KEY CLIENT Cards & Solutions S.p.A. · Nell’ambito della Direzione Information & Communication...
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KEY CLIENT Cards & Solutions S.p.A.
Sede Legale e Direzione Generale in Milano – Via Nizzoli n. 8
Capitale Sociale Euro 6.088.000 Registro Imprese di Milano, Codice Fiscale e Partita IVA: 05058070961
ORGANI SOCIALI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente: Gianni TESTONI
Vice-Presidente: Michele STACCA
Consiglieri: Massimiliano BECHERONI
Miro FIORDI
Luciano Giorgio GORNATI
Antonio MAURINO
Nerio NANNINI
COLLEGIO SINDACALE
Presidente: Giovanni BARBARA
Sindaci effettivi: Achille FRATTINI
Marcello PRIORI
Sindaci supplenti: Attilio GUARDONE
Anselmo PIZZI
DIREZIONE GENERALE
Direttore Generale: Natale Luigi CAPONE
Con avviso tramite raccomandata A.R., gli azionisti della Società per Azioni Key Client Cards & Solutions sono stati convocati in Assemblea Ordinaria e Straor-dinaria in Milano, Corso Europa n. 18, presso l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane per il giorno 18 aprile 2007 alle ore 14:30 ed occorrendo in se-conda convocazione per il giorno 24 aprile 2007 alle ore 08:00, stesso luogo, per deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
Parte Straordinaria
1. Proposta di modifica degli articoli 3 (Oggetto), 14 (Modalità di Amministra-zione) e 19 (Poteri dell’Organo Amministrativo e Rappresentanza) dello Sta-tuto sociale: delibere relative.
Parte Ordinaria
1. Bilancio al 31 dicembre 2006; relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione; relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione; destinazione dell’utile d’esercizio; deliberazioni relative.
2. Nomina del Consiglio di Amministrazione, previa determinazione del numero di Amministratori. Determinazione dei compensi spettanti agli Amministratori ai sensi dell’art. 20 dello Statuto sociale.
3. Nomina del Presidente e degli altri componenti del Collegio Sindacale per gli esercizi 2007-2008-2009. Determinazione dei compensi spettanti ai Sindaci effettivi ai sensi dell’art. 21 dello Statuto sociale.
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Signori Azionisti,
Il Bilancio dell’esercizio 2006, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, conclude con soddisfazione un anno di intense attività che hanno consentito l’avvio operativo della Vostra Società dal primo settembre 2006.
Al riguardo, si riportano – di seguito – le principali date che hanno caratterizza-to l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.
19 luglio 2006: approvazione da parte della Assemblea Straordinaria, su pro-posta del Consiglio di Amministrazione, di:
• aumento del Capitale Sociale da Euro 600.000 a Euro 6.088.000 (e pertan-to per Euro 5.488.000), da liberare mediante conferimento in natura da parte dell’allora unico socio Deutsche Bank SpA del ramo d’azienda nella consistenza dettagliatamente descritta nella relazione di stima rilasciata, ai sensi dell’art. 2343 del codice civile, in data 7 luglio 2006, dall’esperto de-signato dal Tribunale di Milano dott. Maurizio Roberto Picciotto.
Tale ramo d’azienda risultava composto dal complesso di beni e rapporti giuridici afferenti: l’attività ed i servizi di Issuing (emissione) di carte di cre-dito svolti per conto delle cosiddette banche partner; l’attività ed i servizi di Acquiring (convenzionamento degli esercenti) relativi alle carte di credito; le attività ed i servizi di Issuing Processing ed Acquiring Processing relativi alle carte di pagamento; la quota partecipativa, pari all’80% del Capitale Sociale di Help Phone S.r.l., Società che fornisce servizi di telefonia; il marchio “Key Client”.
• emissione, a fronte del su richiamato conferimento, di 5.488.000 nuove a-zioni da nominali Euro 1,00 cadauna con godimento regolare, da assegna-re all’unico socio Deutsche Bank SpA.
28 luglio 2006: sottoscrizione dell’atto di conferimento, con efficacia 1 settem-bre 2006. Di tale atto è stata data informativa, ai sensi dell’articolo 58 del TUB, mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale numero 216 del 16 settembre 2006 ed iscrizione nel registro delle imprese.
31 agosto 2006: approvazione da parte della Assemblea dell’aumento del nu-mero degli Amministratori da 3 a 7 mediante nomina di 4 nuovi Amministratori.
1 settembre 2006: avvio operativo della Società.
30 ottobre 2006: cessione da Deutsche Bank SpA a ICBPI di una prima tranche del Capitale sociale di Key Client, pari al 49%.
Il bilancio al 31 dicembre 2006 rappresenta il primo bilancio della Società e si riferisce al periodo che va dal 16 novembre 2005, data di costituzione, al 31 di-cembre 2006. Ne consegue che non sono fornite informazioni comparative.
Per quanto attiene alcuni dati gestionali riportati nella presente Relazione sono state effettuate delle comparazioni comprendendo le attività svolte dal ramo d’azienda fino al 31 agosto 2006.
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La “mission” Il conferimento da parte di Deutsche Bank SpA di parte del ramo di azienda BankAmericard, in particolare le risorse e le strutture specializzate nella ge-stione operativa ed informatica delle carte di credito, ha consentito a Key Client di contare su una esperienza ultra trentennale e su volumi gestiti che la posi-zionano – sin dal suo avvio – in un ruolo significativo del panorama nazionale: una struttura che si pone sul mercato, al servizio del mercato, presentando – quali caratteristiche distintive – l’efficienza e l’innovazione.
La Vostra Società intende infatti supportare la crescita e la competitività dei propri Partner nel settore delle carte di pagamento internazionali, mettendo a disposizione il proprio know how ed una gamma di servizi efficienti, economici ed innovativi.
Il modello di business Grazie all’efficienza e alla flessibilità di una struttura molto snella, Key Client è in grado di offrire – a prezzi competitivi e trasparenti - un’ampia gamma di ser-vizi di Issuing, di Acquiring e di Processing modulabili sulle diverse esigenze, proponendosi come partner di riferimento per il mondo bancario e finanziario.
L’offerta, in continua evoluzione, viene al momento articolata su quattro diver-se tipologie di servizi:
• l’emissione, con utilizzo delle proprie licenze VISA e MasterCard, di carte di pagamento internazionali per conto di Banche e Società Finanziarie (Is-suing per conto Terzi);
• la gestione di carte di pagamento internazionali per conto di altri Emittenti (Issuing Processing);
• l’erogazione, con utilizzo delle proprie licenze VISA e MasterCard, di servi-zi di regolamento delle transazioni generate da carte di pagamento inter-nazionali per conto di Banche (Acquiring per conto Terzi);
• la gestione dei servizi di regolamento delle transazioni generate da carte di pagamento internazionali per conto di altri Acquirer (Acquiring Processing).
La struttura organizzativa L’attuazione delle strategie aziendali deliberate dal Consiglio di Amministrazio-ne è affidata al Direttore Generale.
Al Direttore Generale riportano cinque Direzioni:
• la Direzione Commerciale,
• la Direzione Business Support,
• la Direzione Operativa,
• la Direzione Information & Communication Technology,
• la Direzione Amministrazione, Finanza e Controlli.
Nell’ambito della Direzione Commerciale sono istituite le funzioni:
o Relazioni Banche Partner,
o Relazioni Società ed Esercenti,
o Trade marketing, cui compete il supporto e lo sviluppo delle iniziative di marketing operativo.
Alla Direzione Business Support compete la gestione delle relazioni con i Cir-cuiti nazionali e internazionali, delle certificazioni di qualità, dei fornitori relati-vamente ai POS gestiti direttamente, del reporting direzionale;
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Nell’ambito della Direzione Operativa sono istituite le funzioni:
o Issuing & Acquiring Operations, cui compete la gestione del back-office;
o Supporto Operativo, cui compete la gestione del supporto operativo agli Emittenti ed Acquirer;
o Sicurezza, cui compete lo sviluppo dei sistemi di prevenzione di ge-stione degli utilizzi fraudolenti (titolari di carte ed esercenti);
Nell’ambito della Direzione Information & Communication Technology (ICT) sono istituite le funzioni:
o Card Acquiring & Processing, cui compete la gestione del sistema in-formativo Acquiring;
o Card Issuing & Processing, cui compete la gestione del sistema infor-mativo Issuing;
o Servizi Infrastrutturali, cui compete la gestione delle infrastrutture tec-nologiche e di comunicazione e la verifica dei livelli di servizio ricevuti;
o Controllo di qualità, cui compete la verifica dei livelli di servizio prestati;
Nell’ambito della Direzione Amministrazione, Finanza e Controlli sono istituite le funzioni:
o Affari Societari e Legale, cui compete la gestione delle attività connes-se agli obblighi societari e alle materie legali;
o Contabilità e Bilancio, cui compete la gestione della Contabilità, della situazione economica e patrimoniale, degli adempimenti informativi nei confronti delle Autorità di Vigilanza e della Capogruppo; dei processi di budgeting, della tesoreria e degli adempimenti fiscali;
o Servizi Generali, Immobili e Logistica, cui compete la gestione delle in-frastrutture a supporto della operatività della Società.
Il personale Al 31 dicembre 2006, l’organico della Vostra Società era costituito da 149 ri-sorse (139,75 Full Time Equivalent) di cui 144 a tempo indeterminato e 5 a tempo determinato, così ripartito per categoria:
• Dirigenti: 6 (di cui 1 distaccato presso la controllata Help Phone Srl)
• Quadri: 39
• Impiegati: 104.
L’infrastruttura tecnologica La Vostra Società garantisce un’elevata qualità del servizio e alti livelli di effi-cienza grazie al continuo potenziamento delle strutture produttive.
La piattaforma tecnologica utilizzata per erogare i servizi di Issuing si basa sul software CSC - CAMS II (versione 2.6 MLU3) che consente la gestione con-temporanea di più Emittenti.
Per l’erogazione dei servizi di Acquiring viene utilizzato un software proprieta-rio che consente la gestione contemporanea di più Acquirer.
La gestione della infrastruttura informatica è demandata a IBM nell’ambito di un contratto di Extended Service.
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Il servizio Autorizzativo e l’accesso ai Circuiti Internazionali viene erogato tra-mite il software ACI Base24 e Base24-es su una architettura HP Tandem FT gestita da Seceti nell’ambito di un contratto di Full Outsourcing.
Per l’erogazione dei servizi Internet viene utilizzato un software proprietario su una architettura “open source” JBoss Portal gestita da I-Net nell’ambito di un servizio di Full Outsourcing.
Per tutti i servizi erogati sono state approntate procedure di Disaster Recovery e di Business Continuity Management.
Il mercato di riferimento La diffusione delle carte di credito
Secondo i dati VISA e MasterCard il numero stimato di carte in circolazione in Italia al 31 dicembre 2006 superava i 33 milioni (+12% su base annua); peraltro il numero delle carte effettivamente attive si stima in non oltre il 51% di tale ci-fra.
Rapportando il numero delle carte in circolazione alla popolazione con età com-presa tra i 25 ed i 65 anni (circa 33 milioni), si riscontra un valore medio di una plastica per persona (0,50 se considerate le sole carte attive), risultato di per se modesto che risulta tuttavia – anno dopo anno - in progressivo miglioramento.
Il vero gap da colmare nei confronti dei principali paesi Europei non riguarda pertanto la diffusione (considerando anche le carte domestiche, la media Italia-na non si discosta molto da quella Europea) quanto la frequenza di utilizzo.
La maggiore pressione competitiva caratterizzata da una offerta di condizioni più favorevoli rispetto a quelle esistenti, ha infatti generato da un lato una mag-giore diffusione delle carte, dall’altro un loro utilizzo frammentato e talvolta oc-casionale.
Altro fenomeno che da qualche anno caratterizza il mercato dell’Issuing è la progressiva frammentazione dell’offerta a seguito dell’ingresso di nuovi emitten-ti: Banche e Società Finanziarie specializzate nel credito al consumo.
L’utilizzo delle carte di credito
I volumi di spesa generati nel 2006 dalle carte di credito VISA e MasterCard emesse in Italia si stimano in circa 50 miliardi di Euro (+ 12% su base annua).
Elaborando i dati riferiti alle carte attive, ai volumi di spesa ed al relativo numero di transazioni, si ottiene una spesa media per carta di circa 3000 Euro, ripartito su 30 transazioni del valore medio di 100 Euro. Con tutte le precauzioni richie-ste dalla interpretazione del concetto di media, tali dati sembrano confermare un utilizzo non particolarmente frequente e spesso riferito ad importi relativa-mente alti.
Circa le modalità di utilizzo, si stima che l’85% dei volumi di spesa sia generato da POS mentre il residuo 15% si riferisca a prelevamenti di contanti effettuati presso ATM o ad operazioni di Cash Advance.
Analizzando nel tempo il rapporto tra i volumi di spesa generati dalle carte di credito emesse in Italia e la spesa complessiva sostenuta dalle famiglie Italiane, si può avere una idea del trend di utilizzo.
Nel 1999 la percentuale era di poco superiore al 3%, nel 2002 aveva raggiunto il 4,5%, a fine 2006 la quota stimata era di circa il 6%.
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La ripartizione dei prodotti
La ripartizione dei prodotti non ha subito variazioni di rilievo nel corso degli ulti-mi anni: le carte personali di massa continuano a costituire la parte predomi-nante del portafoglio prodotti, rappresentando rispettivamente il 92% delle carte in circolazione e l’80% dei volumi di spesa generati.
I segmenti più elitari (Gold, Platinum) rimangono marginali con una quota del 3% delle carte in circolazione che sale al 7% laddove considerati i rispettivi vo-lumi di spesa.
Di poco maggiore la quota dei prodotti commerciali che pure costituiscono una nicchia importante: 5% in termini di carte e 13% in termini di utilizzi.
Il Revolving
Il credito al consumo ha continuato ad espandersi con percentuali di crescita superiori alle due unità, in particolare per quanto riguarda i prestiti alle famiglie.
Anche l’erogato tramite carta ha continuato a crescere raggiungendo – secondo una elaborazione dei dati forniti dall’Associazione di categoria – il 15% dei vo-lumi di spesa complessivi generati dalle carte di credito.
Una dinamica certamente interessante che richiede, per potersi espandere ulte-riormente, una maggiore flessibilità nell’utilizzo anche per le carte di credito.
Per tale motivo l’offerta “revolving” si sta arricchendo di nuove funzionalità che consentono di gestire: piani di ammortamento separati su linee di credito speci-fiche, tassi differenziati per periodi di tempo, per utilizzo, per specifiche catego-rie merceologiche, per esercente; pagamenti (a rate o a saldo) posticipati rispet-to alla data di emissione dell’estratto conto.
Le Banche cercano, inoltre, di recuperare le quote di mercato concentrate su un numero ristretto di operatori specializzati trasferendo il cosiddetto credito per-sonale – all’erogazione o nei mesi immediatamente successivi – sul supporto di plastica in modo da consentire un ulteriore utilizzo della carta una volta ricosti-tuita anche parzialmente la disponibilità.
La sicurezza
L’ammontare degli utilizzi fraudolenti su carte di credito continua ad incidere in maniera significativa sui conti economici degli Emittenti: nel 2006 si stima che le perdite abbiano raggiunto i 55 milioni di Euro pari allo 0,11% dei volumi di spesa.
La contraffazione si conferma la principale fonte di malversazione con una percentuale di quasi il 68% rispetto al totale delle frodi registrate.
In questo contesto, l’attività di prevenzione assume una importanza fondamen-tale richiedendo non solo strumenti atti ad identificare gli eventi con la migliore approssimazione possibile, ma anche strutture dedicate e competenze che consentano analisi e decisioni tempestive ed efficaci.
Un importante contributo alla prevenzione è stato fornito dagli alert trasmessi ai titolari tramite SMS all’atto dell’utilizzo della carta. La maggior parte degli emittenti e dei fornitori di servizi ha attivato l’offerta di tali funzionalità, si tratta ora di coinvolgere i portatori di carta ad un utilizzo il più massivo possibile.
E’ auspicabile che il vero salto di qualità nella lotta alla contraffazione si verifi-chi con l’adozione della tecnologia a microcircuito sia per quanto riguarda l’emissione delle carte sia per quanto riguarda i POS e gli ATM.
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Anche in Italia – dopo i ritardi che hanno caratterizzato gli anni passati - il pro-cesso di conversione appare ormai ben avviato e a partire dai prossimi mesi si dovrebbero riscontrare i primi positivi risultati.
L’assistenza al cliente
Nel corso degli anni l’assistenza ai clienti finali è progressivamente cresciuta di importanza sino a conquistare un ruolo fondamentale nella erogazione del ser-vizio: gli emittenti ed i fornitori di servizi si sono dotati di strutture dedicate, hanno investito in tecnologia e in formazione sviluppando sotto il profilo quanti-tativo e qualitativo il supporto all’utenza.
I contact center, nonostante un utilizzo crescente dei risponditori automatici, assorbono un numero di risorse spesso superiori a quelle dedicate alle attività commerciali, operative ed amministrative nel loro complesso con un conside-revole assorbimento di costi. Al riguardo, occorre anche tener presente che gli addetti – per le necessità di formazione specifica e di continuo aggiornamento – non sono paragonabili a quelli dei contact center generalisti.
Soprattutto in questo campo è quindi indispensabile volgere lo sguardo in a-vanti investendo con decisione sulle nuove tecnologie: sistemi di riconoscimen-to vocale, servizi Internet, servizi SMS, TV interattiva.
La rete di accettazione e l’Acquiring
I POS attivi nel corso del 2006 erano circa un milione (la percentuale di attiva-zione varia dal 75% all’80% a seconda della stagionalità e delle aree geografi-che). Nonostante la revisione messa in atto in occasione della sostituzione del-le apparecchiature con terminali a microcircuito, molti dei POS risultano utiliz-zati in misura marginale in quanto affiancati da altri terminali collocati da Ban-che concorrenti.
Nel confronto internazionale – sotto il profilo quantitativo – siamo allineati e tal-volta superiamo i principali paesi Europei, difficilmente quindi, per i prossimi anni, sono prevedibili ulteriori significativi sviluppi.
Il gap non riguarda quindi la diffusione, che anzi evidenzia qualche saturazio-ne, ma soprattutto la frequenza di utilizzo. Nel 2006, peraltro, si è assistito ad una ripresa del turismo straniero per alcuni anni negativamente condizionato dalle vicende internazionali.
I volumi di spesa generati nel 2006 da carte VISA e MasterCard utilizzate su POS installati in Italia, si stimano in circa 44 miliardi di Euro (+ 12% su base annua).
Elaborando i dati relativi al numero di POS attivi, ai volumi di spesa ed al nume-ro delle transazioni, si ottiene un utilizzo medio annuo di circa 44 mila Euro.
L’evoluzione del mercato
Riassumendo i singoli argomenti sin qui trattati, si evidenziano i seguenti punti di attenzione.
Per l’Issuing il mercato continua a crescere e, nonostante qualche problema di attivazione delle carte e di utilizzo, fa registrare una progressiva penetrazione del prodotto sulla popolazione e sulla spesa delle famiglie. L’offerta si sta frammentando, sarà ulteriormente influenzata dal consolidamento in atto nel
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sistema bancario Italiano e dovrà tener conto delle normative Europee in tema di sistemi di pagamento;
Per l’Acquiring il mercato è in crescita e si presenta più selettivo nella diffusio-ne dei POS, con una offerta commerciale più frammentata (le Banche sono più autonome nella definizione delle condizioni) ed una gestione operativa concen-trata su pochi operatori che, oltre alle interchange ed ai compensi dovuti ai Cir-cuiti Internazionali, richiedono un compenso più o meno ampio a seconda del livello di efficienza raggiunto.
Il POS è tornato di fatto a far parte dell’offerta di servizi bancari, compreso l’affidamento. Per questo motivo, anche in questo caso, il mercato risulterà for-temente influenzato dal processo di consolidamento bancario in atto.
Tale evoluzione ha influenzato anche la domanda di servizi, in particolare per quanto riguarda il Processing operativo ed informatico: i nuovi emittenti preferi-scono infatti gestire internamente – tramite strutture snelle – il marketing di prodotto e la distribuzione delegando a fornitori specializzati le funzioni produt-tive.
Viene quindi richiesta più flessibilità, tempestività, capacità di innovazione ed un pricing competitivo, trasparente e segmentabile per servizio utilizzato.
Si va, infine, affermando una sana attenzione al cliente finale con la conse-guente richiesta di livelli di servizio disciplinati da norme contrattuali che pre-vedono l’applicazione di penali nel caso di ripetuto disservizio.
L’offerta di Key Client La Vostra Società si pone sul mercato aperta a tutte le opportunità che il mer-cato offre: la sua offerta pertanto non è rivolta esclusivamente alle Banche Po-polari ed alle Banche di Credito Cooperativo che pure rappresentano il target naturale di riferimento, ma in genere si rivolge a tutte le entità che operano nell’ambito delle carte di pagamento internazionali e che intendono usufruire di un servizio efficiente ed economico.
Key Client si rivolge anche ai Circuiti internazionali diversi da VISA e Master-Card, già presenti o meno in Italia. A loro viene offerta la rete di accettazione e la capacità di processing.
L’andamento dei servizi Issuing
I volumi di spesa gestiti da Key Client nel corso del 2006 hanno raggiunto i 6,7 miliardi di Euro (+ 24% su base annua).
Il numero di carte attive ha raggiunto i 2,6 milioni (+ 17% su base annua) sup-portato dalle nuove emissioni che hanno superato quota 0,8 milioni (+ 13% su base annua).
I volumi di spesa media per carta attiva si sono attestati a 2.800 Euro (+3% su base annua). E’ notevolmente cresciuto il numero degli estratti conto che han-no superato quota 16,5 milioni (+ 28% su base annua).
In termini di raffronto con l’esterno, le quote di mercato stimate dovrebbero at-testarsi al 15,1% relativamente alle carte attive gestite (+ 0,7 punti percentuali su base annua) ed al 13,4% dei volumi di spesa gestiti (+1,1 punti percentuali su base annua).
Acquiring
I volumi di spesa gestiti nel corso del 2006 hanno superato i 10 miliardi di Euro (+ 11% su base annua).
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Il numero medio di POS attivi ha raggiunto i 160 mila (+ 5% su base annua) generando un volume medio per POS di 63 mila Euro (+ 6 su base annua).
In termini di raffronto con il mercato, le quote di mercato stimate dovrebbero attestarsi al 22,8% in linea con l’anno precedente.
Transazioni gestite
Il numero complessivo di transazioni (Issuing più Acquiring) gestite nel corso del 2006 hanno raggiunto i 210 milioni (+ 11% su base annua).
Rapportando il numero di transazioni al numero medio di risorse, si ottiene un numero medio di transazioni pro-capite di 1,5 milioni (+ 18% su base annua).
Nel corso del 2006 si sono gestite complessivamente 265 mila pratiche di back-office (- 4% su base annua). Il rapporto tra il numero di tali pratiche, ed il numero complessivo di transazioni gestite si è attestato allo 0,13% (-14% su base annua).
Il Documento programmatico Sulla Sicurezza Fino al 21 Gennaio 2007 (data del passaggio della maggioranza del pacchetto
azionario da Deutsche Bank SpA all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Ita-liane), il “Documento Programmatico della Sicurezza” in vigore per Key Client (in quanto facente parte del Gruppo Deutsche Bank) era quello di Deutsche Bank stessa, pubblicato in data 31 Marzo 2006.
A seguito dell’uscita dal Gruppo Deutsche Bank, la Vostra Società si deve do-tare di un proprio “Documento Programmatico sulla Sicurezza”, che sarà sot-toposto all’attenzione del Consiglio nella prima seduta successiva al 31 Marzo 2007, termine previsto dalla vigente normativa.
Sempre in ottemperanza alla normativa, il Consiglio di Key Client ha nominato, nella seduta del 17 Luglio 2006, il Responsabile in materia di Privacy, il quale, a sua volta ha provveduto alla nomina dei responsabili del trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera g) e dell’art. 29 del D.Lgs. n. 196/2003, in funzione dei ruoli assunti all’interno dell’organizzazione aziendale.
Il sistema aziendale dei controlli In Key Client il sistema aziendale dei controlli si articola lungo tre filoni princi-
pali:
• la gestione dei rischi operativi e contabili
• la gestione dei rischi informatici
• la gestione dei rischi di frode sui mercati.
Rischi operativi e contabili
Il sistema a presidio dei rischi operativi e contabili è il risultato del progetto atti-vato in Deutsche Bank a seguito della necessità di adeguamento della norma-tiva statunitense (Sarbanes-Oxley Act, o SOX).
In particolare sono state formalizzate: il flusso dei processi; la checklist dei controlli per l’Acquiring (circa 50); la checklist dei controlli per l’Issuing (circa 65).
Rischi informatici
La gestione dei rischi informatici si basa su tre pilastri:
• il Business Continuity Management, articolato in un piano di Business Con-tinuity e in un piano di Disaster Recovery, presidia i rischi connessi con la
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logistica dei sistemi infornativi, degli stabili, degli impianti e delle attrezza-ture utilizzati da Key Client, per garantire la continuità in casi di emergen-za;
• il programma di Sicurezza Informatica presidia i rischi connessi con gli ac-cessi ai sistemi e ai dati, con la sicurezza dei dati informatici e con la sicu-rezza logica degli ambienti informatici;
• il programma PCI (Payment Card Industry Program) fa riferimento agli ob-blighi specifici degli acquirer e dei processor di carte di credito in termini di sicurezza ed è frutto della cooperazione con i due principali Network inter-nazionali, Visa e MasterCard, cui Key Client aderisce in qualità di licenzia-tario.
Rischi di frode sui mercati
I rischi di frode sui mercati si sostanziano prevalentemente nei rischi di frode per l’attività di Issuing e di Acquiring.
Key Client, in quanto Issuer e Issuing Processor, dedica all’attività di gestione della sicurezza frodi una rilevante quantità di risorse umane ed informatiche.
L’attività di Prevenzione che comprende il controllo, on line e batch, delle tran-sazioni al fine di una identificazione di eventuali malversazioni, viene gestita da operatori specializzati sia presso la Sede sia presso la Controllata Help Phone Srl. Ciò consente una migliore continuità delle attività di controllo ed una im-mediata ed efficace interazione con i titolari e gli esercenti.
L’attività di Amministrazione comprende il completamento dell’iter amministra-tivo e contabile della pratica, nei confronti del Titolare, dell’Esercente, dell’Emittente, dell’Acquirer e dei Circuiti Internazionali, laddove si sia accerta-ta l’origine dolosa della transazione.
Nel 2006 l’attività di prevenzione ha riguardato oltre 256 mila carte (+ 65% su base annua) ed ha consentito di attestare il rapporto percentuale perdite da frodi/volumi di spesa gestiti allo 0,087%, al di sotto dalla media nazionale fatta registrare dai Circuiti internazionali (al 30 settembre 2006: 0,109%).
Internal Audit e Compliance
Nel 2006 la Vostra Società ha usufruito dei Servizi di internal Audit e Com-pliance forniti dalla Capogruppo Deutsche Bank SpA.
Il Contact Center I servizi di assistenza telefonica nei confronti dei Titolari (persone fisiche ed a-ziende), degli Esercenti e delle Banche, vengono erogati da Help Phone, so-cietà specializzata con sede in San Giovanni al Natisone (UD) il cui capitale è detenuto da Key Client all’80% e dalla Banca di Cividale al 20%.
Il Contact Center è in grado, grazie all’elevata professionalità dei suoi operatori e all’impiego di tecnologie all’avanguardia, di fornire una ampia gamma di ser-vizi che comprendono tutte le tipologie di chiamate inbound e outbound, pre-venzione frodi, gestione di E-mail e SMS, iniziative promozionali, ecc.
Help Phone, che si avvale di oltre 150 operatori specializzati multilingue, gesti-sce ogni anno oltre 2,5 milioni di chiamate con modalità 24/24 e 365/365.
I servizi Internet E’ stato realizzato un portale (www.keyclient.it) dedicato alle varie tipologie di clienti: Titolari, Aziende, Esercenti e Banche.
Il servizio garantisce:
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• Innovazione: le Banche Partner possono infatti ospitare i servizi di gestione per le carte di credito all’interno dei propri Internet Banking ovvero utilizza-re una partizione personalizzata del portale stesso.
• Flessibilità: il portale consente la connessione in modalità Single Sign-On, ovvero effettuando un unico log-in direttamente dal sito della propria Ban-ca.
• Semplicità: sul portale tutti possono navigare in modo semplice ed intuitivo. In pochi click si può accedere al conto carta aggiornato in tempo reale, modificare i dati o scaricare in formato elettronico i rendiconti mensili.
• Sicurezza: vengono gestiti i migliori standard di sicurezza.
• Assistenza: è sempre garantita on line, via telefono o via e-mail. Inoltre per i titolari sono attivi i servizi di chat per dialogare direttamente con gli opera-tori o di call back.
I servizi SMS Key Client ha realizzato una serie di servizi informativi via SMS che, attraverso diverse tipologie di messaggi, permettono ai Titolari di tener sempre sotto con-trollo la propria carta in tempo reale.
Il cliente può infatti richiedere informazioni su saldo e disponibilità residua della carta o può decidere di ricevere sul cellulare la notifica delle spese ogni volta che la carta viene utilizzata per un importo pari o superiore ad una soglia da lui stabilita.
In questo modo il cliente viene avvisato in tempo reale anche delle eventuali spese irregolari, il che gli consente, chiamando il Servizio Clienti, di bloccare la carta ottenendo rapidamente la sostituzione gratuita.
La certificazione di qualità Key Client ha adottato il Sistema di Gestione per la Qualità proposto dagli standard internazionali definiti nella Norma ISO 9001:2000, ottenendo il mar-chio di qualità.
La certificazione rilasciata da un Organismo Internazionale (BSI – British Stan-dard Institution) ha evidenziato gli sforzi della Vostra Società nella ricerca e nello sviluppo di modalità gestionali volte al continuo miglioramento dei servizi offerti in termini di efficacia e di efficienza, con l’obiettivo di ottenere la soddi-sfazione e la fiducia del cliente attraverso il miglioramento costante delle solu-zioni offerte.
La certificazione riconosce l’impegno quotidiano di tutti i collaboratori di Key Client ed il loro positivo approccio nei confronti della Qualità.
Seminari e Convegni Al fine di illustrare l’offerta e promuovere i servizi della Vostra Società, ad E-dimburgo, il 28 settembre / 1 ottobre 2006, è stato organizzato il Primo Conve-gno Key Client Cards & Solutions al quale hanno partecipato i rappresentanti di circa 40 Banche e Società operanti nella monetica. Erano altresì presenti importanti rappresentanti istituzionali quali l’ABI, VISA e MasterCard oltre a numerosi giornalisti.
Il Direttore Generale ha inoltre partecipato nella veste di relatore al Convegno “Carte 2006 – War on Cash una nuova sfida per le carte di pagamento” orga-nizzato dall’ ABI a Roma il 27 e 28 novembre 2006.
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Attività di ricerca e sviluppo La Società non svolge attività di ricerca e sviluppo.
Rapporti con la Controllante e con le altre Società del Gruppo Informativa sull’attività di direzione e coordinamento
Si rammenta che, ai sensi degli articoli. 2497 e seguenti del Codice Civile, la Vostra Società è stata sottoposta all’attività di Direzione e Coordinamento della Controllante Deutsche Bank SpA.
Nel corso dell’esercizio 2006, i rapporti intercorsi con la Deutsche Bank SpA e con le altre Società che sono state soggette alla medesima attività di direzione e coordinamento hanno consentito alla Società di beneficiare degli indirizzi strategici divisionali della Divisione Private & Business Clients, nel cui ambito essa ha operato.
Si precisa che non sono state assunte dalla Società, nel corso dell’esercizio 2006, decisioni influenzate dalla Deutsche Bank SpA.
Informativa sui rapporti esistenti con la società controllante e con le società col-legate.
I rapporti con la Capogruppo e le Società del Gruppo, quali meglio specificati nella nota integrativa, sono improntati ad un clima di proficua collaborazione e sono stati tutti regolati a condizioni di mercato.
Non sono state acquistate o sottoscritte azioni della Società controllante o di altre Società del Gruppo.
Azioni proprie Key Client non detiene azioni proprie.
I risultati economici Signori Azionisti,
Vi illustriamo ora più da vicino le voci che caratterizzano l’esercizio 2006:
• il Margine di Intermediazione ammonta complessivamente ad Euro 17.483.867 ed è costituito da un Margine di Interesse negativo pari ad Eu-ro 1.184.869 e da Commissioni nette attive per Euro 18.668.736;
• le Spese amministrative ammontano ad Euro 16.308.108 e sono costituite da Spese per il personale pari ad Euro 3.379.552 e Altre spese ammini-strative per Euro 12.928.556;
• le Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali sono negati-ve per Euro 281.760;
• gli Altri oneri/proventi di gestione risultano attivi per Euro 941.789;
• l’Utile della operatività corrente al lordo delle imposte ammonta complessi-vamente ad Euro 1.835.788;
• le Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono pari ad Euro 919.283;
• l’Utile netto d’esercizio ammonta pertanto ad euro 916.505.
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Evoluzione prevedibile per la gestione Per quanto riguarda le prospettive per il futuro, nel corso del 2007 Key Client
continuerà a svolgere la propria azione al fine di governare i possibili effetti de-terminati dall’evoluzione del mercato che possono incidere sulle attività correnti, continuando a perseguire e realizzare obiettivi di crescita dimensionali al fine di rafforzare la propria capacità competitiva nel rispetto del disegno imprenditoria-le di Gruppo.
Le linee guida che caratterizzeranno l’azione di Key Client per raggiungere i suddetti obiettivi possono essere riassunti di seguito:
• supportare la Capogruppo nello sviluppo della propria attività nell’ambito del Piano Strategico di Gruppo;
• continuare nello sviluppo dei servizi di Issuing, Acquiring e Processing tra-mite specializzazione, qualità, innovazione ed efficienza, realizzando ade-guate economie di scala e di scopo;
• acquisire nuova clientela non solo nell’ambito delle Banche Popolari e/o di Credito Cooperativo, estendendo la propria offerta di servizi a tutte le Ban-che e Società finanziarie che richiedono una gestione personalizzata sia nel caso preferiscano utilizzare le nostre licenze ovvero utilizzare licenze proprie;
• favorire una maggiore penetrazione del prodotto carte sulla clientela retail e corporate sviluppando con i Partners di riferimento tutte quelle attività che consentano il raggiungimento di tale obiettivo;
• continuare ad investire nelle carte revolving con l’obiettivo di incrementare l’incidenza delle nuove emissioni rispetto alle carte a saldo;
• sviluppare continuamente il capitale umano e salvaguardare le competen-ze specialistiche della Società
Eventi successivi al 31 dicembre 2006 Variazione della compagine sociale
In esecuzione agli accordi sottoscritti tra l’Istituto Centrale delle Banche Italiane e Deutsche Bank, in data 22 gennaio 2007, ICBPI ha acquisito il controllo di Key Client Cards & Solutions SpA con il contestuale perfezionamento dei tra-sferimenti azionari relativi alla seconda e alla terza tranche (pari rispettivamen-te al 21% e al 20% del capitale sociale).
Il 29 gennaio ICBPI ha presentato alla Banca d’Italia formale istanza per l’inserimento nel Gruppo ICBPI della finanziaria e della controllata indiretta Help Phone Srl, di cui Key Client detiene l’80% del capitale sociale (del residuo 20% è titolare la Banca di Cividale SpA).
A seguito della cessione da parte di ICBPI a ICCREA Banca di una quota a-zionaria corrispondente al 10% del capitale sociale, l’attuale compagine sociale è la seguente:
ICPBI n. 4.870.400 azioni pari all’80% del capitale sociale
DB n. 608.800 azioni pari al 10% del capitale sociale
ICCREA n. 608.800 azioni pari al 10% del capitale sociale
20
Informativa sull’attività di direzione e coordinamento
A seguito della variazione della compagine sociale richiamata al punto prece-dente, a partire dal 22 gennaio 2007, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice civile, la Vostra Società è sottoposta alla attività di direzione e coordi-namento della controllante ICBPI.
Interventi sulle infrastrutture tecnologiche
Nel corso dei mesi di gennaio e febbraio 2007 si sono concluse le attività di migrazione delle infrastrutture tecnologiche di KeyClient da Deutsche Bank ai nuovi fornitori; in particolare :
• Ambiente Mainframe - Progetto “Consolidation”
In data 20-21 gennaio 2007 si è completato il consolidamento dell’ambiente di produzione, pertanto - a partire dal giorno 22 gennaio 2007 - la responsabilità del servizio mainframe è passata da Deutsche Bank ad IBM Italia. Al riguardo, si è reso necessario sottoscrivere con il nuovo fornitore una modifica al contratto originale per regolamentare la nuova data di inizio contrattuale (prevista per il 1 gennaio 2007) e la con-seguente fatturazione dei servizi.
In data 9-10 febbraio 2007 si è completato il consolidamento relativo agli ambienti di sviluppo e test.
• Ambiente Mainframe - Progetto “Separation”
La prima fase, che consiste nella separazione logica e fisica del Network dall’ambiente Deutsche Bank, è stata completata in data 17/18 febbraio 2007.
La successiva fase - che consiste nella separazione fisica dell’infrastruttura mainframe di KeyClient dall’ambiente Deutsche Bank – verrà completata entro il mese di aprile 2007.
• Ambiente Midrange, Network, Sistemi Distribuiti
Nel corso del mese di gennaio 2007 è stata conclusa la migrazione dei servizi di LAN management, Posta Elettronica, Desktop Management da Deutsche Bank ad I.NET.
Nel mese di febbraio sono state completate le attività di trasferimento dei servizi di Midrange e Network a Seceti.
21
Signori Azionisti
Il risultato di esercizio evidenzia un utile di 916.505 euro che Vi proponiamo di destinare come segue
Utile d’Esercizio euro 916.505
5% a Riserva Legale euro 45.830
a Riserva Straordinaria euro 870.675
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Signori Azionisti,
A conclusione della presente relazione, desideriamo rivolgere il nostro sentito apprezzamento a tutti coloro che hanno fattivamente collaborato per rendere possibile il raggiungimento del buon risultato conseguito dalla Società.
Desideriamo in primo luogo esprimere un particolare e vivo ringraziamento a tutti i nostri Clienti, soprattutto per il continuo contributo di idee apportato e l’incessante stimolo ad operare con l’obiettivo di migliorare ogni giorno per ga-rantire la massima soddisfazione per i servizi resi dalla Vostra Società. A loro rinnoviamo l’impegno e l’assicurazione di adoperarci con professionalità, im-pegno e passione.
Rivolgiamo un sincero riconoscimento al Direttore Generale, ai Dirigenti e al Personale tutto per l’impegno e la dedizione dimostrati, rivolgendo un auspicio affinché possano apportare un contributo sempre maggiore per lo sviluppo e l’affermazione della Vostra Società.
Esprimiamo infine un doveroso ringraziamento ai Componenti del Collegio Sindacale per l’assidua attività caratterizzata dal più fattivo spirito di collabora-zione, svolta a favore della Società.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
(Gianni Testoni)
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L’applicazione degli IAS/IFRS e la struttura del Bilancio
Il presente bilancio è stato redatto applicando i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) di cui al D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38.
I principi IAS (International Accounting Standards) sono emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
I principi IAS predisposti dopo il luglio 2002 sono stati denominati IFRS (Interna-tional Financial Reporting Standards). L’applicazione dei nuovi principi ha modi-ficato la rappresentazione delle operazioni, la valutazione delle attività e passi-vità e la struttura stessa dei bilanci.
Le norme che disciplinano la prima applicazione dei principi IAS/IFRS richiedo-no la predisposizione, con i medesimi principi, di almeno un esercizio di raffron-to sia per i dati patrimoniali sia per i dati economici.
Gli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa sono conformi alla circolare emanata in materia dalla Banca d'Italia in data 14 febbraio 2006, “I-struzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale, degli IMEL, delle SGR e delle SIM”. Il Bilancio risulta, per-tanto, composto dai seguenti documenti:
- stato patrimoniale e conto economico;
- prospetto delle variazioni di patrimonio netto;
- rendiconto finanziario;
- nota integrativa.
Trattandosi del primo bilancio della Società e considerando che i valori del Ra-mo d’azienda conferito al 31 Agosto 2006 erano già determinati in base agli IAS/IFRS, non è stato necessario procedere alla redazione dei documenti pre-visti dalla IFRS1 per la prima applicazione degli IAS/IFRS.
Si evidenzia che il primo Bilancio della Società fa riferimento ad un periodo su-periore a 12 mesi, in quanto decorre dalla costituzione della Società (16 No-vembre 2005) al 31 Dicembre 2006.
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STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO, PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI
PATRIMONIO NETTO E RENDICONTO FINANZIARIO
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STATO PATRIMONIALE
ATTIVO (valori in €) 31 Dicembre 2006
60 Crediti 309.898.612
90 Partecipazioni 495.799
100 Attività materiali 5.953
110 Attività immateriali 528.826
120 Attività fiscali 1.525.146
a) correnti 154.429
b) anticipate 1.370.717
140 Altre attività 230.726.532
Totale 543.180.868
PASSIVO (valori in €) 31 Dicembre 2006
10 Debiti 364.761.820
70 Passività fiscali 2.290.000
a) correnti 2.290.000
b) differite -
90 Altre passività 167.371.734
100 Trattamento di fine rapporto del personale 1.752.809
120 Capitale 6.088.000
180 Utile d'esercizio 916.505
Totale 543.180.868
Il Presidente Il Direttore Generale del Consiglio di Amministrazione
27
CONTO ECONOMICO (valori in €) 2006
10 Interessi attivi e proventi assimilati 662.19820 Interessi passivi e oneri assimilati (1.847.067)
Margine di interesse (1.184.869)
30 Commissioni attive 47.677.01740 Commissioni passive (29.008.281)
Commissioni nette 18.668.736
Margine di intermediazione 17.483.867
120 Spese amministrative: (16.308.108) a) spese per il personale (3.379.552) b) altre spese amministrative (12.928.556)
130 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (23.981)140 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (257.779)170 Altri oneri di gestione (375.274)180 Altri proventi di gestione 1.317.063
Risultato netto della gestione operativa 1.835.788
Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 1.835.788210 Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente (919.283)
Utile della operatività corrente al netto delle imposte 916.505
Utile d'esercizio 916.505
Il Presidente Il Direttore Generale del Consiglio di Amministrazione
28
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO INTERMEDIARI FINANZIARI (valori in €)
Variazioni dell'esercizio Allocazione ri-sultato eserci-zio precedente Operazioni sul patrimonio
Esis
tenz
e al
16.
11.2
005
Mod
ifica
sal
di a
pert
ura
Esis
tenz
e al
16.
11.2
005
Ris
erve
Dividendi e altre
destinaz.
Varia-zioni Ri-
serve Emissione nuove azioni
Acquisto a-zioni proprie
Distribuz. Straord.
dividendi
Variazioni strumenti di capita-
le
Altre va-riazioni
Util
e a
nno
2006
Patr
imon
io n
etto
al
31.1
2.20
06
Capitale
600.000
600.000 5.488.000
6.088.000 Sovrapprezzo e-
missioni -
Riserve: -
a) di utili - - -
-
b) altre - - -
- Riserve da valu-
tazione -
Strumenti di capi-tale
-
Azioni proprie -
Utile d'esercizio - - - -
916.505
916.505
Patrimonio netto 600.000 600.000
- - - 5.488.000 - - - -
916.505
7.004.505 L’emissione di nuove azioni per € 600.000 si riferisce alle azioni emesse alla costituzione della Società e a quelle emesse in sede di aumento di capitale il 1.9.2006 a seguito del conferimento di parte del Ramo d’azienda BankAmericard per € 5.488.000.
29
RENDICONTO FINANZIARIO AL 31.12.2006 (metodo indiretto - valori in €) ATTIVITÀ OPERATIVA 1. GESTIONE 916.505 interessi attivi e proventi assimilati 662.198 interessi passivi e oneri assimilati (1.847.067) commissioni attive 47.677.017 commissioni passive (29.008.281) spese amministrative-spese per il personale (3.379.552) altri costi (13.210.316) altri proventi/oneri di gestione 941.789 imposte (919.283)2. LIQUIDITÀ GENERATA DALLA RIDUZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti - altre attività -3. LIQUIDITÀ ASSORBITA DALL’INCREMENTO DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE (542.150.290) attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti (309.898.612) altre attività (232.251.678)4. LIQUIDITÀ GENERATA DALL’INCREMENTO DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE 536.176.363 debiti 364.761.820 titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie al fair value - altre passività 171.414.5435. LIQUIDITÀ ASSORBITA DAL RIMBORSO/RIACQUISTO DELLE PASSIVITÀ FI-NANZIARIE - debiti - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie al fair value - altre passività -LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA DALL’ATTIVITÀ OPERATIVA (5.057.422)
30
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. LIQUIDITÀ GENERATA DAL DECREMENTO DI - partecipazioni - attività finanziarie detenute sino alla scadenza - attività materiali - attività immateriali - altre attività -2. LIQUIDITÀ ASSORBITA DALL’INCREMENTO DI (1.030.578)
partecipazioni (495.799)attività finanziarie detenute sino alla scadenza -attività materiali (5.953)attività immateriali (528.826)altre attività -
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA DALL’ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO (1.030.578) ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
emissione/acquisti di azioni proprie -emissione/acquisto strumenti di capitale -distribuzione dividendi e altre finalità -
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA DALL’ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO -LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL’ESERCIZIO - RICONCILIAZIONE
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio -Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio -Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio -
31
Alcuni commenti alle voci del Bilancio
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
(000 Euro)
60 Crediti Euro 309.899
Il saldo della posta patrimoniale è principalmente riferito a:
- Esposizione verso titolari di “Altre Banche”/“Altri Issuers”
Banche Euro 303.731
- Esposizione verso titolari di “Altri Issuers” Finanziarie Euro 5.439
- Rapporti di C/C intrattenuti con Banche Euro 601
90 Partecipazioni Euro 496
Trattasi della partecipazione, pari all’80%, detenuta in Help Phone Srl.
La Società, avvalendosi delle deroghe previste dallo IAS 27 e dall’art. 24 del D. Lgs. N. 87/92, non ha predisposto il bilancio consolidato.
110 Attività immateriali Euro 529
- Si riferisce ai software acquistati
120 Attività fiscali Euro 1.525
- Attività fiscali correnti Euro 154
Trattasi delle ritenute subite su C/C intrattenuti con banche
- Attività fiscali anticipate Euro 1.371
Il saldo è composto dall’ammontare delle imposte anticipate derivanti da
costi fiscalmente deducibili negli esercizi futuri
140 Altre attività Euro 230.727
La posta è composta in gran parte da:
- Partite in attesa di elaborazione Euro 30.078
Trattasi di movimenti pervenuti dai Circuiti e da Banche In corso
di elaborazione
- Crediti verso i Network Euro 39.548
Trattasi del credito vantato verso i Network concernenti
utilizzi di carte da parte di altri Issuers
- Disposizioni da elaborare per RNI Euro 158.332
Trattasi di disposizioni di addebito alle Banche in attesa
di essere eseguite a mezzo RNI
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STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
10 Debiti Euro 364.762
La voce ricomprende rapporti di C/C intrattenuti con Banche Euro 360.468
90 Altre passività Euro 167.372
La voce ricomprende principalmente:
- Partite in attesa di elaborazione Euro 95.707
Trattasi di movimenti pervenuti dai Consorzi e da Banche
in corso di elaborazione
- Disposizioni da elaborare per RNI Euro 38.410
Trattasi di disposizioni di accredito alle Banche ed esercenti
in attesa di essere eseguite a mezzo RNI
- Accantonamenti per commissioni da riconoscere Euro 16.652
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CONTO ECONOMICO
Interessi Euro 1.185
Trattasi degli interessi attivi e passivi maturati sui C/C di corrispondenza con banche.
Commissioni Euro 18.669
Trattasi delle commissioni riconosciuteci o da riconoscere con banche, eser-centi, network.
Altri oneri di gestione Euro 375 La voce ricomprende principalmente le sopravvenienze passive rivenienti dall’attività di Issuing ed Acquiring.
Altri proventi di gestione Euro 1.317
La voce si riferisce per la quasi totalità al recupero delle spese postali dai titolari delle carte di credito.
34
L’adozione dei nuovi principi contabili IAS/IFRS
La normativa europea
L’applicazione in Italia dei principi contabili internazionali deriva dal cambiamen-to avvenuto nella normativa europea di riferimento a partire dall’anno 2002: le nuove disposizioni legislative introdotte nascono dall’esigenza di attuare un’armonizzazione contabile a livello comunitario, recependo gli standard con-tabili uniformi e accettati a livello internazionale.
Questo processo ha lo scopo di rendere comparabile e significativa l’informazione contabile fornita dalle imprese quotate, per favorire lo sviluppo della concorrenza, la crescita dei mercati e per meglio tutelare i risparmiatori e gli investitori.
A tale fine, la Commissione emanò nel luglio del 2002 il Regolamento n. 1606/02 per ottenere, a partire dal 2005, l’armonizzazione contabile mediante l’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS nella redazione dei bilanci consolidati da parte delle società quotate dell’Unione Europea.
I principi contabili internazionali sono emessi dallo IASB (International Accoun-ting Standards Board): si tratta di un ente, che si prefigge lo sviluppo, nell’interesse pubblico, di norme contabili di generale accettazione.
Il Regolamento comunitario 1606/02, ricordato in precedenza, dispone che tali principi debbano essere omologati dalla Commissione Europea e siano suc-cessivamente pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
In allegato al presente capitolo si riporta l’elenco dei principi IAS/IFRS omologa-ti dalla Commissione.
La normativa italiana
In Italia il Governo ha approvato il Decreto Legislativo di recepimento dei nuovi principi (D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38).
Questo Decreto, conformemente alla delega ricevuta dal Parlamento, ha am-pliato l’ambito di applicazione dei principi IAS/IFRS anche ai bilanci individuali (in via facoltativa per il 2005 ed obbligatoria dal 2006) delle società quotate, del-le banche e degli altri enti finanziari vigilati.
Il provvedimento legislativo ha dovuto considerare anche l’armonizzazione delle disposizioni civilistiche e fiscali, che si è resa necessaria per poter recepire i nuovi criteri contabili nei bilanci individuali.
Il legislatore ha quindi emanato specifiche disposizioni civilistiche in materia di distribuzione di utili e di riserve e nuove disposizioni tributarie per mantenere invariate le regole di quantificazione della base imponibile, basate sul principio di derivazione dal risultato del conto economico, cercando di assicurare la neu-tralità dell’imposizione rispetto ai diversi criteri di redazione del bilancio d’esercizio.
L’insieme delle disposizioni citate ha l’obiettivo di consentire alle società l’impiego di criteri contabili omogenei realizzando una condizione fondamentale per l’intelligibilità e la rilevanza dell’informativa contabile fornita al mercato.
Per quanto concerne i bilanci bancari e degli altri enti finanziari vigilati, il decre-to n. 38 ha confermato i compiti già assegnati alla Banca d’Italia dal D. Lgs. n. 87/92, in tema di definizione degli schemi contabili e del contenuto della nota in-tegrativa e delle altre note al bilancio.
35
La Banca d’Italia ha emanato in data 14 febbraio 2006 la relativa circolare ap-plicativa, “Istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari finanziari i-scritti nell’elenco speciale, degli IMEL, delle SGR e delle SIM”. A tale circolare si è fatto riferimento per la preparazione degli schemi patrimoniali ed economici e per il contenuto del bilancio.
La completa illustrazione dei nuovi principi contabili adottati è riportata nel capi-tolo relativo ai criteri di redazione di questo bilancio.
36
Allegato PRINCIPI E INTERPRETAZIONI IN VIGORE ALLA DATA DEL 31.12.2006 IAS 1 Presentazione del bilancio Reg. 2238/2004 mod. 1910/2005, mod.
108/2006 IAS 2 Rimanenze Reg. 2238/2004
IAS 7 Rendiconto finanziario Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori
Reg. 2238/2004
IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio
Reg. 2238/2004
IAS 11 Commesse a lungo termine Reg. 1725/2003
IAS 12 Imposte sul reddito Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004, 211/2005
IAS 14 Informativa di settore Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari Reg. 2238/2004 mod. 211/2005, 1910/2005
IAS 17 Leasing Reg. 2238/2004
IAS 18 Ricavi Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004
IAS 19 Benefici per i dipendenti Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004, 211/2005, 1910/2005
IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valu-te estere
Reg. 2238/2004 mod. 708/2006
IAS 23 Oneri finanziari
Reg. 1723/2003 mod. 2238/2004
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate
Reg. 2238/2004 mod. 1910/2005
IAS 26 Fondi di previdenza Reg. 1725/2003
IAS 27 Bilancio consolidato e separato Reg. 2238/2004
IAS 28 Partecipazioni in società collegate Reg. 2238/2004
IAS 29 Informazioni contabili in economie iperin-flazionate
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
IAS 30 Informazioni richieste nel bilancio delle banche e degli istituti finanziari
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
IAS 31 PARTECIPAZIONE IN JOINT VENTURE REG. 2238/2004 IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilan-
cio delle banche e degli istituti finanziari Reg. 2237/2004 mod. 2238/2004, 211/2005, 1864/2005
IAS 33 Utile per azione Reg. 2238/2004 mod. 211/2005
IAS 34 Bilanci intermedi Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004
IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attivitá Reg. 2236/2004 mod. 2238/2004
37
IAS 37 Accantonamenti, passività e attivitá poten-ziali
Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004
IAS 38 Attivitá immateriali Reg. 2236/2004 mod. 2238/2004, 211/2005, 1910/2005
IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazio-ne
Reg. 2086/2004 mod. 2236/2004, 211/2005, 1751/2005, 1864/2005, 1910/2005, 2106/2005, mod. 108/2006
IAS 40 Investimenti immobiliari Reg. 2238/2004
IAS 41 Agricoltura Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004
IFRS 1 Prima adozione dei principi contabili inter-nazionali
Reg. 707/2004 mod. 2236/2004, 2237/2004, 2238/2004, 211/2005, 1751/2005, 1864/2005, 1910/2005, 108/2006
IFRS 2 Pagamenti basati su azioni Reg. 211/2005
IFRS 3 Aggregazioni aziendali Reg. 2236/2004
IFRS 4 Contratti assicurativi Reg. 2236/2004 mod. 108/2006
IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendi-ta e attività operative cessate
Reg. 2236/2004
IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse mi-nerarie
Reg. 1910/2005
IFRS 7 Strumenti finanziari informazioni integrative Reg. 108/2006
SIC 7 Introduzione dell'euro Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
SIC 10 Assistenza pubblica - nessuna specifica re-lazione alle attività operative
Reg. 1725/2003
SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo)
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004, 1751/2005
SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimen-ti in natura da parte dei partecipanti al con-trollo
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
SIC 15 Leasing operativo – Incentivi Reg. 1725/2003
SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di condi-zione fiscale di un'impresa o dei suoi azioni-sti
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
SIC 27 La valutazione della sostanza delle opera-zioni nella forma legale del leasing
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
SIC 29 Informazioni integrative – Accordi per servizi di concessione
Reg. 1725/2003
SIC 31 Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti servizi pubblicitari
Reg. 1725/2003 mod. 2238/2004
SIC 32 Attività immateriali – Costi connessi a siti web
Reg. 1725/2003 mod. 2236/2004, 2238/2004
IFRIC 1 Cambiamenti nelle passività iscritte per smantellamenti, ripristini e passività similari
Reg. 2237/2004
IFRIC 2 Azioni dei Soci in entitá cooperative o stru-menti similari
Reg. 1073/2005
IFRIC 4 Determinazione se un accordo contiene un leasing
Reg. 1910/2005
IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi per smantellamenti, ripristini e bonifiche am-bientali
Reg. 1910/2005
38
IFRIC 6 Passività derivanti dalla partecipazione ad un mercato specifico – Rifiuti di apparec-chiature elettriche ed elettroniche
Reg. 108/2006
IFRIC 7 Applicazione del metodo della ridetermina-zione ai sensi dello IAS 29 Informazioni contabili in economie iperinflazionate
Reg. 708/2006
IFRIC 8 Ambito di applicazione dell’IFRS 2 Reg. 1329/2006
IFRIC 9 Rivalutazione dei derivati incorporati Reg. 1329/2006
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NOTA INTEGRATIVA PARTE A – POLITICHE CONTABILI
SEZIONE 1 – L’ILLUSTRAZIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di redazione Il Bilancio è redatto secondo i principi contabili emanati dall’International Ac-counting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e omologati dalla Com-missione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Sono stati applicati alle singole voci i principi in vigore alla data di riferimento della situazione omologati con i relativi regolamenti dell’Unione Europea. L’elenco dei principi e delle interpretazioni in vigore è riportato in allegato.
Il Bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal pro-spetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle note esplicative.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto.
Gli importi, se non diversamente specificati, sono esposti in migliaia di euro.
Il bilancio al 31.12.2006 rappresenta il primo bilancio della Società ed ha una durata di 13,5 mesi (dal 16.11.2005, data di costituzione, al 31.12.2006). Ne consegue che non possono essere fornite informazioni comparative. La Socie-tà, inoltre, pur possedendo una partecipazione di controllo non ha predisposto il bilancio consolidato in quanto risultano rispettate le condizioni previste dallo IAS 27. In particolare Key Client è Società controllata da Deutsche Bank che ha elaborato il bilancio consolidato al 31.12.2006 in base agli IFRS. Sono stati in-formati tutti gli azionisti di minoranza della mancata predisposizione del bilancio consolidato senza alcuna contestazione.
Principi Contabili: Crediti Criteri di classificazione
I crediti si riferiscono ai rapporti di natura commerciale con clientela e con ban-che e sono costituiti da attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi de-terminati o determinabili e scadenza fissa che non risultano quotati su mercati attivi.
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, comprensivo dei costi / proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili fin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rim-borso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utiliz-zando il metodo del tasso di interesse effettivo.
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Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata una ri-cognizione dei crediti volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possi-bile perdita di valore. Per i crediti che non risultano singolarmente significativi oppure che non hanno evidenziato perdite durevoli di valore dall’analisi analiti-ca, sono aggregati in classi omogenee e sottoposti a valutazione su base collet-tiva.
La rettifica di valore è iscritta a conto economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella mi-sura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi suc-cessivamente alla rettifica stessa.
La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso supe-rare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Criteri di cancellazione
I crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai cre-diti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, an-corché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mante-nuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, an-che in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi.
Principi Contabili: Attività materiali Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investi-menti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo, nonché i costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà .
Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati tra le attività se, e solo se, si verificano contemporaneamente le seguenti condizioni:
o è probabile che i futuri benefici economici riferibili al bene saranno goduti dall’impresa;
o il costo può essere attendibilmente determinato.
Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi ammini-strativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utiliz-zatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri.
Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla so-cietà locatrice.
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L’applicazione del principio della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica impone infatti l’iscrizione o la cancellazione di una posta di bi-lancio solo in presenza di un reale trasferimento dei rischi e benefici connessi con l’attività oggetto di compravendita.
Con riferimento alla contabilizzazione delle operazione di leasing finanziario l’applicazione di questa norma si sostanzia nell’iscrizione di un credito nel bi-lancio del locatore, del cespite in locazione e del corrispondente debito nel bi-lancio del locatario.
Criteri di iscrizione
Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo.
Il costo rappresenta l’importo pagato inclusivo di tasse non recuperabili, even-tuali dazi all’importazione e tutti i costi direttamente imputabili alla messa in fun-zione del bene dedotti eventuali sconti commerciali e abbuoni.
Oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene sono i costi da sostenere per la preparazione del luogo di installazione del bene che si acquisirà; i costi iniziali di consegna e movimentazione; i costi di in-stallazione; gli onorari professionali, quali ad esempio quelli di architetti e inge-gneri; i costi stimati per lo smantellamento, per la rimozione dell’attività e per la bonifica del luogo.
Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei be-nefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.
Il momento della rilevazione in contabilità coincide con la data di trasferimento dei rischi e benefici.
Criteri di valutazione
Le immobilizzazioni materiali, successivamente alla loro iscrizione iniziale, sono valutati con il metodo del costo al netto delle quote di ammortamento preceden-temente contabilizzate e di qualsiasi perdita durevole di valore accumulata.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita uti-le, adottando un criterio di ammortamento che rifletta le modalità con le quali si suppone che i benefici economici futuri del bene siano utilizzati dall’entità e, pertanto, il consumo dell’attività materiale oggetto di ammortamento.
Il criterio di ammortamento viene rivisto almeno alla chiusura di ogni esercizio e modificato nel caso in cui ci siano stati cambiamenti significativi, nelle modalità attese di consumo dei benefici economici futuri generati da un bene.
La vita utile con riferimento alle principali categorie di immobilizzazioni è la se-guente:
- mobile e arredamento: sette anni
- macchine elettroniche d’ufficio: tre anni
Le spese di ristrutturazione di immobili in affitto sono ammortizzate per un pe-riodo non superiore alla durata del contratto di affitto.
Se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite.
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Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico, a meno che l’attività non sia stata iscritta al proprio valore rivalutato.
In tal caso la perdita per riduzione durevole di valore deve essere trattata come una diminuzione della rivalutazione.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Criteri di cancellazione
Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.
I proventi o gli oneri derivanti dalla derecognition, determinati come differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività, devono es-sere imputati al conto economico e non possono essere inclusi fra i ricavi.
Principi Contabili: Attività immateriali Criteri di classificazione
Un’immobilizzazione immateriale è iscritta in bilancio quando soddisfa le se-guenti condizioni:
o è identificabile autonomamente, rispetto ad un eventuale avviamento acquisito a seguito di un’aggregazione tra imprese;
o l’impresa che redige il bilancio ne detiene il controllo;
o è probabile che l’impresa fruisca dei benefici economici futuri attribui-bili all’attività considerata.
Nel caso in cui sussistano tutti i requisiti sopra esposti, l’impresa ha l’obbligo di capitalizzare i costi sostenuti tra le attività immateriali. In caso contrario i sud-detti costi devono essere spesati a conto economico.
Non sono considerate capitalizzabili le spese di ricerca, le spese di formazione del personale, le spese di pubblicità e/o di promozione, le spese di ricolloca-mento del personale o di riorganizzazione di una impresa, l’avviamento di un’attività o di un’azienda non acquistate.
Rientrano invece nella categoria attività immateriali il software applicativo ad utilizzazione pluriennale.
Le altre attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali.
Criteri di iscrizione e valutazione
Tutte le attività immateriali che soddisfano i requisiti di rilevazione, devono es-sere inizialmente contabilizzate al costo.
Il costo di un’attività immateriale acquisita comprende, oltre al costo di acquisto, tutte le spese direttamente attribuibili, sostenute al fine di condurre l’attività all’utilizzo da parte dell’impresa; ogni sconto o abbuono ottenuto è dedotto ai fi-ni della determinazione del costo.
Una spesa successiva sostenuta per un’attività immateriale dopo il suo acquisto o il suo completamento deve essere rilevata come un costo nell’esercizio in cui si è verificata a meno che sia probabile che questa spesa porrà l’attività nelle
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condizioni di generare futuri benefici economici superiori al normale livello di rendimento originariamente valutato e se questa spesa può essere valutata e attribuita all’attività immateriale in modo attendibile.
Nel caso in cui le spese non dovessero soddisfare tali requisiti dovranno essere spesate immediatamente nel conto economico
Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato sulla base della rela-tiva vita utile e il valore residuo alla fine della sua vita utile deve essere assunto come pari allo zero a meno che non ci sia un impegno da parte di terzi all’acquisto dell’attività. Il periodo di ammortamento è la migliore stima della sua vita utile, con una presunzione non assoluta che la vita utile non ecceda i venti anni.
La vita utile per le immobilizzazioni immateriali, costituite principalmente da sof-twares, è stimata in tre anni.
Qualora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma sola-mente alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione delle im-mobilizzazioni.
Tali attività devono essere valutate sistematicamente almeno una volta all’anno, sulla base del loro valore recuperabile determinato attraverso il cosiddetto “im-pairment test”.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile.
Criteri di cancellazione
Un'immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momen-to della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.
I profitti e le perdite derivanti dalla cessazione o dalla dismissione di un’attività immateriale, determinati come differenza tra i proventi netti derivanti dalla di-smissione ed il valore contabile dell’attività stessa, devono essere rilevati come provento o costo in conto economico nel periodo in cui la cessione o la dismis-sione si sono verificate.
Principi Contabili: Trattamento di fine rapporto del Personale Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del suo va-
lore attuariale.
Ai fini dell'attualizzazione, si utilizza il metodo della Proiezione unitaria del credi-to che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun e-sercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il tasso utilizzato per l’attualizzazione è determinato come media dei tassi swap relativi alle date di valutazione, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all'estinzio-ne finale dell’intera obbligazione.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi pre-cedenti non ancora contabilizzati, ricavi attesi derivanti dalle attività a servizio del piano, e profitti/perdite attuariali, ad eccezione degli interessi maturati che
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sono esposti in conto economico nella voce di pertinenza. Questi ultimi sono computati in base al metodo del “corridoio”, ossia come l'eccesso dei profit-ti/perdite attuariali cumulati, risultanti alla chiusura dell'esercizio precedente, ri-spetto al 10% del valore attuale dei benefici generati dal piano. Tale eccedenza viene iscritta sulla base della vita lavorativa media attesa dei partecipanti al piano stesso.
Il Fondo Trattamento Fine Rapporto deve essere considerato come un benefi-cio a prestazione definita che si sostanzia in una passività complessa per il cal-colo della quale l’azienda è tenuta a stimare la data prevista di interruzione del rapporto di lavoro, tenendo inoltre conto del peso di variabili demografiche (ad esempio tassi di mortalità, età e sesso dei dipendenti, turnover aziendale) e fi-nanziarie (ad esempio il livello delle retribuzioni future sia in termini rivalutazio-ne di legge e degli incrementi retributivi attesi) che influenzeranno il valore dell’obbligazione assunta dall’azienda.
Principi Contabili: Fondi per rischi ed oneri Altri fondi Con riguardo agli altri fondi rischi ed oneri, lo IAS 37 prescrive che possano es-
sere stanziati accantonamenti a tali fondi solo qualora l’azienda abbia in essere un’obbligazione derivante da eventi passati, risulti che per l’adempimento di tale obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse ed inoltre si sia in grado di stimare in modo attendibile la passività.
Nei casi in cui il fattore temporale sia rilevante, si procede all’attualizzazione degli accantonamenti mediante l’utilizzo dei tassi correnti di mercato.
L’accantonamento è rilevato a conto economico.
Gli accantonamenti determinati su base analitica e collettiva e relativi alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito relativo alle garanzie ed impe-gni sono inclusi nella voce di stato patrimoniale “Altre passività”, conformemen-te alle istruzioni emanate dalla Banca d’Italia .
Tali accantonamenti sono determinati applicando i medesimi criteri preceden-temente esposti con riferimento ai crediti di finanziamento.
Negli altri fondi sono ricomprese anche le valutazioni attuariali effettuate ai sen-si dello IAS 19 e relativi ai seguenti programmi a prestazione definita:
o premio fedeltà riconosciuto ai dipendenti al raggiungimento dei livelli di anzianità di servizio stabiliti contrattualmente;
o copertura sanitaria offerta al personale in servizio ed in quiescenza.
Principi Contabili: Attività e passività fiscali Imposte sul reddito Gli effetti relativi alle imposte correnti, anticipate e differite sono rilevati appli-
cando le aliquote di imposta vigenti al momento della chiusura dell’esercizio (correnti) o del periodo atteso di riversamento (differite / anticipate).
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una pru-denziale previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determi-nate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valo-
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re attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corri-spondenti valori assunti ai fini fiscali.
Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimo-niale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Atti-vità fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”.
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono siste-maticamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.
La consistenza delle passività fiscali viene inoltre adeguata per fare fronte agli oneri che potrebbero derivare da accertamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali.
Principi Contabili: Altre informazioni Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile
che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.
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NOTA INTEGRATIVA
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE Tutti i dati, se non diversamente indicato, sono da intendersi in migliaia di Euro
ATTIVO Sezione 6 – Crediti – Voce 60 6.1 Crediti verso banche Tipologia operazioni/valori Totale 2006
1. Depositi e conti correnti 6912. Pronti contro termine 3. Finanziamenti: 3.1 da leasing finanziario 3.2 da attività di factoring - crediti verso cedenti - crediti verso debitori ceduti 3.3 altri finanziamenti 4. Titoli di debito 5. Altre attività 303.7326. Attività cedute non cancellate 6.1 rilevate per intero 6.2 rilevate parzialmente 7. Attività deteriorate 7.1 da leasing finanziario 7.2 da attività di factoring 7.3 altri finanziamenti
Totale (valore di bilancio) 304.423Totale (fair value) 304.423
6.2 Crediti verso banche costituiti in garanzia di proprie passività e impegni Fattispecie non presente
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6.3 Crediti verso enti finanziari Tipologia operazioni/valori Totale 20061. Pronti contro termine 2. Finanziamenti: 2.1 da leasing finanziario 2.2 da attività di factoring - crediti verso cedenti - crediti verso debitori ceduti 2.3 altri finanziamenti 3. Titoli di debito 4. Altre attività 5.439 5. Attività cedute non cancellate 5.1 rilevate per intero 5.2 rilevate parzialmente 6. Attività deteriorate 6.1 da leasing finanziario 6.2 da attività di factoring 6.3 altri finanziamenti
Totale (valore di bilancio) 5.439 Totale (fair value) 5.439
6.4 Crediti verso enti finanziari costituiti in garanzia di proprie passività e impegni Fattispecie non presente 6.5 Crediti verso clientela Tipologia operazioni/valori Totale 20061. Leasing finanziario 2. Factoring
3. Credito al consumo
4. Carte di credito
5. Altri finanziamenti
6. Titoli
7. Altre attività 37
8. Attività cedute non cancellate
9. Attività deteriorate
Totale (valore di bilancio) 37Totale (fair value) 37
6.6 Crediti verso clientela costituiti in garanzia di proprie passività ed impegni Fattispecie non presente
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6.7 Crediti: Attività garantite Fattispecie non presente
Durata residua dei crediti La durata residua dei crediti può così essere dettagliata
A vista Totale 2006
crediti v/ banche per depositi e conti correnti 691 691 crediti v/ banche – altri 303.732 303.732 crediti v/ enti finanziari – altri 5.439 5.439 crediti v/ clientela - altri 37 37
Totale 309.899 309.899
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Sezione 9 – Partecipazioni – Voce 90 9.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi Totale 2006
496
La partecipazione si riferisce all’impresa controllata in via esclusiva (quota di partecipazione 80%) nella controllata Help Phone Srl con sede in San Giovanni al Natisone.
Il totale dell’attivo al 31 Dicembre 2006 è pari ad Euro 4.572 mila
Il totale dei ricavi nell'esercizio 2006 è pari ad Euro 7.780 mila
Il patrimonio netto è pari ad Euro 917 mila
L'utile dell'esercizio 2006 è pari ad Euro 69 mila
Sezione 10 - Attività materiali – Voce 100 10.1 Attività materiali Composizione
Valutate al costo
Valutate al fair value o rivalutate
A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà 6 - a) terreni b) fabbricati c) mobili 5 d) impianti elettronici 1 e) altre 1.2 acquisite in locazione finanziaria - - a) terreni - b) fabbricati - c) mobili d) impianti elettronici e) altre
Totale A 6 -B. Attività detenute a scopo d’investimento 2.1 di proprietà - - a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in locazione finanziaria - - a) terreni b) fabbricati
Totale B - -Totale (A + B) 6 -
Non ci sono attività riferibili al leasing finanziario svolto in qualità di locatore.
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10.2 Attività materiali Variazioni annue
Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici
Altre Totale 2006
A. Esistenze iniziali lorde -A.1 Riduzioni di valore totali nette -A.2 Esistenze iniziali nette -B. Aumenti: - - 5 25 - 30B.1 Acquisti 5 25 30B.2 Spese per migliorie capitalizzate -B.3 Riprese di valore -B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - a) patrimonio netto - b) conto economico -B.5 Differenze positive di cambio -B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
-
B.7 Altre variazioni -C. Diminuzioni: - - - 24 - 24C.1 Vendite - - - -C.2 Ammortamenti - - 24 - 24C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - b) conto economico -C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - b) conto economico -C.5 Differenze negative di cambio -C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
-
b)attività in via di dismissione -C.7 Altre variazioni -D. Rimanenze finali - - 5 1 - 6D.1 Riduzioni di valore totali nette - - - 24 - 24D.2 Rimanenze finali lorde - - 5 25 - 30E. Valutazione al costo - - - - - -
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10.3 Attività materiali costituite in garanzia di propri debiti e impegni Fattispecie non presente
Sezione 11 - Attività immateriali - Voce 110 11.1 Attività immateriali Composizione
Durata limitata
Durata illimitata
A.1 Avviamento A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività 529 - A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività
Totale 529 -
Non si riportano attività riferibili al leasing finanziario (locatore) né attività concesse in leasing operativo.
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Altre attività immate-riali - Generate inter-
namente
Altre attività im-materiali - Altre
11.2 Attività immateriali Variazioni annue
Avvia-mento
Lim Illim Lim Illim
Totale 2006
A. Esistenze iniziali lorde - -A.1 Riduzioni di valore totali nette - -A.2 Esistenze iniziali nette - - - - - -B. Aumenti B.1 Acquisti 787 787B.2 Incrementi di attività immateriali interne
-
B.3 Riprese di valore -B.4 Variazioni positive di fair value - - a patrimonio netto - - a conto economico -B.5 Differenze di cambio positive -B.6 Altre variazioni - -C. Diminuzioni C.1 Vendite - - - - - -C.2 Rettifiche di valore - - - 258 - 258 - Ammortamenti 258 258 - Svalutazioni - + patrimonio netto - + conto economico -C.3 Variazioni negative di fair value - - a patrimonio netto - - a conto economico -C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione
-
C.5 Differenze di cambio negative -C.6 Altre variazioni -D. Rimanenze finali - - - 529 - 529D.1 Rettifiche di valore totali nette - - 258 - 258E. Rimanenze finali lorde - - - 787 - 787F. Valutazione al costo - - - - - -
Legenda
Lim: a durata limitata Illim: a durata illimitata
11.3 Altre informazioni Totale 2006Attività immateriali acquisite per concessione governativa -Attività immateriali costituite in garanzia di propri debiti -Impegni per l'acquisto di attività immateriali -Attività immateriali oggetto di locazione finanziaria -
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Sezione 12 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 120 e Voce 70 12.1 Attività per imposte correnti e anticipate Composizione
Totale 2006
Crediti Erario per Ritenute d'Acconto subite 154Totale imposte correnti 154
Benefici ai dipendenti
Fondo rischi su crediti
Fondi per rischi e oneri
Perdite di esercizi precedenti
Costi deducibili in esercizi successivi
Avviamento 1.371
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Altre poste di bilancio Totale imposte anticipate 1.371
Totale complessivo 1.525
12.2 Passività per imposte correnti e differite Composizione
Totale 2006
Accantonamento per IRES e IRAP 2.290Totale imposte correnti 2.290
Plusvalenze da cessione immobili
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Altre poste di bilancio Totale imposte differite -
Totale complessivo 2.290
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12.3 Variazioni delle imposte anticipate
(In contropartita del conto economico) Totale 2006
1. Importo iniziale -2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 1.371
a) relative a precedenti esercizi -b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 1.371
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio -
a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 1.371
12.4 Variazioni delle imposte differite
(In contropartita del conto economico) Totale 2006
1. Importo iniziale -2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio -
a) relative a precedenti esercizi -b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti -3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio -
a) rigiri b) mutamento di criteri contabili c) altre -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale -
12.5 Variazioni delle imposte anticipate (In contropartita del patrimonio netto)
Fattispecie non presente
12.6 Variazioni delle imposte differite (In contropartita del patrimonio netto)
Fattispecie non presente
56
(dati in migliaia di €) Esercizio 2006 Esercizio 2005
Ammontare delle diffe-renze tem-poranee
effetto fiscale
aliquota %
Ammontare delle diffe-renze tem-poranee
effetto fiscale
aliquota %
Imposte anticipate
Costi deducibili in esercizi successivi, spese per il personale 594 196 33,00% - - -
Costi deducibili in esercizi successivi, spese di rappresentanza 53 20 38,25% - - -
Costi deducibili in esercizi successivi, accantonamenti stimati di spese ammi-nistrative 3.018 1.155 38,25% - - -
Totale 3.665 1.371 -
Imposte differite
Totale - - -
Imposte differite (anticipate) nette (1.371) -
Imposte anticipate attinenti a perdite fi-scali dell'esercizio - -
Imposte anticipate attinenti a perdite fi-scali degli esercizi precedenti - -
Effetto di conto economico variazione delle imposte anticipate (1.371) variazione delle imposte differite - variazione netta (1.371) Differenze temporanee escluse dalla de-terminazione delle imposte (anticipate) e differite: Perdite fiscali riportabili a nuovo - - Totale - -
IRES - riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva:
Esercizio
2006
Esercizio
2005 - aliquota ordinaria applicabile 33,00% - Effetto delle variazioni permanenti in aumento (diminuzione) rispetto all'a-
liquota IRES ordinaria:
- Redditi esenti - Costi indeducibili 1,06% -
- aliquota effettiva 34,06% -
57
Sezione 14 - Altre attività – Voce 140 14.1 Altre attività Composizione Totale 2006Fondi spese macchine affrancatrici 409Altre partite 15Partite in attesa di elaborazione 30.078Risconti attivi 85Crediti verso i Network 39.548Disposizioni da elaborare per RNI 158.332Bollettini postali da incassare 2.211Crediti verso Erario - C/IVA 49
Totale 230.727
58
PASSIVO Sezione 1 – Debiti - Voce 10 1.1 Debiti verso banche Voci Totale 20061. Pronti contro termine -2. Finanziamenti 360.4683. Altri debiti 4.294
Totale 364.762Fair value 364.762
1.2 Debiti verso enti finanziari Fattispecie non presente 1.3 Debiti verso clientela Fattispecie non presente
Sezione 7 – Passività fiscali – Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.
Sezione 9 - Altre passività - Voce 90 9.1 Altre passività Composizione
Totale 2006
Accantonamenti di spese in attesa di fatture dai fornitori 5.899Accantonamenti a fronte spese per il personale 1.282Accantonamenti di commissioni da riconoscere 16.652Partite in attesa di elaborazione 95.707Debiti verso Erario per ritenute da versare 267Debiti verso Erario per Bolli Virtuali da versare 1.060Debiti verso Enti previdenziali per contributi da versare 304Debiti verso fornitori 4.987Debiti verso dipendenti 620Risconti Passivi 819Disposizioni da elaborare per RNI 38.410Altre partite 1.365
Totale 167.372
59
Sezione 10 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 100 10.1 Trattamento di fine rapporto del personale Variazioni annue
Totale 2006
A. Esistenze iniziali -B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio 36
B.2 Altre variazioni in aumento (**) 1.797
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate 31
C.2 Altre variazioni in diminuzione 49
D. Rimanenze finali 1.753
(**) E' ricompreso l'importo di € 1.789 mila riveniente dal conferimento effet-tuato da Deutsche Bank SpA
Sezione 12 – Patrimonio – Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220 12.1 Patrimonio Composizione voci/valori
Totale 2006
1. Capitale 6.088
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
4. (Azioni proprie)
a) capogruppo
b) controllate
5. Riserve da valutazione
6. Strumenti di capitale
7. Utile d'esercizio 917
Totale 7.005 12.2 "Capitale” e “Azioni proprie" Composizione La composizione al 31 dicembre 2006 del capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è la se-guente:
- numero 3.104.880 azioni detenute dalla Controllante Deutsche Bank SpA, - numero 2.983.120 azioni detenute dall' Istituto Centrale delle Banche Popolari SpA.
Per quanto attiene alle azioni proprie, la fattispecie non è presente
60
12.3 Capitale Variazioni annue voci/tipologie
Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio - interamente liberate 600.000 - - non interamente liberate - -A.1 Azioni proprie (-) - -A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali - -B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: - - - operazioni di aggregazioni di imprese - - - conversione di obbligazioni - - - esercizio di warrant - - - altre 5.488.000 - - a titolo gratuito: - - - a favore dei dipendenti - - - a favore degli amministratori - - - altre - -B.2 Vendita di Azioni proprie - -B.3 Altre variazioni - -C. Diminuzioni C.1 Annullamento - -C.2 Acquisto di Azioni proprie - -C.3 Operazioni di cessione di imprese - -C.4 Altre variazioni - -D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 6.088.000 -D.1 Azioni proprie (+) - -D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio 6.088.000 - - interamente liberate - - - non interamente liberate - -
12.4 Capitale: altre informazioni
Non si prevedono nell'immediato operazioni sul capitale sociale
61
12.5 Riserve di utili: altre informazioni
La composizione e le variazioni intervenute nell’esercizio della voce 160 riserve sono così dettagliabili: Legale Utili portati
a nuovo Riserva di pri-ma applicazio-ne dei principi
IAS / IFRS
Totale 2006
A. Esistenze iniziali - - - - B. Aumenti B.1 Attribuzioni di utili - - - - B.2 Altre variazioni - - - C. Diminuzioni C.1 Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale C.2 Altre variazioni d. Rimanenze finali - - - -
12.6 Riserve di valutazione
Questo tipo di riserva non è presente nel patrimonio netto della società.
62
DETTAGLIO COMPOSIZIONE CAPITALE E RISERVE
Totale degli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi Voci componenti il patrimonio
netto Importo totale
Possibilità di utilizza-
zione Quota disponibile Di cui distribuibile della
quota disponibile per coper-tura di perdite
per altri motivi
(Dati in migliaia di €) Capitale 6088 Riserve di capitale - - - - -
Totale riserve di capi-
tali - - - - - Riserve di utili Riserva legale - B --- ---
Utili da riportare a nuo-vo 917 A, B, C 917 871 - -
Totale riserve di utili 917 917 871 - - Totale complessivo 7005 917 871 - -
Totale quota non di-
stribuibile 46 Possibilità di utilizzazione: A: per aumento di capitale B: per copertura di perdite C: per distribuzione ai soci
63
NOTA INTEGRATIVA
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 – Gli interessi - Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati Composizione voci/forme tecniche
Attività finanziarie in bonis
Titoli di debito Finanzia-menti
Attività finanziarie
deteriorate
Altre attività
Totale 2006
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
-
2. Attività finanziarie valutate al fair value
-
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
4. Attività finanziarie detenute sino al-la scadenza
-
5. Crediti verso banche 662 6626. Crediti verso clientela -7. Derivati di copertura -8. Attività finanziarie cedute non can-
cellate -
9. Altre attività -Totale - 662 - - 662
Gli interessi attivi si riferiscono alle competenze maturate sui conto correnti intrattenuti con Deutsche Bank SpA ed Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane SpA 1.3 Interessi passivi e oneri assimilati
Composizione voci/forme tecniche Debiti Titoli Altre
Passività Totale 2006
1. Debiti verso banche (1.847) (1.847)2. Debiti verso clientela -3. Titoli in circolazione -4. Passività finanziarie di negoziazio-
ne -5. Passività finanziarie valutate al fair
value -6. Passività finanziarie a fronte di at-
tività cedute non cancellate -7. Altre passività -8. Derivati di copertura -
Totale (1.847) - - (1.847) Gli interessi passivi si riferiscono alle competenze maturate sui conto correnti intrattenuti con Deutsche Bank SpA, Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane SpA e Banca Popolare di Bergamo SpA.
64
Sezione 2- Le commissioni – Voci 30 e 40
2.1 Composizione della voce 30 “Commissioni Attive” Dettaglio Totale 2006
1. operazioni di leasing finanziario 2. operazioni di factoring 3. credito al consumo 4. attività di merchant banking 5. garanzie rilasciate 6. servizi di: - gestione fondi per conto terzi - intermediazione in cambi - distribuzione prodotti - altri 7. servizi di incasso e pagamento 8. servicing in operazioni di cartolarizzazione 9. altre commissioni: - emissione e gestione di carte di credito 47.677
Totale 47.677
2.2 Composizione della voce 40 “Commissioni passive” Dettaglio/Settori Totale 2006
1. garanzie ricevute 2. distribuzione di servizi da terzi 3. servizi di incasso e pagamento 4. altre commissioni: - - emissione e gestione di carte di credito 29.008
Totale 29.008
65
Sezione 10 - Le spese amministrative - Voce 120 10.1 Spese per il personale: composizione della voce 120a Tipologia di spesa/Settori Totale 2006
1) Personale dipendente 3.276a) salari e stipendi 2.202b) oneri sociali 596c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 37f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: -- a contribuzione definita - a prestazione definita g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 137- a contribuzione definita 137- a prestazione definita h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti 3042) Altro personale 60
3) Amministratori 44Totale 3.380
Numero medio dei dipendenti per categoria:
Personale dipendente Totale 2006a) dirigenti 6 b) quadri direttivi 39 c) restante personale 104
Totale 149 Altro personale 1 Totale complessivo 150
66
10.2 Altre spese amministrative: composizione della voce 120b
Voci/Componenti Totale 2006
- Canoni di assistenza SW e manutenzione IT 2.025- Collegio Sindacale 25- Consulenze e servizi professionali 177- Stampati e cancelleria 386- Noleggi 24- Servizi resi da terzi 3.406- Servizi di pagamento 3.443- Servizi di elaborazione dati 337- Postali,telegrafiche,telefoniche e telex 2.020- Pulizia locali e servizi di vigilanza 55- Quote associative 5- Illuminazione, acqua e riscaldamento 25- Spese di manutenzione,riparazione 16- Assicurazioni diverse 2- Inserzioni e pubblicità 327- Spese di rappresentanza 199- Materiale di consumo 2- Spese per spedizioni 31- Affitto stabile 387- Altre 28
Subtotale (A) 12.920- Imposte e tasse - Bolli corrisposti al fisco 5- Altre imposte e tasse 4
Subtotale (B) 9Totale (A) + (B) 12.929
67
Sezione 11 – Rettifiche di valore nette su attività materiali - Voce 130 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali Composizione
Ammortamento (a)
Rettifiche di valore per deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto (a + b –c)
A. Attività materiali A.1 Di proprietà
- Ad uso funzionale - - a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) strumentali 24 24 e) altri - - - Per investimento -
A.2 Acquisite in leasing fi-nanziario
- Ad uso funzionale - - a) terreni - b) fabbricati - - - Per investimento -
Totale 24 - - 24 Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 140 12.1 Rettifiche di valore nette di attivi-tà immateriali Composizione Attività/Componenti reddituali
Ammortamento (a)
Rettifiche di valore per de-terioramento
(b)
Riprese di valore
(c) Risultato netto
(a + b – c)
A. Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall’azienda - Altre 258 258 A.2 Acquisite in leasing finanziario -
Totale 258 - - 258
68
Sezione 15 – Gli altri oneri di gestione - Voce 170 15.1 Altri oneri di gestione Composizione Voci/Componenti
Totale 2006
Fitti passivi
Canoni di leasing operativo pagati
Sopravvenienze passive non altrimenti riconducibili (375)
Altri oneri di gestione Totale (375)
Sezione 16 – Gli altri proventi di gestione - Voce 180 16.1 Altri proventi di gestione Composizione Voci/Componenti
Totale 2006
Altri proventi di gestione (recupero spese postali dai titolari carte di credito) 1.288Sopravvenienze attive non altrimenti riconducibili 29
Totale 1.317
Sezione 19 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 210 19.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Composizione Componenti reddituali/Settori
Totale 2006
1. Imposte correnti (-) (2.290)2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 1.3715. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (919)
69
Sezione 24 – Utile per azione 24.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito 24.2 Altre informazioni Si forniscono le informazioni previste dal principio IAS 33, "utile per azione". 31/12/2006Risultato dell'esercizio di base (€/000) Utile di pertinenza 916.505 Risultato dell'esercizio diluito (€/000) Utile di pertinenza 916.505 a dedurre, utili / perdite dovuti a componenti diluitive (non presenti) - Utile di pertinenza diluito 916.505 Numero delle azioni in circolazione: numero delle azioni in circolazione: 6.088.000 azioni intestate a Deutsche Bank S.p.A. 3.104.880 azioni intestate a Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A. 2.983.120 Utile per azione in € utile base per azione 0,15 utile diluito per azione 0,15
70
NOTA INTEGRATIVA
Parte D – ALTRE INFORMAZIONI
Sezione 3 - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
3.1 Rischi di credito La Società tenuto conto dell’attività svolta non ha rischi di credito.
3.2 Rischi di mercato La Società tenuto conto dell’attività svolta non ha rischi di mercato. 3.3 Rischi operativi I rischi operativi sono stati gestiti dall'Operational Risk Management (ORM),
una funzione per la gestione del rischio indipendente all'interno del Gruppo Deutsche Bank SpA. che, coordinata a livello globale, ha consentito di de-terminare il profilo di rischio definendo le priorità e le misure di mitigazione.
La gestione efficiente dell’operational risk si basa sui seguenti elementi infra-strutturali:
o approccio self-assessment in chiave bottom-up per individuare lo specifico profilo di rischio operativo evidenziandone le aree ad alto rischio;
o utilizzo del db – Incident Reporting System per la raccolta dei dati sulle perdite relative al rischio operativo;
o aggiornamento e monitoraggio degli operational risk indicators in db-Score per ottenere dei segnali di allerta;
o utilizzo di db-Track per la catalogazione dei risultati e degli action points del risk assessment o dei risk indicators. Attraverso db-Track vengono monitorati i progressi degli action points riconduci-bili a rischio operativo.
Basandosi sull'organizzazione, sui sistemi esistenti per identificare e gestire i rischi operativi e sul supporto delle funzioni di controllo responsabili per spe-cifici tipi di rischio operativo (es: Compliance, BCM), ORM si pone l'obiettivo di ottimizzare il rischio operativo.
SEZIONE 4 - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Parte Correlata E' utile riportare la definizione di parte correlata prevista dallo IAS 24.
Parte correlata
Una parte è correlata a una entità se:
(a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, la parte:
(I) controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto (ivi incluse le entità controllanti, le controllate e le consocia-te);
71
(II) detiene una partecipazione nell'entità tale da poter esercitare una influenza notevole su quest'ultima; o
(III) controlla congiuntamente l'entità;
(b) la parte è una società collegata (secondo la definizione dello IAS 28 Par-tecipazioni in società collegate) dell'entità;
(c) la parte è una joint venture in cui l'entità è una partecipante (vedere IAS 31 Partecipazioni in joint venture);
(d) la parte è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o del-la sua controllante;
(e) la parte è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d);
(f) la parte è una entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad una influenza notevole di uno dei soggetti di cui ai punti (d) o (e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, una quota significativa di diritti di voto; o
(g) la parte è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità, o di una qualsiasi altra entità ad essa correlata.
Operazione con una parte correlata
E’ un trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indi-pendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.
Si considerano familiari stretti di un soggetto quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati, dal soggetto interessato nei loro rapporti con l'entità. Essi possono includere:
o il convivente e i figli del soggetto;
o i figli del convivente;
o le persone a carico del soggetto o del convivente.
Sulla base delle definizioni sopra riportate sono state individuate le seguenti parti correlate rilevanti per la Società:
o Amministratori e dirigenti con responsabilità strategica;
o Controllante Deutsche Bank S.p.A. ed altre società facenti parte del gruppo Deutsche Bank.
Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti Nell’anno 2006 sono stati rilevati nel conto economico costi per complessivi:
276 mila euro (vedi sotto)
Le voci di spesa si riferiscono ad emolumenti al consiglio di amministrazione, agli stipendi, ai bonus, agli accantonamenti al TFR e per altri piani e benefici a lungo termine.
72
Informazioni sulle transazioni con parti correlate Si riportano nel seguito i saldi patrimoniali ed economici relativi
alle operazioni con le società del gruppo Deutsche Bank.
Stato Patrimoniale (in 000 euro)
Società Controllante
Altre Società del Gruppo
Totale
Attivo 60. Crediti 691 25 716 90. Partecipazioni 496 496 140. Altre attività 1.103 42 1.145 Totale 1.794 563 2.357 Passivo 10. Debiti 4.167 951 5.118 Totale 4.167 951 5.118 Conto Economico (in 000 euro) 10. Interessi attivi 191 191 20. Interessi passivi 1.578 1.578 30. Commissioni attive 5.376 5.376 40. Commissioni passive 364 1.854 2.218 120a. Spese personale -96 -96 120b. Spese amministrative 3.406 3.406 Totale 219 -1.758 -1.539
ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
Piani di remunerazione basati su azioni
Il Gruppo Deutsche Bank ha attribuito ad alcuni dipendenti delle società del Gruppo piani di remunerazione basati sulle azioni della Casa Madre (Deu-tsche Bank AG). Tali piani prevedono l’attribuzione ai dipendenti interessati di un certo numero di azioni della Casa Madre a condizione che il dipendente rimanga in azienda per un periodo di tempo definito (vesting period). L’assegnazione ai dipendenti è a titolo gratuito, salvo l’impatto impositivo - previdenziale e fiscale - sul valore delle azioni al momento dell’effettiva as-segnazione (consegna dei titoli al dipendente).
73
Tali piani azionari prevedono che la consegna delle azioni, qualora siano ri-spettate le condizioni di “vesting period” da parte del dipendente, sia a carico di una società di servizi del Gruppo (DB Group Services Ltd) specializzata nella gestione di tali piani.
Il costo per l’acquisto delle azioni oggetto del piano è a carico della società presso la quale il dipendente è in forza; tali piani azionari sono contabilizzati secondo le regole del“cash settled share-based payment”.
Il contratto tra le singole società e la DB Group Services Ltd prevede l’acquisto delle azioni ad un prezzo fisso, determinato al momento dell’attribuzione dei diritti ai dipendenti.
La transazione si completa al momento dell’assegnazione delle azioni, da parte della DB Group Services Ltd, mediante l’emissione di fatture alle singo-le società del gruppo. Tali fatture comprendono anche il costo relativo alla copertura dell’oscillazione di prezzo delle azioni della Deutsche Bank AG.
In conformità a tale accordo il fair value del piano di remunerazione azionaria alla data di bilancio è stato determinato in base al prezzo fissato dal contratto di acquisto delle azioni.
74
L’impresa capogruppo che redige il bilancio consolidato è:
Deutsche Bank Società per Azioni
Piazza del Calendario 3 - 20126 - Milano Registro delle Imprese di Milano n. 46.784 - Tribunale di Milano.Albo dei Gruppi Bancari Cod. n. 3104.7 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia ex art.59 D.Lgs. n.58/98.
I dati principali del bilancio individuale chiuso al 31 dicembre 2005 di Deutsche Bank S.p.A., società controllante che esercita l'attività di direzione e coordinamento, sonoriepilogati nella successiva tabella Principali dati di Deutsche Bank S.p.A..(in milioni di €) 2005Total attivo 18.639 Crediti verso clientela 12.394 Crediti verso banche 3.614 Titoli di proprietà 1.175 Partecipazioni 186 Debiti verso clientela 7.926 Debiti verso banche 4.896 Debiti rappresentati da titoli 3.644 Passività subordinate 100 Patrimonio netto 1.073 Margine di interesse 514 Margine di intermediazione 773 Oneri di gestione 521 Utile operativo 200 Utile netto 136 Personale 3.755 Sportelli 251
76
KEY CLIENT Cards & Solutions Spa Sede Legale Milano: Via Nizzoli, n. 8
Capitale sociale € 6.088.000 i.v.
Iscritta al Registro delle Imprese di Milano al n. 05058070961
Codice fiscale e Partita IVA 05058070961
SOCIETÀ SOGGETTA A DIREZIONE E COORDINAMENTO DI DEUTSCHE BANK SPA
* * *
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI RELATIVAMENTE ALL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE
2006
Signori Azionisti,
la presente relazione viene redatta ai sensi dell’art. 2429, comma 2 del Codice civile.
Diamo atto che si tratta del bilancio relativo al primo esercizio sociale e che la società, ai
fini dell’esercizio dell’attività di emissione e gestione di carte di credito, ha ottenuto, a se-
guito di apposita richiesta, l’iscrizione nell’Elenco generale degli intermediari operanti nel
settore finanziario e nell’Elenco speciale di cui rispettivamente all’art. 106 e 107 del D.Lgs.
n.385/1993.
Diamo, altresì, atto che il controllo contabile è stato svolto nel corso dell’esercizio dalla So-
cietà di Revisione KPMG S.p.a, con sede in Milano, via Vittor Pisani, n. 25, cui l’incarico è
stato attribuito in data 20 gennaio 2006 col parere favorevole del Collegio Sindacale, e-
spresso per conto dello stesso dall’allora Presidente Sig. Achille Frattini.
77
Diamo altresì atto che quanto verificato dalla Società di Revisione è stato certificato con re-
lazione del 27 marzo 2007, che ha attestato la conformità del primo bilancio d’esercizio alla
legge ed agli International Financial Reporting Standars adottati dall’Unione Europea.
Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, abbiamo svolto l’attività di vigilanza
sull’osservanza delle norme di legge, dello statuto e dei regolamenti dell’attività bancaria e
creditizia, tenendo presenti i “Principi di Comportamento del Collegio Sindacale” racco-
mandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri.
In particolare, riferiamo quanto segue:
• nel corso dell’esercizio, abbiamo partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministra-
zione, svoltesi nel rispetto delle norme statutarie e legislative che ne regolano il funzio-
namento;
• nel corso di tali riunioni ed in separati specifici incontri con il Presidente del Consiglio
di Amministrazione e con il Direttore Generale abbiamo ottenuto informazioni
sull’attività svolta e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di mag-
gior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società, anche per il
tramite di società controllate, e possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni po-
ste in essere sono conformi alla legge e allo statuto sociale e non sono manifestamente
imprudenti, azzardate, o tali da compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
• abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza ai sensi
dell’art. 2403 c.c., sull’adeguatezza della struttura organizzativa della società, e sul ri-
spetto dei principi di corretta amministrazione, tramite raccolta di informazioni dal re-
78
sponsabile della relativa funzione e contatti con la società di revisione. A tal riguardo
non abbiamo osservazioni particolari da riferire;
• abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e del si-
stema amministrativo – contabile, nonché sulla affidabilità di quest’ultimo a rappresen-
tare correttamente i fatti di gestione, tramite osservazioni dirette e raccolta di informa-
zioni, nonchè dall’esame della documentazione trasmessaci ai fini del reciproco scam-
bio di dati e informazioni rilevanti;
• abbiamo verificato la corretta procedura con cui si è provveduto all’accertamento dei
requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza previsti dall’art.109 del T.U.B
in capo agli esponenti aziendali, nominati dall’Assemblea in data 31.08.2006;
• nell’ambito di applicazione dell’art. 136 T.U.B., abbiamo verificato che le delibere siano
state assunte con voto unanime dell’Organo Amministrativo e con parere favorevole di
tutti i componenti di questo Collegio, astenendosi dalla delibera o dal parere i diretti
interessati;
• abbiamo verificato che, sempre con riferimento agli adempimenti di cui all’art. 136
TUB, la Società abbia provveduto a richiedere agli esponenti aziendali l’elenco delle so-
cietà dagli stessi controllate o presso le quali i medesimi svolgono funzioni di ammini-
strazione, direzione e controllo, nonché di quelle del relativo gruppo di appartenenza;
• abbiamo verificato che siano stati correttamente eseguiti gli adempimenti pubblicitari
connessi all’avvenuto aumento del capitale sociale a seguito del conferimento da parte
di Deutsche Bank Spa del ramo d’azienda composto dal complesso di beni e rapporti
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giuridici afferenti: l’attività ed i servizi di Issuing (emissione) di carte di credito svolti
per conto delle cosiddette banche partner; l’attività ed i servizi di Acquiring (conven-
zionamento degli esercenti) relativi alle carte di credito; le attività ed i servizi di Issuing
Processing ed Acquiring Processing relativi alle carte di pagamento; la quota partecipa-
tiva, pari all’80% del capitale sociale di Help Phone Srl, società che fornisce servizi di
telefonia; il marchio “Key Client”;
• abbiamo verificato l’avvenuta corretta trasmissione delle comunicazioni periodiche ob-
bligatorie, come richiesto dalle Istruzioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari
iscritti nell’Elenco Speciale.
In particolare, Vi confermiamo che:
• secondo le informazioni contenute nella relazione sulla gestione predisposta dagli
Amministratori, la società non ha effettuato operazioni atipiche e/o inusuali, in grado
di incidere in maniera significativa sulla sua situazione economica, patrimoniale e fi-
nanziaria, con società del gruppo, con parti correlate e con parti terze;
• gli Amministratori, nella loro relazione e nella nota integrativa, hanno fornito un pro-
spetto riepilogativo dei rapporti economici, regolati da normali condizioni di mercato,
con le altre società del gruppo e con parti correlate. In proposito, sono stati rispettati i
principi di comportamento in materia di operazioni con parti correlate, volti ad assicu-
rare la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni. Per quanto a nostra cono-
scenza, dette operazioni con società del gruppo e/o con parti correlate sono congrue e
rispondenti all’interesse della società;
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• il Collegio Sindacale si è tenuto costantemente in contatto con la società di revisione.
Non sono emersi aspetti rilevanti per i quali si sia reso necessario procedere a specifici
approfondimenti;
• la Società di revisione ci ha altresì informato circa l’osservanza delle norme di legge i-
nerenti il processo di formazione e di impostazione del bilancio d’esercizio, così come
della relazione sulla gestione e, conseguentemente, non abbiamo rilievi da segnalare
nella presente relazione;
• nel corso dell’esercizio non sono pervenuti esposti e, pertanto, non sono state intrapre-
se iniziative in merito;
• non sono pervenute al Collegio Sindacale denunzie formali ai sensi dell’art. 2408 cod.
civ.;
• su espressa dichiarazione degli amministratori, confermata dalla società incaricata del-
la revisione contabile, si rileva che non sono stati conferiti ulteriori incarichi alla stessa,
né a soggetti legati a quest’ultima da rapporti continuativi;
• con riferimento alla propria soggezione all’altrui attività di direzione e coordinamento,
la società ha esposto, in apposita sezione della nota integrativa al bilancio, un prospetto
riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio della società Deutsche Bank Spa, in
virtù dell’attività di direzione e coordinamento. Parimenti, gli amministratori hanno
indicato nella loro relazione sulla gestione, i rapporti intercorsi con chi esercita l’attività
di direzione e coordinamento e con le altre società che vi sono soggette, nonché l’effetto
che tale attività ha avuto sull’esercizio dell’impresa e sui suoi risultati;
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• per quanto a nostra conoscenza, nel corso dell’esercizio, non si sono verificati casi ecce-
zionali che abbiano reso necessario il ricorso a deroghe di cui all’art. 2423, comma 4 e
all’art. 2423 bis, comma 2 del cod. civ..
• Il Collegio Sindacale segnala, altresì, che la Società, a seguito dell’uscita dal Gruppo
Deutsche Bank S.p.a, si sta dotando di un nuovo “Documento Programmatico della Si-
curezza”, non essendo più in vigore quello mutuato, in quanto Capogruppo, da Deu-
tsche Bank S.p.a.;
Nel corso dell’attività di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni ottenute dalla so-
cietà di revisione, non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o
comunque fatti significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o
menzione nella presente relazione.
Alla luce delle considerazioni sopra effettuate e per gli aspetti di nostra competenza, preso
atto che la Relazione della Società di Revisione non esprime rilievi, non si rilevano motivi
ostativi all’approvazione del bilancio d’esercizio presentato dall’Organo Amministrativo
con la correlata Relazione sulla Gestione e alla proposta di destinazione dell’utile
d’esercizio, così come formulata dal Consiglio medesimo.
Milano, lì 30 marzo 2007
IL COLLEGIO SINDACALE
Giovanni Barbara (Presidente)
Achille Frattini (Sindaco Effettivo)
Marcello Priori (Sindaco Effettivo)