L-Venditti-Schubert_ita46020820091800521

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1 Conservatorio di Musica «L. Perosi». Campobasso Corso Sperimentale «Repertori Vocali da Camera nell’Ottocento» Anno Accademico 2001 – 2002 Sessione autunnale Elaborato nelle discipline: Storia della Musica nell’ottocento Critica del testo musicale Analisi musicale Franz Schubert: “La Trota”. Il Lied e l’opera strumentale Docenti: Barbara Lazotti Piero Niro Luigi Pecchia Allieva: Loredana Venditti

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    Conservatorio di Musica L. Perosi. Campobasso

    Corso Sperimentale Repertori Vocali da Camera nellOttocento

    Anno Accademico 2001 2002 Sessione autunnale

    Elaborato nelle discipline: Storia della Musica nellottocento

    Critica del testo musicale Analisi musicale

    Franz Schubert: La Trota. Il Lied e lopera strumentale

    Docenti: Barbara Lazotti Piero Niro Luigi Pecchia Allieva: Loredana Venditti

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    Capitolo II. 2 - Le espressioni privilegiate della musica

    romantica: il Lied

    I segni dellespressione e del pensiero romantici si rivelano pi

    marcati ed evidenti in alcune forme ed aspetti: la Produzione per

    orchestra, le Composizioni pianistiche, i Lieder.

    Per quanto riguarda la Produzione per Orchestra si assiste ad

    uno sviluppo ed incremento impressionante dei mezzi strumentali

    impiegati alla base del quale vi la progressiva trasformazione

    della sensibilit e laffermarsi di nuove esigenze espressive.

    Come nella pittura nasceva lesigenza di un romanticismo pi

    ricco e raffinato moltiplicando i colori e gli impasti di colori, cos

    nellorchestra si moltiplicano i timbri strumentali equivalenti dei

    colori nella pittura, scoprendo nuovi effetti fonici.

    Passiamo ora alle Composizioni pianistiche ovvero al Pianoforte

    romantico:

    allinizio del XIX secolo il pianoforte era diventato il re degli

    strumenti a tastiera grazie alle sue qualit: risposte rapide nella

    dinamica, gradualit del suono, estensione crescente della

    tastiera, sia allacuto sia al grave, cantabilit, vigore, variet di

    colori.

    La sua importanza crebbe con il proseguire del secolo: esso

    divent lo strumento principale dellepoca romantica, trionfando

    nelle abitazioni come nei teatri.

    Nel pianoforte confluiscono tutte le aspirazioni romantiche

    perch esso sapeva dare ali e voce sia al lirismo intimo, sia alle

    acrobazie virtuosistiche. A partire dal 1820-30 la letteratura

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    pianistica, accanto alle sonate e alle composizioni di esteso

    impegno, si arricch di forme pi brevi, di architettura semplice,

    nelle quali bruciava con rapida fiamma il fuoco di unispirazione

    a volte intensa, talvolta notturna, ma anche leggera e scherzosa.

    Si svilupparono al massimo grado due tendenze opposte:

    lintimismo e il virtuosismo i quali spesso coesistettero come

    momenti successivi o alterni di creazioni umanitarie.

    Lintimismo lirico prediligeva le improvvisazioni, le forme del

    preludio, del notturno, delle danze, ricercava suoni perlati e

    raffinati. Il suo corifeo fu Chopin.

    Lacrobatismo virtuosistico amava le forme pi ampie del

    capriccio, dello studio da concerto, delle variazioni, delle

    fantasie, scatenava grosse sonorit, tempeste di note, uragani di

    accordi e di arpeggi.

    Capitolo II. 3 - Il tema della Natura Franz Schubert si lasciava ispirare dalle suggestioni del singolo

    istante e veniva aiutato da un istinto sicuro per le esigenze

    musicali di una poesia. Inoltre aveva la capacit di lavorare in

    fretta e con precisione, raramente cera bisogno di correggere

    qualcosa.

    Il grande merito di Schubert consiste nel fatto che riuscito a

    dare unaltra dimensione alla poesia, quella della musica, nella

    quale traspare il contenuto della poesia cos come viene

    interpretato dal compositore.

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    Non ha molta importanza la sua scelta formale: se si tratta del

    Lied strofico (Heidenrslein), del Lied strofico variato (Die

    Forelle) o del tipo Durchkomponiert (Erlknig) della

    disposizione ciclica.

    Solo attraverso lemancipazione radicale della parte del

    pianoforte la musica diventa importante come il testo e diviene

    unopera darte indipendente, ovvero, come abbiamo gi

    accennato il kunstlied.

    La fantasia creativa di Schubert trova ricca ispirazione tra le

    opere dei suoi amici. Sono poesie di diverso valore estetico,

    talvolta hanno anche solo carattere occasionale. Sotto laspetto

    tematico sono prevalentemente descrizioni delle Natura.

    Il rapporto di Schubert con la natura spontaneo, quasi naf. Lui

    che vive quasi esclusivamente entro le mura di Vienna, trova un

    gradito svago nelle gite che lo portano nei dintorni della citt in

    compagnia dei suoi amici. Schubert musica i versi scritti dagli

    stessi amici dopo queste escursioni, ma egli comunque sempre

    alla ricerca di nuove poesie su cui lavorare.

    Quando sceglie un testo realizza il progetto con fretta e con

    decisione e con totale abilit, che ad una serie di poetae minores

    riesce a risparmiare lamaro destino di essere dimenticati per

    sempre.

    Lo stesso Goethe, poeta che dal punto di vista delle idee, della

    lingua e della sensibilit per la natura, il poeta preferito di

    Schubert, non immagina come proprio attraverso Schubert venga

    confermato il suo motto natura ed arte sembrano fuggire luna

    dallaltra, per poi incontrarsi prima di potercelo immaginare.

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    Come documentato, Schubert non ha un rapporto intenso con

    lamore, a differenza di altri liederisti, come ad esempio Brahms,

    forse anche per questo che dotato di una forte capacit di

    osservare e di descrivere la natura.

    Questa singolare affinit con i movimenti elementari delle attivit

    umane e della natura d slancio e ispirazione a configurazioni

    ritmiche iterative: motivi dominanti dei due grandi cicli

    liederistici Die Schne Mullerin e Die Winterreise sono lo

    scorrere dellacqua e il camminare; in altri Lieder il galoppo del

    cavallo (Erlknig),il ballo (Musensohn),il vaggio (An Schwager

    Kronos), il soffio del vento (Suleika I e II).

    Capitolo III: La Trota Tanti sono i Lieder che hanno per oggetto la natura:

    Frhlingslaube, Auf dem See, Frhlingslied, Fischerwaise, ed

    in questo ciclo di Lied che si colloca il famoso Lied Die

    Forelle (La Trota) op. 32.

    Die Forelle fu scitto il 21 febbraio 1818 su testo di Christian

    Friedrich Daniel Schubart, poeta lirico del Settecento originario

    del Wttdmberg, un poeta dal grande talento, come testimoniano

    anche gli altri tre testi che a lui deve Schubert: An mein Klavier

    (Al mio pianoforte); Grablied auf einem Soltaten (Canto funebre

    per un soldato), una sorta di corale strofico seguito da una marcia

    funebre al pianoforte; An den Tod (Alla morte).

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    Schubert compose questo Lied in casa dellamico Anselm

    Huettenbrenner, compagno di studi musicali a Vienna, in una

    delle tante nottate di felice ispirazione.

    Il testo del La Trota:

    In un limpido ruscelletto / guizzava svelta e allegra

    la trota capricciosa, / veloce come una freccia.

    Me ne stavo sulla riva / assorto, a contemplare

    il bagno del lesto pesciolino, / nel chiaro ruscelletto.

    Un pescatore con una lenza / arriv sulla spunta,

    e freddamente guard / le evoluzioni del pesciolino.

    Finch non verr meno / la trasparenza dellacqua, cos pensavo,

    egli non riuscir / a catturare la trota con lamo.

    Ma infine quel furfante / si stanc di aspettare.

    Con perfidia intorbid le acque / e prima che me accorgessi

    tir di scatto la sua lenza; / il pesciolino vi si dibatteva,

    ed io, turbato, rimasi / a guardare la trota ingannata.

    pu sembrare quasi banale, se non gli si d un significato

    intrinseco. In fondo si tratta solo di un piccolo pesce che viene

    catturato da un furbo pescatore sotto gli occhi increduli di un

    ingenuo testimone.

    Il Lied , per, un piccolo apologo della Trota, lunico della vasta

    serie esistente riguardante il rapporto pescatore - pesce, che sia

    visto dalla parte del pesce. In effetti anche un altro Lied Der

    Fischer, tratta il rapporto pescatore - pesce, ma questo in totale

    contrapposizione con La Trota; in Der Fischer una figura

    femminile fantastica sorge stillante dallacqua, rimprovera il

    pescatore e alla fine lo attira a s conducendolo a morte, questo

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    Lied pu essere considerato come una vendetta in risposta alla

    povera trota che invece finisce i suoi guizzi argentei appesa

    allamo.

    Die Forelle simboleggia un po il rapporto carnefice vittima, in

    questo senso il Lied diventa drammatico, nonostante la

    drammaticit sia celata sotto un velo di ironia rappresentata dalla

    vivacit pianistica e dalla stessa indicazione di tempo (Etwas

    lebhaft = un poco vivace), dalla tonalit in re bemolle maggiore e

    dalla generale semplicit armonica e melodica.

    Il pianoforte si preoccupa di descrivere semplicemente il guizzare

    della trota attraverso una snella battuta di due quarti in cui il

    primo movimento, alla mano destra, scivola su una veloce e

    sghemba sestina ascendente che alterna intervalli diatonici a

    cromatismi di passaggio e si arresta poi con uno slancio

    improvviso, anchesso ascendente, sul secondo movimento ben

    pi statico, tutto ci sulle crome saltellanti e spensierate della

    mano sinistra.

    Ad una pi attenta analisi, si nota che i motivi guizzanti stanno

    ad indicare anche il movimento dellacqua, oltre al guizzare della

    trota che nuota in essa, e la vivacit che ne traspare di certo

    riferita anche alla limpidezza dellacqua, quindi alla descrizione

    di un avvenimento ancora lieto e tranquillo, impossibile da

    compromettere (questo quello che pensa lingenuo testimone).

    Ma dopo le prime due strofe puramente descrittive si arriva alla

    terza strofa in cui il testo estremamente narrativo e in cui il

    massimo della drammaticit, ovvero la cattura della vittima,

    viene realizzata con tinte e movenze da recitativo di

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    melodramma, quindi una rappresentazione della drammaticit e

    non vera drammaticit.

    Il farsi torbido dellacqua raffigurato in modo quasi

    madrigalistico, si passa ad una tonalit minore (si bemolle

    minore), la sestina diventa un mescolio armonico oscuro e

    confuso, fino ad arrivare alla pesca vera e propria della vittima

    dove gli accordi ribattuti stanno ad indicare il dibattersi disperato

    della trota, per poi concludere con la ripresa (parziale) applicata

    alla contemplazione della trota pescata e non pi alla trota che

    guizza. Essa assume un tono sgradevolmente estraneo alla natura

    del testo e la sua ironia sfiora il cinismo, quasi a voler prendere

    in giro il testimone che turbato resta a guardare senza far niente

    nel ricordo dei guizzi argentei del povero pesciolino.

    In questo Lied spicca chiaramente il tema della natura cos caro a

    Schubert e lelemento acqua che ricorre con incredibile e

    commovente frequenza in moltissimi altri Lied.

    Lacqua in Schubert, si presenta innanzitutto come ruscello

    (come in questo caso), ma anche come fonte, sorgente, cascata,

    fiume, abisso spumeggiante, lago, mare, pioggia, lacrime, ecc.

    Come dice giustamente Schopenhauer: la vita

    delluomosomiglia allacqua come noi di solito la

    vediamocos larte poetica oggettiva lidea dellumanit della

    quale caratteristico il presentarsi in caratteri fortissimamente

    individuali.1

    Legato al tema del ruscello, dello scorrere dellacqua, quello

    del fluire del tempo. In Die Forelle, vero s che lattenzione

    rivolta soprattutto alla descrizione della piccola trota allegra e

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    capricciosa, ma anche vero che il ruscello, quindi lacqua

    come elemento, fondamentale. Si potrebbe riferire il tutto al

    moto naturale della vita, allesistenza effimera delle cose e

    lacqua lo scorrere del tempo che porta con se inevitabilmente

    gioie e dolori: finch non verr meno la trasparenza dellacqua,

    egli non riuscir a catturare la trota con lamo, ma il

    pescatore con perfidia intorbid le acque e tir di scatto la sua

    lenza.

    La trasparenza dellacqua sta ad indicare la gioia precaria

    dellanimo, la serenit, ma lanimo umano fragile, facile da

    ingannare, destinato comunque alla sofferenza, si pu rimanere

    turbati per questo, ma cos che vanno le cose nella vita e

    bisogna accettarle magari con un filo di ironia.

    Capitolo IV - Il Quintetto in La maggiore La Trota Il Lied Die Forelle divent subito celebre tanto che Schubert ne

    utilizza il tema in una composizione strumentale, il Quintetto in

    LA maggiore che porta lo stesso nome del Lied La Trota.

    Schubert aveva labitudine di usare i suoi lieder come tema per

    altre composizioni: Der Tod und das Mdchen nel Quartetto in

    Re minore, Sei mir gegrt nella Fantasia per violino, Der

    Wanderer nella Fantasia in Do maggiore per pianoforte.

    Schubert non sceglieva queste sue melodie per le composizioni

    strumentali e in particolare per le sue Variazioni per uno spirito

    di autoesaltazione: era semplicemente convinto della bellezza

    queste sue melodie e della loro ricchezza armonica, sentiva il

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    bisogno di far durare unidea musicale concentrata e forse di

    dimostrare fino a che punto fosse capace di elaborarla.

    Die Forelle un semplice canto strofico, ma Schubert reputava

    impossibile inserire nella cornice della melodia la terza strofa,

    che descrive la cattura del pesce, senza sconvolgere il Lied, che

    diventa perci un Lied strofico variato. Senza questo

    sconvolgimento questo Lied sarebbe stato un vero e proprio

    canto popolare, ed esattamente in questa forma Schubert lo

    ritrasform nelle sue variazioni del Quintetto.

    La decisione di comporre questunico quintetto per archi e

    pianoforte del suo repertorio, nacque da una circostanza

    occasionale.

    Esso fu composto nellestate 1819 durante il suo soggiorno nella

    piacevole localit di Steyr in alta Austria, dove Schubert ebbe

    occasione di incontrare Sylvester, Paumgartner ricco proprietario

    di miniere con la passione per la musica, un vero e proprio

    mecenate che, oltre a organizzare numerosi incontri musicali

    nella propria abitazione, era anche un discreto violoncellista

    dilettante. Questi, rivelando a Schubert di nutrire una particolare

    ammirazione per il suo lied La Trota, lo invit a comporre un

    quintetto per pianoforte e archi che ne utilizzasse la melodia.

    Paumgartner fu ancora pi dettagliato nella sua richiesta,

    suggerendo di affiancare al pianoforte un insolito quartetto

    darchi formato da violino, viola, violoncello e contrabbasso,

    secondo uno schema gi utilizzato da Nepomuk Hummel nel suo

    Quintetto recte Settimino, (probabilmente si tratta del

    Settimino op. 74, pubblicato nel 1816 e trascritto dallautore

    stesso per quartetto darchi e pianoforte); la presenza del

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    contrabbasso avrebbe infatti consentito al violoncello (lo

    strumento di Paumgartner ) di essere svincolato da funzioni di

    basso armonico, avendo cos una maggiore libert di melodica.

    Il Quintetto la Trota in 5 movimenti: Allegro vivace il pi

    esteso; Andante dai ritmi capricciosi; Scherzo in tempo,

    Presto con classica sezione di trio nella Tonalit di re

    maggiore; Andantino tema con variazioni; Finale allegro

    giusto.

    Inserendo un Andante tra il primo tempo (Allegro vivace) e il

    terzo (scherzo), Schubert costruisce una struttura simmetrica

    dampio respiro: presto-lento-presto-lento-presto; lo stesso

    accade anche nella successione della Tonalit: La-Fa-La-Re-La

    tutte maggiori.

    Questo delizioso lavoro si inserisce perfettamente in un periodo

    di musica a quattro mani: come nel duo pianistico, ad un pianista

    si oppone il suo compagno, cos qui al pianoforte si oppongono

    agli archi e persiste dallinizio alla fine quellatmosfera di vivace

    conversazione che caratterizza le composizioni a quattro mani.

    La caratteristica pi curiosa della Trota, il trattamento del

    pianoforte come strumento monofonico: quasi sempre la mano

    destra e la sinistra suonano allottava una sola melodia, spesso

    senza accordi.

    Il primo movimento inizia con una sestina in arpeggio del

    pianoforte, seguita da una sostenuta melodia degli archi, la

    sestina ha origine proprio dallaccompagnamento del Lied ed

    un elemento che ricorre in tutti i movimenti.

    Il primo tempo un classico tempo di sonata, il tema principale

    caratterizzato da due motivi diversissimi tra di loro, il guizzo

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    della sestina affidato al pianoforte e il motivo cantabile degli

    archi.

    Il secondo movimento, Andante, consta di tre episodi: il primo

    presenta unelegante melodia in tempo ternario, esso collegato

    al secondo episodio da una sequenza di arpeggi contrapposti tra

    archi e pianoforte che danno vita, poi, ad un canto melanconico

    affidato al timbro caldo e affettuoso di viola e violoncello. Infine

    il terzo episodio condotto tematicamente dal pianoforte. Questo

    movimento caratterizzato da unatmosfera sognante, anchesso

    in forma di sonata, ma senza uno sviluppo lineare.

    Nello Scherzo il motivo tematico costituito da una terzina degli

    archi rielaborato ininterrottamente per tutto il movimento; il

    Trio presenta unatmosfera pi distesa e pacata.

    Ed ecco finalmente il quarto movimento: qui che Schubert

    colloca il tema del Lied Die Forelle con le sue cinque variazioni,

    questo collocato come movimento aggiunto in un contesto

    tradizionalmente quadripartito.

    Questo Andantino rimane un elegante a parte, una gemma

    preziosa incastonata nello schema, che non incide sulla forma

    complessiva.

    Alla sua prima apparizione, il tema trasformato nella veste

    tonale (re maggiore anzich re bemolle), trasformato anche dal

    punto di vista ritmico con laggiunta delle note puntate, fino ad

    essere reso quasi irriconoscibile.

    Nellesposizione il pianoforte tace e quando finalmente entra

    introduce fioriture e abbellimenti sui ricami melodici degli archi.

    La sensazione che manchi qualcosa.

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    La seconda variazione prevede il canto della viola rinforzato dal

    violoncello e impreziosito da movimenti arabeschi del violino.

    Dalla terza variazione il discorso si fa pi concitato e drammatico

    facendo presagire una sorpresa, qui il pianoforte che disegna

    rapidissime ornamentazioni che sovrastano la melodia condotta

    da violoncello e contrabbasso.

    La quarta variazione presenta quasi uno scroscio di temporale in

    re minore, quasi estraneo al tema principale, che si addolcisce poi

    nella tonalit di fa maggiore per collegarsi allatmosfera pi

    intima della quinta variazione dove il tema viene cantato dal

    violoncello con numerose fioriture melodiche in si bemolle

    maggiore.

    Dopo la quinta variazione vi un Allegretto dove finalmente il

    tema si presenta nella forma originaria del Lied, con la melodia

    guizzante al violino e laccompagnamento tale e quale al

    pianoforte, nella tonalit iniziale (re maggiore).

    come se Schubert avesse deliberatamente incrementato la

    suspense prima di far risuonare il tema tanto atteso nella sua vera

    identit, facendolo cos apparire come una conquista: non tema e

    variazioni, ma variazioni delle variazioni e, da un ultimo, tema.

    NellAllegretto Schubert riproduce fedelmente il Lied, anche se

    con qualche piccola differenza: come abbiamo accennato, la terza

    strofa del Lied (la cattura del pesce) nel quintetto viene abolita,

    probabilmente perch avrebbe sconvolto il carattere sereno e

    latmosfera scherzosa e sorridente propria di tutto il quintetto,

    anzi, a contribuire a questa atmosfera, la melodia, che nel Lied

    ben pi statica, qui si presenta pi ricca e saltellante, puntata e

    giocosa.

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    Il quinto movimento il Finale Allegro giusto che presenta un

    prima tema ritmico ed un secondo trionfale tanto da trasmettere

    una felicit favolosa alla quale sembra ora partecipare anche la

    trota risorta.

    Lintero quintetto pervaso da unatmosfera serena e

    contemplativa, che solo in alcuni momenti lascia trasparire una

    sottile inquietudine e un velo di melanconia. Prevale il lirismo e

    la poesia della melodia.

    Questo quintetto fu apprezzato e divenne subito celebre per la

    qualit del suo impasto timbrico, per leleganza di scrittura e per

    lequilibrio tra il pianoforte e il quartetto darchi.

    Esso privilegia la cantabilt e la simmetria tonale rispetto ai

    contrasti della forma sonata pi evoluta.

    Anche la difficolt tecnica di esecuzione, si serve pi della

    brillantezza che del virtuosismo, conforto quindi senza

    inquietudini.