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ITINERARI LUNGO IL CORSO DEL FIUME ADDA A carattere naturalistico, storico e di archeologia industriale – adatto per scolaresche e adulti IVANA SPELTA – GUIDA ED ACCOMPAGNATRICE TURISTICA – EDUCATRICE AMBIENTALE Lingue inglese e francese – tel. E fax +39-039-6060593 – cell. +39-338-3687731. E.mail: [email protected] Itinerari descritti: N. 1 – Da Brivio a Imbersago – circa 5-6 km N. 2 – Da Imbersago a Paderno d’Adda – circa 5 km N. 3 – Da Paderno d’Adda a Porto d’Adda – circa 4,5 km N. 4 - Trezzo Sull’Adda centro e lungo Adda - circa 2 km. N. 5 – Da Trezzo sull’Adda a Crespi D’Adda – circa 3 km. N. 6 – Da Concesa frazione di Trezzo a Vaprio D’Adda – circa 4 km. Veduta dal Ponte S. Michele a Paderno d’Adda Il fiume Adda è il quarto d’Italia per lunghezza ed il più lungo affluente del Po. Importante fin dalla preistoria e, successivamente nel medioevo, fu confine naturale tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta, diventerà importante via di navigazione per il trasporto delle merci da e per Milano. Nel periodo della Rivoluzione Industriale, la sua valle costituirà uno dei primi poli industriali per la produzione di energia idroelettrica, fino ai giorni nostri. Sono molteplici gli itinerari lungo l’alzaia, facilmente percorribili a piedi, immersi nella natura, lontano dal traffico dei centri abitati, adatti sia a scuole di ogni ordine e grado che ad adulti. Il periodo migliore per l’aspetto naturalistico è marzo e aprile, ma anche molto suggestivo con i colori autunnali. Si consigliano scarpe adatte a camminare in sentieri sterrati. E’ possibile effettuare itinerari anche in bicicletta, noleggio bici a Imbersago e Trezzo sull’Adda. Gli itinerari sono indicati per sola andata. L’autista del pullman dovrà venire a prendere i gruppi nei luoghi di arrivo, per evitare di percorrere il medesimo tragitto al ritorno. Il tempo impiegato, con soste e spiegazioni per tutti gli itinerari descritti, è di circa 3 ore. Gli itinerari si possono svolgere anche in senso inverso da quello indicato.

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ITINERARI LUNGO IL CORSO DEL FIUME ADDA

A carattere naturalistico, storico e di archeologia industriale – adatto per scolaresche e adulti

IVANA SPELTA – GUIDA ED ACCOMPAGNATRICE TURISTICA – EDUCATRICE AMBIENTALE

Lingue inglese e francese – tel. E fax +39-039-6060593 – cell. +39-338-3687731. E.mail: [email protected]

Itinerari descritti:

N. 1 – Da Brivio a Imbersago – circa 5-6 km

N. 2 – Da Imbersago a Paderno d’Adda – circa 5 km

N. 3 – Da Paderno d’Adda a Porto d’Adda – circa 4,5 km

N. 4 - Trezzo Sull’Adda centro e lungo Adda - circa 2 km.

N. 5 – Da Trezzo sull’Adda a Crespi D’Adda – circa 3 km.

N. 6 – Da Concesa frazione di Trezzo a Vaprio D’Adda – circa 4 km.

Veduta dal Ponte S. Michele a Paderno d’Adda

Il fiume Adda è il quarto d’Italia per lunghezza ed il più lungo affluente del Po. Importante fin dalla preistoria

e, successivamente nel medioevo, fu confine naturale tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta,

diventerà importante via di navigazione per il trasporto delle merci da e per Milano. Nel periodo della

Rivoluzione Industriale, la sua valle costituirà uno dei primi poli industriali per la produzione di energia

idroelettrica, fino ai giorni nostri.

Sono molteplici gli itinerari lungo l’alzaia, facilmente percorribili a piedi, immersi nella natura, lontano dal

traffico dei centri abitati, adatti sia a scuole di ogni ordine e grado che ad adulti. Il periodo migliore per

l’aspetto naturalistico è marzo e aprile, ma anche molto suggestivo con i colori autunnali.

Si consigliano scarpe adatte a camminare in sentieri sterrati.

E’ possibile effettuare itinerari anche in bicicletta, noleggio bici a Imbersago e Trezzo sull’Adda.

Gli itinerari sono indicati per sola andata. L’autista del pullman dovrà venire a prendere i gruppi nei luoghi di

arrivo, per evitare di percorrere il medesimo tragitto al ritorno.

Il tempo impiegato, con soste e spiegazioni per tutti gli itinerari descritti, è di circa 3 ore.

Gli itinerari si possono svolgere anche in senso inverso da quello indicato.

Itinerario n. 1 Da Brivio a Imbersago

Brivio

Partenza dal Municipio di Brivio. Il paese lambito dal fiume e situato in un punto strategico, conserva la

struttura dell’antico borgo medioevale con i resti dell’imponente castello, baluardo difensivo per il territorio.

Percorrendo l’alzaia lungo il fiume si incontra la casa natale dello scrittore e storico Cesare Cantù (1804-1895)

ora piccolo museo visitabile gratuitamente, su prenotazione. Proseguendo si vede la struttura di un’ex-

filanda, ristrutturata mantenendo le forme originali. Al di là del fiume si scorgono le Prealpi lombarde e il

Monte Resegone con la sua caratteristica cima frastagliata.

Proseguendo in direzione sud, la zona è di grande interesse naturalistico, con isolotti e canneti, dove

nidificano numerose specie di palmipedi, anfibi e uccelli acquatici. Segue una zona boschiva fino ad

Imbersago. Il periodo migliore per le fioriture è tra fine marzo e aprile, quando fioriscono pervinche, primule,

campanule dei bucaneve e Dente di Cane (specie protetta).

Dente di Cane, specie protetta

Giunti ad Imbersago si vede il famoso traghetto disegnato da Leonardo da Vinci, l’unico rimasto tra i molti

che vi erano lungo il fiume e venivano utilizzati per il trasporto delle merci e delle persone da una riva all’altra.

Completamente ecologico, funziona sfruttando la corrente dell’acqua.

Il traghetto di Leonardo

Il fiume visto dal fiume: per completare il percorso ed ammirare il panorama da un altro punto di vista, è

possibile effettuare la navigazione con l’imbarcazione “Addarella”, a motore elettrico, impatto zero, capienza

40 persone, Fa un giro ad anello da Imbersago verso Brivio e ritorno, durata circa 1 un’ora.

ITINERARIO N. 2 – Da Imbersago a Paderno d’Adda – circa 5 km.

Visita di Imbersago e dintorni:

Il paese di Imbersago è situato a monte del fiume, di antica origine, ricco di chiese e monumenti di interesse

storico. Nella piazzetta del centro vi è la chiesetta di S. Paolo, era la chiesa castellana del castello, costruito

nel X secolo, fu ristrutturata in epoca barocca, conserva all’interno alcuni dipinti di scuola lombarda dal XVII-

XVIII secolo. Adiacente vi è la torre medioevale, restaurata conservando la struttura originale.

Il Santuario della Madonna del Bosco, situato lungo la strada statale, del XVII secolo, meta di pellegrinaggi,

poco distante, nella frazione di Arlate di Calco vi è la chiesetta romanica dei SS. Gottardo e Colombano,

dell’XI secolo, fu convento femminile cluniacense, restaurata nelle forme originali, conserva lacerti d’affreschi

nell’abside.

Itinerario: si parte dal traghetto di Leonardo lungo il fiume, tuttora funzionante, utilizzato per il trasporto

delle persone ed auto da una sponda all’altra. L’ideazione di questo traghetto risale a tempi antichi, sfrutta

la sola forza della corrente e fu disegnato da Leonardo da Vinci quando lo vide durante il suo soggiorno a

Vaprio d’Adda.

Qui inizia “l’ecomuseo di Leonardo” inaugurato nel 2006, con pannelli esplicativi e relative mappe, collocati

in diversi punti del percorso.

Dopo pochi chilometri si incontra la diga di Robbiate, costruita per convogliare parte delle acque alla centrale

idroelettrica Semenza (1917) ed alimentare tramite il canale Edison le centrali Bertini ed Esterle situate a

circa 4 km, a sud. Poco oltre la diga, si nota una chiusa ed il canale navigabile, realizzato per volere di Maria

Teresa d’Austria bel 1777, servì per superare le rapide e facilitare la navigazione delle merci, fu utilizzato fino

a metà del XX secolo.

Questo tratto di fiume è particolarmente suggestivo, le acque scorrono in uno stretto e profondo canyon.

Poco oltre si vede il ponte S. Michele, costruito nel 1889, considerato uno dei più grandi monumenti

dell’architettura metallica italiana, con due livelli viari: una stradale e l’altra ferroviaria, linea che collega

Milano a Bergamo.

Il ponte S. Michele a Paderno d’Adda

Dopo un breve tratto si raggiunge la prima diga costruita alla fine del 1800, in panconcelli di legno, adiacente vi è la casa del custode della diga e una chiesetta, costruita nel 1700 per i naviganti, attualmente è sconsacrata ed utilizzata dal Parco Adda Nord per allestimenti temporanei. Si può ritornare attraverso un sentiero nel bosco, oppure riprendere il sentiero lungo il fiume e risalire dalla medesima strada dell’andata per raggiungere il pullman.

Itinerario n. 3 – Da Paderno d’Adda a Porto d’Adda – circa 4,5 km. Partenza dalla chiesetta degli Alpini a lato ponte S. Michele, come per itinerario n. 2 si scende lungo il fiume

e si vede: il ponte; la centrale idroelettrica Semenza; il canale navigabile; le chiuse; la prima diga a panconcelli

di legno. Si prosegue lungo il canale fino a raggiungere la zona detta dei “Corni della Vergine”, dove il fiume

ha l’aspetto ancora originale, con le rapide, si ipotizza che il suggestivo panorama abbia ispirato Leonardo da

Vinci per lo sfondo dei suoi famosi dipinti della “Vergine delle Rocce”

Località detta dei tre Corni

Si raggiunge lo “Stallazzo”, dove un tempo avveniva il cambio dei cavalli che trainavano i barconi con le merci.

L’edificio è stato completamente restaurato ed ora è un punto di ristoro con servizi igienici.

Vicino a quest’ultimo, su un promontorio a picco sul fiume, si erge il piccolo Santuario della Madonna della

rocchetta, costruito sulle basi di una torre longobarda, lo si raggiunge tramite una scalinata, dalla cime si

gode di uno splendido panorama.

Di fronte all’inizio della scalinata che conduce al Santuario, vi è un piccolo locale, dove sono state allestite

alcune macchine inventate da Leonardo, poco oltre, lungo l’alzaia a sinistra, vi è un altro locale dove vi sono

pannelli con foto delle opere idrauliche lungo l’Adda, alcune ideate da Leonardo e disegni relativi ai suoi

progetti per la navigazione, oltre a due copie dei suoi quadri della Vergine delle Rocce. Per l’apertura di questi

locali, occorre fare richiesta presso la proloco di Cornate, oppure tel. 338-3687731 e.mail: [email protected]

II canale detto “conca Grande”

Proseguendo lungo l’alzaia, si raggiunge la centrale idroelettrica Bertini a Porto d’Adda, costruita nel 1898

è la più antica d’Italia e la seconda al mondo. E’ possibile visitarla internamente previa prenotazione, con un

certo anticipo, presso la proloco di Cornate (anche per questo, si può fare riferimento al cell. 338-3687731 o

mail: [email protected]. Le visite si possono effettuare tutti i giorni della settimana, tranne sabato e domenica.

Centrale Bertini del 1898

Itinerario n. 4 – Trezzo sull’Adda – visita del centro storico, le ville, la quadreria, il fiume e la

centrale Taccani (visita interno solo per scuole) – durata h. 2,30-3,00 circa.

Trezzo sull’Adda conserva ancora l’aspetto medioevale in alcune vie del centro e ville con bei portali e corti.

Incontro con il pullman da Largo 1° Maggio, dove c’è la pensilina della fermata bus, solo per carico e scarico.

Si procede per le vie del centro e si arriva fino all’ingresso del parco con i resti del castello visconteo. La visita

esterna del castello comprende: il parco con alberi secolari, da i due lati si gode di un magnifico panorama

delle anse del fiume, la torre alta mt. 42 e i resti delle mura perimetrale con il pozzo del Vercellino di fine

1400 (tutto esterno)

Resti del castello con il pozzo del Vercellino

Si prosegue per villa Crivelli (ora sede della biblioteca) attorniata da un magnifico parco con specie arboree

rare e coperchi di tombe longobarde. Nella biblioteca è allestita un’esposizione di quadri appartenuti alla

nobile famiglia Crivelli, il più antico è datato fine 1400, oltre a tele e stampe datate dal XVII al XIX secolo.

La quadreria è visitabile solo: mercoledì e giovedì dalle h. 9,15 alle 12,30 e il sabato pomeriggio dalle h.

14,30 alle 16,30. Occorre prenotare, almeno una settimana prima, Biglietto ingresso € 2,00 per persona,

€ 20 Per gruppi di max. 15 pax per volta.

Villa Crivelli sede Biblioteca e quadreria

L’itinerario continua scendendo verso il fiume fino alla centrale Taccani, costruita nel 1906 e tuttora

funzionante. Per visitare la centrale internamente, accessibile solo alle scolaresche, occorre prenotare

almeno due settimane prima, la visita è gratuita, bisogna seguire le modalità di prenotazione che sono gestite

dalla proloco di Trezzo. Se invece si guarda solo dall’esterno, si prosegue lungo il fiume fino alla conca di

navigazione, perfettamente conservata e si risale verso l’ingresso del castello.

Si ritorna in Largo 1° maggio dove ci sarà il pullman ad attendere il gruppo.

Centrale Taccani

Itinerario n. 5 – Da Trezzo a Crespi d’Adda – circa 3 km – durata del percorso con visita del villaggio

Crespi h. 3,00 circa.

Questo itinerario si può unire al precedente per una visita della durata di una giornata intera.

Se invece si sceglie solo itinerario n. 5, il pullman lascerà il gruppo sempre in Largo 1° Maggio a

Trezzo e andrà a riprenderlo al parcheggio dei pullman di Crespi d’Adda della pineta.

Si parte dalla centrale Taccani, lungo l’Adda, si prosegue per il sentiero che costeggia il fiume, si

incontra: l’inizio del canale artificiale della Martesana, che collegava i barconi fino al centro di

Milano; la chiusa o Conca di navigazione, una delle meglio conservate, fino a raggiungere Crespi

d’Adda. Magnifico esempio di villaggio operaio con assetto urbanistico progettato secondo un

criterio gerarchico. Dal 1995 è sito UNESCO.

Attraversando una passerella si giunge al villaggio, visitabile tutto dall’esterno, si incontra: il castello,

costruito in stile neo medioevale, che fu la residenza estiva dei Crespi; la piazza con la chiesa in stile

bramantesco; il lavatoio e il dopolavoro; la scuola; le case degli operai; dei capi reparto e dei

dirigenti; la fabbrica ed il cimitero.

il Castello, ex residenza dei Crespi

La chiesa del villaggio Crespi

Ingresso della fabbrica

Itinerario n. 6 – Da Concesa, (frazione di Trezzo) a Vaprio d’Adda

Si parte dal piazzale del Santuario della “Divina Maternità” a Concesa, del 1641, si supera un

ponticello sul Naviglio della Martesana e si percorre l’alzaia tra il fiume e il canale che offre la vista

dell’opificio di Crespi d’Adda. Di notevole naturalistico è la zona.

Lungo questo tratto il Naviglio costeggia il parco della settecentesca Villa Castelbarco. In prossimità

del ponte che scavalca il Naviglio vi è la gigantesca ruota di un mulino tuttora funzionante e, poco

oltre, la facciata di Villa Castelbarco.

Proseguendo si giunge in prossimità del ponte che unisce Canonica a Vaprio d’Adda, poco oltre vi è

il ponte in ferro costruito nel 1893 e ristrutturato nel 1957.

I due ponti: quello in cemento e quello in ferro

Qui si possono scegliere due percorsi:

1) risalire la scala in ferro elicoidale e visitare il centro storico di Vaprio, ricco di palazzi nobiliari

tra cui: Villa Visconti di Modrone del 1700; Villa Simonetta Archinto, ora sede del Comune;

in piazza Leonardo da Vinci, domina il portale della Villa Melzi d’Eril, dove soggiornò il grande

genio dal 1506 al 1513; poco distante adiacenti una all’altra altri palazzi nobiliari; Villa Pizzi

Guidoboni del 1700; villa Monti Robecchi, trasformata in hotel nel 1990. Si prosegue in

direzione dell’ospedale per visitare la bellissima chiesetta romanica di S. Colombano, del

1155, ricca di simbolici altorilievi, sia esternamente che internamente ed affreschi datati dal

XV al XVIII secolo.

Abside della chiesetta romanica di S. Colombano

2) Seconda opzione, continuare lungo il fiume in direzione sud, si incontra: la casa del custode

delle acqua, antico luogo dove i barconi pagavano il dazio per la navigazione. Oggi sede di

una galleria interattiva. Poco oltre, si nota l’ex-fabbrica di velluti Velvis, costruita in forme di

un castello medioevale, con torre e merlatura. Seguendo la strada a destra si percorre la via

S. Antonio con l’ex-villa Falcò ed il vicino oratorio dedicato al Santo che dà il nome alla via.

Si raggiunge la piazza della chiesa parrocchiale, dedicata a S. Nicola, in stile neoclassico,

costruita nel 1817 da Luigi Cagnola.

Il pullman attenderà il gruppo per il ritorno nel piazzale del cimitero.

Lex-fabbrica di velluti Velvis