per lostato di indecenza delle carrozze ferroviariesulle quali giornalmente viaggiamo.

Rientro alla sera con il treno in parten-za da Bellinzona alle ore 18.00. Le carrozzedi questo convoglio in arrivo da Locarno,sono sporche e i sedili sono ormai in unostato che costringe il viaggiatore a benguardare dove sedersi.

E’ mia opinione che questo materialerotabile non dovrebbe più essere in eserci-zio sulla tratta del San Gottardo che si van-ta di festeggiare i 125 anni di esistenza.

C on molto interesse seguo le diversesegnalazioni sui conti nei ristorantiticinesi pubblicate sul vostro orga-

no “La borsa della spesa”. Dopo l’ultimalettera di M.B. – Lugano sono anch’iochiamato in causa, perché a inizio luglioho passato alcuni giorni a Ginevra doveho mangiato molto bene per pochi soldiin differenti locali situati tutti nella cittàsul Lemano. Alla Place des Augustins peresempio ho speso per due persone esat-tamente 50 fr. per “jambon à l’os” congratin dauphinois preceduto da un piattoricco d’insalata mista, una bottigliad’acqua minerale e 2 bicchieri di Gamaydella regione.

Mai a Lugano, come pure nel restodel Canton Ticino, ho speso così poco peravere tanto!

A questo punto ci sarebbero tantecose da chiarire: l’IVA, come le prestazio-ni sociali (AI/AVS, assicurazione infortu-nio ecc.), sono uguali in tutta la Svizzera,in più a me non risulta che gli affitti e i co-sti del personale a sud delle Alpi siano piùalti che non a Ginevra, dove pure le im-poste cantonali e comunali sono più one-rose. Anche se considerassimo qualchecosto di trasporto più alto per trasferire lamerce per es. nella Val Lavizzara e forsequalche differenza dovuta alle imposi-zioni statali diverse da un cantone all’al-tro…ben difficilmente si può legittimarequesto divario!

Forse il sig. Marco Solari, così velocenel colmare il buco estivo con la sua pro-posta d’”Expo” – anche se questo paremeno gratificante e soprattutto potreb-be forse far male a qualche compagno dimerenda – è altrettanto zelante a inter-venire presso i ristoratori, poiché tuttoquesto non fa per niente réclame al turi-smo cantonticinese che egli, nella sua ve-ste di presidente dell’ente competente, èchiamato a promuovere!

Pregandovi dunque di prendere no-ta di ciò che precede e complimentando-mi una volta di più per gli articoli apparsisul vostro organo di pubblicazione viporgo nell’attesa i miei saluti più distinti.

R.H. - Breganzona

ho controllato il binario, leggo un “3” eguardando verso i binari noto che c’è untreno fermo proprio lì, corro, già sapevo diessere in ritardo, ma riesco a prendere il tre-no. Qualche istante dopo parte e.... mi ren-do conto di aver sbagliato, il treno va aBellinzona, evidentemente avevo letto ma-le l’orario. Quando arriva il controllore mo-stro il mio biglietto per Lugano e spiegol’errore, ma vengo multata comunque, lamotivazione è che non avevo il biglietto perquella tratta specifica. Ho chiesto che mivenisse obliterato il biglietto per Lugano,siccome il costo era comunque superiore equindi le FFS ci avrebbero guadagnato (aprezzi aggiornati il biglietto per Lugano co-sta 9.20, mentre per Bellinzona 2.80), nonè servito a nulla. Ho reclamato alla stazionedi Bellinzona e ho fatto ricorso presso la se-de centrale, le mie richieste sono semprestate respinte, una cosa del genere a parermio non è accettabile, soprattutto da unservizio pubblico e ora me ne guardo benedal prendere il treno.

E.T. e-mail

Il Ticino inoltre come cantone turisticonon offre certo una buona immagine deimezzi di trasporto ferroviari proponendotali vagoni. Ben a poco serve inserire nellacomposizione del treno la carrozza panora-mica o la carrozza Pangottardo di primaclasse. Non ne migliora la qualità. La mag-gioranza della gente che lavora o fa uso deltreno viaggia comunque in classe econo-mica.

In previsione poi dei già annunciati au-menti di tariffe ferroviarie ritengo ancor piùscorretto da parte delle ferrovie giustificareun rincaro senza offrire alcuna miglioria.

Vi invito pertanto a voler viaggiare unavolta, (non in prima classe), su questa trattae vi renderete conto di quanto le carrozzeche viaggiano in Ticino siano in stato deplo-revole. Sono peraltro sicura (per esperienzapersonale e per conferma dai vostri control-lori) che il materiale rotabile sui binari oltreGottardo è di qualità ben migliore.

M.B. - Rossura

Mai in Ticinoho speso così poco

Che vagoni indecenti!

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 20

Page 21: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

21

attualità

L’ACSI migliora i servizi ai sociConsulenze tutti i giorni

www.acsi.chLibri di testo

A settembre i budgetfamiliari sono messi a duraprova dall’acquisto dei libridi testo per i ragazzi chefrequentano le scuolemedie superiori. Dasempre gli studenti siorganizzano mettendoannunci all’albo dellascuola o scambiandosiinformazioni tra di loro. L’ACSI ha pensato di offrirequesta possibilità anche sulsuo sito, nell’area riservataagli scambi, sotto la voce“Offro e cerco”

L a più grande azienda produttrice digiocattoli, la Mattel, ha annunciatoche ritirerà dal mercato ancora

844.000 giocattoli fabbricati in Cina, acausa dell’alto contenuto di piombocontenuto nelle vernici.

Per il gigante statunitense sitratta del terzo ritiro di giocattoli in po-co più di un mese. La misura riguarda 11tipi di oggetti, tra i quali anche accessoridella linea «Barbie» (animali e mobiletti) etre tipi di giochi della controllata FisherPrice.

All’inizio di agosto la Fisher Price avevaannunciato il ritiro di 1,5 milioni di giocatto-li, seguita, a metà agosto, dalla Mattel chene aveva ritirati quasi 19 milioni, semprefabbricati in Cina.

La ricerca esasperata del basso costocomincia a rivelarsi un boomerang per iconsumatori. Una multinazionale come laMattel, invece, avrebbe certamente potutoattivare e garantire controlli sul posto primadi far arrivare sul mercato prodotti difettosie scaricare le colpe sui cinesi.

S ono esattamente 43’034 le firme rac-colte in appena 3 mesi dallaFédération romande des consomma-

teurs (FRC) nella Svizzera Romanda edall’Associazione consumatrici della svizze-ra italiana (Acsi) in Ticino e Grigioni italiano,per mettere fine agli abusi nelle vendite te-lefoniche.

Ne abbiamo tutti abbastanza in effettidi vederci forzare la mano per acquistarebeni e servizi che non desideriamo, o di ri-cevere a casa prodotti anche se abbiamochiesto un periodo di riflessione. La quanti-tà di firme dimostra se ancora fosse neces-sario, l’ampiezza del fenomeno di cui sonovittime i consumatori.

Tra le richieste della nostra petizione fi-gura che le vendite telefoniche siano consi-derate paragonabili alla vendite a domicilio.Nei due casi, infatti, il consumatore rappre-senta la parte più debole: dispone di scarseinformazioni rispetto al venditore e riceve,senza averla sollecitata, un’offerta com-

merciale. Ciò giustificherebbe per le ven-dite telefoniche una protezione analoga aquella per la vendita a domicilio previstadagli articoli da 40a a 40f del Codice delleobbligazioni, in particolare un diritto di re-voca entro 7 giorni.

Le organizzazioni consumeriste riten-gono necessario rafforzare le disposizionilegali, chiedendo concretamentel’introduzione del diritto di revoca entro 7giorni a partire dalla ricezione delle confer-ma scritta dell’accordo dato al telefono dalconsumatore, e questo anche per beni eservizi il cui valore è inferiore ai 100 franchi.

Chiediamo pure il rispetto dell’asteri-sco che figura vicino al nome del 40% dei 6milioni di persone iscritte nell’elenco telefo-nico. Le 4 organizzazioni rivendicano pure,con il sostegno della Commissione federaledel consumo, che alle imprese di vendite te-lefoniche sia imposto un prefisso specialeobbligatorio che appaia durante le lorochiamate e che non possa essere nascosto.

Successo di firme contro le telefonate invadenti

Giocattoli, terzo ritiro del made in China

Che bello giocare con acqua e terraDa parte nostra un consiglio a mamme

e papà: lasciate che i bambini giochino libe-ri. Acqua, aria, terra: i piccoli adorano gio-care con i materiali più semplici, lo diconoanche gli psicologi e specialisti della primainfanzia. Per i piccoli, scavare, mescolare,far volare un aquilone sono esperienze for-mative di grande valore, che sviluppanocreatività e benessere. Non solo. Queste at-tività, che mettono i bambini a contatto fisi-co con gli elementi naturali, sono anche ri-lassanti e... non costano niente!

Grande novità per i servizi diconsulenza dell’ACSI:rispondiamo alle vostre domandetutti i giorni dalle 10.30 alle11.30, al numero telefonico delsegretariato 091 922 97 55.

Giornalmente potete porredomande legate ad acquisti,contratti, garanzie, casse malati,budget familiare, alimentazione etutto quanto riguarda i consumi.

Per garantirvi questo migliorecontatto, da alcuni giorni abbiamointrodotto un nuovo sistematelefonico a segreteria vocale conselezione dei numericorrispondenti ai servizi che sidesidera raggiungere.

Oltre alla presenza giornaliera, ilservizio infoconsumi è pure adisposizione il lunedì, dalle 14 alle17 (tel 091 923 53 23);la consulenza sull’alimentazione,il 1° e 3° lunedì del mese, dalle14.30 - 17.30 (tel 091 923 53 23).

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 21

Page 22: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

22

soldi

Con l’avvicinarsi della maggiore etàogni giovane avverte, chi più chimeno, il bisogno d’indipendenza edi emancipazione. Un aspetto im-

portante per poter raggiungere questecondizioni è l’ottenimento della patente diguida che permette al giovane di avere unacerta libertà. Non dovrà più, infatti, farsiscarrozzare dai genitori o dagli amici e que-sto rappresenta indubbiamente uno dei pri-mi passi verso la responsabilità el’indipendenza personale.

Ma quanto costa, e quanto pesa sul bi-lancio familiare, tutta la (lunga) trafila perl’ottenimento della licenza di condurre?

Con l’aiuto di un giovane neo patenta-to, la BdS, ha effettuato un’inchiesta perverificare quanto può costare effettiva-mente la patente di guida. Va detto subitoche fare la patente (ci siamo limitati a quel-la dell’auto) costa e non poco. Soprattuttoper chi non ha molti mezzi e per i giovaniche devono pagarsi da sè queste spese.

Primo passo: il corso samaritaniPer prima cosa bisogna iscriversi al cor-

so samaritani, organizzato a volte in colla-borazione con il servizio autoambulanza. Ilcosto si aggira sui 100-120 franchi per untotale di 4-5 lezioni serali. Durante questelezioni il futuro conducente imparerà a pre-stare i primi soccorsi in caso di incidente, co-sì come tecniche specifiche di salvataggio,cosa molto importante per salvare vite uma-ne. Il prezzo di questo corso non è esagera-to, e le informazioni fornite possono rivelar-si molto utili. Il peggio però viene dopo.

Esame di teoriaLa tappa successiva è il superamento

dell’esame teorico, composto da 50 do-mande di vario genere sulle regole da ri-

spettare durante la guida. Per essere “pro-mossi”, si può commettere un massimo di14 errori.

L’iscrizione costa 30 franchi, a cui van-no aggiunti altri 18 franchi per la visita ocu-listica (obbligatoria). Se non si superal’esame teorico, la ripetizione costa 20franchi.

La frequenza di lezioni di teoria dellacircolazione presso un maestro conducentenon è obbligatoria: l’allievo conducentepuò studiarsi la materia per conto suo e poipresentarsi all’esame. Tuttavia chi desideraprepararsi con un docente, non ha che dascegliere tra le molte scuole guida presentisul territorio. Il costo per lezione è di regolasui 20 franchi.

Sempre più, comunque, i giovani sipreparano all’esame mediante il computer,con un cd contenente tutte le nozioni indi-spensabili per l’esame e tramite il quale puòesercitarsi per valutare lo stato della suapreparazione. Il software si può trovare an-che nei supermercati (per esempio daMigros, per 68 franchi).

Ma perché questo materiale non vienedirettamente spedito all’allievo dal Can -tone? Sarebbe molto più pratico e utile for-nirlo insieme al libretto con le regole strada-li in modo che tutti abbiano a disposizionela stessa documentazione (completa) perpotersi preparare. Chi, ad esempio, ha unManuale dell’asa (Associazione dei Servizidella circolazione) non vi trova le risposte aiquesiti su cui il principiante deve preparar-si. Per poter verificare le proprie rispostedeve recarsi dal maestro di guida (quindiseguire i corsi teorici) oppure deve acqui-stare un complemento di informazione(verosimilmente sottoforma di cd).

Su questa questione abbiamo interro-gato la Sezione delle circolazione di

Camorino. Aldo Barboni osserva: “Il catalo-go asa non fornisce risposte alle domandeper stimolare lo studio della materia e evita-re un apprendimento mnemonico. Lo studioavveniva utilizzando il manuale delle norme(edito dall’Ufficio federale delle strade,USTRA) e seguendo corsi di teoria presso unmaestro conducente. Avendo l’USTRA ri-nunciato alla pubblicazione del Manuale, ein considerazione delle nuove tendenze inmateria di formazione (computer), l’asa e leSezioni della circolazione mettono a disposi-zione degli allievi un elenco del materiale distudio a disposizione (in particolare, ma nonsolo, sotto forma di cd Rom) edito da priva-ti e acquistabile nei negozi. Un elenco diquesti mezzi didattici attualmente commer-cializzati è pubblicato sul sitowww.asa.ch/fr/tipps_theoriefragen.htm ewww.asa.ch/pdf/Kategorie_B_FR.pdf.”

Ecco il “patentino”Dopo l’esame teorico si può ricevere la

licenza di allievo conducente (il cosiddetto“patentino”): costo del documento, 50franchi. Questo permette di guidare un’au-tomobile, esponendo in modo ben visibilel’insegna L (dal termine tedesco “Lehrlig”,apprendista) a condizione di essere accom-pagnati da una persona già in possesso del-la licenza da qualche anno.

Corso di sensibilizzazionePrima di passare all’esame pratico, si

deve obbligatoriamente frequentare un cor-so di sensibilizzazione (8 ore): scopo del cor-so è mettere in guardia il futuro conducentesui pericoli alla guida e renderlo attento sulleregole da rispettare in macchina. L’utente èreso inoltre partecipe delle terribili conse-guenze di un incidente dovuto ad impru-denza, attraverso immagini e filmati. Anche

Scuola guidaa quale prezzoFare la patente per l’automobile è sempre più costoso.L’introduzione delle nuove disposizioni, con l’obbligo difrequenza del corso di sensibilizzazione, e della patentedi prova, con l’obbligo di frequenza di una formazionecomplementare per poter ottenere la patentedefinitiva, ha di certo contribuito ad aumentarne ilcosto. Ma sono soprattutto le lezioni di pratica chefanno lievitare il prezzo per l’ottenimento dellapatente: sebbene non obbligatorie sono, in alcuni casi,consigliate. Ma qui le tariffe orarie si posizionano quasitutte sullo stesso livello, tra 75 e 80 franchi. Alconsumatore il compito di stimolare una maggioreconcorrenza anche in questo settore.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 22

Page 23: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

23

soldi

questi corsi si svolgono generalmente sul-l’arco di quattro serate e devono essere te-nuti da un maestro conducente abilitato. Ilcosto da prevedere è di 200-240 franchi.

Corso praticoIl passo successivo, quello decisivo, è il

corso pratico di guida. Quasi tutti comincianoa provare l’ebbrezza di guidare solitamenteaccompagnati dai genitori che portano i lorofigli inizialmente in spazi aperti senza trafficocome un parcheggio, per insegnare loro i pri-mi rudimenti. Fatta un po’ di pratica, si puòcominciare a viaggiare sulla strada, in mododa acquistare maggiore confidenza con ilmezzo e con gli altri utenti della strada.

Qualche tempo prima dell’esame pra-tico, la maggior parte dei futuri conducentisi rivolge a un maestro di guida per gli inse-gnamenti necessari al superamento del-l’esame, come, ad esempio, eseguire unacorretta preselezione o effettuare un par-cheggio laterale da manuale. Va pur anchedetto che la frequentazione di corsi praticidi guida non è richiesta obbligatoriamenteper potersi presentare all’esame finale.

Per chi ritiene sia necessario, in Ticino èfacile contattare questi docenti, visto che so-no in molti e bene distribuiti sul territoriocantonale. I costi delle lezioni, solitamentedella durata di un’ora, variano tra i 60 e gli 80franchi. È bene però osservare che i maestriaventi una tariffa oraria sotto i 70 franchi so-no veramente pochi. Se l’allievo è dotato,bastano poche lezioni per ottenere il “nullaosta” da parte del docente, quindi la spesa èrelativamente contenuta. Se però il ragazzoincontra qualche difficoltà, oppure i familiarinon hanno il tempo per portarlo a fare prati-ca, i costi possono diventare proibitivi.

Un aspetto discutibile di queste lezioni- come ci è stato segnalato da più parti - èche molti maestri di guida richiedono il pa-gamento in contanti alla fine della lezione espesso senza dare una ricevuta. Ciò è evita-bile (forse) solo per coloro che acquistanoun “pacchetto” di 10-15 lezioni e non pagadirettamente ogni singola lezione...

L’esame praticoL’esame vero e proprio in Ticino si svol-

ge per il Sottoceneri a Noranco, mentre peril Sopraceneri a Camorino. Il costo del-l’iscrizione all’esame della categoria B,quello dell’automobile, è di 50 franchi e latassa è riscossa dal Cantone (40 franchi perogni eventuale ripetizione).

Finalmente se tutto va bene si ottienela patente. Finito? Neanche per sogno…

Infatti, dal 1° dicembre 2005 chi supe-ra gli esami di guida riceve la licenza di con-durre in prova, per la durata di tre anni. Aproposito: la licenza di condurre, sebbene“in prova”, costa altri 50 franchi.

Formazione supplementareIn questo periodo i neoconducenti de-

vono seguire un corso di formazione com-plementare ripartito su due giorni distinti:la prima giornata è da frequentare entro seimesi dal rilascio della patente, la secondaentro i tre anni di prova.

ll primo corso si svolge in pista, aOsogna, ha essenzialmente lo scopo di mi-gliorare la capacità di prevedere le situazio-ni di pericolo nella circolazione e di evitarle.Il secondo invece serve a sviluppare la con-sapevolezza delle proprie attitudini e a fa-vorire una guida rispettosa dell’ambiente edegli altri utenti.

Il Veltheim Driving Center con l’ACS èil solo ente autorizzato ad organizzare que-ste giornate; ma fra poco, a ottobre, saràabilitato anche il TCS (ad Ambrì e a Rivera).Il costo per giornata è di 320 franchi, dun-que occorre prevedere un totale di 640franchi (membri ATA, la 1° giornata costafr. 260; membri ACS sconto del 10% suidue corsi).

Finalmente, la patenteE infine, a trafila ultimata, ecco la licen-

za di condurre l’automobile (B) definitiva,che vi viene rilasciata però con una fatturadi 30 franchi da pagare.

G.C.

costi della Sezione circolazio-ne (apertura incarto, esameteorico, licenza allievo condu-cente, esame pratico, licenzain prova e licenza definitiva)

esame della vista

corso samaritani

corso sensibilizzazione

corsi per licenza definitiva, due fasi

In breve

fr. 230.–

fr. 18.–

fr. 120.–

fr. 240.–

fr. 640.–

A ciò vanno aggiunti i costi per eventualilezioni teoriche (presso una scuola guida)o l’acquisto del materiale sul quale prepa-rarsi (manuale e cd). Le lezioni pratichesono facoltative ma in alcuni casi consi-gliate. Si ritiene che in condizioni normalisi debba calcolare una quindicina d’ore(costo orario circa fr. 80.–; informazionipiù precise sono da chiedere ai singolimaestri conducenti).

Esempio:

fr. 1248.– costi minimi

fr. 100.–

fr. 70.– ca.

fr. 1200.-

5 lezioni di teoriaoppure:acquisto manuale + cd

15 lezioni di pratica

fr. 1270/1300.– costi aggiuntivi minimi

Totale: fr. 2548.–

(ammesso che l’allievo superi l’esame alprimo tentativo).

IL TCS offre (ai soci) un pacchettoper ottenere la licenza di condurrealla tariffa di 1095.– franchi.

Lezioni di praticaa confronto

Per avere un’idea dei prezzi praticati in Ticino abbiamo preso inesame le tariffe orarie per le lezioni di pratica della guida applicateda alcuni maestri conducenti (presi a caso). Più della metà dei costiorari di cui siamo venuti a conoscenza è di 80 franchi all’ora, tre sisituano in posizione concorrenziale con 5 franchi di meno e uno so-lo applica tariffe più convenienti. A giudicare da questi dati le tarif-fe si aggirano quasi tutte tra 75 e 80 fr./h . Comunque i maestri conducenti abilitati in Ticino sono quasi 130.Chiedete più offerte prima di scegliere quello che fa per voi.

Fausto Corno, Manno fr. 60.–/hRolando Marazzi, Breganzona fr. 75.–/hGiovanni Bettelini, Vezia fr. 75.–/hAutoscuola 2000, Viganello fr. 75.–/hAutoscuola Rass, Bellinzona fr. 80.–/hPietro Corti, Minusio fr. 80.–/hAdriano Virelli, Locarno fr. 80.–/hAutoscuola Nuova Generazione, Coldrerio fr. 80.–/hAutoscuola Forni, Bellinzona fr. 80.–/h

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 23

Page 24: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

24

società

Fare chiarezza dall’ottico

Prendendo spunto da queste segna-lazioni, peraltro numerose, l’ACSIha deciso di approfondire la que-stione consultando il presidente

dell’Associazione cantonale degli ottici,Marco Cristallo.

Secondo la legge sanitaria, gli ottici so-no degli operatori sanitari e come tali sonotenuti a compilare per ogni paziente unacartella sanitaria (scheda del cliente) nellaquale devono essere indicati tutta una seriedi dati oggettivi fra i quali la diagnosi (chenel presente caso può essere assimilata aidati optometrici).

La legge conferisce poi a ogni pazienteil diritto di ottenere una copia della parteoggettiva della cartella sanitaria, per esem-pio i risultati dell’esame della vista.

L’ACSI ritiene perciò che l’ottico debbafornire una copia del risultato dell’esamesia che la sua prestazione sia stata già paga-

ta, sia che la stessa non gli sia ancora statapagata. Il fatto poi che il cliente/consu -matore decida in un secondo tempo di rivol-gersi a un altro ottico per la confezione dilenti e montatura non dovrebbe influenzareil rilascio dei dati risultati dall’esame.

In sostanza l’Associazione degli ottici delcantone Ticino ritiene che i dati relativi al-l’esame della vista vadano comunicati alcliente solo ed esclusivamente se quest’ulti-mo paga la relativa fattura.

Anche l’ACSI ritiene che il libero pro-fessionista che esegue una prestazione nel-l’ambito di un mandato abbia in principio ildiritto di vedersi pagata la sua prestazione.

La confusione nasce però dal fattoche, da una parte, spesse volte gli ottici tra-lasciano di fatturare l’esame della vista se ilcliente decide di acquistare lenti e monta-ture presso di loro e, dall’altra parte, dimo-strano poca flessibilità quando il cliente gli

È corretto il rifiuto dell’ottico che ha eseguito l’esame della vista e incassato il costo della sua prestazione, di consegnare i risultatidell’esame? Secondo l’ACSI tale prassi non è corretta e il presidentedell’Associazione degli ottici lo ha confermato.

Può l’ottico rifiutarsi di consegnare i risultati dell’esame se la prestazione non è ancora stata pagata perché la fattura non era ancora stata emessa?La risposta dell’ACSI è stata la seguente: se la prestazione non era stata (ancora) pagata, è ipotizzabile che l’ottico si tuteli pretendendo il pagamento della sua fattura in cambio della consegna dei risultati al cliente. L’importante è che lodica prima. Alla stessa conclusione è giunto il presidente cantonaledegli ottici.

L’ACSI consiglia ai consumatori dicomportarsi nella maniera seguente:

� non sentitevi obbligati a farvi confe-zionare gli occhiali da chi ha eseguitol’esame della vista;

� scegliete sempre dei professionisticompetenti essendo consapevoli delfatto che esiste una differenza tral’ottico “qualificato” e l’ottico “diplo-mato federale”; ambedue sottostan-no però al regolamento concernentel’esercizio dell’ottica;

� ricordatevi che se si decide di rivolger-si ad altro ottico per gli occhiali, il rila-scio dei valori da parte di chi ha ese-guito l’esame della vista può esseresubordinato al pagamento immediatoo a 10 o 30 giorni della fattura;

� per evitare malintesi, chiedete semprecome si comporta di regola l’ottico inquesta situazione, soprattutto se lanecessità di poter disporre di occhiali èimpellente e dunque sarebbe possibileaspettare 10 o 30 giorni prima di potersaldare la fattura. In questo caso, fate-vi fare un preventivo per sapere quan-to costa l’esame.

Consigli ACSI

chiede i valori optometrici quando la fattu-ra non è ancora stata emessa. Le richieste diinformazioni giunte all’ACSI contemplava-no infatti frequentemente anche questoaspetto.

Ciò che disturba il consumatore, e di ri-flesso l’ACSI, è l’atteggiamento intransi-gente (anche se giuridicamente corretto) diquegli ottici che subordina il rilascio dei datial pagamento della fattura, impedendo co-sì al consumatore di utilizzare i dati per farsiconfezionare gli occhiali presso un altro ot-tico oppure di tenerseli per sé.

Il Presidente Marco Cristallo ci ha di-chiarato: “L’ottico diplomato federale di-scute e spiega durante tutto l’esame dellavista i valori e i risultati di quest’ultimo, ri-spondendo alle domande o alle richieste delcliente che se lo desidera può anche richie-dere un preventivo. E’ facoltà dell’otticodecidere se il pagamento deve avvenire confatturazione a 10 o 30 giorni o in contanti:la prestazione deve essere pagata per poterricevere i valori optometrici. Quindi non vi ènessun divieto nell’accedere ai propri datida parte del cliente, quando quest’ultimoonora la prestazione data!”

KATYA SCHOBER-FOLETTI

CONSULENTE GIURIDICA ACSI

Duopolio Migros-Coop con benedizione della ComcoLa Commissione della concorrenza (Comco) ha dato il suo accordo all’acquisto di

Denner da parte della Migros, probabilmente sottovalutando le conseguenze di questaconcentrazione contraria a una sana concorrenza. I consumatori hanno tutto da perde-re. Le condizioni poste dalla Comco alla fusione corrispondono al minimo richiesto ma alungo termine questo duopolio non sarà più concorrenziale (lo è già poco adesso!).

Waro e Epa acquistati da Coop, Pick Pay da Denner, Denner da Migros, e prestoCarrefour da Coop. In soli 4 anni la concorrenza sul mercato svizzero del commercio aldettaglio si è drasticamente ridotta.

La Comco il cui scopo è impedire che un’impresa raggiunga una posizione domi-nante sul mercato non ha capito che si tratta di una strategia a lungo termine dei due gi-ganti della distribuzione e si dimostra impotente e poco lungimirante pronunciandosiseparatamente su ogni “pezzo” d’acquisto. La Comco, quindi, sembra contare sullaconcorrenza straniera sebbene, stando a quanto è successo a Carrefour che ha gettatola spugna, i grandi discount stranieri fanno fatica a trovare spazi commerciali, e devonofare i conti con la riluttanza degli svizzeri ad accogliere nuovi attori sulla scena della di-stribuzione.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 24

Page 25: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

25

energia

Oggi, sempre più apparecchi elettri-ci ed elettrodomestici sono dotatidella funzione standby, che signi-fica “attesa”, “in sospeso”. In ge-

nere, ciò è indicato da un piccolo “led” cherimane acceso. Quando questa funzione èattivata, gli apparecchi consumano menoenergia rispetto alla fase di funzionamentovero e proprio. Ma siccome in un anno essirimangono in ”stand by” per migliaia diore, l’energia consumata e quindi la fatturaper l’elettricità relativa alla fase standby,sono addirittura maggiori rispetto al consu-mo per l’uso effettivo. L’esempio classico èquello del videoregistratore: in un anno ilconsumo della fase standby può essere an-che 10 volte più grande di quello dovuto al-l’uso. Un paragone che calza a pennello èquello di un rubinetto che perde pochegocce al minuto, che però in un anno faconsumare migliaia di litri d’acqua.

Ma dove sono, in casa, questi consu-matori “nascosti”? Basta guardarsi attor-no: televisore, videoregistratore, compu-ter, caricatori per piccoli apparecchi, im-pianto hi-fi, ecc., rimangono spesso inutil-mente in standby.

Si calcola che in quasi tutte le econo-mie domestiche vi siano sempre dai 5 ai 20apparecchi in standby. Tra i più energivori visono i cosiddetti set-top-box per la TV digi-

tale che consumano, in standby, anche piùdi 15 W. Gli impianti hi-fi, che possono es-sere spenti unicamente con il telecomandoo premendo un pulsante, in standby consu-mano normalmente 10 W. Il PC, infine,spreca in standby circa 5 W. In un anno ilconsumo in standby di questi soli 3 appa-recchi ammonta a 200kWh.

Come fare?� La possibilità più semplice per risparmiare

questa energia consiste nello spegnerecompletamente l’apparecchio in questio-ne. Se lo stesso non è dotato di un vero ta-sto ON-OFF, è allora consigliabile allac-ciarlo alla rete attraverso una presa muni-ta di interruttore. Qualsiasi apparecchioelettrico ha infatti un consumo nullo sol-tanto quando è completamente spento!

� Scegliete soltanto apparecchi con consu-mi ridotti in standby. I migliori si trovanosul sito www.topten.ch.

� Potete trovare informazioni utili sullo stan-dby anche nella guida “Stop Standby” alle-gata alla presente Borsa della Spesa o clic-cando su www.topten.ch/standby.

� Richiedete all’ACSI le schede della Borsadella Spesa “Come risparmiare energia”(tel. 091 922 97 55; tramite il sitowww.acsi.ch; oppure inviando la vostraordinazione per posta ritagliando la pa-gina 31).

Basta allo spreco stopallo standby

Alcuni altri trucchiper risparmiare Watt e soldi

� Impostate la temperatura del frigorife-ro a 5-7°C. In questo modo il consumo di-minuisce di ca. 200 kWh. Risparmio: fr.30/anno.� Collocate il congelatore in un ambientenon riscaldato e impostate la temperaturaa -18 °C. Ridurrete in media 270 kWh dielettricità. Risparmio: fr. 40 /anno.� Lavastoviglie: fate a meno del prela-vaggio con acqua calda e utilizzate il pro-gramma risparmio solo quandol’elettrodomestico è completamente cari-co. Risparmierete così 770 kWh di elettri-cità e 10’000 litri d’acqua. Risparmio: fr. 150/anno� Caricate completamente la lavatrice,lavate a 60 anziché a 95 °C e 40 anziché60 °C e, in caso di biancheria normalmen-te sporca, rinunciate al prelavaggio.Ridurrete così il consumo di elettricità dica. 200 kWh e risparmierete 5000 l. di ac-qua e 16 kg di detergente. Risparmio: fr. 125/anno� Sostituendo le lampadine alogene e a in-candescenza con i modelli a risparmioenergetico, il consumo di elettricità si ridu-ce di ca. 200 kWh. Risparmio: fr 30/anno.

fonte: www.wwf.ch

In Europa gli elettrodomestici instand-by consumano una

quantità di energia pari a quellaprodotta da 6 centrali nucleari.

In Svizzera questa energiacorrisponde ai due terzi della

produzione annuale del piùgrande bacino artificiale delleAlpi, il lago artificiale GrandeDixence (produzione media

annua: 2 miliardi di kWh). Fonte: www.cipra.org

(Commissione Internazionale per la Protezionedelle Alpi”, da più di mezzo secolo è impegnata a

favore di uno sviluppo sostenibile delle Alpi)

Allegata alla BdS trovate la guida “Stop Standby” (formato tessera)

La guida è stata smarrita?

Richiedetela all’ACSI

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 25

Page 26: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

26

servizi

Nel corso dell’estate ci siamo assen-tati per un periodo di vacanza eabbiamo fatto bloccare la posta,pagando la relativa tassa di 10

franchi. Non è però la prima volta che no-nostante ciò i pacchi vengono recapitati adomicilio da La Posta. Quando abbiamocercato di capire cos’era successo e di otte-nere il rimborso della tassa, visto che il lavo-ro non era stato svolto secondo le attese,abbiamo toccato con mano le carenze delservizio. In primo luogo, il 9 luglio dall’uffi-cio postale di Lugano 3, che è quello del no-stro quartiere, da un impiegato avventizioal quale abbiamo chiesto lumi sulla questio-ne, siamo stati dirottati a quello di Lugano1, che non c’entra nulla...

Allora, abbiamo provato anche con il“call center” del Servizio clienti (numerogratuito 0848 888 888), di quelli famigera-ti perché dopo aver provato e riprovato sia-mo comunque rimasti senza risposte: infat-ti, dopo più tentativi e ripetute attese du-rante anche ben più di una decina di minu-ti, non siamo mai riusciti a parlare con unodegli operatori. Ammesso e non concessoche davvero ce ne siano, al di là del filo...Ancor più scocciati abbiamo quindi contat-tato il Servizio clienti per e-mail, inviandoneuno con copia dei codici a barre dei pacchi equant’altro. Essendo rimasti ancora senzarisposte, abbiamo inviato ulteriori e-mailcon toni crescentemente seccati il 13 luglioe tre giorni dopo. E sempre che nessuno sidegnasse di rispondere.

Siamo tornati all’ufficio di Lugano 3,per esporre il caso alle impiegate che da an-ni lavorano lì e che scusandosi ci hanno rim-borsato la tassa di 10 franchi, perché eralampante che da parte de La Posta c’erastato un disservizio. Il Servizio clienti dalcanto suo si è fatto finalmente vivo per e-mail il 18 luglio (9 giorni dopo) e il giornosuccessivo alle 17.13, ma solo per dire che il

caso era sotto esame e che il ritardo e imancati contatti con gli operatori del “callcenter” era dovuto a un numero eccezio-nalmente elevato di chiamate. Senza di-menticare di specificare che “non abbiamopotuto trattare il suo mail secondo i nostristandard di qualità”. Bene, ma per fortunaero già stato rimborsato… Passati ancoraalcuni giorni, ecco infine arrivare una lette-ra da parte del Servizio clienti de La Posta,con allegati francobolli per un ammontaredi 10 franchi e la tanto attesa spiegazione.Ovvero che i pacchi erano stati recapitati alnostro domicilio perché il postino del cen-tro di smistamento dei pacchi non aveva vi-sto l’ordine di trattenere la posta. Una granbella scoperta, alla quale eravamo già arri-vati da soli…

Il succo di tutta la questione, però, èche per ottenere spiegazioni su un disservi-zio, il cliente perde un sacco di tempo – conben scarsi risultati – e che solo per vie alter-native può arrivare almeno al rimborso.Inoltre, non ci è dato sapere che cosaavremmo dovuto fare e se saremmo maistati rimborsati per il danno subìto, nel ca-so in cui un pacco consegnato erronea-mente da La Posta fosse stato sottratto dal-la nostra bucalettere – esterna – durante lanostra assenza. Infatti, al Centro pacchi diManno, che pure abbiamo contattato tele-fonicamente durante le nostre ricerche, aun impiegato abbiamo detto che eravamoin possesso dei codici a barre e dei relativinumeri degli invii, ma la sua risposta è sta-ta che neppure con il computer avrebbepotuto farci qualcosa. Il che è francamenteridicolo, nell’era dell’informatica! Ma dellefiguracce, La Posta probabilmente non tie-ne conto… Forse perché la tattica, con ilServizio clienti, è di far cedere il cliente perusura, sino a quando non decide di abban-donare i suoi tentativi di ottenere spiega-zioni e ragione.

B.N. -LUGANO

Posta, quantotempo perso!In caso di un disguido o di un disservizio, per il consumatore può cominciare un esasperante giro di telefonate e spostamenti, con relative perdite di tempo, per far valere le proprie ragioni. Così si scopre che i call center anziché soddisfare rapidamente il clientesi rivelano solo dei cuscinetti per tamponare e ritardare le risposte erisolvere i problemi.

P er rispondere ad un quiz di un’emis-sione televisiva svizzerotedesca,A.G. di Castione ha speso in telefo-

nate 1023.- franchi. La sgradita sorpresacon la bolletta telefonica, quando ha sco-perto che per ogni tentativo effettuato(componendo il numero di telefono a va-lore aggiunto 0901 40 50 60) per rispon-dere al quesito le sono stati addebitati da1,55 a 1,60. Ebbene, per raggiungere lasomma indicata, di tentativi la signora neha fatti e tanti, ma ha trovato la linea libera(e ha quindi potuto dare le sue risposte)soltanto in un paio di occasioni. Di certonon immaginava che le venivano addebi-tate anche le telefonate andate a vuoto(oltre 600) ossia quando, al di là del cavo,una registrazione automatica le indicavache la linea era occupata e la invitava a vo-ler riformulare il numero.

Reclamare presso la compagnia tele-fonica non è servito a nulla poiché le tele-fonate sono state effettivamente fatte.Quindi alla signora non resta che pagare lafattura.

Ma come è possibile che un utente siachiamato a pagare (e salato) per un servi-zio che non ha ricevuto (nel caso specifico,senza poter dare la sua risposta)? Venuti aconoscenza del caso, ci siamo dunque ri-volti all’Ufficio federale delle comunica-zioni (Ufcom), ente ufficiale preposto al-l’applicazione delle disposizioni legali inmateria di diritto delle telecomunicazionicompresa la sorveglianza al mercato deinumeri a valore aggiunto. Ecco la risposta:

“Nei quiz televisivi le tariffe dei nume-ri a valore aggiunto sono spesso da inten-dersi “a chiamata e con scatto alla rispo-sta” oppure “a chiamata e al minuto, conscatto alla risposta”. Il conteggio inizia nonappena viene stabilito il collegamento conil numero chiamato. Non vi è differenza sea rispondere è, come in questo caso, unmessaggio vocale o il moderatore della tra-smissione. La tariffa applicata per il numero0901 405060 è di fr. 1.50 a chiamata escatto alla risposta + fr. 1.50 al minuto”.

Consiglio ACSI� le tariffe di numeri di telefono a valoreaggiunto (090x) devono sempre essereindicate o segnalate: prestatevi la massimaattenzione prima di comporre il numero. � l’Ufcom ha realizzato un opuscolo infor-mativo su questi numeri: potete richieder-lo anche al segretariato ACSI.

Per rispondere al quiz spende più di mille franchi

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 26

Page 27: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

27

La borsa della spesa

27

Lo studio“Consumo: qualisono le decisioni checontano veramenteper l’ambiente?” èstato pubblicato daUfficio federaledell'ambiente:www.umwelt-schweiz.chIl testo integrale èdisponibile solo intedesco e francese.

L’indirizzo cuirivolgere domande:� Marie-AmélieArdiot, sezioneRifiuti urbani e edili,divisione Rifiuti ematerie prime,UFAMtel. 031 323 03 57

� Anna Wälty,sezione Beni diconsumo edecobilanci, divisioneRifiuti e materieprime, UFAMtel. 031 323 13 17

3.07Quali scelte contanodavvero per l’ambiente?

Prodotti e servizi

Il settore dei beni di consumo e deiservizi è molto eterogeneo, inparte a causa delle caratteristichedifferenti dei prodotti che si pos-

sono distinguere in “attivi” e “passi-vi”(vedi riquadrato a pag. 28).

In questo settore, gli impatti am-bientali sono fortemente legati alle ri-sorse e ai materiali impiegati. È quindial momento della fabbricazione chesono attuate scelte importanti perl’ambiente.

Da parte del consumatore, la prin-cipale decisione per ridurre l’impattosull’ambiente consiste nel limitarel’acquisto di beni di consumo e servizi auna misura ragionevole e prestare at-tenzione alla loro qualità in base ai mar-chi riguardanti la composizione e il mo-do di produzione (vedi tabella a lato).

Nell’elenco delle scelte importan-ti vengono poi la distanza di trasportofino al punto di vendita, la cura e ma-nutenzione dei prodotti “passivi” du-rante il loro utilizzo – allo scopo di pro-lungarne la durata di vita – nonché laquantità di energia consumata daiprodotti “attivi” durante il loro funzio-namento.

È quindi importante tener contodelle informazioni sul consumo ener-getico degli apparecchi (etichettaEnergia) al momento dell’acquisto.L’acquisto di lampade a basso consu-mo e di frigoriferi, lavastoviglie e lava-trici di classe energetica superiore (A,A+ o A++) riduce l’impatto sull’am-biente del 50 % rispetto agli apparec-chi di classe C, alle lampade meno effi-cienti e all’asciugatura in macchina.Queste misure possono inoltre contri-buire ad abbattere i costi (ca. 180 fran-chi per persona all’anno rispetto alconsumo di un’economia domesticamedia).

Decisioni e fattori-chiave del settore “beni di consumo e servizi”

Influsso sull’impatto ambientale tota-le esercitato annualmente da una persona*

Produzione Produzione e concezione• Luogo di produzione• Materiali, risorse e fonte energetica utilizzata• Metodo (tecnologia esistente, ecc.)• Concezione del prodotto (es. peso, consumo)• Durata di vita e modalità di riciclaggio

• Distribuzione (mezzo di trasporto

AcquisizioneScelta al momento dell’acquisto • Distanza dal punto di vendita• Quantità e qualità• Consumo (etichettaEnergia)• Provenienza

Utilizzo Abitudini quotidiane dell’utilizzatore • Cura e manutenzione • Stand-by o spegnimento completo

Smaltimento Smaltimento a fine vita • Tipo di smaltimento (deposito in discarica, in-

cenerimento, riciclaggio)

*) +++++ > +/- 20% ++++ [+/- 10% a 20%] +++ [+/- 4% a 10%] ++ [+/- 2% a 4%] + [+/- 0,5% a 2%]

< +/- 0,5%

++ + + + + + + +

+

+ +++ + + + + + +

+ + +

++

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 27

Page 28: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

28

Il margine di manovra del consu-matore può essere ampio per quantoriguarda il settore dei servizi legati altempo libero e al divertimento. Le at-tività sportive come la marcia, il cicli-smo, il jogging sono chiaramentemeno dannose dal punto di vista del-l’impatto ambientale rispetto, peresempio, allo sci alpino o del rally.L’impatto ambientale del tempo libe-ro dipende molto anche dalla distan-za del luogo in cui si svolge l’attivitàrispetto al domicilio e il mezzo di tra-sporto utilizzato per gli spostamenti.dai fornitori delle infrastrutture e deiservizi.

Elettrodomestici, una scelta economicae ambientale decisiva sul lungo termine

Ci sono prodotti attivi e prodotti passivi. Lo sapevi?Alcuni beni di consumo sono detti “attivi”, per esempio il frigorifero, la lavatrice, l’asciugatrice o lelampade. ma cosa significa? Significa che l’impatto ambientale durante il loro utilizzo è superiore aquello della fabbricazione. Per questi prodotti, le decisioni prese dal consumatore per limitarel’impatto durante l’utilizzo sono determinanti.

I cosiddetti beni “passivi”, invece, comportano un consumo di energia e risorse quasi nullo. È il caso,per esempio, dei tessili che hanno un impatto ambientale maggiore durante la fabbricazione e losmaltimento che non durante l’utilizzo. Ciò vale anche per i prodotti alimentari: la produzione dialimenti ha sull’ambiente un impatto maggiore rispetto a quello provocato dal loro consumo. In questi casi, l’attenzione del consumatore deve focalizzarsi soprattutto sulle modalità difabbricazione e smaltimento.

Valutare l’impattodel tempo libero

Che elettrodomestico acquistare? Lascelta non è certo facile di fronte all’enor-me assortimento di apparecchi elettrodo-mestici che si trovano sul mercato. la scel-ta iniziale è tuttavia decisiva poiché granparte dell’impatto ambientale si ha nellafase dell’utilizzo ed è legata al consumo dielettricità. La scelta è ancora più determi-nante se si considera poi che questo appa-recchio puô durare una quindicina d’anni.le differenze accumulate producono quin-di uno scarto significativo nel corso deglianni: più il guadagno sarà importante.

Con l’etichettaEnergia, i consumatoridispongno ora di una base di decisione so-lida per scegliere l’apparecchio più efficace,tanto dal punto di vista ambientale cheeconomico.

EtichettaEnergiaSu quali apparecchi elettrici si trova

l’etichettaEnergia? Attualmente la si può trovare su frigo-

riferi, congelatori, lavastoviglie, lavatrici,asciugatrici e lampadine.

Secondo lo studio eseguito dall’Ufficiofederale dell’ambiente – che utilizziamo

per proporvi queste schede –acquistare lampade e a rispar-mio energetico, frigorifero elavastoviglie con la miglioreclasse energetrica (A o supe-riore) è altamente preferibilesia dal punto di vista ambien-tale sia da quello del budgetfamiliare).

Fare il bucatoPer quanto riguarda il bu-

cato, la differenza tra una la-vatrice di classe A e C non è co-sì importante come nel casodel frigorifero. Nel caso dellalavatrice l’utilizzazione superadi gran lunga la produzione intermini di consumo energeticoe sono legati in particolare allatemperatura del lavaggio e al-la durata. Più la temperatura èbassa e più il programma ècorto, più si può economizzareenergia e denaro. Anche il nu-mero dei cicli di lavaggio giocaun ruolo importante: è dunquepreferibile riempire bene la

macchina poiché la quantità di energiautilizzata per il lavaggio è limitatamen-te legata al peso della biancheria. danotare che anche il detersivo influiscesui risultati, dal momento che rappre-senta una parte notevole nell’energiadi produzione. È poi importante usar-ne poco per il suo impatto sulle acque.

Per asciugare il bucato sono im-piegati in Svizzera in un anno oltre 450milioni di kilowattora, circa la metàdell’energia usata per lavare. L’utilizzodi installazioni meno divoratrici dienergia permetterebbe di abbassaredella metà i costi e l’energia utilizzataper l’asciugatura. ma per il momentosono pochissime le asciugatrici di clas-se A presenti sul mercato. Per le casemonofamiliari è di gran lunga più con-veniente per le tasche e per l’ambienteasciugare il bucato all’aperto.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 28

Page 29: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

La borsa della spesa

29

consumatori attenti

Consigli ACSI

Un capo su due rovinato in lavanderiaLavati ma ancora sporchi, oppure lavati ma rovinati: non sempre siamo soddisfatti dei risultati deltrattamento che la lavanderia chimica riserva ai nostri capi d´abbigliamento, in particolare se si tratta di capipregiati e particolarmente delicati (ossia quelli che generalmente non osiamo trattare in casa e consegniamoin lavanderia). Per “misurare” il grado di soddisfazione rispetto alle lavanderie, nel sondaggio del nostro sitowww.acsi.ch abbiamo chiesto al pubblico di segnalare la propria esperienza. Alla domanda “La lavanderia tiha rovinato un capo d´abbigliamento?“ su 74 persone, 39 hanno risposto di sì (53%), 35 di no (47%). Unrisultato poco confortante che indurrebbe a dire: andateci il meno possibile!

Il risultati del nostro sondaggio sonopiuttosto chiari: far lavare capi d’abbi -gliamento in lavanderia non è un’ope-razione da effettuare a cuor leggero.

Stando ad un test realizzato dalle colle-ghe della Svizzera romanda (FRC) ciò po-trebbe valere anche al riguardo del grado disoddisfazione sui risultati del lavaggio. Conun paio di capi sporcati con macchie piutto-sto tenaci, sono state messe alla prova 12lavanderie svizzerofrancesi. Ebbene, se so-lo due di queste hanno fatto l’atteso mira-colo, altre cinque hanno ottenuto comun-que un buon punteggio. Due lavanderie so-no risultate solo soddisfacenti, ma tre han-no il cartellino rosso!

Che fare se la lavanderia rovina il vostroabito in frescolana o la camicetta di pura se-ta? Nel caso in cui la lavanderia non intendaassumersi la responsabilità di un danno ar-recato a un capo di abbigliamento o altrotessuto, cercate di trovare un accordo bo-nale. Se non riuscite a trovare un accordosoddisfacente è possibile rivolgersi alla

Generalmente gli abiti perdono ogni annocirca il 25% del prezzo d’acquisto. Va tut-tavia considerato che non sempre il calco-lo del valore di un capo è così matematica-mente lineare: entrano infatti in gioco, incaso di valutazione dei danni per un even-tuale rimborso, sia il valore d’acquisto del-l’oggetto sia la sua durata e sia lo statod’usura. E per durata si intende il periodonel quale un capo è considerato indossabi-le in relazione alla moda e all’estetica. Adesempio, un articolo di alta moda vienedefinito notevolmente meno utilizzabile diun capo d’abbigliamento classico. Per stimare il valore di un capod’abbigliamento l’Organo paritetico per laliquidazione dei litigi in caso di danni ai tes-sili (PSE) si basa su una tabella che, a parti-re dal costo effettivo del capo (ossia quan-to è stato pagato) considera lo stato diconservazione e il tempo trascorso dall’ac-quisto. In mancanza di una fattura che ac-certi il costo del capo danneggiato, il valo-re potrebbe essere considerato anche il50% di quello preteso dal danneggiato. La tabella relativa alla durata media deitessili è piuttosto rigorosa nello scandire iltempo trascorso dall’acquisto, ma il valoredi stima dipende in gran parte dallo stato diconservazione del capo e dalla qualità delmateriale con cui è stato confezionato.

Commissione paritetica delle lavanderie(PSE), composta da rappresentanti delle or-ganizzazioni consumeriste, dell’Associa-zione svizzera per il trattamento dei tessili(ASTT) e da esperti esterni.

Per sottoporre un capo all’esame dellacommissione il cliente e la lavanderia devo-no compilare un formulario (può essere ri-chiesto all’ACSI), inviare il capo alSegretariato PSE (CP 585, 8027 Zurigo) eanticipare le spese. Il cliente paga fr. 100(soci ACSI fr. 80), la lavanderia fr. 200 (sociASTT fr. 100). Queste tariffe sono abba-stanza scoraggianti (e si prospetta addirit-tura un loro aumento): evidentemente valela pena intraprendere questa procedura se ilcapo in questione è di un certo valore.

Se la Commissione riscontra un erroredella lavanderia, questa deve pagare un in-dennizzo proporzionale al valore, allo statoe all’età del capo nonché rimborsare le spe-se anticipate dal cliente.

Ma attenzione: in tutti gli altri casil’anticipo non viene restituito.

Come calcolare il danno

� Controllate i capi trattati subito dopo la consegna. Un reclamo presentato a distanzadi mesi avrà poche possibilità di essere preso in considerazione.� In caso di danno cercate un accordo bonale con la lavanderia. Se non trovate una so-luzione rivolgetevi alla Commissione paritetica.� Quando acquistate un indumento badate sempre anche al materiale con cui è fatta lafodera. Può capitare che capi di tessuto naturale abbiano una fodera sintetica.Attenzione alla combinazione dei materiali: materiali diversi richiedono spesso cure di-verse. Ciò vale anche per le applicazioni in cuoio e in altri materiali non lavabili.� Fate sempre trattare insieme le parti dei completi (tailleurs, vestiti da uomo), così nonvi saranno differenze di colore fra un pezzo e l’altro.� Quando un capo è stato danneggiato durante il trattamento in lavanderia (o a casavostra) a causa di un’errata etichettatura dovete reclamare presso il negoziante (entro 1anno dall’acquisto).� Conservare sempre le fatture dei vestiti che acquistate, in particolare se si tratta di ca-pi costosi o pregiati (ciò è utile anche in caso di furto).� In caso di macchie particolari e tenaci, non cercate di lavare i capi a casa, rischiate diaggravare il danno. Portate subito il capo in lavanderia e precisate bene la natura dellamacchia: ciò faciliterà l’esperto nella scelta dei prodotti da usare.

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 29

Page 30: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

Segretariato acsiVia Polar 46, CP 165 6932 Breganzona091 922 97 55 fax 091 922 04 [email protected] CCP 69-4470-1

da lunedì a venerdì 8.30-10.30

La borsa della spesa091 922 97 55 fax 091 922 04 [email protected]

www.acsi.ch

Infoconsumi [email protected]

da lunedì a venerdì 10.30-11.30091 922 9755 lunedì 14.00-17.00 091 923 53 23

Consulenza casse malatiConsigli pratici e documentazione091 922 97 55da lunedì a venerdì 10.30-11.30

AlimentazioneConsigli pratici e documentazioneda lunedì a venerdì 10.30-11.30091 922 97 55 1° e 3° giovedì del mese 14.30-17.30091 923 53 23

Contabilità domesticada lunedì a venerdì 10.30-11.30091 922 97 55

Mercatini dell’usatoAbbigliamento per bambini a prezzi contenuti ein ottimo stato, indumenti e equipaggiamentosportivo, carrozzelle, passeggini, biciclette, letti-ni, seggioloni, ecc. Prima della consegna di merceingombrante contattare il mercatino.

Bellinzona, viale Portone 9 091 825 81 77martedì, giovedì e venerdì 14-17mercoledì (solo vendita) 14-17

Locarno, via Castelrotto 20, 091 751 24 73martedì e venerdì 9-11mercoledì (solo vendita) 14-17.30giovedì 14-17.30

Bioggio, via Cademario, 091 605 69 03 martedì e mercoledì 14-17giovedì e venerdì 9-11

Mendrisio, via Maspoli 13, 091 646 07 25mercoledì 14-17venerdì 14-17.30sabato (solo da ottobre a febbraio) 14-17

I mercatini di Locarno e Mendrisio sono chiu-si durante le vacanze scolastiche. La sede diBioggio è chiusa solo per le feste di fine anno;durante le altre vacanze scolastiche consultate lasegreteria telefonica del mercatino. ABellinzona, il mercatino è aperto durante la set-timana delle vacanze autunnali mentre negli altriperiodi di vacanze scolastiche è aperto il venerdìdalle 14 alle 17 (solo vendita). Aperture straordi-narie sono segnalate tramite la stampa.

La borsa della spesa

30

acsi

Acquisti convenienti, sani e ecologiciPrima di acquistare un nuovo capo di abbigliamento (soprattutto per bambini), sareb-

be meglio vedere quello che offre il mercato dell’usato. Circa il 40% dei prodotti tessili usa-ti sono ancora indossabili. Acquistando capi di seconda mano, si risparmia molto ma nonsolo. I capi di abbigliamento di seconda mano presentano i seguenti principali vantaggi:� costano poco� irritano meno la pelle perché sono stati lavati più volte e, quindi, risultano depurati damolte sostanze chimiche, soprattutto nel caso dell’abbigliamento per bambini (attenzio-ne, invece, nel caso delle scarpe usate: non vanno bene perché sono antigieniche e non sipossono escludere deformazioni del piede).� consentono di risparmiare le materie prime per la produzione di nuove fibre (vedi il grave problema ecologico della produzione del cotone).

Su questa pagina, a sinistra, trovate l’elenco dei mercatini che offrono merce di secon-da mano in ottimo stato. Sul nostro sito, inoltre (www.acsi.ch) c’è la possibilità di scambia-re, vendere o acquistare abbigliamento e articoli per bamini, oltre a mobili, elettrodome-stici, materiale sportivo e elettronico. Questo spazio è per voi!

Il prossimo 7 ottobre il mercatino ACSI dell’usato di Locarno spegnerà 30 candeline.Sono infatti passati 30 anni da quando, nel 1977, in un locale di casa Rusca in PiazzaS.Antonio, messo a disposizione gratuitamente dal Comune, le volontarie dell’ACSI han-no raccolto le prime consegne di merce e hanno accolto i primi clienti della zona.

La prima responsabile del mercatino è stata Astrid Marazzi, alla quale è succeduta, nel1981 Flora Martinoni. Dal 1998 al 2004 la responsabilità dell’organizzazione e della ge-stione del mercatino è passata a Marilena Martinoni e attualmente è di Claudia ClericiStoffel.

In questi 30 anni il mercatino ha traslocato ben 5 volte: da Casa Rusca, nel 1984 si ètrasferito in via Cittadella e quattro anni dopo, nel 1988, in via Gallinazza. Dal 1990 al 1993la sede del mercatino è stata trasferita in via Borghese 44 e dal 1993 al 2005 sempre in viaBorghese ma al numero civico 22. Nel 2005 altro trasloco in via Castelrotto, dove si trovatuttora. Tutti questi spostamenti non hanno però disorientato la clientela, anche quelladelle valli, che in tutti questi anni ha continuato a frequentare il mercatino e a sostenernela filosofia, ossia evitare lo spreco e riutilizzare ciò che è ancora in buono stato.

Le collaboratrici che si sono succedute in questi anni, a titolo volontario, nella gestio-ne del mercatino e hanno contribuito alla sua crescita, sono parecchie. A tutte loro, alla re-sponsabile attuale e a quelle passate, il caloroso grazie dell’ACSI.

Nella foto: (da sin. a destra) Carla Barca, Galizia Fornera, Franca Gaist, HeidiMartinoni, Daniela Cavalli, Claudia Morelli, Claudia Clerici (responsabile).

Trenta candeline per ilmercatino ACSI di Locarno

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 30

Page 31: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

testpubblicazioni

Invi

ate

l’int

era

pagi

na a

: AC

SI, S

tabi

le a

mm

inis

trat

ivo,

CP

165,

693

2 Br

egan

zona

desidero ricevere:� Schede: mangiare bene per vivere bene fr. 3.–� L’alimentazione equilibrata dei bambini (esaurito) gratis� La guida del bebè fr. 5.–� Imprenditori di cambiamento: Agenda 21 locale fr. 18.–� Schede: come risparmiare energia * fr. 4.–� Schede: perché separare i rifiuti? * fr. 4.–� Marchi per alimenti * fr. 25.–� Osare. Prospettive per un cambio di rotta fr. 15.–� I conti di casa (soci ACSI 12.-) * fr. 16.–� Piatti unici * fr. 7.–� Schede Internet * fr. 4.50� Tessili: per saperne di più fr. 6.–� Reclamare. Ma come? fr. 7.–� Medi-Minus (13 schede informative sui medicamenti) fr. 2.–� Micro-onde: per saperne di più fr. 8.–� Guida ai marchi alimentari (formato tessera) gratis� Guida alla luce (formato tessera) gratis� Guida ai marchi non alimentari (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto del pesce (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto del legno (formato tessera) gratis� Guida all’acquisto degli elettrodomestici (formato tessera) gratis� Adesivo contro la pubblicità nella bucalettere fr. 1.40� 24 etichette per respingere la pubblicità indirizzata fr. 2.–� Penna ACSI “salvagente” fr. 3.–� La borsa per la spesa fr. 5.–

Per importi complessivi fino a fr. 15.– allegare il controvalore in francobolli da ct. 85 o da fr.1.–, fr. 2.– in francobolli per i costi di spedizione (rispettivamente fr. 3.50 per le pubblicazio-ni segnate da asterisco). Per importi superiori a fr. 15.– riceverete una polizza di versamen-to. Allegando un’etichetta autocollante col vostro indirizzo facilitate il nostro lavoro.

Data Firma

cognome nome

via e numero

nap località

� Desidero aderire all’ACSI per il 2007 e ricevere La borsa della spesa Quota annuale fr. 40.– (estero fr. 45.–, sostenitore da fr. 50.–)Il nostro regalo per te: una comoda borsa della spesa tascabile

� Desidero regalare un’adesione per il 2007 con abbonamento a La borsa della spesa a fr. 40.– a:

cognome nome

via e numero

nap località

Inviate questa pagina ritagliata e compilata a: ACSI, cp 165, 6932 Breganzona. Potete diventare socio regalare un abbonamento a La borsa della spesa anche telefonando in segretariato (091 922 9755), inviando un fax (091 922 04 71) o una e-mail ([email protected]). Attenzione: La borsa della spesaverrà spedita ai beneficiari solo dopo ricezione del pagamento da parte di chi offre il regalo.

datadiventa socio/a

Questi test sono a disposizionein lingua originale presso il segretariato ACSI

La borsa della spesaMascara waterproof Ago. 07Videoproiettori Giu. 07Navigatori GPS Mag. 07Produzione di PC, aspetti etici Mar. 07Fast food, aspetti etici Gen. 07Marchi alimentari Dic. 06Caffè, aspetti etici Nov. 06Gelati confezionati Set. 06Sviluppo foto: laboratori virtuali Ago. 06Nichel nella bigiotteria Giu. 06Case farmaceutiche Mag. 06Software per immagini digitali Mar. 06Yogurt probiotici Feb. 06

FRC Magazine, LosannaTelefonini Set. 07Videocamere Lug. 07App. foto ultracompatti Giu. 07Bilance pesa-persone Mag. 07Seggiolini per bicicletta Apr. 07Programmi antivirus Mar. 07Binocoli Ott. 06Tostapane Mar. 06

Altro Consumo, MilanoComputer portatili Lug. 07Seggiolini auto per bambini Giu. 07Aspirapolvere Giu. 07Monitor TFT da 19’’ Giu. 07Condizionatori a parete Mag. 07Ferri stiro con caldaia separata Mag. 07Stampanti laser e getto d’inchiostro Apr. 07Stampanti multifunzionali Mar. 07Trapani ad accumulatore Feb. 07Lettori portatili DVD Dic. 06Smacchiatori in polvere e liquidi Dic. 06Smartphone Ott. 06Forno microonde senza grill Ott. 06Cartucce per stampanti Set. 06Batterie ricaricabili+caricatori Lug. 06Lavastoviglie Apr. 06

Test, BerlinoLavatrici Set. 07Apparecchi foto digitali Set. 07Seggioloni per bambini Ago. 07Televisori LCD Ago. 07Minitelevisori portatili Lug. 07Lettori MP3 Lug. 07Termopompa Giu. 07Lettori Blu-ray e HD - DVD Giu 07Tosaerba Mag. 07Videocamere Mag. 07Mountainbike Mag. 07Pulitori a valore Apr. 07Apparecchi cottura a vapore Gen. 07Stepper e crosstrainer Gen. 07Asciugatrici Ott. 06Zaini per escursioni Set. 06

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:55 Pagina 31

Page 32: La borsa della spesaold.acsi.ch/documenti/BdS 2007/BdS_6_07_web.pdf · Servizi e società Canoni d’acqua, giustificato 10 l’aumento richiesto Fare chiarezza dall’ottico 24 Posta,

GAB 6932 Breganzona

Anche a scuolapuoi aiutare l’ambiente

Associazione consumatrici della Svizzera italiana

� Carta riciclataSi trovano quaderni e bloc-notes in carta 10% riciclata, nonsbiancata o sbiancata senza cloro. Per favorire il riciclaggiodei quaderni è meglio sceglierli con una copertina di cartonepiuttosto che di plastica.

� MatiteLe matite in legno naturale non verniciateevitano le pitture inutili, a base di prodotti sinteticitalvolta tossici. Alcune matite portano il marchioFSC, garantendo che il legno proviene da unagestione forestale sostenibile.

� Righe Le righe in metallo o in legno sono piùrobuste di quelle in plastica. Altrovantaggio: il legno è un materialerinnovabile e il metallo si ricicla.

� Pennarelliil miglior bilancio ecologico spetta aipennarelli senza solventi o a base di acqua(recanti la scritta “lavabili” sull’imballaggio).

� CalcolatriciLe calcolatrici solari sono un mezzo perutilizzare energia pulita (o di approfittaredell’illuminazione delle aule). Alcuni modellihanno una pila complementare percompensare una possibile mancanza di luce.

� A scuola a piediCombatte i problemi legati alla sedentarietà e laconseguente obesità infantile e nel contempo è il modo dispostarsi più rispettoso dell’ambiente. Accompagnare i figliall’asilo o alla scuola elementare in macchina contribuisceinvece a inquinare l’aria e a rendere più pericolosa la strada.

Queste e altre ultili informazioni su: “Guida ai consumi responsabili” (una pubblicazione curata da ACSI, AllianceSud, Agenda 21, Cantone Ticino)

BdS_sett_corr.qxd:Griglia_BdS 19.9.2007 12:56 Pagina 32