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LA BANDIERA ITALIANA Il Tricolore Giuseppe Sofia

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LA BANDIERA ITALIANAIl Tricolore

Giuseppe Sofia

La prima traccia documentata dell'utilizzo della coccarda tricolore italiana è datata 21 agosto 1789: negli archivi storici della Repubblica di Genova è riportato che testimoni oculari avessero visto aggirarsi per la città alcuni manifestanti aventi appuntata sui vestiti "[...] la nuova coccarda francese bianca, rossa e verde introdotta da poco tempo a Parigi [...]"[8].

1789

1796

(FR)« [...] les couleurs nationales qu'ils ont adopté sont le vert, le blanc et le rouge. [...] »

(IT)« [...] i colori nazionali adottati sono il verde, il bianco e il rosso. [...] »

L'11 ottobre 1796 Napoleone comunicava al Direttorio la nascita

della Legione Lombarda, un'unità militare costituita

dall'Amministrazione generale della Lombardia. Su questo

documento, in riferimento alla sua bandiera di guerra, che venne

proposta a Napoleone dai patrioti milanesi[20], è riportato che:

Repubblica Cispadana.

Dal 16 al 18 ottobre 1796, a Modena, si tenne un congresso a cui parteciparono i delegati di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio nell'Emilia, che decretò la nascita della Repubblica Cispadana, con l'avvocato Antonio Aldini in qualità di presidente.

Il congresso deliberò anche la costituzione di una Legione Italiana, poi ridenominataLegione Cispadana, che avrebbe dovuto partecipare insieme alla Francia a una guerra contro gli austriaci; il vessillo militare di questa unità militare era composto da un tricolore rosso, bianco e verde, probabilmente ispirato dall'analoga decisione della Legione Lombarda:

« Si decreta la costituzione della Confederazione Cispadana, e la formazione della

Legione Italiana, le cui coorti debbono avere come bandiera il vessillo bianco, rosso e

verde adorna degli emblemi della libertà. [...] »

« [...] ART.VIII Ogni Coorte avrà la sua bandiera a tre colori Nazionali Italiani, distinte per numero, e adorne degli emblemi della Libertà.

1796

La bandiera nazionale della Repubblica Cisalpina.

l'11 maggio 1798, il Gran Consiglio del neonato Stato scelse, come vessillo nazionale, un tricolore italiano con i colori disposti verticalmente[25][42][43]:

« [...] la Bandiera della Nazione Cisalpina è formata di tre bande parallele all'asta, verde, la successiva bianca, la terza rossa. L'Asta è similmente tricolorata a spirale, colla punta bianca [...] »In questo periodo nacque l'attaccamento della popolazione nei confronti della bandiera italiana, che iniziò a entrare nell'immaginario collettivo come simbolo del Paese[

1798

La bandiera nazionale della Repubblica Italiana e quella del Regno d'Italia

Con la trasformazione della Repubblica Cisalpina in Repubblica Italiana (1802-1805), anch'essa direttamente dipendente dalla Francia napoleonica, la disposizione dei colori sulla bandiera mutò in una composizione formata da un quadrato verde inserito in un quadrato bianco, a sua volta incluso in un quadrato rosso: da questa bandiera ha tratto ispirazione lo stendardo presidenziale italiano in uso dal 14 ottobre 2000. Il decreto di adozione di questa bandiera, che è datato 20 agosto 1802, recita[47]:

Bandiera storica, attualmente desueta Bandiera della Repubblica Italiana (1802-1805)« [...] [la bandiera della Repubblica Italiana è formata da un quadrato a fondo rosso, in cui è inserito un rombo a fondo bianco, contenente un altro quadrato a fondo verde … »(Decreto di adozione della bandiera della Repubblica Italiana napoleonica)Il vicepresidente della Repubblica Francesco Melzi d'Eril avrebbe voluto eliminare il verde dal vessillo ma, a causa dell'opposizione di Napoleone e delle «pressioni di forze morali massoniche democratiche», il colore venne mantenuto.

1802

La bandiera verde, bianca e rossa riapparve nel corso dei moti del 1830-1831, soprattutto grazie a Ciro Menotti, il patriota che diede inizio alla ribellione in Italia. Nel 1831 Giuseppe Mazzini lo scelse come emblema della Giovine Italia; a partire dal 1833-1834, grazie all'opera di Mazzini, il simbolismo del tricolore si diffuse sempre di più ad iniziare dall'Italia settentrionale e centrale.

1830

1847

Il 10 dicembre 1847

a Genova debuttò, eseguito

dalla Filarmonica Sestrese,

Il Canto degli Italiani

di Goffredo Mameli e Michele Novaro,inno nazionale italiano dal 1946.

L'8 maggio 1848 il vessillo tricolore completò l'iter istituzionale, diventando bandiera nazionale ufficiale del Regno di Sardegna, quando fu innalzato per la prima volta su Palazzo Madama a Torino, sede del Senato Subalpino. In un discorso pronunciato davanti al Parlamento subalpino il 9 giugno 1848, re Carlo Alberto dichiarò:

« ... La bandiera tricolore fu e sarà benedetta da Dio, perché simbolo di una nazionalità dalla sua potenza creatrice stabilita ... »

1848

Quando il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d'Italia, il tricolore continuò a esserne la bandiera nazionale: il tricolore con lo stemma della Monarchia Savoia.

1861

Dopo la breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870 e con l'annessione del Lazio al Regno d'Italia, Roma divenne ufficialmente capitale d'Italia il 1º gennaio 1871: da questa data il tricolore italiano sventola dal pennone più alto del Palazzo del Quirinale[130].

Dopo l'Unità d'Italia l'uso del tricolore si diffuse sempre di più tra la popolazione. Anche tra gli aristocratici ebbe successo: le famiglie più importanti facevano spesso installare sulla facciata principale dei loro palazzi signorili un portabandiera dove collocavano il tricolore italiano.Iniziò poi a comparire fuori dagli edifici pubblici, dalle scuole, dagli uffici giudiziari e dagli uffici

postali. È di questo periodo l'introduzione dell'uso della fascia tricolore per i sindaci e per i giurati delle corti di assise.

L'unica città dove l'attaccamento alla bandiera non era sentito da tutta la popolazione era Roma: nella capitale era infatti presente un buon numero di cittadini ancora fedele al papato. A Roma il clero era ostile al neonato stato italiano in modo molto marcato, tanto da rifiutarsi di benedire il tricolore e da impedire alle bandiere italiane di entrare nelle chiese anche in occasione di funerali o di cerimonie pubbliche.

1861 - 1946

Con la nascita della Repubblica Italiana, grazie al decreto presidenziale del 19 giugno del 1946, la bandiera italiana venne cambiata; rispetto al vessillo monarchico fu eliminato lo stemma sabaudo. Questa decisione fu in seguito confermata nella seduta del 24 marzo del 1947 dall'Assemblea Costituente, che decretò l'inserimento dell'articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, successivamente ratificato dal Parlamento, che recita:

« La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. »(Articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana)

1946 - oggi

FINE