La biblioteca digitale BEIC alla ricerca del suo spazio nel Web

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Trovare un ago in un pagliaio La biblioteca digitale BEIC alla ricerca del suo spazio nel Web Chiara Consonni, Paul Gabriele Weston

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Trovare un ago in un pagliaioLa biblioteca digitale BEIC alla ricerca del suo spazio nel Web

Chiara Consonni, Paul Gabriele Weston

La visibilità nel web

Quasi tutte le biblioteche digitali (ad oggi) non sono progettatetenendo in considerazione il contesto in cui si inseriscono nè sonodotate della strumentazione necessaria per eccellere nel web.

Questo perchè:

• sono spesso progettate a immagine e somiglianza di quelle fisiche;

• “libraries have a wealth content and resources locked behindlegacy, closed technologies systems and niche vocabularies” EricMiller – The Visible Library webinar (2015) ;

• la competizione nel web è molto agguerrita e con risorse nonparagonabili a quelle delle biblioteche (es. GoogleBooks).

Questa condizione nonè tipica solo dellebibioteche digitali.

Negli ultimi anni si èinfatti sviluppato unramo del marketing chesi occupa della visibilitàonline (web/onlinevisibility).

Le soluzioni propostenon sono sempreadattabili ai beniculturali (es. pubblicità),ma sono senz’altro davalutare con attenzione.

Queste considerazioni sono di vitale importanza per la sopravvivenza delle biblioteche digitali.

Se un tempo le biblioteche erano il punto di partenza della ricerca, oggi sempre più spesso diventanopunti di arrivo quando non completamente ingnorate.

È indispensabile inserirsi nei nuovi canali di distribuzione dell’informazione e progettare servizi cherispondano a alle nuove esigenze ed abitudini degli utenti.

“Digital libraries have tended to offer simple, read-only informationaccess to collections. As the web has evolved into a more social place,users have come to expect more interactive, community-centeredsites”.

Karen Calhoun – 10 thoughts on digital libraries (2014)

Esempio

Esempio

Strategie

Coinvolgimento degli utenti

Collaborazioni e condivisione dei metadati

Navigatori e mostre virtuali

La BeicDLLa BeicDL, inaugurata nel 2012, si compone di 12.290 registrazioni di cui 6.368 volumie 912 siti web. Entro l’anno la collezione si arricchirà di video, audio e materialearchivistico e opere d’arte per un totale di circa 20.000 registrazioni.

Video

Coinvolgimento degli utenti

Strategie

Non solo è stato individuato un nuovo e ampio bacino diutenza, ma è anche stato coinvolto nella definizione di nuoviservizi e attività della BeicDL stessa.

L'impatto del progetto con Wikimedia è andato oltre leaspettative; gli articoli modificati dallo staff Beic contano più di400 mila visite al mese in Wikipedia e generano circa il 30% deltraffico della BeicDL. Anche MEI è particolarmente incisivo,tenendo conto della sua specificità, l’impatto è di circa 11%.

La collaborazione con Wikimedia Italia èstata avviata nel settembre 2014 alloscopo di instaurare un proficuo rapportocon la comunità nell'ottica di rendereBEIC il punto di riferimento nellosviluppo di progetti relativamente agliargomenti coperti dai documenti ecompetenze della BEIC.

https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/BEIC

WIKIMEDIA

Gli studiosi possono utilizzare laBeicDL per verificare l'esistenza dinote materiali e individuarne lanatura o utilizzare la riproduzionedigitale come fonte per i propri studi.

http://www.cerl.org/resources/mei/main

MEI

Visibilità

Coinvolgimento degli utenti

Strategie

Non solo è stato individuato un nuovo e ampio bacino diutenza, ma è anche stato coinvolto nella definizione di nuoviservizi e attività della BeicDL stessa.

L'impatto del progetto con Wikimedia è andato oltre leaspettative; gli articoli modificati dallo staff Beic contano più di400 mila visite al mese in Wikipedia e generano circa il 30% deltraffico della BeicDL. Anche MEI è particolarmente incisivo,tenendo conto della sua specificità, l’impatto è di circa 11%.

La collaborazione con Wikimedia Italia èstata avviata nel settembre 2014 alloscopo di instaurare un proficuo rapportocon la comunità nell'ottica di rendereBEIC il punto di riferimento nellosviluppo di progetti relativamente agliargomenti coperti dai documenti ecompetenze della BEIC.

https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/BEIC

WIKIMEDIA

Gli studiosi possono utilizzare laBeicDL per verificare l'esistenza dinote materiali e individuarne lanatura o utilizzare la riproduzionedigitale come fonte per i propri studi.

http://www.cerl.org/resources/mei/main

MEI

Visibilità

Strategie

Le collaborazioni permettono una maggiore visibilità delle collezionisu varia scala, raggiungendo un pubblico nuovo. Mentre lacondivisione dei dati dà la possibilità di esplorare nuovi canali per laBeicDL.

Le collaborazioni garantiscono circa il 15% delle visite alla BeicDL,dove il 9,6% è garantito dalle collaborazioni internazionali. Più difficileè calcolare l’impatto della condivisione dei metadati, poichè i risultatisi mostreranno solo nel lungo periodo. La stima corrente è dello 0,5%e tiene necessariamente solo in considerazione riutilizzi conosciutidalla Beic.

Sono state attivate numerosecollaborazioni con istituti locali,nazionali e internazioni. Alcuniesempi sono Biblioteca nazionaleBraidense, ISIME, IVSLA, MuseoGalileo, The European Library edEuropeana.

http://www.istitutoveneto.it/

COLLABORAZIONI

Come politica generale BeicDLrilascia i suoi metadati descrittivi conlicenza CC0, che prevede la rinunciadi tutti i diritti, nella misuraconsentita dalla legge; è quindiconsentito copiare, modificare,distribuire e utilizzare, anche a finicommerciali, tutti i dati senza alcunalimitazione

CONDIVISIONE METADATI

Visibilità

Collaborazioni e condivisione metadati

Strategie

Le collaborazioni permettono una maggiore visibilità delle collezionisu varia scala, raggiungendo un pubblico nuovo. Mentre lacondivisione dei dati dà la possibilità di esplorare nuovi canali per laBeicDL.

Le collaborazioni garantiscono circa il 15% delle visite alla BeicDL,dove il 9,6% è garantito dalle collaborazioni internazionali. Più difficileè calcolare l’impatto della condivisione dei metadati, poichè i risultatisi mostreranno solo nel lungo periodo. La stima corrente è dello 0,5%e tiene necessariamente solo in considerazione riutilizzi conosciutidalla Beic.

Sono state attivate numerosecollaborazioni con istituti locali,nazionali e internazioni. Alcuniesempi sono Biblioteca nazionaleBraidense, ISIME, IVSLA, MuseoGalileo, The European Library edEuropeana.

http://www.istitutoveneto.it/

COLLABORAZIONI

Come politica generale BeicDLrilascia i suoi metadati descrittivi conlicenza CC0, che prevede la rinunciadi tutti i diritti, nella misuraconsentita dalla legge; è quindiconsentito copiare, modificare,distribuire e utilizzare, anche a finicommerciali, tutti i dati senza alcunalimitazione

CONDIVISIONE METADATI

Visibilità

Collaborazioni e condivisione metadati

Strategie

La realizzazione di navigatori è un’attività relativamente nuova per lebiblioteche, così come lo sviluppo di mostre virtuali che non funganosolo da vetrina ai materiali conservati, ma offrano dei veri e propripercorsi formativi con materiali specificamente realizzati.

La BI non è ancora online, ma la stima dell’impatto calcolata secondoprecedenti installazioni è attorno al 4%.L’impatto dei navigatori è invece minore di quanto ci si possa aspettareed è intorno al 2-2,5%.

BIBLIOTECA IDRAULICA

I navigatori sono rappresentazioni grafiche dei dati, creati per permettere all’utente di consultare ed interpretare set complessi di dati in un formato facilmente comprensibile e manipolabile. Per ora ne sono stati creati due: Autori e Editori lombardi.

http://www.beic.it/it/autorihttp://www.beic.it/it/content/gli-editori-lombardi

NAVIGATORI

Visibilità

Navigatori e mostre virtuali

Il progetto prevede la digitalizzazionedi 800 opere, la pubblicazione dimonografie tematiche e larealizzazione di strumenti didattici edè realizzato in collaborazione con laFondazione Cariplo e l’Universitàdegli studi di Milano.

http://www.beic.it/it/articoli/nasce-la-biblioteca-idraulica-italiana

Strategie

La realizzazione di navigatori è un’attività relativamente nuova per lebiblioteche, così come lo sviluppo di mostre virtuali che non funganosolo da vetrina ai materiali conservati, ma offrano dei veri e propripercorsi formativi con materiali specificamente realizzati.

La BI non è ancora online, ma la stima dell’impatto calcolata secondoprecedenti installazioni è attorno al 4%.L’impatto dei navigatori è invece minore di quanto ci si possa aspettareed è intorno al 2-2,5%.

BIBLIOTECA IDRAULICA

I navigatori sono rappresentazioni grafiche dei dati, creati per permettere all’utente di consultare ed interpretare set complessi di dati in un formato facilmente comprensibile e manipolabile. Per ora ne sono stati creati due: Autori e Editori lombardi.

http://www.beic.it/it/autorihttp://www.beic.it/it/content/gli-editori-lombardi

NAVIGATORI

Visibilità

Navigatori e mostre virtuali

Il progetto prevede la digitalizzazionedi 800 opere, la pubblicazione dimonografie tematiche e larealizzazione di strumenti didattici edè realizzato in collaborazione con laFondazione Cariplo e l’Universitàdegli studi di Milano.

http://www.beic.it/it/articoli/nasce-la-biblioteca-idraulica-italiana

Considerazioni finali

Nella realtà di oggi è indispensabile compiere scelte strategiche che contribuiscano acaratterizzare dati e servizi in modo da renderli riconoscibili e attraenti per l’utenzatenendo presente la sostenibilità nel tempo delle soluzioni adottate.

La valutazione dei servizi riveste oggi un ruolo centrale nell’amministrazione dellebiblioteche digitali. Gli scenari sono in costante evoluzione e vanno tenuti inconsiderazione nella pianificazione ed erogazione dei servizi.

Analizzando complessivamente i dati raccolti è chiaro che i cosidetti “referral” hannoun ruolo cruciale nella fruizione dei materiali della BeicDL. Il 75,9% degli accessi sonoinfatti dovuti a canali diversi dall’OPAC e dal sito istituzionale.

Le strategie adottate hanno contribuito in modo sostanziale al rafforzamentodell’identita istituzionale (la Fondazione, grazie al know-how e all’esperienza maturatein vari settori è in grado di porsi come partner chiave in progetti multimediali emultidisciplinari) e ad aumentarne la visibilità nell’ecosistema digitale (l’aumento degliaccessi algli oggetti digitali negli ultimi 9 mesi è di circa il 40%).