IZS.PE.GEN.04 - Relazione specialistica - impianti ... · i (I2dt) energia specifica passante...
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PE - PARTE GENERALE Progettazione esecutiva e coordinamento della sicur ezza in fase d i progettazione dell'intervento di "Nuovo Reparto produzione e confezionamento vaccini e diagnostici batterici area ex Mattatoio". CIG: 6847210072 CUP: B49Jl6002280005
Relazione tecnica specialistica – impianti elettrici e speciali Rev.00 05/10/2017 IZS.PE.GEN.04 PAG. 1 / 27
Stazione appaltante
Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
INDICE
1. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI ........................................................................... 2
1.1 OGGETTO ............................................................................................................................................................................................................ 2
1.2 DATI DI PROGETTO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO ................................................................................................................ 2
1.2.1 Dati di progetto .................................................................................................................................................................................................... 2
1.2.2 Criteri di dimensionamento .............................................................................................................................................................................. 5
1.3 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI ...................................................................................................................... 6
1.3.1 Distribuzioni di energia ...................................................................................................................................................................................... 6
1.3.2 Quadri elettrici ...................................................................................................................................................................................................... 6
1.3.3 Linee distribuzione secondarie e terminali .................................................................................................................................................. 7
1.3.4 Impianti di illuminazione ................................................................................................................................................................................... 8
1.3.5 Predisposizioni per impianto fonia/dati ....................................................................................................................................................... 9
1.3.6 Impianto di rivelazione fumi e allarme antincendio ................................................................................................................................. 9
1.3.7 Impianto di rilevazione gas asfissianti ......................................................................................................................................................... 10
1.3.8 Manovre di emergenza .................................................................................................................................................................................... 11
1.3.9 Impianto di messa a terra e di protezione dai fulmini ........................................................................................................................... 11
1.3.10 Energie rinnovabili - D.Lgs. 3 marzo 2011, n.28 ....................................................................................................................................... 12
2. DIMENSIONAMENTO IMPIANTI ELETTRICI ........................................................................................... 13
2.1 TABELLE RIASSUNTIVE POTENZE INSTALLATE ................................................................................................................................. 13
2.2 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA PROTEZIONE CONDUTTURE ............................................................................................... 16
2.3 RELAZIONE DI CALCOLO – PROTEZIONE CONTRO I FULMINI .................................................................................................. 20
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1. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
1.1 OGGETTO
La presente relazione ha come obiettivo la definizione dei dati, dei criteri di progetto e delle tipologie degli impianti
elettrici al servizio del nuovo reparto produzione e confezionamento vaccini e diagnostici batterici da realizzare nell’area
ex- Mattatoio a Teramo per l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise “G. Caporale”.
1.2 DATI DI PROGETTO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO
1.2.1 Dati di progetto
1.2.1.1 Condizioni ambientali
• temperatura esterna massima di progetto 30° C
• temperatura esterna minima -8° C
• umidità relativa di riferimento 50/60%
• altitudine slm: <1000 m
• atmosfera normale
1.2.1.2 Sistema elettrico (derivato da cabina di trasformazione utente)
• tensione nominale di alimentazione 230/400 V
• corrente c.c. (presunta sulle sbarre del quadro elettrico Q1N) 20 kA (*)
• frequenza 50 Hz
• sistema elettrico (in bassa tensione) TN-S
(*) da verificare in fase di definizione esecutiva in relazione alle caratteristiche delle condutture principali di alimentazione (escluse dal presente intervento)
1.2.1.3 Sistema elettrico (derivato da gruppo elettrogeno)
• tensione nominale di alimentazione 230/400 V
• corrente c.c. (presunta sulle sbarre del quadro el. Q1E) 20 kA (*)
• frequenza 50 Hz
• sistema elettrico (in bassa tensione) TN-S
(*) da verificare in fase di definizione esecutiva in relazione alle caratteristiche delle condutture principali di alimentazione (escluse dal presente intervento)
1.2.1.4 Potenze elettriche impegnate
Per l’alimentazione del reparto sono da prevedere due alimentazioni elettriche derivate dalle centrali esistenti del complesso, ed in particolare:
i Alimentazione da distribuzione “normale”, per una potenza impegnata di circa 200 kW, alla tensione di 230/400 V (trifase con neutro).
i Alimentazione da distribuzione “emergenza” (derivata dalla rete alimentata da gruppo elettrogeno), per una potenza impegnata di circa 208 kW, alla tensione di 230/400 V (trifase con neutro).
1.2.1.5 Cadute di tensione ammesse
• c. di tensione su circuiti primari 1,5-2% Vn
• c. di tensione circuiti secondari 2-2,5% Vin
• massima caduta di tensione 4% Vn
• c. di tensione avviamento motori 15% Vn
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1.2.1.6 Gradi di protezione minimi degli involucri secondo norma CEI 70-1
I gradi di protezione minimi degli involucri secondo norma CEI 70-1 da utilizzare per la apparecchiature e gli impianti elettrici sono, in funzione delle aree i seguenti:
• apparecchiature e impianti locali tecnici: IP54
• quadri centrali tecniche: IP54
• aree esterne: IP55
Dovranno comunque essere rispettati gradi di protezione superiori ed esecuzioni specifiche in ambienti particolari o classificati secondo la normativa CEI applicabile.
1.2.1.7 Classificazione ambienti
Gli ambienti presenti nell’area non presentano particolari rischi (esplosione/incendio) e pertanto saranno classificate, in relazione alle problematiche elettriche, come “ambienti ordinari”.
Gli impianti elettrici da realizzare in tali ambienti saranno pertanto soggetti alle regole generali della norma CEI 64/8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”.
Saranno comunque adottate particolari prescrizioni con l’obbiettivo di aumentare il livello di sicurezza dell’impianto elettrico, ed in particolare:
• le condutture saranno protette con protezioni contro le sovracorrenti installate sempre a monte della conduttura complete di dispositivi ad intervento differenziale per migliorare la protezione anche per i contatti indiretti;
• i cavi impiegati saranno del tipo non propagante l’incendio e a bassa emissione di fumi tossici ed asfissianti.
1.2.1.8 Sistema di protezione
Protezione delle sovracorrenti
La protezione delle condutture alle sovracorrenti sarà garantita mediante l'utilizzo d’interruttori ad intervento automatico con protezione magnetotermica.
Nella scelta di tali dispositivi e delle condutture dovrà essere verificato che per ogni circuito risultino rispettate le seguenti relazioni:
Ib < In < Iz protezione dal sovraccarico
(I2t) < K2S2 protezione dal cortocircuito
P.I. > Icc protezione dal cortocircuito
dove
i I b corrente d'impiego delle condutture
i ln corrente nominale del dispositivo di protezione
i Iz portata del cavo
i (I2dt) energia specifica passante durante il corto circuito
i K coefficiente funzione dell’isolamento dei cavi e le temperature di funzionamento e cc.
i S sezione del cavo in mm2
i P.I. potere di interruzione del dispositivo di protezione
i Icc I di corto circuito max. presunta nel punto di installazione
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1.2.1.9 Protezione contro i contatti diretti
La protezione contro i contatti diretti verrà garantita facendo in modo che tutte le parti attive siano adeguatamente isolate oppure protette mediante involucri o barriere aventi un grado di protezione minimo IPXXB; mentre i componenti installati su piani orizzontali superiori accessibili dovranno avere un grado di protezione non inferiore a IPXXD.
Tutti i coperchi, gli sportelli e i ripari, dovranno essere asportabili solo mediante l'uso di chiavi o attrezzi qualora diano accesso a un luogo con parti in tensione avente grado di protezione inferiore a IPXXB.
1.2.1.10 Protezione contro i contatti indiretti
La protezione contro i contatti indiretti sarà garantita mediante l'interruzione automatica dell'alimentazione collegando tutte le masse e le masse estranee all'impianto di terra dell'edificio attraverso conduttori di protezione (PE) oppure mediante l’uso dell’isolamento doppio delle parti attive.
Il sistema di protezione contro i contatti indiretti per il sistema di Ia categoria con distribuzione TN-S a interruzione automatica del circuito di alimentazione deve rispettare le prescrizioni della norma CEI 64-8/4; per cui l'impedenza dell'anello di guasto Zs e la corrente d’intervento della protezione nei tempi prescritti (magnetotermica o differenziale) devono essere coerenti con la relazione:
Zs x Ia < Uo
dove Uo è la tensione nominale in c.a. tra fase e terra, pari 230 V.
Si segnala che, per tutti i circuiti della distribuzione secondaria e terminali, le protezioni contro i contatti indiretti per le distribuzioni terminali saranno garantite anche da dispositivi magnetotermici completi di protezione ad intervento differenziale con sensibilità 0,03 A (salvo diversa specifica indicazione - vedere schemi quadri elettrici).
1.2.1.11 Illuminamenti degli ambienti
I valori di illuminamento medio Em (illuminamento medio orizzontale altezza 0,85 metri dal pavimento) sono ricavati dalla norma UNI EN 12464) utilizzando i seguenti riferimenti
• per i laboratori
500 lux
con rif. al punto 2.5.5 – Ambienti per misure di precisione, laboratori;
• per altri ambienti di lavoro
300 lux
con riferimento al punto 2.5.3 – Luoghi di lavoro in installazioni di processo con presenza continuativa di personale.
In particolare, per l’elaborazione dei calcoli illuminotecnici saranno adottati i parametri di riferimento illustrati nella seguente tabella:
Destinazione d’uso locale Illuminamento medio Em [lux]
REPARTO PRODUZIONE VACCINI BATTERICI
VESTIZIONE 300
SPOGLIATOIO 300
W.C. 200
DOCCIA DECONTAMINAZIONE 200
PREPARAZIONE TERRENI 400
PRODUZIONE VACCINI BATTERICI 500
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LAVORAZIONE ROSA BENGALA/TUBERCOLINA 400
LABORATORIO CONTROLLO E PREPARAZIONE INOCULI 400
AIR LOCK 300
CORRIDOIO 300
DISIMPEGNO INGRESSO 300
PREPARAZIONE INATTIVANTE 400
LOCALI TECNICI 300
LOCALE DECONTAMINAZIONE FLUIDI DI PROCESSO 300
LOCALE PRODUZIONE FLUIDI DI PROCESSO 300
DISIMPEGNO 300
LOCALE QUADRI ELETTRICI 300
LOCALE TECNICO 300
VOLUME TECNICO PEDONABILE 200
INFIALAMENTO E LIOFILIZZAZIONE 500
INFIALAMENTO E LIOFILIZZAZIONE 500
Nei calcoli illuminotecnici sarà inserito un coefficiente di manutenzione pari a 0,8.
In tutti gli ambienti sarà prevista una illuminazione di sicurezza, realizzata con unità autonome inserite negli apparecchi illuminanti già utilizzati per l’illuminazione normale, in grado di garantire in corrispondenza delle vie di esodo un illuminamento di almeno 5 lux.
1.2.2 Criteri di dimensionamento
1.2.2.1 Coefficienti di utilizzazione e contemporaneità
Utenza Coefficiente Utilizzazione
Coefficiente contemporaneità
Circuiti luce 1 0,95 – 1
Circuiti prese 0,8 0,3 – 0,4
Utilizzatori fissi 1 0,70
Impianti meccanici
Elettropompe) Ventilatori
1 (sul dato di targa) 1
1
1
Generale quadri elettrici 1 0,80
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1.3 DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI
1.3.1 Distribuzioni di energia
In relazione alle specifiche esigenze operative e funzionali presenti nel reparto si prevede la dotazione di alimentazioni dedicate; in particolare è prevista la predisposizione di logiche distributive con diversa funzionalità.
Sezione normale – utenze di forza motrice, condizionamento e illuminazione
Alimentata dalla rete di distribuzione “normale “per una potenza assorbita (max contemporaneo) di circa 200 kW alla tensione di 230/400V.
Le utenze derivate dalla sezione normale sono collegati al quadro elettrico di reparto denominato Q1N (e relative sezioni Q2/1N, Q2/2N e Q3N).
Sezione emergenza – utenze di forza motrice privilegiate
Alimentata dalla rete di distribuzione “preferenziale”, collegata ad un gruppo elettrogeno esistente, per una potenza assorbita (max. contemporaneo) di circa 208 kW alla tensione di 230/400V.
Le utenze derivate dalla sezione emergenza sono collegati al quadro elettrico di reparto denominato Q1E (e relativa sezione Q4E).
Nota bene
Le condutture di alimentazione principali, previste a monte dei quadri generali Q1N e Q1E, non sono comprese nel presente progetto e saranno definite ed installate a cura della Committente.
Come già richiamato nel capitolo dati di progetto il sistema di riferimento adottato per la definizione della tipologia delle protezione per i contatti indiretti è il tipo TN-S “Utente con propria cabina di trasformazione MT/BT, con punto neutro direttamente messo a terra alla sorgente, con le masse dell’impianto collegate a quel punto mediante conduttori di protezione”.
1.3.2 Quadri elettrici
I quadri elettrici provvedono al sezionamento e alla protezione delle linee per la distribuzione dell’energia elettrica agli utenti finali; sono previsti due quadri elettrici Q1N- utenze normali e Q1E – utenze emergenza da cui saranno derivate le linee di alimentazioni secondarie e dorsali.
Il quadro elettrico Q1N “utenze normali” è diviso in sezioni funzionali per i seguenti servizi
- Sezione Q2/1N impianti di condizionamento
- Sezione Q2/2N apparecchiature e prese
- Sezione Q3N illuminazione
Il quadro elettrico Q1E “utenze emergenza” è diviso in sezioni funzionali per i seguenti servizi
- Sezione Q4E apparecchiature di produzione
I quadri saranno realizzati con strutture modulari in lamiera di acciaio verniciato completi di interruttore generale.
Ogni quadro sarà provvisto di una colonna per il passaggio dei cavi. Nella colonna saranno posizionati le morsettiere di appoggio per la connessione dei cavi in arrivo e partenza.
I quadri saranno dotati di zoccoli e di portelle esterne di protezione trasparenti. Le portelle saranno munite di serrature di sicurezza.
Gli interruttori previsti saranno del tipo magnetotermico per la protezione delle linee di alimentazione dei quadri secondari e del tipo magnetotermico-differenziale per la protezione delle linee di alimentazione dei circuiti terminali.
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Tutte le apparecchiature saranno fissate su apposite guide trasversali o pannelli metallici dotate di sufficiente rigidità. I quadri saranno provvisti di morsettiere e barretta di terra alla quale dovranno collegarsi i conduttori di terra relativi ad ogni linea di alimentazione.
La carpenteria dovrà essere dimensionata tenendo conto della massima potenza dissipabile dalla stessa, in funzione della sovratemperatura ammissibile all’interno del quadro.
L’impianto elettrico al servizio dell’impianto di condizionamento sarà realizzato con modalità tali da garantire il funzionamento dell’impianto come indicato nelle specifiche tecniche per gli impianti meccanici e sugli elaborati grafici progettuali. La sezione del quadro Q1N relativa agli impianti di condizionamento (sezione Q2/1N) sarà completata da tutti gli elementi ed apparecchiature necessarie per il comando degli impianti meccanici (quali relè selettori, segnalatori luminosi di sorveglianza ed allarme, ecc.) in grado di garantire le funzionalità come descritte negli elaborati progettuali relativi agli impianti meccanici.
In un armadio separato (settore Q5) sarà previsto l’inserimento delle apparecchiature elettroniche di controllo dell’impianto di regolazione delle centrali tecnologiche (fornito e posto in opera a cura dell’installatore degli impianti meccanici).
La sezione di condizionamento sarà completa di:
- sezionatore generale;
- contattori, protezioni magnetotermiche per i motori;
- selettori manuale/o/automatico per ogni utenza;
- selettori 0-I o I-0-II per ogni motore;
- spia luminosa bianca a led (motore in marcia) per ogni motore;
- spia luminosa gialla a led (segnalazione intervento protezione termica) per ogni motore;
- spie luminose rosse a led (allarme) per interventi di sicurezza
- circuiti di alimentazione e relè ausiliari per il controllo e comando apparecchiature
1.3.3 Linee distribuzione secondarie e terminali
1.3.3.1 Distribuzioni principali e dorsali
Le linee di distribuzione energia, dimensionate sulla base di quanto descritto nel capitolo “Dati di progetto” della presente relazione tecnica riguardano i collegamenti dai quadri Q1N e Q1E alle utenze in campo.
I collegamenti saranno realizzati con cavi unipolari o multipolari posati su passerelle a rete realizzate in tondini d'acciaio elettrosaldati con zincatura a caldo, complete di coperchio dove indicato sugli elaborati grafici, fissate su staffe nell’interpiano tecnico o all’interno del controsoffitto.
Le condutture saranno realizzate con cavi isolati in gomma di qualità “G7” e guaina termoplastica (M1) non propagante l’incendio e con ridotta emissione di gas corrosivi secondo norme CEI 20-22III e CEI 20-13, dimensionati per una temperatura ambiente di 30°C ed una portata almeno 1,15 volte superiore alla corrente di impiego (Ib) della linea per le alimentazioni normali e preferenziali.
1.3.3.2 Distribuzioni terminali
Per le distribuzioni secondarie sarà generalmente utilizzato lo stesso tipo di cavo multipolare impiegato per le distribuzioni principali con isolamento in gomma di qualità “G7” e guaina termoplastica (M1).
Le condutture saranno previste inserite:
- nell’interpiano tecnico, in tubazioni d’acciaio zincato tipo leggero e grado di protezione non inferiore a IP44;
- negli ambienti di lavoro, per i tratti a vista, in tubazioni in acciaio inox;
- negli ambienti di lavoro, per i tratti incassati, in tubazioni rigide o flessibili realizzati in materiale termoplastico.
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1.3.4 Impianti di illuminazione
1.3.4.1 Illuminazione normale e notturna
Gli impianti di illuminazione avranno origine dal quadro Q1N (sezione Q3N).
L’impianto di illuminazione avrà funzioni diverse:
- illuminazione con alimentazione “normale”;
- illuminazione “notturna”;
- illuminazione di sicurezza.
Tutti i circuiti dell’impianto di illuminazione saranno protetti, oltre che contro i sovraccarichi ed i corto circuiti, anche contro i contatti indiretti tramite protezione di tipo differenziale.
La posizione e il numero di apparecchi illuminanti identificati nei documenti progettuali sono conseguenti a vincoli di carattere tecnico non eludibili (tipologia di controsoffitto, presenza di un numero rilevante di diffusori di mandata e ripresa aria condizionata, presenza di apparecchiature di notevole dimensione in altezza – vedere elaborati grafici) che non consentono l’inserimento di ulteriori fonti luminose.
Il livelli di illuminamento medi (Em) e di uniformità (Uo), calcolati per tutta la superficie del locale, risulteranno pertanto parzialmente difformi rispetto alle indicazioni dalla norma.
Si adotteranno però accorgimenti alternativi/integrativi che consentiranno di assicurare condizioni di illuminamento comunque adeguate alle specifiche esigenze operative.
In particolare
- gli apparecchi illuminanti saranno posizionati in modo da garantire la copertura delle effettive aree di compito visivo con valori di illuminamento adeguati (vedere curve isolux presenti nella relazione di calcolo);
- i punti di lavoro con esasperate esigenze di compito visivo (cappe ed apparecchiature) saranno dotati di specifici apparati di illuminazione interni;
- le postazioni di lavoro (banchi e scrivanie) saranno eventualmente dotate, se verificata l’esigenza, di lampade da tavolo per garantire una adeguata illuminazione locale.
L’impianto sarà realizzato prevalentemente a vista con tubazioni posate all’interno dell’interpiano tecnico e nei controsoffitti.
L’impianto di illuminazione nei locali di lavoro sarà realizzato con apparecchi illuminanti da incasso in esecuzione protetta IP54, costruiti con corpo in lamiera di acciaio verniciato, schermo ottico a doppia parabolicità in alluminio preanodizzato, semispeculare e brillantato, e vetro temperato di protezione.
Nelle aree tecniche (locali tecnici ed interpiano tecnico) gli apparecchi illuminanti saranno del tipo in esecuzione stagna, con grado di protezione minimo IP 55, costruiti con corpo e schermo in policarbonato.
Tutti gli apparecchi illuminanti, saranno completi di lampade, reattori elettronici, condensatore di rifasamento per ogni alimentatore e fusibile sulla fase di alimentazione; tutti i componenti elettrici saranno provvisti di Marchio Italiano di Qualità (IMQ).
Le lampade fluorescenti impiegate saranno del tipo a risparmio di energia, ad alta efficienza luminosa, con tonalità di luce di 5000°K e grado di resa dei colori con Ra > 85.
I circuiti dell’impianto di illuminazione avranno:
- comandi sul fronte del quadro elettrico di distribuzione (quadro Q1N sezione Q3N);
- comandi sul “Pannello comandi” installato all’ingresso del reparto, per l’illuminazione dei corridoi e dei locali di lavoro;
- comandi locali per la zona ingresso/spogliatoio e per i locali tecnici.
In tutti gli ambienti è prevista la predisposizione di un circuito per l’illuminazione di sorveglianza notturna. Tale funzione sarà assicurata da alcuni apparecchi illuminanti, utilizzati al 50%, collocati in corrispondenza delle zone di transito, normalmente sempre inseriti.
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1.3.4.2 Illuminazione di sicurezza
In tutti gli ambienti, nei corridoi e in generale in corrispondenza delle vie di esodo è prevista una illuminazione di sicurezza realizzata unità autonome inserite negli apparecchi illuminanti già utilizzati per l’illuminazione normale.
La disposizione degli apparecchi illuminanti dovrà assicurare i livelli di illuminamento prescritti dalla normativa e dovrà garantire una sufficiente visibilità per consentire una efficace identificazione dei percorsi di fuga nel caso si presenti la necessità di una evacuazione del reparto. Gli apparecchi illuminanti, utilizzati normalmente per l’illuminazione degli ambienti, si dovranno attivare automaticamente in mancanza della tensione di rete.
Inoltre, in corrispondenza delle uscite di sicurezza, sarà prevista l’installazione di apparecchi illuminanti autonomi completi di alimentatori e batterie al Ni-Cd, identificati da appositi pittogrammi, permanentemente accesi.
Gli apparati di sicurezza previsti (unità autonome) dovranno assicurare una autonomia, al mancare della tensione di rete, di almeno 1 h.
L’impianto di illuminazione di sicurezza sarà completato da un sistema di controllo automatico in grado di diagnosticare periodicamente lo stato della funzionalità dei singoli elementi di impianto. L’unità centrale di controllo sarà inserita nel quadro Q1N (sezione Q3N).
1.3.5 Predisposizioni per impianto fonia/dati
Saranno predisposte canalizzazioni e tubazioni vuote per l’impianto di fonia e di trasmissione dati costituito essenzialmente dalle vie cavi e dalle cassette terminali per l’inserimento delle prese di derivazione.
La fornitura e posa in opera dell’armadio di permutazione (da collocare nel locale quadri elettrici), del cablaggio di connessione e delle prese terminali non sono compresi nel presente Appalto e saranno realizzati a cura ed onere della Committente.
1.3.6 Impianto di rivelazione fumi e allarme antincendio
Per garantire la protezione del reparto e assicurare interventi tempestivi delle squadre di soccorso in presenza di principi
di incendio gli ambienti saranno dotati di un impianto di rilevazione automatica, di avviso manuale e di allertazione per
incendio.
L’impianto sarà gestito da una centrale d’allarme di tipo modulare installata nel locale quadri elettrici.
I componenti d’impianto, di analogico indirizzato, saranno tipo omologato, completi della relativa certificazione rilasciata
da Ente internazionale riconosciuto.
L’impianto sarà costituito dai seguenti componenti principali:
- centrale di rivelazione, gestione e segnalazione allarmi;
- rivelatori ottici d’incendio ad indirizzamento individuale;
- rilevatori in camera di analisi per le condotte degli impianti di condizionamento (installati all’interno delle
macchine di mandata e ripresa);
- pulsanti manuali d’allarme ad indirizzamento individuale;
- targhe ottico-acustiche d’allarme;
- interfacce per la segnalazione dello stato ed il comando/spegnimento dell’impianto di condizionamento;
- interfacce per il riporto dell’allarme a postazione esterna presidiata
- combinatore telefonico per il rinvio a distanza (VVF) dei segnali di allarme.
I componenti in campo saranno collegati con linee ad anello chiuso. I conduttori di andata e ritorno dei loop saranno
collocati in percorsi separati per evitare che un guasto sulla linea lasci fuori servizio l’intero anello.
L’alimentazione di rete sarà integrata con un’alimentazione di soccorso tramite batterie al Pb, sigillate, mantenute in
tampone da un carica batterie, che entrerà automaticamente in funzione in caso di mancata rete.
I cavi utilizzati per i loop e le linee terminate dell’impianto di rivelazione incendio, saranno del tipo schermato e twistato
con caratteristiche di resistenza all’incendio e di bassissima emissione di gas tossici.
I cavi saranno posizionati in passerelle comuni anche ad altri impianti “speciali”, quali l’impianto di cablaggio strutturato,
prevedendo un opportuno separatore.
Le derivazioni ai rivelatori saranno realizzate con tubazioni in acciaio zincato e cassette di derivazione metalliche IP55 nei
tratti in vista e con tubazioni e cassette di derivazione in materiale plastico nei tratti incassati.
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La rilevazione automatica o manuale di presenza di incendio determinerà le attuazioni di sicurezza a seguito definite.
Funzionalità 1 - preallarme
L’intervento di un rilevatore, per evitare allarmi intempestivi, determinerà le seguenti attuazioni:
- allarme su centrale di rilevazione (luminoso ed acustico tacitabile);
- allarme rinviato dalla centrale di rivelazione incendio a postazione presidiata esterna;
- se dopo un periodo programmabile non viene resettato l’allarme sulla centrale di gestione saranno attivate le
attuazioni di sicurezza previste per la “Funzionalità 2 – allarme”
Funzionalità 2 - allarme
La rilevazione automatica (con attivazione di due sensori) o manuale (mediante un pulsante) determinerà le seguenti
attuazioni:
- attivazione allarme locale (pannelli ottico/acustico collocati negli ambienti);
- spegnimento macchine di condizionamento (mandata e ripresa);
- allarme rinviato dalla centrale di rivelazione incendio a postazione presidiata esterna;
- invio all’esterno, mediante linee telefoniche, dell’allarme qualora non venga rilevato da personale presente
nell’edificio entro un tempo programmato.
1.3.7 Impianto di rilevazione gas asfissianti
Per il controllo dell’atmosfera negli ambienti, al fine di aumentare le condizioni generali di sicurezza per gli operatori, gli
ambienti dove verranno utilizzati e stoccati gas asfissianti (CO2) saranno dotati di impianti per la rilevazione della
mancanza di ossigeno.
L’impianto avrà origine dalla centrale di rivelazione incendio, dotata di apposita scheda, e sarà composto da rivelatori di
mancanza ossigeno a cella elettrochimica, collocati a parete ad una altezza di 30 cm dal pavimento dove esiste utilizzo di
CO2 (laboratorio PTB05 e locale PTB06).
Ogni rivelatore sarà collegato a un loop dedicato, collegato alla scheda aggiuntiva prevista nella centrale rilevazione
incendio, mediante trasponder e permetterà l’individuazione di due livelli di allarme.
a) Preallarme / Primo livello di allarme
Al raggiungimento nell’ambiente controllato, di una concentrazione corrispondente al 15% del valore minimo di
tossicità dell’atmosfera per mancanza di ossigeno (TLV = 18%) scatterà il primo livello di allarme che piloterà
l’inserzione di una segnalazione acustica di allarme luminosa (pannello “allarme gas” posto fuori dal laboratorio
PTB05).
Al raggiungimento del primo livello inoltre, entrerà in funzione il ventilatore di estrazione della cappa, presente nel
locale, in maniera che possa essere espulso il gas asfissiante presente nell’ambiente. Il comando “forzato” by-passerà
il comando manuale posto a bordo cappa.
b) Allarme / Secondo livello
Al raggiungimento nell’ambiente controllato, di una concentrazione corrispondente al 30% del valore minimo di
tossicità dell’atmosfera per mancanza di ossigeno (TLV = 15%), scatterà il secondo livello di allarme che provocherà,
oltre alle funzioni già previste per il 1° livello di allarme, il rimando al quadro di zona, per pilotare la chiusura delle
elettrovalvole di intercettazione installate sulla tubazione gas.
L’impianto di rivelazione gas sarà alimentato in continuità assoluta, dalle batterie di accumulatori già presenti nella
centrale rilevazione incendi.
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Stazione appaltante
Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
1.3.8 Manovre di emergenza
Per ottemperare alle specifiche prescrizioni normative e comunque per garantire gli interventi di emergenza sono previsti
alcune apparecchiature per le manovre di sezionamento ed esclusione dei sistemi elettrici.
In particolare sono da prevedere:
- Comando sezionamento di sicurezza generale energia (pulsante sotto vetro a rompere) posizionato in corrispondenza della porta di accesso al reparto.
Nella presente fase progettuale (e pertanto compresa nel presente Appalto) sarà prevista la fornitura e posa del pulsante e dei cavi di connessione attestati alla morsettiera del quadro generale Q1E resi disponibili per il collegamento definitivo ai sistemi di sicurezza generale dell’insediamento (sgancio interruttori di protezione delle linee che alimentano il reparto – normale ed emergenza - da prevedere sul quadro generale cabina di trasformazione). Le linee di connessione al sistema generale dell’insediamento saranno ultimate a cura della Committente.
- Sistema di comando ed alimentazione per sezionamento di sicurezza impianto CO2, completo di:
i elettrovalvola di intercettazione installata su tubazione gas (fornitura e posa acura dell’installatore degli impianti meccanici);
i pulsante sotto vetro a rompere, per sgancio alimentazione elettrovalvola, inserito in cassetta da incasso a parete (installata fuori dal locale PTB05) e pulsantiera di comando con n. 2 pulsanti luminosi marcia-arresto (installata all’interno del locale PTB05) prevista per l’azionamento delle apparecchiature di comando e protezione installate nel quadro elettrico Q1N;
i collegamento della centrale di rilevazione incendi e gas al quadro elettrico QN1 (per riporto intervento di sicurezza – attivazione impianti di ripresa e sezionamento alimentazione elettrovalvola su tubazione gas ).
1.3.9 Impianto di messa a terra e di protezione dai fulmini
1.3.9.1 Impianto di messa a terra
Sarà prevista la realizzazione di un impianto di messa a terra che garantirà, con il collegamento a terra delle masse elettriche e delle masse metalliche estranee, un miglior livello di equipotenzialità locale.
L’impianto di messa a terra sarà collegato localmente al conduttore di protezione principale (sbarra di terra quadro generale - sezione N/E) e, a cura della Committente, all’impianto di dispersione generale dell’insediamento (esistente).
La sbarra di messa a del quadro generale – sezione N/E, per garantire la sicura richiusura del guasto sulle reti di bassa tensione (sistema TN-S), sarà collegata al collettore principale della cabina di trasformazione (a cura della Committente) mediante un conduttore di protezione collocato nella medesima canalizzazione delle linee di alimentazione principali.
L’ impianto di messa a terra sarà realizzato con un dispersore orizzontale, posato interrato lungo il perimetro dell’area di intervento. Il dispersore, realizzato con una corda in rame nudo della sezione di 50 mm2, posato ad anello ad una profondità di circa 60 cm; il dispersore sarà collegato intenzionalmente alle parti metalliche degli elementi strutturali.
La rete di dispersione così ottenuta sarà collegata alle sbarre collettrici del quadro generale sezioni normale ed emergenza.
All’impianto di messa a terra saranno collegate:
- tutti i conduttori di protezione provenienti dall’impianto, dalle masse metalliche di apparecchiature elettriche e dai poli di terra delle prese;
- tutti i collegamenti equipotenziali e supplementari ai tubi di adduzione metallici dell’acqua calda e fredda dei rispettivi tubi di scarico delle vasche, delle docce, dei lavabi;
- tutte le masse metalliche estranee in ingresso all’edificio suscettibili di introdurre il potenziale di terra.
1.3.9.2 Impianto di protezione dai fulmini
In relazione alle analisi del rischio di fulminazione valutati secondo gli algoritmi della norma CEI 81-10, come verificabile dall’allegato inserito nella relazione di calcolo degli impianti elettrici (Vol. 2806D-03.1), non risulta necessaria una specifica protezione.
Il livello di rischio di tipo 1 - Perdita di vite umane calcolato (9,23 * 10-7) risulta infatti inferiore ai limiti indicati dalla norma come statisticamente pericoloso (10-5).
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Stazione appaltante
Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
Per attenuare gli eventuali effetti di sovratensioni insistenti sulle linee principali, in ingresso all’area di intervento, saranno comunque installati degli scaricatori di sovratensione in corrispondenza dei quadri generali (sezione normale ed emergenza.
1.3.10 Energie rinnovabili - D.Lgs. 3 marzo 2011, n.28
Per gli edifici di nuova costruzione o soggetti ad interventi di ristrutturazione rilevanti il D.Lgs. 3 marzo 2011, n.28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/77/CE.”, ha reso obbligatoria la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile nella misura indicata nell’Allegato 3 Comma 3.
Il presente intervento non ricade nell’ambito di applicazione della norma e pertanto non risulta obbligatoria la predisposizione di impianti in grado di generare energia elettrica da fonti rinnovabili.
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Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
2. DIMENSIONAMENTO IMPIANTI ELETTRICI
2.1 TABELLE RIASSUNTIVE POTENZE INSTALLATE
TABELLA RIASSUNTIVA POTENZA INSTALLATE in kW
Progetto: Reparto produzione vaccini Edificio: Comm.:
Quadro: Q1N Quadro elettrico generale Sezione: Normale Data :
Circuito Descrizione Luce Prese f.m. App. f.m. Imp. tec. Asc.
Sezione Q2/1N CondizionamentoCDZ-FN01 GF1 - Gruppo frigorifero 74,00CDZ-FN02 CDZ1 - Ventilatore di mandata 22,00CDZ-FN03 RIC1 - Ventilatore di ricircolo/espulsione 18,50CDZ-FN04 Pompa P1a 1,50CDZ-FN05 Pompa P1bCDZ-FN06 Pompa P2a 3,00CDZ-FN07 Pompa P2bCDZ-FN08 Pompa P3 0,37
EXP01 Estrattore servizi ihienicialimentazione circ. ausiliariQ5 regolazione cdz
Sezione Q2/2N CondizionamentoFN04 RiservaFN05a MP15 - Produzione vapore puro 2,00FN05b CVE 01 - Produzione vapore puro 90,00FN06a MP16 - Produzione acqua osmotizzata 4,00FN06b MP16 - Distribuzione H2O purificata 4,00FN07 MP17 - Produzione e distr. H2O demi 5,00FN08a MP18 - Produzione aria compressa 5,00FN08b MP18 - Produzione vuote tecnico 2,20FN09 Mp1b - Autoclave 0,75FN10 DG Disinfezione guanti 0,50FN11 Prese di servizio 6,00FN12 Prese di servizio 2,50FN13 Prese di servizio 2,50FN14 Prese di servizio 2,50FN15 LAM1 Lavamani 2,50FN16 DA1 / ASC1 Asciugamani/Asciugacapelli 2,00FN17 Bollitore 3,00FN18 RiservaFN19 RiservaFN20 Riserva
Sezione Q3N Iluminazione 6,30
TOTALE 6,30 13,50 120,95 119,37 0,00
Definizione potenza utilizzata per dimensionamento condutture Liv III
III liv xLinee terminali - derivate dai quadri di distribuzione secondari Pot. Inst. Ku Kc Pot. utiliz.
Illuminazione 6,30 0,95 0,80 4,79Prese di forza motrice 13,50 0,80 0,30 3,24Apparecchiature di forza motrice 120,95 1,00 0,70 84,67Impianti tecnologici 119,37 1,00 0,90 107,43Altro 0,00 1,00 1,00 0,00
------------------- ------------------- ------------------- -------------------Potenza in kW 260,12 200,13
II liv xLinee di alimentazione secondarie / derivate dai quadri di distribuzione principali 1,00 200,13
Caratteristiche circuito sistema (trifase = 3/monofase =2) : 3 tensione V: 400 cos fi: 0,85
Potenza utilizzata convenzionale (Pot. utililizzata x Ks = 1,15 ) = kW 230,1Corrente utilizzata convenzionale A 391,3
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Stazione appaltante
Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
TABELLA RIASSUNTIVA POTENZA INSTALLATE in kW
Progetto: Reparto produzione vaccini Edificio: Comm.:
Quadro: Q3N QE Illuminazione Sezione: Normale Data :
Circuito Descrizione Luce Prese f.m. App. f.m. Imp. tec. Asc.
LN1 alimentazione US 0,20LN2 Ill. volume tecnico 1,20LN3 Ill. notturna/sicurezza 0,35LN4 Ill. locali ingresso 1,20LN5 Ill. corridoio 0,25LN6 Ill. locali ingresso 0,70LN7 Ill. locali ingresso 1,05LN8 Ill. locali 0,40LN9 Ill. locali tecnici 0,80
Ausiliari 0,15
TOTALE 6,30 0,00 0,00 0,00 0,00
Definizione potenza utilizzata per dimensionamento condutture Liv III
PE - PARTE GENERALE Progettazione esecutiva e coordinamento della sicur ezza in fase d i progettazione dell'intervento di "Nuovo Reparto produzione e confezionamento vaccini e diagnostici batterici area ex Mattatoio". CIG: 6847210072 CUP: B49Jl6002280005
Relazione tecnica specialistica – impianti elettrici e speciali Rev.00 05/10/2017 IZS.PE.GEN.04 PAG. 15 / 27
Stazione appaltante
Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
TABELLA RIASSUNTIVA POTENZA INSTALLATE in kW
Progetto: Reparto produzione vaccini Edificio: Comm.:
Quadro: Q1E Quadro elettrico generale Sezione: Emergenza Data :
Circuito Descrizione Luce Prese f.m. App. f.m. Imp. tec. Asc.
E01 Quadro Q6 - Apparecchiature di processo 9,50E02 Mp1a Forno di sterilizzazione 40,00E03 RiservaE04 MP6 - Flaconatrice 16,00 E05 MP8 - Carpulatrice 30,00 E06 MP14 - Liofilizzatore 35,00 E07 Locale PTB02 - Alimentazione banchi 6,00 E08 Locale PTB02 - CDC Cappa pesature 1,50E09 Locale PTB04 - Alimentazione banchi 3,00 E10 Locale PTB04 - BH Cappe biohazard 4,40E11 Locale PTB05 - Alimentazione banchi 6,00 E12 Locale PTB05 - BH Cappa biohazard 2,20 E13 Locale PTB21 - BH Cappa biohazard 2,20 E14 Locale PTB07 - Prese TA1 1,50 E15 Locale PTB18 - Alimentazione banchi 3,00 E16 Locale PTB18 - BH Cappa biohazard 2,20 E17 Locale PT B11 - Cappa BH 2,20 E18 PS1 Passa materiali PTB18 0,50 E19 Centrale rilevazione incendio 0,20 E20 MP7 Cella frigorifera 8,00 E21 MP5a Centrifuga da pavimento 7,00 E22 MP6b Centrifuga da pavimento 7,00 E23 MP9 Autoclave 77,00 E24 MP10 Cella termostatica 3,00 E25 MP11 Apparati di lavaggio 2,00 E26 QE P11 Trattamento H2O scarichi processo 1,80E27 PS1 - PTB10 Passa materiali 0,50E28 Scaldiglie rampa Co2 3,00E29 Armadio fonia-dati 0,20E30 QE ventilatore EXP02 - CAW1 cappa 0,55E31 Unità Split-System USS1 - PTB12 6,00E32 QE P10 Pompe di sollevamento 0,90E33 QE P09 Pompe di sollevamento 0,90E34 AR04 Ventilatore armadio aspirato 0,50E35 MP21 CIP/SIP 17,00
TOTALE 0,00 18,00 254,00 28,75 0,00
Definizione potenza utilizzata per dimensionamento condutture Liv III
III liv xLinee terminali - derivate dai quadri di distribuzione secondari Pot. Inst. Ku Kc Pot. utiliz.
Illuminazione 0,00 0,95 0,80 0,00Prese di forza motrice 18,00 0,80 0,30 4,32Apparecchiature di forza motrice 254,00 1,00 0,70 177,80Impianti tecnologici 28,75 1,00 0,90 25,88Altro 0,00 1,00 1,00 0,00
------------------- ------------------- ------------------- -------------------Potenza in kW 300,75 208,00
II liv xLinee di alimentazione secondarie / derivate dai quadri di distribuzione principali 1,00 208,00
Caratteristiche circuito sistema (trifase = 3/monofase =2) : 3 tensione V: 400 cos fi: 0,85
Potenza utilizzata convenzionale (Pot. utililizzata x Ks = 1,15 ) = kW 239,2Corrente utilizzata convenzionale A 406,7
PE - PARTE GENERALE Progettazione esecutiva e coordinamento della sicur ezza in fase d i progettazione dell'intervento di "Nuovo Reparto produzione e confezionamento vaccini e diagnostici batterici area ex Mattatoio". CIG: 6847210072 CUP: B49Jl6002280005
Relazione tecnica specialistica – impianti elettrici e speciali Rev.00 05/10/2017 IZS.PE.GEN.04 PAG. 16 / 27
Stazione appaltante
Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
2.2 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA PROTEZIONE CONDUTTURE
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Relazione tecnica specialistica – impianti elettrici e speciali Rev.00 05/10/2017 IZS.PE.GEN.04 PAG. 17 / 27
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Relazione tecnica specialistica – impianti elettrici e speciali Rev.00 05/10/2017 IZS.PE.GEN.04 PAG. 18 / 27
Stazione appaltante
Progettista incaricato
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Relazione tecnica specialistica – impianti elettrici e speciali Rev.00 05/10/2017 IZS.PE.GEN.04 PAG. 19 / 27
Stazione appaltante
Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
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PE - PARTE GENERALE Progettazione esecutiva e coordinamento della sicur ezza in fase d i progettazione dell'intervento di "Nuovo Reparto produzione e confezionamento vaccini e diagnostici batterici area ex Mattatoio". CIG: 6847210072 CUP: B49Jl6002280005
Relazione tecnica specialistica – impianti elettrici e speciali Rev.00 05/10/2017 IZS.PE.GEN.04 PAG. 20 / 27
Stazione appaltante
Progettista incaricato
RTP costituito da SIS Srl, COOPROGETTI, SUBURBIA.MODE SRL
2.3 RELAZIONE DI CALCOLO – PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
Valutazione del rischio e scelta delle misure di protezione
Descrizione struttura: Istituto Zooprofilattico - Teramo - Reparto Produzione e confezionamento vaccini
Indirizzo: Comune: TERAMO Provincia: TE
SOMMARIO
1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
4. DATI INIZIALI
4.1 Densità annua di fulmini a terra
4.2 Dati relativi alla struttura
4.3 Dati relativi alle linee esterne
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone
5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
6.1 Rischio R1 di perdita di vite umane
6.1.1 Calcolo del rischio R1
6.1.2 Analisi del rischio R1
7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
8. CONCLUSIONI
9. APPENDICI
10. ALLEGATI
PE - PARTE GENERALE Progettazione esecutiva e coordinamento della sicur ezza in fase d i progettazione dell'intervento di "Nuovo Reparto produzione e confezionamento vaccini e diagnostici batterici area ex Mattatoio". CIG: 6847210072 CUP: B49Jl6002280005
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1. CONTENUTO DEL DOCUMENTO
Questo documento contiene:
- la relazione sulla valutazione dei rischi dovuti al fulmine;
- la scelta delle misure di protezione da adottare ove necessarie.
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme:
- CEI EN 62305-1 "Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali" Febbraio 2013;
- CEI EN 62305-2 "Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio" Febbraio 2013;
- CEI EN 62305-3 "Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone" - Febbraio 2013;
- CEI EN 62305-4 "Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture" - Febbraio 2013;
- CEI 81-3 "Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d'Italia, in ordine alfabetico" - Maggio 1999;
- CEI 81-29 "Linee guida per l'applicazione delle norme CEI EN 62305" - Febbraio 2014.
3. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE
L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta.
La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni.
Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della norma CEI EN 62305-2, le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso.
4. DATI INIZIALI
4.1 Densità annua di fulmini a terra
Come rilevabile dalla norma CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di TERAMO in cui è ubicata la struttura vale:
Nt = 2,5 fulmini/km² anno
4.2 Dati relativi alla struttura
Le dimensioni massime della struttura sono:
A (m): 42 B (m): 21 H (m): 6,65 Hmax (m): 6,65
La destinazione d'uso prevalente della struttura è: industriale
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In relazione anche alla sua destinazione d’uso, la struttura può essere soggetta a:
- perdita di vite umane
In accordo con la norma CEI EN 62305-2 per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato:
- rischio R1;
4.3 Dati relativi alle linee elettriche esterne
La struttura è servita dalle seguenti linee elettriche:
- Linea di energia: Energia
- Linea di segnale: Segnale
Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle linee elettriche.
4.4 Definizione e caratteristiche delle zone
Tenuto conto di:
- compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare;
- eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico);
- i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone;
- le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti;
sono state definite le seguenti zone:
Z1: Struttura
Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'Appendice Caratteristiche delle Zone.
5. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE
L'area di raccolta AD dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.2.
L'area di raccolta AM dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.3.
Le aree di raccolta AL e AI di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella norma CEI EN 62305-2, art. A.4 e A.5.
I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all’anno (N) sono riportati nell'Appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi.
I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'Appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta.
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6. VALUTAZIONE DEI RISCHI
6.1 Rischio R1: perdita di vite umane
6.1.1 Calcolo del rischio R1
I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati.
Z1: Struttura
RA: 2,35E-07
RB: 1,17E-07
RU(Distribuzione energia): 1,93E-07
RV(Distribuzione energia): 9,63E-08
RU(Distribuzione dati): 1,88E-07
RV(Distribuzione dati): 9,40E-08
Totale: 9,23E-07
Valore totale del rischio R1 per la struttura: 9,23E-07
6.1.2 Analisi del rischio R1
Il rischio complessivo R1 = 9,23E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05
7. SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE
Poiché il rischio complessivo R1 = 9,23E-07 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05 , non occorre adottare alcuna misura di protezione per ridurlo.
8. CONCLUSIONI
Rischi che non superano il valore tollerabile: R1
SECONDO LA NORMA CEI EN 62305-2 LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI.
In riferimento alle valutazioni relative al rischio 4 “Perdite economiche” si è proceduto ad una preliminare valutazione del livello di rischio che definisce economicamente non conveniente l’adozione di protezioni esterne (LPS).
Si prevede comunque l’adozione di sistemi di protezione contro le sovratensioni installando SPD (scaricatori di sovratensione) in corrispondenza dei punti di ingresso delle linee di alimentazione principali.
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9. APPENDICI
APPENDICE - Caratteristiche della struttura
Dimensioni: A (m): 42 B (m): 21 H (m): 6,65 Hmax (m): 6,65
Coefficiente di posizione: in area con oggetti di altezza uguale o inferiore (CD = 0,5)
Schermo esterno alla struttura: assente
Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno) Nt = 2,5
APPENDICE - Caratteristiche delle linee elettriche
Caratteristiche della linea: Energia
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso
Tipo di linea: energia - interrata
Lunghezza (m) L = 100
Resistività (ohm x m) = 400
Coefficiente ambientale (CE): urbano
Dimensioni della struttura da cui proviene la linea: A (m): 25 B (m): 18 H (m): 6,65
Coefficiente di posizione della struttura da cui proviene la linea (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore
Caratteristiche della linea: Segnale
La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso
Tipo di linea: segnale - interrata
Lunghezza (m) L = 100
Resistività (ohm x m) = 400
Coefficiente ambientale (CE): urbano
Dimensioni della struttura da cui proviene la linea: A (m): 25 B (m): 18 H (m): 6,5
Coefficiente di posizione della struttura da cui proviene la linea (Cd): in area con oggetti di altezza uguale o inferiore
APPENDICE - Caratteristiche delle zone
Caratteristiche della zona: Struttura
Tipo di zona: interna
Tipo di pavimentazione: cemento (rt = 0,01)
Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01)
Pericoli particolari: difficoltà di evacuazione (h = 5)
Protezioni antincendio: manuali (rp = 0,5)
Schermatura di zona: assente
Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna
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Impianto interno: Distribuzione energia
Alimentato dalla linea Energia
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2)
Tensione di tenuta: 2,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1)
Impianto interno: Distribuzione dati
Alimentato dalla linea Segnale
Tipo di circuito: Cond. attivi e PE con stesso percorso (spire fino a 10 m²) (Ks3 = 0,2)
Tensione di tenuta: 1,5 kV
Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1)
Valori medi delle perdite per la zona: Struttura
Rischio 1
Tempo per il quale le persone sono presenti nella struttura (ore all'anno): 3540
Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = LU = 4,04E-05
Perdita per danno fisico (relativa a R1) LB = LV = 2,02E-05
Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Struttura
Rischio 1: Ra Rb Ru Rv
APPENDICE - Frequenza di danno
Frequenza di danno tollerabile FT = 0,10
Non è stata considerata la perdita di animali
Applicazione del coefficiente rf alla probabilità di danno PEB e PB: no
Applicazione del coefficiente rt alla probabilità di danno PTA e PTU: no
FS1: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulla struttura
FS2: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alla struttura
FS3: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulle linee entranti nella struttura
FS4: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alle linee entranti nella struttura
Zona
Z1: Struttura
FS1: 5,81E-03
FS2: 2,58E-02
FS3: 9,42E-03
FS4: 4,00E-02
Totale: 8,10E-02
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APPENDICE - Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi
Struttura
Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura AD = 4,65E-03 km²
Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura AM = 4,29E-01 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura ND = 5,81E-03
Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura NM = 1,07E+00
Linee elettriche
Area di raccolta per fulminazione diretta (AL) e indiretta (AI) delle linee:
Energia
AL = 0,004000 km²
AI = 0,400000 km²
Segnale
AL = 0,004000 km²
AI = 0,400000 km²
Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (NL) e indiretta (NI) delle linee:
Energia
NL = 0,000500
NI = 0,050000
Segnale
NL = 0,000500
NI = 0,050000
APPENDICE - Valori delle probabilità P per la struttura non protetta
Zona Z1: Struttura
PA = 1,00E+00
PB = 1,0
PC (Distribuzione energia) = 1,00E+00
PC (Distribuzione dati) = 1,00E+00
PC = 1,00E+00
PM (Distribuzione energia) = 6,40E-03
PM (Distribuzione dati) = 1,78E-02
PM = 2,41E-02
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PU (Distribuzione energia) = 1,00E+00
PV (Distribuzione energia) = 1,00E+00
PW (Distribuzione energia) = 1,00E+00
PZ (Distribuzione energia) = 3,00E-01
PU (Distribuzione dati) = 1,00E+00
PV (Distribuzione dati) = 1,00E+00
PW (Distribuzione dati) = 1,00E+00
PZ (Distribuzione dati) = 5,00E-01