L’ impiego della pressione topica negativa (NPWT) quale ... · ed escarectomia tangenziale della...

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Page 1: L’ impiego della pressione topica negativa (NPWT) quale ... · ed escarectomia tangenziale della PDS in corrispondenza del dorso del piede sx. Dopo l’intervento esitava una perdita

IntroduzioneGià migliaia di anni fa i Cinesi applicavano alle ferite delle cop-pette al cui interno l’ aria veniva riscaldata, per far sì che con il successivo raffreddamento si instaurasse una leggera de-pressione. In Europa tale metodo arrivò nell’ Ottocento, come stimolatore della circolazione

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In tempi più recenti, si possono trovare in letteratura studi ri-salenti al 1952, oltre a studi più recenti (dalla metà degli anni ‘80 ad oggi) che documentano in modo inequivocabile l’effetto benefico dell’applicazione di una pressione subatmosferica al letto di una ferita (pressione topica negativa o NPWT, Negati-ve Pressure Wound Therapy) dal punto di vista della accelera-zione del processo di guarigione, anche se non sono ancora completamente chiari gli esatti meccanismi fisico-chimici che portano a ciò.

La moderna terapia a pressione topica negativa prevede ge-neralmente l’uso di una unità aspirante (pompa elettrica) o il collegamento alla linea vuoto ospedaliera unito ad un sistema di applicazione alla ferita della depressione tramite una medi-cazione sigillata. Esistono vari fornitori di tali dispositivi, che differiscono soprattutto per le modalità di applicazione della pressione subatmosferica al letto della ferita, ed è in atto un dibattito su quale sia da considerarsi il più efficace

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I due metodi principali sono l’Argenta - Morykwas, che preve-de l’impiego di una medicazione speciale sigillata in schiuma plastica, ed il metodo Chariker-Jeter, che usa un drenaggio in silicone avvolto in garza antimicrobica. Anche in questo caso una medicazione trasparente provvede a sigillare la ferita.

Scopo di questo studio è quello di documentare la nostra espe-rienza nella gestione di una ferita (in questo caso, una lesione traumatica infetta) con l’utilizzo del sistema NPWT VENTURI, prodotto dall’inglese Talley Medical.

Valutazione del paziente e della feritaIl paziente, un uomo di 38 anni con una anamnesi personale priva di patologie degne di nota, nel febbraio 2008 subiva un trauma da schiacciamento al piede sinistro in seguito al quale veniva diagnosticata la frattura del II, III e IV metatarso e del terzo distale del perone.

Sottoposto in regime di urgenza a riduzione chirurgica delle suddette fratture con posizionamento di fili di Kirschner, il pa-ziente riferiva in seguito dell’ insorgenza di una sofferenza cu-tanea in corrispondenza del dorso del piede sinistro, evoluta in escara cutanea. Le medicazioni e le terapie antibiotiche mirate non sortivano tuttavia significativo vantaggio.

In data 04/03/2008 la lesione veniva sottoposta a curettage ed escarectomia tangenziale della PDS in corrispondenza del dorso del piede sx. Dopo l’intervento esitava una perdita di so-stanza di circa 15 x 6 cm di diametro massimo in corrispondenza della porzione distale del dorso del piede sinistro senza coinvolgi-mento delle dita, a margini irregolari e mal definiti, limiti netti. Era presente una parziale esposizione del tendine estensore del III, IV e V raggio. La cute circostante era eritematosa ed edematosa.

L’ impiego della pressione topica negativa (NPWT) quale ausilio nella chirurgia plastica del piede traumatizzato

Dott. G. Marangi, D.ssa S.Tenna, Prof. Persichetti, Chirurgia Plastica Ricostruttiva, Campus Biomedico di Roma.

Fig.1. Aspetto iniziale della lesione, prima e dopo l’intervento di curettage ed escarectomia

La ferita è stata fotografata per la prima volta in tale data ed il suo sviluppo è stato successivamente documentato fotogra-ficamente.

MetodoTalley VENTURI è un sistema NPWT munito di pompa aspi-rante a corrente e batteria, che utilizza il già descritto sistema Chariker-Jeter (garze + drenaggio) per l’applicazione della de-pressione alla lesione.

Pertanto, una volta pulita la ferita, si è posizionato su di essa un pezzo di garza antimicrobica ritagliata su misura ed inumi-dita con soluzione fisiologica. Sopra questo strato si è posi-zionato il drenaggio piatto in silicone contenuto nel kit, tagliato su misura ed avvolto in ulteriore strato di garza. Il tutto è stato poi sigillato sulla pelle con il bendaggio trasparente. Per una migliore tenuta, si è applicata parte del cuscinetto in gel forni-to in corrispondenza dell’uscita del tubetto di aspirazione.Si è quindi attivata l’aspirazione, impostando il sistema in modo da produrre una depressione costante pari a 80 mmHg

Si è lasciato agire continuamente il sistema provvedendo a cambi periodici di medicazione ed alla sostituzione del serba-toio degli essudati quando veniva raggiunto il livello di guardia.

Venivano eseguiti diversi esami culturali in occasione delle medicazioni ambulatoriali, di cui l’ultimo, eseguito il 14/04/08 isolava colonie di S.Areus. Veniva pertanto instaurata terapia con teicoplanina (Targosid™) 400 mg/die e sulfametoxazolo+ trimetropin (Bactrim™) 320 mg/die.

Il 24 aprile 2008 il paziente veniva sottoposto a ricostruzione della perdita di sostanza cutanea mediante posizionamento di innesto dermo-epidermico a spessore parziale prelevato dalla coscia omolaterale.

L’ innesto veniva medicato nuovamente con l’ applicazione del dispositivo Venturi, che rimaneva in sede per ulteriori 5 gg.

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RisultatiIl sistema a pressione negativa Venturi ha permesso nella prima fase, dopo lo sbrigliamento chirurgico, di ottenere una buona granulazione dei tessuti con progressiva copertura del-le strutture tendinee esposte, favorendo la preparazione del fondo della lesione per poter eseguire l’innesto dermo epider-mico di copertura.

Inoltre il VENTURI™ ha permesso un veloce attecchimento dell’innesto ed una più veloce restitutio ad integrum della per-dita di sostanza.

Nelle immagini a fianco è possibile seguire visivamente l’evo-luzione della ferita.

ValutazioneIl personale di cura ha trovato l’applicazione e la sostituzione della medicazione in garza semplice e veloce, e facilmente adattabile ai contorni irregolari della lesione.

L’unità aspirante VENTURI si è dimostrata di facile utilizzo ed estremamente silenziosa.

Talley Venturi si è dimostrato un aiuto efficace ausilio nella preparazione della ferita, ed ha permesso un più rapido attec-chimento del lembo trapiantato .

ConclusioniLe lesioni come quella in esame sono spesso di difficile gestio-ne, particolarmente quando sopravvengano - come in questo caso - infezioni. Tuttavia l’utilizzo della pressione negativa può fornire un valido ausilio nel velocizzare il processo di guari-gione.

Il sistema Talley VENTURI si propone in questo campo come un’alternativa ed un ausilio ai metodi tradizionali di trattamento rivelandosi efficiente, di facile utilizzo ed economico.

Referenze

1. Kamolz LP, Andel H, Haslik W, et al. :“Use of subatmospheric pressure therapy to prevent burn wound progression in human: first experiences.” Burns 2004; 30(3): 253-58.

2. Miller, Lowery : “Negative Pressure Wound Therapy - A rose by any other name”, Ostomy wound management, Marzo 2005

Fig.2. Aspetto della lesione al 2 aprile.

Fig.4. Aspetto della lesione al 16 aprile.Fig. 5. Aspetto della lesione al 2 maggio.

Fig.3. Aspetto della lesione al 7 aprile.

Studio clinico realizzato in collaborazione con

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