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Transcript of l l · . una prospettiva di medio termine, quali sono gli strumenti adop~rati dall'Ente al fine di...
Q CORTE DEI CONTI
SEZIONE DI CONTROUO PER LA REGIONE SICILIANA
CORTE DEI CONTI
l l l l 0006263-31/07/2014-SC_SIC-R14-P
SERVIZIO DI SUPPORTO
ILI>IRXGE.NTe~~~------------------~
Al Presidente del Consiglio Comuhale
GELA {CL)
Al Sig. Sindaco del Comune di
GELA {CLJ ·
All'Organo di Revisione dei conti del Comune di
GELA {CL)
PEC: sindacoepec. comune. qela . cl. it .commune. qelaepec. comune. qelo.cl. it
Oggetto: Controllo finanziario degli enti iocali -RENDICONTO 2012 ~ ai sensi dell'art. 148 bis del TUEL. - Trasmissione deliberazione n. ~6 /2014/PRSP.
Si trasmette , copia della deliberazione n. 3 6 /2014/PRSP adottata dalla Sezione di Controllo della Corte dei conti per la Regione siciliana,
nell'adunanza del 18 LUGLIO 2014 {ore 10,00).
Si prega di dare sollecito riscontro dell'avvenuta ricezione da parte dei destinatari esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo :
sicilia. controllo@corteconticert. i t
rappresentando che i termini legali decorrono comunque dalla data riportata
sul messaggio di avvenuta consegno della trasmissione della presente nota a mezzo PEC.
· f. Maria Di Francesco
- 8~~ f8J Via E. Notarbartolo, 8 - 90141 PALERMO 11 Te l. 09116267111 (Centralino)
Deliber~zione n. -96/2014/PRSP
· .. REPUBBUCA ITAUANA
La Corte dei conti
Sezione di controllo per la Regione siciliana
nell'adunanza del 18 luglio 2014, composta dai seguenti magistrati:
Stefano Siragusa
Licia Centro
Sergio Vaccarino
- Presidente f. f.
- Consigliere- relatore-
- Referendario
****** Visto l'art. 100, secondo comma, e gli artt. 81, 97 primo comma, 28 e 119 ultimo
comma della Costituzione;
visto il R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 e successive modificazioni; · .• . -(o-d O 7o.u ·• -~/~{-~--
, '·)/~;.~...r~~~~1K'-fM. vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e successive modificazioni; . :3-/'{~~~~~~ - .\\··.:_·l
~l •·-.·.! :·. : ,l;'-'( ~ ·y;;'ì . r-visto l'art. 2 del decreto legislativo 6 maggio 1948, n. 655, nel testo sos '~~ui~~~\~~~ ;:::jL :,. J
decreto legislativo 18 giugno 1999, n. 200; -;;~~~z&t~~:. ~ :-. ·;· ..t:;:.:..'-=~~~ ,~ ": ~
visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni; _. ·ìì)T~
visto l'art. 1, commi 166 e 167, . della -legge 23 d!cembre 2005, n. 266 (legge
finanziaria 2006);
visto, in particolare, l'art. l, comma 610, della legge 23 dicembre 2005, n. 266
(legge finanziaria 2006), il quale espressamente prevede che le disposizioni della
predetta legge "sono applicabili nelle Regioni a statuto speciale e nelle province
autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con le norme dei rispettivi
statuti";
visto il decreto legge lO ottobre' 2012 n. 174 convertito in legge 7 dicembre 2012
n. 213;
vista la nota del 9 ago_sto 2013, con la quale il Presidente della Sezione regionale
del controllo per la Regione siciliana ha comunicato al Sindaco e all'Organo di
revisione, l'approvazione della deliberazione di questa Sezione di controllo n. - .
196/2013/INPR dell'8 agosto 2013, avente ad oggetto: "Linee guida cui devono
attenersi, ai sensi dell'art.!, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005,
n.266 (legge finanziaria 2006), gli organi di revisione economico-finanziaria degli
enti locali aventi sede in Sicilia nella predisposizione della relazione sul rendiconto
dell'esercizio 2012", ai fini della compilazione dei questionari e della loro
trasmissione entro 30 giorni dall'approvazione dei rispettivi documenti;
esaminata la relazione sul rendiconto 2012 compilata dall'Organo di revisione
contabile del Comune di Gela (CL) pervenuta a questa Sezione regionale in data 23
gennaio 2014 e vista l'attività istruttoria effettuata;
vista l'ordinanza del Presidente della Sezione di controllo n. 139/2014/CONTR in
data 4 luglio 2014, con la quale la Sezione del controllo è stata convocata il giorno
18 luglio 2014 per gli adempimenti di cui al menzionato art.l, commi 166 e 167,
della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e ss.mm. ii.;
udito il relatore Consigliere Licia Centro;
~ ·············································································· \ !.j ~ '~· i ~ ....
_,){~ ---,.,..:_:· - ~ ·i'\. ~v ~r.r.. "-'.(-~
.. . if:Jif~. :> \~~'1;1:- 1, commi 166 e 167, della legge 266/2005 ha previsto, ai fini della : ~r ' r / ~ .. . ' l • •
f . ::: .. :.~ .. ;.;:.tutetk .. défl'unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza
.. '. :~~~ ~~~~J~~~I'obbligo, a carico degli Organi di revisione degli enti locali di trasmettere
~ ·. ,; ·. ~~6rte dei Conti una relazione sul bilancio di previsione e sul rendiconto
dell'esercizio di competenza, formulata sulla base dei criteri e delle linee guida
definite dalla Corte.
Al riguardo occorre evidenziare la peculiare natura di tale forma di controllo
intestata dalla legge alla Corte, essendo la stessa volta a rappresentare agli organi
elettivi, nell'interesse del singolo ente e della comunità nazionale, la reale
situazione finanziaria emersa all'esito del procedimento di verifica effettuato sulla
base delle relazioni inviate dall'Organo di revisione, affinché gli stessi possano
attivare le necessarie misure correttive ritenute idonee.
L'art. 148 bis del TUEL (Rafforzamento del controllo della Corte dei conti sulla
gestione finanziaria degli enti locali), introdotto dall'art. 3, comma 1, lettera e), del
di 10 ottobre 2012 n. 174 conv. nella legge 213/2012, ha inteso rafforzare il
quadro dei controlli sulla gestione finanziaria degli enti prevedendo che, nell'ambito
della suddetta attività di controllo, l'accertamento, da parte delle competenti
Sezioni regionali di controllo, di squilibri economico-finanziari, della mancata
copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità
della gestione finanziaria o del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di
2
stabilità interno comporta per . _gli enti interessati · l'obbligO di . adottare, entro
sessanta giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i
provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di
bilancio, da trasmettere alla competente Sezione regionale per la conseguente
verifica.
Sulla base della richiamata normativa si è pertanto proceduto, da un lato, al
controllo finanziario sul . rendiconto 2012 e, dall'altro, alla verifica dell'adozione di
idonei provvedimenti correttivi conseguenti alle ·risultanze , della precedente
sessione di controllo finanziario (che ha riguardato il rendiconto 2011 ed il bilancio
di previsione 2012), anche alla luce di quanto disposto con decreto presidenziale n.
18/2014/CONTR, con cui sono stati forniti gli indirizzi relativi all'espletamento
dell'attività di controllo, prevedendosi che le eventuali misure correttive .richieste
possano, per esigenze di concentrazione e di effettività dei controlli stessi, formare ..
oggetto di valutazione unitamente ai documenti contabili del successivo ciclo di ~ controllo. l" ~
. l
Sempre sulla bas~ degli indirizzi forniti con la citata direttiva, si è _2~~~ , ,t
limitare i deferimenti alla Sezione alle sole ipotesi in cui, dall'esame dei quesfiÒ~~: : ; ' :t; '
siano emerse le situazioni patologiche riconducibili alla previsione n~*-ii~g~~~ i ~i~ profilandosi, quindi, un serio e fondato pericolo per la tenuta degli equjli~:Ci.~L.dkì~ .. :~ .l:f:~{ ·
\"',\\: , ·--~-- -.i f· i ·~ · i .'
bilancio. -<:?j~;.~:( ;fr'"
Tali ultime situazioni, ricadenti a pieno titolo nella disciplina di cui al citato
art. 148 bis, vanno peraltro tenute distinte da quelle ipotesi in cui le criticità
rilevate dai questionari, pur non integrando le condizioni elencate dalla norma,'·
richiedano tuttavia un intervento della Sezione al fine di orientare l'Ente verso una
"sana gestione finanziaria", sulla base delle -indicazion i di cui all'art. 7, comma 7,
della legge 131/2003.
In data 23 gennaio 2014, l'organo di revisione del Comune di GELA ha trasmesso la
relazione sul rendiconto 2012.
Dalla documentazione pervenuta e dalla succe~siva attività istruttoria condotta è
. emerso:
3
1. la mancata trasmissione delle misure. Gorrettive ç:heJ! il Consiglio dell'ente
. avrebbe _ dovuto adottare in - esito alla specifica pronuncia ,della Sezione n.·
.. 249/2_013/PRSP;
. . • . .. 1 2. in merito alla situazione relativa ai consistenti debiti fuori bilancio dell'Ente, sia
,.
riconosciuti che in corso di riconoscimento, si è richiesto, con nota istruttoria, di
relazionare sulla composizione della cifra indicata, pari a ·14.137:181,10~ euro
come pagamenti per esecuzione forzata non ancora regolarizzati, indican·do .lo ·
· stato attuale dell'iter previsto per il riconoscimento degli stessi da parte del
Consiglio dell'Ente ed, eventualmente, le cause che vengono ritenute ostative
rispetto al tempestivo riconoscimento. Si è -chiesto inoltre di chiarire, anche in
. una prospettiva di medio termine, quali sono gli strumenti adop~rati dall'Ente al
fine di reperire .le risorse necessarie al finanziamento di tale ingente somma. Si
è chiesto infine di conoscere se l'importo di euro 6.533.038,54, indicato come
. i-~111~b~ti fuori bilancio in attesa.di riconoscimento, rientra nell'indicata cifra di circa
_:_~;' --.-~f~~~~Ì\1 oppure si aggiunge alla stessa. A fronte delle richieste istruttorie, con
~~\' ~~· ~..r-~S)-~~~)Mrot. 47651 del 2.4.2014, il Collegio ha chiarito la situazione dei debiti
-~ )'._ --~~Jf~~-:;6ilancio conie di seguito' si riporta: trattasi di pagamenti per esecuzione
· ~ ~~;;.'fb;{at~ a·nte 2011 . riconosciuti dal Consiglio con deliberazioni del 2013 per un . : , . .
importo complessivo di 10.371.276,87 euro e fin·anziati ricorrendo all'avanzo di
a.mministr~zione. Alla residua cifra di 3:765.904,23 euro, in attesa di . ~ ...
-r:i.conoscimento da parte del Consiglio, deve aggiungersi l'ulteriore somma di
euro 6.533.038,54. In sostanza, si tratta di deb.iti fuori bilancio per circa 10,3
milioni di euro.
Va peraltro rilevato come a tale cifra va ad aggiungersi quella di circa 5 mln di
euro indicata nel questionario quale crediti della società partecipata in house
"Ghelas" verso il Comune al 31.12.2012, somma che il Collegio, nella risposta
alla integrazione istruttoria (53447/2014), afferma che ·<<non trova
corrispondenza nel bilancio finanziario dell'Ente>>. Tale somma sarebbe
parzialmente compensata da <<note di credito da emettere>> per un importo
pari a 1,7 min.
3. la quantificazione delle passività potenziali derivanti dal contenzioso pendente
rispetto al quale è stata richiesta una stima in sede istruttoria. Il Collegio non
ha fornito tale dato ma si è limitato ad indicare l'inCidenza sul totale del
contenzioso dei vari settori (espropri, risarcimento danni, cause di lavoro),
4
affermando <<che l'Ente è dotato di un sistema informatizzato del contenzioso
solamente dal 2010( ... )>>;
4. Mancato adempimento degli obblighi di cui all ' art. 6, comma 4, del D.L n.
95/212 conv. nella legge 135/2012 circa l'indicazione dei rapporti di credito e
debito tra l'Ente e le società partecipate (tra cui la società "Ghelas" e l' Ato
CL2) da allegarsi al rendiconto 2012;
5. circa la spesa per il personale, il Collegio afferma che la violazione dell'art. 1,
comma 557, della legge n. 296 del 2006, nel 2012 rispetto al 2011, sarebbe
stata determinata anche da un errore nella compilazione del questionario
(errata inclusione nella voce Irap della quota riconducibile agli amministratori
ed al difensore civico) . Si rileva, tuttavia, che, a fronte di tale affermazione,
non viene effettuata la necessaria correzione del questionario fornendosi il
prospetto corretto e che, peraltro, dalla risposta data nel questionario, il dato
contabile fornito relativamente al personale riguarda solo il personale del
Comune e non anche il personale della partecipata in house Ghelas (che conta
84 unità di personale), in violazione del comma 14 dell'art. 7 del DL 78/2010.
Va inoltre rilevato come tale mancata inclusione influenzi anche il corretto ca~c.~ ,-::, .,..,, : ~ .. :..: .. :: .. }· ... dell'incidenza percentuale della spesa del personale su quelle correnti ··çh,~, .nel·: · ~ '. ·
f. ' . .. .
2012, viene riferita pari al 36,5%; {}/: )~~.> < · ·• · .. .. , ; . . ; .. . . : l
Inoltre, sempre con riferimento alla spesa del personale, il Collegio aff~rrna; nella~.:.
1 ... ~. /
risposta alla nota istruttoria, che la ricognizione di cui all' art. 33 del . d.lgs·: . · ~·
165/2001 sarebbe stata effettuata nel 2012, mentre, nel questionario; -si· /
afferma che la ricognizione sarebbe stata effettuata nel 1999;
6. il superamento di 3 parametri di deficitarietà su 10:
a) l'ammontare dei residui attivi provenienti dalla gestione dei residui attivi di
cui ai titoli I e III superiore al 65% degli accertamenti della gestione di
competenza delle entrate dei medesimi titoli (109,5%);
b) volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al
40% degli impegni della medesima spesa corrente (115,3%);
c) l'esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5% delle
spese correnti (28,1 %).
7. la permanenza in bilancio di residui antecedenti il 2008 sia attivi, di cui al titolo
I e III per euro 25.070.515,01, che passivi, di cui al titolo I e II per euro
5
24.914. 776,54. In relazione agli stessi il Collegio, nella risposta alla richiesta
istruttoria, ha affermato che la permanenza in bilancio <<( ... ) è
dettagliatamente giustificata dai vari responsabili di settore con proprie
determine ( ... ) > >;
8. la presenza di residui passivi del titolo II non movimentati da oltre tre esercizi -
per i quali non vi è stato l'affidamento dei lavori - riconducibili a contenziosi in
corso, procedure espropriative, liquidazioni di saldi lavori per mancanza di
regolarità contributiva da parte delle ditte affidatarie (DURC);
9. il non corretto utilizzo dei capitoli afferenti ai servizi conto terzi per oltre 3, 7
mln, che il collegio riferisce essere rappresentate da <<partite provvisorie>>,
che vengono subito dopo regolarizzate. A tale proposito si evidenzia il sensibile
disallineamento tra i residui attivi del titolo VI e passivi del titolo IV con
anzianità superiore a 5 anni, pari a più di 4 mln di euro;
. '-''~ ' tG; !'utilizzo di entrate correnti aventi natura non ricorrente per la copertura di
_ ~ ~, ~ ~S~il~~J correnti ripetitive pari ad euro 3.341.769,08. Si rappresenta peraltro che " • l • • - . \ , · -·. : .,. • , :- · ... , ,_ ,.
·. ~ .. ì '-'T, ~: ir(ordine a tale tipologia di entrata, l'Ente registra una bassa capacità di
~·~ ·: .. ; ·--~ ~=~r.~~~.i$·~~one (per il recupero evasione tributaria pari, ad oggi, al 30%, e per
\ ·. · : :·~ : };§~W~Joni amministrative per violazione del codice della strada, pari al 46,3%); - '~··~
1l. il ritardo nell'approvazione del rendiconto rispetto al termine di legge;
12. la mancata adozione del programma per gli incarichi di collaborazione
autonoma.
All'odierna adunanza pubblica sono presenti per il Comune di Gela il Sindaco,
dott. Angelo Fasulo, il dott. Alberto Depetro, Dirigente settore unità di bilancio ed il
dott. Renato Mauro, Direttore generale dell 'ente. Viene depositata memoria
(protocollo n. 97773 del 17/7/2014) dalla quale risultano, per ciascun punto del
deferimento, le deduzioni dell 'ente, che di seguito si espongono.
In relazione al punto 1), l'ente ha rappresentato come, a fronte della
mancata trasmissione delle misure correttive sulla deliberazione 249/2013/PRSP,
adottata dalla Sezione di controllo della Corte dei conti nell'adunanza del 19 luglio
2013, l'Organo esecutivo abbia provveduto a nominare, in data 17 settembre 2013,
il dott. Alberto Depetro, commercialista specialista in bilanci pubblici, nella
qualità di Responsabile finanziario pro tempore, costituendo un'apposta "Unità
di progetto Bilancio", per affrontare le criticità contabili dell'ente ed, in
6
particolare, per regolarizzare i . debiti fuori bilancio già esecutati e stratificatisi
nel corso degli ultimi anni per complessivi 14.137.181,10. Tanto anche attraverso
apposito vincolo di destinazione su una parte de!Pavanzo d'amministrazione al
31/12/12; posto dal Consiglio Comunale, che, con deliberazione n. 176 dell'
11/12/13, ha applicato tale avanzo al bilancio di previsione 2013 al fine di dare
copertura ad una parte di debiti fuori bilancio da regolarizzare. Con deliberazione
n. 188 del 24 dicembre 2013 è stato poi approvato il bilancio di previsione
2013 e l'ente riferisce che, nell'esercizio 2013, è stata data copertura
contabile a parte dei suddetti debiti fuori bilancio già esecutati e da
regola rizzare per complessivi euro 10.377.396,87.
Con riferimento al punto 2) del deferimento, l'ente rappresenta come tali
debiti fuori bilancio, che derivano da somme già esecutate dal 2008 ed ante
fino al 2011 (per complessivi 14.078.483,70), abbiano determinato una
differenza tra il saldo di tesoreria e il saldo contabile. Le delibere di
riconoscimento adottate dal Consiglio e che hanno trovato copertura contabile
nel corso del 2013 riferite dall'ente, sarebbero le seguenti: deliberazione di C.C.
n. 181 del 17/12/13 , per gli anni 2008 ed ante, per un importo di euro
8.093.103,05; deliberazione di C.C. n. 182 del 17/12/13 , per l'anno 2009, per
un importo di euro 1.122,652,20; deliberazione di C.C. n. 183 del 17/12/1~
l'anno 2010, per euro 1.155.521,62. Con determinazione dirigenziale sareobe ..• :?- 0
stata inoltre regolarizzata la somma di euro 6.120,00 con l'emissione dellna-~dat?-~i~ ;'i" . . ~- "· .. . ~ ~- ~
1576 d l 01/04/2011 l ·, ·. ' ·' . . i . ·'.i l f n. e . \ \·'-::·.,;·_.-_:. ' . ).;/
Al fine di completare il riai lineamento tra il saldo contabile ed il s~dò.-:-~! _._..: . .' _:..
tesoreria, sarebbe poi già stata istruita, e - secondo quanto riferisce l'ente:..::.:. · ·
avrebbe già trovato copertura contabile, la proposta di deliberazione di C.C. n.
776 del 12/03/2014, per l'anno 2011, per un importo di euro 3.701.086,83 di
debiti fuori bilancio già esecutati, che tuttavia deve ancora essere deliberata dal
Consiglio Comunale.
L'ente, nelle memorie depositate, fa inoltre presente che, considerato che le
suddette somme da regolarizzare derivano per la gran parte da spese di
investimento e l'emissione di un loro mandato ha una refluenza diretta sul patto di
stabilità 2014, si è provveduto a chiedere ulteriori spazi finanziari, con specifiche
richieste sia al Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) che alla Regione
siciliana, in relazione al patto di stabilità regionale verticale incentivato per il
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2014; alcuni spazi sarebbero già stati concessi, rispettivamente per
11.591.000,00 euro dal MEF e per euro 1.655.140,00 dalla Regione.
Oltre al riconoscimento dei suddetti debiti fuori bilancio per euro
14.137.181,10, per i quali, come visto, si sta procedendo alle regolarizzazioni
contabili, l'Ente fa presente che, nell'esercizio 2014, risultano pervenuti e già
riconosciuti in Consiglio Comunale, con più atti deliberativi, debiti fuori bilancio per
l'importo complessivo di euro 3.603.410,97 , che sarebbero stati, in gran parte,
già pagati. Inoltre, pur mancando allo stato le delibere consiliari di riconoscimento,
l'ente fa presente che sarebbero pervenuti e già istruiti, trovando copertura
finanziaria nell'esercizio 2014 e nei due successivi, anche ulteriori debiti fuori
bilancio per l'importo complessivo di euro 6. 742.826,12 , quasi tutti riferiti ad
espropri, per i quali sarebbero stati proposti appositi "piani di pagamento" ,
ancora in corso di definizione.
Quanto ai crediti della società partecipata Ghelas SPA , l'ente riferisce che,
~f:9J.Iancio approvato e pubblicato dalla stessa, il totale dei crediti esposti in
.. ·f ~j?J~~~~I 31/12/12 presenta un saldo di euro 3.626.072,00 e, come risulta nella .-_ . . . · - .~ .. : .. :-~ ' ;~)
~·' . ' . : · -· ~o-fu_·.)f:l~~rativa allegata al bilancio, derivante dalla compensazione di "note di
,;. ·.'_. ·.: ': :~~:~é~_it~>'Ji.~ emettere" per l. 709.544,00, si è ridotta la consistenza dei crediti \ -.-: ;·. : . ·: / / ·:j ~.<~~~~-~ ~- - . Con riferimento alla quantificazione delle passività potenziali (punto 3 del
deferimento) l'ente riferisce che il settore affari legali <<si sta adoperando per
informatizzare tutte le cause in essere e pertanto ancora non si ha un dato di
sintesi che possa esprimere una stima delle passività potenziali derivanti dal
contenzioso in essere a quella data>>.
In relazione al punto 4 del deferimento (adempimento previsto dall'art. 6,
comma 4, del D.L. n. 95/2012), l'ente fa presente di non aver potuto ottemperare
in sede di approvazione del rendiconto del 2012 in quanto, a quella data, non era
ancora pervenuto alcun bilancio al 31/12/12 da parte deii'ATO Ambiente CL2 SPA in
liquidazione. Con riferimento al rapporto di credito e debito con la società
partecipata Ghelas SPA, l'ente comunica che, a quella data, era in corso una
ricognizione contabile, ai sensi dell'art. 147 quater del Tuel, controllo che si applica
obbligatoriamente dal 2014, al fine di ottenere un riscontro delle risultanze contabili
della società con le scritture dell'ente, da cui è scaturito un riconoscimento, con
deliberazione del C.C. n. 167 del 17/11/2013, di un debito fuori bilancio pari ad
euro 543.109,35.
8
Quanto al punto punto 5 (art. 1, comma 557, Legge 296/2006), l'ente
afferma, nelle memorie depositate, che tale norma sarebbe stata rispettata,
fornendo attestazione relativa alla spesa complessiva del personale che di seguito
si riporta:
Esercizio 2011
Spesa del personale (int. l) € 17.589.420,04
Spesa per lrap del personale (int. 7) € 1.162.058,93
Spese personale soc. Ghelas SPA (partecipata al 100 %) € 2.694.036,00
Spese personale ATO Ambiente CL2 (partecipata al 47,85 %) ( 194.059,50
Tot. Spese complessive per Personale 2011 ( 21.639.574,47
Esercizio 2012
Spesa del personale (int. l) € 17.253.542,25
Spesa per Irap del personale (int. 7) ( 1.167.278,71
Spese personale soc. Ghelas SPA (partecipata al 100%) ( 2. 715.379,00
Spese personale ATO Ambiente CL2 (partecipata al ( 278.461,64 47,85 %)
Tot. Spese complessive per Personale 2012 ( 21.414.66V,60 : ~ /-/ . ·
'·"'-. ~ ·?'·"" :- · .. : .. :-- ~
l . / ! . . . \ ' ' i . :. - ~'5 . _'"(, . ~_ \( ' \ • ''""" .... · . ... , . · 'l ·-
/ ~ / ·'·"
Quanto al Punto 6 del deferimento (supera mento dei due para ~e~ri_ df ;.r·" . :_'}:.-:-} deficitarietà relativi al notevole ammontare dei residui attivi proveni~ntf dai. : >O;' '/ '' J
Tit. I e III delle entrate e dei residui passivi provenienti dal Tit. I della s~;a)~~;~ . -......:;__ ~ .. -
l'ente afferma che gli stessi sarebbero stati sempre gestiti dai dirigenti
responsabili dei servizi che, al fine di predisporre il conto del bilancio 2012,
avrebbero proceduto al riaccertamento, mante·nendo o cancellando quello che gli
stessi ritenevano necessario mantenere o stralciare, ai sensi dell'art. 228, comma
3, del Tuel, redigendo ciascuno di loro apposita determinazione dirigenziale.
L'ente poi riferisce, sul punto 6) del deferimento, che il supera mento
del parametro relativo all'esistenza di procedimenti di esecuzione forzata
(euro 14.137.181, 10) superiori allo 0,5 % della spesa corrente (euro
50.456.001,23) con una incidenza del 28,1 %, farebbe riferimento a
procedimenti stratificatisi nell'ultimo decennio e che, come già visto, non
avrebbero trovato riconoscimento e corrispondente regolarlzzazione contabile.
Riferisce altresì che <<solo euro 62.973,80 sono le somme "esecutate" come
9
pignoramenti che hanno determinato debit4 fuori ·bilancio da regola rizzare relative al
2012>> . .
• Tuttavia si rappresenta come sarebbero allo stato esistenti le condizioni·
contabili per <<( ... )arrivare nel giro del 2014 o al massimo 2015 a completare la
riconciliazione dei saldi di tesoreria e quello contabile, alla luce degli spazi finanziari
che saranno concessi all'ente>>.
Le deduzioni esposte - rappresenta l'ente - assorbirebbero il .rilievo di cui al
punto 7) del deferimento, relativo alla consistente massa dei residui vetusti (ante
2008). Si dà tuttavia atto che al 31/12/13 gli stessi residt;Ji passivi sarebbero
stati .ridotti. da euro 24.914.776,54 ad euro 19.559.062,09, mentre i residui attivi . " . ~
sarebbero passati da euro 25.070.515,01 ad euro 24.257.298,91.
Sul punto 8 del deferimento (presenza di residui passivi del Tit. II non
hanno determinato l'utilizzo delle stesse, sono riferibili per: .. ·-.: .
, a) euro 2.417.081,66 ad entr.ate incassate dalla Banca tesoriera con "provvisori" . . . -
e non regolarizzate al 31/12/12 , ma all'inizio dell'esercizio 2013; . . .
. b)euro 61'1.154,08 per somm~ da "cantieri di servizio";
c) euro 122 .. 767,48 per competenze tecniche per ristrutturazione Teatro Eschilo,
finanziato con mutuo;
d) euro 185.851,69 per spese anticipate per le elezioni regionali;
e)euro 31.098,74 per pignoramento quinto dello stipendio di diversi
dipendenti.
In merito alla differenza tra la massa dei residui attivi del Tit .. VI delle entrate
riportati al 31/12/12 relativi al quinquennio precedente, pari ad euro 4.188.915,53,
rispetto ai residui passivi del Tit. IV della spesa, riportati per euro 111.628,00, con
una differenza di circa 4 milioni di euro, l'ente afferma, l nelle memorie
depositate, che, nel rendiconto 2013 (la cui proposta sarebbe stata esitata
dalla Giunta con deliberazione n. 214 del 13/06/2014), gli stessi residui attivi
lO
. qel/l l~i~. , VI . p,.~ li~ entrate sarebbero stati - riaccertati al 31/12/2013, per ;U'1-.·p• ,
ammontare pari ad euro 102.913,39, superandosi così il rilievo mosso dalla Corte . .
. Sul punto 10 del deferimento, si riferisce in memoria che <<la bassa . .
capacità di riscossione dell'evasione tributaria si può dire ch.e è ·dovuta in .... ... . ..· •·t . ....
massima parte alla mancata attività, da parte del Concessionario, dell'azione di ~~ • ' • • • 1· ' '• ' , ,.: r
recupero. Si dà atto che la quasi totalità dei residui attivi delle entrate tributarie · : · •• 'l ,. • - •• - • • -~ : :
è rappresentata da somme iscritte :a ruolo e, pertanto, è determinante l'azione di . .. .. . : • . ' - ~ . .J .. ... "' '
recupero che deve fare l'Esattore>>.
In ordine al punto 11 (ritardo nell'approvazione del rendiconto rispetto ai
termini di legge), il Comune · rappresenta · che il - rilevato ritardo sarebbe stato
condizionato anche dall'insediamento del nuovo responsabile finanziario, avvenuto
solo nel mese di settembre 2013, mentre, con riferimento al punto 12, si · afferma
che l'ente non ha proceduto all'adozione 'del "programma ·per · incarichi . di ·:
collaborazione· autonoma" nell'esercizio 2012, · in quanto durante l'esercizfo nòri ~ ·
sarebbe avvenuta alcuna nuova nomina che non rientrasse nei casi di esclusioné. di ·
applicazione della disciplina sul conferimento degli incarichi. .-·
******* Il Collegio, nel prendere atto delle .. circostanze addotte e degli elementi · di
giudizio forniti dall'ent~~ ~lbadisce ancora . una volta, come già n·~~~~ ... pr~s~~! o:..
pronunce '(l'ultima- è la deliberazione ~. 249/Ì013/PRSP), la necessità >~~~,R~~~ ~( ~: . l.y ,w._-;;;._ i-~i'!· .. )\ • \
particolare attenzione alla situa.zione contabile dell'ente che, soprattutto ~ 1:~!,~~;, -~ '1 ~~ · della notevole massa passiva collegata ai debiti fuori bilancio, in~?<tàri~tì~u~':-'i~ J ~, emersione, pone la necessità di verificare co~tantemente il manteni~eN~~~i~i&~~~-~-V
• : ... ; 11 n:.:.:--.'-'· . equilibri.
Andando per ordine, non ; risulta superata la criticità di cui al p_unto l) del ·
deferimento, considerato l'obbligo per gli enti interessati, presidiato anche dalla più . .
recente normativa (art.l48 bis del TUEL, introdotto dall'art. 3, comma l, lettera e),
del di 10 ottobre 2012 n. 174 conv. nella legge 213/2012), di adottare, entro
sessanta giorni dalla comunicazione del deposito della pronuncia di accertamento, i ·
provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare giL equilibri di
bilancio, da trasmettere , alla competente . Sezione regionale per la conseguente
verifica.
11
1· ~, .., t_ ,_ ·Con riferimento al punto 2 del deferimento (situazione,J>•dei debib· fuori
bilancio), la criticità sollevata risulta solo parzialmente superata in quanto, pur
prendendosi atto del percorso virtuoso intrapreso dall'ente, che ha portato al '
riconoscimento, con relativa copertura contabile, .di una parte consistente della - .
massa passiva finora emersa, risulta tuttavia, dalle memorie depositate, come 'l . . ,_
continuino ad emergere ulteriori debiti fuori bilancio da riconoscere, per importi . .
considerevoli, che rendono allo stato difficile una definitiva pei-imetrazione della
reale massa pàssiva dell'ente, con evidenti incognite circa la futura tenuta degli .
equilibri.
L'Ente riferisce che si tratterebbe di debiti fuori bilancio connessi
prevalentemente a spese di investimento e che l'importo, di circa 6, 7 milioni, da
riconoscere nel corso del 2014, farebbe riferimento per lo più - a debiti fuori
bilancio per espropri.
Con riferimento alle passività potenziali , per le quali si è richiesto.
dettagliato elenco e relazione illustrativa sul contenzioso in essere, l'ente
rappresenta che il settore affari legali <<si sta adoperando per informatizzare tutte
~~:-cause in essere e pertanto ancora non si ha un dato di sintesi che possa ·\j<' ··----.: ' -~
_!:/ J1'1~~~~(~-~ .re una stima delle passività potenziali derivanti dal contenzioso in essere
. Q \~·~;:'a:~_q\J~1t~c ata>>.
\~ .\r,\{:}/f:J! prende perciò atto della perdurante assenza, già rilevatà nella
\~i~~~3[,~~k~v0 nte deliberazione di questa Sezione, di un'attenta programmazione dei ·· :. ~ .
· ischi. ·
Si ribadisce, in proposito, il significato particolarmente ·· negativo che il
fenomeno assume nel caso di specie, in termini di disequilibri strutturali: la
consistenza dei debiti fuori bilancio, in continua emersione, denota una prassi,
risalente nel tempo, assolutamente contraria a basilari principi di salvaguardia
degli equilibri di bilancio che, in violazione delle regole giuscontabili, ha prodotto la
trasformaziohe del debito fuori bilancio, da evento straordinario ad ordinaria
modalità per affrontare le esigenze della gestione.
L'emersione di tale massa passiva denuncia poi come si sia sottratta questa
mole debitoria, negli anni, alla doverosa riconduzione al bilancio dell'ente ed ai
necessari tempestivi interventi di riequilibrio.
Si ricorda, in proposito, che i responsabili dei servizi hanno l'obbligo di
effettuare periodiche ricognizioni (art. 193 del TUEL) ai fini di un controllo
concomitante e costante della situazione gestionale, teso alla tempestiva
12
segnalazione delle passività all'Organo consiliare, per il quale, a sua volta, una
volta accertata la sussistenza dei presupposti di cui all'art. 194 del TUEL, il
riconoscimento della legittimità costituisce atto dovuto e vincolato (principio
contabile 2.96), da espletare senza indugio, al fine di evitare indebito aggravio di
spesa per maturazione di oneri accessori (interessi moratori, spese legali, etc.).
Analogamente il responsabile del servizio economico finanziario, a norma
dell'art. 153 del TUEL, è preposto alla verifica di veridicità delle previsioni di
entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, da
iscriversi nel bilancio annuale o pluriennale ed alla verifica periodica dello stato di
accertamento delle entrate e di impegno delle spese e, più in generale, alla
salvaguardia degli equilibri finanziari complessivi della gestione e dei vincoli di
finanza pubblica.
Incombe inoltre sullo stesso l'onere di tempestiva segnalazione, ai sensi del
comma 6 del citato articolo, ove rilevi che la gestione delle entrate o delle spese
correnti evidenzi il costituirsi di situ~zioni tali da pregiudicare gli equilibri del
bilancio.
Si deve ancora rilevare come non possa giustificarsi il permanere di
incertezze in ordine alle passività potenziali, collegate al contenzioso in atto, . -~
dovrebbero, invece, essere accertate con la massima tempestività. .- ,:~-~'}~~,~ ~f-~d\. Le predette passività sono rimaste dunque del tutto estranee alla co ~;~riza·. . ,. f\
t.'. ! 'p l . ' l
della Sezione, risultando gravemente compromessa l'attendibilità delle va~~-~~!oni · l · · .. in ordine alla sostenibilità degli equilibri di bilancio, che presuppongono'\.;~·-yn~ · - _ .--; ·
. ....._.. ,·, .. ... . quantificazione veritiera ed attendibile dell'esposizione debitoria ed un'atte ·· ·· ~ : ~ 1
indagine sulla presenza di oneri latenti non adeguatamente considerati dall'ente, in
modo da poterne stimare le ricadute negli anni.
Occorre pertanto che il Comune di Gela, in sede di misure correttive,
provveda a fornire la richiesta documentazione rivolta a soddisfare la fondamentale
esigenza di una attendibile perimetrazione della massa passiva attuale e potenziale,
allegando le attestazioni dei responsabili dei servizi sulla natura e quantificazione
dei debiti fuori bilancio e la relazione illustrativa sul numero, l'oggetto, lo stato e l'
importo del contenzioso in essere, con l'indicazione delle previsioni di eventuale
soccombenza.
Permane, per quanto sopra, la criticità di cui al punto 3) del deferimento.
Analogamente rimane insuperata la criticità di cui al punto 4) del deferimento
(mancato adempimento degli obblighi di cui all'art. 6, comma 4, dei D.L n. 95/212
13
---------- · . -- - -
conv. nella legge ·135/2012 circa l'indicazione dei rapporti di credito e debito tra
l'ente e le società partecipate), per la quale, pur prendendosi atto del ritardo con
cui è pervenuto il bilancio deii'ATO ambiente CL2 spa in liquidazione, si rappresenta
come, né in adunanza né dalle memorie pervenute risulta il .prospetto di cui alla
previsione normativa richiamata, finalizzato a fornire una visione "consolidata" del
bilancio dell'ente, che consenta di apprezzare gli effetti, sullo stesso, delle situazioni
di credito/debito con le società partecipate.
Risulta invece superata, con riferimento ai calcoli forniti e verificati dalla
Sezione, la criticità di cui al punto 5) del deferimento.
Permane il rilievo critico di cui al punto 6) del deferimento, per il quale si
richiede peraltro, in sede di misure correttive, una approfondita revisione
straordinaria dei residui attivi e passivi che, per ogni singola posta contabile,
identifichi concretamente i requisiti essenziali dell'accertamento (ragione del
credito, titolo giuridico, soggetto debitore, importo e scadenza del credito) e
dell'impegno (individuazione del debito, soggetto creditore, importo, scadenza etc.)
nonché le ragioni del loro mantenimento nel conto del bilancio, sulla base di idonea
documentazione (attestazioni dei responsabili dei settori di rispettiva competenza). , . •,(:!~~-...
" ·.vr.;~~;&~~le fase deve essere presidiata non solo dal responsabile del servizio
r~ f ·~~ ~-ry~.~~.i~~lf, sulla base di quanto specificato nel principio contabile 2.30, ma anche
@\ '~ < dall'q~gapo di revisione, attraverso verifiche a campione (art. 239, comma l, lett.
\~\'1.- .~~.,~·~b;·_~d~l:.nJEL) nell'ambito della sua funzione di vigilanza sulla regolarità contabile e
'<:~~· '··}[n_~riZria, nonché di attestazione della corrispondenza del rendiconto alle
risultanze della gestione.
Permane altresì il rilievo critico relativo al superamento del parametro
relativo all'esistenza di procedimenti di esecuzione forzata (€
14.137.181,10) superiori allo 0,5% della spesa corrente (€ 50.456.001,23)
con una incidenza del 28,1 %, per il quale si rinvia allo specifico punto relativo
ai debiti fuori bilancio ed a quanto dedotto dall'ente nelle memorie, invitandosi
ancora una volta l'Ente porre in essere tempestivamente tutti gli adempimenti
necessari alla regolarizzazione, completando la riconciliazione dei saldi di tesoreria
e quello contabile.
Permane la criticità di cui al punto 7 (presenza in bilancio di residui
antecedenti al 2008 sia attivi che passivi), per il quale si rinvia a quanto
precedentemente esposto circa la richiesta attività di riaccertamento dei residui in
sede di misure correttive.
14
Risulta altresì insuperato il rilievo di cui al punto .8) del deferimento, per il
quale rimangono non esplicitate le motivazioni che hanno impedito l'affidamento di
lavori già finanziati; si richiede in proposito di conoscere, in sede di misure
correttive, le azioni poste in essere dall'ente · per dare avvio ai relativi
procedimenti.
Permane anche la criticità di cui al punto 9) del deferimento, considerato che
gli importi elencati in memoria, con esclusione delle spese anticipate per le
elezioni regionali e per il pignoramento del quinto dello stipendio (che vi
rientrano) e delle spese per competenze tecniche (che non vi rientrano}, non
consentono, in ragione della genericità delle informazioni fornite alla Sezione,
una adeguata valutazione circa la corretta imputazione contabile. Le stesse,
tuttavia, appaiono non riconducibili al titolo in argomento in quanto l'imputazione
sembrerebbe essere stata effettuata in base alla considerazione del carattere
<<provvisorio>> della posta iscritta e non in base alla valutazione - l'unica ad
essere corretta - della alienità ed alterità dell'interesse da soddisfare. Si ricorda, in
proposito, che il principio contabile n. 2, approvato il 18 novembre 2008, al punto
25, fornisce un'elencazione tassativa delle entrate e delle relative spese. In
sostanza, si riconducono nella nozione di partite di giro le ritenute previdenziali e
fiscali operate nei confronti del personale dell'ente, alcune forme di deposito ed i -----~~ fondi per il servizio economato. Caratteristica comune a tali ipotesi, tassativa m' .. · . ~:,::. · · .
/ '· .. ~·;· ;"""~? · .. ~: -, _ .. . ~ . '
elencate, è la riconducibilità al principio generale secondo il quale è ~m~.~~~~a-~ .:·~> . \ ·,~
l'imputazione nei servizi in conto terzi solo delle entrate e delle spese c~~ te·~e · : ·l \..,. , . ì . ' . l
abbia posto in essere nell'interesse esclusivo di un altro soggetto e che , c~-~; ~al.],, ... ; / · ·
non siano riconducibili, neppure in via mediata ed indiretta, alle finalità istitu~i~b-é!IL'·~ .-, .~;>7 ~ "--'.U . _.J~
dell'ente medesimo. Devono perciò sicuramente escludersi dal novero degli stessi
tutte quelle poste che, pur costituendo nello stesso tempo un debito ed un credito,
così come previsto dall'art. 168 del TUEL, realizzino anche un interesse proprio
dell'ente.
La violazione della vigente normativa, già rilevata dalla Sezione nella
precedente deliberazione relativa al controllo finanziario sul Comune di Gela
(laddove si era rilevata la riconduzione di voci non pertinenti entro la categoria dei
"servizi conto terzi", per un importo pari a circa 2,2 mln di euro) rende necessario
ricordare le responsabilità connesse alla sistematica elusione dei rilievi e delle
indicazioni formulate dalla Corte, e l'obbligo di segnalazione delle violazioni dei
principi contabili che possano tradursi nell' elusione di specifiche previsioni di legge,
15
r·~rrw · come quelle ·dettate in materia di spese del personale ed il;h·t;n.ateria 1di .. .patto di
stabilità. ,,
. · Risulta invece superato, alla luce delle deduzioni fornite dall'ente, il rilievo di
cui . all'ultimo periodo del punto 9 del deferimento (disallineamento · tra . i residui .
attivi titolo VI e passivi titolo IV con anzianità superiore a 5 anni, pari a più di 4 mln
di euro).
Permane· la criticità di cui al punto 10) del deferimento in quanto
l'esternalizzazione del servizio di riscossione non solleva l'ente dall'obbligo,
stringente, di monitorare e correttamente indirizzare l'attività svolta dal
concessionario della riscossione, individuando le necessarie misure correttive.
Permane altresì il rilievo critico di cui al punto 11) del deferimento (ritardo
nell'approvazione · del rendiconto) in considerazione del carattere . perentorio
dell'obbligo , legislativo e delle esigenze di corretta . gestione presidiate da tali
termini, mentre, con riferimento al punto 12), si prende atto dell'affermazione
dell'Ente, contenuta nelle . memorie e ribadita nell'adunanza, circa il mancato
l.-ò'----·\Lnfe.rimento di incarichi nel corso del 2012.
di criticità con riferimento alla
ORDINA
che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente
pronuncia sia comunicata al Presidente del Consiglio comunale ai fini dell'adozione ·
delle necessarie misure correttive, oltre che al Sindaco e all'Organo di revisione dei
conti del Comune di Gela (CL).
16
DISPONE
che siano acquisite le comunicazioni in ordine all'adozione delle necessarie misure
correttive che dovranno essere trasmesse a questa Sezione regionale di controllo ai
fini della verifica.
L'E
Depositato in segreteria il
IL DIRIGENTE
Il FUNZIONARIO RESPONSABILE Borls RASURA
ra di Consiglio del 18 luglio 2014.
ESI DENTE Siy
·&~~
17