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jxuUO T . TORINO, 7 Gennaio 1906. N. 1. L A S T A / A P A L . bk , Ippica - Atletica - Scherma Ginnastica - Caeeia - Tiri « Podismo Qiaoehi Sportivi - Varietà ^SZsI^Z Ss ce ogni T)omenica in 20 pagine illustrate. Automobilismo - Cielismo Alpinismo » Areostatiea Nuoto - Canottaggio - Yaehting = ^z-jrsrz ° S P O R T I V A (Conto corrente colla Posta). DIRETTORE : (Ji K S T A V O VBHOIVA DIREZIONE E HIVIlWIflISTRflZIONE INSERZIONI ABBOflAJViEJSlTI t A n n o IV 5 - E s t e r o I . . I O i _ , ^ ^ , ( Italia Cent 10 I T T" 01 * 1 ! 10 H V/cr J)avide gertolotti, 3 - TORINO JK pev trattative rivolgersi presso Un Numero j Estero „ ' , 5 j Arretrato Cent. 2 0 | ^ thuepono ,i-86 | l'Amministrazione del Giornale ' rniimiiMmiiiMniiMniuxiuimiNMiij^ imniimmiimii imi nimiiiimm immuni min min miimiiiiiiiiiMimiiiinninr L'Industria Italiana all'Esposizione Automobilistica di Parigi LO STAND DELLA FIAT

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jxuUO T . TORINO, 7 Gennaio 1906. N. 1 .

L A S T A / A P A L

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L'Industria Italiana all'Esposizione Automobilistica di Parigi

LO S T A N D D E L L A F I A T

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L A i S T A M P I A fSPOB TI VA

I^SL Stampa Sportiva nel 1906 Con questo numero assumo la direzione della

• Stampa Sportiva, la quale entra vittoriosamente nel suo quinto anno di vita.

' Alia rapida evoluzione dello sport in Italia, in quest'ultimo quinquennio, è seguita la grandiosa diffusione della nostra pubblicazione, la quale ha raggiunto una tiratura di molto superiore ad ogni altra rivista illustrata italiana.

La storia della Stampa Sportiva è contenuta in queste poche e controllabili cifre :

1902, tiratura 10.000 copie ; 1903, 12.000 copie ; 1904, 18.000 cop ie ; 1905, 23.000 copie; 1° gennaio 1900, 26.000 copie.

Nessun giornale illustrato, anche non sportivo, offre settimanalmente ai suoi lettori una lettura così varia e interessante, una serie così ricca di incisioni, come la Stampa Sportiva.

Il lettore ha trovato sempre nel nostro gior-nale l'illustrazione di ogni interessante avveni-mento sportivo d 'Ital ia e del l 'estero , corredata da una cronaca rigorosamente imparziale e fedele.

La Stampa Sportiva non ha bisogno di fare grandi promesse. Ciò ch'essa ha potuto compiere in quattro anni di vita, è per i lettori garanzia di ciò che sarà e farà nel 1906.

Non più in 16, ma in 20 pagine uscirà d'ora in-nanzi la Stampa Sportiva; con l'aumento di queste quattro pagine intendiamo completare il noti-ziario degli avvenimenti di minore importanza, e sotto la rubrica: Dal taccuino dello sportsman raggrupperemo la rivista settimanale della borsa, il movimento commerciale, le novità librarie in materia di sport, il calendario completo degli av-venimenti della settimana successiva, i consigli dei medico, la moda sportiva, tutto ciò insomma che può in qualche modo interessare lo sportsman.

La Stampa Sportiva, che ha acquistata in breve tempo ia simpatia e l 'appoggio di tutti gli sports men e di tutte le personalità sportive italiane, continuerà a svolgere il suo programma in ma-niera da riuscire, pel suo genere, ia rivista pre-ferita fra tutte.

Ci siamo assicurata la collaborazione di nuovi e provetti redattori, abbiamo aumentato il nu-mero dei corrispondenti e fotografi, cosicché da-remo con la massima rapidità il resoconto illu-strato di ogni manifestazione della vita sportiva. Ogni novità industriale sarà trattata da collabo-ratori competenti.

Nelle colonne di questo giornale avranno posto d ' o ra innanzi articoli di apprezzati pubblicisti. Cosi il comm. Vito Pardo, il rag. Mercanti, l ' i n g . Simonotto, l ' a v v . Giuseppe Adami , il rag. L . Derossi, il conte Cavazzocca (John sports-man) intratterranno i lettori sulle questioni ci-clistiche ; si occuperanno di automobilismo Gu-glielmo Emanuel, Mario Morasso, il cav. Minetti, Raffaele Perrone, Costa, Carlo Sa lo rigo e Benia-mino Gutierrez; di canottaggio il rag. Torretta, Carlo Roggero, l 'avv. Clerici, e il signor Buglioni;

di ippica il cav. Mario Roggero, Arpisella, il dott. Mens, l ' ing . Bruni, e Carlo Nunzi (Hector) ; di podismo Giuseppe Maccagno, Balestrieri ; di ginnastica e atletismo il dott. Monti, il prof. Tifi, il prof. Isacco, l ' i ng . Miro Gamba, l ' ing . Silvio Brigatti ; di foot-ball il sig. E. G. Hess, Magni Carlo ; di alpinismo il prof. Valbusa, Giuseppe Be-vione, il dott. A. Ferrari, il sig. Canzio, l 'avv. Gar-rone, il dott. Assandria, l 'avv. Gavino, Ettore Al-legra ; di caccia il conte Torazzo di Castelnuovo, G. Pedone, Giovanni Vol tan; di scherma Carlo Guasti ed Egidio Candiani ; di sport militare Rodol fo Giannuzzi Savelli, il cap. Nasi, il cap. Ce-resole, il tenente Ramognini, il tenente Renzo Verona. I consigli medici saranno redatti dal dott. Emilio Chéue.

Tutto ci fa dunque sperare che l 'opera nostra continuerà ad avere la completa approvazione del pubblico.

Ogni avvenimento sportivo avrà il nostro ap-poggio e il nostro incoraggiamento.

Così nel 1906, sotto il patronato della Stampa Sportiva si svolgeranno il terzo Salon torinese dell 'automobile, ia grande corsa motociclistica dei 500 chilometri, il match di canottaggio Torino-Milano, ia corsa automobilistica Susa-Monce-nisio, ecc., ecc.

Nulla insomma trascureremo per rendere il giornale sempre più interessante e dilettevole.

Per questo noi contiamo sull 'appoggio dei vecch e dei nuovi amici, i quali tutti in questi giorni ci hanno dato indubbie prove di grande simpatia. Ci piace anzi ricordare che fra quanti ci invia-rono calorosi augnrii di successo, sono i più bei nomi dello sport italiano, quali il comm. Federico Johnson, direttore generale del « Touring-C.I . » , il marchese Ferrerò di Ventimiglia, presidente del-l ' <. Automobile Club » di Torino, l 'on. Silvio Crespi, presidente dell '« Automobile C lub»d i Milano, Carlo Salengo, presidente del « Moto-Club » d'Italia, il comm. Vi to Pardo, dire ttore generale dell '* Audax» , il cav. Vincenzo Florio, sotto il cui nome si svol-gono le più importanti gare automobilistiche, il senatore Bettoni e il conte Martinoni, organizza-tori della Settimana Automobilistica Bresciana, il marchese Della Valle, presidente delia società per le corse di cavalli di Torino, il Signor Fiori, presidente d e l l ' « U n i o n e Escursionisti Torinesi » .

Tutti gli industriali di Torino, Milano, Firenze e Roma vollero pure esprimerci il loro compiaci-mento, e graditissimo ci riuscì il ricordo dei colle-glli italiani ed esteri in giornalismo prof. E. Costa-magna, dott. E. «Longoni, Giovanni Voltan, Bon-tempelli Lombardo, Gutierrez, Desgrange del-l ' « Auto », Prade e Paul Meyan, i quali con gentili parole diedero l 'annuncio sui loro gior-nali della nuova direzione delia Stampa Sportiva.

A tutti, noi diciamo grazie di cuore.

GUSTAVO VERONI.

N e l L I B R O D ' O R O delle iniziative della Stampa Sportiva sono regi-strati i seguenti avvenimenti che rappresentano date gloriose indimenticabili dello sport italiano: 1903 - Corsa Automobilistica del Cenisio - Grande

giornata popolare di sport pedestre. 1904 - I (Esposizione Internazionale <T Automobili

in Torino - Raid Ippico Internazionale Milano-Torino - Giro di Torino.

1905 - II Esposizione Intemazionale d'Automobili in Torino - Corsa Automobilistica del Ce-nisio - (Riunione Veterani ciclisti.

N e l 15406 i seguenti giornali politici d'Italia raccomandano la Stampa Sportiva ai loro abbonati, offrendo spe-ciali condizioni di abbonamento cumulativo :

« La Stampa » di Torino, « Il Resto del Car-lino » di Bologna, « Il Secolo X I X » di Genova, « La Sera » di Milano, « Il Giorno » di Napoli, il « Giornale di Venezia » , « L'Arena » di Verona, « L'Unione Sarda » di Cagliari, « Il Veneto » di Padova, « La Provincia di C o m o » di Como, « L a Sentinella Bresciana » di Brescia, « I l Te l egra f o » di Livorno. •

Sono in totale oltre 500.000 Lettori a cui la Stampa Sportiva verrà raccomandata.

Per chi vuote abbonarsi

Abbonamenti annni pel 1906 dal 1° gennaio al 31 dicembre

" L a Stampa Sportiva „ L. 5 Stampa Sportiva e Stampa ( e d i z . c o m u n e ) L. 20,50 Stampa Sportiva e Stampa ( e d i z . di l u s s o ) » 25 — Stampa Sportiva, Stampa e Donna ( e d i z . c o m u n e ) . . . » 27,50 Stampa Sportiva, Stampa e Donna ( e d i z . d i l u s s o ) . . . » 32 —

CAMPIONI PODISTI ITALIANI Rodari Giuseppe ò il detentore del campionato

sociale 1905-1906 della società ginnastica « La Forza » .

Il Rodari, un simpatico giovane, dalla figura alta, slanciata e robusta, è il tipo caratteristico del corridore di mezzo fondo. Giovanissimo an-cora si dedicò allo sport ciclistico, distinguendosi in parecchie corse su strada.

Cominciò a dedicarsi al podisno il 1° gen-naio 1904, partecipando alla gara « Giro di Ger-mignaga » (km. 3) indetta da quella « Società Sportiva », ^d arrivando secondo, battuto per pochi p a s s i . Dopo un an-no, il Rodari partecipò di nuovo a que sta gara, ta gliando anco ra secondo il traguardo di arrivo. Egli si fece va-lere nella na tìa Luino il 15 agosto ul-timo scorso n e l l a g a r a «Campionato Sociale 1905». km. 1,700 dei-la « Forza », riuscendo pri-mo splendi damente sn 12 concorren ti e guada -gnando così la fascia di IL Campione Rodari, di Luino. c a m p i o n e e una grande medaglia vernici!, dono del Muni-cipio di Luino.

11 Rodari partecipa, un mese dopo, ad Arona alla gara « Campionato del Verbano 1905 » , km. 1,500. In questa gara però la vittoria non gli arrise, perchè, dopo aver tenuto la testa per tutto il percorso, a pochi metri la cede al cam-pione di Arona, Bettioli, che rimane così vincitore del « Campionato del Verbano » per un solo passo.

In questi ultimi tempi sta l'attenzione degli sports-smen rivolta ad un giovane campione torinese, Giuseppe Sgherlino, che in parecchie occasioni ha saputo dimostrare eccellenti qualità, riuscendo anche a battere alcuni fra i più noti campioni del genere. Ultima esplicazione del giovane socio del-l '« Atalanta » di Torino è stata quella del tenta-tivo sul record dell'ora di marcia.

Fu precisamente nel meriggio del 26 novembre che io Sgherlino scese sulla pista circostante il Laghetto del Valentino, agli ordini del signor

Il Campione italiano Giuseppe Sgherlino.

dott. Delaude, bravo cronometrista e appassio-nato sportsmann, e dei signori Cena, presidente dell '* Atalanta », Salvanescbi Nino della Società Ginnastica e dello « Sport » di Roma, e Giuseppe Giusti, clie assistevano, si dava con fortuna alla caccia del record, riuscendo colla solita energia a percorrere nei primi 15' km. 3,084,40, nella mez-z'ora km. 6,089,20 (record); e nell 'ora chilo-metri 11,999,80. Il precedente record del romano signor Dal Canto Alceste veniva sorpassato di m. 866,55.

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n e LA STAMPA SPORTIVA li

DOPO I I a T O R N E O i d i V E H G E L L I ( I m p r e s s i o n i e c o m m e n t i )

In Italia la scherma — specialmente quella di sciabola - è in decadenza. • . , ,

Le cause sono parecchie, e, prima ira tutte, il

Federico C'eresano di Padova.

falso indirizzo che i giovani maestri dàn no ai loro allievi nell ' insegnamento della scherma.

Trent'anni or sono — ahimè sì ! possiamo par-lare di tempi remoti ! — i tornei di scherma (che allora si chiamavano congressi) si bandivano molto raramente, e perciò assumevano l ' impor-tanza di un vero avvenimento artistico.

Gli schermitori che si presentavano erano tutti provetti e rispondevano ai nomi di Ferdinando Masiello, Salvatore Arista, Carlo Guasti, Cerchione, Salvatore Pecoraro Ronca, Vecchia, Searani, Ba-racco, Giordano, Rossi, Corsini, Cavalli, Roggia.

Gli ambiti premi che questi valorosi e modesti maestri si disputavano consistevano allora in due sole, misere, ed uniche medaglie d 'argento (una per la sciabola e l 'altra per il fioretto), che veni-vano assegnate al primo classificato per ciascuna arma.

Masiello ed Arista informino quando parteci-pando, il primo al Congresso di Bologna (1874), il secondo a quello di Siena (1875), venne loro assegnata, quali primi classificati... una semplice medaglia d'argento, modestissimo premio che al giorno d'oggi si dà a tutti gli schermitori più o meno juniori !

In seguito, i tornei di scherma vennero ban-diti con incredibile frequenza, uno appresso al-l'altro.

Non vi fu più limite per le medaglie d 'oro e d'argento, per i premi speciali e per i d iplomi; talché si è assistito in qualche torneo all'edifi-cante spettacolo di contare più premi che... con-correnti ! Una vera bazza !

Ecco perchè, quando abbiamo saputo che in Vercelli si teneva un altro torneo ove i concor-renti dovevano disputarsi nientemeno che il cam-

Baldo Baldi di Firenze.

pionato italiano di spada e sciabola, abbiamo accolto la notizia con freddezza ed una qua! certa diffidenza, e, parafrasando il noto verso di Giusti, ci siamo detto : Un torneo vai men che niente, se il torneo nou rifà... gli schermitori !

Oggi però, a festa finita, dobbiamo modificare alquanto le nostre opinioni circa l'utilità ed i van-taggi che la scherma e gli schermitori possono ritrarre dagli ammaestramenti di un torneo ben organizzato e meglio diretto, come fu appunto quello recente di Vercelli, della cui splendida riuscita ne va data ampia ed incondizionata lode

Cino (leni di Firenze.

ai promotori di esso ed alla competente ed im-parziale Giurìa.

Ed a nostro avviso, vorremmo d'ora innanzi che per il vero incremento della scherma, i tornei venissero banditi — come del resto si è praticato da qualche tempo a questa parte — per soli dilet-tanti, gli unici che abbiano una ragione di par-tecipare a queste pubbliche ed importanti gare alle quali possono non solo dimostrare pratica-mente quanto abbiano appreso dai loro insegnanti, ma anche far rifulgere l'eccellenza del sistema di insegnamento seguito dai loro maestri.

D'altronde è pur doveroso riconoscere che i soli e veri mecenati della nobile arte sono sempre

di Napoli ; l 'avv . Bozzino, Bertinotti e Lucca di Vercelli ; l ' ingegnere Burba di Roma ; i Bastogi di Firenze; il marchese Tanari e Pila di Bologna; il barone Onesti e De Negri di Genova; il formi-dabile spadaccino Palizzolo di Palermo; il conte Emilio Conti ed il cav. Roilerico Rizzotti di Mi-lano; il barone Treves di Padova; ed il conte

Gianese di Venezia.

stati, e lo sono tuttora, i dilettanti, poiché tutti i tornei passati furono sempre banditi a cura e spese essenzialmente di questi veri cultori della scherma.

Infatti chi può negare il valido appoggio mo-rale e finanziario dato nella nostra città per l'in-cremento della scherma da quei gentiluomini che rispondono ai nomi di barone di Sant'Agabio, on. Teofi io Rossi, cav. Nasi, Maspero, il marchese Ferrerò di Ventimiglia, il barone Andreis, ecc.7 E per citarne altri : il conte Labbia di Venezia; il barone Anzani ed il barone di San Giuseppe

Visconti di Vercelli.

Francesco Sordino di Trieste, ultimo citato, ma primo per munificenza, vero mecenate della scherma, a cai spetta il merito di aver organiz-zato il torneo per dilettanti che avrà luogo nel prossimo maggio nella bella ed ospitale Trieste, torneo che riuscirà indubbiamente, per ricchezza di premi, importanza artistica e concorso (li va-lenti schermitori, uno dei più grandi avvenimenti sportivi del nuovo anno.

Ritornando al torneo di Vercelli , diremo subito che la buona riuscita di esso è dovuta sopratutto alla serietà d'intendimenti artistici coi quali il torneo stesso venne bandito, ed alla garanzia di imparzialità e giustizia che i concorrenti potevano ravvisare nella composizione della Giurìa esami-natrice. Us Infatti facevano parte di essa Giurìa, oltre al presidente avv. Bazzino e al noto dilettante avvo-cato Gianolio, quei tre luminari dell'arte scher-mistica che sono i maestri Carlo Guasti di Torino, Salvatore Arista di Bologna e Tito Corsini di Milano.

I concorrenti furono circa un centinaio, e fra di essi figuravano i più forti e valenti dilettanti d'Italia.

II campionato di spada e sciabola venne dispu-tato fra i sei schermitori riusciti primi per sele-zione. In ambe le armi riportarono, vedi combi-nazione, i punti maggiori sempre gli stessi sei dilettanti, c ioè : Cino Ceni di Firenze; Gianese di Venezia; Pietro Baldi di Firenze ; Visconti di Vercelli ; Pirzio Biroli, tenente allievo della Scuola di guerra; ed Olivier di Venezia.

Vinse il campionato Cino Ceni,al quale venne assegnata ia grande medaglia d'oro, dono di S. M. il Re. A. Fondo.

Olivier di Venezia.

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dalle fucine e dai forni della tempera, i lati opposti vengono ad essere cambiati in vasti saloni per 1< macchine e per il montaggio, saloni che all 'occor .P| renza potranno subire ingrandimenti senza che li , parte centrale dell'officina ne debba essere dan neggiata.

Per le riparazioni dei chàssis e per il garagt) furono destinati altri locali appositi. j

Chi per la prima volta entrasse nel salone delle macchine rimarrebbe certo ben stupefatto -alla vista di quella intricata e pur simmetrica* I rete di cinghie, d'aste, di puleggie e di congegni"! — così diversi di forma, ma così uguali nel le ' j scopo — i quali tutti affermano poderoaaméntfHj nella loro armonica arditezza il progresso del.M l'uomo. ì *

Nè dobbiamo scordarci di accennare al bellone vasto salone di montaggio, dove dall'inizio delia costruzione fino all 'ultimo tocco di finitura i chàssis, per quanto numerosi siano, possono esser e mossi con tutta agevolezza.

I forni di tempera, similmente alle fucine, sono impiantati con una giusta visione della praticità;, tutti i locali poi vengono mantenuti con moltis-sima proprietà ed in quell'ordine che forma parte essenziale d'ogni buona amministrazione.

La produzione della « Isotta Fraschini » è notevo-lissima e ciò indubbiamente torna di grande onore alla industria automobilistica italiana, che ha sa-, puto vittoriosamente percorrere la sua strada e ad occupare uno dei primi posti sui mercati dei l'estero.

Lo stabilimento del l ' « Isotta Fraschini » ha'per-seguito sempre tenacemente nella sua opera di perfezionamento del modernissimo mezzo di lo-comozione, ed appunto a titolò d'onore vogliamo oggi dare la fotografia del chàssis tipo 1906.

II motore è a quattro cilindri appaiati ; l'accen-sione si produce per mezzo d'una « magneto » ad *

LA STAMPA SPORTIVA

Lo Sport attraverso V Industria Una visita alia fabbrica milanese " Isotta-Fraschini „.

Veduta generale dello Stabilimento « Isotta-Fraschini ».

A Milano, poco discosto da piazza d 'Armi , sull 'ampia via Monte Rosa, che adduce al l ' Ippodromo di San Siro, s'e-leva, occupando quindici mi lamq. di su-perficie, lo stabilimento g r a n d i o s o della « Fabbrica Automobili Isotta-Fra schini » .

Di stile semplice e non privo di auste-rità, l 'edificio fu costrutto a seconda delle esigenze speciali che l'industria automobilistica richiede, così da ren-derlo uno fra i più perfetti opifici del genere.

Mentre al piano superiore dell'ala principale del fabbricato sono disposti il grande salone dei disegnatori, le sale del Consiglio d'amministrazione ed i locali per la modellatura e la stampa dei disegni, a terreno nel piano rialzato si trovano distribuiti con criteri di mo-dernità gli uffici di gerenza e d'ammi-nistrazione, l'ufficio tecnico e le comode sale di ricevimento.

Da questi locali il corpo di fabbri-cato dov 'è l 'officina si trova diviso per mezzo d'un vasto cortile coperto.

Mentre il centro dell'officina è oc-cupato dal magazzino, dalle sale d'ag-giustaggio e di prova dei motori

Il Landaulet « Isotta Fraschini ».

Salone delle macchine utensili. — Reparto torneria.

alta tensione, funzionante con candele normali senza complicazioni di comandi come nell'accen sione per rottura.

Il cambio di velocità è il medesimo dello scorso anno; esso è a doppio traiti balladeur, con ingra naggi d'acciaio temprato. 1

La manovra del cambio della velocità si fa con uno speciale dispositivo di comando. Si possono ottenere quattro velocità con marcia indietro: tutti i movimenti del cambio sono montati su cuscinetti a sfere.

A l nuovo tipo di chassis è applicata una nuova frizione a dischi metallici brevettata al pari de « carburatore automatico », il quale è ad aria calda con presa d'aria fredda supplementare, la cui immissione nella camera di carburazione è regolata da uno speciale dispositivo.

Questo regola pure l 'immissione della benzina e ' l'entrata del gas nel tubo d'aspirazione del motore.

I freni sono tre : due a ceppo situati l 'uno sulla puleggia dell 'albero secondario del cambio di ve-locità, l'altro sulla puleggia dell 'albero sinistro del differenziale; il terzo freno ad espansione funziona nell ' interno degli ingranaggi applicati sulle ruote posteriori.

Una leva a pedale comanda i primi due che sono compensati ; l 'altro è posto in azione da una leva a mano, posta a fianco del guidatore.

Per l 'eventuale raffreddamento dei due freni si-tuati sul cambio di velocità un serbatoio fornisce l'acqua necessaria. Esso è applicato di fianco alla vettura.

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Chàssis » Isotta-Frasclàni » tipo 1906.

dire oramai diven-tata industria ita-liana, poiché le no-stre fabbriche ga-reggiano con grande successo con le mi-gliori e più rino-mate ditte straniere.

E un augurio fac-ciamo : che ia pro-duzione nazionale non si arresti, ma nei perfezionamenti già ottenuti trovi l'energia per prose-guire vittoriosamen-te e preparare al buon nome italiano nuovi trionfi n e l nome del Lavoro.

Sergio Sergi.

A v v e r t i a m o la n o s t r a spettabile clientela milanese che il sig. Colombo Luigi (Via Asole, 5) è i n c a r i c a t o della p nbbllcità della Stampa Sportiva.

j , a trasmissione, ai"movimenti mon-tà s u cuscinetti a

, , r e si ottiene per >tene; la lubrifica-l e del motore e „Ha frizione e an-imatici!. 11 raffred-.. mento del motore ottenuto con una

Kjmpa centrifuga e |on un radiatore; la terza è assai ind i -ata, ed i serbatoi mizionano sotto l'a-lone della pressio-ne, Il telaio è in icciaio stampato e

" ' u c M w ì s 1906 lia tre modelli di forza: 1 6 / 1 2 IIP, 28/35 IIP .. 50 65 HP.

\on è senza un compiacimento che ,ur; diamo queste fugaci note.

L ' industria degli automobili, afferma-tasi gagliardamente jn pochi anni, si può

I l g i u o e o d e l f o o t b a l l - ^ u g b y e A s s o c i a t i o n Un po' di storia a volo d'uccello

precursore dell 'attuale foot-ball fu, secondo K v Eberbach (1), Vharpastum dei Romani, e, secondo Tunmere Frassy (2), il follis, pallone di alluda o cuoio molle, preparato con allume e riem-pito d'aria.

Dopoché il giuoco romano fu portato a cono-scenza delle popolazioni della Gran Brettagna dai ledon ni di Cesare, ebbe là il primo impulso alla lenta e progressiva metamorfosi subita d'allora ni giorni nostri per presentarsi a noi sotto le eie-pinti spoglie del foot-ball, attuale. Marziale dice n uno dei suoi versi :

Folle deoet, pueros ludere, folle senes...

1 che attcsta come presso i nostri antenati il iuoco fosse in voga. Esso divenne però in In-

ghilterra un giuoco brutale he la polizia per lungo tempo

condannò. li primo documento storico

che si conosca a questo ri-guardo risale all'anno 1349.

In esso il re Eduardo III bandiva dal suo regno il giuoco per l'interesse che esso de-siava nella popolazione a de-trimento del tiro coli'archibugio nel quale doveva esercitarsi ogni buon inglese ; anzi mi-nacciò forti pene a coloro che con esso avessero ostacolato la circolazione, poiché accadeva molto sovente che ai giuocatori sulle piazze e per le vie si unis sero i passanti, a danno spe-cialmente dei bottegai clic in tali baruffe vedevano andare iti rovina le loro mercanzie.

Però tali proibizioni a poco servirono, che l'amore per Io sport del popolo inglese era maggiore del rispetto pi r le leggi e, malgrado gli editti e le minacele dei successori di Eduardo III, il foot ball man-tenne per lungo tempo il suo prestigio pur venendo accanitamente combattuto e perseguitato dal clero e dalia polizia.

Allora il foot-ball non consisteva nell 'elegante giuoco odierno, ma in una rozza baruffa che di solito aveva luogo durante il carnevale.

La nobiltà e le persone distinte non vi si im-mischiavano: esso era la passione delie popola-zioni campestri.

Gli abitanti di un villaggio scendevano in lizza coatro quelli di un altro e dovevano deporre il pallone — una vescica d'animale con un involucro

i l i cuoio — in un determinato punto del villaggio

avversario, portandolo attraverso alle file nemiche; e il correre con la palla e lo schivare un avver-sario costituirono i primi e rudimentali principii dell 'attuale giuoco.

All 'epoca di Shakespeare il foot-ball doveva già essere generalmente conosciuto e simile all'at-tuale, l 'unica differenza stava in ciò, che i giuo-catori non dovevano muoversi dal posto loro fis-sato, pur cercando di segnare i goals.

Nel Medio Evo furono praticati tanto in Italia col calcio fiorentino, come in Francia colla soule e la nulle, dei giuochi simili a quello inglese.

In Francia però il goal era costituito da una specie di tamburo formato applicando della carta tesa su di un cerchio di botte entro cui si doveva far passare il pallone.

L'azione paralizzante che il pnritamsmo eser-citò anche sulla vita sportiva inglese, valse in

(1) K. v. Eberbach Rasenspiele: Fussball (Grethlein Co, edit., Lipsia!.

(2) Petite Bibliothèque Athlétiqne. Tunmer e Frassy: Foot-ball Association (Arnaud Coltili, édi-

tenr, Paris).

Il nuovo campo di giuoco dell' Andrea Boria di Genova. (Fot,

special modo pel foot-ball e nei secoli XVII e x v u i esso era quasi scomparso.

Tuttavia gli annali delle grandi scuole pub-bliche testimoniano come in tutti i tempi vi si giuocasse un giuoco di pallone qualsiasi, diffe-rente in quasi tutte coteste scuole che erano in ispecial modo le Università di Westminster, Eton, Rugby , Winchester, Charterhouse.

Il merito di aver ridato la vita all'antico giuoco spetta a Rugbey , il cui nome viene dato ad uno speciale modo di giuoco.

Non vi era però nessun accordo fra i giuocatori. Mentre in alcuni luoghi si era ricorso all'antico metodo in cui tutti i colpi, anche i più pericolosi, erano ammessi; si ricorse in altri, a regolamenti tendenti a reprimere coteste brutalità.

Verso la metà del secolo x i x , e più precisa-mente fra il 1850 ed il 1860, allorché si fondarono varii clubs collo scopo di giuocare in gara fra loro, nacquero due diverse scuole e due correnti.

Fra alcuni antichi allievi delle scuole di Rugby

e Blackheatli si fondò, nel 1858, il celebre « Black-heatli Club » a fine di continuare il giuoco secondo il metodo di Rugby.

Ne nacque una reazione fra coloro che conti-nuavano il tradizionale giuoco delle scuole che, riunitisi in congresso a Londra nel 1863, diedero le basi dell'associazione inglese di foot ball, la « Foot-ball Association », da cui prende nome il giuoco generalmente, anzi unicamente, conosciuto in Italia.

D'allora la scissione fra il Rugby e VAssociation fu completa.

Sfortunatamente essi divennero pure campo del professionismo, poiché alcuni clubs, per poter piazzarsi e partecipare alle finali del Campionato e realizzare fortissime somme, che variarono dalle 80.000 alle 125.000 lire, per mezzo delle numerose persone che andavano a godere lo spettacolo, cer-

carono di legarsi maggior-mente i buoni giuocatori, li pagarono durante l'allena-mento, e di più li interessarono sulle entrate dello spettacolo.

Alcuni clubs londinesi e le Università fecero vani sforzi per reagire a tale stato di cose.

Si formarono allora clubs di dilettanti, che ogni anno prendono parte a gare i cui introiti sono spesi a scopo di beneficenza.

Un giornale sportivo diceva ultimamente che in Inghilterra esistono 14.000 clubs e 13.000.000 di giuocatori, se anche non fossero esattissime le cifre su-indicate, pure è certo che colà tutti se ne interessano giuo-

Guarneri, Genova) cando o aiutando i varii clubs.

Al match finale per la Coppa d 'Inghilterra di 2 anni or sono, presenziarono circa 145.000 spet-tatori; essendo sovraccarico, sprofondò nn palco, si ebbero alcuni morti ed una trentina di feriti, ma gran parte del pubbl ico ed i giuocatori tutti non se ne accorsero nemmeno tanto grande era lo spazio di terreno su cui si giuocava. In Italia non arriveremo mai a questo punto, ma speriamo di avanzare noi pure, sempre tenendoci nel campo dei dilettanti.

In tutto il mondo si giuoca attualmente il foot-ball, in Europa per valore di squadre, dopo l 'Inghilterra, vengono l'Olanda, la Danimarca, il Belgio, la Svizzera, l 'Austria, la Francia, l 'Italia, la Spagna, e di queste singolarmente ci occupe-remo possibilmente in seguito.

Il Lungisaettante.

L'abbonamento a l l a S T A M P A S P O R T I V A c o s t a in tutta I ta l ia L. 5 .

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LA STAMPA SPORTIVA li

IL III SALON AUTOMOBILISTICO DI TORINO Il fascino della velocità

I disegnatori d'almanacchi mancano decisamente di fantasia e d'osservazione, poiché nelle loro fa-ticose esercitazioni di fin d'anno, nella loro tor-mentosa ricerca di una raffigurazione arguta e nuova della vecchia allegoria del giovane anno che dà il cambio al vecchio, hanno trascurato il mot ivo più spontaneo, è lo spunto più esatto che la vita moderna porgeva loro. Almeno io l'ho cer-cata invano, nelle vetrine dei cartolai, la compo-sizione simbolica che mi attendevo di trovare.

Credevo che per rinfrescare l 'abusato cliché del 1906 fanciullo che raggiunge il cadente 1905, avrebbero saputo ricorrere al simbolo più evi-dente della ve loc i tà : all 'automobile. Mi figuravo di trovare un disegno in cui una giovanile figura, montata su di una veemente macchina, sopra-vanzasse velocemente e allegramente nell 'impeto d 'una inebriante volata il vecchio e triste anno, che melanconicamente le cede il passo e s'allon-tana in una pigra diligenza a rozze.

Questa composizione o un'altra assomigliante che non fu disegnata avrebbe avuto anche il merito di interpretare con grazia la caratteristica più palese della nostra epoca : ch'è la rapidità turbinosa dell'esistenza, la corsa più affrettata con cui il nostro tempo si consuma. E avrebbe insieme espresso la nota oramai preponderante che nei nostri costumi ha oggi recato il motore a benzina.

L'industria non conosce trionfo più rapido, espansione più vittoriosa, progresso più fulmineo di quello affatto recente che ebbe ed ha la fab-bricazione degli automobili. La vita non compi mai adozione più monta di ordigno meccanico. L o sport non v ide mai così subitamente affer-marsi alcun altro ramo della sua gagliarda atti-vità. Si direbbe che la pulsazione rapida e fre-netica della macchina veloce abbia diffuso attorno a sé una uguale e violenta suggestione tanto 1 eb-brezza di quella velocità si è propagata. Lo stru-mento docile e fulmineo, che annulla lo spazio e ci dà l 'illusione di vincere il tempo, risponde mirabilmente alle nostre aspirazioni violente di dominio e insieme di indipendenza, pare che ci l iberi dalle strettoie in cui ci rinserrano le co-strizioni della compassata vita sociale, per dare l ibero sfogo all'ansia di andar soli e liberi e ra-pidi che ci tortura un po ' tutti.

La fretta è il sogno della nostra epoca, che non conosce e non apprezza più la mite poesia del raccoglimento, il fervore della ostinata pre-parazione, la sicurezza del lento ascendere, ed ha invece soppresso ogni ritardo, ogni attesa, ogni stazione in tutte le forme dell'esistenza. E' dunque logico il trionfo d 'uno strumento ch'è l 'espres-

china. Adottata da tutti i monarchi, penetrata in tutte le reggie e nei palazzi della diplomazia, noi la ritrovammo ovunque un grande atto si com-P 1 U n giorno il telegrafo recò la notizia che nella lontana America si conchiudeva la fine della tra-gica guerra che per due anni aveva insangui-nato la terra contesa da due popoli. Le tratta-tive per questo trionfo dell'umanità cominciavano coll 'arrivo in terra americana del conte Witte e dei suoi compagni venuti a incontrarsi coi diplo-matici giapponesi. Ed ecco l'automobile divenire quasi un personaggio di quelle trattative; e in automobile che scendono a terra i plenipotenziari destinati a ricondurre la pace nel mondo ; e in automobile che si recano russi e giapponesi a di-battere le formolo del grande atto. I corrispon denti d'ogni nazione che affollavano Portsmouth hanno in quell'occasione diffuso pel mondo la descrizione delle macchine che conducevauo Witte e Komura. Persino il colore ci fu tramandato: rossa, come le piaghe dei suoi compatrioti, quella del russo; nera, come il lutto inflitto ai nemici, quella del giapponese.

E quando un flagello dinamico ebbe sconvolto una bella e sventurata regione della nostra terra, e la Calabria dolorava e piangeva, fu ancorai au-tomobile a recare il buon messaggio. Per le piane senza strade, per le erte franate, fra tutte le mi-serie spaventose d'una gente a cui era mancata colla casa anche la terra, potè giungere due volte la magnanimità del Re col soccorso della buona macchina, docile e rapida, divenuta mezzo ed em-blema di pietà e d'amore.

Sono queste, fra le tante, due buone vittorie che testimoniano simpaticamente la trionfale ado-zione dell 'automobile nella vita moderna. Ma nuovi fasti ha annoverato la magnifica macchina nel campo sportivo. Tutti i cimenti, su mare e su terra, banditi in Francia, in Italia, in America, furono le tappe successive della sua marcia in-diavolata e formidabile verso una sempre mag-giore perfezione e delicatezza. La gara per la coppa del Mediterraneo, le corse sul Garda, a Monaco e sulla Manica, aprono al motore a ben-zina la promettente conquista del mare; la corsa per la coppa Gordon-Benuett a Clermont-Ferrand, quella per la coppa Vanderbilt a Long-Island, quella per la coppa Florio a Brescia, i cimenti del Cenisio e del Mont Ventoux, sono altrettanti trionfali canti dell'inebriante poema della ve-

1 0 Con questo prossimo e vigoroso passato l 'au-tomobile annunzia nuove couquiste pel 1906. Ehi potesse aver dubitato della vitalità e del ma-gnifico avvenire del mirabile strumento, deve aver sgombrato-ogni incertezza dall'animo leg-

gendo ciò che fu già organizzato per offrirgli nuovi mezzi di affermazioni. Mai nessuna industria ebbe iu un sol anno e in un solo paese così ricco e vasto programma di lavoro, segno indubitabile della sua floridezza e della sua ascensione, come quello che s'offre all 'automobilismo in Italia nel 1906. A cominciare dall ' inverno sino all'autunno s'anuunzia tutta una serie ininterrotta di gare industriali e sportive. Prima le rassegne delle esposizioni, che son come la rivista che precede le battaglie. Poi le gare per acqua e per terra dove le belle e lucenti macchine che abbiamo prima ammirato nella loro grazia statica, nella loro perfezione meccanica, s'avventano con im-peto accanito e si sferrano con fulmineo sbalzo nella lotta pel secondo.

Che nascerà da tanto violento sforzo, da cosi animosa e gagliarda volontà di progresso? Non 1

si può osare, neppure colla profezia più ardita di porre un limite a quelle che saranno le con quiste dell 'automobile di domani. Lo vedemmo ascendere vertiginosamente nella scala della ve locità sino a raggiungere i 175 km. all 'ora; lo ve demmo moltiplicare le energie della sua poten zialità; lo vedemmo, da oggetto di lusso, tars anche mezzo economico di comunicazione pei via de eli omnibus automobili delle campagne e delle città; lo vedemmo pure trasformato in sem pi ice carro da trasporto; e da lieto strumento di turismo, divenire formidabile ordigno di guerra nelle batterie automobilistiche blindate di recente creazione in Inghilterra e in Germania.

Non poniamo dunque vani termini ad una espansione che ha del prodigioso. Pensiamo sol tanto che la bella e gagliarda macchina appena esiste, poiché pochi anni costituiscono appena l'infanzia di un'industria; e sogniamo che il do Cile mostro d'acciaio e di fuoco, che s'anima di essenza, e palpita freneticamente come una crea tura sospinta agli eccelsi limiti dell'eccitazione, è ansiosa di nuove miracolose conquiste. Quando avremo sognato che si farà più veloce infinita mente, e che andrà fulminea e quasi senza attrito per tutte le vie della terra, messaggera intatica bile di fraternità umana; quando insomma il nostro sogno ci parrà supremamente fantastico e ambizioso, forse non avremo ancora sognato quella che sarà la realtà d i 'domani .

GUGLIELMO EMANUEL.

Poco meno di un mese e poi assisteremo all'inau-gurazione del nuovo Salon automobilistico torinese.

Il numero straordinario delle iscrizioni perve-nute al Comitato è preludio di completo successo della terza Esposizione.

sione più sicura di questa ansia diffusa e ge-nerale di velocità.

Così d 'anno iu anno tu associato a tutti gli atti della nostra vita : il giorno che verrà anche usato come veico lo ai lontani cimiteri dormenti sotto i salici e i cipressi il loro sogno raccolto (e non si sarà forse già fatto ciò, in qualche luogo che neppur sappiamo?), potremo dire che l 'automobile è divenuto un testimonio e un ele-mento delle tre cerimonie simboliche per cui s 'esprime la vita : il battesimo, le nozze, il f U In tanto l 'anno che s ' è chiuso ha consacrato nel più sicuro m o d o l'affermazione e la con-quista di questa novissima e magnifica mac-

Questa si è fatta oggi una necessità pei commercio italiano, e mentre dà luogo ad una nuova festa dell'industria intemazionale, riesca una delle più simpatiche manifestazioni della vita torinese. .

Laggiù, nel bellissimo parco del Valentino, fra qualche giorno, ritornerà la folla per am-mirare le ricche mostre che i numerosi indu-striali col giorno 12 genuaio vi fisseranno.

Il giorno 3 febbraio si inaugurerà il nostro terzo Salon automobilistico, posto sotto l'alto patronato di S. M. il re Vittorio Emanuele II h

L'inaugurazione del Salon vorrà dire aper-tura del ricco mercato italiano automobilistico, mercato che avrà la durata di quindici giorni,

Pianta generale dei locali dove si terrà V Esposizione.

A U T O M O B I L I S T I ! ! !

La P I. IT- non usa ohe Benzina " (CARBURINE „ T O R I N O - Via A l m e s e , n . 1 0 (Fuori Bau. HI Francia) - M I L A N O - Foro Bonaparte, n. 2.

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LA al A M r A U r V M l l V A » 1

durante i quali saranno conclusi i maggiori con-tratti. D'altra parte noi avremo occasione di am-mirare le novità di una nuova stagione indu-striale; una nuova serie di eleganti macchine, dal comfort moderno, dotate di potenti motori. Con

Marchese A. Ferrerò Ventimiglia (Presidente del Comitato Esecutivo).

Paccioli (Torino). - Automobili L u x (Torino). -Società Automobil i Marchaud (Piacenza). - E. Paschetta (Torino). - Automobili Isotta Fraschini (Milano). - L . Storero (Torino). - Clément Bayard (Levallois). - Diatto-A. Clément (Torino). - Auto-mobil i Fides (Roma). - Società Junior (Torino). -Automobil i Ricliard-Brasier (Parigi). - Società San Giorgio (Genova). - Rochet Schneider (Lione). - Vetturetta Otav (Milano). - Cbantières del Buire (Lione). - C. Mantovani (Torino). - Automobili Napier (Inghilterra). - Officine Tiirkeimer (Milano). - Automobil i Mieusset (Lione). - Garage Tatirus (Torino). - Automobil i Ader (Parigi). - Nicolas e Gastaldi (Torino). - E. Chenard H. Walgker (Asnieres). - Automobili Reo (America). - A . Squaglia (Genova). - Lacoste e Battmann (Pa-rigi). - Automobil i Fafnir (Germania). - Martin Le Hadmonnier (Parigi). - Automobil i Martini (Svizzera). - Automobil i Mercédès (Germania). -De Dion Bouton (Parigi). - Ing. Pezzi (Torino) - E. Brambilla (Torino). - Fabbro e Gagliardi (Milano).

Accessori. L . Besse (Parigi) - Ing. Lombard (Torino). -

G. Hensemberger (Monza). - E. Reinach e C. (Mi-Conte Gastone Guerrieri di Mirafiori

(Cassiere del Comitato Fsecutivo).

Senatore Conte R. Biscaretti di Ruffia (Vice Presidente)

l 'automobile di terra sarà pure esposto il canotto automobile, e precisamente ne ammireremo i nuovi modelli destinati alle grandi regate,, di Monaco.

Dal 3 al 18 febbraio avremo una quindicina di riunioni eleganti. Perchè anzi il pubblico possa maggiormente fermarsi nel l ' interno dell 'Esposi-zione, il Comitato ba dedicato quest 'anno uno spazio maggiore al ristorante-buffet. Questo occu-perà il lungo salone esistente alla sinistra di chi entra al palazzo delle Belle Arti per l ' ingresso principale e sarà diretto dai fratelli Aschieri.

Come appare dalla lista che facciamo più sotto seguire, nessuna marca estera e nazionale si è astenuta dal partecipare alla grande manifesta-zione automobilistica che Torino prepara per la terza volta, ad onore della nostra città e dell 'in-dustria italiana, che in pochi anni ha saputo oc-cupare uno dei primi posti sul mercato interna-zionale. Le numerose richieste di stands hanno messo in imbarazzo il Comitato, il quale, nouo-stante la costruzione del nuovo salone, dovrà lottare col suo eterno nemico lo spazio. Non è improbabile che il Comitato si decida a nuove costruzioni per mettersi in grado di soddisfare i singoli espositori nelle loro domande, colla spe-ranza che l 'anno prossimo sia possibile avere un più ampio locale, per il quale sono in istudio nuovi progetti.

Per intanto, tutti gli espositori al III Salon verranno convocati per il giorno 8 corrente al palazzo delle Belle Arti, al Valentino, per l'asse-gnazione degli stands. I locali verranno conse-gnati il giorno 12 agli espositori i quali potranno cominciare i lavori di addobbo.

Fervono per ora al Valentino i lavori per la costruzione del nuovo salone, il quale, se il tempo si manterrà al bello, potrà essere ultimato per l 'epoca fissata. Il Comitato ha di questi giorni diramato per tutta l'Italia parecchie migliaia del cartello-reclame.

Si sta studiando il programma dei festeggia-menti che avranno luogo durante l 'Esposizione, e qualche altra sorpresa, quale un servizio con automobili per il salon.

Avv. Cav. Cesare Goria- Gatti (Vice Presidente).

nardini (Milano). - Manifatture F. N. Acconcia-messa (Torino). - L. Storero (id.). - Dott . Pe-tracchi (Varese). - Garagè Taurus (Torino). -D. Filogamo (Torino). - A. Cantara (id.). - E. Brambilla (id.). - Hess e Perino (Torino). -S. Sinigaglia (id.). - F.lli Barbaroux (id.). - Accu-mulatori Garassino (id.). - Sbardolili e C. (id.). -E. Paschetta (id.). - E. Schenone (id.) - G. Alberti (Firenze). - A. Oneglia (Torino). - A . Tocanier (Milano). - C. Mantovani (Torino). - Garage Ales-sio (id.). - Garage Croizat (id.). - Ing. Pezzi (id.). - Nicolas e Gastaldi (id.). - Fabbre e Gagliardi (Torino) - II. Hond (Parigi).

Carrozzeria. M. F. Cristillin (Torino). - G. Oliva e C. (Mi-

lano). - Garage Alessio (Torino). - C. Castagna e C. (Milano). - Garage Taurus (Torino). - L. Belloni e C. (Milano). - Rossi Bussolotti e C. (Torino). - A . G. Rossi (Torino). - E. Schenone (Torino). - Car-rozzeria Industriale (Torino).

Pneumatici. Michelin (Clermont Ferranti). - Manifatture Mar-

tiny (Torino). - Dunlop e C., Bonzi e C. (Milano). - Pirelli e C. (Milano). - Austro-American India Rubber (Vienna). - Leidheuser (Torino).

Motociclette, biciclette. G. C. Picena (Torino). - E. Bianchi e C. (Mi-

lano).- Conte Montagnini (Torino). - Officine Tiirk-heiiner (Milano). - Motociclette Primus (Torino). - E. Paschetta (Torino). - Motociclette Peugeot (Parigi). - M. Borgo (Torino). - Biciclette Rambler (Chicago). - Società Garage Croizat (Torino). -Fafnir (Germania). - C. Mantovani (Torino). -F . N. (Belgio). - C. Carpignano (Torino). - W a n -derer (Germania).

Canotti. Fiat (Torino). - Fiat-Mnggiano (Torino). - La

Motocyclette (Parigi). Società, pnbblicazioni, ecc.

La Stampa Sportiva (Torino). - Touring Club Italiano (Milano). - Ing. Lombard (Torino). - E. Quasquy (id.). - l'Operaio meccanico (id.). - L'Au-tomobile. - (Milano).

Mario Montù (Segretario del Comitato Esecutivo).

lano). - F.lli Carello (Torino). - J. Mégevet (Gine-vra) - A. Ferretti (Torino). - C. G. De Margherita (Torino). - E. Quasquy (Torino). - A . Conrtial (Pa-rigi). - A. G. Rossi (Torino). - M. Hùmpfuer (Wu-rebourg). - L. Bardelli (Torino). - Reyna Za-

Intanto un'importante fabbrica francese, spe-cialista nel genere, ha ricevuto dal Comitato l'or-dinazione di parecchi piccoli automobili meccanici, che saranno regalati ai bambini che visiteranno, in giorni fissati, l 'Esposizione, la quale indubbia-mente sarà inaugurata il 3 febbraio. V. R.

Elenco delle Case inscritte. Automobili .

Automobil i Orion. - Società Italo-Svizzera di Costruzioni (Bologna). - Automobili Sultan (Pa-rigi). - Società Itala (Torino). - A . Tocanier (Mi-lano). - Vedrine e C. (Garbevoie) - G. Alberti (Firenze). - Società Anonima Garage Croizat (To-riuo). - Automobili ing. R. Zùst (Intra). - Auto-mobili Peugeot (Parigi). - E. Bianchi e C. (Milano). -G. C. Picena (Torino). - Automobili Commillon Saint-Beuve (Parigi). - Società Industrie Metal-lurgiche (Torino). - Automobili y i n o t e Degoókàf^ gatod (Parigi). - Società Automobili Aquila (To-rino). - René Legros (Fécamp). - Garage Alessio (Torino). - Automobili Reyrole (Parigi). - Società Automobil i Krieger (Torino). - Società Costru-zioni Ricordi Molinari (Milano). - Società Rotor (Torino). - Automobil i Pivot (Parigi). - Autonetti e Ugonino (Torino). - Officina Camona, Giussiani, Turinelli e C. (Milano). - Automobili N. A. G. (Berlino). Hess e Perino (Torino). - Società Alcyon (Neuilly). - Automobili Rapid (Torino). - Auto-mobili Dinin (Puteaux). - Automobili Fiat (To-rino). - Automobil i Gladiator (Parigi). - Società Fiat-Ansaldi (Torino). - Società Pilain (Lione). -Automobil i Darracq e C. (Suresnes). - Ing. A.

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Il Bollettino del C. A. I. Iella serie, di cui il presente novissimo numero 1 70", sarebbe difficile trovarne un altro che ila uguale importanza, non come contenuto di azioni e studi sulle montagne, sotto il quale

Rifugio Coldai al Monte Civetta.

petto ve ne sono di assai importanti, ma come cumento dell 'opera grandiosa compiuta dal A. I. nei suoi otto lustri di vita.

Sino ad ora mancava ima illustrazione co iettava ile numerosissime costruzioni alpine italiane, e è a ciò che provvede appunto il bollettino

tuale, per una buona metà dedicato a dar conto ù 102 rifugi, sparsi nelle valli alpine e dell Ap-mniuo.

Offrire anche nel modo più sommario un rias-sunto su queste costruzioni non è cosa possibile, perchè già molto riassuntiva è la stessa pubbli-cazione; conviene invece dare un cenno sopra e

ultime costruzioni e sopra quella che più di tutte va segnalata per le condizioni veramente straor-dinarie in cui si trova.

E' questa la Capanna-osserva-torio Regina Margherita s u l l a Punta Gnifetti dei Monte Rosa, c le costruzioni compiute nel-l 'anno 1905 sono quattro: il Ri-fugio-albergo Quintino Sella al Monviso, della Sede Centrale, e di questo si è data la descrizione sulla Stampa Sportiva quando se ne fece ia inaugurazione ; la Ca-panna Francesco Allievi in Val di Zocca, della Sezione di Milano, inauguratasi il 17 del settembre scorso; il Rifugio Coldai al Monte Civetta, della Sezione di Ve-nezia, inaugurato il 30 settembre e ia Capanna-albergo M o n z a , della Sezione di Monza, sul versante n o r d della Grigna settentriona'e, ohe sarà inaugurata neh i pros-sima stagione alpina.

Però non è inutile una p a r o l a sull ' importanza complessiva dell 'oper i del Club Alpino, ia quale ri-sulta dalle cifre ; si dedi-carono alle costruzioni al-pine circa L. 550,000, le quali sono ben lungi dal rappresentare il valore to-tale di q u e s t i immobili, poiché non comprendono il valore dei terreni gene-ralmente regalati dai co munì e dai proprietari; del l 'opera g r a t u i t a pre-stata dagli ingegneri, sor-veglianti , generalmente soci ; dei legnami bene-spesso regalati d ù co-muni, colla concessione di pren-derli dai sottostanti boschi; dei materiali di arredo spesso pure

in parte regalati, nonché di alcune capanne per intiero regalate complete, oppure senza arredo pel quale solo ebbe a provvedere l 'Amministra-zione del Club. . .

Parlando di cose contenute nelle pubblicazioni del Club Alpino, occorre avere la franchezza di fare un appunto, che si riassume nella seguente malinconica esclamazione: Ali, che peccato che esse siano così poco conosciute al gran pubblico ! Se così fosse, gran vantaggio ne ridonderebbe alla istituzione stessa, e grande giovamento, non che istruzione, potrebbero trarne tutti quelli tra il pubblico i qnali ignorano quali comodità di accesso presentino oggi i più remoti e ardui recessi delle montagne nostre, e quali superbe, inestimabili bellezze esse riserbino solo a quei pochi che hanno la fortuna di conoscerne l'esistenza ! Ma gli alpi-nisti stessi conoscono questo male, ed è vivamente da augurarsi che ia conoscenza completa ne possa portare presto il rimedio.

Noi per ia nostra parte, cercheremo di fare per quanto possiamo su queste pagine in certa qual guisa da intermediari col pubblico, dando conto periodicamente non solo delle più importanti im-prese che si compieranno, ma anche di tutti quei fatti di attività ed opere collettive che in qual-siasi modo svelano il nuovo, migliorano e rendono accessibile con vantaggio di tutti ciò che già è noto.

sormontato da robusta intelaiatura di travicelli, alta due metri sul terrazzo e tre sul culmine del tetto a pioventi. Tutto intorno alla costruzione, meno che sulla testata ristretta, gira un ballatoio, sul quale si trova, sul fronte di Vaisesia, la la-trina, nonché due porte; una terza porta si apre nella testata fuori del bal-latoio.

L'intiera costruzione è in legname ancorata soli-damente con caviglie in ferro alla r o c c i a sotto-stante, che dovette essere per la occorrente super-ficie spianata colle mine. In alcune parti la parete di legname è tripla con spazio d 'aria interposto clie fa da ottimo coibente contro la dispersione dei calore; in altre parti è so'tanto doppia, ciò che è sempre sufficiente, dato ' he su tutta la superficie esterna è applicata una lamiera di rame la quale impedisce completamente il rinnovamento del-l'aria interposta, e quindi la perdita di calore per convezione. Doppio è pure il tavolato del pavimento e del tetto.

Modello della Capanna-

Pianta del'a Capanna-Osservatorio Regina \

Il rivestimento completo in rame, oltre che assicurare una ermetica chiusura, la quale pre-serva anche il legname dagli insulti degli agenti atmosferici, è intesa ad impedire ohe le scariche elettriche abbiano a danneggiare l 'edificio; e ad assicurare la più rapida dispersione dell 'elettri-cità, indotta dalle cariche atmosferiche, al rivesti-mento metallico sono applicate sugli spigoli nu-merose punte pure di rame, come pure per mezze di più treccie dello stesso metallo ha comunica-zione per largo tratto sui fianchi del monte.

L'interno è diviso in setto camerette: la prima, nella testata a Sud, è il dormitorio dei viaggia-tori ; poi un'altra che serve da sala da pranzo,

VETTURE ZUSt Rappresentanti esclusivi :

Torino - Società Anonime Frena - Milano

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Capanna-alberqo Monza alla Grigna Settentrionale. (Fot. G. Scotti di Monza).

La Capanna-osservatorio Regina Margherita. La più elevata costruzione del C. A. I.

Quale oggi si trova a cavaliere della cresta della Punta Gnifetti, all'altitudine di metri 4559 sul livello del mare, orientata per la lunghezza circa a Sud-Sud-Ovest, con una fronte sul versante sviz-zero di Zermatt, e l'altra sull'italiano di Alagna in Val Sesia, il quale ultimo precipita vertiginoso con una delle più formidabili pareti che presen-tino le nostre Alpi, ha una forma rettangolare con un lato in totale di metri 25 su una larghezza di metri 4,50 per 20, e pel resto di 5,50.

Il tratto più ristretto è sormontato da tetto a due pioventi ; il tratto più largo forma una torre quadrata a terrazzo per tutta la sua lunghezza e La Torre della Capanna-Osservatorio Regina Margherita

vista dal Nord. (da Fot. Ing. Iona - Milano).

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LA STAMPA SPORTIVA l i

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indi la cucina, il dormitorio dei custodi e quello del direttore dell 'Osservatorio; infine una saletta per le osservazioni la quale comunica c all'ultima al piano terreno elei torrione, per la quale dal-l'Interno si accede alla superiore che lascia poi

salire sul terrazzo a mezzo di scala esterna.

Si è co3Ì implicitamente detto del duplice uso cui è destinata questa eccelsa capanna: ospita i semplici alpinisti, e dà stabile di-mora durante l'estate ad un professore di meteoro-logia per o s s e r v a z i o n i scientifiche, oltre al per-mettere nelle tre salette e sul terrazzo altri stadi oltre la meteorologia, ossia fisica, fisica terrestre, fisio-logia, ecc... E nell'arreda-

mento gli strumenti scientifici formano larga parte: si hanno pure tutti quelli ohe il Duca degli Abruzzi regalò, dopo che gli servirono nella spe-dizione al Poi a Nord.

Ormai nnmiros ' sun > gli scienziati che da di-verse parti del mondo si recarono a questa eccelsa stazione a compiervi i più svariati studi.

„i.Ki Margherita (lato Est).

gono studiosi, alpinisti veri ed anche turisti d'occasione, e che rappresenta una ve-ramente felice fusione di sforzi e di ideali, non sorse tutta d'un tratto: furono costrutti dapprima le tre camerette ora centrali ; si aggiunse quindi la torre dell 'osservatorio, e dopo le altre due camerette, desti-nate attualmente a dormi-torio per gli alpinisti e sala da pranzo.

Se lo spazio non tiran-neggiasse, s o m m a m e n t e interessante sarebbe illu-strare le varie fasi del la-voro, le vittorie ottenute contro le più ardue diffi-coltà: trasporto lungo, fati-cosissimo attraverso larghe distese di ghiacciai; lavoro limitato a stagione brevis-sima, spesso interrotto da violente ed improvvise bu-fere, e quindi pericoloso q rando ancora nulla esi-

steva, ecc. Basti dire che il solo spianamento

La prima Capanna-Osservatorio Regina Margherita sul Monte Rosa. (da Fot. Guido Bey).

~1

i sulla punta Gnifetti del Monte Rosa,

Dal lato sportivo la capanna serve non solo quale mèta felice nella salita della Punta Gni-fetti, ma altresì come punto di partenza per tutte le interessantissime imprese che si possono ten-tare in quell 'Eden alpinistico che è il gruppo del Monte Rosa, e che qui è impossibile accennare anche succintamente. Durante la stagione estiva, ossia dal 15 luglio al 15 settembre, i custodi sono in permanenza alla capanna e vi tengono servizio di albergo secondo la tariffa fissata dal Club Al-pino, la quale, relativamente al luogo, è veramente modesta : il semplice compenso delle spese vive, non avendo appunto la benemerita istituzione alcuno scopo di Rpecnlazione.

I soci del Club pagano una tassa di L. 3 e 5 rispettivamente per l'ingresso edi il pernottamento; la tassa è dop-J pia per gli estranei; le guide ed r portatoli non pagano tassa alcuna.

Oltre agli scienziati, ospiti il-lustri visitarono la capanna: tra essi noi ricordiamo la R e g i n a Margherita nel 1893.

La spesa di costruzione fu assai notevole, ma relativamente alla località, tenue, stante le condi-zioni vantaggiose fatte dagli one-sti impresari, la più gelosa cura d i direzione e sorveglianza da parte del presidente del C. A., eomm. A. Grober, che con gli altri molti collaboratori nella elabora-zione del progetto, ecc., fecero gratuitamente con e n t u s i a s m o tutta la parte intellettnale. Così le 52.000 lire di spesa non rap presentano che il costo dei ma-teriali e dell 'opera manuale. In tale spesa però il Club Alpino ebbe dei forti aiuti; vanno ricordate le offerte cospicue della Regina Margherita e del Duca d e g l i Abruzzi ; contribuirono pure di-versi Ministeri, istruzione ed agricoltura; anzi, il direttore dell 'Osservatorio è oggi stipendiato dal Ministero di agricoltura industria e commercio.

Questa superba opera che altamente onora la nazione nostra sotto ogni aspetto, là sul confine d'Italia, dove da ogni parte del mondo conver-

della cresta si dovette compiere j in due anni.

Alla Capanna è abbastanza facile acce-dere da Gressoney-la-Trinité in ore 10; da Alagna in ore 12; dalla Capanna Bétemps, sul versante svizzero del Monte Rosa, in ore 6.

La Capanna Francesco Allievi in Val di Zocca.

La Val di Zocca, nell'alta Val Masino che sbocca in Valtellina, e nel gruppo Albigna-Disgrazia risale alla Cima di cantone, Ago di Sciora, Pizzo Cacciabella, Pizzo Torrone, Cima di Castello, Cima di Zocca, Punta Rasiea.

E' appunto a l l e ascensioni delle dette punte, oltre al passaggio di colli impor-tanti, che serve questa capanna, situata al-l'altezza di m. 2390 sul mare. Fu costruita in sostituzione della capanna Zocca distrutta dalle intemperie, e dedicata a Francesco

Allievi , compianto socio della Sezione di Milano e benemerito per studi fatti in quel gruppo di monti. La spesa fu di circa lire 5000. La inau-gurazione offerse occasione a ritrovo amichevole e scambio di gentilezze tra gli alipnisti milanesi e quelli svizzeri della sezione di Bregaglia. Una delle nostre vignette ue presenta appunto un gruppo sul ghiacciaio dell ' Albigna.

Il Rifugio Coldai al Monte Civetta nelle Dolomiti Bellunesi.

Le superbe Dolomiti, impareggiabili per gran-diosità, saporite difficoltà alpi àstiche, bellezze artistiche. Si è in questo centro che concorrono •specialmente gli alpinisti d'ogni parte d di'Austria

indotti a supporre nei figli della laguna, cercò per sua parte di tenere alto il prestigio italiano innanzi a connazionali e stranieri, impedendo che la infiltrante intraprendenza di questi ponesse piede negli stessi luogli. Ad essa si devono in zona ristrettissima il Rifugio Venezia al Pelmo, il Rifugio Tiziano alle Marinarole, il San Marco al Sorapiss-Antelao, c per ultimo questo al passo Coldai, il quale mette in comunicazione la valle di Zobdo o del Maè, con quella del Cordevole o di Agordo, nel bacino del lago di Alleglie.

È un Rifugio capace di una ventina di persone, tenuto con servizio di alberghetto nella stagione estiva, e può servire ottimamente al semplice; turista pel passaggio dall'una all'altra valle, come all'alpinista per le ascensioni nel classico gruppo del Civetta (m. 3220;. Accanto vi è pure un pic-colo Rifugio aperto che serve ai viandanti quando l'alberglietto è chiuso, in caso di bufera. La spesa di sola costruzione fu di circa lire 9000, ed altre due sono necessarie per l 'arredamento.

La Capanna-albergo .Monza sul versante Nord della Giigna Settentrionale. Per chi non lo sapesse è nelle Alpi comasche,

a m. 1900 di altezza; vi si giunge da Mondello, da Lierua, da Varenna, da Beliauo, da Taceno, da Cortenova. Serve a molte ascensioni e traversate nel gruppo delle Gl'igne. È la prima opera della giovane e fiorentissima Sezione di Monza, che può offrirsi come esempio della più bella ed imitabile attività. Verrà aperta per il luglio prossimo, e per allora ci riserbiamo di rendere conto della. festa, dando quei maggiori particolari che l ' i m -portanza richiede. U. Valbusa.

Alpinisti Ita'iani e Svizzeri sul ghiacciaio dell'Albigna. (dà Fot. rag. Mario Tedeschi - Milano).

e della Germania, i quali tutti con spirito auda-cemente pangermanista cercano costantemente di snazionalizzare quelle popolazioni d ' Italia. Perciò è altamente meritoria l 'opera della Sezione di Venezia, che, con una attività intelligente e quasi contraddittoria alla natura che si sarebbe [Cipanna Francesco AllieviJli Val di Zocca.

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E c h i d e l S a l o n a u t o m o b i l i s t i c o d i P a r i g i A complemento di ogni notizia precedentemente

pubblicata sull'Esposizione di Parigi diamo oggi l 'elenco delle premiazioni. Come i lettori potranno osservare, le case estere che inviarono i loro pro-dotti al Salon di Parigi e che fissarono al Grand Palais superbi stands non riportarono il premio meritato e riconosciuto dalla stessa stampa fran-cese. La Giurìa di Parigi diede nuova prova di chauvinisme.

Ecco i premi conseguiti dalle case italiane:

Fiat e Itala, medaglia di vermeil per la decorazione dello stand.

Bapid e Isotta Fraschini, me-daglia d 'argento, idem.

Ziist, medaglia di bronzo, idem. Florentia, Fiat, Gallinari, me-

daglia di bronzo per arredamento dei battelli automobilistici da tu-rismo.

Fiat, Itala e Isotta Fraschini, medaglia di bronzo al concorso di eleganza di vetture per co-struttori di vetture a petrolio e 4ands aventi più di due vetture.

L'Itala ha rinunziato alla me-daglia vermeil datale in premio dalla Giurìa, e altre case, special-

ìente estere e particolarmente italiane, seguiranno l 'esempio.

Un'altra conferma della bontà dell'industria italiana la abbiamo iscontrata nel risultato del con-

corso di vetture di città. La casa italiana Florentia è l 'u-

nica che con una vettura 16-20 H P abbia affrontato tutte le marche stere nel grande concorso di vet-

ture da città che ha avuto luogo ora a Parigi, compiendo il per-corso dei 100 chilometri attraverso le strade ingombre e fangose di quella città in ore 3,45, e ripor-tando il grande diploma dell 'Automobil-Club di Francia.

L'ultima eco del Salon parigino è stata la re-gata di canotti automobili sulla Senna per la Coppa del Salon.

Fu un nuovo trionfo della Florentia, la quale coltiva con successo la costruzione dei canotti automobili.

Pubblichiamo oggi la fotografia del magnifico stand della fabbrica torinese Rapid, la quale fece

a Parigi (come farà a Torino prossimamente) una larga esposizione dei suoi prodotti.

Era la prima volta che la Bapid esponeva a Parigi , ma il suo debutto è stato grande.

L o stand è ricchissimo e degno in tutto e per tutto della grande società torinese, ultima venuta in ordine di tempo, ma fra le primissime come

Lo Stand della « Rapid » all' Esposizione di Parigi.

potenzialità finanziaria e come buona nomina conquistatasi.

La Società Torinese Automobil i Bapid infatti si è fondata nell 'anno 1904 col concorso dell'an-tica casa Giovanni Ceirano e C., così favorevol-mente conosciuta ed apprezzata nel mondo au-tomobilistico.

Il capitale iniziale di L . 600.000 fu tosto au-mentato e portato alla cifra di L. 5.000.000 delle quali emesse e versate L. 1.600.000 realizzando

un fondo di riserva di L . 1.700.000. Questo gran-dioso stabilimento, dotato delle più moderne e per-fezionate macchine utensili, occupa una superficie di mq. 5000 e fu installato per poter portare la sua produzione annuale a 600 automobili . I suoi tipi hanno incontrato il massimo favore sia in Italia che all 'estero.

La fabbrica occupa in questo momento più di cinquecento operai il cui numero cresce in proporzione all 'aumento continuo della pro-duzione.

Lo chassis in lamiera di acciaio stampato, rinforzato nelle sue parti principali, presenta una notevole rigidezza e solidità unita a una eccezionale leggerezza. Le ruote sono montate sopra sopporti a sfera, hanno un giusto empattement e dànno alla vettura una grande stabilità. Le ruote del diametro di 870 per 105, sono poste molto vi-cine ai lati estremi dello chàssis dando così a tutto l 'insieme una maggior impressione di eleganza e sveltezza. Lo chàssis così allun-gato permette l 'applicazione di qualunque carrozzeria a ingresso laterale. La parte anteriore più ristretta facilita il comando dello sterzo e le voltate. La sospensione è ottenuta mediante molle a bale-stra delle misure di 1200 per 50.

Il motore è a 4 cilindri separati con valvole comandate, l 'accen-sione a magnete Sims Bosch ad alta tensione. Il raffreddamento è ad acqua con ventilatore sul volante e radiatore nid d'abeilles. Il carburatore è del tipo a livello costante con circolazione d'acqua calda, e a presa d'aria automatica, e con disposizione speciale clie dà

il minimo consumo e un massimo rendimento. Ciò che caratterizza poi il tipo 1906 della Bapid

è un dispositivo speciale e brevettato della so-spensione del differenziale a parallelogramma. Questo perfezionamento importante permette al motore di trasmettere la forza alle ruote motrici mantenendo l 'angolo delle rispettive ruote co-niche sempre uguale, evitando così un notevole attrito e assicurando alla macchina un funziona-mento regolare e una maggior durata.

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Notiziario ortivo ftOTOMOSIMSMe

Ecco le date delle prossime Esposi-zióni di automobili che si terranno in Europa: .

Bruxelles, 12-25 gennaio ; Torino e Ber-lino, 3 18 febbraio; Vienna, 15-28 marzo ; Marsiglia, 15 aprile 1° maggio; Budapest, 22 aprile-15 maggio.

* L'ex-eampione ciclista Omodeo r ran-cesco di Alessandria, riuscito fra i primi della memorabile riunione dei veterani, ai è dedicato, da qualche tempo, comple-tamente all'automobilismo. Egli è entrato nella fabbrica Fiat-Ansaldi e noi ci augu-riamo che la nu va e potente marca to-rinese affidi all' ex-campione argentino una forte 12 HP in occasione dei grande concorso turistico del 1906.

La Coppa del Salon, organizzata dal giornale l'Auto, è stata disputata per la seconda volta. Si ricorda che era stata rinviata per una piena della Senna. Su 55 canotti automobili inscritti per la gara, 18 soltanto si sono presentati. I numerosi spettatori si trovavano sulle rive della Senna e sui ponti per assistere alla corsa.

Ecco i risultati : Cat-gorii extra regolamentare. —

Prima serie : 1. Satyre (Dion Bouton), di Prilet; 2. Vagabond V( Valbt), di Vallet; S. Alexandre ì (DÌOIJ), di AUegrin; 4. Mo-togodiele (Buehet), di Trouche; 5. Reené (Damas), di Hores.

Seconda serie: 1. Edith (Buchet), di Du-bois; 2. Manillon (Daniel Augé) diCohade.

Terza serie: 1. Nelly (Filtz), di Ville-n e u ye .

Quarta serie: 1. Dulfol (Abeille) della Società Auto-Yacht.

Categoria regolamentare (cru 'sers). — Prima serie: 1. Mendelsonn (Mutuel), di Mendelsonn e Pierron.

Seconda serie : 1. Florentia; 2. Mets-y en Chenard-Walcker), di Crucq.

Terza serie: 1. Forces pas (Mors), di Crucq; 2. Frédéric-Suuvage.

Sulla strada di Salon ad Arles il corridore Héméry con vettura Darracg ha coperto il chilometro in 20 3;5 secondi, cioè una velocità di 175 chilometri all'ora.

JL. Gli organizzatori della gara dei ca-notti automobili Nizza-Palermo hanno deciso di rinunziare a tale regata di cro-ciera, precedentemente fissata, e che do-veva svolgersi per tappe, toccando i prin-cipali porti d'Italia.

Gli organizzatori faranno disputare la prova in tre tappe il 20, 21 e 22 aprile da Tolone a Nizza.

*** L'imperatore Guglielmo ha accet-tato il patronato delTAutomobile-Club tedesco. L'Imperatore ha aderito alla pro-posta che il Club assumesse la denomi-nazione di Automobile Club Imperiale.

La granduchessa Anastasia di Meklem-burgo è stata nominata patronessa ono-raria.

*** Il principe Alessandro di Wagram ha comperato la vettura Itala, esposta al Salon, con la quale il corridore Eaggio vinse la Coppa Florio.

*** Il He, assecondando il desiderio espresso dall'Automobile Club di Milano anche a nome del Touring Club Italiano, ha concesso il suo patronato per il III Con-gresso internazionale di automobilismo che avrà luogo in Milano nel prossimo maggio, esprimendo il suo compiacimento per l'iniziativa presa dalle due associa-per l'iniziativa presa zioni.

Inoltre, a conferma del suo interessa-mento per l'importante riunione, il Re si è compiaciuto inviare al presidente dell'Automobile Club una splendida me-daglia d'oro quale suo premio per una delle gare che saranno tenute in occasione del Congresso.

*** Vincenzo Lancia, il grande cam-pione dell'automobilismo italiano ritorna in America. Egli è partito diretto al-l'Hàvre, dove si imbarcherà per New-York. Egli parteciperà, guidando una Fiat di cento cavalli, prima alle grandi corse che avranno luogo nella Florida e poi al meeting automobilistico di Cuba.

Egli ritorna in America invitato dal-l'Automobile Club degli Stati Uniti, e grandiose feste si preparano in onore del campione italiano, al quale auguriamo buon viaggio e completa vittoria.

Ritornerà in Italia nel mese di aprile per partecipare alla prova per la Targa Florio.

*** Si sono chiuse le iscrizioni per le regate dei canotti automobili di Monaco (l°-15aprile). Si hanno in totale 76 iscritti.

Nei cruisers (seconda serie, da 6 a 5 m.) troviamo inscritta la Florentia, con un canotto di m. 6,90.

Nella stessa categoria (terza serie) vi sono iscritte : una Ziist, con una imbar-cazione di m. 8,98; il Fiat XIV. Nella quarta serie: il Fiat XII, di 12 m., ed il Florentia III, di m. 12,05.

Fra i canotti da corsa (racers) vi sono iscritti due canotti Itala: uno del barone De Caters, di m. 8, ed uno del cav. Vin-cenzo Florio e del sig. Riccardo Cattaneo, di m. 12. E' pure iscritto il Fiat XIII, di m. 12,

*** Dopo l'ultima votazione all'Auto; mobile Club vennero approvati i seguenti

Bertarelli cav, Luigi Vittorio, Krum ing. cav. Eraldo, Muggiani Enrico, Poss Alessandro, Pizzini dott. Tancredi, Tu-rati conte Emilio, Valesi Ettore, soci : s i t B L i s m a

*** A partire da domenica, 14 gennaio 1906, e tutte le domeniche successive, ver-ranno impartite ai volontari del batta-glione ciclisti istruzioni teoriche al Po-ligono del Martinetto: dalle 9 alle 10 saranno tenute dal capo-squadra signor Borbonese ; dalla 13,30 alle 14 30 dal capo-squadra D'Ambrogio. E' fatta facoltà ai volontari di intervenire all 'una od al-l'altra. .

Per cercare di aumentare il numero dei volontari si è deciso concedere l'esonero della sopratassa (cioè ridurre a sole L. 3,30 l'iscrizione) a tutti quei volontari che sa-ranno capaci di iscrivere tre nuovi soci. Sarà inoltre loro rilasciato un attestato firmato dal presidente e data loro una medaglia di bronzo.

*** La corsa ciclistica Parigi-Milano avrà luogo nei giorni 2, 3, 4 giugno. Il percorso che seguiranno i concorrenli è. Parigi, Ginevra, Evian, Sion, Briga, Sem-pione, Arona, Milano.

Il giornale Les Sporte annuncia come probabili tappe della corsa le seguenti : 2 giugno, Parigi Ginevra; 3 giugno, Gi-nevra-Briga; 4 giugno, Briga-Milano.

*** L'Unione Velocipedistica di Francia pubblica il resoconto del Gran Premio Ciclistico di Parigi del 1905. Gli incassi ammontarono a 60.532 franchi, e le spese a 36 717,65. Cosicché si ebbe un uti le netto di franchi 23.815,30, dati ai pjveri di Parigi.

*** Causa il freddo intenso, domenica poca gente assisteva oggi alle corse del Velodromo d'Inverno di Parigi.

Premio Banker (velocità bic. prof.): 1. Ingold ; 2. Rettich; 3. Duprè.

Corsa di 60 Km.: 1. Nat Butler, che Ila sostituito il Bruni, in 45' 10"; 2. Lorgeon; 3. Darragon. Quest'ultimo, caduto al 56° chilometro, si rompeva la clavicola.

Il jockey O' Oonnor percorreva in bi-cicletta 5 km. in 4' 36", allenato da una motocicletta, battendo il record dei di-lettanti.

Corsa di motociclette: 1. Bodric; 2. Per-nette.

Coll'intervento di numerosi soci venne tenuta l'annuale assemblea ordi-naria dei soci dell'Audax-Club e della Sezione torinese dell'Audax.

Dopo la relazione del presidente, signor cav. avv. Negro, circa l'aumento dei soci, le manifestazioni fatte e progettate, ven; nero approvati all'unanimità i rispettivi bilanci.

Procedutosi alla nomina della nuova Direzione dell'Audax-Club pel 1906, essa risultò composta dei signori: Baudino, Ceresa V., Delaude, Ferraris L., Gado, Meuardi, Michel, Picena C., Richetta, oltre al corrispondente e segretario della Sezione.

Prese quindi la parola il sig. avvocato G. Nicol per esporre le impressioni d'un suo viaggio turistico nell1 Italia Meri-dionale.

**S! Da New York hanno fatto ritorno i corridori che parteciparono alla corsa dei sei giorni. Con loro è ritornato pure il redattore dell'Auto, Robert Coquelle.

11 Comitato della National Cycling As-sociation ha cominciato un'inchiesta contro le tre coppie arrivate in testa della corsa dei sei giorni. Sembra che i tre primi premi siano stati divisi fra i vincitori.

— Il campione americano Kramer an-nuncia il suo ritorno in Francia pel 15 aprile.

*** Poca gente accorse domenica al Velodromo d'Inverno. Il programma of-friva uno scarso interesse.

Corsa Scratch : 1. Hourlier ; 2. Rettich; 3. Kudela.

Record del giro di pista : Van den Born impiega 19 secondi.

Corsa di motociclette : 1. Americo ; 2. Lamoulin ; 3. Devilly.

Quindi Bouhours entra in pista pel record delle sei ore. Copre Km. 72, m. 745 nella prima ora,

di proprietà del conte D. Francesco Ron-calli. ,, .

Il signor cav. Carlo Pesenti tiene 1 al-levamento nelle scuderie di Alzano Mag; giore con unita una splendida pista. Egli è proprietario oggi dei cavalli: B. P. P-, che servirà alla monta di fattrici di classe, Miss Bowerman, Igea, Cima e Verona, e di Adriatico e Paleocapa. Tiene pare ì tre puledri Oasi Kuser, Ocitoè, Osman Kersel. Questi sono inscritti a tutti i « Derby » della ventura stagione ed anche al « Gran Premio Milano 1906». Per trainer-driver è chiamato il signor Conti, già alle di pendenze della Scuderia Orobia.

Il signor conte Roncalli ha per diret-tore di scuderia il signor Mauro ; è pro-prietario dei cavalli Montecchio, Regina, Mese e Caos, che correranno nella ven-tura stagione. e n i V O T T f l G G l ©

*** Constatiamo con piacere che i lavori di questo benemerito Comitato sono a buon punto. La Direzione della Sezione lombardo emiliana del Rowing Club Ita-liano (sedente a Milano), collo scopo di portare celeremente a fine le trattative pel grandioso match annuale ad otto vo-gatori fra il Piemonte e la Lombardia, si è associato al Comitato torinese. Si at-tende pure in questi giorni una risposta del Ministero dell' istruzione pubblica, a cui si volle far capo per l'offerta di me; daglie da darsi ai giovani concorrenti della promossa gran Gara fra le Scuole secondarie della città di Torino.

E' uscito il regolamento della prima giornata di regate intersociali (pure a cura del Comitato stesso) e possiamo as-sicurare che in tutte le Società Canot-tieri di Torino e di Milano, fervono gli allenamenti per le diverse gare, le quali tutte hanno ormai assicurato un successo dei più belli. Vi è quindi da augurarsi che simili volenterosi Comitati abbiano il completo appoggio che si meritano, e delle nostre autorità e di tutti coloro ì quali si interessano al canottaggio. Si potrebbe allora, senza timore ed in breve tempo, portare il nostro canottaggio na-zionale al livello dei migliori d'Europa. Nella nostra gioventù non mancano le qualità fisiche necessarie al canottiere.

T I R ©

* * Ecco l'esito del tiro al piccione di

Moro, Olivier, Osculati, Balossi e inge-gnere Pallavicino.

.,*„ Nel Club d'Armi del maestro Tibe-rini, e nella Società Genovese di Scherma con l'intervento del signor Cartier del Cercle d'Escrime di Ginevra ebbero luogo brillanti riunioni schei mistiche.

Applauditi gli assalti fra il Cartier ed i maestri Tiberini e Mormile ed il dilettante Gardella.

flLPHMISM©

A Nella sede del Club Alpino si è te-nuta. l'assemblea annuale dei soci della Sezione torinese. Il presidente conte Li-brario riassunse l'anno sportivo con un bellissimo discorso, commemorò ì soci defunti e distribuì lo stemma ricordo a sedici soci anziani. All'approvazione del bilancio preventivo seguivano le elezioni. Vennero riconfermati il vice-presidente cav. Pomba; i consiglieri avv. Emprirn, ing Girola e G. Turin, i revisori cav. Alessio, signori M. Borgarello ed E. Boyer ; e i delegati all'assemblea del C. avv. Arrigo, on. Bertetti, avv. Bobba, barone Bologna, E. Boyer, L. Barale, cav. Cavalli, gen. Cerri, avv. Emprirn, dott. Ferrari, avv. Garino, cav. Bonella, C Grosso, ing. Marchelli, cav. Rey, mar-chese Ricci, dott. Santi, G. Turili, dott. Vallino e avv. M. Cappa.

.*„ Le gite dell'Unione escursionisti torinesi nel 1906 sono cosi fissate:

25 marzo, Brich Filia (m. 758), con in-teresse geologico. - 22 aprile, Monte Ba-r a c c o n e ^ . 1010 . -Omaggio ,Strambino, Romano, Pavone, Ivrea, per visita arti-stica. — 20 maggio, Giardino Rostania, Monte Servin (m. 1756), con interesse bo-tanico. — 3 giugno, Alba e dintorni, per visita artistica. - 29-30 giugno e 1° lug ho, Lago di Ginevre, Sempione. — 15 luglio, Testa dell'Assietta (m. 3567), per visita storica. — 4-5 agosto, Gran Turnahn (m. 3379), con carattere alpinistico. — 25 settembre, Monte Gregorio (m. 194d). 14 ottobre, Punta Cialma (m. 150o). — 4 novembre, Rivoli e dintorni (chiusura).

.„** Gli alpinisti F. Trossie, G. Oneto, della Sezione di Biella del Club Alpina Italiano, dopo aver pernottato al confor-tabile Rifugio Quintino Sella, partiti alle ore 5 pel colle Sagnette, arrivarono sulle vetta del Viso il giorno di Natale alle ore 12, con un tempo splendido; e per le stessa via ritornarono al Rifugio, dove giungevano alle ore 17. Fungeva da guide il signor Claudio Perotti. Varese : , . .

Tiro di prova: 1. e 2. premio divisi fra Lucchina Francesco e Melli Eugenio; p H T T I N a G G I © 3. Sonzini Carlo.

Tiro generale : 1. avv. Tiretti ; 2. Schia-vini Luigi ; 3. e 4. divisi fra Mainini Paolo e Melli Eugenio.

Tiro di chiusura: 1. premio (grande coppa) Melli Eugenio) ; 2. Aliverti Ago-stino ; 3. (med. d'argento) Lucchini Fran-cesco.

%% La società pel tiro a volo di Quarto al Mare si è fusa con quella pel tiro ai piccioni di Quinto al Mare, mantenendo per le esercitazioni lo stand di Quinto. A presidente venne eletto il signor ca-valiere Emilio Berzino.

IPPigf l

*** La riunione di beneficenza all'Ippo-dromo Zappoli ebbe un concorso enorme di pubblico.

I Categoria (dilettanti): 1. Mimi; 2. Sultano-, 3. Gildezza; 4. Candida.

II Categoria (dilettanti): 1. Timur-, 2. Musetta ; 3. Zebra ; 4. Edoardo.

H A N D I C A P : 1. Musetta; 2 . Azmon ; 3. Risma.

Corsa di siepi: 1. Sunny di Dellanoce; 2. Maio Lady, di Castoldi; 3. Corsiero, di Ascoli.

La Scuderia Orobia si è sciolta ; sorsero invece due nuove scuderie a Ber-gamo, una di allevamento, di proprietà del cav. Carlo Pesenti, e l'altra, da corsa,

*** Diciassette tiratori presero parte, allo Stand di Montecarlo, alla gara per il Premio Briasco (handicap) di 500 franchi, il quale fu vinto da Erskine, che a 24 metri e 2|4 uccise 8 piccioni, tirando 9 colpi; 2. Paccard, che a 23 metri, e ti-rando pure 9 colpi, uccise 7 piccioni ; 3. Mazourine, che a 23 metri e Ij2 uccise 4 piccioni, tirando 5 colpi.

Le altre poules furono vinte dal capi-tano Stratford, conte De Lazzara, Mon-gorgé de la Faille, Davis, Spalding.

Il Premio di Gennaio (distanza fissa; 500 franchi) riunì ieri diciotto tiratori.

Il primo ed il secondo premio furono divisi fra il capitano Stratford e Mon-cagli, i quali, tirando ciascuno sette colpi, uccisero sette piccioni. Terzo, bar. A. De Tavernost, il quale, tirando pure sette colpi, uccise sei piccioni.

Le altre poules furono vinte da Mac Alester, conte Czernin, Moncorgé, Mack-lunstosch e Davis.

*** 1 nuovi campi di tiro che verranno inaugurati nel 1905 in Italia sono quelli

• di Livorno , Monza , Urbino , Abbiate-grasso, Torre Pellico, Cerignola, Paluzza, Alassio ed Empoli.

S C H E R M I I

*** Ferve sin d'ora il lavoro di orga-nizzazione pel grande torneo internazio-nale di scherma che sarà tenuto a Mi-lano nel 1906, durante l'Esposizione. Alla Società del Giardino si riunì l'altra sera, e ieri sera la Oommissione incaricata di esaminare il regolamento, già redatto nelle sue linee generali dall'ingegnere Balossi. Il regolamento fu approvato, salvo qualche lieve modifica. A presidente della Commissione tecnica è stato ehia; mato il maggiore Cavallina. Gli altri sono i maestri Rossi e Corsini, i signori

(Feder). L'inaugurazione della pati noire... a Sondrio, a scartamento per ora ebbe luogo con una splendida giornata vero sorriso di cielo nella rigidezza cir costante. .

Non troppo animata la rentrée, poich ad una trentina, o poco più, ammonta vano gli appassionati, immancabili ali: première: fra essi à tout. teigneur... le a: gnore e signorine Anna Questa-Bonfachn Paolina Buzzi-Valerio, nob. Ida e Lari Sertoli, Angiolina Buzzi, Bice Polatt l'avv. G. Questa, G. Baggioli, F. Cauteli A. Paribelli, R. Pensa, G. F. Sertol A. Carini, F. Del Felice, e poi tutta un nidiata di piccoli pattinatori.

Novellini, nessuno : mancò cosi la not allegra per gli spettatori sempre in cere di emozioni.

Parecchi però si esercitano alla ma. chia, e l'Adda e il Mallero ne sono i con plici necessari. Quando completo sarà campo, coWexploit dei novellini e la r prise dei ritardatari, sempre in maggn ranza, certo ripiglierà il pattinaggio consueta spensierata gaiezza, che fa d Gombaro il più gradito dei ritrovi nel fredda stagione.

S P © R T P E D E S T R E

A . Ci si comunica che la Direzione d «Club Sport Audace» oggi ha preso pc sesso della pista in terra del Moto Ve! dromo Umberto I per gli alienamei podistici e che con siffatta migliorìa n< dispera di portare il podismo a quel perfettibilità praticata nelle altrenazioi

Aggiungiamo che le iscrizioni si rie vono presso la sede sociale, corso Vale tino, n. 3, dalle 20,30 alle 22, ove trovi pure a disposizione degli inscritti se di lotta, atletica, scherma e ginnasti!

Domenica, alla Patinoire, a Torii presente buon numero di sportsm-n ed presidente dell'U. P. I., sig. Mina, Pie! Durandi ha tentato di abbassare il cord di corsa dell'ora, detenuto dal I gliani di Roma. Data l'inclemenza de stagione, non vi è riuscito, poiché p corse km. 18, m. 200 nei minuti 60.

Malgrado l 'insuccesso, noi vedia sempre nel Durandi quel corridore ì liano meglio quotato per questa dist zione se egli ritenterà con clima pm p pi zio.

Page 16: jxuUO T . TORINO, 7 Gennai 1906o . N. 1. LA STA/ PAA ......La Stamp Sportiva no han bisogna d fario e grandi promesse Ci. ch'essò haa potut compiero e in quattr anno di vitai è,

16 LA STAMPA SPORTIVA li

DAL TACCUINO DELLO SPORTSMAN A T T R A V E R S O IL BINOCCOLO

*** Al R e g i o , dopo la forza eroica di Sieg-fried, la delicata fragranza della nippo-nica Butterfly.

L'uno vissuto con esuberante vigoria giovanile dal tenore comm. Borgatti, l'altra dolorosamente e squisitamente animata per l'arte di Solomèa Krusce-nischi.

*** Al Carignano Ermete Zacconi veste la porpora del Cardinale Lambertini, che

Al collega Testoni ha rievocato arguta-mente dalle memorie bolognesi.

*** Al Vittorio Emanuele lo «pori trionfa 1 col circo equestre internazionale, diretto

'dal Marietti. *** All 'Al t ier i Virginia Reiter ha ritro-

vato i suoi ammiratori antichi e ne sta conquistando dei nuovi col suggestivo fascino della sua recitazione.

*** Al Balbo, dopo parecchio tempo di lontananza, è tornata Amelia Soarez, che il pubblico ha riveduta con grande sim-patia.

Al Rossini, nella scorsa settimana, Gino Ramogmni ha tentato una volta ancora la difficile arte del commediografo con Vendetta, un lavoro modesto ma non privo di genialità.

*** Al Gianduia, il mondo piccino si diverte alle peripezie delle teste di legno, le quali per virtù dei fratelli Lupi dimo-strano d'avere del sale in zucca.

*** Al Caffè Romano uno spettacolo vario e divertente che attrae ogni sera un pubblico enorme.

N E L MONDO C O M M E R C I A L E SPORTIVO *** Con rogito Torretta 27 dicembre

1905, venne costituita in Torino la So-cietà anonima Officina Garage Croizat, col capitale di L. tiu0,000, diviso in 24,000 azioni da L. 25 caduna. Scopi della So-cietà sono : 1. Impianto ed esercizio di officina per costruzione e riparazioni di automobili ; 2. Noleggio di automobili ; 3. Vendita diautomobili italiani ed esteri ; 4. Garage per automobili. L'Amministra-zione venne così composta : comm. Gio-vanni Donn, presidente; cav. avv. Cesare Goria-Gatti, vice-presidente; ing. Vittorio Croizat, amministratore delegato; cav. avv. Mauro Gariazzo, cav. Michele Maz-zucchi, cav. Federico Craveri, cav. Gae-tano Grosso-Campana, consiglieri; ven-nero nominati a sindaci effettivi : cav. avv. Lorenzo Bonino, cav. rag. Pasquale Lupo, cav. ing. Raffaele Pinna; a sindaci supplenti : rag. Attilio Paglieri, Rolfo Alessandro; direttore amministrativo e segretario: rag. Ettore Curione.

La Società Svizzera Automobili « Vulcan » sta preparando un'emissione di 250,000 franchi di nuove azioni.

Dall'America del Nord ci giunge notizia che anche laggiù la nostra marca nazionale, la Ziist, comincia a guadagnar simpatie. Il sig. Paladini, un italiano da tempo colà residente, ha acquistato una magnifica 40 HP, che era stata appena sbarcata.

A Genova il signor Giulio Picollo, notissimo negoziante di biciclette e mo-tociclette, è fallito. Si tenta un concor-dato al 40 0(0. La cifra del dissesto su-pera il mezzo milione.

Lo stabilimento Stucchi di Milano ha pronto il modello 1906 di motocicletta. Il tipo, a due cilindri, è assai lodato.

*** A Genova si sta costituendo una nuova società per esercizio di garage e rappresentanza d'una primaria marca italiana.

IN BIBLIOTECA

Guida del volontario ciclista. (Casa Editrice Italiana, Roma). — I ca-pitani Angherà e Ferrano, con la pub-blicazione di questo volumetto, si sono prefissi due scopi : dapprima raccogliere tutte quelle notizie storiche e di indole generale che servono a dare una chiara idea dello sviluppo e delle condizioni odierne del ciclismo militare presso i principali eserciti europei, e della utiliz-

zazione dei volontari ciclisti nei diversi paesi, massime in Inghilterra, che fu la prima a darne l'esempio, studiandone l'impiego nella difesa costiera ; e poi esporre, traendole dai varii regolamenti dell'esercito, tutte quelle norme che sono necessarie all'addestramento alla guerra del volontario ciclista.

Con l'aiuto di questa Guida, riuscirà facile ai Sotto-comitati la compilazione dei regolamenti che dovranno regolare la formazione, l'istruzione, la disciplina del Corpo Nazionale Volontari Ciclisti Au-tomobilisti; e gli autori possono andare orgogliosi d'avere fatta opera produttiva, e veramente efficace a scuotere dall'at-tuale marasma la nostra gioventù ed in-teressarla ai nobili ideali patriottici che ispirarono la costituzione del Corpo Na-zionale V. C. A .

Esercizi e Giuochi ginnici, di EU-GENIO P A U L I N . (Tipografia G. Caprin, Trieste). — Il volumetto, riccamente illustrato, espone, in lezioni semplici e svariate, gran numero di esercìzi a corpo libero, con manubrii, con bastoni ed appoggi, e raccoglie una serie di giuochi, che riusciranno utili di certo a tutti coloro che si occupano di educazione fisica, ed ai docenti di ginnastica in particolar modo.

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di questo lavoro, al quale non mancherà certo fortuna.

11 g i o r n a l e d e l R o u t l e r . — E' uscito in veste elegantissima il primo numero del Boutier Italiano, edito dalla Direzione del R. I. residente a Como.

IL CALENDARIO SPORTIVO

7 gennaio. — Genova - Cimento inver-nale. — Milano - Primi malcb.es pel cam-pionato italiano di foot-ball. - Roma -Corsa ciclistica di 1000 km. — Oulx -Riunione degli sciatori torinesi,

8 gennaio. — Torino - Assegnazione degli stands agli espositori del Salon to-rinese.

9 gennaio. — Roma - Assemblea del-l'Unione ippica italiana.

10 gennaio. — Nizza - Corse al galoppo. 12 gennaio. — Bruxelles- Inaugurazione

dell'Esposizione di automobili. — Nizza - Corse al galoppo. — Torino - Consegna dei locali agli espositori al 3° Salon au-tomobilistico.

14 gennaio. — Milano - Cross-country italiano, indetto dalla Gazzetta dello Sport. — Parigi - Premio Lemonnier.

GORRISPONDENZA

AI CORRISPONDENTI. — Avver-tiamo tutti i corrispondenti clie in set-timana saranno loro spedite le nuove tessere pel 1906.

Torino. Un assiduo lettore della rubrica sportiva della Stampa. La notizia ch'ella mi manda venne prima pubblicata dalla

Stampa. Ripassi bene la collezione e si convincerà. Verona.

Bologna. L. Pancaldi. Ci dispiace, già provvisti.

Catania. F. De Francisci. Idem. S. Nicolò Genei. Abbonato n. 7068. —

Ecco la risposta che il nostro collabora-tore cinegetico ci ha rimesso.

Distinguiamo : In Inghilterra. Per finitezza ed eleganza:

1. Holland and Holland; Purdey. Per pro-duzione: 1. W . Greener; 2. W . etC. Scott.

In Belgio. Per finitezza pari all'inglese: Leblau Coraliy, e pari ne sono anche i prezzi. Per produzione: Molte case a capo delle quali è però sempre la « Fabrique Nationale ».

In Francia. Per produzione e con qualche finitezza nei generi cari la « Fabrique d'armes di St-Etienne».

In Germania. « Sauer und Son » fab-brica forte e con discreta finitezza.

In Italia. Non conosciamo all'infuori del Glisenti di Brescia, una vera fabbrica d'armi. E ancora non si lavora il genere fino.

Il Direttore si trova in ufficio tutti i giorni dalle ore 18 alle 20 e dalle 22 alle 24. Per comunicazioni d'ur-genza telefonare al N. 11-36. Per ordi-nazioni di pubblicità rivolgersi diret-tamente all'Amministrazione, aperta tutti i giorni feriali dalie 9 alle 12 e dalle 14 alle 19.

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20 LA STAMPA S P O R T I V A li

AL SALON DI PARIGI furono esposti con gran successo:

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F.I.A.T. M o d . 1 9 0 6

JVetto Stand n. 5 (Grand Palais) / nuovi Cini di

Macchine Fiat-Ansaldi M o d . 1 9 0 6

jYella Serres de la Ville (Sezione trasporti pesanti) gli

F. I. A . T . e Carri da trasporto F. I. A . T . Jfella (Sezione Navigazione) i

F. I. A. T La Commissione del SALON ha inoltre premiata la

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Ponzo GIOVANNI, Gerente responsabile. La Stampa Sportiva viene stampata nella Tipografia Roux e Viarengo.