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L' Istituto Nazionale di StudiTalassografici e le ricerche inAdriaticoUmberto D'anconaPublished online: 25 Sep 2009.

To cite this article: Umberto D'ancona (1956) L' Istituto Nazionale di StudiTalassografici e le ricerche in Adriatico, Bolletino di zoologia, 23:2, 343-348, DOI:10.1080/11250005609439245

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UMHERTO D'ANCONA

L' Istituto Nazionale di Studi Talassografici e le ricerchc in Adriatico.

In una brillante conferenza tenuta a Genova nel 1912 alia VI Riuuione della Societa Italiana per il Progresso delle Scienze, Bat-tista GRASSI racconlava come per iniziativa di VOLTERRA, LUZZATTI, CATTOLICA, MAGRINI, oltre che del GRASSI stesso, fu costituito nel 19U9 il Comitato Talassografico Italiano. Suo compito era quello « di fornire al Paese la conoscenza dei propri mari in rapporto coll'industria della pesca e della navigazione ».

Da allora il Comitato Talassografico ha svolto un'attivita indub-Liamente utile, anche se non ha mai navigato in acque niolto pro-spere. Cio che ha fatto e stato nierito delPabnegazioue degli uomini che si sono dedicati a tali ricerche, uomini che furono, per non citare che i morti, in primo luogo GRASSI, D E JMARCIII, ISSEL, SANZO, VERCELLI.

Attraverso vicende piu o meno floride passate alle dipendenze del Ministero della Marina dapprima e del Consiglio delle Ricerche poi, con la creazione dell'Istituto Talassografico di Messina e con la riorganizzazione di quelH sorti indipendentemente di Trieste, di Ilovigiio d'Istria e di Taranto, con I'allestimento di alcune crociere mediante .1* irapiego di navi della Marina Militare, si giunse con un'attivita cospicua e di notevole interesse fino all' iuizio dell' u l ­tima guerra. Da questa il Comitato usci molto malconcio ; perduto l'lstituto di Rovigno, fortemente danneggiati quelli di Trieste e di Messina, disperse e scoraggiato il personale.

Alia fine della guerra il Consiglio Nazionale delle Ricerche cre-dette convenieute cedere i propri Istituti Talassografici al Ministero dell'Agricoltura fondendo il Comitato privo di istituti nel Comitato per la Geogralia e Geologia.

Oggi, dopo lunghe difficolta, gli Istituti di Trieste, Messina e Taranto, ricostituiti e riorganizzati o in via di riorganizzazione, sono

(') GKASSI U. — La Talassobiologia e la pesca. Comit. Talass. I tal . Mem. XIX, 1913.

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posti alle dipendenze del Ministero dell'AgricoItura, cbe ha dato una sistemazione organica al personale. Gli istituti stessi attendono ancora in parte di riprendere una efficacc attivita scientiiica. L' lst i-tuto di Trieste e destinato alia talassografia fisica e chimica, quelli di Messina e Taranto alia talassograiia biologica.

La perdita piu grave fu quella dell'Istituto di Rovigno, che ci lascio con un vuoto per l'indagine talassobiologica in Adriatico. Fu percio ripetutamente tentato, ma invano, di ricostituire a Venezia I'lstituto talassografico di Rovigno.

Ncl 1947 riusci invece al Consiglio Nazionale delle Ricerche di costituire in Veuezia nu Ceutro di Studi Talassografici, la cui dire-zione fu affidata al VERCELLI, e poi in seguito alia prematura morte di questo nostro beuemerito oceanografo, a me. Nel 1955 il Centro fu trasformato in Istituto Nazionale di Studi Talassografici r ima-nendo sempre alle dipendenze del CNR.

Data la sua ubicazione e l'urgente necessita di riprendere le ricerche talassografiche in Adriatico, I'lstituto ha finora svolto la sua attivita principalmente in questo marc. Esso non intende pero l imi-tare la sua opera al mare Adriatico, ma desidera, conforineinente al suo atto istitutivo, promuovere e svolgere le indagini in tutti i nostri mari.

E qui uecessario precisare il significato che ebbe fin dall'inizio il Comitato Talassografico e che oggi si prefigge I'lstituto di Ve­nezia. II nome « Talassografico » fu creato con l'intenzione di ind i -

.care lo studio dei nostri mari e fu preferito a quello piu usato e piu noto di « Oceanografico » in quanto le nostre coste non si alfacciano direttamente sull'Oceano. Ma il nome di Talassografia fu iinpiegato evidentemente quale sinonimo di Oceanografia. Tanto il Comitato nella sua costituzione iniziale quanto I'lstituto di Venezia si propongono infatti quelle indagini che abitualmente vengono in ­dicate con il nome di Oceanografia, suddivisa in fisica, chimica, biologica.

Gia in altra occasione ho cercato di definire i concetti di Bio-logia marina e di Oceanografia biologica (').

Non tutte le ricerche che si fanno in mare rientrano nel quadro dellOceanografia, specialmente nel significato che questo termine

(') D'ANCOXA U. — Biologia marina, oceanografia biologica e biologia della pesca. Scientia, Anno XLIV, 1955.

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ha assunto in tempi pin moderni. Per esempio alia Stazione Zoo-logica di Napoli, e ho piacere di citare questo grande istituto di ricerca in cui tengo la presente conferenza, si e sempre fatta della Biologia marina, ma soltanto occasioualmente e stata fatta anche dellOceanografia o Talassografia biologica. Un altro esempio della dififereuza tra queste due discipline lo troviamo a \t oods Hole, dove accanto al Laboratorio di Biologia Marina vi e un Istituto Oceano-grafico con fiualita e compiti diiferenti.

L'Istituto del CNR, che io dirigo a Venezia, non tende a creare un duplicato di Istituti altrove esistenti, ma di fare essenzialmente della talassografia. Le ricerche di biologia marina vi saranno trattate in via subordinate allo scopo di aiutare ricerche meritevoli di in-coraggiamento; il compito principale sard pero quello di promuovere ricerche di talassografia o oceanografia in senso stretto, cioe ricer­che dirette alia conoscenza del mare quale complesso geo-ecolo-gico, che deve essere considerato dal punto di vista fisico, chimico, geologico, biologico.

Attualmente l 'lstituto di Venezia si trova ancora in fase orga-nizzativa. Stiamo per ultimare una sistemazione edilizia che ci per-mettera di dare una sede decorosa alia biblioteca, frutto degli scambi con l'organo dell'Istituto, 1'« Archivio di Oceanografia e Limnolo-gia », a conservare gli strumenti da ricerca in mare che vanno gra-dualmente aumentando, a disporre di qualche laboratorio per inda-gini chimiche e biologiche. L'Istituto dispone anche di alcuni mo-destissimi mezzi nautici.

Nel suo programma e prevista I'istituzione di sezioui staccate; per ora fimziona quella Mareografica, annessa all'Istituto Talasso-grafico di Trieste, e quella di Idrobiologia lagunare, annessa alia Stazione Idrobiologica di Chioggia deU'Universita di Padova. In avvenire, in rapporto alia disponibilita dei mezzi, si potra prendere in considerazione I'istituzione di altre sezioui con fini e dislocazioni particolari.

Compito precipuo dell'Istituto e, come ho gia detto, l'indagine talassografica in senso stretto. Tale indagine si puo compiere anclie iu acque ravvicinate impiegando piccoli natanti appoggiati a labora-tori a terra, come purtroppo per mancanza di mezzi adeguati dob-biamo per lo piu fare. La talassografia si fa pero prevalentemente, o almeno per buona parte, in mare con natanti che dispongano di sufficiente autouomia per compiere ricerche a bordo ofTrendo agli studiosi i mezzi strumentali necessari. Ci vogliono cioe navi da r i ­cerca oceanografica in grado di compiere delle crociere.

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Anche per il passato il Comitato Talassografico ha avuto quasi scinpre scarsa disponibilita di inezzi uautici di tal generc. Se il nostro Istituto vorra fare della vera talassografia dovra pero disporre di una nave da ricerca, come lie dispongono quasi tutti i paesi marittimi, anche di importanza molto minore della nostra.

Non ci vogliono a tale scopo navi di grandi dimensioni, spe-cialmente se esse devono operarc entro il Mediterraneo. Comunqiie si tratta di navi la cui costruzione c mauutenzione comportano spese non compatibili con i nostri modesti hilanci. Si deve percio addivenire a una collaborazione con la Marina Militare, come era previsto nella iniziale istituzione del Comitato. Soltanto la Marina Militare puo fornire gli equipaggi e curare la nianutenzione di una nave del genere. Ma occorre una nave particolarmente attrezzata, che sia disponibile per le ricerche talassografiche ogni volta che se nc ravvisi la necessita.

La Marina Militare ha sempre con molta comprensione e ge-nerosita messo a disposizione delle ricerche talassografiche navi ed equipaggi, ma lo ha fatto compatibilniente con le sue necessita e spesso offrendo navi che, avendo finalita diverse, non erano sempre adatte agli scopi nostri.

II pin recente esempio di tale proficua e cordiale parlecipa-zione della Marina alle ricerche talassografiche si e verificalo nel-l'estate del 1955 in occasione della crociera compiuta in Adriatic© dall'Istituto Nazionale di Studi Talass »»rafici di Venezia in Colla­te borazione con l'Istituto Talassografico di Trieste diretto dal Prof. PICOTTI . Collaboro inoltre con noi l'Istituto Oceanografico di Go-teborg nelle persone dei professori KUIXENBERG e JERLOV.

La Marina mise a tale scopo a nostra disposizione il Dragamine 306, che con opportune attrezzature compi una crociera di circa 40 giorni estesa a tutto l'Adriatico. Furono fatte determinazioni fisiche e chimiche, prelevati campioni di plancton e carote di sediment!, il cui studio e in corso. I risultati della crociera ci pernietteranno certamente una conosceuza piu complela dell'Adriatico di quella di cui oggi disponiamo.

L'Istituto di Venezia intende proseguire nell'iiidirizzo ora ini-ziato, di promuovcre o incoraggiare crocierc talassografiche nei nostri mari e di sviluppare le ricerche sperimentali di laboratorio, sempre con il fine di raggiungere una conosceuza dell'ambiente e della vita che in esso si svolge in una visione geo-ecologica com-plessiva.

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A tale fine 1'Istiluto si e creata una sede, d ie si potra ampliare, va gradualniente arricchendosi degli strunieiiti di indagine oceano-grafica piu moderni. Dispone di qualche modesta barca, ma spera di arrivare ad avere anche una nave da ricerca di niaggiori dinien-sioni.

Cio di cui si sente pero niaggiorinente la maneaiiza sono i r i ­cercatori. Specialist! talassografi sono in genere scarsi; ad essi si richiede, oltre a una specializzazione, doti fisiche e capacita prali-ehe, che nou scinpre uu rieercatore di laboratorio possiede. Un assistente di laboratorio universitario raramente e portato alia r i ­cerca in mare. La specializzazione talassografica distoglie poi spesso dall'ambiente universitario, in cui le possibility di carriera sono niaggiori, ne offre una sicnrezza di carriera propria.

Per sviluppare le ricerche talassograficbe, cbe nel nostro Paese devono essere particolarinente incrementate e iucoraggiatc sia nel campo tecnico che in quello applic'ato, si deve dunque in primo luogo badare a creare e addestrare un sufficiente personale scien-tifico e tecnico specializzato.

L'Istituto Nazionale di Studi Talassografici non dispone per ora di un proprio organico di ricercatori, ma puo soltanto oilrire qualche borsa di studio. Evidentemente e troppo poco per un Istituto Na­zionale, cbe si prefigge di sviluppare un campo di ricerche tanto importable e nel quale purtroppo non siamo a Iivello di altre na-zioni, che alia ricerca nel mare dedicano niaggiori mczzi e sopra tutto niag<nore interesse.

CD

Lo scopo che mi sono prefisso accettando l'invito a tenere una conferenza in questa sede, in occasione del XXVIII Convegno del-rUiiione Zoologica Italiana, e stato appuuto quello di richiamare Patteuzione degli organi competenti sulla necessita di non lasciare un paese cosi inarinaro come il nostro nella maneaiiza di niezzi e uomini adeguati allo studio dei nostri niari. Troppe volte dobbiamo assistere umiliati alle indagini che frequenteniente navi e uomini di altri paesi vengono a svolgere nei nostri mari, senza cbe noi isi possa collaborare a quella esplorazione delle acque che bagnano il nostro Paese, esplorazione che non ha soltanto uno scopo teorico, importantissimo anch'esso, ma anche uno pratico nei riguardi della navigazione e della pesca, come fu giustamente detto in occasione istituzione del Comitato Talassografico.

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R I A S S U N T O

L'leti tuto Nazionale di Studi Talassografici del Consiglio Nazionale delle R i ­cerche, erede del Comitato Talassografico fondato nel 1909, si propone di p r o -rauovere e stimolare l'indagine dei nostri mari con iudirizzo talassografico e ocea-nografico. L'istitulo sta organizzando la sua sede a Venezia e conta di allestire ricerche in mare con navi opportunamente atlrezzate. Una prima crociera fu compiuta in Adriatico nell'estate del 1955 con il Dragamine 306 della Marina M i -litare in collaborazioue con PIslituto Talassografico di Trieste diretto dal Prof. Picotti e con la partecipazione dei Dottori Kullenberg e Jerlov dell 'Istituto Ocea-nografico di Goteborg. I dati e i materiali di questa crociera eono in corso di elabprazione.

S U M M A R Y

The ' Istituto Nazionale di Studi Talassografici' of the National Research Council is the heir of the former ' Comitato Talassografico' which was founded on 1909. The aim of this Insti tution is to promote thalassographical investiga­tions on our seas. Its,offices and laboratories are settling in Venice. There is a programme of research to be carried out with the help of ships adequate'y equip­ped. A first cruise took place in the summer of 1955, in the Adriatic sea, with a vessel provided by the Navy. It was effected with the cooperation of the ' I s t i ­tuto Talassografico ' of Trieste, whose head is Professor Picotti. Two oceanogra-phers from the Oceanographical Institut, Goteborg, Dr. Kullenberg and Dr. Jerlow, have taken part to the cruise. The data and materials collected are being wor­ked out.

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