TORREMAGGIORE L'INIZ pineta - i fontanari torremaggioresi · Puglia per accedere ai fondi ......

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» K.UOO rare abbondantemente con 11 comunale «cartellone» allestito que- «Verdi» che sfanno. Rinnovata anche per ospiterà questa stagione l'adesione del la rassegna Comuneal teatro pubblico pu- i.u e uai luiuioiiariu Uul Tea- tro, Enzo Modpla. S'inizia subito, il 5 novem- bre prpssimo va in scena "La forza dell'abitudine" con Ales- sandro Gassman. TORREMAGGIORE / C'è un progetto per impiantare altri alberi pineta Nuova area verde: servono 250mila euro TORREMAGGIORE - Un parco al posto della vecchia e malata pineta comunale: c'è il proget- to, ma mancano ancora i soldi, 250mila euro, per la sua realiz- zazione. Un handicap che al momento non sembra preoc- cupare più di tanto il sindaco Alcide Di Pumpo: «Con la do- vuta attenzione abbiamo esa- minato il problema relativo al necessario abbattimento dei pini malati e quindi predispo- sto di concerto con i tecnici a cui si è rivolta l'amministra- zione comunale un progetto di riforestazione che prevede la sostituzione dei pini con altre specie come lecci e altre pian- te ornamentali come ad esem- pio pini di specie diversa da quella oggi presente, in modo da ricreare in quell'area (circa 3 ettari nel cuore della città, ndc) un vero parco a disposi- zione dei cittadini». Per quanto riguarda le risor- se finanziarie che occorrono per realizzare l'iniziativa, il primo cittadino spiega che «è stata presentata una richiesta di 250mila euro alla Regione Puglia per accedere ai fondi dei'programmi operativi Por nell'ambito delle azioni rivol- te alla riqualificazione urba- na nei Comuni pugliesi. Se le autorità regionali aggiunge IL PROGETTO / Via Sacco e Vanzetti Presto nuove case su dismessa TORREMAGGIORE - Case al posto delle ex scuole elementari di via Saccoe Vanzetti: cosi ha deciso l'amministrazione co- munale. Sull'area dove un tempo c'era la sede succursale del primo circolo didattico "San Giovanni Bosco" - ricavata negli attuali alloggi prefabbricati sede di Pro Loco e altre associazioni • si realizzeranno alloggi di «edilizia privata e commerciale». In un primo tempo la giunta comunale era intenzionata a costruirvi «7 case di edilizia sovvenzionata, un ufficio sociale di avviamento al lavoroe altri alloggi di e- dilizia convenzionata». Adesso si vuole voltare pagina: è ar- rivata in Comune una proposta di variante, presentata da privati, che offrono all'amministrazione «un cambio di de- stinazione d'uso che prevede la realizzazione di 8 alloggi di edilizia sovvenzionata per categorie sociali deboli, da co- struirsi nella zona 167, più la realizzazione di altri alloggi da adibire a sede di uffici comunali». La proposta è stata ac- colta con favore dalla giunta, in considerazione anche del fatto che «il fabbisogno di edilizia convenzionata è più che soddisfatto dalla disponibilità (di suoli) nella zona di e- spar:sione» alla periferia nord in direzione San Paolo Civl- tate: ovvero abbastanza lontanodal centro urbano. (M. T.) Di Pumpo - dovessero rispon- dere in maniera negativa, al- lora l'amministrazione comu- nale dovrà ricercare il modo per reperire in proprio le ne- cessarie risorse». Comunque vadano le cose, il progetto di rUbrestazione destinato a La pineta di Torre- maggiore accentro dell'inter- vento creare il nuovo parco-polmo- ne verde urbano dovrebbe es- sere realizzato in più fasi, co- me spiega il sindaco: «Secon- do quanto illustratoci dai tec- nici che hanno esaminato il problema, nella pineta vanno eseguite alcune operazioni di miglioramento delle condizio- ni di salute del terreno che va ripulito, dissodato e reso ferti- le per accogliere le nuove piante. I pini che vediamo og- • gì, e che sono stati piantati ol- tre 50 anni fa, non hanno più la forza necessaria. Quelli che negli ultimi anni.sono stati e- stirpati, erano tutti malati e rinsecchiti». E d'altra parte l'impegno a riqualificare il verde pubblico urbano, l'amministrazione co- munale di centrodestra l'ha sottoscritto nella primavera del 2005 quando, alle elezioni amministrative, ha presenta- to un programma nel quale questo argomento figura tra le priorità da affrontare per lo sviluppo e la salvaguardia del territorio comunale. In parti- colare, si è stabilito di dotare il Comune di un nuovo piano ur- banistico (ex prg) che serva anche a «salvaguardare la pi- neta con piani di valorizzazio- ne e ampliamento». Dal 2002 ad oggi decine di pini sono sta- ti abbattuti, mentre altri ri- schiano la stessa fine qualora evidenziassero sintomi dello stesso male: «Quello che vo- gliamo fare-ribadisce il sinda- co-è cercare di realizzare al posto della vecchia pineta un parco degno di questo nome». MicheleToriaco pazzi" di 2007, peretta:!] nail"P, 12, "La La stagi L'INIZ Libri sco gia"dieum alunni di C( regionale li il piano ani per gli alui nuovo anno di un finanj a coprirete] dei libri dil scuola medi ti superiori giore (43mil ni) c'è Leslj per 200 alia tate con 18n circa 280 ali riale avrà 3 ripartire fri sognosi; e p con uno sta superiore a| lunni; Sani sera circa i] dere fra gli i lunni; e ini 42mila e 6531 alunni. L'elenco a circa2milai ni); Alberon (40); Anzam Smila euro « 14milae703i poco più di ft vino poco p (73); Cagnare di 30mila eij

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» K.UOO rare abbondantemente con 11comunale «cartellone» allestito que-«Verdi» che sfanno. Rinnovata anche perospiterà questa stagione l'adesione della rassegna Comune al teatro pubblico pu-

i.u e uai luiuioiiariu Uul Tea-tro, Enzo Modpla.

S'inizia subito, il 5 novem-bre prpssimo va in scena "Laforza dell'abitudine" con Ales-sandro Gassman.

TORREMAGGIORE / C'è un progetto per impiantare altri alberi

pinetaNuova area verde: servono 250mila euro

TORREMAGGIORE - Un parcoal posto della vecchia e malatapineta comunale: c'è il proget-to, ma mancano ancora i soldi,250mila euro, per la sua realiz-zazione. Un handicap che almomento non sembra preoc-cupare più di tanto il sindacoAlcide Di Pumpo: «Con la do-vuta attenzione abbiamo esa-minato il problema relativo alnecessario abbattimento deipini malati e quindi predispo-sto di concerto con i tecnici acui si è rivolta l'amministra-zione comunale un progetto diriforestazione che prevede lasostituzione dei pini con altrespecie come lecci e altre pian-te ornamentali come ad esem-pio pini di specie diversa daquella oggi presente, in mododa ricreare in quell'area (circa3 ettari nel cuore della città,ndc) un vero parco a disposi-zione dei cittadini».

Per quanto riguarda le risor-se finanziarie che occorronoper realizzare l'iniziativa, ilprimo cittadino spiega che «èstata presentata una richiestadi 250mila euro alla RegionePuglia per accedere ai fondidei'programmi operativi Pornell'ambito delle azioni rivol-te alla riqualificazione urba-na nei Comuni pugliesi. Se leautorità regionali • aggiunge

IL PROGETTO / Via Sacco e Vanzetti

Presto nuove casesu dismessaTORREMAGGIORE - Case al posto delle ex scuole elementari

di via Sacco e Vanzetti: cosi ha deciso l'amministrazione co-munale. Sull'area dove un tempo c'era la sede succursaledel primo circolo didattico "San Giovanni Bosco" - ricavatanegli attuali alloggi prefabbricati sede di Pro Loco e altreassociazioni • si realizzeranno alloggi di «edilizia privata ecommerciale». In un primo tempo la giunta comunale eraintenzionata a costruirvi «7 case di edilizia sovvenzionata,un ufficio sociale di avviamento al lavoro e altri alloggi di e-dilizia convenzionata». Adesso si vuole voltare pagina: è ar-rivata in Comune una proposta di variante, presentata daprivati, che offrono all'amministrazione «un cambio di de-stinazione d'uso che prevede la realizzazione di 8 alloggi diedilizia sovvenzionata per categorie sociali deboli, da co-struirsi nella zona 167, più la realizzazione di altri alloggida adibire a sede di uffici comunali». La proposta è stata ac-colta con favore dalla giunta, in considerazione anche delfatto che «il fabbisogno di edilizia convenzionata è più chesoddisfatto dalla disponibilità (di suoli) nella zona di e-spar:sione» alla periferia nord in direzione San Paolo Civl-tate: ovvero abbastanza lontano dal centro urbano. (M. T.)

Di Pumpo - dovessero rispon-dere in maniera negativa, al-lora l'amministrazione comu-nale dovrà ricercare il modo

per reperire in proprio le ne-cessarie risorse». Comunquevadano le cose, il progetto dirUbrestazione destinato a

La pinetadi Torre-

maggioreaccentrodell'inter-

vento

creare il nuovo parco-polmo-ne verde urbano dovrebbe es-sere realizzato in più fasi, co-me spiega il sindaco: «Secon-do quanto illustratoci dai tec-nici che hanno esaminato ilproblema, nella pineta vannoeseguite alcune operazioni dimiglioramento delle condizio-ni di salute del terreno che varipulito, dissodato e reso ferti-le per accogliere le nuovepiante. I pini che vediamo og- •gì, e che sono stati piantati ol-tre 50 anni fa, non hanno piùla forza necessaria. Quelli chenegli ultimi anni.sono stati e-stirpati, erano tutti malati erinsecchiti».

E d'altra parte l'impegno ariqualificare il verde pubblicourbano, l'amministrazione co-munale di centrodestra l'hasottoscritto nella primavera

del 2005 quando, alle elezioniamministrative, ha presenta-to un programma nel qualequesto argomento figura tra lepriorità da affrontare per losviluppo e la salvaguardia delterritorio comunale. In parti-colare, si è stabilito di dotare ilComune di un nuovo piano ur-banistico (ex prg) che servaanche a «salvaguardare la pi-neta con piani di valorizzazio-ne e ampliamento». Dal 2002ad oggi decine di pini sono sta-ti abbattuti, mentre altri ri-schiano la stessa fine qualoraevidenziassero sintomi dellostesso male: «Quello che vo-gliamo fare-ribadisce il sinda-co-è cercare di realizzare alposto della vecchia pineta unparco degno di questo nome».

Michele Toriaco

pazzi" di2007,peretta:!]nail"P,12, "La

La stagi

L'INIZ

Libri scogia"dieumalunni di C(regionale liil piano aniper gli aluinuovo annodi un finanja coprirete]dei libri dilscuola mediti superiorigiore (43milni) c'è Lesljper 200 aliatate con 18ncirca 280 aliriale avrà 3ripartire frisognosi; e pcon uno stasuperiore a|lunni; Sanisera circa i]dere fra gli ilunni; e ini42mila e 6531alunni.

L'elenco acirca2milaini); Alberon(40); AnzamSmila euro «14milae703ipoco più di ftvino poco p(73); Cagnaredi 30mila eij

IA GAZZETlADELMEZZOdORNOI

Mercoledì 27 Settembre 2006^

EXTRACOMUNITARI///smdaozto minaccia discendere in piazza con i trattori se non sarà ricevuto

«Ma i braccianti dove sono finiti?»L'Ugl-coltivatori invita il prefetto ad aprire una riflessione sulla crisi dell'agricolturaLa raccolta di pomodoro e

uva che sta volgendo a ter-mine, sarà portata a com-pimento da «manodoperaclandestina». L'Ugl coltiva-tori sottolinea quel «clan-destino» in risposta al circomediatico che si è scatenatosugli agricoltori foggiani esui braccianti extracomu-nitari, facce della stessa me-daglia di un'agricoltura cheha necessariamente biso-gno di darsi una regolata.

«Siamo obbligati ad as-sumere manodopera illega-le - spiega Leonello Soli-mando, vicepresidente na-zionale dell'Ugl coltivatori -perché in giro di bracciantiitaliani disposti a raccoglie-re i pomodori o l'uva ce n'èsempre meno. E non po-tendo lasciar marcire il rac-colto alla pianta, siamo ob-bligati a ingaggiare i clan-destini. Dov'è il proble-ma?».

L'Ugl coltivatori su questitemi chiede di essere ri-cevuta dal prefetto, Sandro

Calvosa, per una riflessionea mente fredda sul gravedisagio che coinvolge diquesti tempi anche gli agri-coltori. «L'altro giorno - ri-ferisce ancora Soljmando -un vecchio agricoltore or-mai ottantenne, nostro

Bracciantiextraco-munitarinei campiper laraccolta delpomodoro:secondoalcune stimeoccorronolOmilabraccia inCapitanataperassicuraretutto ilraccolto

iscritto, è stato fatto oggettodi un controllo da parte deicarabinieri alla caccia diextracomunitari irregolari.E' una situazione che nonpossiamo più reggere: se ilprefetto non ci riceverà, sia-mo pronti a organizzare

una marcia di trattori per lestrade di Foggia».

E' il paradosso dei brac-cianti inoccupati la verapietra dello scandalo,a pa-rere dell'Ugl coltivatori.«Gli uffici di collocamentopono stati raggiunti da mi-gliaia di richieste di ma-nodopera senza ricevere ri-sposta. E' ovvio che se ibraccianti locali si rifiuta-no di raccogliere i porno-dori o l'uva, qualcun altrodebba fare quel lavoro. Aisindacati dei lavoratorichiediamo: dove sono le mi-gliaia di pseudo bracciantiagricoli iscritti negli elen-chi anagrafici dell'Inps? Al-le ipocrite sentenze di sin-dacati e giornalai - com-pleta il suo pensiero So-limando - noi rispondiamocon molto realismo che laraccolta è stata effettuata esarà completata con la ma-nodopera clandestina che èl'unica disponibile e l'unicarealmente esistente sullepiazze».

:;d arriva il ventuno ai Ottobre,il giorno firmato a livello n.-zionale per la rr.a-nifestaaione a Foggia contro il lavoro nero.Da Torremaggiore ci rechiamo nel Capoluogo con tre pullmana che ci scaricano nelpunto più vicino al luogo da cui partirà il corteo che culminerà, nel piaz .'.le an-tistante la Villa Cornuti.de.Durante il percorso del corteo mi rivedo e mi saluto con Nichi Vendoa che si tro-

va in compagnia di Franco Giordano e prospetto al presidente della legione -Dugliase non sia il caso di trattare anche del " Lavoro Verde "." grattiamo un colore alla volta ",mi risponde dopo che gli ho prospettato il ca-

so che all'età di ottantanni devo ancora recarrai a lavorare i campi per tirare a-vanti nella vita perché la pensione da Coltivatore Diretto di 450 Suro al mesemi è insufficiente e gli chiedo anche perché il promesso contributo regionale diun Euro e cinquanta per ogni quintale trasportato nelle sedi per la loro trasfor-mazione in mosto nonché i mille .Suro per ogni Èttaro di vigneto non mi sono statiAncora e rogati e lui risponde " vedremo in seguito quello che si può fare ".Prospetto la stessa cosa anche alla Sottosegretalia Lingua ti ed alla Senatrice

Maria Celeste Cardini,Membro- della Commissione Agricoltura del Senato,che mi diceche avanzerà una proposta di egge in merito .... Campa ;;;; cavallo !!!!!!.Quanti ne siamo alla manifestazione ?,Centomila ?,di più ?,di meno ?.He siamo tanti e la vasta piazza pullula di bandiere sindacali*Sono presenti i massimi dirigenti delle tre organizzazioni sindacali : CGIL,

CI3L e UIL,Epifani,Bonanni eDopo avere esibita la mia Tessera giornalistica ho il permesso di montare sopra

il palco riservato alla Stampa ed alla televisione e da questo posto ritraggocon la macchina fotografica la folla dei manifestanti dopo avere fotografati dasotto zi palco oratorio i vari dirigenti sindacali alternatisi al microfono.

UVORQ

Nichi Vendola e Branco Giordano.

Parla Bpifani (iella CGIL.

Gli altri due dirigenti sindacali a livello nazionale.

I manifestanti con le loro bandiere sindacali,

nPAG. 4 N.17 del 27.10.2006 ,- MERIDIANO 16

Nell'agro diTorremaggiore ilsito dell'antica

di Severino CaduceiTorremaggiore. Siamo alle so-

lite! Concedendo ad ognuno il di-ritto di esprimersi su qualunqueargomento come meglio crede èaltresì doveroso concedere achiunque altro la facoltà di faredelle osservazioni in merito alcontesto di alcune affermazioniriportate in alcune pubblicazioniin virtù della libertà di espressio-.ne.

Ci è pervenuto, tramite un ca-rissimo amico, la pagina numerotrentanove di " Ciociaria oggi " dimartedì ventinove agosto 2006,un servizio giornalistico a firma G.C. e riguardante la località aiGerione dove, nel mese di lugliodell'anno 217 avanti Cristo siscontrarono in una serie discaramucce i Cartaginesi guida-ti da Annibale Barca ed i Romaniguidati da Quinto Fabio Massimoe da Gaio Marzio Minucio Rufo,scaramucce passate alla Storiacome "II fatto d'arme di Gerione",

L'Articolista di "Ciociaria oggi?titolando " Gerione, roccafortecontro Annibale" e sottotitolando" La storia dell'antico avampostousato dai romani come depositodi granaglie viene raccontata dalgrande storico romano Tito Livio"e sostiene nel soprattitolo "Neipressi di Casacalenda affioranole testimonianze del passato".

Cerio, Gerione, Gerunio,Gereonio, Geronium, Gereonium,variazioni ricorrenti nella storio-grafia romana e latina per indicar-la, ma dov'era ubicata Gerione?

Monsignor Giovanni AndreaTria, Giuniore, Vescovo di Larino,la pone presso Casacalenda;Monsignor Teodoro Kyriatti la

pone presso Cerignola; PadreLeandro Alberti la pone pressoDragonara ed altrettanto sostie-ne il polacco Filippo KluwerCluverio, mentre Polibio di Mega-lopoli, Appiano, Alessandrino eTito Livio sono concordi nello sta-bilire la distanza tra Lucera eGerione in XXV mila passi roma-ni o in 200 stadi greci, distanzaequivalente in 37 chilometri emezzo. Altro che Casacalenda oCerignola, quindi; Gerione eraubicata in quella parte occiden- -tale dell 'Agro di Torremaggioreche confina con il territorioMolisano e ne fa fede il toponimo"Valle" derivato dal "vallo" che ilcartaginese Annibale fece co- >

struire per difendere il suo accam-pamento e le sue granaglie raci-molate dagli attacchi dei romani.

L'Articolista del "Ciociaria oggi"prende per oro colato quanto ri-portarono oltre duecento-cinquan-ta anni fa i vari Monsignori edAbati Pacichellì che per aggior-narsi in fatto di conoscenze sto-riche, dopo aver sguinzagliato iloro raccoglitori di notizie in pa-noramiche a volo d'uccello, im-bastivano queste notizie alquan-to superficiali passandole aglieventuali lettori come veritàstoriche.Tanto ci poteva contrad-dirli ?.

Egli si rifa a Tito Livio e preci-samente a quanto riporta lo sto-rico latino nel suo punto 5, capi-tolo 29 al XXII libro della sua Sto-

. ria e non cita affatto gli storici pre-cedenti quali Appiano,Alessandrino e Polibio diMegalopoli che, nato in Grecia nel166 a.C, riportò, quando divenne

cittadino romano, notizie di "pri-ma mano" sul "fatto d'arme diGerione" precisando per primacosa che Gerione era in Puglia(nel territorio della Città-Stato diTeanum Apulorurn federata aRoma dal 340 a.C.) e non nellaFrantania.

In quanto poi al "Vallo" fatto co-struire dal Generale Cartagineseva precisato che esso era situatosopra una altura circondata da trecorsi d'acqua: il Torrente Stàina, ilCanale del Carromorto e quellodella Marchesa e che le ;scaramucce tra romani ecartaginesi avvennero tra questoVallo ed il vicino tratto del FiumeFortore.

L'insediamento urbano diGerione era costituito in gran parteda casupole costruite con il "lotu"owerosia con mattoni d'argilla im-pastati con paglia ed essiccati alsole mentre alcune costruzioni inpietra squadrata ci hanno traman-dato alcuni loro fregi attualmenteinseriti nelle mura del castello diDragonara situato duemila metripiù ad Ovest. Reperti fissili si rin-vengono nel punto in cui esistevala Necropoli di Gerione in cui la

• parte che declina verso il "Ponte delPorco" e tuttóra meta dì tombaroli.La Storia riporta che Gerione eraanche il nome del mostro uccisoda Èrcole per avergli rubato i buoi,e può darsi che alcune località pre-sero il nome da questo mostro mi-tologico. Noi abbiamo pecisato ilsito della nostra Gerione ; non perpolemica ma per la verità storica.

33C'è fermento in Città. Dopo la vendemmia " controllata. " si approssima la cogli-

tura celle olive che véae interessata la maggior parte (iella popolazione sia cìal

lato dei produttori olivicoli,sia dal lato degli operatori da impiegarsi nella rac-

colta, sia i frantoiani e sia coloro che pur non possedendo uliveti devono rifornir-

si di olio " paesano ".

I commercianti di olive se interpellati rispondono con frasi generiche; loro già

sanno a chi rivendere le olive acquistate ma non si sbilanciano sul prezzo.

Corre voce che la raccolta delle olive sarà sorvegliata dal "basso da pattuglie

della Guardia di Finanza e dall'alto con gli elicotteri per controllare se vengono

occupati lavoratori e lavoratrici in " nero " specie se sono extracomunitarè.

3e ne discute apertamente anche in conferenze organizzate dai partiti.

Un olivicultore chiede la manodopera all'Ufficio di Collocamento ed avutone rispo-

sta che non è disponibile fa sapere a tutti che coglierà le proprie olive servendo-

si degli extracomunitari a trenta Suro a giornata " costi quel che costi ".

All'inizio della campagna olivicolo-olearia il prezzo delle olive è fissato sui

quaranta Suro a quintale anche se la resa in olio oscilla tra gli otto e i dieci

chili a quintale tanto si sa che chi acquista le olive non ancora tanto mature lo

fa per " tagliare " altri oli da rifilare poi come " extravergine ".

Comunque " finché si è in ballo bisogna ballare ". Non ci sono problemi per gli

olivicoltori che hanno una sufficiente forza familiare e le attrezzature adeguate

per la raccolta mentre per gli altri ci sono i coglitori a mano organizzati in squa-

dre affiatate che colgono le olive " a giornata " e quelli muniti di stecche azio-

nate dall'aria compressa che le colgono ad un prezzo oscillante tra i sedici ed i

diciotto Euro a quintale.

Tuttavia,nonostante i controlli dal basso e dall'alto la campagna olivicolo-olea-

ria si svolge con la consueta normalità.

La coglitura delle olive con il " compressore

PAG. 4 N.20 del 7.12.2006 MERIDIANO 16

Torremaggiore: Pernon dimenticare

di Beverino CarlucciC O R A T O . . Esiste nel cimi-

tero di Cerato un riquadrocircolare avente d\<ècì metri didiametro al centro del* quale sitrova una tomba ricoperta di nudaterra e sopra di essa un cipposormontato dalla testa di bronzodi una persona al di sopra delquale si legge: "A ENZO GROS-SI/1908- 196J2/ COMANDANTEDEL SOMMERGIBILE BARBA-RICO E DI BETASOM".

j

Non è il caso di chiedersi.comenel Manzoniano Cameade, EnzoGrossi chi era costui? Per chi,come lo scrivente, ha trascorsol'adolescenza durante la secon-da guerra mondiale partecipando-vi anche, ha voluto approfondirela conoscenza degli episodi piùrilevanti di quel conflitto leggen-do quanto scritto da Autori italia-ni e stranieri, rintracciare la figu-ra di Enzo Grossi e delle sueimprese di guerra e le vicissitudi-ni che ne fecero seguito, non èstato difficile farsene una ragio-ne.

Rileggendo il libro di AntoninoTrizzino "Sopra di noi l'Oceano",la cui quinta edizione venne pub-blicata dalla "Longanesi e C" nel1972, risulta che il Capitano dicorvetta Enzo Grossi con il suosommergibile Barbarigo davanti aCapo San Rocco del Brasile alleore due e quarantacinque del ventimaggio 1942 affondò con i siluriuna corazzata americana del tipo"Maryland" e che lo stesso na-tante affondò presso Freetownalle ore due e trentaquattro delsei ottobre 1942 un'altra coraz-

zata americana del tipo"Mississippi" e che in seguito aqueste due azioni di guerra EnzoGrossi venne decorato con laMedaglia d'Oro al valor Militare,della Croce di Ferro tedesca, pro-mosso al grado di Capitano diVascello ed encomiato dalle piùalte autorità militari dell'epoca lequali gli affidarono il comando diBeta Som^nome in codice-dellabase tì* som.mergibilistica diBordeaux, carica che mantenneanche dopo la resa dell'Italia aglialleati. Nel 1953 venne istituitauna commissione d'inchiesta sulcaso Grossi con il risultato chel'ex comandante venne definito

"leggerone e ciarlatano" edecurtato delle ricompense e del-le promozioni al valor militare.Senonché, continua il Trizzino nelsuo libro, sì rese necessaria lanomina di una seconda commis-sione d'inchiesta perché lo stès-so Trizzino aveva dimostrato chele ore e le date del 20 maggio del6 ottobre 1942 si riferivano all'oralegale italiana mentre le dichia-razioni degli anglo americani siriferivano all'ora di Greenwich eai vari fusi orari nell'oceano Atlan-tico di quelle due date, per cuiquesta seconda commissione,basandosi sulla diversità delle oree su quella dei fusi orari ha con-statato la veridicità delle ammis-sioni di Enzo Grossi senza pur-troppo riabilitarlo.

È' operante in Corate l'associa-zione "Enzo Grossi", sorta ad ini-ziativa dell'ex granatiere Giusep-pe Calderola, che si ripropone diriabilitare memoria di questo illu-stre suo concittadino indicendoun raduno culminato in una so-lenne cerimonia con tanto di squil-li di tromba, messa al campo edeposizione di corona. A questacerimonia, svoltasi'presso la tom-ba di Enzo Grossi hanno parteci-pato ex marinai, ex 'carabinieri,ex ufficiali dell'aeronautica e so-prattutto ex granatieri di Sarde-gna del luogo o provenienti daBari, Ruvo di Puglia, Luóera eTorremaggiore. La messa al cam-po è stata officiata dal reverendodon Vincenzo Arcella, cappella-no ufficiale dell'associazione, chenella sua omelia si è pronunciatocontro tutte le guerre e \à coronadi fiori, portata dal marinaio e dal 'granatiere più anziani, è stataposta ai piedi del monumento dalsindaco.di Corato^ignor LuigiFerrónfè. Solenni gli onori .mili-tari resi dal trombettiere con il suostrumento e da un nostromo conil suo fischietto d'ordinanza. Achiusura della cerimonia PinuccioCalderola ha ricordato la neces-sità di erigere in Cerato uri mo-numento ai caduti dì tutte le guer-re e di una lapide che riporti inomi dei 397 caduti coratini du-rante la seconda guerra mondia-le.

E tutto questo... per non di-menticare.

Beverino Carlucci

II "busto "bronzeo di Enzo Grossi nel Cimitero di Corate.

Bx Granatieri,ex Marinai ed ex Ufcerimonia in onore di Enzo Grossi

:!Ìciali dell'Areonautioa intervenuti alla

el Cimitero di Corate.