L aVer it¿ · cifra che a fine mese oscille-rebbe tra i 1.683 e i 4.061 euro. A.M. gode di una...

2
La Verità Anno II - Numero 84 www.laverita.info - Euro 1 O Quid est veritas? O QUOTIDIANO INDIPENDENTE FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO Domenica 9 aprile 2017 y(7HI1B4*LMNKKR( +_!z!&!"!; IL DRAMMA DEGLI ANZIANI INVALIDI E POVERI A.M. ha 81 anni, è richiedente asilo: notturno I ricoveri pretendono fino a 4.061 euro al mese. Lei non li ha. Il 28 aprile finirà in strada di STEFANO LORENZETTO La signora A.M. ha 81 anni. Ha bisogno di tutti e non serve a nessuno. È in- valida al 100 per cento. Non è autosufficiente. È incontinente totale. Non sa lavarsi da sola. Va cambiata più volte al giorno. Non cam- mina. Non riesce ad alzarsi dal letto per mettersi in car- rozzella e non riesce a solle- varsi dalla carrozzella per di- stendersi nel letto, serve ogni volta qualcuno che la tiri su di peso. Che ne sarà di lei fra qualche anno? Le faranno una puntura di pentobarbi- tal sodico con la scusa che è per il suo bene, che così non soffrirà più? A.M. non ha studiato, ma è intelligentissima, capace di pensieri delicati e di battute folgoranti. Si esprime in un dialetto veneto fiorito, ma all’occasione anche in un ita- liano appropriato. Potrebbe recitare sé stessa a teatro. Mi ricorda, persino per il taglio dei capelli scarmigliati, Alda Merini. Come la poetessa, deve combattere con un ca- rattere a tratti bipolare. Ha avuto un marito e una figlia. È stata per molti anni ope- raia in una conceria. Poi s’è adattata ai lavori più umili: sguattera, donna delle puli- zie nei condomini, colf, ba- dante. A.M. ha dedicato un lungo tratto della propria esistenza a un’anziana signora che era nelle stesse condizioni in cui lei si trova oggi: bisognosa di cure 24 ore su 24. Le ha fatto da dama di compagnia con esemplare assiduità. L’unica differenza era nel reddito: si trattava di una contessa di- scendente da una famiglia di nobili che ha dato ambascia- tori e generali al Regno d’Ita- lia e alla Repubblica. Invece A.M. è nullatenente. (...) segue a pagina 15 UNA ORDINARIA GIORNATA DI PAURA MORTI, COLTELLI, SPOSE BAMBINE GLI IMMIGRATI FUORI CONTROLLO Il killer russo di Budrio, in fuga da giorni, uccide una guardia e ne ferisce un’altra: caccia all’uomo nella notte A Milano la polizia spara a un africano armato. A Torino quindicenne egiziana si ribella alle nozze combinate VESCOVI O JIHADISTI? SECONDO «AVVENIRE» USA E ISIS PARI SONO IL RUOLO DELLO ZAR IL FUTURO DELLA SIRIA PASSA DA PUTIN di MAURIZIO BELPIETRO Il titolo è sec- co e non dà adito a dubbi: «Siria, Svezia: orrore su orrore». E a fugare anche l’ultima incertezza di chi te- ma di non aver capito bene ciò che è stato sintetizzato nei caratteri a scatola ci pen- sa l’occhiello: «Missili Usa contro base siriana: Trump: “La punizione per il gas sui bimbi”. Mosca insorge. (...) segue a pagina 7 di MASSIMO BOFFA Forse un gior- no sapremo, o forse no, se dav- vero c’è stato l’attacco aereo siriano con armi chimiche a Khan Sheikhoun, nella provincia di Idlib, o se invece si è trattato del classi- co false flag, cioè del prete- sto, colto al volo, per modifi- care gli scenari di una guerra che stava volgendo (almeno nelle regioni (...) segue a pagina 6 IL BESTIARIO Sarà sempre il vecchio Beppe il padrone dei suoi grillini di GIAMPAOLO PANSA Le gazzette sono piene dei ritratti di un gio- vin signore di 41 anni, diventato il numero due dei 5 stelle, il movimento di Beppe Grillo. Si chiama Davi- de Casaleggio ed è figlio del mitico Gianroberto, il guru che aiutò il comico genovese a mettere insieme il suo do- minio politico, dotandolo di tutti i congegni della rete. A cominciare da quelli più semplici, partendo da Inter- net che anche gli uomini del- le caverne come il sottoscrit- to hanno imparato a usare. Perché tanta abbondanza di articoli su un signore che quasi nessuno conosce? Il merito è tutto di Lilli Gruber, la fata di Otto e mezzo, che è stata tanto brava da portarlo alla propria trasmissione, per la gloria sua, di Paolo Pa- gliaro e del padrone di La7, l’Urbano Cairo che molti in- dicano come il Berlusconi di questi tempi calamitosi. Per di più la visita di Davide Ca- saleggio al santuario di Lilli è avvenuta alla vigilia di una kermesse che si è svolta ieri a Ivrea, per ricordare Casaleg- gio senior (...) segue a pagina 11 L’ombra della mafia sui soldi dati a Fini e ai Tulliani Nelle carte i legami tra il boss stragista Santapaola e Gaetano Corallo, genitore del re delle slot Francesco Ora il padre denuncia (per furto del patrimonio) il figlio, arrestato per aver dato milioni ai familiari del politico PARLA TONI CAPUOZZO «Trump s’è adeguato: i presidenti Usa di solito bombardano» Deciderà Google cosa è vero e cosa no grazie alle società finanziate da Soros FINTA LIBERTÀ di ADRIANO SCIANCA e GABRIELE CARRER a pagina 13 Il gran pasticcio dei tablet in aereo dopo il divieto voluto dalla May SICUREZZA di SERGIO BARLOCCHETTI a pagina 16 di FRANCESCO BORGONOVO C’è, in effetti, una minac- cia che incombe su di noi. Un’ombra nera che si staglia sulle nostre esistenze, fero- ce. Ma non è quella che pen- sate. No, la minaccia vera e terribile è la paura. (...) segue a pagina 5 di GIACOMO AMADORI Su una vecchia copertina di Pan ora ma i famigliari dell’ex presidente della Camera, Gian- franco Fini, venivano rinominati «Tullianos», facendo il verso al famoso telefilm americano sulla mafia italoamericana, Sopranos . L’autore di quell’articolo non pensava certo che quell’idea po- tesse diventare 7 anni dopo qualche cosa in più di un sem- plice calembour. Il punto di par- tenza per dipanare la nostra sto- ria è l’inchiesta per associazione a delinquere, peculato, riciclag- gio e vari reati tributari conte- stati a Francesco Corallo, il re delle slot machine con i suoi ca- sinò alle Antille Olandesi e in particolare sull’isola di Sint Maarten. L’uomo è stato arresta- to il 13 dicembre scorso su ri- chiesta (...) segue alle pagine 2 e 3 di MAURIZIO CAVERZAN a pagina 8

Transcript of L aVer it¿ · cifra che a fine mese oscille-rebbe tra i 1.683 e i 4.061 euro. A.M. gode di una...

Page 1: L aVer it¿ · cifra che a fine mese oscille-rebbe tra i 1.683 e i 4.061 euro. A.M. gode di una pensione dell 3Inps di 626,06 euro netti mensili, cui si aggiunge lin - 3 dennit¿

LaVer itàAnno II - Numero 84 www.laverita.info - Euro 1O Quid est veritas? O

QUOTIDIANO INDIPENDENTE n FONDATO E DIRETTO DA MAURIZIO BELPIETRO Domenica 9 aprile 2017

y(7HI1B4*

LMNKKR( +_!z

!&!"!;

IL DRAMMA DEGLI ANZIANI INVALIDI E POVERI

A.M. ha 81 anni, è richiedente asilo: notturnoI ricoveri pretendono fino a 4.061 euro al mese. Lei non li ha. Il 28 aprile finirà in stradadi STEFANO LORENZETTO

n L a s i g n o r aA.M. ha 81 anni.Ha bisogno ditutti e non servea nessuno. È in-valida al 100 per

cento. Non è autosufficiente.È incontinente totale. Non salavarsi da sola. Va cambiatapiù volte al giorno. Non cam-mina. Non riesce ad alzarsidal letto per mettersi in car-rozzella e non riesce a solle-

varsi dalla carrozzella per di-stendersi nel letto, serve ognivolta qualcuno che la tiri sudi peso. Che ne sarà di lei fraqualche anno? Le farannouna puntura di pentobarbi-tal sodico con la scusa che èper il suo bene, che così nonsoffrirà più?

A.M. non ha studiato, ma èintelligentissima, capace dipensieri delicati e di battutefolgoranti. Si esprime in undialetto veneto fiorito, maall’occasione anche in un ita-

liano appropriato. Potrebberecitare sé stessa a teatro. Miricorda, persino per il tagliodei capelli scarmigliati, AldaMerini. Come la poetessa,deve combattere con un ca-rattere a tratti bipolare. Haavuto un marito e una figlia.È stata per molti anni ope-raia in una conceria. Poi s’èadattata ai lavori più umili:sguattera, donna delle puli-zie nei condomini, colf, ba-d a nte.

A.M. ha dedicato un lungo

tratto della propria esistenzaa un’anziana signora che eranelle stesse condizioni in cuilei si trova oggi: bisognosa dicure 24 ore su 24. Le ha fattoda dama di compagnia conesemplare assiduità. L’u n ic adifferenza era nel reddito: sitrattava di una contessa di-scendente da una famiglia dinobili che ha dato ambascia-tori e generali al Regno d’Ita -lia e alla Repubblica. InveceA.M. è nullatenente. (...)

segue a pagina 15

UNA ORDINARIA GIORNATA DI PAURA

MORTI, COLTELLI, SPOSE BAMBINEGLI IMMIGRATI FUORI CONTROLLOIl killer russo di Budrio, in fuga da giorni, uccide una guardia e ne ferisce un’altra: caccia all’uomo nella notteA Milano la polizia spara a un africano armato. A Torino quindicenne egiziana si ribella alle nozze combinate

VESCOVI O JIHADISTI?

SECONDO«AVVENIRE»USA E ISISPARI SONO

IL RUOLO DELLO ZAR

IL FUTURODELLA SIRIAPASSADA PUTIN

di MAURIZIO BELPIETRO

n Il titolo è sec-co e non dà aditoa dubbi: «Siria,Svezia: orroresu orrore». E af u g a r e a n c h e

l’ultima incertezza di chi te-ma di non aver capito beneciò che è stato sintetizzatonei caratteri a scatola ci pen-sa l’occhiello: «Missili Usacontro base siriana: Trump:“La punizione per il gas suibi m bi”. Mosca insorge. (...)

segue a pagina 7

di MASSIMO BOFFA

n Forse un gior-no sapremo, oforse no, se dav-ve ro c ’ è s tatol’attacco aereosiriano con armi

chimiche a Khan Sheikhoun,nella provincia di Idlib, o seinvece si è trattato del classi-co false flag, cioè del prete-sto, colto al volo, per modifi-care gli scenari di una guerrache stava volgendo (almenonelle regioni (...)

segue a pagina 6

IL BESTIARIO

Sarà sempreil vecchio Beppeil padronedei suoi grillinidi GIAMPAOLO PANSA

n L e g a z z e tt esono piene deiritratti di un gio-vin signore di 41anni, diventatoil numero due

dei 5 stelle, il movimento diBeppe Grillo. Si chiama Davi-de Casaleggio ed è figlio delmitico Gianroberto, il guruche aiutò il comico genovesea mettere insieme il suo do-minio politico, dotandolo ditutti i congegni della rete. Acominciare da quelli piùsemplici, partendo da Inter-net che anche gli uomini del-le caverne come il sottoscrit-to hanno imparato a usare.

Perché tanta abbondanzadi articoli su un signore chequasi nessuno conosce? Ilmerito è tutto di Lilli Gruber,la fata di Otto e mezzo, che èstata tanto brava da portarloalla propria trasmissione,per la gloria sua, di Paolo Pa-gliaro e del padrone di La7,l’Urbano Cairo che molti in-dicano come il Berlusconi diquesti tempi calamitosi. Perdi più la visita di Davide Ca-saleggio al santuario di Lilli èavvenuta alla vigilia di unakermesse che si è svolta ieri aIvrea, per ricordare Casaleg-gio senior (...)

segue a pagina 11

L’ombra della mafia sui soldi dati a Fini e ai TullianiNelle carte i legami tra il boss stragista Santapaola e Gaetano Corallo, genitore del re delle slot FrancescoOra il padre denuncia (per furto del patrimonio) il figlio, arrestato per aver dato milioni ai familiari del politico

PARLA TONI CAPUOZZO

«Trump s’è adeguato: i presidenti Usadi solito bombardano»

Deciderà Googlecosa è vero e cosa nograzie alle societàfinanziate da Soros

FINTA LIBERTÀ

di ADRIANO SCIANCA e GABRIELE CARRER a pagina 13

Il gran pasticciodei tablet in aereodopo il divietovoluto dalla May

SICUREZZA

di SERGIO BARLOCCHETTI a pagina 16

di FRANCESCO BORGONOVO

n C’è, in effetti, una minac-cia che incombe su di noi.Un’ombra nera che si staglia

sulle nostre esistenze, fero-ce. Ma non è quella che pen-sate. No, la minaccia vera eterribile è la paura. (...)

segue a pagina 5

di GIACOMO AMADORI

n Su una vecchia copertina diPan ora ma i famigliari dell’expresidente della Camera, Gian-franco Fini, venivano rinominati«Tullianos», facendo il verso alfamoso telefilm americano sullamafia italoamericana, S o p ra n o s .L’autore di quell’articolo nonpensava certo che quell’idea po-tesse diventare 7 anni dopoqualche cosa in più di un sem-

plice calembour. Il punto di par-tenza per dipanare la nostra sto-ria è l’inchiesta per associazionea delinquere, peculato, riciclag-gio e vari reati tributari conte-stati a Francesco Corallo, il redelle slot machine con i suoi ca-sinò alle Antille Olandesi e inparticolare sull’isola di SintMaarten. L’uomo è stato arresta-to il 13 dicembre scorso su ri-chiesta (...)

segue alle pagine 2 e 3

di MAURIZIO CAVERZAN a pagina 8

Page 2: L aVer it¿ · cifra che a fine mese oscille-rebbe tra i 1.683 e i 4.061 euro. A.M. gode di una pensione dell 3Inps di 626,06 euro netti mensili, cui si aggiunge lin - 3 dennit¿

LaVer ità 15DOMENICA9 APRILE 2017

Z IL DRAMMA DEGLI ANZIANISegue dalla prima pagina

di STEFANO LORENZETTO

(...) Ma non per lo Stato. Infattial catasto risulta proprietariadi un terzo di immobile in unfatiscente edificio ex Ina, alterzo piano, senza ascensore.Le fu lasciato in eredità dai ge-nitori. Non ne ha mai ricavatoalcunché, perché nell’appar -tamento ha sempre abitatosuo fratello, deceduto lo scor-so 2 febbraio. Ora non puòvendere la sua parte: non ha isoldi per il notaio. E, anche sepotesse, le servirebbe il con-senso degli altri parenti.

A.M. s’è adattata a vivere inun alloggio popolare assegna-tole d’ufficio dal Comune diVerona in quanto priva di red-dito. Sette anni fa, avendo bi-sogno di accudimento conti-nuo, è stata accolta nella casafamiglia Fiordaliso fondata dadon Renzo Zocca, un prete di73 anni che ha la stessa passio-ne per i poveri di papa France-sco. Saputo che Sua Santitànon intendeva usare le lussuo-se berline dei suoi predeces-sori, don Zocca ha voluto rega-largli la propria Renault 4bianca, vecchia di 30 anni econ 300.000 chilometri sul ta-chimetro, la stessa auto chedon Jorge Mario Bergoglioguidava in Argentina. Ma ilPontefice non è diventato suoamico solo per via della «Re-noleta». Qualcuno aveva pri-ma spiegato al Santo Padreche questo parroco ha consu-mato un quarto di secolo dellasua vita in uno dei quartieripiù disagiati della città, il Sa-val, una specie di b a r rio d ovela disoccupazione squassa lefamiglie, dove lo stipendio -per chi un lavoro ancora cel’ha - è sempre troppo corto e ilmese sempre troppo lungo,dove i giovani s’iniettano e fu-mano e inalano di tutto, dovenon c’è casermone immunedalla piaga dei vecchi soli emalati. A.M. era una parroc-chiana di don Zocca. Il sacer-dote non poteva abbandonar-la. Quando lo hanno trasferi-to, doveva offrirle un’a l trap o s s i bi l i tà .

Questo accadeva nel 2010.Quattro anni dopo l’anzianadonna è diventata incapace diprovvedere a sé stessa. Ma lacasa famiglia Fiordaliso non èattrezzata per assistere le per-sone in sedia a rotelle nelle suecondizioni: bagni troppo pic-coli, barriere archi-tettoniche, nientepersonale, assenzadi attrezzature persollevare e lavare ipazienti. Fino aqualche settimanafa, i volontari han-no stretto i denti,purché A.M. non fi-nisse altrove. Poisono stati costrettia gettare la spugna ea dirle che dovevatrovarsi una diver-sa sistemazione.

È cominciata co-sì l’odissea di L., 51anni, nubile, unicafiglia dell’i nva l id atotale, per cercareun posto alla mam-ma. Non può pren-derla con sé: abita in un bilo-cale di 55 metri quadrati, cuci-na e camera, in cui un secondoletto nemmeno ci starebbe.Inoltre non potrebbe assister-la, perché dalle 18 fino alle 2 dinotte fa la lavapiatti in un al-bergo del centro.

L. ha girato di persona unadecina di case di riposo, pro-spettando il triste caso. Le èstato risposto che sua madre,risultando proprietaria di una

frazione di immobile, non po-trà mai usufruire delle agevo-lazioni previste dalla RegioneVeneto. Le sono state perciòprospettate tariffe non con-venzionate che vanno da unminimo di 54,30 a un massimodi 131 euro al giorno, cioè unacifra che a fine mese oscille-rebbe tra i 1.683 e i 4.061 euro.

A.M. gode di una pensionedell’Inps di 626,06 euro nettimensili, cui si aggiunge l’in -dennità di accompagnamentodovuta all’«invalido ultrases-santacinquenne con necessi-

tà di assistenza continua nonessendo in grado di compieregli atti quotidiani della vita»,pari a 508,55 euro netti mensi-li. Totale: 1.134,61 euro.

Inevitabile che per l’infer -ma sia scattato il ricoveropresso la casa di riposo Dome-nico Cardo di Cologna Veneta:è quella che pratica la tariffapiù bassa, 54,30 euro al gior-no. Rimane una differenza di548 euro al mese, che A.M.

non è in grado di versare. Nonso se dipenda da questo il fattoche la sua permanenza in quelricovero sia garantita solo finoal 28 aprile. Poi dovrà andar-sene. Ma dove? Ammesso chela figlia riesca a trovarle un al-tro posto (quanto mai diffici-le), nelle case di riposo dellaprovincia la tariffa media per inon convenzionati si aggirasui 75 euro al giorno, vale a di-re 2.325 euro al mese. A quelpunto lo sbilancio fra pensio-ne con assegno di accompa-gnamento e retta diventereb-be di 1.191 euro mensili. Comeli trova? E dunque: dove saràsbattuta A.M.? Parcheggeran-no la sua carrozzella sotto unponte del Fratta, il fiume chebagna Cologna Veneta?

Oddio, una soluzione ci sa-rebbe: se la sventurata si co-spargesse il viso di lucido dascarpe Ebano, la figlia potreb-be farla passare per una ri-chiedente asilo, sia pure not-tu r n o. A quel punto lo Stato lemetterebbe a disposizione 35euro al giorno, 1.085 al mese,che sommati ai 1.134 dell’Inpsdarebbero luogo come permagia a 2.219 euro mensili. Ladifferenza di 106 euro, così daarrivare a coprire la retta me-dia praticata nei cronicari del-la provincia di Verona, m’im -pegno a versarla io ogni mese,vita natural durante. Mi rendoconto che A.M. non è nata inNigeria, ahilei. Però, almenoper una volta, suvvia signori,fate un’e c c ez io n e.

La vicenda, già di per sé an-gosciosa, assume contornidrammatici quando si giungealla conseguente, inevitabiledomanda: quante signoreA.M. ci sono in giro per l’Ita -lia? Abito in una provincia do-ve le nascite calano e gli anzia-

ni invece aumentano di circa3.500 unità l’anno, in linea conil trend italiano. Su 922.383 re-sidenti, i cittadini che hannopiù di 65 anni sono 196.782, po-co meno di un quarto della po-polazione. Il 32,4% di costorovive da solo. Quando non sa-ranno più autosufficienti, chefine faranno, se il loro scarsoreddito impedisce l’accesso airicoveri attrezzati?

È sbalorditivo accorgersid’improvviso, solo dopo aversuperato la soglia dei 60, diquanto siano immensi i biso-gni della terza età (ormaiquarta) nel nostro tempo. Dagiovane mica ci pensavo. Nonmi accorgevo che gli anzianisono un problema (anzi, «il»problema) neppure quando cisbattevo il naso.La signora Isetta, accanita fu-matrice che abitava in solitu-dine, ti chiedeva di andarle acomprare le sigarette in tabac-cheria, dove non sarebbe maipotuta arrivare sulle sue gam-be, e la ricompensa consistevanel farti guardare in tv qual-che evento speciale: mi restaimpressa nella memoria latraslazione della salma di Gio-vanni XXIII, il profilo cretaceobarcollante sulla lettiga porta-ta a spalle dai sediari giù dallaScala Regia fino al Portone diBronzo e poi sulla piazza SanP ietro.

L’anziano signor Risi, re-duce di guerra senza famiglia(allora si diceva «vita sola»,espressione molto cara a Giu-lio Nascimbeni), inabile e tisi-co, veniva assistito dal vicina-to come meglio si poteva. Sta -va rintanato in una catapec-chia a pianterreno, priva dielettricità e di riscaldamento.Durante il giorno, per non pa-tire il freddo, si appisolava nel-

la bottega di mio padre o nellacappella della chiesa dove fuibattezzato, che almeno gode-va del tepore emanato dallecandele. Di notte dormiva sulp aió n , un pagliericcio fattocon i cartocci del granoturco.All’imbrunire, i miei genitorimandavano a turno i figli dalui con una gamella di mine-strone o di riso e fagioli, peròprima che scendesse la sera,altrimenti avrebbe avuto diffi-coltà a consumare il pasto nelbuio di quel tugurio.

Il primo incontro con l’inva -

lidità totale lo ebbi conse-gnando a domicilio Fa m igl iaC ri stia n a . Salii le scale di unastamberga fino quasi all’ab -baino per portare la copia delsettimanale alla signora Bel-lenzier. Dalla porta di casa,socchiusa, usciva un flebilerantolo: «Acqua, acqua...». Mifeci coraggio ed entrai. Unavecchia di 90 e più anni, pri-gioniera nel suo letto, m’im -plorava di darle da bere. Pro-

babilmente la figlia era uscitaper andare al lavoro e l’ave valasciata da sola. Sul comodinoc’era un bicchiere con unacannuccia di vetro dal beccoricurvo. Ma la poveretta giace-va supina in posizione oriz-zontale e io non potevo averela forza, a 12 anni, per rivoltar-la su un fianco. Non so comefeci a dissetarla. Ogni voltache ci ripenso, mi tormental’assillo di non esserci in realtàaffatto riuscito e sto male.

E poi la signora Tezza, an-che lei «vita sola» in un cortiledi casette popolari dai muris b re c c i ati . Con la ragazza chesarebbe diventata mia moglie,ogni settimana le si portavapasta, zucchero, olio, scatola-me, caffè, quello che poteva-mo. Chiacchierava volentieri.Quando non fu più capace dicucinare, la rinchiusero inmanicomio. Andavamo a tro-varla anche là. Ma non eramatta. Forse la consideravanotale solo perché si tagliava i ca-pelli da sola con le forbici.

Nei miei ricordi infantilinon rintraccio alcuna diffe-renza tra l’essere bambini el’essere vecchi. I secondi sta-vano con i primi, in casa, pun-to e basta. Badavano ai nipoti,cucinavano, zappavano l’o rto,lavoravano a maglia, sgrana-vano i piselli, raccoglievano leuova nel pollaio. Finché pote-vano. Poi, divenuti inabili, ve-nivano serviti, avendo moltoservito. La mia è stata la primagenerazione che li ha ripudia-ti, esiliati, abbandonati. Da al-lora sono diventati un peso. Eche peso.

Non bisogna tuttavia gene-ralizzare. Ci sono ancora incircolazione 3 milioni di italia-ni che per l’intero corso dellagiornata si prendono cura adomicilio di circa 1,5 milioni dipersone non autosufficienti edisabili. Il 66 per cento di que-sti benemeriti è costretto a la-sciare il posto di lavoro per as-solvere al logorante impegno.

Vogliamo calcolare qualesarebbe la spesa a carico delloStato se l’esercito dei familia-ri smettesse all’improvviso disvolgere la sua funzione civi-l e? Il calcolo è presto fatto:moltiplicando 1,5 milioni diassistiti per la spesa media ne-gli istituti di ricovero (75 euroal giorno), sono più di 41 mi-liardi di euro l’anno. In realtà,anche di più: nel 2007 la Ca-mera dei deputati calcolò chela spesa media si sarebbe aggi-

rata sui 54 miliardidi euro. Una cifrache corrispondegrosso modo al pro-dotto interno lordodi Paesi come Slo-venia, Uruguay eTu rk m e n i s ta n .

Non è finita. L’as -sistenza continua-tiva dei non auto-sufficienti, che giànel 2015 assorbival’1,9% del Pil italia-no, secondo le pre-visioni della Ragio-neria generale del-lo Stato è destinataa crescere fino al3,2% nel 2060 pereffetto dell’aspetta -tiva di vita che vaau m e nta n d o.

Purtroppo l’orizzonte tem-porale della signora A.M. è as-sai più ristretto: 28 aprile2017. Fra 20 giorni la butteran-no in strada. Facciamole unasorpresa di Pasqua: un letto eun piatto di minestra vicino acasa. Non mi pare una pretesaassurda. Ma se non è possibilesoddisfarla, forse è tempo chel’umanità chiuda per cessataatt iv i tà .

© RIPRODUZIONE RISERVATA

“Per tutta la vita ha svoltoi lavori più umili: sguattera,donna delle pulizie, colf,badante. Era stata accoltanella casa famiglia del preteche regalò la propria Renaulta papa Francesco. Ma poi èdiventata non autosufficiente

“Se si cospargesse la facciadi lucido da scarpe Ebano,avrebbe diritto ai 35 euro cheche lo Stato dà ogni giornoai richiedenti asilo. I giovaninon pensano mai ai vecchiE un giorno le signore Tezzae Bellenzier ti aprono gli occhi

BENEMERITI U n’invalida con la badante. Tre milioni di italiani assistono i non autosufficienti: lo Stato per farlo spenderebbe 54 miliardi l’anno

Se la pensione non ti bastané per vivere né per morireLa signora A.M. è invalida al 100%. Le case di riposo che possono accoglierlachiedono da 1.683 a 4.061 euro al mese. Ma lei dall’Inps ne percepisce soltanto 1.134