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L’ Arte preistorica

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L’ Arte preistorica

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Una delle principali testimonianze del Neolitico sono le Grotte di Lascaux

Le Grotte di Lascaux sono un complesso di caverne che si trova nella Francia sud-occidentale, vicino al villaggio

di Montignac, nel dipartimento della Dordogna. Nel 1979 le grotte di Lascaux sono state inserite nell'elenco dei

Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, insieme alle altre grotte che si trovano nella valle del fiume Vézère.

• la camera dei felini

• la grande sala dei tori

• il passaggio laterale

• la galleria dipinta

• la lancia dell'uomo morto

LA PIANTA DELLE GROTTE

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Nelle grotte si trovano esempi di opere di arte parietale risalenti al Paleolitico

superiore, fra il 13.000 ed il 15.000 avanti Cristo. Il tema più comunemente

rappresentato è quello di grandi animali dell'epoca (fra i quali l'uro, oggi estinto),

resi con grande ricchezza di particolari.

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Nel mondo è conosciuta come una delle "cattedrali" dell'arte rupestre paleolitica,

tanto che qualcuno l'ha battezzata la "Cappella Sistina" della preistoria. I dipinti

realizzati sui muri e sulla volta della grotta francese di Lascaux, sono una delle

più straordinarie meraviglie giunte fino a noi dal passato.

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Il complesso di caverne venne scoperto il 12 settembre 1940 da quattro ragazzi

francesi.

Marcel Ravidat e Jacques Marsal, due dei ragazzi che scoprirono le grotte,

sono raffigurati al centro

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Dopo la fine della seconda guerra mondiale le caverne vennero aperte al turismo di massa,

ma nel 1955 l'anidride carbonica prodotta da 1.200 visitatori al giorno aveva visibilmente

danneggiato le pitture. Nel 1963 le caverne vennero chiuse al pubblico e i dipinti vennero

restaurati al loro stato originale. Oggi sono monitorati ogni giorno, per evitare un loro

deterioramento.

Oggi Lascaux, il cui ambiente è estremamente fragile, è chiusa al pubblico per garantirne la

conservazione; una replica (Lascaux 2, 1983) è visitata giornalmente da migliaia di persone.

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L’ uomo preistorico era un fine osservatore ed era in grado di rappresentare lo

spazio in modo profondamente realistico. Innumerevoli sono gli esempi in cui le

zampe dell’animale sono dipinte in prospettiva, cosa che dimostra una piena

padronanza dell’ idea di profondità.

In questo dipinto cosa ti suggerisce l’idea di profondità???

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La superficie rocciosa era sentita dall’uomo paleolitico come una membrana che si poteva battere, proprio come un tamburo, o incidere.

Dovendosi adattare ai capricci della pietra, l”artista era obbligato a rappresentare l’animale in posizioni innaturali, verticali, talora rovesciate, dando così l’impressione che il soggetto fluttuasse nell’aria

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Se si considera che queste pitture giunte fino a noi hanno un’età compresa tra i 15.000 e i

20.000 anni, si può ben valutare l’eccezionalità di questi ritrovamenti. Ma se queste pitture

sono sopravvissute lo si deve anche ad altre circostanze. Molto probabilmente queste grotte,

per effetto di movimenti tellurici o simili, sono rimaste occluse per millenni. Ciò ha

determinato una specie di conservazione "sotto vuoto" delle caverne, nelle quali l’assenza

delle variazioni climatiche e atmosferiche ha prevenuto il deterioramento delle pitture.

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LE TECNICHE

La tecnica di esecuzione è quella della pittura parietale preistorica: questa tecnica consisteva nello

stendere i colori direttamente sulle pareti delle grotte. Non vi era preparazione ad intonaco della

parete (per cui è inesatto definire queste pitture degli "affreschi"), e quindi i colori erano stesi

direttamente sulla roccia. Se quest’ultima era di origine calcarea, riusciva a far penetrare in

profondità il pigmento colorato, soprattutto se la grotta presentava un clima interno umido.

Altrimenti la pellicola colorata aveva scarsa aderenza alla superficie rocciosa e finiva per sparire

definitivamente nel giro di qualche decennio.

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Le capacità artistiche degli esecutori variano moltissimo. Alcune opere sono molto semplici

e modeste, mentre altre, per la loro precisione nell'esecuzione, sono sbalorditive.

Le tecniche di base utilizzate dagli artisti paleolitici per l'arte rupestre o parietale sono: la

pittura e l'incisione. Da un'evoluzione di quest'ultima, derivano i bassorilievi.

Le incisioni più semplici, sono chiamate lineari. Si tratta della più diffusa forma di arte delle

caverne. Questa tecnica ha moltissimo in comune con la pittura. Esempi famosi sono: la

testa d'orso e la silhouette femminile di Pech-Merle, la testa di cervo della grotta di

Pergouset, il bellissimo cavallo di Lascaux, la renna di Les-Combarelles e i bisonti di Mairie-

de-Tayjat.

Che cos’è un bassorilievo???

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I COLORI

I colori utilizzati erano soltanto tre: il tuorlo, il rosso ed il nero. Da questi si potevano ottenere una grande varietà di sfumature. Il colore rosso era ricavato attraverso la lavorazione dei minerali di ossido di ferro (limonite e ematite), mentre il nero era realizzato attraverso il diossido di manganese. Durante il Musteriano, il minerale era utilizzato in pezzi, simili a dei pastelli. Nei periodi successivi, gli uomini paleolitici impararono a polverizzare i minerali, e ad applicarli sulle pareti, una volta diluiti. Il colore era applicatosulle pareti con la punta delle dita, in modo da ottenere una fila di impronte digitali, oppure era spalmato quando si volevano realizzare dei tratti .

Gli stencil delle mani erano realizzati attraverso l'impiego di una tecnica differente: la tinta, contenuta nella bocca, era soffiata sulla mano utilizzando un corto cilindro in osso.

Impronte di mani

9000-7000 a.c.

Santa Cruz, Argentina

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L'artista nell'eseguire il suo dipinto, in molti casi si limitava a tracciare soltanto il contorno delle

figure, mentre a volte ne sfumava alcune parti, ottenendo un effetto policromo di particolare

bellezza. Esistono anche degli esempi in cui tutta la figura era riempita di colore; per realizzare le

sfumature era utilizzata una spatola o un tampone di pelliccia, con cui era stesa la tinta . In un

caso, il cavallo di Ekain, fu realizzato un contorno ben preciso mentre la profondità fu realizzata

attraverso l'uso del chiaroscuro.

Che cosa significa policromo???

Che cosa significa chiaroscuro???

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Il bisonte di Marsoulas invece fu realizzato attraverso una moltitudine di punti

rossi discontinui. Lo spettatore poteva percepire il volume dell'animale soltanto

ad una certa distanza .

Che cos’è il volume???

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LA PROSPETTIVA

La prospettiva è una tecnica utile a dare

tridimensionalità ad oggetti rappresentati su una

superficie piana secondo un punto fisso detto

"punto di vista". Il problema della

rappresentazione tridimensionale su superfici

piane venne affrontato per la prima volta dai

Greci verso la fine del V sec a.C.

Gli artisti paleolitici non conoscevano la

prospettiva, tuttavia riuscirono ad elaborare

tecniche particolari, con le quale riuscirono a

superare i limiti delle rappresentazioni

bidimensionali.

Per la rappresentazione degli animali era preferito

il profilo laterale, ma spesso, tale metodo limitava

la realizzazione di elementi particolari.

Un esempio calzante è lo stregone di Les Trois

Frères.

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L'uomo che ha realizzato quest'opera ha dovuto superare la

difficoltà di rappresentare elementi particolari, disposti su

piani differenti, come le corna e la coda, su una superficie

piana a due dimensioni. La soluzione venne trovata nel torcere

artificialmente la figura. La testa venne rappresentata

utilizzando una visione frontale, il resto del corpo attraverso il

profilo laterale. L'artista inventò una tecnica che venne

chiamata "prospettiva di torsione", utilizzata anche in altre

epoche storiche.

Gli egizi usavano, spesso, rappresentare il corpo secondo una

visione frontale ad eccezione della testa, vista di profilo.

Anche gli artigiani greci, a partire dal VII sec. a.C., impiegavano

espedienti simili per realizzare le decorazioni su vari materiali:

armi di bronzo, ceramiche, monete e gemme in pietra dura.

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L'uso di combinare la testa di profilo laterale ed il corpo di prospetto frontale unito ad una

serie di gesti, serviva a creare flusso e movimento.

A tale scopo gli artisti Paleolitici avevano adottato anche altri espedienti. Un caso interessante

è il cinghiale della grotta di Altamira in Spagna: l'animale è stato disegnato con 8 zampe

piuttosto che 4.

Che cosa significano profilo laterale e prospetto frontale???

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I TEMI DELLA RAPPRESENTAZIONE

Nei disegni non erano raffigurati alberi,

piante o elementi topografici. Non vi è

nessuna rappresentazione che riguardi

gli astri, come il sole e la luna, o nuvole .

Le categorie dei soggetti rappresentati

sono quattro: figure animali, figure

umane, simboli (antropomorfi o

geometrici) ed insiemi di linee

indeterminate.

L'animale più rappresentato era il

cavallo, ed in ordine decrescente, il

bisonte, lo stambecco, il cervo, il

mammut e la renna.

Le rappresentazioni umane sono molto

meno numerose; nella maggior parte dei

casi, si tratta di esecuzioni molto

sommarie, in cui è distinguibile soltanto

la silhouette.

Che cosa significa antropomorfi???

Che cosa significa silhouette???

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Gli animali disegnati, appartenevano alla fauna locale. A volte l'insieme dei

soggetti rappresentava una scena di caccia, ed in casi molto particolari, alcuni di

essi venivano trafitti da frecce o colpiti da bastoni o da boomerang . Una scena

di questo tipo fu eseguita nella grotta di "Les-Trois-Frères". Al suo interno, è

stata scoperta un'intera parete ricoperta di incisioni.

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