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LA BIANCA CAMPANA DI LUCE Teoria e Pratica della Dimensione Astrale (1988 e.v.) di Alberto Moscato EDITORE: FRA.·. DAVIDE VINCI RETTORE MAGNIFICO DEL GIARDINO DI PAN, ROMA (C) COPYRIGHT 1988 e.v. by O.T.O./KHEM LODGE

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  • LA BIANCA CAMPANA DI LUCE

    Teoria e Pratica della Dimensione Astrale

    (1988 e.v.)

    diAlberto Moscato

    EDITORE:FRA.·. DAVIDE VINCIRETTORE MAGNIFICO

    DEL GIARDINO DI PAN, ROMA

    (C) COPYRIGHT 1988 e.v. by O.T.O./KHEM LODGE

  • Libro Primo: Teoria

    I

    IL CORPO DI LUCEI.1 Teorie sul Corpo AstraleI.2 Principali Differenze tra Corpo Fisico e Corpo di LuceI.3 Proprietà e Qualità del Corpo AstraleI.4 L'Essenza Microcosmica

    I.1 TEORIE SUL CORPO ASTRALE. Le numerose teoriefilosofiche sulla Dimensione Astrale dovrebbero essererigorosamente evitate non appena ci si proponga di cominciareun serio studio per lo sviluppo del proprio Corpo di Luce.Inevitabilmente, tutto ciò che si sente dire, si legge o si pensasull'Astrale, finisce per condizionare negativamente ogniminima possibilità di successo. Lo stesso uso di questomanuale tecnico è essenzialmente stupido e contro senso:come si può immaginare di tentare di dominare (oquantomeno scoprire) le Dimore Spirituali facendosicondizionare il cervello e lo spirito da macchie d'inchiostro sucarta! Tuttavia, per giustificare questo saggio, intenderemotentare di influenzare il meno possibile i nostri lettori,illustrando esclusivamente gli aspetti tecnici e filosofici che,nella nostra personale esperienza di studenti ed insegnanti, sisono rivelati comuni. I lettori, dal canto loro, tenteranno diusare questo scritto come un trattato teorico/pratico qualsiasi,cercando di assimilarne i contenuti e di dimenticarneconsciamente ogni riga prima di cominciare un qualsiasiesperimento. In alcun caso, comunque, questo libro dovràvenire impiegato quale manuale di riferimento. Lo studente èinoltre stimolato ad usare gli esempi pratici e le nozioniteoriche da noi esposte quale chiave generica d’impiegobasandosi però solo sulle proprie esperienze dirette edandando a verificare personalmente ogni assunto prima diconsiderarlo esauriente. Desideriamo inoltre chiarire,

  • preliminarmente, che tutto ciò che è riportato in questo saggio,relativamente alla Dimensione Astrale, non è in alcun modoconnesso con superstizioni e concetti tradizionalmente notisotto il nome di spiritismo, telecinesi, e fantasie o teorie affini.Il termine "fantasma", o "spettro", può essere ben impiegatoper descrivere il Corpo Astrale, ma solo circa il suo significatoetimologicamente originario. In ogni caso è necessario tenereben presente che, sebbene nessuno può affermare con certezzae produrre prove dell'esistenza dei piani ultrafisici comequello astrale, la natura si comporta come se le cose descrittenel presente saggio esistano veramente. Questa è dunquel'unica cosa importante: facendo una data cosa si ottiene undato effetto; è ininfluente sapere se si sta agendo su realtà ofantasia, e poi, chi può sancire cos'è la realtà?

    I.2 PRINCIPALI DIFFERENZE TRA CORPO FISICO E CORPO DILUCE. I Chakram del corpo fisico sono generalmenteatrofizzati in un individuo adulto. Alcuni metodi iniziatici,mediante cerimonie energeticamente molto complesse,dissigillano o riaprono tali centri nervosi e li riempiono dicorrente sottile che li attiva. Oltre agli indubbi benefici fisiciche tale attivazione comporta, l'apertura e l'iniziazione dialcuni di questi Chakram produce un istantaneo ispessimentodell'Aura ed un controllo molto definito su questa. Il CorpoAstrale è essenzialmente un modellamento molto raffinato diquest’Aura e la capacità astrale è appunto la capacità di usaretale corpo analogamente a quello fisico, dopo avervi trasferitola propria coscienza e consapevolezza. A grandi linee, poichéil Corpo Astrale agisce nella Dimensione Astrale a lui affine,formata presumibilmente di "molecole" dello stesso tipo, haun comportamento analogo a quello del corpo fisico; come sivedrà oltre, analizzando alcune basilari formule di fisicaastrale, le possibilità totali sono però estremamente elevate,venendo a diminuire (fino a tendere a zero) alcune limitazioniintrinseche della terza dimensione quali, ad esempio, ladensità dei corpi, la forza di gravità e la massa. Per avernepreliminarmente l'idea in un esercizio di meditazione,s’immagini l'incremento di possibilità che darebbe la

  • condizione di non avere quasi più peso, unito alla capacità didimensionare il proprio corpo e plasmare gli oggetti oaddirittura inglobarli in sé con la stessa facilità con cui simettono in tasca, e così via. Ma attenzione! Con le possibilitàaumentano anche le difficoltà ed il tempo necessarioall'educazione, nonché i possibili pericoli: come sarà piùapprofonditamente analizzato nell'ultimo capitolo, al di làdelle minacce volontarie e di tutte le insidie ambientali, peruna mentalità troppo legata ai canoni della dimensione fisicaanche le proprie creazioni apparentemente innocue e statichepossiedono un coefficiente di pericolosità elevatissimo datodalla loro natura e derivazione energetica.

    I.3 PROPRIETÀ E QUALITÀ DEL CORPO ASTRALE. La minimadensità del Corpo Astrale fa sì che questo sia estremamentepiù duttile del corpo fisico e risponda più prontamente allaVolontà del suo proprietario. Le limitazioni, strettamentelegate alle caratteristiche della Dimensione Astrale, sonodavvero poche se raffrontate a quelle del suo corrispettivofisico, ed i suoi impieghi hanno una gamma estremamenteflessibile. Come si vedrà, è possibile spaziare da applicazionidi tipo mistico-speculativo per arrivare sino ad un’efficaceforma di iatricia e taumaturgia astrale basata sullacorrispondenza stretta tra i due piani, attraverso tutta una seriedi esperienze soggettive (oggettivabili con la debita tecnica)che toccano ogni possibile branca delle Scienze Occulte. E'possibile, e ci si auspica che lo studente sperimenti in talsenso, creare ad esempio un completo laboratorio alchemicopermanente sul Piano, e frequentarlo, ampliandolo emodificandolo, periodicamente, con risultati analoghi a quelliottenibili sul Piano Fisico, ma di ovvia maggior praticità siadal lato economico, quanto da quello della segretezza.Oggettivando poi i risultati, sarà possibile rendere ladisponibilità tanto di questi, quanto del laboratorio stesso, aduno in particolare o ad una cerchia di frequentatori del Piano.I sensi del Corpo Astrale sembrano funzionare in modoalquanto alterato rispetto a quelli fisici: hanno una gammapercettiva differente ed è perciò necessario un certo periodo di

  • sperimentazione ed addestramento prima di poter agire sulPiano con la padronanza e la sicurezza desiderata. Il Corpo diLuce, ad esempio, a differenza di quello fisico, anche quandola coscienza vi è stata completamente trasferita, non possiedela sensibilità tipica al dolore: questa caratteristica è,intuibilmente, tanto un vantaggio quanto uno svantaggio.Inoltre, a complicare ulteriormente le cose, la succitata gammapercettiva è solo potenzialmente uguale per tutti; per megliocomprendere il concetto, si consideri l'udito di un canerispetto a quello di un uomo e la vista di un presbite rispetto aquella di un sano: la differenza di acutezza percettiva è nelprimo esempio dovuta alla differenza di specie, e nel secondoè dovuta ad una debolezza o deficienza. Ovviamente, quandol'esperienza astrale è indotta e quando non si è formatopropriamente il Corpo Astrale e non è stata trasferita appienola coscienza ed i suoi sensi, le impressioni che si ricevonosono quasi esclusivamente di natura emotiva ed emozionale,senza direttamente influenzare la vista, l'udito o il tatto. Nonappena però si sia compiuto il processo di trasferimento dellacoscienza dal corpo fisico a quello di Luce (come ad esempioinsegnato nel Liber O di Aleister Crowley), allora è possibileaprire i propri "occhi astrali" e percepire la Visionenitidamente e con eguale se non maggiore vividezzadell'omologo senso fisico. Gli altri quattro sensi invece, purmantenendo analoga veridicità, si comportano in modoestremamente più raffinato e preciso.

    I.4 L'ESSENZA MICROCOSMICA. Il Corpo di Luce, o Astrale, èanche detto "Corpo del Desiderio", appartenendo a quel pianoemozionale, o astrale, superiore al piano materiale e inferioreal piano ideale o metafisico. Esso è creato dall'irradiazionepranica dei Chakram, in special modo da quella del Sahsrarache in tutti gli esseri umani ha l'aspetto di un Cono di Luce, o"campana bianca", e formato dalla vibrazione peculiare deglistessi centri nervosi quando siano stati debitamente iniziati. IlSahsrara Chakra, anche chiamato pseudo-chakra o "Loto daiMille Petali", è posto lungo l'asse verticale del corpo umano,al di sopra della cosiddetta fontanula e ad una distanza

  • variabile dalla testa, direttamente proporzionale al reale gradodi iniziazione posseduto. Esso provvede, tra l'altro, come sidiceva, a dare sostanza e consistenza all'energia del corpo,costituendo una sorta di ombrello conico intorno all'uomo,un’essenza microcosmica che è poi modulata dalla vibrazioneintenzionale o automatica degli altri Chakram unitamente adaltri fattori energetici quali, ad esempio, quelli originatidall'attrito dell'aria sulla pelle o dal contatto con particolaricampi magnetici naturali o artificiali. Gli altri Chakram, acoppie, oltre a veicolare il tracciato di Kundalini e adassolvere numerosi compiti che esulano dal presente trattato,permettono, dopo la debita iniziazione ed attivati dal correttoMudra, di plasmare e di recepire, comunicando poi conl'organismo e la mente, ogni funzione attiva e reattiva, etrovano applicazione nel modulare in modo più o meno sottilele energie fondamentali nelle attività di relazionedell'individuo: il Muladhara sovrintende alle funzioni-chiavedelle energie sessuali base quali, ad esempio, la funzioneriproduttiva (creativa nel maschio e generativa nellafemmina); lo Svadishtana raggiunge le emozioni intense dellasessualità che partono dalla mente e colpiscono il fisico qualile immaginazioni erotiche e l'eccitazione fantastica; nelManipura risiedono tutte le emozioni forti e rozze, a partiredal coraggio e dalla paura per finire con la passione, mentrenell'Anhatta si rinvengono tutte quelle emozioni intense piùeteree quali, ad esempio, l'amore e la gioia estatica o l'orrore;il Vishudda Chakra ha stretta relazione con la facoltà diesprimere attraverso la propria aura od imprimere in quellaaltrui e nell'Akasha tutte quelle sensazioni di simpatia oantipatia, attrazione o repulsione; l'Ajna ugualmente, ma inmodo estremamente sottile, domina le vibrazioni che evocanoimmagini altamente impressive ed espressive.

  • II

    IL PIANO ASTRALEII.1 La Dimensione di LuceII.2 L'Energia UniversaleII.3 Relazione tra Energia ed Impressioni MentaliII.4 Energie Statiche e Dinamiche sul Piano AstraleII.5 L'Essenza MacrocosmicaII.6 L'Albero della VitaII.7 Gli Aethyr e le Torri di GuardiaII.8 Dimore Angeliche e Demoniche

    II.1 LA DIMENSIONE DI LUCE. La cosiddetta DimensioneAstrale costituisce, a differenza di quanto si crede, una vera epropria dimensione parallela a quella fisica, ma altrettantovera e reale. Essa non è frutto dell'immaginazione, di un"sogno ad occhi aperti" o di una fantasia, ma un concreto statoalternativo soggettivo-oggettivo dell'essere con proprietà deltutto analoghe, anche se differenti, a quelle della dimensionefisica. La luce astrale, o Akasha, vibra molto più intensamentedei corrispondenti fotoni, e possiede un coefficiente plasticomaggiore. Inoltre, la densità delle molecole di quella che puòvenire considerata la "materia" del Piano Astrale, è costante eperciò non vi è, per esempio, una distinzione tanto netta comesul piano fisico, tra i diversi stati di aggregazione. I gas, ifluidi ed i solidi, nella Dimensione di Luce, hanno quindi paridensità e forza di coesione, o meglio, si comportano come secosì effettivamente fosse. Non sono stati condotti sufficientistudi scientifici per stabilire quale sia la qualità che permetteuna simile distinzione fra i differenti stati della materiaastrale, ma alla luce dell'esperienza, è estremamente facile, adesempio, passare attraverso un muro astrale col proprio corpo,o deviare un flusso d'acqua dal suo naturale corso.

    II.2 L'ENERGIA UNIVERSALE. Nell'Akasha vibrano molte einnumerevoli energie caratteristiche, le quali hanno uguale

  • comportamento rispetto alla cosiddetta Luce Astrale: essepossono venire plasmate ed indirizzate dalla volontà edinfluenzano conseguentemente gli oggetti presenti sul piano.Vi sono due differenti, e secondo noi altrettanto valide (nelsenso che probabilmente la realtà è nel mezzo), teorie circal'origine di queste energie: la prima, quella tradizionale e piùantica, riferisce che tali forze sono prodotte dal riflesso astraleche nasce dai campi energetici dei corpi celesti e dalla lorointerdipendenza; la seconda, più moderna ed estremamentepiù fantasiosa, vuole che esista un universo parallelo, diantimateria, popolato da forze analoghe ma di segno opposto.Quando si parla di Pianeti, Intelligenze, Segni, e così via,s’intendono peculiari vibrazioni energetiche che, sul PianoAstrale, appaiono totalmente oggettive. In effetti, tali formehanno vita propria, proprio carattere, sebbene non si evolvanonel senso tipicamente materiale del termine: non nascono, noncrescono e non muoiono. Per comprendere meglio la loronatura, potremo dire che le loro azioni sono piuttosto re-azioni, nel senso che non appena interagiamo con taliintelligenze, l'energia della nostra azione viene modificata dalloro carattere e ci viene rimandata indietro. Crowley ci spiegache piuttosto che nomi, essi possono venir considerati qualiverbi. Ugualmente, se si possiede la tecnica necessaria,possiamo, tramite i nostri Chakram, produrre agenti astralicon caratteristiche e potenzialità analoghe a quelli giàesistenti.

    II.3 RELAZIONE TRA ENERGIA ED IMPRESSIONI MENTALI.L'energia universale, in quanto oggettiva, qualitativamente equantitativamente parlando, provoca nella nostra mente dellesensazioni definite. Tali sensazioni sono però soggettive:dipendono infatti dalla cultura e dal bagaglio cognitivo dellosperimentatore. La medesima vibrazione energetica produrràsensazioni differenti da individuo ad individuo: il significatosarà perciò oggettivo, transculturale, ma il simbolo saràineluttabilmente legato alla forma mentis dello sperimentatore.E' come dire che la stessa vibrazione marziale potrà produrrenelle menti di differenti osservatori tanto l'immagine di Marte,

  • quanto quella di Thor, o quella di un Cinque Rosso (o di una"V"), e così via.

    II.4 ENERGIE STATICHE E DINAMICHE SUL PIANO ASTRALE.In questa dimensione, come riferito nel paragrafo 2, le variecorrenti energetiche pur avendo vita ed esistenza propria, sonocostanti nel tempo. Esse possono essere classificate in statichee dinamiche: le prime sono quelle la cui vibrazione è talmentebassa di frequenza che appaiono simili agli oggetti solidi sulpiano materiale. La loro qualità è quella di non poter veniremodificate dall'energia dello sperimentatore; ed in effetti nonpossono nemmeno trasmettere sensibili modificazioni ad altrioggetti energetici. Le seconde, che potrebbero venireassimilate ad oggetti aeriformi del piano materiale, hanno unafrequenza di vibrazione velocissima, molto forte, tale damodificare sensibilmente gli altri oggetti con cui vengono incontatto; ed inoltre, proprio come i gas, sono del tuttoinstabili. Infine, com'è ovvio, esiste una classe intermedia,paragonabile ai fluidi, la cui qualità è dunque non propriostatica ma nemmeno dinamica. Naturalmente, come premesso,tutte queste definizioni, a causa della povertà della linguaumana, ben poco chiaramente esprimono le caratteristiche ditali oggetti: l'unico modo per giungere alla comprensione diqueste energie è la conoscenza diretta, l'esperienza soggettiva.

    II.5 L'ESSENZA MACROCOSMICA. Molto è già stato detto sulMondo delle Emozioni o Piano Astrale. Rimane solo dapuntualizzare un ultimo, ma fondamentale, concetto: ogniesperienza astrale è talmente oggettiva nel suo significatointrinseco, da varcare, potenzialmente, i confini tipici delmondo fenomenico di tempo e di spazio. Ciò significa inpratica che, se costruiamo un laboratorio alchemico astrale, elo rendiamo permanente sfruttando l'energia di una qualchefonte più longeva di noi, tale insieme di oggetti sarà visibileed utilizzabile anche da altri, a patto che essi possiedano ilnostro medesimo codice soggettivo di interpretazione ecodificazione delle energie. Questo concetto dovrebbe,unitamente alle esperienze pratiche, fornire l'esatta misura del

  • Piano Astrale. L'essenza macrocosmica, ovviamente, non silimita a questo, comprendendo com'è già stato più volteosservato, anche il Piano Fisico e quello Mentale. Questi dueulteriori piani però hanno diretto riflesso su quello di Luce, edinteragiscono con esso: le loro emanazioni formano dunque untutt'uno con le energie proprie del piano che più interessa ailettori di questo saggio. Se volessimo, incidentalmente,visualizzare in simboli l'essenza Macrocosmica, potremmodescriverla come un Albero della Vita tridimensionale ripostoin una sfera, contornato dai tre Veli del Negativo. A guisa discatola, intorno a queste sfere, vi sono le quattro Torri diGuardia alle pareti con la Tavoletta dello Spirito qualepavimento e soffitto. Oltre questa "scatola",bidimensionalmente, si potranno rinvenire i trenta Aethyr,sempre più rarefatti e posti al confine del Piano Spirituale, oMentale ed estesi oltre tale confine. Tale descrizione,volutamente convenzionale, non trova d’accordo coloro chesostengono che i vari sistemi siano solo una differenteclassificazione del medesimo Piano. Eppure, dopo unapersonale investigazione, si nota che le diverse zone secondola descrizione polisistemica che ho fornito, pur appartenendoindubbiamente alle Dimore Astrali, non risultano sovrappostenello Spazio, ma solo nel Tempo: e viaggiando in linea retta,si ha l'impressione che la costruzione sia proprio come l'hodescritta, e che spostandosi ci si possa mettere incomunicazione e passare tra i differenti "mondi". Indefinitiva, come rimarcato altrove, non è importante che lecose stiano davvero così: per le esperienze astrali che altronon sono che il fenomeno o l'impressione che il noumeno oessenza lascia nella nostra mente e nei nostri sensi,l'importante è che in tal modo effettivamente appaia efunzioni.

    II.6 L'ALBERO DELLA VITA. L'Otz Chiim, o Albero della Vita,un glifo medievale cabalistico ideato per riassumere i concettipiù disparati enunciati nei testi fondamentali della ReligioneEbraica sotto forma di simboli ed allegorie, si prestamagnificamente quale mappa del Piano Astrale. Per la brevità

  • di questo saggio è inutile fornire una pur succinta descrizionedell'Albero che può essere facilmente ed efficacementestudiata su altri testi specifici. Basti qui riaffermare che lavisione di tale Glifo, pur essendo essenzialmente soggettiva, èoriginata da vibrazioni energetiche oggettive, uguali per tutti.Il sistema cabalistico dell'Albero della Vita è stato poi,recentemente ampliato in misura notevole, ad opera dei capidell'Ordine Ermetico dell'Alba d'Oro e di Aleister Crowleynell'O.T.O., risultando in una mappa di corrispondenzeestremamente più estesa, sistematicizzata e maggiormenteaderente alle differenti culture e tradizioni. In pratica, tuttequelle differenziazioni soggettive esistenti nelle descrizionidella Qabalah Luranica sono state quasi del tutto superateverso un’universalità multiculturale e polisistemica. Il 777 diAleister Crowley, pur essendo apparentemente un breviariotabulare di tale sistema, a più di novant'anni dalla primapubblicazione, rappresenta ancor'oggi l'universale e prolissaenciclopedia del Piano Astrale nella chiave simbolicadell'Albero della Vita.

    II.7 GLI AETHYR E LE TORRI DI GUARDIA. Le quattro Torri diGuardia elementali del sistema del Dr. John Dee, sonoun’elaboratissima sintesi delle zone più rarefatte delMacrocosmo. Insieme con la Tavoletta dell'Unione e con itrenta Aethyr, attraversano i confini tra i mondi e si estendonoin tutto il Creato. Diversamente dall'Albero della Vitacabalistico, gli elementi del sistema di Dee e Kelly taglianoverticalmente i Piani, senza netta distinzione tra Superiore edInferiore, Angelico e Demonico. Il mondo invisibile è quindirappresentato in modo essenzialmente scientifico e razionale,senza la pedante preoccupazione di distinguere nettamente traBene e Male. L'acuto sperimentatore sa bene che tutto èrelativo e che nemmeno dio è assoluto. Sfortunatamente ènecessaria una grande dose di coraggio e di equilibrio perpassare indenni tramite l'invocazione delle Dimore Enochiane,ed anche quando apparentemente sembra che le conseguenzeindesiderabili siano state evitate, un beffardo Guardiano diAethyr è in agguato. Gli studiosi di ogni estrazione non sono

  • ancora riusciti a fornire una soddisfacente spiegazionesull'origine di tale sistema, o sulla provenienza delle Chiavi odella lingua in cui tali invocazioni sono composte. E' statosolo possibile appurare, per esclusione, che non si tratta di ungergo convenzionale, di simbolismi arbitrari, di una truffa o diun’invenzione umana: l'unico concetto positivo che i miglioriintelletti dell'esoterismo ed i più fervidi accademici che sisono appassionati ed applicati allo studio del complicatissimoed intricato edificio enochiano è che funziona. Non si capiscecome, non si sa perché, ma funziona. Dunque, attenzione.

    II.8 LE DIMORE ANGELICHE E DEMONICHE. Alla conclusionedi questo capitolo sul macrocosmo, abbiamo ritenutonecessario prestare una particolare attenzione alle energiepositive e a quelle negative. Analogamente a ciò che accadenel microcosmo, anche nell'universo vi sono particolarivibrazioni di intensità tale da contagiare e modificare energiedi minore forza. Come già rilevato, essendo bene e malerelativi (il buon vecchio Aleister diceva che, ad esempio, ilcaldo è buono per il caffè ma cattivo per il gelato), è solonecessario conoscere l'ubicazione di tali energie irresistibili equindi comportarsi di conseguenza. Nonostante ciò che sitramanda nelle sezioni orrorifiche dei testi tradizionali, leQliphoth non rappresentano un pericolo reale; l'unicoproblema, anche se temporaneo, è costituito dagli Aethyr:quando si invoca un particolare cerchio, qualcosa succedesempre. L'energia è solitamente talmente tanto forte che, purcon le dovute precauzioni, essa è in grado di condizionare lepersone, le cose e gli eventi per numerosi giorni. L'importanteè poter usare tali forze per i propri legittimi scopi,prevedendone i risultati, buoni o cattivi che siano.

  • III

    LO SPOSTAMENTO AL DI LA' DITEMPO E SPAZIO

    III.1 La Dimensione Tempo sul Piano AstraleIII.2 La Dimensione Spazio sul Piano AstraleIII.3 Il Rapporto tra Fisica nella Terza Dimensione e Fisica Astrale

    III.1 LA DIMENSIONE TEMPO SUL PIANO ASTRALE. Il fattore"tempo", sul piano fisico, dipende esclusivamentedall'educazione e dalle convenzioni degli umani. Regolandocicol Sole, siamo abituati a dividere l'anno intrecentosessantacinque giorni, in quattro stagioni, in dodicimesi, e le giornate in dodici ore di luce e dodici ore di buio.Eppure tutti ci rendiamo conto quanto il Tempo sia invece unadimensione del tutto soggettiva influenzata dall'ambiente edalla nostra momentanea occupazione: i popoli dell'emisferomeridionale del pianeta hanno una concezione del tempoestremamente più compressa di quelli che abitano nelleregioni del nord; in pratica, essi hanno più "pazienza". SulPiano Astrale, al di là della soggettività con cui si influenzal'incedere degli attimi e che, come sul piano fisico, dipende daquanto la nostra attenzione è coinvolta e da come ci"sentiamo", esiste ovviamente anche il "fattore ambientale".Come al solito, per avere ben chiaro il concetto, è necessariauna sperimentazione personale, anche se esistono deiparametri oggettivi che devono venire considerati. Sull'Alberodella Vita, a seconda del "mondo" (o "piano") in cui citroviamo, il tempo risulta comunque estremamente più veloceche sul piano fisico, mentre nei pressi di una Piramide di unaTorre di Guardia enochiana tale dimensione sarà molto piùdilatata. A questa norma generale fanno eccezione gli Aethyr:in questo caso non è possibile dare una regola valida per tuttie trenta i cerchi. Si potrà passare da dimore quali ZAX, ove"tutto è qui e subito" (cioè non esiste tempo e spazio), ad

  • ambienti come LIL o TEX dove la dimensione si contrae a talpunto che sarebbe bene puntare una sveglia per tornare primadi stancarsi troppo. Questo è il punto: perdere troppe energiesul Piano Astrale può davvero costare caro. Ci si potrebbetrovare nella sgradevole situazioni in cui si è troppo stanchiper lottare adeguatamente o fronteggiare in modo efficace unpericolo emergente; oppure si potrebbe dimenticare alladeriva, non protetto, un oggetto creato (dimenticando cioè diriassorbirlo propriamente) o addirittura il proprio Corpo, cosìda lasciarlo preda di qualsiasi intelligenza come una larvaqualunque.

    III.2 LA DIMENSIONE SPAZIO SUL PIANO ASTRALE.Diversamente dal Tempo, nella Dimensione di Luce, loSpazio rappresenta (con l'eccezione dell'Aethyr ZAX) unfattore che facilita enormemente la vita allo sperimentatore.Infatti, al di là delle allucinazioni e dei miraggi, architettati daqualche demone, per confonderci, lo Spazio astrale è del tuttorelativo alla Volontà: in pratica, esso non esiste (o almeno nonesiste quale componente limitativa come sul piano fisico).Sarà dunque possibile procedere a velocità straordinaria, otrasferirsi immediatamente da un luogo all'altro (anche se ciònon è affatto consigliabile per i principianti), oppure spostarsicon una precisione incredibile miniaturizzando il proprioCorpo Astrale. Tutto ciò che sarebbe possibile sul piano fisicovariando a volontà le dimensioni spaziali si realizza all'istantesul Piano Astrale senza illusioni (o delusioni).

    III.3 IL RAPPORTO TRA FISICA NELLA TERZA DIMENSIONE EFISICA ASTRALE. Ogni legge della Fisica materiale trovariscontro nella Fisica astrale, tenendo naturalmente presente ledifferenze delle variabili T ed S che si evincono dai paragrafiprecedenti. Ovviamente un manuale di Fisica astrale sarebbealquanto inutile, essendo il Piano in oggetto estremamentesoggettivo e del tutto pratico. Per ogni definizione, comunque,sarebbe opportuno tenere presente la Relatività di Einstein: "Ache ora Zurigo si ferma a questo treno?"

  • Libro Secondo: Pratica

    IV

    TECNICHE PER LA FORMAZIONEDEL CORPO ASTRALE

    IV.1 Alcuni Esercizi PreliminariIV.2 Costruzione del Corpo e Trasferimento della CoscienzaIV.3 Relazione tra Tipi e Funzioni del Corpo Astrale

    IV.1 ALCUNI ESERCIZI PRELIMINARI. E' necessario che iseguenti esercizi siano seguiti con la più scientifica precisionee la più pura volontà. Le regole generali che ogni thelemitadell'Ordo Templi Orientis o dell'A.·.A.·. sono da osservarsi inmodo più che deciso; per coloro che non hanno dimestichezzacon il metodo in oggetto, una maggiore attenzione alsignificato del seguente elenco è vivamente richiesta. (a)Cominciate gli esercizi sempre alla medesima ora, con lostomaco vuoto e senza fretta. (b) Osservate sempre voi stessi.(c) Prima di ogni esercizio sfogate la mente ed il corpo.(d)Abbiate cura di registrare accuratamente e di rivedere irisultati ed i progressi. Per prima cosa (si veda il primovolume delle Epistole del Maestro dei Massimi Misteri dellaLoggia di Khem dell'O.T.O.) procuratevi una svegliameccanica da poche lire, possibilmente rumorosa, con lalancetta dei secondi. Smontatela e toglietene il vetro,dipingendo il quadrante con il colore blu o nero opaco e lalancetta dei secondi in giallo o verde lucido. Eliminerete,badando a non rovinare il meccanismo, le lancette dei minuti edelle ore. Quindi create su cinque diversi cartoncini A4 idiversi Tattwa, colorati e disegnati perfettamente. Un ulteriorecartoncino bianco lucido e perfettamente pulito completerà ilcorredo per questi esercizi preliminari. Il Liber E ed il LiberJugorum di Crowley (Magick in Theory and Practice) saranno

  • le istruzioni di corredo congiuntamente con un opportunoKarma-Yoga a discrezione dello studente. Il primo e piùimportante esercizio sarà quello di smettere di pensare. Dopoun breve colloquio con voi stessi, sedetevi in una posizionestabile e in un luogo silenzioso; concentratevi sulla lancettadella sveglia e con il mantra e la respirazione opportuna (AumTat Sat Aum e il quadruplice respiro possono andare) cercatedi svuotare la vostra mente. Dopo una ventina di giorni (e diesercizi) l'ottimale risultato sarà in media di 15 secondi senzaalcun pensiero estraneo e di 40 secondi con massimo cinquebrevi interruzioni della concentrazione. Il secondo esercizio,che potrete cominciare a sperimentare dopo un paio di giornidall'inizio del primo, consiste nell'entrare in una stanza(ovviamente non del tutto sconosciuta: se troppo familiare,potrete cambiare la disposizione degli oggetti ogni volta e,dopo almeno 12 ore, cominciare l'esercizio), guardare benel'ambiente e, chiudendo gli occhi, rivisualizzarlo. Su 30oggetti, dopo una decina di giorni, sono ammessi massimocinque errori od omissioni. Un esercizio analogo consiste nelripercorrere all'indietro, sempre con gli occhi chiusi, ilpercorso fatto e le cose o persone viste subito dopo esserearrivati a casa. Una variante di questo esercizio che, come iprecedenti, risulterà maggiormente preciso più riuscirete aconcentrarvi sulla sveglia, è invece di immaginare di usciredalla stanza e girare per l'appartamento o in strada. Lo scopodi queste esperienze, l'avrete immaginato, è aumentare lavostra capacità di concentrazione e di visualizzazione:tenetelo presente al fine di aumentare le probabilità disuccesso. L'ultimo esercizio richiede che il primo sia statoefficacemente completato: sotto una luce artificiale, nel buio,ponete un Tattwa sul foglio bianco e fissatelo per circa trentasecondi. Mantenendo gli occhi fissi, togliete il Tattwa e ildisegno, per effetto della permanenza della luce sulla retina,sarà ancora visualizzato nei colori complementari sulla cartabianca. Non distraetevi e cercate di mantenere il Tattwa bendefinito e vivido il più a lungo possibile. Per quanti sforzifacciate, entro un minuto, un minuto e mezzo, il disegnoscomparirà: allora concentratevi con più forza, ovviamente

  • escludendo ogni pensiero il più possibile, e la figuraricomparirà, forse un po’ sbiadita, ma ricomparirà: quella èl'immagine astrale del Tattwa.

    IV.2 COSTRUZIONE DEL CORPO E TRASFERIMENTO DELLACOSCIENZA. Se gli esercizi preliminari sono stati portati abuon fine, non dimenticatevi mai del primo e dell'ultimo,anche quando affronterete le esperienze seguenti: almeno unavolta al mese e per una settimana riprendeteli con vigore,aumentando la dose se per caso vi accorgete che l'attenzione ol'efficacia diminuisce. Comunque, con le solite attenzioni,sceglietevi un periodo quieto e tranquillo di almeno un'ora algiorno, preferibilmente di sera o pomeriggio, ma quando nonsiete troppo stanchi. Dopo una decina di minuti di colloquiopreliminare, di "sfogo" della vostra mente, cominciate aconcentrarvi sulla lancetta dei secondi della solita sveglia. E'importante che tentiate di escludere tutti i pensieri, il piùpossibile. Quando, aiutati dalla corretta respirazione, viriterrete sufficientemente calmi, proiettate una replica delvostro corpo davanti a voi. Seguirete così tutte le istruzioni delLiber O di Aleister Crowley (Magick) alla sezione V ealtrove. Vi è però una variante all'esercizio da perfezionisti diBaphomet, che consigliamo caldamente ai delusi. Tentate disdoppiare il vostro corpo; tenete presente che la volontà dimuoversi, quell'impulso elettrico-nervoso dal cervello aimuscoli, fa effettivamente muovere il Corpo Astrale. Dunque,con gli occhi fisici chiusi, tentate alcuni movimenti, dandol'impulso e trattenendo i muscoli. Dopo alcuni tentativi,provando a vedere con gli occhi astrali, vi sembrerà che ivostri arti astrali si muovano, rispondendo alla vostra volontà:come è già stato detto, non importa che ciò sia vero perchétutto funziona come se effettivamente fosse vero. Con ilprogredire delle esperienze, riuscirete a "staccare" il vostroCorpo Astrale e la coscienza da quello fisico; quando visentirete sicuri e padroni, tentate di "sentire" il vostro corpo:provate i vostri sensi. Battete le mani, i piedi, saltate e, cosadavvero difficile, voltatevi e guardate il vostro fisico, ormaisenza coscienza, adagiato sulla sedia o sul letto dove l'avete

  • lasciato. Fatto ciò, avrete vinto la vostra battaglia; ora potretecominciare a sperimentare i piani e, se vorrete, a provare adinteragire col mondo fisico (è generalmente molto divertenteapparire agli amici, o osservarli in segreto). Ricordate solo diriassorbire sempre nella vostra aura, tendendo i muscoli nelsegno di Arpocrate per un paio di secondi, ogni personaleemanazione astrale. E' stato scientificamente provato che latensione muscolare fa emettere al cervello particolari onderegistrabili da apparecchi più sofisticati della macchina perEEG: al solito, l'esoterismo è almeno un passo avanti allascienza ufficiale, sempre.

    IV.3 RELAZIONE TRA TIPI E FUNZIONI DEL CORPO ASTRALE.Scoprirete presto che potete facilmente plasmare il vostroCorpo di Luce in forme animali o artificiali. Ovviamente, ogniforma ha il suo scopo: permette di interagire con unparticolare sub-piano della dimensione astrale. Assumere, adesempio, una peculiare forma divina, vi aiuterà non solo adassorbire le caratteristiche di quel dio e ad agire come lui, mavi porrà in grado di comunicare più agevolmente col suoparticolare piano. Propriamente, il canale microcosmico dellaforza rappresentata dal dio viene aperto, ed è posto incomunicazione e relazione col corrispondente canalemacroco-smico. Per la proprietà imitativa esistente tra i piani("Come sopra, così sotto"), se il vostro Corpo Astrale avrà icapelli lunghi, i vostri capelli fisici cresceranno piùvelocemente del normale. Le applicazioni della differenteformulazione del Corpo di Luce sono infinite: nella suaprogettazione e nelle successive modifiche, che possonoessere compiute quando e quanto sia necessario, bisogna peròtenere conto di ogni possibile particolare ed accessorio,poiché la caratteristica qualità e quantità della forzapromanante dal Corpo, nonché l'efficacia delle sueapplicazioni, dipendono strettamente dalla sua forma e dacome questa è da noi interpretata.

  • V

    TECNICHE PER LA PROIEZIONENELLA LUCE

    V.1 Porte e Finestre AstraliV.2 Gli Arcani dei TarocchiV.3 Gli Yi KingV.4 I TattwaV.5 I Quadrati delle Torri di GuardiaV.6 Uso delle Chiamate Enochiane

    V.1 PORTE E FINESTRE ASTRALI. Oltre che tramite l'Ascesa aiPiani, tecnica descritta nel Liber O e facilmente intuibile, ilmetodo più semplice per l'esplorazione del Piano Astrale, findai primi esperimenti e prima ancora di aver forgiatototalmente il proprio Corpo di Luce e di avervi ivi trasferito lapropria coscienza, e quello di utilizzare le cosiddette "FinestreAstrali". Ogni glifo universale, ogni simbolo ed ogni tipicaespressione grafica dell'esoterismo, può essere utilizzato qualeparticolare finestra per ispezionare il particolare sub-piano(una sorta di zona astrale al di là del tempo e dello spazio) acui si riferisce. Naturalmente, come già precisato inprecedenza, è necessario che, almeno parzialmente, il simbolosia compreso dallo sperimentatore e che appartenga alla suapersonale cultura o a quella della sua tradizione.Diversamente, a quanto risulta da numerosi tentativi che a noisono pervenuti, l'esperienza si ridurrà ad una visione di tipoanalogo a quella psicoanalitica con l'ovvio e comprensibilevalore. Come negli esercizi, è necessario concentrarsi sul glifofinché esso non è fisso nella nostra visione interiore. A questopunto, con un diretto sforzo della volontà, si tenterà di aprireil simbolo come se fosse il portellone di una finestra. Nonabbiate fretta e non abbandonatevi al nervosismo se nei primitentativi, anche dopo un paio d'ore di intensa concentrazione,non accade nulla: dovrete apprendere come aprire, come far

  • leva sull'asse di questa particolare finestra, e allora riuscirete evi sembrerà una cosa molto naturale. Dal fondo scuro nellacornice della finestra aperta appariranno subito delleimmagini, dapprima sfuocate, poi via via più nitide ecomplete. Vi accorgerete che potrete addirittura usare unatecnica quasi televisiva mediante un semplice sforzo dellavolontà, riuscirete ad approfondire in modo completo tramitela visione il significato del simbolo che avrete aperto. Questaè una tecnica di indagine estremamente soddisfacente e che,sebbene poco versatile, si presta allo scopo di dare fiducia allosperimentatore e fornirgli la confidenza necessaria col PianoAstrale ancor prima d'aver completato il suo addestramentoanzi, se usata con la debita cura, ne facilita il percorso. Nellostesso modo in cui vengono usate le finestre astrali, è possibileusufruire di porte, semplicemente proiettandosi col CorpoAstrale, varcando il confine, attraverso la cornice del simboloappena aperto. In questo modo l'esperienza è estremamentecompleta, e del tutto flessibile ad ogni esigenza: il glifofunziona da mirino, è l'indirizzo verso il quale si desideraandare. Molti viaggiatori, per proiettarsi efficacemente,utilizzano il Segno di Horus o dell'Entrante e per schiarire lavisione eseguono i Segni di LVX. Queste tecniche, comunque,sono strettamente legate all'addestramento esotericodell'individuo, e non è possibile fornire regole valide per tutti.Aleister Crowley osservava che, esaurito ogni possibileespediente tecnico conosciuto e non riuscendo a penetrare unaparticolare zona, l'azione più assurda e volutamente incoerente(come recitare una poesia dei tempi della scuola) conducevaall'effetto desiderato. Quando la logica è inefficace, la teoriadel Piano Astrale ci insegna che l'illogicità libera la nostramente dalle autocensure inconscie distraendola.

    V.2 GLI ARCANI DEI TAROCCHI. Come gli altri glifi adatti allaproiezione sul Piano Astrale, gli Arcani Maggiori o Atu delLibro di Thoth devono essere totalmente conosciuti nelleforme, nei colori e nei significati simbolici dallosperimentatore prima di ogni serio tentativo. Essi sono, com'èfacilmente comprensibile, le Porte o Finestre dello studente

  • del Piano Astrale più potenti ma anche più difficili da usare.Fissare nella mente la complessa simbologia di un ArcanoMaggiore è estremamente difficile, anche perché bisognaevitare di cedere alla tentazione di ridisegnare con la fantasiail glifo: esso va contemplato nel suo insieme e l'immaginedeve essere salda e stabile nella mente prima di tentare diaprirla. Con gli Arcani Minori, sebbene la profondità el'ampiezza della visione o dell'esperienza risultante siadecisamente minore rispetto a quella degli Atu, l'interoprocesso risulta molto più semplificato a causa dell'estremasemplicità della figura. L'esperienza risultante dalla proiezioneattraverso un Arcano Maggiore è quella del sentierocorrispondente sull'Albero della Vita; ogni buon manualecabalistico del Nuovo Eone, congiuntamente con un buontesto sui Tarocchi (il "Book of Thoth" di Aleister Crowleypotrà degnamente assolvere entrambe le funzioni), potràfornire ampie indicazioni sulla natura del particolare piano.Naturalmente il testo dovrebbe essere consultato brevementeprima dell'esperimento, così da non rischiare di influenzare ilsubconscio dello studente. Circa gli Arcani Minori invece,corrispondendo a gruppi di quattro alle dieci Sephiroth, siottiene la visione parziale dell'energia cosmica relativa alparticolare aspetto simboleggiato da ogni carta, come il suotitolo può sommariamente indicare.

    V.3 GLI YI KING. Gli esagrammi cinesi di saggezza, tratti dalLibro dei Mutamenti, insieme ai glifi del Piano Enochianopossiedono una rara caratteristica: la maggior parte delle voltefunzionano anche se estranei alla cultura (e completamentesconosciuti nel significato) dello sperimentatore. Essi sonoformati da sei linee continue o spezzate, rappresentanticoncetti analoghi allo Yin e allo Yang, certamenteinterculturali. Inoltre, rispetto a tutti gli altri simboliimpiegabili, la loro estrema semplicità grafica e facilità diproiezione è inversamente proporzionale alla ricchezza e allaqualità della visione. Aleister Crowley provò con una suaconoscente, del tutto estranea al Libro dei Mutamenti, l'effettodi uno di questi simboli: la comunità esoterica internazionale

  • non è ancora riuscita a capire perché, ma la donna ebbespontaneamente una forte esperienza direttamente edinequivocabilmente collegata col vero significatodell'esagramma. Provare per credere.

    V.4 I TATTWA. La rappresentazione grafica orientale deicinque elementi può essere efficacemente sfruttata perapprofondire lo studio ed il significato del Piano Elementale.Come negli esercizi preliminari, dipingendo con colori fluidi ebrillanti su cartoncini lisci perfettamente bianchi i varisimboli, si può facilmente procedere alla loro visualizzazionementale ottenendo rapidi e soddisfacenti risultati. Un ulteriorerisultato che, alla lunga, la proiezione attraverso i Tattwafornisce, è un efficace ausilio al dominio delle componentielementali delle forze cosmiche e del Piano Astrale.Soprattutto per gli iniziati ai primi gradi di scuole qualil'A.·.A.·., l'Ordine Ermetico della Golden Dawn o l'O.T.O., ciòè di fondamentale importanza, in quanto per costoro èrichiesto il padroneggiamento degli elementi yetziratici e dellerisultanti forze. Inoltre, sempre allo scopo di padroneggiare almeglio il corso di studi dei cosiddetti "Gradi Elementali" dellediverse scuole iniziatiche, è possibile esercitarsi nella visionedei Tattwa con figure composte da un Tattwa principale ed unTattwa secondario, o Sub-Tattwa, disegnato all'interno.Questa speciale figura composta, ha il vantaggio di fornire lavisione o la proiezione in piani elementali molto raffinati econ fenomeni estremamente vicini a quelli osservabili nelfisico, similarmente a quanto accade con l'uso delle Torri diGuardia, ma in modo molto più semplice da padroneggiare egestire.

    V.5 I QUADRATI DELLE TORRI DI GUARDIA. Molto è già statodetto sul Mondo Enochiano, un sistema estremamentecomplesso eppure grandemente affascinante e misterioso: imotivi del suo funzionamento, perfetto in ogni situazione, è atutt'oggi sconosciuto anche agli occultisti più eruditi edavanzati. In questo contesto, rimandando lo studente per idettagli tecnici e la filosofia del sistema a testi specifici quali

  • il Liber Chanokh, The Vision and The Voice ed altri manualidi Aleister Crowley (o il recente "Enochian Sex Magick" delfr.·. Lon Milo DuQuette, della Heru-ra-ha Lodge/O.T.O.), èsufficiente spiegare come, desiderando penetrare nel profondole zone più sottili delle Dimore Elementali, Planetarie, eZodiacali, la proiezione attraverso una piramide (o in unazona) enochiana sia particolarmente efficace e veloce. Moltotempo viene speso preliminarmente, nello studio del sistema,alquanto elaborato e a prima vista artificioso, enell'individuazione della giusta Piramide tronca a basequadrata, o nella selezione della zona adatta se si desideraindirizzarsi meno precisamente. Le Torri di Guardi Enochianequindi, costituiscono una completa e minuziosa mappa delledimore invisibili, non solo con tutte le strade ed i vicoli dellacittà Astrale, ma anche, volendo, indicante ogni edificio epiano ed appartamento del luogo. E' dunque ben ripagato losforzo iniziale dello sperimentatore che desideri non soloaddentrarsi nelle zone più remote ed intime, ma ancheprendere visione, fare conoscenza o addirittura interagire conle energie e le intelligenze del Piano.

    V.6 USO DELLE CHIAMATE ENOCHIANE. Allo scopo diindirizzare la propria visione o il proprio viaggio astrale suiPiani Enochiani, è possibile usufruire di particolariinvocazioni in una lingua sconosciuta, che non è un gergo oun’invenzione, ma un vero e proprio linguaggio evoluto contanto di grammatica e sinonimi. Nel corso del tempo sono statiscritti alcuni vocabolari ed un paio di grammatiche, anche senon è stato possibile rintracciare le radici o la provenienza diquesta lingua, pur notando alcune similitudini con gli altridialetti indoeuropei. Per ciò che a noi interessa, è sufficientenotare come le 19 (o venti con la "Chiamata" degli Aethyr)Chiavi funzionino sempre e con precisione allo scopo dischiudere particolari zone delle dimore invisibili.Recentemente la scienza ufficiale ha scoperto che determinatimovimenti muscolari in combinazione con la respirazione,facciano 'sì che il nostro cervello emetta particolari onde:probabilmente lo sforzo nel pronunciare un’invocazione ci fa

  • produrre delle onde in grado di porci in relazione con leenergie del Piano Enochiano e tanto basta.

  • VI

    PERICOLI E DIFESE ASTRALIVI.1 Pericoli delle Energie StaticheVI.2 Pericoli delle Energie DinamicheVI.3 Possibili Precauzioni e RimediVI.4 Cenni di Taumaturgia Astrale

    VI.1 PERICOLI DELLE ENERGIE STATICHE. Sul Piano Astralesono presenti innumerevoli personaggi, ambienti e quasi ognioggetto che può essere rinvenuto sul piano fisico. Tutto ciòche si trova nella Dimensione di Luce ed è inanimato, nonsolo all'apparenza ma sostanzialmente, e non è stato da noiprodotto, è una cosiddetta energia statica: energia, perchésensibile tanto attivamente quanto passivamente; statica, nongià perché immobile, in quanto per la peculiare dimensionetempo del Piano Astrale è possibile l'immediata molteplicetrasformazione di ogni oggetto, ma poiché non dotata diintelligenza, e dunque impossibilitata a dirigere il proprioflusso selettivamente. Di solito, tali energie statiche noncomportano alcun pericolo per lo sperimentatore, avendopotenzialmente quale massima caratteristica offensiva edostruzionistica quella di rappresentare una barrierainvalicabile per tutti i viaggiatori o, quantomeno, per coloro aldi sotto di un determinato grado di Iniziazione. A volte ci sitrova di fronte ad oggetti che hanno la medesima funzione (emagari anche l'aspetto) di un muro di cinta o di una qualsiasifortificazione del piano fisico. Possono non esserci note odirettamente comprensibili le ragioni di una tale limitazione edi un simile confine, ma l'effetto che esse hanno è quello diprecluderci una data area e solitamente, queste frontiere sonopresiedute da uno o più Guardiani, di cui ci occuperemo indettaglio nel successivo paragrafo. Eppure, per motivifacilmente intuibili, alcune di queste energie statichepossiedono caratteristiche anomale ed il loro campomagnetico è particolarmente penetrante o assorbente. In

  • definitiva può capitare che, venendo incautamente a contattocon un oggetto dall'apparenza banalissima ed innocua, partedella nostra energia venga mutata, trasformata in modo affattodesiderabile o, peggio, risucchiata e vampirizzata, risultandoin un più o meno grave shock accompagnato dal consuetocatalogo di ossessioni e turbamenti psicofisiologici. Ilmeccanismo di questi fenomeni è empiricamente alquantosemplice da comprendere: si immagini il Corpo Astrale,risultante di onde cerebrali promananti da centri nervosi delcorpo e quindi un campo magnetico, come un recipiente diliquido da cui nulla può uscire se non è spinto fuori daqualcos'altro che ne prende il posto. Essendo l'Universo unambiente in continua mutazione ma tendente sempreall'equilibrio assoluto, se immettiamo energia maligna nelnostro campo benigno con forza sufficiente da espellere parteo tutta l'energia originaria, otterremo un campo magnetico conproporzioni bene-male alterate a vantaggio del male, mentreall'esterno di questo campo si disperderà o potrà essereraccolta in un campo diverso dal nostro l'energia benignafuoriuscita.

    VI.2 PERICOLI DELLE ENERGIE DINAMICHE. Per ciò cheattiene alle cosiddette energie dinamiche, ossia ogniintelligenza presente sul Piano Astrale, il discorso èestremamente più complesso del precedente, avendo a che farecon vita organizzata e libera. Le energie dinamiche non sonosolo i Guardiani, i Messaggeri, gli Angeli, i Demoni, gliAnimali e quant'altro di animato è presente sul piano, maanche altri viaggiatori presenti nel medesimo momento espazio. Da questi ultimi è bene comunque guardarsi: molti tipidi attacchi astrali sono compiuti approfittando dei nostriesperimenti dai nostri nemici più potenti e più forti di noi.L'ottimo "Psichic Self Defence" della Sorella Dion Fortune, èsicuramente il più esaustivo manuale di difesa astrale. In ognicaso, ogni qual volta si incrocia un'altra figura animata, chepotrebbe anche essere un semplice fantasma, o residuotemporaneo senza volontà, oppure una larva, e cioè una scoriacon l'istinto del vampiro, è sempre opportuno metterla alla

  • prova con i Segni di L.V.X., o proiettandole addosso unpentagramma attivo e fiammeggiante di bando dello spirito.Nella stragrande maggioranza dei casi, se l'energia dinamicaincontrata non è per noi positiva, o non è compatibile colnostro campo magnetico, si disperderà nel nulla, annichilitadal pentagramma, lasciandoci libero il campo. I Segni diL.V.X. infine, dovrebbero costringere l'entità a palesarsi nelbene e nel male e, in quest'ultimo caso, a rimanere innocua perqualche tempo permettendoci di passare indenni. Icondizionali sono usati perché l'efficacia di tali azioni, chenon possono venire considerate veri e propri rimedi, dipendesolo dalla nostra capacità tecnica e dalla potenza della nostraenergia. Il Piano Astrale non è quasi mai popolato da figurepotentissime, ma l'eccezione è sempre dietro l'angolo, e loscontro con essa può risultare in fastidiosi problemini.

    VI. 3 POSSIBILI PRECAUZIONI E RIMEDI. La miglioreprecauzione da usarsi contro le energie statiche è quella di nonentrare in contatto con esse, almeno finché non si ha lapossibilità di effettuarne una precisa identificazione. Ciònonostante, in alcuni rari casi, è possibile che tali oggettipossiedano un campo magnetico davvero forte, capace dirisucchiarvi senza possibilità di opporre resistenza. Nei pochiattimi a disposizione, prima dell'annichilimento della vostraenergia, dovrete vibrare il nome divino appropriato alla sferadel Piano Astrale in cui vi trovate e proiettare tra voi el'oggetto in questione una barriera fiammeggiante, una sorta discudo che impedisca il fluire dell'energia. Un discorso analogopuò essere fatto per le intelligenze e per tutte le altre energiedinamiche: vi sono metodi, generalmente cabalistici, persvelare la vera identità di chi si trova al vostro cospetto: congli appropriati nomi divini ed i corretti pentagrammielementali o gli esagrammi planetari, l'entità sarà costretta adubbidirvi, svelandovi l'inganno ed apparendovi per ciò cheveramente è. Domande e tests cabalistici di particolaredifficoltà inoltre, quando l'intelligenza sarà stataaddomesticata, vi permetteranno di controllare la veridicitàdelle sue successive affermazioni. Ricordate, in ogni caso, che

  • sul Piano Astrale, l'uomo è Re, e tutte le altre entità sono a luisoggette, per la virtù e la potenza di Nomi e Simboli.

    VI.4 CENNI DI TAUMATURGIA ASTRALE. Come sopra, cosìsotto. Ogni affezione del corpo fisico, per il principio dellacorrispondenza tra i vari piani, può essere curatasemplicemente modificando il proprio Corpo Astrale.Ovviamente, tali modifiche debbono essere permanenti esubconscie: non è utile continuare ad immaginare,sforzandosi, il proprio Corpo Astrale in una certa forma; ènecessario che davvero il Corpo sia "sano", e checostantemente, anche quando la vigilanza della coscienza siallenta (ad esempio durante le ore dedicate al riposo), laperfezione e la salute siano presenti. Viceversa, le affezionidel corpo fisico, in modo automatico, hanno un riflessosull'Aura di una persona: è così possibile diagnosticareparticolari mali psicofisici. Il colore, la densità e la regolaritàdell'Aura di un soggetto, sono chiari indizi di particolariproblemi che affliggono il corpo o la mente: un'Aura moltofrastagliata, con i contorni sfuocati o addirittura tanto sbiaditida confondersi con la luce dell'ambiente, indica uno stato dimalessere psicologico, una depressione anche fisica ed unaprobabile malattia non ancora manifestata a livello cellulare.Un individuo col mal di fegato, ad esempio, avrà la zonaastrale corrispondente di un colore scuro e poco brillante, nonluminoso. Con l'intervento di un terapeuta abbastanza espertoe potente, è possibile riparare l'Aura, facendola ritornareall'originario colore giallo-verdastro, od oro negli Iniziatid'alto rango, con contorni netti ed uniformi. Questariparazione, soprattutto se ripetuta (quando necessario) neltempo, per il principio della corrispondenza tra i Piani, avràun rapido riflesso sul fisico e sulla mente. In definitiva, ogniguarigione è possibile, a patto che il terapeuta possieda lanecessaria potenza e capacità di modulare la sua energia permodificare l'Aura del paziente secondo necessità.

  • FinisCoronat Opus