iéti i - i fontanari torremaggioresi...luglio 1997 e i deboli ten-tativi che sta facend il Governo...

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iéti i '-'-i - : ' •••-. <-* '-• : 7. .- -T" : PPH P Wv/vy w -:/j •j'àp.rua di tìnàjnave, coinè q"ueDàdtó •:;•'.. itgJAA-..";;; Istruirsi' un dèrpp tare ìl trd g'K. .•Mérfyt£ Topolino vile ih bilico ftu Ìa quoMiaoiià più rassicurante è l'imprevisto che deborda nel noir e .nella suspense. Specie ' v Occorre, come saghe creative. nS aveva, i'at/di-, carrozzargli ftn tia, al quale ave- un dignitoso cp- mer. Troppo di- , timi rdppresentaiìtì.Sella lègge, ' il commissario Bósjfiorii è li- ; spettare Manetta. •!" v 1 ?*^' ' " ;: : '''^ fbrsetaditnensióneidealeper il.topo al top è parodia. Nella jomlesf,specializzò la redazione taliàna delle sue storie. Che ci ha regalato Topolino emulo de- glieroideidassidepiùdirecen- te, in corsa conJndiana Jones. La-ricchezza deifondali e ilsus- seguirsf dei colpi di scena fanno ', grande il suo universo fantasti- co. All'interno del quale Topoli- no è a tutti gli effetti un perso- naggio «serio», ma non serioso. ,' Eterne, jftfy ppjftàp're $1 una ' jpfòfo^^.cj^majnai ^ altre , \tnascherie. pure indimenticabili come quella di Paperino. La marcia inpiù Topolino è quel- la dell'intelligenza accoppiata a ' una certa prestanza fisica. ''^-^•^^È^^y^j-j^:' : "r'r^^'^ife'^j'^rK^I;'- ;Ì977, a cmqi^^éiniìcl^Qà scbmpar8a,ì)a 1 ' ; ::tì, questo mónumentojÌifeirmò.diApricenà,. j ; : :.^lptodagUartìgianl^^ piètra Giuseppe - ' "'gmarfòdèliae^ìóggtp^ahchefmpo'del- '~t le ceneri di BarpòMeo/J/anzettì.fli VUTafal- cianipr^i^i^re giudìziafio e : ùccisi4'GhaiÌésit(:J^'tóassàchussetts) suUa , sedia elettrica|t^ag^9'1927. Uniti nell'in-;- giustizia della rfiòrte e amiche dopo, quando i : .lpro corpi fulminati vennero cremati insieme. Nell'autunno 1927, la cadetta con le ceneri mischiate giunse ad una^à di yanzètti; la po- yera ^qim liè 8n(fe0yin, due partì uguali e mandoim^^seiSóndòlliacchétto a Tbrremaggio- re. Qualcuno in.paese ancora ricorda come av- venne la sepoltura di quei poveri resti nel vec- chio cimitero di Ibrremaggiore: di notte, con i gendarmi chescortavano i becchini. Da allo- ra, a parte una via e una lapide, a Sacco non e- ra stato dedicato nient'altro è ieri, con l'inau- gurazione del monumento cui sono interve- nuti l'europarlamentare Corrado Augias e Fernanda Sacco, nipote di Nicola e unica con- giunta rimasta a Torremaggiore, si è voluto quasi rimediare ad un lungo oblìo. . «Cari Nicola e Bartolomeo - ha scritto Fer- nanda, insegnante in pensione, in unbiglietto deposto assieme alle ceneri nel monumento - le bandiere del tricolore si inchinano alla vc-i- ; stra memoria». E Fernanda porta proprio lo stesso nome dello zio, che era stato battezzato Fernando, ma poi, per uno di quei misteri che hanno accompagnato l'emigrazione italiana Riccardò'Cucciolla: interpretò Montaldo del 71, vincendo per una rapina mai compiutale àtìcorai lungo il cammino^^per òtteneré]àjtìiàBflifeiziÌ3rie igiu- diziaria: lo conferma la let^eta inviata dall'av- vocato Michele Catalani? isiiidac. j Marolla. Illegale, che esércitaàMiìano ed e o- riginario di Torremaggipre, die? che sta lavo- rando per ottenerermteressamèiitpdelpresì- dente Bill Clinton. Eppure rÀmèrica conser- va una forte memoria di quel^ihutile sacrifi- co. All'Università di Yale si tengono ogni anno seminali sulla «condanna dell'innocenza», i- spirati proprio dalla vicenda dèi: due italiani canta^'da Joan.^ieìj; '.perfide toò tenere dèi corsi' an&ie a T^rfeijujiteior^? E 'jlà proposta lanciata' da' Carlo 'KlynolaàelttJriiversità di Pescaia, che a Yale si è recato spesso. Perché la storia di Sacco e Vanzètti, per quanto lonta- na nel tempo, rimane di grande attualità.

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  • l^aotìdianoAnno 20 -n. 262 L 10Q0-

    ìdìvitaregionale

    gelateria - rosticceria*bar • pasticceria

    Corso Cavoui; 12rt JtariTfcL 521.06.67 -S2£OC.81

    Domenica 15 •• 1998'•a*.

    Pugliese e molisano finirono ingiustamente sulla sedia elettrica

    RHITEATORREMAGGIORELEGENERIDISACCOEVANZETTMSIBOLIDEGLIEIGRATIALL'ESTERO!

    TORREMAGGIÒRE - Un er-rore giustiziano che liportò sulla sedia elettri-ca. Colpevoli di essereemigrati, non di dupliceomicidio. Sacco e Vanzet-ti furono giustiziati '.nel1927, riabilitatiTnolti an-ni dopo. A Torremaggiore(Fg) il paese natale di Ni-cola Sacco sono state uni-te le -ceneri dello sfortu-nato concittadino conparte di quelle del suo

    A.G.(Segue in ultima)

    amico piemontese. Sarannoconservate in un loculo sca-vato nella base del monu-mento ai due anarchici. Sitratta di una colonna in pie-tra di Apricena, alta tre me-tri. Realizzata da artigianilocali è. stata sistemata nelcimitero cittadino. Ad inau-gurarla c'era là nipote diSacco, Fernanda, F euro-parlamentare Corrado Au-

    dove nacque Vanzetti. Nelsuo intervento Augias hadefinito la coppia un simbo-lo degli italiani ali' esterocome emigrati, vittime diun'ingiustizia. FernandaSacco ha riposto con le cene-ri un suo scritto sulla lorovita con una dedica: "CariNicola e Bartolomeo le ban-diere del tricolore si inchi-nano alla vostra memoria".n ~t~ i •

    gias , il sindaco di forre- j . sindaco ha riconosciutomaggiore, Matteo Marcila e ! neUa ^nmonia un'occasio-11 vice-sindaco di Villa Fai- i j ne per gemellare i paesi diletto in provincia di Cuneo ; bacco e Vanzetti,

    PRiiCI SALIGNI :

    Precisazioni eia farsi sul contesto

    dell'articolo a firma " A.G. " e ri-

    portato a lato :— Bartolomeo Vanzetti non era molisano,

    com'è riportato sopra il titolo dell'ar-

    ticolo,ma piemontese in quanto nato a

    Villafalletto,in provincia di Cuneo ;

    — La Insegnante Signorina Fernanda Sacco non ha mai prof-

    ferita la frase " Cari r

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    pagina regioneInaugurato un monumento nel cimitero, due giorni di dibattito

    DATOMMAGGIOPPIU'SACCOEVANZETTI-

    TORREMAGGIORE- Nel quadro delle mani-festazioni sul tema "Lamemoria per un futurosenza ingiustizia" indet-te dall'Amministrazionedopo la inaugurazione

    • nel Cimitero di un Mp-; numento alla memoriae di Sacco e Vanzetti eret-i;' tp sulla tomba che custo-'' disce le ceneri traslate;..-per l'occasione di Ferdi-" nando (Nicola) Sacco la

    manifestazione ha avutoun seguito nel corso di

    ;; due serate all'interno del! Teatro "Luigi Rossi".f Sull'abolizione della pe-;r na di morte in quei paesi' del mondo dove ancora èjf ' legalmente riconosciuta,I si sono succeduti al mi-f ' crofono, oltre al sindacoI Matteo Marcila, che ha• letto il telegramma diJ adesione del presidente

    del Consiglio dei Mini-stri, On. Massimo D'Ale-

    ... ma e la lettera inviata da1 don Giuseppe Colavero, :; presidente regionale.|- Agimi diversi relatori,ti che hanno relazionato:} sulle vicende che hannp.iDiportato Sacco e Vanzetti',C "a morire sulla sedia elet^]' trica, sulla necessità di* 'abolire la pena di morte, e l'ergastolo come pena

    detentiva e su quanto si ,v sta facendo in Italia per* riportare Silvia Beraldi-->. ni a scontare il resto del- •/ la pena comminatole daI un tribunale americano* in un carcere italiano se-|. eondo quanto sancito"nella Convenzione diStrasburgo sottoscrittaanche dagli Stati Unitid'America.

    '."' n professore Carlo Mi-,' mola, docente della Uni- <s versità di Pescare ed in '*" passato docente della, Università statunitense,V di Yale ha rievocato ii; tempi in cui gli Usa,£ chiusi nel loro isolaziòni-$ , ' . . j\ Sino al venti novei

    smo per sfruttare almassimo la egemoniaeconomica e politica ot-tenuta dopo la primaguerra mondiale, tratta-rono gli emigranti e lagente di colore asserven-do i poteri dello Statoagli interessi della classedominanate puntualiz-zando su quanto ha fattoallora e sta facendo tut-tora l'Università di Yalesul processo conclusosicon la condanna a mortee l'esecuzione di Sacco eVanzetti.Umberto Crpppi, mem-bro del Consiglio diretti-vo dell'Associazione"Nessuno tocchi Caino",si è soffermato sulla ne-cessità di migliorare le

    condizioni di vita del de-tenuto qualunque sia lagravita del reato Ja luicommesso o l'entità dellapena comminatagli.Gianni Troiani, coordi-

    natore nazionale dei co-mitati per Silvia Beral-dini, ha ricordato la cit-tadinanza onoraria con-ferita alla Beraldini dalComune di Torremag-giore e da tanti altri Co-muni, Province e Regio-ni d'Italia, il sit-in avve-nuto di fronte all'Amba-sciata Usa di Roma nelluglio 1997 e i deboli ten-tativi che sta facendo ilGoverno italiano per ri-portare in Patria la Ba-raldini.

    Beverino Carluccr Massimo D'Alema

    LA PARTE DEE'ARTICOLO - N O N PUBBLICATA.

    La sera successiva e sempre nello stesso teatro ( ed in armonia conil tema della manifestazioni, il Bravda Teatro -e l'Associazione Ar-

    ti e Proposte di Livorno in collaborazione con il gruppo d'appoggio

    romano per /Silvia Baraldini, hanno presentato il monologo " Pietro

    le sbarre ... . I1 azzurro " scritto e diretto da Alessandro Arrabito

    adattato per la circostanza alla memoria di Sacco e Vanzetti, un mo-nologo della durata di trentacinqsue minuti recitato sullo sfondo di

    diapositive' e con sottofondo musicale del cantante-chitarrista Par-

    do Fornaciari,che l'Attrice Mariella Bertela, con una dizione appropriipriata che le scaturiva dal profondo dell 'anima, ha trasmesso alla ̂

    commossa platea i ricordi, i sogni e le sofferenze di una detenuta

    che da oltre quindici anni languisce in un carcere fermamente deci-

    firmare nessuna li trattazione.Beverino Carlucci.

    sa a non

    ;FRANCAVILLAFONTMPVENTILEOli OOl I IN Idi IO

    LECCE, SPORTELLOPERMPRESEE

    \^fl Vili Idi IA-C* VJOI OH

    FESTIVITÀ1 NATALIZIE, HTURNO DIRIPOSO SARA'SOSPESOPERI

  • Puglia

    sabato 21 noverribre 1998 pagina

    W vita regionale

    11 regioneRicordati con una cerimonia i due emigrati finiti sulla sedia elettrica 71 anni fa

    «MAGGIORE, SOTTO ALMO!INAnGURATOLECENERIDISACCOEVANZETTI

    TORREMAGGIOKE -Sono trascorsi esatta-mente settantuno annied un mese da quel lonta-no quindici ottobre 1927quando Sabino Sacco,scortato da un Commis-sario di Pubblica Sicurez-za e procedendo a testaalta lungo il viale del Ci-mitero da poco alberato,portava tra le mani l'ur-na contenenti le ceneri disud fratello Ferdinandoche, con il nome di NicolaSacco, era stato ingiusta-mente esecutato sulla se-dia elettrica nel carcerestaunitense di Charlet-town il ventitré agostodello stesso anno assiemea Bartolomeo Vanzetti.

    Nel trambusto di quellontano giorno, poiché ilcimitero ed il paese eranopiantonati da una trenti-na di poliziotti in divisaed ha borghese nel timoreche qualche malintenzio-nato la danneggiasse,l'urna venne tumulata inun loculo a spese del Mu-

    nicipio e successivamen-te corredato da nnn lapi-de a spese della famiglia.Se nel trambusto di quelgiorno venne dimenticatodi trascrivere la data sulregistro dei defunti nonmancò mai chi su quel lo-culo fece ritrovare deiserti di fiori, specialmen-te in quelle ricorrenzeche il regime • fascistaaveva abolite e che gli an-tifascisti, con quel gesto,si ostinavano a ricordare.A distanza di tanti anni,la Civica Amministrazio-ne di Torremaggiore, •spronata dalla ventenna-le insistenza della inse-gnante Fernanda Saccoche della riabilitazionedella memoria dello Zio edel suo sfortunato com-pagno ne ha fatta una ra-gione di vita, ha provve-duto a traslare l'urnacontenenti le ceneri diFerdinando (Nicola) Sac-co alla base del Monu-mento funebre dedicatoalla memoria di Sacco eVanzetti.

    Il complesso monumen-tale, ideato dall'archie-tetto Michele Giamettied eretto dall'artigianomarmifita Giuseppe Pargliaro è stato eretto al-l'interno del Cimitero apochi metri dal suo in-gresso monumentale. Ri-porta alla sua base, da unlato, il castello che fu deide Sangro e, dall'altro, igrattacieli e la Statuadella Libertà che si in-trawedono dal porto diNuova York e sulla steleche sovrasta il basamen-to, oltre ai nomi di NicolaSacco riporta il proclamadi Micael Dukakis, go-vernatore dello Stato delMassachussets, promul-gato in occasione dellariabilitazione della me-moria dei due emigrantiitaliani avvenuta a Bo-ston nel 1977..Ed è toccato a FernandaSacco il compito di porta-re con le sue mani, dallacappella cimiteriale alluogo della inaugurazio-ne del monumento, l'ur-na di rame contenente le

    cenere di suo Zio e - si di-ce - parte di quelle di Bar-tolomeo Vanzetti, ripor-tante, inciso hi corsivo ilnome di Nicola Sacco.Alla cerimonia di inau-

    gurazione, a mano a ma-no presentati dal sindacoMatteo Marcila, si sonosucceduti al microfonol'Europarlamentare Cor-rado Augias che ha ricor-dato i tre pensieri unifi-canti collegati attorno alsacrificio di Sacco e Van-zetti; l'Unità d'Italia sim-boleggiata da un Puglie-se e da un Piemontese, lacondizione degli emi-granti di tutti i tempi e ditutto il mondo e la giusti-zia che in alcuni paesisalvaguarda soltanto gliinteressi della classe do- -minante; l'eurodeputatoLucio Manisco si è soffer-mato a parlare della inu-tilità della pena di mortee Bario Comba, vice sin-daco di Villafalletto, ilpaese natale di Vanzetti,presente con O GonfaloneComunale, due Vigili el'assessore Sergio Raspo,

    che ha voluto leggere, unbrano dell'ultima letterache Vanzetti scrisse aDante, il figlio di Sacco edinfine Michele Marinelli,ex sindaco, che ha de-scritto con convincenti ecommosse parole i tempiin cui vennero ingiusta-mente uccisi i due marti-ri italiani.Il tutto si e svolto allapresenza di un folto pub-blico compreso il presi-dente della Provincia,Pellegrino tra cui gli stu-denti del Liceo e dell'Itementre Pardo Fornaciaricantava e la poetessa leg-geva una sua poesia., PoiFernanda Sacco ha av-

    volto l'urna con un drap-po rosso e dopo averlaracchiusa nel contenitoredi legno assieme al bi-glietto scritto nel 1927 daLuigina Vanzetti assie-me ad un suo "Zio, io nonti ho conosciuto ma ti hosempre amato", l'ha de-positata nel loculo monu-mentale tra gli applausicommossi dei presenti.

    Beverino Carhicci

  • OGGI* 87

    1 In Puglia una stele grida l'innocenza dei due anarchici giustiziati nel '27 =

    America, guarda e pentiti:noi onoriamo Sacco e Vanzetti

    «sbassai

    "CHIEDO SOLO GIUSTIZIA"fv«ji Torremaggiore (Foggia). Fernanda.;.'.,.tj>'!'':'-' . . Sacco, 66 anni, davanti al . ' ,^"monumento dedicato allo rio Nicola .

    . . . Sacco e a Bartolomeo Vanzetti. ,^-tVòglió che vengano riabilitati», dice ;";

    ona^N^l^uadroida^Mnistra..-Vanzetti e'SaccolaTnanétÌe'.t'f'

    «Finirono sulla sedia elettrica inMassachusetts, accusati di omici-dio solo per le loro idee politiche»,dice la nipote di Nicola Sacco - «A lo-ro abbiamo dedicato un monumen-to, ma vogliamo le scuse di Clinton»

    Salvatore La RoccaTorremaggiore (Foggia),

    dicembre

    Ci sono voluti 71 anni,ma alla fine NicolaSacco e BartolomeoVanzetti, i due anar-chici italiani giustiziatisulla sedia elettrica il 23agosto del 1927 a Charle-stown, nel Massachusetts,ricevono gli onori dovuti.

    Merito di un monu-mento ideato da due ar-chitetti e scolpito da duemarmisti di Torremaggio-re, il paese a pochi chilo-metri da Foggia dove nac-que Sacco. LI monumento,che contiene l'urna con le

    ceneri dei due italiani, uni-ti nella vita come nellamorte, cancella i molti an-ni di oblio. A riaprire il ca-pitolo della riabilitazionegiudiziaria e a far riviverela memoria dei due anar-chici vittime di un clamo-roso errore giudiziario,senza che fosse mai prova-ta la loro partecipazione auna rapina in cui vennerouccisi un cassiere e unaguardia giurata, ci ha pen-sato la signora FernandaSacco, 66 anni, insegnanteelementare in pensione,nipote di Nicola, l'unicadiscendente rimasta nel

    paese natale.«Cari Nicola e

    Bartolomeo, lebandiere del trico-lore si inchinanoalla vostra memo-ria», si legge nelbiglietto depostodalla nipote assie-me alle ceneri nelmonumento.

    Fernanda portalo stesso nomedello zio, battez-zato in Italia Fer-nando, ma che poiin America diven-ne Nicola. Le ce-neri di Sacco sonomischiate a quelledi Vanzetti, maTorremaggiore eVillafalletto, ilpaese in provinciadi Cuneo dovenacque Vanzetti,stanno studiandole forme di un ge-mellaggio per ri-

    ^ continuazionealla pag. SS

  • 88 «OGGIr

    » i

    «Sp?ncer ci raccomcil ns-c': . faMcò n; >1tc

    L'avvocato di Sacco e Vanzetti «dimenticò» di presentare le prove della loro innocenza, poipassò a lavorare per l'accusa - n giudice odiava gli stranieri -1 testimoni si contraddissero

    l'obbiettivo di fare carriera sulla pelle dei due italia-ni a cui è subito ostile, perché sono stranieri e, perdi più, anarchici.• L'avvocato. Errori imperdonabili, però, li fa an-che la difesa, n primo avvocato che il movimentoanarchico procura a Sacco e Vanzetti, tale JohnVahey, in fase di istruttoria si «dimentica» di prò-.darre testimonianze a discolpa dei suoi clienti. È lostesso John Vahey che, guarda caso, quattro annidopo, diventerà socio delprestigioso studio legale diFredrick Gunn Katzrnann, che in questo processorappresenta l'accusa.• / testimoni. In fase di dibattimento, una sfilza ditestimoni riconosce a colpo sicuro Sacco e Vanzetti,anche se nessuno concorda con l'altro sul ruolo daattribuire loro all'interno delle rapine. Passano sot-to silenzio, invece, le testimonianze di quanti nonriconoscono i due anarchici italiani come gli autoridelle rapine. .• La sentenza, È inevitabile: la sedia elettrica.

    Elisabetta Montanari

    I I processo a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzettirappresenta sicuramente una delle pagine più ne-re della storia del diritto americano. È infatti quasi

    • impossibile trovare un processo più sbilanciato afavore dell'accusa, più fitto di sospetti che di prove,e i cui testimoni vennero comprati con denaro o

    :~:con favori. Afa andiamo per ordine: :0;L arresto.'Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti

    ' vengono fermati su un tram che da Bridgewater vaa Bockton, nella periferia di Boston, alle 21.40 del 5maggio 1920. Sono sospettati di due sanguinoserapine consumate ai danni di due fabbriche. A rin-tracciarti è il capo della polizia di Bridgewater, Mi-chael Stewart, che in passato aveva controllato al-cuni anarchici italiani. Stewart odia gli immigratie, in particolar modo, i «rossi». Non ci pensa duevolte a indicare Sacco e Vanzetti come gli autori.delle rapine, senza nessun altro motivo se non lasua convinzione personale.• II giudice. Una volta arrestati, i due incappanoin Webster Thayer, un giudice tutto compreso nel-

    ^ continuatone ̂ nììa pag. 87

    cordare i due amici. «Ni-cola e Bartolomeo moriro-no insieme e insieme furo-no cremati e le ceneri mi-schiate», dicono in paese ipiù ?n7iani, «qui, a Torre-maggiore, per Sacco c'erasolo una lapide e una via alui intestata. Oggi c'è que-sto monumento».

    Gli architetti Michele eLuciana Giarnetti, chehanno progettato la scul-tura, ne spiegano il signifi-

    cato: «II basamentovuole significareuna parte delmondo schiaccia-to da tutte le forzeche si sono i

    digate per la riabilitazionedei due martiri. La stele ri-produce il simbolo statu-nitense dei grattacieli, ed èlistata a lutto perché gliamericani si sono mac-chiati della colpa di averegiustiziato due innocenti.In mezzo campeggia ilproclama del governatoredel Massachusetts cheprovò, osteggiatissimp, ariabilitare i due uomini».

    Sacco e Vanzetti furonoarrestati il 5 maggio 1920,ma tutto cominciò il 15aprile, quando da una ber-lina alcuni assassini fecerofuoco con una pistola uc-cidendo il cassiere del cal-

    zaturificio Slater &Morris, Frederick

    Parmenter, cheaveva con séuna cassa me-

    AVEVAFAMIGLIADall'album

    di FcrnandaSacco, una

    vecchia foto. di suo rio

    • Nicola conla moglie

    RosaZambellie

    il figlioDante

    che,quandoil padre

    venneito

    sullasedia

    :ttrica,11927,aveva

    5 anni.

    fallica contenente la pagadegli operai, 15.776 dollarie 51 centesimi, e la guar-dia giurata che lo scortava,Alessandro Bclardelli. Ipochi testimoni dell'ag-guato furono concordi neldescrivere gli assassini:non molto alti di statura,pelle olivastra, capelli cor-vini. Come dire: erano sta-ti gli immigrati italiani. Ecosì il cerchio si chiuse in-tomo a Sacco e Vanzetti,che furono accusati dellarapina e del duplice omici-dio, nonostante lacune eomissioni nell'istruttoria.

    Lo spauracchio russo aquel tempo era notevole, isindacati erano ritenutiuna minaccia, i socialisti egli anarchici dei sovversi-vi. Un'istruttoria farsa eun altrettanto processofarsa sfociaro-no nella con-danna a mortedei due italia-ni, benché ungiovane porto-ghese, colpe-vole dell'ucci-sione di unfattorino di banca, confes-sò di essere uno degli au-tori della rapina i cui com-piici facevano parte dellabanda Marcili. Sacco eVanzetti dovevano morire.E furono uccisi affinchè laloro morte fosse di monitoa tutti i «sovversivi».

    «Da bambina ho sem-pre sentito parlare di que-sto zio e il 23 agosto diogni anno si andava al ci-mitero a portare dei fiori»,ricorda la nipote Feman-da. «Mio padre era sicuro

    dell'innocenza di Nicola.Mio zio scriveva sempre acasa e nelle sue lettere ri-peteva che volevano ucci-dere lui e Vanzetti per mo-tivi politici e che gli ameri-cani stessi erano convintiche fossero innocenti."Siamo socialisti, siamoanarchici, e ci voglionocolpire per questo , dice-vano. Mio zip ci scrisse fi-no a pochi giorni prima diessere ucciso dalla sediaelettrica. Quando capì chenon c'erano più speranze eche doveva morire, Nicoladedicò gli ultimi giorni alfiglio Dante, che alloraaveva 15 anni (l'altra figlia,Ines, era ancora bambi-na), scrivendogli moltissi-me lettere: temeva di esse-re giudicato e ricordatodal ragazzo come un as-

    sassino e gligridava la suainnocenza.Mio padre miparlò anchedi Vanzetti emi disse chesoffrì molto,più di mio

    zio. Era scapolo, e l'avvo-cato che lo difendeva gliprospettò di dissociarsi daNicola per sperare di sal-varsi la vita, ma lui rispo-se: "Pensa prima a Niki.Lui ha moglie e figli"».

    Di Dante e degli altrifamiliari americani datempo si è persa ognitraccia. La signorina Fer-nanda ricorda la visita, 15anni fa, di Spencer, il ter-zo figlio di Dante, e unasua telefonata, 7 anni fa,da Parigi. Poi più nulla.

    "Un portoghesesi addossò la colpa

    della rapina,ma fu tutto inutile'

    chepe-

    uoxiire L^cro ;: tUe i tEiiva additato cooie il figliodi un assassino. E percancellare questa memo-ria, mia zia, Rosa Zambel-li, la moglie di Nicola, de-cise di risposarsi».

    A lottare per ricordarela figura di Sacco è rima-sta lei, la signorina Fer-nanda. «Ma la mia batta-glia ora è quella della ria-bilitazione giudiziaria»,dice. «Un mio cugino, gra-zie all'interessamento del-l'avvocato Michele Catala-no, ha tentato di fare ria-prire il processo, ma nonc'è riuscito. Alcuni parentisi sono rivolti pure al pre-sidente americano BillClinton e abbiamo scrittoanche al nostro presidentedella Repubblica OscarLuigi Scalfaro».

    A 71 anni dalla condan-na a morte, è ancora lungoil cammino per ottenere lariabilitazione completadei due emigrati che anda-rono in America in cercadi lavoro e vi trovaronoprima sette anni di carceree poi la morte. Un tentati-vo di ammettere l'errorec'è già stato, 21 anni fa:Michael Dukakis, governa-tore del Massachusetts(anche se il Senato localeprese subito le distanze)decretò che la sentenza dimorte emessa nei confron-ti dei due anarchici erastata viziata da pregiudizinei confronti degli stranie-ri e dei dissidenti. «Dichia-ro», affermò Dukakis,«che ogni stigma e ognionta vengano per semprecancellati dal nome di Ni-cola Sacco e BartolomeoVanzetti, dai nomi delle lo-ro famiglie e dei discen-denti e dal nome dello Sta-to del Massachusetts. Invi-to il popolo del nostro Sta-to a riflettere su questieventi in modo da trarre ilcoraggio per impedire alleforzedell intolleranza, del-la paura, e dell'odio diunirsi ancora per sopraffa-re la razionalità e la sag-gezza cui il nostro sistemalegale aspira». E dichiaròil 23 agosto, anniversariodell'esecuzione, «giornatadi Sacco e Vanzetti».

    «Non è servita a nulla ladichiarazione di Dukakis»,ammette la signorina Sac-co. «Io combatterò fino aquando avrò vita per di-mostrare che mio zio Ni-cola e Bartolomeo eranoinnocenti. Ma l'Americaha paura di riaprire il "ca-so". E dimenticare fa co-modo a tutti».

    Salvatore La Rocca

  • quotidiano indipendente della Capitanata '

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    N.350 16 dicembre 1998

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    Torremoggìore ricordo sempre i suoi martiri

    SACCO EVANZETTIVITTIME DELLE IDEEIL CAMPANILE

    è in edicola anche aTORREMAGGIORE

    Vogliamo tranquilliz-zare la famiglia dell'anzia-no emigrante Ciccone che dall'Australia, viaINTERNET, vuoi sapere se la Città di Torre-

    maggiore continua a ricordare il suo figlio emigrante Nicolino Sacco, che jinsieme all'amico Bartolomeo Vanzetti immolò la sua giovane vita soloper avere idee diverse dalla maxsa americana.

    Rassicuriamo e salutiamo il gruppo familiare emigrato pubbli-cando un servizio edito per la ricorrenza di quest'anno dal collegadiTorremaggiore Severino Carlucci.

    "Venne intrapresa, nel gennaio 1997, dalla dirigenza del locale circo-lo di Rifondazione Comunista l'iniziativa di onorare la memoria di Sacco eVanzetti nel 70° anniversariodella loro ingiusta esecuzione abbinando lastessa iniziativa al caso Silvia Baraldini.

    In seguito a questa iniziativa il Comune di Torremaggiore con-cesse la cittadinanza onoraria alla Baraldiiii.

    Successivamente, nel luglio dello stesso anno, il dr. MatteoMai-olla, Sindaco prò tempore della Città che ha dato i natali aFcrdinando Nicola Sacco e ne custodisce le ceneri . e lo scriventeautore di un libro dedicato alla memoria dei due anarchici italiani, par-teciparono al sit-in di protesta difronte all'ambasciata USA in Roma,indetta sia per chiedere la riabilitazione della memoria di Sacco eVanzetti, sia per chiedere il trasferimento di Silvia Baraldini in un car-cere italiano per scontare il resto della pena comminatole da un tribu-nale statunitense.

    Nell'ottobre dello stesso anno, dal comitato promotore presiedu-to dal Sindaco Marcila, venne presa la decisione di costruire all'internodel nostro Cimitero un nuovo loculo funerario per ridare più degnasepoltura all'urna contenenti le ceneri di Nicola Sacco e parte di quelledi Bartolomeo Vanzetti e di erigere sopra di esso una stele con soprainciso il Proclama di Michael Dukakis, Governatore dello Stato USAdel Massachusetts. perché, tomba e stele, cosi assemblate, potesserocostituire un monumento.

    Il monumento a Sacco e Vanzetti è stato realizzato dall'artigianomarmista Giuseppe Pagliaro su progetto dell'arch. Michele Giarnettied inaugurato lo scorso 14 novembre dal Sindaco Marolla e dalla ins.Fernanda Sacco, nipote del martire Ferdinando, morto sulla sedia elet-trica con il Nome di Nicola Sacco.

    Alla cerimonia ha assistito un folto pubblico, scolaresche delleI scuole medie superiori cittadine e numerose personalità politiche edartistiche invitate per la circostanza, nonché una delegazione diVillafalletto capeggiata dal Vice Sindaco Dario Comba.

    Durante la cerimonia di inaugurazione gli europarlamentariCorrado Al/gi^s e Lucio Munisco hanno ricordato il martirio dei dueemigranti italiani rievocando i tempi in cui gli USA, - erano gli anniventi - trincerati dietro il loro isolazionismo, misero a frutto l'egemoniapolitico-economica ottenuta dopo la fine del primo conflitto mondiale.

    I Particolare momento di commozione lo hanno vissuto i presenti quan-i do il prof. Michele Mannelli ha puntualizzato che l'arresto, la con-danna e la esecuzione di Sacco e Vanzetti rappresentarono per la clas-se dominante americana di quei tempi l'esempio più significativo perla difesa dei suoi privilegi dì casta die vedeva minacciati dai diri nidel diverso quali il negro, l'emigrante, il socialista, l'anarchica.

    La poetessa Donovan lui letto una poesia dedicala ai due martiried il cantante Pardo Fornaciari ha capitato il branoLibertà per Nick e Bari di Joan Baez. Poi, in un ge-sto significativo e ricco d'amore, la signorinaFernanda Sacco ha avvolto con un drappo rosso l'ur-na contenente le ceneri dello zio ed inserendovi tra ildrappo e l'urna il biglietto già inserito settantuno annifa da Ltiigìna Vanzetti ed un suo con su scritto Zio,10 non ti ho mai conosciuto, ma ti ho sempre amato,11 ha deposti nella nuova tomba monumentale.

    La mani festazione è continuata nel pomeriggiodello stesso giorno e la sera di quello successivo con

    spettacolo e dibattito.Al teatro Comunale £tug/ Rossi, sul tema La memoria per un futu-

    ro senza ingiustizia, hanno animato il dibattito il prof. Carlo Mimela,dell'Università di Pescara, Umberto Groppi, dell'Associazione Maci-no tocchi Caino, l'europarlamentare Gactano Carrozzzo e Gl'anniTroiani, coordinatore nazionale dei comitati per Silvia Baraldini.

    Per lo spettacolo l'attrice Mariella Bartola ha recitato il monolo-go Dietro le sbarre....l'azzurro, dello scrittore e regista AlessandroArrabito, trasmettendo alla platea i ricordi, i sogni e le sofferenze di unadetenuta che da oltre 15 anni languisce in un carcere americano ferma-mente decisa a non firmare nessuna ritrattazione". (Severino Carlucci)

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    rovmciaieGIORNALE DI OPINIONE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

    Anno IX - n. 12, Dicembre 1998

    Torremaggiore

    Monumento a Nicola SaccoFerdinando Sacco nacque a Torre-

    maggiore nel 1891 da famiglia deditaprevalentemente al commercio del-l'olio. Quando aveva ancora diciasetteanni, a causa della mosca olearia chedistrusse tutto il raccolto olivicolo nelfoggiano, emigrò negli Stati Uniti ac-compagnato dal fratello maggiore,Sabino.

    La famiglia Sacco era una delle pri-me famiglie socialiste torremaggiore-si ma a Boston Ferdinando Sacco, dopoaver conosciuto Bartolomeo Vanzetti,di Villafalletto (Cuneo), aderì al movi-mento anarchico. Nel 1917, per sfug-gire al reclutamento in atto negli USAentrati in guerra a fianco dell'Intesa,riparò nel Messico ed al suo rientro aBoston assunse il nome di Nicola, quel-lo di suo fratello morto da pochi mesi.

    Era diventato il migliore tagliatoredi scarpe dello Stato e sperava di ralle-grare un gruzzolo che gli consentissedi ritornare in Italia e fondare un suocalzaturificio.

    Conobbe Rosa, una ragazza di origi-ne piemontese, si sposarono ed ebberoun figlio, Dante.

    Il 14 luglio 1920 venne arrestatoassieme a Vanzetti con l'accusa diduplice omicidio nel corso di una rapi-na in una fabbrica di scarpe.

    La detenzione di Sacco e Vanzettidurò sette anni sollevando manifesta-zioni di solidarietà in tutto il mondocivile e la condanna a morte emessadalla Corte d'Appello presieduta dallostesso giudice di prima istanza, venneeseguita nel carcere di Charletown, il23 agosto 1927, una condanna ingiu-sta che indignò milioni di coscenze.

    L'urna contenente le ceneri di Fer-dinando (Nicola) Sacco pervenne aTorremaggiore il 15 ottobre 1927 evenne portata al Cimitero da SabinoSacco scortato da un Commissario diPubblica Sicurezza intervenuto con unatrentina di agenti per impedire chequalche malintenzionato — si era inperiodo fascista — la danneggiasse.

    Torremaggiore celebrò il cinquan-tenario della ingiusta esecuzione diSacco e Vanzetti nel settembre 1977con la partecipazione del Senatore

    Umberto Terracini a pochi giorni didistanza dal Proclama emanato daMichail Dukakis, Governatore delloStato del Massachusetts, sulla riabili-tazione della Memoria dei due emi-granti italiani e dieci anni dopo laFederazione Anarchica Italiana cele-brò il sessantenario della morte a Vil-lafalletto. Ho partecipato ad entrambele manifestazioni ed ho raccolto il tuttoin un libro intitolato «Sacchevvanzett».

    La insegnante Fernanda Sacco chedella riabilitazione della memoria del-lo Zio, del quale ne porta il nome, ne hafatta una ragione di vita, per oltrevent'anni ha sollecitato i pubbliciAmministratori torremaggioresi a vo-lere ridare degna sepoltura all'urnacontenente le ceneri dello Zio traslan-dola dal vecchio loculo ormai fati-scente e per vent'anni è stata sempredisattesa.

    Poi, nel gennaio del 1997, ad inizia-tiva del locale Circolo di RifondazioneComunista, viene costituito il comita-to promotore per la celebrazione delsettantesimo anniversario della mortedi Sacco e Vanzetti collegandola al«caso» SilviaBaraldini alla quale ven-ne conferita la Cittadinanza Onoraria.In seguito a ciò la Civica Amministra-zione presieduta dal Sindaco MatteoMarcila dispose la costruzione nel Ci-mitero di un loculo monumentale perle ceneri di Ferdinando (Nicola) Saccocon sopra una steleche riporta l'ulti maparte del Proclama di Dukakis.

    Il complesso monumentale edifica-to dall'artigiano marmista GiuseppePagliaro su progetto dell'ArchitettoMichele Giarnetti è stato inaugurato loscorso 14 novembre alla presenza del-la cittadinanza e degli Europarlamen-tari Corrado Augias e Lucio Maniscomentre il saluto di Villafalletto è statoportato dal Vice Sindaco Dario Com-ba.

    L'urna con le ceneri di Sacco è statapoi disposta nel nuovo loculo dallanipote Fernanda.

    Severino Carlucci* * *

    P.S.: Si trascrive, qui di seguito, iltesto dell'ultima parte del Proclama di

    Dukakis, inciso sulla stele e poco deci-frabile nella foto in alto:

    DICHIAROCHE OGNI STIGMA

    ED OGNI ONTAVENGANO PER SEMPRE

    CANCELLATIDAI NOMI DI

    NICOLA SACCOE

    BARTOLOMEOVANZETTI

    DAI NOMI DELLE LOROFAMIGLIE

    E DEI DISCENDENTIE DAL NOME DELLO STATO

    DEL MASSACHUSETTS.

    INVITO IL POPOLODEL NOSTRO STATO

    A SOSTARE DAI SUOI EVENTIIN MODO DA TRARRE

    IL CORAGGIOPER IMPEDIREALLE FORZE

    DELL'INTOLLERANZADELLA PAURA E DELL'ODIO

    DI UNIRSI ANCORAPER SOPRAFFARELA RAZIONALITÀE LA SAGGEZZA

    CUI IL NOSTRO SISTEMALEGALE ASPIRA.

    M. DUKAKISGOVERNATORE

    MASSACHUSETTS — USA.

    Minoranze linguistiche di Capitanata

  • di Beverino CarlucciTORREMAGGIORE. Con

    una lettera datata da New Yorkil 16 febbraio 1958 il Signor LuigiQuintiliano.membro del comita-to americano per la riabilitazionedella memoria di Sacco e Van-zetti, invitava la Civica Ammini-strazione di Torremaggiore avolere intitolare una via cittadinaai due emigranti italiani ingiusta-mente uccisi sulla sedia elettricail 23 agosto 1927 nel carcere diCharletown.presso Boston.Una

    'lettera alla quale.in risposta almittente il Vice Sindaco prò tem-pore Peppino De Vito,risposeche Torremaggiore da dieci anni

    "aveva dedicato a Sacco e Van-zetti una delle più belle stradedella Città.

    Nel corso degli anni,sull'esempio di Torremaggiore edi Villafallettojl Paese natale diVanzetti,i Comuni di Torino,Montesilvano, Mottola, Manfre-donia e Lucera hanno intitolatouna strada cittadina ai due anar-chici che con il loro martirio han-no mobilitato le coscienze di tut-to il mondo civile nel periododegli Anni Vennti. Torremaggio-re,in memoria di uno dei suoi figlipiù sfortunati : Ferdinando (Ni-cola) Sac-co, in questi giorni dicampagna elettorale dove treconcittadini si contendono lapoltrona di Sindaco ed altri 194quella di Consigliere Comunale,ha provveduto a traslare in unnuovo'loculo monumentale

    l'urna contenente le sue ceneriunite a quelle di Vanzetti ed aelevare una stele con sopra in-ciso il Proclama emanato il 15luglio 1977 da Micail DukakisGovernatore dello Stato delMassachusetts riabilitando laloro memoria. Il nuovo loculomonumentale.edificato nel Ci-mitero dall'Artigiano marmistaGiuseppe Pagliaro su progettodell'Architetto Michele Giarnetti,riporta scolpiti, da un lato il ca-stello ducale che fu dei de San-gro e.dall'altro, la Statua dellaLibertà' e i grattacieli che si ìn-travvedono nel porto di NuovaYork.

    Alla cerimonia di inaugura-zione del Monumento a Sacco eVanzetti hanno partecipato ladelegazione comunale di Villa-falletto capeggiata dal Vice Sin-daco Dario Comba e dall'Asses-sore Sergio Raspo.ìl Popolo.glistudenti liceali e dell'ITC, gli Eu-rodeputati Corrado Augias e Lu-cio Manisco, il Regista Arrabito,la Poetessa Donovan e il can-tante Fornaciari ognuno deiquali ha espresso il proprio pen-siero riverente sul sacrificio diSacco e Vanzetti e sulla fermez-za che la Cittadina Onoraria ter-remaggiorese Silvia Baraldinisostiene nei confronti dei propricarcerieri statunitensi. La de-scrizione degli anni in cui Saccoe Vanzetti vennero arrestati,processati, condannati a morte

    periocCico diinformazione e. dibattito

    ed uccisi e' stata fatta dal Pro-fessore Michele Mannelli, già'Sindaco di Torremaggiore, checon realismo cronologico ha ri-cordato che la classe dominanteallora negli USA.per difendere ipropri interessi di casta, ripristi-nando il famigerato ku kluxkhan.si accaniva contro i negri,gli emigrati, gli anarchici ed i so-cialisti.

    L'urna contenente le ceneri diFerdinando (Nicola) Saccogiunse a Torremaggiore il 15 ot-tobre 1927 sotto scorta dellaPubblica Sicurezza e venne tu-mulata in un loculo a spese delmunicipio, un loctte'che diven-ne oggetto di venerazione clan-destina durante il ventennio fa-scista da parte degli antifascistilocali. Ed e' toccato alla Inse-gnante Fernanda Sacco, cheper vent'anni si e' battuta perdare una nuova dimora alle ce:

    neri delle Zio di cui ne porta ilnome, traslare l'urna e chedopo averla avvolta con undrappo resso l'ha deposta nellanuova tomba monumentale.

    La sera stessa della inaugu-razione del Monumento.nel-tea-tro comunale,sul tema " La me-moria per un futuro s'enza ingiu-stizia ", Matteo Marolla.Carlo Mi-mòla, Gianni Troiani, UmbertoGroppi e Fernanda Sacco .han-

    no dibattuto sulle lacune della >... . . 5ped. in a. p. ad 2 comma 20/B

    giustizia americana che porta- eez/gsmiaie di Foggia-45%roncai martirio Sacco e Vanzetti UNA COPIA LI.300e all'arresto ed alla detenzione —

    di Silvia Baraldini. E la sera suc-cessiva.e sempre nelle stessoteatro, l'Attrice Mariella Bertela,recitande il monologo " Dietro lesbarre...l'azzurro ", di Alessan-dro Arrabito, ha trasmesso aglispettatori i ricordi, i sogni e lesperanze di Silvia Baraldini, de-tenuta da quindici anni, ferma-mente decisa a non barattare lascarceraziene con la ritrattazio-

    'ne.

    (Nella foto: la tomba di Fer-dinando Sacco e la stele eret-ta in memoria di Sacco e Van-zetti)

  • CONCLUSIONI.

    Viene riportata in questo libro,il terzo delia serie dedicata ai "' Fontanari diTorino ".la cronaca, delle manifestazioni collegate alla ̂ esta della Madonna della

    i *"•Fontana di Torino svoltasi nel Capoluogo Piemontese negli ultimi due giorni di Mag-gio del 1998 e nel successivo primo giorno di giugno con la visita alla estensionedella Santa Sdndone»A questa cronaca,preceduta dallo svolgimento della Festa della Fontana di Torre-

    maggiore,ho aggiunto' i nomi dei Caduti torremaggioresi morti in azioni rivoluzionacirie o sui vari fronti di tutte le guerre combattute dall'Italia in un periodo cheva dal 12 Febbraio 1799>

  • Si ringraziano vivamente:

    L'Amministrazione Comunale di TorremaggiorePer le fotocopie

    La Tipografia DI DONNA & GALLOPer rimpaginazione e la copertina

    L'Autore