KREmERaTa BalTICa sEOnG-jIn ChO · shostakovich che resterà per lunghi anni uno dei suoi più cari...

4
GIOVEDì 19 OTTOBRE 2017, ore 20:45 Teatro Comunale di Vicenza concerto nel ricordo del marchese Giuseppe Roi KREMERATA BALTICA SEONG-JIN CHO pianoforte Stagione Concertistica 2017/2018 anno sociale 108

Transcript of KREmERaTa BalTICa sEOnG-jIn ChO · shostakovich che resterà per lunghi anni uno dei suoi più cari...

Page 1: KREmERaTa BalTICa sEOnG-jIn ChO · shostakovich che resterà per lunghi anni uno dei suoi più cari amici e ... (6 opere, 21 sinfonie, 17 quartetti per archi, molti concerti per strumento

GIOVEDì 19 OTTOBRE 2017, ore 20:45

Teatro Comunale di Vicenzaconcerto nel ricordo del marchese Giuseppe Roi

KREmERaTa BalTICasEOnG-jIn ChO pianoforte

Stagione Concertistica 2017/2018

anno sociale 108

Page 2: KREmERaTa BalTICa sEOnG-jIn ChO · shostakovich che resterà per lunghi anni uno dei suoi più cari amici e ... (6 opere, 21 sinfonie, 17 quartetti per archi, molti concerti per strumento

Programma

henryk mikolaj GÓRECKI (1933-2010)Tre pezzi in sTile anTico per orchesTra d’archi

FryderykChOPIn (1810-1849)concerTo per pianoforTe e orchesTra in Mi Minore n. 1 (arr. evgeny sharlat) Allegro maestoso Romanza: Larghetto Rondò: Vivace

***

mieczyslaw WEInBERG (1919-1996)sinfonieTTa n. 2 op. 74per orchesTra d’archi e TiMpani Allegro Allegretto Adagio Andantino

FryderykChOPInconcerTo per pianoforTe e orchesTra in fa Minore n. 2 (arr. evgeny sharlat) Maestoso Larghetto Allegro vivace

Vogliamo dedicare il concerto di questa sera alla memoria del marchese Giuseppe “Boso” Roi, per il quale la Società del Quartetto era una “creatura” di famiglia. Il fondatore del Quartetto – Antonio Fogazzaro – era suo bisnonno; l’On. Giuseppe Roi, suo nonno, la presiedette dal 1911 al 1916; Antonio Roi, suo zio, ne fu a lungo Consigliere. Il marchese Roi fu eletto Presidente della nostra Associazione quando non aveva nemmeno 30 anni e fino agli ultimi mesi di vita continuò ad esserne uno dei più entusiasti sostenitori, nonché fedelissimo spettatore.

sEOnG-jIn ChOnato nel maggio del 1994 a seul, ha iniziato lo studio costante del pianoforte all’età di 10 anni. diplomato brillantemente alla seoul arts high school, dall’età di 14 anni ha partecipato con successo a numerose competizioni pianistiche come l’international fryderyk chopin piano competition for Young pianists (i premio nel 2008), l’hamamatsu international piano competition (i premio nel 2009), l’international Tchaikovsky competition (medaglia di bronzo nel 2011) e l’arthur rubinstein international piano Master competition (terzo posto nel 2014). nel frattempo il giovane pianista coreano si era trasferito a parigi per seguire le lezioni di perfezionamento nella classe di Michel Béroff.l’alloro che lo ha rivelato alla critica e al pubblico internazionali è arrivato nel 2015: la vittoria della XVii edizione del concorso chopin di Varsavia, uno dei più selettivi al mondo. da allora le più importanti sale da concerto se lo contendono per averlo in cartellone.negli ultimi 12 mesi seong-Jin cho ha tenuto più di 100 concerti in tre continenti sia in recital che a fianco di prestigiose orchestre come la Warsaw philharmonic, la royal liverpool philharmonic, l’orchestra dell’accademia nazionale di santa cecilia, l’orchestre de paris, la filarmonica di san pietroburgo, la Washington chamber orchestra e la Kremerata Baltica, con la quale si presenta questa sera a Vicenza.in campo discografico ha debuttato nel 2015 per l’etichetta deutsche Grammophon, con la quale nel febbraio del 2016 ha firmato un contrattoin esclusiva.

KREmERaTa BalTICaGioia di fare musica e suono esuberante sono i tratti distintivi della Kremerata Baltica, ensemble cameristico fondato 20 anni or sono dal sommo violinista lettone Gidon Kremer: una sorta di auto-regalo di compleanno che il musicista volle farsi per i suoi primi 50 anni. l’idea era quella di mettere a disposizione di giovani musicisti provenienti dalle tre repubbliche Baltiche (lettonia, lituania e estonia) l’esperienza da lui maturata in decenni di attività concertistica ai massimi livelli e a contatto con artisti, direttori e orchestre fra le più rinomate al mondo: «una sorta di proiezione del mio spirito musicale con lo scopo di fare musica in maniera spontanea, aperta, autocritica e trasmettere al pubblico tutta la spettacolarità e la sensualità dei capolavori che suoniamo».la Kremerata, la cui attività è sostenuta dai tre paesi baltici, ha finora realizzato oltre 1000 concerti in 600 diverse città di 50 nazioni, oltre ad una discografia composta da due dozzine di album alcuni dei quali si sono meritati importanti premi della critica internazionale come l’echo Klassik (nel 2002 e nel 2016) e il Grammy award.in questa stagione che celebra i 20 anni di attività la Kremerata si è esibita in una cinquantina di concerti in tre continenti.

PRImI VIOlInI dzeraldas Bidva**, Martynas Grigas, dainius peseckas, aliona puha, linas Valickas, Ulijona pugaciukaite, alina VizinesECOnDI VIOlInI andrei Valigura*, dainius puodziukas*, Marie-helen aavakivi, lina Marija domarkaite, Konstantins paturskis, ieva puodziukeVIOlE santa Vizine*, zita zemovica, Vidas Vekerotas, ingars GirnisVIOlOnCEllI Giedre dirvanauskaite*, peteris cirksis, emma aleksandra Bandeniece, Janis rinkulisCOnTRaBBassI iurii Gavryliuk*, oskars BokanovsPERCUssIOnI andrei pushkarev**Konzertmeister / *Prima parte

Page 3: KREmERaTa BalTICa sEOnG-jIn ChO · shostakovich che resterà per lunghi anni uno dei suoi più cari amici e ... (6 opere, 21 sinfonie, 17 quartetti per archi, molti concerti per strumento

note al programmail filo conduttore che lega i brani in programma questa sera è la polonia.di henryk Górecki, compositore attivo nella seconda metà del novecento, la Kremerata Baltica ci propone i “Tre pezzi in stile antico” scritti nel 1963, che appartengono alla sua prima fase compositiva.Górecki ebbe una vita travagliata. nato nella slesia (polonia meridionale) da una famiglia di origini modeste, perse la madre quando aveva appena 2 anni. a 4 fu colpito da una grave forma di setticemia, all’inizio sottovalutata dai medici, che lo costrinse a sottoporsi a molte operazioni e a due anni di cure in Germania. Ho parlato con la morte diverse volte, dirà da adulto ricordando quegli anni di sofferenze giovanili. poi arrivò il buio del secondo conflitto mondiale...pur avendo manifestato fin da bambino una grande passione per la musica, inizialmente venne scoraggiato dai familiari – soprattutto dalla matrigna – e pertanto intraprese studi musicali regolari solo dai primi anni cinquanta diplomandosi all’accademia di Katowice quasi trentenne.il suo stile – che in realtà riassume una varietà di stili, pur contraddistinto da un’anima decisamente polacca e da una profonda fede religiosa – viene spesso avvicinato allo strutturalismo di Boulez, al “tintinnabuli” di arvo pärt, al serialismo di olivier Messiaen, piuttosto che al minimalismo religioso di sir John Tavener.compositore (ma anche docente) molto apprezzato in patria, dove fu insignito delle più alte onorificenze, la fama internazionale di Górecki scoppiò prepotentemente nei primi anni ‘90 grazie ad un’incisione della sua Terza sinfonia “dei canti dolorosi” da parte della london sinfonietta. il cd vendette oltre 1 milione di copie e viene pertanto considerato il disco di musica “classica” contemporanea più venduto di sempre.

Fryderyk Chopin compose i suoi unici due concerti per pianoforte e orchestra – che per inciso è assai raro vengano eseguiti entrambi nel corso di una stessa serata – fra i 19 e i 20 anni di età, mentre risiedeva ancora in polonia, nel ducato di Varsavia. Qualche tempo dopo, sull’onda della cosiddetta Grande emigrazione polacca, il musicista si trasferirà a parigi dove nel 1835 ottiene la cittadinanza francese. È anche da ricordare che il concerto n. 2, scritto fra la fine del 1829 e le prime settimane del 1830, in realtà precede di qualche mese il numero 1, composto fra la primavera e l’estate del 1830. entrambi furono eseguiti in prima assoluta al Teatro nazionale di Varsavia con l’autore impegnato al pianoforte nonostante, come è noto, chopin non amasse esibirsi in pubblico – teneva non più di 5 concerti l’anno – e in particolare per grandi platee. l’esecuzione del concerto n. 1 in Mi minore, avvenuta l’11 ottobre del 1830 con l’orchestra mirabilmente diretta dal piemontese carlo evasio soliva, coincise anche con l’ultima esibizione del genio polacco in madrepatria. alla sua partenza, ai primi di novembre, gli amici più cari, quasi presagendo che l’esilio sarebbe stato definitivo, gli donarono una coppa d’argento contenente una manciata di terra polacca.sullo sfondo di entrambi i concerti – capolavori del periodo giovanile chopiniano, aleggia una figura femminile. non quella della contessa

delphine potocka (alla quale è dedicato il concerto in fa minore), ma piuttosto quella della giovane cantante Konstancja Gladkowska: forse, per mia sfortuna, ho trovato il mio ideale, a cui sono rimasto fedele, pur senza dirle una parola, per sei mesi. la tormentata vita sentimentale di chopin proseguirà a parigi con la contessa Maria Wodzińska e soprattutto con la scrittrice George sand, che fu per anni la sua musa ispiratrice.sia il concerto in Mi minore (pubblicato nel 1833) che quello in fa minore (pubblicato nel 1836) sono amatissimi dal pubblico e dai grandi virtuosi, di ieri e di oggi, che li hanno in repertorio. Tuttavia non sono mai stati giudicati benevolmente dai critici, secondo i quali sia il primo che il secondo soffrirebbero di una scrittura orchestrale eccessivamente scarna, per non dire essenziale.

nato a Varsavia nel 1919, dopo il diploma in pianoforte mieczyslaw Weinberg si rifugiò in Unione sovietica per sottrarsi alle persecuzioni naziste. È lì che inizia gli studi in composizione – dapprima al conservatorio di Minsk, poi in quello di Mosca – e dove conosce dmitri shostakovich che resterà per lunghi anni uno dei suoi più cari amici e sostenitori. i genitori e la sorella, rimasti a Varsavia, trovarono la morte nei campi di sterminio.durante il primo decennio trascorso in Unione sovietica Weinberg compose, fra l’altro, tre sinfonie, una rapsodia Moldava per violino e orchestra, un buon numero di pezzi vocali e molta musica da camera. alcuni di questi brani, caratterizzati da materiale tematico che attingeva a motivi popolari ebraici, furono eseguiti per la prima volta da eminenti musicisti del momento come emil Gilels, david oistrakh e il Quartetto del Teatro Bolshoi. successivamente il suo stile divenne più elaborato, complice anche l’influenza di shostakovich. a parte il preponderante aspetto colto della sua produzione, Weinberg scrisse anche molta musica di scena all’interno della quale ricordiamo il commento musicale che accompagna la prima serie dei cartoni animati ispirati all’orsacchiotto Winnie the pooh.a dispetto della quantità di composizioni che ci ha lasciato (6 opere, 21 sinfonie, 17 quartetti per archi, molti concerti per strumento solista e orchestra, cicli vocali...), la discografia che lo riguarda è a tutt’oggi alquanto scarna. Questo, anche, il motivo per cui il nome di Weinberg è ancora ingiustamente semi-sconosciuto al grande pubblico.la sinfonietta n. 2 per orchestra d’archi e timpani che ascoltiamo questa sera è datata 1948 e fu salutata, all’epoca, come un sublime esempio di musica orchestrale ispirata a temi folkloristici.

Il PROssImO COnCERTO lunedì 13 novembre 2017 ore 20:45 Teatro comunale di Vicenza CUaRTETO Casals archi musiche di Beethoven e Porat

Page 4: KREmERaTa BalTICa sEOnG-jIn ChO · shostakovich che resterà per lunghi anni uno dei suoi più cari amici e ... (6 opere, 21 sinfonie, 17 quartetti per archi, molti concerti per strumento

sostenitorimain sponsor sponsor

partner

per continuare ad offrire concerti di qualità con i migliori musicisti del panorama internazionale la società del Quartetto, in questo particolare frangente, ha bisogno dell’apporto del proprio pubblico

oltre che degli enti istituzionali e degli sponsor che ne sostengono l’attività.chiunque volesse fare una donazione all’associazione si può rivolgere alla segreteria

(tel. 0444 543729 / [email protected]).

ringraziamo per avere accolto il nostro appello:rosanna e Giuseppe azzarello, angela Barbaglio, studio notarile Boschetti, donata e antonio cattaneo, famiglia cazzola, elena e claudio cibic, paola cremonese, lino dainese, elisabetta

dolcetta, luciano Giacomelli, Marcella Gulisano e stefano rigoni, eugenio Motterle, pia e Tino patuzzi, Maria Grazia e Marco scabardi, franco scanagatta, luca Trivellato

supporter

AIAMAssociazione Italiana

Attività Musicali

la società del Quartettopartecipa a

enti istituzionali

media partner soci

la carta di questa pubblicazioneè gentilmente offerta da

Vicolo cieco retrone, 24 - 36100 Vicenzatel. 0444 543729 / [email protected] / www.quartettovicenza.org

Mercedes-BenzThe best or nothing.

il servizio TaXiTeaTro70 è svolto in collaborazione con LIBRERIA MUSICALE

-Vicolo Cieco Retrone, 20

0444 [email protected]