L’ artiolo Indeterminativo · L’ artiolo Indeterminativo L’articolo indeterminativo...

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L’ articolo Indeterminativo L’articolo indeterminativo accompagna i nomi di persone, animali e cose per indicarli in modo generico. Uno si usa dinanzi ai nomi maschili singolari che iniziano per: S+ consonante,z,gn,x,y,pn,ps i+vocale j con suono vocalico. Un si usa dinanzi ai nomi maschili singolari che iniziano per : Vocale - Consonante ( eccetto S+consonante,z,gn,x,y,pn,ps ) - J con suono consonantico Una si usa dinanzi a : Tutti i nomi femminili (si elide se precede un nome che inizia per vocale ; non si elide se il nome inizia peri + vocale ) L’ articolo indeterminativo si usa per indicare un oggetto : In modo generico Di cui non si conosce l’ identità Di cui si parla per la prima volta L ‘ articolo indeterminativo possiede soltanto la forma singolare ; per esprimere il plurale si ricorre agli articoli partitivi dei, degli, delle.

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L’ articolo Indeterminativo L’articolo indeterminativo accompagna i nomi di persone, animali e cose per indicarli in modo generico.

Uno si usa dinanzi ai nomi maschili singolari che iniziano per:

S+ consonante,z,gn,x,y,pn,ps – i+vocale – j con suono vocalico.

Un si usa dinanzi ai nomi maschili singolari che iniziano per :

Vocale - Consonante ( eccetto S+consonante,z,gn,x,y,pn,ps ) -

J con suono consonantico

Una si usa dinanzi a :

Tutti i nomi femminili (si elide se precede un nome che inizia per vocale ; non si elide se il nome inizia peri + vocale )

L’ articolo indeterminativo si usa per indicare un oggetto :

• In modo generico

• Di cui non si conosce l’ identità

• Di cui si parla per la prima volta

L ‘ articolo indeterminativo possiede soltanto la forma singolare ; per esprimere il plurale si ricorre agli

articoli partitivi dei, degli, delle.

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L’ articolo Partitivo L’articolo partitivo è preposto ad indicare la parte di un tutto ed equivale a espressioni del tipo : un po’,

una certa quantità di . Al plurale equivale ad alcuni / alcune.

Dello e Degli si usano davanti ai nomi maschili che iniziano per: Vocale – S+ consonante,z,gn,x,y,pn,ps – i+vocale – j con suono vocalico.

Del e Dei si usano solo dinanzi ai nomi maschili che iniziano per : Consonante ( eccetto S+consonante,z,gn,x,y,pn,ps ) j con suono consonantico.

Della e Delle si usano dinanzi a :

Tutti i nomi femminili ( LA si elide davanti ad una vocale )

Gli articoli partitivi si formano unendo la preposizione semplice di con un articolo determinativo.

• Del ( di + il )

• Dello ( di + lo )

• Della ( di + la )

• Dei ( di + i )

• Degli ( di + gli )

• Delle ( di + le )

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L’ aggettivo

L’ aggettivo è la parte variabile del discorso che si aggiunge al nome per indicarne una qualità o per meglio determinarlo. Esso concorda nel genere e nel numero con il nome a cui si riferisce. L’ aggettivo può assumere due diversi tipi di funzione : la funzione attributiva o predicativa.

L’ aggettivo ha funzione attributiva quando si unisce direttamente al nome cui è riferito e svolge lo stesso ruolo che in analisi logica ricopre l’ attributo.

L’ aggettivo ha funzione predicativa quando, grazie al collegamento con verbi come essere , sembrare , diventare … «predica» ossia dice qualcosa del nome cui è riferito.

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Classificazione dell’ aggettivo

AGGETTIVI FUNZIONE

1. Possessivi Indicano possesso, appartenenza.

2. Dimostrativi Specificano la posizione nello spazio e nel tempo o l’ identità di persone, animali o cose.

3. Indefiniti Indicano una quantità o una qualità indefinite.

4. Numerali Indicano una quantità esatta.

5. Interrogativi Introducono una domanda.

6. Esclamativi Introducono un’ esclamazione.

Gli aggettivi si distinguono in : • Qualificativi, quando specificano una caratteristica o un modo di essere del nome cui si riferiscono; • Determinativi, quando precisano alcuni aspetti particolari del nome. Gli aggettivi determinativi a loro volta si suddividono

in sei categorie:

DETERMINATIVI

I numerali si dividono in altre 6 categorie : 1. Numerali 4. Frazionari 2. Cardinali 5. Distributivi 3. Moltiplicativi 6. Collettivi

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L’ aggettivo Qualificativo, le sue funzioni e la sua struttura L’ aggettivo qualificativo fornisce informazioni sulle qualità o sul modo di essere della persona, dell’ animale o della cosa a cui si riferisce. L’ aggettivo qualificativo può assumere due diversi tipi di funzione : • FUNZIONE DESCRITTIVA quando precede il nome e indica una qualità, una caratteristica o esprime il giudizio di chi parla o

scrive sul nome cui è riferito. • FUNZIONE DISTINTIVA quando segue il nome e serve a individuare una determinata persona, un animale o una cosa

distinguendoli dagli altri dello stesso gruppo. Secondo la struttura l’ aggettivo può essere classificato in quattro categorie : 1. AGGETTIVI PRIMITIVI : sono costituiti solo dalla radice e dalla desinenza. ES: Lontan-o desinenza radice 2. AGGETTIVI DERIVATI : sono sostituiti oltre che dalla radice e dalla desinenza, da un prefisso o un suffisso. Possono derivare da un altro aggettivo, da un nome o da un verbo: ES: Uguale dis ugual e aggettivo prefisso radice desinenza 3. AGGETTIVI COMPOSTI : sono costituiti da due aggettivi che possono fondersi in un’unica parola o rimanere separati da un trattino. ES: Agrodolce o italo-americano 4. AGGETTIVI ALTERATI : esprimono mediante il suffisso differenti sfumature di significato • DIMINUTIVO Suffisso = -ino, - etto, -ello, -erello Esempi= carino, piccoletto, saputello, pazzerello • VEZZEGGIATIVO Suffisso = -uccio, -olino Esempi= caruccio, magrolino • ACCRESCITIVO Suffisso = -one, -otto Esempi= intelligentone, provinicialotto • DISPREGIATIVO Suffisso = -accio, -astro, -ognolo Esempi= avaraccio, dolciastro, giallognolo

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Il genere e il numero dell’ aggettivo qualificativo Poiché l’ aggettivo è una parte variabile del discorso, in grado di modificare la propria desinenza a seconda del genere e del numero, è possibile suddividere gli aggettivi qualificativi in quattro classi :

CLASSE MASCH-SING FEMM-SING MASCH-PLUR FEMM-PLUR

1. -o giusto -a giusta -i giusti -e giuste

2. -e debole -e debole -i deboli -i deboli

3. -a pessimista -a pessimista -i pessimisti -e pessimiste

La quarta classe è costituita dagli aggettivi invariabili, che presentano la stessa desinenza per tutte le forme, e comprende : • L’aggettivo pari e le relative forme derivate dispari e impari ; • Alcuni aggettivi che indicano colore( rosa, viola, marrone, rosso scuro, verde pastello, grigio ferro…) • Gli aggettivi formati da prefisso + nome (contocorrente, antinebbia, antifurto, anteguerra…) • Alcune locuzioni avverbiali usate come aggettivi (dappoco, perbene, dabbene , ammodo ) • Alcuni aggettivi di origine straniera ( zulù, snob, punk…) • L’aggettivo arrosto ( vitello arrosto, pollo arrosto…)

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I gradi dell’ aggettivo qualificativo I gradi dell’ aggettivo qualificativo consentono di rappresentare una qualità in varia misura o di istituire dei paragoni tra gli elementi che la possiedono. Essi sono tre : 1. POSITIVO : esprime semplicemente una qualità, senza specificare la misura in cui essa è posseduta. 2. COMPARATIVO : stabilisce un confronto fra due termini e può essere sua volta suddiviso in tre categorie : • Di maggioranza: quando il primo elemento possiede la qualità in misura maggiore rispetto al secondo; l’ aggettivo è

preceduto dall’ avverbio più . ES: Il ferro è più resistente del bronzo • Di minoranza : quando il primo elemento possiede la qualità in misura inferiore rispetto al secondo; l’ aggettivo è

preceduto dall’ avverbio meno. ES: Il cotone è meno pesante della lana. • Di uguaglianza : quando i due elementi possiedono la qualità nella stessa misura; l’ aggettivo è seguito dagli avverbi

come, quanto. ES: Lui è vivace quanto te. 3. SUPERLATIVO : esprime una qualità nella massima misura e può suddiviso a sua volta in due categorie : • Relativo : quando il primo termine possiede una qualità in misura maggiore o minore rispetto all’ insieme ( di persone,

animali o cose) che costituisce il secondo termine. Può inoltre essere suddiviso a sua volta in due categorie : • Di maggioranza : ES: Luca è il più alto dei tuoi compagni. • Di minoranza : ES: Patrizia è la meno simpatica tra le mie amiche. • Assoluto : quando l’ aggettivo esprime una qualità posseduta al livello più elevato, senza che vengano stabiliti raffronti

con altre persone, animali o cose. Il superlativo assoluto si può formare inoltre : Aggiungendo alla radice dell’ aggettivo il suffisso –issimo ES: bravissimo Anteponendo all’ aggettivo avverbi come molto, assai, infinitamente… ES: molto allegro Anteponendo all’ aggettivo i prefissi ultra-, sta-, arci-, super-, extra-, … ES: ultra veloce Ripetendo l’ aggettivo ES: piccolo piccolo Aggiungendo all’ aggettivo un secondo aggettivo dal significato affine : ES: pieno zeppo

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Forme speciali di comparativo e superlativo Alcuni aggettivi qualificativi formano il grado comparativo di maggioranza e il superlativo seguendo le regole appena esaminate o usando forme di derivazione latina dal significato equivalente; inoltre è da precisare che non tutti gli aggettivi presentano una forma regolare e dunque esclusivamente di derivazione latina.

POSITIVO COMP. REGOLARE COMP. FORMA LATINA SUPER. REGOLARE SUPER.FORMA LATINA

1. Buono Più buono Migliore Buonissimo Ottimo

2. Cattivo Più cattivo Peggiore Cattivissimo Pessimo

3. Grande Più grande Maggiore Grandissimo Massimo

4. Piccolo Più piccolo Minore Piccolissimo Minimo

5. Alto Più alto Superiore Altissimo Sommo/Supremo

6. Basso Più basso Inferiore Bassissimo Infimo

7. Interno Più interno Inferiore - Intimo

8. Esterno Più esterno Esteriore - Estremo

Le forme interiore/intimo, esteriore/estremo non sono più percepite come comparativo e superlativo rispettivamente di interno ed esterno e hanno assunto il valore di aggettivi di grado positivo ( il più intimo, le qualità esteriori ).

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Gli aggettivi determinativi possessivi Gli aggettivi possessivi specificano a chi appartengono la persona, l’ animale o la cosa espressi dal nome cui si riferiscono.

SINGOLARE PLURALE FEMM. MASCH. FEMM. MASCH.

mia mio tua tuo sua suo

mie miei Tue tuoi Sue suoi

nostra nostro vostra vostro loro loro

nostre nostri vostre vostri loro loro

1 persona 2 persona 3 persona 1 persona 2 persona 3 persona

Sin

gola

re

Plu

rale

Appartengono inoltre alla categoria dei possessivi gli aggettivi proprio e altrui: • PROPRIO : è un aggettivo variabile ed equivale al possessivo di 3 persona singolare (suo) e plurale (loro). • ALTRUI : significa « appartiene ad altri, ad un’altra persona», è invariabile nel genere e nel numero ( i diritti altrui ). L’ aggettivo possessivo generalmente precede il nome. Esso però lo segue in tre casi : 1. Quando si vuol dare particolare rilievo al concetto di possesso ES : Questo è un problema tuo e tu dovrai risolverlo. 2. Nelle esclamazioni ES : Che piacere vedervi signori miei ! 3. In espressioni particolari come (da parte mia, per conto tuo…) ES : E’ molto cocciuto : vuol sempre fare di testa sua .

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Gli aggettivi determinativi dimostrativi Gli aggettivi dimostrativi precisano la posizione di una persona, di un animale o di una cosa nel tempo o nello spazio rispetto a chi parla o ascolta. I principali aggettivi dimostrativi sono questo, codesto, quello, ciascuno con una particolare funzione :

Questo Questa Questi Queste Codesto Codesta Codesti Codeste

Quello/Quel Quella Quelli/quei Quelle

Masch. Femm. FUNZIONE SINGOLARE PLURALE

Indica lontananza da chi parla e da chi ascolta.

Indica vicinanza a chi ascolta.

Indica vicinanza a chi parla.

Masch. Femm.

Appartengono inoltre alla categoria dei dimostrativi gli aggettivi : stesso, medesimo e tale. I primi due poiché stabiliscono un rapporto di identità tra due elementi( persone, animali , cose), sono anche definiti dimostrativi d’ identità. • STESSO e MEDESIMO, come abbiamo appena accennato, indicano un rapporto di identità e uguaglianza tra persone,

animali, cose. Stesso ha inoltre valore rafforzativo quando è unito a un pronome e quando è posposto a un nome può assumere il significato di «perfino», «proprio», «in persona».

• TALE, generalmente appartiene alla categoria degli indefiniti, tuttavia assume valore di aggettivo dimostrativo quando significa « questo/quello», «di questo/di quel tipo»…. o quando si riferisce a qualcosa o a qualcuno di cui si è appena parlato.

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Gli aggettivi determinativi indefiniti Gli aggettivi indefiniti indicano in modo generico la quantità o la qualità del nome cui si riferiscono. Vi sono indefiniti variabili nel genere e nel numero e indefiniti invariabili., i quali si uniscono esclusivamente a nomi singolari.

Quantità indeterminata Qualità indeterminata

MASCH. FEMM. MASCH. FEMM.

Alcuno Alcuna Alcuni Alcune

Taluno Taluna Taluni Talune

Certo Certa Certi Certe

Altro Altra Altri Altre

vario varia Vari Varie

Troppo Troppa Troppi Troppe

Ciascuno Ciascuna - -

Molto Molta Molti Molte

Tanto Tanta Tanti Tante

SINGOLARE PLURALE SINGOLARE PLURALE

MASCH. FEMM. MASCH. FEMM.

Qualunque Qualunque - -

Qualsiasi Qualsiasi - -

Qualsivoglia Qualsivoglia - -

• Alcuno : al singolare si usa nelle frasi negative, nel significato di «nessuno»; al plurale ha valore positivo nel significato di «qualche».

• Certo :, può essere aggettivo qualificativo nel significato di «sicuro » , come indefinito ha il significato di tale.

• Altro : a seconda dei contesti, può assumere differenti significati. • Tale : si utilizza per indicare qualcuno o qualcosa che non è noto. • Nessuno : quando precede il verbo, non vuole la negazione, mentre

essa è necessaria quando l’ indefinito segue il verbo.

CURIOSITA’ SULL’ UTILIZZO DI CINQUE INDEFINITI

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Gli aggettivi determinativi numerali Gli aggettivi numerali indicano la quantità precisa dei nomi cui si riferiscono e si suddividono a sua volta in sei categorie :

CARDINALI : sono così definiti in quanto costituiscono il cardine, ossia il fondamento della numerazione, indicano una quantità numerica precisa. Sono tutti invariabili, tranne uno/una e mille, che al plurale si forma con il suffisso –mila. Milione e miliardo sono nomi che vanno uniti a un numero e possiedono la forma plurale.

ORDINALI : indicano il posto che un entità occupa in una successione numerica. I numerali ordinali sono variabili nel genere e nel numero e concordano con il nome cui si riferiscono. I primi dieci ordinali, inoltre, hanno una forma derivata dai corrispondenti ordinali latini. Gli ordinali dal dieci in poi si formano aggiungendo il suffisso –esimo al numero cardinale, che in genere perde la vocale finale.

1

2

6

4

5

3 MOLTIPLICATIVI : indicano quante volte una quantità è maggiore di un’ altra. I principali moltiplicativi sono l’ aggettivo «doppio», variabile nel genere e nel numero; gli aggettivi che terminano in «plo», anch’ essi variabili nel genere e nel numero e gli aggettivi che terminano in «plice»,invariabili.

FRAZIONARI : sono nomi formati da un numerale cardinale, che indica la parte, e da un ordinale, che indica il tutto. Un numerale frazionario è anche mezzo, che, quando precede il nome ha valore di aggettivo e concorda con il nome nel genere e nel numero; quando invece mezzo non concorda con il nome che precede, ha valore di nome e significa «un mezzo»

DISTRIBUTIVI : sono locuzioni che indicano il modo in cui sono distribuiti numericamente gli elementi a cui si riferisce. COLLETTIVI : sono maggiormente nomi e indicano una quantità numerica di entità, considerate come un insieme. I numerali collettivi comprendono gli aggettivi «entrambi», «ambedue», «ambo» e numerosi nomi, come abbiamo appena accennato.

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Gli aggettivi determinativi interrogativi ed esclamativi Gli aggettivi interrogativi introducono una domanda, formulata tanto direttamente quanto indirettamente, riguardante l’ identità, la qualità o la quantità del nome cui si riferiscono.

Gli aggettivi esclamativi introducono un’ esclamazione, riguardante l’ identità, la qualità o la quantità del nome cui si riferiscono.

I principali aggettivi interrogativi ed esclamativi sono : • QUALE : variabile nel numero ma non nel genere. ES: Quale infrazione hai commesso ? • CHE : invariabile , con lo stesso significato di quale. ES: Che bell’ affare abbiamo fatto ! • QUANTO : variabile sia nel genere sia nel numero . ES : Quanto caffè è rimasto ?

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Il pronome

Il pronome è la parte variabile del discorso preposta alla sostituzione dei nomi. In realtà i pronomi non si limitano a fare le veci del nome, ma possono essere usati al posto di altre parti del discorso e pertanto sono definiti «sostituenti». Inoltre è da rimarcare che sebbene i pronomi esteriormente siano uguali agli aggettivi , svolgono una funzione differente: essi infatti non accompagnano un nome ma lo sostituiscono. Le categorie dei possessivi, dei dimostrativi, degli indefiniti, degli interrogativi e degli esclamativi comprendono dunque parole che possono avere valore sia di aggettivo sia di pronome; per comprendere di quale parte del discorso si tratta, è bene analizzare la funzione che esse svolgono nella frase.

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Classificazione dell’ pronome I pronomi possono essere distinti in sette categorie :

PRONOMI CORRISPONDONO A

1. Personali Un nome

2. Possessivi Un aggettivo possessivo + un nome

3. Dimostrativi Un nome

4. Interrogativi Un aggettivo indefinito + un nome

5. Indefiniti Un aggettivo interrogativo + un nome

6. Interrogativi ed Esclamativi Un aggettivo esclamativo + un nome

7. Relativi Un nome già espresso nella prima frase

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I pronomi personali : soggetto e complemento I pronomi personali indicano la persona che parla o a cui si parla oppure l’ entità di cui si parla. Oltre che nella persona i pronomi possono variare : nel genere, nel numero , nella funzione e nella forma.

io me mi tu te ti egli, esso, lui esso, lui, sé lo, gli, ne, si ella, essa, lei essa, lei, sé la, le , ne, si noi noi ci voi voi vi essi, loro essi, loro, sé li, ne , si esse, loro esse, loro, sé le, ne, si

Funzione di soggetto Funzione di complemento FORME TONICHE FORME ATONE

1 persona 2 persona 3 persona

1 persona 2 persona 3 persona

Sin

gola

re

Plu

rale

I PRONOMI PERSONALI SOGGETTO Svolgono la funzione di soggetto all’ interno della frase, indicando la persona che compie o subisce l’ azione o che si trova in una determinata condizione espressa dal verbo.

I PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO Sostituiscono il nome della persona in tutti i casi in cui questa non sia il soggetto. Come abbiamo accennato i pronomi personali possiedono si una forma tonica sia una forma atona. Le forme atone dette «particelle pronominali» si pronunciano appoggiandosi a un verbo; se questo lo precede si dicono ENCLITICHE, se invece le segue si dicono PROCLITICHE.

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I pronomi personali riflessivi

I pronomi personali riflessivi si riferiscono al soggetto e fanno sì che l’ azione espressa dal verbo si rifletta sul soggetto stesso.

SINGOLARE PLURALE

1 persona mi ci

2 persona ti vi

3 persona sì, sé sì, sè (loro)

• Alla terza persona singolare il riflessivo sé è spesso accompagnato dai dimostrativi stesso e medesimo; in questo caso può essere indifferentemente accentato oppure no.

ES : Considerava se/sé stesso un vero eroe. • Al plurale, sé viene sostituito da loro nella forma

riflessiva reciproca e quando è preceduto da preposizioni e locuzioni preposizionali.

ES : Luisa e Giorgio parlavano tra loro.

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I pronomi possessivi I pronomi possessivi indicano l’ appartenenza di una persona, di un’ animale o di una cosa espressi dal nome che sostituiscono I pronomi possessivi presentano le medesime forme dei corrispondenti aggettivi, ma sono sempre preceduti dall’ articolo e, ovviamente, non sono mai affiancati a un nome.

SINGOLARE PLURALE FEMM. MASCH. FEMM. MASCH.

(la)mia (il)mio (la)tua (il)tuo (la)sua (il)suo

(le)mie (i)miei (le)tue (i)tuoi (le)sue (i) suoi

(la)nostra (i)nostri (la)vostra (i)vostri (la)loro (i)loro

(le)nostre (i)nostri (le)vostre (i)vostri (le)loro (i)loro

1 persona 2 persona 3 persona 1 persona 2 persona 3 persona

Sin

gola

re

Plu

rale

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I pronomi dimostrativi I pronomi dimostrativi indicano la posizione, nello spazio o nel tempo oppure l’ identità della persona, animale o cosa espressi dal nome che sottintendono. Le forme pronominali questo, codesto, quello, stesso, medesimo hanno significato e uso identici ai corrispondenti aggettivi. Altri dimostrativi hanno invece soltanto valore di pronome: questi, quegli, costui/costei/costoro, colui/colei/coloro, ciò. Esaminiamo l’ utilizzo dei pronomi dimostrativi : • QUESTO,CODESTO,QUELLO,STESSO,MEDESIMO sono variabili nel genere e nel numero. ES: La musica che apprezzo non è questa. • QUESTI e QUEGLI significano «questa persona», «quella persona», sono maschili singolari e vengono usati solo in funzione

di soggetto, si tratta di forme poco utilizzate, per lo più nel registro elevato. ES: Questi mi dà una versione dei fatti, quegli me ne dà un’altra. • COSTUI/COSTEI/COSTORO si riferiscono solo a persone, di solito in senso lievemente spregiativo. ES: Che vorrà mai costui ? • COLUI/COLEI/COLORO sono quasi sempre usati in coppia con i pronomi relativi che/il quale… ES: Beato colui il quale vincerà il primo premio della lotteria! • CIO’ è invariabile e significa «questa/quella cosa», «queste/quelle cose». ES: Non è ciò che intendevo dire.

Quando svolge la funzione di complemento, il pronome ciò può essere sostituito dalle forme ne, ci, vi , lo.

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I pronomi indefiniti I pronomi indefiniti forniscono indicazioni generiche circa la quantità o l’ identità della persona, dell’ animale o della cosa espressi dal nome che sostituiscono. I pronomi indefiniti alcuno, taluno, ciascuno, nessuno, certo, altro, troppo, parecchio, molto, tanto, poco, tutto, alquanto, altrettanto, diverso ,vario , tale hanno forma, significato e uso identici ai corrispondenti aggettivi. Altri indefiniti hanno invece soltanto valore di pronome : Uno/una, qualcuno/qualcuna; ognuno/ognuna, che hanno solo il singolare e niente ,nulla , chiunque , chicchessia ,qualcosa , alcunchè , checchè, che sono invariabili. Esaminiamo l’ utilizzo dei pronomi indefiniti : • MOLTO,TANTO,POCO, TROPPO,TUTTO,QUANTO,PARECCHIO al singolare si riferiscono sempre a oggetti, mentre al plurale

possono riferirsi a persone o animali. • TALE quando è preceduto dall’ articolo indeterminativo, indica una persona di cui si sa poco . Inoltre, il pronome tale può

anche essere utilizzato al plurale, preceduto da un articolo partitivo o da un aggettivo dimostrativo. • UNO equivale a un «un certo», un «tale». Quando è in correlazione con l’ indefinito altro, uno può essere usato anche al

plurale, sempre preceduto dall’ articolo determinativo gli o le. • QUALCUNO,OGUNO,CIASCUNO,NESSUNO sono solo singolari e possono riferirsi a persone, animali e cose. • NIENTE,NULLA sono pronomi negativi e significano «nessuna cosa». Quando precedono il verbo non richiedono altra

negazione , quando lo seguono essa è invece necessaria. Nelle frasi interrogative niente e nulla hanno il significato di qualcosa • CHICCHESSIA, pronome usato di rado nel linguaggio corrente, significa «chiunque» nelle frasi positive, «nessuno» in quelle

negative. • ALCUNCHE’, forma pronominale di registro letterario poco utilizzata oggi, assume il significato di «qualcosa» nelle frasi

positive, di «nulla» in quelle negative. • CHECCHE’ significa «qualsiasi cosa» e il suo uso sopravvive unicamente nell’ espressione checchè tu/se ne dica.

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I pronomi interrogativi ed esclamativi I pronomi interrogativi introducono una domanda, formulata tanto direttamente quanto indirettamente, riguardante l’ identità, la qualità o la quantità del nome che sostituiscono.

I pronomi esclamativi introducono un’ esclamazione, riguardante l’ identità, la qualità o la quantità del nome che sostituiscono.

I pronomi interrogativi ed esclamativi sono : che, quale , quanto, per i quali esistono le corrispondenti forme aggettivali; chi, con esclusiva funzione pronominale. In particolare, quale e quanto sono variabili, mentre che e chi sono invariabili.