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Anno Y. TORINO, 21 Gennaio 1906. N. 3. LA STA/A PA 0 i&d . Automobilismo « Ciclismo alpinismo - Rreostatiea Nuoto - Canottaggio - Yachting jU s Ippica - Atletica - Scherma Ginnastica - Cassia » Tiri - Podismo Giuoehi Sportivi - Varietà S^TZoS^S" SPORTIVA Esce ogni domenica in 20 pagine illustrate. (Conto corrente cella pesta). DIRETTORE : « U N T A V O V E R O N A jfiniuuiuiiitllliiiiniiuiinfiiiiliitlinnimiiiluiumiumiiuii muifiiuiniiuiuiiiuiiiiiiiiuiiuuiiiiiiiiiminiiiiniuiniiiiiiiiiiitiiiii uiiniiMiiiMimniiiiinniiiiminiiiiiiiinnniiti inumi mi umilili imi min m mintili iintiHnminiiHliinimillii Una solennità ufficiale presieduta in automobile La prima autorità francese, Emilio Loubeì, prima di lasciare la presidenza della Repubblica, e ridiueptare semplice cittadino, ha uoluto, in una olennità militare, consacrare ufficialmente l'automobile. Kel passato autunno infatti, alla riuista finale delle grandi manoure dell'Est, Loubet, ìrala- eiando il tradizionale «landau», si è seruito dell'automobile per passare in rassegna le truppe. ABBOftAjviEflTl 1 DIREZIONE E fl]yi]WlNISTRflZIONE VJAM.O Tr « . E s t e r o !.. IO t Torino - Vìa J)avide Berto!otti. 3 - TORINO D„ Numero j K , ® " j Arretrato Cent. 20 | ^ TEIiEF o N o 11-B6 IISlSERZIOflI Per trattative rivolgersi presso l'amministrazione del Giornale

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A n n o Y . T O R I N O , 2 1 G e n n a i o 1 9 0 6 . N . 3 .

L A S T A / A P A 0 i&d .

Automobilismo « Ciclismo a l p i n i s m o - Rreostat iea

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Ippica - Atletica - Scherma Ginnast i ca - Cassia » Tir i - P o d i s m o

Giuoehi Sport iv i - V a r i e t à S^TZoS^S" S P O R T I V A

Esce ogni domenica in 20 pagine illustrate. (Conto corrente cella pesta).

DIRETTORE : « U N T A V O V E R O N A

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Una solennità ufficiale presieduta in automobile

L a p r i m a a u t o r i t à f r a n c e s e , E m i l i o L o u b e ì , p r i m a di l a s c i a r e l a p r e s i d e n z a d e l l a R e p u b b l i c a , e r i d i u e p t a r e s e m p l i c e c i t t a d i n o , h a u o l u t o , in u n a olennità m i l i t a r e , c o n s a c r a r e u f f i c i a l m e n t e l ' a u t o m o b i l e . K e l p a s s a t o a u t u n n o i n f a t t i , a l l a r i u i s t a f i n a l e delle g r a n d i m a n o u r e d e l l ' E s t , L o u b e t , ì r a l a -eiando il t r a d i z i o n a l e « l a n d a u » , si è s e r u i t o d e l l ' a u t o m o b i l e p e r p a s s a r e in r a s s e g n a le t r u p p e .

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I I S l S E R Z I O f l I Per t r a t t a t i v e r ivo lgers i presso

l ' a m m i n i s t r a z i o n e del Giornale

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LA STAMPA 8 P 0 E T IVA

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3 LA STAMPA SPORTIVA

Agenzia e Deposito per lf Italia

LEIDHEUSER & TORINO - Via Principe Amedeo, 16 • TORINO

Affli assidui nostri... 75' con un senso di giustificato orgoglio che in

testi primi giorni dell'anno abbiamo veduto ritor-ire fiduciosamente a noi gli antichi abbonati, ai tali altri nuovi se ne aggiunsero numerosi, quasi meglio rinsaldare le basi gagliarde di questo

ostro giornale. A tutti noi diciamo un « grazie! » cordialis. mo, assicurandoli che per pa rte nostra corrispon-rremo a questa fiducia cortese col dedicare la ra più assidua alla Stampa Sportiva, così da riderla sempre più interessante e gradita, f rattanto a quei pochi che furono, per qualche ro ragione, meno solleciti ncll'inviarci il rinno-t,mento dei rispettivi abbonamenti, rivolgiamo una va preghiera: ci affrettino essi con un atto di visita cortesia a mandarci V importo dell' abbo-mento, onde non ingenerare incagli al personale amministrazione, e permettere che la spedizione dia Stampa Sportiva continui sempre con tutta •polarità. Il prezzo (l'abbonamento annuale è di lire 5; azione di lusso lire 10.

L'Amministrazione.

Secondo premio : secondo capo-cannoniere Fede-rico Nasti (calibro 254 mm., della Filiberto).

Puntatori di medio calibro. — Primo premio: sotto-capo cannoniere Ugo Venturini (calibro 152 mm., della nave Morosini) ; sotto-capo canno-

niere F. Cimatti (calibro 153 mm., della Garibaldi) — Secondo premio: sotto-capo cannoniere Ferdi-nando Di Capua (calibro 12 mm., della Morosini)-, cannoniere scelto Francesco Giordano (calibro 120 mm., della nave ammiraglia Saint-Bon).

La c:pp i per la gara di tiro cil canroie. (Cliché «Rivista Nautica»),

PNEUMATICO per Automobili, Vetture, Cicli, Motocicli.

a coppa pel tiro col cannone

La Stazione Universitaria Milanese del G. A, I. & l a s u a g ; l t « L u f f i c i a l e

Ft nova progenies dimittitur ab alto. La « Stazione Universitaria » del « Club Alpino

Italiano » è ormai un fatto compiuto. Per merito della Sezione di Monza, che ne lanciò l'idea, nuovo sangue s' immette nel vecchio organismo del « C. A. I . » e la falange degli entusiasti e dei convinti della montagna si accresce di novelle, feconde energie.

Ed è un bene questo : per il nobile istituto, che, con la « Stazione Uni-versitaria » mostra di avere sempre e sopratutto di mira il diffondere l 'alpinismo, e smentisce coi fatti ci i l'accusa di essersi cristallizzato nelle orme di una casta col monopolio della montagna ; per la g 'oventù italiana che, piena di vita e di entu-siasmo, trova la bandiera de) « Club Alpino » che la raggruppa e le ad-dita la montagna, fonte di vita e di forza a deboli ed a gagliardi, gin-nastica de! corpo e dello spirito,madre di ideali sommi e puri ! E gli auspicii per la sorte di questa « Stazione Uni-versitaria » del « C. A. I. » non po-trebbero essere migliori. Quasi ogni giorno giungono alla Direzione le adesioni degli Atenei d 'ogni parte d'Italia, e la schiera dei nuovi prose-liti dell 'alpinismo è già noni' rosa.^Nè di <lò sia, meraviglia : chi conosce la gioventù e chi r c o r d a

nizzarono quella alla Grigna Settentr. (m. 2410) 30-31 dicembre 1905-1» gennaio 1906. Di questa abbiamo potuto avere le qui unite fotografie. La

Un 1 sosta durante la salita.

comitiva era composta dagli studenti Arrigoni, Rossi, Crosti, San Gregorio, Mandelli, Wiget , ' fan-zini, Rusconi, Bianchi, Scotti delle Scuole superiori di Milano, dell 'Università di Pavia e Bologna. Il console del « T . C. I. » d 'Introbbio e il redattore del giornale Oli Sports, espressamente inviato, facevano pure parte della comitiva.

Dopo sette ore di fatiche, ora affondando nella neve, ora avanzando nel ghiaccio mal intaccato dalla piccozza, gli alpinisti giunsero alla Capanna Grigna Vetta.

A mezzanotte del 31 dicembre, mentre in alto palpitavano fulgide le stelle, mentre la fiu-mana silenziosa del tempo trascinava nell 'oblìo il vecchio anno , ed il nvovo sorgeva splen-dido di promesse e di speranze, sulla vetta della Grigna, sul bianco della neve brillarono due grandi bengala rosso e verde, e da quel manipolo di ga-gliardi si e levò un grido di speranza, d 'amore , d'augurio, di promessa sicura : « W . Trieste ! » , e si sperse nell 'immensa purezza del cielo, verso le cime nevose, verso i fratelli

subito dopo l'arrivo,

Quest'anno per la prima volta venne disputata a gli equipaggi dello navi italiane la Coppa fetta dal Duca di Genova per tiro col cannone. In seguito ai risultati della gara di tiro navale stato determinato quanto segue : Il Campionato di tiro grosso e medio calibro tra navi di battaglia di prima e seconda classe fu

inferito alla nave Morosini, alla quale sarà per-iato affidata in custodia la coppa. Sono conferiti i seguenti premi ai migliori pun-

itori : Puntatori di grosso calibro. — Primo premio : condo capo-cannoniere Vincenzo Vanacore (ca-bro 43 mm., della nave Morosini)-, secondo capo-nnoniere Aroldo Zanardi (calibro 203 min., della aribaldi)-, secondo capocannoniere Domenico errotta (calibro 431 mm., della Lauri a).

quanto favore incontrarono le gite alpine organizzate negli anni scorsi pergli studenti lombardi dalla Sezione di Monza, non può che esser convinto della suggestione che esercita la mon-tagna sulla maggior parte dei nostri studenti.

Punto oscuro per l 'esito della bella iniziativa era il fissare la somma della quota annua; si sa, gli studenti (benedetti studenti !) non sono mai... ricchi ! Ma chi non si deve iscrivere nella legione del « C. A. I. » , quando con 6 lire annue si può far parte della « Stazione Universitaria » ?

Frattanto la nuova associazione sta' organizzando il I Congresso Interna-zionale alpinistico studentesco. Una Commissione di soci si è assunto l 'in-carico di preparare un programma di gite scientifiche.

11 Consiglio del l 'Ateneo pisano ha effettuato il 31 dicembre scorso una riuscitissima gita al monte Verruca, e i Consigli delle Scuole superiori di Milano e dell 'Ateneo pavese orga-

Oeposiiari: BONZI E C. - Corso Porla Kjtora, 34, MILANO

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4 LA STAMPA SPORTIVA

| I vero Successo hanno ottenuto al

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RAPID. I colla loro Sospensione brevettata, giudi-p caia dai TESNIG I la più grande e geniale I novità, la più logica soluzione della Irasmis-I sione a cardano.

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TORINO - Officine Barriera di Nizza |

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5 LA STAMPA SPORTIVA

Gli Sports Atletici in Italia Il podismo e la sua organizzazione

Itti sports atletici cominciano a fare strada che fra la nostra gioventù. II podismo, una He forme più popolari e più indicate per l 'edu-

Ma se noi oggi possiamo fare un rimprovero agli amici che ci surrogarono nella prima dire-zione dell ' « Unione Podistica » , non possiamo assolutamente esimerci dal farne un altro e grave alle società affigliate, le quali riconfermarono ogni anno il medesimo Consiglio direttivo, e quando questo intervenne, come doveva, in qualche loro questione, non lo ascoltarono.

Oggi l'amore per gli esercizi fisici va diffon-dendosi fra la grande massa giovanile italiana, e fra questa noi troviamo i campioni specialisti.

Si ritorna a fare dello sport sul serio come 10 anni addietro, solo che allora forse non si aveva ancora un elemento sportivo scelto come l'attuale.

Ritorna la passione, aumentano i cimenti, rifio-riscono le società, si r ivedono i programmi ; tutta una vita nuova si dà ad uno spoi t vecchio ed utile. Ed ecco i records che distinguono i nostri campioni, ecco le loro performances che vogliono un controllo, ecco la necessità di un ente diret-tivo che esamini ed approvi.

E sapete chi maggiormente reclama questo controllo1? Coloro che furono fino a ieri i più riottosi, che quasi contrariando il rifiorire di un'associazione, rinunciarono ad affigliarsi all 'U-nione. Essi si ricordano oggi della sua esistenza, e la richiedono del suo intervento in una que-stione sportiva che riguarda precisamente i loro campioni.

Paglioni Pericle, di Roma. .

Mone fisica dell 'uomo, ritorna in voga nel nostro lese, dove trova cultori fervidi, campioni di •imo rango, sostenitori, organizzatori convinti. Le società non sono più dieci, nè venti; se noi elenchiamo, vediamo ch'esse esistono ormai in ai più piccolo centro sportivo e che sono più trenta.

Abbiamo così oggi in Italia una nuova classe sportsmen. E' però una classe giovane, piut-

usfco • : uzzata, che reclama, per la sua fio-Mezza, ,nte direttivo, il quale uniformi ogni etodo di gara ed abbia una vigilanza continua

l i l l e diverse manifestazioni. Qualcuno potrà farmi osservare se io ignoro

Resistenza in Italia da parecchio tempo di una Mione !

Non ignorò in verità che una Unione sia stata iidata 10 anni or sono, e precisamente qui a suino, e ricordo pure come io fossi allora fra

! primo gruppo dei suoi sostenitori. Ricordo benissimo l'accoglienza favorevole che

bbe allora in tutto il nostro paese l'iniziativa i pochi podisti piemontesi. Vennero i primi campionati nazionali imper-

anti per premi e per numero di concorrenti; 'entusiasmo durò qualche tempo e tutto dava a ledere d i e il podismo iti Italia avrebbe assunto ! posto meritato fra le multiformi manifestazioni fcletiche più indicate per l'educazione fisica. Ma pur troppo quell 'entusiasmo primitivo scemò

nzichè aumentare ; le gare podistiche non namen-arono di numero, e diminuirono la loro itnpor-

É s n z a ; i dirigenti Ja nostra Unione, d'altra parte, ì scoraggiarono, non seppero imporsi alla massa iovanile facilmente riottosa, è l 'Unione, continuò

sussistere, senza però dare grandi segni divita.

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A ' O T R D ' I P P I C A

Record mondiale del salto battuto da una donna Il record del salto, per cavallo montato, sopra

una sbarra, stabilito dal cavallerizzo Ledere , al Concorso ippico di Parigi, in metri 2,20, fu bat-tuto a ^arigi, davanti alcuni privilegiati, nel corso di una prova che ebbe luogo al Cirqtte Metropole.

La celebre cavallerizza eli alta scuola, baronessa Adriana de Holstein, parlava con alcuni sportsmen, fra i quali alcuni ufficiali venuti per assistere al suo lavoro.

Accennato alle differenti performances compiute e fra queste al salto di m. 2,20 di Ledere , la baronessa disse: « Io credo che col mio cavallo Milton salterei facilmente quella altezza, se avessi abbastanza spazio per fargli prendere il suo slancio ; ad ogni modo voglio provare » .

Disposta la sbarra a m. 2,22, per poter battere nel caso il record di Ledere , la baronessa salì in sella, prese tutto lo spazio possibile e lanciò il suo cavallo. Due volte la bestia si arrestò netta-mente davanti l 'ostacolo, ma alla terza volta, ener-gicamente portata, superò la sbarra senza nem-meno sfiorarla.

La " Stampa Sportiva „ e il Mata Club d'Italia

Jua direzione del pioto Club à'Jtalia ha po-rrli nato il nostro giornale suo orgepo ufficiate.

Pei prossimo numero pubblicheremo i ritratti del Copsiglio direttivo del pioto Club d'Jtalia ed il nuovo regoiamepto approvato ài questi giorni.

Pietri Dorando, di Copri.

I records i t a l i a n i .

All'inizio di una nuova stagione sportiva, ci piace qui ricordare i records dell 'ora detenuti dai nostri campioni.

Con recente deliberazione il Consiglio direttivo deil 'U. P., presieduta dal signor M. L. Mina, a Torino, ha dichiarato che, esaminate le tabelle della performance Sgherlino (ora di marcia\ non

Sono i romani i podisti che oggi vanno per la maggiore, d ie contano forse i migliori elementi, i quali reclamano l ' intervento dell 'Unione nel controllo di due records.

L'Unione dunque occorre, sosteniamola, e per riuscire in ciò prima di tutto rispettiamola. Affi-gliamoci tutti, accordiamoti sul nuovo indirizzo da darsi a questo ente direttivo, vediamo se gli uomiui a cui fu per il passato affidato il mandato di dir igei e, possano continuare nella loro carica.

Il nostro modesto appoggio non occorrerà, ma nel caso, ricordatevi, amici podisti italiani, che la Stampa Sportiva di Torino è a vostra dispo-sizione.

L 'Unione intanto si faccia promotrice di una riunione dei delegati delle principali società, i quali potranno così studiare il nuovo indirizzo da darsi allo sport podistico italiano.

. G u s t a v o V e r o n a . Sgherlino , di Torino.

Rag. Ba'estrieri Arturo, di Roma.

può riconoscerle, per difetto di metraggio. Non può omologare il tentativo di Pagi-ani di Roma (ora di corsa) perchè non vennero osservate scru-polosamente le disposizioni impartite dal presi-dente deil 'U. P., che telegraficamente aveva dato delega al cronometrista dell 'Unione Velocipedi-stica Italiana. Non può ratificare il tentativo Ba-lestrieri (ora di marcia) perchè non venne affatto interessata l 'U. P. per le necessarie disposizioni.

Dunque riassumendo, ecco i records ricono-sciuti dall 'Unione :

Marcia, — Dal Canto Alceste di Roma, km. 11, metri 133,25.

Corsa. — (Da solo) Lampionato di Tor ino , km. 16 metri 560; (in gara) Ferri di Bologna, km. 17 metri 459.

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6 LA STAMPA SPORTIVA

Le Migliori Biciclette portano SCATTO LIBERO e CATENA i 1 W 99

V e n d i t a e s c l u s i v a : Ho^aul D u r a n d o & C. » M i l a n o « V i a U n i o n e , 5 .

LO SPORT ATTRAVERSO L'INDUSTRIA Una settimana sportiva a Veroni Una visita alla fabbrica Turkheymer

Proseguiamo nella nostra rassegna sull'industria automobilistica italiana, dando oggi qualche cenno ed alcune illustrazioni sulle Officine « Tiirkheimer per automobili e velocipedi » , marca che ha oggi adottata come sigla le iniziali delle quattro pa-role formanti la pro-pria ragione sociale: 0 . T. A. V .

C o m e e s o r d i o , questa nuova nostra marca ha scelto il Salon di Parigi.

La prova non po-teva riuscire meglio, e la giovine O.T.A.V. si è all 'ottavo Salon parigino affermata come marca automo-bilistica.

La stampa sportiva e politica della me-tropoli francese, e l'Anto, Les Sports, il Daily Mail, le Journal de l'Auto-mobile furono larghi di encomi per la nuova marcaitaliana specialista p e r l e sue vetturette leg-giere ed eleganti.

Le i n t e n z i o n i delle Officine Tiirk-heimer non si limi-tano qui. La società O.T.A.V.

iia acquistato per l'Italiala licenza per la costruzione di una vettura 18/24 H P da una nota e seria fabbrica belga, e dei camions e omnibus per trasporti pub-bl ic i e privati dagli stabilimenti Turgan la marca parigina più in voga e più accreditata.

Così, dal pezzo stac-cato per velocipedi , alla bicicletta ed alla moto-cicletta; da questa alla vetturetta, e poi alla vet-tura per il grande turismo, al camion per i servizi di trasporto delle merci, all'omnibus per il trasporto in comune di passeggeri, le Officine Tiirkheimer, con moto continuativo esenza arresti, proseguono nella conquista del posto che loro compete, per l 'eccellenza della loro guida com-merciale e la bontà della loro direzione tecnica.

La 0 . T . A. V . ha il proprio stabilimento in Milano, in posizione assai centrale, quasi presso la Porta Venezia.

L o spazio limitato fece compiere prodigi per la sua massima utilizzazione; ma coil 'aumento del lavoro e col moltiplicarsi delle ordinazioni, esso è divenuto insufficiente.

Per cui ii Consiglio d'amministrazione ha già acquistato un grande appezzamento di terreno non lungi dall'attuale sede, per costruirvi un nuovo e moderno stabilimento.

Il Consiglio d 'amministrazione delia 0 . T. A. V. è presieduto dal conte Gino Durini, della storica famiglia patrizia lombarda, il quale, nelle mo-derne lotte industriali, porta un largo contributo di intelligenza, di energia e di operosità.

Vice-presidente è il signor Achille Negroni;

Consigliere delegato il signor Max Tùrkheimer, e l'avv. Miglierina Marino, segretario.

Sindaci sono : il prof. C. Bellini, il rag. A. Ros-sari ed il rag. C. Borgognoni.

Aninia della 0 . T. A. V. è il signor Max Tiirk-

Veduta generale dello Stabilir/unto Turkheymer (0. T. A. V.) - Milano.

Dal 10 al 20 marzo avrà luogo qui, in occasioi) della Piera-mostra di mezzo di sport, con premi i medaglie d 'oro e d'argento.

Dal 16 al 20 marzo è indetta una gara di ve( turette per ia « Coppa Verona » , colle segueni norme: Cilindrato massimo, 1 litro.

Peso del chàssis, compreso fra 250-500 kg. Carrozzeria del peso minimo di kg. 50, e co

almeno due post Quattro ruote e s< spensione c o m p l e t a

A bordo al meo due viaggiatori bagaglio, del pe complessivo di al meno 200 kg.

Un abbuono 25 kg. è ^accordai alle vetture con cc perta, di 50 kg. quelle con carro: zeria chiusa.

Il motore no dovrà avere alcu foro scoperto dal pi stone in ogni ci Jindro ;ilveicolosar dotato di un sileo ziatore s e n z a co mandodi libero scap pamento.

Le sei corse a l quali dovranno sot toporsi le vetturett sono le seguenti : tr di regolarità e re sistenza su un per corso di circa 200 chi iometri le due prime di 40 km. la terza.

Due di velocità ii piano, percorso d 1 km., una con par tenza ed arrivo ii corsa, la second con partenza da fer mo ed arrivo in ar resto.

Una prova di ve locità in salita, per corso chilometri 4 Nei giorni 18 e

heimer — Direttore generale, oltreché Consigliere delegato — molto conosciuto nei nostro mondo sportivo, poiché egli si trova sulla breccia com-mercialo dai più remoti tempi del velocipedismo.

Spirito attivo ed intraprendente, può dirsi

M. Turkheymer, Direttore generale.

Conte Gino Durini Presidente del Consiglio d'Amministrazione.

un'amalgama felicemente riuscita di commerciante avveduto e di abile industriale.

Dirige ia parte tecnica delle Officine Tùrk-heimer il signor Ambrogio Baratelli, al quale buoni studi ed una larga pratica nei più grandi stabilimenti industriali tedeschi han fruttato competenza non comune nelle costruzioni mec-caniche.

Portano ancora il contributo della loro opero-sità alla O. T. A. V. il geom. Mario Bruzzone, nome così noto nel mondo sportivo, il sig. Eligio Borgini, il signor Massimiliano Porta, che ha la-sciato da qualche anno la maglia del corridore per dirigere ia filiale di via Orefici, in Milano.

Con tutti questi ottimi elementi, e con lo slancio già preso dalla O. T. A. V., l 'avvenire non può che essere colmo di buoni frutti per la vigorosa marca milanese.

1 marzo avranno hlogi

nella pista tre corse di motociclette ed una d biciclette. G. <ì.

La statistica dell'industria automobilistica Il progresso dell'industria automobilistica, si

gnatamente in Europa, va assumendo proporzion prodigiose non solo di anno in anno, ma di mesi in mese. Col tempo e col moltiplicarsi delle costra zioni, si avranno vetturette a prezzi più chi discreti, come già si verifica in America, e chi i medici condotti, gli agenti, i piccoli agricoltori potrannh servirsi anche loro di una modesta vet tura per l'esercizio dei loro doveri .

La seguente statistica della produzione e dell: esportazione dimostra che il nostro paese occupi ormai nel 1905 il quinto posto nella esportazionf di automobili.

Esportazione: Francia 76 milioni circa; Ger mania 17 milioni; Stati Uniti 11 milioni; Inghil terra 9 milioni; Italia 4 mil ioni ; Belgio 3 milion e mezzo; Svizzera 2 milioni.

Per l 'importazione, la statistica dà le seguent c i fre : Inghilterra 59 milioni, Germania 10, Stat Uniti 8, Italia 3 milioni e 958 mila, Francia 3 mi lioni, Belgio e Svizzera un milione e mezzo circi

A. Baratelli, Direttore tecnico.

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La III Esposizione d'Automobili a Torino Tutte le previsioni più ottimiste del Comitato

ordinatore della III Esposizione Internazionale d'Automobili di Torino sono state sorpassate. Si era creduto che con Ja costruzione del nuovo grandioso salone di 1400 metri, che sorge ormai quasi compiuto verso il Castello Medioevale, si sa-rebbero potute soddisfare le domande degli esposi-tori che l'anno passato si trovavano alquanto a disagio nei locali esistenti, e che dovevano questo anno necessariamente essere aumentati in numero.

Ma evidentemente l'industria automobilistica italiana ha fatto negli ultimi mesi tali progressi, la sua lavorazione ha preso un tale sviluppo, ed essa riconosce tanta importanza all'Esposizione di Torino per presentare al pubblico i suoi pro-dotti, che il Comitato ha dovuto provvedere alla costruzione di un nuovo vano amplissimo verso le fontane monumentali, onde accasarsi il caffè-ristorante, profittando per gli espositori del salone che gli era stato riservato.

A significare quale sia la stima in cui questa Mostra viene tenuta dai costruttori sta il fatto che le loro domande di spazio si dovettero ridurre di più di un terzo, e che trenta domande non poterono essere accolte, non essendo giunte nel tempo prestabilito.

Questo indizio dovrebbe essere sufficiente a dimostrare l'assoluta necessità per Torino che al più presto si traduca in realtà il progetto formu-lato dai rappresentanti delle principali società sportive ed artistiche della città, per la costruzione di un vasto palazzo per esposizioni che sostituisca quello insufficiente e cadente del Valentino.

Il successo di questa Mostra annuale si riaffer-merà adunque maggiormente quest'anno pel con-corso di tutte le case italiane e delle principali dell'estero. E mentre i grandi si appassioneranno allo studio tecnico delle ultime novità meccaniche, i piccini accorreranno anche in massa all'Esposi-zione sapendo che i suoi dirigenti, nell'intento di farne dei neofiti dell'automobilismo e di solleti-care in loro la passione per questo sport, che sta diventando ogni giorno più indispensabile mezzo di locomozione, si propone di donare a ciascuno di essi un minuscolo automobile meccanico, che riprodurrà perfettamente la vettura da corsa.

Sappiamo poi che a giorni verrà emanato il programma ili Concorso di montatura e smonta-tura di pneumatici, che metterà in gara i mecca-nici privati e quelli delle officine, costituendo, per la sua novità, un elemento di vivo interesse per il pubblico.

Ormai tre settimane ci separano dall'apertura della Mostra; settimane di lavorìo intenso e con-tinuo. Il pubblico non mancherà certamente di assecondare questa iniziativa bellissima dell'in-dustriosa Torino, e noi registreremo con vivo compiacimento la riuscita di una nuova festa del lavoro, di una riunione sportiva ed elegante del più alto interesse.

A questa assisteranno i colleglli in giornalismo non solo d'Italia, ma dell'estero. Il Comitato or-ganizzatore della III Esposizione ha invitato i direttori dell'Aido degli Sports, della Vie Auto-mobile, della France Automobile di Parigi, e del-l'Automobile Zeitung di Berlino.

Avremo così l'occasione di stringere la mano a tanti vecchi amici, a tanti egregi compagni di lavoro, e ringraziarli personalmente della dimo-strazione di simpatia dataci in occasione del cambio di Direzione della Stampa Sportiva.

A tutti diciamo : « Venendo a visitare la Mostra del Valentino, non dimenticatevi che la nostra Re-dazione è a vostra disposizione ».

L'automobile ci darà pure, in occasione della terza Mostra, una prova convincente della sua praticità. Il benemerito Comitato a tutto ha pen-sato, e di questi giorni sta definendo le pratiche per stabilire un servizio pubblico di automobili che si svolgerebbe sul tratto da piazza Castello al Valentino. Il viaggio di andata all'Esposizione sarà gratuito per tutti coloro che acquisteranno un biglietto di entrata all'Esposizione. V . G .

Nella notte precedente lo scorso giovedì è spi-rata serenamente nella sua abitazione, in via San Quintino, 15, la signora Filomena Blum vedova Albarella d'Afflitto, suocera del cav. rag. Pasquale Lupo, contabile della Stampa e amministratore della Stampa Sportiva.

All'amico carissimo ed ai suoi congiunti, in questi giorni di cordoglio e di lutto, noi inviamo lo condoglianze più sincere. Valga l'affetto da cui l'ottimo nostro compagno di lavoro è circondato a rendergli meno doloroso questo triste episodio della sua vita famigliare. La Direzione.

N e l l e S o c i e t à . S p o r t i v e d ' I t a l i a

Héméry, recordman mondiale.

L'ultima velocità automobilistica 1 E ' stata ottenuta da un francese, e precisamente

I simpatico chauffeur Héméry, il fortunato vin-tore della Coppa americana Wanderbilt. II record della velocità oggi appartiene alla

ura Darracq, francese. Sulla strada che va da Salon ad Arles, l'Hé-éry lanciava ia sua potente macchina a tutta fiocità e riusciva a coprire il chilometro in 20

secondi e 3[5, raggiungendo così una velocità di 174 km. e 757 metri all'ora, cioè 50 metri per minuto secondo.

Ci fermeremo qui? Fra dodici mesi le cifre sa-ranno mutate ancora ? Noi crediamo di sì. Nuove prove di velocità saranno compiute dai nostri più abili guidatori; lo stesso Héméry tornerà sulla strada preferita e segnalerà al mondo intero qualche altra nuova strabiliante performance.

La sezione femminile della Società Ginnastica di Brescia. Sorta nell'aprile del corrente anno sopra pro-

ista dell'egregio prof. Giacomo Fumis, la Sezione mminile della « Forza e Costanza » si è già iquistata simpatie vivissime fra la cittadinanza resciana, ed ha assunto quel posto che menta-nate le è dovuto quale necessario complemento alla scuola, necessario tanto più che sino ad ;gi la fanciulla era stata disgraziatamente esclusa a qualsiasi fisico esercizio. I risultati ottenuti dalle allieve nei soli primi e mesi di esercitazioni, delle quali diedero pub-lieo riuscitissimo saggio nella memorabile acca-

demia tenutasi il primo luglio scorso nel Teatro Grande, fanno fede che una razionale educazione fisica delle nostre fanciulle, un giorno spose e madri, è più che necessaria e che va imponendosi ogni giorno più.

La Sezione della « Forza e Costanza » conta ora oltre ottanta signorine dagli otto ai sedici anni ; ne è direttore il prof. Fumis che pure tutto si è dedi-cato all'educazione dei numerosi soci delia « Forza e Costanza ». Il periodo di prosperità ohe ora il So-dalizio attraversa, presenta lieti auspicii per il ventesimo suo anno di vita che sta per sorgere.

L'ULTIMA VELOCITÀ AUTOMOBILISTICA NEL 1906

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8 LA STAMPA SPORTIVA

AUTOMOBILISTI!!! La p. ]. IT. non usa che Benzina CARBURINE „

T O R T N O - V i a Almese, n. 10 (Fuori Barr. di Francia) - MILANO - Foro Bonaparte, n. 2.

Una giornata di sport invernale La festa degli skiatori ad Oulx

£a Vertenza Greco-Kircbhoffer Le vertenze cavalleresche devono avere ui

soluzione immediata. Quando invece questa è tardiva, la verteiii

scema della sua importanza ; tanto più poi ( essa riguarda due uomini d'armi, due campioi

Le esercitazioni degli skyatvri sul campo nevato di Sauze d'Oulx. (Fot. G. Mercandino - Torino).

I saltatori usano per consuetudine skis pesanti e rigidi, ohe consentono maggiore stabilità. Questo esercizio, nel quale non si riesce a eccellere che dopo un lungo e assiduo lavoro, serve a svilup-pare l 'elasticità muscolare e richiede presenza di spirito e decisione.

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" LA STAMPA SPORTIVA „ ILjire 43

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Il maestro Agesilao Greco.

I padrini di Greco gli rassegnano il mandati consigliandolo a non curarsi più del Kirchhofife Dopo qualche giorno i padrini del francese fanno v iv i ; dicono che i telegrammi di risposi alla sfida furono inviati a Greco, ma con ind rizzo diverso da quello dove egli precisamenl si trovava.

La sfida è dunque accettata e il duello di vrebbe avvenire, ma qui sorgono le difficolti

Che cosa siano gli skis è ormai risaputo anche dai profani di sport, onde non mi indugierò a ricor-dare ch'essi hanno origine scandinava, e che nel 1879, sulla collina di I luseby, presso Christiania,

Nansen ebbe a dire in proposito: « Il vedere uno sciatore ad eseguire i suoi salti

nell'aria, è uno degli spettacoli più belli a cui si possa assistere.

<•, Quando lo si ammira, libero e audace, discendere rapido come una freccia il pendìo della moutagua, raccogliersi qualche metro prima del salto e d 'un colpo lanciarsi nel-l'aria per toccar terra a 25 o 30 metri più lontano e sparire in un nembo di neve, non è possibile non fremere di gioia e d'emo zioiie ».

L'esercizio nello ski è venuto man mano divulgandosi, ed anzi qui, nella nostra To-rino, conta ardenti fautori, fra cui l'inge-gnere A. Kind, direttore della Società che si è formata recentemente con lo scopo di promuovere lo sviluppo dei varii sports invernali.

L'altra settimana fu organizzato anzi un convegno ad Oulx, e gli amanti della mon-tagna formarono una comitiva numerosa e delle più allegre.

I centoventicinque gitanti partirono al-l'alba da Torino in due riprese, e ad Oulx ebbe luogo un ricevimento per cura del Municipio.

Con le slitte la carovana si recò a Sauze, e fu quella una delle gite più pittoresche

e gradite, a dispetto del freddo pungentissimo. E poi che gli organizzatori del convegno a

tutto avevano pensato, si fece colazione a 1600 metri sul livello del mare e della monotonìa cit tadina.

della cavalleria, due principi di due schermo d verse.

Intendiamo senz'altio parlare del duello Ag siiao Greco e Kirchhoft'er. Non ò un giorno, ì due, che la vertenza è stata iniziata e che fora oggetto di pubblicazioni quotidiane per i gio nali politici d'Europa. Riassumeremo in br i ; come essa si è svolta.

Greco, in seguito alla lezione minacciatagli di maestro francese, sfida Kirohhofter, inviando» telegrammi.

Sono padrini dell'italiano il eonte Carlet Gioachino o José Hardoy. Passano le 24 ore r golamentari, e lo sfidato non risponde.

Il maestro francese Kirchlio/fer.

In partenza per Sanie d'Oulx con le sLtte. (Fot. G. Mercandino - Torino).

si svolse la prima corsa, preludendo alla fonda-zione d'un club di skiatori.

Ma un particolare di questo genere sportivo molti ignorano: il salto; salto non di altezza o lunghezza, ma di... profondità. Questo esercizio è forse uno dei più grandiosi spettacoli sportivi che immaginar si possa, e per ia sua grande difficolti costituisce la perfezione nell'arte dello skiatore. Il salto si fa di solito su di una pista apposita-mente costrutta, consistente in una ripida china, a mezzo la quale è disposto un trampolino di neve. Questo viene a formare come un enorme gradino nella continuazione della pista.

Più ia china è ripida e maggiormente il salto è lungo e pericoloso; ma ad accrescerne la diffi-coltà si cerca ancora che nella sua prosecuzione dopo il trampolino il pendìo sia più accentuato.

A Holmen-Kollen in Norvegia la pista è lunga 170 metri, cioè 105 dal punto di partenza al tram-polino e 65 al di sotto di questo. La differenza di altezza corrispondente è di 48 metri e mezzo e la distanza orizzontale di 153 metri. La pen-denza massima di 24° 1/2.

La pista di Bcerntn ne ha 32; Tandberg vi eseguì un salto di 35 metri e mezzo.

Nell 'apprezzambnto del salto si tien conto, in-nanzi tutto, della sicurezza e dell'eleganza dello skiatore, e si definisce salto riuscito quello in cui l 'esecutore non cade toccando terra.

La migliore lunghezza di salto fu ottenuta nel marzo 1902 sulla pista di Gustad, da Nils Gjevst-vang del Modum-ski-club, il quale raggiunse i 41 metri.

A G.jovik il signor Stensund eseguì, con un solo ski e senza cadere, un salto di circa 17 metri.

Ad appetito soddisfatto s'iuiziarono le eserci-tazioni con gli skis, bobsleigh e tobogan, mentre ufficiali e soldati del 3° alpini, al comando del maggiore Porta, aggiungevano una nota simpa-tica alla festa improvvisandovi alcune gare.

A d Ottlx molte corse sulla patinoire, e dopo un banchetto, corollario obbligato d'ogni lieta riu-nione, ritorno a Toriuo con i polmoni più ga-gliardi e più sani.

E tanto per finire uno sguardo al carnet : al convegno parteciparono le signore : Melano, Pecco, Corti, Musy, Boido, Boyer, Voli, Silvetti, Anto -niotti, Facetti, Silvano, Raby, Assandria, Sigi-smondo De Martini e... mille scuse a quelle che involontariamente avessi dimenticato.

S. S .

Alpini skyatori a Sauze d' Oulx. (Fot. G. Mercandino - Torino).

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Si A FA • • Olì TI VA 9

Kirchhoffer vuole battersi in Francia e non 10ri del suo paese. greco insiste per ia Spagna; il francese non decide e l'italiano ritorna in Italia. Appena giunto a Roma, Greco telegrafa al Fi-no di Parigi in questi termini : « Giungo a Roma, sono a disposizione degli

rversari. Vi rimarrò dieci giorni. Saluti, Age-lao Greco ». I padrini di Kircbhoffer, Brettmayer e d'Hur-urt, in seguito al telegramma di Greco, dichia-

r o di essere decisi a tutto, per arrivare al duello. Telegrafano al Greco che sarebbero partiti per orna, speranzosi che se il duello non avesse ogo in Roma, egli si sarebbe impegnato di pas-ire le Alpi. Greco attende altri dieci giorni, essun francese va a Roma, ed egli decide di viare al Kirchhoffer un nuovo telegramma, re-itto nei seguenti termini: <v Leggo ciò che fate pubblicare sui giornali, e do di cuore. Nell ' intimo vostro sapete bene che >i avete paura. A Buenos Aires vi ho percosso

sul volto, a Barcellona vi ho atteso un'ora, a Roma sto ancora attendendovi. Che importa che gridiate, minacciate e facciate scrivere dai gior-nali? Per me e per coloro che conoscono i fatti, per voi stesso, siete un vile. Io faccio sul serio, e voi fate come avete fatto sempre : per burla e per réclame. Non spero con questo telegramma infondere un po ' di vita alla vostra anima di coniglio, ma ho voluto significarvi la mia ultima parola di solennissimo disprezzo.

« A G E S I L A O G R E C O » . Ecco come la vertenza, che a nostro parere

avrebbe dovuto già avere una soluzione, apertasi circa un mese addietro, è ancora oggi al suo stato primitivo.

Non vogliamo sostenere chi ha torto o ragione. Siccome però il duello in parola riguarda due valenti maestri della sellerina, come Greco e Kirch-hoffer, non potevamo disinteressarci del tutto.

Abbiamo riassunto i fatti per ia verità, ma non possiamo che deplorare la lunghezza di una simile vertenza. Nè Greco, nò Kirchhoffer hanno bisogno

di reclame; un loro duello non potrebbe d'altra parte che nuocere alla scherma di due paesi amici. Noi speriamo che i due campioni abbiano bensì ad incontrarsi sulla pedana di una pubblica acca-demia anziché battersi in duello, ed essere giudi-cati ila una giurìa competente invece di essere assistiti da padrini.

La vertenza, è vero, vuole una soluzione, ma appunto perchè essa fu motivata dall'esito di un assalto accademico tenutosi a Buenos Aires, as-salto in cui due celebrità della nobile arte cer-cavano di far trionfare il proprio metodo, crediamo che si debba evitare il duello e preferire l'assalto accademico.

Non pensi alcuno che noi vogliamo con ciò allontanare lo probabilità di uno scontro. Greco ha atteso l 'avversario francese, questi non è ve-nuto, ma Greco è sempre disposto a misurarsi coti lui. Venga adunque Kirchhoffer. Si faccia l'assalto, ormai questo lo reclama la voce pubblica, ma sia l'assalto accademico, quello amichevole.

Grli sports atletici - Il salto eolla pertica

• Il metodo del salto colla pertica (pole jumping) degli Americani. — Mac Langhan, americano, salta metri 3,67 (record Gonder m. 3,74).

Indubbiamente fra i molti esercizi sportivi è lesto uno dei più seducenti-, tanto più allor-i indo è compiuto da un ginnasta di valore, poi •e il salto colla pertica richiede una speciale lellezza di movenze ed elasticità di muscoli, lei pale jumping — così definirono gli ameri-

ìui questo genere di sport — uno dei più for-ddabili campioni è Mac Langhan, ma il record "indiale è tenuto per ora dal francese Gonder, (piale ha potuto superare la sbarra a 3 metri 74 cent. Il saltatore impugna con ambe le mani una

ertica di bambou o • di legno resistentissimo,

lunga da quattro a cinque metri, del diametro di circa 6 centim. e munita d'un puntale in ferro.

Egli corre verso la sbarra da superare e, allor-quando si trova alla giusta misura, pianta il pan-tale della pertica in una assai spessa assicella quadrata di quercia, disposta in terra fra i due pali ohe sorreggono l 'ostacolo, e con slancio si sol-leva per aria.

Orbene : mentre i saltatori francesi afferrano la pertica all ' altezza che corrisponde a quella della sbarra da superare, gli americani la impu-gnano piii in basso.

Così allorquando la pertica è verticale Mac

Langhan con una spinta delle braccia e un colpo di reni descrive quasi un arco di sopra dell'osta-colo e cade in faccia ail esso; a sua volta Gonder supera direttamente la sbarra e cadendo quasi la sfiora con la schiena. II francese quindi è obbli-gato a tenersi qualche centimetro più alto.

Si narra che alcuni acrobati, dopo piantata la pertica, con molto slancio vi si arrampicano agil-mente a guisa di scimmie; in previsione di ciò il regolamento di salfo prescrive che il ginnasta non possa muovere più d'una volta le mani dal momento ch'egli si slancia nell'aria per supe-rare la sbarra. Sergio Sergi.

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10 LA STAMPA SPORTIVA

31 giuoco del foot-balt Associatici! - £' arte di servirsi della testa Quandi» e come bisogna servirsi della testa.

Quando i Corinthians, uno dei migliori teams dilettanti inglesi, che non più di 'una settimana fa batteva la squadra nazionale belga, 12-0, ven-nero a Parigi e schiacciarono — njus éerasèrent, sono le parole della stampa francese — la squadra nazionale francese con un imponente numero di yoals, i francesi discussero sui loro giornali e cercarono di trovare in che consistesse tanta su-periorità e si trovarono d 'accordo nel riconoscere, fra gli altri, i vantaggi di un ben studiato ed egregiamente eseguito g iuoco colla testa, in cui gli inglesi si fecero ammirare.

Ecco che cosa ne disse La Vie au Grand Air: « Dacché i Corinthians ed il loro famoso G. 0 . Smith sono venuti a! Parco dei Principi ad insegnarci come si deve giuncare al foot ball association, è incontestabile che noi abbiamo fatto qualche pro-gresso. Meno progresso, forse, di quanto avremmo potuto augurarci, ma bisogna accontentarci del poco in questa materia così delicata per noi francesi.

« E1 certo, per esempio, che un buon numero di giuocatori ha acquistato una maggiore preci-sione nel mettere in pratica le loro concezioni, i colpi muglio calcolati ed i movimenti più corretti.

<< Vi è pertanto un'arte nella quale i nostri non brillano e che sembrano negligere per partito preso, forse perchè non si sono mai accorti che vi erano delle regole particolari, voglio parlare

dell'arte di servirsi della testa che gli inglesi chiamano heading.

« Ho detto che i nostri giuocatori non lo col-tivano, ma non che essi non ricorrano mai a lui: certamente alcuni ne fanno un uso smoderato. Ma è appunto perchè lo si applica per diritto e per traverso che non si ottengono con esso dei risul-tati tanto soddisfacenti e che ci si rassegna a non

I

Al momento di ricevere il pallone.

Il colpo di testa alVindietro.

classificarlo fra i mezzi che possono portare alla vittoria.

« Esso è invece un'arte che merita di venire studiata con cura e che dà a chi la possiede un vantaggio reale aumentando di tanto i suoi mezzi.

« Generalmente si ha il torto di considerare il giuoco di testa come soltanto necessario nella tattica d'offensiva. Non si pensa che di attuarlo davanti al goal avversario, dopo un corner, op-pure per abbozzare un vago passaggio dopo una rimossa in giuoco dalia linea del fallo, ed allora il giuocatore che vi si arrischia sembra farlo con una specie di rassegnazione, rimettendosi al destino per dirigere ia palla e considera tale direzione come una questione di fortuna: po trebbe fallire, ma potrebbe anche andar bene, e poi non è inutile tentarlo. Ma invece lo è veramente in una tale disposizione d'animo.

« Perchè si riesca un colpo al foot-ball è indi-spensabile di sapere ciò che si vuol tare ed ese-guirlo poi con grande precisione. Ma il giuoco colla testa non è soltanto raccomandabile nei due casi sopracitati, esso può essere utile in

molte altre occasioni, ecco perchè vale la peti di comprenderne le finezze e di cercare di appn priarsale.

<s E su questo soggetto formuliamo subito un regola generale: Non date mai un colpo di test se non vi siete prefissi ciò che volete tentar* Un buon giuocatore deve poter dirigere il colp altrettanto facilmente coli heading che per mezz

dei piedi : in questo caso sarebbe grave ei rore l'esitare sull'uso che si vuol fare del colpo di testa » .

* * *

Fin qui il giornale parigino, nè noi siani d 'accordo con esso nell' applicare ai nosti giuocatori quauto pubblica in merito all'àco ding, sui footballers francesi. Da quando buoi giuocatori stranieri e numerose buone squadr svizzere vennero fra noi a contendere, matches amichevoli, la vittoria ai nostri clubt notammo un non lieve progresso in tutte finezze del giuoco e molti aelVheading.

Per non nominare che i più noti, ricorder fra i torinesi: Goecione,inarrivabilmente-pc fetto in ciò, Armano, Corbelli, Donna, Poi lano, ecc.

Ciò che invece non può mancare d'infi resse è un po ' di commento sulle

Buone e cattive maniere di praticare il giuoco colla testa.

La semplice riflessione ci dimostra che no ci si debba precipitare sotto ia palla quani] essa scenda dall'alto verso di noi ; voi no avrete ottenuto il minimo risultato, nè squadra a v r à avvantaggiato di un passi poiché, se ricevete la p a l l a perpendicolar-mente sul capo, essa r i t o r n e r à lungo tale traiettoria senza alcun risultato pel giuoco.

Per fortu na q u a s i tutti gli altri modi sono buoni e l'arte dell 'àea-ding può quindi consi-derarsi sotto tre aspetti: colpo in avanti, di fian-co, in dietro.

Una p a r t i t a è tal-mente varia, che non è possibile lo s t a b i l i r e delle r e g o l e concer-nenti l 'opportunità del-l ' impiego di ognuno di questi tre colpi, ma l'or-dine nel quale li ab-biamo nominati denota la proporzione dell 'uso che ne fa un mediocre giuocatore ed anche il grado difacilità chepre-senta il loro acquisto.

Per quauto concerne l'esecuzione materiale, si incontra ben poca difficoltà a colpire il pallone d i fronte. — Chiunque può sapere r i c e v e r e la palla di fronte: basta vederla

venire, e saperne giudicare la direzione. Non vi si potrà riuscire di p r i m o acchito perchè ci vuole colpo d 'oc-chio, il che esige un po ' di esercizio.

Il colpo dato con un lato del capo è un po ' più dif-ficilino. Alcuni giuocatori non utilizzano che questo procedimento per combi-nare passaggi colla testa : è questione di convenienza. Qualunque sia la disposizione che si adotta, i questo caso come nel precedente, tutto il valor del colpo dipende dall 'impulso che si dà alla pai con la testa per rimandarla al posto prescelto tale urto non deve essere l 'opera del caso, ed lui il giuocatore deve apportare tutta la sua tenzione. Un allenamento diligente soltanto pi dare al collo il vigore necessario per colpire le palla in modo proporzionato allo spazio che essf deve percorrere.

Non si può prescrivere il mezzo per dosare tale colpii : l 'apprezzamento personale deve essere sufficiente.

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Rimarchiamo soltanto un fatto che un po' di pratica rende famigliare ai giuocatori : uh pal-lone che viene su voi potete ricacciarlo ad una distanza quasi uguale se gli correte incontro per incontrarlo con la testa ; viceversa se indietreg-giate o ritirate il collo, se lo accompagnate, per così dire, col capo, potete diminuire di molto l'effetto del colpo di rinvio.

Si capirà che è indispensabile, per eseguire un passaggio, di poter calcolare istintivamente la vera dose di forza necessaria ad ogni occasione.

Si incontreranno ancora maggiori difficoltà nel colpo ali'indietro. Esso non consiste, come gli altri, nel far rimbalzare il pallone sulla testa, ma quasi nel farlo scivolare dietro a sè. Non è facile col-pire il pallone nei luogo voluto per ottenere tale risultato, ed è tanto più complicato l'eseguire un passaggio in queste condizioni; che non si vede il giuocatore al quale si vuol passare il pallone e soltanto un rapido colpo d'occhio può rivelarne la posizione.

Alcuni giuocatori non si servono di questo colpo che come di una finta ingegnosa.

Quando un half-baek vuol usare tale procedi-mento per passare il pallone al back, deve esat-tamente sapere dove questi si trovi e nascondere con malizia questa sua intenzione ai forwards avversari.

11 Luug.. .

£o sprt preso in giro M e g l i o t r i i -< 1 i : . , .

Povero e disgraziato Ramanzini ! Egli non ebbe nella sua lunga, laboriosa e tormentata esistenza che una sola passione e dovette soffocarla, • u'i solo desiderio e non potè soddisfarlo,

una sola aspirazione dovette... respirarla !

Perchè ? Perchè l'au-tomobil ismo, il suo ideale ìrrealizzato, nac-que molti, ma molti anni dopo della sua non sempre dolce consorte.

Chi era la consorte di R a m a n z i n i ? Era un'ottima donna(i morti van rispettati sempre!), buona, non brutta da far orrore ma cos ì . . così... ed estrèmamente.

('""Sfia?^" m arretrata nel progrèsso f m f c f ' j dei tempi. Qnu rido i due

~~ furono dal Sindaco di Montelontauo uniti in nodo purtroppo indis-solubile, la poveretta non era mai uscita dal suo paesello nativo, e non ne volle sapere di montare in vettura e voile fare tutte le ope-razioni legali a piedi, e quando qualche mese dopo il povero nostro eroe dovette per affari professionali (|I 'appe-tito !) andare a lavorare nella vicina città (una cinquantina e p i ù di chilometri), non ci fu verso di far il viaggio con altri mezzi che con quelli r e g a l a t i alla buona Sofronia da Do-meneddio !

Tuttociò che non era automovimento s p a -ventava la sposina, e quando divenne nn-dre fu peggio, e quando di-venne vecchia sempre

j.nti. peggio... L'unica volta nella

quale dovette per forza decidersi a farsi tras-portare fu quando...

Ma lasciamo le cose lugubri... Suo marito, oli ! tutt'altro; amava le bestie

ua tiro (era impiegato in un'amministrazione governativa), amava la bicicletta, la barca, ii pallone, ed in ultimo quando il teuff-teuff cominciò a far sentire il suo rumore ed il suo odore per le vie, e di esse si rese auto-crate, padrone, Ramanzini non vedeva più al di là di quelle quattro... polpose ruote, amava quel mostro di un amore grande, im-menso, inestinguibile... mostruoso ; ne par-

lava con un entusiasmo da folle, ne conosceva la struttura intima, intimìssima, e i singoli pezzi erano diventati per lui come gli occhi, il naso, i denti, la bocca della sua innamorata; sentire ad uno svolto di strada una tromba e venir rosso come ad un incontro inaspettato, era per lui tut-t 'uno; nei suoi sonni, non più come nei beati tempi di Montelontauo, tranquilli e placidi, aveva delle inquietezze, dei risvegli improvvisi che insospettivano terribilmente la derelitta Sofronia che già si era convinta di essere passata in seconda linea nella graduatoria delle affet-tività dello squilibrantesi marito.

Quando poi si annunziava una corsa o un giro automobilistico, Ramanzini rasentava il manicomio come due e due fanno vent idue ; il suo tempo era completamente dedicato ai giornali ed alle no-tizie dell 'avvenimento, ed al sen-tirne tutti i minimi dettagli da lui esposti con un'esattezza ed uno scrupolo ammirabilissimi (non al-trettanto, gli diceva il suo bur-bero capo ufficio, faceva per le cose che gli riguardavano nel lavoro), vi veniva voglia di crederlo o un padrone di tre o quattro almeno di quelle macchine, o un organizzatore prin-cipale di quelle gare.

Per una cosa sola la signora Ramanzini non chiese la separazione legale, anzi, per due.

Un colpo di testa di fianco.

ora, ma viceversa restava in casa o a leggere lunghi ed interminabili libri e giornali, o a ba-loccarsi con il suo unico ed impareggiabile mar-mocchio Mimi, un cosino magro magro, con due occhi grossi come due fanali ad... acet i l ene /e con un pepe di Caienna nella lingua, nelle ossa, nei muscoli che lo rendevano un moto perpetuo, un diavolo, un fracassone.

Il padre ne era felice, lo chiamava: « il mio automobile » , ed infatti era fin troppo mobile.

La signora, ripeto, per queste due ragioni, la prima dimostrante che Ramanzini era tutto suo, la seconda meglio della prima dimostrante che era suo più di prima, era contenta e non aveva che un solo cruccio nell 'animo suo, una sola cosa che la martoriava, un solo dubbio insoluto e che malgrado la sua perspicacia non arrivava a scio-gliere ; dove e come il suo diietto consorte spen-deva quei pochi quattrini che prima lasciava nel Caffè dei veri amici? Mistero! e per quanti bei discorsetti abbia cominciato e girando aì largo colle frasi amorevoli abbia tentato di saperne qualche cosa direttamente, non ne riceveva che una sola risposta : « faccio opera buona ! » .

Prima fu la constatazione ohe il Ramanzini non aveva preferita un'altra donna alla propria, e quindi le sue distrazioni, le sue mancate affettuo-sità di una volta, le sue ripetute ed incalzanti melanconie non dipendevano da tradimenti, da abbandoni, no ; e questa era per l 'ottima signora una buona, anzi, buonissima ragione, che la tran-quillizzava quasi completamente.

Seconda fu la constatazione di un altro fatto; il diletto marito non andava più al caffè la sera, non andava alla solita partita a tarocchi, che la mandava a ietto spesso e volentieri a tardissima

Cattivo metodo di rigettare il pallone.

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13 LA STAMPA SPORTIVA

Ramanzini moglie si mordeva la lingua (ma leggermente per non rovinare le armi), e Raman-zini marito continuava nel suo sistema di eco-nomie, lavorando anche fuori d'ufficio e correndo Ogni tanto presso un suo amico d'infanzia, dove lasciava i risparmi, e godeva nel leggere sopra un libriccino la cifra che cresceva, cresceva, pren-dendo di anno in anno delle discrete, abbondanti, soddisfacenti proporzioni.

Anche l'allampanato Mimi cresceva, e, manco a farlo apposta, con lo stesso desiderio del padre, lo sport ! Ma anche egli trovò l 'ostacolo materno !

— Mamma,' fammi andare in bicicletta ! — Vuoi vedermi morire? Davanti a simili proposte l 'anima, il cuore di

un figlio, ammaestrato già dai .consigli del padre, non poteva fare alcuna obbiezione, ed anche il povero Mimi, come suo padre, dovette soffocare aspirazioni e desiderii, e contentarsi a veder gli altri correre, correre e correre, mentre egli non poteva godere nemmeno di un tram elettrico, perchè sua madre non lo lasciava mai solo, ar-

bitro di sè stesso. Quando si nasce disgraziati! Passarono degli anni e molti, Ramanzini madre,

sempre dell'istessa idea come quando voile far le nozze a piedi, suscitando l'ilarità nei visi più montuosi dei montanari di Montelontano; Raman-zini padre sempre col desiderio di sentirsi tras-portare sopra una 16 cavalli, con quell 'odore di benzina che per lui era il profumo delle viole mammole deposte sul seno del suo vero ed unico amore; Ramanzini figlio sempre allampanato e triste, forte marciatore come un corriere giappo-nese, e tormentato da mille strane voglie di muo-versi, muoversi in qualunque modo, in terra, nell'acqua, nell 'aria, pure di spezzare queste catene che lo costringevano ad una vita che gli faceva contar per sessanta i venti anni che aveva.

E quando i venti anni di Mimi diventarono venticinque, Ramanzini madre morì ! Poveretta !

Ma lasciamo andare le cose lugubri. Ramanzini padre, dopo qualche mese, condusse

Mimi presso quel suo amico d'infanzia, ritirò il suo gruzzolo e comprò indovinate un po ' ? Una

fiammante vetturelJa di qualche cavallo al disotto dei sedici sognati, ma che filava lo stesso.

Si stabili di inaugurarla in una dolce e tepida giornata di marzo; la giornata fa infatti bellis-sima, la macchina filava sotto la guida intelli-gente di Mimi, ma Ramanzini padre aveva freddo, ia commozione era stata così forte, che gli aveva dato prima un forte calore e poi la reazione...

Anche Ramanzini padre pagò il suo contributo alla vita, ma egli morì felice, aveva sentito sotto di sè ballare il motore, l 'odore della benzina gli aveva fatto rimescolare il poco sangue senile, e tutta l 'aria respirata in quei 50 chilometri che lo portarono a Montelontano (dove lo lasciarono) gli aveva fatto tanto bene come tutto il male che gli avevano fatto trenta e più anni di lavoro nelle stanze fetide dell 'amministrazione gover-nativa.

Mori felice e soddisfatto raccomandando a suo figlio di amare una cosa sola al mondo : il moto, il moto, il moto!. . . La sorgente della v i ta !

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jl primo cimento i n v e r n a l e di nuoto a Genova

Domenica mattina, 7 gennaio, verso le ore 11, nelle acque di Starla, ebbe luogo il primo ci-mento invernale di nuoto, promosso dalla fiorente

diligente direzione dei signori G-. B. Rota, l 'infa-ticabile direttore delio « Sport Pedestre » ; Enrico Rossi, ii noto campione italiano di nuoto; Mimo Bocciardo, Giuseppe Reggio, Arrigo Frisioni, Enrico Gerbi. Durante e dopo il cimento i si-gnori Luigi Guarnieri e Pietro Raimondi im-pressionarono alcune lastre fotografiche.

Nuotatori e podisti aìSturla. (Fot. Guarnen, Genova).

società « Sport Pedestre Genova », Sezione Nuoto, li tempo orribile dei giorni precedenti faceva te-mere che la gara non potesse aver luogo, ma invece ia giornata, data la stagione, non poteva essere migliore. La temperatura era di 11 gradi e di 9 gradi in acqua. Il mare però era alquanto agitato, s icché, dei venticinque concorrenti

iscritti, non parteciparono al ci-mento che tredici nuotatori ap-partenenti tutti a società spor-tive genovesi.

Essi sono Cesare Bollo, Mimo Bocciardo, Sebastiano Molinelli, Giuseppe Riggio, Mario Gabiui, Edoardo Saolusa, dello « S p o r t Pedestre G e f i o v a » ; Vincenzo Tellarini, della « Cristoforo Co-lombo » ; Ferdinando Virgilio, del « V e l o c e Club L i g u r e » ; Ernesto Cozzuin, fattorino tele-grafico; Renato Pavesi, C. De-noni, Pietro Raimondi e Adol fo Olcese.

Terminato il bagno, i nuota-tori si ritirarono nei vicini locali del « Club Amici Castaguarì » di Sturla, gentilmente concessi, ove era loro preparato ii neces-sario comfort.

Il c imento si svolse sotto la I partecipanti, al cimento invernale di Genova. — (Fot. Guarneri)

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15 LA STAMPA SPORTIVA

r i o S p o r t i l o HUT0MQBILISM©

Gli automobilisti francesi, dopo maturo esame, hanno chiamato a loro protettore San Cristoforo. Essi hanno fatto coniare un'artistica medaglia coll'ef-figie del Santo, e la fissano alle proprie vetture, cosi si credono salvi dagli in-fortunii.

Una statistica degli Stati Uniti I dice che colà sonvi 200 costruttori di

automobili i quali dispongono d'un com-plessivo capitale di dollari 22,313,000, e cioè 106 milioni e 565 mila lire italiane. Ogni anno si costruiscono 26,000 vetture, valutate L. 173,252,000

*** U Touring Francese ha nominato suo delegato per l'Italia il marchese Fer-rerò di Ventimiglia, presidente dell'Au-tomobil-Club di Torino.

*** Lancia, il noto chauffeur italiano della Fiat, viaggiando per l'America, rischiò di essere gittato in mare da un cavallone che spazzava il ponte della nave su cui viaggiava. Cadendo, si feri non lievemente.

La Scuola degli chauffeurs di Torino ha chiuse le iscrizioni con quasi 300 in-scritti. I benemeriti insegnanti sono l'ing. Marenco (direttore-segretario della Scuola), l'ing. Bertoldo, l'ing. Frascari, il cav. Rostain e l'ing. Vincon.

Conferenze terranno sui differenti tipi di macchine il marchese A. Ferrerò, l'av-vocato Goria-Gatti, il cav. Calcagni, l'ing. Guidetti, ecc.

Premi per gli studiosi sono stati offerti dalla Stampa Sport va, dagli Sports, dalla Lettura Sportiva, dal politico II Secolo di Milano, dal Touring-Club Italiano, e dalle Ditte: Martiny, Pirelli, Reina eh, Fabbre e Gagliardi, Stern,Sonneboni,ecc.

*** A Palermo, il 6 maggio, Gara in-ternazionale pel Circuito di Sicilia, con premi per L. 50 mila.

*** Al meeting della Florida sono iscritti : Lancia, Fiecher, Cedrino (con Fiat) Héméry, Guines (Darracq), Tarso (.Napier), Harding (Mercédès).

Per l'America sonvi: Cristie, Ford e Sartori.

*** A Milano l'Automobil-Club sta gi-rando una sottoscrizione fra le Ditte per l'istituzione d'una Coppa d'oro da dispu-tarsi come premio dell'industria auto-mobilistica.

a** A Parigi sono stati arrestati i fa-mosi ladri che dal Salon asportarono la Coppa dei Pirenei.

^Al l 'Automob i l e Club (Milano) venne chiusa la votazione e vennero approvati i seguenti soci effettivi : Reina Achille, Pellandini Claudio, ^tin., Frera Corrado, Sibilia Enrico, Rasini Cesare, Crosti Piero di Francesco, Marquart Giulio, Besana Gaetano ; a soci corrispondenti : Malen-ohini marchese Luigi, Manzi Fè nobile Giorgio.

e i e L i s M ®

*** A Milano si lavora moltissimo per la formazione del reparto volontari ci-clisti e automobilisti. Si sta studiando un corso di esercitazioni pratiche. Si dedicano, in special modo, il maggiore eav. Derossi e il tenente Barbieri del 7° bersaglieri.

*** A Sidney il tedesco Mayer ha vinto brillantemente l'americano Farley e l'australiano Samuelson.

*** A Parigi, al Velodromo d'Inverno, a Corsa Tandems fu vinta da Vanoni-

Thuan. Il premio Kramer dal belga Van der

ìorn. La corsa dei 50 chilometri (in 38' 11")

lai francese Parent. *** Il Campionato sociale del Veloce iub Ligure è stato vinto da Andriani, Rossi, 3. Mortara.

S P O R T P E D E S T R E *** Lo Sport Pedestre di Genova, che a dato al podismo una falange di cam-ini, aveva preparato apposito ban-

chetto pel suo socio il valoroso Lunghi. Ma questi non si è fatto vivo e pare

'anzi che sia passato sotto i colori della ''ristoforo Colombo di Genova.

*** A Roma, nel giovane mondo podi-stico, regna molta agitazione perchè vorrebbesi far proclamare ufficiale la Performance del Balestrieri (ora di marcia) a! posto di quella dello Sgherlino di l'orino.

** A Vercelli l'ing. Dusnasi offerse ai ginnasti della Pro Vercelli una medaglia d oro per quello che si rendesse detentore T;el Ciro della Palestra di corsa nel mi-nore tempo. La medaglia fu decretata a M. Bertinetti che impiegò 43" (m. 350).

*** A Torino viene rieletto il Consi-glio pel 1906 della società La Tonno, e i mane composto: signor Fiorio (pre-sidente), Sacco (vice), Peyla (cassiere), Balloira (segretario), Bucchetti (vice),

Dovano, Bertolino, Navarino, Reynaldi (consiglieri), Psenda, Maffei (revisori).

La Direzione sta combinando un « Ve-glionissimo Sport » al Teatro Soribe.

*** A Torino, l'Unione Podistica Italiana dichiara ufficialmente che non riconosce il record Sgerlino di Torino (ora di mar-cia), per difetto di metraggio, che non omologa il record Pagliani di Roma (ora di corsa), perchè non vennero osservate le disposizioni deil'U. P. I.; e che non ratifica il record Balestrieri (ora di mar-cia), perchè questi non chiese l'assistenza deil'U. P. I.

*** A Parigi il Premio Lemonnier (km. 13,800), è stato vinto da Raquenau in 48,55", 2. Renard, 3. Bonheur, 4. Dumont, 5. Bouchard.

*** A Recco, Lunghi della Cristoforo Co-lombo vinse su 100 e su 6 chilometri.

ALPIN1SM© *** Domenica 7 corrente si tenne in

Saiuzzo l'assemblea straordinaria della Unione Ginnico Sportiva. Fu molto nu-merosa essendovi intervenuta quasi la metà dei soci, ed infatti la riunione era molto importante, trattandosi di provvedere alle straordinarie spese d'im-pianto, che furono tutt'altro che tenui stante l'ampiezza e le comodità di ogni comfort introdotti nei locali. Ma una so-cietà che sorse nello scorso aprile e conta già quasi 300 soci, ed ha dimostrata tanta vitalità da dar vita nel suo seno ad una sezione del Club Alpino Italiano, può tro-varsi nell'imbarazzo per una spesa che occorre una volta tanto? La Direzione al completo, con a capo il benemerito pre-sidente avv. V. Isasca, espose chiaramente il lavoro compiuto, ed il modo di soppe-rire alle spese, offrendosi generosamente di garantire il prestito relativo, purché un adeguato numero di soci avesse as-sunto obbligo triennale. La discussione fu lunga e vivace, e finì con un unanime plauso alla Direzione sull' ordine del giorno Cordara e colla sottoscrizione al-l 'obbligo triennale di un numero di soci che garantiscono largamente la generosa offerta del Consiglio di amministrazione.

Ad una prossima riunione fu rimandata la modificazione del regolamento sociale, come purè quanto si riferisce alla festa di inaugurazione dello stendardo e dei nuovi locali, che avrà luogo in prin-cipio di primavera.

L'assemblea, che fu presieduta dal prof. Yalbusa, aperta alle ore 14, fu sciolta dopo le 17.

*** Al Monte Velino (m. 2487) ascesero felicemente in questi giorni gli arditi alpinisti Quartieri e Moriggia,

*** A Domodossola l'alpinista Gallo il-lustrò con proiezioni le località scelte a discussione pel prossino Congresso di Milano.

*** A Varese si è costituita una se-zione^ d'alpinisti, con 60 soci e parecchie associate. A presidente venne eletto il ragioniere Macchi.

ippiea f * A Roma una Commissione del-

l'Unione Ippica Italiana, composta dei si-gnori: conte Canevaro, conte Nagliati, Vicini, Bevilacqua, Mantovani, Sedana, Ferri, Rossi e Gorini è stata ricevuta da Malvezzi e Rizzetti, ed ha chiesto esten-sione di facilitazioni pel trasporto di ca-valli da corsa e riproduttori.

*** A Parigi l'amazzone Adrienne Hol-stein, che viaggia col noto Circolo Sidoli, ha battuto col cavallo Milton il salto in elevazione saitando m. 2,22.

*** A New York è stato venduto al signor Haggin per lire 375 mila lo stal-lone Watercressus.

*** A Roma, pare che la Regia Razza di San Rossore dovrà limitare i suoi pa-scoli, perchè parte del terreno fu concessa da S. M. ii Re per la fondazione dell'Isti-tuto Internazionale di agricoltura.

Il Ministero della guerra sta già stu-diando la maniera di riordinare l'impor-tante allevamento cavallino.

II Ministero di agricoltura ha ban-dito un concorso di stalloni e fattrici nel Pugliese. Vi sono premi per lire 6000, medaglie e diplomi.

«** A Marsiglia, il eavallo La Piata dell'italiano Gallina, vinceva per 3 lun-ghezze il Premio Prado di lire 3000. 2» Pensa e 3° Dictateur III, cavalli fran-

f** A Nizza, nel premio Blondin (ga-loppo - lire 8000), è 1° Eright, 2° Ideatine, 3° Alexandra VII.

Nel premio Veterani (lire 4000): 1° Fra-gilità, 2° Kan, 3° Violon II.

Nel premio d'Essai (lire 10.000): 1" Le Meteore, 2° Play fui Johwny, 3' Due Job.

Nel premio Consiglio Generale (lire 3500): 1° Gran-Due, 2» Le Sphynx, 3» Graind'Or.

*** A Nizza il Gran Premio di lire cento-mila è stato vinto da Dandolo, 2° Moulin Neuf, 3° Etincelle II.

CANOTTAGGI© *** Pare che la gian Coppa del Medi-

terraneo, per canotti automobili, che do-veva disputarsi quest'anno fra Tolone e Palermo sia stata soppressa e rimandata al 1907. Questo perchè vi sarebbero state due richieste d'organizzazione, entrambe promesse e impossibili da accordarsi. Tanto a Tolone che a Palermo vi saranno però indipendentemente parecchie gare con premi rilevantissimi e cinque Coppe, una di queste offerta dal Yacht-Club di Francia.

*** A Bari, il Circolo Canottieri Barion, molto avvedutamente ha aperto una Scuola gratuita di voga, con isciizioni rilevanti e elementi buonissimi. Ben fatto !

*** Da Montecarlo segnalano che con-trariamente alle dicerie corse, la Coppa dtl Mediterraneo sarebbe corsa con queste tre tappe: 20 aprile, Tolone-Nizza — 21 aprile, Nizza-Genova — 22 aprile, Genova-Nizza.

*** In questi giorni la Società di sports nautici Francesco Querini ha acquistato l'ambito titolo di Reale come la Bucin-toro; contemporaneamente la sua bene-merita presidenza ha fissato un simpa-tico ritrovo sociale ali 'Hotel Manin a San Marco, in posizione centralissima, ciò che darà campo ai soci di potersi spesso trovare e dove si conserveranno tutte le coppe e i trofei.

Lunedi scorso per festeggiare il duplice avvenimento vi fu un grandioso ban-chetto al quale parteciparono le autorità cittadine e militari. Innumerevoli i di-scorsi. quello dei presidente conte Fo-scari che sintetizza l'operosa vita sociale e brinda a Gasa Savoia, al Duca degli Abruzzi, presidente onorario. Seguono applauditissimi sempre tutti gli altri oratori, e chiude l'infaticabile Frenner Olgeni, incitando i campioni che ven-gono regalati dalla presidenza di bellis-simi doni di valore.

F e e t . B H L L *** A Vicenza si è disputata una par-

tita interessante fra la società di Padova e quella di Vicenza. Quest'ultima offerse poi una bicchierata. Brindò il senatore Paolo Lioy.

*** A Torino bì sono incontrate in due matches la squadra del club Juventus e quella del Montriond svizzero per una partita interessante e disputata.

Gli svizzeri, campioni in questo giuoco, hanno trionfato con 4 a 2.

*** A Genova il Genoa Cricket ha giuo-cato contro il Foot-Ball Club di Basilea. Anche qui vittoria degli svizzeri con 5 contro 1.

Banchieri, Bonsembiante, Norcen,Bellati; ed i signori: Zugni, Bovio, Guarnieri, Dal Oovolo, Rocca, Banchieri e Beffati.

ginnastica *** A Torino si è svolto riuscitissimo

il banchetto fra i soci del fiorente Club Sport Audace. Presenziavano i giornalisti: Gustavo Verona per la Stampa, direttore della Stampa Sportiva, Attilio Rocca per YAuto di Parigi e la Gazzetta dello Sport di Milano, e Giuseppe Maccagno per Gli Sports di Milano. Scusava l'assenza Nino Salvaneschi dello Sport di Roma.

Fecero brindisi: Cigolini, presidente del Club; Verona, Rocca, e i soci Bisceglie e Gamna.

*** A Roma l'on. Lucchini, il generale Duce, il conte di Carpegna e il prof. Bau-mann sono stati ricevuti dal Ministro dell'istruzione, al quale presentarono proposte per il miglioramento dell'edu-cazione fisica in Italia.

*** A Roma, per iniziativa delle Fe-derazione Ginnastica, avrà luogo dal 16 gennaio al 5 febbraio un Corso Centrale di Monitori, per cui sono state fissate speciali indennità per gli intervenuti.

*** I ginnasti della Società Roma di Roma hanno promesso d'inteivenire al Concorso Ginnastico Internazionale del 24-27 maggio a Milano.

*** Al prossimo Congresso Ginnastico Internazionale di Atene, posto sotto la presidenza del Principe ereditario di Grecia, parteciperanno anche i ginnasti italiani, chiamati da apposito Comitato che lavora a Roma.

ARE0NAUTICA *** Da Parigi si dà per certa 1' immi-

nente partenza dallo Spilzberg pel Polo dell'ardito areonauta brasiliano Santos Dumont con un suo pallone apposita-mente costrutto, che avrà la lunghezza di 196 piedi, un diametro di 49 piedi (3 piedi fanno un metro), cubeià 226.000 piedi ed avrà una forza ascensionale di 15.300 libbre. Sarà servito da tre motori combinati della forza di 70 cavalli. Santos calcola che, con tempo favorevole, non impiegherà più di 45 ore fra lo Spilzberg e il Polo. Sarebbe meraviglioso.

*** Da Madrid informano che un'areo-nauta spagnuolo viaggiò felicemente per 700 chilometri, e cioè da Madrid ai Pi-renei.

i** A Parigi, i proprietari del dirigibile Lébaudy 1905 hanno venduto il loro pallone al Ministerp della guerra per la difesa di Toul.

Anche l 'americano Holland, il noto inventore di sottomarini, sta lavorando per la navigazione aerea.

*** L'Osservatorio Geofisico di Pavia aveva lanciato per studio due palloni-sonda che caddero poi nel Piacentino. Da esame fatto al diagramma che por-tavano i palloni, si è accertato che essi avevano raggiunta un' altezza di chilo-metri 14, trovandovi una temperatura di 65 gradi sotto zero.

ATLETICA A Roma si sono fuse assieme la a ni„ * i o . j j i ™ i * # xvuiiia ai BUIAU luse a-Baiauie J

A SSUadrna ',lel C-luh Società delle Corse e la Società Pascli Juventus batte, con 4 goals a 0, la prima della Pro Vercelli. L'incontro era pel Campionato italiano.

*** A Genova la 2» squadra dell'An-drea Daria vince con 5 goals a 0 il Virtus Juvenlusque di Livorno. l i Genoa Cricket (la squadra) vince invece con 1 goal a 0 l'Andrea Doria (1" squadra).

Entrambi matches di Campionato ita-liano.

*** A Milano il Club di Bergamo (2"squa-dra) batte l'Unione Sportiva (2* squadra) con 1 goal a 0.

La 1* squadra dell'Untone è battuta dal Milan Club (1» squadra) con 2 goals a 1.

Entrambi matches di Campionato ita-liano.

PATTINAGGI© *** A Varese, sui laghi della Valganna

sono incominciate le brillanti scivolate degli sportsmen locali e di altre città qui convenuti.

Notate le gentili signorine: Adamoli, Rey, Rusconi, Rohn, Bruni, Guscetti, Bianchi, Petracchi, Ermolli. Garoni; le signore: Prestini Rebuschini ; e i signori: Mohrwinhel, Baumann, Ochs, Joknson, Bruni, Bolchini, Gagaglio, Castiglioni, Orseniga, Rabaglioni, Bianchi, Longhi, Garoni, Bonichi, Brasa, Bertoni, Maz-zola, Conelli, Prestini, De Grandi, Pe-pito, Santini.

.A, Da Vienna giunge notizia che l'ar-ciduca Carlo Francesco,urtandosi in altro pattinatore,cadeva e si feriva leggermente alle gambe.

si,** A Feltre si disputano interessanti scivolate dove distinguonsi in specia, modo le signorine: contessina De Mezani

s * s A Parigi, nell'Ippodromo di Vicby vi è stato un importante assalto di lotta fra il campione giapponese Jukio Tani e il gigantesco russo Chemickin, Vinse il giapponese.

Lo studente Camillotti di Pavia, noto nel mondo atletico nazionale, reca-tosi per i suoi studi in Germania, è stato preso in allenamento dal noto Siebert di Alseben, che nutre su di lui le maggiori speranze.

A Palermo dal 1° al 15 febbraio gran gara internazionale di lotta. Il primo premio sarà di lire 25 mila.

*** A Torino il Club Robur ha dato una gara incoraggiamento Pesi, vinta dal socio Ribotto.

SCHERMA A Catania e Messina tirò meravi-

gliosamente il professore cav. Tagliaferri di Torino, chiamato a dirigere la scuola di Nunziatella a Napoli.

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16 LA STA MIA SPORTIVA

TIRO *** Domenica 14 u. s., ebbe luogo nello

sland della Marina, a Loano, a cura del-l ' impresario sig. Moriè Ernesto, un gran Tiro al piccione che attirò con grande animazione 29 tiratori. Eccone i risultati:

1. premio, Borrone Gerolamo, piccioni 11 su 11 — 2. -premio, Accame Ant ioco , 10 su 11 — 3. premiò, Astesi ano dottor Camillo, 9 su 1 0 — 4 . premiò, Taramasso Francesco, 8 su 10.

Infine vi fu una poule. fra 16 tiratori col risultato seguente : 1. Accame Andrea - 2. Accame Ant ioco e Gotti Pietro.

I picc ioni erano forniti dalla ditta Grabinski di Bologna. Vigeva il regola-mento di Montecar lo .

*** A Modena si sono disputati allo stand Montanaro i Campionati Emiliani di Tiro al passero.

Vinse Blnm di Bologna (15 su 15). -2° Vic ini di Modena (14 su 15). - 3 ° Conte Piero Manzoni (17 su 19). - 4 ° Agazzott i . - 5» Sacerdoti. - 6° Verno echi.

La poule d 'apertura fu per Bruini e Nanni di Bologna. , *** Al lo «land di Quinto al Mare (Ge-

nova), il Tiro generale al piedone veniva v into da Viganego (10 su 10). - 2° Mal Mani (9 su 10). - Il 3» dà Setti (11 su 12). - Il 4° da Lavarello (10 su 12). - Il 5° da Marcenaro (10 su 12).

*** A Tor ino pel 20 maggio è annun-ziata una gran Riunione di tiro a segno (militari, popolari, nazionali, internazio-nali), con premi oltre lire 50 mila.

*** A Montecarlo il Premio Hall (han-dicap) è stato diviso fra W e b b e Merton (m. 27 e 21) con 6 su 6.

*** A Torino si susseguono interessanti partite allo stand Marchesa. Il t iro gene-rale al piccione lasciò a dividere i primi 4 premi i signori Musy, Demonte, Chian-tore, Gollerot. Il 5° fra Gresy, Andreis e Coppa.

*** A Padova tre tiri al piccione. Nel 1" Farra, Vanzelli , Delazzara. Nel 2°Sear, rone, Toniall i , Ferrazzi. Nel 3° Farra-Bedin, BQ.

*** A Tor ino il Club Robur ha fatto disputare una gara sociale di Tiro a segno dove si classificarono: 1° Tapperò. 2° Ca-nuto. 8» P ippo .

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ATTRAVERSO IL BINOCCOLO *** Al Regio il pubblico continua ad

affluire numeroso, specialmente nelle se-rate di rappresentazione di Siegfried. Frattanto fervono le prove di Dannazione di Faust, la cui esecuzione sarà indubbia-mente eccezionale.

*** A l Vittorio Emanuele Ti l ly Bebé fa prodigi coi suoi leoni, addomesticati dalla graziosa donnina come altrettanti agnelli.

*** A l Carignano si sta studiando il mezzo per ingrandire la saia e poter cosi dar posto alla folla degli spettatori che seralmente accorrono ad applaudire Zac-coni-Lambertini. L 'attore comico Bruno-rini succederà al grande Ermete con un breve corso di recite straordinarie.

*** All 'Alf ieri Virginia Reiter e Carini hanno voluto apprendere al pubblico, complice Wo l f f , l'Età d'amare, ma il ten-tativo non ha avuto molta fortuna.

A l Rossini Teodoro Cuniberti non vuol saperne di grandi novità in omaggio al proverbio: « Chi lascia la strada vec-chia.. . con quel che segue.

*** A l Gianduia i bimbi r idono un mondo alle bizzarre trovate dei fratelli

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Comitato promotore delle gare aereonau-tiche, aderendo alle numerose richieste, ha testé deciso :

1. Che una indennità di trasferta di L . 20 per ogni centinaio completo di chilometri sarà pagata per ciascun pal-lone proveniente dall'estero e che avrà preso parte effettiva ad uno o a più dei nostri concorsi per palloni liberi sferici nel 1906; la distanza sarà computata da Milano alla residenza abituale del pro-prietario del pallone ;

2. Che il computo della detta distanza sarà fatto in base alla linea ferroviaria più breve ;

3. Che l ' indennità non è applicabile al di fuori del territorio europeo ;

4. Che il pagamento non sarà effettuato che dopo avvenuta la effettiva parteci-pazione del pallone ad uno almeno dei concorsi e contro presentazione dei docu-menti comprovanti che il trasporto del pallone dalla residenza abituale del suo proprietario a Milano è stato effettiva-mente fatto per ferrovia ;

5. Che uno stesso pallone non potrà ricevere l ' indennità che una sola volta,

qualùnque sia il numero dei concorsi a quali avrà partecipato.

IL CALENDARIO SPORTIVO 22 Gennaio. — Roma - Riunione Comi-

tato Olimpiadi. — Accademia di scherma al teatro Quirino,

22-28 Gennaio. — Ormorid - Riunione della Florida . campionati, mondiali per automobili .

26 Gennaio. — Aia - Campionato atle-tico europeo dilettanti.

27-28 Gennaio. — Davos r-latz - Cam-pionati europei di pattinaggio.

28 Gennaio. — Milano - Cimento inver-nale della « Rari Nantes ».

28 Gennaio. — Napoli - Accademia di scherma.

28 Gennaio. — Milano - Match di foot-ball delle prime squadre pel Campionato nazionale Genova contro. Milano.

28 Gennaio. — Torino - Match di foot-ball delie seconde squadre, Lombardia contro Piemonte. CORRISPONDENZA

Suzzava. Rossi A . Ci dispiace ma a gratis non è consuetudine della nostra ammi-nistrazione.

Firenze. Armandis. Ma le pare ? Quella persona che supplirà lei farà benissimo.

Spoleto. Agrestini Enrico. Ci dispiace. Siamo già provvisti.

Pavia. Spallo. Grazie. Pubblicheremo appena potremo.

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